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Tra tesori storici e naturalistici: viaggia in Ticino come Michelle Hunziker (e sfrutta la promo)

La bellezza della natura, che si estende tutta intorno a noi, regalando una scenografia di rara bellezza. E poi la quiete, la possibilità di rilassarsi e di godere dei vasti servizi in un luogo magico che racchiude tesori storici e naturalistici. Siamo in Svizzera nel Canton Ticino e, più precisamente ad Ascona sulla sponda settentrionale svizzera del Lago Maggiore.

E da lì, poi, si possono raggiungere le Isole di Brissago, scrigno di natura e location meravigliose. In questi luoghi non solo ci si immerge in uno scenario da cartolina, ma si può godere di servizi e strutture di classe come l’Hotel Eden Roc di Ascona.

Lo sa bene Michelle Hunziker che, band ambassador di Svizzera Turismo, ha visitato queste zone; le stesse di cui lei è originaria. La regione del Lago Maggiore è il posto perfetto da raggiungere in primavera quando l’esplosione della natura regala scenari indimenticabili.

La buona notizia è che con il treno si ha un duplice vantaggio: si è più sostenibili in termini ambientali e si risparmia a livello economico. Infatti, grazie alla Promo 2×1 Spring EC, si viaggia in due (in prima o seconda classe sui treni Eurocity) e si raggiunge la Svizzera pagando un solo biglietto.

L’offerta è valida per un periodo limitato e consente di partire da Milano (in Italia) alla scoperta di alcuni dei luoghi più belli della Svizzera, Canton Ticino compreso. E proprio qui, per coloro che pernottano in uno dei 500 alloggi che hanno aderito, vi è la possibilità di usufruire del Ticino Ticket, che permette di viaggiare gratuitamente su tutti i mezzi pubblici in ogni angolo del Cantone e beneficiare di numerosi sconti presso numerose attrazioni turistiche. Laghi, fiumi e montagne – tutto a portata di mano con Ticino Ticket!

Ascona, la primavera ti chiama in un vero paradiso

Raggiungere Ascona significa riempire gli occhi di meraviglia, grazie alla scenografia che offre la natura, ma anche alla bellezza della cittadina. Affacciata sulla sponda settentrionale svizzera del Lago Maggiore, a soli trenta minuti circa da Bellinzona, Ascona regala ai visitatori un’atmosfera indimenticabile ed è qui che la primavera chiama per immergersi in un vero paradiso.

La cittadina di Ascona in Svizzera

Fonte: Switzerland Tourism / Lorenz Richard

La bellezza e l’eleganza di Ascona in Svizzera

Sarà per quel perfetto mix di eleganza, cultura e servizi, sarà che a guardarla sembra di essere in un sogno, ma Ascona è la destinazione perfetta per tutti.

Il lungolago è un gioiello e questa cittadina, che un tempo era un borgo di pescatori, è caratterizzata da pittoresche case vivacemente colorate e da un’atmosfera elegante e mediterranea. Ci sono molte cose da fare e da vedere, ma vale anche la pena rilassarsi e godersi il fascino di un tramonto sul lago. Un luogo apprezzato anche da numerosi artisti, le cui tracce si trovano ancora nei vicoli del borgo ma anche fuori, sulla vicina collina nota come Monte Verità. Basti sapere, infatti, che lì all’inizio del XX secolo si era insediato un gruppo di liberi pensatori, attirando anche personaggi di spicco.

Cultura, ma anche servizi: ad Ascona ci si può dedicare allo shopping e godere delle tante possibilità gastronomiche. Tra boutique, gallerie d’arte, il mercato settimanale, vale la pena fare anche un giro sul lungolago per un aperitivo con vista sulle Isole di Brissago. Non mancano ristoranti di ogni tipo, che propongono piatti locali.

Non potete perdervi il suggestivo frutteto pubblico, una vera perla che ha attratto persino Michelle Hunziker. Ripercorriamo insieme i luoghi che ha scelto di visitare.

Michelle Hunziker: la sua tappa ad Ascona e alle Isole di Brissago

Ci sono tante ottime ragioni per visitare Ascona e le Isole di Brissago, e Michelle Hunziker in qualità di brand ambassador di Svizzera Turismo, ce le ha mostrate in tutta la sua bellezza.

Seguire le sue tracce a immergersi in un luogo che sembra un sogno: luogo di pace, dall’atmosfera raffinata, vivace e accogliente.

Svizzera, la bellezza di Ascona

Fonte: Switzerland Tourism / André Meier

Svizzera, una meta da raggiungere è Ascona

Ascona è diventata la meta ideale per il turismo wellness, grazie agli hotel dotati di spa, sia per le famiglie che per i golfisti, grazie ai servizi e alle attività su misura sia per i più piccoli che per gli appassionati del golf.

La scenografia è eccezionale: un tripudio di colori, di natura e di cultura. Simbolo della cittadina è il campanile della Chiesa di San Pietro e Paolo, ma non si possono tralasciare le pittoresche stradine e il lungolago tutto pedonale. Un posto indimenticabile, scelto da personaggi di spicco come Herman Hesse, che all’inizio del XX secolo si era stabilito sul Monte Verità con altri intellettuali.

Ed è questa cittadina una delle tappe di Michelle Hunziker che, dopo aver sorseggiato un cocktail all’Hotel Eden Roc, è partita alla scoperta di un altro scenario incantato.

Basta salire su uno dei battelli di linea per raggiungere le Isole di Brissago. Sull’Isola Grande ad attendere i visitatori c’è il Parco Botanico. Qui ci si imbatte in piante e fiori rappresentativi di tutti i cinque continenti terrestri, come ad esempio i fiori di loto, le sequoie giganti, i cipressi calvi, i caschi di banane, gli alberi di eucalipto e tantissimi esemplari esotici. Un’altra meta è l’affascinante Villa Emden, dove si possono apprezzare, ad esempio, i marmi di Carrara, la sala degli specchi e il pavimento fiorentino. Vi sono anche un bar e un ristorante.

Design e lusso: l’Hotel Eden Roc

Si affaccia sulle rive del Lago Maggiore ed è una struttura dove a dominare sono il design e il lussuoso fascino mediterraneo. Stiamo parlando dell’Hotel Eden Roc di Ascona, immerso in un parco con spiaggia privata.

Cinque stelle superior, questa struttura non solo si trova in un sito unico, ma offre ai suoi ospiti il meglio. Ed è qui che Michelle Hunziker ha fatto una sosta, immersa in un’oasi di pace e bellezza.

Michelle Hunziker in Svizzera, Canton Ticino
Michelle Hunziker si rilassa immersa in questa location da favola

E, a tal proposito, non possiamo non menzionare i numerosi servizi disponibili, tra cui quattro ristoranti dove è possibile deliziare il palato con piatti eccezionali: non sorprende affatto che abbiano ottenuto rispettivamente 14, 15 e 17 punti da Gault&Millau. E poi il benessere, questo hotel è la scelta giusta se ci si vuole regalare una coccola e una vacanza paradisiaca.

La vista impareggiabile dall'Hotel Eden Roc ad Ascona

Fonte: Hotel Eden Roc, Ascona

La vista sul lago dall’Hotel Eden Roc ad Ascona

L’ambiente sauna si estende per 2’000 metri quadrati e comprende un bagno turco, un sanarium, una sauna finlandese e un esclusivo salone di bellezza. Oltre a ciò, sono pure presenti due piscine: una interna e una esterna riscaldata, un percorso Kneipp con pietre provenienti dal fiume Maggia, una vasca idromassaggio con lettini subacquei massaggianti, delle docce aromaterapiche e una fontana di ghiaccio rinfrescante. Ci sono, inoltre, ulteriori sale dedicate ai trattamenti, un centro fitness e un parrucchiere.

L’Hotel Eden Roc è il posto giusto in cui regalarsi una vacanza indimenticabile.

Vista da sogno dell'Hotel Eden Roc, Ascona

Fonte: Hotel Eden Roc, Ascona

Un dettaglio esterno dell’Hotel Eden Roc di Ascona

Promo 2×1 Spring EC: come funziona

La primavera è il momento giusto per una vacanza in Svizzera, per lasciarsi stupire dalla bellezza della natura, per dedicarsi alla cultura, ma anche per gustare una gastronomia d’eccellenza e poter apprezzare location dall’atmosfera affascinante.

Raggiungere la Svizzera non solo è semplicissimo, ma costa anche meno: più precisamente la metà. Grazie alla Promo 2×1 Spring EC, infatti, si viaggia in treno Eurocity in due, pagando un solo biglietto di 1° o 2° classe.

L’offerta, soggetta a disponibilità limitata, si può acquistare dal 6 al 26 maggio 2024, almeno 3 giorni prima della partenza. I viaggi in treno sono disponibili dal 21 maggio al 7 giugno 2024, con partenza dalla stazione di Milano per raggiungere le principali città svizzere.

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La primavera svizzera ti aspetta: una promo interessante per raggiungerla in treno pagando la metà

Un’immersione nella natura e nella sua bellezza, oppure un viaggio alla scoperta dei tanti tesori che nascondono le città, o – ancora – l’occasione per dedicarsi a tante attività diverse che fanno bene al corpo e anche alla mente. Ora tutto questo è possibile grazie a una favolosa offerta primaverile che ti permette di raggiungere la Svizzera in treno e pagando la metà: patrimoni Unesco, parchi, proposte en plein air: la Svizzera è una terra ricca di fascino, il posto perfetto per staccare da tutto e godere di momenti indimenticabili.

Grazie alla Promo 2×1 Spring EC si può viaggiare in due, con il treno, e pagare un unico biglietto intero. Non ci sono davvero più scuse per non partire.

Promo 2×1 Spring EC, di che cosa si tratta

Come funziona? La Promo 2×1 Spring EC è stata attivata da Trenitalia e Ferrovie Federali Svizzere e prevede che, acquistando due biglietti (di prima o seconda classe) dal 6 al 26 maggio, con la speciale tariffa, si possa viaggiare in due dal 21 maggio al 7 giugno, pagando solo un ticket intero.

Si parte da Milano, per raggiungere alcuni dei centri più importanti della Svizzera: Bellinzona, Basilea, Berna, Losanna, Lugano, Montreux, Zurigo e Ginevra e tante altre località.  Sono previsti otto collegamenti al giorno e il costo dei biglietti – dopo aver applicato la tariffa – parte da 66 euro per arrivare a un massimo di 105 euro, se si sceglie un biglietto di seconda classe.

I biglietti vanno acquistati almeno 3 giorni prima della partenza presso le biglietterie in Italia, sul sito Trenitalia, tramite App Trenitalia o nelle agenzie di viaggio abilitate. Il biglietto non è modificabile né rimborsabile.

Con una piccola spesa si raggiungono alcuni luoghi da sogno, in cui vivere momenti indimenticabili per tutti i gusti. Si può fare un’immersione nella cultura grazie ai siti Unesco, godere del fascino unico di parchi verdi che impreziosiscono il cuore delle città, raggiungere in tempi brevissimi le montagne e la natura svizzera, per dedicarsi a tantissime attività.

Per una primavera all’insegna della bellezza, ma anche dell’attenzione all’ambiente: viaggiare in treno, infatti, è una scelta ecologica, oltre a essere molto comoda e sempre più apprezzata.

Come sottolinea un recente studio dell’EEA (Agenzia Europea per l’Ambiente), il treno è uno dei mezzi più ecologici, escludendo bici e spostamenti a piedi. La scelta ottimale quando vi sono numerosi collegamenti quotidiani, come quelli tra Milano e le principali città elvetiche, e se giunti a destinazione vi è una rete efficiente e capillare di mezzi pubblici. Se questo non bastasse le località sono tutte “a misura d’uomo”, quindi vivere la primavera e tutte le bellezze che offre è davvero semplice e facilmente raggiungibili.

Patrimoni Unesco e cultura: le località da raggiungere

La Svizzera è il luogo ideale da raggiungere se si vuole fare il pieno di cultura, basti pensare che vi sono ben 13 siti Unesco e 2 biosfere e che sono tutti a portata di mano lungo le tratte dei treni Eurocity, o comunque vicini, con piccole deviazioni.

Se siete alla ricerca della storia, di luoghi in cui ritrovare le testimonianze del passato, allora la meta giusta è Bellinzona. Qui vi sono tre castelli che vanno a comporre la Fortezza, visitarla significa entrare in contatto con una testimonianza impressionante di architettura militare e del suo legame con la Milano dei Visconti e degli Sforza.

Bellinzona, vista sul Castel Grande

Fonte: Switzerland Tourism / Christian Meixner

Bellinzona, la meraviglia del Castel Grande

All’interno della struttura più antica, il Castel Grande, vi è il museo storico archeologico che documenta la storia di Bellinzona dal neolitico al XX secolo e il Grotto San Michele che serve specialità locali, come gli gnocchi con la Farina Bona (presidio slow food). Durante tutto l’anno vengono organizzate animazioni, come Spada nella Rocca, e mostre temporanee come Dai Castelli alla Fortezza, attualmente a Sasso Corbaro per un viaggio virtuale tra passato, presente e futuro. Se questo non bastasse il castello di Sasso Corbaro regala una vista indimenticabile sulla città. Bellinzona è davvero un luogo ricco di bellezza: dai sei chilometri di portici, alle fontane rinascimentali, senza dimenticare la cattedrale, le facciate in pietra arenaria e i tetti. Camminare nel centro storico rievoca un passato lontano: è – infatti – un chiaro esempio di urbanistica medievale e proprio per questo è stato dichiarato patrimonio Unesco.

Basta un breve viaggio di un’ora e si possono raggiungere La Chaux-De-Fonds e Le Locle, due cittadine che vale la pena visitare non solo per la loro bellezza, ma anche per tutti gli appassionati di orologi: è questa la culla dell’industria orologiera, che ha preso il via dal XVI secolo.

Per i bibliofili, invece, la meta da raggiungere è San Gallo: la biblioteca è stata soprannominata “farmacia dell’anima” e lì vengono conservati 170mila volumi, di questi 50mila nella sala barocca dove si trova anche una mummia egizia. Ciclicamente si possono ammirare anche 2100 manoscritti. Da non perdere la magnifica cattedrale barocca.

Ripide terrazze e muretti a secco, sono tra gli elementi caratteristici dei vigneti del Lavaux che si estendono su 805 gli ettari e si trovano fra Losanna e Montreux. Vi sono anche dei piccoli villaggi ed è una zona che si può tranquillamente girare a piedi e in bici.

Fonte: Switzerland Tourism / Andre Meier

Vigneti, Epesses – Lavaux

Per gli appassionati di architettura Ginevra, invece, regala ai suoi ospiti Le Corbusier: le sue opere sono diventate Unesco nel 2016 e qui si può ammirare l’Immeuble Clarté, un edificio realizzato interamente in vetro e in acciaio. Si trova in una zona bellissima della città: vicino al lungolago e al Parc des Eaux-Vives. Se si fa tappa a Ginevra, immancabile una visita al CERN, con il Science Gateway progettato dall’architetto Renzo Piano, il Museo della Croce Rossa, il Quartier des Bains con gallerie d’arte e caffè, le boutique e le cioccolaterie artigianali.

Primavera protagonista, i parchi da visitare nelle città

Se si cerca la natura e la sua infinita bellezza, è bene sapere che vi sono numerosi parchi che si possono visitare nei grandi centri abitati: la primavera in Svizzera è protagonista ovunque. Losanna, Ginevra, Zurigo, Basilea e Lugano regalano ai visitatori delle vere e proprie oasi fiorite in città.

Basti pensare a Losanna con i suoi 350 ettari di parchi e giardini dove fare passeggiate oppure, molto più semplicemente, godersi il relax. Tra le mete più interessanti vi è il giardino botanico con le sue circa 6000 piante provenienti da tutto il mondo: si trova sulla collina Montriond nel Parco Milan, si raggiunge con una passeggiata di pochi minuti dalla stazione e dal centro storico. Tra le altre perle di questa città le rive fiorite del lungolago di Ouchy, i boschi del Jorat, a nord e le vigne: del Lavaux a est e de “La Côte” a ovest.

Ammontano a 50 i parchi e a 310 i giardini, e il 20 % della città è ricoperto da verde urbano: stiamo parlando di Ginevra, qui si possono incontrare anche le pecore al pascolo, basta raggiungere il parco La Grange; mentre nel Giardino Botanico gli occhi si colmano di meraviglia grazie a più di 16mila varietà di piante.

Ginevra: una delle oasi cittadine è il giardino botanico

Fonte: ©GenèveTourisme; ©www.geneve.com

Ginevra, il fascino del suo giardino botanico

Zurigo, invece, accoglie con circa 70 parchi e giardini: vi sono orti botanici in cui fare un’immersione nel profumo della natura, oppure signorili parchi. Sulla sponda del lago si trova il parco Zurichhorn: passeggiate, soste picnic e un bel tuffo nel lago.

Un concentrato di arte e natura: Basilea regala ai suoi visitatori il connubio perfetto per chi cerca la vacanza culturale e la bellezza dei parchi e giardini. Qualche esempio: dopo una visita alla Fondazione Beyeler si può organizzare un picnic nel parco pubblico che la circonda, dopo aver ammirato – invece – il Museo Tinguely si può sostare al Solitude Park, mentre il Vitra Campus, location da raggiungere per ammirare opere di archistar, ospita il giardino progettato da Piet Oudolf con 30mila piante.

A Lugano, infine, la primavera esplode in tutta la sua meraviglia di profumi e colori. Il parco Ciani è un tripudio di camelie e di magnolie, di piante subtropicali e di opere d’arte moderne, mentre il Parco San Grato regala il profumo di azalee e rododendri. Per una vista mozzafiato sul Monte San Salvatore, invece, bisogna visitare il Parco San Michele.

Avventure fuori porta: immergiti nella natura svizzera

Camminate, montagne, avventure adrenaliniche, escursioni, sport e punti panoramici: ovviamente in Svizzera si possono fare gite nella natura e tante attività sportive a poca distanza dai centri cittadini.

Ci vogliono solamente dieci minuti da Bellinzona, ad esempio, per arrivare alla cabinovia che conduce sul Monte Carasso. Una volta in cima l’adrenalina è protagonista con i 270 metri del ponte tibetano “Carasc”. Mentre dista 20 chilometri Riviera, la meta per tutti coloro che vogliono praticare canyoning con 5 gole spettacolari, ma si può praticare anche il rafting e la canoa lungo il fiume Ticino, naturalmente in compagnia di guide esperte. Per chi ama le passeggiate, sono da non perdere i sentieri tematici come la Via dell’Acqua a Giubiasco o la strada dei formaggi del Lucomagno.

Se si cerca un panorama che toglie il fiato, da Montreux si sale con la cremagliera a Rochers-de-Naye fino ai 2000 metri: da lì la vista sul lago di Ginevra è indimenticabile, così come le tante attività pensate per tutte le età, come trekking per ogni livello, via ferrata, giardino alpino La Rambertia.

Per una gita in battello o per escursioni sulle leggendarie montagne dell’Oberland bernese, si parte dalle cittadine di Spiez e di Thun. Mentre da Lucerna si parte per una gita sul Monte Pilatus, oppure sul Monte Rigi con le terme di Mario Botta e lo storico Kulm Hotel, distanti poco più di un’ora.

Se si è a Ginevra, infine, vale la pena raggiungere il Monte Saleve per dedicarsi a tantissime attività sportive come parapendio, hiking e mountain-bike.

Cultura, natura, gite fuori porta, ma sempre a pochissima distanza dai centri raggiungibili con il treno: la Svizzera è la meta perfetta da raggiungere in primavera. La Promo 2×1 Spring EC permette di viaggiare in due pagando un solo biglietto. L’offerta si può acquistare dal 6 al 26 maggio 2024 e si viaggia dal 21 maggio al 7 giugno.

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Europa isole Notizie Svizzera Viaggi

Isole di Brissago: la nuova meta di tendenza della Svizzera

Le Isole di Brissago sono incluse nel progetto “30 destinazioni sorprendenti della Svizzera“, un importante riconoscimento per gli sforzi di promozione e valorizzazione locale, nazionale e internazionale di questa favolosa meta turistica.

Le due isole, infatti, ospitano svariati tesori culturali di grande valore. Sull’Isolino si possono ammirare i resti della chiesa romanica di Sant’Apollinare, mentre sull’Isola Grande spicca l’imponente villa neoclassica con la sua darsena, eretta nel 1928 per volere del mercante di Amburgo Max Emden. Un dedalo di sentieri unisce poi la villa ad altri punti di interesse, come il bagno romano, il viale lastricato lungo il lago e la terrazza verso sud-ovest, che si integrano in perfetta armonia con il giardino botanico e creano così un complesso inestimabile.

“30 luoghi sorprendenti della Svizzera”: di cosa si tratta

Svizzera Turismo e l’Ufficio federale della cultura (UFC) promuovono l’interesse per la scoperta grazie a questa nuova interessante iniziativa. Infatti, oltre ai cinquanta luoghi precedentemente presentati nel 2020 con il titolo “Un amore di luogo“, vengono ora aggiunti trenta nuovi “luoghi sorprendenti della Svizzera“. Sono luoghi parte dell’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale (ISOS). Con questo progetto, Svizzera Turismo e l’UFC collaborano per mettere in evidenza il ricco patrimonio culturale del Paese e promuovere il turismo sostenibile.

Isole di Brissago: come raggiungerle e cosa ammirare

Le due Isole di Brissago, sul Lago Maggiore al largo del golfo di Ascona, sono famose poiché ospitano il solo parco botanico insulare in tutta la Svizzera, arricchito da una moltitudine di specie subtropicali provenienti da ogni angolo del mondo.

Grazie alla loro posizione e alle peculiari condizioni climatiche del Lago Maggiore, vantano un clima subtropicale, unico nel suo genere da queste parti, tanto da divenire luoghi ideali per la coltivazione di specie vegetali che non potrebbero altrimenti sopravvivere in zona.

Per raggiungerle, è possibile usufruire dei servizi di navigazione che le collegano con Locarno, San Nazzaro, Ascona, Porto Ronco e Brissago. La durata della traversata da Locarno varia tra i 40 e i 60 minuti a seconda dell’orario, mentre da Ascona si impiegano circa 15 minuti.

Appena sbarcati, il tour conduce alla scoperta del Parco Botanico dell’isola più grande, nota come Isola di San Pancrazio, l’unica accessibile al pubblico (la più piccola, l’Isola di Sant’Apollinare, è riservata agli addetti ai lavori). In pochi chilometri, è possibile esplorare cinque diverse aree che accolgono specie provenienti dai cinque continenti, mantenute nei loro habitat naturali.

Il Parco si estende su una superficie di 25000 metri quadrati e accoglie oltre 2000 varietà di piante provenienti dalle principali regioni caratterizzate da clima mediterraneo, quali il bacino Mediterraneo, il Cile, il Sud Africa, l’Australia e la California. Inoltre, non mancano piante che crescono in regioni caratterizzate da clima subtropicale umido, tra cui l’Asia, l’America e l’Oceania.

L’itinerario proposto offre un’esperienza suggestiva e coinvolgente, che comprende il fascino del bosco incantato avvolto dalla nebbia misteriosa, il pittoresco punto panoramico all’estremità dell’isola, la maestosa foresta di bambù, la serra, l’amena spiaggetta e il rilassante bagno romano. Un elemento di grande interesse per i più piccoli è rappresentato dalla Caccia al tesoro, che conduce i partecipanti lungo un’avventura ricca di enigmi e sorprese.

Al centro dell’isola si erge altresì Villa Emden, una sontuosa residenza in stile neoclassico costruita negli anni Trenta da Max Emden. Oggi la splendida dimora ospita un ristorante e un albergo, donando uno scenario incantevole per eventi privati.

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Borghi Europa Idee di Viaggio Svizzera Viaggi

Alla scoperta del più bel borgo della Svizzera

Un nuovo affascinante borgo è entrato a far parte della rete dei Borghi più belli della Svizzera, associazione nata nel 2015 con l’obiettivo di promuovere a livello nazionale e internazionale i borghi gioiello del Paese e del Principato del Liechtenstein.

Si tratta di Arlesheim, il primo comune del Cantone di Basilea Campagna a fregiarsi di tale riconoscimento, a una ventina di minuti di tram dal centro di Basilea.

Alla scoperta del nuovo borgo più bello della Svizzera

“Questo marchio sottolinea giustamente che Arlesheim è un comune attraente sia per la popolazione residente che una destinazione interessante per i visitatori provenienti da vicino e da lontano“, ha afferma il Sindaco Markus Eigenmann.

Infatti, nonostante la vicinanza con Basilea, considerata la “capitale” della Svizzera nordoccidentale, il nuovo borgo più bello ha saputo mantenere intatti la sua atmosfera e il suo aspetto paesano e vanta un nucleo storico ricco di bellezze architettoniche e paesaggistiche a partire dall’Ermitage, il più vasto giardino all’inglese della nazione, allestito alla fine del XVIII secolo sulla cima del monte laddove svettata il Castello di Birseck, e apprezzato già dopo poco tempo l’apertura dai visitatori provenienti dall’Europa e dalla Russia.
Varcarne la soglia oggi significa sentirsi trasportare in un’altra realtà, plasmata da piccole grotte naturali dai nomi evocativi (Grotta di Proserpina, Grotta di Diana, Grotta di Apollo, Grotta degli Eremiti) e da un’aura di misticismo, silenzio, calma e riflessione: non a caso, si caratterizza anche per un potente centro energetico poco sotto i resti del Castello, presso il Temple rustique.

Altro simbolo indiscusso di Arlesheim è il Duomo (l’unico in Svizzera), capolavoro barocco iniziato nel 1860 e consacrato già nell’ottobre 1861, custode al suo interno (impreziosito da pregevoli dipinti sul soffitto e sulle pareti) del celebre organo Silbermann.

Ma non è tutto.

Il comune ospita i siti di insediamento più antichi del Cantone, risalenti al paleolitico, all’età della pietra e al neolitico: la grotta dell’Ermitage, la Hohle Felsen e le Grotte di Hollenberg.

E poi, la storia: nel 1239, la badessa Willebirgis von Hohenburg vendette la tenuta di Arlesheim al Vescovo di Basilea. Il borgo divenne molto importante quando il capitolo del Duomo, che era fuggito da Basilea a Friburgo in Brisgovia, vi si stabilì nel 1679.
Con la rivoluzione francese, il capitolo del Duomo fu perso e la parte episcopale della valle della Birs passò sotto il dominio francese. Infine, al congresso di Vienna del 1815, la località divenne parte del Cantone di Basilea.

Una meta ben servita dai molti fiori all’occhiello

Arlesheim Duomo © Christian Guerra - Swissvillages

Fonte: Ph Christian Guerra – Swissvillages

Arlesheim Duomo © Christian Guerra – Swissvillages

Il grazioso borgo di Arlesheim è molto ben servito dai trasporti pubblici (treno e tram) e dalle piste ciclabili ed escursionistiche oltre a poter sfoggiare il Label “Comune amico dei bambini” di Unicef.

Inoltre, svariate grosse aziende offrono oltre 5000 posti di lavoro e, tra queste, spicca la famosa multinazionale di prodotti cosmetici naturali Weleda, fondata nel 1920 da Rudolf Steiner, che qui ha la sua sede.

Steiner è stato uno scrittore, teosofo e pedagogo riformatore austriaco, nonché il fondatore dell’antroposofia, una visione del mondo spirituale il cui contenuto essenziale si basa su intuizioni chiaroveggenti in quello che lui considerava un vero mondo spirituale: la storica Clinica Arlesheim lavora ancora oggi sulla base della medicina antroposofica.

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Europa luoghi misteriosi Notizie Svizzera Viaggi

Puoi entrare in un labirinto fatto di alberi di Natale “riciclati” : è magia

Un percorso fatto di bellissimi alberi di Natale, un vero e proprio labirinto in cui ammirare questi esemplari e in cui perdersi un po’, per lasciarsi affascinare dalla bellezza della natura. Una vera e propria magia, anche perché questi alberi di Natale sono “riciclati”: magari sono in disuso, oppure non sono stati venduti, ma il fascino che riescono a trasmettere non si spegne, neppure dopo le festività, perché hanno la capacità di proiettare subito in un mondo che sembra uscito dalle fiabe.

La perfetta cartolina invernale, con tanto di esperienza indimenticabile, si trova a Interlaken in Svizzera: qui c’è il Labirinto di Winterlaken, un luogo da esplorare per immergersi in una favola.

Il Labirinto di Winterlaken: la magia è iniziata

La magia è iniziata nel Labirinto di Winterlaken, qui gli alberi di Natale invenduti o dismessi trovano una seconda casa e creano un mondo affascinante e unico, fatto di piante, di natura, di inverno. Un mondo che sembra uscito da una fiaba, in cui evadere dalla quotidianità e per staccare dalla vita di tutti i giorni.

Siamo in Svizzera a Interlaken, in uno scenario lascia senza fiato. L’esperienza si può vivere fino al 3 marzo (ha preso il via il 13 gennaio) tutti i giorni dalle 8,30 alle 21,30. Gli alberi di Natale sono quelli che sono stati utilizzati per le abitazioni e per i locali della zona e creano un percorso labirintico in cui perdersi per un po’ e lasciare fuori tutto il resto.

Si può scegliere il proprio percorso e immergersi in un fitto reticolo di vicoli, alcuni di questi non portano da nessuna parte, ma non c’è fretta: il percorso è allietato da ciò che si vede intorno a sé e i sensi sono chiamati a cogliere i rumori, i profumi ma anche a cercare di orientarsi.

Il Labirinto di Winterlaken in Svizzera

Fonte: Foto: Interlaken Tourism

Svizzera, il Labirinto di Winterlaken

Oltre al labirinto: cosa fare in questo luogo

L’ambientazione intorno a sé fa il resto, diventando la perfetta scenografia per una foto ricordo o per imprimere nella mente la bellezza di questi luoghi. E alla fine del labirinto? Si raggiunge la zona aMAZEment dove rilassarsi e godere ancora un po’ della magia di questo luogo.

Non solo abeti, ma anche la possibilità di salire su una torre panoramica per poter vedere le cose da una prospettiva diversa. E, per chi custodisce un desiderio nel cuore, al termine del percorso lo si può scrivere su un foglietto per lasciarlo appeso a uno degli alberi. Così questo luogo non è solo una terra da fiaba, ma anche un posto in cui i sogni riecheggiano lungo il percorso. A marzo, poi, gli alberi verranno spostati in fattorie e parchi della zona.

Tutto quello che c’è da sapere sul Labirinto di Winterlaken

Ci sono alcune cose da sapere prima di inserire tra le proprie tappe di una vacanza in Svizzera il Labirinto di Winterlaken. Tra le più importanti da ricordare il fatto che non sono ammessi gli animali, inoltre va seguito il sentiero e non vanno presi gli aghi dagli abeti.

L’ingresso è libero così come il tempo che si decide di trascorrere in questo posto: la visita può durare circa 30 minuti, ma si può rimanere quanto si vuole. Il labirinto si raggiunge in pochi minuti a piedi direttamente dalla stazione di Interlaken West.

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Borghi Europa Svizzera Viaggi

Questo borgo svizzero è stato definito “la soglia del paradiso”

È un biglietto da visita davvero notevole quello di Soglio, grazioso “villaggio di 300 anime” adagiato a 1090 metri di altitudine su un altopiano baciato da sole nel cuore della Val Bragaglia, Cantone svizzero dei Grigioni: il pittore Giovanni Segantini, infatti, colpito dalla sua bellezza lo definì come la “soglia del paradiso“.

Ed è proprio così che si presenta uno dei “Borghi Più Belli della Svizzera”, eletto nel 2015 “il più bel villaggio” tra ben 50 partecipanti.

Soglio, incanto delle Alpi Svizzere

Comune autonomo fino al 2009 e oggi frazione di Bragaglia, Soglio è pura poesia, immerso nello scenario a dir poco spettacolare delle Alpi Svizzere, tra boschi di larice e vette scoscese, a circa 39 chilometri dalla celebre Saint Moritz.

Una passeggiata nella tranquilla atmosfera del suo centro storico, caratterizzato da stretti vicoletti lastricati in pietra e dall’architettura Engadinese, consente di trovarsi “a tu per tu” con la storia e di ammirare pregevoli punti di interesse a partire da Palazzo Salis, voluto nel 1630 da Giovanni Battista da Salis ed elegante hotel dal 1876, con 16 raffinate stanze e interni di fine Settecento adornati da tappezzerie in stile Luigi XVI, stucchi e arredi quali una stufa neoclassica, baldacchini e credenze di epoca barocca.
Attorno al Palazzo, nominato “Hotel storico dell’anno” nel 1998, fanno bella mostra di sé, proprio come un tempo, due sequoie giganti e un suggestivo giardino di rose barocco.

Altro emblema dell’ameno borgo svizzero è la Chiesa di San Lorenzo, in stile barocco, risalente con ogni probabilità al Trecento: si fa ammirare già dalla strada che conduce al centro medievale, con lo svettante campanile, le finestre romaniche perfettamente integrate nella struttura, e la facciata a lesene impreziosita da un portale settecentesco.
Il suo interno è un piccolo gioiello, con pulpito dagli stucchi rococò, il lampadario in vetro di Murano, il cinquecentesco coro poligonale, il baldacchino e l’immagine de “L’occhio di Dio Padre”.

Il luogo di villeggiatura ideale in ogni stagione

“Soglia del paradiso”, Soglio attrae i turisti durante tutto l’anno e invita a una vacanza in montagna di puro relax, lontano dal traffico, dai rumori delle città e dai pensieri e impegni della vita quotidiana.

Durante l’inverno, infatti, si trasforma in una piacevole località per lo sci con il vicino comprensorio sciistico di Alea facilmente raggiungibile, perfetto per famiglie con bambini, principianti e tutti gli amanti della natura e degli sport sulla neve: non mancano percorsi per il fondo e per le escursioni con o senza racchette da neve.

In estate, invece, è il punto di partenza per rigeneranti escursioni e camminate nella bellezza e nel silenzio della natura alpina, alla scoperta dei numerosi rifugi del territorio e non solo.

Qualche esempio?

La traversata di un giorno della Val Cama verso Soglio, con il superamento di un dislivello di 1000 metri, e poi il percorso della Val Bragaglia a 2100 metri che raggiunge il borgo, oppure l’itinerario a piedi di cinque ore sulla “Panoramica” da Casaccia o, ancora, la meraviglia del castagneto più vasto delle Alpi.

Affascinano anche il panorama mozzafiato che si può ammirare dai 3156 metri della vetta del Piz dal Buin e la stalla tradizionale “Sasc Furä“, a un’ora di cammino dal villaggio, con una vista unica sui prati e sulla splendida natura del vallone.

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Klausjagen: la Caccia a Babbo Natale sta per iniziare

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio in Svizzera, per scoprire e riscoprire tutte le meraviglie che si snodano su quel territorio incastonato tra i Paesi dell’Europa Centrale. Laghi, montagne e cime maestose, paesini medievali e monumenti storici e architettonici che raccontano il presente e il passato delle città svizzere. E poi, ancora, resort sciistici, sentieri escursionistici, orologi e cioccolata.

All’ombra dei sentieri più battuti dal turismo di massa, però, esistono luoghi davvero incantevoli che non tutti conoscono. Come Küssnacht, un comune svizzero di 12.000 abitanti situato nell’omonimo distretto e incastonato tra il lago dei Quattro Cantoni e quello di Zugo. La città è legata indissolubilmente alla leggenda di Guglielmo Tell, l’eroe svizzero che guidò il popolo verso la libertà e questo motivo, da solo, basterebbe per raggiungerla e per farsi suggestionare da tutte quelle storie evocative che si tramandano da generazione in generazione.

Ma c’è un altro motivo per raggiungere Küssnacht adesso. Sì perché qui, a dicembre, si tiene uno degli eventi più affascinanti e suggestivi di tutta Europa. Il suo nome è Klausjagen e, tradotto letteralmente, vuol dire Caccia a Babbo Natale.

Benvenuti a Küssnacht, dove il Natale è un’avventura magica

Il nostro viaggio di oggi ci conduce a Küssnacht, ad appena 13 chilometri di distanza da Lucerna. È qui che tra l’imponente Fortezza cittadina e la Hohle Gasse, due dei monumenti legati alla leggenda di Guglielmo Tell, è possibile vivere un’esperienza incantata durante il periodo dell’Avvento. Un evento che si replica ogni anno e che è, con tutta probabilità, uno dei più affascinanti e suggestivi dell’intero continente.

Stiamo parlando del festival Klausjagen che si tiene alla vigilia del giorno di San Nicola proprio nella città di Küssnacht e che ogni anno accoglie oltre 20.000 persone, tra viaggiatori e cittadini, per assistere a uno show incredibile: una sfilata grandiosa che coinvolge oltre 1.000 partecipanti e che dura fino a tarda notte.

I preparativi, di quella che è un’antica tradizione, iniziano mesi prima e si concludono il 5 dicembre con una caccia inedita al portatore di doni. Le origini di questa usanza affondano nel medioevo e alle tradizioni pagane. La comunità si riuniva tra le strade del Paese per cacciare via gli spiriti malvagi con rumori assordanti e insopportabili. Proprio la natura chiassosa di questa manifestazione fece sì che venne messa al bando dalla Chiesa e dalle autorità, per poi essere ripristinata solo nel IX secolo.

Con il tempo quella sfilata rozza e chiassosa si è trasformata in un corteo organizzato che, sotto la guida della Società di San Nicola di Küssnacht, è arrivato fino ai giorni nostri diventando uno degli eventi più affascinanti d’Europa per celebrare San Nicola e il Natale.

Klausjagen: la Caccia a Babbo Natale

La storia di San Nicola e il mito di Babbo Natale sono legati indissolubilmente da un filo leggendario e misterioso. Non stupisce, quindi, che il Klausjagen venga festeggiato proprio alla vigilia del Santo. Ma che succede, esattamente, in questo giorno a Küssnacht?

Alle ore 20.15 del 5 novembre, un rumore assordante apre le danze. Tutti lasciano le case e le cose che stanno facendo per correre in strada. Le luci che si spengono, facendo sprofondare la città nel buio, confermano che l’evento ha inizio. La processione, che mantiene in parte le premesse iniziali, è composta da 180 suonatori di corno, 700 percussionisti con campanacci e 200 uomini abbigliati con mitre vescovili luminose e gigantesche che misurano fino a due metri.

Tutti seguono con attenzione il grande corteo con un solo scopo: quello di trovare Babbo Natale. E alla fine lui arriva, con quattro elfi che distribuiscono dolci e pasticcini a chi è stato buono. Il corteo coinvolge ogni anno oltre 1.500 persone e dura fino a tarda notte. Quando la musica finisce i partecipanti sono soliti recarsi nelle taverne locali per continuare a brindare e a celebrare l’Avvento.

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Itinerari in bicicletta a pelo d’acqua: i più belli in Italia

Siete appassionati di ciclismo e amate pedalare senza fretta alla scoperta di territori che sanno trasmettere, oltre alle bellezze paesaggistiche, storia, natura, cultura ed enogastronomia?

Allora, rimarrete senz’altro estasiati dal progetto “Bici a pelo d’acqua“, l’ambizioso progetto che unisce Italia e Svizzera con itinerari di circa 270 chilometri lungo le reti cicloturistiche riconosciute dalla Regione Piemonte di cui l’acqua è il filo conduttore: un coinvolgente “viaggio senza frontiere” che costeggia fiumi come il Rodano, il Toce, il Ticino e il
Sesia, laghi come quello di Mergozzo e di Orta e una fitta rete di canali irrigui che portano la vita in risaia.

Le azioni progettuali si sviluppano partendo dalle vallate alpine del Vallese, per attraversare il Passo del Sempione o più comodamente usufruire del treno+bici da Briga a Domodossola, fiancheggiando i fiumi e i laghi, fino alle colline vitivinicole novaresi, territori da attraversare con lentezza, in bicicletta o a piedi, per gustare poco alla volta tutta la loro ricchezza vibrante di cultura, paesaggi, profumi e sapori, pedalando dolcemente fino alla pianura risicola e al suo capoluogo Novara.

“Bici a pelo d’acqua”, un viaggio senza frontiere

270 chilometri di ciclovie su 4 tracciati, per bici ed e-bike: la Via del Mare, la Pedemontana, la Via del Ticino e del Lago Maggiore e la Route du Rhône; itinerari uniti dal tema dell’acqua che si ritrova lungo tutto il percorso, tra fiumi, laghi, canali irrigui e risaie, dalla Svizzera col canton Vallese, passando per l’Ossola, il Lago d’Orta, e il Novarese fino alle risaie della Bassa e ancora il Ticino, oppure percorrendo la provincia da ovest a est lungo la Pedemontana.

Si tratta di percorsi adatti a ogni tipo di età e categoria, che si snodano su ciclovie, ovvero percorsi misti, greenway, strade sterrate di campagna, strade a basso traffico (spesso comunali o provinciali) dove il limite di velocità per gli automezzi è di solito posto tra i 30 e i 50 km/h: in questo modo, il ciclista ha l’occasione di pedalare ammirando i piccoli borghi con i loro castelli, il paesaggio che varia dalle montagne alle colline, ai laghi, ai fiumi e a bordo delle risaie della pianura risicola novarese con le antiche cascine ricche di testimonianze che richiamano i tempi passati con la storia delle mondine.

Gli itinerari tra luoghi a dir poco magici

Diamo ora uno sguardo alle principali località toccate da “Bici a pelo d’acqua” e partiamo con Domodossola, che si sviluppa attorno a Piazza del Mercato con portici quattrocenteschi ed edifici del XV e XVI secolo e vanta pregevoli collezioni nei suoi notevoli musei, per arrivare a Omegna, nel punto più settentrionale del Lago d’Orta, lambita dal torrente Nigoglia, che ha la particolarità di scorrere verso Nord: è nota per aver dato i natali a Gianni Rodari cui è dedicato il Parco della Fantasia, parco letterario dove perdersi tra i suoi racconti e le filastrocche per imparare giocando.

Ancora, ecco Pella, delizioso borgo di riviera con l’ animata piazzetta. Più avanti si arriva a Ronco Inferiore, raccolta località medievale che si specchia in acqua. In località Prorio, si trova l’attracco per raggiungere il borgo di Orta e l’Isola di San Giulio (la bici può essere caricata sul battello).

Il percorso si snoda sul lungolago toccando le località di Lagna, Villa Castelnuovo, Pascolo fino a giungere al Lido di Gozzano, tra boschi e canneti, in regione Buccione Vecchio.

In località Buccione si ammira l’antica Casa del Vescovo (luogo di sosta del clero che attendeva di imbarcarsi per l’Isola di San Giulio) mentre in centro a Gozzano da vedere sono la Collegiata di San Giuliano e l’antica Chiesa di San Lorenzo.

Poi, arriviamo a Borgomanero, città attiva e vivace sorta in epoca altomedievale, dove meritano una sosta la Collegiata di San Bartolomeo, l’Oratorio di San Leonardo e Villa Marazza, e a Novara, dove lo sguardo viene subito attirato dall’imponente Cupola della Basilica di San Gaudenzio: il centro storico vanta altrettanti luoghi di interesse come il Duomo antonelliano di Santa Maria, il Complesso Monumentale del Broletto e i Palazzi del Chiostro della Canonica.

Per concludere, ammiriamo Romagnano Sesia, immerso tra i vigneti delle Colline Novaresi, con l’ottocentesca Villa Caccia, sede del Museo Storico Etnografico della Bassa Valsesia, e il Mulino Vecchio di Bellinzago, oggi l’unico funzionante e in buono stato di conservazione tra i numerosi mulini ad acqua della Valle del Ticino.

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Cascata di Foroglio, incanto a due passi dall’Italia

Le cascate sono mete perfette da scoprire durante una vacanza nel cuore della natura, un’oasi da fiaba tra il rombo dell’acqua e l’incanto del paesaggio tutt’intorno.

Il Canton Ticino, e in particolare la Vallemaggia, è un territorio straordinario che pullula di fragorosi salti d’acqua tra cui spicca la bellissima Cascata di Foroglio, una delle più rappresentative della Svizzera italiana.

Con la sua mole imponente, non può certo passare inosservata e accoglie con il suo salto di 110 metri chiunque arrivi all’omonimo paesino, frazione di Celio in Val Bavona: formata dal corso del fiume Calnegia, si nota già al ponte che collega la strada cantonale all’ingresso di Faroglio.

E, dopo una passeggiata tra le caratteristiche vie del centro disegnato da graziose case in pietra e chiesetta quattrocentesca, seguendo il sentiero di campagna sulla sinistra, dopo cinque minuti a piedi eccola ancora più vicina, in tutto il suo splendore: sì perché la potenza dell’acqua lascia sempre senza parole.

La magnifica cascata e il Percorso della Transumanza

Una volta al cospetto della Cascata di Foroglio, ammiratela senza più pensieri: è un’immagine che fa bene alla mente e al cuore e che rimane indelebile nei ricordi di un piacevole viaggio alla scoperta del Canton Ticino.

Oppure organizzate un picnic in una fresca oasi (soprattutto durante la stagione estiva) e salite sulla suggestiva altalena che fa parte del progetto “Swing the World“, che ha l’obiettivo di valorizzare quelle aree meno conosciute grazie all’installazione di un’altalena e intrattenere grandi e piccoli in maniera creativa, incentivandoli a trascorrere del tempo di qualità all’aria aperta in panorami mozzafiato: infatti, l’altalena crea una cornice perfetta e dondolarsi al suono dell’acqua di una cascata ha qualcosa di magico.

Ma non soltanto.

Una volta in zona, potrete imboccare il “Percorso della Transumanza” che conduce tra i pascoli incontaminati della Val Calnegia tra Foroglio e Calnegia, un rigenerante itinerario anche “a misura di famiglia”. Si tratta di un sentiero di 8,6 chilometri, percorribile in due ore e mezza circa andata e ritorno, con dislivello di 500 metri: dopo una quarantina di minuti vi troverete a Puntid, un verde pianoro dove scorre il fiume Calnegia e lo sguardo si perde ad ammirare il ponte di pietra, le case edificate a ridosso di massi erratici e le marmitte dei giganti plasmate dall’azione dell’acqua.

Foroglio, iconico villaggio alpino

Una sosta la merita ovviamente il villaggio alpino di Foroglio, con le case dal tetto e mura interamente in pietra nonché la chiesetta da cui scorgere il salto d’acqua.

Non mancano ristorante, negozio di artigianato e le torbe in pietra e legno, tipiche costruzioni adibite alla conservazione dei cereali come, ad esempio, la segale.

Esplorate ogni scorcio e ogni angolo senza fretta e avrete la sensazione di un viaggio indietro nel tempo, fino al Medioevo.

Come arrivare a Foroglio

Per raggiungere la Valle Bavona e la Cascata di Foroglio, occorre arrivare a Locarno e poi continuare in direzione Avegno/Vallemaggia.

Risalita la valle fino a Cevio, si prosegue percorrendo la Vallemaggia fino a Bignasco, la porta d’accesso alla Val Bavona: da qui, ancora avanti fino a svoltare in Via Bavona e attraversare le località Bavona e Ritorto, per poi giungere a Foroglio.

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Spiez, una delle mete più poetiche della Svizzera

La Svizzera, pur non essendo un Paese estremamente esteso, nasconde nel suo territorio tantissimi gioielli, naturali, storici e architettonici, che vale la pena conoscere. Uno di questi è Spiez, una cittadina che colpisce il visitatore per la sue eleganza, la sua storia e la sua atmosfera poetica baciata da una luce che emoziona chiunque.

Dove si trova Spiez

Spiez sorge nel Canton Berna, nella regione dell’Oberland, e si sviluppa tra vigneti e colline, mentre il suo profilo si affaccia sul placido e bellissimo lago di Thun. Si tratta di un piccolo villaggio che vanta una posizione straordinaria, su quella che da molti è ritenuta la baia più bella d’Europa.

Meta ideale in qualsiasi stagione dell’anno per via della vasta gamma di esperienze che offre, è anche un ottimo punto di partenza per esplorare i magnifici dintorni, magari tramite sentieri escursionistici e piste ciclabili, oppure alla volta delle vicine città di Thun e Interlaken.

Cosa aspettarsi

La posizione pittoresca di Spiez da sola vale il viaggio, ma quando il visitatore arriva rimane incantato per la deliziosa atmosfera, arricchita dalla presenza di un castello che pare rubato alla favola più bella che abbiano mai scritto.

Spiez, Svizzera

Fonte: iStock

Veduta di Spiez

Spiez è una realtà che accontenta chi è in cerca del relax più puro, ma anche chi ha voglia di fare esperienze all’aria aperta, compresi gli sport stagionali che qui sono tutti presenti e perfettamente organizzati.

Cosa vedere

Senza ombra di dubbio il simbolo di questo speciale villaggio è il suo antico castello, ma la verità è che si tratta di una struttura così affascinante che merita un paragrafo a parte.

Oltre al maniero, però, ci sono tante piccole ma interessanti cose da vedere, e a partire dal centro storico di origine medievale. A togliere il fiato nel vero senso della parola è la baia di Spiez che, oltre a essere di formazione naturale, funge da porticciolo.

Ciò vuol dire che un’altra delle attività imperdibili di Spiez è salire a bordo di un’imbarcazione per fare il giro di questa magnifica baia che, merito anche del clima più mite rispetto al resto della regione, incanta chiunque (de verificare però in base al meteo e al periodo in cui la si visita).

A disposizione dei visitatori ci sono infatti diversi battelli di linea, fra cui lo storico piroscafo Blümlisalp, che collegano i numerosi punti di interesse che si trovano attorno al lago. Mentre nei mesi più caldi, quindi da maggio a ottobre, c’è lo Spiezer Zügli, un trenino gommato che conduce alla scoperta di questa sontuosa baia.

Una piccola chicca per gli amanti del calcio: nella città di Spiez svetta fiero l’Hotel Belvédère che dal popolo tedesco è particolarmente amato: qui soggiornò la loro nazionale durante il campionato mondiale di calcio del 1954, vinto proprio dalla Germania.

A tal proposito si parla di spirito benevolo di Spiez perché, quel 4 luglio di tanti anni fa, la Germania riuscì a battere in finale l’Ungheria, all’epoca favorita dei mondiali, davanti a 60.000 spettatori del Wankdorfstadion di Berna. Si racconta infatti che la tattica vincente dell’allenatore, Sepp Herberger, fu concepita proprio sul lungolago di Spiez. Non a caso anche oggi, presso la passeggiata che costeggia il lago, sono installati diversi cartelli che rievocano questa curiosa storia.

Il castello di Spiez

L’affascinante castello di Spiez permette di toccare con mano il Medioevo, di respirare quell’atmosfera, di sentirsi parte di quei fasti che caratterizzarono quei tempi. Situato su un’altura che sorge su una penisola nel lago di Thun, insieme alla sua chiesa rappresenta un monumento culturale di valore nazionale.

Castello di Spiez, Svizzera

Fonte: iStock – Ph: pwmotion

Veduta del castello di Spiez

Il museo al suo interno permette di fare il viaggio indietro nel tempo di cui vi parlavamo prima, un percorso che riporta in vita i 1300 anni di storia locale.

A colpire il viaggiatore è anche l’edificio religioso in stile romanico che è pregno di affreschi. E poi ancora l’esterno del maniero con un elegante parco, il roseto e il giardino che lasciano chiunque ammaliato.

Nel corso del Medioevo il castello di Spiez è stato rimaneggiato e ampliato più volte, e oggi presenta elementi architettonici tipici dello stile gotico, rinascimentale e barocco. Bellissima è la sua torre che nei fatti è anche la parte più antica – visibile oggi – del castello stesso.

All’interno, invece, il viaggiatore può ammirare sale decorate e arredate, come la sala barocca dei banchetti e la sala rinascimentale puntellata di pannelli in legno.

La piccola chiesa romanica sfoggia invece tre navate ed è riconosciuta come uno degli edifici più antichi della Svizzera. Le sue mura interne, così come il suo soffitto, sorprendono per i tanti affreschi risalenti al XII secolo. C’è poi una terrazza che regala la vista più bella ed emozionante della città. In più, è presente anche un Museo di Storia che ripercorre le fasi del dominio delle 3 famiglie che ne sono state proprietarie.

Cosa fare nei dintorni

Durante i mesi freddi la cittadina di Spiez si rivela un fenomenale punto di partenza per chi ama gli sport invernali: in poco tempo è possibile raggiungere tantissime località dell’Oberland Bernese.

Gli amanti del brivido non potranno non fare una tappa presso il ponte sospeso di Sigriswil che è stato eretto su quella che viene chiamata la “gola della gomma”, tra Aeschlen e Sigriswil. Costruito a 180 metri di altezza e lungo 340, può essere percorso da grandi e piccini mentre si è circondati da un’esaltante vista panoramica sul lago di Thun e sulle Alpi bernesi.

E tra tutte le cime vale la pena ammirare il Niesen che raggiunge un’altitudine di 2362 metri sul livello del mare. È considerato la montagna locale di Spiez e, per via della sua curiosa forma, è conosciuto come “Piramide delle Alpi”, una vetta ideale per gli amanti delle escursioni.

Infine, vi consigliamo di fare un salto presso le Grotte di Beatus che si estendono per circa 14 chilometri. Di questi solo un chilometro può essere visitato, ma in uno spazio così ristretto sono contenute numerose ed emozionanti formazioni rocciose, che vengono messe in risalto da un’illuminazione particolarmente innovativa. E se non ne avete ancora abbastanza, sappiate che accanto alla grotta prende vita un moderno museo in cui spesso sono presenti diverse mostre interattive.

Non resta che prenotare il proprio soggiorno nella bellissima cittadina di Spiez.

Niesen, Piramide delle Alpi

Fonte: iStock

Veduta del Niesen, la “Piramide delle Alpi”