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Avventure nel Melezzo, il torrente che scorre in due direzioni

Nelle mie scorribande alla ricerca dell’acqua in tutte le sue forme, mi imbatto nella Val Vigezzo, attraversata dal torrente Melezzo, che dalle mie ricerche sembra essere serbatoio di notevoli piscine naturali.

Questa valle funge da cerniera tra la Valle del Toce in Piemonte ed il Canton Ticino e, procedendo verso Est, da Domodossola in direzione della Svizzera, inizia subito a salire bruscamente costeggiando il torrente, fino a raggiungere gli 850 metri presso il paese di Druogno. 

Qualcosa non quadra in Val Vigezzo

Mi fermo qui per una pausa tecnica e, guardandomi attorno, qualcosa non quadra: mi rendo conto che il torrente Melezzo, che fin qui scendeva da Est a Ovest, abbandona la Val Vigezzo muovendosi decisamente verso Nord. Ma le piscine naturali che cerco dovrebbero essere in questa stessa valle diversi chilometri più a Est, in un corso d’acqua che ugualmente si chiama Melezzo 🤔

Mi chiedo se la posizione che ho puntato sia sbagliata o se sia in un altro corso d’acqua, di cui la mia fonte abbia semplicemente sbagliato nome e proseguo, quindi, sulla SS337 della Val Vigezzo verso Est. In pochi chilometri vengo rinfrancato dal fatto che, effettivamente, questa strada torna a costeggiare un torrente di buone dimensioni in un falso piano dove si sviluppano altri (incantevoli) paesi montani, come Santa Maria Maggiore. 

Ma queste certezze si sciolgono in breve come neve al sole: la Val Vigezzo, che avevo percorso in salita fino a Duorgno, inizia molto presto a scendere, nonostante io stia proseguendo sempre nella stessa direzione. Ed il torrente, che fino a Druogno scorreva da Est a Ovest, ora scorre da Ovest verso Est, c’è decisamente qualcosa che non torna 🤔

Il Ponte Nuovo Romano

Nel frattempo passo il confine con la Svizzera e, dopo pochi chilometri, parcheggio e inizio a camminare nel bosco verso la mia destinazione (Vedi Info Pratiche). Come sempre mi accade quando vado in cerca d’acqua, tutti i dubbi, i ruminii mentali, le normali paranoie della vita scompaiono, lasciando il posto al deciso verde dei boschi e al rumore dell’acqua. Leggo un cartello per il Ponte Nuovo Romano… è la destinazione che cercavo! È così che si dissolve in un attimo anche l’ultimo dubbio, quello di aver sbagliato strada. Certo rimane il mistero della valle che prima sale e poi scende, lo fugherò solo più avanti …

Ponte Nuovo Romano
Ponte Nuovo Romano

La mulattiera inizia a scendere e, dopo alcuni tornanti nel bosco, un incantevole ponte a schiena d’asino è letteralmente aggrappato ai due versanti di una profonda, spettacolare forra scavata da un torrente verde e cristallino.

Questa meraviglia architettonica, che ci sorprende nel bel mezzo della natura più rigogliosa e selvaggia, è denominata Ponte Nuovo Romano. Non è infatti di epoca romana, perché costruito nel 1578, anche se alcune fonti riferiscono che l’attuale sostituì uno dei ponti di epoca imperiale costruiti sulla strada romana che collegava la Valle del Toce e quella del Ticino.

Sotto al ponte una enorme piscina naturale mi rinfresca alla sola vista, ed è possibile arrivarci, ma non per tutti. Chi non se la sente di scendere, può godersi questo posto meraviglioso dall’alto del ponte o proseguire sul sentiero turistico che prosegue dopo averlo attraversato. 

Il Ponte Nuovo Romano è sospeso a 26 metri dall'acqua
Il Ponte Nuovo Romano è sospeso a 26 metri dall’acqua

Attraverso il ponte, ignoro il sentiero turistico in salita e prendo, al di là di un rivolo d’acqua, una traccia secondaria in discesa. Il rivolo d’acqua potrebbe essere asciutto in estate, diversamente fate attenzione a non camminare sulle rocce lisce e bagnate, perché scivolose ed esposte. Questa traccia vi conduce, nella zona più a monte del sito, nei pressi di una piscina naturale poco profonda e di medie dimensioni, assistita da alcuni scogli lisci.

A monte del Ponte Nuovo Romano
A monte del Ponte Nuovo Romano

Nella zona più a valle del sito, e precisamente nella zona sotto il ponte, c’è una grande e profonda piscina naturale, con una battigia composta prevalentemente di scogli ed un limitato affioramento di ghiaia. Per raggiungerla non c’è un sentiero, si accede tramite il greto del torrente. Bisogna sapersi districare tra le rocce, le rapide ed alcuni salti dell’acqua: si tratta di un percorso complicato, affrontatelo solo se siete sicuri di poter anche tornare indietro.

Si può accedere anche dalla sinistra orografica: prima di attraversare il ponte, una traccia in discesa vi conduce nei pressi del torrente (pur costringendovi a superare un “salto” di circa 1 metro sulle rocce), in una zona di scogli, che dà su alcune rapide e dove l’accesso all’acqua non è immediato.

La piscina naturale sotto al ponte
La piscina naturale sotto al ponte

Da qui, tuttavia, si gode pienamente la bellezza del posto, dominato dall’incantevole schiena d’asino del ponte, arrampicatosi tra pareti scoscese a 26 metri dall’acqua: quello che gli inglesi non esiterebbero a definire una straordinaria wild swimming experience!

Mi godo il mio picnic sugli scogli, mentre il calore del sole è perfettamente bilanciato dalla frescura dell’acqua. Quindi raccolgo tutte le mie cose, compresa la mia busta della spazzatura e, completamente rigenerato, mi avvio verso casa.

Trovata la quadra in Val Vigezzo

Mi fermo in un bar e, forse tradito dall’abbigliamento tecnico, vengo approcciato da un anziano, simpatico signore locale che, sorridendo, mi chiede “É andato a camminare?” “Sì, sono andato al Ponte Nuovo Romano”. É chiaramente ben disposto, conosce il posto e mi racconta della sua passione per le camminate in montagna.

Deve sapere, penso. E quindi, esitando un attimo, senza ben sapere come porre il tema, gli chiedo “ma quanti corsi d’acqua ha la Val Vigezzo?” e lui, dopo una pausa, “uno, anzi due … ma con lo stesso nome!”

É così che scopro l’arcano: la Val Vigezzo è una valle a “U” (rovesciata, ovvero prima sale e poi scende), unica in Piemonte per la sua particolare orografia. Non è infatti solcata dal corso di un unico torrente dalla testata allo sbocco, bensì da due torrenti che scorrono in direzioni opposte generando un’ampia vallata pianeggiante nella quale sorgono i comuni principali. L’abitato di Druogno può essere considerato lo spartiacque della valle: il Melezzo Occidentale, scava la stretta gola che da qui si congiunge alla valle del Toce, verso ovest, mentre il Melezzo Orientale scende ad est percorrendo le Centovalli svizzere fino a portare le sue acque nel fiume Maggia e quindi nel Lago Maggiore.

Info Pratiche

🚗A26 in direzione Gravellona Toce, dove di prosegue sulla SS33 del Sempione. Si prende quindi l’uscita Masera per seguire la SS337 verso Val Vigezzo fino al confine di stato, dove tale strada diventa la Cantonale. Proseguite sulla Cantonale per poco meno di 9 km e, 350 m dopo il bivio per Calezzo, individuate sulla destra un’apertura nel guard-rail con alcuni cartelli gialli indicanti dei sentieri (46.17463, 8.69259), da cui parte una mulattiera lastricata in sasso in discesa. Parcheggiate nello spiazzo sulla sinistra, ci sono 8 posti. Ah … in Svizzera non sono proprio teneri con il parcheggio selvaggio … anche luoghi completamente immersi nella natura possono essere soggetti al pagamento della sosta, solitamente agevolato dalla presenza di macchinette automatiche per l’emissione del ticket.

🚂La panoramicissima Vigezzina (o Centovallina come viene chiamata in Svizzera) è una linea ferroviaria che collega Domodossola a Locarno, attraverso un viaggio di quasi due ore di puro romanticismo. I caratteristici trenini panoramici a scartamento ridotto vi porteranno attraverso le suggestive Centovalli: un percorso di 52 km, lungo impetuosi torrenti, montagne rocciose, cascate, ponti impressionanti, vigneti, selve castanili e piccoli villaggi che sembrano essersi fermati nel tempo. La stazione di Intragna di questa linea dista poco meno di 1 km dai menzionati cartelli gialli. Intragna è collegata a Domodossola e Locarno con diversi treni giornalieri rispettivamente di circa 1h33 e 18 minuti.  

👣Prendete la mulattiera, attraversate la ferrovia, e arriverete in ca 10-15 minuti nei pressi del c.d. Ponte Romano (46.172550, 8.690041). Pur non presentando particolari ostacoli, e pur essendo frequentato da escursionisti di tutte le età, il percorso è classificato fattibile per il discreto dislivello da percorrere (ca 90 m) e un paio di tratti esposti. 

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Küsnacht, il villaggio svizzero dove viveva Tina Turner

Grazioso villaggio svizzero affacciato sul lago, Küsnacht è divenuto famoso per aver accolto diversi personaggi famosi: qui ha vissuto per molti anni la celebre cantante Tina Turner, assieme a suo marito Erwin, e nella splendida villa immersa nel verde che aveva acquistato tanto tempo fa ha trascorso anche gli ultimi mesi della sua vita, tormentati dalla malattia, sino alla sua drammatica scomparsa.

Küsnacht, sulle tracce di Tina Turner

Situato a pochi chilometri di distanza da Zurigo, il villaggio di Küsnacht è un vero gioiellino: affacciato sulle acque cristalline del lago, è circondato dalla natura e gode di una vista meravigliosa. Non sorprende che Tina Turner se ne sia innamorata, tanti anni fa. La celebre artista americana, dopo aver conosciuto l’uomo che ha saputo conquistare il suo cuore, si è trasferita in Svizzera e vi ha trascorso il resto della sua vita. E proprio questo grazioso borgo lacustre ha fatto da sfondo alla sua storia d’amore con Erwin Bach, che la Turner ha sposato nel 2013 – guadagnandosi la cittadinanza svizzera e rinunciando contestualmente a quella statunitense.

Insieme, nel lontano 1998, hanno acquistato una incantevole proprietà a ridosso del lago di Zurigo, a pochi minuti dal centro di Küsnacht. Si chiama Château Algonquin, ed è una meravigliosa residenza di lusso incastonata tra il verde rigoglioso, e ovviamente dotata di ogni confort. Ormai pazza per questi panorami incredibili, Tina Turner ha poi fatto ulteriori investimenti immobiliari in tutta la Svizzera, comprando una tenuta a Stäfa, sempre lungo le rive del lago, per ben 76 milioni di dollari. L’artista, da tempo gravemente malata, si è spenta nella sua casa di Küsnacht circondata dall’affetto dei suoi cari. Ma il suo non è l’unico nome celebre che è passato per questo villaggio fatato.

Cosa vedere a Küsnacht

Sono numerose le testimonianze dei personaggi famosi che hanno vissuto a Küsnacht. Forse il più celebre è Carl Gustav Jung, uno dei più importanti psicoanalisti del secolo scorso: aveva una casa sulle rive del lago di Zurigo, dove ha trascorso il suo tempo sino alla morte, e le sue spoglie riposano nel cimitero locale, assieme a quelle di sua moglie Emma. La residenza di Jung è oggi un vero e proprio memoriale: il Museo Haus C.G. Jung accoglie ampi saloni e biblioteche, ma anche un grazioso giardino con vista incredibile sul lago. Inoltre, nel villaggio ha tuttora sede l’Istituto C.G. Jung, dove il padre della psicologia analitica riceveva pazienti provenienti da tutto il mondo.

Nel centro di Küsnacht, poi, si può vedere la casa in cui il celebre scrittore tedesco Thomas Mann ha vissuto per alcuni anni, tra il 1933 e il 1939: aveva trovato rifugio in questo piccolo borgo dopo essere stato costretto alla fuga dalla sua Germania durante il regime nazista. Chi vuole poi immergersi in un mondo davvero bizzarro, non ha che da varcare la soglia dell’Ortsmuseum di Küsnacht. Qui sono ospitate collezioni curiose ed interessanti che narrano la storia del paese, anche nei suoi lati più stravaganti. È una tappa fondamentale per scoprire qualcosa in più sul villaggio svizzero e ammirarlo con un occhio diverso.

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L’offerta da cogliere al volo per scoprire meglio la Svizzera

Si trova a due passi da noi e offre un’incredibile varietà di paesaggi, dai borghi medievali ai laghi cristallini, passando per le montagne perfette per chi ama sciare: stiamo parlando della Svizzera, che oggi possiamo scoprire approfittando di un’offerta straordinaria. Non c’è niente di meglio per un bel weekend lungo fuori porta, tra panorami meravigliosi che lasceranno ricordi indelebili nella nostra memoria.

L’incredibile offerta sullo Swiss Travel Pass

Lo Swiss Travel Pass è il modo migliore (e più conveniente) per viaggiare tra le bellezze della Svizzera: si tratta di un biglietto unico che permette di salire a bordo di treni, autobus e battelli per spostarsi senza limiti in tutto il Paese, per un periodo di tempo limitato. Oggi si può sfruttare una promozione fantastica per acquistare il Pass e rimanere più a lungo tra le infinite sorprese che questa località sa regalarci. È infatti possibile comprare, allo stesso prezzo, il biglietto di 4 giorni e ricevere un giorno in più gratuitamente, così da allungare le nostre vacanze. In alternativa, possiamo scegliere il biglietto di 8 giorni e averne addirittura due in più in omaggio: ben 10 giorni per girare in lungo e in largo la Svizzera.

L’offerta è valida solo per un periodo di tempo limitato: c’è tempo fino al 14 maggio 2023 per acquistare lo Swiss Travel Pass in offerta, ma lo si può utilizzare fino a sei mesi dal momento dell’emissione. Si può scegliere tra prima e seconda classe, per chi preferisce viaggiare più comodamente e per chi invece vuole optare per il risparmio. Dove comprare il biglietto unico per visitare tutta la Svizzera? Il Pass è disponibile online, sul sito ufficiale, oppure presso le principali agenzie di viaggio.

È un’occasione imperdibile per esplorare un territorio ricco di sorprese, senza doversi preoccupare del mezzo di trasporto. I possessori del biglietto possono infatti viaggiare illimitatamente su treni, autobus e battelli in tutto il Paese, spesso senza bisogno di prenotazione, approfittando di comode coincidenze e tratte molto frequenti. È anche possibile scaricare l’app Swiss Travel Guide, per avere aggiornamenti in tempo reale sugli orari dei mezzi pubblici e tante altre informazioni utili. E per chi viaggia in famiglia, c’è un’opzione davvero utile: si tratta della Swiss Family Card gratuita, che consente ai bambini fino ai 16 anni di spostarsi gratuitamente se accompagnati da un genitore in possesso di uno Swiss Travel Pass.

Cosa vedere in Svizzera con lo Swiss Travel Pass

Dove possiamo andare con lo Swiss Travel Pass? Il biglietto unico connette più di 50 città in tutto il Paese, offrendo tantissime opportunità per i viaggiatori. Ad esempio, permette l’ingresso gratis ad oltre 500 musei tra i più interessanti e curiosi, per chi ama scoprire arte e cultura, mentre gli appassionati di montagna hanno la possibilità di accedere gratuitamente alle escursioni  sul Rigi, sullo Stanserhorn e sullo Stoos, oltre alla possibilità di avere sconti del 50% su escursioni sul monte Titlis, sul Pilatus e sul Glacier 3000.

Il Pass offre poi l’opportunità di intraprendere il memorabile Grand Train Tour of Switzerland, per scoprire i percorsi ferroviari panoramici del Paese (alcuni di essi potrebbero essere disponibili solo dietro prenotazione, a causa dei posti limitati). Infine, si possono sfruttare gli itinerari già organizzati come il suggestivo Original Tour di 8 giorni, che include anche l’alloggio e permette l’accesso a bordo di cinque treni panoramici che fanno scalo in dieci diverse località, tra cui Zurigo, Lucerna, Interlaken, Zermatt e St. Moritz.

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Dove ammirare lo spettacolo delle magnolie in fiore in Ticino

Dal bianco brillante al rosa pallido, la fioritura in primavera delle magnolie è un’esplosione di colori che regala un vero e proprio spettacolo!

Messaggeri della bella stagione, questi magnifici alberi adornano con la loro delicata bellezza i giardini del Ticino: quale occasione migliore per una gita fuori porta a caccia di vedute e fotografie indimenticabili?

Ecco cinque luoghi perfetti per ammirare le magnolie in fiore.

La splendida vista sul Lago Maggiore e le magnolie

Paradiso di magnolie è il giardino botanico del Gambarogno, nel distretto di Locarno, 20000 metri quadri con oltre 400 varietà di magnolie nel pieno della fioritura.

Tappa imperdibile per chi percorre il sentiero panoramico che dal porto di San Nazzaro arriva a Vira Gambarogno, il Parco Eisenhut risale alla metà degli anni Cinquanta, gioia per gli occhi e per il cuore.

Infatti, oltre al fascino dell’elegante fiore della magnolia, un sentiero si snoda tra gli alberi, i cespugli e più di 950 specie di camelie: insomma, un autentico eden per chi ama i fiori e un trionfo di profumi e colori.

Rosa magnolia a Paradiso

Il favoloso lungolago di Paradiso, nel distretto di Lugano, oltre alla vicinanza alla funicolare, vanta immensi alberi di magnolia che costeggiano la via principale e trasformano la fermata al semaforo in una piacevole sosta.

Siamo in un territorio unico: il Monte San Salvatore svetta con i suoi 912 metri nel cielo di Lugano e dona una veduta superlativa sulla pianura lombarda, sulle catene delle Alpi svizzere e savoiarde e sul lago Ceresio mentre il tetto della chiesa e il terrazzino Capodoro sono un belvedere con panorama a 360 gradi.

Il San Salvatore è un momento di relax a pochi passi dalla città: dalla vetta, è possibile scendere a piedi lungo il sentiero che conduce a Ciona (Carona) o a Pazzallo e Paradiso, passeggiando immersi in una natura rigenerante e dagli innumerevoli scorci panoramici.

Sul crinale, inoltre, è presente un percorso naturalistico adatto a tutti mentre per gli sportivi più esperti non manca l’esclusiva via ferrata.

Bellinzona, la capitale del Canton Ticino

Località tra le più popolari della Svizzera, Bellinzona è la capitale del Canton Ticino, affascinante e ricca di storia, nota per i suoi tre castelli Patrimonio UNESCO e per il centro storico ricco di piazzette e angoli davvero suggestivi.

In Piazza del Governo, voltatevi verso nord con le spalle alla fontana e alzate lo sguardo: all’ombra delle mura del castello, ecco la magnolia dagli splendidi fiori rosa pallido.

La città è meta ideale per scoprire meglio il Ticino con una gita a Lugano e a Locarno e per gli amanti della montagna che hanno l’opportunità di esplorare le varie vette ticinesi tra cui la Vetta dell’uomo, Pizzo Paglia e la Marmontana.

Il Parco di Villa Argentina a Mendrisio

A Mendrisio, il Parco di Villa Argentina, sontuosa villa del XIX secolo nonché uno dei Campus dell’Università della Svizzera italiana, vanta un intero gruppo di Magnolia grandiflora.

Edificata tra il 1973 e il 1874 da Antonio Croci come residenza di Giovanni Bernasconi, rimase di proprietà dei discendenti fino al 1839 quando venne acquistata dal comune di Mendrisio.

I due piani della villa sono delimitati ai lati da un elegante loggiato e la dimora è davvero particolare poiché unisce lo stile neoclassico, legato alla tradizione ticinese e italiana, con elementi esotici di ispirazione coloniale.

Sul retro, si stagliano alcuni alberi secolari tra la ricca vegetazione, come i pini neri, il cedro himalaiano e il grande tasso comune.

Le magnolie sul lungolago

E’ un piacere passeggiare sul lungolago di Melide, con magnifica vista sul Lago di Lugano e al cospetto dei bianchi e brillanti fiori di magnolia.

Inoltre, qui non può mancare una visita al parco Swissminiatur, incredibile museo all’aperto inaugurato nel 1959 in cui ammirare i più importanti edifici e mezzi di trasporto della Svizzera in scala 1:25.

Fra le miniature presenti, riprodotte nei minimi dettagli, troviamo famosi edifici come il Castello di Rapperswil, il Castello di Chillon e i Castelli di Bellinzona, il Palazzo Federale di Berna e la Piazza Grande di Locarno.

Ma non è tutto: una rete di 3560 metri di ferrovie in miniatura attraversa il parco e 18 treni corrono sui binari, passano sui ponti e si fermano alle stazioni, mentre i battelli solcano i laghi, le funivie e le funicolari salgono e scendono dalle montagne e le automobili corrono sull’autostrada.

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La valle mozzafiato a pochi passi dall’Italia

A due passi dall’Italia abbiamo la fortuna di avere un Paese che è un vero e proprio capolavoro di eleganza e natura spettacolare. Il luogo in questione è la Svizzera, e in particolare oggi vogliamo parlarvi di una sua valle mozzafiato che non può non farvi innamorare.

La Valle di Lauterbrunnen

Oggi vi portiamo presso la Valle di Lauterbrunnen che si distingue per essere una delle riserve naturali più importanti della Svizzera. Vi basti pensare che qui prendono vita ben 72 cascate fragorose, altre valli appartate, incredibili alpeggi fioriti e molto altro ancora.

Una zona che ha davvero molto da offrire soprattutto per chi ama camminare, stare a contatto con la natura, fare arrampicate, parapendio, e gite in elicottero.

Le attrazioni da non perdere

Viste le tante meraviglie che regala questa zona abbiamo deciso di raccogliere quelle che, secondo noi, sono le località assolutamente imperdibili. E vogliamo iniziare questo viaggio fiabesco proprio dal villaggio da cui la valle prende il nome: Lauterbrunnen. Si tratta di un paesino che, soprattutto in estate, funge da perfetto punto di partenza verso le destinazioni turistiche più note della regione della Jungfrau.

Da queste parti è certamente imperdibile la Staubbach Fall, la cascata situata al centro del paesino e che è inevitabilmente divenuta il simbolo dello stesso. Del resto parliamo di un flusso d’acqua alto ben 297 metri: è la terza cascata più alta in Svizzera.

E in più sfoggia una vera particolarità: è possibile visitarla da “da dietro” in quanto sono presenti delle scale che risalgono la montagna e portano in incredibili punti panoramici. Una vera meraviglia della natura tanto che quando Johann Wolfgang von Goethe la visitò vi trovò l’ispirazione per il suo celebre poema “Gesang der Geister über den Wassern”.

Molto interessante è anche lo spettacolo naturale offerto dalle cascate del Trümmelbach: da qui si tuffano circa 20.000 litri d’acqua al secondo che danno vita a dieci scrosci d’acqua di origine glaciale che hanno un’altezza totale di circa 200 metri (e tutte sono situate all’interno di una maestosa montagna).

Murren, un paesino pedonale con un percorso di trekking da non perdere

Vale la pena fare un salto anche a Murren, un paesino completamente pedonale situato a ben 1638 metri di quota. Si presenta come una vera e propria bomboniera dove svettano fiere casette dalle architetture tipiche, hotel e ristoranti in legno e molto altro ancora.

A trovare pane per i loro denti saranno anche gli amanti degli sport invernali grazie ai vasti comprensori sciistici di Wengen-Petite Scheidegg e Mürren-Schilthorn. Anche se, e a dire la verità, in tutta la spettacolare regione della Jungfrau ci sono un totale di 45 impianti di risalita, 213 km di piste, fun park, 100 km di sentieri per escursioni invernali e 50 km di piste per slittino. Non mancano, tra le altre cose, le piste per lo sci di fondo.

Infine, vi consigliamo di fare un bel trekking che conduce da Murren a Grutsalp, una camminata di circa 1 ora e mezza che passa accanto alla linea ferroviaria che collega le due località. Tantissimi sono i panorami sulla vallata e altrettanti sono i possibili incontri con dolci mucche al pascolo.

La Valle di Lauterbrunnen, in Svizzera, è un vero tesoro da scoprire.

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Tüchersfeld, il villaggio tra le rocce che sembra uscire da una fiaba

Nella cosiddetta Svizzera Francone, il territorio compreso tra le città di Bamberga, Bayreuth e Norimberga, nel corso dei millenni si sono venute a creare delle singolarissime formazioni rocciose, come quelle che si possono notare nella vallata di Püttlach. Proprio qui sorge il caratteristico villaggio di Tüchersfeld, incastonato tra impressionanti giganti pietrificati.

Il villaggio di Tüchersfeld, tra fiaba e realtà

Situato a circa un’ora di auto da Bamberga e Norimberga (meta ideale per un weekend alternativo), Tüchersfeld è dominato da rocce vertiginose che gli conferiscono una connotazione fiabesca, con le case a graticcio e le fattorie addossate a questi silenziosi giganti, resti di una scogliera formatasi dal mare primordiale del periodo Giurassico. Oggi questi capolavori della natura si innalzano liberamente nel paesaggio, fondendosi in modo pittoresco con lo scenario che circonda questo grazioso villaggio della Svizzera Francone. Le bizzarre formazioni rocciose, insieme alle grotte e alle valli della regione, sono un’attrazione unica e costituiscono un vero e proprio parco giochi per gli amanti delle escursioni e delle arrampicate.

Per la sua particolarità, Tüchersfeld è diventato un simbolo della Svizzera Francone, tanto da essere immortalato sui francobolli della Deutsche Post. Fino alla guerra dei trent’anni qui c’erano due castelli: il Castello Superiore e il Castello Inferiore. Quest’ultimo è stato registrato nel 1269 come una fortezza che esisteva già da molto tempo prima. Il 1° gennaio 1972 il comune di Tüchersfeld è stato sciolto e il suo territorio è stato incorporato nei comuni di Pottenstein e Gößweinstein (le frazioni di Hühnerloh e Kohlenstein).

Il maggior luogo di interesse del villaggio è il Franconian Switzerland Museum, situato nel cosiddetto Judenhof (“corte degli ebrei”), un gruppo di edifici del XVII e XVIII secolo costruiti sul terreno del Castello Inferiore e abitati fino al 1860 da 18 famiglie ebree, per poi essere restaurati tra il 1978 e il 1982. Di particolare rilievo è la sinagoga della seconda metà del XVIII secolo, con i suoi stucchi tardo-barocchi sul soffitto. I vari edifici fanno da cornice al cortile del museo, che viene utilizzato anche per gli eventi organizzati durante l’anno. Grazie alla sua particolare posizione, sotto due imponenti torri rocciose, il museo è considerato un punto di riferimento della Svizzera Francone ben oltre i suoi confini.

Tra grotte incredibili ed escursioni

La Svizzera Francone, tra le zone più suggestive della Franconia, regione storica storica della Germania centro-meridionale, è una sorta di Eldorado per gli amanti della natura, con i romantici paesaggi di bassa montagna caratterizzati da rocce calcaree, valli profondamente scolpite, castelli e grotte suggestive. Tra queste spicca il monumento naturale Teufelshöhle (Grotta del Diavolo). Con i suoi 1.500 metri di lunghezza è la grotta più lunga della Germania e la più grande della Svizzera Francone. Situata nel distretto di Bayreuth, piccola città dell’Alta Franconia da vedere, fa parte del Jura Cave Adventure World ed è decorata da stalattiti e stalagmiti sbalorditive. L’enorme portale della grotta – la “porta del mondo sotterraneo” – si trova a circa 400 metri sul livello del mare, a circa due chilometri a sud di Pottenstein, nella stretta valle del torrente Weihersbach.

La primavera è la stagione ideale per visitare questi luoghi, poiché tutta la regione si accende dei colori dei fiori di ciliegio. Qui, infatti, si trova una delle più grandi aree di coltivazione di ciliegie della Germania, Paese che offre almeno 10 motivi per una visita. Questa regione è anche il regno degli escursionisti, attratti dalle bizzarre formazioni rocciose e da una natura che sembra aver preso in mano gli strumenti da scultore per creare opere che lasciano davvero a bocca aperta.

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Lago di Saoseo, vera meraviglia della Svizzera

Chiudete gli occhi e provate a immaginare uno scenario da cartolina dove la vera protagonista assoluta è la natura. Siamo abbastanza certi che a qualcuno di voi sarà venuto in mente un laghetto dai profili fiabeschi, circondato da verde intenso e con le acque dalle mille sfumature di blu. La sapete una cosa? Questo posto esiste veramente e non è nemmeno troppo distante dal nostro Paese: è il Lago di Saoseo, un autentico gioiello della confinante Svizzera.

Lago di Saoseo: cosa sapere

Il Lago di Saoseo, che in lingua locale si chiama Lagh da Saoseo, è un irresistibile specchio d’acqua alpino situato in Val di Campo, una zona laterale della Val Poschiavo, che si distingue per essere incorniciata da profili di alte montagne che fanno sognare a occhi aperti.

Quando il visitatore decide di raggiungere questa area incantata della Svizzera, deve essere preparato al pensiero che quello che si ritroverà di fronte è un piccolo – ma irresistibile – capolavoro della natura. Il motivo di tutto ciò è molto semplice: questo magnifico laghetto alpino sfoggia acque dalle tonalità intense, un blu che è in grado di dare vita a milioni di trasparenze e continui riflessi che vanno a fondersi con il verde circostante.

O meglio, dipende dalle stagioni: in estate e in primavera gli abeti brillano di un verde acceso, in autunno i larici assumono il tradizionale giallo del periodo, mentre in inverno è il bianco della candida neve a regnare su tutto. Tonalità che si specchiano sulle acque del lago – che per molti ricorda la forma di un cuore – in maniera differente in base all’orario in cui lo si visita.

Per raggiungerlo basta intraprendere un piccolo trekking che non presenta troppe difficoltà, una passeggiata che è quindi possibile fare anche con i propri figli.

Lago di Saoseo forma a cuore

Fonte: iStock

Veduta dall’alto del Lago di Saoseo in autunno

Come raggiungere Saoseo

Per raggiungere le infinite e vivaci tinte del Lago di Saoseo occorre partire dalla località Sfazù, una graziosa frazione situata a 1622 metri sul livello del mare, che segna anche il vero e proprio punto d’ingresso alla Val di Campo.

Da lì è sufficiente seguire i cartelli che invitano a proseguire verso il Rifugio Saoseo attraverso una strada sterrata che si sviluppa tra pascoli e maestosi boschi di larici.

L’ambiente è davvero peculiare e piacevole, e il bellissimo lago che si apre dinnanzi al visitatore è una specie di bomboniera realizzata dal magistrale lavoro di Madre Natura. Non solo acque placide dai colori sgargianti e vegetazione florida che impreziosisce il territorio, c’è anche un’isoletta non troppo distante dalla riva che contribuisce a rendere il paesaggio una vera meraviglia per l’anima e per gli occhi.

Il tempo di percorrenza previsto per raggiungere il Lago di Saoseo è di circa 1 ora 45 circa, mentre il dislivello è di soli 430 metri. Un tragitto alla portata di tutti, quindi, e che per i viaggiatori più intrepidi può persino andare avanti.

Lasciandosi Saoseo alle spalle, ecco che prende vita un breve sentiero – tendenzialmente pianeggiante – che porta diretti a un’altra affascinante conca naturale in cui è gelosamente custodita un’ulteriore perla della natura: il Lago di Val Viola. Per molti è meno poetico dell’altro, ma è comunque uno spettacolo di cui vale assolutamente la pena godere.

Lago di Val Viola svizzera

Fonte: iStock – Ph: Orietta Gaspari

Il grazioso Lago di Val Viola

Cos’altro fare in Val Poschiavo

Se la Val di Campo colpisce per l’ambiente naturale in cui si trova e per i suoi eccezionali laghi alpini, non è di certo inferiore il fascino che emana la Val Poschiavo.

Del resto ci troviamo nel Canton Grigioni, un meraviglioso angolo della cosiddetta Svizzera Italiana che ha davvero una miriade di possibili esperienze da offrire a tutti i suoi visitatori.

I villaggi, per esempio, sono uno più bello dell’altro e proprio a partire dallo stesso Poschiavo. Si tratta di una piccola realtà che ancora mantiene vive le tracce del suo passato romano, saraceno, longobardo e carolingio. Un intricato insieme di stradine acciottolate in cui si affacciano edifici tipici e dalle linee raffinate.

Molto grazioso è anche il borghetto di Le Prese che riesce a far innamorare il visitatore con le sue estese coltivazioni di fiori e erbe destinate alla produzione di tisane.

Poi ancora Casa Matossi Lendi, un elegante edificio del Seicento che è stato sapientemente ristrutturato nel 1856 dall’architetto vicentino Giovanni Sottovia. Una villa storica in cui approfittare di una visitata guidata per scoprire una camera da letto in stile Belle Epoque, diverse sale pregne di incredibili affreschi, uno strepitoso giardino che comprende un orto, alberi da frutta e molto altro ancora.

Vale la pena raggiungere anche il Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia dove svettano le ormai celebri in tutto il mondo Marmitte dei Giganti, delle gigantesche formazioni rocciose che si sono create a seguito dello scioglimento del ghiacciaio del Palu. Da pochi anni a questa parte, tra le altre cose, è possibile persino imboccare un percorso che attraversa l’Orrido del Cavagliasch, un tragitto attraverso cui ammirare sia le Marmitte dei Giganti, sia altri prodigi della natura come profonde cavità e grandi strapiombi.

E infine, l’avventura più famosa di tutta la Val Poschiavo (e non solo): il magico Trenino Rosso del Bernina.

Il Trenino Rosso del Bernina per la Val Poschiavo

La straordinaria Val Poschiavo, nella sua estensione di 25 km, è completamente attraversata dal super noto ed emozionante Trenino Rosso del Bernina, un convoglio infuocato che solca un percorso eccezionale e che è anche considerato il treno più alto d’Europa.

Inutile dirvi che chiunque deciderà di salirvi potrà osservare paesaggi maestosi a perdita d’occhio. Viaggiando verso la Val Poschiavo, avrete infatti modo di godervi alcuni incredibili scorci sul ghiacciaio del Morteratsch, ad Alp Grum, e poi ancora sulla funivia fra Lagalb e Diavolezza.

Ma non solo. Passando tra la valle riuscirete a scorgere anche altre spettacolari laghi, di cui i più famosi sono il Lago Roan, il Lago Bianco e il Lago Nero.

Insomma, a due passi dall’Italia prende vita il Lago di Saoseo che è come un sogno che si avvera, un bacino d’acqua da profili fiabeschi che si sviluppa in una zona laterale di una strepitosa valle che davvero tantissime esperienze da far vivere ai suoi visitatori.

Non resta che andare a visitarlo, magari proprio sulle rotaie di uno dei percorsi più affascinanti di sempre: quello del Trenino Rosso del Bernina.

Trenino Rosso del Bernina val poschiavo

Fonte: iStock – Ph: undefined undefined

Il Trenino Rosso del Bernina a Poschiavo
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I luoghi da non perdere in un tour della Svizzera

Il Paese del cioccolato per antonomasia, delle cime innevate, dei graziosi paesini usciti da una cartolina, delle distese verdi e dei laghi trasparenti come ghiaccio: questa, e non solo, è la Svizzera!

La Confederazione Elvetica, questo piccolo Stato Federale composta da 26 cantoni, dalla ricca varietà linguistica – tedesco, francese e italiano sono le sue lingue ufficiali – e culturale è un luogo che si presta ad essere visitato tanto in estete quanto in inverno per via della sua poliedricità. Allora via: pronti a scoprire cosa vedere in Svizzera.

I posti da visitare in Svizzera: Berna

In cima alla lista di cose da fare in Svizzera, c’è, senza ombra di dubbio, conoscere Berna. Questa fiabesca capitale si fregia di un centro storico dichiarato patrimonio mondiale dell’Unesco ed è facile capirne il motivo: l’architettura medievale, ancora perfettamente conservata, vede l’alternarsi di portici, torri, fontane e casette in mattoni dai tetti appuntiti.

Berna si sviluppa lungo le anse del fiume Aar dove, in tempi remoti, venivano allevati gli orsi: il nome della città deriva proprio dalla parola Barn che significava, per l’appunto, orso. Il modo più romantico per familiarizzare con la cittadina è una passeggiata nella città vecchia, magari al tramonto mano nella mano con la vostra persona del cuore.

Per gli amanti dell’arte, poi, imprescindibile una visita al Zentrum Paul Klee – che ospita la più vasta collezione al mondo delle opere del celebre pittore – e all’imponente cattedrale tardo gotica: immaginate che ci vollero più di 450 anni prima che fosse terminata del 1893.

Lugano e il Canton Ticino

Situato nella parte più meridionale del Paese, il Canton Ticino, viene spesso soprannominato la Svizzera italiana per via della sua prossimità con il nostro Paese: si tratta, infatti, dell’unico Cantone in cui la lingua ufficiale è la sola lingua italiana.

Questa zona dal variegato paesaggio ospita città come Lugano e il lago su cui si riflette, il lago di Ceresio. Pur essendo una città Svizzera, Lugano, presenta la tipica architettura lombarda e gli antichi palazzi e portici di cui è popolata raccontano vecchie storie di commercio di pesce di lago e artigianato locale: una città tranquilla, ordinata ed accogliente.

Spostandosi, invece, nella zona dell’Alto Ticino, tra i luoghi da visitare in Svizzera, non si può dimenticare Bellinzona e i suoi romantici castelli medievali, patrimoni UNESCO. La città capitale del Canton Ticino ospita, infatti, ben tre fortezze medievali: Castel Grande, Castello di Montebello e Castello di Sasso Corbaro. Dei tre, tutti splendidamente conservati come esempi magistrali dell’architettura militare del medioevo, forse il più suggestivo è quello di Montebello.

Immaginatelo al crepuscolo, con le mura candide accese da una calda luce artificiale che lo rende oro, stagliarsi sulle cime innevate dei monti che lo circondano mentre il cielo si tinge di mille sfumature di rosa: uno spettacolo impossibile da dimenticare.

Per gli amanti delle avventure outdoor, infine, degno di nota sarà il ponte tibetano Carasc che con i suoi 270 metri di lunghezza, vi terrà sospesi a 130 metri dalla valle: pronti ad una scarica di adrenalina?

Zurigo: tra i posti più belli in Svizzera

Proseguendo alla scoperta di cosa fare in Svizzera, è imprescindibile citare Zurigo. Questa è la città più popolata e grande della Svizzera, oltre che la sua capitale economica, e per molti versi viene spesso avvicinata alla tedesca Berlino: entrambe, per esempio, presentano una vena spiccatamente postindustriale.

Zurigo si sviluppa lungo il fiume Limmat e il cuore della città vecchia, accessibile attraverso il monumentale ponte Munster, si caratterizza, invece, dai severi toni gotici: basti pensare alle due torri della Cattedrale, che permettono di identificarla persino da molto lontano. Grossmünster è il nome di questa simbolica chiesa voluta da Carlo Magno in persona intorno al IX secolo, che originariamente presentava un aspetto piuttosto diverso da quello attuale. Nella seconda metà del 1700, infatti, un incendio la distrusse parzialmente costringendo alla ricostruzione delle guglie e delle torri.

Proprio a Zurigo, poi, sorge la storica fabbrica di cioccolato Lindt & Sprüngli: i più golosi vorranno assolutamente visitarla!

E a proposito di attrazioni non convenzionali, non dimenticate i vari poli museali: il Centre Le Corbusie, Museo delle Belle Arti – dove albergano capolavori di Van Gogh, Monet, Rodin – e la casa del movimento dadaista, il Cabaret Voltaire.

Le città sul lago Lemano: Ginevra e Losanna

Un tour della Svizzera che si rispetti non può, di certo, dimenticare i suoi laghi. Il lago di Lemano – anche noto come lago di Ginevra – è il più esteso del paese e le sue acque cristalline hanno origini glaciali. È attraversato dal fiume Rodano e sono ben tre i Cantoni che si riflettono in questo azzurro specchio lacustre: il Canton Vallese, il Cantone di Ginevra e il Vaud.

La sua peculiare forma a mezzaluna, incorniciata tra vigneti e le Alpi, lo rendono il luogo perfetto per una romantica esplorazione in barca.

Ginevra

Conosciuta come la città della pace, Ginevra ospita i quartier generali di Nazioni Unite, Croce Rossa e Unicef: la metropoli più piccola del mondo è, infatti, tra i centri più importanti nell’ambito della cooperazione internazionale anche grazie al rispetto di principi quali la neutralità e l’accoglienza.

Tra le cose da fare in Svizzera ricordatevi di avvicinarvi alla secolare tradizione dell’arte orologiaia: proprio a Ginevra per commemorarla e celebrarla esiste l’Horloge Fleuri – l’orologio fiorito!

Negli ultimi anni, poi, abbiamo sentito sempre più spesso parlare del CERN: è il Centro Europeo per la Ricerca Nucleare. Sapevate che al suo interno si possono vistare gratuitamente due esposizioni permanenti?

Infine, il Balcone di Ginevra: dalla cima posta a 110 metri del Monte Salève godrete di un panorama indimenticabile sul lago e il paesaggio limitrofo.

Scopri tutte le esperienze che potete fare a Ginevra.

Losanna

Sulla sponda nord del Lago di Lemano, sorge Losanna. Considerata una delle città più verdi d’Europa, si distingue per le sue numerose gallerie d’arte, musei da visitare e teatri. A tale proposito, merita una vista la fondazione de l’Hermitage: nella cornice di una meravigliosa residenza del XIX secolo si snoda un percorso composto da più di 600 opere di artisti impressionisti e post impressionisti del calibro di Degas.

St Moritz e il ghiacciaio Zermatt

Altra attrazione lacustre, tra i luoghi della Svizzera da visitare, è l’elegante cittadina di Saint Moritz.

Affacciata sulle sponde dell’omonimo lago, è tra le città più soleggiate all’anno (quota 322 giorni su 365!) ed affascina grandi e piccini per i suoi colori accesi: il bianco delle nevi come sciarpe di lana ricopre le vette delle montagne circostanti e si contrappone all’azzurro terso del cielo.

Saint Moritz è conosciuta per lo più grazie al fatto di essere una delle principali destinazioni alpine al mondo: sport, natura e relax – ma anche shopping- sono i suoi punti forti.

Se in inverno va per la maggiore lo scii, in estate si presta all’escursionismo e alle attività outdoor come: windsurf, canottaggio e vela.

Sapevate, infine, che anche a Saint Moritz esiste una torre pendente? Trentatré metri di altezza per cinque gradi di pendenza, è ciò che resta dell’antica chiesa di San Maurizio, demolita nel corso del Novecento.

Lucerna e il Lago dei Quattro Cantoni

Sul quarto lago per dimensioni della Svizzera si affaccia la cittadina di Lucerna, preziosa città medievale caratterizzata dalle tipiche case dai graziosi tetti a timpano e dai ponti coperti.

Il ponte della Cappella è il più antico ponte coperto in legno d’Europa e con i suoi 205 metri collega la città vecchia a quella nuova. Fu costruito nel 1333, ma nell’ultima decade del Novecento venne distrutto da un incendio scatenato da un mozzicone di sigaretta. Costò ben oltre due milioni di dollari restaurarlo, ma vale davvero la pena percorrerlo per ammirare la fedele, quanto costosa, ricostruzione se pensate che al suo interno ci sono 146 dipinti che rappresentano i momenti più salienti della storia di Lucerna.

Finisce qui il nostro tour virtuale dei luoghi più belli da visitare in Svizzera. Ce n’è davvero per ogni gusto: amanti dello sport, dei paesaggi innevati, delle acque fredde e cristalline dei laghi di origine glaciale e delle pittoresche cittadine uscite da una favola dei fratelli Grimm.

Ora non resta altro che scegliere dove e quando andare: la valigia è pronta?

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In questo hotel puoi scegliere se dormire in Francia o in Svizzera

L’avidità, in senso positivo, è un sentimento che conoscono bene i viaggiatori. Un desiderio incontrollato di conoscere le culture degli altri popoli, di scoprire nuovi territori, di ammirare le bellezze di Madre natura e tutti quei monumenti architettonici e artistici che si sono trasformati in vere e proprie attrazioni turistiche.

Gli avventurieri che hanno fatto del viaggio uno scopo della vita, si riconosceranno senz’altro in questa descrizione. Proprio loro che vagano da una destinazione all’altra creando itinerari che gli permettano di scoprire quante più meraviglie possibili quando sono in viaggio. Dunque, perché accontentarsi? Perché non scegliere di stare in due Paesi contemporaneamente?

Esiste un posto, infatti, che permette di fare questo. Un alloggio unico al mondo in cui tutti dovremmo dormire almeno una volta nella vita. Un hotel che si snoda in due Paesi e che permette agli ospiti di scegliere se dormire in Francia o in Svizzera. Benvenuti all’Hotel Arbez.

Alloggiare in due Paesi contemporaneamente

Gli alloggi, lo sappiamo, sono diventati parte integrante e caratterizzante di esperienze di viaggio straordinarie e indelebili. Negli ultimi hanno ne abbiamo scovati e sperimentati tantissimi, eppure nessuno degli hotel che abbiamo visitato assomiglia a questo.

Il suo nome è Hotel Arbez, conosciuto anche più semplicemente come Arbézie. Si tratta di una struttura accogliente situata al confine tra due Paesi. Passeggiando tra i corridoi, e alloggiando in una delle camere dell’edificio, potrete attraversare i confini tra Francia e Svizzera, e viceversa, senza neanche rendervene conto.

Costruito nel XIX secolo dalla famiglia Arbez nei pressi del piccolo villaggio di La Cure, nel Canton Vaud, l’Arbezie è diventato involontariamente protagonista di una disputa territoriale tra la Francia e la Svizzera per ottenere il controllo della Vallée des Dappes. Al termine di questa il villaggio di La Cure è stato diviso a metà tra le due Nazioni, e le autorità hanno deciso di destinare la stessa sorte alle attività e agli edifici presenti sul territorio. Ma l’hotel Arbez si trovava proprio nel mezzo del confine, così ecco che è diventato per metà svizzero e per metà francese.

Trovandosi in una situazione senza precedenti, l’allora proprietario Max Arbez, ha proclamato l’edificio come sede del principato di Arbézie, creando in maniera umoristica e goliardica una micro-nazione con tanto di bandiera personale. Ecco perché alloggiare in questo edificio permette oggi di attraversare e visitare contemporaneamente non due Paesi, ma tre!

Vuoi dormire in Francia o in Svizzera?

L’hotel Arbez, come anticipato, si trova nel villaggio di La Cure. Costruita nel XIX secolo in stile alpino, la struttura è caratterizzata da un‘atmosfera rustica e accogliente che ha come obiettivo quello di far sentire gli ospiti come a casa.

L’hotel, ancora di proprietà della famiglia Arbez da 4 generazioni, consente ai viaggiatori di soggiornare contemporaneamente in due Paesi. Camminando tra i corridoi, e spostandosi da una parte all’altra dell’edificio, gli ospiti possono attraversare i confini della Francia e della Svizzera senza neanche rendersene conto. La posizione di alcune camere, poi, consente addirittura di dormire con la testa in Francia e con i piedi in Svizzera.

All’interno della struttura, inoltre, è presente anche una locanda, che ogni giorno presenta agli ospiti un menu che comprende le specialità culinarie dei due Paesi in questione.

Insomma, alloggiare qui permette di prendersi una pausa inedita dal caos cittadino e rilassarsi all’interno di un ambiente familiare e accogliente. Ma vuol dire soprattutto concedersi la straordinaria possibilità di stare in due Paesi contemporaneamente. E voi, in quale dei due volete dormire?

Una camera dell'hotel Arbez

Fonte: Photononstop /Alamy/ IPA

Una camera dell’hotel Arbez
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I primi 50 anni del viaggio in treno più suggestivo di sempre

Quest’anno la Ferrovia Retica celebra i 50 anni del Bernina Express, il famoso Trenino Rosso, a bordo del quale si può vivere la più spettacolare traversata alpina. Dai ghiacciai scintillanti al paradiso delle palme italiano, collega da mezzo secolo la Svizzera all’Italia, portando alla scoperta di luoghi ricchi di storia, tradizioni e bellezza, da ammirare comodamente seduti nelle sue splendide carrozze panoramiche.

Bernina Express, il Trenino Rosso compie 50 anni

Il Bernina Express, treno più panoramico d’Europa, è stato inaugurato il 3 giugno 1973 sulla centenaria linea delle Ferrovia Retica, con l’obiettivo di un collegamento diretto da Coira a Tirano (in provincia di Sondrio), senza la necessità di un cambio a St. Moritz. A partire dal 2000 sono state introdotte le spettacolari carrozze panoramiche, fiore all’occhiello dello storico convoglio che percorre la tratta ferroviaria alpina più alta.

In cinquant’anni, il Trenino Rosso ha attratto ben 10 milioni di viaggiatori, dei quali più di un milione è italiano. Iscritta nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità dall’UNESCO, la scenografica tratta ferroviaria si inserisce armoniosamente nella cornice montana dell’Albula e del Bernina, viaggiando attraverso il Cantone dei Grigioni. Si passa per Coira, l’Engadina, si affianca il corso del fiume Albula, si valica il passo del Bernina e si percorre la Valposchiavo e la Val di Pila fino a Brusio e Tirano, capolinea italiano della pittoresca linea ferroviaria. Tra le stazioni di Tirano e St. Moritz ne sono presenti altre 20 in cui i passeggeri possono scendere per visitare località ricche di fascino

Il percorso è di particolare interesse anche dal punto di vista ingegneristico e architettonico, considerando che comprende 55 tunnel e gallerie coperte, 196 viadotti e ponti, e tratti a pendenza elevata che coprono ampi dislivelli. In uno dei viaggi più romantici in treno, i passeggeri possono ammirare da vicino attrazioni straordinarie come la curva di Montebello con vista sul massiccio del Bernina, il ghiacciaio del Morteratsch, i tre laghi Lej Pitschen, Lej Nair e Lago Bianco, l’Alp Grüm e il viadotto elicoidale di Brusio. Oltre a offrire paesaggi di una bellezza incredibile, il Bernina Express attraversa territori alpini ricchi di richiami culturali.

Bernina Express: le fermate più suggestive

La fermata di Miralago o quella successiva di Le Prese permettono di godersi una bella passeggiata attorno al lago di Poschiavo, a 962 metri sul livello del mare. Dopo pochi chilometri si può visitare Poschiavo con i suoi interessanti musei. Da qui inizia il tratto più spettacolare del percorso, con il cosiddetto “andamento a chiocciola” del Bernina Express che compie più volte un giro di 180 gradi per superare le pendenze della montagna.

Successivamente, si incontrano il laghetto Palù e in lontananza la cime del Piz Palù, arrivando quindi alla stazione di Alp Grüm, tappa ideale per gli amanti della fotografia e dell’escursionismo. Dall’Ospizio Bernina, il punto più alto di tutto l’itinerario in treno, si scende verso St Moritz, toccando le stazioni di Lagalb e Diavolezza, imperdibili per gli amanti dello sci, e Pontresina, località di villeggiatura engadinese per eccellenza.

L’affascinante viaggio sulla linea dell’Albula

In seguito alla pandemia è sorto un problema di overbooking, con lunghe liste d’attesa che saranno esaurite tra quest’anno e il 2024. Per questo motivo, la Ferrovia Retica sta puntando sulla linea dell’Albula, che collega St Moritz con Coira capitale del Grigioni e città più antica delle Svizzera. Qui il Trenino Rosso affronta un dislivello di oltre mille metri grazie ai viadotti di Solis e Landwasser e alle spettacolari gallerie elicoidali tra Bergün e Preda. Da non perdere, il Museo ferroviario dell’Albula di Bergün e il sentiero avventura della ferrovia Albula, realizzato nella tratta compresa tra la galleria dell’Albula e il viadotto di Landwasser.