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Dove sciare in Piemonte

Il Piemonte è la meta ideale per una vacanza sulla neve e per tutti gli appassionati di sport invernali. Il nome stesso della regione alpina evoca la presenza scenografica delle montagne, che si scorgono e caratterizzano il panorama persino dal centro di Torino, offrendo uno spettacolo incantevole alle spalle della Mole Antonelliana, specialmente nelle giornate terse e con le innevate. Durante l’inverno l’intero arco alpino, che abbraccia il Piemonte su ben tre lati, si trasforma quasi in una distesa ininterrotta di neve e diventa possibile per gli appassionati sciare per giorni in luoghi sempre diversi, anche grazie al fatto che i diversi comprensori sciistici della regione sono collegati tra loro.

Infatti, in tutto il Piemonte, sono numerose le località sciistiche che offrono sia la possibilità di immergersi in un paesaggio naturale mozzafiato che quella di utilizzare impianti funzionali e di alto livello, adatti a ogni esigenza o categoria. Le diverse stazioni sciistiche presenti nella regione, dalle Alpi Marittime a sud fino al gruppo del Monte Rosa e al confine con la Svizzera e con la Francia, consentono a ciascuno di trovare la propria dimensione ideale, che si tratti di piste di discesa o di fondo, di un grande impianto all’avanguardia o di una piccola stazione sciistica a gestione familiare, dalle piste per gli sciatori più esperti a quelle dove anche i principianti e i bambini possono iniziare ad accostarsi a questo sport.

Per non perdersi in questa vastissima offerta, ecco una guida alle località sciistiche del Piemonte, per un fine settimana sulla neve o per una vacanza invernale.

Comprensorio sciistico della Via Lattea

La Via Lattea è uno dei comprensori sciistici più grandi d’Italia e comprende località di primissimo livello come Sestriere, Sauze d’Oulx, Oulx, Cesana, Pragelato, Claviere, Sansicario oltre alla francese Montgenevre, appena oltre il confine. Il comprensorio, situato a meno di 80 chilometri da Torino, ha un nome che evoca direttamente il candore della neve e uno slogan che non lascia spazio a molte interpretazioni: “Sciare senza confini”. Non sono parole eccessive se si pensa che gli impianti contano complessivamente oltre 200 piste e coprono circa 400 chilometri totali, superando effettivamente il confine nazionale.

Gran parte delle piste è classificata come rossa, adatta pertanto a sciatori di livello intermedio, ma il comprensorio offre anche molte piste nere e sfide interessanti per gli sciatori più esperti, in particolare presso l’impianto di Sestriere. I paesaggi sono mozzafiato e molto diversificati tra loro ed è possibile anche sciare fuoripista, con percorsi nel bosco. Il fascino di questi impianti è dovuto anche al fatto che sono stati teatro delle Olimpiadi Invernali di Torino 2005, oltre a molte altre competizioni nazionali e internazionali.

L’ingresso agli impianti, aperti dal 6 dicembre 2024 al 13 aprile 2025, è uguale in tutto il comprensorio della Via Lattea. Il prezzo del giornaliero parte da 50 euro (+3.50 euro di assicurazione) in bassa stagione e da 54 euro in alta stagione, il pomeridiano, valido dalle 13:00, da 37 euro in bassa stagione e da 41 euro in bassa stagione (+3.50 euro di assicurazione). Sono disponibili anche abbonamenti per più giorni, acquistabili dal sito ufficiale.

Impianto di Sauze d’Oulx

Facilmente raggiungibile sia da Torino che da Milano, Sauze d’Oulx è una sorta di privilegiata porta d’accesso all’intero comprensorio sciistico della Via Lattea ed è particolarmente famosa per le sue piste in mezzo ai boschi e alcuni splendidi rifugi dove riprendere le forze, magari rifocillandosi con qualche sostanzioso piatto tradizionale. Non ultimo, il paese offre una movimentata vita notturna, se le energie non sono ancora esaurite dopo una giornata sulla neve!

Impianto di Sestriere

Probabilmente la località sciistica più famosa del Piemonte, l’impianto di Sestriere è teatro di numerose competizioni a carattere internazionale, come la Coppa del Mondo di Sci Alpino, e offre agli appassionati ben 400 chilometri di piste. Tra le sue attrattive imperdibili, insieme alle 5 piste nere che coprono un percorso di venti chilometri, spicca certamente la pista Kandahar Banchetta, che con i suoi 900 metri di dislivello e lunga 3 chilometri è stata la sede della discesa libera maschile alle Olimpiadi del 2006.

Impianto sciistico Sestriere

Fonte: iStock

L’impianto sciistico di Sestriere

Impianto di Cesana Torinese

Al centro della Via Lattea e ottimamente collegata a tutti gli altri impianti del comprensorio stesso tramite telecabine e seggiovie, Cesana Torinese è una meta ideale veramente per tutti gli sciatori (comprende infatti piste blu, rosse e nere). La pista Pariol Cesana è sede di campionati mondiali ed è stata sede di alcune gare delle Olimpiadi del 2005. Se qualcuno desiderasse per un momento un diversivo rispetto allo sci, qui è possibile percorrere il ponte Tibetano, sospeso a 30 metri da terra su un canyon alla confluenza tra la Piccola Dora e il rio Gimont.

Impianto di Monginevro

Situata a due passi dall’Italia, Monginevro unisce il fascino del piccolo paese di montagna alle opportunità offerte dalla grande stazione sciistica internazionale che offre più di 400 chilometri di percorsi sciabili collegati fino a Sestriere. Questa è la parte francese della Via Lattea, dove le piste si trovano a un’altitudine di 2700 metri.

Impianti di Bardonecchia

Bardonecchia si trova nell’alta val di Susa, a circa un’ora di treno da Torino, ed è una meta relativamente poco turistica, ma perfetta per tutti gli amanti della neve e dello sci. Situata a un’altitudine di 1312 metri, Bardonecchia offre 100 chilometri di piste: nel comprensorio sciistico di Colomion-Les Arnauds e in quello del Melezet troverete ampi tracciati nel bosco, con percorsi che partono dai 1330 metri di Campo Smith e arrivano ai 2400 metri di quota dei plateau del Vallon Cros per sciare backcountry. Se invece siete alla ricerca di panorami mozzafiato e avventure ricche di adrenalina, a 5 minuti dal paese potrete raggiungere con la navetta anche il comprensorio dello Jafferau con la sua punta massima di 2.800 metri d’altezza e piste prevalentemente fuoribosco.

I comprensori sono aperti dal 5 dicembre 2024 al 13 aprile 2025, ma vi consigliamo di monitorare la situazione della neve sul sito ufficiale per eventuali cambiamenti o ritardi. Lo skipass giornaliero costa 46 euro, per gli adolescenti 39 euro e per i bambini 14 euro.

Bardonecchia Piemonte

Fonte: iStock

Comune di Bardonecchia in inverno

Impianto sciistico di Sampeyre

Ai piedi del Monviso, a poco meno di 1.000 metri di altitudine, si trova Sampeyre, la meta perfetta per lo sci d’alpinismo. Le funivie si trovano sui pendii del vallone Sant’Anna, rapidamente raggiungibili dal centro del paese, e portano a oltre 1800 metri di quota. A partire dal 14 dicembre 2024 troverete 2 piste blu, 7 piste rosse, 2 piste nere e 1500 metri di dislivello. All’interno del comprensorio è possibile vivere un’esperienza invernale completa, non solo dedicata allo sci alpino e snowboard su neve fresca e battuta, ma anche ai percorsi per escursioni con ciaspole, pattinaggio, pranzi in quota, centro benessere e notti in chalet nella natura.

È possibile anche effettuare numerose ascensioni, tra cui le più famose e spettacolari sono quelle alle Logge del Viso, alla cima delle Lobbie, al monte Nebin e al monte Cugulet. Il biglietto giornaliero costa 25 euro per gli adulti, 20 euro per i ragazzi e 15 euro per i bambini. L’ingresso pomeridiano costa invece 22 euro per gli adulti, 17 euro per i ragazzi e 12 euro per i bambini.

Comprensorio di Mondolé Ski

Situato in provincia di Cuneo, il Mondolé Ski rappresenta il bacino sciabile più esteso del territorio e comprende le stazioni di Artesina, Frabosa Soprana e Prato Nevoso. Grazie all’ottima esposizione e all’innevamento programmato, il comprensorio garantisce lunghe stagioni sciistiche da inizio dicembre ad aprile. Prato Nevoso, in particolare, rappresenta una delle mete più ambite dagli amanti degli sport invernali sia perché facilmente accessibile che per il ricco programma dedicato agli eventi e all’intrattenimento.

Inoltre, qui è possibile anche sciare sotto le stelle, poiché lo snow park viene appositamente illuminato per una suggestiva esperienza in notturna, e sono presenti aree specifiche per i bambini con giochi, tappeti di risalita e gonfiabili. La data ufficiale di apertura della stagione è il 7 dicembre 2024 e proseguirà fino al 6 aprile 2025. Lo skipass giornaliero per gli adulti costa dai 37 euro, per i ragazzi da 27 euro e per i bambini da 9 euro. È possibile acquistare anche altre tipologie di ingresso sul sito ufficiale, come quello da 4 ore a partire da 34 euro o i plurigiornalieri.

Impianto di Ala di Stura

In provincia di Torino, a un passo dalla Valle d’Aosta, si trova una piccola località sciistica chiamata Ala di Stura. Grazie a una seggiovia biposto, partendo a 1000 metri dalla località La Fabbrica, arriverete fino a Pian Belfè a circa 1450 metri, in località Alpibel. Qui troverete due skilift e un tapis roulant che servono piste di diverse difficoltà: circa 11 chilometri di tracciati di cui 5,3 chilometri con innevamento artificiale per lo sci alpino e 4,7 chilometri di itinerari non battuti per il fuoripista. Il tappeto mobile offre anche una breve pista adatta ai bambini e a chi sta imparando a sciare. La stagione comincerà il 28 dicembre 2024, mentre gli ingressi costano tra i 10 e i 15 euro in base all’età.

Riserva Bianca a Limone Piemonte

Nota come la “Regina delle alpi Marittime”, Limone si trova in una posizione strategica e incantevole, che la rende una meta turistica estremamente ambita. Circondata da luoghi affascinanti come Sanremo, Montecarlo e Nizza, risulta sicuramente prediletta dagli appassionati di sci per le panoramiche piste del comprensorio Riserva Bianca. Qui troverete 37 piste che si sviluppano lungo 80 chilometri dai 1.050 a 2.050 metri di quota e che sfiorano un dislivello complessivo di 10.000 metri, 16 impianti di risalita, 11 seggiovie, due ski-lift, una cabinovia e due tapis roulant, lunghi complessivamente più di 16 chilometri.

Tutto il comprensorio è dotato di impianti per l’innevamento programmato che garantiscono l’accesso alle piste anche in assenza di adeguate precipitazioni nevose naturali. La data di apertura dell’impianto è prevista per il 7 dicembre 2024 fino alla fine di marzo (le date ufficiali dipendono dalle temperature e possono essere monitorate sul sito ufficiale). Gli skipass giornalieri costano 44 euro per gli adulti, 38 euro per i senior, 35 euro per i ragazzi e 17 euro per i bambini. Anche in questo impianto vengono proposte altre tipologie di ingresso, come mattiniero, pomeridiano e per più giornate a prezzi differenti consultabili nel listino ufficiale.

Case Limone Piemonte

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Case tipiche a Limone Piemonte

Impianti sciistici ad Alagna Valsesia

La bellezza del paese è un notevole plus da aggiungere al fascino indiscutibile della stazione sciistica di Alagna Valsesia. Gli impianti trasportano i visitatori dai 1.212 metri dell’abitato fino ai 3.275 metri di Punta Indren, nel cuore del ghiacciaio. Seppur qui troverete ben 180 chilometri di piste con vista sui 4000 metri del Monte Rosa, Alagna Valsesia è considerata il paradiso per chi pratica freeride e sci fuoripista, sia per principianti che professionisti. Non mancano percorsi per sci di fondo, sci ripido e per gli appassionati delle passeggiate con le ciaspole. Gli impianti apriranno il 21 dicembre 2024 fino al 23 marzo 2025.

Lo skipass giornaliero costa dai 38 euro ai 67 euro, in base alla stagione e all’età, e sono presenti anche altre tipologie di ingresso come il plurigiornaliero.

Impianti Macugnana-Monterosa

Nel nome, il presagio della visione splendida del Monte Rosa. A Macugnana si trovano ben 2 comprensori sciistici, relativamente piccoli, ma che offrono panorami e piste spettacolari: il Belvedere e il Monte Moro. Il primo è raggiungibile dalla località Pecetto, da dove parte l’omonima seggiovia e dove potrete usufruire di oltre 10 chilometri di piste, innevate anche artificialmente. La stazione intermedia della seggiovia permette di accedere alle piste dell’Alpe Burki, adatte sia a sciatori esperti che a principianti, mentre il secondo tratto dell’impianto conduce al Belvedere, situato a oltre 1.900 metri, dove ci sono tre piste impegnative.

Il secondo comprensorio, invece, quello di Monte Moro, si raggiunge con due funivie partendo dalla località Staffa: qui troverete piste adatte a tutti i livelli, dai principianti agli sciatori esperti, con un dislivello di oltre 1000 metri. Inoltre, potrete godere anche di una splendida vista panoramica sulla parete est del Monte Rosa. Gli impianti, aperti dal 21 dicembre 2024 al 30 marzo 2025, offrono skipass stagionali a 590 euro per gli adulti e 430 per i ragazzi, con agevolazioni per senior e residenti.

Impianto di San Domenico

Questa tranquilla stazione sciistica sulle appartate alpi Lepontine è stata in tempi recenti oggetto di importanti investimenti, che hanno portato a coniugare lo spettacolo dei paesaggi mozzafiato della zona con impianti futuristici. In particolare, la seggiovia esaposto Bandolero è fornita di sedili rotanti, per una esperienza visiva incredibile. Le piste prevedono vari livelli di difficoltà ed è possibile praticare anche sci nordico e fuoripista. L’impianto è aperto dal 26 dicembre a fine marzo, mentre gli skipass giornalieri costano 33 euro gli adulti, 30 euro i giovani e 25 euro i bambini, mentre i più piccoli sotto gli 8 anni possono entrare gratis.

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The Guardian racconta Bormio, perfetta per gli sport invernali (e non solo)

Seppur meno gettonata come meta turistica rispetto a Cortina o St. Moritz, la città di Bormio e il territorio circostante sono considerati una destinazione popolare per i veri appassionati di montagna. In passato terra contesa da Napoleone Bonaparte, dall’Austria e durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale a causa della sua posizione strategica, nel 2026 torna a occupare un ruolo centrale, non tanto strategico, ma soprattutto turistico e sportivo.

Bormio, infatti, sarà una delle protagoniste dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina in quanto la Pista Selvio, la pista con il dislivello maggiore di tutte le piste del circuito di Coppa del Mondo di sci Alpino, ospiterà le gare di discesa libera maschile. Si tratta di un evento unico perché sarà la prima volta che la Valtellina farà da cornice ad alcune delle gare che si terranno dal 6 al 22 febbraio.

Quest’unicità non è passata inosservata, soprattutto all’occhio attento di The Guardian, il noto quotidiano britannico appassionato dell’Italia che, per quest’ultimo racconto, ha scelto di consigliare ai suoi lettori Bormio e non solo per gli sport invernali.

Sport e attività all’aria aperta

Impossibile parlare di Bormio e di questa zona delle Alpi senza raccontare le tante opportunità possibili per chi ama fare sport in ogni stagione o semplicemente trascorrere il proprio tempo all’aria aperta. Tra i protagonisti dell’articolo pubblicato su The Guardian, infatti, c’è anche il Parco Nazionale dello Stelvio raggiungibile facilmente dalla piazza principale del paese. Con i suoi 1300 chilometri quadrati offre lo scenario perfetto a chi scia, grazie alla presenza di 102 chilometri di piste, ma anche a chi desidera passeggiare con le ciaspole d’inverno o fare trekking d’estate.

Viene citata anche la vicina Santa Caterina di Valfurna, dove si trova il Sentiero dei Fiocchi, ideale per chi cerca una passeggiata semplice e pianeggiante da vivere anche con le ciaspole ai piedi.

Pista da sci Parco Stelvio

Fonte: iStock

Pista da sci nel Parco Nazionale dello Stelvio

Relax alle terme

Dopo una giornata trascorsa sulle piste o sui percorsi escursionistici, non c’è niente di meglio che concedersi attimi di relax e benessere all’interno dei centri termali. Bormio, infatti, è una delle destinazioni più amate per chi cerca terme in Lombardia in grado di unire paesaggi mozzafiato e trattamenti rilassanti. L’eredità termale di questa zona è ben nota, tanto da comparire anche nel Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci.

Le terme più belle sono due: QC Terme Bagni Nuovi, una spa in stile Art Nouveau con diverse sale per trattamenti, piscine interne ed esterne e una sauna con un’enorme finestra panoramica affacciata su un giardino innevato, e QC Terme Bagni Vecchi. Quest’ultima, situata sulle pendici del Monte Reit, a sette minuti di auto dal centro, vanta antiche terme romane e tunnel, una grotta di vapore scavata nel 1825, una sauna panoramica in legno di abete, una grotta di sale e una piscina a sfioro che si affaccia sulla chiesa di San Martino, con sullo sfondo le montagne e le luci di Bormio in lontananza.

Bormio

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Vista di Bormio dall’alto

I sapori del territorio

Ogni regione d’Italia ha le sue specialità e Bormio e la Valtellina non sono da meno. Qui è facile ritrovarsi al calduccio di una baita di montagna dove provare i piatti tipici come i tagliolini con ragù di cervo, i malfatti (gnocchi di spinaci) e formaggi locali. Da provare anche i pizzoccheri (tagliatelle a base di farina di grano saraceno e grano), magari in un ristorante del centro, dopo aver passeggiato tra le strade acciottolate e fatto tappa per visitare alcuni dei monumenti della città, come la Torre Civica con il suo grande orologio.

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Innsbruck a Natale: cosa fare, cosa vedere e info utili

Innsbruck è una delle città più belle dove festeggiare il Natale in Austria. Destinazione molto amata in inverno per chi pratica sport come snowboard e sci, Innsbruck è anche famosa per i suoi mercatini e per la capacità di unire il fascino urbano con quello naturale offerto dalla montagna. Questa, infatti, può essere raggiunta facilmente dal centro storico con la massima facilità: vi basterà salire sulla comoda funivia che, in meno di cinque minuti, vi porterà fino in cima!

Durante il periodo dell’Avvento, la città è immersa in un’atmosfera davvero magica. Nell’aria sentirete il profumo di cannella, utilizzata per molti dolci tipici, e delle caldarroste, oltre che le musiche natalizie provenienti dalle casette in legno dei mercatini. Potrete riscaldarvi con un delizioso bicchiere di glühwein, il vino caldo tipico austriaco servito nelle classiche tazze a tema natalizio, oppure lasciarvi conquistare dai tanti eventi, dalle parate con le maschere tradizionali agli spettacoli. Vediamo insieme cosa fare e cosa vedere a Innsbruck durante il Natale, oltre a tante informazioni utili per pianificare al meglio il vostro viaggio.

Cosa fare a Innsbruck a Natale

Sono ormai 30 anni che i mercatini di Innsbruck contribuiscono a creare l’atmosfera natalizia perfetta per chi decide di trascorrere il Natale tra i paesaggi innevati dell’Austria. Seppur i mercatini restino i protagonisti indiscussi, non sono le uniche cose da fare e da vedere.

I mercatini di Natale

I mercatini di Innsbruck sono tanti e uno più bello dell’altro. Il più famoso è sicuramente quello organizzato nel centro storico, aperto dal 15 novembre al 23 dicembre: qui troverete oltre 70 bancarelle, il magnifico albero di Natale e il Vicolo delle Fiabe per i più piccoli, dove dai davanzali degli edifici compaiono i personaggi più amati delle favole. Un altro mercatino imperdibile è quello di Marktplatz, perfetto soprattutto per le famiglie perché presenti tante iniziative per i più piccoli, come lo spettacolo dei burattini. Entrambi i mercatini sono aperti dalle 11:00 alle 21:00.

Sfilate natalizie

Un appuntamento tipico durante il Natale a Innsbruck è la parata con le maschere tradizionali e i personaggi natalizi per eccellenza come St. Nicholas. Nel folklore austriaco troviamo da un parte San Nicola, una figura amichevole che regala doni ai bambini buoni, dall’altra, invece, c’è la controparte cattiva, ossia i Krampus. Queste sono figure sinistre e diaboliche che, in date specifiche, sfilano per le strade “spaventando” i più piccoli e punendo i più grandi. A Innsbruck, le date da segnare sono il 30 novembre alle 17:00 per la sfilata dei Krampus e il 5 dicembre, dove a partire dalle 17:30 sfileranno sia i Krampus che San Nicola.

Krampus natale Innsbruck

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Maschere tipiche dei Krampus

A spasso sul tram nostalgico

Attivo esclusivamente durante il periodo dell’Avvento, il tram nostalgico vi porterà a spasso tra le strade illuminate a festa della città. L’Innsbruck Christkindlbahn, antico di 100 anni, rievoca le atmosfere di un tempo proponendosi come un’esperienza magica sia per gli adulti che per i bambini. Potete salirci in modo totalmente gratuito dal 6 al 21 dicembre, tutti i venerdì e i sabati dalle 15:00 alle 18:00. La prima fermata è Stubaitalbahnhof, ma potrete salire anche nelle successive come Triumphal Arch, Bürgerstraße o Maria-Theresien-Straße.

Lo spettacolo LUMAGICA

Anche quest’anno torna lo spettacolo di LUMAGICA allestito nel cuore dell’Hofgarten, il parco pubblico situato vicino al Palazzo Imperiale. Lungo un chilometro, il percorso vi permetterà di passeggiare tra arcobaleni di colori, fiori e farfalle, tra elementi astratti e installazioni luminose interattive. Ogni scena è stata pensata come un’opera d’arte in movimento che celebra i valori più importanti del Natale come la pace, l’armonia e la condivisione, offrendo ai partecipanti momenti indimenticabili. Lo spettacolo sarà disponibile dal 15 novembre 2024 al 2 febbraio 2025, tutti i giorni dalle 17:00 alle 21:00. Dal 16 gennaio, invece, sarà aperto dal giovedì alla domenica. I biglietti, del costo di 11 euro, sono acquistabili online dal sito ufficiale, disponibile anche in italiano.

Innsbruck a Natale: i luoghi simbolici

Innsbruck è una città ricca di fascino. A dimostrarlo sono i suoi luoghi più simbolici che, in occasione delle feste natalizie, diventano ancora più belli.

Il Tettuccio d’Oro

Simbolo della città di Innsbruck per eccellenza è ovviamente il Tettuccio d’Oro situato proprio nel cuore del centro storico. Fu l’imperatore Massimiliano I a farlo costruire tra il 1497 e il 1500 in stile tardogotico e ricoperto da ben 2.657 scandole di rame dorato. Ed è proprio davanti a quella che viene considerata una delle attrazioni turistiche principali della città che viene organizzato il mercatino natalizio più bello.

La Chiesa di Corte

Un altro luogo simbolico della città, legato anche questo alla figura dell’imperatore Massimiliano, è la Chiesa di Corte. Il sovrano asburgico fece costruire qui un mausoleo davvero speciale, contraddistinto dalla presenza di 28 statue che rappresentano personaggi famosi come Re Artù, l’imperatore Federico III o Maria di Borgogna, moglie dell’imperatore Massimiliano. La chiesa sarà aperta anche durante i giorni di festa, mentre il 25 dicembre 2024 e il 1 gennaio 2025 l’ingresso sarà a ingresso libero, dalle 12:30 alle 17:00.

Interno Chiesa di Corte

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Interno della Chiesa di Corte

Natale in montagna

Essendo una meta invernale prediletta per chi ama sciare, anche la montagna è considerata il simbolo di Innsbruck che, durante il periodo dell’Avvento, diventa ancora più magica. Raggiungendo l’Hungerburg con la funivia potrete godere non solo di una meravigliosa vista panoramica sulla città illuminata, ma anche passeggiare tra i mercatini allestiti ad alta quota. Qui troverete punch, snack, bancarelle con addobbi e accessori natalizi fatti con amore.

Il mercatino è aperto dal 22 novembre 2024 al 6 gennaio 2025, dal lunedì al venerdì dalle 13:00 alle 19:00, sabato e domenica dalle 12:00 alle 19:00. Il 24dicembre dalle 12:00 alle 15:00; il 31 dicembre dalle 12:00 alle 17:00, mentre dal 25 dicembre al 6 gennaio dal lunedì al venerdì dalle 13:00 alle 18:00 e il sabato e la domenica dalle 12:00 alle 18:00.

Il clima di Innsbruck a Natale

Innsbruck è situata nella zona ovest dell’Austria, nella regione del Tirolo, dove gli inverni sono freddi e le temperature rigide. Circondata da montagne, la città è infatti considerata una delle mete più belle dove andare a sciare perché permette ai viaggiatori di unire il piacere della scoperta culturale al divertimento sulle piste senza necessariamente spostarsi e utilizzare l’auto. Consigliamo quindi di mettere in valigia indumenti caldi, oltre che cuffia, guanti e sciarpa…oppure di acquistarli direttamente ai mercatini!

Come muoversi a Innsbruck a Natale

Visitata tutto l’anno, durante il Natale la città di Innsbruck diventa ancora più affollata. Per evitare di restare intrappolati nel traffico e perdere tempo prezioso che potreste spendere nei mercatini, vi consigliamo di lasciare l’auto nei parcheggi appositi situati fuori dal centro città. I principali sono il Park&Ride Olympia World in Via Rennweg 3 e il Park&Ride Innrain in Schöpfstraße 23a. Da qui potete muovervi semplicemente con i mezzi pubblici. Nel centro storico di Innsbruck, invece, potete spostarvi tranquillamente a piedi, mentre per raggiungere la montagna potrete usare la comoda funivia.

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Davos: la città più alta d’Europa

Davos è comunemente associata al World Economic Forum, la prestigiosa conferenza organizzata in città dal 1971. Ma non è solo questo: la località della Svizzera non richiama solo personalità politiche ed economiche mondiali, ma rappresenta anche una delle più esclusive stazioni sciistiche d’Europa, amata da personaggi famosi e dalla famiglia reale inglese, inclusi il Principe William e Kate Middleton. Come biasimarli? Con i suoi 1560 metri d’altezza è considerata anche la città più alta d’Europa, garantendo a chi la visita panorami mozzafiato indimenticabili.

Chi visita Davos sa che troverà la perfetta combinazione di lusso, avventura ed esperienze culturali. In inverno si può godere delle piste da sci (non è un caso se viene definita la “metropoli dello sport invernale”) mentre durante le altre stagioni resta una destinazione di riferimento per le escursioni all’aria aperta grazie ai bellissimi sentieri di trekking e alle pittoresche linee ferroviarie che si snodano attraverso le montagne.

Davos: il centro più grande delle Alpi

Essere la città più alta d’Europa garantisce determinati vantaggi. Questa amata località della Svizzera, contraddistinta da una particolare atmosfera internazionale, è considerata il centro più grande delle Alpi e offre tutto il necessario ai visitatori che desiderano solo il meglio da un viaggio alle massime altitudini. Basti pensare ai suoi impianti di risalita, come il Jakobshorn (2590 metri), il Parsenn con il Weissfluhjoch (2844 metri), il Rinerhorn (2490 metri) e il Schatzalp/Strela, che vi permetteranno di raggiungere tre comprensori per escursioni i quali offrono complessivamente 700 chilometri di percorsi segnalati.

Si tratta di un luogo dedicato ai veri sportivi che non rinunciano a godersi meravigliose viste dall’alto, da vivere soprattutto facendo attività quali parapendio e deltaplano. In più, trovandosi a un’altitudine così elevata, garantisce paesaggi unici da ammirare con il mezzo più bello e sostenibile: il treno. Da Davos, infatti, potrete salire sui treni d’incanto come il Glacier o il Bernina-Express. Dimenticate il traffico e lo stress, siete in un tipico villaggio di montagna e qui i ritmi sono tipicamente “slow”, ideali per rallentare in ogni stagione.

Essendo posizionato così in alto, quindi, il territorio di Davos è caratterizzato da vallate profonde, pendii ripidi e laghi cristallini. Inoltre, le correnti fredde che influenzano notevolmente il clima hanno contribuito a creare un ambiente unico e suggestivo che ha plasmato la storia e l’economia di questa splendida località alpina.

Altitudine e innovazione

L’aria pulita, il clima secco e il paesaggio montano incontaminato tipico di una città situata così in alto come Davos furono considerati gli ingredienti perfetti per lo svilupparsi di un fiorente turismo invernale. Oggi, infatti, mixando i suoi punti di forza (altitudine e innovazione) è considerata una delle mete preferite da chi ama sciare in luoghi unici ed esclusivi.

Tra i 1124 e i 2844 metri di altitudine, avete a vostra disposizione ben 58 impianti di risalita, 300 chilometri di piste da sci, 100 chilometri di piste di sci nordico, oltre 150 chilometri di sentieri per racchette da neve e passeggiate invernali, due piste di ghiaccio artificiali con hockey su ghiaccio, pattinaggio su ghiaccio e campi da curling. Per non parlare delle 8 piste per slittino, ideali soprattutto per chi viaggia con bambini.

L’altitudine, in passato considerata una sfida per gli abitanti di Davos, è oggi diventata il loro punto di forza. Grazie ai paesaggi unici e al clima salutare, insieme alla capacità di saper sfruttare le proprie risorse in modo innovativo ed efficace, ha permesso alla città di trasformarsi in una delle mete più famose e affascinanti delle Alpi.

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Viaggio in Val Senales, un gioiello tra le Alpi

Se amate la natura e siete alla ricerca di un posto lontano dalla frenesia della vita moderna, dove il tempo sembra essersi fermato, dovete impostare il navigatore per la Val Senales. Questa valle ancora molto selvaggia che si trova nelle Alpi Retiche meridionali, in Trentino-Alto Adige, dista 10km da Merano e prende il nome dal comune omonimo e il fiume che scorre a fondovalle. Si estende dai vigneti di Castel Juval fino ai ghiacciai e garantisce ai visitatori un soggiorno tranquillo immersi nella natura. Gli amanti dello sci e snowboard possono trovare sicuramente pane per i loro denti con piste attrezzate a 3200 m di quota aperte fino all’estate ogni anno.

La Val Senales raggiunge i confini con l’Austria e regala paesaggi suggestivi con fitti boschi, meleti, larici e una ricca vegetazione che incanta chiunque passi da quelle parti. Quindi anche chi ama il trekking e le escursioni all’aria aperta può metterla nella lista di posti da vedere. Ma vediamo insieme cosa non dovete perdere se decidete di trascorrere alcuni giorni in questa zona del nord Italia.

Monte Santa Caterina: il paese di Messner

Immerso nel verde, Monte Santa Caterina è un piccolo centro a 1245 metri in Val Senales con una chiesa parrocchiale dedicata a Santa Caterina d’Alessandria e tante fattorie dove vivono e lavorano i locali. Molto tempo fa sulle rocce si ergeva una fortezza, il castello Schnalsburg, che poi è stato abbattuto dall’ordine dei Certosini nel 1350 e oggi ne resta solo una torre trasformata in un campanile. Il paese offre una vista suggestiva sulla Val Senales e la Valle dell’Adige, fino a Castel Juval nei pressi di Castelbello, residenza di Reinhold Messner. Molti escursionisti e appassionati del trekking o di Mountain bike possono trovare tanti percorsi molto belli per esplorare i dintorni e godere del paesaggio alpino evocativo.

Il silenzioso borgo di Certosa

Se hai in programma un viaggio in Val Senales devi assolutamente visitare Certosa, un paese affascinante con le rovine delle antiche mura di cinta ben fortificate che circondano ancora oggi il piccolo paesino. Una volta queste proteggevano il monastero di Monte degli Angeli, che venne abbandonato nel 1782. Oggi è possibile visitare il chiostro, la grotta, la casa del priore, le cucine, il portale e la chiesa di Sant’Anna. Un luogo avvolto nel silenzio che è alla base del progetto Silentium, con cui Certosa attira l’attenzione su di se nel settore turistico.

Nel 1325 fu il conte del Tirolo a voler erigere il monastero in un luogo isolato dove poi i monaci imposero la regola del silenzio che viene rispettata ancora oggi. Per 450 anni è stato operativo e poi l’imperatore Giuseppe II ne ha ordinato la chiusura nel 1782, fino a quando alcune famiglie povere del posto ne acquistarono delle parti poichè nessuno si fece avanti con un’offerta. Un incendio nel 1924 distrusse gran parte di Certosa che poi piano piano fu ricostruita e oggi molti visitatori la scelgono come meta in Val Senales per escursioni, cultura e natura.

chiesa Val Senales

Fonte: 123RF

Piccola chiesa alpina nel paese più antico della Val Senales

Madonna di Senales

Madonna di Senales è il paese più grande della Val Senales e da lontano si vede una piccola chiesa arroccata su una roccia che è il Santuario della Madonna di Senales. In questo borgo, noto luogo di pellegrinaggio da oltre 700 anni, da Aprile a Novembre, si consiglia di visitare l’archeoParc, un museo a cielo aperto sull’affascinante scoperta della mummia Otzi.

Il ritrovamento di una statua della Madonna nel XVI secolo ha reso questo paese meta di pellegrini devoti, mentre le montagne intorno sono state esplorate da Otzi 5000 anni prima e nel 1991 il ghiacciaio ha riportato alla luce la mummia sul Giogo di Tisa. Le escursioni che partono da qui raggiungono Malga Lafetz e Similaun, anche grazie all’uso delle ciaspole.

Il mistero del lago artificiale di Vernago

Il lago di Vernago è un lago artificiale nei pressi dell’omonimo paese in Val Senales con una storia che lo avvolge nel mistero. Creato negli anni ’50 da una diga a gravità in terra terminata nel 1963, ricoprendo otto edifici e una chiesa, questa distesa d’acqua custodisce un vissuto da raccontare. Infatti ancora oggi quando il livello d’acqua è basso, si riesce a vedere il vecchio campanile della chiesa del paese circondato dal verde smeraldo. Molti sentieri di montagna amati dagli escursionisti partono da qui, come quello che porta fino al ghiacciaio di Senales dove è stata rinvenuta la mummia di Otzi.

Maso Corto: il paradiso dello sport

A circa 2000 metri di altezza si trova Maso Corto, il paese più antico della Val Selanes  che da Settembre a Maggio attira molti appassionati di vari sport invernali fin dagli anni ’50 per il suo complesso sciistico Ghiacciaio Val Senales. Circondato da montagne alte 3000 metri, questo paese dalle origini antiche è un buon punto di partenza per alcune escursioni molto apprezzate che possono durare fino a 7 ore per raggiungere Vent.

Per chi vuole camminare con moderazione, tuttavia, da Maso Corto è possibile anche passeggiare fino al Lago di Vernago o rilassarsi nella piscina con sauna, bagno turco e whirlpool. Tra gli edifici storici che si possono visitare ancora oggi a Maso Corto c’è la piccola chieda all’entrata del paese e il maso Kurzhof della famiglia di Leo Gurschler. In primavera e autunno si può assistere anche alla transumanza delle pecore che percorrono lunghe distanza tra i prati.

Iceman Otzi Peak

Per chi ama le altezze una meta obbligata è l’Iceman Otzi Peak, la piattaforma panoramica più alta d’Europa da cui si possono scorgere ben 126 vette sopra i 3000 metri. Non serve un’attrezzatura speciale o professionale per godersi questa esperienza, ma basta non soffrire di vertigini e avere voglia di vivere un’emozione tangibile e indimenticabile. Si può raggiungere l’Iceman Otzi Peak con una scala di acciaio sicura e solida, progettata da tecnici e aziende altoatesini per omaggiare la natura del luogo e Otzi, il famoso “uomo venuto dal ghiaccio”. Una volta saliti in cima la vista si apre proprio sul nevaio del Similaun dove nel 1991 venne trovata la mummia di quest’ultimo.

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Edolo, uno dei più importanti borghi dell’Alta Valcamonica

Nella suggestiva cornice della Valle Camonica, importante punto di accesso all’Alta Valle è il grazioso borgo di Edolo, capolinea della ferrovia Brescia-Iseo-Edolo, che sorge laddove le maestose montagne dominano il paesaggio: oltre a essere un luogo strategico per raggiungere note località sciistiche come il Passo del Tonale e Aprica, è ricco di storia e cultura, con il centro che conserva intatte le sue radici medievali.

Passeggiando per le vie selciate o lastricate, infatti, si possono ammirare dimore signorili contraddistinte da portali in granito lavorato, porte chiodate e loggiati in legno, nonché decorazioni in stile romanico a testimoniare il passato artistico e culturale del paese. Inoltre, durante l’inverno, gli appassionati di sport sulla neve possono sfruttare un servizio di ski bus che collega Edolo con le vicine piste del comprensorio Pontedilegno-Tonale per una giornata all’insegna dello svago e del divertimento nel cuore della natura.

Non mancano campi da tennis in terra battuta, una palestra per l’arrampicata sportiva, una piscina coperta, il cinema e l’occasione di incantevoli passeggiate lungo il fiume Oglio o il torrente Ogliolo. Ma non basta: Edolo è anche sede di una delle maggiori centrali idroelettriche Enel in Europa, capace di sviluppare una potenza di 1.000.000 kW grazie al salto di 1265 metri, da conoscere grazie a visite guidate su prenotazione.

Uno sguardo al passato

Edolo, in posizione strategica al vertice di un triangolo che collega la bassa Valle Camonica, la valle di Corteno con il passo dell’Aprica e la Valtellina, e l’alta Valle Camonica con il passo del Tonale, vanta origini antiche, con tracce di un tempio pagano dedicato a Saturno e di un insediamento romano. Crocevia di rilevanti vie di comunicazione, ha visto la presenza di una “statio” romana, che fungeva sia da controllo militare che da snodo commerciale lungo il corso del fiume Oglio.

Nel tempo, Edolo divenne tappa per i pellegrini diretti ai centri di culto cristiani, con la costruzione di ospizi lungo le strade a sottolineare l’importanza economica e spirituale della zona. Sotto la dominazione dei monaci francesi e poi del vescovo di Brescia, il borgo visse una crescita politica e religiosa testimoniata dalla presenza di chiese e castelli. Ma la sua storia è anche segnata da periodi difficili, con epidemie, carestie e guerre che colpirono la comunità.

Durante il Risorgimento, Edolo partecipò attivamente alle lotte per l’indipendenza italiana, resistendo all’occupazione austriaca e contribuendo alle imprese dei Mille di Garibaldi. Nel XX secolo, conobbe una significativa fase di sviluppo industriale e amministrativo, con l’avvento di infrastrutture quali la ferrovia e la centrale idroelettrica.

Oggi, è un vivace centro che attrae i turisti non soltanto per il ricco patrimonio storico, ma anche per la vicinanza alle piste da sci del Tonale e dell’Aprica, donando un perfetto connubio tra cultura e natura.

Cosa vedere a Edolo

Edolo, Lombardia

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Particolare del centro di Edolo

Il pittoresco borgo dell’Alta Valle Camonica, oltre a una vacanza attiva all’aria aperta in ogni stagione, offre anche molteplici punti di interesse da non perdere, a partire dalla Chiesa di San Giovanni Battista, in stile rinascimentale con cinquecentesco campanile romanico: al suo interno custodisce pregevoli affreschi databili tra il 1530 e il 1535 a opera di Paolo da Caylina il Giovane.

Altrettanto meritevoli di attenzione, in località Mu, sono la Parrocchiale di Santa Maria Nascente, trecentesca pieve tra le prime a sorgere sul territorio, che può vantare il campanile più alto della Valle Camonica, ben 68 metri, le rovine del Castello medievale, e la Chiesa dei Santi Ippolito e Casiano, rimaneggiata più volte (l’ultima nel Settecento), finemente affrescata e custode di opere lignee della Famiglia Ramus.

Infine, una menzione anche al Ponte Vecchio che, in passato, univa Edolo e Mu (unificati in un unico comune, insieme a Cortenedolo, nel 1927).

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Viaggio a Soldeu: scopri cosa vedere e cosa fare in ogni stagione

Soldeu, piccola cittadina dell’Andorra a 1710 mt. s.l.m., è una località molto conosciuta dagli amanti degli sport invernali. Si tratta infatti di una rinomata località sciistica, i cui impianti sono ritenuti tra i più importanti dei Pirenei. Dopo aver ospitato diverse gare della Coppa del Mondo di Sci Alpino, è candidata ad ospitarne i mondiali nel 2029.

Il comprensorio sciistico di Soldeu

A 5 minuti dal villaggio di Soldeu si trova il comprensorio sciistico di El Tarter, dotato di piste per tutti i livelli e di un circuito pensato per i bambini. Si tratta dunque di una località adatta sia per una vacanza in famiglia che per una vacanza più adrenalitica tra amici. Molto amato dagli appassionati della tavola, è lo snowpark, lungo più di 1,3 km.

Cosa fare a Soldeu: le escursioni intorno ai laghi

In realtà, Soldeu offre molto di più oltre allo sci! Si tratta di una località che sa catturare i visitatori in ogni stagione dell’anno e grazie alla sua posizione geografica rappresenta una destinazione ideale per chi ama immergersi nella natura, rallentare e ammirare paesaggi grandiosi.

Pochi sanno che il 90% di Andorra è costituito da foreste, con ben tre parchi naturali: La Vall de Sorteny, La Vall de Madriu-Perafita-Claror e Les Valls del Comapedrosa. Sia all’interno dei parchi naturali che al di fuori di essi, una delle attività più popolari è l’escursionismo. Gli itinerari sono sicuri e ben segnalati e sono rivolti a escursionisti di ogni livello. Attraversano paesaggi di alta montagna, valli riparate, laghi naturali e altri paesaggi. Inoltre, se il percorso scelto è più difficile, è possibile utilizzare i numerosi rifugi alpini sparsi sul territorio, con una gamma completa di servizi e in qualche caso, anche la possibilità di fermarsi per la notte.

Se hai ntenzione di visitare l’Andorra in estate o in primavera, i laghi di Juclar de Soldeu sono una tappa obbligata. Si trovano sul percorso dell’Alta Via dei Pirenei (HRP). Questo itinerario attraversa i Pirenei dall’Atlantico al Mediterraneo, passando per Spagna, Andorra e Francia. Gli Estanys de Juclar sono un insieme di due laghi situati nella Valle di Incles, a più di 2.295 metri di altitudine. Questa zona offre uno splendido panorama agli avventurieri che la percorrono, riposandosi al rifugio aperto da giugno a settembre per scambiarsi esperienze e racconti con gli altri escursionisti.

Arrampicata, equitazione, sport indoor… Altri sport offerti all’aria aperta nei dintorni di Soldeu

Percorsi escursionistici a Soldeu
Percorsi escursionistici intorno a Soldeu

Le montagne di Soldeu, il Paese dei Pirenei, offrono vie ferrate di tutti i livelli, percorribili in ogni periodo dell’anno. Oltre a queste pareti naturali, molte località del Principato di Andorra dispongono di centri di arrampicata per i principianti, per l’allenamento e per le scalate più tecniche. Se ami andare a cavallo, potrai fare affidamento sui tanti maneggi che organizzano escusioni in sella attraverso gli splendidi paesaggi naturali dell’area. Non manca infine l’offerta anche per chi cerca esperienze ancora più adrenaliniche come il bungee-jumping.

A Soldeo per andare in bicicletta

Soldeu è una località molto amata anche per la possibilità di divertirsi in bicicletta, sia per gli amanti del ciclismo su strada che per quelli di montagna. Dalla metà degli anni ’30 del secolo scorso, i percorsi e i passi di montagna dell’Andorra sono diventati sempre più importanti e popolari per gli appassionati di ciclismo. Oggi possiamo dire con certezza che l’area è in qualche modo la patria del ciclismo, dove si trova davvero di tutto. Dai percorsi cicloturistici con passaggi e traguardi che fanno parte della storia del ciclismo su strada moderno, alle discese per la mountain bike, alcune delle quali sono state teatro di campionati mondiali, dove gli amanti del ciclismo in tutte le sue forme potranno divertirsi e mettere alla prova la loro passione. Il tutto in aggiunta a un’offerta di alloggi e servizi unica nel suo genere nei Pirenei, con hotel cycle-friendly, negozi per accessori, ricambi e addirittura un Bici Lab, che esplora il potenziale della bicicletta come elemento di mobilità sostenibile, stile di vita sano e motore economico. Qui, un simulatore offre ai visitatori la possibilità di immergersi nelle emozionanti sensazioni del ciclismo da discesa in un bike park e di vivere una serie di diverse esperienze di realtà virtuale, tutte pensate per garantire una visita ludica, interattiva e divertente.

Vista su Soldeu e Pirenei al tramonto

Fonte: iStock

Il panorama da Soldeu sui Pirenei al tramonto

Le attività per i bambini

Chi cerca un’attività da fare con i compagnia dei pripri bambini potrà approfittare dell’escursione del Cami del Gall, che parte dal villaggio di Canillo e termina proprio a Soldeu, un percorso che entusiasmerà grandi e piccoli. Si tratta di un parco avventura molto divertente, con molti ponti sospesi e facile da percorrere per tutti. Il percorso è lungo poco meno di 6 km con 285 mt. di dislivello.

Golf in estate

Come già detto, nonostate Soldeu sia una località particolarmente famosa per lo sci e per gli sport invernali, offre diverse possibilità anche nella bella stagione. Tra queste, c’è sicuramente il golf. Nel caso di Soldeu poi si tratta di giocare sul green più alto d’Europa. 16 ettari di campo da golf a oltre 2.250 mt sul livello del mare, raggiungibile grazie alla telecabina che parte dalla cittadina. Il campo è stato progettato dall’architetto britannico Jeremy Pern, selezionato tra i migliori al mondo nel settore, con caratteristiche tecniche perfette per giocatrici e giocatori di ogni livello. Conta 9 buche e un par 33, ed è armoniosamente integrato con l’ambiente per cui è stato disegnato, sfruttandone la topografia e gli elementi naturali.

La vita notturna di Soldeu

Per chi ama uscire la sera, e fare festa, Soldeu offre molte opportunità tra bar, locali e appuntamenti come concerti ed eventi di vario genere. L’offerta più apprezzata per la proposta musicale è quella del bar Harp, mentre per chi vuole seguire un evento sportivo o per giocare a biliardo, il punto di ritrovo giusto è l’Aspen Bar. Di classe, infine, è considerata l’offerta del GlassBar 1850.

Hotel e Spa a Soldeu: dopo l’esercizio fisico, un po’ di comfort

Cosa c’è di più soddisfacente del rilassarsi dopo aver fatto sport, che si sia trascorsa la giornata sugli sci, pedalando in bicicletta, giocando a golf o avendo fatto un’escursione a piedi? Farsi coccolare dagli hotel di Soldeu è ben più di un’opzione. L’offerta è molto ampia e mette a tua disposizione bagno turco, idromassaggio, sauna e piscine.  Inoltre, è possibile scegliere tra un’ampia gamma di trattamenti benessere o, per chi ha più coraggio, cambiare totalmente il proprio look con una seduta dal parrucchiere.

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Friuli Venezia-giulia Notizie sport invernali vacanze avventura Viaggi

In questa regione italiana sciare quest’anno costa meno

Con l’approssimarsi della stagione invernale, ci sono buone notizie per gli amanti dello sci e delle giornate da trascorrere sulla neve: per la stagione 2023/2024, infatti, sciare in Friuli Venezia Giulia costerà meno grazie a una serie di iniziative per incentivare i giovani e avvicinarli sempre più alla pratica degli sport sulle piste.

La giunta regionale ha introdotto significativi cambiamenti nel tariffario così da rendere l’esperienza dello sci più accessibile e incrementare il numero di fruitori dei comprensori locali.

Vediamo di quali novità si tratta, dagli skipass, alle agevolazioni per famiglie e molto altro.

Gli Skypass Junior

La principale novità per la stagione sciistica 2023/2024 riguarda la nuova categoria di skypass denominata Junior, aperta ai ragazzi dagli 8 ai 19 anni di età, includendo i nati dal 2005 al 2016.

I giovani sciatori avranno, così, uno speciale sconto del 75% su tutte le tipologie di skypass. Si tratta di una mossa per interessarli alla pratica dello sci e far crescere le prossime generazioni di sciatori.

I più piccoli sciano gratis

Oltre allo Skypass Junior, viene confermata la totale gratuità per i bambini al di sotto degli 8 anni, sugli impianti di trasporto a fune, così come restano invariate le tariffe scolastiche a stagione unica.

Un’ottima opportunità per le famiglie che desiderano introdurre i piccoli allo sci senza dover sostenere spese come quelle per lo skypass.

Le agevolazioni per le famiglie

Sempre a proposito di bambini e famiglie, il Friuli Venezia Giulia per la stagione sciistica in arrivo ha previsto numerose agevolazioni.

Oltre a quelle già citate, infatti, ha mantenuto le scontistiche del 30% su CARTAneve e del 25% su Sci@sempre.

Ma non soltanto: sia per le famiglie che per i singoli sciatori, rimane la riduzione del 10% sugli skypass stagionali CARTAneve durante il periodo di prevendita.

Sono tutte operazioni che hanno l’obiettivo di rendere l’entusiasmante esperienza sulle piste ancora più conveniente.

Più comuni con tariffe agevolate

Altra novità di sicuro interesse, è l’ampliamento dei comuni i cui residenti hanno la possibilità di richiedere skypass locali a tariffe agevolate, validi sul polo di emissione.

Si tratta di un’iniziativa che punta a coinvolgere ancora più abitanti nelle attività sciistiche del loro territorio, promuovendo il turismo in loco e sostenendo le comunità.

I prezzi rimangono tra i più competitivi

Dando uno sguardo al prezzo intero degli skypass invernali, va detto che per coprire i costi sempre più elevati della gestione e della manutenzione degli impianti, si è visto un aumento del 10% rispetto alla stagione precedente.

Tuttavia, nell’ultimo decennio i prezzi in Friuli Venezia Giulia sono rimasti pressoché invariati e rimangono tra i più competitivi dell’intero arco alpino. Inoltre, il proposito è quello di tenere il prezzo invariato anche per i prossimi 5 anni.

Date di inizio e fine stagione

Ma quando ha inizio la stagione sciistica con l’apertura degli impianti e quanto durerà?

La stagione invernale 2023/2024 in Friuli Venezia Giulia, che promette di essere un’esperienza straordinaria per tutte le età e di affascinare sempre più i giovani sciatori, vedrà l’apertura degli impianti venerdì 8 dicembre 2023 (compatibilmente con gli accumuli di neve).

La chiusura, invece, è fissata per lunedì 1 aprile 2024, il giorno di Pasquetta, mentre Sella Nevea prolungherà fino a domenica 14 aprile.

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Dove andare a sciare a Pasqua: gli impianti (ancora) aperti

La Pasqua, quando arriva, porta con sé anche il cambio definitivo di stagione: segna il vero e proprio inizio della primavera e, in alcuni casi, detta l’arrivederci all’anno prossimo alla neve. Chi ama fare sport invernali sa che questo è il periodo finale in cui poterli praticare, ma il problema è che molti impianti sono già chiusi. Ad eccezione di alcuni, che ora vi andremo ad illustrare.

Pasqua in Valle d’Aosta

Pila, meravigliosa località che sorge a 1790 metri s.l.m. in Valle d’Aosta, regala una primavera davvero speciale: la neve c’è, le giornate sono luminose e miti, si può stare all’aperto a lungo, è possibile pranzare scaldati dal sole e prendere la tintarella di fine stagione.

Ma questo è anche il periodo perfetto per raggiungere altre mete della regione: grazie al collegamento con il centro di Aosta – in meno di 20 minuti – la vacanza può continuare permettendo di visitare la città, ricca di vestigia del passato. Utilizzando l’automobile si possono invece scoprire i borghi nelle vicinanze, ma anche trascorrere una giornata rilassante presso le terme di Pré-Saint-Didier.

E per chi vuole sciare qui ci sono ben 15 impianti di risalita e 70 km di piste che si possono utilizzare fino al 15 aprile. Altri impianti aperti in Valle d’Aosta sono a Cervinia, dove la chiusura è prevista il 7 maggio 2023, mentre nel resto della Valtournenche il 10 aprile. A La Thuile la skiarea è aperta sino al 16 aprile e, durante il fine settimana di Pasqua, sono previsti diversi appuntamenti come la 46esima edizione della Gara di Slalom e LTH SPRING MUSIC FESTIVAL, 2 giorni di divertimento con una rassegna musicale per festeggiare l’arrivo della primavera.

Dolomiti Bellunesi: la stagione è ancora aperta

Se in molte località d’Italia i 20 gradi centigradi fanno venire la voglia di mare, sulle Dolomiti Bellunesi la stagione della neve è tutt’altro che agli sgoccioli: al Faloria di Cortina si continua a sciare fino al primo maggio, a Porta Vescovo si chiude il 25 aprile, mentre al Pordoi l’ultima data utile per una discesa è il 16 aprile.

Gli ultimi a fermarsi il giorno 1 maggio saranno invece la sciovia Tondi di Faloria, le seggiovie Vitelli, Rio Gene, Plan de Ra Bigontina e la funivia Faloria del comprensorio di Cortina dove al momento sono operativi 27 impianti su 36 con 95 chilometri di piste su 120.

Mantre poco prima (tra il 16 e il 25 aprile) lo stop ad Arabba (con 118 chilometri di piste su 120 aperte). Tutti gli altri — Tofana, Alleghe, 5 Torri, Col Gallina, Le Pale e Marmolada, per citarne alcuni — lasceranno passare Pasqua e il lunedì dell’Angelo per dichiarare finita la stagione.

Sciare in Lombardia

A Pasqua è ancora possibile sciare anche nelle splendida regione Lombardia. Se le piste del bresciano hanno quasi tutte chiuse i battenti per via del caldo, diversa è la situazione a Livigno, il Tibet d’Italia, che darà la possibilità di sciare fino al 1° maggio.

Sotto controllo anche la situazione nel resto della Valtellina grazie agli impianti di innevamento presenti in ogni località, una condizione che ha permesso a tutte le stazioni sciistiche di affrontare più o meno tranquillamente questo finale di stagione.

L’11 aprile sarà invece il giorno di chiusura a Bormio, così come le cose non cambiano a Santa Caterina Valfurva. La situazione è buona anche a Madesimo, in Valchiavenna, dove la chiusura è prevista per il giorno 11 aprile.

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Ifrane, il Marocco che non ti aspetti: qui puoi sciare

Il Nordafrica vanta paesaggi davvero affascinanti e ricchi di sorprese: uno dei Paesi più visitati è sicuramente il Marocco, lambito dalle acque dell’oceano Atlantico e del mar Mediterraneo. Ma le spiagge da sogno e le città pittoresche non sono certo le sue uniche attrattive. Nell’entroterra c’è una cittadina davvero deliziosa, incastonata tra le montagne. È la meta ideale per chi ama sciare, e qui le temperature sono decisamente molto più basse di quanto non si possa pensare. Andiamo alla scoperta di Ifrane, un luogo magico.

Ifrane, la città marocchina dove si scia

Il Marocco non è solo il luogo dove concedersi una vacanza relax al mare o a frugare tra i tanti suq ricchi di artigianato e stoffe dai mille colori. Quella che vogliano scoprire oggi è una piccola città dal fascino unico al mondo, con una storia davvero particolare. Ifrane, situata a ben 1700 metri di altitudine tra i Monti del Medio Atlante, venne fondata in tempi piuttosto recenti: nacque sul finire degli anni Venti del ‘900, quando il Paese era ancora un protettorato francese. Essendo il clima marocchino decisamente troppo caldo per le famiglie europee che vi abitavano, si decise di costruire un villaggio di montagna per poter godere di estati più fresche ed inverni caratterizzati da abbondanti nevicate.

L’influenza francese si può notare ancora oggi: Ifrane è un borgo graziosissimo, che richiama in qualche modo lo stile dei classici paesi alpini. Tanto che in passato è stato soprannominato la “piccola Svizzera”, un angolo di paradiso molto lontano dall’idea del deserto e delle temperature roventi che nell’immaginario comune ricorda il Marocco. Pian piano, la cittadina si sviluppò sempre più e divenne una rinomata meta turistica interna, sia durante la stagione estiva (per chi vuole cercare un po’ di refrigerio) che durante quella invernale. Negli ultimi anni, sono nate diverse piste da sci che hanno subito attratto gli amanti dello sport sulla neve. E se pensate che in Marocco non possa poi fare così tanto freddo, sappiate che è proprio Ifrane a detenere il record: nel 1935, qui la colonnina di mercurio raggiunse i -23,9°C, la temperatura più bassa mai segnata in Africa.

Ifrane

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Ifrane

Cosa fare a Ifrane e dintorni

Il centro di Ifrane, che dista poche decine di km da Fès, è una meraviglia: tra chiese e moschee, ci sono molte architetture che vale la pena vedere. Ma il posto più bello è il Parc La Prairie, ampia zona verde nel cuore della città. Tra giardini rigogliosi e laghetti dall’aria decisamente romantica, spunta all’improvviso il profilo maestoso del Palazzo Reale. Costruito nel ‘900 per il sultano Muhammad ibn Yûsuf, è ancora oggi la residenza estiva del Re e della sua famiglia. Uno dei simboli di Ifrane è poi il Leone: si tratta di una grande scultura realizzata negli anni Trenta da un soldato tedesco, nel periodo della Seconda Guerra Mondiale. Pare che sia un omaggio all’ultimo leone del Medio Atlante, ucciso poco prima che la statua venne progettata.

Nei dintorni della città, a dominare è la natura selvaggia: le montagne offrono infinite possibilità per chi vuole concedersi un po’ di trekking, e le piste da sci sono una vera calamita per i turisti. Assolutamente da visitare è il Parco Nazionale di Ifrane, che ospita una ricca fauna selvatica. Qui è possibile ammirare alcuni esemplari di macaco barbaresco, un animale in via di estinzione, ma anche tante altre creature dei boschi e moltissimi volatili. Tra i suoi paesaggi più belli ci sono quelli d’acqua, con i ruscelli che sgorgano impetuosi e piccole cascate spumeggianti da visitare.