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Weekend a Costanza, in Romania, nella dimora di Ovidio

Città molto popolosa, adagiata sulle coste del Mar Nero, famosa per il suo porto, dotata di bellissime spiagge e di piccoli grandi tesori da scoprire. Stiamo parlando di Costanza, la meta da raggiungere per conoscere la Romania e per farlo in una località che regala tante esperienze diverse: da quelle più culturali, a quelle legate alla natura e al relax.

Siamo in Romania, nella quinta città più popolosa dello Stato, ma anche quella che nel suo territorio ha il porto più importante del Mar Nero, una meta perfetta anche solo per un weekend, in cui immergersi al cento per cento nella cultura del luogo, nella sua storia e nelle sue attrazioni naturali.

Tutto quello che devi sapere per programmare un fine settimana a Costanza, splendida città della Romania.

Cosa vedere a Costanza splendida perla in Romania

Costanza ha tante anime: c’è la città legata al più grande porto del Mar Nero, c’è il luogo in cui la storia e le epoche del passato si sono intrecciate, ci sono edifici e musei da scoprire e ci sono le spiagge, il mare, la meraviglia che regala la natura.

È una città vivace e accogliente, perfetta per essere esplorata in un fine settimana. La sua storia è antica, infatti sembra proprio che vicino ci fosse Tomi, o Tomis, colonia greca che ha visto la luce nel 500 a.C. ed era utilizzata come importante punto commerciale. È nel 29 a.C., poi, che la regione è entrata a far parte del dominio romano ed è sempre qui che pare sia stato esiliato il poeta Ovidio nel 8 d.C. (è morto nove anni dopo nel medesimo luogo, senza mai poter tornare a casa).

Successivamente è finita sotto l’influenza dell’Impero bizantino. Sempre dopo fu nominata Costantiana. Nel corso dei secoli è passata sotto diversi domini: da quello dell’Impero bulgaro a quello degli Ottomani, per poi diventare una città della Romania.

Una storia ricca, quella di questo luogo, un passato articolato e interessante, ma anche tantissime meraviglie da vedere quando si visita la città. Uno dei suoi simboli, ad esempio, è il Casinò di Costanza: quello che vediamo oggi è il terzo edificio adibito al gioco realizzato nel medesimo sito, il completamento del progetto è datato 1910 e presenta uno stile Art Nouveau. Di recente è stato oggetto di lavori di ristrutturazione e potrà tornare a nuova vita diventando sede di eventi di diverso tipo.

Merita una visita anche la cattedrale ortodossa dedicata ai Santi Pietro e Paolo, questo edificio di culto è stato danneggiato dai bombardamenti avvenuti durante la Seconda guerra mondiale, ma è stato succesivamente restaurato ed una tappa da inserire in un weekend alla scoperta di Costanza per la sua torre campanaria di 35 metri, per la sua struttura e per le opere che custodisce.

A quanto pare, al momento sono chiusi l’acquario, il Edificiul Roman cu Mozaic e il Museo Nazionale di Storia e Archeologia, vi sono però alcuni musei che vale la pena visitare come il Muzeul de Arta Populara e il Romanian Navy Museum. E quando ci si dedica a una passeggiata in esplorazione della città, bisogna passare a vedere piazza Ovidio su cui si affacciano tanti edifici di pregio, la Grande Moschea e il porto turistico. Tra le tappe anche il Faro Genovese, che ha un’altezza di soli otto metri e sulla cui nascita circolano alcune leggende, una di queste vorebbe che i fabbricanti della struttura fossero originari di Genova.

Cosa vedere a Costanza: il vecchio casinò

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Cosa vedere a Costanza oltre al vecchio Casinò

Cosa fare a Costanza: mare, spiagge e vita notturna

Per chi sogna il mare questa è la meta giusta. Infatti in un fine settimana a Costanza si può programmare anche un bagno e una giornata di sole e relax, basta dirigersi a Mamaia che di fatto è la più antica e tra le più celebri località balneari del Paese.

Questa area è caratterizzata da sabbia fine e chiara, di trova a nord di Costanza a soli 11 chilometri di distanza che si percorrono in circa 17 minuti. Si snoda per otto chilometri e separa il mare dal Lago Siutghiol. E, oltre alla sua bellezza, è anche una location in cui poter apprezzare la movida e il divertimento, con tantissime cose da fare: la vita notturna è vivace e questa la rende la meta ideale per chi cerca location belle, interessanti dal punto cultura e in cui non manca anche la sfera più ludica. A quanto pare qui si alternano tratti di spiaggia libera, ad altri dove si trovano servizi e strutture.

Tra le altre location marine nei pressi della città si può citare Eforie Sud e Nord con la sua bellissima spiaggia, dista circa mezz’ora di macchina da Costanza.  Più distante, ci si arriva in 40 minuti circa, Neptum una bella stazione balneare con l’arenile lungo due chilometri e con due laghi.

Infine va citato il lago Techirghiol noto per il suo fango che pare avere proprietà curative.

Dove andare al mare a Costanza in Romania

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Le spiagge dove andare al mare a Costanza in Romania

Come arrivare dall’Italia

Programmare una vacanza a Costanza non è complicato: si può davvero pensare di trascorrere qui anche solo un fine settimana, per un assaggio delle cultura di questo Paese che fa parte dell’Europa.

Dall’Italia si può arrivare a Costanza con l’aereo, ma solo mettendo in conto che ci saranno degli scali, infatti vi è un aeroporto che dista dal suo centro solamente 26 chilometri. Inoltre, si può arrivare anche da Bucarest (collegata al nostro Paese da voli diretti) se, ad esempio, si sceglie di fare un viaggio a più tappe verso questa meravigliosa città europea: la distanza è di circa 223 chilometri che si possono percorrere in quasi due ore e mezza di automobile.

Una cosa è certa Costanza, o Constanta, è una meta affascinante della Romania: tra storia, location da conoscere, edifici da scovare e scorpire. Un luogo in cui le dominazioni si sono intrecciate, in cui i popoli hanno vissuto e che si affaccia sul Mar Nero

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Salonicco: cosa vedere in città e le spiagge più belle nei dintorni

Una città in cui si respira la storia, quella antica, che nasce da un intreccio di popoli differenti che qui hanno trovato casa. Un luogo vibrante, vivace, con il suo porto, l’università, con i suoi tesori. Stiamo parlando di Salonicco, seconda città della Grecia.

Vicino ci sono alcune spiagge imperdibili, da sogno proprio come possiamo immaginare la costa greca, nel cuore pulsante di questo luogo, invece, ci si immerge nel passato, ritrovando tracce di tante epoche differenti. Un posto prezioso, basti pensare che quindici siti sono stati inseriti nella lista dei Patrimoni dell’Umanità Unesco, e dalla cultura viva.

Il luogo perfetto per conoscere la Grecia, quella del passato e quella moderna, per godere di scorci indimenticabili e di sapori autentici. Tutto quello che si deve sapere su Thessaloniki, Salonicco: dalla città con le sue meraviglie, alle spiagge più vicine e belle, fino a estendere il nostro viaggio alla Penisola Calcidica.

Salonicco: cosa vedere in città

Se la storia è quello che si cerca da una vacanza, allora Salonicco è la meta ideale. Questa grande città della Grecia, infatti, ci permette di fare un vero e proprio viaggio in tante epoche differenti, perché qui si trovano tracce dei romani, edifici religiosi del periodo paleocristiano e bizantino e poi non possono mancare i segni del dominio ottomano. Un miscuglio di periodi, di dominazioni, di culture che toglie il fiato e colma lo sguardi di meraviglia.

I 15 siti Patrimonio Mondiale Unesco

Chi la definisce un museo a cielo aperto bizantino non sbaglia, perché Salonicco è ricca di meraviglie di periodi storici differenti, tanto che ogni monumento è stato dichiarato patrimonio artistico dello Stato, ma ce ne sono 15 che dal 1988 sono stati inseriti nella lista di quelli Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.

Si tratta della mura della città, che possono essere datate tra IV e V secolo, poi la Rotonda di San Giorgio, ovvero un mausoleo romano di forma circolare, la chiesa degli Acheiropoietos, la chiesa di San Demetrio, il Monastero di Latomos, la basilica di Santa Sofia, la chiesa della Panagia Chalkeon, la chiesa di Panteleimon, a chiesa dei Santi Apostoli, la chiesa di San Nicola Orphanos, la chiesa di Santa Caterina, la chiesa di Cristo Salvatore, il monastero dei Vlatades, la chiesa del Profeta Elia e il Bagno Bizantino. Tutti monumenti che sono databili tra il IV secolo e il XIV secolo.

Tutte meritano una visita, perché si tratta di luoghi di incredibile bellezza e di importanza storica: quindi vanno inseriti in un itinerario di viaggio alla scoperta della città. Ad esempio, la basilica di Santa Sofia è stata innalzata nel V secolo e nel corso dei secoli è stata modificata più volte, cambiando anche il culto di riferimento: da quello cattolico, a quello musulmano, fino a diventare ortodossa. La rotonda di San Giorgio, invece, era un mausoleo poi trasformato in chiesa: gli interni sono stupefacenti.

Cosa vedere a Salonicco

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Cosa vedere a Salonicco: le sue meraviglie

Le altre meraviglie da vedere a Salonicco

La città cela tante meraviglie, oltre a queste 15 inserite nella lista dei Patrimoni Unesco. Come la Torre Bianca, il posto da raggiungere se si desidera conoscere la storia del luogo. Qui, infatti, si fa un viaggio che parte dalla fondazione della città (avvenuta nel 315 a.C., grazie al re dei Macedoni Cassandro) per arrivare a oggi. La struttura è datata XV secolo e da qui si gode di una vista meravigliosa. Viene considerata uno dei simboli di Salonicco.

Nel centro della città, invece, si possono ammirare i resti dell’epoca romana con il sito archeologico dell’Agorà e le sue tante ricchezze. Da non perdere anche l’Arco di Galerio innalzato successivamente al 297. E poi i Bagni Paradiso o Bey Hammam, che è stato il primo bagno turco della città: se fino al 1960 era utilizzato, ora è la location di appuntamenti di stampo culturale.

Tra i musei sono da segnare tra le tappe imperdibili quello Archeologico, che conserva reperti che coprono un arco di tempo che va dalla preistoria ai romani, il Museo della Cultura Bizantina, che permette di fare un vero e proprio viaggio in quella civiltà antica attraverso 11 sale, e il Museo ebraico. Chiaramente non si tratta degli unici presenti a Salonicco, infatti si possono ancora citare il Noesis – Museo della Scienza e della Tecnologia e il MOMus-Macedonian Museum of Contemporary Art.

Le tappe a Salonicco

Ci sono alcune tappe imperdibili per andare alla scoperta della città di Salonicco, per poterne carpire l’essenza più profonda e autentica. Tra le cose da fare non si può non citare un’esperienza culinaria, poiché è stata inserita tra le Città Creative per la Gastronomia da parte dell’Unesco. Infatti, proprio come la città anche i suoi sapori sono il frutto del suo ricco passato, che ha visto alternarsi dominazioni differenti.

Tra le zone da vedere vi è quella del centro città, dove si incontrano tante meraviglie diverse, il nuovo lungomare, il quartiere di Ladadika e Ano Poli, ovvero la Città Alta.

Tappe da fare a Salonicco

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Tappe imperdibili a Salonicco

Le spiagge più belle

Salonicco si affaccia sul mare ma non ha spiagge nella zona centrale, quelle che ci sono si trovano nell’area più periferica. Sono bellissime, facili da raggiungere in poco tempo e perfette per chi è alla ricerca di una giornata di relax tuffandosi nel mare bellissimo di questo Paese che si trova nel sud dell’Europa.

Tra le più celebri vi è Perea Beach, che si trova a circa 15 chilometri dalla città e vicinissima all’aeroporto. Arenile di sabbia fine, tanti servizi e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Questa località ha anche una vivace vita notturna. Invece, dalla parte opposta e quindi verso sud, vi è quella che è stata definita la “Rimini” di Salonicco. Si tratta di Katerini, anche qui si può arrivare senza problemi con i mezzi pubblici, e – con alcune denominazioni diverse – questo arenile si srotola per diversi chilometri di sabbia bianca e sottile.

Si trova, poi, a due chilometri di distanza da Prea anche Agia Triada Beach: con la sua acqua bellissima e i suoi servizi è una tappa imperdibile anche perché è uno degli arenili più puliti della zona. È attrezzata e si adatta a tutti i gusti.

Da non perdere, poi, Potamos Beach: si trova a circa 25 chilometri a sud dal centro di Salonicco e i colori sono inebrianti, virando da quelli chiari della sabbia, fino alle tante sfumature di azzurro del mare. Per chi cerca un posto un po’ meno turistico, infine, il villaggio di pescatori Makrigialos è la tappa perfetta insieme alla sua spiaggia e alla sua atmosfera tranquilla.

Spiaggia Katerini vicino a Salonicco

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La spiaggia Katerini vicino a Salonicco

Cosa vedere nei dintorni: la penisola calcidica fra mito e realtà

La penisola Calcidica si estende tra il golfo di Salonicco e il golfo di Orfani, fa parte della Macedonia Centrale ed è un’area della Grecia. La sua forma è peculiare, sembra infatti composta da tre dita che si protendono verso il mare ed è composta da una grande varietà di territori: da quelli montuosi nella zona settentrionale, alle tre penisole Cassandra, Sitonia e Monte Athos. Un luogo tra mito e realtà, dalla storia antica e in cui godere di tantissimi scenari di immensa bellezza.

Qui si possono visitare villaggi, musei, scoprire siti archeologici e rilassarsi su alcune spiagge di grande fascino.  Senza dimenticare il Monte Athos, dove vi è una repubblica teocratica, che ha ottenuto autonomia dalla Grecia dal 1926. Le donne non possono accedervi.

Tantissime le spiagge, per tutti i gusti e adatte a ogni tipologia di viaggiatore: pare che la costa si stenda per circa 550 chilometri offrendo arenili di sabbia bianca e acque dalle tante sfumature.

Ad esempio, sulla penisola Cassandra si può raggiungere Possidi Beach che si estende su una lunga lingua di sabbia bianca, mentre su quella di Sithonia si può per esempio citare Kalogria beach.

Quando si visita la penisola Calcidica vale la pena scoprire i villaggi in cui sentirsi un po’ come sospesi nel tempo. Immancabile, poi una tappa dedicata ad Aristotele che è nato a Stagira, qui si può fare una vera e propria passeggiata nel passato visitando l’antica cittadella, l’agorà e le mura che possono essere fatte risalire all’epoca bizantina. Nei pressi di Stagira si può scoprire anche il Parco di Aristotele.

Non mancano le escursioni che si possono fare a piedi, una di queste si chiama Sentireo di Aristotele e porta dall’antica Stagira a Olympiada e si snoda per 13 chilometri. I viaggiatori che non disdegnano le due ruote possono avventurarsi sulla bicicletta per scoprire questa terra da un punto di vista inedito.

Per chi ama la storia, conoscere il passato e approfondirlo, la penisola Calcidica offre diversi siti perfetti e musei. Ad esempio, si può vedere la Grotta di Petralona che si trova a una cinquantina di chilometri da Salonicco: lì sono stati trovati resti antichissimi risalenti al Paleolitico.

E non mancano le tante attività sportive che si possono fare in mare, ci si può mettere alla prova con kayak e canoe, ma anche sup e windsurf. E vi sono anche location perfette per provare le immersioni subacquee o i parchi per divertirsi.

Tra le imperdibili attività da sperimentare se si visita la penisola Calcidica vi è un tour in barca: perfetto per ammirare i monasteri del Monte Athos, che, come detto, sono interdetti alle donne, ma anche per esplorare la costa.

Stagira nella Penisola Calcidica

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Stagira da visitare nella Penisola Calcidica
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Su TikTok si sogna l’estate italiana: le mete più amate

I social network sono ormai protagonisti delle tendenze di viaggio, i content creator sanno come attirare l’attenzione su un luogo o un evento tanto da aver causato in alcuni casi l’overtourism. Per l’estate 2025 però, c’è un nuovo trend e a guidarlo non sono influencer e blogger ma utenti comuni che amano viaggiare e mostrano un forte desiderio di visitare il Belpaese. Il trend si chiama “Manifesting an Italian Summer” e mostra clip di pochi secondi di vari spot. In cima a tutti? Le Cinque Terre in Liguria, Capri e la Costiera Amalfitana, le bellissime isole Egadi e le Eolie in Sicilia senza mai dimenticare la Puglia.

Non solo mare però: i turisti hanno compreso quanto possano essere magici i borghi con sagre, eventi, arte e castelli. Ecco perché l’estate italiana piace tanto: ottimo cibo, storia, cultura e ovviamente spiagge. Il tutto con un tocco in più: il concetto di “dolce far niente” con tanto di audio tratto dal film “Mangia, prega, ama”.

Capri e la costiera

La protagonista assoluta del trend estivo su TikTok è Capri che si associa alla costiera amalfitana. Le immagini della Grotta Azzurra, dei faraglioni al tramonto e delle piazzette animate all’ora dell’aperitivo riempiono i feed di milioni di utenti. Capri è l’estate chic, quella delle boutique eleganti, dei sandali su misura e degli scorci da cartolina.

Ma l’isola non è solo bellezza: a tavola si celebra la semplicità e il sapore del Mediterraneo. Da non perdere lo spaghetto alle vongole, magari gustato in una terrazza affacciata sul blu, accompagnato da un bicchiere di vino Falanghina. I più golosi non possono lasciarsi sfuggire la torta caprese, con mandorle e cioccolato fondente. E ovviamente perché non una bella pizza? Ci si sposta poi tra Positano, Amalfi e Ravello: i 3 luoghi cult della costiera Amalfitana. Borghi colorati, giardini fioriti e stradine in pietra vengono accompagnati dal profumo di limoni che sembra essere ovunque nell’aria.

La costiera amalfitana in estate

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Visitare la costiera amalfitana in estate seguendo i consigli di TikTok

Le Cinque Terre e i dintorni

La Cinque Terre card ha dato modo ai turisti di spostarsi da La Spezia e raggiungere splendidi paradisi. Vernazza, Manarola, Monterosso, Corniglia e Riomaggiore offrono panorami incredibili: case colorate arroccate sul mare, scogliere drammatiche e sentieri tra vigneti. Tra un tuffo e una camminata, ci si ferma nei piccoli ristoranti a gustare le specialità liguri: le trofie al pesto, rigorosamente con basilico DOP, pinoli e Parmigiano, sono il piatto simbolo. Non manca il pesce azzurro e la focaccia ligure, ideale per uno snack veloce in spiaggia.

Accanto alle Cinque Terre, anche località meno affollate come Levanto, Lerici e il borgo incantato di Tellaro stanno vivendo un momento d’oro. Tellaro, in particolare, è uno di quei posti che sembrano usciti da un libro di favole, perfetto per i reel romantici con tramonti sul mare e silenzi dorati. Cosa non perdere? Sicuramente una masterclass per imparare a fare il pesto, un buon cono gelato o un conetto di fritto di calamari. Per chi ha un po’ di tempo in più ci si può spostare verso Portovenere: si raggiunge in traghetto comodamente dal porto di La Spezia e ha davvero tanti scorci da godersi tra cui la grotta di Byron.

Le isole Egadi

Da non perdere le isole Egadi: i turisti su TikTok mostrano diversi scorgi di Favignana ma non meno rilevanti Levanzo e Marettimo che guadagnano sempre più views grazie ai contenuti virali sul social. Snorkeling, relax, arte e storia si mescolano. Favignana, la più conosciuta, regala scorci incredibili come Cala Rossa e Cala Azzurra. Tra una nuotata e una pedalata (la bici è il mezzo migliore per girare l’isola), ci si ferma per un pranzo veloce con pane cunzato, condito con pomodoro, acciughe, origano e olio d’oliva.

A Marettimo, regno degli escursionisti e degli amanti della natura incontaminata, si gustano piatti come il cous cous di pesce, eredità delle influenze arabe. E ovunque, la regina dell’estate siciliana è lei: la granita, da provare al limone, ai gelsi o al caffè, con l’imperdibile brioche col tuppo.

Le isole della laguna di Venezia

I turisti stranieri che non hanno mai visitato l’Italia mettono Venezia nella top 3 dei luoghi da non perdere. Una volta arrivati, però, scoprono che i veri tesori della Laguna non si trovano solamente in città. Sono molti, infatti, ad acquistare biglietti di traghetti per visitare le isole più autentiche. Burano è uno spot fotogenico con casette colorate mentre Murano è il luogo cult per acquistare un oggetto artigianale in vetro e magari assistere alla realizzazione. L’aperitivo a base di spritz e cicchetti è super fotografato.

Roma, nonostante il caldo

Gli italiani non amano visitare Roma in piena estate: il centro sa essere davvero difficoltoso da affrontare nelle giornate più calde. Il patrimonio artistico e la curiosità degli stranieri non li ferma però e mettono proprio la capitale tra queste mete top. Da una passeggiata ombreggiata a villa Borghese all’opportunità di vedere la città di notte: sono tante le proposte che hanno conquisto i viaggiatori. Durante la bella stagione ci sono anche musei che aprono ad orari speciali, un esempio celebre sono i musei Vaticani. Tra una visita ai Fori Imperiali e una passeggiata in Piazza Navona, è impossibile resistere a un gelato artigianale: pistacchio, nocciola o i gusti più trendy come fichi e mandorle. E a pranzo? La carbonara è un must, così come la cacio e pepe o l’amatriciana, da gustare in una trattoria con tovaglie a quadri e vino della casa nel quartiere di Trastevere.

Roma tra le mete top dell'estate italiana

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Visitare Roma in estate seguendo i consigli di TikTok

La campagna toscana

Ultima proposta che sembra tornare come leitmotiv nel trend? La Toscana. E no, non parliamo di Firenze. Nonostante la culla del rinascimento venga apprezzata, durante i mesi più caldi i turisti sembrano preferire la zona dei borghi e più rurale. Ci si sposta verso Siena e Volterra mettendo località come San Gimignano e il Chianti tra le mete imperdibili. Qui, tra degustazione di vini, piatti della tradizione come i pici all’aglione e i crostini con fegatini ci si gode un’estate slow soggiornando in agriturismo.

Insomma, le opportunità di viaggio in Italia sono tante da nord a sud e TikTok con il suo trend “Manifesting an Italian Summer” sta consolidando la popolarità di alcune destinazioni mettendone in luce anche altre meno battute.

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Come arrivare nella splendida isola di Gozo da La Valletta

Durante un’emozionante viaggio a Malta non può di certo mancare una tappa all’isola di Gozo, che compone l’arcipelago delle isole maltesi insieme a Comino e ad altri isolotti minori. Ricca di paesaggi incontaminati, spiagge dall’acqua cristallina e luoghi storico culturali, ma anche innumerevoli possibilità di divertimento, la gemella più tranquilla di Malta è il luogo perfetto per chi cerca una fuga autentica.

Si trova a soli 4 km a nord-ovest dell’isola di Malta, ma è priva di scali aerei. Per questo motivo, il punto di partenza per raggiungerla è l’aeroporto internazionale di La Valletta, la capitale. Per arrivare all’isola di Gozo da La Valletta ci sono varie alternative, alcune più economiche, altre meno. Ecco i modi migliori per raggiungere questa splendida isola maltese.

In traghetto da La Valletta

La Valletta, capitale del Paese, dista soltanto 40 km da Gozo. Per raggiungerla in traghetto esistono due alternative: partire con i ferry boat direttamente dal centro di La Valletta oppure dal porto di Ċirkewwa, all’estremità Nord di Malta.

La prima soluzione è il traghetto veloce della compagnia Gozo Fast Ferry (attivo da giugno 2021) che parte da La Valletta e precisamente dal molo Lascaris. Ci sono partenze ogni ora e si arriva a destinazione in 45 minuti di viaggio. Consigliamo di controllare gli orari di partenza ed arrivo direttamente dal sito Gozohighspeed.com.

Il biglietto sola andata costa 7,50 euro per gli adulti e 3 euro per i bambini da 4 a 10 anni inclusi, mentre è gratuito per i bambini fino a 4 anni. È consigliato l’acquisto online.

In auto e traghetto da Ċirkewwa

In alternativa, se avete noleggiato un’auto e soggiornate tra Valletta, Sliema e St. Julian’s (Bugibba e Qawra) o a Mellieħa, conviene imbarcarsi dal porto di Ċirkewwa.

Il ferry (gestito dalla Gozo Channel) impiega solo 20 minuti per giungere al porto di Mġarr a Gozo. Il collegamento è attivo tutti i giorni anche nei festivi, e garantisce viaggi ogni 45 minuti di giorno e ogni 90 minuti di notte. Tutti gli orari aggiornati sono consultabili sul sito della compagnia Gozochannel.com.

Questa è la soluzione più economica per raggiungere Gozo: il biglietto costa solo 4,65 euro per adulti dai 13 anni (4,05 euro di notte) e 1,15 euro per bambini da 3 a 12 anni inclusi. Il biglietto è gratuito per i bambini fino a 3 anni. Se portate con voi l’auto, il trasporto costa solo 15,70 euro (8,15 euro per la moto).

Gozo, nella splendida area di Dweejra

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Punto panoramico di Dweejra, isola di Gozo

In autobus e traghetto da Ċirkewwa

Se non avete noleggiato l’auto e volete raggiungere Gozo esclusivamente con i mezzi pubblici, una soluzione si ha combinando autobus e traghetto. A collegare Ċirkewwa e La Valletta via terra c’è la linea 45 dei mezzi pubblici locali, ma ci sono molte altre linee che collegano i vari punti dell’isola.

In estate, il biglietto diurno dell’autobus costa 2,50 euro per corsa singola (in inverno scende a 2 euro). Ma se avete intenzione di fare più spostamenti durante la settimana, vi conviene acquistare uno degli abbonamenti messi a disposizione: l’Explore, per viaggi illimitati per 7 giorni (adulto 25 euro, bambino 7 euro) o il pacchetto da 12 viaggi di un giorno a 19 euro.

Tour in battello giornaliero

Per arrivare all’isola di Gozo da La Valletta si può anche approfittare dei battelli per i tour giornalieri con escursioni organizzate da Sliema e Bugibba.

Partendo da Sliema, una cittadina che può essere raggiunta da La Valletta sia in autobus (linee 13 o 21) che col traghetto, i tour organizzati partono da circa 35 euro a persona. In questo modo si ha la possibilità di avere a disposizione una guida, pronta a raccontare curiosità riguardanti ogni luogo che si incontra lungo il tragitto. Si tratta indubbiamente della soluzione ideale per i meno esperti, soprattutto per evitare di commettere fastidiosi errori in viaggio, e per ammirare diversi punti delle isole da un punto di vista diverso, ovvero dal mare.

Barca a vela

Una soluzione sicuramente più costosa, ma molto suggestiva, è il noleggio di una barca a vela, soprattutto se si è in più persone a dividere la spesa (si parte da circa 300 euro). Un’esperienza in mare che vi permette di visitare in tutta tranquillità i migliori angoli di paradiso di Gozo e dell’intero arcipelago maltese. Per risparmiare un po’ si può optare anche per un gommone per 4 persone (prezzi dai 150 euro circa al giorno).

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Sardegna, perché andare sulla Costa Smeralda a primavera

La primavera è la stagione perfetta per andare sulla Costa Smeralda, prima che arrivi la folla di turisti. Nelle belle giornate, le spiagge sono semi deserte e sembra di stare in paradiso. Questo tratto di costa della Sardegna è nota non soltanto per il jet set internazionale che lo frequenta d’estate, ma anche per la sua natura incontaminata, di cui si riesce a godere al meglio solo nella bassa stagione.

Trasformata dal sogno visionario del principe Karim Aga Khan esattamente il 14 marzo del 1962, quando inaugurò Porto Cervo, nel buen retiro dei vip e divenuto quindi noto in tutto il mondo, sfodera ancor più il proprio fascino fuori stagione. La luce limpida e il clima che qui è già più mite sprigionano gli aromi della macchia mediterranea al culmine della fioritura primaverile. Il mare, inoltre, assume una particolare sfumatura di turchese, impossibile da replicare altrove e, soprattutto, in un altro momento dell’anno. Ecco cosa fare sulla Costa Smeralda a primavera, quando la bella stagione ha inizio.

Passeggiare lungo le spiagge della Costa Smeralda

Lunghe distese di sabbia chiara come quella dei Caraibi e soffice come il borotalco invogliano a fare delle belle passeggiate rigeneranti respirando a pieni polmoni e ossigenando tutto il corpo. È il primo step per un detox fisico e mentale dopo il lungo e rigido inverno. Tra le spiagge più belle della Costa Smeralda c’è sicuramente quella del Principe, con la sabbia finissima, ma anche le baie di La Celvia, Liscia Ruja e il Pevero.

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Fonte: Ufficio stampa

Sulla Costa Smeralda la spiaggia La Celvia

La curiosità sulla Spiaggia del Principe

Il suo vero nome sarebbe Spiaggia di Poltu di li Cogghj ovvero “porto delle pelli”. In passato, infatti, era il punto d’imbarco privilegiato per il carico delle merci artigianali prodotte nella Regione, tra cui principalmente pellami. Negli Anni ’60, quando l’Aga Khan giunse in Costa Smeralda e se ne innamorò perdutamente, dando il più grande contributo allo sviluppo turistico di questa zona, all’epoca, incontaminata e selvaggiamente affascinante, si lasciò conquistare dalle bellissime spiagge.

E, tra le tante, scelse proprio quella che, oggi, viene chiamata Spiaggia del Principe proprio in suo onore. È qui che avrebbe voluto costruire la sua villa, un progetto poi naufragato. Resta una caletta che i turisti tornano ad affollare ogni estate, ma che in bassa stagione si può godere in tutto il suo splendore.

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Fonte: Ufficio stampa

La splendida Spiaggia del Principe

Fare escursioni in barca

La bella stagione invoglia anche a fare le prime gite in mare aperto, con il vento tra i capelli e i primi raggi di sole che scaldano e colorano la pelle. Un’escursione in barca partendo da Porto Cervo tra le acque turchesi della Costa Smeralda regala scorci meravigliosi, senza troppe imbarcazioni a ostruire il panorama. Come Cala Capriccioli che, con le sue formazioni rocciose, sembra un angolo di Seychelles (anche se il Parco dell’arcipelago della Maddalena non ha nulla da invidiare all’Oceano Indiano, diciamolo) o come Cala di Volpe, circondata dalla lussureggiante vegetazione mediterranea, o Cala Granu, una delle più belle baie della Sardegna, fino alle calette più segrete della Maddalena.

Fare attività outdoor

La Costa Smeralda offre tantissime attività ricreative e anche sportive. Alcune strutture aprono proprio a primavera benché non ci sia ancora molto turismo. E, proprio per questo motivo, è il momento migliore per andarci. Per esempio, si può approfittare dei campi da golf del Pevero Golf Club, sia che siate esperti golfisti sia che ci si cimenti per la prima volta su un green. Oppure si può percorrere a passo sostenuto o di corsa o in bicicletta l’itinerario panoramico del Pevero Health Trail, immerso nella macchia mediterranea. Il percorso si snoda nel promontorio di Monti Zoppu, un’area di pregio ambientale incastonata tra le zone del Pevero e di Romazzino, dove troviamo anche alcune delle spiagge più famose degli oltre 80 chilometri di litorale della Costa Smeralda.

Rilassarsi in una spa

Gli hotel della Costa Smeralda riaprono le porte già a partire dalla primavera. Quest’anno, poi, con il lungo ponte che cade tra Pasqua e il 1° maggio, si parla di un anticipo d’estate che qualcuno ha soprannominato “Ferraprile” perché molti faranno più vacanza in questo periodo che non a Ferragosto. Molte delle strutture alberghiere dispongono di spa e centri wellness. Per chi desidera fare una gita, si possono raggiungere le Terme di Benetutti, un paese di origine antichissima che cela alcune meraviglie come le tombe dei giganti e alcuni reperti del neolitico. Le terme qui c’erano sin dai tempi dei romani. Le loro acque solfuree salsobromoiodiche sono perfette per idromassaggi subacquei, fanghi e massaggi. Riaprono per la stagione il 18 aprile 2025 e si può anche soggiornare nell’hotel.

Provare la gastronomia sarda

Se c’è una cosa che non chiude mai è la ristorazione. Certo, per i locali più alla moda e amati dai giovani forse è ancora presto, ma location come lo Zuma, per esempio, aprono per la stagione a Porto Cervo già a maggio 2025. Ma viaggiare in questa zona super turistica in bassa stagione è anche l’occasione per girare per l’entroterra alla scoperta di trattorie tradizionali e di feste e sagre che riprendono proprio nei weekend di primavera.

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Alla scoperta di Saint-Tropez, la località luxury della Costa Azzurra

Saint-Tropez evoca immediatamente immagini di yacht scintillanti, celebrità e spiagge dorate, ma questa iconica località della Costa Azzurra è molto più di una meta glamour. Con una storia affascinante, un ricco patrimonio artistico e culturale e panorami mozzafiato, Saint-Tropez sa incantare chiunque decida di scoprirla, e continuando la lettura ti segnaleremo i suoi monumenti più significativi e le sue spiagge più belle, perché Saint-Tropez è una destinazione che va oltre il suo status di località mondana.

Il fascino senza tempo del centro storico

Se si desidera scoprire la vera antima di Saint-Tropez bisogna partire dal centro storico: in un’atmosfera che oscilla tra passato e presente, con le sue stradine acciottolate lascia a bocca aperta. La zona conosciuta come La Ponche, racconta di un villaggio di pescatori che si è trasformato nei secoli. Tra i luoghi da non perdere? La Place des Lices, la piazza dove un tempo i pescatori vendevano il loro bottino e che oggi ospita un mercato provenzale vivace e colorato. Nella zona si possono assaporare le atmosfere più local, spaziando tra banchi di spezie, formaggi e fiori. Non distante si raggiunge la chiesa con il campanile ocra, simbolo ormai della località in tantissime foto e cartoline. Al suo interno è custodita la statua del patrono della città che è anche un omaggio alla tradizione marinara del borgo.

Un altro luogo affascinante è la Maison des Papillons, un piccolo museo situato in una casa storica, che merita una visita per la sua collezione di oltre 35.000 specie di farfalle, una delle più affascinanti al mondo. Un angolo inaspettato che aggiunge un tocco di magia alla visita della città. Per chi ama le atmosfere autentiche, le botteghe artigianali del centro offrono prodotti tipici come ceramiche dipinte a mano, profumi ispirati alla macchia mediterranea e tessuti provenzali.  Da non perdere, poi le numerose spiagge di Saint Tropez, dopotutto la località balneare è tra le più apprezzate.

Itinerario alla scoperta dei monumenti di Saint-Tropez

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Vista panoramica su Saint-Tropez

La Citadelle, tra storia e panorami mozzafiato

Dominando Saint-Tropez dall’alto,la Citadelle si distingue come fortezza del XVII secolo. Tra le viste più suggestive sul golfo, è stata costruita con scopi difensivi per poter proteggere la località dai pirati. Oggi, al suo interno, è presente il Museo di Storia Marittima, in cui si ripercorrono le radici marittime della città attraverso affascinanti reperti e testimonianze. Salire in cima è impegnativo ma ripaga con un panorama indimenticabile, perfetto per una foto cartolina da condividere sui social. Consiglio di visitare le antiche prigioni e scoprire la storia militare della località della Costa Azzurra. Il museo racconta anche la storia della vita dei marinai in Francia e le numerose battaglie navali.

Il Port de Saint-Tropez e il legame con l’arte

Il porto di Saint-Tropez è tra le tappe must da inserire nel proprio itinerario di viaggio. La località balneare luxury non si nasconde: yacht, barche esclusive e l’atmosfera unica richiamano agli anni top del cinema. Il luogo, iconico per eccellenza, ha attirato negli anni artisti e scrittori tra cui Paul Signac, che rimase affascinato dalla luce particolare del golfo e vi si stabilì, dando vita a una fiorente scena artistica. Non è n caso che proprio qu ivicino si trovi il museo de l’Annonciade all’interno di una cappella del XVI secolo. La sala espositiva raccoglie opere di artisti legati a Saint-Tropez, tra cui Matisse e Signac, e rappresenta una tappa imprescindibile per gli amanti dell’arte. Per chi desidera esplorare ulteriormente il legame tra Saint-Tropez e l’arte, vale la pena visitare le gallerie locali, che espongono opere contemporanee di artisti emergenti.

Saint-Tropez porto della costa azzurra

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Saint-Tropez, uno dei gioielli della Costa Azzurra

Spiagge da sogno: dal glamour di Pampelonne alla natura selvaggia

Se Saint-Tropez è celebre per qualcosa, sono senza dubbio le sue spiagge, ognuna con un’anima diversa. La più iconica è la spiaggia di Pampelonne, un lungo tratto di sabbia dorata che si estende per circa cinque chilometri. Qui sorgono alcuni dei beach club più esclusivi al mondo, come il celebre Club 55, frequentato da star del cinema e icone della moda fin dagli anni ’50. Tra lettini eleganti, champagne servito a bordo spiaggia e mare cristallino, Pampelonne incarna alla perfezione il lato glamour di Saint-Tropez.

Per chi invece cerca un’atmosfera più autentica e rilassata, la spiaggia di La Ponche è una vera gemma nascosta. Situata nel cuore del centro storico, tra antiche case di pescatori, questa piccola insenatura conserva intatto il fascino della Saint-Tropez di un tempo.

Per un’immersione nella natura selvaggia, la spiaggia di L’Escalet è la scelta ideale. Situata a pochi chilometri dal centro, questa baia incontaminata offre acque turchesi e scogli perfetti per tuffi e snorkeling. Il sentiero costiero che la collega a Cap Taillat regala panorami spettacolari, tra macchia mediterranea e calette nascoste.

Altre spiagge come Les Salins e Plage des Graniers offrono atmosfere più tranquille, ideali per chi cerca relax e contatto con la natura. Qui è anche possibile gustare piatti di pesce freschissimo nei piccoli ristoranti sul mare, accompagnati da un bicchiere di rosé provenzale.

Il faro di Camarat e la bellezza di Cap Taillat

A chi ama le passeggiate panoramiche, Saint-Tropez regala angoli di pura poesia. Il faro di Camarat, si trova in una posizione privilegiata a picco sul mare in prossimità di una scogliera. La vista è unica, si estende fino alle isole di Hyères, regalando uno spettacolo effetto wow al tramonto. Continuando a percorrere la costa si raggiunge Cap Taillat considerata una delle meraviglie della regione: la striscia di terra che si protrae verso il mare è spesso meta di amanti del trekking con sentieri immersi nel verde e spiagge dalla bellezza incontaminata e autentica.

Saint-Tropez tra cultura e tradizione

Superando la lista di meraviglie naturali e architettoniche non possiamo negare come ci sia anche una forte identità culturale. Il calendario annuale mostra un numero elevato di eventi tra cui la Bravade, una festa che si svolge a maggio e che si collega al santo patrono con tnato di parate in costume e musiche tradizionali.

Per chi visita la città in estate, il Festival de Ramatuelle offre un mix di teatro, musica e danza in una cornice unica, a pochi passi dal mare. Anche la gastronomia occupa un posto speciale nell’anima tropezienne: impossibile non assaggiare la celebre Tarte Tropézienne, un dolce soffice e cremoso nato proprio qui. Oltre alla celebre Tarte Tropézienne, i ristoranti offrono specialità come la bouillabaisse, zuppa di pesce tipica della Provenza, e la pissaladière, una focaccia con acciughe e cipolle. I mercati locali permettono di assaporare il meglio dei prodotti provenzali, tra formaggi, salumi e vini pregiati.

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Il segreto della felicità si trova in queste spiagge, una è italiana

Ci sono le spiagge più belle del mondo, quelle più pulite e anche quelle più felici. CV Villas ha pubblicato una classifica dedicata alle spiagge più felici del mondo utilizzando un particolare software di riconoscimento facciale chiamato AWS. Questo ha analizzato migliaia di immagini provenienti da oltre 100 spiagge in tutto il mondo, al fine di identificare quelle che suscitano il maggior numero di sorrisi.

Ogni immagine è stata valutata dalla tecnologia di analisi del sentimento per misurare i livelli di felicità e ha ricevuto un punteggio su 100 (dove 100 rappresenta la massima felicità). Le immagini per ciascuna località sono state raccolte ed è stata infine calcolata una media generale per produrre un ‘Punteggio di Felicità della Spiaggia’ su 100. Tra queste una è anche italiana.

Qui vi raccontiamo la top 10 delle spiagge più felici con i relativi punteggi ottenuti.

Ai Heli, Grecia

Al decimo posto della classifica, con un punteggio di 92.25, troviamo Ai Helis, una grande spiaggia attrezzata situata a sud di Argostoli, a Cefalonia, dove ci sono alcune delle spiagge più belle di tutte le isole Ionie. Qui il colore della sabbia, a differenza di altre spiagge, è grigiastro, mentre le acque poco profonde la rendono ideale soprattutto per le famiglie. I visitatori hanno a disposizione anche un bar che offre l’essenziale per trascorrere una rilassante giornata al mare.

Elafonisi Beach, Grecia

Anche al nono posto, con un punteggio di 93.34, troviamo nuovamente la Grecia con una spiaggia che quest’anno sta ottenendo diversi riconoscimenti. Dopo essere stata premiata come la spiaggia più bella del mondo, Elafonisi Beach a Creta è anche tra le più felici. Non sorprende che le persone siano particolarmente allegre quando visitano questo luogo così paradisiaco da sembrare irreale! Qui troverete sabbia finissima, acque cristalline e tranquille, oltre che fondali bassi perfetti per le famiglie che vogliono godersi il sole senza mettere a rischio la sicurezza dei propri figli.

Elafonisi Beach Creta

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Le tonalità rosa e turchesi della spiaggia di Elafonisi

Praia do Vale de Centeanes, Portogallo

Per l’ottavo posto, con un punteggio di 93.63, voliamo in Portogallo dove a est di Carvoeiro, nel comune di Lagos, troviamo una delle spiagge più popolari dove fare snorkeling e dove ammirare il tramonto. Praia do Vale de Centeanes è una spiaggia relativamente lunga, protetta da imponenti scogliere color oro, le quali rappresentano anche un ottimo riparo dal vento.

Praia Dona Ana, Portogallo

Restiamo in Portogallo perché, sempre nella regione dell’Algarve, troviamo Praia Dona Ana, al settimo posto della classifica dedicata alle spiagge più felici del mondo con un punteggio di 94.31. Questa è una delle spiagge più famose della zona, raggiungibile a piedi dal centro storico di Lagos e situata tra Praia do Camilo e Praia do Pinhão. A renderla speciale è il paesaggio, perché Praia Dona Ana, come altre aree dell’Algarve, è circondata da spettacolari scogliere a strapiombo. Questa spiaggia da cartolina è rinomata in tutto il mondo per la sua acqua cristallina, le formazioni rocciose uniche e le scogliere circostanti di arenaria rossa e gialla.

Plage des Sablettes, Francia

Per la sesta posizione, grazie al punteggio di 94.94, andiamo in Francia, precisamente a La Seyne-sur-Mer. Qui si trova Plage des Sablettes, una delle spiagge sabbiose più belle della regione, affacciata sulle rocce dei Deux Frères. Lunga più di un chilometro, la spiaggia offre ai vacanzieri un lungo tappeto di sabbia fine di un bianco brillante. Qui sono presenti anche numerosi stabilimenti e ristoranti.

Caswell Bay, Galles

Premiata anche con la bandiera blu nel 2024, la spiaggia di Caswell Bay nel Galles occupa la quinta posizione tra le spiagge più felici del mondo ottenendo un punteggio di 95.14. Si tratta di una spiaggia sabbiosa, tra le più visitate del Gower, dove è possibile non solo rilassarsi, ma fare anche diverse attività come kayak e surf. Popolare tutto l’anno sia tra i residenti che tra i turisti, la spiaggia di Caswell si trova in una baia lunga mezzo miglio, incastonata dietro il promontorio di Mumbles, all’interno della prima Area of Outstanding Natural Beauty (AONB) della Gran Bretagna. L’accesso alla spiaggia è facile e ci sono buone strutture per le famiglie con bambini piccoli.

Rhossili Bay, Galles – punteggio 96.78

Al quarto posto, con un punteggio di 96.78, c’è nuovamente il Galles con una delle spiagge più spettacolari di tutta la Gran Bretagna. Quando c’è la bassa mare, si rivela l’immensa distesa di spiaggia di Rhossili Bay, uno spot molto popolare anche tra i surfisti. Per godere al meglio degli scenari offerti da questo luogo consigliamo di percorrere uno dei numerosi sentieri escursionistici, che includono la spiaggia, Worm’s Head e le scogliere. Se siete fortunati potreste persino avvistare le foche che prendono il sole o delfini che giocano tra le onde!

Rhossili Bay Galles

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La spiaggia di Rhossili Bay

Port de Soller, Spagna

Arriviamo alle posizioni sul podio, dove al terzo posto, con un punteggio di 96.95, troviamo la spiaggia di Port de Soller a Maiorca. Situata nell’omonima cittadina portuale, la spiaggia è perfetta per una giornata dedicata interamente al relax e al piacere dell’essere in vacanza, soprattutto perché situata in una posizione centrale e quindi vicina a tutti i comfort, dai bar ai ristoranti.

Praia da Falésia, Portogallo

Al secondo posto, con un punteggio di 97.24, troviamo Praia da Falésia, nella zona sud del Portogallo. Questa spiaggia panoramica offre non solo un mare splendido, ma anche uno scenario naturale unico. La prima cosa che colpisce i visitatori, infatti, è che si estende per chilometri di sabbia soffice e incontaminata, delimitata da suggestive scogliere calcaree, arancioni e marroni. Queste scogliere offrono un contrasto sorprendente con le sfumature di blu dell’oceano, creando una tavolozza di colori davvero unica.

Sitges Beach, Spagna

Infine, al primo posto con un punteggio di 98.42, c’è Sitges Beach. Poco distante da Barcellona, Sitges è composta da ben 17 spiagge sabbiose. Quella principale offre tutti i comfort necessari per una vacanza rilassata, oltre che una bella vista sulla cittadina.

Pescoluse, Italia

Nella classifica, al ventiduesimo posto, troviamo anche la spiaggia italiana di Pescoluse. Situata in Puglia, nella zona del Salento, questa spiaggia conquista per la sua sabbia bianca e finissima e per le acque cristalline. La spiaggia principale, lunga e particolarmente vivace durante i mesi estivi, offre anche numerosi stabilimenti.

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Curiosità Ibiza Notizie spiagge vacanza natura Viaggi

Chiuso Es Vedrà, lo spot del tramonto più famoso di Ibiza: perché

Ibiza è sempre stata un’isola dai mille volti: è il paradiso dei clubber, con discoteche leggendarie e feste indimenticabili; meta ideale per le famiglie, che possono godere di spiagge tranquille e attività per tutti; un rifugio per chi cerca relax e spiritualità, con i suoi mercatini hippy e i ritiri yoga; oltre che un luogo ricco di scenari naturali. Ibiza è anche un’altra di quelle destinazioni che non sono riuscite a gestire l’aumento del flusso turistico e oggi si ritrovano a dover prendere decisioni anche drastiche, come la chiusura di un belvedere famoso come spot dove guardare il tramonto.

L’ultima notizia a tema overtourism proveniente dall’isola riguarda, infatti, Es Vedrà, la location resa celebre dai video virali sui social e dalla presenza di personaggi famosi. Si tratta di uno dei punti più selvaggi dell’isola, situato nella zona di Cala d’Hort, nella costa ovest. Presa d’assalto giornalmente dai turisti, l’area ha assunto sempre più le sembianze di un club a cielo aperto, una situazione che ai locals non piace e che vogliono cambiare.

Perché è stato chiuso Es Vedrà a Ibiza

Anche Ibiza comincia a prendere delle decisioni per affrontare il tema overtourism, soprattutto nei suoi luoghi più belli come il mirador Es Vedrà. Area naturale protetta, nel corso degli anni è passata dall’essere uno splendido belvedere dove guardare il tramonto a location per feste non autorizzate. Questo ha creato problemi non solo all’ambiente circostante, ma anche ai residenti della zona che si sono ritrovati a fronteggiare diverse problematiche.

Una delle più discusse è l’afflusso di centinaia di auto, quod, pullman, moto e fuoristrada in una strada dove a malapena entrano una ventina di veicoli e dove non ci sono parcheggi. Questi venivano creati in autonomia dai turisti, che parcheggiavano l’auto dovunque ci fosse spazio. Dopo aver richiesto, senza successo, l’intervento delle forze dell’ordine per gestire la situazione, i residenti della zona si sono visti costretti ad agire.

A febbraio 2025, quindi, sono comparsi dei grandi sassi posizionati al mirador per sbarrare l’accesso al piccolo parcheggio sterrato. In questo momento ci sono delle trattative in corso con il comune di Sant Josep per capire se è possibile riaprire il mirador regolamentando gli accessi e controllando l’area. Tra le ipotesi c’è quella di organizzare bus turistici gestiti dal comune, incaricati di trasportare le persone in sicurezza da parcheggi individuati ad hoc.

Il problema dell’overtourism a Ibiza

Ibiza, la seconda destinazione più popolare in Spagna dopo le Isole Canarie, sta avendo anche altri problemi legati all’overtourism, uno su tutti l’aumento dei costi della vita. Molti residenti non possono permettersi una casa e sono costretti a vivere o dentro dei caravan o al di fuori dell’isola: ci sono figure professionali, come medici e insegnanti, che volano ogni giorno per raggiungere i propri luoghi di lavoro.

I residenti hanno più volte dichiarato di non essere contro il turismo o i turisti, ma contro la sua gestione sbagliata e gli effetti collaterali che ne conseguono, tra questi i prezzi delle case in costante aumento.

Un altro problema, diffuso in tante altre città europee, riguarda gli affitti turistici illegali. Recentemente, il Consiglio dell’isola di Ibiza ha confermato la firma di un accordo con Airbnb e altri gruppi turistici locali nel tentativo di regolamentare gli affitti a breve termine.

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Queste sono le spiagge più belle di Saint-Tropez per vivere a pieno la Costa Azzurra

Pochi luoghi evocano il fascino dell’estate come Saint-Tropez. Questo piccolo angolo di Provenza, un tempo semplice villaggio di pescatori, si è trasformato in uno dei luoghi più iconici della Costa Azzurra. Le sue stradine acciottolate, i bistrot sul porto e le boutique esclusive raccontano una storia di glamour e spensieratezza, in cui il sole brilla quasi tutto l’anno e il mare si tinge di infinite sfumature di blu. Ma il vero tesoro di Saint-Tropez sono le sue spiagge. Lontane dal caos dei boulevard e immerse in una natura spettacolare, offrono scenari paradisiaci perfetti per chi cerca relax, sport acquatici o anche solo un tuffo nelle acque più cristalline della Costa Azzurra. Dalle spiagge celebri frequentate dalle star alle calette nascoste, scopriamo insieme le spiagge più belle di Saint-Tropez.

Pampelonne: l’icona assoluta del jet set

Se parliamo di una vacanza al mare in Francia la Costa Azzurra vince su tutto e a Saint-Tropez è la spiaggia di Pampelonne ad attirare l’attenzione. Ben cinque chilometri di spiaggia dorata bagnata da un mare trasparente come quello tipico della zona. Tra gli stabilimenti più esclusivi? Nikki Beach e Bagaelle Beach spesso paparazzati per la presenza di VIP che li scelgono per le proprie vacanze. Oltre al lusso del jet set internazionale qui c’è anche un’area di spiaggia libera. La bellezza naturale che circonda Pampelonne, con la vegetazione tipica della Costa Azzurra che si fonde con il mare cristallino, la rende una delle spiagge più belle del Mediterraneo.

Plage de l’Escalet: un paradiso nascosto

Per chi cerca un angolo di natura incontaminata, la Plage de l’Escalet è una perla da non perdere. Situata a pochi chilometri dal centro di Saint-Tropez, questa spiaggia è un susseguirsi di calette di sabbia e scogliere, con acque incredibilmente limpide.

Perfetta per lo snorkeling, offre fondali ricchi di vita marina e panorami da cartolina. Il sentiero costiero che la costeggia regala viste mozzafiato sul Mediterraneo e le calette più nascoste, raggiungibili solo a piedi o via mare, la rende una delle mete preferite dagli amanti delle passeggiate nella natura e una destinazione ambita per chi vuole immergersi completamente nella natura incontaminata. In questa zona, è facile dimenticare la frenesia della vita quotidiana e ritrovare il proprio angolo di ritmo. La Plage de l’Escalet è il posto ideale anche per un picnic, lontano dai rumori della città, e per chi ama la tranquillità di una spiaggia naturale.

Le spiagge più belle della località balneare di Saint Tropez

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La località balneare di Saint Tropez vista dall’alto

Plage des Salins: autentica e selvaggia

Se vuoi scoprire un lato più autentico di Saint-Tropez, la Plage des Salins è il posto giusto. Meno affollata rispetto a Pampelonne, questa spiaggia conserva un’atmosfera rilassata e selvaggia, con dune di sabbia soffice e una vegetazione mediterranea rigogliosa.

Questa spiaggia è amata da chi cerca la tranquillità, ma non rinuncia alla bellezza della natura. Il paesaggio di Salins è dominato da una macchia mediterranea che sembra tuffarsi nel mare, mentre le onde che si infrangono sulle sue rive offrono una sensazione di pace e serenità. Il ristorante sulla spiaggia offre ottimi piatti di pesce da gustare con i piedi nella sabbia, mentre il tramonto qui è tra i più suggestivi della regione. Le luci calde del tramonto che si riflettono sul mare cristallino sono un’esperienza che vale la pena vivere, soprattutto per chi cerca una spiaggia più intima e lontano dai riflettori. Perfetta per una giornata di relax, la Plage des Salins è anche il luogo ideale per chi ama passeggiare lungo la riva e raccogliere conchiglie.

Plage de la Ponche: un tuffo nella storia

Chi soggiorna in centro storico ha una fortuna: a pochi passi si trova plage de la Ponche, un angolo di mare che sembra uscito da un dipinto impressionista. Un tempo era l’approdo dei pescatori, ma oggi è un angolo pittoresco per chi vive la cittadina di mare sulla Costa Azzurra. Perché sceglierla? Ci si può godere un apertiivo sul lungomare, un bel bagno rilassante e fare il pieno di vitamina D.

Plage de Tahiti: esclusività e atmosfera vintage

Un’altra spiaggia da non perdere? Plage de Tahiti. Si trova nella zona settentrionale ed è diventata famosa negli anni ’50 per aver ospitato star del cinema francese quali Brigitte Bardot. Oggi continua ad avere un’aura esclusiva e un fascino vintage irresistibile. Perché la consiglio? Si tratta di una sosta top per godersi sole, mare e un bell’aperitivo in uno dei numerosi bistrot e locali proprio sul lungomare. Poi la posizione è prestigiosa, seppur sia più piccola delle altre.

Plage de Tahiti

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Plage de Tahiti, la bellissima spiaggia di Saint Tropez frequentata in passata da Brigitte Bardot

Plage de Canebiers: tranquillità e charme locale

Chi cerca una soluzione glamour ma lontana dalla mondanità il suggerimento è Plage de Canebiers. Si tratta di una baia dall’atmosfera intima e familiare, qui le acque sono calme e alle spalle è presente una pineta che regala ombra nelle ore più calde. La consiglio specialmente per chi viaggia con i bambini, così da allontanarsi dagli esclusivi beach club affollati, potendosi godere finalmente un po’ di relax nel cuore della Costa Azzurra.

Plage des Graniers: il lato più selvaggio di Saint-Tropez

Un altro angolo di paradiso che racconta la zona costiera della Francia e il cuore pulsante di Saint Tropez è plage des Graniers; si tratta di una delle meno note ma molto apprezzate dai local. Si trova nella zona ovest del porto ed è protetta da un paesaggio più selvaggio; proprio la presenza di scogliere e vegetazione che si estende fino al mare la rende così unica e particolare. Sebbene non sia facilmente raggiungibile, la sua bellezza naturale vale sicuramente la visita.

Plage de la Moutte: la spiaggia nascosta

Ultima opzione? Plage de la Moutte: si trova vicino alla Pampelonne che abbiamo citato ad inizio articolo eppure, nonostante ciò, è meno conosciuta e decisamente più nascosta. Qui intimità, vegetazione, relax fanno da leitmotiv in una vacanza al mare esclusiva senza rinunciare alla privacy.

Le spiagge di Saint Tropez hanno davvero molto da offrire e sono tante le opportunità per chi desidera trascorrere una vacanza nel cuore della Costa Azzurra scoprendo una delle località più glamour ed esclusive della zona francese.

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Viaggio nella Guyana francese, uno scampolo d’Europa all’equatore

Immaginate di ritrovarvi immersi in un luogo dove la natura selvaggia incontra la storia e le tradizioni affascinanti di una popolazione multietnica, dove tanti angoli sono ancora tutti da esplorare e la bellezza più pura e incontaminata è in grado di stupire ad ogni passo. Dalle cittadine intrise dei profumi e dei sapori delle pietanze tipiche, che si mescolano allo spirito festaiolo della popolazione e alle leggende della tradizione, passando per le foreste rigogliose attraversate dai fiumi in cui ammirare uccelli variopinti e animali rari, terminando sulle coste con spiagge paradisiache: la Guyana francese è un caleidoscopio di avventure che meritano di essere vissute a pieno, in ogni attimo di un viaggio indimenticabile oltreoceano.

Scopri dove si trova questo angolo di paradiso e cosa vedere assolutamente.

Dove si trova la Guyana francese

La Guayana francese è un angolo remoto dell’America meridionale di estrema bellezza. Si tratta del più grande dipartimento d’oltremare della Francia, confinante a sud e a est con il Brasile, a ovest con il Suriname. A Nord, invece, si affaccia sull’Oceano Atlantico. Degli 85.000 km² che compongono la sua superficie, il 96% è costituito da zone boschive rigogliose. Si tratta dell’ampia distesa di foresta Amazzonica francese, che è un invito alla scoperta.

Il capoluogo della Guyana francese è Cayenne (Caienna), la città più popolosa della regione, ma anche la più piccola. A poca distanza, nella città di Matoury, si trova l’aeroporto di riferimento per raggiungere la Guyana francese, il Félix Eboué (CAY), collegato con voli diretti di diverse compagnie aeree in partenza da Parigi e Amsterdam. Per arrivare dall’Italia è quindi necessario fare scalo in una di queste città.

Il periodo migliore per raggiungere questo paradiso naturale? Considerato il clima tropicale caldo-umido della Guyana francese, con molte precipitazioni durante tutto l’anno e temperature tra i 20°C e i 32°C, il momento più adatto per viaggiare in questa regione è nel cuore della stagione secca, ovvero nei mesi di settembre e ottobre, i meno piovosi dell’anno.

Cosa vedere nella Guyana francese

La Guyana francese è molto più di una regione sudamericana: è un crocevia di popolazioni, storie, culture, tradizioni e bellezze naturali che lasciano davvero il segno. Scopri cosa non perderti durante un viaggio in questo angolo di paradiso.

Isola del Diavolo, Guyana francese

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Isola del Diavolo, Guyana francese

La capitale Cayenne

Una volta atterrati in Guyana francese, la prima cosa da vedere è sicuramente la sua capitale, Cayenne (o Caienna). Una cittadina capace di incantare con il mix perfetto tra fascino creolo, architetture coloniali, tradizioni francesi mescolate con le influenze amerinde e africane, dove ogni angolo trasuda secoli di storia e di scambi culturali.

Da non perdere, nel cuore pulsante della vivace Caienna, i suoi mercati della frutta e della verdura, veri tripudi di colori e sapori autentici, e i mercati del pesce, ottima specialità delle coste regionali (in particolare il pesce boucané, ovvero affumicato). Ci si tuffa poi nel passato di queste terre visitando il Fort Cépérou, sul monte omonimo, risalente al XVII secolo, un’imponente testimonianza della sua storia coloniale. Da qui si gode di una vista mozzafiato sulla città e sul mare circostante.

Fort Cépérou, in Guyana francese

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Fort Cépérou, Guyana francese

A poca distanza dal castello, sorge Place des Palmistes, in cui addentrarsi per una camminata ammirando le sue eleganti costruzioni coloniali e le tantissime palme che la caratterizzano. È questo il fulcro della movida cittadina, con numerosi locali e negozi di artigianato locale dove poter acquistare splendidi souvenir come porcellane, ricami e statuette in legno.

A soli 800 metri a piedi, in Rue Madame Payé, merita una visita anche il Museo delle Culture della Guyana, ricco di elementi che fanno fare un tuffo nella vita quotidiana del passato nelle famiglie di Cayenne e del Guyana francese in generale.

Isole della Salvezza

Le chiamano isole della Salvezza, le isole du Salut, ma non per caso: qui, in questo arcipelago di origine vulcanica formato da tre isolette (Île du Diable, Île Royale e Île Saint-Joseph), a 15 km dalla costa, venivano rinchiusi i prigionieri fino al 1954. In particolare, l’isola del Diavolo ospitava un carcere molto severo e famoso per aver ispirato il film “Papillon”, i cui resti sono ancora oggi visitabili. Ma oltre alle testimonianze del passato, le isole du Salut offrono luoghi da sogno, con spiagge dalla sabbia bianchissima e acque turchesi in cui immergersi per fare snorkeling. Per raggiungerle si parte in barca da Kourou.

Antica prigione sull'isola del Diavolo, in Guyana francese

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Antica prigione sull’isola del Diavolo, Guyana francese

St. Laurent du Maroni

La città di Saint Laurent è stata fondata nel 1858 come penitenziario: qui venivano accolti i detenuti ed ancora oggi sono numerose le testimonianze del suo passato. Alcuni edifici coloniali, infatti, sono oggi visitabili. Nello stesso centro cittadino, inoltre, si può fare una visita all’ultima distilleria rimasta, ovvero la St. Maurice (ingresso gratuito, ma necessaria la prenotazione).

Il Parco Amazzonico della Guyana

Il Parco Nazionale Amazzonico, che si estende per oltre 30.000 kmq, è uno meraviglioso scrigno di biodiversità popolato da migliaia di specie vegetali e animali. Un polmone verde che merita di essere esplorato durante un viaggio in Guyana francese. Vi si può accedere dal cielo oppure a bordo di una piroga, sempre accompagnati da guide esperte locali, navigando sui fiumi Maroni e Oyapock, abitati dalle etnie amerindie e bushinengue.

Le spiagge sull’oceano

Lungo le coste della Guyana francese non mancano splendide spiagge in cui rilassarsi e godere pienamente del clima perennemente estivo di queste terre. La più pittoresca? È la spiaggia Rémire-Montjoly, a soli 10 km a sud-est della capitale. Un’ampia lingua di sabbia bianca bagnata dall’acqua fresca dell’oceano, ottima meta per appassionati di kitesurf.

Cosa fare nella Guyana francese

Sono diverse le avventure riservate ai curiosi viaggiatori della Guyana francese, che offre paesaggi variegati nei quali dedicarsi a diverse attività di esplorazione e divertimento.

Assistere alla deposizione delle uova delle tartarughe giganti

Se siete alla ricerca di esperienze emozionanti e indimenticabili, la Guyana francese ne offre alcune davvero speciali, come la possibilità di vedere le grandi tartarughe marine deporre le proprie uova. Sono tre le specie protette che si possono ammirare: le tartarughe liuto (le più grandi del mondo), olivastre (le più piccole) e verdi. Il periodo migliore per ammirarle va da febbraio a fine agosto, quando di notte iniziano a scavare per trovare la dimora per le loro decine di uova. Per farlo, però è bene prestare attenzione a non disturbarle, posizionandosi alle loro spalle e utilizzando una torcia tascabile a luce rossa.

Le zone migliori in cui avvistarle? Il sito Awala-Yalimapo, autentico villaggio amerindio nella riserva naturale di Alama, nel nord-ovest della Guyana (a 270 km da Caienna), e la penisola di Caienna. Per un’avventura totalmente wild, potete scegliere di dormire in un “carbet”, un alloggio tipico e molto pittoresco in cui assaggiare anche la cucina tradizionale locale.

Tartaruga Liuto sulle spiagge della Guyana francese

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Tartaruga Liuto sulle spiagge della Guyana francese

Ammirare il lancio di un razzo Ariane a Kourou

Le avventure uniche che questo territorio offre non si esauriscono qui. Sì, perché tutti gli appassionati dello spazio e i curiosi possono ammirare da vicino la partenza di un razzo Ariane e Vega o della navicella Sojuz. Dove? Al Centre Spatial Guyanais (CSG), situato vicino alla città di Kourou (60 km più a Nord di Cayenne, lungo la costa), voluto da Charles de Gaulle e costruito considerando i notevoli fattori positivi del luogo, tra cui la scarsa densità di popolazione e la vicinanza dell’Oceano e all’equatore.

I lanci avvengono solo alcuni giorni all’anno e in tali occasioni non si può accedere alla base spaziale, ma potrete comunque ammirare i razzi anche dai luoghi circostanti. Qui c’è anche il Museo dello Spazio, adatto soprattutto ai bambini, con giochi interattivi per coinvolgerli nella scoperta di questo mondo.

Centre Spatial Guyanais, in Guyana francese

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Centre Spatial Guyanais, Guyana francese

Fare un’escursione nella foresta Amazzonica

Vi piacerebbe immergervi nella natura incontaminata della foresta Amazzonica? In Guyana francese questo è possibile all’interno del Parco Amazzonico. Vi si accede solo via fiume o con voli interni e le escursioni (di uno o più giorni) devono essere fatte con guide esperte locali. Tra i vari percorsi possibili, c’è anche quello che parte da Soul, a 45 minuti di volo da Cayenne, e arriva ai Monti Galbao, dai quali poter ammirare l’immensità del polmone verde più famoso al mondo.

Immergersi nelle tradizioni locali, dal Carnevale ai piatti tipici

Se visiterete Caienna nel periodo del Carnevale, tra i più lunghi al mondo (solitamente va da gennaio a marzo), potrete vivere tutta la magia della festa più sentita dell’anno. Un tripudio di colori vivaci, musiche, costumi, che animano il cuore della città per intere settimane e durante il Martedì grasso. Le regine del Carnevale qui sono le Touloulous, donne travestite e mascherate con abiti variopinti per rendersi irriconoscibili, che ballano ogni sabato sera nei locali della città: uno spettacolo indimenticabile.

Immergersi pienamente in un luogo significa provarne anche le specialità gastronomiche locali. Da provare in Guyana francese il pollo o il pesce boucané (affumicato), il blaff (court-bouillon, ovvero brodo, di cipolle, aglio, sedano e basilico), la pimentade (court-bouillon alla salsa di pomodoro) o la cougnade (pesce alla griglia). Infine, il bouillon d’awara: la polpa del frutto dell’awara insieme a un lesso a base di pollo o pesci boucané. Immancabili poi le spezie, come noce moscata, zenzero, cannella, pepe e peperoncino.

Navigare sul fiume Maroni

Non solo mare e foreste tropicali, nella Guyana francese ci si può cimentare nella navigazione del corso d’acqua più lungo del Paese: il fiume Maroni, con i suoi 520 Km che segnano il confine con il Suriname. Potrete partecipare ad escursioni in piroga che durano 4-5 giorni partendo da Saint Laurent du Maroni fino a Maripasoula.

Durante l’avventurosa navigazione del fiume, poi, ci si ferma per visitare villaggi indios, si fanno trekking nella foresta e si alloggia in capanne confortevoli a contatto con la natura. Un’esperienza unica, autentica, memorabile.

Navigare lungo il Fiume Maroni, Guyana francese

Fonte: iStock

Navigare lungo il Fiume Maroni, in Guyana francese