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Trekking tra le stelle in un magico luogo d’Italia

Paesaggi da fiaba, soffici distese innevate, cime maestose, e cieli stellati più che mai. In Val di Sole, ogni stagione offre avventure speciali: dalle piste da sci in inverno, alle camminate in mezzo alla natura rigogliosa, d’estate, in questa valle trentina c’è sempre qualcosa da fare per divertirsi e scoprire bellezze e paesaggi. Un primato, su tutti, la  Val di Sole ce l’ha: qui ci sono i cieli più belli d’Italia, senza alcun tipo di inquinamento luminoso. Da qui l’idea di invitare turisti ed appassionati di camminata, a vivere magiche notti di astrotrekking, ossia una passeggiata in notturna, in mezzo a boschi e su sentieri, ammirando i corpi celesti.

Astrotrekking in Val di Sole

Se esiste un luogo in cui le stelle si vedono ad occhio nudo, senza neppure il bisogno di sofisticati telescopi o punti di osservazione, questo è la la Val di Sole, in Trentino. Qui, come confermato dagli amanti dell’astro-turismo, esistono i cieli più belli d’Italia dove osservare le stelle e la Via Lattea. Ad Ossana, in special modo, in ogn stagione vengono organizzati diversi astrotrekking: abbigliamento comodo, scarponcini da trekking (nella stagione invernale meglio indossare scarponi da neve), racchette (ma non è obbligatorio) e si cammina con il naso all’insù per ammirare i corpi celesti, luminosissimi, che appariranno come per magia. L’esperienza inizia ovviamente all’imbrunire, circondati da boschi e montagne illuminate di bagliori iridescenti. Il silenzio e il contatto con la natura faranno il resto.

Non solo ad occhio nudo si potranno ammirare le stelle, ma durante il percorso si approfondiranno le visite con l’ausilio di telescopi e laser che daranno la possibilità di toccare quasi con mano la via Lattea. Un affascinante percorso in cui guide esperte ed astronomi sveleranno i segreti di pianeti, costellazioni e corpi celesti. Le escursioni di astrotreking sono semplici e non richiedono particolare preparazione atletica, quindi adatte a tutta la famiglia.

Ossana: il borgo con il cielo più stellato d’Italia

Non è un caso se la Val di Sole è la patria dell’astro-turismo. Il Comune di Ossana, in provincia di Trento, infatti, è stata certificata come meta, fra I “Cieli più belli d’Italia” , titolo che viene riservato ai quei luoghi ideale in cui ammirare costellazioni e Via Lattea. La vista, qui, tra le Dolomiti del Brenta, circondati dalla Val di Peio, Vermiglio e il Passo del Tonale, è davvero unica. La Certificazione “I cieli più belli d’Italia” è la prima certificazione italiana, ideata da Astronomitaly per valorizzare i luoghi che mirano a diventare destinazioni d’eccellenza per l’ astro-turismo  attraverso servizi e l’impegno a tutelare il patrimonio celeste.

Ad Ossana, borgo antico dominato dal suo castello che svetta alle pendici del Gruppo della Presanella, d’estate e d’inverno ci sono molte possibilità di divertimento e relax, tra passeggiate , escursioni ed antiche tradizioni locali tutte da scoprire. Buon gusto, sagre, hotel con spa, sport outdoor e, appunto, cieli immensi. Il merito di questo cielo così splendente e bello, è dell’assenza totale di inquinamento luminoso che caratterizza questa valle incontaminata, meta sempre più ambita dai turisti.

Ossana

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Il trekking più mozzafiato d’Italia (con altalena panoramica)

Un piccolo Comune della provincia di Como è diventato uno degli angoli più belli d’Italia, da dove godere di un panorama mozzafiato che dà direttamente sul lago. Siamo a Gera Lario, al confine tra la Provincia di Como e la Provincia di Sondrio, sulla punta estrema del lago di Como. Lontano, quindi, da quei borghi così famosi, come Bellagio, Varenna, Tremezzo, Laglio divenuti ormai famosi in tutto il mondo.

Se non la si conosce o se nessuno ce la racconta, difficilmente verrà in mente di andare alla scoperta di questa zona meno nota di uno dei laghi più amati e visitati al mondo.

Da qui, parte un itinerario di trekking – non troppo difficile -, che porta fin sul Monte Berlinghera. A 1.930 metri di quota, questo monte è considerato uno dei balconi panoramici più belli che esistano nel nostro Paese.

Il sentiero si svolge lungo sterrati e mulattiere, attraversa boschi di querce, abeti e faggi e altipiani, incrocia piccole pievi e baite con vista sul lago di Como. Lo possono percorrere anche i bambini.

Il trekking del Monte Berlinghera

Lungo tutto il percorso, che dura circa due ore, con un dislivello di circa 700 metri, il paesaggio regala paesaggi bellissimi e tante emozioni. Come quando si giunge alle baite di pietra, dove il tempo sembra essersi fermato. Qui si possono ammirare da una parte l’Alpe di Mezzo (a 1540 metri) e dall’altra l’Alpe Pescedo (1560 metri).

L’altalena gigante vista lago

Seguendo le indicazioni verso Bocchetta di Chiaro, ci s’imbatte in uno degli scorci più belli di questo trekking. A più di 1.600 metri è stata posizionata un’altalena panoramica gigantesca fatta di legno che farà la gioia dei bambini, ma anche dei grandi. Dondolarsi, qui, è come gettarsi nelle acque del lago sottostante.

Il panorama dei due laghi

Una volta giunti in cima al Monte Berlighera, una vetta delle Alpi Lepontine, dove sono visibili i resti di una cappella dedicata agli alpini, oltre alla spettacolare vista del Lario ci sarà un’altra sorpresa: si scorgerà anche il piccolo lago di Mezzola, con le sue acque color smeraldo, che si trova più a Nord del lago di Como, dal quale è separato dall’ultimo tratto del fiume Mera (che alimenta, in parte, il lago di Como).

Tutt’intorno le montagne: la Valchiavenna ovvero il cuore verde della Lombardia, il Pian di Spagna, il maestoso Monte Legnone che, con i suoi 2.609 metri, è la cima più alta della provincia di Lecco e del settore più occidentale delle Alpi Orobie, e tutte le vette che fanno da corona al lago di Como.

Come arrivare

Si può arrivare fino a un certo punto in auto. Poi si prosegue a piedi. Si lascia l’auto a San Bartolomeo, dopo aver percorso la strada statale 340 fino a Gera Lario; una volta giunti all’altezza del ponte sul torrente San Vincenzo, si seguono le indicazioni per Bugiallo. Dopo circa 3 km in salita, a un bivio bisogna girare a destra e continuare sulla strada stretta ma asfaltata che porta fino a San Bartolomeo (da Gera Lario sono circa 12 km), dove si trova l’omonima chiesa e dove di deve parcheggiare.

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Panorama del lago di Como e del lago di Mezzola dal Monte Berlinghera

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Lungo il Sentiero dei Ducati, un cammino storico

Nulla è più affascinante di un lungo cammino in mezzo alla natura, soprattutto se questo ci conduce alla scoperta di così tanti paesaggi diversi. Il Sentiero dei Ducati garantisce proprio un’esperienza unica: dalle immense distese pianeggianti ai boschi rigogliosi, dalle imponenti vette appenniniche all’incantevole azzurro del mare. Tutto contribuisce a regalare una visione che resterà per sempre indimenticabile.

Il Sentiero dei Ducati, tra storia e natura

È un vero e proprio tuffo nella storia, quello che il Sentiero dei Ducati ci propone. A partire dal suo stesso nome, che fa riferimento agli antichi confini tra il Ducato Estense di Modena e Reggio Emilia e quello di Parma e Piacenza – senza contare, poi, quelli della Toscana. Le terre in questione divennero d’importanza vitale già nel Medioevo, e più avanti ancora con la formazione del Regno d’Italia. Tuttavia, le origini di questo cammino affondano molto più indietro nel tempo: snodandosi lungo le direttrici che percorrono le ampie vallate dei fiumi Enza e Magra, permetteva a soldati e mercanti di affrontare il percorso che univa il mar Tirreno alla Pianura Padana – e da qui proseguire fino al mar Adriatico.

Numerosissime sono le testimonianze che raccontano la longeva storia del Sentiero dei Ducati. Una delle più suggestive è il sito protostorico del Monte Lulseto, con la sua misteriosa pietra ricca di incisioni rupestri che potrebbe ricordare il culto della fertilità e della Madre Terra. Sempre qui sono state rinvenute moltissime statue stele della Lunigiana, oggi custodite nel Museo Archeologico di Pontremoli: queste sculture simboleggiano il megalitismo dell’età del ferro e di quella del bronzo, come un viaggio nel tempo. Ma non c’è bisogno di tornare così lontano per vivere l’atmosfera magica di questi luoghi. Basta passeggiare tra le viuzze dei suoi antichi borghi.

I borghi del Sentiero dei Ducati

Lungo i quasi 160 km su cui si snoda il cammino, si possono trovare tanti paesini che racchiudono l’anima di un passato che qui ancora vive. Uno di essi è Canossa, che sorge ai piedi di uno sperone roccioso da cui si ergono le rovine dell’omonimo castello. Quest’ultimo, edificato a cavallo tra il X e l’XI secolo, era una delle roccaforti più importanti del luogo. Oggi è un bellissimo punto panoramico, da cui ammirare l’intera vallata e il profilo degli Appennini in lontananza. E ancora, il borgo di Succiso, una delle perle della Valle dei Cavalieri: il suo centro storico è stato distrutto da una frana, e i suoi abitanti si sono spostati solo poco più a nord.

Al confine tra Emilia Romagna e Toscana, ecco spuntare la bellezza imponente degli Appennini. Per affrontare questo tratto di percorso, si attraversa il Passo del Lagastrello, dove si trova anche il suggestivo Lago Paduli. Le montagne lasciano via via spazio ai vigneti della Lunigiana, per poi trasformarsi in boschi lussureggianti che impreziosiscono il panorama delle Alpi Apuane. Il Sentiero dei Ducati termina nei pressi di Luni, antichissimo porto romano su Tirreno, che rappresenta oggi il borgo ligure più a sud sul territorio regionale. Qui ha sede un importante Museo Archeologico, che ripercorre le tappe principali della storia di questo paese. E la sua bellezza più rara è l’anfiteatro romano, un’opera preziosissima che lascia senza fiato.

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Antico e sacro: riapre il sentiero più bello del mondo

C’è un luogo che incanta e affascina come poche altre cose al mondo. Stiamo parlando del Bhutan, il regno buddista sull’Himalaya orientale, il Paese della felicità, quello dei monasteri, delle fortezze e della spiritualità. Il luogo dove è possibile contemplare la natura che regna sovrana dai templi a strapiombo sulle montagne e dalle cime del più imponente sistema montuoso del mondo che abitiamo.

Lo stesso luogo che conosciamo anche come Terra del Drago del Tuono, quello che ospita uno dei sentieri più antichi, sacri e meravigliosi del nostro pianeta: il Trans Bhutan Trail.

Trans Bhutan Trail: la riapertura dell’antico sentiero

Sono passati 60 anni dall’ultima volta che questo percorso è stato attraversato e ora, finalmente, il Trans Bhutan Trail sarà restituito ai cittadini del mondo. Dopo due anni di ristrutturazione, infatti, lo storico itinerario che collega nove distretti, 28 governi locali, due comuni, un parco nazionale e 400 siti di interesse storico e culturale, sarà riaperto.

Il Trans Bhutan Trail, sacro e antico, si snoda per un percorso di circa 403 chilometri e attraversa i luoghi iconici, spirituali e straordinari del Paese, tra cui anche le montagne dell’Himalaya e i suggestivi templi buddisti. L’inaugurazione del sentiero avverrà a marzo mentre l’accesso a cittadini e viaggiatori internazionali sarò garantito, probabilmente, entro il mese di aprile.

L’avventura potrà essere condotta a piedi o in bicicletta e regalerà una delle esperienze più mistiche e suggestive di sempre. Un sogno che si avvera, questo, che permette a cittadini, viaggiatori e pellegrini di toccare con mano l’anima più autentica e affascinante di Bhutan.

La ristrutturazione, curata dalla fondazione Bhutan Canada e con il supporto del Re Jigme Khesar Namgyel Wangchuck, ha permesso di riaprire una porta sul passato glorioso del Paese. Il Trans Bhutan Trail, infatti, è stato per secoli un vero e proprio punto di riferimento, la via dei pellegrinaggi buddisti, poi caduta in disuso negli anni ’60 con la costruzione di nuove strade e quartieri.

Trans Bhutan Trail: scoprire le meraviglie del Paese

18 ponti principali e 10000 gradini, e poi ancora il parco nazionale e luoghi intrisi di fascino, mistero, storia e cultura. Da Haa, vicino al confine con il Tibet, fino a Trashigang, che invece confina con lo stato indiano dell’Arunachal Pradesh.

Per compiere il sentiero per intero ci vuole almeno un mese, ma sarà fornito anche l’accesso a percorsi più brevi, così da permettere ai viaggiatori di fare escursioni dalla durata di 3 o 4 giorni, oppure una settimana. Lungo la strada poi, ci saranno campeggi, alberghi e famiglie pronte a ospitare i viandanti.

Trans Bhutan Trail: informazioni utili

L’inaugurazione del Trans Bhutan Trail è prevista in primavera, e potrebbe coincidere con la riapertura totale o parziale del Paese nei confronti del turismo. Tuttavia, lista la situazione in continuo mutamento, l’invito è quello di verificare le notizie in tempo reale connettendovi ai siti istituzionali dei Paesi di destinazione e a quello del Ministero degli Esteri prima di organizzare un viaggio.

Quello che sappiamo per certo, invece, è che il Bhutan ha messo a punto una strategia per combattere l’overtourism e proteggere le meraviglie della sua terra. I turisti americani, infatti, devono pagare una tassa di 250 dollari al giorno per un viaggio organizzato.

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Il sentiero dell’infinito, il trekking mozzafiato della Liguria

La Liguria, oltre al mare e alle spiagge, può essere visitata anche a piedi, attraversando bellezze naturali sorprendenti, con viste e panorami che lasciano senza fiato. Il Sentiero l’Infinito è uno dei percorsi più belli che, in soli 14 chilometri, collega Porto Venere con Riomaggiore, gioiello delle Cinque Terre, passando tra terrazze coltivate, il Parco Nazionale delle Cinque Terre e il santuario di Nostra Madonna di Montenero. Da qui si possono vedere, dall’alto, anche le tre isole di Palmaria, Tino e Tinetto: una vera meraviglia.

Il cammino, in buona parte a picco sul mare, è uno dei più affascinanti d’Italia. Qualcuno è convinto che sia anche uno dei più belli al mondo. E come dargli torto. Il sentiero ripercorre antichi tratti senza tempo, motivo per cui gli è stato dato il nome di “Sentiero dell’Infinito”.

L’itinerario pittoresco

Il sentiero s’immerge nella macchia mediterranea, tra boschi, terrazzamenti, ulivi e vigneti, senza perdere mai di vista il mare che gli fa da sfondo. E poi ci sono i borghi, dalle case color pastello, cartoline di un’Italia talmente pittoresca da avere ispirato in passato scrittori e oggi anche registi, come il recente film d’animazione “Luca” targato Disney-Pixar.

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Lungo il Sentiero dell’Infinito della Liguria

La maggior parte del sentiero è in salita ed è facilmente percorribile in quanto è interamente segnato dai colori rosso-bianco del CAI. Lo si può percorrere tutto l’anno in quanto è aperto a tutti ed è gratuito. il dislivello tra su e giù è di circa mille metri, pertanto bisogna contare una giornata di cammino per percorrerlo tutto.

I borghi lungo il Sentiero dell’Infinito

Tra i paesi attraversati dal Sentiero dell’Infinito oltre a Riomaggiore, che è il punto di partenza (o di arrivo, a seconda della direzione che scegliete), ci sono anche Monesteroli e Campiglia, dove ci si può fermare per una sosta.

Monesteroli è uno degli angoli più incredibili della Liguria. Un luogo dimenticato dal tempo e che pochissimi conoscono. Gli abitanti della zona che hanno costituito un comitato lo hanno candidato tra “I Luoghi del Cuore” del FAI. Si raggiunge attraverso una scalinata di quasi duemila gradini che scendono dalla collina, passando tra boschi e vigneti per poi aprirsi in una discesa mozzafiato. Un borgo unico al mondo che domina il mare azzurro, ai confini tra realtà e fantasia. Il borgo conta pochissime case, molte delle quali abbandonate. Un tempo erano delle cantine, nelle quali si vinificava l’uva. Oggi, alcune di esse sono state lasciate così com’erano, mentre altre sono state trasformate in deliziose case di villeggiatura (leggi l’articolo di approfondimento a questo link).

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Il borgo di Monesteroli in Liguria

Entrata nel 2021 nell’associazione dei Borghi più belli d’Italia, Campiglia Marittima sorge su un colle in Val di Cornia, rivolto verso il Mar Tirreno e la campagna. La sua storia è segnata dalla presenza di giacimenti minerari dai quali, a partire dagli Etruschi, vennero estratti minerali e metalli. Affascinante è la Rocca che domina il paese, eretta nel X secolo e ampliata nel corso degli anni. Oggi ospita un museo.

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Il borgo di Campiglia Marittima in Liguria

Uno scenario assolutamente imperdibile di Riomaggiore è quello che regala il suo bel porticciolo. Di giorno sembra una fiaba tra i colori delle barche tipiche e delle acque cristalline, al tramonto diventa un sogno e la sera, quando si accendono le luci, si trasforma in una piccola bomboniera.

Il paese di Porto Venere, infine, sorge all’estremità meridionale di una penisola che, staccandosi dalla frastagliata linea di costa della Riviera Ligure di Levante, va a formare la sponda occidentale del Golfo di La Spezia, detto anche “Golfo dei Poeti”.

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Riomaggiore alle Cinque Terre

Scorci pittoreschi

Lungo il sentiero s’incontrano alcuni punti davvero unici. Uno fra tutti, appena saliti da Riomaggiore, è il Santuario della Madonna di Montenero, da dove si possono ammirare le isole di Palmaria, Tino e Tinetto. Proseguendo, si raggiunge il Colle del Telegrafo. Siamo a poco più di 500 metri sul livello del mare. Il tratto che va da Campiglia a Porto Venere è forse il più bello: da una cresta si può ammirare il Mar Ligure da una parte e il Golfo di La Spezia dall’altro. Da qui si scorgono persino le Alpi Apuane.

Palmaria, rinasce l'isola gioiello della Liguria

Palmaria, l’isola gioiello della Liguria