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Tra tradizioni e fiabe: il Natale in Valsugana

C’è un periodo dell’anno che, probabilmente più di altri, ci catapulta in un mondo fatto di calore, colori e sogni che si avverano: il Natale. E c’è una zona d’Italia in cui tutto questo diventa ancor più magico poiché qualsiasi cosa sembra sospesa tra tradizione e fiaba: la Valsugana, in provincia di Trento.

Un territorio impreziosito da una natura maestosa e puntellato da tipici borghi che durante le festività indossano il loro vestito più bello. Piccole realtà dove le piazze si riempiono di luci, note e profumi grazie agli incantati Mercatini di Natale.

I migliori mercatini di Natale della Valsugana

L’atmosfera che caratterizza questa fase dell’anno dona alla Valsugana un’attrattiva irresistibile e fa sì che la fantasia diventi realtà.

Graziose casette di legno, ricche di oggetti imperdibili e prodotti tipici che conquistano qualsiasi papilla gustativa, a partire da novembre andranno a incoronare diverse località, permettendo al visitatore di scoprire in maniera ancora più intima una zona davvero speciale.

Tra i migliori Mercatini di Natale da visitare ci sono quelli di Levico Terme dal 19 novembre 2022 al 6 gennaio 2023.

Quest’anno festeggeranno la loro ventunesima edizione che avrà luogo all’interno del Parco Secolare degli Asburgo, il più importante giardino storico dei Grandi Giardini Italiani. Un angolo sontuoso di questa località termale che in occasione dell’inaugurazione dei Mercatini Natalizi rievocherà il periodo asburgico, attraverso sfilate e balli di corte in costume.

L’occasione perfetta, sia per i più grandi che per i più piccoli, per lasciarsi trasportare dalle emozioni, ma anche per scoprire l’eccellenza dei prodotti artigianali, i sapori di montagna, gli alberi secolari ricoperti di luci, il profumo di spezie, ottimi vin brûlé e i sorrisi degli artigiani.

Ma non è finita qui, perché per tutto il periodo dell’Avvento sono in programma anche tanti altri appuntamenti: la mostra di presepi, la festa della polenta, la rassegna di musiche natalizie con i cori della Valsugana, ciaspolate sul Lagorai e molto altro ancora.

Parco terme Levico mercatini casette neve turisti

Un altro luogo di questo territorio da non perdere è Pergine Valsugana dove dal 12 novembre di quest’anno al 6 gennaio del 2023 prenderà vita Perzenland & La Valle Incantata – Mercatino di Natale dei Canopi.

Una vera e propria festa dalle atmosfere che il mondo intero ci invidia. Vi basti pensare che, secondo una leggenda, durante il periodo antecedente l’Avvento gli Gnomi Minatori delle miniere scavate attorno a Pergine scendevano a Valle per mettere in vendita giochi, decori, dolcetti e prodotti artigianali e fare festa insieme ai Perginesi.

Ed è proprio su queste note fiabesche che nasce il Mercatino di Natale di Pergine Valsugana, un appuntamento che ripercorrere questa suggestiva leggenda facendo incontrare gli artigiani più antichi del territorio con i giovani artigiani e artisti che con la loro fantasia creano opere d’arte e oggetti di uso quotidiano.

E il cibo? Niente Paura! Saranno presenti anche diverse casette con prodotti di questo amabile territorio del Trentino. Vi basterà dirigervi nella pittoresca Piazzetta dei Sapori e scegliere cosa assaggiare, ma solo ed esclusivamente grazie al supporto di stoviglie e materiale lavabile. Un modo speciale per fare una sorta di viaggio nel tempo.

Un evento davvero particolare e il cui clima è reso ancor più misterioso e pregno di fascino grazie alla presenza dei Krampus, particolari diavoli in grado di dare vita a veri e propri spettacoli indimenticabili.

Poi ancora rassegne musicali e corali, racconti di leggende sotto l’albero e la tradizionale Feuernacht, la notte dei Minatori con appuntamenti di musica e danza.

Infine, ci saranno tanti eventi e laboratori dedicati ai più piccoli, come la lanternata di Natale, i laboratori per scrivere la letterina che verrà depositata direttamente nella cassetta di Babbo Natale, quelli di disegno sulla pace e la fratellanza tra i popoli. E ancora gli Elfi che gireranno per il Mercatino pronti a raccontare storie e fare fotografie insieme ai visitatori. Così come la possibilità di poter ammirare le vetrine di Pergine in cui saranno allestiti presepi tipici, mentre alcuni weekend verranno dedicati agli animali, con l’esperto che spiegherà l’utilità dell’animale specifico nei tempi antichi e moderni.

Insomma, visitare la Valsugana a Natale vuoi dire vivere davvero la magia di questa festività, ma anche scoprire storia e tradizioni di una terra che sembra uscita direttamente da un sogno.

Mercatino Natale Levico
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Feste, riti e tradizioni dal mondo per celebrare l’equinozio d’autunno

È un momento magico e sempre affascinante quello che segna, in maniera definitiva, la fine di una stagione e l’inizio di un’altra. Perché la natura che ci circonda cambia e si trasforma, mettendo in scena i suoi spettacoli più belli, e con lei cambiano anche le nostre abitudini e la quotidianità. Cambiamo anche noi.

E ora che il calendario si avvicina alla fine di settembre è tempo di salutare l’estate e dare il benvenuto all’autunno. Quest’anno, l’appuntamento è previsto venerdì 23 settembre nell’emisfero boreale, dove si attende e si celebra l’equinozio d’autunno.

Gli amanti di questa stagione, che si prepara come ogni anno a regalarci paesaggi e atmosfere magiche e suggestive, potranno festeggiare il suo arrivo con feste, riti e tradizioni dal mondo. Scopriamo le più affascinanti.

Benvenuto autunno

Le foglie che cambiano colore, e che infiammano il paesaggio con tinte che vanno dal rosso all’arancione, passando per il giallo e il marrone, la natura che silenziosamente ci saluta per lasciarsi andare a un meritato letargo e poi, ancora, i frutti autunnali che popolano i boschi e che arrivano sulle nostre tavole: tutto questo è l’autunno.

Quest’anno, la stagione più magica di sempre, è attesa venerdì 23 settembre. Più che un giorno, quello dell’equinozio, è un’istante che in Italia si verificherà alle 3.03 di notte.

Sono tantissime le usanze del mondo che celebrano questo momento. Alcune affondano le loro radici in riti pagani e antichissimi, altre in tradizioni secolari e in feste che si protraggono anche per il mese di ottobre.

Abbiamo selezionato, per voi, le più affascinanti e suggestive da scoprire, magari proprio con un viaggio che celebra l’inizio dell’autunno.

Mabon, la festa pagana della Wicca

Con il termine Mabon ci si riferisce all’equinozio d’autunno, uno degli otto Sabbat della Wicca. Conosciuto anche come Festa del Secondo Raccolto, questo giorno che si trova a metà tra i due solstizi, e che è caratterizzato dalle stesse ore di luce e bui, rappresenta l’equilibrio di tutte le cose.

È celebrato con l’introspezione. L’invito di questa festa è quello di riflettere sul passato e sul presente, di prendersi del tempo per sé per trovare armonia ed equilibrio e per celebrare i frutti raccolti dopo una lunga semina.

Giappone: Shūbun No Hi

La Shūbun No Hi è una delle feste più sentite di tutto il Giappone e fa parte dei 24 Setsubun, i giorni di transizione considerati i più importanti dell’anno. Le celebrazioni, che cadono di 23 settembre, sono dedicate alla nuova stagione, ai raccolti e ai buon auspici, ma anche a tutte le persone che non ci sono più.

In tutto il Paese, infatti, le persone fanno visita ai propri defunti portando loro in dono cibo e fiori. Poi la tradizione si conclude con lunghe passeggiate tra le foglie d’acero che si preparano a cambiare colore e che anticipano la meravigliosa tradizione della caccia ai colori autunnali.

In questo stesso periodo, in Giappone, si celebra anche lo Tsukimi, la festa dedicata all’osservazione della Luna. Una tradizione antichissima, questa, che secondo gli esperti affonda le sue origini nel festival autunnale che si tiene in Cina ogni anno, e che da questo è stato ispirato e influenzato.

Durante lo Tsukimi i cittadini si riuniscono per celebrare la Luna con cibo tradizionale e passeggiate al chiaro della Luna, visita ai santuari e osservazione delle bellezze naturali.

L’Equinozio in Lituania

Organizzare un viaggio in Lituania, in questo periodo, ci consente di prendere parte a una tradizione davvero straordinaria che si celebra ogni anno a Vilnius. Nella capitale, infatti, centinaia di candele illuminano il fiume Neris per dare il benvenuto all’autunno. Nel resto della città, invece, si snodano diversi mercatini locali che espongono sui banchi gli ultimi frutti del raccolto.

Machu Picchu: il luogo dove il sole è legato

Esiste un luogo nelle Ande peruviane che da sempre attira viaggiatori da tutto il mondo per il suo fascino e il suo mistero. Stiamo parlando di Machu Picchu, l’incredibile fortezza del Perù. È qui che esiste la pietra intihuatana che nella lingua quechua vuol dire luogo dove il sole è legato. Gli esperti ritengono che questa pietra abbia funzionato da osservatorio dell’anno solare che poteva definire l’arrivo dei solstizi e degli equinozi.

E in effetti è proprio qui che si recano miglia di persone durante l’equinozio d’autunno, per ammirare la proiezione dei raggi del sole sulla pietra che, proprio in questa occasione, annulla ogni ombra.

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Cose che puoi fare a Pasqua per sentirti da un’altra parte

Weekend, ponti e festività si trasformano nell’occasione perfetta per organizzare viaggi brevi o lunghi, per esplorare le meraviglie del mondo e per immergerci tra le tradizioni e la cultura di altri popoli. Usanze che si fanno ancora più vive durante alcuni periodi dell’anno come la Pasqua.

Se è vero che per noi questo è il momento in cui riunirci alle persone che amiamo, familiari e amici, con grandi tavolate che ospitano uova di cioccolato e tutte le prelibatezze gastronomiche locali, è vero anche che dall’altra parte del mondo, e non solo, ci sono tante tradizioni che non conosciamo, ma che sono bellissime.

Alcune possono sembrare bizzarre e stravaganti, altre ancora davvero suggestive, quello che è certo è che sono tutte rappresentative di un Paese e della sua tradizione. E qualora non riuscissimo a organizzare un viaggio per scoprirle tutte, allora possiamo farle nostre così da avere la sensazione di essere dall’altra parte del mondo.

Uova dipinte, Romania

Uova dipinte, Romania

Romania, le uova dipinte

Arriva dalla Romania una delle tradizioni più belle e suggestive di Pasqua, quella delle uova dipinte. Si tratta di un’usanza secolare e artigianale che prevede la trasformazione delle uova vere, di gallina, di oca o di anatra, in piccoli capolavori artigianali.

Queste, infatti, vengono ricoperte di cera d’api e poi immerse in bagni di colore per poi essere dipinte e disegnate. Oltre a essere il simbolo pasquale per antonomasia nel Paese, le uova si sono trasformate nei souvenir prediletti dei viaggiatori. Provate a farle anche voi!

Svezia: le streghe di Pasqua

Avete mai sentito parlare di påskkärringar? In Svezia, il giorno di Pasqua, le bambine si travestono da streghe, con tanto di trucco, parrucco e scopa, e vanno di casa in casa a chiedere dolci e cioccolato. Vi ricorda qualcosa?

Finlandia: i grandi falò

Nei giorni immediatamente precedenti alla Pasqua, in Finlandia, grandi fiamme si alzano verso il cielo. Si tratta di falò e roghi che gli abitanti delle città organizzano per ripulire l’aria dalle energie negative e liberare il cielo dalle streghe.

Una volta compiuta la missione ci si riunisce intorno alla tavola per festeggiare nella maniera tradizionale. I bambini, invece, diventano i protagonisti di una caccia alle uova di cioccolata organizzata dai genitori giorni prima.

Falò di Pasqua, Finlandia

Falò di Pasqua, Finlandia

Appuntamenti imperdibili a Pasqua

Ci sono tradizioni da replicare e altre da vivere, come le processioni religiose che vengono organizzate in ogni parte del mondo durante la Settimana Santa. Eppure nessuna sembra essere così suggestiva e intensa come quella spagnola.

Tra misticismo e folklore e sentita spiritualità, uomini e donne con cappucci a punta e abiti lunghi, sfilano tra le strade delle città spagnole. Una tradizione secolare e solenne, quella che prende vita durante la Semana Santa, che affonda le sue radici nel Medioevo e che attira ogni anno migliaia di visitatori.

Anche l’Italia ha un evento imperdibile: lo Scoppio del Carro a Firenze. Una cerimonia laico-religiosa secolare che unisce tradizione, cultura e identità cittadina. Ogni anno, durante la domenica di Pasqua, il fuoco benedetto viene acceso all’interno della chiesa dei Santi Apostoli e poi portato in processione fino al Duomo su un carro. Lo stesso che poi esploderà.

Scoppio del carro, Firenze

Scoppio del carro, Firenze

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Bormio: la meravigliosa tradizione dei pasquali alpini da vivere

È arrivato quel periodo dell’anno che dà vita a vere e proprie migrazioni di massa che portano i viaggiatori a scoprire le meraviglie messe in scena da Madre Natura in primavera. Viaggi brevi da organizzare nei weekend o durante le vacanze di Pasqua per scoprire e riscoprire le tradizioni delle città, dei paesi e dei borghi di tutto il mondo.

Ma non c’è bisogno di andare dall’altra parte del globo per vivere esperienze uniche e indimenticabili. In Italia, infatti, esiste un luogo che, proprio durante la Pasqua, permette di vivere un’esperienza incredibile che emoziona e incanta, una manifestazione attesa tutto l’anno che esplode in tutta la sua autenticità proprio ad aprile.

Stiamo parlando dei Pasquali di Bormio, una tradizione folkloristica e religiosa che affonda le sue origini nel Medioevo e che, proprio durante questo il giorno di Pasqua, rende questa località di montagna ancora più magica e suggestiva.

Pasqua: bentornati a Bormio

Bormio non ha bisogna di presentazioni. Il paese montano incastonato nel cuore delle Alpi, infatti, attira ogni anno viaggiatori provenienti da tutto il mondo con un’offerta ampissima che spazia dallo sport, alle attività all’aria aperta, passando per l’enogastronomia e il benessere. Ma Bormio è anche il paese delle tradizioni autentiche e mai dimenticate, quelle preservate nei secoli e tramandate da generazioni.

Ne sono un esempio proprio i Pasquali di Bormio, una manifestazione unica e suggestiva che coinvolge grandi e bambini, e che attira ogni anno migliaia di visitatori.

Tanto antichi quando attesi, i Pasquali di Bormio affondano le loro origini in tradizioni contadine e religiose e si concretizzano con elaborate e minuziose portantine a tema religioso che vengono costruite dagli abitanti del paese durante i mesi invernali.  Queste, poi, si trasformano in veri capolavori artistici che sfilano tra le strade di Bormio portate in spalle, dando vita una colorata e sentita parata che incanta.

I Pasquali di Bormio: tutto quello che c’è da sapere

La tradizione dei Pasquali di Bormio, che unisce elementi folkloristici e un credo religioso, affonda le radici nell’antica cultura contadina del paese. Le prime testimonianze, infatti, risalgono al XVII secolo, quando per il giorno di Pasqua era d’obbligo preparare e cucinare un agnello da distribuire nella piazza centrale del paese.

Negli ultimi anni del XIX secolo s’introdusse la benedizione dell’agnello vivo con una vera e propria gara tra i quartieri per adornare al meglio il proprio animale. Questi venivano adagiati su delle portantine di muschio decorate che, anno dopo anno, si sono trasformate in vere e proprie sculture d’arte.

Oggi le portantine, che raggiungono dimensioni maestose, vengono portate in strada in spalla il giorno di Pasqua. A costruirle sono gli abitanti dei diversi quartieri (Buglio, Combo, Dossiglio, Dossorovina e Maggiore) che lavorano tutto l’anno per creare dei veri e propri capolavori con l’obiettivo di meravigliare.

Dopo due anni di fermo dovuti all’emergenza sanitaria, l’evento folkloristico più atteso dai bormini sta per tornare. L’appuntamento con i Pasquali, infatti, è fissato al 17 aprile e si snoderà tra le vie del paese con una caratteristica e inedita sfilata.

A partecipare ci saranno tutti gli abitanti del paese, ai quali si uniranno, come ogni anno, anche turisti e vacanzieri. La manifesta è resa ancora più speciale dalla presenza dei bambini che, come gli adulti, indosseranno caratteristici abiti tradizionali. I Pasquali restano in esposizione in piazza del Kuerc fino al lunedì di Pasquetta. Pronti a partire?

Pasquali Bormio

Pasquali Bormio