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Sul treno storico che porta al Carnevale di Venezia

Il Carnevale di Venezia è una di quelle esperienze da vivere almeno una volta nella vita. Perfetto per adulti e bambini, è uno dei uno dei più conosciuti e apprezzati carnevali del mondo e che vanta persino origini antichissime: la prima testimonianza risale ad un documento del Doge Vitale Falier del 1094, dove si parla di divertimenti pubblici e nel quale il vocabolo “Carnevale” viene citato per la prima volta.

Quest’anno è iniziato il sabato 4 febbraio e andrà in scena fino al 21 dello stesso mese e, finalmente, dopo due anni di limitazioni dovute alla pandemia da Covid-19, torna in tutto il suo splendore. Ma in questo 2023 c’è anche qualcosa in più: un treno storico che porta diretti al Carnevale di Venezia.

Il treno per il Carnevale di Venezia

Tutti in maschera per salire a bordo del treno storico per il Carnevale di Venezia di Fondazione FS Italiane. La partenza è da Milano Centrale, e Brescia e si dirige a Venezia Santa Lucia. Un meraviglioso vagone antico che inizia a solcare i binari dalla stazione di Milano Centrale alle ore 7.45, con fermata intermedia a Brescia alle ore 8.40 e arriva presso la stazione di Venezia Santa Lucia alle ore 11.38.

A bordo di questo conviglio senza tempo sarà presente un servizio bar e staff dell’Associazione Rotabili Storici Milano Smistamento per assistenza ai viaggiatori. Il ritorno è previsto per le 17.18 , con arrivo a Brescia alle ore 20.32 e Milano Centrale alle ore 21.35.

Un’occasione incredibile, quindi, per vivere le sfaccettature del Carnevale di Venezia in questo 2023. Attenzione però, il treno storico è disponibile solo il giorno 19 febbraio.

Cosa fare al Carnevale di Venezia il 19 febbraio

Il 19 febbraio 2023 sarà un giorno eccezionale al Carnevale di Venezia. Tornerà il Venice Carnival Street Show in cui i migliori protagonisti del circo-teatro e della clownerie animeranno la città con la loro energica creativa, mondi fantastici e allegria, per tornare a sognare attraverso i segni con leggerezza e invenzione.

Gli spettacoli a Venezia andranno in scena dalle 11:00 alle 12:00 e dalle 15:30 alle 18:30; a Mestre dalle 15:30 alle 19:00; nel territorio dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 18:30 (Chirignago, Zelarino, Marghera, Sant’Elena solo il pomeriggio / Favaro solo la mattina).

E chi vorrà fermarsi per la serata in quello stesso giorno potrà vivere il Gran ballo Mascheranda nell’incanto di uno storico palazzo veneziano a partire dalle 20.30. Una festa che inizierà con un aperitivo cocktail di benvenuto e con il primo evento spettacolo della serata.

Al temine, basterà prendere posto su un tavolo in una delle stupende sale del Piano Nobile, decorate con bellissimi affreschi per gustare una cena di gala a lume di candela allietata da musica dal vivo, classica e moderna, ed animata dalle performance artistiche di ballerini e di attori.

Una serata che sarà un continuo susseguirsi di eventi e di spettacoli artistici, di danze e di gare con la Scuola dei Balli Antichi; l’angolo dell’Astrologia e l’Elezione del Casanova 2023.

A fine serata, la festa continuerà con il suo dopo cena: dalle 23.30 alle 2.30 del mattino al piano terra – dove sarà presente la discoteca e l’open bar – un DJ animerà la serata con musica e balli moderni.

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In Inghilterra, a bordo dello storico treno a vapore Flying Scotsman

Nel 2023, compie cent’anni dalla sua entrata in servizio una delle locomotive a vapore più famose del mondo: Flying Scotsman. Per gli appassionati di treni storici è un evento da non perdere.

Fu presentata alla British Empire Exhibition di Wembley e fece il primo servizio passeggeri non-stop dalla stazione di King’s Cross di Londra a Edimburgo, in Scozia, per l’allora neonata compagnia ferroviaria London and North Eastern Railway nel 1923.

I record del Flying Scotsman

Stabilì il record come viaggio non-stop più lungo del mondo e nel 1934 e anche quello di più veloce al mondo dopo aver toccato le 100 mph. Per percorrere l’intero tragitto lungo 628 chilometri impiegava 8 ore e 15′ nel 1901, 8 ore e 8′ nel 1927, 7 ore nel 1937 e sole 3 ore e 59′ nel 1991.

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Fonte: 123rf

La locomotiva a vapore Flying Scotsman

Nonostante sia trascorso un secolo, questa locomotiva ancora oggi mantiene il suo intramontabile fascino e l’anniversario che si festeggia è il motivo migliore per salire a bordo di questo meraviglioso treno storico, godendosi il viaggio e i paesaggi meravigliosi della Scozia.

Il viaggio a bordo del Flying Scotsman

Flying Scotsman attraversa otto città scozzesi, ciascuna delle quali a sua volta collegata da una grande varietà di linee ferroviarie. Il che significa che è possibile fare una gita di un giorno ma anche un soggiorno più lungo esplorando ciascuno dei siti storici e culturali del Nord.

La Scozia ospita alcuni dei viaggi ferroviari più iconici del mondo e i percorsi sono circondati da panorami da cartolina che ipnotizzano al solo passaggio del treno. Da Glasgow si può salire sulla West Highland Line fino alla città portuale occidentale di Mallaig, attraversando terre selvagge remote e il famoso viadotto di Glenfinnan.

Da Edimburgo si può prendere la nuova ferrovia nazionale più lunga costruita in oltre cent’anni nei pittoreschi Borders scozzesi e nella terra di Sir Walter Scott.

I vagoni del Flying Scotsman attraverso la campagna scozzese

Le partenze da Inverness porteranno, invece, lungo la Kyle Line da costa a costa, consentendo di ammirare lo spettacolare scenario delle Highland e terminando con una magnifica vista sull’isola di Skye.

La Far North Line, infine, percorre la costa del Mare del Nord fino a Wick, che è solo a un breve tragitto in autobus da John O’Groats, il punto abitato più a Nord della terraferma.

Cent’anni di Flying Scotsman

Per celebrare il suo centenario, il National Railway Museum del Regno Unito di York ha in programma molti eventi nel corso del 2023 e una mostra speciale con una tecnologia VR unica nel suo genere.

Ma sono previsti anche viaggi speciali con la celebre locomotiva a vapore Flying Scotsman in partenza dalle varie stazioni della Scozia dove era solita sostare. Come la East Lancashire Railway, dove ancora oggi c’è la vecchia sala d’attesa, le banchine dell’epoca e il viaggio nella campagna scozzese si prospetta un’esperienza fantastica. O il viaggio che partirà da Bristol e che, dopo aver toccato le cittadine di Yatton e Taunton, arriva nel Devon e in Cornovaglia, costeggiando il mare a Dawlish e attraversando l’iconico Saltash Bridge o Royal Albert Bridge, che collega Plymouth, nel Devon, a Saltash, in Cornovaglia.

Il 2023, insomma, è l’anno giusto per un viaggio in Scozia, anche in famiglia, per celebrare l’anniversario di una delle opere di ingegneria più famose del mondo.

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Il viaggio più suggestivo che si possa fare a Natale

Prendete un treno storico, salite a bordo e viaggiate lentamente seduti sulle storiche panche di legno verso quell’angolo così pittoresco d’Italia che è il lago di Como, guardando fuori dal finestrino e ammirando i borghi che si specchiano sull’acqua.

Scendete dal treno una volta giunti a Como e salite su una motonave dove Babbo Natale e i suoi elfi vi danno il benvenuto e vi intrattengono durante la navigazione in poccasione della prima edizione del “Battello di Babbo Natale”, che prende il via il prossimo 16 dicembre.

A bordo del magico Lario Express

Il treno è la versione invernale del celebre Lario Express, un treno storico organizzato dalla Fondazione FS, che parte da Milano e che attraversa l’entroterra lombardo accompagnando i viaggiatori alla scoperta dei magnifici borghi comaschi.

L’esperienza di viaggio inizia già a bordo treno, tra le atmosfere senza tempo delle antiche vetture Centoporte, godendo del panorama che scorre lento dal finestrino.

Tra le maggiori attrazioni culturali che s’incontrano durante il viaggio, la Basilica minore di Seregno risalente al 1700, l’abbazia benedettina di fine ‘800 e l’antico borgo di Cantù con le sue affascinanti architetture medievali.

Il piroscafo di Babbo Natale

Il battello è la motonave Orione che parte due volte al giorno fino al 18 dicembre. Per l’occasione, sarà addobbata a tema natalizio e a bordo sono previsti momenti di intrattenimento per le famiglie, tra cui l’incontrato con Babbo Natale per consegnargli di persona la letterina dei desideri.

L’idea di organizzare delle minicrociere natalizie è venuta alla Gestione Navigazione Laghi, con lo scopo di arricchire ulteriormente la proposta turistica della zona del lago di Como e attirare ancor più turisti. Parte della flotta di battelli sarà illuminata con l’installazione del pavese di luci per aggiungere colore alle navi ormeggiate sul lungolago.

Natale tra i borghi comaschi

Il terzo e ultimo ingrediente che completa l’esperienza magica di un viaggio sul treno e sul battello storico sul lago di Como è quello di visitare le cittadine d’acqua addobbate in occasione del Natale.

La famosa “Città dei balocchi” che fino allo scorso anno si organizzava a Como, quest’anno si sposta a Cernobbio. A partire dal 7 dicembre, prende il via la ventinovesima edizione dell’evento natalizio più magico d’Italia. Nel Borgo, in Riva, nel parco di Villa Erba, a Villa Bernasconi e nelle frazioni di Piazza S. Stefano e Rovenna le luci, i videomapping e le musiche natalizie renderanno questo luogo davvero unico. Ci sarà un tunnel illuminato da attraversare, il mercatino di Natale da visitare e la pista sul ghiaccio su cui pattinare.

Anche Como sarà allestita per le feste con luci per le strade del centro storico, l’albero di Natale in piazza Duomo, le casette del mercatino, la pista del ghiaccio che creeranno una splendida atmosfera per le festività natalizie.

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Riparte il Porrettana Express, le tappe del treno storico

Tre importantissime date da segnare sul calendario: 19 e 27 novembre e 8 dicembre. Di cosa stiamo parlando? Del grande ritorno dei treni storici di Porrettana Express, un progetto di successo che porta, all’insegna di un turismo slow, alla scoperta di territori del nostro Paese che tolgono davvero il fiato.

L’autunno a bordo dei treni storici

Quello di quest’anno è un autunno da vivere anche a bordo dei treni storici come quelli del Porrettana Express. Conosciuta anche come “la Transappenninica”, è una spettacolare linea ferroviaria che nel 1864 ebbe il privilegio di collegare il Nord Italia e il Centro valicando per la prima volta gli Appennini.

In sostanza, era un percorso davvero unico nel suo genere che attraversava l’Appennino tosco‐emiliano incontrando numerosi viadotti e ben sei gallerie. Poi boschi di castagni, ardite curve e stazioni che spuntavano dal cuore dei monti.

La buona notizia, però, è che questa esperienza unica di viaggio su carrozze d’epoca sta per tornare e persino con alcune interessanti novità, viaggi storici alla scoperta della natura più autentica del nostro Paese e anche dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese.

Un’esperienza adatta a tutte l’età, un viaggio d’altri tempi che conduce verso piccoli paesini immersi nel verde delle montagne, lunghe gallerie e ponti spettacolari che conquistano il cuore di tutti.

Il primo treno in programma il 19 Novembre

Quest’anno il primo treno di Porrettana Express salirà sui binari il giorno 19 novembre. Partirà dalla splendida Pistoia per poi passare a Pitecchio, Pracchia e fare ritorno nell’incantevole città di partenza.

Un tragitto eccezionale e che permetterà ai viaggiatori di scoprire la maestosità della Montagna Pistoiese, alcuni poli dell’Ecomuseo della Montagna e il Museo SMI di Campotizzoro.

Il treno del 27 novembre

Per l’edizione di quest’anno non mancano novità come quelle che porta con sé il treno che solcherà i binari il 27 novembre. In questo giorno, infatti, per la prima volta questo affascinante convoglio d’altri tempi prenderà il via da Porretta Terme, località rinomata per le acque termali sulfuree e salsobromoiodichee.

Un viaggio sulle rotaie che condurrà i viaggiatori alla scoperta della città di Pistoia e del Deposito rotabili Storici delle Ferrovie di Pistoia (DORS), il più importante Hub italiano per la manutenzione e la riparazione delle locomotive a vapore.

L’ultimo treno dell’8 dicembre

L’ultimo convoglio, previsto per giovedì 8 dicembre, partirà da Pistoia ma solo dopo avere effettuato una visita al DORS. La direzione sarà Porretta Terme per avere l’occasione di passeggiare in quest’affascinante cittadina termale, i suoi mercatini di Natale e ammirare le luminarie allestite per le festività del periodo.

Dove acquistare i biglietti

Per assicurarvi un posto su uno dei tre treni di Porrettana Express vi basterà andare sul sito dell’iniziativa. Attenzione, però: i posti a disposizione sono 200 per convoglio e per questo motivo è bene affrettarsi, soprattutto se la vostra intenzione è scoprire un’Italia fuori dal comune a bordo di antichi, ma splendidi, vagoni.

Per quanto riguarda i prezzi, invece, gli adulti viaggiano con 28, euro, i più giovani dai 4 a 12 anni non compiuti con 12, mentre i bambini da 0 a 4 anni ancora da celebrare avranno l’occasione di vivere questa esperienza a titolo gratuito.

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Riparte il treno storico per la Valle dei Templi

Partirà da Palermo alla volta del Parco Archeologico Valle dei Templi ad Agrigento e il borgo marinaro di Porto Empedocle, il treno storico che percorre una delle linee più panoramiche della Sicilia. L’iniziativa, in programma domenica 6 novembre, offrirà ai turisti a bordo un programma ricco di eventi, che punta a soddisfare le esigenze di chi vuole vivere una giornata alla scoperta di storia, cultura e tradizioni di luoghi splendidi.

Le fermate del treno storico

Il treno storico partirà alle ore 7.50 dalla stazione di Palermo Centrale ed effettuerà fermate intermedie nelle stazioni di Bagheria, Termini Imerese, Roccapalumba-Alia, Cammarata San Giovanni Gemini, Aragona Caldare e Agrigento Bassa. Alle 11.15 il convoglio d’epoca raggiungerà la stazione tempio di Vulcano, rinnovata di recente e ubicata nel cuore della Valle dei Templi, dove di recente è stata fatta un’incredibile scoperta.

Qui i passeggeri potranno scendere e trascorrere una giornata all’interno del leggendario Giardino della Kolymbethra, accolti dalle guide del Fondo Ambiente Italiano (FAI). Come tutte le prime domeniche del mese, l’accesso al Parco archeologico sarà gratuito.

Chi invece intende proseguire il proprio viaggio fino a Porto Empedocle, potrà raggiungere in treno l’ottocentesca stazione del borgo in provincia di Agrigento, con arrivo alle 11.33. I viaggiatori avranno l’opportunità di visitare il Parco ferroviario, per poi proseguire il tour alla scoperta di Porto Empedocle con le guide dell’Archeoclub Agrigento che propongono tre escursioni tra i luoghi della Vigata di Andrea Camilleri, il Lido Marinella e la meravigliosa Scala dei Turchi. Il convoglio di ritorno partirà dalla stazione di Porto Empedocle Succursale alle 17.07 e da Tempio di Vulcano alle 17.15, con arrivo a Palermo previsto per le 20.26.

Giardino della Kolymbethra, gioiello della Valle dei Templi

In greco, Kolymbethra indica un tipo di piscina utilizzata in età romana per giochi acquatici. Prima “sontuosa piscina popolata da pesci e da cigni” di cui scrive lo storico greco Diodoro siculo, una volta interrata diventa un fertile orto-frutteto. Quando poi si aggiungono gli agrumi, prende la denominazione di “giardino”, come si usa chiamare in Sicilia gli agrumeti tradizionali.

Il Giardino della Kolymbethra è coltivato in una piccola valle tra il tempio dei Dioscuri e il tempio di Vulcano (o di Efesto), nel sito identificato con l’antico bacino artificiale costruito per volere del tiranno Terone dopo la vittoria nella battaglia di Himera, nel 480 a.C.

Il giardino, non più coltivato dagli anni ’80, è stato recuperato al suo uso originario e alla fruizione ad opera del FAI, e oggi riassume in 6 ettari il paesaggio agrario e naturale della Valle dei Templi, fiore all’occhiello di Agrigento. La bellezza della Kolymbethra è legata alla forma degli alberi e al fascino del fenomeno della rifioritura, per cui frutti e fiori si succedono ininterrottamente nel corso delle stagioni, all’ombra e alla frescura assicurate dalla chioma sempreverde.

Nelle zone più scoscese, si trovano le piante della macchia mediterranea, mentre al di là del piccolo fiume c’è un agrumeto, uno degli ultimi “giardini” siciliani, con limoni, mandarini e aranci di antiche varietà, irrigato secondo le tecniche della tradizione araba. Dove l’acqua non arriva, si possono ammirare gelsi, carrubi, fichi dìindia, mandorli, mirti e olivi “saraceni”. Un luogo unico, immerso in uno dei siti archeologici più grandi del mondo. Un patrimonio paesaggistico, quello del Parco archeologico Valle dei Templ, estremamente vario e di straordinaria bellezza, frutto della commistione fra elementi naturali originari e l’azione millenaria dell’essere umano.

Giardino Kolymbethra
Lo splendido Giardino della Kolymbethra
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Riparte il treno storico sulla Ferrovia del Basso Monferrato

Dopo 11 anni di sospensione, domenica 2 ottobre torna sui binari il treno del Basso Monferrato. L’occasione è la Fiera nazionale del tartufo di Montiglio Monferrato che dura fino al 9 ottobre.

Il treno storico parte da Torino e arriva a Montiglio, in provincia di Asti, un delizioso paese in cima a un colle sovrastato dal castello che domina la Valle Versa. parte del circuito dei “Castelli aperti” del Basso Monferrato.

Il viaggio a bordo del treno storico

Il treno storico, composto da carrozze Corbellini degli Anni ’50, parte alle 9.00 dalla stazione di Torino Porta Nuova per arrivare a Chivasso alle ore 9.30.

Alla stazione di Chivasso, in passato capitale di quello che nell’XI secolo era il Marchesato del Monferrato, è prevista una sosta per consentire ai passeggeri di partecipare agli eventi organizzati dall’amministrazione comunale in occasione della Sagra del nocciolino e, poco prima della ripartenza del treno, la breve cerimonia del simbolico taglio del nastro.

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Fonte: Wikimedia Commons @Ziegler175

Il paese di Montiglio Monferrato

Il treno storico riparte poi da Chivasso, trainato da una locomotiva a vapore, percorrendo i binari della suggestiva linea ferroviaria che penetra nel cuore del Basso Monferrato, con tappe a Cavagnolo e Brozolo. L’arrivo a destinazione a Montiglio Murisengo è previsto per mezzogiorno.

Qui si potrà fare visita alle mostre sulla Linea Chivasso-Asti, di ammirare le numerose meridiane per cui il paese è famoso e naturalmente pranzare alla Fiera nazionale del tartufo di Montiglio Monferrato.

Nel pomeriggio, al rientro (il treno riparte alle 15.45), il treno sosta per un’ora a Cavagnolo Brusasco dove, per l’occasione, sarà allestito un “Expo del Monferrato torinese” nel piazzale della Stazione con stand dei Comuni, delle Associazioni e delle Aziende agricole del territorio. Il treno riparte da qui alle 17.05 e fa tappa a Chivasso alle 17.30 per arrivare in stazione Torino alle 18.20.

Con l’acquisto del biglietto di andata e ritorno del treno storico sarà possibile usufruire di un “pranzo al Tartufo” organizzato della Pro Loco di Montiglio a un prezzo agevolato di 30 euro per gli adulti e 20 per ragazzi dai 4 ai 12 anni (è gratuito sotto i 4 anni).

Quanto costa il viaggio

Il treno di andata e ritorno che parte dalla stazione di Torino Porta Nuova costa 25 euro per gli adulti (a partire dai 12 anni), mentre per i ragazzi dai 4 ai 12 anni non compiuti costa 15 euro. Fino ai 4 anni non compiuti il viaggio invece è gratis, senza diritto al posto a sedere.

Saranno ben due i treni storici della Fondazione FS che celebreranno la riapertura della “Ferrovia del Basso Monferrato”, la dodicesima linea ferroviaria riaperta per usi turistici nell’ambito del progetto “Binari senza Tempo”.

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Fonte: Wikimedia Commons @Giorgio Stagni

La stazione ferroviaria di Montiglio Monferrato
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Autunno a bordo del Treno di Dante

Il Treno di Dante è un progetto del 2021 voluto per commemorare i 700 anni della morte di Alighieri dalle Regioni Emilia-Romagna e Toscana.

Visto il grande successo di questo itinerario a bordo di treni storici, continua a riscuotere un enorme successo ancora oggi.

È un viaggio che porta il turista indietro nei secoli, a uno dei periodi più floridi del nostro passato, in un intreccio di arte e storia, ma anche di paesaggi straordinari e tante prelibatezze locali da assaporare. In un lungo itinerario che va da Firenze a Ravenna – i luoghi di Dante, appunto – si ha la possibilità di scoprire parte dell’immenso patrimonio culturale del nostro Paese.

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Fonte: @Fondazione FS

I passeggeri scendono dal Treno di Dante

ll viaggio si fa a bordo di un treno storico messo a disposizione dalla Fondazione FS Italiane. Si viaggia sulle celebri carrozze “Centoporte”, uno dei pochi esemplari ancora presenti in Italia con la sua motrice storica.

A bordo, sono disponibili 230 posti, suddivisi in tre classi: la prima e la seconda presentano divanetti imbottiti e ambientazioni in stile Liberty, mentre la terza classe vanta ancora i caratteristici interni di legno, incluse anche le sedute, un po’ più scomode, ma sicuramente molto più suggestive. L’itinerario è lungo 136 km ed è ricco di sorprese.

I viaggiatori vengono accompagnati lungo la tratta ferroviaria da un’assistente di viaggio che li segue nella loro esperienza, narrando la storia dei luoghi toccati durante l’esilio dell’Alighieri e che più ne influenzarono l’esistenza e l’opera letteraria.

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Fonte: Treno-di-Dante-interno

Gli interni vintage del Treno di Dante

Le partenze d’autunno

Per quattro domeniche consecutive, a ottobre – il 9, il 16, il 23 e il 30 – parte il Treno di Dante ed effettua una sosta straordinaria di circa un’ora e 20 minuti a Marradi, in provincia di Firenze, per permettere ai passeggeri di visitare il borgo sulle colline e partecipare alla celebre Sagra delle Castagne e del Marron buono di Marradi.

Il treno parte alle 8.50 dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella e arriva a Marradi alle 10.53, dove sosta in stazione fino alle 12.07, ora della ripartenza. L’arrivo a Ravenna è previsto per le ore 13.37, dopo le soste tecniche di Brisighella alle 12.27 e Faenza alle 12.42.

Da Ravenna si riparte alle 17.54 per arrivare a Firenze alle 21, dopo le soste tecniche a Faenza (18.33), Brisighella (18.48), Marradi (19.27) e Borgo S. Lorenzo (20.15).

Info utili

I biglietti per il Treno di Dante sono in vendita online. I prezzi per la singola tratta sono di 38 euro, mentre andata e ritorno costa 56 euro. Sono previsti sconti per i bambini e gratuità fino a quattro anni di età). Nelle quattro domeniche della Sagra di Marradi, l’ingresso all’evento è compreso nel biglietto di viaggio del treno.

Arrivare alla Sagra di Marradi a bordo di un treno storico è un’esperienza unica. Come tutti gli anni, alla sagra sono presenti stand gastronomici che propongono tanti prodotti ottenuti da questi frutti simbolo dell’autunno. Dai tortelli di marroni alla torta di marroni, dal castagnaccio alle marmellate di marroni, dai marron glacés ai “bruciati” (caldarroste).

In un periodo in cui il turismo lento è tornato a spiccare tra le tendenze di viaggio, il treno sta diventando il mezzo di trasporto per eccellenza, soprattutto per scoprire le bellezze del nostro territorio.

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Parte il treno a vapore delle Cattedrali Sotterranee

Si chiama TrEno, il nuovo treno storico che va alla scoperta di Canelli, in Piemonte, e delle famose Cattedrali Sotterranee. Si viaggia a bordo di un affascinante treno composto da una locomotiva a vapore e da carrozze “Centoporte” degli Anni ‘30.

Il treno attraversa paesaggi di rara bellezza, tra le dolci colline del Monferrato coperte da distese di vigneti. Questo paesaggio è decisamente inconfondibile.

Visitare Canelli e le Cattedrali Sotterranee

Giunti a Canelli, considerata la capitale italiana dell’Asti Spumante, i viaggiatori potranno visitare le famose Cattedrali Sotterranee, accolti da esperti che hanno dedicato la propria vita nel coltivare e conservare uno dei prodotti più famosi, il vino del Piemonte.

Sotto le case del delizioso paese, infatti, si nasconde un’altra città, fatta di chilometri e chilometri di tunnel e di gallerie, dove sono state ricavate lunghissime cantine storiche, scavate direttamente nel tufo calcareo delle colline a partire dal XVI secolo.

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Fonte: 123rf

Le Cattedrali Sotterranee di Canelli in Piemonte

Le Cattedrali Sotterranee scendono fino a una profondità di 32 metri, attraversando l’intera città per più di 20 km. Il soprannome fu dato loro per via dell’ambiente estremamente silenzioso che ricorda quello delle grandi cattedrali religiose. Proprio da qui è partito il progetto che ha portato al riconoscimento dei Paesaggi Vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato quale 50° sito Unesco in Italia eletto a Patrimonio dell’Umanità.

Chi lo desidera, ha anche la possibilità di visitare il Castello di Canelli. Il castello fu edificato nell’XI secolo a difesa e controllo della via commerciale che univa Asti al porto di Savona. Il complesso si ingrandì negli anni successivi grazie alle fortune dei Signori di Canelli e, in epoca rinascimentale, passato nelle mani della famiglia Scarampi, fu ampliato e ristrutturato diventando un’elegante residenza.

Canelli

Fonte: Wikimedia | Ph. Davide Papalini

Canelli, il borgo dell’Asti Spumante

Smantellato nel 1617 per opera degli Spagnoli, durante la Guerra di Successione del Monferrato, fu riedificato a partire dal 1676 per opera degli ultimi Marchesi Scarampi-Crivelli. Carlo Gancia, dopo averlo acquistato agli inizi del ‘900, ne affidò il progetto di restauro e di recupero all’architetto Arturo Midana. I giardini del castello saranno aperti al pubblico esclusivamente per i TrEnoturisti.

Girando per le strade di Canelli ci si accorgerà che si tratta di una cittadina dall’impianto medievale, sviluppato intorno all’antica struttura formatasi per stratificazioni successive attorno al castello

Info per partire

Il treno parte dalla stazione di Torino Porta Nuova alle ore 9 il prossimo 17 luglio, con fermata anche alla stazione del Lingotto alle 9.09 e arrivo a Canelli alle 10.50. Il rientro è previsto alle 17.45 dalla stazione di Canelli con arrivo a Torino Porta Nuova alle 19.50.

Il biglietto del treno di andata e ritorno costa 62 euro (intero), mentre 40 euro il ridotto per bambini tra i 4 e i 12 anni compiuti.

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Estate sul treno storico più panoramico d’Italia

Chi l’ha provata sostiene sia la ferrovia più bella e panoramica d’Italia. Attraversa paesaggi solitari, selvaggi, meravigliosi. Luoghi che ricordano la Siberia, fredda e innevata d’inverno, secca e calda d’estate, motivo per cui è chiamata Transiberiana d’Italia.

Questa linea ferroviaria attraversa l’Abruzzo e il Molise, due Regioni poco abitate e con paesaggi naturali incontaminati come pochi ormai in Italia. È il viaggio perfetto da fare in famiglia o per tutti coloro che desiderano farsi trasportare alla scoperta delle bellezze naturalistiche e dei centri storici più pittoreschi del Centro Italia.

La Transiberiana d’Italia

La tratta ferroviaria collega Sulmona a Isernia. In passato, è stata una rotta piuttosto frequentata, poi dismessa, e recuperata solo negli ultimi anni. Venne costruita e inaugurata alla fine dell’800, un’opera di ingegneria che richiese molto impegno.

Transiberiana Italia

Fonte: Claudio Colaizzo

La tratta ferroviaria collega Sulmona a Isernia

Basti pensare che la stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo, una delle tappe più belle dell’itinerario, si trova a un’altezza di 1.268 metri, aggiudicandosi il titolo di seconda stazione più elevata della rete ferroviaria italiana (la più alta è quella del Brennero).

Una tratta ferroviaria storica

Per molti decenni, il tracciato, lungo 129 chilometri, è stato percorso da treni affollati di lavoratori e turisti, ma anche da convogli merci e da vagoni adibiti a trasporto di animali, dal momento che costeggia le principali vie della transumanza d’Abruzzo e del Molise.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, tuttavia, la Transiberiana d’Italia perse gran parte della sua importanza. Tra il 2010 e il 2011, venne definitivamente chiusa, per gli ingenti costi di gestione e lo scarso traffico ormai presente sul territorio. Ma un percorso così affascinante non poteva cadere nel dimenticatoio. Così, la linea Sulmona-Castel di Sangro è entrata a far parte del progetto Binari senza tempo ed è diventata oggi una tratta storica frequentata da migliaia di visitatori ogni anno.

L’itinerario della Transiberiana d’Italia

Un tracciato spettacolare che da solo vale un viaggio, attraverso centri abitati grandi e piccoli, dove la storia ha lasciato numerose e pregevoli tracce insieme a tradizioni artigianali ancora oggi praticate, ma anche parchi e paesaggi meravigliosi, tanto che il suo secondo nome è proprio “Ferrovia dei Parchi“.

Transiberiana-Italia

Fonte: Luca Catasta

La “Ferrovia dei Parchi” tra Maiella e Alto Sangro

È una vera e propria arrampicata sulla Maiella fino agli Altipiani Maggiori d’Abruzzo a quasi 1300 metri di quota, lungo distese completamente innevate durante l’inverno, per poi scendere sulla valle del fiume Sangro ed entrare nel verdissimo territorio dell’Alto Molise, tra vallate, panorami, sentieri e paesi di montagna.

Gli itinerari possono essere diversi e arrivare a Carovilli, un borgo dell’alto molisano, Castel di Sangro, un borgo dalle origini antichissime, oppure a Roccaraso, una delle principali località turistiche di montagna non soltanto dell’Abruzzo ma dell’intero Appennino.

Le escursioni

Anche le soste possono essere diverse e scelte autonomamente dai viaggiatori. Bellissima è quella alla stazione di San Pietro Avellana-Capracotta, dove visitare la riserva naturale Unesco Montedimezzo-Collemeluccio Alto Molise, una delle aree protette con la più diffusa biodiversità dell’Appennino.

transiberiana-italia-abruzzo-estate-2018

Fonte: @Abruzzo Instarail

Tra montagne e riserve naturali

Altrettanto interessante è la fermata ad Alfedena-Scontrone, dove si possono visitare due località dell’Alto Sangro, con un servizio di bus dedicato e una visita guidata dei due graziosi centri storici e del polo museale diffuso, toccando il suggestivo parco fluviale del Rio Torto nel centro di Alfedena e il belvedere di Scontrone che domina tutta la Val di Sangro.

Da non perdere è poi l’escursione a Campo di Giove, ai piedi della Maiella, con il suo grazioso centro storico tra vicoli, archi e antichi palazzi in pietra, mentre alla stazione di Palena, seconda sosta intermedia nello splendido scenario del Quarto di Santa Chiara, a oltre 1200 metri di quota, si può partecipare alla visita guidata dell’Eremo Celestiniano della Madonna dell’Altare, una fantastica roccaforte che sorge su una rupe, sorta là dove l’eremita Pietro Angelerio, poi futuro Papa Celestino V, si ritirò in una grotta.

A bordo di treni storici

Questo viaggio è reso ancora più affascinante perché fatto con treni storici. Le vetture d’epoca sono trainate da un locomotore a trazione termica. Le carrozze sono le cosiddette “Centoporte”, vetture risalenti agli Anni ’30, dai suggestivi interni e sedute di legno, composte ciascuna da quattro ambienti, con porte di salita e discesa su entrambi i lati.

Fonte: Wikipedia

Un’opera di ingegneria unica

Talvolta vengono impiegate le carrozze “Corbellini”, delle vetture più recenti, risalenti agli Anni ’50. Essendo vetture originali, a bordo è presente l’impianto di riscaldamento per la stagione fredda, mentre non è c’è l’aria condizionata, compensata però dai finestrini e dall’aria frizzante di montagna.

Le partenze estive

La Transiberiana d’Italia viaggia quasi tutto l’anno durante i weekend e ogni stagione ha un motivo per essere percorsa. D’estate, grazie alle belle e lunghe giornate soleggiate, regala tantissime esperienze da vivere all’aria aperta, facendo sosta nelle diverse tappe del treno.

Ecco le prossime date:

  • 25 giugno – Sulmona-Carovilli A/R
  • 26 giugno – Sulmona-Castel di Sangro A/R (evento speciale “Straor… binario)
  • 2 luglio – Sulmona-Carovilli A/R
  • 3 luglio – Sulmona-Carovilli A/R
  • 9 luglio – Sulmona-Carovilli A/R
  • 10 luglio – Sulmona-Carovilli A/R
  • 16 luglio – Sulmona-Carovilli A/R
  • 17 luglio – Sulmona-Carovilli A/R
  • 23 luglio – Sulmona-Castel di Sangro A/R
  • 24 luglio – Sulmona-Castel di Sangro A/R
  • 30 luglio – Sulmona-Castel di Sangro A/R
  • 31 luglio – Sulmona-Castel di Sangro A/R
  • 6 agosto – Sulmona-Castel di Sangro A/R
  • 7 agosto – Sulmona-Roccaraso A/R
  • 13 agosto – Sulmona-Castel di Sangro A/R
  • 14 agosto – Sulmona-Roccaraso A/R
  • 20 agosto – Sulmona-Castel di Sangro A/R
  • 21 agosto – Sulmona-Roccaraso A/R
  • 27 agosto – Sulmona-Castel di Sangro A/R
  • 28 agosto – Sulmona-Roccaraso A/R.

Info e prezzi

La partenza da Sulmona è sempre tra le 8.45 e le 9.00, mentre l’orario di rientro varia a seconda della stagione e della lunghezza dell’itinerario ed è tra le 19.00 e le 20.00 durante la stagione con più ore di luce, mentre d’inverno il rientro è previsto tra le 18.00 e le 19.00.

Il biglietto del treno storico costa 40 euro A/R per gli adulti e 20 euro per i bambini 4-12 anni non compiuti, mentre è gratuito fino ai 4 anni d’età (senza posto a sedere, uno per ogni adulto accompagnatore e solo se appartenente allo stesso nucleo familiare) e per persone con disabilità.

Le biciclette sono ammesse sul treno senza alcun supplemento, ma vanno consegnate alla partenza al personale per essere riposte sull’apposito carro bagagliaio posizionato in coda treno, dotato di rastrelliera bici.

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Partono i treni storici alla scoperta della Campania

Dopo un lungo stop causato dall’emergenza sanitaria, anche in Campania si torna a viaggiare a bordo dei treni storici della Fondazione FS. Un modo di scoprire gli angoli più nascosti del Belpaese in modo slow e sostenibile, un tipo di viaggio adatto a tutti, specie alle famiglie o a chi non ha voglia di guidare ma preferisce essere guidato.

Tra natura, storia e itinerari religiosi, sono tantissimi i treni storici che vanno alla scoperta delle bellezze campane. Saranno ben 51 le corse messe a disposizione dalla Fondazione FS per un totale di 12mila posti a sedere, ai quali si aggiungono 2000 posti per le biciclette, per favorire chi sceglie la soluzione treno+bici per viaggiare in maniera eco-friendly e tutelare l’ambiente.

Itinerari in treno

Tanti sono gli itinerari culturali percorribili con i treni storici tra quelli più apprezzati dai viaggiatori negli ultimi anni. Ma quest’anno ci sono anche delle novità.

Il Treno delle mongolfiere

Novità assoluta è il treno storico alla scoperta del Festival Internazionale delle Mongolfiere, in programma nel fine settimana dell’8-9 ottobre. Si partirà da Napoli e, passando per Aversa, Caserta, Benevento e Pietrelcina, si arriverà a Fragneto Monforte (Benevento) per la tradizionale esibizione del volo delle mongolfiere, un’iniziativa finalizzata alla valorizzazione del paesaggio e all’attenzione verso le tematiche ambientali.

riparte il Pietrarsa Express

Fonte: Ferrovie dello Stato

Il Pietrarsa Express ripercorre l’antico tracciato della prima ferrovia italiana

Il Reggia Express

Si parte il 26 giugno con il Reggia Express, per raggiungere la Reggia di Caserta con un viaggio di circa mezz’ora che conduce nello splendore di uno dei monumenti più belli d’Italia. Con una locomotiva elettrica E626 e le storiche carrozze Corbellini e Centoporte, il treno d’epoca 96010 conduce i visitatori alla bellissima Reggia, detta anche la “Versailles italiana”, la residenza reale più grande al mondo. Voluta dal Re di Napoli Carlo di Borbone, il quale, colpito dalla bellezza del paesaggio casertano e desideroso di dare una degna sede di rappresentanza al governo della Capitale Napoli e al suo reame, volle che venisse costruito un palazzo tale da poter reggere il confronto proprio con quello del Re Sole.

Il Pietrarsa Express

Sarà poi la volta del Pietrarsa Express, che ripercorre l’antico tracciato della prima ferrovia italiana da Napoli a Portici verso il Museo di Pietrarsa, a bordo delle storiche carrozze Centoporte. Questo è il luogo dove è nata la storia delle ferrovie italiane e dove, il 3 ottobre 1839, nell’allora Regno delle Due Sicilie, veniva inaugurata la prima strada ferrata d’Italia, quella che congiungeva Napoli a Portici. La sede espositiva è unica nel panorama nazionale ed è considerata come una delle più affascinanti tra tutti i musei ferroviari d’Europa. Tanti i materiali conservati in un’area di 36.000 metri quadrati dove una parte è occupata da un meraviglioso giardino botanico con piante provenienti da tutte le parti del mondo.

L’Archeotreno

Un altro treno storico sarà poi l’Archeotreno, che collega la città di Napoli con le vicine aree archeologiche di Pompei e Paestum, entrambe dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Inutile dire che questo è un itinerario imperdibile, che conduce a due dei siti archeologici più belli non soltanto d’Italia ma del mondo, dove ogni giorno viene fatta una nuova e incredibile scoperta.

L’Irpinia Express

Partirà poi l’Irpinia Express, un percorso lungo 119 chilometri che ripercorre la storica linea Avellino-Rocchetta attraverso splendidi paesaggi naturalistici di tre regioni (Campania, Basilicata e Puglia).

Situata nel cuore dell’Appenino campano e circondata da montagne che segnano naturalmente i suoi confini, questa meravigliosa terra di transito è custode di un patrimonio dall’altissimo valore storico, culturale, naturalistico, archeologico ed enogastronomico. Scoprirla a bordo di un treno storico, che celebra e rievoca i fasti del territorio d’Irpinia, è un’esperienza magica e suggestiva. Si percorrono i binari dell’antica linea Avellino-Rocchetta, rivalorizzata grazie all’impegno della Fondazione FS e della Regione Campania, in collaborazione con l’Associazione InLocoMotivi.

riparte irpinia express

Fonte: iStock

Irpinia Express, 119 km su una storica linea

Il Sannio Express

Per gli amanti del turismo religioso c’è infine il Sannio Express, conosciuto anche come il “Treno di San Pio”, che collega Napoli, Benevento e Pietrelcina, per vivere un’esperienza di turismo lento legata alla riflessione e alla meditazione religiosa.

treno--Sannio-Express

Fonte: 123rf

I paesaggi attraversati dal Sannio Express