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Innsbruck a Natale: cosa fare, cosa vedere e info utili

Innsbruck è una delle città più belle dove festeggiare il Natale in Austria. Destinazione molto amata in inverno per chi pratica sport come snowboard e sci, Innsbruck è anche famosa per i suoi mercatini e per la capacità di unire il fascino urbano con quello naturale offerto dalla montagna. Questa, infatti, può essere raggiunta facilmente dal centro storico con la massima facilità: vi basterà salire sulla comoda funivia che, in meno di cinque minuti, vi porterà fino in cima!

Durante il periodo dell’Avvento, la città è immersa in un’atmosfera davvero magica. Nell’aria sentirete il profumo di cannella, utilizzata per molti dolci tipici, e delle caldarroste, oltre che le musiche natalizie provenienti dalle casette in legno dei mercatini. Potrete riscaldarvi con un delizioso bicchiere di glühwein, il vino caldo tipico austriaco servito nelle classiche tazze a tema natalizio, oppure lasciarvi conquistare dai tanti eventi, dalle parate con le maschere tradizionali agli spettacoli. Vediamo insieme cosa fare e cosa vedere a Innsbruck durante il Natale, oltre a tante informazioni utili per pianificare al meglio il vostro viaggio.

Cosa fare a Innsbruck a Natale

Sono ormai 30 anni che i mercatini di Innsbruck contribuiscono a creare l’atmosfera natalizia perfetta per chi decide di trascorrere il Natale tra i paesaggi innevati dell’Austria. Seppur i mercatini restino i protagonisti indiscussi, non sono le uniche cose da fare e da vedere.

I mercatini di Natale

I mercatini di Innsbruck sono tanti e uno più bello dell’altro. Il più famoso è sicuramente quello organizzato nel centro storico, aperto dal 15 novembre al 23 dicembre: qui troverete oltre 70 bancarelle, il magnifico albero di Natale e il Vicolo delle Fiabe per i più piccoli, dove dai davanzali degli edifici compaiono i personaggi più amati delle favole. Un altro mercatino imperdibile è quello di Marktplatz, perfetto soprattutto per le famiglie perché presenti tante iniziative per i più piccoli, come lo spettacolo dei burattini. Entrambi i mercatini sono aperti dalle 11:00 alle 21:00.

Sfilate natalizie

Un appuntamento tipico durante il Natale a Innsbruck è la parata con le maschere tradizionali e i personaggi natalizi per eccellenza come St. Nicholas. Nel folklore austriaco troviamo da un parte San Nicola, una figura amichevole che regala doni ai bambini buoni, dall’altra, invece, c’è la controparte cattiva, ossia i Krampus. Queste sono figure sinistre e diaboliche che, in date specifiche, sfilano per le strade “spaventando” i più piccoli e punendo i più grandi. A Innsbruck, le date da segnare sono il 30 novembre alle 17:00 per la sfilata dei Krampus e il 5 dicembre, dove a partire dalle 17:30 sfileranno sia i Krampus che San Nicola.

Krampus natale Innsbruck

Fonte: iStock

Maschere tipiche dei Krampus

A spasso sul tram nostalgico

Attivo esclusivamente durante il periodo dell’Avvento, il tram nostalgico vi porterà a spasso tra le strade illuminate a festa della città. L’Innsbruck Christkindlbahn, antico di 100 anni, rievoca le atmosfere di un tempo proponendosi come un’esperienza magica sia per gli adulti che per i bambini. Potete salirci in modo totalmente gratuito dal 6 al 21 dicembre, tutti i venerdì e i sabati dalle 15:00 alle 18:00. La prima fermata è Stubaitalbahnhof, ma potrete salire anche nelle successive come Triumphal Arch, Bürgerstraße o Maria-Theresien-Straße.

Lo spettacolo LUMAGICA

Anche quest’anno torna lo spettacolo di LUMAGICA allestito nel cuore dell’Hofgarten, il parco pubblico situato vicino al Palazzo Imperiale. Lungo un chilometro, il percorso vi permetterà di passeggiare tra arcobaleni di colori, fiori e farfalle, tra elementi astratti e installazioni luminose interattive. Ogni scena è stata pensata come un’opera d’arte in movimento che celebra i valori più importanti del Natale come la pace, l’armonia e la condivisione, offrendo ai partecipanti momenti indimenticabili. Lo spettacolo sarà disponibile dal 15 novembre 2024 al 2 febbraio 2025, tutti i giorni dalle 17:00 alle 21:00. Dal 16 gennaio, invece, sarà aperto dal giovedì alla domenica. I biglietti, del costo di 11 euro, sono acquistabili online dal sito ufficiale, disponibile anche in italiano.

Innsbruck a Natale: i luoghi simbolici

Innsbruck è una città ricca di fascino. A dimostrarlo sono i suoi luoghi più simbolici che, in occasione delle feste natalizie, diventano ancora più belli.

Il Tettuccio d’Oro

Simbolo della città di Innsbruck per eccellenza è ovviamente il Tettuccio d’Oro situato proprio nel cuore del centro storico. Fu l’imperatore Massimiliano I a farlo costruire tra il 1497 e il 1500 in stile tardogotico e ricoperto da ben 2.657 scandole di rame dorato. Ed è proprio davanti a quella che viene considerata una delle attrazioni turistiche principali della città che viene organizzato il mercatino natalizio più bello.

La Chiesa di Corte

Un altro luogo simbolico della città, legato anche questo alla figura dell’imperatore Massimiliano, è la Chiesa di Corte. Il sovrano asburgico fece costruire qui un mausoleo davvero speciale, contraddistinto dalla presenza di 28 statue che rappresentano personaggi famosi come Re Artù, l’imperatore Federico III o Maria di Borgogna, moglie dell’imperatore Massimiliano. La chiesa sarà aperta anche durante i giorni di festa, mentre il 25 dicembre 2024 e il 1 gennaio 2025 l’ingresso sarà a ingresso libero, dalle 12:30 alle 17:00.

Interno Chiesa di Corte

Fonte: iStock

Interno della Chiesa di Corte

Natale in montagna

Essendo una meta invernale prediletta per chi ama sciare, anche la montagna è considerata il simbolo di Innsbruck che, durante il periodo dell’Avvento, diventa ancora più magica. Raggiungendo l’Hungerburg con la funivia potrete godere non solo di una meravigliosa vista panoramica sulla città illuminata, ma anche passeggiare tra i mercatini allestiti ad alta quota. Qui troverete punch, snack, bancarelle con addobbi e accessori natalizi fatti con amore.

Il mercatino è aperto dal 22 novembre 2024 al 6 gennaio 2025, dal lunedì al venerdì dalle 13:00 alle 19:00, sabato e domenica dalle 12:00 alle 19:00. Il 24dicembre dalle 12:00 alle 15:00; il 31 dicembre dalle 12:00 alle 17:00, mentre dal 25 dicembre al 6 gennaio dal lunedì al venerdì dalle 13:00 alle 18:00 e il sabato e la domenica dalle 12:00 alle 18:00.

Il clima di Innsbruck a Natale

Innsbruck è situata nella zona ovest dell’Austria, nella regione del Tirolo, dove gli inverni sono freddi e le temperature rigide. Circondata da montagne, la città è infatti considerata una delle mete più belle dove andare a sciare perché permette ai viaggiatori di unire il piacere della scoperta culturale al divertimento sulle piste senza necessariamente spostarsi e utilizzare l’auto. Consigliamo quindi di mettere in valigia indumenti caldi, oltre che cuffia, guanti e sciarpa…oppure di acquistarli direttamente ai mercatini!

Come muoversi a Innsbruck a Natale

Visitata tutto l’anno, durante il Natale la città di Innsbruck diventa ancora più affollata. Per evitare di restare intrappolati nel traffico e perdere tempo prezioso che potreste spendere nei mercatini, vi consigliamo di lasciare l’auto nei parcheggi appositi situati fuori dal centro città. I principali sono il Park&Ride Olympia World in Via Rennweg 3 e il Park&Ride Innrain in Schöpfstraße 23a. Da qui potete muovervi semplicemente con i mezzi pubblici. Nel centro storico di Innsbruck, invece, potete spostarvi tranquillamente a piedi, mentre per raggiungere la montagna potrete usare la comoda funivia.

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Davos: la città più alta d’Europa

Davos è comunemente associata al World Economic Forum, la prestigiosa conferenza organizzata in città dal 1971. Ma non è solo questo: la località della Svizzera non richiama solo personalità politiche ed economiche mondiali, ma rappresenta anche una delle più esclusive stazioni sciistiche d’Europa, amata da personaggi famosi e dalla famiglia reale inglese, inclusi il Principe William e Kate Middleton. Come biasimarli? Con i suoi 1560 metri d’altezza è considerata anche la città più alta d’Europa, garantendo a chi la visita panorami mozzafiato indimenticabili.

Chi visita Davos sa che troverà la perfetta combinazione di lusso, avventura ed esperienze culturali. In inverno si può godere delle piste da sci (non è un caso se viene definita la “metropoli dello sport invernale”) mentre durante le altre stagioni resta una destinazione di riferimento per le escursioni all’aria aperta grazie ai bellissimi sentieri di trekking e alle pittoresche linee ferroviarie che si snodano attraverso le montagne.

Davos: il centro più grande delle Alpi

Essere la città più alta d’Europa garantisce determinati vantaggi. Questa amata località della Svizzera, contraddistinta da una particolare atmosfera internazionale, è considerata il centro più grande delle Alpi e offre tutto il necessario ai visitatori che desiderano solo il meglio da un viaggio alle massime altitudini. Basti pensare ai suoi impianti di risalita, come il Jakobshorn (2590 metri), il Parsenn con il Weissfluhjoch (2844 metri), il Rinerhorn (2490 metri) e il Schatzalp/Strela, che vi permetteranno di raggiungere tre comprensori per escursioni i quali offrono complessivamente 700 chilometri di percorsi segnalati.

Si tratta di un luogo dedicato ai veri sportivi che non rinunciano a godersi meravigliose viste dall’alto, da vivere soprattutto facendo attività quali parapendio e deltaplano. In più, trovandosi a un’altitudine così elevata, garantisce paesaggi unici da ammirare con il mezzo più bello e sostenibile: il treno. Da Davos, infatti, potrete salire sui treni d’incanto come il Glacier o il Bernina-Express. Dimenticate il traffico e lo stress, siete in un tipico villaggio di montagna e qui i ritmi sono tipicamente “slow”, ideali per rallentare in ogni stagione.

Essendo posizionato così in alto, quindi, il territorio di Davos è caratterizzato da vallate profonde, pendii ripidi e laghi cristallini. Inoltre, le correnti fredde che influenzano notevolmente il clima hanno contribuito a creare un ambiente unico e suggestivo che ha plasmato la storia e l’economia di questa splendida località alpina.

Altitudine e innovazione

L’aria pulita, il clima secco e il paesaggio montano incontaminato tipico di una città situata così in alto come Davos furono considerati gli ingredienti perfetti per lo svilupparsi di un fiorente turismo invernale. Oggi, infatti, mixando i suoi punti di forza (altitudine e innovazione) è considerata una delle mete preferite da chi ama sciare in luoghi unici ed esclusivi.

Tra i 1124 e i 2844 metri di altitudine, avete a vostra disposizione ben 58 impianti di risalita, 300 chilometri di piste da sci, 100 chilometri di piste di sci nordico, oltre 150 chilometri di sentieri per racchette da neve e passeggiate invernali, due piste di ghiaccio artificiali con hockey su ghiaccio, pattinaggio su ghiaccio e campi da curling. Per non parlare delle 8 piste per slittino, ideali soprattutto per chi viaggia con bambini.

L’altitudine, in passato considerata una sfida per gli abitanti di Davos, è oggi diventata il loro punto di forza. Grazie ai paesaggi unici e al clima salutare, insieme alla capacità di saper sfruttare le proprie risorse in modo innovativo ed efficace, ha permesso alla città di trasformarsi in una delle mete più famose e affascinanti delle Alpi.

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Viaggio in Val Senales, un gioiello tra le Alpi

Se amate la natura e siete alla ricerca di un posto lontano dalla frenesia della vita moderna, dove il tempo sembra essersi fermato, dovete impostare il navigatore per la Val Senales. Questa valle ancora molto selvaggia che si trova nelle Alpi Retiche meridionali, in Trentino-Alto Adige, dista 10km da Merano e prende il nome dal comune omonimo e il fiume che scorre a fondovalle. Si estende dai vigneti di Castel Juval fino ai ghiacciai e garantisce ai visitatori un soggiorno tranquillo immersi nella natura. Gli amanti dello sci e snowboard possono trovare sicuramente pane per i loro denti con piste attrezzate a 3200 m di quota aperte fino all’estate ogni anno.

La Val Senales raggiunge i confini con l’Austria e regala paesaggi suggestivi con fitti boschi, meleti, larici e una ricca vegetazione che incanta chiunque passi da quelle parti. Quindi anche chi ama il trekking e le escursioni all’aria aperta può metterla nella lista di posti da vedere. Ma vediamo insieme cosa non dovete perdere se decidete di trascorrere alcuni giorni in questa zona del nord Italia.

Monte Santa Caterina: il paese di Messner

Immerso nel verde, Monte Santa Caterina è un piccolo centro a 1245 metri in Val Senales con una chiesa parrocchiale dedicata a Santa Caterina d’Alessandria e tante fattorie dove vivono e lavorano i locali. Molto tempo fa sulle rocce si ergeva una fortezza, il castello Schnalsburg, che poi è stato abbattuto dall’ordine dei Certosini nel 1350 e oggi ne resta solo una torre trasformata in un campanile. Il paese offre una vista suggestiva sulla Val Senales e la Valle dell’Adige, fino a Castel Juval nei pressi di Castelbello, residenza di Reinhold Messner. Molti escursionisti e appassionati del trekking o di Mountain bike possono trovare tanti percorsi molto belli per esplorare i dintorni e godere del paesaggio alpino evocativo.

Il silenzioso borgo di Certosa

Se hai in programma un viaggio in Val Senales devi assolutamente visitare Certosa, un paese affascinante con le rovine delle antiche mura di cinta ben fortificate che circondano ancora oggi il piccolo paesino. Una volta queste proteggevano il monastero di Monte degli Angeli, che venne abbandonato nel 1782. Oggi è possibile visitare il chiostro, la grotta, la casa del priore, le cucine, il portale e la chiesa di Sant’Anna. Un luogo avvolto nel silenzio che è alla base del progetto Silentium, con cui Certosa attira l’attenzione su di se nel settore turistico.

Nel 1325 fu il conte del Tirolo a voler erigere il monastero in un luogo isolato dove poi i monaci imposero la regola del silenzio che viene rispettata ancora oggi. Per 450 anni è stato operativo e poi l’imperatore Giuseppe II ne ha ordinato la chiusura nel 1782, fino a quando alcune famiglie povere del posto ne acquistarono delle parti poichè nessuno si fece avanti con un’offerta. Un incendio nel 1924 distrusse gran parte di Certosa che poi piano piano fu ricostruita e oggi molti visitatori la scelgono come meta in Val Senales per escursioni, cultura e natura.

chiesa Val Senales

Fonte: 123RF

Piccola chiesa alpina nel paese più antico della Val Senales

Madonna di Senales

Madonna di Senales è il paese più grande della Val Senales e da lontano si vede una piccola chiesa arroccata su una roccia che è il Santuario della Madonna di Senales. In questo borgo, noto luogo di pellegrinaggio da oltre 700 anni, da Aprile a Novembre, si consiglia di visitare l’archeoParc, un museo a cielo aperto sull’affascinante scoperta della mummia Otzi.

Il ritrovamento di una statua della Madonna nel XVI secolo ha reso questo paese meta di pellegrini devoti, mentre le montagne intorno sono state esplorate da Otzi 5000 anni prima e nel 1991 il ghiacciaio ha riportato alla luce la mummia sul Giogo di Tisa. Le escursioni che partono da qui raggiungono Malga Lafetz e Similaun, anche grazie all’uso delle ciaspole.

Il mistero del lago artificiale di Vernago

Il lago di Vernago è un lago artificiale nei pressi dell’omonimo paese in Val Senales con una storia che lo avvolge nel mistero. Creato negli anni ’50 da una diga a gravità in terra terminata nel 1963, ricoprendo otto edifici e una chiesa, questa distesa d’acqua custodisce un vissuto da raccontare. Infatti ancora oggi quando il livello d’acqua è basso, si riesce a vedere il vecchio campanile della chiesa del paese circondato dal verde smeraldo. Molti sentieri di montagna amati dagli escursionisti partono da qui, come quello che porta fino al ghiacciaio di Senales dove è stata rinvenuta la mummia di Otzi.

Maso Corto: il paradiso dello sport

A circa 2000 metri di altezza si trova Maso Corto, il paese più antico della Val Selanes  che da Settembre a Maggio attira molti appassionati di vari sport invernali fin dagli anni ’50 per il suo complesso sciistico Ghiacciaio Val Senales. Circondato da montagne alte 3000 metri, questo paese dalle origini antiche è un buon punto di partenza per alcune escursioni molto apprezzate che possono durare fino a 7 ore per raggiungere Vent.

Per chi vuole camminare con moderazione, tuttavia, da Maso Corto è possibile anche passeggiare fino al Lago di Vernago o rilassarsi nella piscina con sauna, bagno turco e whirlpool. Tra gli edifici storici che si possono visitare ancora oggi a Maso Corto c’è la piccola chieda all’entrata del paese e il maso Kurzhof della famiglia di Leo Gurschler. In primavera e autunno si può assistere anche alla transumanza delle pecore che percorrono lunghe distanza tra i prati.

Iceman Otzi Peak

Per chi ama le altezze una meta obbligata è l’Iceman Otzi Peak, la piattaforma panoramica più alta d’Europa da cui si possono scorgere ben 126 vette sopra i 3000 metri. Non serve un’attrezzatura speciale o professionale per godersi questa esperienza, ma basta non soffrire di vertigini e avere voglia di vivere un’emozione tangibile e indimenticabile. Si può raggiungere l’Iceman Otzi Peak con una scala di acciaio sicura e solida, progettata da tecnici e aziende altoatesini per omaggiare la natura del luogo e Otzi, il famoso “uomo venuto dal ghiaccio”. Una volta saliti in cima la vista si apre proprio sul nevaio del Similaun dove nel 1991 venne trovata la mummia di quest’ultimo.

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Edolo, uno dei più importanti borghi dell’Alta Valcamonica

Nella suggestiva cornice della Valle Camonica, importante punto di accesso all’Alta Valle è il grazioso borgo di Edolo, capolinea della ferrovia Brescia-Iseo-Edolo, che sorge laddove le maestose montagne dominano il paesaggio: oltre a essere un luogo strategico per raggiungere note località sciistiche come il Passo del Tonale e Aprica, è ricco di storia e cultura, con il centro che conserva intatte le sue radici medievali.

Passeggiando per le vie selciate o lastricate, infatti, si possono ammirare dimore signorili contraddistinte da portali in granito lavorato, porte chiodate e loggiati in legno, nonché decorazioni in stile romanico a testimoniare il passato artistico e culturale del paese. Inoltre, durante l’inverno, gli appassionati di sport sulla neve possono sfruttare un servizio di ski bus che collega Edolo con le vicine piste del comprensorio Pontedilegno-Tonale per una giornata all’insegna dello svago e del divertimento nel cuore della natura.

Non mancano campi da tennis in terra battuta, una palestra per l’arrampicata sportiva, una piscina coperta, il cinema e l’occasione di incantevoli passeggiate lungo il fiume Oglio o il torrente Ogliolo. Ma non basta: Edolo è anche sede di una delle maggiori centrali idroelettriche Enel in Europa, capace di sviluppare una potenza di 1.000.000 kW grazie al salto di 1265 metri, da conoscere grazie a visite guidate su prenotazione.

Uno sguardo al passato

Edolo, in posizione strategica al vertice di un triangolo che collega la bassa Valle Camonica, la valle di Corteno con il passo dell’Aprica e la Valtellina, e l’alta Valle Camonica con il passo del Tonale, vanta origini antiche, con tracce di un tempio pagano dedicato a Saturno e di un insediamento romano. Crocevia di rilevanti vie di comunicazione, ha visto la presenza di una “statio” romana, che fungeva sia da controllo militare che da snodo commerciale lungo il corso del fiume Oglio.

Nel tempo, Edolo divenne tappa per i pellegrini diretti ai centri di culto cristiani, con la costruzione di ospizi lungo le strade a sottolineare l’importanza economica e spirituale della zona. Sotto la dominazione dei monaci francesi e poi del vescovo di Brescia, il borgo visse una crescita politica e religiosa testimoniata dalla presenza di chiese e castelli. Ma la sua storia è anche segnata da periodi difficili, con epidemie, carestie e guerre che colpirono la comunità.

Durante il Risorgimento, Edolo partecipò attivamente alle lotte per l’indipendenza italiana, resistendo all’occupazione austriaca e contribuendo alle imprese dei Mille di Garibaldi. Nel XX secolo, conobbe una significativa fase di sviluppo industriale e amministrativo, con l’avvento di infrastrutture quali la ferrovia e la centrale idroelettrica.

Oggi, è un vivace centro che attrae i turisti non soltanto per il ricco patrimonio storico, ma anche per la vicinanza alle piste da sci del Tonale e dell’Aprica, donando un perfetto connubio tra cultura e natura.

Cosa vedere a Edolo

Edolo, Lombardia

Fonte: Photo by Education Images/Universal Images Group via Getty Images

Particolare del centro di Edolo

Il pittoresco borgo dell’Alta Valle Camonica, oltre a una vacanza attiva all’aria aperta in ogni stagione, offre anche molteplici punti di interesse da non perdere, a partire dalla Chiesa di San Giovanni Battista, in stile rinascimentale con cinquecentesco campanile romanico: al suo interno custodisce pregevoli affreschi databili tra il 1530 e il 1535 a opera di Paolo da Caylina il Giovane.

Altrettanto meritevoli di attenzione, in località Mu, sono la Parrocchiale di Santa Maria Nascente, trecentesca pieve tra le prime a sorgere sul territorio, che può vantare il campanile più alto della Valle Camonica, ben 68 metri, le rovine del Castello medievale, e la Chiesa dei Santi Ippolito e Casiano, rimaneggiata più volte (l’ultima nel Settecento), finemente affrescata e custode di opere lignee della Famiglia Ramus.

Infine, una menzione anche al Ponte Vecchio che, in passato, univa Edolo e Mu (unificati in un unico comune, insieme a Cortenedolo, nel 1927).

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Viaggio a Soldeu: scopri cosa vedere e cosa fare in ogni stagione

Soldeu, piccola cittadina dell’Andorra a 1710 mt. s.l.m., è una località molto conosciuta dagli amanti degli sport invernali. Si tratta infatti di una rinomata località sciistica, i cui impianti sono ritenuti tra i più importanti dei Pirenei. Dopo aver ospitato diverse gare della Coppa del Mondo di Sci Alpino, è candidata ad ospitarne i mondiali nel 2029.

Il comprensorio sciistico di Soldeu

A 5 minuti dal villaggio di Soldeu si trova il comprensorio sciistico di El Tarter, dotato di piste per tutti i livelli e di un circuito pensato per i bambini. Si tratta dunque di una località adatta sia per una vacanza in famiglia che per una vacanza più adrenalitica tra amici. Molto amato dagli appassionati della tavola, è lo snowpark, lungo più di 1,3 km.

Cosa fare a Soldeu: le escursioni intorno ai laghi

In realtà, Soldeu offre molto di più oltre allo sci! Si tratta di una località che sa catturare i visitatori in ogni stagione dell’anno e grazie alla sua posizione geografica rappresenta una destinazione ideale per chi ama immergersi nella natura, rallentare e ammirare paesaggi grandiosi.

Pochi sanno che il 90% di Andorra è costituito da foreste, con ben tre parchi naturali: La Vall de Sorteny, La Vall de Madriu-Perafita-Claror e Les Valls del Comapedrosa. Sia all’interno dei parchi naturali che al di fuori di essi, una delle attività più popolari è l’escursionismo. Gli itinerari sono sicuri e ben segnalati e sono rivolti a escursionisti di ogni livello. Attraversano paesaggi di alta montagna, valli riparate, laghi naturali e altri paesaggi. Inoltre, se il percorso scelto è più difficile, è possibile utilizzare i numerosi rifugi alpini sparsi sul territorio, con una gamma completa di servizi e in qualche caso, anche la possibilità di fermarsi per la notte.

Se hai ntenzione di visitare l’Andorra in estate o in primavera, i laghi di Juclar de Soldeu sono una tappa obbligata. Si trovano sul percorso dell’Alta Via dei Pirenei (HRP). Questo itinerario attraversa i Pirenei dall’Atlantico al Mediterraneo, passando per Spagna, Andorra e Francia. Gli Estanys de Juclar sono un insieme di due laghi situati nella Valle di Incles, a più di 2.295 metri di altitudine. Questa zona offre uno splendido panorama agli avventurieri che la percorrono, riposandosi al rifugio aperto da giugno a settembre per scambiarsi esperienze e racconti con gli altri escursionisti.

Arrampicata, equitazione, sport indoor… Altri sport offerti all’aria aperta nei dintorni di Soldeu

Percorsi escursionistici a Soldeu
Percorsi escursionistici intorno a Soldeu

Le montagne di Soldeu, il Paese dei Pirenei, offrono vie ferrate di tutti i livelli, percorribili in ogni periodo dell’anno. Oltre a queste pareti naturali, molte località del Principato di Andorra dispongono di centri di arrampicata per i principianti, per l’allenamento e per le scalate più tecniche. Se ami andare a cavallo, potrai fare affidamento sui tanti maneggi che organizzano escusioni in sella attraverso gli splendidi paesaggi naturali dell’area. Non manca infine l’offerta anche per chi cerca esperienze ancora più adrenaliniche come il bungee-jumping.

A Soldeo per andare in bicicletta

Soldeu è una località molto amata anche per la possibilità di divertirsi in bicicletta, sia per gli amanti del ciclismo su strada che per quelli di montagna. Dalla metà degli anni ’30 del secolo scorso, i percorsi e i passi di montagna dell’Andorra sono diventati sempre più importanti e popolari per gli appassionati di ciclismo. Oggi possiamo dire con certezza che l’area è in qualche modo la patria del ciclismo, dove si trova davvero di tutto. Dai percorsi cicloturistici con passaggi e traguardi che fanno parte della storia del ciclismo su strada moderno, alle discese per la mountain bike, alcune delle quali sono state teatro di campionati mondiali, dove gli amanti del ciclismo in tutte le sue forme potranno divertirsi e mettere alla prova la loro passione. Il tutto in aggiunta a un’offerta di alloggi e servizi unica nel suo genere nei Pirenei, con hotel cycle-friendly, negozi per accessori, ricambi e addirittura un Bici Lab, che esplora il potenziale della bicicletta come elemento di mobilità sostenibile, stile di vita sano e motore economico. Qui, un simulatore offre ai visitatori la possibilità di immergersi nelle emozionanti sensazioni del ciclismo da discesa in un bike park e di vivere una serie di diverse esperienze di realtà virtuale, tutte pensate per garantire una visita ludica, interattiva e divertente.

Vista su Soldeu e Pirenei al tramonto

Fonte: iStock

Il panorama da Soldeu sui Pirenei al tramonto

Le attività per i bambini

Chi cerca un’attività da fare con i compagnia dei pripri bambini potrà approfittare dell’escursione del Cami del Gall, che parte dal villaggio di Canillo e termina proprio a Soldeu, un percorso che entusiasmerà grandi e piccoli. Si tratta di un parco avventura molto divertente, con molti ponti sospesi e facile da percorrere per tutti. Il percorso è lungo poco meno di 6 km con 285 mt. di dislivello.

Golf in estate

Come già detto, nonostate Soldeu sia una località particolarmente famosa per lo sci e per gli sport invernali, offre diverse possibilità anche nella bella stagione. Tra queste, c’è sicuramente il golf. Nel caso di Soldeu poi si tratta di giocare sul green più alto d’Europa. 16 ettari di campo da golf a oltre 2.250 mt sul livello del mare, raggiungibile grazie alla telecabina che parte dalla cittadina. Il campo è stato progettato dall’architetto britannico Jeremy Pern, selezionato tra i migliori al mondo nel settore, con caratteristiche tecniche perfette per giocatrici e giocatori di ogni livello. Conta 9 buche e un par 33, ed è armoniosamente integrato con l’ambiente per cui è stato disegnato, sfruttandone la topografia e gli elementi naturali.

La vita notturna di Soldeu

Per chi ama uscire la sera, e fare festa, Soldeu offre molte opportunità tra bar, locali e appuntamenti come concerti ed eventi di vario genere. L’offerta più apprezzata per la proposta musicale è quella del bar Harp, mentre per chi vuole seguire un evento sportivo o per giocare a biliardo, il punto di ritrovo giusto è l’Aspen Bar. Di classe, infine, è considerata l’offerta del GlassBar 1850.

Hotel e Spa a Soldeu: dopo l’esercizio fisico, un po’ di comfort

Cosa c’è di più soddisfacente del rilassarsi dopo aver fatto sport, che si sia trascorsa la giornata sugli sci, pedalando in bicicletta, giocando a golf o avendo fatto un’escursione a piedi? Farsi coccolare dagli hotel di Soldeu è ben più di un’opzione. L’offerta è molto ampia e mette a tua disposizione bagno turco, idromassaggio, sauna e piscine.  Inoltre, è possibile scegliere tra un’ampia gamma di trattamenti benessere o, per chi ha più coraggio, cambiare totalmente il proprio look con una seduta dal parrucchiere.

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Friuli Venezia-giulia Notizie sport invernali vacanze avventura Viaggi

In questa regione italiana sciare quest’anno costa meno

Con l’approssimarsi della stagione invernale, ci sono buone notizie per gli amanti dello sci e delle giornate da trascorrere sulla neve: per la stagione 2023/2024, infatti, sciare in Friuli Venezia Giulia costerà meno grazie a una serie di iniziative per incentivare i giovani e avvicinarli sempre più alla pratica degli sport sulle piste.

La giunta regionale ha introdotto significativi cambiamenti nel tariffario così da rendere l’esperienza dello sci più accessibile e incrementare il numero di fruitori dei comprensori locali.

Vediamo di quali novità si tratta, dagli skipass, alle agevolazioni per famiglie e molto altro.

Gli Skypass Junior

La principale novità per la stagione sciistica 2023/2024 riguarda la nuova categoria di skypass denominata Junior, aperta ai ragazzi dagli 8 ai 19 anni di età, includendo i nati dal 2005 al 2016.

I giovani sciatori avranno, così, uno speciale sconto del 75% su tutte le tipologie di skypass. Si tratta di una mossa per interessarli alla pratica dello sci e far crescere le prossime generazioni di sciatori.

I più piccoli sciano gratis

Oltre allo Skypass Junior, viene confermata la totale gratuità per i bambini al di sotto degli 8 anni, sugli impianti di trasporto a fune, così come restano invariate le tariffe scolastiche a stagione unica.

Un’ottima opportunità per le famiglie che desiderano introdurre i piccoli allo sci senza dover sostenere spese come quelle per lo skypass.

Le agevolazioni per le famiglie

Sempre a proposito di bambini e famiglie, il Friuli Venezia Giulia per la stagione sciistica in arrivo ha previsto numerose agevolazioni.

Oltre a quelle già citate, infatti, ha mantenuto le scontistiche del 30% su CARTAneve e del 25% su Sci@sempre.

Ma non soltanto: sia per le famiglie che per i singoli sciatori, rimane la riduzione del 10% sugli skypass stagionali CARTAneve durante il periodo di prevendita.

Sono tutte operazioni che hanno l’obiettivo di rendere l’entusiasmante esperienza sulle piste ancora più conveniente.

Più comuni con tariffe agevolate

Altra novità di sicuro interesse, è l’ampliamento dei comuni i cui residenti hanno la possibilità di richiedere skypass locali a tariffe agevolate, validi sul polo di emissione.

Si tratta di un’iniziativa che punta a coinvolgere ancora più abitanti nelle attività sciistiche del loro territorio, promuovendo il turismo in loco e sostenendo le comunità.

I prezzi rimangono tra i più competitivi

Dando uno sguardo al prezzo intero degli skypass invernali, va detto che per coprire i costi sempre più elevati della gestione e della manutenzione degli impianti, si è visto un aumento del 10% rispetto alla stagione precedente.

Tuttavia, nell’ultimo decennio i prezzi in Friuli Venezia Giulia sono rimasti pressoché invariati e rimangono tra i più competitivi dell’intero arco alpino. Inoltre, il proposito è quello di tenere il prezzo invariato anche per i prossimi 5 anni.

Date di inizio e fine stagione

Ma quando ha inizio la stagione sciistica con l’apertura degli impianti e quanto durerà?

La stagione invernale 2023/2024 in Friuli Venezia Giulia, che promette di essere un’esperienza straordinaria per tutte le età e di affascinare sempre più i giovani sciatori, vedrà l’apertura degli impianti venerdì 8 dicembre 2023 (compatibilmente con gli accumuli di neve).

La chiusura, invece, è fissata per lunedì 1 aprile 2024, il giorno di Pasquetta, mentre Sella Nevea prolungherà fino a domenica 14 aprile.

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Dove andare a sciare a Pasqua: gli impianti (ancora) aperti

La Pasqua, quando arriva, porta con sé anche il cambio definitivo di stagione: segna il vero e proprio inizio della primavera e, in alcuni casi, detta l’arrivederci all’anno prossimo alla neve. Chi ama fare sport invernali sa che questo è il periodo finale in cui poterli praticare, ma il problema è che molti impianti sono già chiusi. Ad eccezione di alcuni, che ora vi andremo ad illustrare.

Pasqua in Valle d’Aosta

Pila, meravigliosa località che sorge a 1790 metri s.l.m. in Valle d’Aosta, regala una primavera davvero speciale: la neve c’è, le giornate sono luminose e miti, si può stare all’aperto a lungo, è possibile pranzare scaldati dal sole e prendere la tintarella di fine stagione.

Ma questo è anche il periodo perfetto per raggiungere altre mete della regione: grazie al collegamento con il centro di Aosta – in meno di 20 minuti – la vacanza può continuare permettendo di visitare la città, ricca di vestigia del passato. Utilizzando l’automobile si possono invece scoprire i borghi nelle vicinanze, ma anche trascorrere una giornata rilassante presso le terme di Pré-Saint-Didier.

E per chi vuole sciare qui ci sono ben 15 impianti di risalita e 70 km di piste che si possono utilizzare fino al 15 aprile. Altri impianti aperti in Valle d’Aosta sono a Cervinia, dove la chiusura è prevista il 7 maggio 2023, mentre nel resto della Valtournenche il 10 aprile. A La Thuile la skiarea è aperta sino al 16 aprile e, durante il fine settimana di Pasqua, sono previsti diversi appuntamenti come la 46esima edizione della Gara di Slalom e LTH SPRING MUSIC FESTIVAL, 2 giorni di divertimento con una rassegna musicale per festeggiare l’arrivo della primavera.

Dolomiti Bellunesi: la stagione è ancora aperta

Se in molte località d’Italia i 20 gradi centigradi fanno venire la voglia di mare, sulle Dolomiti Bellunesi la stagione della neve è tutt’altro che agli sgoccioli: al Faloria di Cortina si continua a sciare fino al primo maggio, a Porta Vescovo si chiude il 25 aprile, mentre al Pordoi l’ultima data utile per una discesa è il 16 aprile.

Gli ultimi a fermarsi il giorno 1 maggio saranno invece la sciovia Tondi di Faloria, le seggiovie Vitelli, Rio Gene, Plan de Ra Bigontina e la funivia Faloria del comprensorio di Cortina dove al momento sono operativi 27 impianti su 36 con 95 chilometri di piste su 120.

Mantre poco prima (tra il 16 e il 25 aprile) lo stop ad Arabba (con 118 chilometri di piste su 120 aperte). Tutti gli altri — Tofana, Alleghe, 5 Torri, Col Gallina, Le Pale e Marmolada, per citarne alcuni — lasceranno passare Pasqua e il lunedì dell’Angelo per dichiarare finita la stagione.

Sciare in Lombardia

A Pasqua è ancora possibile sciare anche nelle splendida regione Lombardia. Se le piste del bresciano hanno quasi tutte chiuse i battenti per via del caldo, diversa è la situazione a Livigno, il Tibet d’Italia, che darà la possibilità di sciare fino al 1° maggio.

Sotto controllo anche la situazione nel resto della Valtellina grazie agli impianti di innevamento presenti in ogni località, una condizione che ha permesso a tutte le stazioni sciistiche di affrontare più o meno tranquillamente questo finale di stagione.

L’11 aprile sarà invece il giorno di chiusura a Bormio, così come le cose non cambiano a Santa Caterina Valfurva. La situazione è buona anche a Madesimo, in Valchiavenna, dove la chiusura è prevista per il giorno 11 aprile.

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Ifrane, il Marocco che non ti aspetti: qui puoi sciare

Il Nordafrica vanta paesaggi davvero affascinanti e ricchi di sorprese: uno dei Paesi più visitati è sicuramente il Marocco, lambito dalle acque dell’oceano Atlantico e del mar Mediterraneo. Ma le spiagge da sogno e le città pittoresche non sono certo le sue uniche attrattive. Nell’entroterra c’è una cittadina davvero deliziosa, incastonata tra le montagne. È la meta ideale per chi ama sciare, e qui le temperature sono decisamente molto più basse di quanto non si possa pensare. Andiamo alla scoperta di Ifrane, un luogo magico.

Ifrane, la città marocchina dove si scia

Il Marocco non è solo il luogo dove concedersi una vacanza relax al mare o a frugare tra i tanti suq ricchi di artigianato e stoffe dai mille colori. Quella che vogliano scoprire oggi è una piccola città dal fascino unico al mondo, con una storia davvero particolare. Ifrane, situata a ben 1700 metri di altitudine tra i Monti del Medio Atlante, venne fondata in tempi piuttosto recenti: nacque sul finire degli anni Venti del ‘900, quando il Paese era ancora un protettorato francese. Essendo il clima marocchino decisamente troppo caldo per le famiglie europee che vi abitavano, si decise di costruire un villaggio di montagna per poter godere di estati più fresche ed inverni caratterizzati da abbondanti nevicate.

L’influenza francese si può notare ancora oggi: Ifrane è un borgo graziosissimo, che richiama in qualche modo lo stile dei classici paesi alpini. Tanto che in passato è stato soprannominato la “piccola Svizzera”, un angolo di paradiso molto lontano dall’idea del deserto e delle temperature roventi che nell’immaginario comune ricorda il Marocco. Pian piano, la cittadina si sviluppò sempre più e divenne una rinomata meta turistica interna, sia durante la stagione estiva (per chi vuole cercare un po’ di refrigerio) che durante quella invernale. Negli ultimi anni, sono nate diverse piste da sci che hanno subito attratto gli amanti dello sport sulla neve. E se pensate che in Marocco non possa poi fare così tanto freddo, sappiate che è proprio Ifrane a detenere il record: nel 1935, qui la colonnina di mercurio raggiunse i -23,9°C, la temperatura più bassa mai segnata in Africa.

Ifrane

Fonte: iStock

Ifrane

Cosa fare a Ifrane e dintorni

Il centro di Ifrane, che dista poche decine di km da Fès, è una meraviglia: tra chiese e moschee, ci sono molte architetture che vale la pena vedere. Ma il posto più bello è il Parc La Prairie, ampia zona verde nel cuore della città. Tra giardini rigogliosi e laghetti dall’aria decisamente romantica, spunta all’improvviso il profilo maestoso del Palazzo Reale. Costruito nel ‘900 per il sultano Muhammad ibn Yûsuf, è ancora oggi la residenza estiva del Re e della sua famiglia. Uno dei simboli di Ifrane è poi il Leone: si tratta di una grande scultura realizzata negli anni Trenta da un soldato tedesco, nel periodo della Seconda Guerra Mondiale. Pare che sia un omaggio all’ultimo leone del Medio Atlante, ucciso poco prima che la statua venne progettata.

Nei dintorni della città, a dominare è la natura selvaggia: le montagne offrono infinite possibilità per chi vuole concedersi un po’ di trekking, e le piste da sci sono una vera calamita per i turisti. Assolutamente da visitare è il Parco Nazionale di Ifrane, che ospita una ricca fauna selvatica. Qui è possibile ammirare alcuni esemplari di macaco barbaresco, un animale in via di estinzione, ma anche tante altre creature dei boschi e moltissimi volatili. Tra i suoi paesaggi più belli ci sono quelli d’acqua, con i ruscelli che sgorgano impetuosi e piccole cascate spumeggianti da visitare.

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Smart working sulle piste da scii: succede a Livigno

Lavorare senza smettere di viaggiare e viceversa: è questa la nuova ambizione delle persone oggi. Un’attività che fino a poco tempo fa era destinata a rimanere confinata nel mondo dei sogni, e che oggi è diventata sempre più una realtà a portata di tutti.

Se quella di lavorare viaggiando, fino a questo momento, sembrava una prerogativa esclusiva dei nomadi digitali, con la rapida diffusione dello smart working nel BelPaese la stessa opportunità si è aperta a migliaia di professionisti. Persone che per brevi o lunghi periodi scelgono di trasferirsi altrove, per conoscere ed esplorare nuovi territori, senza rinunciare al lavoro. Una possibilità che si estende anche ai viaggi e alle vacanze di breve durata che, in questo modo, possono essere organizzate in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni.

Se quest’inverno, per esempio, avete voglia di perdervi e immergervi negli incantanti paesaggi innevati di montagna e magari praticare anche qualche sport, ma non potete mettere in pausa il lavoro, sappiate che potrete portare il laptop con voi. Perché nel cuore dell’Alta Valtellina, proprio vicino a uno dei comprensori più frequentati d’Italia, ha aperto un coworking sulle piste da scii.

Lo smart working si fa sulla neve

Le vacanze invernali, quelle che ci permettono di ammirare i grandi spettacoli messi in scena dalla natura, rappresentano un sogno non sempre realizzabile, soprattutto quando è il lavoro che ci impedisce di programmare queste avventure. Grazie allo smart working, però possiamo continuare a lavorare senza smettere di viaggiare. L’unica difficoltà, se così vogliamo chiamarla, è quella di trovare lo spazio adatto alle nostre esigenze.

A realizzarlo, però, ci ha pensato Mottolino Fun Mountain, un comprensorio sciistico dotato di piste di tutti i livelli, snowpark e sentieri ciclabili che è da sempre un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli amanti della natura e degli sport invernali.

Proprio qui, nel cuore della Valtellina, è possibile lavorare con vista sulle montagne dalle cime innevate, prima e dopo aver trascorso del tempo sugli scii. Questo spazio, che si snoda su una superficie di 200 metri quadrati, offre tutta una serie di soluzioni per nomadi digitali e smart worker che vogliono trascorrere qualche giorno tra i meravigliosi territori della montagna italiana.

Lo spazio coworking sulle piste da scii

Niente grigi palazzi all’orizzonte, né rumori del traffico, dalle finestre del coworking di Mottolino, realizzato direttamente sulle piste da scii, si ammira solo la grande bellezza che appartiene alle montagne della Valtellina che regalano spettacoli inediti e sorprendenti durante ogni stagione.

L’Headquarter del comprensorio, realizzato in vista delle Olimpiadi del 2026, è un ambiente pensato per accogliere privati e aziende che desiderano immergersi in un contesto dinamico, stimolante e creativo, senza rinunciare ai piaceri della montagna. Lo spazio si trova proprio nei pressi della telecabina Mottolino, e può essere prenotato per poche ore o per una giornata intera.

Insomma, una vera e propria workation che consegne ai professionisti di lavorare, e di godere di un clima di vacanza unico e sensazionale. Dopo il lavoro, infatti, è possibile andare alla scoperta della Ski Area più grande di Livigno. Mottolino ospita ben 8 impianti di risalita, 27 piste da scii, uno Snowpark e diverse Aree Fun per i bambini.

Headquarter di Mottolino, spazio coworking

Fonte: Ufficio Stampa – Ph. Francesco Colombo

Headquarter di Mottolino, spazio coworking
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È l’Italia la destinazione migliore dove andare a sciare

L’inverno è ancora lungo, e sono molte le persone che stanno organizzando proprio ora la classica settimana bianca. Un’abitudine che, dopo il blocco dello scorso anno, torna a coinvolgere migliaia di turisti. Ma quali sono le località migliori dove andare, che possano vantare un ottimo rapporto qualità/prezzo? Lo svela il nuovo Ski Resort Report, che mette al primo posto l’Italia.

L’Italia è la meta migliore per la settimana bianca

Paesaggi da favola, piccoli borghi innevati che regalano panorami da cartolina e, naturalmente, impianti sciistici all’avanguardia: l’Italia merita a pieno titolo la vetta della classifica riguardante le località migliori da scegliere per la settimana bianca. A rivelarlo è l’annuale Ski Resort Report, redatto da Post Office, una guida molto importante per chi è alla ricerca della propria meta dove andare a sciare. In particolare, il nostro Paese vanta il miglior rapporto qualità/prezzo, soprattutto se si guarda alle strutture maggiormente indicate per le famiglie.

Come è stata redatta la classifica? Il rapporto ha preso in considerazione 32 località distribuite tra 7 Paesi europei, quelli dove il traffico turistico invernale è da sempre dominante. Gli esperti hanno poi esaminato i prezzi da pagare in queste destinazioni per trascorrere una settimana sulla neve: soggiorno, pasti e bevande, noleggio dell’attrezzatura, skipass ed eventuale scuola di sci. Il risultato è un elenco delle destinazioni europee dove andare a sciare è più economico, senza rinunciare alla qualità degli impianti e dei servizi offerti.

In questo, Italia e Bulgaria si sono rivelate le scelte migliori, mentre a seguire troviamo Andorra e la Finlandia. A poter beneficiare di prezzi notevolmente ridotti sono soprattutto le famiglie: il report ha infatti scoperto che le tariffe per una settimana bianca tra febbraio e marzo sono diminuiti in ben 19 delle 28 stazioni sciistiche prese in considerazione, tra quelle child friendly. Nel nostro Paese, a primeggiare sono località molto famose e da sempre apprezzate: Bardonecchia, Sestriere e Passo Tonale.

Per completezza d’informazione, lo Ski Resort Report ha individuato anche le destinazioni più costose in Europa. La prima è la Svizzera, che ha impianti sciistici tra i meno vantaggiosi per una vacanza in famiglia – in particolare, si parla delle località di Saas Fee e Grindelwald. Per chi invece sta pensando ad una settimana bianca in Francia, si segnalano notevoli aumenti nelle tariffe delle strutture di Tignes e Alpe d’Huez. Mentre ad avere un buon rapporto qualità/prezzo è la località di Morzine, che può dunque rappresentare una scelta abbastanza economica, se proprio si vuole andare oltralpe.

Settimana bianca in Italia, come fare

In periodo di Covid, organizzare la settimana bianca in Italia è un po’ più macchinoso. L’ultima ordinanza del Governo, in vigore sino al termine dello stato di emergenza, prevede infatti l’obbligo di essere in possesso del Super Green Pass (o Green Pass rafforzato) per poter accedere agli impianti di risalita, sia in zona bianca che in quelle gialla e arancione. Questa certificazione si può ottenere solamente mediante vaccinazione completa o guarigione dall’infezione. Non è quindi sufficiente possedere il Green Pass base, che si può avere anche effettuando semplicemente un test antigenico o molecolare.

Per via delle misure di sicurezza anti-Covid, è inoltre obbligatorio indossare la mascherina anche all’aperto. Mentre sui mezzi di trasporto pubblico e sugli impianti di risalita chiusi bisogna utilizzare le mascherine FFP2. Dal 1° gennaio 2022, infine, è obbligatorio essere in possesso di una polizza assicurativa per poter accedere alle piste da sci. Vi rimandiamo qui per un approfondimento sulle nuove regole per sciare.