Categorie
Africa Dakar Idee di Viaggio itinerari culturali Senegal spiagge Viaggi viaggiare

Rufisque: viaggio nei colori del Senegal

Un viaggio in Senegal rappresenta un’ottima occasione per entrare in contatto con i colori, i sorrisi, i profumi, la storia e la bellezza dell’Africa Occidentale. Sono molte le cose da fare a Dakar e anche nei suoi dintorni, così come sono svariate le cose da vedere in tutta la nazione. Se, alloggiando a Dakar, ti venisse voglia di vedere altro oltre la capitale, Rufisque potrebbe essere una meta perfetta per un giorno che possa unire sia esplorazione naturale, voglia di andare in spiaggia e tanta conoscenza di una nazione piena di cose da dire come il Senegal.

Malgrado Rufisque sia una città decisamente molto abitata, è considerata attualmente come una vera e propria estensione di Dakar ma, a tutti gli effetti, mantiene una sua identità ed è fiera di mostrare tutte le sue peculiarità.

Rufisque e il suo mercato: un viaggio fatto di tessuti e sapori

I mercati, in generale, sono spesso dei grandi amici di molti viaggiatori e il mercato di Rufisque potrebbe diventare il tuo nuovo migliore amico in viaggio. Ci sono vari mercati in città e quello principale da vedere e dove fare acquisti è il Marché Central, ovvero il mercato centrale di Rufisque. Si tiene tutti i giorni, nelle vie tra il porto, la stazione e il centro città. Stiamo parlando di un mercato storico, istituito molto prima che il Senegal diventasse colonia francese ma totalmente cresciuto proprio in epoca coloniale. Nel XIX Secolo, era il punto di contrattazione per i carichi di arachidi che, proprio da Rufisque, partivano alla volta dei porti francesi e, successivamente, verso quelli di mezzo mondo.

Al di là di questo, il Mercato di Rufisque è un luogo dove il colore regna sovrano, sia nel cibo che nei tessuti venduti proprio dalle molte bancarelle presenti. Se, girando per questo mercato, troverai un tessuto che ti piace, chiedi a chi lo vende se può confezionarti una camicia, una gonna o un abito. Solitamente, molti venditori di tessuti sono anche sarti o hanno un sarto che lavora per loro. Vai al mercato di prima mattina e, qualche ora dopo ritorna a prendere quanto hai ordinato. È o non è il migliore dei souvenir da portare a casa da Rufisque?

Il cibo, in Senegal, racconta la mescolanza di genti, cultura e tradizioni che sono approdati in questa fetta di Africa Occidentale, soprattutto negli ultimi cento anni. La cucina senegalese subisce ancora oggi delle splendide influenze da parte di Capo Verde nonché si ispira spesso ai piatti portati in Senegal dai cristiano-maroniti che sono arrivati qui dal Libano. Un piatto speciale da assaggiare, anche tra i banchi del mercato di Rufisque, è il Thiéboudienne. Si tratta di un piatto unico a base di riso e pesce, da gustare assolutamente in compagnia, condividendo il piatto e mangiando, come da uso locale, con le mani.

Un consiglio: controlla bene quando se il tuo viaggio in Senegal cadrà in concomitanza col Ramadan. Durante quel periodo molto importante per i musulmani, gli unici venditori di cibo che troverai al mercato saranno, solitamente, quelli di religione cristiana. In quest’area del Senegal, non sono molti ma ci sono.

I colori del mercato di Rufisque in Senegal

Fonte: iStock

Un sarto, come i molti che incontrerai a Rufique

Rufisque e la sua moschea: un viaggio nella devozione del Senegal

Il Senegal è una repubblica presidenziale laica. Stato e religione sono perfettamente slegati e indipendenti tra loro. I senegalesi, però, sono un popolo molto devoto, sia quando parliamo di cristianesimo che, soprattutto, parlando di religione islamica. La maggior parte della popolazione locale è musulmana, vivendo la propria religione con costanza ma non permettendo troppe ingerenze nella vita di tutti i giorni. Un buon modo per rendersene conto è visitare la moschea di Rufisque.

La città ha oltre duecento mila abitanti e conta molte moschee di diversa grandezza e importanza. La Grande Mosquée de Rufisque è uno dei punti di riferimento e può essere visitata. Basta solo tener presente alcuni accorgimenti. Nell’area di preghiera della moschea, si entra senza scarpe. Se non vuoi stare scalzo, porta dei calzini puliti da usare in quell’occasione.

Rispetto religioso e regole igieniche vogliono che si entri sui tappeti di preghiera con i piedi puliti. Quindi non si possono usare le calze che, di norma, si indossano con le scarpe. Meglio avere un paio di calzini puliti da usare solo in quell’occasione. Alle donne è chiesto di coprirsi la testa. Tutti dovrebbero avere le spalle coperte e dei pantaloncini non troppo corti. All’interno della moschea è facile trovare gli imam, con i quali poter chiacchierare. Potrebbe essere un qualcosa di molto profondo e istruttivo da provare durante il tuo viaggio in Senegal.

Rufisque e le sue case coloniali: il fascino del passato in stile francese

Molte città del Senegal hanno storia da vendere: la più importante, da questo punto di vista, è Saint Louis ma anche Rufisque si difende bene. A Rufisque si sono conservate nel tempo molte case storiche, risalenti all’arrivo dei portoghesi, prima, e dei francesi, successivamente. Lo sapevi che molte infrastrutture in Senegal portano la firma di Gustave Eiffel? Le città di questa nazione africana sono un vero e proprio tesoro se ami l’architettura di fine ‘800 e Rufisque non fa eccezione.

L’architettura importata dall’Europa si fonde con influenze più arabeggianti e con tantissima identità africana che, in un luogo come il Senegal, non manca davvero mai. La città ha subito una forte urbanizzazione dagli Anni ’50 in poi con una successiva battuta d’arresto dovuta alla grande espansione di Dakar. Questo però non ha permesso a Rufisque di alterare o mettere in pericolo l’immagine di alcuni edifici storici che vanno proprio visti durante un giorno di viaggio nei dintorni proprio di Dakar stessa.

Rufisque: assaggiare il Thiéboudienne al mercato

Fonte: iStock

Il Thiéboudienne da assaggiare a Rufisque

Rufisque e il suo porto: la storia in tutte le sue sfaccettature

Ci sono alcune informazioni errate in rete su Rufisque: molti risultati di ricerca localizzano la Maison des Esclaves, Patrimonio UNESCO, in questa città del Senegal ma quel monumento storico importantissimo si trova, al contrario, sull’Isola di Gorée, di fronte la capitale.

La storia di Rufisque è decisamente legata, nel bene e nel male, al colonialismo e anche alla storia della schiavitù africana. Lo sa bene il porto di Rufisque, ancora oggi in uso per tutto ciò che riguarda pescatori e pescherecci. Questo porto non vanta, attualmente, delle aree storiche preservate e visitabili ma non mancherai di notarlo, una volta arrivo in questa città del Senegal.

Fin dai tempi dei Portoghesi, questo luogo era uno dei punti di partenza dei carichi più grandi di tutta l’Africa, sia quelli fatti di merce che quelli fatti, purtroppo, di persone. La città sorse, infatti, proprio grazie ai molti traffici commerciali. Un tempo si chiamava Tenguedj e acquisì poi il nome di “Rio Fresco”, da cui derivò Rufisque. Già ai tempi dei Portoghesi, molti schiavi provenienti da diverse zone diverse dell’Africa venivano portati sull’Isola di Gorée e, una volta lì, venivano divisi tra i vari carichi commerciali. È a quel punto che entrava in gioco il porto di Rufisque perché le persone catturate venivano portate proprio in questo porto e trasbordate in imbarcazioni più grandi, a pieno carico e pronte a partire.

Abolita la schiavitù e arrivati i Francesi, il porto di Rufisque divenne il primo scalo per quantità di esportazione di arachidi. Ancora oggi, i “cacauchètes” – come vengono chiamati in francese – sono la principale merce esportata dal Senegal.

Dove andare al mare in Senegal: la Spiaggia di Sangalkam

Fonte: iSrock

La Spiaggia di Sangalkam, di fronte a Rufisque

 Rufisque e le sue spiagge: andare al mare in Senegal

La parte di costa senegalese su cui si trova Rufisque si chiama Petite Côte, ovvero la costa piccola. Viene chiamata così perché, di norma, le onde dell’oceano sono molto meno impattanti e sono meno potenti di quelle della costa del Senegal a nord di Dakar, molto più sferzata dalle correnti oceaniche.

Questa caratteristica fisica e geografica fa del golfo su cui si affaccia anche Rufisque un posto dove andare in spiaggia è facile, oltre che molto bello. Più a sud, lungo la cosa, si trovano alcune delle località di mare più celebri del Senegal (come Popenguine, Saly o Joal Fadiouth, per esempio) ma anche nei dintorni di Rufisque ci sono delle spiagge ben frequentate e dove è proprio bello passare qualche ora di relax.

Una di esse è la spiaggia di Sangalkam, molto vasta, di sabbia chiara e spesso utilizzata dalle tartarughe come luogo per deporre le uova. Le spiagge senegalesi sono, di norma, libere e gratuite ma, nel caso volessi usufruire di un ombrellone e di un lettino, troverai molti luoghi che offrono questo tipo di servizio.

Si tratta, d’abitudine, di ristoranti e bar che si sono trasformati in veri e propri “lidi”. Molti utilizzano la formula “mangi qui e stai in spiaggia quanto vuoi”, mentre altri hanno dei prezzi fissi per gli ombrelloni. Non farti confondere dal nome Sangalkam: si chiama così anche una città dell’entroterra. La Plage de Sangalkam è la spiaggia principale, proprio davanti a Rufisque.

Una seconda alternativa da tener presente per la tua giornata a Rufisque è costituita dalle tante e innumerevoli piccole spiagge senza nome che troverai fuori città, sia in direzione di Dakar, che nella direzione opposta. Questa seconda soluzione è la migliore per trovare dei pezzi autentici di costa senegalese.

Qui non mancherai di notare, per esempio, le tradizionali imbarcazioni dei pescatori approdate sulla riva e molta gente che contratta per il pescato del giorno. Fare il bagno e prendere il sole è comunque possibile e, scegliendo queste spiagge più comuni, potrai vivere una vera e propria giornata di mare senegalese.

Categorie
Ibiza Idee di Viaggio Movida spiagge Viaggi viaggiare

Cosa fare a Ibiza, un itinerario di 4 giorni sull’isola

L’isola di Ibiza è probabilmente la meta estiva balneare più ambita dell’intera Spagna. Si tratta di una destinazione molto conosciuta per la sua vita notturna, con locali famosi e dj e turisti provenienti da tutto il mondo. Ibiza, però, non è solo questo: si tratta, infatti, di una località naturale meravigliosa, con paesaggi unici, spiagge sabbiose e calette nascoste impareggiabili, in grado di attirare milioni di visitatori durante tutto l’anno. Per gli amanti del mare e delle attività in acqua, il mare cristallino delle Baleari sarà sicuramente la scelta giusta per le prossime vacanze. Ecco un itinerario di 4 giorni su cosa fare e vedere sull’isola di Ibiza.

Giorno 1: arte e cultura nel capoluogo Eivissa

Eivissa è il nome del capoluogo dell’isola ed è la traduzione di Ibiza in catalano.
Il primo giorno si può cominciare sicuramente con una lunga e rilassante passeggiata sul lungomare della città, nel quartiere di La Marina, che costeggia il porto.

Questa zona della città è molto vivace e si possono trovare numerosi negozi, ma anche locali di ogni tipo. Sui moli del vecchio porto di Eivissa è possibile ammirare le vecchie imbarcazioni dei pescatori, che questi utilizzano ancora oggi, e i banchi del pesce, dove c’è la possibilità di acquistare ed assaggiare il pescato del giorno. Un’esperienza che consente ai visitatori di immergersi nella vita locale della città.

Una volta conclusa la mattinata e pranzato in uno dei ristoranti ed osterie tipica che popolano Piazza Riquer, ci si può dirigere verso la parte alta della città: la Dalt Vila. Questo sito è patrimonio dell’umanità UNESCO e si trova su uno sperone roccioso sul mare, circondato da enormi e possenti mura per la difesa della città, dalle quali si può godere di una vista unica sul porto di Eivissa e scoprire, allo stesso tempo, storia e cultura di questa isola delle Baleari.

Qui è possibile trovare alcuni edifici iconici e simbolici dell’isola, come, ad esempio, la cattedrale di Santa Maria delle Nevi, oltre che le rovine del castello saraceno. Si tratta di una destinazione imperdibile per gli amanti di storia e cultura, che visitando questa parte dell’isola saranno in grado di immergersi nel passato, passeggiando tra queste vie dove una volta vi furono importanti dinastie, tra cui fenici, cartaginesi e saraceni.

Verso sera, al momento del tramonto, l’ideale è ritrovarsi nella città nuova, dove passare una serata unica all’insegna del divertimento in uno dei tantissimi locali con terrazze, tipiche di Ibiza. Non mancheranno sicuramente le occasioni per divertirsi.

Fortezza di Dalt Vila, nella città alta di Eivissa, al tramonto. In primo piano diversi cannoni e città sullo sfondo

Fonte: iStock

Fortezza di Dalt Vila, nella città alta di Eivissa

Giorno 2: il parco naturalistico Les Salines

Nella parte sud dell’isola di Ibiza, lasciandosi alle spalle il capoluogo Eivissa, si può raggiungere e scoprire il parco naturalistico Les Salines e le stupende ed indimenticabili spiagge meridionali dell’isola.

Questa zona, che fa parte della riserva naturale, è caratterizzata da un particolarissimo ecosistema formato dalle saline e delle valli che le circondano, dove la natura la fa da padrona ed ha creato un habitat perfetto per gli uccelli migratori che si fermano proprio ad Ibiza durante il loro tragitto, come fenicotteri e gazze reali, che qui fanno i loro i nidi.

È possibile spostarsi verso questa zona dell’isola in autobus, che hanno una frequenza di partenza ogni trenta minuti dalla stazione principale di Eivissa. Altrimenti, cosa che si consiglia, è noleggiare un auto, il mezzo che consente di visitare l’isola con maggiore libertà ed autonomia.

La prima spiaggia, molto famosa ad Ibiza, è Platja d’en Bossa, una spiaggia lunghissima perfetta per rilassarsi al sole in riva al mare, nuotare nelle acque cristalline della baia. Questa spiaggia è la destinazione ideale per una giornata al mare anche per la presenza di numerosi servizi e locali poco distanti dalla spiaggia. Nelle vicinanze è possibile anche visitare una costruzione storica, risalente al 1500: la torre difensiva del Carregador, dalla cui cima è possibile godere di una bellissima vista sul mare e sulla città di Eivissa.

Proseguendo verso sud, si arriva alla spiaggia di ses Salines. Si tratta di una piccola spiaggia, lunga circa un chilometro, caratterizzata da un colore cipria. Anche nelle vicinanze di questa spiaggia è possibile osservare una torre difensiva, precisamente a Sa Trinxa. Si tratta della Torre de ses Portes, che in passato fu costruita per proteggere le saline di Ibiza.

Giorno 3: viaggio all’insegna del mistero, tra mitologia ed apparizioni

Terzo giorno, direzione nord. Qui si trova la spiaggia di Cala d’Hort, anche questa immersa in un parco naturale, una zona ancora incontaminata e selvaggia, grazie al repentino intervento del governo spagnolo.

Cala d’Hort è un luogo davvero suggestivo, soprattutto perché si trova di fronte alla misteriosa baia di Es Vedrà, una piccola isola che nelle vicinanze dell’isola di Ibiza, e che ha generato nel tempo numerose leggende. Si dice che siano stati avvistati degli ufo qui, mentre altre leggende vedono Es Vedrà al centro di un racconto dell’Odissea. Insomma, un’isola unica nel suo genere, in grado di attirare numerosi visitatori a bordo di piccole barche, tramite cui è possibile circumnavigarle e scorgere gli animali che la abitano: capre selvatiche, rettili ed il famoso falco eleonorae, conosciuto anche come “falco della Regina”.

Anche qui, a poca distanza dalla spiaggia, si trova una torre difensiva, la Torre di Savinar, costruita nel diciottesimo secolo e dalla quale si può godere di una spettacolare vista sulla vicina ed imperdibile isola di Formentera, isola famosa per le sue spiagge dorate e per il mare cristallino che la circonda.

Un’altra tappa da non perdere in questa zona di Ibiza è Atlantis. Si tratta di una vecchia cava abbandonata, diventata un luogo simbolico per gli hippy che ancora abitano l’isola e nella quale si possono trovare graffiti, disegni raffiguranti il Buddha e scogliere dall’aspetto quasi inquietante, che sembrano essere circondate da una strana energia.

Piccolo pontile di legno a Cala d'Hort con vista sull'isolotto di Es Vedrà all'alba

Fonte: iStock

Piccolo pontile di legno a Cala d’Hort con vista su Es Vedrà

Giorno 4: divertimento e relax a Sant Antoni de Portmany

Ultimo giorno a disposizione sull’isola? Allora vale la pena spostarsi ancora verso nord e raggiungere la bellissima zona di Cala Compte, molto vicina a quello che viene considerato il centro turistico più vivace dell’intera Ibiza, meta di numerosi turisti alla ricerca di divertimento e svago: Sant Antoni di Portmany. Le spiagge in questa zona offrono sabbie fini e molto chiare, con acque basse per lunghi tratti, e sono divise in piccole baie quasi a forma di cavallo, così da proteggerle dal vento. In queste acque possono vedere moltissimi pesci e diverse creature marine.

Infine, dopo aver passato una giornata rilassante sulle spiagge di Cala Comte, ci si può dirigere verso il centro di Sant Antoni de Portmany, che, come detto in precedenza, è la destinazione simbolo della vita notturna di Ibiza, dove poter trovare numerosi locali, bar e discoteche nei quali passare la serata all’insegna del divertimento

Ibiza non è solo mare o locali notturni. Quest’isola delle Baleari, nel cuore del Mar Mediterraneo, è fra le più belle al mondo, grazie alla presenza di paesaggi unici e mozzafiato. Panorami che sarà possibile scoprire solo visitando a fondo questa fantastica destinazione: preparate la valigia, si parte destinazione Ibiza!

Categorie
Corsica Idee di Viaggio spiagge vacanza natura vacanze Viaggi

L’Isola Piana in Corsica, dalla natura praticamente intatta

La Corsica, con i suoi panorami mozzafiato, sa regalare momenti indimenticabili, soprattutto a coloro che desiderano sbarcare su un’isola deserta almeno una volta nella vita: sì perché il sogno può diventare realtà raggiungendo l’Isola Piana, gemma nascosta dove la natura incontaminata è protagonista assoluta.

Celebre per la bellezza intatta e la sensazione di pace che la avvolge, è una meta dove si può davvero staccare la spina dalla frenetica routine di tutti i giorni e immergersi in un paesaggio che non ha eguali: le spiagge di fine sabbia bianca sono raramente affollate e permettono di concedersi lunghe e rilassanti nuotate nel mare cristallino.

Isola Piana, l’emozione di ritrovarsi su un’isola deserta

Nel territorio del comune di Bonifacio, l’Isola Piana spicca di fronte a Punta dello Sperone e al Golfo dello Sperone. Per raggiungerla dalla città, è sufficiente guidare per circa venti minuti lungo la D260, seguendo le indicazioni per la Plage du petit Sperone. Questo breve viaggio vi condurrà a un angolo di paradiso, dove potrete godere della serenità che soltanto un’isola praticamente deserta può offrire.

Camminare sul banco sabbioso che collega l’isola alla costa della Corsica è un’esperienza straordinaria, quasi come passeggiare in una piscina a cielo aperto: l’acqua lambisce con dolcezza la candida sabbia, creando un effetto visivo che sembra uscito da un sogno.

A sua volta il mare, dal fondale poco profondo, sfoggia una splendida tonalità turchese: insomma, si tratta di un vero e proprio paesaggio da cartolina, difficile da descrivere a parole.

Le acque limpide e il fondale sabbioso danno vita a un ambiente perfetto per nuotare, giocare a palla o scattare foto divertenti.

Come arrivare

Una volta giunti alla splendida Plage du petit Sperone, avete due possibilità avventurose per raggiungere l’Isola Piana, entrambe a contatto diretto con la natura tutt’intorno.

  1. A nuoto: L’Isola Piana si trova a circa trecento metri dalla costa (dalla spiaggia di Piantarella, per essere precisi), ed è separata dalla terraferma da un banco di sabbia. Per arrivarci, dovrete camminare in acqua e nuotare per una ventina di metri. Questa opzione è fattibile anche per chi non è un nuotatore esperto, ma è importante prestare attenzione alla corrente, che in alcuni tratti può essere intensa.
  2. In kayak: Il kayak è uno degli sport principali da praticare in Corsica, e la zona mette a disposizione numerosi punti di noleggio. Pagaiare fino all’Isola Piana, o addirittura circumnavigarla, vi consentirà di ammirare da vicino l’incanto del mare trasparente e le formazioni rocciose circostanti.

Da non perdere nei dintorni: l’isola di Cavallo

A poca distanza dall’Isola Piana, si trova uno dei luoghi più esclusivi di tutta la Corsica, ovvero l’Isola di Cavallo, accessibile solo in due modi: tramite invito da parte di uno degli abitanti o soggiornando presso l’unica struttura ricettiva disponibile, l’Hotel des Pecheurs.

Le imbarcazioni dirette all’Isola di Cavallo partono dalla spiaggia di Piantarella, per un viaggio breve ma suggestivo su acque terse.

Se riuscite ad approdare su questa affascinante isola privata, sarete accolti da panorami mozzafiato, spiagge incontaminate e vi godrete il rifugio perfetto per un’esperienza unica e riservata in uno degli angoli più suggestivi del Mediterraneo.

Categorie
Cipro Europa Idee di Viaggio itinerari culturali spiagge Viaggi

Cipro d’altri tempi: visita alla scoperta di Famagosta

Famagosta, conosciuta anche come Gazimağusa, è una città ricca di storia e fascino situata nella parte orientale dell’isola di Cipro. Con le sue antiche rovine, le imponenti mura medievali e le bellissime spiagge, Famagosta è una destinazione che merita una visita approfondita. Tuttavia, a causa della complessa situazione politica dell’isola, alcune aree della città sono sotto il controllo militare e non sono accessibili al pubblico. Ecco cosa vedere a Famagosta, con qualche informazione pratica e consigli curiosi per rendere il viaggio un’esperienza indimenticabile.

Un po’ di storia

Famagosta ha una storia ricca e variegata, con influenze di diverse civiltà che si riflettono nella sua architettura e cultura. Fondata dagli antichi Greci, la città è stata un importante porto commerciale durante il periodo medievale. La conquista da parte dei Lusignano e poi degli Ottomani ha lasciato tracce profonde nel suo patrimonio architettonico, visibili ancora oggi nelle sue chiese, moschee e fortezze. Ma ci sono alcuni eventi più recenti che è indispensabile conoscere.

Nel 1974, Famagosta è stata al centro del conflitto cipriota che ha portato all’occupazione turca del nord dell’isola. Dopo un colpo di stato sostenuto dalla giunta militare greca, volto ad annettere Cipro alla Grecia, la Turchia ha lanciato un’operazione militare, occupando il 37% del territorio cipriota. Famagosta è stata una delle aree più colpite e il quartiere di Varosha, un tempo un fiorente centro turistico, è stato completamente abbandonato e chiuso al pubblico. La città è stata divisa, con la parte settentrionale sotto il controllo della Repubblica Turca di Cipro Nord, uno stato riconosciuto solo dalla Turchia.

Le mura veneziane e la Città vecchia

Uno dei punti salienti di Famagosta è senza dubbio la Città vecchia, circondata dalle imponenti mura veneziane costruite nel XV secolo. Queste mura, che si estendono per circa 3 chilometri, sono tra le meglio conservate del Mediterraneo. Una passeggiata all’interno delle mura, tra le antiche strade, è un viaggio nel tempo che permette di ammirare alcuni importanti edifici storici.

La Cattedrale di San Nicola

Ora conosciuta come Moschea di Lala Mustafa Pasha, questa cattedrale gotica fu costruita nel XIII secolo e successivamente convertita in moschea dagli Ottomani. La sua architettura è un mix affascinante di elementi cristiani e islamici. All’interno, si possono osservare le caratteristiche tipiche delle cattedrali gotiche, come le alte navate e le vetrate decorate, insieme ai minareti aggiunti dagli Ottomani.

Il Palazzo del Governatore

Questo edificio storico, risalente al periodo coloniale britannico, offre una vista panoramica sulla città e sul porto. Anche se non è sempre aperto al pubblico, vale la pena verificare se ci sono visite guidate disponibili. All’interno, l’arredamento e gli spazi conservano l’atmosfera del periodo coloniale, con stanze che raccontano la storia dell’amministrazione britannica a Cipro.

Le rovine della Chiesa di San Giorgio dei Greci

La grande Chiesa di San Giorgio dei Greci, costruita nel XIII secolo, è un altro esempio di architettura gotica. Sebbene sia in rovina, conserva un fascino unico. Le sue alte pareti di pietra, decorate con intricati dettagli gotici, testimoniano la grandezza dell’edificio originario. È possibile ammirare ancora tracce degli affreschi e dettagli architettonici che offrono uno scorcio sulla vita religiosa dell’epoca.

La Torre di Othello

La torre (o castello), è famosa per aver ispirato la tragedia di Shakespeare Othello, da cui il nome attuale. Il castello fu costruito dai Lusignano nel XIV secolo e successivamente modificato dai veneziani, dopo la vendita di Cipro alla Repubblica di Venezia, e ad esempio le torri quadrate furono  sostituite da torri circolari. All’interno è possibile esplorare le stanze e le gallerie usate dai soldati veneziani. Dalla cima della torre, si gode di una vista panoramica sulla città e sul mare, rendendo evidente l’importanza strategica di Famagosta durante il periodo veneziano.

Il quartiere di Varosha

Ma è certamente Varosha uno dei luoghi più enigmatici e controversi di Famagosta: un quartiere che una volta era il cuore turistico della città, ma che è stato abbandonato e chiuso al pubblico dal 1974 a causa del conflitto cipriota. Recentemente, alcune parti di Varosha sono state riaperte ai visitatori, offrendo un’opportunità unica di vedere una città fantasma moderna.

Si consiglia di partecipare a una visita guidata per comprendere meglio la storia e la situazione attuale del quartiere, per coglierne i dettagli e muoversi senza rischi e problemi. È possibile camminare lungo le strade deserte e vedere gli hotel e i negozi abbandonati, per un’esperienza che può risultare surreale e inquietante, ma estremamente affascinante.

Musei e siti archeologici

Per completare la visita e la conoscenza di questo angolo di Cipro, ci sono alcuni musei e siti archeologici che meritano una visita, a Famagosta e dintorni.

Museo della Città di Famagosta

Situato all’interno della Torre di Othello, questo museo offre una panoramica sulla storia della città, con reperti che vanno dall’epoca antica a quella medievale. Gli oggetti esposti includono ceramiche, armi e strumenti che illustrano la vita quotidiana dei diversi periodi storici.

Sito Archeologico di Salamina

A pochi chilometri da Famagosta, Salamina è uno dei siti archeologici più importanti di Cipro. Qui si possono ammirare rovine di templi, teatri, bagni romani e una basilica cristiana, testimoniando la lunga storia della città. Le terme romane, in particolare, sono ben conservate e mostrano la complessità delle antiche tecniche di riscaldamento e canalizzazione dell’acqua.

Il Castello di Kantara

Situato sulle montagne a nord di Famagosta, offre una vista mozzafiato sull’isola. È un’escursione perfetta per chi ama la natura e la storia. Il castello, costruito dai bizantini nel X secolo, fu successivamente ampliato dai Lusignano. Le sue mura e torri offrono una vista spettacolare, rendendo chiara la sua importanza strategica nel controllo del territorio circostante.

Le spiagge di Famagosta

Nonostante la sua storia travagliata, Famagosta è anche famosa per le sue splendide spiagge. Ecco alcune delle migliori opzioni per chi desidera rilassarsi al sole:

  • Spiaggia di Glapsides: una delle spiagge più popolari, con sabbia fine e acque cristalline. È ben attrezzata con bar, ristoranti e strutture per sport acquatici.
  • Spiaggia di Silver: meno affollata rispetto a Glapsides, questa spiaggia è perfetta per chi cerca tranquillità. Le acque calme e la sabbia dorata la rendono ideale per le famiglie.
  • Spiaggia di Palm Beach: situata vicino al quartiere di Varosha, offre una vista unica delle costruzioni abbandonate mentre ci si rilassa al sole.

Consigli pratici per la visita a Famagosta

Ecco qualche info utile per prepararsi e organizzare la visita.

Documenti e sicurezza

Poiché Famagosta si trova nella Repubblica Turca di Cipro Nord, è necessario un passaporto valido per attraversare il confine. È consigliabile verificare le condizioni di sicurezza e le restrizioni di viaggio prima della partenza.

Come arrivare

Dall’Italia, si può arrivare a Famagosta volando su uno dei principali aeroporti di Cipro, come l’Aeroporto di Larnaca o l’Aeroporto di Ercan (quest’ultimo situato nella parte nord dell’isola). Da Larnaca, è possibile noleggiare un’auto o prendere un autobus per raggiungere Famagosta. Dal nord, un taxi o un’auto a noleggio sono le opzioni più comode. Per chi decide di fermarsi più di un giorno, Famagosta offre una vasta gamma di opzioni di alloggio, dai resort di lusso agli hotel più economici. Si consiglia di prenotare con anticipo, specialmente durante la stagione turistica.

A tavola

La cucina di Famagosta è un delizioso mix di influenze turche e cipriote. Tra i piatti da non perdere ci sono il kebab, il meze (una selezione di piccoli piatti di antipasti misti, servita all’inizio del pasto, prima delle portate principali), e il baklava, un dolce a base di pasta fillo e frutta secca intriso con un goloso sciroppo di miele, molto diffuso nell’area balcanica e mediorientale, come dessert. Non dimenticate di provare il raki, una bevanda alcolica tradizionale, una sorta di grappa. Un consiglio? Osare e provare, chiedere e farsi incuriosire, sempre e anche a tavola!

Quando andare

Il periodo migliore per visitare Famagosta è durante la primavera (aprile-giugno) e l’autunno (settembre-novembre), quando il clima è mite e le temperature sono ideali per esplorare la città e godersi le spiagge. L’estate può essere molto calda, con temperature che superano i 30°C, mentre l’inverno è generalmente mite ma più piovoso.

Anche se la città non è grande e turistica come altre destinazioni di Cipro, ci sono alcuni eventi (sempre da verificare prima) che si possono rivelare un’ottima occasione per conoscere Famagosta. Ad esempio, l’International Art and Culture festival si tiene durante i mesi estivi e offre una serie di eventi culturali e artistici; mentre la Festa di San Nicola (Feast of Saint Nicholas) è una celebrazione religiosa che si tiene il 6 dicembre e commemora San Nicola, patrono della Cattedrale. Ogni anno, il 20 luglio, si commemorano gli eventi del 1974 che hanno portato alla divisione di Cipro, e anche se l’evento è più politico che festivo, è un momento significativo per riflettere sulla storia recente e sulle sfide della città.

Categorie
Africa Dakar Idee di Viaggio itinerari culturali Senegal spiagge Viaggi

Alla scoperta di Ouakam, il vivace quartiere costiero di Dakar

Situato all’estremità della penisola di Capo Verde, il quartiere di Ouakam a Dakar gode di una posizione privilegiata, tra le spiagge della costa atlantica e le colline delle Mamelles. In origine semplice villaggio costiero dell’etnia Lebou, Ouakam si è evoluto negli ultimi decenni fino a diventare un vivace sobborgo residenziale della capitale senegalese, pur conservando la sua ricca identità culturale.

Nelle sue strade convivono antico e moderno, l’atmosfera del villaggio di pescatori si mescola con quella delle strade più recenti, facendo di Ouakam una delle destinazioni più interessanti e culturalmente dinamiche di Dakar. Non è un caso quindi che qui si trovino alcuni dei monumenti più significativi della città.

Moschea della Divinità

La Moschea della Divinità è uno dei luoghi di culto più importanti e riconoscibili non solo di Ouakam, ma di tutta Dakar. Situata sulla Corniche occidentale, a un passo dal mare, è un fulgido esempio di architettura islamica moderna e tradizionale, caratterizzato da due eleganti minareti alti 45 metri e da una cupola imponente. Opera dell’architetto Cheikh Ngom, fu completata nel 1997, sebbene l’idea di costruirla risale agli anni Settanta.

Costruita con materiali locali, oltre che luogo di preghiera per la comunità musulmana, è anche un punto di riferimento culturale e sociale per Ouakam. La sua posizione prominente e la struttura maestosa la rendono un’attrazione visibile da vari punti della città. Simbolo di spiritualità e di unità, la Moschea della Divinità è fulcro delle principali festività islamiche, con migliaia di fedeli che si riuniscono tra le sue mura per le preghiere e le celebrazioni, manifestando un senso di coesione e identità comunitaria.

Faro di Mamelles

Situato sulla punta più occidentale del continente africano, da oltre un secolo il Faro di Mamelles, con la sua lanterna che proietta un potente fascio di luce visibile a grande distanza, guida i naviganti verso le coste dell’Africa. Costruito nel 1864, durante il periodo coloniale francese, sorge su una delle due colline vulcaniche note come “Les Mamelles,” da cui prende il nome.

La sua struttura bianca e slanciata è considerata uno dei punti di riferimento più iconici e storici della città, da cui si gode una vista panoramica spettacolare su Dakar e sull’oceano. Oltre ad assolvere alla sua funzione pratica, il Faro di Mamelles è infatti anche un popolare luogo turistico e culturale, una tappa imperdibile che chiunque voglia conoscere la storia marittima della regione.

Monumento della Rinascita Africana

Sull’altra collina di Mamelles si erge il Monumento della Rinascita Africana, una maestosa opera d’arte in bronzo, alta ben 49 metri, che simboleggia il progresso e l’emancipazione dell’Africa. Inaugurato nel 2010, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’indipendenza del Senegal, raffigura un uomo, una donna e un bambino che emergono trionfalmente dalla collina, rappresentando la rinascita, la resilienza e la speranza per il futuro del continente africano.

Progettato dall’architetto senegalese Pierre Goudiaby Atepa, il monumento è stato fortemente voluto dall’ex presidente Abdoulaye Wade ed è diventato un simbolo di orgoglio nazionale, oltre che un’attrazione turistica che attira visitatori da tutto il mondo.

Monumento a Ouakam, Dakar

Fonte: iStock

Monumento della Rinascita Africana, Ouakam, Dakar

Museo Leopold Sedar Senghor

Il Museo Léopold Sédar Senghor, affacciato sulla Corniche occidentale di Ouakam, è una tappa d’obbligo per chi vuole approfondire la conoscenza della storia e della cultura del Senegal. Dedicato alla vita e all’eredità del primo presidente del Senegal, oltre che illustre poeta, è ospitato nella sua ex residenza e offre ai visitatori un’affascinante immersione nel pensiero e nelle attività di uno degli intellettuali più influenti dell’Africa del XX secolo. L’edificio stesso è un esempio di architettura coloniale, con ampi giardini che riflettono il gusto estetico di Senghor.

All’interno, è esposta una vasta collezione di opere d’arte, manoscritti, libri e oggetti personali che raccontano la storia del presidente-poeta e del movimento della Négritude, di cui fu co-fondatore. Attraverso mostre temporanee e permanenti, il Museo Léopold Sédar Senghor preserva la memoria di una figura chiave della storia senegalese e al tempo stesso promuove anche la cultura, la poesia e l’identità africana. Per questo rappresenta un luogo di grande importanza educativa e culturale per il quartiere di Ouakam e per tutta Dakar.

Spiagge di Ouakam

Tra le spiagge più rinomate di Dakar, la plage de Ouakam, incorniciata dalle suggestive colline vulcaniche delle Mamelles, si distingue per la bellezza naturale, la sabbia dorata e l’atmosfera vivace. Frequentata sia da locali sia da turisti, è il posto perfetto per una nuotata rinfrescante nelle acque dell’Atlantico durante la visita del quartiere, ma offre anche la possibilità di praticare numerosi sport acquatici, tra cui surf, paddleboard, kite surf, e anche immersioni subacquee. Nelle vicinanze non mancano caffè e ristoranti dove gustare i piatti tipici senegalesi con vista sul mare.

Categorie
Croazia Europa Idee di Viaggio mare riviera spiagge trekking vacanza natura vacanze vacanze avventura Viaggi viaggiare

Guida di Makarska: le località più belle della riviera

Oltre 50 chilometri di spiagge, scogliere e crinali montuosi, ma anche di località costiere turistiche e piccoli villaggi, il tutto sotto l’occhio vigile del massiccio del Biokovo. Questa è la riviera di Makarska, una delle mete estive più amate dai turisti che scelgono la Croazia come destinazione per le loro vacanze all’insegna non solo di mare e relax, ma anche di natura e trekking. Situata sulla costa dalmata e contraddistinta dai colori tipici della vegetazione mediterranea composta da piante profumate, ulivi e pinete, Makarska attira ogni anno moltissimi visitatori con le sue acque turchesi e cristalline, con le lunghe spiagge di ciottoli e con la sua atmosfera vivace.

Quali sono le località più belle della riviera? Scopritele in questa guida dedicata a Makarska, troverete tante idee e ispirazioni per il vostro prossimo viaggio.

La cittadina di Makarska

La splendida cittadina portuale di Makarska, situata all’interno di una baia riparata dalla penisola di San Pietro, è il cuore della riviera, con la sua spiaggia lunga due chilometri situata ai piedi del Parco Naturale di Biokovo, dotata di tutto il necessario per far divertire i villeggianti, dai campi di beach volley ai parco giochi per i bambini. Questa località della Croazia è conosciuta non solo per il suo mare, ma anche per la frizzante vita notturna. Il centro della città, con le sue vie lastricate di pietra bianca, è la piazza Kacicev sulla quale si affacciano la chiesa parrocchiale di San Marco e il convento francescano costruito nel 1614, oltre alla biblioteca della città, la galleria Gojak e la fontana “Venezia”, sorta nel 1775, anno in cui Makarska ha ricevuto per la prima volta l’acqua potabile.

Non solo cultura, Makarska è anche uno dei centri del divertimento della costa croata, con centinaia di ristoranti, bar, locali e discoteche che, durante l’estate, si anima con serate musicali e carnevali estivi tradizionali. Le belle spiagge con i loro beach bar attraggono numerosi giovani, così come la grotta a picco sul mare posizionata sul promontorio di Sveti Petar che ospita un affollato disco bar. I cocktail bar che si affacciano sul centro storico, nella piazza principale e sul lungomare sono il cuore della movida notturna di Makarska e garantiscono musica e balli fino all’alba.

Makarska Croazia

Fonte: iStock

Vista aerea di Makarska con il massiccio di Biokovo sullo sfondo

I borghi e le località della riviera

Oltre alla città di Makarska, lungo la riviera ci sono affascinanti borghi con musei, chiese antiche e diverse attrazioni tutte da scoprire, raggiungibili con un bus e quindi perfetti anche per una gita in giornata. Questi paesi sono di dimensioni ridotte rispetto a Makarska e conservano ancora un aspetto tranquillo e poco popolato. Percorrendo la costa verso nord si può raggiungere Brela, elegante località turistica con una buona quantità di alloggi, ottimi ristoranti e negozi. Considerata tra le perle della riviera, qui c’è una delle spiagge più rinomate della Croazia, la meravigliosa Punta Rata, di ghiaia e sabbia, protetta da una fitta pineta sulle pendici del monte Biokovo.

Poco più avanti si arriva al piccolo villaggio di Baska Voda e alla splendida spiaggia di Nikolina, caratterizzata da piccoli ciottoli bianchi. Sorta sui resti di un insediamento romano, nel centro storico di questa cittadina a 20 minuti di auto da Makarska si possono visitare diversi musei tra cui quello etnografico, la chiesa barocca di San Lovre, il grande porto turistico e la passeggiata sul lungomare a ridosso della spiaggia dove trovare locali, bar, ristoranti e tantissimi negozi di souvenir.

Sul lato opposto a Makarska, attraversando pinete di agavi e cactus, si arriva a Tucepi, una graziosa località di piccole dimensioni con una lunga spiaggia di sassi banchi. Nata intorno agli anni Sessanta, la cittadina ospita una vasta marina per navi da pesca, battelli turistici e panfili. Piena di ristoranti e chioschi sulla spiaggia, durante l’estate Tucepi è protagonista di moltissime manifestazioni. La festa più importante è sicuramente quella di Sant’Anna, patrona della città che, durante tutto il mese di luglio, anima le vie cittadine con serate musicali (klape), folkloristiche e di intrattenimento.

Un altro borgo da segnare sull’itinerario è Podgora, un tempo villaggio di pescatori, situato a soli 7 chilometri da Makarska. Qui una lunga spiaggia di ghiaia bianca si estende lungo tutta la costa contornata da una fitta pineta, mentre nel caratteristico porto, in estate, non mancano le piccole imbarcazioni da pesca che accompagnano i turisti a caccia di belle escursioni locali. Non perdetevi la gita a Gradac, il paese più grande della riviera con oltre 3.600 abitanti dove potrete ammirare la vecchia torre cinquecentesca e le chiese di Sant’Antonio e di San Michele. A sud del porto si trova anche la bellissima spiaggia di Gornja Vala, un litorale di ghiaia e sabbia circondato da pinete e uliveti, che richiama ogni anno migliaia di turisti.

Gradac Makarska

Fonte: iStock

Vista del borgo di Gradac

A spasso tra le isole

Per chi desidera rendere la propria vacanza in Croazia ancora più speciale, dalla riviera è possibile navigare a spasso tra le isole. Presso il porto di Makarska troverete pittoreschi battelli in legno che offrono escursioni giornaliere verso Jelsa, Hvar, Brac, Korcula e crociere lungo la riviera. Inoltre, gli amanti del trekking e della mountain bike possono sfruttare i percorsi e i lunghi sentieri sul massiccio del Biokovo o scalare lo Sveti Jure, la cima più alta. La salita è dura, per cui è necessario essere equipaggiati con abbigliamento adeguato e molta acqua da bere, ma una volta giunti a destinazione verrete ripagati da uno splendido panorama che domina sull’intera riviera.

Come raggiungere la riviera di Makarska

Il modo più semplice per raggiungere la riviera di Makarska è sicuramente il traghetto: durante l’estate non mancano i collegamenti regolari che da Ancona conducono al porto di Spalato dal quale sarà possibile utilizzare l’auto o gli autobus locali. Se scegliete l’aereo, dovete volare verso Spalato e da lì proseguire fino a Makarska in autobus o prendendo una macchina a noleggio. Makarska può essere raggiunta abbastanza comodamente anche in auto procedendo in direzione Spalato dal casello autostradale di Trieste per circa 485 chilometri, passando per la E71 per poi proseguire sulla litoranea che porta alla cittadina (circa 64 chilometri).

Categorie
Idee di Viaggio Isole Canarie spiagge vacanza natura Viaggi

Le 5 spiagge più belle di Lanzarote

Lanzarote è l’isola più a nord delle Canarie. Si tratta di un autentico gioiello di origine vulcanica. Con il suo territorio selvaggio ed i suoi paesaggi vulcanici questo territorio è in grado di offrire ai propri visitatori un’esperienza a stretto contatto con la natura incontaminata, con un mix di scenari mozzafiato e spiagge paradisiache.

Proprio questo sono al centro di questo articolo, attraverso cui si condividono le cinque spiagge più belle dell’isola di Lanzarote, le quali renderanno le vacanze in questa isola delle Canarie indimenticabili.

La spiaggia di Papagayo, nel parco naturali di Los Ajaches

La spiaggia di Papagayo è una delle spiagge più iconiche di Lanzarote. Si trova all’interno del parco naturale di Los Ajaches ed è conosciuta per la sua bellezza unica, grazie al contrasto creato fra il colore dorato della sabbia ed il colore turchese delle acque che ne bagnano la superficie.

La baia è protetta da alte scogliere rocciose, che creano così in questa spiaggia di Lanzarote un ambiente tranquillo e riparato, dove i visitatori possono rilassarsi sulla sabbia soffice, ma anche visitare e scoprire il paesaggio circostante, attraverso alcuni sentieri che circondano la spiaggia. Inoltre, per tutti coloro che sono interessati alla scoperta dei fondali marini, è possibile fare snorkeling in queste acque chiare e tranquille di Lanzarote.

La spiaggia di Papagayo è facilmente raggiungibile in auto o in scooter, tramite una strada sterrata, altrimenti è possibile raggiungerla anche via mare, tramite un traghetto che collega Lanzarote all’isola di Fuerteventura, offrendo un’opportunità perfetta per una gita giornaliera, oppure da Playa Blanca, sempre sull’isola di Lanzarote.

Playa Papagayo al tramonto, sull'isola di Lanzarote

Fonte: iStock

Playa Papagayo al tramonto, Lanzarote

Playa de Famara, destinazione ideale per gli sport acquatici

Un’altra spiaggia, fra le più belle di Lanzarote, è Playa de Famara. Questa spiaggia si trova sulla costa settentrionale di Lanzarote ed è una delle spiagge più lunghe dell’isola, con i suoi sei chilometri di lunghezza formati da sabbia dorata. Questa spiaggia di Lanzarote è particolarmente apprezzata dagli appassionati di sport come surf, kite surf e windsurf, grazie alle correnti costanti ed alle onde perfette caratterizzano questa zona delle Canarie.

Inoltre, Playa de Famara è una destinazione ideale per chi non è amante di sport acquatici, ma è alla ricerca di un ambiente dove fare lunghe passeggiate rilassanti, soprattutto al tramonto, quando questa è in grado di regalare paesaggi unici e mozzafiato. Nelle vicinanze di questa spiaggia è possibile visitare il villaggio di Caleta de Famara. Si tratta di un ottimo posto dove poter gustare piatti tipici delle Canarie, soprattutto a base di pesce fresco.

Questa spiaggia, poi, è facilmente raggiungibile in auto e dispone di ampi parcheggi. È anche ben collegata con i mezzi pubblici, con autobus che partono regolarmente dalle città di Arrecife e Teguise.

Comfort ed eleganza a Playa Blanca

Playa Blanca si trova nell’omonima località turistica dell’isola di Lanzarote èd una delle spiagge più belle e popolari. Qui è possibile trovare spiagge di sabbia fine e soprattutto acque calme, non colpite dalle correnti come, ad esempio, Playa de Famara, che ne fanno il luogo ideale per famiglie e bambini o comunque per chi è alla ricerca di una spiaggia dove rilassarsi e godere di comodità e servizi vari. Infatti, Playa Blanca, oltre che per la sua bellezza, è una spiaggia rinomata anche per i numerosi servizi a disposizione dei turisti, come bar e ristoranti vari sul lungomare, oppure punti dove poter noleggiare pedalò o fare escursioni in barca.

Questa spiaggia è circondata da numerosi hotel e resort di lusso, che offrono tutto il necessario per una vacanza all’insegna del comfort e del relax. Si tratta anche di un ottimo punto di partenza per escursioni verso le altre spiagge della zona, come le bellissime Playa Dorada e Playa Flamingo.

L’isola selvaggia di Playa de las Conchas

Playa de las Conchas si trova sull’isola di La Graciosa, che si trova a breve distanza a nord dell’isola di Lanzarote. Questa spiaggia, considerata fra le più belle delle Canarie, è un vero e proprio paradiso incontaminato, con sabbia bianca e fine. È la destinazione perfetta per tutti quei visitatori che cercano tranquillità e contatto con la natura, lontani dai turisti e dalla folla. Si tratta di una spiaggia ideale per chi ama camminare sul bagnasciuga, godendosi una vista sulle acque azzurre che bagnano la costa, le dune di sabbia e le colline vulcaniche che caratterizzano questa piccola isola.

Per raggiungere Playa de las Conchas, è necessario prendere un traghetto dal porto di Órzola a La Graciosa. Una volta arrivati sull’isola, è possibile noleggiare una bicicletta o una macchina 4×4 per raggiungere la spiaggia.

Veduta aerea di Playa de Las Conchas sull'isola La Graciosa a Lanzarote

Fonte: iStock

Veduta aerea di Playa de Las Conchas sull’isola La Graciosa

Alla ricerca di tranquillità e acque calme? Ecco Playa la Garita

Infine, Playa la Garita, che si trova nei pressi del villaggio di Arrieta, nella parte settentrionale dell’isola di Lanzarote, è una delle spiagge più tranquille e belle dell’isola. Questa spiaggia è perfetta per una giornata di relax in famiglia, grazie alle sue acque calme si presenta come una delle destinazioni preferite dai turisti che visitano Lanzarote in famiglia e con bambini.

Inoltre, sono presenti anche alcune aree per il pic-nic, che rendono Playa la Garita la scelta perfetta per un pranzo all’aperto con vista mare. Inoltre, in questa spiaggia di Lanzarote è possibile scoprire i fondali ricchi di vita marina facendo snorkeling.

Nelle vicinanze della spiaggia si trova il villaggio di Arrieta, facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici, essendo ben collegato con il resto dell’isola, che oltre a rappresentare un’ottima occasione di pausa dalla giornata in riva al mare, offre diversi e numerosi servizi, come ristoranti e caffè dove gustare piatti locali e pesce fresco, lontani dal grande afflusso di turisti.

L’isola di Lanzarote è la giusta destinazione per gli amanti del mare e della natura, grazie alla presenza di spiagge bellissime ed uniche, che variano da baie tranquille ed isolate a vivaci destinazioni per turisti di tutte le età, grazie ai loro servizi. Si tratta di una destinazione imperdibile, che saprà regalare ricordi indimenticabili di una vacanza alla scoperta delle isole Canarie e del lato selvaggio di questa isola vulcanica.

Categorie
mare Notizie Sardegna spiagge Viaggi viaggiare

Estate in Sardegna 2024: queste le spiagge a numero chiuso

Tutelare i paradisi naturali ed evitare il sovraffollamento è fondamentale in un’isola come la Sardegna, dove il record di turisti aumenta anno dopo anno, insieme alla necessità di preservarne le bellezze. Per questo motivo, durante l’alta stagione molte spiagge sono a numero chiuso e, per accedervi, sarà necessario prenotare e pagare un costo d’ingresso. In questa guida vi offriamo una panoramica completa con tutte le spiagge ad accesso limitato in Sardegna per la stagione 2024.

Cala Goloritzé, Baunei

Cominciamo da una delle spiagge più belle della Sardegna, riconosciuta da Lonely Planet tra le 100 spiagge più belle al mondo: Cala Goloritzé a Baunei. Raggiungerla è di per sé un’esperienza perché sarà necessario percorrere un trekking in discesa all’andata e in salita al ritorno, quindi organizzatevi con cura. L’accesso è limitato a 250 persone al giorno, l’ingresso si prenota attraverso l’app “Heart of Sardinia” a partire dalle 72 ore fino a un minuto prima dell’arrivo e il biglietto costa 7 euro.

Cala Coticcio, arcipelago della Maddalena

Mare turchese, sabbia finissima, rocce granitiche rosate e macchia mediterranea: stiamo parlando di Cala Coticcio, la perla situata nell’arcipelago della Maddalena. Considerata una delle calette più belle del parco, è sottoposta a massima tutela ambientale e per questo ad accesso limitato. Massimo 60 persone al giorno possono godersi la sua bellezza, la prenotazione va fatta sul sito ufficiale del Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena e il costo d’entrata è di 3 euro. Un’altra cosa importante da ricordarvi è che, per accedervi, dovete necessariamente essere accompagnati da una guida ambientale autorizzata.

Lu Impostu e Cala Brandinchi, San Teodoro

Anche le splendide spiagge di Lu Impostu e Cala Brandinchi, situate nella zona di San Teodoro, saranno a numero chiuso. Famose per le loro acque cristalline e la spiaggia di sabbia bianca, queste due location sono collegate tra loro da un semplice sentiero. Molto gettonate e particolarmente affollate, è stato necessario inserirle tra le spiagge a numero chiuso: per accedervi dovete scaricare l’app “San Teodoro” e prenotare 24 ore prima, scegliete una delle due spiagge e pagate online il biglietto d’ingresso di 2 euro. Se state alloggiando in una struttura della zona, scegliete l’opzione ‘ospite strutture ricettive’ e pagherete 1 euro.

Cala Brandinchi Sardegna

Fonte: iStock

La meravigliosa spiaggia di Cala Brandinchi

La Pelosa, Stintino

Considerata un vero e proprio paradiso del Mediterraneo, la spiaggia La Pelosa a Stintino continua ad essere una delle più amate dai turisti che scelgono la Sardegna come meta delle proprie vacanze. Non stupisce, quindi, che anche lei faccia parte delle spiagge a numero chiuso anche per la stagione 2024. Per godervi il suo paesaggio dovrete prenotare sul sito ufficiale, l’entrata costa 3.50 euro ed è valida dalle 08:00 alle 18:00 (prima e dopo questo orario l’accesso è gratuito). Ricordatevi di portare con voi una stuoia per preservare la sabbia e che il parcheggio vi costerà 2.50 euro all’ora.

Punta Molentis e Porto Sa Ruxi, Villasimius

Situata nella costa sud-orientale della Sardegna, la spiaggia di Punta Molentis a Villasimius è una vera e propria cartolina. Acque cristalline, sabbia candida e fine, circondata da rocce granitiche: un sogno a occhi aperti. Anche Porto Sa Ruxi, situata nella stessa zona, lascia senza fiato grazie al contrasto del mare e della macchia mediterranea. Per prenotare l’accesso a queste spiagge vi basterà entrare nel sito ufficiale e pagare 1 euro di biglietto, mentre il costo del parcheggio è di 10 euro. Per ammirare Punta Molentis al meglio e scattare una fotografia perfetta, vi consigliamo di percorrere un breve trekking che vi condurrà al punto panoramico.

Rena Bianca, Santa Teresa di Gallura

A pochi passi dal centro del paese si trova una spiaggia dai colori abbaglianti grazie alla sua spiaggia bianchissima, dalla quale prende il nome. Incastonata da falesie e profumata dalla macchia mediterranea, la spiaggia di Rena Bianca si è aggiudicata più volte il riconoscimento ‘Bandiera Blu’ e, come tante altre, anche lei è a numero chiuso. L’accesso è limitato a 1015 persone e, seppur la prenotazione non sia obbligatoria, consigliamo comunque di richiederla sul sito ufficiale e di pagare online l’ingresso di 3,50 euro.

Le Piscine, Cannigione

Molto rinomata nel territorio gallurese è la spiaggia Le Piscine di Cannigione. Per raggiungerla sarà necessario percorrere un breve sentiero: una volta arrivati vi ritroverete in una baia immersa nella natura e riparata da tutti i venti. Dal 2024, per tutelarne la bellezza, è stata inserita nelle spiagge a numero chiuso. Solo 80 persone al giorno possono accedervi previa prenotazione online a partire da 72 ore prima e con pagamento di biglietto del costo di 6 euro. Non dimenticate il telefono o la prenotazione perché all’ingresso della spiaggia vi verrà richiesto l’apposito QR.

Oasi Biderosa, Orosei

L’Oasi di Biderosa è un paradiso situato nel golfo di Orosei e, da anni, a numero chiuso per salvaguardarne l’incredibile bellezza. Potete accedervi sia a piedi che con l’auto e la moto previa prenotazione sul sito ufficiale: il biglietto per entrare con l’auto è di 15 euro + 1 euro a persona, con la moto 10 euro mentre con la bici l’entrata è gratuita.

Oasi Biderosa Sardegna

Fonte: iStock

Spiaggia nell’Oasi di Biderosa
Categorie
Cagliari Idee di Viaggio mare mete storiche Sardegna siti archeologici spiagge Viaggi

Cosa vedere a Pula, gioiello nella costa Sud della Sardegna

In uno dei tratti costieri più belli della Sardegna meridionale, nella cosiddetta “costa del Sud”, sorge la piccola cittadina di Pula.

Si trova a circa 30 chilometri da Cagliari, il capoluogo sardo, ed è il punto di partenza ideale per esplorare le incantevole spiaggi della Sardegna meridionale, oltre che siti archeologici ed importanti come Nora. Il Borgo di Pula è incastonato fra la catena montuosa del Sulcis, in una piccola pianura, ed è facilmente raggiungibile da Cagliari, dal porto o dall’aeroporto, in quanto ben collegata con la città.

Si tratta della destinazione perfetta per chi vuole scoprire questo lato della Sardegna e vivere una vacanza godendo delle sue bellezze, del suo patrimonio storico, ma anche culturale e gastronomico. Ma cosa vedere e cosa fare a Pula?

Le spiagge di Pula, angoli sul mare imperdibili

La Sardegna, si sa, è una terra famosa per il suo mare limpido, considerato fra i più belli del mondo, e le sue famose spiagge, uniche e circondate dal verde della macchia mediterranea. La parte meridionale dell’isola, sopratutto qui, nei pressi di Pula, ha molto da offrire in questo senso.

Una delle attrazioni principali di Pula, infatti, è la spiaggia di Santa Margherita di Pula, lunga ben dieci chilometri, dove poter trovare un paesaggio variegato ed imperdibile, che presenta un alternarsi di sabbia fine e scogliere rocciose. La spiaggia è, grazie a queste caratteristiche, l’ideale per chi ama fare lunghe passeggiate, godendosi tramonti mozzafiato. È anche la spiaggia perfetta per chi vuole praticare sport acquatici come lo snorkeling, grazie alle sue acque chiarissime, oppure windsurf, grazie alle correnti che colpiscono questa parte della costa sarda. Inoltre, Santa Margherita di Pula, è anche la location del famoso programma televisivo Temptation Island.

Infine, per chi è alla ricerca di un luogo più tranquillo e lontano dalla folla, nei pressi di Pula si trova anche la spiaggia di Su Guventeddu. Questa spiaggia è caratterizzata da un’atmosfera più intima e rilassata rispetto le altre e con le sue acque calme e poco profonde, è l’ideale per le famiglie con bambini che vogliono passare una piacevole giornata al mare.

Molto conosciuta è anche la spiaggia di Nora, famosa per le sue acque cristalline e la spiaggia di sabbia fine dorata, che crea un contrasto unico agli occhi dei visitatori, ben attrezzata e con tutti i servizi che una buona giornata al mare richiede. Questa spiaggia, inoltre, si trova a pochi passi dell’area archeologica di Nora.

Storia e cultura nella Sardegna meridionale

La Sardegna è una terra ricca, sia dal punto di vista naturale, con i suoi paesaggi unici nel mondo, sia dal punto di vista storico, con siti e reperti storici dei diversi popoli che abitarono questa isola nel cuore del Mar Mediterraneo.

Il sito archeologico di Nora ed il teatro romano

A prova di ciò, è possibile visitare il sito archeologico di Nora che permette ai turisti di fare un vero e proprio tuffo nella storia antica di questa terra. La città di Nora, infatti, venne fondata dall’antico popolo dei Fenici, addirittura nell’ottavo secolo a.C. ed in seguito divenne un’importante città dell’impero romano.

Le rovine sono ben conservate e si distinguono templi, terme, mosaici dalla bellezza unica e l’antico teatro romano. Quest’ultimo viene considerato l’attrazione principale del sito ed ancora oggi, nel periodo estivo, questo teatro viene utilizzato per spettacoli culturali, che prendono vita nella suggestiva cornice delle rovine, per rassegne teatrali, come “la notte dei poeti” o addirittura per eventi di fama internazionale, come la sfilata itinerante di Dolce & Gabbana, tenuto all’interno di questo sito archeologico.

Visita nel centro storico del borgo di Pula

Oltre al parco archeologico di Nora, una visita del centro storico del piccolo borgo sardo è quasi d’obbligo. Camminare fra le piccole vie di Pula è un’esperienza affascinate, grazie alle sue strette e antiche viuzze acciottolate, ma anche le sue piazzette e le piccole case tipiche colorate, in grado di riflettere il fascino tipico dei borghi della Sardegna.

Fra gli edifici storici di questo centro, spicca la Chiesa di San Giovanni Battista, che venne costruita nel 1889 e che conserva ancora oggi pregevoli dipinti dell’epoca al suo interno. Oppure, poco lontano dal centro storico di Pula, si può visitare Villa Santa Maria, un bellissimo monumento in stile neoclassico, progettato anche questo nel diciannovesimo secolo, dall’architetto cagliaritano Gaetano Cima, che rappresenta un’importante testimonianza del passato nobiliare del borgo.

Le torri di avvistamento a difesa di Pula

Nei pressi di Pula si trovano anche numerosi torri di avvistamento, che vennero costruite in passato sulla costa con l’obiettivo di difendere l’isola e la città di Pula contro gli attacchi e le incursioni dei pirati. Le più importanti e tutt’ora visitate dai turisti sono la Torre di Cala d’Ostia, situata sull’omonimo promontorio di Cala d’Ostia, la Torre di San Macario, sull’isola, appunto, di San Macario e a poche centinaia di metri dalla costa, e la Torre di Coltellazzo, conosciuta anche come Torre di Sant’Efisio, in contatto visivo con le precedenti torri. Visitando queste torri sarà possibile godere di una vista unica ed imperdibile delle coste uniche di Pula.

Torre del Castellazzu, una delle torri di avvistamento nei pressi di Pula, che si affaccia sul mare azzurro al tramonto

Fonte: iStock

Torre del Coltellazzu, antica torre di avvistamento a Pula

Pula e dintorni per gli amanti della natura

Per coloro che sono alla ricerca di avventure ed attività all’aria aperta, una delle destinazioni naturalistiche più belle e notevoli nei pressi di Pula è la foresta di Is Cannoneris. È una delle formazioni più estese dell’intero Mediterraneo, oltre che essere un’importante sito di conservazione e protezione per animali come il cervo sardo, ma anche falchi, aquile reali o cinghiali.
In questa foresta sono presenti numerosi escursioni che possono essere effettuate sia a piedi, che in mountain bike e che permettono di ammirare il paesaggio incontaminato circostante.

Un’altra meta interessante per gli escursionisti è la foresta di Pixina Manna, un’area situata a breve distanza dal borgo di Pula. È possibile trovare numerosi sentieri che attraversano la ricca vegetazione di questa foresta e che portano i camminatori alla scoperta di querce secolari, fiumi e cascate, per un’esperienza nella natura sarda sicuramente indimenticabile.

Pula, nel sud della Sardegna, è una di quelle destinazioni che sa come rubare il cuore di chi la visita e creare ricordi indelebili, sia per chi è alla ricerca di mare e relax, ma anche per tutti coloro che vogliono scoprire l’affascinante storia di questa area della Sardegna e non solo.

Categorie
Africa Barriere Coralline Egitto Idee di Viaggio Mar Rosso mare Movida spiagge vacanze Viaggi viaggiare

Viaggio a Hurghada, paradiso tropicale del Mar Rosso

L’Egitto attira tantissimi viaggiatori con il suo magnetismo storico e con il fascino esercitato dai tesori della sua antica civiltà, tra piramidi e templi, al quale è impossibile resistere. Eppure, l’Egitto è la destinazione perfetta non solo per gli Indiana Jones del presente, ma anche per chi all’interesse storico unisce la voglia di relax e il desiderio di nuotare nel Mar Rosso, famoso per le sue acque cristalline e per la possibilità di praticare tante attività sportive. Una delle località più amate dove trovare tutto questo è Hurghada, un paradiso tropicale tra mare e deserto.

Un tempo tranquillo villaggio di pescatori, Hurghada è sbocciata negli ultimi anni diventando una popolare destinazione turistica e non è difficile capirne il perché. Offre sole tutto l’anno, spiagge bellissime, una barriera corallina da scoprire, una vivace vita notturna e ampie distese di sabbia che la separano dalle più affollate Il Cairo e Luxor. La città soddisfa ogni esigenza, da chi è alla ricerca di attività avventurose ed escursioni giornaliere a chi sogna di rilassarsi e godersi le sue meritate vacanze. Queste sono le cose migliori da fare e da vedere a Hurghada: arrivate fino alla fine dell’articolo per trovare anche i nostri consigli per organizzare il vostro viaggio.

Cosa fare a Hurghada

36 chilometri di spiagge che si estendono lungo tutto il tratto costiero fino al confine con il Sudan: Hurghada è una delle principali località turistiche dell’intero Egitto, tra meravigliose isole disabitate e insenature. Propone tante attività, molte delle quali sono dedicate alla scoperta del mondo sottomarino e agli sport acquatici come il windsurf, la vela e la pesca d’altura.

Esplora le bellezze del Mar Rosso

Le coste egiziane lungo il Mar Rosso sono il paradiso dei sub e non importa che siate principianti o subacquei esperti, vale la pena tuffarsi in acqua per unirsi ai pesci pagliaccio, farfalla, angelo e pappagallo. Hurghada, in particolare, è la meta perfetta per scoprire l’Egitto sottomarino grazie alla presenza di numerosi siti d’immersione, ideali per perlustrare anche le isole circostanti. Seppur la barriera corallina più vicina alla città sia considerata danneggiata a causa delle errate politiche passate, avventurandovi più al largo troverete l’eccezionale Parco Nazionale dell’Isola di Giftun.

Parte di una riserva marina protetta, offre immersioni fino a 100 metri di profondità tra la colorata foresta di coralli e la grande varietà di pesci. Raggiungibile in poco tempo con la barca, l’isola è un must per gli amanti dei fondali dove nuotano indisturbate tartarughe marine, razze, delfini e tanti coloratissimi pesci tropicali. Sull’isola si trova anche la splendida spiaggia di Mahmya, un piccolo angolo di paradiso dove godere del massimo del relax.

Se siete subacquei alle prime armi, invece, potete dirigervi verso la vicina isola di Gota Abu Ramada, nota come “l’acquario del Mar Rosso” per la moltitudine di esemplari marini che ci abitano. In quest’isola vengono organizzate anche immersioni notturne ed è considerata il luogo perfetto per gli appassionati di fotografia subacquea. Altre mete molto frequentate sono l’isola di Shadwan e Umm Qamar dove, oltre ad ammirare la fauna marina, vi ritroverete a nuotare tra i relitti come il Giannis D.

Rilassati sulle spiagge e nei beach club

Per quanto riguarda le spiagge, oltre alla già citata Al-Mahmya sull’isola di Giftun, le più note sono quella di Sahl Hasheesh, situata a una ventina di chilometri dalla città e caratterizzata non solo dalla presenza di diverse strutture di lusso, ma anche da un’attrazione sommersa molto amata: la Sunken City. Da questa spiaggia, infatti, potrete avventurarvi alla scoperta della replica del Tempio di Edfu, un’opportunità di divertimento subacqueo adatta anche ai bambini.

Per chi desidera praticare altre attività sportive oltre le immersioni, come kitesurfing, sci d’acqua e windsurf, la spiaggia da segnare è Mangroovy Beach, situata nella località di El Gouna. Questa spiaggia vanta sabbia fine e acque cristalline dalle tonalità turchesi. A 5 chilometri da qui si trova Zeytuna Beach, collocata su un isolotto e raggiungibile con una barca, mentre a 40 chilometri da Hurghada troverete la meravigliosa Sharn El Naga, nella località di Soma Bay, famosa per la sua spiaggia di sabbia bianca e per le rosse scogliere.

Agli amanti del puro relax e dei beach club, invece, consigliamo le due strutture migliori: Mahmya Beach Club, con lettini lussuosi, un giardino nel retro e serate all’insegna della musica e del divertimento, e il Playa Beach Club di El Gouna, per un’esperienza di relax davvero completa.

Spiaggia Hurghada

Fonte: 123RF

Spiaggia con ombrelloni in paglia a Hurghada

Avventura tra deserti e monasteri

Il mare, seppur tra i motivi principali per scegliere Hurghada come destinazione per le vostre vacanze, non è l’unico. Lasciandosi alle spalle le spiagge e il relax della costa, i viaggiatori più avventurosi potranno addentrarsi nel cuore del deserto egiziano, tra oasi e montagne, per un safari indimenticabile. Sono tante le escursioni proposte, da quelle in quad ai viaggi organizzati per visitare i villaggi beduini vicini: questa è un’occasione unica per scoprire le tradizioni e il modo di vivere di questa tribù, assaporando una cena tipica accompagnata da danze orientali e canzoni popolari. Assicuratevi di rimanere dopo il tramonto: il cielo limpido e incontaminato sopra le montagne lo rende il luogo ideale per osservare le stelle.

Oltre al deserto, nell’entroterra di Hurghada sono presenti anche dei monasteri copti, un gruppo etnoreligioso cristiano originario dell’Egitto. I monasteri principali da visitare sono quello di san Paolo, costruito nel V secolo e immerso tra le montagne settentrionali del Deserto Orientale, e quello di sant’Antonio. Quest’ultimo è considerato il più antico del mondo e risale al IV secolo. Per salire alla grotta dovrete percorrere 1804 gradini, ma non preoccupatevi perché lo sforzo verrà ripagato da una vista che vi lascerà senza fiato.

Escursione di un giorno a Luxor

Il comfort della spiaggia e dei lettini potrebbe dissuadervi, ma è quasi impossibile resistere alla tentazione di partecipare all’escursione di un giorno nella vicina Luxor, distante 4 ore di macchina. L’antica città di Tebe e la regione circostante ospitano molti monumenti storici, tra cui il Tempio di Karnak, la Valle dei Re e il Tempio di Hatshepsut. Se desiderate sfruttare al meglio il vostro tempo in città e vedere più siti possibili, optate per uno dei tour guidati giornalieri disponibili da Hurghada.

Il sito più visitato è sicuramente la Valle dei Re, luogo scelto per le sepolture dei sovrani del Nuovo Regno d’Egitto e che custodisce oltre 60 tombe dei faraoni, scavate direttamente nelle pareti rocciose, tra cui la più famosa, quella di Tutankhamon, scoperta nel 1922 da Howard Carter.

Tempio Luxor

Fonte: iStock

Il famoso tempio di Luxor

Shopping e vita notturna

Dopo tanto girovagare, i turisti che vogliono concedersi un giorno di riposo possono rimanere in città, soprattutto nella parte più antica nota come El Dahar, ricca di storia e tradizioni. Qui potete perdevi alla ricerca di un souvenir caratteristico tra i bazar e i mercatini di artigianato locale o lasciarvi coccolare dai sapori tipici egiziani regalandovi una cena in uno dei numerosi ristoranti situati lungo la Marina Boulevard.

A Hurghada non manca una vivace vita notturna quindi, dopo cena, meglio smaltire facendo quattro salti in discoteca, dove le più popolari si trovano nel quartiere moderno di Sekala. Per chi preferisce una serata più soft in compagnia di un ottimo drink e musica dal vivo, i migliori luoghi di intrattenimento si trovano per la maggior parte negli hotel locali.

Dove si trova e come arrivare a Hurghada

Hurghada è una città balneare capoluogo del Governatorato del Mar Rosso, con una costa che si estende per 40 chilometri. Dista 4 ore da Il Cairo (situata a nord di Hurghada) e 3 ore e mezza da Marsa Alam (situata a sud).

La città dispone di un proprio aeroporto internazionale: dall’Italia ci sono voli diretti da Roma e Milano gestiti dalla compagnia easyJet della durata di 4 ore, mentre le altre compagnie che volano in questo aeroporto sono EgyptAir, British Airways, Condor, Finnair, TUIfly e UTair Aviation. Se il vostro itinerario di viaggio prevede altre tappe, potete valutare di atterrare a Il Cairo o a Luxor (il collegamento diretto con l’Italia partirà da ottobre 2024) per poi affittare un’auto o affidarvi a un transfer privato che vi accompagni direttamente al vostro hotel di Hurghada.

Qual è il periodo migliore per andare a Hurghada?

Hurghada vanta un clima perfetto tutto l’anno ed è considerata la meta ideale per una vacanza in ogni stagione, soprattutto per evadere dal freddo degli inverni italiani. Anche in questo periodo, infatti, le temperature durante il giorno non scendono mai sotto i 23 gradi permettendo ai turisti di potersi godere la spiaggia e le bellezze sottomarine del Mar Rosso. Consigliamo di evitare i mesi da giugno ad agosto perché le temperature sono molto elevate e potrebbero compromettere il vostro soggiorno.