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Svizzera low cost nel periodo più magico dell’anno

È ora di cominciare a pensare al Natale, alle luci, ai cenoni, allo stare insieme e, soprattutto, a fare i regali. Se c’è un Paese che incarna questa magica atmosfera perfettamente, e dove lo shopping è molto interessante, è la nostra fiabesca vicina di casa: la Svizzera. E abbiamo una bellissima notizia da darvi: è attiva una promozione da non perdere assolutamente, e per accaparrarvela vi basta salire a bordo di un treno.

La promozione per visitare la Svizzera in treno a Natale

Dall’1 novembre al 30 dello stesso mese è possibile acquistare un biglietto Eurocity per viaggiare in Svizzera con un’offerta davvero imperdibile: si chiama Promo 2×1 Mercatini, e quindi si viaggia in due ma pagando un solo biglietto di 1° o 2° classe.

Le date disponibili per il viaggio sono dal 20 novembre al 20 dicembre, ma è importante ricordarsi che il biglietto va acquistato almeno 3 giorni prima della partenza sul sito di Trenitalia.

Le destinazioni sono davvero una più interessante dell’altra:

  • Basilea con 12 Eurocity da/per Milano;
  • Berna con 8 Eurocity da/per Milano;
  • Ginevra, Montreux e Losanna con 8 Eurocity da/per Milano, di cui 2 da/per Venezia;
  • Zurigo e Lugano con 20 Eurocity da/per Milano, di cui 2 da/per Venezia, 2 da/per Genova, 2 da/per Bologna;
  • Lucerna con 4 Eurocity da/per Milano.

Svizzera a Natale: dove andare

Il Natale, in Svizzera, è un incanto ovunque. Luci sfavillanti, profumi tipici, musica natalizia e un’atmosfera difficile da trovare altrove fanno vivere in un sogno. E soprattutto durante l’Avvento questo Paese mette a disposizione tantissime esperienze che sono in grado di far felici grandi e piccini.

Losanna, per esempio, dal 17 novembre al 31 dicembre si riempie di curiosi e colorati mercatini di Natale dove gustare la gastronomia locale e anche dei vini straordinari. Il tutto mentre le strade della città sono una vera esplosione di decorazioni e luci. Inoltre, esclusivamente durante il mese di dicembre, potrete scegliere di soggiornare in un grazioso alloggio temporaneo con tanto di sauna privata e terrazza, per svegliarvi con una vista panoramica inedita sulla città e sul lago.

Non è di certo meno sorprendente Lucerna che, in questo periodo, si trasforma in un villaggio delle meraviglie invernale: le tante luminarie intorno al lago e al Ponte della Cappella catapultano in un’atmosfera pregna di spirito natalizio. Tantissimi sono anche i mercatini, così come la possibilità di partecipare a una visita guidata che svela i segreti di Babbo Natale e del Bambino Gesù.

Poi ancora Basilea, una città splendida e che è anche pregna di tradizioni natalizie. Concerti per l’Avvento, mercatini di Natale, mostre temporanee e chi più ne ha più ne metta: presso il Foyer del Theater Basel, per esempio, si apre ogni giorno una nuova finestrella dell’amato (e attesissimo) calendario dell’Avvento.

Infine – ma le mete della Svizzera che per Natale organizzano eventi e manifestazioni adatte a tutte le età non sono finite qui – l’affascinante città di Zurigo con i suoi tanti mercatini e anche uno sfavillante albero alto 15 metri che impreziosisce la Stazione Centrale.

Non resta che approfittare di questa promozione per salire a bordo di un treno e scoprire alcune delle località più pittoresche e magiche dalla Svizzera.

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Cern: com’è entrare nel più grande laboratorio scientifico del mondo

È un luogo in cui la scienza e la tecnologia hanno casa, qui si fa ricerca e questo è il posto dove sono stati raggiunti tantissimi successi importanti, stiamo parlando del Cern, in italiano nota come Organizzazione europea per la ricerca nucleare.

Si trova in Svizzera a Meyrin, vicino a Ginevra ed è possibile visitarlo: si tratta del più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, ed è anche il luogo perfetto da raggiungere per grandi e piccini che amano la scienza. Infatti, è possibile visitarlo e immergersi in questo luogo perfetto per gli appassionati ma anche per gli studenti e gli scienziati di domani.

Quando nasce il Cern e di che cosa si tratta

Il Cern, sigla di Conseil européen pour la recherche nucléaire, è l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare ed è stata istituita con una convenzione concordata e firmata a giugno del 1953. Inizialmente ne facevano parte 12 stati, ora saliti a 23 a cui si aggiungono osservatori. Qui viene portata avanti la ricerca in fisica, in particolare acceleratori di particelle e rilevatori.

Si tratta di un luogo, che si trova vicino a Ginevra in Svizzera, in cui sono state portate avanti scoperte o fatti annunci importanti, come quello in merito al Bosone di Higgs la cui scoperta era stata annunciata a suo tempo dalla direttrice dell’Organizzazione (che ricopre questa carica dal 2016 e ora è al secondo mandato) ovvero l’italiana Fabiola Gianotti.

Come viene spiegato sul sito: “Il nostro lavoro aiuta a scoprire di cosa è fatto l’universo e come funziona. Lo facciamo fornendo ai ricercatori una gamma unica di acceleratori di particelle, per ampliare i confini della conoscenza umana”. Il laboratorio inoltre è un “ottimo esempio di collaborazione internazionale”.

Un luogo in cui viene portata avanti la ricerca grazie a strutture apposite, mettendo insieme persone da tutto il mondo e portando avanti la formazione. Ed è proprio visitandolo che ci si può avvicinare a tutto ciò che di grandioso viene fatto al suo interno.

Visitare il Cern, come fare

Sono in tantissimi ogni anno a visitare il Cern, il grande laboratorio vicino a Ginevra, ma come si può fare? Di recente è stato inaugurato il Cern Science Gateway, uno spazio progettato dal celebre architetto Renzo Piano. Il taglio del nastro è avvenuto il 7 ottobre, mentre le porte sono state aperte ai visitatori dal giorno successivo. Si tratta di un centro per l’educazione e la divulgazione in cui sono presenti mostre, strutture di laboratorio e in cui ammirare spettacoli scientifici.

Aperto dal martedì alla domenica, è possibile programmare visite guidate che vengono offerte in base all’ordine di arrivo. Durante il percorso si possono ammirare molte cose interessanti: dai momenti salienti della storia del Cern, al sincrociclotrone, ovvero il primo acceleratore la cui installazione è datata 1957, inoltre è possibile scoprire come si lavorava negli anni Cinquanta. E poi fare un tour del centro di controllo dell’esperimento Atlas, uno dei due – portati avanti dall’Organizzazione – che hanno scoperto il Bosone di Higgs. Queste sono solo alcune delle tante meraviglie che si possono ammirare durante la visita, che è adatta a partire dai 12 anni e dura circa 90 minuti.

L’ingresso al Cern Sience Gateway è gratuito, si può accedere in maniera libera alle tre mostre interattive, a spettacoli scientifici e film. Per quanto riguarda le visite guidate e i laboratori è necessario iscriversi in base all’ordine di arrivo. L’apposito pass si ottiene tramite la app, così come le prenotazioni.

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Engadina: la valle svizzera dove c’è (quasi) sempre il sole

Oggi vi portiamo a scoprire una valle incantata, una di quelle zone che sembra uscita direttamente da un libro di fiabe e che per la sua bellezza è stata in grado di ispirare i più grandi artisti e poeti. Un posto speciale, quindi, e a pochissima distanza dal nostro Paese, tanto che il suo soprannome è il “salone delle Alpi”: benvenuti in Engadina.

Dove si trova l’Engadina

L’Engadina è un vero e proprio scrigno di tesori preziosi che sorge in Svizzera, e più precisamente nel cantone dei Grigioni. Un luogo dalla bellezza raffinata e che si distingue per essere una delle valli abitate più alte d’Europa. Ma non è solo questo il suo unico (quasi) primato, perché questo territorio ha la fortuna di essere baciato dal sole quasi costantemente, tanto che in media qui si contano ben 322 giorni di bel tempo all’anno che regalano un clima assai mite.

Divisa in Alta e Bassa Engadina, pare avere una doppia anima: l’Alta Engadina è piuttosto pianeggiante e la patria di affascinanti laghi che a loro volta sono incorniciati da ghiacciai e fitti boschi di cembri e larici. La Bassa Engadina, dal canto suo, ha una conformazione decisamente più aspra e stretta perché qui il fiume che attraversa l’intera valle, l’Inn, nel corso del tempo ha creato profonde gole tra le rocce.

Cosa aspettarsi

L’Engadina è una valle spettacolare e che riesce a rigenerare i suoi visitatori, sia in estate che in inverno. Puntellata di paesaggi praticamente intatti e incontaminati, ha ospitato personaggi di fama internazionale come Giovanni Segantini, F. Nietzsche, H. Hesse, Th. Mann e tanti altri ancora.

Engadina: cosa fare

Fonte: iStock

Un angolo della Engadina

Il visitatore, non appena arriva, avverte una sensazione speciale e che nel mondo digitalizzato di oggi spesso ci dimentichiamo, quella di essere nel poetico abbraccio della natura. L’intero territorio engadinese, infatti, è ricoperto da vegetazione: ci sono boschi con pini che arrivano fino a una quota di 1.800 metri e foreste di larici che toccano i 2.100 metri d’altitudine.

Poi c’è il paesaggio lacustre, armoniosamente inserito nei profili delle cime che in questi splendidi laghi si specchiano, e tutti alimentati dalle abbondanti acque del fiume Inn. E poi ci sono i villaggi pittoreschi, quelli che sogniamo quando pensiamo ai paesi montani, così come destinazioni decisamente glamour.

Non manca di certo la cultura, che qui è decisamente variegata. Vi basti pensare che la lingua principale è il romancio, ma che si parlano anche tedesco, italiano e francese.

I villaggi da visitare

Senza ombra di dubbio la punta di diamante dell’Engadina è St. Moritz, una delle mete turistiche svizzere più ambite dal turismo internazionale. Ma del resto non c’è da sorprendersi: è una meta che si distingue per la sua eleganza, signorilità e sontuosità. Tra le altre cose, si affaccia sul lago omonimo che in inverno sembra possedere una corona di neve indossata dalle montagne circostanti, che contemporaneamente va a mescolarsi con l’azzurro del cielo. Gli amanti degli sport invernali saranno felici di sapere che qui si sviluppa una moderna infrastruttura e 88 piste per indimenticabili avventure sulla neve.

Un altro villaggio dell’Engadina da non perdere è Pontresina, un luogo dominato da una bella torre pentagonale in stile moresco. Da queste parti è presente anche una volta ricca di pregevoli affreschi risalenti al XIII-XV secolo: la Cappella di Santa Maria.

Molto grazioso è anche Celerina che si fa amare per i suoi profili poetici: sorge proprio sulle rive del fiume Inn. Degna di nota è la Chiesa di San Gian del XIII secolo che è stata edificata su una piccola altura e che tra le sue mura custodisce affreschi quattrocenteschi e un meraviglioso soffitto ligneo dipinto del 1478.

Poi ancora Zuoz che è un vero e proprio susseguirsi di casette patrizie barocche e rinascimentali e dove a colpire è la Chesa Planta, uno degli edifici simbolo del villaggio.

Affascinante è anche Tarasp, in Bassa Engadina, località famosissima in Svizzera per le cure termali e per la presenza di un magnifico castello che risale al XI secolo.

Tarasp,, Engadina

Fonte: Getty Images – Ph: DEA / ALBERT CEOLAN

Il Castello di Tarasp,

I meravigliosi laghi

Un viaggio in Engadina non si può dire completo se non si visitano i suoi laghi. Dello specchio d’acqua di St. Moritz ve ne abbiamo già parlato, ma non sono di certo da meno gli altri che impreziosiscono la valle.

Il Lago di Sils è il più esteso del Cantone dei Grigioni e in estate si lascia esplorare a bordo di un piccolo battello su cui fare un viaggio panoramico che tocca la penisola di Chastè, Plaun da Lej e Isola.

Intorno al lago, invece, prende vita un paradiso idilliaco per escursionisti e ciclisti. Una piccola curiosità: il noto filosofo tedesco Nietzsche trascorse un periodo prolungato proprio sulle sponde di questo lago.

Non è da meno Silvaplana, un vivace villaggio circondato da una natura primordiale e affacciato sull’omonimo e splendido lago. Dal colore scintillante, è adatto per la navigazione con la barca a vela e per vivere divertenti avventura con il kitesurf.

Infine, l’idilliaco Lago di Champfèr che si rivela la meta ideale per una breve passeggiata intorno alle sue sponde.

Le altre avventure imperdibili

Villaggi da sogno, paesaggi alpini emozionanti e laghi che sembrano specchi per le sontuose montagne non sono le uniche cose che colpiscono dell’Engadina.

Da queste parti, infatti, è possibile dedicarsi a numerose attività come il golf, pedalare (o camminare) per ben 400 km di sentieri che si snodano tra laghetti, prati verdi e fitti boschi, e praticare i più tipici sport acquatici, come windsurf, kitesurf, vela, stand-up, pesca e canoa.

In inverno, oltre al comprensorio sciistico del Corviglia a St. Moritz che attira sciatori da tutto il mondo, i visitatori possono divertirsi nelle tante piste di alpinismo, piste per il fondo, fun-park per gli snowboarder e molti itinerari escursionistici di diversa lunghezza e difficoltà. Non manca di certo la possibilità di fare sport sul ghiaccio, come il pattinaggio, il curling e l’hockey.

Infine, una delle attività da non perdere assolutamente: un viaggio sull’iconico Trenino Rosso del Bernina che porta a scoprire il cuore di questa spettacolare valle: costeggia il letto del fiume Inn e conduce al cospetto di straordinarie meraviglie della natura come, per esempio, il Giardino dei Ghiacciai con le Marmitte dei Giganti, pozzi monumentali scavati nei secoli dalla forza erosiva dell’acqua. Il tutto, mentre si è costantemente accompagnati da un paesaggio avvolto dalle montagne.

Trenino Rosso del Bernina in Engadina

Fonte: iStock

Il mitico Trenino Rosso del Bernina
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San Gottardo, il re dei passi alpini

È probabilmente la montagna che custodisce la storia più rilevante riguardo alle vie di comunicazione in Svizzera. Nessun valico alpino è altrettanto legato all’identità del Paese elvetico. Vero e proprio spartiacque meteorologico, idrico e culturale tra nord e sud che affascina da secoli, il Passo del San Gottardo attrae i visitatori per lo splendido paesaggio e le numerose gallerie, caverne e roccaforti sorte nel corso del tempo Attraversarlo è sempre un’avventura, in qualunque modo decidiate di farlo.

La storia del Passo del San Gottardo, “la via delle genti”

Il Passo del San Gottardo (in tedesco Gotthardpass) è uno dei più importanti valichi alpini, situato a 2.106 metri sul livello del mare. Prende il nome da San Gottardo di Hildesheim, un vescovo bavarese vissuto attorno all’anno Mille, e delimita il confine tra il Cantone Ticino  e il Canton Uri. Per lo scrittore Peter von Matt, può essere considerato una sorta di “monte Sinai elvetico”, che ha contribuito “all’autoglorificazione della Svizzera”. Per molto tempo si è erroneamente pensato fosse la montagna più alta delle Alpi, una credenza confutata soltanto nel XVIII secolo.

Quel che oggi è assodato, è che nessun’altra montagna elvetica – incluso il Cervino –  riveste l’importanza simbolica di questo straordinario massiccio, divenuto nell’immaginario collettivo un elemento dell’indipendenza della nazione, della coesione e dell’identità della Svizzera, ma anche luogo di lotta fra l’uomo e la natura impervia e crocevia delle culture del Paese.

Anticamente, pur essendo il passaggio più breve, il San Gottardo presentava sia sul versante sud, con tre importanti gole in Leventina, che sul versante nord, con la gola della Schöllenen, degli ostacoli importanti, difficilmente superabili in presenza di cattivo tempo.

Nel XII secolo, con la realizzazione del ponte del diavolo e della passerella sospesa (Twärrenbrücke), il passo acquisì per la prima volta importanza europea e fu determinante per i destini delle popolazioni che abitavano i due versanti, tanto da essere citato nel Annales Stradenses, guida per pellegrini che dal Nord Europa vogliono raggiungere Roma o la Terrasanta, redatta a metà del XIII secolo.

Nel 1230 venne consacrata la cappella dedicata a San Gottardo, posta sul valico, e insieme ad essa venne edificato anche un Ospizio che andava a completare una importante rete di assistenza ai pellegrini e viandanti. Fino quasi all’inizio dell’Ottocento, la via restava, però, essenzialmente una mulattiera che permetteva il trasporto delle merci solo a dorso di mulo. Proprio per la sua natura, era chiamata anche “la via delle genti”.

Solo nel 1708 si ebbe un sostanziale miglioramento della strada con l’apertura di una galleria (Urnerloch) lunga circa 60 metri nella gola della Schöllenen, che facilitava di molto l’accesso al ponte. Per il grande salto di qualità bisogna però aspettare gli anni Trenta nel XIX secolo, con la costruzione di una vera e propria strada carrozzabile, larga su tutto il suo percorso più di cinque metri, e con un nuovo ponte nella gola del diavolo.

Il tunnel più lungo del mondo

Nei secoli, il San Gottardo ha collezionato diversi record. La prima galleria ferroviaria, aperta nel 1882, è stata con i suoi 15 km la più lunga del mondo, un primato durato fino all’apertura del tunnel del Sempione nel 1906. Lo stesso è stato per il traforo autostradale (16,9 km) inaugurato nel 1980, che ha poi ceduto il primo posto al tunnel di Lærdal in Norvegia (24,5 km).

Il 1° giugno 2016, con l’inaugurazione della galleria di base del San Gottardo, è stato stabilito un nuovo primato, per i 57,104 km scavati nella roccia, anzi anche più di uno. Oltre a essere ancora oggi la più lunga del mondo, s’insinua fino 2300 metri di profondità e, prima ancora di essere aperta al grande traffico, è stata visitata da migliaia di turisti.

Con l’entrata in funzione della galleria e il completamento dell’intera linea, in particolare del tunnel del Monte Ceneri, Zurigo e Milano si sono avvicinate. Il viaggio in treno dura, infatti, meno di tre ore, contro le quattro attuali. Oggi, la linea del San Gottardo rappresenta uno dei principali collegamenti attraverso le Alpi ed è tra i corridoi ferroviari più importanti d’Europa per il traffico passeggeri e merci.

Come raggiungere il San Gottardo

Ci sono due modi per raggiungere la cima del passo, se siete in auto o in bicicletta (nel secondo caso, si raccomanda l’uso di mountain bike). Si può seguire la “Tremola”, la strada romana in acciottolato con i suoi suggestivi tornanti – il monumento storico più lungo della Svizzera – oppure attraverso la più recente strada del passo. In alternativa, è facilmente raggiungibile anche con i trasporti pubblici, prendendo l’autopostale da Airolo e Andermatt. Per coloro che vogliono provare l’ebrezza di un’esperienza dal sapore antico, c’è anche la possibilità di viaggiare sulle diligenze del Gottardo, carrozze trainate da cinque splendidi cavalli.

Il passo del San Gottardo è una delle alternative al tunnel in caso di code, tuttavia lo troverete chiuso durante l’inverno, da novembre a maggio.

Cosa vedere in cima, tra storia, cultura e panorami mozzafiato

Se desiderate immergervi nella storia viva di questa via di trasporto internazionale e scoprirne l’importanza economica, strategica, politica e culturale – dal 1200 fino a oggi – una tappa obbligata è il Museo Nazionale del San Gottardo (aperto da giugno a fine settembre). Il percorso si snoda attraverso sette sale tematiche che spaziano dal Buco di Uri al tunnel di base AlpTransit, dalle gallerie delle centrali elettriche alle fortificazioni militari montane. La nuova mostra permanente è accompagnata da uno straordinario spettacolo multimediale di suoni e immagini allestito all’ultimo piano in cui filmati originali e animati, disegni, quadri e fotografie sono montati insieme per creare un avvincente collage.

La visita al museo è seguita da una breve passeggiata lungo il Lago della Piazza, all’altra estremità del quale si trova l’ingresso del Sasso San Gottardo, fortezza un tempo segreta, nascosta nelle profondità della montagna, che si può scoprire (fino a metà ottobre) con un tour attraverso gli oltre tre chilometri di gallerie e caverne, tra depositi di munizioni nascosti, alloggi per le truppe, postazioni per cannoni, una spettacolare piattaforma panoramica e una camera delle meraviglie con tesori fatti di cristalli di roccia.

Regalatevi poi una puntatina alla postazione fotografica del Grand Tour of Switzerland, da cui si apre una vista meravigliosa sulla Tremola con i suoi 24 impressionanti tornanti. La giornata si conclude con un piatto ticinese sulla terrazza dell’Ospizio San Gottardo, dove si può pernottare in alloggi situati a 2.108 metri d’altitudine.

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3 laghi, 2 Paesi e un unico biglietto: l’iniziativa

Dal giorno 1 agosto con un unico biglietto è possibile navigare 3 laghi che accarezzano due meravigliosi Paesi: l’Italia e la Svizzera. Un’iniziativa molto interessante e soprattutto che viene istituita per la prima volta.

Parliamo perciò di un’opportunità da cogliere al volo perché consente di viaggiare in battello sui laghi Maggiore, di Como e di Lugano, tre meravigliosi tesori che sono uno più bello dell’altro. Scopriamo insieme tutte le informazioni utili per acquistare questo titolo di viaggio.

L’iniziativa

Questa interessante opportunità è stata realizzata nell’ambito della collaborazione italo-svizzera del Consorzio dei Laghi – Swiss Italian Navigation Group, che vede coinvolte GGNL – Gestione Governativa Navigazione Laghi e SNL – Società Navigazione del Lago di Lugano.

Chiamata “Carta 3 laghi“, permette di navigare tra Italia e Svizzera alla scoperta della Regione dei Laghi, il tutto con un unico biglietto a prezzo speciale.

Concedersi un’esperienza come questo vuol dire regalarsi una giornata pregna di bellissimi panorami e di splendide località. Vi basti pensare che si possono raggiungere oltre 110 destinazioni differenti tra borghi pittoreschi, luoghi ricchi di storia e di arte.

Informazioni utili

Tale titolo di viaggio è stato pensato per far conoscere il territorio dei tre laghi sia ai turisti che ai cittadini. Con un solo biglietto è quindi possibile navigare per oltre 400 chilometri quadrati tra Italia e Svizzera. Il ticket è attualmente acquistabile solo ed esclusivamente presso tutte le biglietterie di terra di Navigazione Laghi Maggiore e di Como e presso le biglietterie di terra di SNL del Lago di Lugano e del bacino svizzero del Lago Maggiore.

Attiva dall’1 agosto, è una promozione che rimarrà valida per tutta l’estate e oltre: esattamente fino all’8 ottobre di quest’anno. Grazie ad essa, quindi, si potranno esplorare i tre i laghi serviti dal servizio di Navigazione Laghi e da Società Navigazione Lago di Lugano.

È importante sapere che il biglietto è utilizzabile una volta sola per ogni lago e che ha una validità di una giornata intera. Ma la buona notizia è che è anche possibile visitare i tre laghi in giornate diverse, purché lo si faccia dell’1 agosto all’8 ottobre 2023.

Infine, trattandosi di un biglietto di libera circolazione, sono comprese quasi tutte le tratte.

Prezzi e cos’altro sapere

La “Carta 3 laghi” è in promozione ed ha un costo di 84,00 euro per gli adulti e di 42,00 euro per ragazzi che hanno dai 6 agli 11 anni. Un’opportunità molto interessante, ma che non prevede nel bacino svizzero del Lago Maggiore le corse di SNL dalla nr. 101 alla nr. 126 e sul Lago di Lugano le corse dalla nr. 70 alla nr. 79.

Per quanto riguarda il Lago di Como, è consentito l’utilizzo delle corse rapide ma solo a seguito di una verifica della disponibilità dei posti e l’acquisto del supplemento presso la biglietteria di terra.

Grazie alla nuova “Carta 3 Laghi” si potrà quindi viaggiare a bordo dei battelli per oltre 400 chilometri quadrati tra Italia e Svizzera, raggiungendo oltre 110 destinazioni.

Non resta che approfittare di questa interessante collaborazione per vivere un’estate diversa e all’insegna dell’eleganza e della bellezza, qualità che senza ombra di dubbio caratterizzano questi tre eccezionali laghi.

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Erbonne, il micro borgo alpino è una perla rara

A cavallo tra Italia e Svizzera, c’è un microscopico borgo che pochi conoscono e che merita di essere visitato. Si chiama Erbonne e qui il tempo sembra essersi fermato. Si trova in Val d’Intelvi, in provincia di Como, alle pendici del Monte Generoso sulle Prealpi lariane, la vetta che fa da spartiacque tra i due Paesi, collegati da una stradina ciclopedonale e da un ponte.

Questo piccolissimo villaggio isolato a quasi mille metri di quota, raggiungibile da una strada tortuosa che, d’inverno, con la neve spesso viene chiusa (quando è innevato sembra un vero presepe), conta solamente una decina di abitanti, un po’ italiani e un po’ svizzeri. Il suo isolamento lo caratterizza da sempre.

Un borgo più antico di Roma

La sua storia è antichissima. Il villaggio ha origine preromana e risale a ben 3mila anni fa, precedendo di 300 anni la fondazione di Roma e di mille quella di Como stessa. Proprio da Erbonne passava un’antica strada che, attraversando la Valle del Breggia, nel Canton Ticino, portava in Valle Intelvi e nelle zone settentrionali del Lario, entrambe abitate dai Reti.

Fin dal 1300, Erbonne apparteneva al Ducato di Milano, ma i diritti di possesso dei terreni appartenevano a una famiglia svizzera del piccolo borgo di Scudelatte, che dista solo un chilometro di distanza, raggiungibile ancora oggi attraverso la stradina. Per questo motivo, gli abitanti del borgo non erano tenuti a pagare le tasse italiane divenendo di fatto un piccolo paradiso fiscale. Nell’ultimo secolo, proprio per la sua posizione strategica sul confine, era molto frequente il contrabbando. Negli Anni ’70 fu anche costruita una caserma della Guardia di finanza, che oggi ospita proprio il Museo del contrabbando.

Il borgo di Erbonne oggi

Il micro borgo conta una manciata di edifici e cascine, alcune sostre, che un tempo servivano al ricovero del bestiame, e alcune case di pietra.

Un tempo c’era una scuola, oggi chiusa e trasformata in un’osteria. Resta invece la piccola chiesa, la Chiesa del Sacro Cuore, edificata solo nel XX secolo, aperta solo in alcune occasioni speciali.

Per gli escursionisti, Erbonne è il punto di partenza per passeggiate ed esplorazioni, in particolare delle caverne che si trovano in zona. La più famosa è la Caverna generosa, anche nota come Grotta dell’orso per via dei ritrovamenti di resti di orsi, dove sono stati trovati dei resti di felci risalenti addirittura a 50-60mila anni fa, quando viveva l’Uomo di Neanderthal.

Non lontano dalla grotta si trova anche il Buco della volpe, anche detto Tana di Erbonne, a quota 1.075 metri, ma l’anfratto è di difficile accessibilità, sia perché si trova in un tratto scosceso, sia per le dimensioni ridotte dell’entrata.

Il periodo dell’anno in cui il borgo di Erbonne è più popolato è in occasione della festa patronale del 1° agosto, la Festa di Scudelatte Erbonne, con una sagra, bancarelle gastronomiche e tanta gente che affolla i vicoletti tra le antiche case di pietra.

Questo borgo, insomma, è una piccola gemma nascosta tra i monti lombardi, decisamente poco nota (ed è proprio questo il suo bello), ma che merita di essere visitata, di giorno o di sera, quando le luci dell’abitato trasformano Erbonne in un presepe, d’estate, per le passeggiate o anche d’inverno, quando la candida neve ricopre ogni cosa e il silenzio è assoluto.

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Perché dovresti organizzare un viaggio in questo paradiso naturale

Il Parco Nazionale della Svizzera Boema è una delle gemme nascoste dell’Europa centrale, un luogo incantevole dove natura e cultura si fondono in modo sublime.

Situato al confine tra la Repubblica Ceca e la Germania, il parco offre una vasta gamma di paesaggi mozzafiato, tra cui foreste lussureggianti, montagne imponenti e laghi cristallini.

Ma non è solo la bellezza del paesaggio che rende questo parco unico: il Parco Nazionale della Svizzera Boema è anche un luogo di grande importanza culturale, con molte città storiche e villaggi pittoreschi da esplorare.

Camminare tra i vasti pineti, esplorare le profonde valli e ammirare le maestose formazioni rocciose che si ergono come torri, pareti, gole e labirinti, è un’esperienza unica e indimenticabile. L’impero di roccia del parco è un habitat naturale straordinario, ricco di flora e fauna uniche al mondo.

Immergiti nella meraviglia del Parco Nazionale della Svizzera Boema, un luogo dove la natura regna sovrana e i tuoi sensi saranno completamente rapiti dall’affascinante e incontaminata bellezza del paesaggio.

La bellezza selvaggia del Parco Nazionale della Svizzera Boema

Il Parco Nazionale della Svizzera Boema fu istituito nel 2000, con l’obiettivo di preservare la bellezza incontaminata del paesaggio.

il parco copre un’area di oltre 700 chilometri, regalando panorami spettacolari che ti lasceranno senza fiato, con le sue maestose formazioni di arenaria e la straordinaria varietà di flora e di fauna.

Gli amanti della natura non possono perdere l’opportunità di esplorare le bellezze del parco, mentre gli appassionati di cultura potranno visitare le città e i villaggi storici.

Scopriamo insieme quali sono le migliori escursioni e attrazioni nell’incantevole Parco Nazionale della Svizzera Boema.

Le imponenti montagne di arenaria

Le montagne di arenaria sono una delle principali attrazioni del Parco. Queste montagne sono formate da una roccia sedimentaria composta principalmente da sabbia e minerali come il quarzo. Le montagne di arenaria vengono spesso chiamate “montagne di rocce” a causa della loro forma straordinaria, che sembra essere stata scolpita dalla natura stessa.

La terrazza del Belvedér, con la sua vista panoramica sul Canyon dell’Elba, e le suggestive rovine del mulino Dolsky Mlyn del XV secolo rappresentano due delle mete più rinomate dell’intera catena montuosa. Inoltre, gli escursionisti possono anche avventurarsi verso Tiské Skály (Tisa Rocks), un’incredibile rete di pareti di roccia arenaria di 30 metri.

Infine, un complesso di scalinate in pietra guiderà i visitatori più audaci verso le suggestive rovine del castello di Šaunštejn. Costruito nel XIV secolo, offre una vista spettacolare sui Monti Metalliferi che segnano il confine tra la Repubblica Ceca e la Germania.

Le gole e le incantevoli sponde del fiume Kamenic

Hai mai pensato di fare un emozionante giro in barca, immergendoti nella meravigliosa natura incontaminata e sentendo il profumo delle foreste selvagge?

Qui, potrai esplorare il paesaggio tra le acque cristalline le gole o camminare lungo i sentieri panoramici che costeggiano le rive del fiume.

La riva del fiume Kamenice e la gola di Kamnitz rappresentano uno dei luoghi più affascinanti all’interno del parco. Queste gole, come burroni rocciosi, si snodano tra le città di Hrensko e Srbská Kamenice, per poi sfociare nel fiume Elba.

Pravčická brána: l’arco naturale più grande dell’Europa

Pravčická brána

Fonte: iStock

Pravčická brána, il più grande arco naturale in Europa, Repubblica Ceca

Un luogo affascinante per gli amanti della fotografia. È il più grande arco naturale in Europa, con una forma che sembra essere stata scolpita dalla natura stessa.

Questo arco di arenaria si trova sulla cima di una collina e offre una vista panoramica spettacolare sulla zona circostante.

Per raggiungere questo luogo, ti aspetta un’escursione di una o due ore in salita, a seconda del percorso scelto, attraversando suggestivi sentieri ombreggiati tra formazioni rocciose. Sebbene in passato fosse possibile raggiungere la cima dell’arco, tale pratica è stata vietata dal 1982 per prevenire ulteriori danni alla roccia.

Infine, il maestoso castello di Falcon’s Nest, un tempo dimora del principe Edmund Clary-Aldringen, oggi è un affascinante connubio tra ristorante gourmet e galleria fotografica, pronto a deliziare i visitatori con la sua intramontabile bellezza.

La magia del Ponte Bastei

Il Ponte Bastei è un’attrazione iconica del Parco Nazionale della Svizzera Boema che attrae visitatori da tutto il mondo. Il ponte pedonale in pietra attraversa una gola profonda e offre una vista spettacolare sulla valle dell’Elba, con panorami mozzafiato che si estendono fino ai monti lontani.

Un ristorante con una magnifica vista e una spaziosa piattaforma in cima al ponte regalano panorami mozzafiato, specialmente al momento del tramonto.

Mentre la visita in estate è molto popolare, il ponte rimane aperto tutto l’anno e il parco offre una bellezza particolare durante l’inverno, quando la neve e il ghiaccio adornano gli alberi e le rocce sottostanti.

Alla scoperta del Fiume Elba

Il fiume Elba è un’importante risorsa naturale del Parco Nazionale della Svizzera Boema. Questo fiume attraversa diversi paesi europei, tra cui la Germania, la Repubblica Ceca e la Polonia, e offre uno scenario mozzafiato lungo tutto il suo corso.

Potrai vivere un’esperienza indimenticabile lungo le rive del fiume Elba, con la possibilità di fare escursioni a piedi o in bicicletta, fare picnic sulle rive del fiume e ammirare la bellezza naturale della zona. Il fiume Elba è anche un luogo popolare per fare sport acquatici, come il kayak, il canottaggio e la pesca.

Nel parco nazionale, il maestoso fiume Elba attraversa una valle mozzafiato, circondata da imponenti montagne e incantevoli foreste lussureggianti. Questo fiume è un vero e proprio tesoro di biodiversità, ospitando una vasta gamma di specie di flora e fauna, rendendolo un rifugio ideale per coloro che amano immergersi nella natura.

Ruzovsky Vrch, un tesoro nascosto

Ruzovsky Vrch è una delle montagne più alte del Parco Nazionale della Svizzera Boema, con un’altitudine di 619 metri. Questa montagna offre una vista spettacolare sulla zona circostante, con panorami mozzafiato che si estendono fino all’orizzonte.

La scalata a Ruzovsky Vrch è abbastanza impegnativa, ma ne vale sicuramente la pena. Lungo il sentiero panoramico, i visitatori potranno ammirare le bellezze naturali della zona e respirare l’aria fresca delle montagne. Una volta raggiunta la cima, la vista sarà una delle esperienze più indimenticabili nella zona.

Ruzovsky Vrch è anche il luogo ideale per fare trekking, mountain bike e altre attività all’aperto. I numerosi sentieri escursionistici che circondano la montagna offrono molte opportunità per esplorare la natura e godere della bellezza del paesaggio circostante.

La magia della città di Hřensko

Hrensko è un incantevole villaggio, situato a circa 130 chilometri a nord di Praga, che confina con la Germania. Attraversato dai due fiumi, il Kamenice e Labe, questo gioiello della Cecenia è immerso in una bellezza naturale e paesaggi mozzafiato.

Nonostante abbia solo 275 abitanti, è un rifugio incantevole e un vero tesoro che merita di essere scoperto.

Hrensko è una perla nascosta della Repubblica Ceca, un luogo straordinario da visitare se amate la natura, l’esplorazione, le escursioni, il nuoto e molto altro ancora.

Il Parco Nazionale della Svizzera Boema è un luogo di incredibile bellezza naturale che offre molte opportunità per esplorare la natura e godersi le attività all’aperto.

Un luogo perfetto per una giornata nella natura, per una vacanza all’aria aperta o per una semplice gita fuori porta. La sua bellezza naturale e le attività all’aperto offerte lo rendono uno dei luoghi più popolari della Repubblica Ceca e dell’Europa centrale.

Hrensko

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Villaggio di Hrensko, Parco Nazionale della Svizzera Boema

 

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Puoi nuotare nel fiume che attraversa la città: l’esperienza è incredibile

Immagina una vacanza all’insegna del relax totale, in cui ti lasci avvolgere dalle acque fresche e cristalline di un fiume che scorre placido nel cuore di una città affascinante. Un’esperienza unica, in cui il tempo sembra fermarsi e i pensieri si dileguano, sostituiti dalla sensazione di benessere e serenità che solo la natura sa offrire.

Se stai cercando un’esperienza autentica tra natura e storia, Berna è la destinazione che fa per te. La capitale della Svizzera offre un’esperienza unica al mondo per chi desidera immergersi nelle acque fresche e cristalline del fiume Aare, mentre si gode la vista del suo affascinante centro storico, riconosciuto come patrimonio mondiale dell’Unesco.

Questa combinazione di bellezze naturali e architettoniche rende Berna una meta imperdibile, capace di offrire momenti di relax e avventura nel cuore di un contesto storico e culturale straordinario.

Ecco la promessa di una vacanza indimenticabile, un’oasi di pace e rigenerazione dove riscoprire il piacere di vivere in sintonia con la natura e con sé stessi, un’esperienza che difficilmente si può trovare altrove.

Il bagno nell’Aare, il fiume che scorre nel cuore di Berna

L’Aare è il fiume che attraversa la città di Berna, è lungo 295 chilometri, nasce dalle Alpi Bernesi e scorre attraverso paesaggi mozzafiato fino a confluire nel Reno. Il suo percorso passa proprio nel cuore della città, offrendo un panorama suggestivo e rendendo Berna una delle capitali europee più incantevoli.

Negli ultimi anni, la tradizione del bagno nelle acque dell’Aare ha attirato l’attenzione di turisti e viaggiatori da tutto il mondo. Durante la stagione estiva, è possibile vedere numerosi visitatori e residenti che si tuffano nelle fresche acque del fiume, lasciandosi trasportare dalla corrente per poi risalire a riva.

Una volta tornati al punto di partenza, gli audaci nuotatori possono scegliere di tuffarsi nuovamente nel fiume, magari lanciandosi da un ponte o scendendo verso l’acqua utilizzando una delle numerose scalette presenti lungo le sponde.

Questa pratica, ormai radicata nella cultura locale, è diventata un simbolo di libertà e di unione con la natura. Il bagno nell’Aare offre un’esperienza unica, in cui è possibile godere della bellezza selvaggia del fiume e delle sue acque cristalline, mentre ci si lascia cullare dalla corrente.

Alla scoperta delle meraviglie di Berna

Berna è una città che incanta e rapisce il cuore di chi la visita. Non solo il fiume Aare, ma ogni angolo di questa affascinante città racconta una storia e svela un tesoro nascosto. Passeggiando per le vie acciottolate del centro storico ci si lascia trasportare in un viaggio nel tempo, tra antichi palazzi e monumenti che testimoniano la ricchezza culturale e storica di questo luogo magico.

Il cuore di Berna è avvolto da un’aura fiabesca di mistero, che si percepisce in ogni dettaglio: dalle case a graticcio alle fontane ornate, dai tetti di tegole rosse alle torri medievali che si ergono maestose nel cielo.

Berna è anche una città in cui natura e cultura convivono in perfetta armonia, offrendo ai visitatori un’esperienza indimenticabile. I parchi rigogliosi, come il Rosengarten, si alternano ai musei e alle gallerie d’arte, creando un connubio perfetto tra relax e scoperta.

Senza dubbio è una città che conquista, emoziona e sorprende, un luogo in cui ogni pietra racconta una storia e ogni angolo svela una bellezza nascosta. Immergiti nell’avventura di scoprire questa città incantevole e lasciati travolgere dalle sue meraviglie. Berna saprà regalarti un’esperienza unica ed emozioni indimenticabili.

Berna, Svizzera

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Berna, Svizzera
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C’è un Paese dove le persone “combattono”. Ma si tratta di una tradizione antica

Le tradizioni popolari sono l’anima pulsante di una cultura, il legame invisibile che unisce il passato al presente e che ci regala un senso di appartenenza e identità. Ogni festa, ogni cerimonia, ogni gesto tramandato di generazione in generazione è un tesoro prezioso che ci lega indissolubilmente alla nostra storia e alla nostra terra.

Ed è proprio di tradizione che vogliamo parlarvi oggi, in particolare della Lotta Svizzera, un’affascinante e antica forma di combattimento che affonda le sue radici nel cuore delle montagne elvetiche. Questo sport, conosciuto localmente come “Schwingen“, rappresenta non solo una manifestazione di forza e abilità, ma anche un simbolo di orgoglio nazionale e unità tra il popolo svizzero.

La passione per questa disciplina è radicata nella cultura alpina, dove la forza fisica, l’abilità e l’ingegno sono considerate virtù essenziali. È uno sport che insegna l’importanza dell’umiltà, del rigore e del rispetto per gli avversari, valori che sono profondamente radicati tra la popolazione elvetica.

Lotta Svizzera, storia e tradizione di un’arte antica

Le origini della lotta svizzera risalgono almeno al XIII secolo, quando le prime testimonianze storiche fanno riferimento a questa pratica nelle regioni alpine della Svizzera. Si ritiene che i contadini abbiano iniziato a praticare questo sport per sfogare le tensioni e risolvere le dispute tra di loro. Col passare del tempo, la lotta si è evoluta in un’arte marziale organizzata, con regole e tecniche ben definite.

Nel corso dei secoli, questa disciplina è diventata una parte integrante della cultura popolare svizzera, celebrata nei festival e nelle competizioni in tutto il Paese. Oggi gli eventi dedicati a quest’antica tradizione attirano migliaia di spettatori e sono considerati un’importante manifestazione culturale e sociale.

Le competizioni di lotta svizzera si svolgono su vari livelli, dai tornei locali ai campionati nazionali. L’evento più prestigioso è la Festa Federale di Lotta Svizzera, che si tiene ogni tre anni e attrae i migliori lottatori nazionali. La competizione è feroce e l’onore di vincere il titolo di “Re della Lotta Svizzera” è considerato il massimo riconoscimento nello sport.

Oltre al prestigio, i vincitori delle competizioni ricevono premi simbolici come corone di querce o rami di albero, che rappresentano forza e resistenza. Questi premi sono orgogliosamente esposti nelle case dei lottatori (o delle lottatrici) a testimonianza della loro dedizione e passione per questo sport.

Lotta Svizzera 2023, le date da non perdere

Quest’anno, nel fine settimana del 24 e 25 giugno 2023, la città di Tramelan ospiterà il Festival Cantonale Bernese di Lotta che sarà teatro di questo speciale evento. Un momento cruciale per tutti gli appassionati, che offre un’opportunità unica per immergersi nella cultura e nelle tradizioni di questo particolare sport.

Nei giorni che precedono il Festival, al quale sono attesi circa 8.000 visitatori, è prevista una settimana di celebrazioni con la partecipazione dei regnanti del Cantone e del Governo. Per maggiori informazioni, vi suggeriamo di visitare il sito ufficiale nel quale troverete tutti i dettagli relativi all’evento.

La lotta svizzera è molto più di una semplice competizione sportiva; è una celebrazione della cultura svizzera e delle sue tradizioni. Infatti, oltre agli emozionanti incontri di lotta, il festival offre una serie di eventi collaterali che mettono in risalto la musica, la danza e la gastronomia locali.

Inoltre, gli spettatori potranno assistere a esibizioni di gruppi folkloristici che suonano melodie tradizionali con strumenti come il corno delle Alpi e l’arpa, o ammirare le esibizioni di gruppi di danza in costume tipico. Non mancano le occasioni per assaggiare le specialità culinarie locali, come la fonduta o gli Älplermagronen (la pasta alpina con patate e formaggio).

Senza dubbio l’evento promette di essere un’esperienza indimenticabile, ricca di emozioni, cultura e divertimento per tutti.

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Ti spieghiamo perché questa estate dovresti visitare Lugano

Lugano, una gemma nascosta tra le montagne e i laghi della Svizzera, è la destinazione ideale per un viaggio all’insegna delle emozioni e delle scoperte. Questa affascinante città offre un’esperienza indimenticabile a chiunque desideri immergersi nella sua atmosfera unica, tra panorami mozzafiato e una cultura ricca e vibrante.

Il cuore pulsante di questa città è senza dubbio il Lago di Lugano, una distesa d’acqua cristallina che si estende tra le montagne e offre panorami spettacolari. Non c’è niente di più romantico che ammirare il tramonto sul lago, con i suoi giardini curati e le sue ville eleganti, mentre le luci della città si riflettono sull’acqua creando un’atmosfera magica.

Passeggiando per le sue strade acciottolate, si possono ammirare edifici storici come il Duomo di San Lorenzo, con la sua facciata imponente e il suo campanile maestoso, o la Chiesa di Santa Maria degli Angioli, famosa per i suoi affreschi rinascimentali.

Senza dubbio è una città che vale la pena visitare in ogni periodo dell’anno, grazie alla sua bellezza e alle numerose attrazioni che offre. Ma si trasforma in un vero e proprio must-see soprattutto durante i mesi estivi, quando la città si anima con una vasta gamma di eventi e tour guidati che offrono un’esperienza unica e coinvolgente.

Infatti, l’Ente Turistico del Luganese Lugano Region, ha organizzato un ricco calendario di proposte, molte delle quali gratuite, per consentire ai visitatori di scoprire e apprezzare la città in tutti i suoi aspetti. Grazie a questa iniziativa, è possibile partecipare a visite guidate, percorsi tematici ed eventi culturali che svelano la storia, l’architettura e le curiosità più affascinanti di Lugano.

Alla scoperta della bellezza autentica di Lugano

La stagione offre un calendario ricco di attività che prosegue fino al mese di ottobre, dai tour guidati gratuiti del centro città alle escursioni nei pittoreschi villaggi di Gandria e Morcote, fino alla scalata del Monte San Salvatore e del Monte Brè per ammirare panorami spettacolari di laghi, montagne, valli e città.

Tra le diverse escursioni, il “Lugano – Unexpected Classic Tour” rappresenta un’esperienza originale e coinvolgente che permette di conoscere la città in modo del tutto inedito e gratuito. Durante il tour, i partecipanti vengono accompagnati attraverso i luoghi che hanno reso famosa la città, immergendosi nella sua storia e nelle sue tradizioni. A rendere questa passeggiata ancora più speciale è la presenza di simpatici attori che, calandosi nella parte dei personaggi luganesi offriranno interessanti spunti e aneddoti legati alla vita cittadina di un tempo.

Un’occasione imperdibile per scoprire l’autenticità del luogo è la “Lugano – Guided City Walk” che offre la possibilità ai visitatori di scoprire la città attraversando i luoghi più caratteristici ed affascinanti. L’itinerario inizia con una passeggiata nella zona restaurata tra la Cattedrale di San Lorenzo e la Stazione Ferroviaria, che permette di godere di una vista mozzafiato della città dall’alto. La prospettiva unica sul paesaggio urbano renderà l’esperienza indimenticabile.

Durante il tour guidato “Lugano – Morcote“, i visitatori avranno l’opportunità di scoprire uno degli incantevoli villaggi del Canton Ticino, inclusi nell’Inventario federale dei nuclei da proteggere. Si parte da Lugano con un battello che porta a questa incantevole cittadina, conosciuta anche come “La Perla del Ceresio”. Questo borgo affascinante è noto per i suoi vicoli caratteristici, i portici antichi, i monumenti architettonici e la lussureggiante vegetazione subtropicale tanto che, nel 2016, è stato premiato con il titolo di “Borgo più bello della Svizzera“.

Dopo aver esplorato Morcote, i partecipanti possono concedersi un aperitivo in riva al lago all’insegna del relax, godendo della serenità del paesaggio circostante prima di salire nuovamente a bordo del battello per fare ritorno a Lugano.

Da non perdere, inoltre, “Lugano – Gandria” che conduce i visitatori alla scoperta di un antico villaggio di pescatori arroccato sulle pendici del Monte Brè. La partenza è prevista da Castagnola e costeggiando la riva del lago, si attraversa un paesaggio tipicamente mediterraneo fino a giungere al romantico borgo.

Molto suggestiva è anche la passeggiata lungolago che porta da Piazza della Riforma fino a Paradiso, durante la quale i visitatori possono prendere la Funicolare Monte San Salvatore per raggiungere l’imponente vetta, spesso paragonata al Pan di Zucchero brasiliano. Ad attendere i partecipanti ci sarà una vista panoramica a 360° sulla regione, mentre il Museo del Monte San Salvatore svela la storia secolare della Chiesa, dell’arciconfraternita e del patrimonio geologico della montagna.

Infine, un battello trasporta gli escursionisti da Lugano a Cassarate, punto di partenza per un’emozionante escursione al Monte Brè. Grazie alla Funicolare, è possibile godere di una vista spettacolare sulla città che si estende sotto i vostri occhi durante la salita. Una volta in cima, sarà possibile esplorare il pittoresco villaggio di Brè, circondato dalle tipiche abitazioni in pietra, che risplendono in questo incantevole borgo.

Per maggiori informazioni, vi suggeriamo di visitare il sito ufficiale dell’Ente Turistico del Luganese. Qui troverete tutti i dettagli sulle date, costi e sulle escursioni in programma.

La città di Lugano, un affascinante incontro tra arte e tradizioni

Lugano offre ai visitatori l’opportunità di esplorare un patrimonio di usanze e celebrazioni radicate nella storia e nella vita quotidiana della comunità. Le sue tradizioni riflettono non solo la sua identità culturale, ma anche la sua capacità di preservare e valorizzare l’unione delle proprie radici con l’influenza culturale italiana.

Tra le celebrazioni più note che si svolgono durante tutto l’anno, particolare importanza ha la Festa di San Giovanni Battista, che si svolge a giugno e culmina con una suggestiva processione di barche illuminate sul Lago di Lugano. Altre celebrazioni includono il Carnevale, con sfilate di carri allegorici e maschere colorate, e la Festa dell’Uva, che celebra la vendemmia e offre degustazioni di vini locali e specialità culinarie.

Una delle curiosità di Lugano riguarda la sua architettura e il patrimonio artistico. La città è stata la casa di numerosi artisti e architetti di fama internazionale, tra cui Bernardino Luini, che ha lasciato un’impronta indelebile con i suoi affreschi rinascimentali.

Inoltre, la presenza di grotti, tipiche trattorie ticinesi scavate nella roccia, rappresenta una particolarità locale che rispecchia l’unione tra gastronomia e tradizioni popolari. Queste curiosità e tradizioni rendono Lugano una città unica, un luogo dove il fascino del passato si fonde con la vitalità del presente, creando un’atmosfera magica e accogliente.

Morcote in Svizzera

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Villaggio di Morcote, Svizzera