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Scopri Nassau: le principali attrazioni della capitale delle Bahamas

Spiagge paradisiache di sabbia bianca, mare trasparente e una vivacità tipicamente caraibica fanno di Nassau una destinazione turistica di primo piano nei Caraibi. Ma la capitale delle Bahamas non è soltanto sole e mare. Ricca di storia e cultura, conquista chiunque la visiti con una combinazione unica di avventure storiche, esperienze culturali e bellezze naturali.

Dall’architettura coloniale ai colorati mercati locali dove scovare souvenir autentici, dai numerosi forti e musei che raccontano il passato avventuroso dell’arcipelago, ai bar e locali notturni dove ballare fino all’alba, la principale città sull’isola di New Providence ha qualcosa da offrire a ogni viaggiatore.

Nassau è anche un punto di partenza ideale per esplorare le meraviglie naturali delle Bahamas con escursioni in barca alle isole vicine dove è possibile fare snorkeling tra le barriere coralline, nuotare con i maiali o semplicemente rilassarsi su spiagge deserte. E per chi cerca avventure più adrenaliniche, c’è solo l’imbarazzo della scelta, dai parchi acquatici alle immersioni subacquee.

In questo articolo, esploriamo le principali attrazioni di Nassau, dai luoghi storici alle bellezze naturali, che rendono la città un luogo imperdibile per chiunque visiti le Bahamas.

Government House

L’elegante edificio rosa e bianco in stile georgiano coloniale su Duke Street è la sontuosa residenza ufficiale del Governatore Generale delle Bahamas. Circondato da una tenuta di quattro ettari e preceduto da un’imponente scalinata, vanta una lunga storia che risale al 1737, quando fu costruito per il Governatore Richard Fitzwilliam.

Distrutto da un incendio nel 1929, il complesso fu ricostruito nel 1932 mantenendo lo stile originale, arricchito da dettagli ispirati alle sfarzose mansion del Sud degli Stati Uniti, sebbene il colore rosa pastello e le persiane bianche siano inconfondibilmente bahamiani. Gli interni, invece, conservano l’eleganza della ristrutturazione effettuata dalla Duchessa di Windsor negli anni ‘40. Oltre a essere la residenza ufficiale del Governatore Generale, Government House è anche una popolare attrazione turistica, aperta al pubblico per visite guidate.

Fort Charlotte

Il più grande dei tre forti che si trovano a Nassau, Fort Charlotte sorge a breve distanza da West Bay Street, su una collina che domina l’estremità occidentale del porto, da cui si gode una vista strepitosa che abbraccia la città fino a Paradise Island. Costruito nel 1789 da Lord Dunmore, fu chiamato Fort Charlotte in onore della moglie di Re Giorgio III; successivamente furono aggiunti il bastione centrale, Fort Stanley, e la parte occidentale, Fort D’Arcy.

Aperto al pubblico, si possono visitare i bastioni, le prigioni e i tunnel sotterranei, e per chi volesse approfondire la storia militare delle Bahamas, ci sono tour guidati che raccontano le numerose vicende belliche che hanno visto il forte protagonista.

Paradise Island

Collegata a Nassau da due ponti, Paradise Island è una delle destinazioni più popolari delle Bahamas. Su questo isolotto paradisiaco sorge l’Atlantis Resort, un grandioso complesso turistico che oltre a lussuose sistemazioni di vario tipo, che spaziano dalle iconiche torri del Royal all’elegante The Cove Atlantis, include varie attrazioni per tutta la famiglia.

La più famosa è l’Aquaventure, un enorme parco acquatico con scivoli mozzafiato, cascate artificiali, piscine e un acquario a tema che ricrea le rovine della città perduta di Atlantide, dove si possono ammirare squali, mante e altre creature marine. Ci sono poi un campo da golf a 18 buche, il più grande casinò dei Caraibi, oltre a decine di bar, ristoranti, lounge e nightclub. Oltre al relax sulle spiagge da sogno che circondano l’isola, Paradise Island offre la possibilità di praticare svariate attività acquatiche, tra snorkeling, immersioni subacquee e pesca d’altura.

Pirates of Nassau Museum

Il Pirates of Nassau Museum (Museo dei Pirati di Nassau) è una tappa obbligata per chiunque voglia fare un tuffo nella storia avventurosa delle Bahamas. Situato in pieno centro, è un’esperienza coinvolgente e divertente per tutte le età. Attraverso la ricostruzione della nave pirata Revenge, reperti storici e mostre interattive, la visita è un’emozionante immersione nell’epoca d’oro della pirateria, dal 1690 al 1720, quando a Nassau c’era la più alta concentrazione di bucanieri del Nuovo Mondo che infestavano le acque turchesi dei Caraibi.

Durante il tour della durata di circa mezz’ora, si scoprono affascinanti storie di personaggi leggendari come Barbanera e si possono ammirare le ricostruzioni degli alloggi in cui vivevano, gli strumenti e le armi che utilizzavano negli assalti e nelle battaglie, ricreate con suggestivi effetti di suoni e luci.

Christ Church Cathedral

Fondata nel 1670, la Christ Church Cathedral (Cattedrale della Chiesa di Cristo) è stata il primo luogo di culto costruito nelle Bahamas e pertanto è considerata la “chiesa madre” di tutte le chiese anglicane dell’arcipelago. L’edificio originale fu distrutto dagli spagnoli nel 1684, e dopo diverse ricostruzioni nel 1861 fu inaugurato l’attuale santuario.

Nello stesso anno, la chiesa parrocchiale divenne cattedrale anglicana episcopale e Nassau fu ufficialmente proclamata città. Restaurato più volte nel corso del XX secolo, lo storico luogo di culto situato in George Street, nel centro di Nassau, oltre che un importante monumento storico, continua a essere un fondamentale punto di riferimento per la comunità locale.

National Art Gallery of the Bahamas

La National Art Gallery of The Bahamas (Galleria Nazionale d’Arte delle Bahamas) è un luogo imperdibile per scoprire i più celebri artisti caraibici e i nuovi talenti emergenti. La galleria offre uno spaccato della creatività e dell’identità culturale delle Bahamas, attraverso una notevole collezione di opere, che spaziano dalla pittura alla scultura, dalla fotografia all’arte contemporanea.

Ospitata nella storica Villa Doyle nel centro di Nassau, è articolata in quattro spazi distinti che attraverso la conservazione, l’esposizione e l’interpretazione dell’arte bahamiana storica e contemporanea, educano, ispirano ed emozionano i visitatori. Oltre ad ammirare le opere esposte che illustrano il passato e il presente dell’arcipelago, i visitatori possono partecipare a workshop, attività creative e programmi per bambini che rendono la galleria una destinazione ideale per tutta la famiglia.

Government House, Nassau

Fonte: iStock

Government House, Nassau, Bahamas

Straw Market

Nel cuore di Bay Street, tra boutique di lusso e negozietti, il famoso Straw Market (mercato della paglia) di Nassau offre il meglio dell’artigianato bahamiano. Dai caratteristici cappelli di paglia alle borse colorate, dalle bambole naive alle sculture in legno, ogni oggetto è un pezzo unico realizzato a mano dagli abilissimi artigiani locali che tramandano l’antica tradizione della lavorazione della paglia.

Un’attività che risale agli anni Quaranta, quando la tessitura della paglia era un’abilità essenziale per la sopravvivenza degli abitanti delle Bahamas, che utilizzavano i cesti intrecciati per la raccolta di frutti e la pesca. Nonostante mercatini simili siano disseminati in tutta l’isola, l’originale Straw Market con la sua atmosfera elettrizzante continua a essere un’imperdibile attrazione di Nassau.

Queen’s Staircase

Conosciuta anche come “The 66 Steps” (I 66 gradini), la Queen’s Staircase (Scala della Regina) è un’imponente scalinata scolpita nella roccia dagli schiavi alla fine del XVIII secolo per collegare la città al Fort Fincastle. Per questo rappresenta un luogo storico imperdibile, potente simbolo della forza e della resilienza del popolo bahamiano.

Il nome è un omaggio alla Regina Vittoria, salita al trono nel 1837, sotto il cui regno i britannici costruirono una serie di fortificazioni, tra cui Fort Fincastle, Fort Montagu e Fort Charlotte, per difendere l’isola dagli attacchi dei pirati che imperversavano nell’arcipelago. Circondata da un lussureggiante giardino tropicale, per il suo grande valore storico è una delle attrazioni più visitate di Nassau.

Spiagge di Nassau

Non si può dire di essere stati a Nassau senza aver trascorso qualche ora di relax sulle spiagge paradisiache che circondano la città. La favolosa Cable Beach, un nastro di sabbia bianca bagnato da acque cristalline su cui si affacciano resort di lusso, casinò e ristoranti, è la più celebre e frequentata, soprattutto da chi ama gli sport acquatici. Un’altra spiaggia molto conosciuta è Love Beach, più tranquilla e appartata, ideale per lo snorkeling grazie alla vicinanza alla barriera corallina. Mentre Junkanoo Beach, situata vicino al centro, è una vivace spiaggia pubblica, molto popolare tra i locali e i turisti, che vengono per rilassarsi, nuotare e godersi l’atmosfera festosa.

Nassau Botanical Gardens

Una vera oasi di verde e tranquillità, meta perfetta per una rilassante passeggiata, il Giardino Botanico di Nassau ospita una vasta collezione di piante tropicali ed essenze esotiche. Ricavato nel luogo della vecchia cava da cui furono estratte le pietre utilizzate per la costruzione di Fort Charlotte, è stato inaugurato il giorno della proclamazione dell’indipendenza delle Bahamas, il 10 luglio 1973. Si estende su una superficie di circa 18 acri, dove trovano dimora oltre 600 specie di flora tropicale, tra cui la bignonia gialla, il fiore nazionale delle Bahamas.

Ardastra Gardens & Wildlife Conservation Centre

Originariamente creati come riserva naturale dall’orticoltore giamaicano Hedley Edwards negli anni ’50, i Giardini Ardastra sono diventati nel tempo un vero e proprio centro di conservazione della fauna selvatica che ospita un piccolo zoo di circa 200 animali, tra mammiferi, uccelli e rettili che hanno trovato il loro habitat in questo meraviglioso giardino tropicale.

Situato a breve distanza dal giardino botanico, durante la visita sono possibili incontri ravvicinati con pavoni, pappagalli, serpenti e tanti altri animali. Anche se il centro è famoso soprattutto per la sua colonia di fenicotteri rosa, l’uccello nazionale delle Bahamas, che come vere star si esibiscono ogni giorno nell’elegante “marcia dei fenicotter” sfilando a suon di musica, perfettamente sincronizzati, lungo i vialetti del parco.

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Mandelieu-La Napoule, la vera Costa Azzurra dei francesi

Gli italiani amano la Costa Azzura, ma i numeri dimostrano che più in là di Cannes difficilmente arrivano. Eppure, appena dopo la città del Festival del cinema c’è una località di villeggiatura inaspettata, che offre tantissime attrazioni turistiche, ma che i nostri connazionali non conoscono ancora. Si tratta di Mandelieu-La Napoule, una cittadina di mare – ma non solo – a due passi dalla mondanità della Croisette da una parte e dalla natura meravigliosa del Var, dall’altra, caratterizzata da quella meravigliosa roccia color ocra del massiccio dell’Estérel. Qui, difficilmente si sente parlare italiano essendo una meta frequentata soprattutto dai francesi, ed è il luogo migliore dove trascorrere una vacanza sentendosi un vero local.

La cittadina costiera di Mandelieu-La Napoule offre diverse spiagge, naturalmente, ma si trova anche alla foce di ben due fiumi navigabili, la Siagne e il Riou de l’Argentière, costeggiati da sentieri percorribili a piedi o in bicicletta e quindi non è solo una località di mare come le altre. E non è tutto. In questa cittadina del Sud della Francia, che conta poco più di 20mila abitanti, ci sono anche diverse attrazioni culturali (ci sono ben quattro castelli) e una vivace vita notturna grazie ai tanti locali e ristoranti dove trascorrere belle serate estive.

E non è ancora finita, perché Mandelieu è soprattutto d’inverno che dà il meglio di sé. Tra gennaio e febbraio, infatti, quando fiorisce la mimosa che colora di giallo i numerosi giardini e l’intera città, attira ancora parecchi turistic, tanto che questo evento di stagione viene festeggiato con un festival dedicato a questo delicato fiore giallo. Alla mimosa s’ispirano anche piatti, profumi e persino gelati. Ma ecco cosa fare a Mandelieu-la-Napoule e perché sceglierla come vostra meta delle vacanze.

Mare e spiagge a Mandelieu-La Napoule

A Mandelieu ci sono ben sette spiagge. Sicuramente, la spiaggia più scenografica dove andare d’estate a Mandelieu-La Napoule è quella sotto il castello, la Plage du Château de La Napoule, ma ce ne sono altre dai nomi evocativi come la Plage des Sables d’or, Plage des Dauphins, Plage de la Rague – un angolino poco noto alla fine del sentiero litorale – e Plage de la Raguette, la Plage Robinson e la Plage Font Marina.
Il mare, con i suoi sette porti (pubblici e privati), e i due fiumi sono sicuramente le principali attrattive dell’estate qui.

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Fonte: ©Camille Moirenc / OTC Mandelieu

La Plage de La Rague a Mandelieu

Dai porti, dove sono attraccata decine di piccole barche non più lunghe di 25 metri, partono le imbarcazioni che conducono gli appassionati di immersioni alla scoperta de fondali marini nel Golfe de la Napoule e hanno sede diversi centri nautici che organizzano ogni sorta di sport acquatico. Ma a Mandelieu si può navigare anche sui fiumi con piccole barche, anche elettriche. Proprio per l’immagine delle barche attraccate lungo le rive dei due fiumi con i pontili che portano direttamente nelle case viene la città spesso paragonata alla Miami Beach della Costa Azzurra.

Attività nella natura

Una delle caratteristiche di Mandelieu è che, pur essendo una cittadina di mare, offre tantissime attività all’aria aperta nella natura non per forza legate al mare, in quanto è ricca di parchi e di giardini. I più belli da visitare sono i giardini del Castello di La Napoule, fatti realizzare dall’ultima proprietaria del castello, Marie Clews, che vi si trasferì a vivere col marito Henry negli Anni ‘20 trasformando un maniero medievale in un luogo romantico con torri e affacci sul mare che ben si integrano con gli alberi centenari del parco e le splendide aiuole fiorite. Mecenati dell’arte, la coppia – e in seguito la fondazione a loro dedicata, Napoule Art Foundation – hanno integrato la proprietà con installazioni artistiche moderne e opere di artisti che vengono ospitati regolarmente ancora oggi.

Se questo giardino è tutto da ammirare, le Berges de Siagne sono tutte da vivere, con i sentieri, i percorsi sportivi, gli attrezzi per il fitness, i giochi per i bambini, gli spazi per i pic-nic, gli immancabili campi da bocce, i pontili delle barche che, grazie al clima mite delle Alpi marititme, sono fruibili tutto l’anno e, solo d’estate, invece, il Théâtre Robinson, dove si tengono concerti all’aperto.

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Fonte: ©Camille Moirenc / OTC Mandelieu

In bicicletta lungo le Berges de Siagne a Mandelieu

Il lungofiume confina anche con i due campi da golf da 18 buche e con il bellissimo Parc des Oliviers, che ospita decine di ulivi e di piante aromatiche. In occasione del Festival des Jardins della Costa Azzurra, che si tiene ogni due anni ad aprile (il prossimo è nel 2025) in diverse località del Sud della Francia, ospita anche delle creazioni temporanee. E poi c’è il Parc Emmanuelle de Marande, uno dei più recenti giardini nati a Mandelieu-La Napoule che ospita un arboretum di mimose considerato un vero e proprio museo con oltre specie diverse di questo splendido fiore al quale ogni anno a febbraio viene dedicata una festa, la Fête du Mimosa.

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Fonte: ©Camille Moirenc / OTC Mandelieu

Passeggiate nella natura lungo la Siagne

Cosa vedere a Mandelieu-La Napoule

Alcune le abbiamo già anticipate. Oltre all’iconico Château de La Napoule, visibile sia dalla strada sia dal mare, con il suo pittoresco camminamento, di origine medievale, costruito e ricostruito più volte nel corso dei secoli ce n’è un altro che domina Mandelieu dall’alto e si tratta dello Château d’Agecroft, un edificio neo-medievale con tanto di torri e merletti. Questo castello non si può visitare perché in realtà ospita una casa vacanze fatta costruire negli Anni ’20 per ospitare le famiglie dei minatori normanni – e per queto viene chiamato Château des Mineurs – e ancora oggi offre ospitalità sociale.

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Fonte: ©Camille Moirenc / OTC Mandelieu

Lo Château Agecroft o Château des Mineurs a Mandelieu-La Napoule

Ma a Mandelieu c’è un terzo castello: si tratta dei resti dell’antica fortezza a difesa della città che domina ancora oggi dall’alto del Mont San Peyre e che si può raggiungere a piedi seguendo un sentiero. Da lassù si gode di una vista impagabile non solo sulla città ma anche su Cannes, sulle Isole di Lérins (Sainte-Marguerite e Saint-Honorat) e su tutto il Mediterraneo. E non è finita, perché ce ne sarebbe anche un quarto, lo Château de la Tour, che però è in stato di abbandono.

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Fonte: ©Christian Retaggi

Le rovine del castello sul Mont San Peyre a Mandelieu

I quartieri di Mandelieu-La Napoule

Alcuni di questi quartieri sono perfetti da vivere dopo l’ora del tramonto perché sono un susseguirsi di locali, ristoranti e negozi, come La Napoule, dove si trova anche la piccola stazione ferroviaria appena sistemata e che è un piccolo bijoux, perfetta per visitare la cittadina anche senz’auto e per raggiungere tutte le località della Costa Azzurra senza stress. È il quartiere storico della città e anche il più romantico, con le sue strade  ripavimentate di recente, le piazzette e le fontane illuminate da lampioni artistici. Confina con il quartiere Capitou, un piccolo villaggio provenzale nel cuore di Mandelieu che un tempo era quello dei coltivatori di mimose.

Due quartieri stanno per diventare green e sostenibili e sono Le termes e Minelle, dove sono in fase di realizzazione parchi e strade pedonali che saranno ultimati nei prossimi anni. E poi c’è il bord de mer, con i suoi ristoranti terrazzati a picco sul mare e il quartiere sparso sulle colline di Mandelieu. Se cercate una Costa Azzurra diversa e oltre le solite mete già battute dagli italiani questa sicuramente fa per voi.

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Fonte: ©Camille Moirenc / OTC Mandelieu

Panorama su Mandelieu-La Napoule
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Un’oasi di pace dove trascorrere le vacanze in Sardegna

La Sardegna è una destinazione vacanziera ormai rinomata; grazie alle sue spiagge mozzafiato, l’acqua cristallina, la natura incontaminata e la ricca storia culturale, stupisce e incanta tutti i suoi visitatori. Se sei alla ricerca di un campeggio che offra tutto questo e molto di più, il Camping Cala D’Ostia è la scelta perfetta. Situato sulla costa sud-orientale dell’isola, questo luogo magico offre un ambiente familiare e accogliente, immerso nella natura e con una vista spettacolare sul mare. Il camping si trova a 6 km da Pula, un’incantevole comune situato nella provincia di Cagliari.

Alla scoperta di Pula

Pula è una destinazione imperdibile per chi desidera immergersi nella bellezza naturale e nella ricca storia della Sardegna. Questo pittoresco borgo è celebre per le sue spiagge mozzafiato, le antiche rovine e la vivace atmosfera culturale. La storia di Pula è profondamente legata al sito archeologico di Nora, una delle più antiche città fenicie della Sardegna, successivamente colonizzata dai Romani. Le rovine di Nora, con il suo teatro, le terme e i mosaici ben conservati, offrono un viaggio affascinante nel passato, permettendo ai visitatori di esplorare le testimonianze di civiltà millenarie. Oltre alla sua importanza storica, Pula è rinomata per le sue spiagge spettacolari. La spiaggia di Nora, con la sua sabbia dorata e le acque cristalline, è perfetta per rilassarsi al sole e nuotare in un mare turchese. La vicina spiaggia di Su Guventeddu è ideale per gli amanti degli sport acquatici.

Un rifugio verde di pace e serenità

Il Camping Cala D’Ostia è immerso in una lussureggiante area verde di oltre 75.000 mq, ricca di pini ed eucalipti. Questa oasi di silenzio, pace e tranquillità è il luogo ideale per una vacanza rilassante a contatto con la natura. Le piazzole per camper, roulotte e tende sono dotate di servizi essenziali come il camper service e l’attacco luce, garantendo un soggiorno confortevole per tutti gli ospiti. Inoltre, questo campeggio in Sardegna offre roulotte a noleggio per chi desidera una soluzione abitativa più comoda.

Posizione privilegiata

Il Camping Cala D’Ostia gode di una posizione privilegiata, affacciato direttamente sul mare e a soli 50 metri da spiagge di sabbia e scogli. Questa posizione lo rende un punto di partenza ideale per esplorare le meravigliose spiagge della zona, come la famosa spiaggia di Chia, e per visitare importanti siti archeologici come gli scavi punico-romani di Nora e le rovine di Pula. Le rovine di Nora a Pula sono un affascinante sito archeologico che risale all’epoca fenicia e romana. Qui, i visitatori possono esplorare antichi teatri, terme e mosaici ben conservati, immergendosi nella storia millenaria di una delle città più antiche della Sardegna.

Servizi e comfort

Al Camping Cala D’Ostia, gli ospiti possono usufruire di numerosi servizi pensati per rendere la loro vacanza il più confortevole e piacevole possibile. Il campeggio dispone di un mini market e di un bar/tabacchi, dove è possibile reperire tutto il necessario senza doversi spostare. La pizzeria del campeggio è il luogo perfetto per trascorrere una serata in allegria con gli amici, gustando deliziose pizze cotte al forno.

Attività e divertimento per tutti i gusti

Per chi ama lo sport e il divertimento, il Camping Cala D’Ostia offre un campo da calcetto, il noleggio di mountain-bike e un parco giochi per bambini. Nei fine settimana, l’intrattenimento musicale e l’animazione per bambini rendono le serate ancora più speciali. Il campeggio organizza anche escursioni per visitare le meravigliose spiagge, i monumenti archeologici e i boschi delle montagne del parco naturale del Sulcis, situato nel sud-ovest della Sardegna: un tesoro di bellezze naturali e storiche. Tra i suoi paesaggi montuosi, i visitatori possono scoprire antichi reperti archeologici che testimoniano la ricca storia dell’isola. Le rovine fenicie e romane, come quelle di Nora, offrono uno sguardo affascinante sulle civiltà passate. I boschi delle montagne del Sulcis, coperti da fitti lecci e macchia mediterranea, sono un rifugio perfetto per gli amanti della natura. Questi boschi ospitano una fauna variegata, tra cui cervi, cinghiali e aquile reali. Sentieri escursionistici ben segnalati permettono di esplorare questo paradiso naturale, offrendo panorami mozzafiato e un’esperienza di immersione totale nella natura incontaminata della Sardegna.

All’avventura a bordo di una E-Bike

Fino a metà settembre, gli ospiti del Camping Cala D’Ostia possono usufruire del noleggio di e-bike per esplorare comodamente il territorio circostante. Con una bici elettrica, è possibile raggiungere in poco tempo molte spiagge stupende e siti di interesse storico, come gli scavi di Nora. Questo modo ecologico e divertente di scoprire la Sardegna permette di immergersi completamente nella bellezza del paesaggio senza fatica.

Eventi e cultura

La zona intorno al Camping Cala D’Ostia è ricca di eventi culturali, soprattutto durante l’estate. Artisti nazionali e internazionali si esibiscono in concerti e spettacoli, offrendo intrattenimento di alta qualità per i visitatori. Inoltre, a soli 6 km di distanza, si trova la vivace cittadina di Pula, che offre numerosi servizi come posta, banche e farmacie, oltre a un’ampia scelta di ristoranti, pizzerie, bar e pub. Le piazze di Pula sono spesso animate da eventi e manifestazioni che rendono ogni serata un’occasione speciale.

Escursioni e storia millenaria

Il Camping Cala D’Ostia è il punto di partenza ideale per avventurarsi in escursioni emozionanti. Gli ospiti possono esplorare i monumenti archeologici della città fenicio-punica di Nora, le torri spagnole lungo la costa e i boschi del parco naturale del Sulcis. Queste escursioni offrono l’opportunità di scoprire la storia e la cultura della Sardegna, immersi in paesaggi mozzafiato.

Perché scegliere il Camping cala D’Ostia

Il Camping Cala D’Ostia è più di un semplice campeggio: è un luogo dove la natura, la cultura e il divertimento si incontrano per offrire un’esperienza di vacanza indimenticabile. Il Camping offre numerosi svaghi e attività per gli amanti del relax; gli appassionati di storia e per chi è in cerca di nuove scoperte e avventure. Grazie alla sua posizione privilegiata, alle strutture confortevoli e alle numerose attività disponibili, il Camping Cala D’Ostia rappresenta la scelta ideale per una vacanza indelebile nella magica Sardegna.

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Cosa fare a Mellieha, tra spiagge e natura incontaminata

Situata nella parte nord dell’isola di Malta, in una posizione pittoresca adagiata sulla cima di un crinale fra St. Paul’s Bay e Mellieħa Bay, Mellieha rappresenta una meta turistica molto amata sia dai maltesi che dai turisti stranieri. Una piccola cittadina che, con i suoi poco più di 7.500 abitanti, offre lo scenario ideale in cui trascorrere una vacanza estiva all’insegna di mare, relax e divertimento. È qui che si trovano alcune delle spiagge più frequentate di tutto l’arcipelago maltese, come Ghadira Bay, oltre che parchi a tema per intrattenere le famiglie, siti storici e parchi naturali.

Questi i nostri consigli per scoprire cosa fare a Mellieha e tante informazioni utili per aiutarvi a pianificare al meglio il vostro viaggio.

Breve storia di Mellieha

Prima di raccontarvi cosa fare a Mellieha, facciamo un passo indietro nel tempo e immergiamoci nella sua storia. Le tracce degli insediamenti più antichi nell’area di Mellieha risalgono al 3000 a.C. Sono stati trovati resti di templi, grotte, tombe e utensili databili al periodo neolitico. Le grotte attorno alla città furono usate come abitazioni dalla popolazione locale fino all’inizio del Medioevo. Secondo la tradizione, intorno al 60 d.C., San Luca, in viaggio con San Paolo, ha fatto naufragio a Malta e, raggiunta una delle grotte di Mellieha, vi ha dipinto un’immagine della Vergine Maria.

Fu britannica per un paio di secoli, poi non britannica e indipendente, ma prima di allora rappresentava l’area meno abitata di Malta a causa della sua conformazione geografica che permetteva ai nemici facili approdi alla sua baia. E saranno proprio le ondate di invasori e coloni – fenici, arabi, italiani – a lasciare dietro di sé, sia in questa cittadina che sull’isola in generale, diverse eredità in termini di lingua, edifici e cibo.

Ghajn Tuffieha a Mellieha

Fonte: iStock

La torre sulla baia di Ghajn Tuffieha a Mellieha

Cosa vedere a Mellieha

Una vacanza a Mellieha è sinonimo di relax, ma non mancano alcune attrazioni storiche da visitare per arricchire le vostre giornate o parchi a tema dove trascorrere momenti spensierati insieme a tutta la famiglia.

Siti di interesse storico

Tra gli edifici più belli di Mellieha c’è sicuramente la chiesa parrocchiale, o Chiesa della Natività della Vergine Maria, realizzata con uno stile splendidamente barocco e risalente al XIX secolo. Con la sua imponenza domina il paesaggio affacciato sulla baia, mostrando con fierezza l’enorme cupola e le cinque campane importate da Milano. Al suo interno, invece, la chiesa contiene opere di artisti maltesi famosi all’epoca dei lavori di costruzione, come Giuseppe Cali.

Nella parte sud della chiesa potrete ammirare il Santuario di Nostra Signora di Mellieha, benedetto da Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita a Malta. La particolarità di questo santuario è che nasce come grotta naturale consacrata a chiesa cattolica e custode di un importante affresco in stile bizantino raffigurante la Madonna con Gesù Bambino posizionato sul braccio destro.

Con il suo colore acceso, un altro edificio storico che contraddistingue il paesaggio di Mellieha è la Torre Rossa o Torre di Sant’Agata. Lo scopo della fortificazione, eretta nel 1600, era il controllo e la difesa dello stretto tra Malta e Gozo: ospitava a Mellieha una guarnigione di 30 uomini, cinque cannoni e provviste in caso di assedio.

L’edificio è a base quadrata, con quattro grandi torri angolari che si ergono dalla base e le mura sono spesse quattro metri. Usata successivamente dagli inglesi come torre d’avvistamento, è stata impiegata durante entrambe le guerre mondiali. Il restauro, terminato nel 2001, l’ha riportata alle condizioni originarie ed è oggi aperta al pubblico, il quale può salire sulla cima per godere del panorama sulla baia.

Popeye’s Village, il villaggio di Braccio di Ferro

Costruito come set per il film dedicato a Braccio di Ferro e interpretato da Robin Williams, oggi questo villaggio affacciato su Anchor Bay rappresenta una delle attrazioni più visitate sull’isola di Malta. Si tratta di un parco divertimenti per bambini che offre tante attività diverse come spettacoli e giochi gonfiabili, mentre agli adulti propone una vista privilegiata sulla baia. I prezzi dei biglietti d’ingresso cambiano in base alla stagione, vi consigliamo quindi di controllare sul sito ufficiale per aggiornamenti.

Villaggio Popeye Malta

Fonte: iStock

Vista sul villaggio di Popeye

Riserva naturale di Ghadira

La Riserva naturale di Ghadira, situata vicino all’omonima baia, è un parco naturale con numerose specie animali e vegetali altamente protette dalle autorità e da una ONG locale, la Birdlife Malta. La riserva sorge su un’area di sette ettari composta da un lago salmastro e zone lagunari. Qui potete ammirare usignoli, gallinelle, anatre, martin pescatori, aironi, trampolieri e moltissimi passeriformi.

La riserva ospita anche molte specie animali e vegetali indigene, come il coniglio selvatico, il riccio, il camaleonte, il geco, il serpente leopardo e alcune piante alofite. La riserva di Ghadira ospita circa 140 specie di uccelli migratori che ogni anno trovano qui l’habitat adatto per una pausa durante il loro lungo viaggio.

Le spiagge di Mellieha

Le spiagge sul tratto di costa di Mellieha sono molto amate soprattutto perché composte prevalentemente da sabbia. La più grande è Ghadira Bay, perfetta per le famiglie che viaggiano con bambini perché le acque sono calme e poco profonde, ideali per fare il bagno in tutta sicurezza. Qui troverete anche bar e stabilimenti balneari dove affittare sdraio, ombrelloni o pedalò.

Da Mellieha potete raggiungere anche Paradise Bay, la quale offre una vista splendida su Comino e Gozo. Le sue acque cristalline sono perfette per nuotare e trascorrere una giornata all’insegna del relax ma, essendo molto piccola, consigliamo di arrivarci presto per assicurarvi un posto. Infine, una zona tranquilla dove prendere il sole è Armier Bay, suddivisa in Armier e Little Armier, frequentata soprattutto dai locali perché scomoda da raggiungere per i turisti che non possiedono un’auto.

Come arrivare a Mellieha

Una volta sbarcati all’aeroporto internazionale di Malta, il modo più economico per raggiungere Mellieha è prendere l’autobus della linea X1. Se invece preferite una soluzione più veloce, potete noleggiare un’auto o uno scooter. Se arrivate da La Valletta e non avete un veicolo a vostra disposizione, potete salire sull’autobus 41 o 42.

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Dove vedere le più belle conchiglie di mare in Italia

Coloratissime e dalle forme più spettacolari, minuscole oppure incredibilmente grandi, le conchiglie sanno ammaliare come poche altre cose al mondo. Gli antichi greci e romani le vedevano come simboli di rinascita e di prosperità: quei gusci variopinti venivano dal mare e così anche le popolazioni, che dallo stesso mare ricavavano la vita. Non è un caso se ancora oggi siano considerate elementi legati alla nascita e all’amore. Sono una delle maggiori espressioni della perfezione della natura, e noi ci innamoriamo ogni volta che ne incontriamo una, piccola o grande che sia.

Se in passato, durante una vacanza al mare, era consuetudine raccogliere le conchiglie dai bagnasciuga per poi portarle a casa conservandole come ricordi indelebili, oggi questo non è più possibile. Ma se la legislazione statale e molteplici regolamentazioni regionali e locali proibiscono tale pratica, nulla vieta la loro ricerca visiva tra gli arenili sabbiosi delle spiagge italiane più ricche di esemplari.

La legge italiana sulla raccolta di conchiglie

In Italia la legge parla chiaro: non è possibile raccogliere sabbia, conchiglie, alghe e sassi dalle spiagge dello Stivale. Una decisione presa per tutelare e salvaguardare l’ambiente, preservando la flora e la fauna del nostro Paese. Infrangendo la norma si può incorrere in multe salatissime.

A stabilirlo è l’articolo 1162 del Codice della navigazione, che prevede che “chiunque estrae arena, alghe, ghiaia o altri materiali nell’ambito del demanio marittimo o del mare territoriale ovvero delle zone portuali della navigazione interna, senza la concessione prescritta nell’articolo 51, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.549,00 a euro 9.296“.

Ad inasprire la legge nazionale sono le ulteriori delibere regionali e comunali, che possono decidere di imporre ulteriori tutele e divieti a determinate zone sensibili. Ne è un esempio la Sardegna, che in più aree ha imposto a livello locale e regionale divieti e linee guida di comportamento per proteggere i luoghi naturali e le spiagge dai grandi afflussi di turisti provenienti da tutto il mondo, una situazione che sta mettendo in difficoltà sia le realtà più piccole che le grandi città.

Regole sulla raccolta delle conchiglie di mare: cosa dice la legge italiana

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Conchiglia sulla spiaggia

Alla ricerca delle conchiglie: cosa fare senza raccoglierle

La tutela degli ambienti naturali e degli ecosistemi è ormai di vitale importanza, in Italia come nel resto del mondo, e il divieto di raccogliere conchiglie è uno dei numerosi sforzi messi in atto per preservare ciò che il passaggio dell’uomo potrebbe rovinare per sempre.

Ecco allora che la vecchia usanza di raccogliere le conchiglie in spiaggia può essere sostituita dalla loro ricerca visiva durante una camminata lungo il bagnasciuga, fotografandole e costruendo così un album dei ricordi digitale. Un’attività rilassante se fatta in solitaria, ma anche stimolante e arricchente, soprattutto se svolta in famiglia, accompagnando i bambini in una divertente “caccia al tesoro” a tema conchiglie. Una volta raccolte quante più fotografie che immortalano diverse varietà di gusci colorati, allora non resta che cercarne la specie e la loro curiosa storia. Sì, perché dietro ad ogni conchiglia c’è un mondo tutto da scoprire.

Dove trovare le conchiglie di mare

Non è sempre facile trovare conchiglie sulle spiagge, soprattutto quelle più particolari. Quali sono allora i luoghi migliori nei quali andare alla ricerca delle più belle conchiglie in Italia?

Uno dei luoghi per eccellenza per l’avvistamento di splendide specie colorate è il Lido delle Conchiglie, in Salento: un’ampia insenatura naturale situata tra l’estremità nord di Gallipoli e la Montagna Spaccata, un’imponente costone roccioso a picco sul mare. Qui, la sabbia fine e chiara della spiaggia si mischia a un’infinità di conchiglie dalle forme e dai colori più disparati. Uno spettacolo per gli occhi, che dona il nome a questo tratto di costa dalla bellezza disarmante.

Restando in Puglia, un altro luogo ricco di conchiglie è l’Area Marina Protetta e Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto. Qui, lungo la paradisiaca spiaggia Torre Guaceto, si nasconde una piccola caletta di 88 metri fatta interamente di conchiglie. Una quantità incredibile di gusci dai mille colori che rendono il paesaggio quasi surreale. Raggiungibile solo dopo una lunga camminata, è un incredibile luogo in cui la natura è capace, ancora una volta, di stupire e incantare.

Spiaggia di Torre Guaceto, in Puglia

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Spiaggia di Torre Guaceto, Puglia

Si trova in Friuli-Venezia Giulia, invece, l’isola di Martignano, facente parte delle Isole della Laguna di Marano. Chiamato anche “isola delle conchiglie”, è un isolotto deserto ricco di esemplari di conchiglie di ogni tipo. Per raggiungerla è necessario prendere una delle barche che la collegano con Lignano Sabbiadoro, e che organizzano tour guidati.

L’Italia è ricca di spiagge che custodiscono un’infinità di conchiglie da ammirare e fotografare. Oltre a quelle già citate, merita una menzione speciale anche la spiaggia di Randello (Ragusa), vicina a Scoglitti. Un arenile che si trova dietro alle dune della Riserva di Randello e disseminato di piccole grandi bellezze che un tempo contenevano i molluschi.

Conchiglie: tipi principali e come riconoscerli

Una delle conchiglie che si trovano di solito sulle spiagge italiane è quella chiamata “cuore” per via della sua forma. Queste conchiglie sono solitamente di colore giallo-rossiccio e hanno dimensioni variabili tra 3 e 5 centimetri. Altrettanto comuni sono le “patelle“, di forma conica e ovale e di colore grigio: da vive si possono trovare attaccate agli scogli.

Tra le conchiglie più interessanti che si possono scovare sulle spiagge italiane ci sono quelle della famiglia dei Pettini a cui appartiene anche la capasanta o, appunto, pettine di mare. Sono conchiglie piuttosto grandi e la loro dimensione varia tra i 12 e i 14 centimetri. Un’altra varietà molto presente sugli arenili del Belpaese è quella detta “lumachina“, una spirale di circa 3 cm con fasce alternate giallastre e brune. Più stretta e affusolata è la Campanile, giallo bruna ma a volte anche tutta bianca, che va dai 2 ai 6 cm.

Più particolari sono le conchiglie Murice, dalla forma rigonfia che si allunga stringendosi verso un’estremità, con piccole punte su tutta la superficie. Misura dai 6 ai 10 cm ed è bellissima.

Ci sono poi conchiglie rare come l’Orecchio di San Pietro – con la sua madreperla brillantissima – e l’Occhio di Santa Lucia, ambitissimo da chi realizza gioielli.

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Vacanze senza inibizioni, scopri le migliori mete naturiste

Sentirsi liberi e slegati dalle convenzioni sociali, vivendo in armonia con la natura ed esplorando una prospettiva diversa da quella a cui si è abituati. È questo che spinge molte persone a provare l’esperienza del nudismo e del naturismo in vacanza. Un fenomeno che inizialmente era riservato a una piccola nicchia, ma che negli ultimi anni sta vivendo una fase di grande vitalità.

C’è chi l’ha già fatto una volta, chi è un habitué e chi vorrebbe provare l’avventura di restare del tempo senza indumenti e trascorrere una giornata di vacanza in spiaggia o in altre aree naturali in totale libertà. Sì, ma dove farlo? Sebbene in Italia una legislazione chiara sul naturismo non esiste ancora, sono nate regole regionali che tutelano e disciplinano la pratica del nudismo, definendo anche i luoghi ufficialmente riconosciuti per il naturismo. Scopriamo allora tutte le migliori mete naturiste del Belpaese, ottimi spunti per le prossime vacanze all’insegna della libertà.

Il fenomeno del nudismo in Italia

Diversamente da quanto ci si possa aspettare, gli italiani sono pronti a mostrarsi senza veli in spiaggia, provando a togliersi qualsiasi inibizione e preconcetto per un’esperienza in totale libertà. Secondo i dati raccolti da un recente sondaggio di lastminute.com, il 58% degli uomini si dichiara pronto a prendere il sole senza costume, mentre per le donne si parla di un 33% (prediligendo il topless). Inoltre, il 45% degli intervistati sarebbe disposto a partire per una vacanza da nudisti.

Ma perché siamo attirati dall’idea di vivere un’esperienza nudista? Ognuno ha i propri motivi: c’è chi vuole riconciliarsi con la natura (il 40%), chi vuole sentirsi in totale libertà (il 27%) e chi punta ad ottenere un’abbronzatura integrale (il 39%).

A confermare il crescente interesse per le vacanze all’insegna del nudismo è anche il sito di vacanze outdoor Pitchup.com, che nel 2024 ha rilevato un aumento nelle prenotazioni di mete naturiste in Italia del +49% rispetto all’anno precedente. Le regioni più gettonate? Veneto, Toscana, Lombardia, Liguria e Lazio. Ma vediamo quali sono tutte le migliori mete naturiste ufficialmente riconosciute.

Le migliori mete naturiste in Italia

L’Italia si conferma la regina delle vacanze nudiste e a contatto con la natura, con ben 22 spiagge e 15 centri naturisti ufficialmente riconosciuti, sparsi lungo lo Stivale (qui è bene ricordare che il nudismo non è permesso ovunque). A fornire tali informazioni è la FE.NA.IT, Federazione Naturalista Italiana fondata nel 1972.

Scopriamo allora tutte le mete naturiste italiane, da Nord a Sud, suddivise tra spiagge e centri naturisti, per raccogliere qualche spunto interessante per la prossima vacanza a contatto con la natura, spogliati di ogni vestito e tabù.

Le spiagge naturiste in Italia

Partiamo dalla regione che conta ben 6 spiagge naturiste, ovvero la Toscana. Una delle migliori è sicuramente la Spiaggia di Acquarilli, sull’isola d’Elba: un’oasi naturale con sabbia bianca e fine punteggiata da piccoli ciottoli neri, abbracciata da una vegetazione rigogliosa e con un mare dalle mille sfumature turchesi.

L’isola d’Elba custodisce anche un altro splendido tratto di costa dedicato al naturismo: la spiaggia delle Tombe (Campo nell’Elba), sita tra spiaggia del Giardino e spiaggia dell’Aliva (o Cala dell’Alga). Raggiungibile solo a piedi con una camminata di circa 15 minuti, è lunga 1 chilometro e composta da ciottoli neri.

Altre spiagge naturiste in Toscana sono:

  • Spiaggia di Punta Combara (Livorno)
  • Spiaggia di Punta del Miglio (Livorno)
  • Spiaggia Nido dell’Aquila – San Vincenzo (Livorno)
  • Spiaggia della Lecciona – Viareggio (Lucca)

L’Emilia Romagna conta invece soltanto un’area dedicata al naturismo, ovvero la spiaggia della Bassona – Lido di Dante (Ravenna). Facente parte dei Lidi Ferraresi, questa lingua di sabbia fine e dorata, con un fondale basso, è adiacente al campeggio Camping Classe.

Lido Dante a Ravenna dove fare naturismo

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Spiaggia della Bassona – Lido di Dante (Ravenna)

Scendendo verso il Centro, raggiungiamo le spiagge naturiste del Lazio, che sono 3. Tra queste si trova la prima ufficialmente riconosciuta in Italia, nel 1999: l’Oasi Naturista di Capocotta al Lido di Ostia (Roma), che dispone di tutti i servizi, dai lettini e ombrelloni ai servizi igienici e un ristorante. La sabbia qui è fine e bianca, mentre la zona è circondata da suggestive dune e dalla tipica vegetazione mediterranea.

Gli altri tratti di costa laziale riservati ai naturisti sono:

  • Spiaggia di Focene – Fiumicino (Roma)
  • Spiaggia delle Sabbie Nere – Santa Marinella (Roma)

L’Abruzzo, invece, dedica ai naturisti la spiaggia Lido Punta Le Morge, a Torino di Sangro (Chieti). Caratteristico, qui, è un grande scoglio unito alla costa formata da sabbia fine e chiara.

Anche la Campania ha una zona marina per nudisti: la spiaggia del Troncone, a Marina di Camerota (Salerno). Immersa nel Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, questa lingua costiera di circa 400 metri è suddivisa in 3 calette composte da ciottoli, sassolini e sabbia grossa, e bagnata da un mare cristallino e calmo.

Passando in Puglia, è la spiaggia della Termitosa, a Castellaneta Marina (Taranto) ad accogliere coloro che vogliono cimentarsi nel naturismo, mentre sulla punta dello Stivale, in Calabria, troviamo la spiaggia di Stignano, con 650 metri di arenile in località “Femmina Morta”.

Passando alle isole, la Sicilia conta due zone dedicate alla pratica del nudismo: la riservata e graziosa spiaggia di San Saba, a Rasocolmo (Messina), e la lunga spiaggia di Bulala, a Gela (Caltanissetta).

La Sardegna conta invece 5 aree costiere ufficiali per il naturismo. Una delle più suggestive è sicuramente a spiaggia di Is Benas: resa unica dalla grande presenza di colorate conchiglie, è una lunga striscia di sabbia bianchissima lambita da un mare limpido e dai suggestivi riflessi turchesi. Un angolo di paradiso in cui liberarsi dei vestiti e immergersi nella natura.

Gli altri tratti di costa sarda per naturisti sono:

  • Baia delle Ninfe – Sardegna
  • Spiaggia di Porto Ferro (Sassari)
  • Spiaggia di Is Benas – San Vero Milis (Oristano)
  • Spiaggia di Piscinas (Medio Campidano)
  • Spiaggia di Feraxi – Muravera (Sud Sardegna)

Oltre ai tratti di costa affacciati al mare, esistono anche 2 spiagge naturiste fluviali in Italia: la spiaggia del Trebbia, a Secchiello (Piacenza), e la spiaggia Varallo Sesia (Vercelli).

Spiaggia di Piscinas, in cui puoi fare naturismo

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Spiaggia di Piscinas, Sardegna

I centri naturisti italiani

Non sono soltanto le spiagge ad essere le mete perfette per i naturisti, ma anche i centri a loro dedicati. Si tratta di luoghi immersi in splendidi siti naturali che offrono servizi in grado di rendere piacevole una vacanza o un breve soggiorno a stretto contatto con la natura. Ogni centro naturista promette ai suoi frequentatori diverse aree in cui rilassarsi e in cui svolgere attività sportive e ludiche per tutta la famiglia.

In Italia, i centri naturisti ufficialmente certificati INF-FE.NA.IT sono 15, dislocati lungo lo Stivale. Ecco quali sono, da Nord a Sud:

  • Club Leuchtenburg – Caldaro (Bolzano)
  • B&B Casale del Valla – Spigno Monferrato (Alessandria)
  • Camping Cà Le Scope – Marzabotto (Bologna)
  • Camping Classe FKK – Lido di Dante (Ravenna)
  • Campeggio Il Costalunga – Palo (Savona)
  • B&B Mondo Selvaggio – Bagni di Lucca (Lucca)
  • B&B Borgo Corniola – Lutirano (Firenze)
  • BNatural Naturism & Glamping – (Piombino Livorno)
  • Ecocampeggio Sasso Corbo – Petricci (Grosseto)
  • SunCave Garden Naturist – Cerveteri (Roma)
  • Casa vacanze La Sorgente – Catignano (Pescara)
  • Consciousland – Tantra & Shamanism – Collecorvino (Pescara)
  • Resort Naturista Grottamiranda Carovigno (Brindisi)
  • Campeggio Pizzo Greco – Isola di Capo Rizzuto (Crotone)
  • Club Le Peonie – Dorgali (Nuoro)

In particolare, il camping naturista Ca’ Le Scope a San Martino, frazione di Marzabotto (Bologna), nasce dall’iniziativa di due coniugi olandesi. Incastonato nell’incantevole parco naturale del Monte Sole è frequentato da numerosi turisti stranieri e italiani ed è l’ideale per chi cerca un luogo isolato in cui fuggire dallo stress della vita quotidiana.

Si trova in Toscana, invece, il primo eco campeggio della regione, il Sasso Corbo: un’oasi di tranquillità affacciata al parco naturale WWF Rocconi, con vista sul Mar Tirreno e sulle dolci colline toscane. A Lucca, invece, si trova il B&B Mondo Selvaggio, con vista sul bosco e sulle montagne, con tutti i servizi per un soggiorno in totale comodità. Qui è possibile portare la propria tenda con la quale fare “nature camping” nelle aree verdeggianti circostanti.

Al Sud, in provincia di Brindisi, il Resort naturista Grottamiranda si trova ad appena sette chilometri dalla meravigliosa spiaggia di Torre Guaceto, immersa in un’area protetta dal WWF e frequentata da naturisti. Questo è uno dei primi resort italiani ad unire comfort, servizi personalizzati e luoghi di convivialità per gli ospiti naturisti che qui arrivano da tutto il mondo.

Infine, in Calabria il campeggio naturista Pizzo Greco, nel cuore della riserva marina di Capo Rizzuto, spicca da una suggestiva terrazza naturale a 30 metri di altezza affacciata direttamente sul mare.

Come ci si comporta in una spiaggia nudista?

Praticare il naturismo e il nudismo vuol dire liberarsi dalle tipiche convenzioni sociali per collegarsi pienamente con la natura circostante, senza alcun imbarazzo. Coloro che sono intenzionati a provare questa esperienza, è bene che siano a conoscenza delle regole non scritte condivise e osservate tra coloro che praticano il naturismo, richiamano il rispetto della privacy altrui e del luogo in cui ci si trova. Ciò significa che è meglio evitare di fissare gli altri bagnanti, se per esempio ci si trova in una spiaggia nudista, di assumere atteggiamenti poco consoni o con fini sessuali, ed evitare anche di scattare foto e selfie.

Pronti a vivere un’esperienza unica in totale libertà?

Dove fare naturismo in Italia

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Mete naturiste in Italia
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Come arrivare all’isola d’Elba in auto

L’isola d’Elba è una vera e propria perla del Mar Tirreno, una delle destinazioni più affascinanti d’Italia. Spiagge incantevoli, paesaggi naturali fantastici ed una ricca storia, ecco cosa caratterizza questa bellissima isola. Ma come arrivarci? Scopriamolo insieme!

In viaggio verso Piombino

Il primo passo per arrivare all’isola d’Elba è quello di raggiungere in auto il porto di Piombino, in Toscana, che è il principale punto di partenza per i traghetti diretti all’isola. È possibile raggiungere la città, facilmente, da qualsiasi parte d’Italia, grazie alla rete autostradale italiana. Ad esempio, dal nord Italia è possibile guidare verso Firenze e poi continuare verso Pisa, da dove proseguire per la famosa FIPILI, ovvero la Firenze-Pisa-Livorno, fino all’uscita di Rosignano e poi seguire le indicazione per Piombino.

Oppure da Roma, dal centro Italia o dal Sud Italia, la direzione da seguire è quella che porta fino a Civitavecchia per poi proseguire fino a Grosseto, da dove proseguire verso Follonica, prima, e per Piombino, poi.

Il viaggio in traghetto verso l’isola d’Elba

Uno dei consigli migliori per raggiungere l’isola d’Elba senza alcun problema è quello di prenotare con largo anticipo il proprio posto sul traghetto, soprattutto durante i mesi estivi, quindi i periodi in cui l’affluenza verso l’isola è decisamente maggiore.

Una volta raggiunto Piombino, bisogna prendere un traghetto per Portoferraio, Rio Marina o Cavo, le tre principali località dell’isola d’Elba, sfruttando i servizi offerti da diverse compagnie di navigazione, come Toremar, Moby Lines o BluNavy.
I traghetti partono molto frequentemente, ogni 30 minuti oppure ogni ora, a seconda della stagione, ed il viaggio dura all’incirca un’ora, anche a seconda del porto finale di arrivo.

Il viaggio in traghetto è un’ottima occasione per godere di una vista spettacolare sull’arcipelago toscano, un valido motivo per visitare l’isola d’Elba.

Imbarco e sbarco sul traghetto

Per godersi al meglio questo viaggio, bisogna essere organizzati. Ecco perché ci sono alcuni consigli utili riguardo l’imbarco e lo sbarco dal traghetto.

Una volta arrivati a Piombino, è bene seguire le indicazioni per l’area d’imbarco del traghetto. È importante, in qualsiasi caso, arrivare con un certo anticipo rispetto all’orario di partenza previsto, così da svolgere tutte le operazioni necessarie alla partenza senza fretta. Queste, generalmente, sono ben organizzate, anche grazie alla presenza del personale in grado di guidare i visitatori nell’ingresso al garage del traghetto.

Una volta arrivati a destinazione, invece, il tempo necessario per sbarcare dal traghetto varia anche a seconda della destinazione e del numero di veicoli presenti sull’imbarcazione. Una volta sbarcati, si potrà partire subito alla scoperta dell’isola d’Elba.

Muoversi sull’isola d’Elba in auto

L’auto è il mezzo ideale per esplorare l’isola d’Elba, in quanto gode di una rete stradale ben mantenuta e che consente ai visitatori di raggiungere facilmente anche le località più remote e nascoste, lontane dal turismo di massa.

È importante pianificare l’itinerario alla scoperta dell’isola tenendo conto delle distanze e dei tempi di percorrenza, che possono essere influenzati dalla conformazione del territorio, ma anche dalla stagione in cui si decide di visitare l’Elba. Da includere nell’itinerario dovranno esserci assolutamente sono Capoliveri, con i suoi vicoli caratteristici, Porto Azzurro Marciana, che gode di una spettacolare vista panoramica dal Monte Capanne.

Adesso non manche che prenotare un biglietto per partire alla scoperta della fantastica isola d’Elba e scoprire uno dei territori più belli e conosciuti del territorio italiano!

Paesaggio naturale dell'isola d'Elba, con mare color smeraldo e natura verde che caratterizza l'isola

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Paesaggio naturale dell’isola d’Elba
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Lidi italiani, +21% di prenotazioni per settembre: crescono spiagge del Sud e delle Isole

Settembre è considerato uno dei mesi più amati da chi preferisce evitare l’alta stagione e ha la possibilità di prenotare la propria vacanza in un periodo dove, teoricamente, c’è meno folla turistica, i prezzi si abbassano, ma le temperature sono ancora perfette. A dimostrarlo sono anche i dati emersi da AllTours e analizzati da Making Science, ossia la società internazionale specializzata nell’accelerazione digitale che cura la strategia di digital marketing del tour operator.

Per la settimana dall’1 all’8 settembre 2024, infatti, le prenotazioni segnano un +21% rispetto alla prima settimana di settembre del 2023. Anche la settimana successiva, un periodo che coincide con l’apertura delle scuole in molte regioni italiane, dai dati è emerso un incremento delle prenotazioni del +13%.

Perché settembre è il mese ideale per viaggiare

Ogni anno diventa sempre più difficile organizzare una vacanza durante l’alta stagione soprattutto a causa dell’aumento dei prezzi che interessa molti aspetti, dall’alloggio agli stabilimenti balneari. Per fortuna, a un certo punto arriva settembre, da molti riconosciuto l’eroe dei mesi di viaggio: la stagione più affollata, quella che coincide con luglio e agosto, è teoricamente finita, le destinazioni sono meno affollate perché le scuole hanno riaperto e i prezzi dei biglietti aerei, degli alloggi e persino di alcune attrazioni diminuiscono.

Grazie a tutti questi fattori, settembre rappresenta il momento perfetto per visitare luoghi che, solitamente, sono invasi dai turisti e godersi un po’ di relax senza lottare per un posto in spiaggia. Inoltre, secondo la ricerca condotta da AllTours, un’altra ragione che ha portato a un aumento delle prenotazioni in questo 2024 è da ricercare, in parte, anche nel maltempo registrato all’inizio della stagione, che ha portato alcuni clienti a rinviare le loro vacanze.

Quali sono le destinazioni più gettonate di settembre

Le destinazioni più gettonate nel mese di settembre sono quelle che, con il loro mare e le temperature gradevoli, prolungano il piacere dell’estate che in altre zone d’Italia, invece, comincia a fare spazio all’autunno. Analizzando i dati relativi a 9872 prenotazioni, il tour operator ha rilevato dei trend significativi che guardano al Sud e alle Isole.

Rispetto al 2023, una destinazione in crescita tra le strutture gestite da AllTours è la Sicilia con un incremento del +25%, seguita dalla Calabria con un +23%, amata dai turisti anche per i suoi costi accessibili. In questa lista è presente anche la Puglia con un aumento del +17% e la Sardegna, la quale ha registrato un +12%.

Le mete scelte per l’estate 2024

L’estate 2024 è stata una stagione ricca di nuove sorprese per quanto riguarda le destinazioni scelte dai viaggiatori. In questo caso, i dati raccolti sono quelli di Sostravel.com, società di servizi digitali che gestisce l’omonima app e i portali Amareitalia.com e Amare.travel e che, come AllTours, si affida a Making Science per le attività di digital marketing. Dalla loro ricerca è emersa una crescita non solo delle destinazioni italiane ma, per quanto riguarda l’estero, si è assistito a un boom di prenotazioni verso il Kenya che, con un +21,8%, si attesta come una delle destinazioni a lungo raggio più richieste anche nei mesi estivi e non solo in inverno.

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Come l’Italia sta affrontando il problema dell’overtourism

L’eco del fenomeno dell’overtourism, esploso in questi mesi come mai prima d’ora anche in Italia, ha ormai valicato i confini nazionali, attirando l’attenzione a livello internazionale. L’afflusso massiccio di turisti, che sta mettendo a dura prova centri storici, spiagge e borghi più ambiti, ha sollevato un coro di preoccupazione sui principali media mondiali.

Perfino il Pune News, uno dei quotidiani più letti in India, ha dedicato un articolo a questo problema, evidenziando come il sovraffollamento turistico stia mettendo a rischio la bellezza e la sostenibilità delle destinazioni italiane più iconiche.

L’articolo non si ferma al semplice resoconto dei disagi causati dalla pressione insostenibile sulle infrastrutture locali e l’ambiente, che compromettono la vivibilità dei luoghi sia per i residenti sia per i visitatori, ma va oltre. Prova infatti a fare il punto sulle alcune delle misure adottate finora da autorità e amministrazioni locali per far fronte all’emergenza, limitare il problema e, al tempo stesso, salvaguardare l’inestimabile patrimonio naturale e artistico della nazione.

La risposta italiana all’overtourism

Venezia con i suoi ticket d’ingresso ha fatto scuola e così anche altre destinazioni hanno introdotto una serie di misure volte a mitigare gli effetti negativi dell’overtourism, evidenziate nell’articolo del Pune News.

Dai semafori anti-selfie alle limitazioni al traffico, ecco una panoramica dei provvedimenti che sono stati adottati, a volte non senza polemiche, nelle ultime settimane dalle destinazioni di maggior richiamo per affrontare la sfida posta dal sovraffollamento e rendere l’esperienza turistica più sostenibile e piacevole per tutti. Una guida utile per sapere cosa attendersi e come comportarsi nel caso si sia diretti verso queste località.

In spiaggia con la prenotazione

In molte delle spiagge più ambite del paese, dalla Puglia alla Sardegna, i turisti devono ormai prenotare l’accesso tramite un’app specifica. Un sistema che aiuta a contingentare il numero di bagnanti, garantendo al contempo un’esperienza più piacevole e meno affollata.

Tutela ambientale

Molte località balneari italiane hanno introdotto restrizioni sull’uso di sigarette, plastica e persino di sedie e asciugamani. In Sardegna, ad esempio, è stato vietato l’uso di ancoraggi per ombrelloni fatti di rocce, dato l’elevato numero di visitatori che mettono a rischio la stabilità della costa. In alcune località, come Santa Teresa di Gallura e Sant’Antioco, i trasgressori possono incorrere in multe fino a 500 euro.

Restrizioni delle attività notturne

Per mantenere la serenità sulle spiagge, il sindaco di Olbia ha imposto limiti alle attività notturne. Le restrizioni includono il divieto di presidiare lo spazio sull’arenile con sedie e asciugamani durante la notte, il campeggio in spiaggia, il nuoto notturno e persino l’accensione di falò. Nel comune di Sassari non è più consentita la musica ad alto volume oltre le 2 di notte, ma provvedimenti simili sono stati adottati anche a Platamona, Porto Ferro e all’Argentario.

Semafori anti-selfie

Nelle maggiori città d’arte come Roma, Firenze e Venezia, hanno fatto la loro apparizione i primi semafori temporanei per gestire l’elevato flusso pedonale. Una misura che, sottolinea l’articolo del Pune News, mira a scoraggiare i turisti dal soffermarsi troppo a lungo per scattare selfie e fotografie, garantendo così uno scorrimento più regolare.

Traffico alternato sulla Costiera Amalfitana

Per decongestionare le strade panoramiche della Costiera Amalfitana nelle ore di punta, le autorità hanno introdotto la soluzione del traffico alternato dei veicoli in base al numero della targa, pari o dispari a fasi alterne.

Tassa di sbarco a Capri

La tassa di sbarco era già in vigore a Capri, ma per meglio gestire l’affluenza incontenibile nei fine settimana d’estate, è stata raddoppiata, contribuendo così a regolare il flusso degli arrivi.

Limitazioni sui sentieri del Trentino

Neanche i sentieri di montagna sono esenti dagli assalti del turismo di massa e allora in Trentino sono corsi ai ripari, introducendo un sistema di monitoraggio degli escursionisti nelle aree più frequentate. In questo modo, quando un sentiero raggiunge una certa soglia di affollamento, viene chiuso temporaneamente per garantire la sicurezza e proteggere l’ambiente.

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Baia del Silenzio: la baia più bella della Liguria

La regione italiana della Liguria è caratterizzata da un territorio estremamente affascinante, conosciuto in tutto il mondo, e che attira migliaia di turisti italiani ed internazionali ogni anno. I visitatori che arrivano in questa regione hanno l’imbarazzo della scelta. C’è la possibilità di visitare bellissimi borghi storici, assaporare a godere delle tradizioni culinarie liguri e passare delle giornate al mare alla scoperta delle splendide spiagge liguri.

Tra queste innumerevoli località balneari rientra sicuramente la Baia del Silenzio a Sestri Levante, che spicca fra gli altri come uno dei luoghi più suggestivi ed incantevoli della regione, tanto da essere considerata tra le spiagge più belle d’Italia.

Sestri Levante, una perla della riviera ligure

Sestri Levante è una piccola cittadina italiana, che sembra quasi uscita da una cartolina. Viene conosciuta anche come “la città dei due mari” a causa della presenza di due baie: la Baia del Silenzio e la Baia delle Favole. Questa cittadina è in grado di offrire ai propri visitatori un’esperienza unica e rilassante, circondati da natura, edifici storici ed un mare straordinario.

La magia di Baia del Silenzio

Sabbia dorata, case di color pastello in stile tipico italiano, acque cristalline del Mar Ligure. Un mix perfetto che dà vita alla famosa e bellissima Baia del Silenzio. Questa baia deve il suo nome alla tranquillità che caratterizza la sua atmosfera e che la rende un luogo perfetto dove rilassarsi e godere della bellezza naturale dell’ambiente che la circonda. Baia del Silenzio ha ispirato numerosi artisti, scrittori e musicisti nel corso di diversi secoli. Qui, personaggi come Richard Wagner,  Hans Christian Andersen e Guglielmo Marco, hanno trovato ispirazione per la propria vita e le proprie opere musicali, letterarie e rivoluzionarie.

Oggi questo è un luogo che continua ad incantare i turisti di tutto il mondo e di tutte le età, grazie alla sua bellezza senza tempo.

Cosa fare e vedere alla Baia del Silenzio

La Baia del Silenzio non è solo un luogo dove prendere il sole, rilassarsi e fare il bagno. Questa, infatti, rappresenta un punto di partenza ideale per l’esplorazione delle bellezze di Sestri Levante e dei suoi dintorni.

Da qui, infatti, è possibile esplorare il centro storico di Sestri Levante, un vero e proprio gioiello fatto di strette vie ed antiche botteghe, caffè all’aperto e piccole piazze nascoste fra gli edifici storici, come ad esempio il palazzo Negrotto Cambiaso, una maestosa villa storica, e la Torre Marconi, dalla quale godere di una vista spettacolare sulla città e sul Mar Ligure.

Per gli amanti di arte ed architettura, invece, Sestri Levante ha molto da offrire. Sono presenti numerosi edifici religiosi come il convento dei Cappuccini, che si trova su una collina e domina l’intera città, la chiesa medievale di San Nicolò dell’Isola e che conserva ancora oggi l’aspetto originario del borgo antico, ed i resti dell’oratorio di Santa Caterina, in grado di fornire ai visitatori uno sguardo sull’arte barocca ligure.

Per un po’ di divertimento, inoltre, non lontano dalla Baia del Silenzio si trova Baia delle Favole: una spiaggia ampia e vivace, perfetta per chi è alla ricerca di un po’ di movimento e diverse attività. Qui, infatti, ci sono diversi stabilimenti balneari, ristoranti e locali dove trascorrere una piacevole serata. C’è anche una curiosità sul nome: Baia delle Favole, infatti, deve il suo nome a H.C. Andersen, che proprio qui trovò ispirazioni per le sue favole.

Vista dall'alto di Baia del Silenzio a Sestri Levante, con diverse piccole barche nella vicinanza della spiaggia

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Vista dall’alto di Baia del Silenzio a Sestri Levante, in Liguria

Escursioni nei dintorni

Per gli amanti della natura e delle escursioni, Sestri Levante offre numerose opportunità per visitare il territorio. Ad esempio, il sentiero di Punta Manara è uno dei percorsi escursionistici più belli e frequentati della zona, e che, a partire dal centro di Sestri Levante, offre alcuni dei paesaggi più belli dell’intera Liguria. Come anche l’escursione che porta a Punta Baffe, un promontorio che si trova nelle vicinanze di Riva Trigoso, un percorso più impegnativo rispetto al precedente.

A pochi chilometri da Sestri Levante si trovano anche due cittadine che meritano sicuramente una visita, come la città di Lavagna e la città di Chiavari, antica cittadina medievale, dalla quale parte il famoso Cammino di Tigullio.

La Baia del Silenzio è senza dubbio uno dei luoghi più affascinanti della Liguria, dove godere di un ambiente di mare rilassante ed affascinante, punto di partenza dal quale partire alla scoperta dei dintorni di Sestri Levante e dei luoghi più bella della riviera ligure.