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Bangkok, la capitale tra futuro e tradizione

Bangkok è la vibrante e affascinante capitale della Thailandia, una città che incanta e sorprende con il suo straordinario mix di modernità e tradizione.

La città di Bangkok, che si trova lungo il fiume Chao Phraya, è una metropoli in costante evoluzione, dove i grattacieli futuristici si ergono accanto ai templi antichi, e i mercati tradizionali  e piccole case, che sembrano appartenere ad un’altra epoca, convivono con i centri commerciali di lusso. Ecco come andare alla scoperta di Bangkok e scoprire le sue attrazioni principali, la sua cultura unica e fornendo consigli pratici per organizzare al meglio il viaggio in questa grande città simbolo del sud est asiatico.

Le origini: storia e cultura di Bangkok

Fondata nel 1782, Bangkok è diventata la capitale della Thailandia sotto il regno dell’antico Re Rama I. Da allora, la città ha vissuto una crescita esponenziale, passando da essere un piccolo villaggio di pescatori fino a diventare una delle metropoli più dinamiche ed importanti del continente asiatico. La storia di Bangkok, inoltre, è strettamente legata alla dinastia Chakri, che continua a governare il paese ancora oggi.

La cultura di questa metropoli è una fusione unica di influenze thailandesi, cinesi, indiane ed occidentali. La città è molto conosciuta anche per la sua ospitalità ed il sorriso dei suoi abitanti, conosciuti come il “sorriso thailandese”. La religione predominante in città, come del resto nell’interna Thailandia, è il Buddhismo Theravada, i cui ideali caratterizzano la vita quotidiana e le tradizioni dei cittadini locali.

Skyline di Bangkok all'alba, con grattacieli futuristici in primo piano

Fonte: iStock

Skyline di Bangkok all’alba

Cosa vedere a Bangkok: le attrazioni principali

Il Grande Palazzo Reale e Wat Phra Kaew

Il Grande Palazzo Reale è senza dubbio una delle principali attrazioni della città di Bangkok. Il complesso venne costruito nel 1782, quando questi edifici servivano come residenza ufficiale del Re di Thailandia. All’interno del palazzo reale si trova il Wat Phra Kaew, il Tempio del Buddha di Smeraldo, che ospita la statua del Buddha più venerata di tutto il Paese. La visita al Grande Palazzo Reale è in grado di trasportare i visitatori in un viaggio nel tempo, alla scoperta della storia della monarchia thailandese, osservando anche l’affascinante architettura tradizionale thai.

Il tempio di Wat Arun

Conosciuto come il tempio dell’alba, Wat Arun è uno dei templi più iconici della città di Bangkok. Il tempio si trova sulla riva occidentale del fiume Chao Phraya ed è famoso per la sua imponente prang, ovvero la sua torre centrale, decorata con mosaici di porcellana colorata unici nel loro genere. La salita alla cima della torre offre una vista spettacolare sulla città e sul fiume, rendendo Wat Arun un luogo imperdibile per i visitatori e per osservare Bangkok da un’angolatura differente.

Il Buddha sdraiato al tempio di Wat Pho

Il tempio Wat Pho, anche conosciuto come Tempio del Buddha Sdraiato, è un altro tempio assolutamente imperdibile a Bangkok. Il tempio ospita una gigantesca statua dorata del Buddha sdraiato, lunga 46 metri e alta 15 metri, che viene visitata quotidianamente da centinaia di turisti e credenti provenienti non solo dalla Thailandia, ma da tutto il mondo.

Wat Pho è anche il luogo di nascita del tradizionale massaggio thailandese ed i visitatori possono godere di un autentico massaggio rilassante all’interno del tempio, previa prenotazione, che può avvenire comodamente online e che si consiglia di effettuare a causa del grande afflusso di interessati a questa pratica.

Fotografia interna del tempio di Wat Pho, con la famosa statua del Buddha Sdraiato in oro

Fonte: iStock

Famosa statua del Buddha Sdraiato, nel tempio di Wat Pho

Mercati e vita notturna della capitale

Bangkok è famosa anche per i suoi mercati vivaci e colorati, che sono in grado di offrire un’esperienza di shopping unica per i visitatori della città. Tra i più famosi ci sono il Chatuchak Market, uno dei mercati all’aperto più grandi del mondo, nel quale è possibile trovare assolutamente di tutto ed è diviso in diverse zone, all’interno delle quali è possibile trovare addirittura diverse specie di animali vivi. Inoltre, è famoso Bangkok il mercato notturno di Patpong, noto per la sua atmosfera vivace e le sue bancarelle di artigianato locale e dove è possibile acquistare souvenirs.

Inoltre, la vita notturna di Bangkok è altrettanto vibrante, con una vasta gamma di opzioni che vanno dai bar sui tetti dei grattacieli, i rooftop bar come lo Sky Bar al Lebua State Tower, ai club di musica elettronica e ai locali di cabaret. C’è anche la famosa Khao San Road, strada punto di riferimento per i backpackers, ricca di bar, ristoranti, bancarelle di street, locali notturni e tanto altro.

Consigli pratici per il viaggio

Quando visitare Bangkok
Il clima di Bangkok è tropicale, con tre principali stagioni: la stagione calda (marzo-maggio), la stagione delle piogge (giugno-ottobre) e la stagione fresca (novembre-febbraio). La stagione fresca è il periodo migliore per visitare la città, con temperature più miti e meno umidità.

Come muoversi a Bangkok

Muoversi a Bangkok può rappresentare una vera e propria sfida a causa del traffico intenso, ma ci sono diverse opzioni di trasporto disponibili. È consigliabile, ad esempio, utilizzare diverse app di trasporto, molto utilizzate nel sud est asiatico, come Grab e Bolt, che consentono di evitare eventuali incomprensioni ed ottenere tariffe trasparenti.

La rete di trasporti pubblici di Bangkok, inoltre, è in continua espansione e modernizzazione. Oltre ai classici taxi ed i tradizionali e comuni tuk-tuk, infatti, la città è servita da una metropolitana efficiente, conosciuta con la sigla MRT, e da un sistema di treni sopraelevati, chiamata BTS Skytrain. Questi mezzi collegano le principali aree urbane della città. Inoltre, il recente lancio del treno ad alta velocità e la prevista espansione dell’aeroporto di Suvarnabhumi sono segni del continuo sviluppo infrastrutturale della città.

Dove alloggiare a Bangkok?

Bangkok è una città che offre una vasta gamma di opzioni di alloggio. È possibile trovare che vanno dagli ostelli economici agli hotel di lusso. Le aree più ricercate sono quelle di Sukhumvit, Silom e Sathorn, che sono tra le più popolari per i turisti, grazie alla loro posizione centrale e alla vicinanza ai principali punti di interesse della città.

Bangkok è una città magica, che incanta con il suo mix unico di tradizione e modernità. Dalle antiche meraviglie dei suoi templi ai grattacieli futuristici che dominano la skyline, la capitale thailandese offre un’esperienza di viaggio senza eguali nel sud est asiatico. Con la sua cultura vibrante, la deliziosa cucina tradizionale ed una gamma infinita di attrazioni, Bangkok è una destinazione che promette di lasciare un’impronta indelebile nel cuore di ogni visitatore. Organizzare un viaggio a Bangkok significa prepararsi a un’avventura ricca di scoperte, emozioni e ricordi indimenticabili.

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Sofia, i luoghi da non perdere nella capitale bulgara

Sofia, capitale della Bulgaria, è una città dalla storia millenaria, dove antico e moderno si intrecciano in un’atmosfera unica. La città sorprende con un’infinità di luoghi da visitare, ognuno dei quali racconta una storia diversa. Dalle maestose cupole dorate della Cattedrale di Aleksandr Nevskij, simbolo indiscusso di Sofia, alle rovine romane e bizantine che riemergono dal sottosuolo, dal Parco Borisova gradina, polmone verde della città, ai panorami spettacolari dal monte Vitosha.

Ma Sofia non è solo storia e tradizione. La città vanta una vivace scena artistica, con gallerie d’arte, musei moderni e teatri che propongono un ricco calendario di eventi. Pronta a conquistare i cuori dei viaggiatori con i suoi tesori nascosti, la capitale bulgara offre un’esperienza indimenticabile a chi desidera immergersi nella sua cultura vibrante e nella sua bellezza autentica.

Cattedrale di Aleksandr Nevskij

Dedicata al santo guerriero russo, la Cattedrale di Aleksandr Nevskij è un capolavoro dell’architettura neobizantina che domina il panorama cittadino con le sue cupole dorate. Costruita tra il 1882 e il 1912 in memoria della liberazione della Bulgaria dal dominio ottomano, con i suoi 45 metri di altezza e una superficie di 3.170 metri quadrati è la più grande chiesa ortodossa della Bulgaria e la seconda più grande dell’intera regione balcanica.

All’esterno, colpisce per l’eleganza della sua facciata, impreziosita da mosaici e dettagli in oro, mentre l’interno avvolge i visitatori in un’atmosfera mistica e solenne, accentuata dalle splendide decorazioni in marmo, alabastro e pregiate opere d’arte sacra. L’abside, il cuore della chiesa, è impreziosito da mosaici raffiguranti scene bibliche, mentre l’iconostasi, un’elaborata parete divisoria decorata con icone, separa la navata dal presbiterio. Ma la vera perla della cattedrale è la cripta, dove sono custodite alcune reliquie di San Giovanni Battista e una collezione di icone provenienti da tutta la Bulgaria.

Museo di Storia Nazionale della Bulgaria

Il Museo di Storia Nazionale della Bulgaria è il più grande e completo del paese, custode di un patrimonio storico e culturale inestimabile. Fondato nel 1973, ospita oltre 650.000 reperti che raccontano la storia della Bulgaria dalla preistoria ai giorni nostri. L’edificio che ospita il museo, un’ex residenza del periodo comunista, è già di per sé un’attrazione interessante. Al suo interno, le sale espositive si snodano su quattro piani, offrendo un percorso cronologico attraverso le varie epoche che hanno plasmato il paese, dalle prime tracce di insediamenti umani sul territorio bulgaro all’epoca moderna.

Tra i reperti più preziosi del museo si trovano la Maschera d’Oro dei Traci, risalente al V secolo a.C., testimonianze dell’epoca romana, reperti bizantini e ottomani. La sezione dedicata al Medioevo ospita manoscritti miniati, icone religiose e oggetti di uso quotidiano, mentre l’esposizione sulla storia moderna ripercorre le vicende del paese dalla Rinascita nazionale all’epoca comunista. Ampio spazio è riservato alla storia religiosa del paese, con una sezione dedicata al cristianesimo ortodosso, con una ricca collezione di icone religiose, e un’altra alla religione islamica.

Chiesa di Santa Sofia

La chiesa che dà il nome alla città, che fino al XIV secolo era conosciuta come Sredec, è un affascinante connubio di stili architettonici che raccontano la lunga storia di Sofia. Costruita originariamente come basilica durante il regno dell’imperatore romano Costantino II, nel corso dei secoli la Chiesa di Santa Sofia ha subito diverse modifiche e trasformazioni, riflettendo i tumultuosi eventi storici della regione. Durante il VI secolo, sotto l’imperatore Giustiniano I, la chiesa fu ricostruita in stile bizantino, assumendo l’aspetto che conosciamo oggi.

Con la conquista ottomana del 1387, venne convertita in moschea e solo dopo la liberazione della Bulgaria nel 1878, l’edificio riacquistò il suo status di luogo di culto cristiano e riportata al suo antico splendore. Dichiarata monumento nazionale, la chiesa di Santa Sofia presenta all’esterno un aspetto austero, caratterizzato da una facciata mattoni rossi, mentre l’interno rivela tutta la sua grandeur bizantina. Visitandola, si possono ammirare i resti di mosaici bizantini, tracce della sua antica gloria, e i reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi, che testimoniano la lunga storia del sito.

Chiesa di Boyana

Patrimonio dell’UNESCO dal 1979, la Chiesa di Boyana è un gioiello dell’arte medievale bulgara. Immersa nella quiete del Monte Vitosha, alla periferia della città, questa piccola chiesa costruita tra il X e il XIII secolo è composta da due edifici principali, la chiesa originaria e un ampliamento successivo, e presenta un’architettura tipica bizantina a croce greca con cupole. Ma è all’interno che si scopre la vera meraviglia: custodisce infatti un tesoro inestimabile di affreschi, realizzati in diverse fasi tra il 1259 e il 1280, che ricoprono letteralmente le pareti e la volta della chiesa, narrando scene bibliche e vite di santi con una straordinaria ricchezza di dettagli e colori.

In totale sono raffigurate 89 scene tratte dalla Sacre Scritture e 240 figure umane di rilievo nella storiografia cristiana Oltre al loro valore artistico, queste opere offrono una preziosa testimonianza sulla vita, la cultura e la società bulgara del XIII secolo. Scene di vita quotidiana, abiti tipici, oggetti di uso comune ci permettono di immergerci in un’epoca lontana e di conoscere da vicino la vita del tempo. La maestria artistica e l’eccezionale stato di conservazione degli affreschi della Chiesa di Boyana ne fanno uno degli esempi più completi e meglio conservati di pittura murale bizantina nell’Europa orientale.

Teatro Nazionale Ivan Vazov

Il Teatro Nazionale Ivan Vazov è un imponente edificio neoclassico che domina il panorama cittadino e rappresenta uno dei simboli più iconici della Bulgaria. Inaugurato nel 1907, porta il nome di Ivan Vazov, poeta e drammaturgo considerato il padre della letteratura bulgara. Opera degli architetti austriaci Ferdinand Fellner e Hermann Helmer, è un capolavoro di eleganza e raffinatezza. La facciata monumentale, caratterizzata da un colonnato e un timpano decorato con sculture allegoriche, si affaccia su un ampio giardino che invita al passeggio. All’interno, l’atrio e i foyer sono impreziositi da marmi, stucchi dorati e lampadari di cristallo, che conferiscono un’atmosfera sontuosa e raffinata.

Il cuore del teatro è la Sala Grande, che può ospitare fino a 750 spettatori, decorata con dorature, velluti rossi e lampadari a goccia. Vanta un palcoscenico tra i più grandi d’Europa, incorniciato da un sipario dipinto da Arnold Böcklin, che ospita i principali spettacoli di opera, balletto e prosa.  Il Teatro Nazionale Ivan Vazov ospita un ricco cartellone di rappresentazioni teatrali, che spaziano dai classici della drammaturgia bulgara e internazionale alle opere contemporanee, e include anche concerti, opere liriche e balletti.

Teatro Nazionale Ivan Vazov, Sofia

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Teatro Nazionale Ivan Vazov, Sofia

Monte Vitosha

Con la sua sagoma inconfondibile a forma di cupola, il monte Vitosha domina il panorama cittadino dall’alto dei suoi 2.290 metri di altitudine. Situato alle porte di Sofia, il primo parco nazionale bulgaro è attraversato da una fitta rete di sentieri adatti a tutti i livelli di esperienza, che lo rendono la meta ideale per un’escursione giornaliera nella natura. I diversi percorsi conducono attraverso boschi rigogliosi e prati fioriti, regalando viste spettacolari sulla città e la pianura circostante. La vetta del monte Vitosha, chiamata Černi Vrăh, è raggiungibile anche tramite una funivia che parte da Sofia. Gli amanti della cultura trovano immersi nel verde anche la chiesa di Boyana e il monastero di Dragalevtsi, un complesso monastico risalente al XIV secolo.

Vitosha Boulevard

Vitosha boulevard è il principale viale commerciale di Sofia, il cuore pulsante della città dove si concentrano negozi, ristoranti, bar e locali alla moda. Prende il nome dal Monte Vitosha e attraversa il centro città per circa 1,8 chilometri, da Piazza di Santa Domenica (Sveta Nedelya) al Parco del Sud. La sua storia risale al XIX secolo, quando era una semplice strada sterrata costeggiata da case basse, ma con il passare del tempo si è trasformato in un’elegante arteria cittadina, fiancheggiata da un’architettura eclettica, con una miscela di edifici storici e moderni che riflettono la lunga storia di Sofia. Tra i palazzi ottocenteschi e le boutique di design, si aprono terrazze e caffè all’aperto che invitano a soffermarsi per sorseggiare un drink e ammirare l’atmosfera vivace della via.

Parco Borisova gradina

Situato nel centro di Sofia, il parco Borisova gradina è un’oasi di pace e tranquillità a due passi dal trambusto urbano. Con i suoi oltre 300 ettari di estensione, rappresenta il più grande parco della capitale bulgara e uno dei più amati dai suoi abitanti. La sua fondazione risale al 1884, quando lo zar bulgaro Boris III avviò la trasformazione del parco, commissionando la piantumazione di alberi e la creazione di sentieri e laghi.

Nel corso degli anni, Borisova gradina si è arricchito di numerose attrazioni, tra cui il Teatro dell’Esercito, il Museo Etnografico all’Aria Aperta, lo Stadio Nazionale e il Palazzo dei Congressi. Oggi il parco è una meta ideale per trascorrere una giornata all’aria aperta. Si può passeggiare lungo i viali alberati, fare jogging o andare in bicicletta sulle numerose piste ciclabili, rilassarsi sulle rive del lago artificiale o sostare in uno dei tanti caffè e ristoranti. Nel corso dell’anno il parco ospita inoltre diverse manifestazioni culturali, tra cui concerti, spettacoli teatrali e festival.

Museo archeologico

Completamente rinnovato e riaperto al pubblico nel 2018, il Museo Archeologico Nazionale ospita una vasta collezione di reperti che raccontano la storia della Bulgaria dalla preistoria al Medioevo. Con oltre 1 milione di oggetti esposti, è uno dei più importanti del suo genere nei Balcani e rappresenta una tappa imperdibile per gli amanti della storia e dell’archeologia. Il museo è ambientato in un’ex moschea ottomana del XIV secolo, già di per sé un’opera d’arte caratterizzata da cupole e minareti, che si integra perfettamente con il panorama cittadino e conferisce al museo un’atmosfera suggestiva. I reperti sono suddivisi in diverse sezioni tematiche, ognuna dedicata a un periodo storico, che comprendono ceramiche, sculture, monete che offrono una panoramica completa della vita quotidiana, della religione e dell’arte delle antiche civiltà che hanno popolato il territorio bulgaro.

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Borghi itinerari culturali tradizioni Viaggi

I borghi di pescatori più belli e suggestivi d’Italia

L’Italia, con la sua ricca storia e cultura, offre infinite sorprese e meraviglie: tra le gemme nascoste, i borghi di pescatori si distinguono per il fascino senza tempo e l’autenticità. Piccoli paesi costieri, sparsi lungo le coste, non sono soltanto luoghi di rara bellezza, ma anche custodi di tradizioni secolari.

Immaginate di camminare tra strette viuzze acciottolate, con le case dai colori vivaci che si affacciano su un mare cristallino, laddove il profumo di salsedine si mescola al suono delle onde che si infrangono con dolcezza sulla riva e sulle barche che riposano al sole: ogni angolo racconta una vicenda, ogni pietra è testimone di un passato che traspare tuttora, ogni scorcio fa sognare.

Andiamo, allora, alla scoperta di alcuni tra i borghi di pescatori più belli e suggestivi d’Italia da Nord a Sud.

Vernazza, splendide Cinque Terre

Nel favoloso scenario Patrimonio UNESCO delle Cinque Terre, provincia di La Spezia, Vernazza si fa notare per la piazzetta e il porticciolo naturale che osservano il blu e il suggestivo “labirinto di scale” che scendono e salgono e regalano viste che non si possono descrivere a parole.

Una sosta non può mancare presso la Chiesa, a picco sul mare, di Santa Margherita d’Antiochia, quasi “nave in partenza” alta 40 metri, e al Castello dei Doria, maestoso bastione su cui spicca una torre cilindrica: l’interno, oggi è sede museale ed espositiva e il panorama è a dir poco mozzafiato.

Ancora, dalla stazione ferroviaria, parte un sentiero lastricato e verticale di due chilometri che conduce al Santuario di Nostra Signora di Reggio, dove ammirare il noto dipinto della Madonna Nera con il Bambino Gesù.

L’incanto di Camogli

Sempre in Liguria, affascina come non mai il variopinto borgo marinaro di Camogli, la “città dai mille velieri bianchi”: la visita può iniziare dall’antico nucleo storico disegnato da stretti vicoletti ombreggiati dalle tipiche e alte case dai colori pastello e dalle decorazioni trompe d’oeil.
Qui non mancano piazzette, botteghe artigiane e scalinate che portano al mare.

Salendo i gradini di marmo dal porticciolo, ecco l’ingresso alla Basilica di Santa Maria Assunta del XII secolo, in stile barocco, con pregevoli affreschi ottocenteschi, marmi policromi e stucchi in oro: uno sguardo dal sagrato incanta con il panorama da cartolina sulle case colorate, il molo con le barche e l’azzurro del mare.

Di sicuro interesse è altresì il Castello della Dragonara, edificato nel XII secolo, custode di cimeli donati dai camogliesi tra il Settecento e il Novecento quali, ad esempio, ex-voto, carte nautiche, strumenti di navigazione, documenti, libri, modellini in legno di velieri.

Una passeggiata sul lungomare “Via Garibaldi”, con le case “ammassate” l’una all’altra in un trionfo di tinte differenti e la spiaggia, è la degna conclusione di una giornata indimenticabile.

Tellaro, amato dai poeti

Tellaro, Lerici

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Il colorato borgo di Tellaro, Liguria

Altro borgo marinaro tra i più belli d’Italia è Tellaro, frazione dell’altrettanto favolosa Lerici, arroccato su una scogliera, che si raggiunge seguendo una via panoramica sul mare che parte da Lerici, passa per Maralunga e Fiascherino. Chi ama l’avventura, invece, può inoltrarsi lungo uno dei numerosi sentieri immersi nella profumata macchia mediterranea.

Nell’ameno territorio del Golfo dei Poeti, Tellaro dona un’atmosfera davvero unica, con chicche quali la Chiesa di San Giorgio, la raccolta spiaggia con porticciolo e scogliera, e la coinvolgente celebrazione del Natale Subacqueo la notte del 24 dicembre.

Portofino e Noli, due borghi da sogno

La rassegna non sarebbe completa senza menzionare la celebre Portofino, frequentata dal jet set internazionale, dalle case color pastello, la vivace Piazzetta acciottolata che si affaccia sul porticciolo punteggiato dagli yacht, le boutique esclusive e il cinquecentesco Castello Brown con museo che accoglie mostre d’arte, e Noli, perla del Savonese, nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia, tra spiaggia, natura e storia, con simboli quali il medievale Castello di Monte Ursino, la Loggia della Repubblica che cita, tra gli altri, il passaggio di Dante, la Concattedrale di San Pietro, e l’inconfondibile Torre dei Quattro Canti che svetta con i suoi 38 metri di altezza.

Sperlonga, vita da spiaggia e storia

Tra i Borghi Più Belli d’Italia, Sperlonga è il connubio perfetto tra la vita da spiaggia, la movida e luoghi storici che valgono assolutamente una tappa.

Tra le spiagge più belle vanno nominate la Canzatora, di sabbia fine e adatta alle famiglie con bambini, la Fontana, molto apprezzata dagli abitanti, Salette, una delle principali, di sabbia finissima e lambita da acque trasparenti.

Da vedere poi il caratteristico centro storico con la Torre Centrale, la Torre del Nibbio, la Torre Truglia, le chiese e, soprattutto, la Villa e la Grotta di Tiberio con gli scavi, il Museo archeologico e l’ampia cavità naturale rocciosa aperta sul Tirreno.

Peschici, meraviglioso Gargano

Approdiamo poi in Puglia con il meraviglioso territorio del Gargano e la bellezza di Peschici, gioiello su una scogliera a picco sul mare, fondato nel X secolo dai monaci benedettini, con gli stretti vicoletti, le candide casette, le botteghe artigiane, le scalinate bianche e i balconi fioriti.

A donare un panorama eccezionale sulla baia è il Castello, sul promontorio più alto del borgo marinaro, mentre perfetto esempio di arte romanica pugliese è la piccola Chiesa di Sant’Elia del XII secolo.

La costa, a sua volta, ha davvero dell’incredibile con spiagge da sogno come, solo per citarne alcune, la spiaggia principale di sabbia dorata, ottima per le famiglie, la Baia di Manaccora a pochi chilometri dal centro, incontaminata e selvaggia, e Cala Lunga, celata tra le rocce nell’abbraccio dei trabucchi.

Polignano a Mare, la più accogliente

Polignano a Mare, Puglia

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Lama Monachile, Polignano a Mare

Si tratta, senza dubbio, di uno dei più bei borghi marinari pugliesi che si specchiano nell’Adriatico, luogo natale di Domenico Modugno, una tappa da non tralasciare per nessun motivo.

Ma cosa vedere a Polignano a Mare? Sicuramente il centro storico, cui si accede oltrepassando l’Arco Marchesale (o Porta Grande) tuttora sormontato dai resti della quattrocentesca chiesetta di San Giuseppe. A pochi passi, ecco la Chiesa della Madonna dell’Assunta, poi il Ghetto Ebraico, la Chiesa del Purgatorio, la Chiesa di Santo Stefano e innumerevoli viuzze disseminate di botteghe, pasticcerie, ristoranti tipici e gelaterie.

Il Ponte Borbonico e Lama Monachile (o Cala Porto) sono l’incanto di Polignano, una delle zone più panoramiche e suggestive, in particolare al tramonto.

Positano, Ravello e Atrani, gioielli della Costiera Amalfitana

Il viaggio tra i borghi marinari più suggestivi d’Italia prosegue in una terra incredibile, la Costiera Amalfitana: qui, tra le tante mete spettacolari, ci soffermiamo su Positano, Ravello e Atrani.

Positano è la “cartolina della Costiera”, dallo skyline ineguagliabile, ambita dal jet set fin dagli Anni Sessanta, plasmata da scoscese e strette stradine ricche di caffè e negozietti, e da amene spiagge di ciottoli. Da vedere la Chiesa di Santa Maria Assunta con cupola in maiolica e icona bizantina della Vergine del XIII secolo.

Ravello si fa ammirare in particolare per i magnifici giardini sulle scogliere, tra cui menzionare Villa Rufolo, risalente al XIII secolo, in stile moresco, dai vasti panorami sui giardini terrazzati, e Villa Cimbrone, in stile medievale arroccata su una ripida altura.

Infine, Atrani è il borgo più piccolo della Costiera Amalfitana, tra la montagna e il mare, a un chilometro dalla celebre Amalfi: tutte le attrazioni sono comodamente visitabili a piedi, tra le viuzze del centro, le scalinate, i cortili e la “Piazzetta“, dove contemplare il mare. Tra le chiese, di impatto sono la Chiesa di San Salvatore de Birecto e la Collegiata di San Maria Maddalena.

Scilla, bellissima Calabria

Uno sguardo poi al borgo calabrese di Scilla, arroccato su un suggestivo promontorio a picco sul Tirreno, dove apprezzare il Castello Ruffo risalente addirittura al 493 a.C., oggi sede del Centro regionale per il recupero dei centri storici calabresi, il quartiere San Giorgio, cuore pulsante del centro insieme a Chianalea, con tramonti che lasciano senza fiato e un’atmosfera da fiaba.

Non lontano dal Castello Ruffo, ecco la Chiesa della Santissima Immacolata, dagli eleganti mosaici. Il mare è cristallino e le spiagge incredibili, un invito a tuffarsi e a godere di una vacanza balneare senza pari.

Cefalù, “Perla del Mediterraneo”

Arriviamo poi nel nord della Sicilia per scoprire Cefalù, incantevole borgo medievale alle pendici delle Madonie definito a ragione “Perla del Mediterraneo“.

Qui si incontrano il mare, la storia e la tradizione, in un tripudio di profumi e colori, e il tempo sembra davvero essersi fermato. Simbolo è la Rocca, maestosa rupe calcarea che sorveglia l’abitato e consente di godere di un panorama introvabile altrove, da Palermo a Capo d’Orlando, soprattutto quando il sole scende oltre l’orizzonte.

Tappe obbligate anche il Tempio di Diana, risalente al V secolo a.C., la Cattedrale normanna, commissionata nel 1131 e consacrata nel 1267 custode di pregiati mosaici bizantini, le possenti Mura Megalitiche e Porta Marina (vero nome Porta Pescara), scenografico affaccio sul Vecchio Molo.

Castelsardo, il borgo più bello della Sardegna

Infine, eccoci in Sardegna con uno dei suoi borghi più belli, Castelsardo, in provincia di Sassari, autentico, raccolto, dalla tipica atmosfera vacanziera lungo la Costa Paradiso, affacciato sul mare del Golfo dell’Asinara.

Passeggiando senza fretta, catturano lo sguardo il Castello dei Doria, la fortezza che si staglia nel punto più elevato, con al suo interno il Museo dell’Intreccio Mediterraneo che racconta l’arte della cestineria, la Concattedrale di Sant’Antonio Abate con annesso Museo Diocesano/Museo Maestro di Castelsardo, la Chiesa medievale di Santa Maria delle Grazie, e i moltissimi palazzi storici.

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Viaggio in Alsazia: Strasburgo, Colmar e la Strada dei Vini

L’Alsazia, piccola ma incantevole regione della Francia, è un territorio famoso per i suoi paesaggi pittoreschi ed i suoi affascinanti borghi antichi. La regione, situata al confine con Svizzera e Germania, lungo la sponda occidentale del Reno, è un vero e proprio paradiso per tutti gli amanti della natura e per chi cerca paesini da esplorare, che sembrano appena usciti dalle fiabe più famose. Con le sue vallate colorate, le sue colline ed i preziosi vitigni, dominata dai monti Vosgi, la regione dell’Alsazia è celebre per le sue due principali città più conosciute: Strasburgo e Colmar.

Questa regione è un mix unico di arte e storia, si tratta di una terra che, pur conservando le sue antiche tradizioni, accoglie al suo interno anche le influenze dei Paesi vicini, creando una regione senza eguali in Europa, per il suo mix di culture. Le case colorate a graticcio, conosciute con il nome di “colombages”, i suoi eccellenti vini e la ricca storia renderanno il viaggio in questa regione francese assolutamente indimenticabile.

Cosa vedere a Strasburgo

La città di Strasburgo è il capoluogo dell’Alsazia e sede del Parlamento Europeo e si trova al confine con la Germania, con una doppia influenza culturale, sia francese che tedesca, che le è valsa il soprannome di “città dalle due anime”. Strasburgo è una città in grado di affascinare i propri visitatori, provenienti da tutto il mondo, con il suo mix di modernità e tradizione.

Il centro storico e la Petite France

Il centro storico di Strasburgo è una zona completamente pedonale, che si affaccia sui canali che scorrono in città e lo rendono un luogo spettacolare da esplorare a piedi. Passeggiando tra le sue stradine, inoltre, si possono scoprire angoli davvero suggestivi, piazzette nascoste e viste mozzafiato sui canali. Un modo ancora più affascinante ed unico per scoprire la città è fare un giro in battello, ammirando i magnifici palazzi che incorniciano i corsi d’acqua, il giusto luogo per gli amanti della fotografia.

La Petite France è la parte più antica e pittoresca del centro storico ed è anche nota come il quartiere dei conciatori. Qui, tra case a graticcio colorate, si trova la famosa Maison de Tanneurs, uno degli edifici più antichi della città, oggi Patrimonio dell’Unesco. L’edificio originale a due piani presenta delle soffitte ventilate, che offrivano ai conciatori dell’epoca le condizioni ideali per la trasformazione del cuoio e l’essiccazione delle pelli.

La cattedrale di Notre Dame di Strasburgo e la sua piazza

C’è poi la Cattedrale di Notre Dame, uno dei monumenti più iconici della città di Strasburgo. Questa struttura venne definita da Victor Hugo come un “prodigio di grandezza e leggiadria”, ed è anche famosa per la sua guglia alta ben 142 metri, la facciata ornata da statue e le imponenti e colorate vetrate. All’interno si trova, inoltre, l’Orologio Astronomico, un capolavoro rinascimentale del sedicesimo secolo. L’Orologio attira soprattutto per il gioco dei meccanismi che, ogni giorno, a mezzo giorno e mezzo, si mettono in moto contemporaneamente, quando si possono vedere le diverse età della vita, che sfilano davanti alla morte. Più in alto, invece, sfilano davanti a Gesù gli apostoli, il cui passaggio è segnato dal canto e dal battito d’ali di un grande gallo.

Foto della città di Strasburgo all'alba con la cattedrale sullo sfondo

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Vista della città di Strasburgo, Francia

Durante il periodo natalizio, la Piazza della Cattedrale di Strasburgo, conosciuta anche come la capitale del Natale, si trasforma in un magico regno delle fiabe con i suoi mercatini natalizi, tra i più antichi d’Europa e conosciuti in tutto il mondo. In questa piazza è possibile trovare anche Maison Kammerzell, situata in Piazza della Cattedrale, una delle più antiche ed importanti case della città di Strasburgo, conosciuta anche per la sua facciata in legno, unica, decorata con diverse figure che rappresentano: I cinque sensi, I segni zodiacali, Scene sacre e profane I quattro stadi della vita.

Piazza della Repubblica nel quartiere tedesco

Piazza della Repubblica è una delle più importanti della città di Strasburgo ed è situata nel quartiere tedesco della città. Questa piazza è ricca di edifici amministrativi e culturali, tra cui il Palais du Rhin, il Palazzo della Giustizia ed il Teatro Nazionale di Strasburgo. Si tratta della piazza più grande di Strasburgo, un luogo ideale dove potere fare shopping e gustare un caffè in uno dei suoi numerosi locali.

Arte e cultura a Strasburgo

Per gli amanti di storia, cultura ed appassionati di arte, Strasburgo è una città che ha molto da offrire. Tra i musei da visitare, si consigliano ai visitatori sicuramente il Museo di arte Moderna e contemporanea, uno dei più grandi dell’intera Francia, ed i Musei di Palazzo Rohan, che ospitano al loro interno il Museo Archeologico, il Museo delle Arti Decorative ed il Museo delle Belle Arti. C’è poi anche il famoso Museo dell’Opera di Notre-Dame, conosciuto per la sua collezione di arte decorativa e plastica della regione del Reno.

Cosa mangiare a Strasburgo?

Strasburgo è una città da scoprire anche attraverso i suoi gusti e la sua cucina. Tra i piatti tipici dell’Alsazia spiccano sicuramente la Tarte Flambée, una sorta di pizza con cipolla, formaggio, pancetta e uova, la Choucroute, un piatto a base di carne di maiale con verza e cavolo e, infine, i Pretzel, un pane salato a forma di cuore o fiocco. Da non perdere, poi, il Foie Gras, patè di fegato d’oca, e i croissant di ogni tipo, che sono una specialitá del Paese.

Cosa vedere a Colmar?

Colmar è una piccola cittadina che incanta con le sue casette colorate a graticcio, le sue chiesette gotiche, i piccoli ponti ed i canali, fra le città più incantevoli d’Europa, anche grazie al suo aspetto medievale. È conosciuta anche come “Petite Venice”, la Piccola Venezia, per la presenza di numerosi e affascinanti canali che ricordano Venezia. Passeggiare per le vie di Colmar offre un’atmosfera fiabesca, con le sue botteghe artigianali e le deliziose pasticcerie.

È anche capoluogo dell’alto Reno e fu fondata durante il Sacro Romano Impero. Colmar, grazie anche alla sua posizione, ha una doppia anima, francese e tedesca, ed il suo nome deriva probabilmente dal latino columbarium, dovutato alla presenza dell’allevamento delle colombe del Re ai tempi di Carlo Magno.

La Collégiale Saint-Martin e gli edifici storici di Colmar

La Collégiale Saint-Martin è il luogo di culto principale di questa città dell’Alsazia e si tratta di un maestoso esempio di architettura gotica tipica della regione alsaziana. Passeggiando fra le vie così suggestive di Colmar, è possibile ammirare numerosi edifici storici e caratteristici. Fra questi spiccano sicuramente la Maison des Tetes e la Maison Pfister, due case storiche rinascimentali: la prima è famosa per le 106 teste scolpite che decorano la facciata e la seconda per la tipica finestra sporgente “erker” e gli affreschi presenti sulle sue facciate.

Un’altra attrazione turistica della città di Colmar è la sua vecchia dogana, con i suoi tetti spioventi e le maioliche colorate, che oggi è sede del mercato degli artigiani. La città è anche famosa per la Statua della Libertà e il Museo Bartholdi, dedicato allo scultore che progettò la statua di New York. Inoltre, il museo del giocattolo è un luogo magico ed unico, dove scoprire l’evoluzione dei giocattoli dal diciannovesimo secolo ad oggi, adatto a tutti, adulti e bambini.

I mercatini di Natale a Colmar

Durante il periodo natalizio, Colmar si trasforma in un vero e proprio villaggio di Babbo Natale, con strade, piazze, ponti e canali addobbati con luci e decorazioni natalizie. A Colmar sono presenti cinque mercatini di Natale, in grado di offrire un’esperienza unica, con casette colorate, dolci, giocattoli e tanto divertimento per grandi e piccini.

Route des Vins d’Alsace, la strada dei vini

Il territorio dell’Alsazia è molto conosciuto a livello internazionale anche per le sue specialità enogastronomiche, oltre che per i suoi spettacolari paesaggi. In questo territorio è presente la Route des Vins d’Alsace, un vero e proprio itinerario enogastronomico che si estende per circa 170 chilometri ed attraversa l’intera regione, fra le regioni vinicole migliori d’Europa

Questa strada del vino, che venne creata ufficialmente nel 1953, parte da Marlenheim, a nord di Strasburgo, fino a Thann, vicino a Mulhouse, passando attraverso diversi territori. È una delle più antiche vie del vino in Francia ed offre un’esperienza unica tra vigneti storici, villaggi pittoreschi e famosi vini pregiati.

Lungo la strada dei vini dell’Alsazia si possono visitare piccoli villaggi come Riquewihr, noto per la sua architettura medievale e le case colorate, Eguisheim, spesso votato come uno dei più bei villaggi di Francia e Obernai, villaggio situato vicino a Strasburgo, una città affascinante con una ricca storia e numerose cantine da esplorare.

Distesa di vigneti nelle colline francesi dell'Alsazia

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Vigneti nelle colline francesi dell’Alsazia, in Francia

A livello internazionale, l’Alsazia è rinomata per i suoi vini bianchi freschi e aromatici, come il Riesling, il Gewurztraminer, il Pinot Grigio ed il Muscat e per assaporarli, lungo la via dei vini, è possibile effettuare numerose attività ed esperienze, come tour guidati e degustazioni nelle cantine locali, o anche passeggiare tra i vigneti durante i diversi festival di vino locali. Questo percorso non solo celebra i vini eccellenti dell’Alsazia, ma offre anche un’immersione completa nella cultura, nella storia e nelle tradizioni di questa affascinante regione francese.

Un viaggio in Alsazia, alla scoperta di Strasburgo, Colmar e la Strada dei Vini è sicuramente un’esperienza indimenticabile, ricca di storia, cultura, paesaggi mozzafiato e prelibatezze culinarie, che renderanno la visita in questa regione della Francia un’esperienza indimenticabile, anche dal punto di vista dei sapori.

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Viaggio a Bagno di Romagna nel segno del benessere tra terme e natura

Gli italiani sono sempre più alla ricerca di luoghi dal ricco patrimonio storico e naturale, da visitare anche durante un weekend fuori porta lontano dalle folle e dal caos delle destinazioni più turistiche. L’Emilia Romagna, da sempre, si ritaglia un posto d’onore tra le regioni in grado di offrire borghi particolari che non vede l’ora di condividere con i viaggiatori più curiosi alla ricerca di esperienze autentiche all’insegna della lentezza, sia d’estate che d’inverno.

Uno di questi borghi, perfetto da visitare in tutte le stagioni, è Bagno di Romagna, non solo un luogo incantevole, ma una meta perfetta dove rigenerarsi nel segno del benessere. Situato sull’Appennino, in provincia di Forlì Cesena, vanta una tradizione termale antichissima risalente ai tempi dei romani, i quali costruirono ampie terme apprezzate come sosta tra Roma e Ravenna. Se volete staccare la spina e rilassarvi, scoprite insieme a noi questo borgo, premiato dal Touring Club Italiano con la Bandiera Arancione, un riconoscimento che attesta l’impegno della località nel preservare le bellezze del suo territorio.

La storia di Bagno di Romagna: dai romani a Mussolini

Nel nome è racchiusa la sua storia, dalla più antica a quella più recente: Bagno di Romagna deriva dal latino balneum, ‘bagno’, e racconta il periodo glorioso dei romani che qui realizzarono vasti impianti termali; l’estensione di ‘Romagna’ avviene dopo il 1923, quando il confine della regione venne spostato da Mussolini fino a comprendere anche Bagno, prima appartenente alla provincia di Firenze. Questa decisione fu presa per includere la sorgente del Tevere in Emilia Romagna a chiari scopi di propaganda: l’idea era far nascere il “fiume sacro ai destini di Roma” nella provincia di nascita del Duce.

Tra questi due periodi spicca quello medievale, durante il quale il borgo cominciò a trasformarsi in un salotto termale frequentato soprattutto da nobili e aristocratici che, come i romani, conoscevano bene le proprietà curative delle sue acque termali. Oggi, questa tradizione continua a rappresentare il maggior punto d’interesse del borgo, dove sono presenti numerose strutture moderne che offrono esperienze di benessere complete, ma non solo. Le strade in pietra del paese racchiudono anche alcuni tesori storici da scoprire durante una tranquilla passeggiata che, per gli amanti della natura, si estende ai paesaggi del Parco delle Foreste Casentinesi.

Cosa vedere a Bagno di Romagna

Non solo terme, un weekend a Bagno di Romagna abbraccia il concetto di benessere a 360 gradi: da una passeggiata nel centro storico ai sentieri escursionistici immersi nella natura. Ecco cosa vedere nel borgo e nei suoi dintorni.

Il centro storico

Le vie acciottolate del centro, dal fascino medievale e rinascimentale, sono lo scenario ideale in cui trascorrere un pomeriggio tranquillo all’insegna dei suoi monumenti ed edifici storici. Nel cuore di Bagno di Romagna svetta la Basilica di Santa Maria Assunta, custode dei tesori risalenti all’arte della “Romagna Toscana”. Qui ci sono anche sette cappelle realizzate da diversi artisti, tra cui una Vergine eseguita nella bottega di Donatello verso il 1410. Proseguendo su Via del Capitano vi imbatterete nel palazzo omonimo che, con la sua particolare facciata adornata da oltre 70 stemmi, testimonia il tempo in cui i capitani fiorentini suggellavano il loro mandato nella Val di Bagno.

Prima o dopo aver esplorato il borgo, provate alcune delle sue specialità tipiche, una su tutte i basotti, tagliolini cotti in brodo, disposti a strati in una teglia e gratinati. Da non perdere anche i tortelli, cotti sulla pietra refrattaria e farciti con ingredienti sempre diversi in base alle stagioni, normalmente erbette o patate, e la focaccia di Bagno, un dolce pasquale caratterizzato da una crosta croccante e sottile, con interno soffice e spugnoso.

Centro storico Bagno di Romagna

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Ombrelli colorati decorano il centro storico di Bagno di Romagna

Relax presso i centri termali

La realtà di Bagno di Romagna è legata soprattutto alle sue acque termali, confermandosi come la meta ideale per chiunque desideri un weekend all’insegna del benessere e della cura di sé. I benefici delle sue acque, come abbiamo anticipato all’inizio dell’articolo, sono rinomate fin dai tempi degli antichi Romani, una fama che proseguì anche sotto il dominio fiorentino, durante il quale ospiti illustri venivano proprio qui a rigenerarsi nelle piscine della cittadina, tra cui i figli di Lorenzo il Magnifico e lo scultore Benvenuto Cellini.

Le strutture termali del borgo sono moderne e offrono tanti servizi per soddisfare ogni esigenza, dal semplice relax a quelle specifiche per la salute. Dai bagni termali alle saune, dai bagni di vapore agli idromassaggi, tra le strutture più rinomate, alcune convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale, c’è lo Stabilimento Termale Euroterme, il più frequentato, specialmente per via delle piscine esterne aperte sia d’estate (anche di sera) che d’inverno. Altri indirizzi da segnare sono le Terme Roseo e le Terme S. Agnese.

Attività nella natura

Le colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo sono perfette per gli amanti delle attività all’aria aperta. In particolare, da Bagno di Romagna potete intraprendere i numerosi percorsi escursionistici all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, perfetti per ogni livello di preparazione e per ogni stagione. Sono oltre 600 i chilometri di sentieri, gli itinerari dedicati alla MTB, i sentieri natura e i percorsi ad alta accessibilità come il “Sentiero delle Foreste Sacre” o “L’Alta via dei Parchi”.

Le famiglie con bambini, invece, non possono perdersi il Sentiero degli Gnomi: da secoli, leggende narrano degli avvistamenti di gnomi e fatine che girano nei boschi intorno a Bagno di Romagna. Se parlate con gli abitanti del borgo molti vi diranno di avere incontrato uno gnomo! Dalla fama di borgo degli gnomi è nato un sentiero tematico dedicato ai bambini, un percorso che permette di conoscere la vita e la funzione benigna di queste piccole creature che stimolano la fantasia di grandi e piccini.

Apennino tosco-romagnolo

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Scorcio dell’Appennino Tosco-Romagnolo
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Itinerario in Camargue tra borghi, cavalli e saline

Uno scenario fiabesco dove cavalli bianchi, fenicotteri e tori incontrano saline misteriose e borghi senza tempo. Stiamo parlando di Camargue, una regione del sud della Francia considerata tra le più magiche e affascinanti. Il perché è molto semplice: qui la bellezza selvaggia del territorio si sposa alla perfezione con le tradizioni di una cultura millenaria che affianca la soavità della Francia al calore e alla vivacità spagnola. Quest’area è formata dal delta del fiume Rodano ed è costituita soprattutto da saline, estendendosi a sud di Arles per oltre 30 chilometri.

Molto diversa dal resto della Provenza, dai campi di lavanda al glamour della Costa Azzurra, Camargue conquista con il suo fascino selvaggio da assaporare in un itinerario di tre giorni alla scoperta dei suoi luoghi più belli. Preparatevi a danzare con i gitani, a lasciarvi ammaliare da animali splendidi e a perdervi tra le strade acciottolate di antichi borghi.

Giorno 1: a spasso tra borghi e saline

Da dove partire per scoprire la regione di Camargue se non dalla sua porta d’accesso? La città di Arles è un luogo ricco di storia che affonda le sue radici nell’epoca del glorioso impero romano testimoniato dai resti di imponenti monumenti come il teatro antico, le terme di Costantino, numerosi templi e obelischi. Patrimonio UNESCO, Arles fu anche la casa di Van Gogh per un anno, dal 1888 al 1889, dove creò oltre 300 opere d’arte tra cui “Terrasse de Cafe La Nuit”. Questo café esiste ancora ed è inutile dirvi che rappresenta uno degli spot più fotografati!

La seconda tappa da non perdere è Aigues Mortes, città fortificata ed ex quartier generale dei cavalieri templari, da dove partì la crociata del XIII secolo. Passeggiare sulle sue mura, alte 10 metri, vi permetterà di godere di una vista mozzafiato sul territorio circostante, mentre il suo centro storico, un labirinto di vicoli acciottolati e casette colorate, brulica di vita. Da qui si raggiungono facilmente le Saline du Midi d’Aigues-Mortesil luogo perfetto dove terminare il vostro primo giorno di viaggio perché le distese sconfinate di vasche di sale si tingono di rosa al tramonto, creando uno spettacolo indimenticabile.

Anfiteatro di Arles

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Anfiteatro romano ad Arles

Giorno 2: parchi naturali e cavalli bianchi

Amanti della natura, il secondo giorno è dedicato interamente a voi. Uno dei luoghi più belli da scoprire nella regione di Camargue è sicuramente il Parco Naturale Regionale, protetto dal 1970, dove distese infinite di paludi salate fanno da casa a fenicotteri rosa, tori neri e cavalli bianchi. In questo ecosistema vive anche una straordinaria varietà di flora e fauna, tra cui oltre 250 specie di uccelli, 40 specie di mammiferi e diverse specie di pesci e rettili. Il parco custodisce anche la cultura e tradizione tramandata dai guardiani dei cavalli, noti come “gardians” che, con le loro mandrie di tori selvatici, sono parte integrante del paesaggio.

Un altro parco da segnare sul vostro itinerario è quello ornitologico di Pont de Gau, perfetto per gli appassionati di birdwatching. Questa piccola area lunga 7 chilometri ospita oltre 200 specie diverse di volatili, tra cui i famosi fenicotteri rosa. Qui potrete passeggiare lungo i sentieri e ammirare da vicino questi eleganti animali nel loro ambiente naturale, oltre che aironi, garzette, ibis, gabbiani, avocette e molti altri uccelli, sia migratori che residenti.

Giorno 3: relax sulle spiagge e feste gitane

Non solo parchi naturali, borghi antichi e saline, la regione di Camargue vanta anche chilometri di spiagge dove le dune di sabbia si alternano ad acque cristalline. L’ultimo giorno del vostro itinerario trascorretelo nel relax della costa, tranquilla e dall’atmosfera incontaminata. Tra le spiagge più belle ci sono la Plage de l’Espiguette, a Le Grau-du-Roi, caratterizzata da sette chilometri di sabbia fine e acque turchesi, perfetta per famiglie e amanti degli sport acquatici, la Plage de Beauduc, immersa nella Riserva Naturale Nazionale della Camargue, e la Plage de Piemanson, la più selvaggia e famosa per i suoi venti, ideali per praticare sport quali il kitesurf e windsurf.

Tra un tuffo e l’altro potete fare sosta nella città costiera di Saintes-Maries-de-la-Mer, famosa non solo per le sue spiagge, ma anche per la festa gitana de Le Pèlegrinage des Gitans, organizzata ogni anno nel mese di maggio. In questa occasione, migliaia di Rom, Sinti e Manouches provenienti da tutta Europa si riuniscono per celebrare la loro santa patrona, Sara la Nera, e per onorare le loro tradizioni ancestrali.

Come arrivare in Camargue

Raggiungere Camargue è molto semplice, soprattutto dal Nord Italia. Chi viaggia in automobile deve considerare una distanza di 580 chilometri da Milano, 430 da Torino e 460 da Genova. Consigliamo di accedere attraverso la Liguria, percorrendo l’autostrada A10 Genova-Ventimiglia che, superato il confine, diventa Autoroute du Soleil A8.

Se invece avete poco tempo e preferite viaggiare con l’aereo, sono molte le compagnie che collegano le principali città italiane con gli aeroporti di Marsiglia e Nizza. Da qui vi basterà noleggiare un’auto, la soluzione ideale per scoprire la regione in autonomia, o utilizzare i mezzi pubblici.

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Quest’anno in Grecia puoi viaggiare su una compagnia di elicotteri

Le isole del Mar Egeo, autentiche perle della Grecia, sono senza dubbio una delle mete più affascinanti e desiderate per una vacanza davvero indimenticabile: il suggestivo arcipelago, composto da oltre 2.000 isole e isolotti, offre infatti una combinazione unica di bellezze naturali, ricchezza storica e culturale, nonché un’ospitalità calorosa che affonda le radici in millenni di tradizione.

Dalle acque cristalline che lambiscono spiagge di sabbia dorata, ai pittoreschi e candidi villaggi arroccati sulle colline, ogni isola vanta caratteristiche inconfondibili, dalle celebri Santorini e Mykonos, famose per la vita notturna e paesaggi mozzafiato, alle meno conosciute ma altrettanto favolose Folegandros e Naxos, così da soddisfare le più svariate esigenze.

Tuttavia, finora visitarle ha richiesto lunghi viaggi in traghetto, orari di volo scomodi, crociere o, per i più fortunati, lo yacht privato.

Ma tutto cambierà quest’estate, grazie all’arrivo di Hoper, la prima compagnia aerea di linea per elicotteri in Grecia: la compagnia, con sede ad Atene, propone posti individuali su voli di linea in elicottero verso undici gettonate destinazioni nell’Egeo, ovvero Atene, Antiparos, Folegandros, Ios, Kea, Mykonos, Patmos, Santorini, Sifnos, Spetses e Tinos.

Hoper sta per trasformare il turismo in Grecia

Fondata dagli imprenditori greci e appassionati di viaggi Demitris Memos, Costas Gerardos e George Papaioannidis, Hoper punta a trasformare il turismo greco rendendo accessibili al turista medio voli in elicottero convenienti, veloci, panoramici e sicuri verso le splendide isole greche.

I voli sono operativi tutto l’anno con una flotta di cinque elicotteri Robinson R44 e R66, ognuno con cabine di pilotaggio in vetro in modo che i viaggiatori possano ammirare il paesaggio lungo il tragitto.

Se avete vissuto un’estate in Grecia, sapete che la vera bellezza della vacanza sta nel viaggio non pianificato“, ha detto a Travel + Leisure Dimitris Kossyfas, direttore commerciale di Hoper. “Con Hoper, vi aiutiamo in modo rapido e senza intoppi“.

Un modo affidabile per sperimentare viaggi flessibili per le Isole Greche

Partire all’ultimo minuto, anche verso isole lontane, non sarà più un problema: i passeggeri hanno la possibilità di prenotare online fino a tre ore prima della partenza. I voli durano 45 minuti o meno, consentendo di risparmiare ore preziose ed evitando tutti quei problemi che possono insorgere con i trasporti “classici” come, ad esempio, mal di mare, emicranie o nausea.

E a differenza degli yatch, il viaggio da un’isola all’altra con Hoper non è riservato all’1% dei turisti: le tariffe di sola andata hanno prezzi ragionevoli da 160 a 350 euro.

Siamo qui per aiutarvi a vedere di più della Grecia in modo economicamente vantaggioso e a godere della libertà che l’estate greca offre a tutti”, ha sottolineato Kossyfas.

Con rotte e orari di partenza fissi, la compagnia aerea offre quindi un modo affidabile per sperimentare viaggi flessibili intorno alle isole greche: “un passo unico senza precedenti” per il turismo greco, secondo il Ministro del Turismo Olga Kefalogianni.

I voli partono dalla base di Hoper a Koropi (15 minuti in auto dall’aeroporto internazionale di Atene), così come da Mykonos e Santorini. La compagnia ha aggiornato tutti gli eliporti esistenti nelle destinazioni che serve attualmente e ha in programma di aggiungerne di nuove sulla terraferma entro la fine dell’anno. Inoltre, effettua voli charter su richiesta.

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Alla scoperta dello splendido borgo di Specchia in Puglia

Incastonata nel cuore del Salento, Specchia è uno dei borghi più affascinanti della Puglia nella provincia di Lecce. Si tratta di un borgo di era medievale che ha saputo mantenere intatto il suo fascino antico nel tempo, a metà strada tra il Mar Adriatico ed il Mar Ionio. Caratterizzato da stradine lastricate, case in pietra bianca ed atmosfere suggestive, Specchia rappresenta la destinazione ideale per chi desidera immergersi nella storia e nelle tradizioni di questa meravigliosa regione italiana.

Un angolo della Puglia da non lasciarsi sfuggire per niente al mondo.

Un po’ di storia, le origini di Specchia

La storia di Specchia affonda le sue radici nell’epoca medievale, situato in un territorio abitato già in epoca preistorica. Il nome “Specchia” deriva probabilmente dalle specchie, degli antichi cumuli di pietre che venivano utilizzati come punti di riferimento o di vedetta dell’epoca. Il borgo medievale pugliese si sviluppò intorno al nono secolo, periodo in cui venivano costruite  fortezze e difese contro le incursioni del popolo dei Saraceni. Camminando ancora oggi per le strade del centro storico di Specchia, si percepisce l’atmosfera di un tempo così lontano come quello medievale.

Tra le accoglienti stradine del borgo pugliese abitano poco meno di 5.000 anime e sono custoditi edifici dal valore storico-artistico inestimabile. Sono diverse le influenze culturali che Specchia ha assorbito e che l’hanno resa senza dubbio una vera e propria meraviglia, capace di offrire tantissimo a chi la sceglie come meta delle sue esplorazioni, dal punto di vista architettonico, artistico, storico e gastronomico.

Cosa vedere a Specchia, gioiello salentino

Il centro storico del borgo

Il cuore di Specchia rappresenta il suo centro storico: un labirinto di vicoli stretti e tortuosi, pavimentati con lastre di pietra calcarea. Passeggiando per queste piccole vie, è facile ritrovarsi di fronte ad antiche case in pietra, cortili fioriti e scorci pittoreschi, che sembrano usciti da una cartolina. Uno dei punti più interessanti e suggestivi del centro storico di Specchia è Piazza del Popolo, il centro della vita cittadina, sulla quale si affacciano alcuni degli edifici più importanti del borgo.

Castello e Palazzo Risolo, simboli di Specchia

L’antico Castello Risolo, situato proprio in Piazza del Popolo, è uno dei simboli di Specchia, che venne costruito nel quindicesimo secolo. Il castello ha subito diverse modifiche nel corso dei secoli, ma conserva tutt’oggi il suo imponente aspetto. Oggi questo antico edificio è la sede di diversi eventi culturali e mostre temporanee, ed è possibile visitare alcune delle sue sale interne. La visita al castello offre ai visitatori una splendida vista sulla piazza e sulle case circostanti, per un panorama sicuramente da ricordare.

Accanto al castello, sempre in Piazza del Popolo, si trova Palazzo Risolo, un elegante edificio nobiliare, risalente al diciassettesimo secolo. Questo palazzo, con la sua facciata decorata e i suoi interni raffinati ed eleganti, è un esempio di architettura barocca salentina. Al suo interno, oggi, ospita il Municipio di Specchia e alcune sale espositive dove è possibile ammirare diverse opere d’arte.

La Chiesa Madre

Facciata della Chiesa Madre di Specchia

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Chiesa Madre del borgo medievale di Specchia

La Chiesa Madre, che è stata dedicata alla presentazione della Beata Vergine Maria, è un altro importante edificio religioso di questo piccolo borgo della Puglia. La chiesa venne costruita nel XVI secolo ed è un esempio di architettura rinascimentale e tratti dello stile barocco. All’interno, si possono ammirare altari in marmo, dipinti e sculture che testimoniano la ricchezza artistica di Specchia.

Antica chiesa di Sant’Eufemia

La chiesa di Sant’Eufemia è uno degli edifici religiosi più antichi di Specchia, situata poco fuori il centro abitato. Questa chiesa, in stile romanico-bizantino, è un vero tesoro d’arte e spiritualità del borgo pugliese. L’interno, così semplice ma suggestivo, conserva affreschi e decorazioni uniche,  che raccontano la storia religiosa del borgo di Specchia. La chiesa è circondata da ulivi secolari, che creano un’atmosfera di pace e contemplazione.

I frantoi ipogei, per la produzione di olio

Una dei luoghi più particolari di Specchia sono sicuramente i frantoi ipogei, antichi luoghi di produzione dell’olio ricavati nel sottosuolo. Questi frantoi, che risalgono al periodo medievale, rappresentano un’importante testimonianza della tradizione olearia del Salento. Oggi è possibile visitarli per scoprire le tecniche di produzione dell’olio pugliese, immergendosi in un mondo sotterraneo, affascinante e misterioso.

Alberi di ulivo nelle campagna salentine

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Alberi di ulivo delle campagne salentine

Cosa fare nel borgo medievale di Specchia

Natura, passeggiate e trekking

Specchia può essere il punto di partenza ideale per escursioni e passeggiate nel territorio Salentino. I dintorni del borgo offrono numerosi sentieri, che attraversano uliveti, vigneti e campi coltivati, permettendo di immergersi a pieno nella natura e scoprire il paesaggio rurale della regione. Una delle escursioni sicuramente più suggestive è quella che conduce alla Serra di Specchia, una collina da cui si gode di una vista panoramica mozzafiato sul borgo di Specchia e sulle campagne circostanti.

Eccellenze pugliesi e degustazioni enogastronomiche

Da anni Forbes celebra la Puglia per i suoi sapori e per la sua cucina ed il borgo di Specchia non fa eccezione. Durante la visita non bisogna assolutamente perdere l’occasione di degustare i prodotti tipici locali del territorio pugliese. Ci sono numerosi ristoranti e trattorie tipiche, che offrono piatti della tradizione salentina, preparati con ingredienti freschi e genuini. Tra le specialità da provare ci sono sicuramente le orecchiette con le cime di rapa, il purè di fave con cicorie, e i pasticciotti, deliziosi dolci di pasta frolla ripieni di crema.

Eventi e manifestazioni

Specchia è un borgo vivace, nel quale si svolgono numerosi eventi e manifestazioni durante tutto l’anno. Tra i più importanti eventi di questo borgo ci sono: la Festa di San Nicola, patrono del borgo, che si celebra a maggio con processioni, spettacoli lungo le vie e fuochi d’artificio, e la Notte della Taranta, un festival di musica tradizionale salentina che attira visitatori da tutta Italia. Partecipare rappresenta un’ottima occasione per conoscere la cultura e le tradizioni locali e farsi trasportare dall’animo salentino del popolo locale.

Specchia è un luogo magico, dove il tempo sembra essersi fermato e dove è possibile riscoprire il piacere delle cose semplici. La sua bellezza, la sua storia e le sue tradizioni ne fanno una meta imperdibile per chi visita la Puglia e vuole scoprire il Salento, con la sua arte, la sua cultura e le sue spiagge strepitose.

 

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Tunisi, visita alla Medina tra storia, cultura e tradizione

La Medina di Tunisi, capitale della Tunisia, è un labirinto affascinante di strade strette, souk vibranti e architettura storica. Questo sito patrimonio dell’UNESCO dal 1979 ospita circa 700 monumenti tra palazzi e moschee e offre una finestra sul passato glorioso della città. Esplorare la Medina è tappa imperdibile per chiunque visiti Tunisi, e un’esperienza immersiva che permette di scoprire la cultura, la storia e le tradizioni tunisine.

Cos’è la Medina

La Medina è il centro storico più antico delle città del Maghreb, solitamente fortificato da mura difensive. Si tratta della zona più affascinante della città, vivace e caotica; certamente il luogo da cui iniziare la visita. La Medina di Tunisi è del XIX secolo e oggi è circondata dalla circonvallazione che segue l’antico percorso della cinta muraria. La Porta di Francia è la principale entrata della Medina

Cosa vedere nella Medina di Tunisi

Il modo migliore per visitare le Medine è quello di camminare, passeggiare e farsi trasportare senza meta, seguendo colori e profumi, per immergersi in un’atmosfera e in una vivacità unica delle Medine. Quella di Tunisi è particolarmente bella, ricca di punti di interesse e monumenti, quindi, in questo andare, guardatevi intorno, alzate lo sguardo, poi abbassatelo e sedetevi per assaporarla in e con tutti i sensi.

Ecco cosa non perdere nella visita alla Medina di Tunisi:

Souk della Medina

I souk della Medina sono un dedalo di mercati coperti dove si può trovare di tutto, dai tessuti pregiati alle spezie aromatiche, dai gioielli artigianali ai profumi esotici. Ogni souk è specializzato in un tipo di merce; e tra i più noti ci sono il Souk El Attarine, famoso per i suoi profumi, e il Souk El Berka, noto per i gioielli.

Moschea Zitouna (Moschea dell’Olivo)

Fondata nel 732, la Moschea Zitouna è il cuore spirituale della Medina e la principale moschea tra quelle rimaste. Con la sua imponente architettura tradizionale e il grande cortile interno, la moschea è un esempio straordinario dell’arte e della cultura islamica. La possente costruzione è circondata da un portico su due piani e sormontato da una grande cupola riccamente decorata. Sebbene l’accesso sia limitato ai musulmani, la vista esterna e l’atmosfera circostante meritano sicuramente una visita, specialmente al richiamo alla preghiera, quando uomini e donne accorrono frettolosamente da ogni parte del centro. Nella biblioteca annessa alla moschea sono conservati codici riccamente miniati e alcune pergamene molto rare.

Moschea di Sidi Mahrez

Anche la Moschea di Sidi Mahrez vale decisamente una visita. Costruita in stile ottomano, la moschea è adornata da ben 9 cupole sul tetto. Dedicata al profeta Mohammed Mahrez es Seddiki, le cui spoglie si trovano dall’altro lato della strada, l’ingresso è vietato ai non musulmani. Tuttavia, vale la pena raggiungerla per visitarla almeno dall’esterno. Una curiosità: Sidi Mahrez (951-1022), è considerato il patrono di Tunisi, noto anche come “il sultano della medina”. Il suo nome fu legato alla fondazione del quartiere ebraico della città vecchia di Tunisi, Elhara, che per quasi 10 secoli fu il cuore pulsante della comunità ebraica di Tunisi, la cui localizzazione sarebbe stata scelta gettando un bastone dall’alto della moschea, che oggi porta il suo nome.

I palazzi Dar Hussein e Dar Ben Abdallah

Il palazzo Dar Hussein, costruito nel XVIII secolo e ristrutturato durante il secolo successivo, oggi è sede dell’istituto di arte e archeologia della Tunisia. L’accesso al cortile interno è gratuito. Poco distante, si trova il palazzo Dar Ben Abdallah, che ospitail museo del folklore di Tunisi, che ospita ornamenti, costumi e mobilia della tradizione cittadina e una vasta collezione di monete e medaglie che raccontano la storia economica della Tunisia. Il museo offre un interessante spaccato della vita quotidiana e delle tradizioni commerciali del paese attraverso i secoli.

Medersa Slimania e Medersa Bachia

Le mederse sono antiche scuole coraniche che testimoniano l’importanza della formazione religiosa nella cultura tunisina. La Medersa Slimania, fondata nel XVIII secolo, e la Medersa Bachia, risalente al XVIII secolo, sono due delle più belle e ben conservate della Medina. Entrambe offrono un affascinante scorcio sulla vita accademica e spirituale del passato.

Dar Lasram

Questo antico palazzo è oggi sede della Società di Salvaguardia della Medina di Tunisi. Dar Lasram è un magnifico esempio di residenza aristocratica tunisina, con sontuosi saloni, cortili interni e ricche decorazioni. La visita a questo palazzo offre un tuffo nell’eleganza e nel lusso delle dimore storiche tunisine.

Ex Presbiterio Santa Croce

È un antico convento ubicato nel cuore della Medina di Tunisi, vicino alla porta di ingresso, interamente rinnovato grazie ad un finanziamento della Cooperazione Italiana. La chiesa è stata edificata nel 1662 ed era l’unica parrocchia esistente in Tunisia. Oggi è un centro di artigianato, di esposizioni temporanee e permanenti, di formazione e di attrazioni culturali tutto l’anno.

Gli altri quartieri di Tunisi

Oltre alla Medina, meritano una visita anche le altre zone della città.

La città nuova

La Ville Nouvelle di Tunisi, costruita durante il periodo coloniale francese, rappresenta il volto moderno e cosmopolita della città. Questo quartiere si distingue per le sue ampie strade alberate, eleganti edifici in stile art déco e numerose piazze. Avenue Habib Bourguiba, spesso paragonata agli Champs-Élysées di Parigi, è il cuore pulsante della Ville Nouvelle, ricco di caffè, negozi e teatri. La città nuova offre un contrasto affascinante con l’antica Medina, mostrando l’evoluzione urbana e culturale di Tunisi. Tra i monumenti più significativi, l’orologio di Place d’Afrique simboleggia la Tunisia moderna.

La Goulette

La Goulette è il vivace quartiere portuale di Tunisi, situato lungo la costa del Mediterraneo. Questo quartiere è la zona trendy e alla moda della città, noto per le sue influenze multiculturali, con una significativa presenza italiana e maltese che si riflette nella cucina locale e nell’architettura. La Goulette è famosa per i suoi ristoranti di pesce, dove si possono gustare specialità marine direttamente sul mare. Dal porto partono e approdano le crociere nel Mediterraneo, mentre nel vicino porto turistico si possono ammirare yacht e barche ormeggiati. Questo è il posto ideale per sedersi a sorseggiare un tè o un caffè arabo, nella piena frenesia e atmosfera della Marina.

Museo del Bardo

Noto alla cronaca per l’attentato terroristico del marzo 2015, il Museo del Bardo è uno dei più importanti musei archeologici del Mediterraneo. Ospitato in un antico palazzo beylicale del XIX secolo, il museo è rinomato per la sua straordinaria collezione di mosaici romani, considerata una delle più ricche al mondo. Le esposizioni coprono diverse epoche storiche, dalla preistoria al periodo islamico, offrendo un affascinante viaggio attraverso la storia della Tunisia. Tra i pezzi più celebri figurano il mosaico di Virgilio e quello della Venere di Bulla Regia. Il Museo del Bardo è una tappa imprescindibile per gli amanti della storia e dell’arte. La residenza è circondata da un lussureggiante giardino.

I dintorni di Tunisi

Con più tempo a disposizione, si possono organizzare gite fuori porta nei dintorni di Tunisi.

Sidi Bou Said

A pochi chilometri da Tunisi, questo pittoresco villaggio costiero è famoso per le sue case bianche e blu, le strette stradine acciottolate e le viste mozzafiato sul Mediterraneo. Sidi Bou Said è un luogo perfetto per passeggiare, fare shopping nei negozi di artigianato e godersi un caffè in uno dei tanti caffè panoramici.

Cartagine

La leggendaria città di Cartagine, con le sue rovine fenicie e romane, è un sito archeologico di grande importanza storica. I visitatori possono esplorare i resti delle terme di Antonino, il teatro romano e la cattedrale di San Luigi. Cartagine, a soli 19 km dalla capitale della Tunisia, offre una straordinaria opportunità di immergersi nella storia antica della regione.

Info Pratiche

Come arrivare a Tunisi

Tunisi è facilmente raggiungibile in aereo. L’aeroporto internazionale di Tunisi-Cartagine si trova a circa 8 km dal centro città e offre collegamenti con molte città europee e africane. Dall’aeroporto, si può prendere un taxi o un autobus per raggiungere la Medina.

Quando andare

Il periodo migliore per visitare Tunisi è durante la primavera (marzo-maggio) e l’autunno (settembre-novembre), quando le temperature sono miti e il clima è piacevole. L’estate può essere molto calda, mentre l’inverno è generalmente mite ma può essere piovoso. Nonostante non ci siano divieti o vincoli particolari, sarebbe bene evitare il periodo del Ramadan, il mese di preghiera e digiuno dei musulmani, perché molte delle attività potrebbero essere chiuse o sospese, e le persone meno disponibili ad accogliere i turisti e viaggiatori.

Cosa mangiare

Un viaggio a Tunisi non può prescindere da un’esperienza immersiva nei gusti e piatti della cucina tunisina, ricca e varia, con influenze mediterranee e nordafricane. Alcuni piatti da provare includono il couscous, il brik (un involtino fritto ripieno di tonno o carne), e l’harissa (una pasta piccante a base di peperoncino). Dopo i pasti e nelle pause è l’occasione perfetta per assaggiare il thé à la menthe (tè alla menta) in uno dei caffè tradizionali della Medina.

Consigli utili

Nel rispetto delle tradizioni locali e religiose, è molto importante fare attenzione e avere piccole accortezze. Nei paesi del Maghreb, non tutti, specialmente le persone più anziane, amano essere fotografati, quindi è molto importante chiedere il permesso prima di scattare una foto. Scarpe comode per visitare le stradine della Medina sono essenziali; insieme a un foulard perché alcuni locali e angoli possono essere umidi, freschi o ventosi. Nei souk la contrattazione è d’obbligo, intrinseco nell’acquisto: bisogna armarsi di pazienza, sedersi e partire da un prezzo molto più basso rispetto a quello che si è disposti a pagare.

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Eskişehir: cosa vedere e cosa fare

Eskişehir, è una città situata nel cuore della Turchia, affascinante e sorprendente grazie alla sua ricchezza culturale, la sua tradizione e modernità, ma anche la vita giovanile che tanto la caratterizza. Eskişehir, che viene spesso trascurata e non considerata come meta turistica nei viaggi in Turchia, merita di essere inserita nei diversi itinerari per scoprire la vera anima della penisola turca. Ecco cosa vedere e cosa fare ad Eskişehir e perché merita assolutamente una visita.

Un tuffo nella storia: Il museo archeologico di Eskişehir

Eskişehir è una città antica, che venne fondata nel 1000 a.C. e questo la rende una città dal carattere storico. Una delle attrazioni principali in città è il Museo Archeologico di Eskişehir, situato nel centro della città. Questo museo offre una panoramica sulla storia dell’antica regione turca, con collezioni che vanno dall’età del bronzo fino all’epoca romana: statue, mosaici e utensili domestici che faranno immergere il visitatore in diverse epoche storiche.

Odunpazarı: il cuore storico della città

Con le sue strade acciottolate e le case in legno, in stile ottomano, il quartiere di Odunpazari rappresenta l’anima storica della città.

Il centro storico rappresenta per i visitatori un vero e proprio viaggio nel tempo, dove questo sembra essersi fermato fra le vie pittoresche delle città di Eskişehir e le numerose botteghe artigianali, che vendono prodotti tipici, come ceramiche, tessuti e gioielli fatti a mano ed i caffè tradizionali. Anche il mercato locale è un ottimo luogo per scoprire prodotti freschi e specialità regionali, per immergersi nella cultura turca, a contatto con la gente del posto.

Nel quartiere di Odunpazari si trova anche il Museo delle Arti Contemporanee, un’opera architettonica moderna, al cui interno è possibile ammirare collezioni turche ed internazionali.

Alla ricerca di relax lungo il fiume Porsuk e al Parco di Kent

Il fiume Porsuk, che attraversa la città, è uno dei simboli di Eskişehir. Le sue rive, lungo le quali è possibile trovare numerose caffetterie e parchi, è il luogo perfetto per chi è alla ricerca di relax e riposo, magari dopo una giornata passata alla scoperta della vicina Ankara, capitale della Turchia. È possibile passeggiare lungo il fiume, noleggiare una bicicletta o, per rendere la vacanza ad Eskişehir un’esperienza davvero unica, è possibile fare un giuro in gondola lungo il fiume.

Eskişehir, infatti, è conosciuta anche come la Piccola Venezia, grazie alle gondole che durante il giorno navigano lungo le acque del Porsuk.

Gondole sul fiume Porsuk in Turchia

Fonte: iStock

Gondole sul fiume Porsuk ad Eskişehir, considerata la Venezia della Turchia

Se poi il giro in gondola non è bastato, per chi desidera pace e tranquillità, il Parco di Kent rappresenta il luogo ideale. Si tratta di un parco urbano con diverse zone pic-nic, ma anche laghetti ed ampie aree verdi dove passare la giornata. È il posto perfetto per una passeggiata rilassante, la corsa mattutina o semplicemente per stendersi sul prato e godersi una giornata di sole.
Durante i mesi estivi questo parco ospita vari eventi all’aperto, che aggiungono un tocco di vivacità alla già piacevole atmosfera del parco.

Scienza e divertimento nel Parco di Sazova

Per gli appassionati di scienza e per chi è alla ricerca di un po’ di svago dopo le giornate in giro per la città e i suoi dintorni, sicuramente non può mancare nell’itinerario il Parco della scienza, dell’Arte e della Cultura di Sazova.

Si tratta di un parco tematico, situato nella periferia della città e facilmente raggiungibile con l’autobus numero 11 dal centro storico di Eskişehir. Questo complesso è composto da diverse attrazione ed è adatto ai visitatori di tutte le età. Si può trovare al suo interno un vero Castello delle Fiabe di Cenerentola, con la sua architettura da favola che lascia a bocca aperta adulti e bambini. Ci sono anche un planetario e ed un acquario all’interno qui a Sazova, oltre che un vecchio treno a vapore, che farà rivivere i tempi delle vecchie locomotive.

Vista dall'alto del castello di Sazova Park

Fonte: iStock

Il castello delle fiabe del parco della scienza, dell’arte e della cultura di Sazova

Il teatro dell’opera e del balletto di Eskişehir

Eskişehir è una città molto vivace anche dal punto di vista culturale. In città è possibile assistere a diversi spettacoli nei teatri, uno fra tutti il Teatro dell’Opera e del Balletto, uno dei pilastri della cultura di Eskişehir. La programmazione degli spettacoli spazia dalle classiche rappresentazioni dell’opera mondiale, alle nuove produzioni. Questo teatro è molto apprezzato da tutti coloro che amano gli spettacoli dal vivo. Il teatro dell’opera e del balletto di Eskişehir è in grado di rendere unica ed indimenticabile la serata dei propri spettatori.

Eskişehir: la città universitaria

Nonostante la vicinanza ad Ankara, Eskişehir è un importante centro universitario per la Turchia. In città, infatti, si trovano due importanti centri universitari: l’Università Anadolu e l’Università Osmangazi. La presenza di questi due istituti rende Eskişehir una città molto vivace e dinamica per giovani e ragazzi. Si tengono, infatti, numerosi eventi culturali, concerti e attività durante tutto l’anno, naturalmente molto più frequenti durante l’anno accademico.

Un viaggio nei sapori di Eskişehir e della cucina turca

La cucina di Eskişehir è un aspetto assolutamente da non trascurare. La città, infatti, offre una vasta gamma di piatti tradizionali della tradizione turca. Da provare qui ad Eskişehir il “çi börek”, una sorta di empanada ripiena di carne e cipolla, tipica della tradizione tartara, oppure le gustose “met helva”, dolci a base di semola e zucchero, ed il “balaban kebap”, una variante locale del classico kebab turco, gustoso e saporito.

Eskişehir di Notte: vita notturna e divertimento

La vivace vita giovanile e la presenza di numerosi studenti universitari rendono questa città la destinazione adatta per chi è alla ricerca di divertimento ed è amante della vita notturna. Sono presenti numerosi pub o discoteche, locali, bar o club dove divertirsi, anche fino a tarda notte.

La zona del fiume Porsuk, poi, è particolarmente animata durante la sera, con numerosi locali che offrono musica dal vivo, DJ set e serate a tema.

Come muoversi ad Eskişehir

Eskişehir è una città facile da esplorare, grazie a un efficiente sistema di trasporti pubblici. Sono presenti tram e autobus, che coprono tutte le principali attrazioni e rendono gli spostamenti per turisti e cittadini comodi e veloci. Per un’esperienza più autentica e scoprire angoli nascosti della città, è possibile noleggiare una bicicletta e percorrere le numerose piste ciclabili che attraversano la città, lungo parchi e fiume Porsuk. Inoltre, il centro città è abbastanza e permette ai turisti di visitare molte delle attrazioni principali a piedi, senza dover ricorrere ai mezzi pubblici.

Eskişehir, molto vicina alla capitale, è una città tutta da scoprire, con il suo mix unico di storia, cultura e modernità, inserita fra le città più sicure del mondo. Una destinazione perfetta per chi è appassionato di arte, amante della natura o in cerca di un’esperienza culinaria autentica.