Categorie
Idee di Viaggio mercatini tradizioni Trieste Viaggi

Mercatini di Natale a Trieste: quando partono e gli eventi collegati

Gli italiani amano i mercatini di Natale e a dimostrarlo è il numero incredibilmente alto di appuntamenti sul territorio, tra i più apprezzati? I mercatini di Natale a Trieste. Nonostante la città comunichi sempre tendenzialmente all’ultimo date e informazioni, gli appassionati sanno che dopo la fiera di San Nicolò prende il via l’ormai immancabile tradizione.

Si classificano tra i mercatini d’Italia più belli e a due passi dal confine attirano turisti non solo del Belpaese; con un fascino unico, che mescola l’atmosfera mitteleuropea alle tradizioni italiane si svolgono principalmente lungo le vie e le piazze centrali. Qui tra luci, profumi e sapori si trovano idee regalo ma soprattutto si gusta il delizioso street food del periodo.

Dove si svolgono i mercatini di Natale a Trieste

I mercatini di Natale a Trieste si svolgono in pieno centro, in prossimità della chiesa di Sant’Antonio nuovo. Le casette sono solitamente dislocate tra Piazza Sant’Antonio e Piazza della Borsa ma coinvolgono anche via Ponchielli e via delle Torri. Con una bella passeggiata è possibile partire ad esplorare la zona, facendo acquisti di artigianato e non solo.

Trieste, premiata con una delle piazze più belle d’Italia, ha incantato scrittori come Svevo, Joyce e Stendhal e durante le feste, non possiamo negarlo, acquisisce ancora più magia. Sarà il fascino mitteleuropeo, sarà la bellissima piazza Unità d’Italia diventata centro nevralgico della socialità oppure il calendario ricco d’appuntamenti ma non si resiste al suo richiamo.

  • Mercatino di viale XX Settembre. Qui c’è il primo vero e proprio mercatino di Natale che alterna casette da Largo Bonifacio vino a via Ireneo della Corte con ben 100 espositori in cui trovare dolci tipici triestini e idee regalo;
  • Mercato di piazza Sant’Antonio Nuovo. Tra specialità gastronomiche e proposte artigianali ogni anno acquisisce consensi questo appuntamento in una cornice suggestiva che si affaccia direttamente sul Canal Grande. L’evento coinvolge le vie circostanti di Ponchielli, delle Torri fino a piazza della Borsa includendo il Marché Francais, un mercato tipico di prodotti francesi e della Provenza;
  • Mercato di Portopiccolo. I local lo chiamano “il Borgo del Natale” e sembra proprio ricreare un paesino festivo a due passi dal centro. Immancabili caldarroste e vin brulè, canti natalizi e performance artistiche oltre alle numerose bancarelle.
mercatini natalizi a Trieste sul Canal Grande

Fonte: iStock

Trieste, mercatini di Natale sul Canal Grande

Quando si svolgono i mercatini di Natale a Trieste

Partono ufficialmente dopo la fiera di San Nicolò che solitamente copre fino al giorno dell’8 dicembre e rimangono aperti fino attorno all’epifania. Per il 2024 l’apertura è attesa il weekend dell’8 dicembre con un’inaugurazione ufficiale per proseguire fino al weekend del 6 gennaio. L’apertura è prevista tutti i giorni dalle 10 alle 20, con chiusura possibile il giorno di Natale.

Come raggiungerlo

Si può raggiungere il mercatino di Natale a Trieste in auto, parcheggiando in una delle soluzioni silos e multipiano nei pressi del centro oppure in aree di sosta apposite. Chi preferisce muoversi con i mezzi può prendere un treno e arrivare in stazione a Trieste proseguendo a piedi per circa 850 metri. Bastano poco più di 10 minuti di passeggiata per arrivare al centro storico e quindi ai mercatini; in alternativa si possono utilizzare i mezzi pubblici come il bus numero 5 o il numero 8.

Mercatini di Natale a Trieste date

Fonte: iStock

Trieste addobbata a Natale in occasione dei mercatini

Altre info utili

A differenza dei mercatini di Natale europei, quelli di Trieste sono piuttosto recenti; negli ultimi anni hanno acquisito consensi unendo le tradizioni made in Italy con le influenze austriache e slovene facendo trapelare il riflesso di questo mix culturale tra le bancarelle gastronomiche e di artigianato. Alberi addobbati, luminarie e bancarelle riempiono le piazze di un calore che contrasta con il freddo tipico del periodo.

Tra le occasioni da non perdere c’è quella di acquistare idee regalo handmade: dai gioielli fatti a mano alle decorazioni in legno, al vetro e alla ceramica senza dimenticare le candele, i capi in lana o altre meraviglie che diventano pezzi unici. Tra le opzioni top? I giocattoli in legno: una tradizione che arriva dal Nord Europa e conquista tutti i bambini.

Chiaramente da non perdere l’aspetto food: le bancarelle vantano tante proposte tradizionali spaziando dalla gubana (una torta friulana a base di frutta secca, noci e spezie) ai biscotti speziati, senza dimenticare proposte salate quali cevapcici (salsicciotti alla griglia) e stinco di maiale. Da bere rigorosamente vin brulè ma non mancano te e cioccolata calda.

Mercatini di Natale a Trieste: Eventi natalizi a Trieste

Poco prima della partenza ufficiale dei mercatini di Natale la città ospita la tradizionale Fiera di San Nicolò: si svolge in Viale XX Settembre e come mercatino propone regali e dolciumi di tutti i tipi offrendo numerose idee regalo. L’opzione è davvero molto sentita, dopotutto sul territorio a portare i regali ai bambini non è Babbo Natale il 24 dicembre ma proprio San Nicolò e fino all’8 dicembre è possibile passeggiare e restare incantati da profumi come quelli di mandorle tostate e zucchero filato.

Immancabile un bel giro sulla pista di pattinaggio: viene solitamente inaugurata ad inizio dicembre per restare aperta tutti i giorni fino a dopo l’Epifania: si trova in un contesto speciale, quello di piazza Ponterosso. Tra le curiosità da non perdere durante l’appuntamento c’è la scoperta di alcuni dei presepi più belli della città: molte chiese e cattedrali offrono la possibilità di vederne di molto belli. Tra i più interessanti? Quello di San Giacomo o di San Vito.

Concerti, cori natalizi e performance di artisti di strada animano le piazze e le vie del centro spesso intonando proprio grandi classici delle feste. Chiaramente non mancano attività pensate per i più piccoli: tra queste spicca la possibilità di incontrare Babbo Natale e confidargli come si sono comportati richiedendo il regalo dei propri sogni magari proprio imbucando una letterina.

Cosa ne pensi di organizzare un bel weekend natalizio alla scoperta di Trieste? Oltre a poter visitare la città che ha davvero tanto da offrire e soffermarsi ai mercatini di Natale, da qui si può partire alla scoperta dei mercatini natalizi di Lubiana che si trovano a poca distanza e sono davvero facili da raggiungere sia in auto sia con i mezzi pubblici.

Categorie
Alsazia Idee di Viaggio mercatini tradizioni Viaggi

Alla scoperta di Strasburgo, la Capitale del Natale

Nel cuore dell’Alsazia, Strasburgo ogni anno durante il periodo natalizio accoglie milioni di visitatori che si lasciano conquistare dai mercatini di Natale, dagli eventi culturali e dallo spirito che caratterizza questa destinazione unica in Francia e in tutta Europa. L’iniziativa “Strasburgo, Capitale del Natale”, nata nel 1992, oltre ai mercati tradizionali che animano le strade della città, propone centinaia di eventi volti a mantenere viva sia la tradizione ancestrale che uno spirito di apertura e condivisione.

Cosa fare a Strasburgo a Natale

“Strasburgo, Capitale del Natale” è un programma e un’identità vera e propria, che riesce a combinare con maestria spiritualità, cultura e arte. Dal mese di novembre si tengono numerose attivita, laboratori, concerti, esposizioni, spesso gratuiti.

Shopping al Christkindelsmärik

Da Place Broglie il mercatino di Natale di Strasburgo, il Christkindelsmärik, è tra i più antichi d’Europa, ed è il cuore pulsante della festa, con bancarelle ricche di addobbi natalizi, artigianato, e il tradizionale vin brulé con i profumi inebrianti di cannella, chiodi di garofano e agrumi. Aperto dalla fine di novembre fino al 24 dicembre, è perfetto per trovare decorazioni uniche e vivere il fascino del Natale alsaziano. I visitatori infatti qui possono trovare regali originali, oggetti tradizionali per decorare l’albero, e anche le tipiche prelibatezze, come i bredle, i piccoli biscotti natalizi tradizionali. Non a caso, gli internauti di tutto il mondo hanno eletto per due volte il mercatino di Natale di Strasburgo come il più bello d’Europa tramite la piattaforma europea di e-turismo European Best Destinations; mentre nel 2018, è stato eletto  come miglior mercatino di Natale al mondo da CNN Travel. Insomma, è un ottimo pretesto per visitare una città che incarna a tutti gli effetti l’atmosfera del Natale.

L’edizione 2024 di Strasbourg Capitale de Noël si tiene da mercoledì 27 novembre a venerdì 27 dicembre. Quest’anno l’evento è ispirato ai colori di Strasburgo, Capitale mondiale del libro UNESCO 2024. Gli orari di apertura sono dalle 11.30 alle 21 tutti i giorni, ad eccezione di mercoledì 27 novembre, con apertura dalle 14 alle 21, e martedì 24 e mercoledì 25 dicembre con chiusura alle 18.

Vista panoramica

Finito lo shopping al mercatino e fatta la visita alla cattedrale, c’è un piccolo sforzo da fare che vale assolutamente la pena: salire alla piattaforma della cattedrale. Dopo aver salito i 330 gradini, c’è una splendida vista sui mercatini e sulla città.

Passeggiare per il quartiere bucolico di Petite France

Al quartiere storico della Petite France l’atmosfera è particolarmente fatata grazie alle case con le facciate a graticcio finemente addobbate, che si specchiano nei canali. Oggi è il quartiere più pittoresco e romantico di Strasburgo, da cartolina. In origine però questa era la zona più povera della città, umida e maleodorante, perché vicino all’acqua erano nate le botteghe di conciatori, pescatori, mugnai.

Strasburgo capitale del Natale

Fonte: iStock

A Natale l’atmosfera di Strasburgo è particolarmente romantica e suggestiva

La magia dal fiume

Per vedere la città da una prospettiva diversa, è possibile prenotare una crociera su battello. Viste dall’acqua, l’architettura e le decorazioni sembrano ancor più belle. Consigliatissima anche la passeggiata serale sotto le stelle, dal ponte Raven (Pont du Corbeau) al ponte St. Guillaume, per ammirare all’imbrunire l’incredibile patrimonio di Strasburgo, reso ancora più magico dagli addobbi luminosi.

Concerto all’Opéra national du Rhin

Situata vicino a Place de la République, l’ Opéra national du Rhin attira visitatori da tutto il mondo ed è uno dei principali enti lirici d’Europa. Incredibilmente bello nella sua architettura e negli interni, l’Opera  propone un ricco calendario di spettacoli per tutto il mese di dicembre, inclusi concerti di musica classica e balletti. L’ambiente elegante e le luci soffuse creano l’atmosfera perfetta per celebrare il Natale in grande stile.

Degustazioni di vino alsaziano e prelibatezze locali

Il Natale può essere senz’altro occasione per scoprire la tradizione enogastronomica alsaziana. In molte enoteche e cantine della città si organizzano degustazioni di vini tipici come il Riesling e il Gewürztraminer, accompagnati dai famosi bredle, i biscotti natalizi locali. Per chi vuole approfondire il tema, la Strada dei Vini d’Alsazia è lunga 170 chilometri da nord a sud della regione, tra la pianura e il massiccio dei Vosgi. Parte da pochi chilometri ad ovest dalla città, a Marlenheim, e termina ad ovest di Mulhouse, a Thann. Uno straordinario itinerario che unisce natura, patrimonio e gastronomia, per cui può essere sufficiente anche una sola giornata. La strada è semplice e ben segnalata.

Strasburgo a Natale, i luoghi più simbolici

I luoghi da cartolina, quelle immagini che riportano immediatamente alla festa di Natale e alla sua atmosfera: ecco quali sono i luoghi da non perdere.

La Cattedrale di Notre-Dame

Tra i luoghi più iconici della città in veste natalizia, si trova la maestosa Cattedrale di Notre-Dame, una chiesa molto importante per la storia dell’Europa e per il turismo in Francia. È la seconda cattedrale più visitata di tutto il Paese e una delle opere più rappresentative dell’architettura gotica del periodo medievale in Europa occidentale. Se la cattedrale è spettacolare tutto l’anno, è certamente durante le festività natalizie che tocca l’apice del fascino. Ogni anno, la cattedrale espone nella navata i suoi arazzi del XVII secolo. Quattordici arazzi, commissionati dal cardinale Richelieu per Luigi XIII, che raccontano la vita della Vergine. Inizialmente destinati al coro di Notre-Dame de Paris, dal 1739 fanno parte dei tesori della cattedrale. Queste meraviglie sono davvero imperdibili e sono esposte soltanto tra l’Avvento e l’Epifania.

Altro momento impattante per la visita alla chiesa è assistendo alla messa della vigilia di Natale.

L’antico mercatino di Natale

La piazza Broglie è un altro luogo simbolo del Natale a Strasburgo, che, con quattro secoli di tradizione, è il Mercatino di Natale più antico di Francia ed uno dei più antichi d’Europa. Una storia che parte da lontano, perché già nel  Medioevo, verso il 6 dicembre, attorno alla cattedrale si svolgeva il St. Klausenmarkt (mercatino di San Nicola), durante il quale si distribuivano regali ai bambini. Nel XVI secolo, quando Strasburgo divenne protestante, il mercatino di San Nicola, espressione del culto dei santi, fu tolto e sostituito nello stesso anno dal Christkindelsmärik (Il Mercato di Gesù Bambino), che si svolgeva pochi giorni prima di Natale, ai piedi della cattedrale. Nel 1830, il mercato è stato spostato in place Kléber, e nel 1870 ha raggiunto Place Broglie, dove è rimasto da allora. Dagli anni ‘90, il mercatino ha raggiunto le dimensioni importanti attuali e oggi vi sono più di 300 casette in varie piazze del quartiere Grande Ile. Un mercato che ha girato il mondo, perché nel 2009 e 2010, il mercatino di Natale di Strasburgo è volato a Tokyo; nel 2012 e 2013 è stato ospitato a Mosca, all’ingresso della famosa Piazza Rossa, attirando più di 750.000 persone; e poi a Pechino nel 2015, Taipei nel 2016 e Seoul nel 2017. Nel 2019, la famosa città di New York ha accolto il celebre mercatino di Natale di Strasburgo a riprova della sua ormai consolidata fama.

Place Kléber e il grande albero

Simbolo per eccellenza delle festività, l’albero di Natale in Place Kléber è alto circa trenta metri, il più alto albero naturale decorato d’Europa, addobbato in modo sfarzoso e scintillante, e rappresenta una tradizione secolare a Strasburgo (un manoscritto del 1605 descriveva già l’uso di abeti decorati nelle sale delle corporazioni strasburghesi durante l’Avvento). Questo albero naturale è una tappa immancabile per chi visita la città. La piazza, oltre ad ospitare l’albero, accoglie diverse bancarelle e un’atmosfera vivace che culmina nella grande celebrazione natalizia.

albero natale strasburgo

Fonte: iStock

Con i suoi 30 metri, l’albero di Natale in Place Kléber è il più alto albero naturale decorato d’Europa

Iluminazioni per le vie del centro

In collaborazione con la città di Strasburgo, l’associazione Les Vitrines de Strasbourg illumina ogni anno le vie della Capitale di Natale, contribuendo alla magia dell’evento. Le decorazioni sono originali e variegate, spesso ispirate ai nomi delle strade, delle piazze o alla loro storia. Per questo le decorazioni e le luminarie costituiscono un’opera a sé da scoprire passeggiando di via in via, osservando i dettagli curati alle finestre, sugli alberi o nelle vetrine dei negozi. Questi addobbi mettono in risalto e valorizzano tutto il patrimonio storico e architettonico di Strasburgo, la cui Grande Île è inserita nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco come centro storico della città.

Il clima di Strasburgo a Natale

Il clima a Strasburgo in dicembre è freddo, con temperature che oscillano tra -1°C e 5°C. È consigliato un abbigliamento caldo, possibilmente impermeabile, poiché non sono rare piogge e occasionali nevicate, che conferiscono alla città un aspetto magico ma richiedono scarpe adatte e accessori termici come guanti e sciarpe. L’ideale è vestirsi a strati per gli sbalzi di temperatura quando si sta all’interno dei locali.

Come muoversi a Strasburgo a Natale

Natale sostenibile è la parola chiave per chi visita Strasburgo. Durante il periodo natalizio, la città rafforza il servizio di mezzi pubblici per agevolare gli spostamenti, inclusi tram e autobus. È possibile acquistare pass giornalieri validi per tutte le linee e sono disponibili biglietti speciali per i turisti. Gran parte del centro storico è pedonale, proprio per godere dei mercatini e delle attrazioni principali natalizie. La stazione ferroviaria di Strasburgo si trova a soli 10 minuti a piedi dal centro storico; mentre si consiglia dilasciare l’auto nei parcheggi di interscambio della rete CTS Compagnia dei Trasporti di Strasburgo. La bici? Un must a Strasburgo! Con i suoi 670 km di piste ciclabili ripartite in tutto l’agglomerato urbano, Strasburgo è la seconda città ciclabile di Francia (dopo Grenoble) e visitarla su due ruote è un piacere!

Categorie
Europa Idee di Viaggio mercatini tradizioni turismo enogastronomico Viaggi

Mercatini di Natale più belli d’Europa: la top 20 del 2024

Probabilmente ti starai chiedendo “quali sono i mercatini di Natale più belli d’Europa?”. Dopo aver già girato alcuni dei più belli in Italia vorrai esplorare la magia delle feste al di fuori dei confini scoprendo le diverse sfaccettature offerte dalle numerose località che durante il periodo intrattengono local e turisti con idee regalo, bancarelle e specialità gastronomiche. A stilare la classifica ci pensa Best European Destination che ha creato una top 20 dei migliori mercatini natalizi in Europa.

Tradizione, atmosfera, superficie, tipologie di bancarelle e prodotti venduti sono tutti elementi che hanno permesso a Best European Destination di stilare la classifica con i 20 migliori Christmas Market in UE. Scopriamoli insieme!

Mercatino di Natale di Salisburgo in Austria

Al ventesimo posto della classifica si trova il mercatino di Natale di Salisburgo in Austria. Non è solo tra i più affascinanti ma è soprattutto tra i più antichi, ti basti sapere che è stato istituito per la prima volta nel 1491. Il mercatino prende forma proprio nella città natale di Mozart e ha un’atmosfera da fiaba favorita dagli addobbi e dalle luci ma soprattutto dalla cattedrale che attira l’attenzione.

Mercatino di Rothenburg Ob Der Tauber in Germania

In Germania, ma più precisamente in Baviera, si trova il diciannovesimo classificato. Si tratta del mercatino natalizio di, che mantiene il suo fascino originale con casette che sembrano uscite dalle fiabe. Anche in questo caso la tradizione è antichissima e risale al XV secolo. La tradizione è mutata di poco e grazie al centro storico caratteristico addobbato lascia tutti (appassionati di Natale e non) a bocca aperta.

I mercatini natalizi di Rothenburg Ob Der Tauber da visitare

Fonte: iStock

I mercatini natalizi di Rothenburg Ob Der Tauber con un’atmosfera da fiaba

Bruges in Belgio

I collegamenti per Bruges sono sempre molto convenienti e competitivi grazie alle compagnie low cost ma durante il periodo natalizio i prezzi tendono un po’ a salire e il motivo è proprio che qui si svolge uno dei mercatini di Natale più belli d’Europa. Il Belgio ha una grande tradizione di mercatini di Natale ma questa città, con un centro interamente dedicato a banchi e altre idee regalo fa battere il cuore.

I mercatini natalizi di Bruges da visitare

Fonte: iStock

I mercatini natalizi di Bruges illuminati

Manchester nel Regno Unito

Al diciassettesimo posto della classifica c’è la prima località classificata del Regno Unito. No, non si tratta di Londra. Manchester, la città natale degli Oasis, ha un centro storico caratteristico che durante il periodo si veste a festa ma la caratteristica principale di questi mercatini è di essere disseminati in 10 punti del centro, così da guidare i turisti nello shopping delle feste ma anche all’esplorazione della destinazione.

I mercatini natalizi di Manchester da visitare

Fonte: iStock

I mercatini natalizi di Manchester illuminati a festa

Dresda in Germania

Non c’è da stupirsi per il numero di mercatini di Natale tedeschi in classifica, quello di Dresda è un’esplosione di luci e prende il nome di Striezelmarkt. Con ben 588 edizioni di successo svolte interamente all’interno della piazza principale, alterna lucine, bancarelle, specialità food e giostre per i bambini, come l’intramontabile  carosello con cavalli dal fascino vintage.

I mercatini natalizi di Dresda da visitare

Fonte: iStock

I mercatini natalizi di Dresda illuminati

Praga in Repubblica Ceca

Un’altra località da non perdere quella al quindicesimo posto della classifica dei mercatini più belli d’Europa. Si tratta di Praga che organizza il proprio mercatino di Natale all’interno del centro storico e più precisamente nella piazza centrale di Città Vecchia della capitale della Repubblica Ceca. Il fascino vintage degli edifici, le luci e l’atmosfera in generale catapultano indietro nel tempo.

I mercatini natalizi di Praga da visitare

Fonte: iStock

I mercatini natalizi di Praga illuminati

Tallinn in Estonia

L’Estonia è una meta che sta guadagnando sempre più consensi e non è complicato capire perché; prezzi economici, bellissime città perfette da esplorare in un weekend e tanta storia da raccontare. E durante il periodo festivo? Tallinn è un must, tanto da guadagnare il quattordicesimo gradino della top 20 dei mercatini di Natale più belli. Banchetti tipici, idee regalo, specialità culinarie e ovviamente giostre per i più piccoli rendono la passeggiata indimenticabile.

I mercatini natalizi di Tallin da visitare

Fonte: iStock

I mercatini natalizi di Tallinn vestiti a festa

Edimburgo in Scozia

La capitale della Scozia mette da parte la magia dedicata a Harry Potter (ma non proprio) e lascia che sia quella del Natale a prendere il sopravvento tanto da ottenere il riconoscimento di uno dei mercatini di Natale più suggestivi del Nord Europa. Dedica un’area alle festività, si tratta dei giardini di East Princes Street: qui tra ruote panoramiche giganti e altre giostre il mercatino di Natale si svolge su più livelli ed è tra i più grandi d’Europa.

I mercatini natalizi di Edimburgo da visitare

Fonte: iStock

I mercatini natalizi di Edimburgo da scoprire

Treviri in Germania

Siamo quasi al giro di boa della classifica e torniamo nuovamente in Germania con il mercatino di Natale di Treviri che guadagna il dodicesimo posto. Non è solo stato giudicato tra i più belli ma guadagna consensi per l’atmosfera romantica data dalle bancarelle posizionate proprio nella zona medievale in prossimità del duomo. Ci sono più di 100 bancarelle che alternano l’immancabile vin brulè a bretzel, cioccolata calda e altre leccornie.

I mercatini natalizi di Treviri da visitare

Fonte: iStock

I mercatini natalizi di Treviri tra i più belli d’Europa

Bruxelles in Belgio

Se Bruges guadagna un diciottesimo posto, all’undicesimo si trova un’altra località del Belgio: Bruxelles. Ogni anno sono tantissimi i visitatori che si lasciano incantare dalle luci, dalla pista di pattinaggio e dalle tante bancarelle oltre all’indiscusso fascino del centro storico che durante il periodo acquisisce ancora più attrattiva.

I mercatini natalizi di Bruxelles da visitare

Fonte: iStock

La bellezza dei mercatini natalizi di Bruxelles

Madrid in Spagna

Chi ha detto che tutti i mercatini di Natale più belli siano al freddo? A metà classifica ci spostiamo in Spagna alla scoperta di Madrid. Il mercatino di Natale di Madrid ha una particolarità: strizza l’occhio al vintage. Non solo le classiche bancarelle ma soprattutto pezzi d’antiquariato e opere d’arte senza dimenticare le proposte da collezione. La vera chicca? Non si parla solo di proposte dagli anni ’60 agli anni ’80 ma sono previsti persino pezzi archeologici!

I mercatini natalizi di Madrid da visitare

Fonte: iStock

I mercatini natalizi di Madrid da scoprire

Govone in Italia

Abbiamo superato la top 10 e in una nona posizione di tutto rispetto si trova il mercatino di Natale di Govone che non è solo tra i più belli d’Italia ma di tutta Europa. La località ha acquisito popolarità e attira turisti in provincia di Cuneo soprattutto durante questo periodo; il richiamo è sicuramente dato dalle bancarelle di artigianato ma è la meta perfetta per chi viaggia con i bambini grazie allo spettacolo musicale di Babbo Natale che si svolge ogni giorno all’interno del castello sabaudo.

Madeira in Portogallo

Hai mai pensato di visitare i mercatini di Natale in Portogallo? Tra i più belli secondo la classifica c’è quello di Madeira. L’isola, presa d’assalto durante l’estate, acquisisce sempre più fascino anche in inverno con tantissime luci e chioschi dove gustare prodotti tipici o acquistare idee regalo e souvenir. Plus? Non mancano spettacoli pirotecnici e tantissimo folklore.

I mercatini natalizi di Madeira da visitare

Fonte: iStock

I mercatini natalizi di Madeira da non perdere

Valkenburg nei Paesi Bassi

Premiati anche i Paesi Bassi a due passi dalla top 5; a classificarsi ci pensa la località conosciuta come Valkenburg all’interno della regione di Heuvelland. Trasformandosi in “Kerststad Valkenburg” fa in modo che la magia prenda il sopravvento tra luci e alberi decorati lasciando che l’atmosfera venga effettivamente assaporata da ogni visitatore.

I mercatini natalizi di Valkenburg da visitare

Fonte: iStock

I mercatini natalizi di Valkenburg illuminati

Essen in Germania

A un soffio dai primi 5 classificati viene premiata Essen come uno dei mercatini più belli d’Europa dopo aver già conquistato il titolo di uno dei mercatini natalizi più belli della Germania. Le luci sono le vere protagoniste e la quantità di banchetti distribuiti in tutto il centro coinvolgendo più piazze è il vero motivo che attira i turisti anche se il vero cuore pulsante è tutto all’interno della Kennedyplatz dove, tra l’altro, è possibile passeggiare sotto una rete di luci che sembra voler ricreare una notte stellata.

Montbéliard in Francia

Si entra ufficialmente tra i mercatini più belli d’Europa c’è una località della Francia: si tratta di Montbéliard che raggiunge il quinto posto. Il mercatino natalizio francese a due passi dalla Svizzera unisce la contaminazione delle due nazioni vestendo a festa il proprio centro storico con tantissime bancarelle, decorazioni e addobbi che incarnano un’atmosfera autentica.

Riga in Lettonia

C’è da coprirsi bene per visitare il mercatino di Natale di Riga ma nessuno può negare l’atmosfera autentica e natalizia che si vive nella città lettone in questo periodo. Non è raro trovare il centro ricoperto di neve che rende le bancarelle divise tra la piazza dell’Opera, il parco Kronvalda e Bastejkalns ancora più affascinanti.

I mercatini natalizi di Riga da visitare

Fonte: iStock

I mercatini natalizi di Riga da scoprire

Craiova in Romania

Ma chi si trova in cima alla classifica? Al terzo posto, primo gradino del podio viene conquistato dalla Romania e più precisamente da Craiova, una destinazione meno nota ma che sicuramente ti lascerà a bocca aperta per l’atmosfera. Il cuore dell’evento si trova nella piazza di Mihai Viteazul dove le luci scintillanti e le decorazioni in legno intagliato adornano la meta. Tra le attrazioni principali, ci sono bancarelle che offrono artigianato locale, come decorazioni natalizie in ceramica, tessuti fatti a mano e candele intagliate. Non si può che lasciare il cuore su alcune specialità street food come il cozonac, un dolce natalizio soffice e speziato, o il vin fiert, ovvero la versione local dell’iconico vin brulé.

Danzica in Polonia

Al secondo posto c’è una città della Polonia ma non si tratta di Cracovia e nemmeno di Varsavia: a conquistare tutti ci pensa Danzica che con un fascino senza tempo inaugura il proprio mercatino natalizio ogni anno nella piazza centrale di Targ Węglowy. L’atmosfera da fiaba, le luci e i colori si uniscono a musica e profumi che, soprattutto nelle giornate e serate innevate incarnano alla perfezione l’atmosfera del periodo. Tra i prodotti offerti dalle bancarelle, si trovano splendidi oggetti artigianali come le tipiche decorazioni in vetro e ambra del Mar Baltico, ideali per ornare l’albero di Natale. Per chi ama la cucina tradizionale polacca, è imperdibile un assaggio dei pierogi natalizi, ravioli ripieni con varie combinazioni, accompagnati da zuppe calde come la barszcz a base di barbabietola.

danzica natale

Budapest in Ungheria

Siamo finalmente giunti al primo posto della classifica stilata da Best European Destination. Al primo posto dei più bei mercatini natalizi d’Europa c’è Budapest. La capitale dell’Ungheria non è solo una splendida meta low cost ma durante il periodo festivo trasforma piazza Vörösmarty con bancarelle e luci a due passi dal Danubio. Oltre allo shopping di artigianato ci si può fermare a gustare alcune specialità come il kürtőskalács, un dolce della tradizione arrotolato e cotto sulla brace. Tra i motivi per visitarlo? Il mercatino di Natale tra i più belli dell’est Europa vanta uno spettacolo luminoso 3D proiettato direttamente sulla facciata della basilica di Santo Stefano.

I mercatini natalizi di Budapest da visitare

Fonte: iStock

I mercatini natalizi di Budapest tra i più belli d’Europa
Categorie
Castagne Notizie Sagre tradizioni turismo enogastronomico Viaggi

Le sagre imperdibili di novembre 2024 in Italia

A novembre è impossibile annoiarsi perché ogni weekend è ricco di sagre imperdibili nelle diverse regioni d’Italia, da Nord a Sud, fino alle Isole. L’autunno viene celebrato attraverso i prodotti di stagione più deliziosi, come le castagne, i funghi o il tartufo. Tanti borghi hanno annunciato i prossimi eventi in programma, pensati per omaggiare la tradizione del loro territorio e la buona cucina. Noi di SiViaggia abbiamo selezionato le sagre da non perdere per aiutarvi a pianificare le vostre prossime fughe del fine settimana.

Eventi e sagre nel Nord Italia

L’autunno nel Nord Italia è ricco di eventi che celebrano alcuni dei prodotti più amati, come i tartufi e la polenta. Per viaggiare e mangiare bene vi basterà andare nelle sagre che vi consigliamo qui di seguito.

Fiera del Tartufo Bianco d’Alba, Piemonte

Cominciata ad ottobre, la Fiera del Tartufo Bianco d’Alba prosegue anche nel mese di novembre (si concluderà l’8 dicembre). Si tratta di un evento molto rinomato giunto alla 94° edizione. Non solo durante il weekend, ma per tutto il mese è previsto un ricco calendario con cooking show, laboratori, mercati e iniziative speciali pensate per far conoscere ai visitatori le bellezze della città di Alba e del territorio. Chi viaggia in famiglia, inoltre, sarà felice di sapere che in programma ci sono anche tanti eventi per i bambini.

Tartufo bianco

Fonte: iStock

Tartufo Bianco di Alba

Festa della Noce a Cavastro, Trentino

Novembre è il mese in cui Cavastro, in località Bleggio, celebra le tradizioni contadine del Trentino attraverso la Festa della Noce. Dall’8 al 10, la noce del Bleggio, considerata presidio Slow Food, sarà la protagonista delle tante ricette preparate tra le strade del borgo, dove le case sono trasformate in vere e proprie botteghe del gusto. Per l’occasione potrete provare torte, pagnotte fragranti, il robusto liquore nocino e il raro salame alle noci, oltre che partecipare alle diverse iniziative come la passeggiata lungo il “Sentiero della Noce” a cura dell’Ecomuseo della Judicaria o il teatro dei burattini per i più piccoli.

Sagra della Polenta Taragna a Cologno al Serio, Lombardia

Dal 29 ottobre al 10 novembre, la polenta taragna sarà la protagonista indiscussa della sagra organizzata a Cologno al Serio, in provincia di Bergamo. Si tratta di un appuntamento fisso durante la stagione autunnale, giunto alla sua 10° edizione. Questa è l’occasione perfetta per provare la polenta accompagnata dalle migliori specialità del territorio come il Branzi FTB, tipico formaggio delle valli, o lo spezzatino di carne di bufala. Gli appuntamenti in tutto sono 14, durante i quali non mancheranno anche musica dal vivo, giochi e laboratori per i bambini, sfilate di moda e il mercato dei produttori e degli hobbisti.

November Porc nella Bassa Parmense, Emilia Romagna

Dal 1 al 24 novembre si terrà la staffetta più golosa d’Italia in diversi paesi della Bassa Parmense, in Emilia Romagna. Si tratta di un’iniziativa che, arrivata alla sua 22° edizione, si pone come obiettivo quello di valorizzare e promuovere il territorio attraverso un evento gustoso e divertente dedicato al maiale e ai suoi prodotti. I paesi interessati dalla sagra sono Sissa (1,2,3 novembre), Polesine Parmense (8,9,10 novembre), Zibello (15,16,17 novembre) e, infine, Roccabianca (22, 23, 24 novembre).

Torgnon d’outon a Torgnon, Valle d’Aosta

Incastonata nella Valle del Cervino, la località di Torgnon attira una specifica tipologia di viaggiatore interessato soprattutto al relax, allo sport e alla natura. Qui, dall’1 al 3 novembre, si terrà la sagra gastronomica dedicata alla patata di montagna e al formaggio DOP fontina d’alpeggio. I visitatori, oltre a provare queste deliziose specialità tipiche, potranno passeggiare tra gli stand con prodotti a chilometri zero, divertirsi con la musica dal vivo o far giocare i propri bambini nelle aree a loro dedicate.

Eventi e sagre nel Centro Italia

Anche le regioni del Centro Italia hanno organizzato diverse sagre imperdibili per questo novembre 2024, dove la buona cucina incontra le tradizioni e le storie del territorio.

Festa del Bosco a Montone, Umbria

Dal 31 ottobre al 3 novembre Montone, uno dei Borghi più belli d’Italia, ospita una delle feste più suggestive dell’autunno in Umbria. Qui potrete immergervi nei sapori e nei profumi del bosco e del sottobosco come le castagne, i funghi e i tartufi attraverso degustazioni, eventi e botteghe aperte, ma non solo. La Festa del Bosco è anche un’occasione per dare visibilità agli artigiani locali che metteranno in mostra i loro prodotti unici e fatti a mano con maestria e passione. In aggiunta sono previste in programma anche altre iniziative come visite guidate, passeggiate a piedi e a cavallo nei boschi, mostre fotografiche ed esposizioni personali.

Festa dell’Olio e del Vino Novello a Vignanello, Lazio

Dall’8 al 10 e dal 15 al 17 novembre, il borgo di Vignanello, nella Tuscia viterbese, celebra i sapori e le tradizioni del territorio con l’attesa Festa dell’Olio e del Vino Novello. Durante queste giornate potrete partecipare a deliziosi percorsi del gusto, dove assaporerete le ricette tipiche quali gli gnocchi fatti a mano “co’ a gratacacio”, lo spezzatino con olive nere, i tradizionali “crucchi” e il “pamparito”, un pane locale aromatizzato all’anice. Il tutto accompagnato da un buon calice di vino proveniente dalle cantine del territorio. Ad arricchire il programma ci saranno le rievocazioni degli antichi mestieri, cortei storici e spettacoli musicali.

Vignanello

Fonte: iStock

Il borgo di Vignanello

Festa della Cicerchia a Serra de’ Conti, Marche

Le mura medievali del suggestivo borgo di Serra de’ Conti, in provincia di Ancona, ospiteranno dal 22 al 24 novembre la Festa della Cicerchia. In un’atmosfera resa speciale dalle decorazioni che illumineranno le vie del paese, come ceri e foconi, 15 cantine proporranno le loro specialità attraverso menù creati ad hoc per l’occasione. Ovviamente, la vera protagonista dell’evento sarà la zuppa di cicerchia in pagnotta, preparata secondo la ricetta tradizionale locale. Non mancheranno cantastorie, trampolieri, artisti e tanti altri eventi pensati per intrattenere adulti e bambini.

Sagra del Cinghiale a Chianni, Toscana

Dal 7 al 10 e dal 14 al 17 novembre, torna la Sagra del Cinghiale a Chianni, in provincia di Pisa. Si tratta di un evento molto sentito, organizzato dal lontano 1976, perché il borgo è legato da una lunga tradizione alla caccia del cinghiale e ama omaggiarla in grande stile. Il programma, quindi, è ricco di eventi, non solo legati al cibo: ci saranno musica e parate per le strade del borgo e fiere di beneficienza.

Eventi e sagre nel Sud Italia

I sapori dell’autunno vengono celebrati anche nel Sud Italia dove ogni regione mostra con orgoglio i propri prodotti tipici e si impegna per far conoscere ai viaggiatori sia le delizie che le bellezze naturali e storiche del territorio.

Novello al Castello a Catignano, Abruzzo

Il borgo di Catignano, in provincia di Pescara, il 15 e il 16 novembre si animerà con Novello al Castello. L’appuntamento dedicato al vino, organizzato tra le vie del centro storico, permetterà ai partecipanti di provare i migliori vini del territorio e di divertirsi con musica dal vivo, stand di street food, trampolieri e spettacoli per adulti e bambini. Molte cantine del borgo verranno riaperte per l’occasione, creando un’atmosfera unica di convivialità e socialità.

Sagra del Fagiolo a Controne, Campania

Tra le specialità cilentane più famose c’è sicuramente il fagiolo di Controne, un fagiolo piccolo, rotondo e bianco particolarmente delizioso e pregiato anche per la sua alta digeribilità e i tempi di cottura molto ridotti. Quest’anno, la sagra dedicata a questo prodotto si terrà il 23 e il 24 novembre e il 30 novembre e 1 di dicembre. Durante l’evento, il fagiolo sarà il protagonista di numerose ricette, dalla classica zuppa ai fagioli e scarole alle lagane e fagioli. Presidio Slow Food, potrete provarlo in tante gustose varianti nelle diverse taverne del borgo: vi basterà scegliere la vostra preferita e buon appetito!

Sagra del fungo cardoncello a Ruvo di Puglia, Puglia

Il viaggio on the road del fungo cardoncello, che nei mesi scorsi ha fatto tappa in altre località pugliesi come Poggiorsini, Minervino Murge e Spinazzola, arriva il 9 e il 10 novembre a Ruvo di Puglia, in provincia di Bari. Organizzato dalla Pro Loco, questo evento attira ogni anno tantissimi visitatori che non vedono l’ora di assaporare il prelibato fungo delle Murge. Durante la sagra, oltre ai percorsi enogastronomici, alla musica dal vivo, ai laboratori, alle mostre e alle esibizioni degli artisti di strada, ci saranno diverse occasioni per scoprire il borgo e il territorio circostante. In programma, infatti, sono previste una serie di visite guidate, come quelle al Museo Jatta o alla Cattedrale con il suo ipogeo.

Cattedrale Ruvo di Puglia

Fonte: iStock

La Cattedrale a Ruvo di Puglia

Eventi e sagre nelle Isole

Infine arriviamo alle sagre imperdibili organizzate in questo novembre 2024 nelle nostre bellissime Isole, la Sardegna e la Sicilia.

Sagra del Melograno a Masullas, Sardegna

Per il 2 novembre, la Pro Loco di Masullas, borgo situato nel cuore della Marmilla, ha organizzato la Sagra del Melograno. L’evento ha come obiettivo quello di unire questo tipico prodotto autunnale con altri ambiti, come quelli della cultura e delle tradizioni. Il programma prevede l’apertura la mattina dei vari musei, dove i visitatori saranno accompagnati dalle guide per scoprire le diverse sale e i tesori custoditi al loro interno. Il pomeriggio, invece, verranno aperti gli stand dedicati all’artigianato e ai prodotti gastronomici, dove potrete provare specialità molto interessanti preparate con il melograno, come il liquore e lo spritz. Ad arricchire il tutto ci saranno anche i balli a cura del Gruppo Folk di Masullas e del Gruppo Folk Su Sticcau di Mogoro.

Melograno

Fonte: iStock

Il melograno sarà celebrato in Sardegna

Calici d’Autunno a Sinnai, Sardegna

Rimaniamo in Sardegna per un altro evento: il 10 novembre, nella città di Sinnai, si terrà la prima edizione di Calici d’Autunno. L’iniziativa unisce le eccellenze del territorio a una causa benefica in quanto i ricavati verranno devoluti alle comunità colpite dall’ultima alluvione in Emilia Romagna. Qui avrete l’opportunità di provare una selezione di prodotti tipici sardi come vini, formaggi artigianali, salumi locali, olio d’oliva, miele, pane e castagne. Saranno presenti alcune delle più rinomate cantine vitivinicole della Sardegna, come Argiolas e Audarya. L’intrattenimento musicale, invece, sarà curato dall’Orchestra Popolare Sarda.

Sagra dell’Olio e della Mandorla a Montemaggiore, Sicilia

Passiamo ora alla Sicilia, dove a Montemaggiore, in provincia di Palermo, è in programma la Sagra dell’Olio e della Mandorla. Il 9 e il 10 novembre potrete immergervi in questi prodotti molto importanti per il territorio: da una parte l’olio d’oliva, prodotto da alberi secolari, dall’altra la pregiata mandorla della varietà Pizzuta, dolce e dal profumo intenso. Durante la sagra scoprirete le diverse fasi di produzione, parteciperete a diversi show cooking, proverete tante specialità tipiche come i panettoni a base di mandorle. Inoltre, potrete anche visitare le chiese di Montemaggiore, il museo civico o partecipare alle escursioni nella natura organizzate dalle associazioni locali.

Sagra della Cassatella ad Agira, Sicilia

L’ultima sagra che vi consigliamo per questo novembre 2024 viene organizzata ad Agira ed è dedicata agli amanti dei dolci e della tipica cassatella. Nella città che ha dato i natali a Diodoro Siculo, dal 15 al 17 novembre verrà celebrato questo dolce molto amato attraverso un ricco programma di eventi. La cassatella è un dolce di pastafrolla con ripieno di cacao, farina di ceci, mandorle tritate, zucchero e scorza di limone. Le sue origini sono molto antiche e la ricetta viene tramandata di generazione in generazione. Ecco perché partecipare a questa sagra significa immergervi nei veri sapori di questa specialità, i quali verranno arricchiti da esibizioni di gruppi folk e tanto intrattenimento per tutte le età.

Categorie
Consigli mercatini Natale tradizioni Viaggi

I Mercatini di Natale del 2024 in Italia e in Europa

Il periodo dell’Avvento porta con sé la festa più magica e attesa dell’anno, il Natale. Un momento di pace, di serenità e di tradizioni da cui farsi conquistare e che non possono non comprendere anche i Mercatini di Natale e le atmosfere uniche che solo loro possono trasmettere.

Tra luci, sapori, profumi, canti e tutta la bellezza delle località che li ospitano che si vestono, per l’occasione, di magiche atmosfere, tutte da vivere.

Di Mercatini di Natale in Europa, Italia compresa, ce ne sono un’infinità, ma ve ne sono alcuni che riteniamo sia davvero unici, per la location in cui vengono allestiti, per ciò che propongono negli stand e per l’atmosfera magica che riescono a creare.

Mercatini di Natale in Italia

Sono centinaia ormai i Mercatini di Natale che vengono allestiti nel nostro Paese, dagli originali borghi di montagna fino alle grandi città. Solo alcuni, tuttavia, riescono ancora a dare il vero senso del Natale.

Mercatino di Natale di Vipiteno, Alto Adige

Sarà per com’è fatto il borgo medievale, sviluppato lungo una via principale a cui si accede passando sotto un’antica porta e che termina con l’iconica Torre delle Dodici, e per i suoi edifici dipinti abbelliti dagli erker, Vipiteno è una delle più belle mete dove andare per respirare l’atmosfera del Natale. Dal 29 novembre 2024 al 6 gennaio 2025, i cinque Mercatini Originali dell’Alto Adige prendono vita. Le casette di legno dei Mercatini del borgo di Vipiteno, uno dei più belli d’Italia, che riempiono le piccole piazze vendono oggetti di profumatissimo cirmolo, lana cotta, paglia e gastronomici e ovunque si respira il profumo di vin brûlé. Al calar della sera, nei weekend si può assistere alla parata dei krampus, mostri mascherati nemici di San Nicolò, che si celebre il 5 dicembre, ma in Alto Adige in tutto il periodo dell’Avvento, e che punisce i bambini cattivi. Uno spettacolo nello spettacolo.

Mercatino di Natale di Vipiteno

Fonte: Ufficio stampa

Il Mercatino di Natale di Vipiteno

Mercatino di Natale di Aosta, Valle d’Aosta

Magico è anche il grande Mercatino di Natale che viene allestito nella piazza principale di Aosta. La città si veste a festa per il Marché Vert Noël che trasforma l’area archeologica del Teatro Romano in un vero e proprio villaggio alpino. Qui si può passeggiare lungo le stradine tra luci, chalet di legno, sculture e fontane, lasciandosi incantare dalla suggestiva atmosfera che scalda i cuori e andare a caccia di idee regalo originali tra oggetti e gastronomia.

Mercatino di Natale di Rango, Trentino

Rango è uno dei Borghi più belli d’Italia e, nella stagione natalizia, questo paesino di montagna diventa ancora più bello. Scalinate di pietra, arcate, stretti vicoli, il campanile e la pittoresca piazzetta fanno di Rango un luogo unico, intriso di fascino, dove il tempo sembra essersi fermato. Qui è possibile immergersi totalmente nella magia e nelle atmosfere del suo Mercatino di Natale, una cartolina da cui farsi conquistare, fatta di tracce antiche ancora ben presenti nel borgo e che, in occasione del Natale, si vestono a festa per regalare emozioni indimenticabili a ogni visitatore.

Mercatino di Natale di Ortisei, Val Gardena

È il paese di Natale più pittoresco delle Alpi e, nel periodo natalizio, si trasforma e fa sognare a occhi aperti. Il paese di Natale unisce le storiche tradizioni della Val Gardena con l’eleganza dei prodotti offerti nelle tipiche casette di legno che vengono allestite lungo il centro storico e davanti all’iconica chiesetta di Sant’Antonio del ‘600 illuminata e che invitano degustare i prodotti locali e le prelibatezze gastronomiche, in una romantica atmosfera. Qui si possono trovare tante idee per i regali di Natale, dai più originali articoli dell’artigianato ai gustosi dolci natalizi. Inoltre, tutti i fine settimana si svolgono anche tante manifestazioni folcloristiche.

mercatino-natale-ortisei-val-gardena

Fonte: ©Andreas Senoner

Il Mercatino di Natale di Ortisei in Val Gardena

Mercatino di Natale di Merano, Alto Adige

Romantiche casette di legno vengono allestite lungo il Passirio, il fiume che attraversa la città di Merano, con piccoli focolari accesi, tazze fumanti sul tavolo, dolci fatti in casa e oggetti dell’artigianato locale in legno, vetro o lana. Il Mercatino di Natale di Merano è tra i più storici d’Italia e quest’anno dura dal 29 novembre al 6 gennaio 2025. La grande novità di quest’anno è l’evento Lumagica che si svolge nei giardini di Castel Trauttmansdorff a partire dal 21 novembre 2024: a partire dalle 16.30, numerose installazioni artigianali regalano ai visitatori la possibilità di ammirare i meravigliosi giardini da una luce tutta nuova. Negli anni, al Mercatino si sono aggiunte altre attrazioni come la foresta natalizia, la pista di pattinaggio in piazza Terme, la sfilata dei krampus e di San Nicolò e i vari concerti di Natale.

Mercatino di Natale di Arezzo, Toscana

Benché non sia la prima città d’Italia che viene in mente quando si pensa ai Mercatini di Natale, nel periodo dell’Avvento il centro di Arezzo si trasforma nel più grande villaggio tirolese d’Itali. A partire dal 23 novembre, prende il via l’edizione 2024 della Notte dei Colori di Arezzo Città del Natale con l’accensione collettiva di oltre 2mila palloni natalizi luminosi a tempo di musica che si va ad aggiungere alle baite del gusto e ai colori sulle facciate della meravigliosa piazza Grande.

Mercatino di Natale di Matera, Basilicata

Benché i Mercatini di Natale siano una tradizione proveniente dal Nord Europa, anche nel Sud Italia se ne possono trovare di meravigliosi. Come quello di Matera che viene allestito nel meraviglioso centro storico. Gazebo disseminati per le vie ospitano manufatti di artigianato locale e prelibatezze culinarie. Uno dei momenti salienti del periodo dell’Avvento è il famoso presepe vivente, che si svolge tra i suggestivi Sassi della città. Il percorso del presepe vivente inizia da piazza San Pietro Caveoso e si snoda attraverso il Rione Casalnuovo e attira ogni anno centinaia di curiosi provenienti da ogni dove.

Mercatino di Natale di Bolzano, Alto Adige

Anche a Bolzano ci attendono tante novità per Natale. La centralissima piazza Walther torna a illuminarsi con il suo tradizionale abete che svetta in mezzo agli chalet in legno che offrono ai visitatori specialità culinarie del territorio, ma anche la possibilità di acquistare accessori di feltro e lana oppure oggetti decorativi realizzati in legno. Oltre alla piazza principale, altri luoghi della città si animano in questo periodo dell’anno: nel Parco dei Cappuccini viene allestito uno spazio interamente dedicato ai bambini, mentre in piazza del Grano c’è spazio per il Mercatino Solidale che destina il suo ricavato ad associazioni inserite nel tessuto sociale locale. Il Parco di Natale quest’anno è ospitato anche in una nuova location, via Isarco. Inoltre, per gli appassionati di musica, Bolzano eletta “Città Creativa della Musica UNESCO”, ha in programma più di 130 concerti in diverse location, da piazza Walther a piazza delle Erbe, dalla scalinata di Palazzo Mercantile a piazza Municipio. L’altra bella cosa dei Mercatini di Bolzano è che, dal 29 novembre al 22 dicembre, sono raggiungibili con il Treno del Natale Alto Adige che collega direttamente la stazione ferroviaria di Milano Centrale con l’Alto Adige. Le partenze previste sono le seguenti:

  • sabato 30 novembre / domenica, 1° dicembre (andata e ritorno): Milano – Brennero;
  • lunedì 2 dicembre mattina: Milano – Bolzano;
  • venerdì 13 dicembre sera: Bolzano – Milano;
  • sabato 14 dicembre / domenica, 15 dicembre (andata e ritorno): Milano – Brennero;
  • lunedì 16 dicembre mattina: Milano – Bolzano;
  • venerdì 20 dicembre sera: Bolzano – Milano;
  • sabato 21 dicembre / domenica, 22 dicembre (andata e ritorno): Milano – Brennero;
  • lunedì 23 dicembre mattina: Milano – Bolzano.

Mercatino di Natale di Bard, Valle d’Aosta

Ai piedi del maestoso forte di Bard, un complesso fortificato risalente al Medioevo e fatto riedificare più di recente da Casa Savoia, si trova l’omonimo borgo, uno dei più pittoreschi della Valle d’Aosta, che, nella stagione natalizia, con il suo Mercatino di Natale, Noël au Bourg, diventa uno dei luoghi più magici che esistano in Italia. Qui, gli oggetti da regalare e le decorazioni natalizie si mescolano agli spettacolari giochi di luce e alle mostre di presepi d’autore intagliati nel legno.

Mercatino di Natale di Malcesine, Lago di Garda

Affacciato sulle rive venete del Lago di Garda, il borgo di Malcesine, in provincia di Verona, è uno dei più belli da visitare in qualunque stagione. Quando si accendono le luci del Natale che si riflettono nelle acque del lago, però, sembra un presepe in miniatura. Il centro storico dal fascino medievale, insieme al Garda, creano uno scenario affascinante in cui tutto si intreccia e si fonde in armonia. Profumi, luci, colori, musica dal vivo, prodotti di artigianato, di enogastronomia locale e molto altro ancora.

Mercatino di Natale di Bormio, Lombardia

La regina della Valtellina regala a chi la visita d’inverno un paesaggio decisamente suggestivo. La neve che qui cade sempre copiosa riveste di bianco ogni cosa e quando si accendono le luminarie natalizie nella cittadina raccolta tutto diventa magico. Il Mercatino di Natale di Bormio che si tiene nel corso dei weekend di dicembre e che viene allestito nel piazzale del Ginnasio è dedicato all’artigianato artistico. C’è anche la casetta di Babbo Natale che attira sempre tantissimi bimbi.

piccoli mercatini natale

Fonte: Ufficio Stampa

Natale a Bormio, perla della Valtellina

Mercatino di Natale di Bressanone, Alto Adige

È uno dei Mercatini di Natale più belli d’Italia, si svolge nella centralissima piazza Duomo di Bressanone, dove confluiscono le vie storiche della cittadina altoatesina. Decine di casette di legno disposte a cerchio offrono articoli e prodotti di legno e feltro realizzati dagli artigiani locali che propongono addobbi per l’albero di Natale, decorazioni natalizie dipinte a mano, pantofole, cuscini di pino cembro e di erbe aromatiche o di oli essenziali e i prodotti locali come marmellate, mieli, pane, strudel, miscele di tè e tisane, liquori, vini e anche cosmetici a base di erbe altoatesine.

Mercatini di Natale in Europa

I Mercatini di Natale hanno una tradizione antica e sono nati nel Nord Europa. Il primo Mercatino documentato è quello di Dresda, in Germania, che risale al XV secolo, quando gli artigiani decisero per la prima volta di esporre oggetti sul tema della natività. E da qui si diffusero nel resto del Paese e di tutta Europa.

Mercatino di Natale di Dresda, Germania

Ed è proprio il Mercatino di Natale di Dresda, lo Striezelmarkt (gli Striezel sono i dolci tipici della tradizione natalizia tedesca), uno dei dieci imperdibili da visitare in Europa. Viene allestito nella Altmarkt, la piazza più antica della città dove un tempo si teneva il mercato, dove un tempo si svolgevano i tornei cavallereschi. Le casette di legno sembrano uscite dalle fiabe, con elfi e marionette. Ad abbellire il mercatino sono anche le giostre musicali di legno con decine di statuine semoventi, la più grande piramide di legno a gradoni del mondo (oltre 14 metri), il grande candelabro a forma di arco e la casa di Babbo Natale. Quello della piazza principale non è l’unico Mercatino di Natale di Dresda, se contano almeno una decina in altrettante location suggestive.

Mercatino di Natale di Zurigo, Svizzera

La magia natalizia a Zurigo inizia il 21 novembre e quest’anno la città è pronta a sorprendere con un mix unico di tradizione, innovazione ed eventi, che la rende una delle mete preferite dove vivere un’atmosfera unica. Grazie alla recente riapertura del tunnel ferroviario del Gottardo, la città è ancora più vicina all’Italia. I tanti mercatini riempiono ogni angolo della città. Tra i più particolari, il “Zürcher Wienachtsdorf” sulla Sechseläutenplatz, un vero e proprio villaggio natalizio con oltre cento bancarelle che offrono prodotti sostenibili “made in Zurich”, con oggetti di design e delizie culinarie locali. Per chi desidera immergersi nell’atmosfera natalizia più autentica c’è il Christkindlimarkt alla Stazione Centrale, il mercatino di Natale coperto più grande d’Europa. Qui, il maestoso albero di Natale decorato con 5.000 cristalli Swarovski incanta i visitatori, mentre nelle bancarelle è possibile scovare idee regalo originali e prodotti locali.

Mercatino di Natale di Lucerna, Svizzera

In questa splendida città svizzera, l’atmosfera natalizia si respira in ogni angolo. Vicoli, piazze, l’iconico Ponte della Cappella (Kapellbrücke) e il lungolago dei Quattro Cantoni si trasformano in un vero e proprio presepe all’aria aperta. Lo shopping inizia nella piazza adiacente alla chiesa francescana, Franziskanerplatz, che si anima di luci e bancarelle. Nei fine settimana di dicembre e il giorno dell’Immacolata in Weinmarkt ha luogo, invece, l’Handcraft Market per chi è alla ricerca di oggetti ancora fatti a mano.

Mercatini di Natale, Lucerna

Fonte: iStock/Flavio Vallenari

Mercatini di Natale a Lucerna, Svizzera

Mercatino di Natale di Colmar, Francia

La cittadina dell’Alsazia sembra un presepe in qualunque stagione dell’anno, ma è a Natale che dà il meglio di sé. Le strade di Colmar, che sembra uscita da una delle fiabe, si popolano di chalet, le tipiche case a graticcio s’illuminano di magia, le acque dei canali riflettono le luci natalizie e per le strette vie si diffonde il profumo di mandorle tostate, cannella e vin brûlé. Qui la magia del Natale è davvero unica. Il periodo dell’avvento, qui, viene celebrano rievocando le tradizioni condivise da secoli. Spettacoli, luminarie e Mercatini di Natale invadono la città per creare un’offerta variegata che riesce stupire. Non manca una pista di pattinaggio in Place Rapp, che rievoca tradizioni antiche e mai dimenticate.

Mercatino di Natale di Copenhagen, Danimarca

Copenhagen è stata ribattezzata come la Capitale del Natale. Le festività natalizie qui rappresentano un’esperienza straordinaria per gli occhi, l’anima e il cuore, perché è durante questo periodo che si può toccare con mano l’essenza più autentica dell’”hygge”, quella filosofia della felicità che conquista tutti fin dal primo momento. Passeggiare nei Giardini di Tivoli addobbati a festa (ci sono più di 70mila decorazioni e oltre mille alberi di Natale), sorseggiare il caratteristico Gløgg per riscaldarsi dal gelido inverno danese e pattinare sul ghiaccio in compagnia: è in queste piccole cose che è nascosta tutta la magia del Natale che si vive in città. Durante il periodo dell’avvento, l’atmosfera è impareggiabile. Sfavillanti luminarie, casette in legno ispirate alle fiabe di Hans Christian Andersen e decorazioni di ogni genere ricreano una vera e propria favola di Natale nordica. Non mancano, ovviamente, le renne e gli aiutanti di Babbo Natale che si possono incontrare in strada. Anche lo Zoo di Copenhagen accoglie il Natale e, per l’occasione, propone un mercato vecchio stile fatto di tradizioni antichissime, alberi, bancarelle e tanta magia.

Mercatino di Natale di Stoccolma, Svezia

Il periodo delle festività natalizie a Stoccolma come nel resto della Svezia è un momento molto suggestivo. Candele illuminate a ogni finestra, decorazioni e luminare nelle strade dello shopping e casette di legno che vendono vin brûlé a ogni angolo. Più importante del Natale, qui, è la festa di Santa Lucia che cade il 13 di dicembre e che si celebra in tutto il Paese: in questa occasione, migliaia di bambine indossano una veste bianca e una coroncina di candele sul capo portando una candela accesa in mano (Santa Lucia è il simbolo della luce) illuminando il buio inverno svedese. Nella Capitale, la festa più grande si svolge nel quartiere di Skansen, il museo all’aperto più grande del mondo, che si trova sull’isola di Djurgården, una delle 14 isole che formano Stoccolma. Nel Mercatino di Natale si trovano prodotti tipici, specialmente alimentari, come salmone, aringhe, carni di cervo essiccate e formaggi, ma anche manufatti che arrivano direttamente dalla Lapponia. Ma più pittoresco è il Mercatino di Stortorget a Gamla Stan, sull’isola di Stadsholmen. Le belle costruzioni medievali e le strade acciottolate della città vecchia aggiungono un incredibile fascino alle luminarie.

Mercatino di Natale di Stoccolma, Svezia

Fonte: Thinkstock

Il Mercatino di Natale di Stoccolma, Svezia

Mercatino di Natale di Vienna, Austria

Il Mercatino di Natale più grande e più conosciuto di Vienna, con oltre cento bancarelle, è il Mercatino di Gesù Bambino sul Rathausplatz. È considerato uno dei più bei Mercatini di Natale d’Europa ed è un misto di romanticismo e nostalgia. Questo tradizionale Mercatino offre articoli da regalo, decorazioni per l’albero di Natale, prodotti artigianali, specialità culinarie, dolciumi e bevande calde. Ne fa parte anche la magica pista di pattinaggio sul ghiaccio, l’Incanto del Ghiaccio, dove i pattinatori possono volteggiare lungo il parco del Municipio romanticamente illuminato. Un punto che attrae particolarmente gli innamorati è l’albero dei cuori. Per la gioia dei bambini, c’è anche una giostra a più piani alta 12 metri, mentre nel parco li aspetta il Mondo natalizio, con il trenino delle renne, il percorso attraverso il presepe e la capanna dei bambini. Non è l’unico Mercatino di Natale a Vienna, se contano almeno dieci in tutta la città.

Mercatino di Natale di Bergen, Norvegia

Se a Oslo si trova il più grande Mercatino di Natale della Norvegia, per trovare il più pittoresco bisogna andare nella cittadina di Bergen. Imperdibile, durante il periodo di Natale, è ciò che avviene in questa deliziosa città affacciata sulla costa Sud-Ovest del Paese, circondata da montagne e da fiordi. Bergen ha trasformato lo spirito natalizio in una vera e propria esperienza da vivere. Oltre al grande Mercatino di Natale che si svolge nella grande Festplassen, dove si possono trovare oggetti fatti a mano, si può visitare la città di pan di zenzero più grande del mondo. Sono gli stessi abitanti a cuocere, decorare e donare casette, chiese, castelli e ogni tipo di costruzione realizzata con il pan di zenzero per creare questa fantastica città aperta al pubblico al museo d’arte KODE. E, al calar del sole – che d’inverno qui avviene molto presto – nel centro storico, Patrimonio Unesco, s’illumina il sentiero magico di Lumagica, il parco di luci alla Fortezza Bergenhus, con una quarantina di installazioni luminose con fumo ed effetti 3D.

Mercatino di Natale di Tallinn, Estonia

Quello di Tallinn è stato dichiarato il Mercatino di Natale più bello d’Europa. La Capitale dell’Estonia, che si affaccia sul Mar Baltico, non smette di stupire neppure durante il gelido inverno. Il suo centro storico fortificato, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Unesco, nel periodo dell’Avvento si trasforma in un luogo da fiaba, e viene allestito un meraviglioso percorso fatto di Mercatini di Natale che espongono i prodotti tipici della tradizione estone. Ma svetta anche il grande albero di Natale addobbato che, secondo la tradizione locale, fu inventato proprio in Estonia nel lontano 1441 e poi copiato in tutto il mondo.

Mercatino di Natale di Praga, Repubblica Ceca

È una delle Capitali più romantiche d’Europa e, nel periodo natalizio, è ancora più magica. Praga sembra nata per essere la regina dei Mercatini di Natale, con le sue strette vie acciottolate, le piazze circondate da edifici di pizzo e ponti illuminati da caldi lampioni. La sua iconica piazza della Città Vecchia, la più antica e la più grande della città, ospita uno dei più bei Mercatini che esistano. Qui si possono comprare oggetti artigianali locali, addobbi natalizi e i cristalli boemi famosi in tutto il mondo. Ci sono anche stand gastronomici ricchi di prelibatezze: dai biscotti natalizi al panpepato al miele, dalle pannocchie arrostite alle salsicce grigliate. E ovunque si respira il profumo della cannella del vin brûlé che viene offerto in tantissimi stand.

I mercatini di Natale più belli dell'est Europa: Praga

Fonte: 123RF

I Mercatini di Natale di Praga

Mercatino di Natale di Bruges, Belgio

Un’altra di quelle città super romantiche e che durate le festività natalizie sembra uscita da un libro di fiabe è Bruges. Il centro storico con le case di pietra affacciate sui canali sembra un presepe vivente e tutto quanto è un gigantesco Mercatino di Natale, con casette di legno, barche addobbate con decorazioni natalizie, pista di pattinaggio sul laghetto, presepi e un meraviglioso itinerario da fare a piedi illuminato per il Wintergloed, letteralmente “bagliori d’inverno”.

Categorie
montagna tradizioni trekking Trentino Alto Adige vacanza natura vacanze avventura Vacanze natura Viaggi viaggiare

Alla scoperta della Val d’Ultimo, tra natura e tradizione

La Val d’Ultimo, in provincia di Bolzano, è una delle perle meno conosciute dell’Alto Adige, dove la natura incontaminata e le antiche tradizioni convivono in perfetta armonia. Questa valle si estende per circa 40 chilometri, dalle sorgenti del torrente Valsura a Fontana Bianca fino al fondovalle a Lana, tra i massicci del Parco Nazionale dello Stelvio, ed è una meta che, lontano dal turismo di massa, si apprezza tutto l’anno, sia in estate che in inverno. I sentieri attraversano prati, boschi e laghi cristallini, fiancheggiati da steccati in legno di larice. Nella valle ci sono tanti piccoli conglomerati e masi. Le località più importanti della vallata sono San Pancrazio (a 10 km da Lana), Santa Valburga (a 18,5 km da Lana), San Nicolò (a 27 km da Lana) e Santa Gertrude (a 31 km da Lana). I paesi prendono il nome dal santo patrono della rispettiva chiesa.

Tra i masi tradizionali e le malghe gestite ancora oggi secondo antiche usanze, la Val d’Ultimo è un’esperienza unica a chi cerca autenticità e contatto con la natura.

I Larici Millenari di Santa Gertrude

Situati nei pressi del paese di Santa Gertrude, i larici millenari sono tra le attrazioni naturali più suggestive della valle. Si trovano a 1.430 metri di quota in un bosco che protegge dalle valanghe, vicino ai masi Außerlahn.

Questi alberi monumentali, con più di 2000 anni di vita, hanno visto passare ai loro piedi venire circa 70 generazioni e appartenere all’Impero romano prima e a quello germanico poi, sono tra i più antichi d’Europa. I tre sopravvissuti maestosi e imponenti, ma evidentemente segnati dal tempo, da tempeste ed intemperie: per esempio la cima del larice più alto, che misura 36,5 m per una circonferenza di 7 m, è disseccata, colpita da un fulmine; e anche l’albero più grosso, di 8,34 m di circonferenza e 34,5 m di altezza, ha perso la cima.

Un sentiero ben segnalato conduce fino ai larici, che sono protetti da uno steccato e ancorati con funi. Invece, a pochi minuti a piedi dai larici millenari, merita una visita la cascata Hartungen, specialmente tra maggio e ottobre, che si trova a S. Nicolò presso il sentiero di maso in maso.

Il Lago di Zoccolo

Il Lago di Zoccolo (Zoggler Stausee) è uno splendido lago artificiale situato a 1.137 metri di altitudine nel cuore della Val d’Ultimo, tra i villaggi di Santa Valburga e Pracupola. Con una superficie di quasi 1,5 chilometri quadrati e una profondità massima di quasi 100 metri, il lago è formato da una diga alta 66 metri, e rappresenta una delle attrazioni naturali più affascinanti della valle. Questo specchio d’acqua non solo offre scorci suggestivi, ma è anche circondato da un ricco contesto naturale che lo rende una meta perfetta per chi ama passeggiate panoramiche in mezzo alla natura incontaminata dell’Alto Adige.

Il modo migliore per esplorare il lago è percorrere il sentiero ad anello Seeweg, un facile itinerario di circa 8 chilometri che circonda le sponde del lago. Questo percorso, caratterizzato da leggeri saliscendi, alterna tratti aperti e zone boscose, offrendo ai visitatori ampie vedute sui Monti delle Maddalene e, nelle giornate più limpide, verso il massiccio dell’Ortles. La passeggiata parte dal parcheggio nei pressi di Santa Valburga e si snoda lungo la sponda destra del lago, con una passerella elicoidale che permette di attraversare agevolmente una parte dell’itinerario. Seguendo il sentiero sterrato, si raggiunge poi la strada asfaltata che conduce fino alla stazione a valle della cabinovia Schwemmalm.

Proseguendo lungo il percorso, si attraversa il torrente Valsura su un ponte che porta alla sponda opposta del lago, dove si segue un comodo sentiero forestale che si inoltra tra le ombreggiate zone boscose. Questo tratto regala piacevoli scorci sul lago, con alcuni punti panoramici perfetti per fare una sosta e ammirare il paesaggio circostante. A mano a mano che si avanza, il percorso si apre nuovamente verso panorami più ampi, e lungo l’ultimo tratto si possono incontrare diverse installazioni artistiche e manufatti che raccontano la storia locale della Val d’Ultimo.

Il percorso si conclude attraversando la diga, offrendo una vista ravvicinata dell’imponente costruzione che ha dato origine al lago. Da qui, in circa 2 ore e mezza, si ritorna al punto di partenza, completando un’escursione immersa nella natura che combina la bellezza del paesaggio con elementi di interesse storico e culturale.

panorama Val d'Ultimo

Fonte: iStock

Vista sulla Val d’Ultimo, tra le più autentiche vallate dell’Alto Adige

Il Museo della Val d’Ultimo a Santa Gertrude

Il Museo della Val d’Ultimo (Ultner Talmuseum), nel villaggio di San Nicolò, non è solo un luogo di esposizione, ma un vero e proprio viaggio nel tempo che affascina adulti e bambini. Il museo era ospitato inizialmente in un edificio costruito nel 1827 come scuola elementare, che ha cambiato funzione nel 1963, diventando la sede del museo. Nel 1969 però, per volere del fondatore Gottfried Oberthaler, l’edificio fu spostato e ricostruito su un terreno messo a disposizione dalla chiesa locale, e nel 1973 venne ufficialmente riaperta la sede attuale del museo, accogliendo visitatori interessati a scoprire le tradizioni della valle.

Il museo, suddiviso in sette stanze, offre un affascinante viaggio nella cultura contadina e nell’arte popolare della Val d’Ultimo. Uno degli spazi espositivi è dedicato alla ricca biodiversità della valle, mentre negli altri si possono ammirare mobili antichi, statue di santi e oggetti di uso quotidiano che raccontano la vita di un tempo. Tra i pezzi più curiosi della collezione, spicca lo stivale da passeggio dell’imperatrice Sissi, che durante le estati soggiornava spesso a Merano.

Il museo si trova in posizione centrale a San Nicolò, facilmente raggiungibile in auto o con i mezzi pubblici. Con lo stesso biglietto di ingresso, è possibile visitare anche il Centro di Documentazione Culten a Santa Valburga.

Il Centro Visite Lahnersäge

Il Centro Visite Lahnersäge, situato all’ingresso del paese di Santa Gertrude, è uno dei quattro punti informativi del Parco Nazionale dello Stelvio. La sua esposizione permanente è dedicata al bosco, con un focus sulle sue funzioni protettive e produttive. Ospitato in una segheria storica restaurata, il centro offre ai visitatori la possibilità di osservare da vicino il processo tradizionale di lavorazione del legno, dal tronco alle tavole.

architettura tipica Alto Adige

Fonte: iStock

Le case tipiche della Val d’Ultimo sono in legno e pietra

Escursione al Lago Verde

Per i più allenati, una delle escursioni più belle della Val d’Ultimo è quella che porta al Lago Verde, uno spettacolare specchio d’acqua alpino situato a circa 2.500 metri di altitudine. Il lago prende il nome dal colore delle sue acque, che riflettono le montagne circostanti e i boschi di conifere.

Si parte dal Lago di Fontana Bianca (Weissbrunnsee, 1.885 m s.l.m.), dove si può parcheggiare comodamente. Il sentiero n. 140 inizia sulla destra del ristorante, e sale con un’inclinazione leggera. Dopo circa 20 minuti, si raggiunge un bivio e si segue la segnaletica per il Lago Verde. Il percorso, lasciandosi il bosco alle spalle, diventa più ripido, ma incredibilmente suggestivo. Dopo circa due ore di cammino, si arriva al Lago Verde; mentre il Rifugio Canziani (Höchsterhütte, 2.560 m s.l.m.), è il luogo ideale per una sosta e per mangiare. Dal rifugio la vista è infinita e si possono ammirare le vette principali della zona: Cima Sternai (3.443 m s.l.m.), Cima Sternai Meridionale (3.385 m s.l.m.), Cima Fontana Bianca (3.253 m s.l.m.) e il Gioveretto (3.439 m s.l.m.). Proprio il Rifugio Canziani è anche il punto di partenza per escursioni verso i ghiacciai e altre mete nei dintorni.

Per il rientro, si può seguire lo stesso percorso, oppure proseguire verso il Lago Lungo (Langsee, 2.340 m s.l.m.) o il Passo Rabbi (Rabbi Joch, 2.449 m s.l.m.). L’escursione, di media difficoltà, attraversa malghe e pascoli d’alta quota, con la possibilità di incontrare animali selvatici come stambecchi e marmotte.

Le Malghe della Val d’Ultimo

Le malghe sono un elemento fondamentale della cultura e dell’economia della Val d’Ultimo. Sparse su tutto il territorio, sono luoghi dove i pastori portano gli animali in estate per il pascolo e dove si producono formaggi e altri prodotti caseari artigianali. Alcune malghe sono accessibili ai turisti, che possono partecipare a degustazioni di prodotti locali e osservare da vicino il processo di produzione del formaggio.

C’è un’escursione ad anello che collega due delle malghe più conosciute della Val d’Ultimo, adatta a grandi e piccoli. Il percorso inizia dal parcheggio presso il maso Simeon, sul Monte Larice. Seguendo la segnaletica del sentiero n. 4, si sale attraverso il bosco fino a raggiungere la malga Riemergl in circa un’ora. Chi preferisce un tracciato più semplice può optare per la strada forestale, che offre una salita più dolce. La malga Riemergl è uno dei rifugi più rustici della valle e regala un panorama mozzafiato sulla Val d’Ultimo. Da qui, il sentiero prosegue senza particolari dislivelli attraverso una foresta, conducendo in circa 45 minuti alla malga Kühberg, la seconda tappa dell’escursione. Anche questa malga è caratterizzata da una costruzione rustica e offre una vista suggestiva sulle montagne circostanti. Il ritorno avviene scendendo dalla malga lungo il sentiero che porta alla vecchia segheria del Monte Larice. Da lì, si prosegue su un’ampia strada forestale fino ai masi “Windegg”, per poi risalire brevemente lungo la strada che riconduce al parcheggio.

Categorie
Asia Idee di Viaggio Kazakistan tradizioni vacanza natura Viaggi viaggiare

Cosa vedere in Kazakistan, Paese che lascia senza fiato

Incastonato tra Europa e Asia, il Kazakistan è un Paese che sorprende con le sue meraviglie naturali, città avveniristiche e antiche tradizioni. Inserito nella prestigiosa lista delle destinazioni “Best in Travel 2025”, si rivela una terra promessa per i viaggiatori alla ricerca di luoghi incontaminati e scenari unici.

Tra canyon mozzafiato, montagne maestose e città che uniscono antico e moderno, il Kazakistan regala un’esperienza che non si dimentica, un viaggio che parla al cuore e lascia un segno indelebile.

Astana: la capitale del futuro

Astana, la capitale, è una città moderna che sembra provenire direttamente dal futuro: punteggiata da grattacieli scintillanti e audaci architetture, è il volto più contemporaneo del Kazakistan.

Tra i luoghi più iconici spiccano la Torre Bayterek, simbolo di rinascita e speranza, da cui si può godere di una vista panoramica mozzafiato, e il Palazzo della Pace e della Riconciliazione, avveniristica piramide di vetro e acciaio che rappresenta l’armonia tra le diverse culture e religioni che qui convivono.

Da non perdere anche il Museo Nazionale del Kazakistan, che custodisce preziose testimonianze della storia millenaria del Paese, dai tempi dei nomadi fino all’epoca contemporanea.

Almaty: il cuore culturale del Kazakistan

Almaty è l’anima pulsante del Kazakistan, una città davvero affascinante che unisce cultura, storia e una natura maestosa: alle pendici delle montagne Tien Shan, si fa ammirare nell’abbraccio di paesaggi talmente belli da assomigliare a un dipinto e vanta meraviglie come il Panfilov Park, un parco dove spicca la magnifica Cattedrale di Zenkov, costruita interamente in legno, dai colori vivaci e un’architettura unica nel suo genere, oppure il Medeu Skating Rink and Ski Resort, uno dei più alti stadi di pattinaggio su ghiaccio al mondo, perfetto sia per gli sportivi sia per chi desidera soltanto ammirare le montagne tutt’intorno.

Non mancano caffè, mercati locali e musei, che offrono uno sguardo sulla vita quotidiana kazaka, dove tradizione e modernità si fondono in armonia.

Il Parco Nazionale Altyn-Emel: dove le dune cantano

Parco Nazionale Altyn-Emel, Kazakistan

Fonte: iStock

Splendida Vista panoramica dei monti Aktau, Altyn Emel

Il Parco Nazionale Altyn-Emel è una delle tappe più magiche e spettacolari del Kazakistan. Nella vastità della steppa, svetta la famosa Duna Cantante, un tesoro naturalistico che emette suoni simili a un ruggito o a un canto quando il vento soffia tra i granelli di sabbia: assistere a questo fenomeno che trasforma il silenzio del deserto in una melodia è un’esperienza che non si può descrivere a parole.

Oltre alla Duna Cantante, il parco ospita spettacolari formazioni rocciose e paesaggi lunari, come le montagne Aktau, note per i colori che spaziano dal bianco al rosso e all’azzurro. Qui vivono anche specie rare di fauna selvatica, tra cui l’ibex e il cavallo selvatico di Przewalski.

Si tratta, insomma, di un luogo dove il tempo sembra non scorrere mai e la bellezza della natura incontaminata si rivela in tutta la sua potenza.

Canyon Charyn: il Grand Canyon dell’Asia Centrale

A est di Almaty, il Canyon Charyn è spesso paragonato al Grand Canyon americano, ma con un fascino tutto suo: le imponenti rocce, modellate dal vento e dall’acqua nel corso di milioni di anni, creano uno spettacolo che lascia senza fiato. La zona più celebre è la Valle dei Castelli, chiamata così per via delle rocce che assomigliano a torri e fortezze scolpite nella pietra rossa.

Trovarsi al suo cospetto equivale a compiere un viaggio in un mondo primordiale: i sentieri conducono tra gole profonde e paesaggi desertici, e donano scorci che appartengono a un’altra epoca.

Per chi cerca avventura e meraviglia, il Canyon Charyn è una tappa obbligata in Kazakistan: al tramonto, le pareti si tingono di colori caldi e intensi, trasformando ogni angolo in una fotografia perfetta.

Lago Kaindy: la foresta sommersa che sfida ogni immaginazione

Lago Kaindy

Fonte: iStock

Il meraviglioso Lago Kaindy

Nel cuore delle montagne Tien Shan, a circa due ore da Almaty, incanta il Lago Kaindy, una delle tappe più surreali del Kazakistan. Infatti, è famoso per la foresta sommersa, un bosco di pini le cui cime emergono come spettatori silenziosi dalla superficie azzurra. È un paesaggio quasi mistico, in cui gli alberi appaiono sospesi, testimoni di una natura che sfida ogni immaginazione.

Il lago si è formato dopo un terremoto nel 1911, quando una frana bloccò il corso del fiume, dando vita a questa straordinaria oasi. Le acque cristalline, di un verde intenso, consentono di scorgere i tronchi sommersi per un’esperienza che ammalia e regala un senso di pace e meraviglia.

Il Mausoleo di Khoja Ahmed Yasawi: un tesoro Patrimonio UNESCO

Avvolto in un’atmosfera di spiritualità e grandezza, il Mausoleo di Khoja Ahmed Yasawi si erge come simbolo del patrimonio culturale del Kazakistan, un autentico gioiello dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Costruito nel XV secolo, non è soltanto il luogo di riposo del grande mistico e poeta, ma anche una testimonianza dell’architettura persiana e della tradizione nomade della steppa.

I suoi affreschi intricati e i mosaici luminosi raccontano storie di fede e perseveranza, mentre la maestosità delle cupole blu invita a riflettere su un passato ricco di saggezza e conoscenza. Camminando lungo i corridoi, si può quasi percepire l’eco delle preghiere che si sono elevate nel corso dei secoli, un invito a scoprire un’epoca in cui la spiritualità e l’arte si fondono in un abbraccio senza tempo.

Visitare il Mausoleo è un viaggio nel cuore pulsante della cultura kazaka: ogni angolo è pervaso da una sensazione di sacralità e le sue mura custodiscono segreti millenari.

Il Lago Balkhash, intriso di leggenda

Infine, una tappa imperdibile in Kazakistan è senza dubbio il Lago Balkhash, un gioiello della Natura che cattura l’immaginazione di chiunque vi si avvicini.

Tra i più grandi dell’Asia centrale, si estende per oltre 600 chilometri, plasmando un paesaggio da cartolina che spazia tra acque dolci e salate, un fenomeno senza pari che racconta la storia geologica di questa terra straordinaria.

Le acque turchesi, che si fondono con il cielo, disegnano un’atmosfera da sogno, dove il blu intenso si riflette sulle rive dorate e dà vita a un piacevole contrasto straordinario. Passeggiando lungo le sue sponde, ci si sente avvolti da una piacevole calma, interrotta solo dal lieve mormorio delle onde e dal canto degli uccelli migratori che si fermano in cotanto paradiso prima di riprendere il volo.

Categorie
Castagne eventi itinerari culturali Notizie Sagre tradizioni turismo enogastronomico Viaggi

Ponte del 1° novembre, sagre ed eventi in Italia

Con l’arrivo di novembre, l’Italia si accende di profumi e sapori autunnali, grazie alle numerose sagre e manifestazioni che celebrano le eccellenze gastronomiche del territorio. Dal nord al sud, per il ponte di Ognissanti borghi e città si preparano ad accogliere turisti e appassionati con eventi che fondono tradizione, arte e buon cibo in un’atmosfera unica. Dal tartufo bianco di Alba allo zafferano di Cascia, dalle castagne di Vallerano alla strazzata lucana, ogni angolo del Paese offre occasioni per gite fuori porta alla scoperta dei sapori tipici e della cultura locale. Ecco una selezione delle sagre e degli eventi più attesi del weekend dal 1 al 3 novembre.

Sagra della Ciuìga a San Lorenzo Dorsino (TN)

Dal 31 ottobre al 3 novembre, San Lorenzo Dorsino (TN) ospita la Sagra della Ciuìga, una celebrazione del salame tipico trentino a base di carne suina e rape, oggi presidio Slow Food. Il borgo si anima con stand gastronomici, artigianato locale, degustazioni e passeggiate culturali. Venerdì 1 novembre, la cantina Rotari Mezzacorona aprirà il percorso enologico “Dolomiti Wine Experience”, che accompagnerà i visitatori alla scoperta dei migliori vini della Piana Rotaliana Königsberg. Domenica 3 novembre le degustazioni di Cantina De Vigili chiudono quattro giorni all’insegna dei sapori autentici trentini e dell’eccellenza vinicola.

Sagra della Ciuìga

Fonte: Ufficio Stampa

Sagra della Ciuìga a San Lorenzo Dorsino (TN)

Sagra MeleMiele a Baceno (VB)

Nel pittoresco borgo di Baceno (VB), immerso nei colori autunnali del Verbano Cusio Ossola, si tiene la 32ª edizione della Sagra MeleMiele dall’1 al 3 novembre. L’evento celebra le eccellenze del territorio dell’Alto Piemonte, in particolare mele e miele, prodotti secondo metodi tradizionali e rispettosi dell’ambiente. Centro della manifestazione è un’ampia mostra-mercato all’aperto, dove si potranno degustare non solo frutti e miele, ma anche altri prodotti tipici montani. Un’occasione da non perdere per scoprire la cucina genuina di queste terre, immersi in un contesto naturale di rara bellezza.

RossoBarbera a Costigliole d’Asti (AT)

Dal 1 al 4 novembre, con RossoBarbera il Castello di Costigliole d’Asti si trasforma nel più grande banco d’assaggio dedicato alla Barbera. Con oltre 200 cantine e 400 etichette da scoprire, la manifestazione offre un’esperienza immersiva tra le Langhe, il Roero e il Monferrato, durante la quale gli appassionati potranno partecipare a degustazioni guidate da sommelier di AIS Piemonte e workshop dedicati al vino. Da non perdere il Mercatino della Rocca, la Barbera Academy e la mostra Barbera Forever, che racconta la storia del vitigno attraverso le sue annate più iconiche. Anche la gastronomia sarà protagonista, con abbinamenti gourmet di prodotti locali di alta qualità. Per facilitare l’accesso all’evento RossoBarbera, saranno disponibili pullman con partenze da Torino, Milano e Genova.

“È Autunno, è Taragna!” a Spirano (BG)

Anche nel weekend di Ognissanti, Spirano (BG) festeggia l’autunno con la polenta Taragna, protagonista assoluta al Palaspirà. La gustosa pietanza, a base di farina di mais e grano saraceno, viene preparata con maestria e servita con spezzatini e brasati. L’evento prevede inoltre serate musicali, mercatini di prodotti locali e tante attività per i più piccoli. Special guest di questa 10ª edizione sarà “Il Tagliere delle Orobie”, una selezione di formaggi delle valli bergamasche. L’edizione 2024 avrà anche uno scopo solidale con il sostegno alla Cooperativa Agreo, che promuove l’inserimento lavorativo di persone in situazioni di fragilità.

Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba (CN)

Com’è tradizione da decenni, da ottobre a dicembre Alba (CN) uno degli eventi gastronomici più prestigiosi d’Italia: la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco. E anche il weekend del 1-3 novembre sarà dedicato alla celebrazione del prezioso Tuber magnatum Pico, con il Mercato Mondiale del Tartufo, dove si potranno acquistare esemplari di alta qualità. La manifestazione prevede inoltre cooking show con chef di fama internazionale, seminari e degustazioni di vini pregiati. Un’esperienza imperdibile per gli amanti del tartufo e della cucina d’eccellenza, immersi nel suggestivo paesaggio delle Langhe.

Volterragusto a Volterra (PI)

A Volterra (PI), uno dei gioielli della Toscana, dall’1 al 3 novembre va in scena Volterragusto, che unisce cultura, storia e gastronomia. In concomitanza con la Mostra Mercato del Tartufo Bianco e dei prodotti tipici dell’Alta Val di Cecina, il borgo toscano diventa la meta ideale per gli amanti del buon cibo. Oltre alla possibilità di assaggiare eccellenze locali come formaggi, salumi e vini, i visitatori potranno assistere al tradizionale Palio dei Caci, una competizione che mescola tradizione e divertimento. Tra cortili storici e piazze medievali, Volterragusto offre un’esperienza unica, tra sapori autentici e spettacoli folkloristici.

XXII Festa della Castagna a Vallerano (VT)

Il suggestivo borgo di Vallerano (VT), nel cuore della Tuscia viterbese, si vivacizza il 2 e 3 novembre per la XXII Festa della Castagna, che celebra la regina dell’autunno con un programma ricco di eventi per grandi e piccini. Visite guidate nei boschi e al borgo, giochi popolari, colazioni contadine e pigiature dell’uva sono solo alcune delle attività che renderanno speciale questa edizione. Immancabili caldarroste e un bicchiere di vino caldo per riscaldare l’atmosfera tra le antiche vie del paese. La festa è un omaggio alla tradizione agricola locale, con degustazioni nelle cantine aperte e piatti pensati appositamente per esaltare la castagna di Vallerano.

castagne arrosto

Fonte: iStock

Castagne arrosto sul fuoco

Sibillini in Rosa a Montedinove (AP)

Il 2 e 3 novembre, Montedinove (AP), nel cuore dell’entroterra ascolano, celebra la 14ª edizione di “Sibillini in Rosa”, un evento imperdibile per gli amanti dei prodotti tipici e della gastronomia locale. Protagonista assoluta è la mela rosa, presidio Slow Food, con le sue proprietà nutrizionali e una grande versatilità in cucina. Sabato 2 novembre, un incontro al mattino presso il Museo della Mela Rosa approfondirà le qualità uniche di questo frutto antico. La festa culminerà domenica pomeriggio con l’esibizione degli sbandieratori della Quintana di Ascoli Piceno e uno show cooking dei fratelli Orso. Stand gastronomici e spettacoli di artisti di strada animeranno il centro storico, offrendo ai visitatori la possibilità di gustare piatti tipici stagionali.

XXIII Mostra Mercato dello Zafferano di Cascia (PG)

Dal 31 ottobre al 3 novembre, il borgo umbro di Cascia (PG) ospita la XXIII Mostra Mercato dello Zafferano, dedicata all’”oro rosso”, che vede il centro storico trasformarsi in un palcoscenico di sapori e profumi. I numerosi stand propongono in vendita lo zafferano locale, coltivato con cura e passione. Mentre tra degustazioni, showcooking e laboratori, i visitatori potranno scoprire le numerose applicazioni culinarie di questa preziosa spezia. Non mancheranno momenti di intrattenimento con musica e spettacoli.

Sagra della Castagna a Sante Marie (AQ)

Dal 1 al 3 novembre, l’antico borgo abruzzese di Sante Marie (AQ) accoglie la 51ª edizione della Sagra della Castagna, evento tra i più longevi d’Abruzzo con un ricco programma di degustazioni, spettacoli e passeggiate. Le antiche cantine del paese si trasformeranno in osterie dove sarà possibile assaporare piatti tipici come arrosticini e polenta, accompagnati da vin brulé e dolci tradizionali a base di castagne, per un viaggio tra i sapori locali, con momenti di intrattenimento pensati per tutta la famiglia.

Sagra della Strazzata a Castel Lagopesole di Avigliano (PZ)

Dal 1 al 3 novembre, Castel Lagopesole (PZ) ospita la rinomata Sagra della Strazzata, dedicata alla focaccia lucana con il pepe nell’impasto, farcita con salumi, formaggi e altre prelibatezze. Tra spettacoli di falconeria, mercatini artigianali e musica dal vivo, il borgo si riempie di vita. Gli stand gastronomici proporranno piatti tipici come il provolone impiccato e il baccalà con peperoni cruschi, ma la vera protagonista sarà comunque la Strazzata. Ogni giornata sarà arricchita da passeggiate nei boschi di Federico II, concerti ed esibizioni di artisti di strada, per un weekend all’insegna del gusto e del divertimento.

Categorie
Barcellona Edimburgo Europa eventi Idee di Viaggio Romania Scozia tradizioni Viaggi Vienna

Ponte dell’1 novembre tra eventi e tradizioni di Halloween in Europa

Con l’avvicinarsi del ponte dell’1 novembre, le città di tutta Europa si animano con celebrazioni suggestive che mescolano storia, leggende locali e atmosfere spettrali. Da antiche tradizioni celtiche a feste moderne, le varie destinazioni fanno a gara per offrire esperienze uniche a chi ama il brivido. Dalle sfilate di fuoco in Scozia ai castelli infestati della Transilvania, passando per le fiere colorate di Barcellona e le gallerie dell’orrore di Vienna, la festa di Halloween si trasforma in un momento magico e inquietante. Ecco una panoramica di come alcune delle città più affascinanti d’Europa celebrano questa festività, tra miti antichi e nuove forme di divertimento.

Samhuinn Fire Parade a Edimburgo

Edimburgo celebra Halloween con la famosa Samhuinn Fire Parade, una spettacolare parata ispirata all’antico rituale celtico di Samhuinn. Organizzato dalla Beltane Fire Society, questo evento segna la transizione tra estate e inverno, con una rappresentazione teatrale ricca di fuoco, percussioni e acrobazie per le vie della città. Al centro della storia, il Re Estivo cede il suo potere al Re Invernale, accompagnato dall’intervento della saggia dea Cailleach. Nonostante il tono alquanto misterioso, la parata celebra anche gli aspetti positivi dell’inverno, come il calore dei camini e le storie al lume di candela.

La sfilata di Macnas a Dublino

Halloween a Dublino è una delle festività più attese dell’anno, con la celebre parata animata da spettacolari costumi, carri allegorici e performance mozzafiato. Il momento clou è la sfilata di Macnas, famosa per le sue creature giganti e le narrazioni immersive. Le strade di Dublino si riempiono di mistiche creature e incredibili installazioni luminose, creando un’atmosfera unica. Oltre alla sfilata, la capitale irlandese offre tutto un corollario di tour dei fantasmi, mercatini a tema e attività per famiglie, come i concorsi di intaglio delle zucche, rendendo la celebrazione perfetta per tutte le età.

Festa spettrale in Transilvania

Il Castello di Bran, in Transilvania, è una delle mete più suggestive dove festeggiare Halloween in modo davvero indimenticabile. Famoso come luogo che ha ispirato il castello di Dracula nel romanzo di Bram Stoker, offre una notte di festa spettrale. Il tour notturno svela storie di fantasmi locali, mentre il Magic Time Tunnel intrattiene gli ospiti con effetti speciali e percorsi sotterranei. Dopo cena, la festa continua al Royal Park, dove i partecipanti possono ballare fino a tarda notte. L’atmosfera cupa del castello, le storie di Vlad l’Impalatore e le leggende locali rendono Halloween in Transilvania un’esperienza da brivido.

Notte nel Castello di Frankenstein a Darmstadt

Il Castello di Frankenstein, vicino a Darmstadt, in Germania è un’altra destinazione iconica per Halloween. Qui, si può vivere un’esperienza immersiva tra le rovine dell’antico maniero, circondati da attori mascherati da spettri e fantasmi. Secondo la leggenda, il fantasma del Dr. Frankenstein appare a mezzanotte, ma nessuno è ancora riuscito a vederlo. La serata prevede esperienze da brivido, come sedersi su una sedia elettrica, che contribuiscono a creare un’atmosfera da incubo.

Whitby Goth Fest in Inghilterra

Whitby, pittoresco porto peschereccio nello Yorkshire, è famoso per il Whitby Goth Fest, un evento che attira ogni anno migliaia di appassionati della sottocultura gotica. Le rovine dell’abbazia e i panorami suggestivi dei 199 Steps aggiungono un fascino inquietante al festival, mentre la suggestiva illuminazione dell’abbazia crea uno spettacolo di luci imperdibile. Durante l’ultimo weekend di ottobre, la città si trasforma in un luogo di pellegrinaggio per i fan del gotico e del soprannaturale, con eventi culturali, musica dal vivo e un’atmosfera che evoca l’antica leggenda di Dracula.

Fantasmi e leggende gotiche a Barcellona

Tra feste nei club più esclusivi e festival musicali all’aperto, la festa di Halloweeen a Barcellona celebra anche la Castanyada e il Dia de los Muertos, con fiere di strada e mercati che offrono prodotti tipici. Non mancano i tour tematici, come Barcelona Ghosts & Legends, che conducono alla scoperta di misteri e leggende attraverso le strade del Quartiere Gotico.

A Vienna tra storia e mistero

Vienna offre un Halloween spettrale e ricco di fascino. Il Prater, famoso per la sua ruota panoramica, si trasforma in un parco a tema con attrazioni dell’orrore, mentre la Torre dei Folli espone reperti anatomici raccapriccianti. Il Cimitero Centrale, che compie 150 anni, è un’altra meta imperdibile, con le sue tombe illustri e il Museo delle Pompe Funebri, dove l’umorismo macabro trova spazio tra gli articoli in vendita. Anche il cimitero ebraico, immerso nella nebbia autunnale, aggiunge un tocco misterioso a una città pronta a celebrare Halloween con stile e ironia.

Categorie
Alpi Borghi itinerari culturali montagna tradizioni Viaggi

I villaggi walser intorno al Monte Rosa: un patrimonio culturale e architettonico tutto da scoprire

Sparsi lungo le vallate che circondano il Monte Rosa, i villaggi walser hanno conservato un’eredità culturale unica, caratterizzata da lingua, architettura e tradizioni profondamente radicate e che ancora oggi sopravvivono alla modernità e globalizzazione. La loro storia inizia nel XII secolo con la migrazione di popolazioni provenienti dal Canton Vallese in Svizzera e si intreccia con quella delle Alpi, rappresentando una testimonianza viva della capacità umana di adattarsi e prosperare in ambienti montani.

Le origini e la storia dei walser

I walser sono una popolazione di origine germanica che si stabilì nelle regioni alpine a partire dal Medioevo, in particolare nel XII secolo. Provenienti dall’alto Vallese, una regione della Svizzera, i walser attraversarono le montagne per trovare nuove terre da colonizzare, spinti dalla necessità di espandere i loro territori agricoli e di pastorizia. Arrivarono in Valle d’Aosta, Piemonte e in altre zone alpine, portando con sé le loro usanze, la loro lingua e una cultura profondamente legata alla montagna.

Il termine “Walser” deriva proprio da “Walliser”, che significa “abitante del Vallese”. Questi pionieri riuscirono a creare comunità autonome e resilienti, basate su un’economia pastorale e agricola, mantenendo un forte legame con la loro terra d’origine. Ancora oggi, nei villaggi walser si parla il titsch e il töitschu, antiche varianti del tedesco, che sopravvivono nonostante l’influenza delle lingue circostanti.

Cultura, architettura e tradizioni walser

Uno degli elementi più distintivi della cultura walser è l’architettura. Le case tradizionali, chiamate stadel o rascard, riflettono non solo l’abilità costruttiva di questa popolazione, ma anche l’adattamento alle dure condizioni alpine. Le strutture combinano una base in pietra, utilizzata per stalle e cantine, con una sovrastruttura in legno per l’abitazione e il deposito del grano. Una caratteristica interessante è l’uso dei cosiddetti “funghi”, blocchi di pietra a forma di fungo che separano la parte abitativa dal granaio, proteggendo i raccolti da roditori e umidità.

Le case walser si distinguono per la loro solidità e semplicità, ma sono anche profondamente funzionali. Ad esempio, la Wohnstube, l’unica stanza riscaldata della casa, era il cuore dell’abitazione, dove si svolgeva la vita quotidiana nei mesi invernali. Ogni dettaglio architettonico rispecchia il forte legame tra la comunità e l’ambiente circostante.

Oltre all’architettura, anche le tradizioni walser sono una parte importante della loro identità. I costumi tradizionali, in particolare quello femminile, rappresentano un altro simbolo della cultura locale. A Gressoney, ad esempio, le donne indossano abiti rosso scarlatto, completi di corpetto ricamato e una cuffia di filigrana d’oro durante le festività e le processioni, come quella dedicata a San Giovanni Battista. La comunità continua a celebrare le sue origini con fierezza, attraverso manifestazioni culturali, corsi di lingua e iniziative che mantengono vive queste antiche tradizioni.

Casa walser

Fonte: iStock

Tipica casa walser in pietra e legno

I villaggi walser della Val d’Aosta

Attraversato l’orrido di Guillemore lungo la valle di Gressoney, cambia tutto, anche agli occhi meno attenti: i cartelli e le indicazioni sono scritti in una lingua che non è né italiano né francese; le linee e le architetture cambiano. Benvenuti nel territorio dei walser.

Alpenzu Grande e Alpenzu Piccolo (Gressoney-La-Trinité)

Questi due incantevoli villaggi walser si trovano su una terrazza glaciale, e per raggiungerli bisogna percorrere un sentiero ripido che parte a sud di Gressoney-La-Trinité. Il trekking dura circa un’ora, ma l’impegno viene ripagato da una vista mozzafiato sulla catena del Monte Rosa. L’architettura walser qui è perfettamente conservata, con tipici edifici in legno e pietra che offrono uno sguardo autentico sulla vita di un tempo.

Noversch ed Ecko (Gressoney-La-Trinité)

Queste piccole frazioni sono conosciute per i loro stadel, tipiche costruzioni walser. In particolare, gli stadel di Noversch e Ecko sono stati edificati da due famiglie di rilievo, gli Zumstein e i Lischtgi, che hanno lasciato un’importante eredità architettonica.

Tschalvrino (Gressoney-St-Jean)

Questo villaggio è accessibile in auto e si trova lungo la strada che da Gressoney-St-Jean porta al Castel Savoia. Tschalvrino ospita alcuni tra i più antichi stadel della valle, risalenti al 1547 e al 1578.

San Grato (Comune di Issime)

San Grato è un affascinante villaggio walser che può essere raggiunto attraverso una semplice passeggiata. Oltre ai tradizionali stadel, il villaggio è noto per la chiesetta di San Grato – Chröiz, un piccolo gioiello architettonico immerso nella quiete montana. La passeggiata è adatta a tutti e offre uno scenario naturale ideale per chi ama esplorare la natura senza troppa fatica.

Mascognaz (Comune di Ayas)

Questo villaggio è uno dei più celebri esempi di restauro e valorizzazione del patrimonio walser. Mascognaz è stato trasformato in un albergo diffuso, dove le antiche abitazioni walser sono diventate rifugi di lusso senza perdere il loro fascino originario. Il villaggio è raggiungibile attraverso un facile sentiero in salita, ed è perfetto per chi desidera trascorrere una vacanza indimenticabile in un contesto storico e naturale unico.

Cunéaz (Comune di Ayas)

Cunéaz è situato a breve distanza dagli impianti di risalita, il che lo rende facilmente accessibile. Qui si trovano alcuni dei più bei rascard della Val d’Ayas, strutture in legno tipiche della tradizione walser, utilizzate un tempo come magazzini per il fieno. La vicinanza agli impianti e alle piste lo rende una meta ideale per chi ama combinare natura e sport invernali.

St-Jacques (Comune di Ayas)

St-Jacques, chiamato anche “Canton des Allemands”, è un tranquillo villaggio immerso nel verde, ricco di storia e di testimonianze legate alle migrazioni walser. Punto di partenza per numerose escursioni nella valle, St-Jacques conserva un’atmosfera rurale e autentica che incanta i visitatori. Perfetto per chi desidera passeggiare nei boschi o esplorare i prati alpini, rappresenta un punto strategico per avventurarsi lungo i sentieri walser.

I villaggi walser del Piemonte

Anche sul lato piemontese è ancora possibile ritrovare i villaggi originari dei walser, tenuti con cura e che continuino a vivere.

Macugnaga (Provincia di Verbania)

Macugnaga, situata ai piedi della spettacolare parete Est del Monte Rosa, è uno dei più importanti insediamenti walser in Piemonte. Accanto alla Chiesa Vecchia nella frazione di Staffa, si trova un antichissimo tiglio, simbolo della comunità locale. La leggenda narra che l’albero fu piantato dai primi coloni walser per simboleggiare la crescita del nuovo insediamento. Sotto le sue fronde, gli anziani del villaggio si riunivano per prendere decisioni importanti, e oggi il tiglio fa ancora da testimone alla vita del villaggio. Ogni anno, a metà luglio, si svolge la festa di San Bernardo, che celebra le tradizioni walser e conclude con una suggestiva processione sotto l’albero. Nella frazione di Isella si trova un autentico villaggio walser rimasto pressoché intatto, con il forno comune e una piccola chiesa che raccontano di tempi lontani.

Macugnaga  villaggio walser

Fonte: iStock

Macugnaga, situata ai piedi della spettacolare parete Est del Monte Rosa, è uno dei più importanti insediamenti walser in Piemonte

Rimella (Provincia di Vercelli)

Fondato nel XIII secolo, Rimella è un piccolo comune della Valsesia che conserva ancora oggi il caratteristico dialetto di origine tedesca. Qui si trova il più antico museo walser del Piemonte, ospitato all’interno di una baita restaurata che riflette il tipico stile architettonico dell’epoca. Il museo celebra il popolo “più alto d’Europa” e offre un viaggio nella storia della cultura walser attraverso oggetti e documenti d’epoca. Rimella è un luogo ideale per chi vuole scoprire le radici culturali di questa popolazione in un contesto montano affascinante.

Alagna Valsesia (Provincia di Vercelli)

Alagna Valsesia è un altro importante centro della cultura walser, colonizzato nel XIII secolo. La zona è caratterizzata da alpeggi e frazioni sparse, dove è ancora possibile osservare le tipiche architetture walser. Le case di pietra e legno si fondono perfettamente con l’ambiente circostante, creando un paesaggio di rara bellezza. Alagna è una meta perfetta per gli amanti delle escursioni e del trekking, con numerosi sentieri che si snodano tra le montagne.

Riva Valdobbia (Provincia di Vercelli)

Situata nell’alta Valsesia, Riva Valdobbia è un piccolo comune di appena 200 abitanti che dal 2019 è stato incorporato nel comune di Alagna Valsesia. Fondato dai coloni walser di Gressoney-Saint-Jean, Riva Valdobbia mantiene un forte legame con le sue radici storiche e culturali. Qui, i visitatori possono esplorare le antiche frazioni e scoprire un paesaggio montano ancora incontaminato.

Formazza (Provincia del Verbano-Cusio-Ossola)

Formazza è il primo insediamento walser a sud delle Alpi ed è uno dei comuni più settentrionali del Piemonte. La cultura walser è ancora profondamente radicata nella vita quotidiana degli abitanti, e il piccolo comune ospita un interessante museo dedicato a questa popolazione. A Casa Forte, ospitata in un edificio del XVI secolo, racconta gli aspetti più significativi della vita e della cultura walser. Accanto alla sezione etnografica, in cui gli oggetti di cultura materiale raccontano la vita quotidiana delle genti walser, il museo ospita un’importante raccolta di statue lignee dal XV secolo. Un breve ma scenografico viaggio alla riscoperta del mondo walser, con visite aperte tutto l’anno. Oltre al museo, Formazza offre numerosi percorsi naturalistici che attraversano paesaggi di montagna mozzafiato.

Trekking ed escursioni

Gli amanti del trekking possono esplorare la cultura walser seguendo  il Gran Sentiero Walser, 12  percorsi tematici che toccano le tre regioni di Piemonte, Valle d’Aosta e Canton Ticino, lungo le valli Valsesia, Val d’Ossola, Valle di Gressoney e Valle Rovana. 153 km in totale, suddivisi in 11 tappe, con oltre 200 punti d’interesse, con pannelli informativi che raccontano la storia di questa antica popolazione. Per i meno allenati iWalser réng è un itinerario turistico senza difficoltà particolari, lungo più di 8 km che permette di fare l’intero giro della conca di Gressoney-Saint-Jean e apprezzarne le bellezze paesaggistiche e le numerose emergenze culturali che lo caratterizzano. È un percorso che può impegnare l’intera giornata se si intende visitare i siti culturali che si incontrano lungo il percorso. Risalendo il corso del torrente Lys si giunge ben presto a Tschemenoal, villaggio Walser interamente in legno. Superato il Lago Gover e la cascata di Ònderwoald, si giunge al fiabesco Castel Savoia, residenza estiva da favola della regina Margherita. Il sentiero scende poi, tra larici e praterie, fino alla meravigliosa Villa Margherita, oggi sede del comune di Gressoney-Saint-Jean. Attraversato il ponte di legno sul torrente Lys, si ritorna al punto di partenza.

Il Centro studi e l’Ecomuseo

Per chi desidera approfondire la cultura walser, il Walser Kulturzentrum di Gressoney-Saint-Jean rappresenta un punto di riferimento fondamentale. Fondato nel 1982, questo centro studi si impegna nella promozione e salvaguardia della lingua e della cultura walser, con particolare attenzione ai Comuni di Gressoney-Saint-Jean, Gressoney-La-Trinité e Issime. Ogni anno, il centro offre corsi di Titsch, Töitschu e Tedesco, oltre a organizzare mostre e convegni dedicati alla cultura locale. Attivo anche a livello internazionale, collabora con l’Internationale Vereinigung für Walsertum e il Comitato Unitario delle Isole linguistiche storiche germaniche in Italia, pubblicando opere sulla lingua, la storia e l’architettura dei walser della Valle del Lys.

Un’opportunità imperdibile per esplorare questa cultura è visitare l’Ecomuseo Walser di Gressoney La Trinité. In questo spazio espositivo, allestito all’interno di un tipico stadel, è possibile immergersi nelle tradizioni walser. Le mostre permanenti coprono vari aspetti del territorio, dalla storia dei ghiacciai e della conquista delle vette all’evoluzione della tecnica alpinistica, fino alla famosa impresa della posa del “Cristo delle Vette” sul Monte Rosa. Inoltre, l’ecomuseo ospita una sezione dedicata al costume tradizionale e una mostra sul percorso verso Binò Alpelté, arricchita da esposizioni tematiche che offrono una visione completa della cultura walser.

Le festività walser

Le festività walser sono momenti di grande rilevanza culturale e spirituale per le comunità locali, che uniscono tradizioni religiose e folklore, e sono senz’altro un’ottima occasione per visitare i villaggi. Tra le occasioni di festa spiccano i Santi Patroni delle parrocchie e delle cappelle, che sono commemorati con cerimonie solenni e processioni, invocati contro mali e disastri naturali, o per ottenere pioggia, abbondanti raccolti. A Gressoney-La-Trinité, la festa patronale si svolge in occasione della Santissima Trinità e prevede una messa seguita da una processione. A Gressoney-Saint-Jean, invece, si celebra San Giovanni il 24 giugno, dove sacro e profano si fondono in una manifestazione di partecipazione popolare che include la benedizione dei bambini e suggestivi fuochi d’artificio.

Anche il Carnevale riveste un’importanza speciale nella tradizione walser: le celebrazioni iniziano con il Giovedì Grasso, quando si usava rubare la pentola del pranzo, seguito dal Venerdì Nero, in cui le persone si sporcavano con carbone e fuliggine. Il Sabato Bagnato portava con sé il divertimento di spruzzare acqua o neve per “lavare” lo sporco dei giorni precedenti. La prima domenica di Quaresima era l’occasione in cui gli anziani si travestivano, approfittando di bevande gratuite nelle osterie.

A Issime, il patrono San Giacomo viene celebrato il 25 luglio, ma, considerando che molti abitanti erano all’alpeggio o all’estero, è stato scelto un secondo patrono invernale: San Sebastiano, il 20 gennaio. Questa festa si caratterizza per la messa solenne e per festeggiamenti che includono falò, pranzi abbondanti e momenti di musica e ballo, creando un’atmosfera di convivialità che dura fino al giorno seguente.