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La strada del benessere immersa nella natura che conduce alle terme

C’è un nuovo modo per vivere esperienze all’insegna del benessere nel nostro Paese, ed è quello che ci conduce direttamente nel cuore dell’Appenino Tosco-Emiliano, proprio lì dove esiste una strada da percorrere a piedi o in bicicletta. Si tratta della Strada delle terme e, come il nome stesso suggerisce, permette a cittadini e viaggiatori di raggiungere i due centri termali che si trovano sulla montagna bolognese, fuori dai confini cittadini. Munitevi di casco e bicicletta, o di scarpe comode. Si parte!

Sull’Appenino Tosco-Emiliano è nata una strada

C’è un luogo di incredibile bellezza, in Italia, dove la natura è assoluta protagonista. Un posto dove benessere, sport e relax convivono in un meraviglioso territorio, quello della montagna bolognese, meta prediletta di tutti i viaggiatori che amano le vacanze termali.

È da qui che è possibile partire per conoscere un gioiello naturalistico che tocca due regioni e che attira ogni anno migliaia di viaggiatori, un paradiso naturalistico amato dagli appassionati dell’outdoor, e perfetto per tutti coloro che vogliono vivere esperienze a ritmo slow: l’Appennino Tosco-Emiliano.

Lontano dalla folla e dal caos cittadino, l’Appennino ospita tutta una serie di paesaggi autentici che possono essere scoperti grazie a una rete di sentieri da percorrere a piedi nel bel mezzo della natura incontaminata.

Ed è proprio in questo straordinario scenario che è nata una nuova via, la Strada delle terme che unisce le Terme di Porretta ad Alto Reno Terme e il Villaggio della Salute Più di Monterenzio. Completamente mappato, questo percorso può essere attraversato a piedi o in bicicletta, ma anche con la propria auto, e permette di raggiungere le due terme del territorio.

Non sono solo le due destinazioni a rendere la Strada delle terme la nostra prossima via da percorrere, ma anche il paesaggio naturale che si snoda tutto intorno e che permette di perdersi e immergersi in un’atmosfera straordinaria dove vivere un’esperienza all’insegna del benessere a stretto contatto con la natura.

Lago di Brasimone

Fonte: iStock

Lago di Brasimone

La Strada delle terme

Come abbiamo anticipato, la Strada delle terme congiunge Alto Reno Terme a Monterenzio in Val Sillaro, e lo fa mettendo a disposizione tre percorsi che possono essere attraversati a piedi, in bicicletta o in automobile. Tutti e tre garantiscono una vista meravigliosa sulla natura che caratterizza tutto l’Appenino Tosco-Emiliano.

I punti di arrivo sono i bagni termali della Porretta, che vantano una storia di oltre 2.000 anni e che ospitano 12 sorgenti termali che affacciano lungo il fiume Reno, e il Villaggio della Salute Più, uno straordinario anfiteatro naturale perfettamente incastonato tra la natura lussureggiante della Val Sillaro. Entrambi garantiscono vacanze all’insegna del relax e del benessere mentale e fisico.

Se la meta delle vostre prossime vacanze e uno dei due centri termali, allora, non vi resta che percorrere la Strada delle terme, il quale obiettivo è proprio quello di arricchire l’esperienza con l’esplorazione dei territori circostanti, ricchissimi di punti di interesse dall’immenso valore paesaggistico, naturalistico, storico e culturale, come il Parco regionale dei laghi Suviana e Brasimone, l’Alto Reno o il torrente Sillaro.

Il percorso a piedi è di circa 90 chilometri, e su suggerimento degli ideatori della Strada delle terme, può essere suddiviso in quattro tappe. La via da percorrere in bicicletta, invece, misura circa 110 chilometri, mentre il percorso in automobile, di 90 chilometri, si completa in qualche ora. Tutte e tre le vie, che sono state mappate e geolocalizzate su Google Earth e su Google Maps, e che suggeriscono tutti i punti d’interesse nei dintorni, consentono di esplorare i meravigliosi luoghi che appartengono a questo incontaminato territorio.

Porretta Terme

Fonte: iStock/Manuela Finetti

Porretta Terme
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Il lago di Telese e le sue rinomate terme, in Campania

Se avete voglia di trascorre una piacevole giornata all’insegna del benessere, una delle destinazioni italiani da prendere in considerazione è il lago di Telese, in Campania. Un luogo che vanta un’aria placida, ma che allo stesso tempo cela una storia di tremende sofferenze.

Lago di Telese: cosa sapere

Il lago di Telese si trova nel territorio comunale di Telese Terme, ai confini con quello di Solopaca, nella valle del fiume Calore in provincia di Benevento. Una zona, questa, ricca di acqua e caratterizzata da fenomeni carsici tendenzialmente lentissimi, ma che nel corso del tempo hanno dato vita a degli enormi cambiamenti del paesaggio.

Oggi il Lago di Telese è di forma circolare, con una superficie che misura circa 49.000 metri quadri e una profondità che va tra i 20 e i 30 metri. A livello generale si pensa che abbia origine vulcanica ma, in realtà, si è formato in seguito a un terremoto avvenuto nel 1349.

La tragica storia del Lago di Telese

Più o meno dove sorge il lago di Telese, circa 2000 anni fa prendeva vita un’antica città chiamata Telesia popolata dai Sanniti. Una località che prosperò per più o meno 1000 anni, fino al colossale terremoto del 1349 che distrusse praticamente tutto.

La città, infatti, venne completamente rasa al suolo, mentre il territorio su cui sorgeva sprofondò di circa 30 metri. Situazione che, molto probabilmente, fece nascere questo lago.

Ma non è finita qui! Si crearono anche diverse fratture che portarono alla nascita di paludi e di un forte inquinamento, tra cui anidride carbonica e anidride solforosa che causarono la malaria, che costrinsero coloro che erano sopravvissuti a scappare da questa città. Un evento che ebbe un grande risuono anche nei paesi limitrofi, poiché da un momento all’altro si ritrovarono migliaia di profughi alla porta.

A seguito di questo drammatico evento, la zona di Telese rimase abbandonata fino ai tempi di Ferdinando II (1810-1859), il quale fece rinascere questa particolare valle. La Telese che conosciamo oggi, invece, è una città decisamente moderna che fu inaugurata solo nel 1934.

Cosa fare al lago di Telese

Negli ormai lontani anni Settanta e Ottanta, il lago di Telese costituiva una rinomata meta turistica. Vi basti pensare che in quell’epoca era presente persino una piccola piscina con tanto di spiaggetta per i bagnanti e un trampolino. Oggi è impreziosito da imponenti alberi che ne aumentano il fascino, ma è anche il punto di partenza (o di arrivo) per passeggiate interessanti nel bel mezzo di una natura generosissima.

È un luogo in cui regna sovrana la pace, anche se spesso è pieno di persone. La sua posizione strategica, infatti, fa sì che venga raggiunto con facilità dalla quasi totalità delle città della valle. Non a caso si trasforma anche in luogo d’incontro in cui rilassarsi tra bar, ristoranti, piscina e albergo.

Da queste parti i più fortunati potranno anche avvistare diverse specie animali come i volatili, oltre che respirare aria fresca e pulita e dedicarsi alla pesca sportiva.

Telese Terme, a tutto benessere

Ma come dice il titolo di questo pezzo, il lago di Telese si trova in una zona anche termale. Fu lo stesso Ferdinando II a fondarle nel 1859, rendendo Telese Terme la meta perfetta per chi vuole trascorrere un weekend immerso in bellissimi paesaggi naturali.

Ma perché ci sono le terme da queste parti? Perché il paese sorge ai piedi del Monte Pugliano, la cui falda acquifera porta acqua sulfurea che alimenta famose terme di Telese, un’importante fonte di turismo.

L’impianto termale è situato nella centralissima Piazza Minieri, e si distingue per essere all’avanguardia e in una cornice storica e naturalistica d’eccezione. Vi basti pensare che ci prende vita un suggestivo parco con alberi secolari, tra i più grandi d’Italia.

Non resta che organizzare un fine settimana al lago di Telese, per poi scoprire le sue terme immerse nella natura.

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La città che ha prestato il nome ai centri termali del mondo

Perla incastonata tra le Ardenne in un favoloso paesaggio di boschi e colline nella provincia belga di Liegi, Spa è la stazione termale più antica e famosa d’Europa, tanto da aver prestato il proprio nome agli stabilimenti termali e averlo associato ai concetti di benessere, salute e relax.

Le proprietà curative delle acque ferruginose che qui sgorgano erano note e apprezzate già dai tempi dei Romani ma l’inizio della vera e propria attività termale avviene durante il XVI secolo quando reali e nobili di tutta Europa arrivarono qui per godere dei benefici delle terme contribuendo a rendere la cittadina un mito tra fascino e lusso.

Cosa vedere a Spa, tra un trattamento benessere e un altro

Cuore pulsante del gioiello delle Ardenne è Place Royal, il punto di partenza per immergersi nella sua atmosfera unica: lo sguardo viene subito catturato dall’eleganza degli edifici neoclassici e moderni che si affiancano in armonia, dagli originali stabilimenti termali ottocenteschi e dal Casinò, il primo al mondo a essere costruito nel 1763, dai magnifici soffitti affrescati.

Una piacevole pausa golosa attende i visitatori all’ombra degli alberi di fronte al Casinò grazie all’ampia scelta dei migliori cafè-brasserie di Spa mentre il Parc de Sept Heures è la meta ideale per trascorrere momenti di relax nel verde, cavalcare un pony, giocare a minigolf oppure prendere la futuristica funicolare con le cabine panoramiche in vetro per raggiungere la sommità della collina dove spicca il centro benessere Thermes de Spa.

Alle spalle del Casinò, merita una visita la Cattedrale Notre Dame and Saint Remacle, in stile neoromanico con pianta a forma ottagonale e imponenti guglie, risalente al 1885, la cui struttura ricorda la Cattedrale di Tournai, il comune più antico della Vallonia.
L’edificio sacro sorge nel luogo in cui, in origine, sgorgavano le sorgenti termali, il Pouhon Pierrele-Grand, chiamato così in onore di Pietro il Grande, lo zar di Russia che vi si recò nel 1717.

Di sicuro interesse sono poi la Ville Royale Marie-Henriette, dove soggiornava la moglie di Leopoldo II del Belgio, oggi museo con antica fucina, esposizioni sui cavalli e una curiosa collezione di scatole laccate e antiche bottiglie d’acqua di Spa, e il Museo della Lavanderia, che in 25 sale racconta lo sviluppo delle tecniche di lavaggio fino a oggi.

Infine, Spa è anche il centro dell’automobilismo internazionale: proprio qui, infatti, si corre il Gran Premio del Belgio di Formula 1, lungo il circuito di Spa-Francorchamps, uno degli autodromi più importanti delle competizioni automobilistiche considerato tra i più belli del mondo.

spa casinò

Le Thermes de Spa, oasi di relax

Non poteva essere altrimenti: fulcro della stazione termale più antica d’Europa sono le sue terme, in collina a dominio della città, importante struttura in vetro circolare curata nei minimi dettagli e recentemente rinnovata che propone ben novemila metri quadrati di piscine con acqua che sgorga dalla sorgente naturale Clementine, ricca di minerali.

Per fare il pieno di benessere e relax, le Thermes de Spa propongono hammam, saune tradizionali o naturiste, giochi d’acqua, vasche idromassaggio, bagni freddi, bagni caldi e trattamenti di bellezza.

Concedersi un soggiorno qui significa rigenerarsi, rilassarsi e usufruire di sessioni benefiche nel massimo comfort.