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Giubileo 2025 Idee di Viaggio Roma skyline Viaggi

Cinque terrazze panoramiche a Roma da cui ammirare la città

Roma, Città Eterna. Camminare lungo le sue vie, attraversarne le piazze, godere di scorci e angoli meno frequentati ma, non per questo, meno suggestivi è un’esperienza che può regalare a turisti e non solo momenti addirittura magici. Quasi epifanici, immersi nella bellezza senza tempo di una capitale che sa lasciare senza fiato e rimanere impressa nella memoria, personale e collettiva. E per ogni dettaglio che si fa apprezzare, altrettanto suggestiva può essere la vista panoramica che punti strategici della capitale offrono sullo skyline capitolino.

Dagli inconfondibili profili dei suoi monumenti storici alle bellezze naturalistiche dei colli, la stratificazione urbana di Roma racconta la sua storia. Del resto, è modo comune di dire che Roma non fu costruita in giorno, frase con cui si intende generalmente spiegare che per raggiungere qualcosa di duraturo, pregevole e importante servono tempo e pazienza. Gli stessi strumenti che ci permettono oggi, dopo secoli di vita cittadina, di godere di un incanto senza pari.

Storia, arte e cultura si uniscono a Roma come in poche, pochissime, altre città del mondo creando esperienze che catturano ogni senso. E, come dicevamo, per godere pienamente della bellezza di questa città è bene isolarsi dalla frenesia più caotica che l’attraversa prendendosi il tempo della contemplazione. Per questa ragione, le terrazze panoramiche rappresentano anche un momento di sospensione nel quale perdersi ammirando i suoi monumenti, seguendo con lo sguardo lo scorrere del Tevere e l’armoniosa disposizione dei sette colli che circondano la città.

Ma quali sono le terrazze più belle da cui poter apprezzare Roma dall’alto? Ne abbiamo selezionata qualcuna in cui fare tappa per un itinerario cittadino tra bellezza e la giusta dose di relax (a maggior ragione quando la capitale è affollata di turisti e pellegrini come in questo Giubileo 2025).

La Città Eterna vista dalla Terrazza del Gianicolo

La Terrazza del Gianicolo rappresenta uno dei punti panoramici più suggestivi di Roma e la sua vista sulla città è senza dubbio unica. Situata sull’omonima altura, lungo la riva destra del fiume Tevere, questa terrazza consente di vedere un panorama a 360° di tutto il centro storico, dalle maestose cupole dei suoi edifici religiosi ai tetti delle antiche abitazioni romane. Considerato spesso come ottavo colle della città, il Gianicolo ospita anche una serie di importanti monumenti storici a partire dalla statua equestre di Garibaldi al faro Manfredi.

Terrazza del Gianicolo

Fonte: 123RF

Panorama della città di Roma, visto dalla cima del Gianicolo

Ma il Gianicolo, poco lontano da San Pietro, è famoso anche per una curiosa tradizione che si rinnova puntuale dal 1847. Ogni giorno, a mezzogiorno, un cannone spara a salve segnando il tempo. A rendere piacevole la visita alla terrazza, sono anche i viali alberati che contribuiscono a offrire un’atmosfera rilassata e rilassante, adatta a dolci passeggiate e a momenti di meditazione. Di sera, poi, il Gianicolo è uno dei punti migliori per vedere il tramonto mescolarsi, con i suoi colori caldi, alle prime luci serali che accendono la città, trasformando il maestoso paesaggio in uno scenario ancora più suggestivo.

Come raggiungere la Terrazza del Gianicolo. La Terrazza del Gianicolo si raggiunge facilmente sia a piedi sia con i mezzi pubblici. Per chi preferisce camminare, la salita è di circa 20 minuti a partire dall’Ospedale Santo Spirito o da Porta Cavalleggeri, attraversando Trastevere. Per quanto riguarda, invece, i mezzi pubblici, ci sono diverse linee di autobus che servono la zona: le linee 115 e 870 hanno fermata presso la Terrazza mentre le linee 44, H e N3S hanno fermate nelle vicinanze. La stazione ferroviaria più vicina è Roma San Pietro, situata a circa 26 minuti a piedi dalla terrazza. Per chi utilizza la metropolitana, la fermata Ottaviano della linea A è la più vicina; da lì, è possibile proseguire con l’autobus 982 fino a Lungotevere in Sassia e poi cambiare con la linea 115 fino a destinazione. Sono disponibili anche parcheggi a pagamento nelle vicinanze per auto e scooter.

Affacciarsi dalla Terrazza del Pincio

La seconda proposta che segnaliamo è la Terrazza del Pincio, punto di osservazione privilegiato nel cuore di Roma. Questa celebre terrazza sorge sull’omonimo colle, nei giardini di Villa Borghese, e offre un affaccio indimenticabile su Piazza del Popolo con una vista panoramica sull’intera città, Vaticano compreso. L’area era ben nota già nell’antica età romana, quando era chiamata Collis Hortulorum (letteralmente, colle dei giardini) per via delle molte ville e giardini di famiglie patrizie fra i quali gli Horti Luculliani e gli Horti Sallustiani.

Terrazza del Pincio e fontana in Piazza del Popolo a Roma

Fonte: 123RF

La Terrazza del Pincio a Roma

Lo stesso termine Pincio, del resto, ha origine lontana: proviene, infatti, dalla famiglia dei Pincii, che nel quarto secolo d.C. possedeva una villa nella zona. Fu l’architetto Giuseppe Valadier, nel XIX secolo, a darle la sistemazione attuale, dotandola di una passeggiata panoramica e viali alberati che conducono alla terrazza stessa. Anche in questo caso, affacciarsi al tramonto offre uno spettacolo di rara bellezza.

Come raggiungere la Terrazza del Pincio. La Terrazza del Pincio è facilmente raggiungibile a piedi percorrendo le rampe che salgono da Piazza del Popolo, per una piacevole passeggiata panoramica. In alternativa, è possibile accedervi anche dalla scalinata di Trinità dei Monti, lungo Viale di Villa Medici, o tramite il Viale delle Magnolie, che collega Villa Borghese alla terrazza. Per chi, invece, utilizza i mezzi pubblici, la fermata della metropolitana più vicina è Flaminio (linea A) e sono numerosi anche i bus cittadini con fermate nelle vicinanze (150F, 490, 495, 628 e 89). Per chi preferisce il tram, poi, la linea 2 ha una fermata a pochi minuti a piedi dalla terrazza.

Guardare Roma dall’Altare della Patria

Forse non tutti sanno che la sommità dell’Altare della Patria ospita una terrazza il cui nome deriva da due imponenti quadrighe in bronzo di 11 metri poste a rappresentare simbolicamente l’unità e la libertà della nazione italiana. Alla Terrazza delle Quadrighe si può accedere grazie a due suggestivi ascensori panoramici in vetro, inaugurati nel 2007. Una volta raggiunta l’altezza di circa 70 metri, si apre una vista mozzafiato che abbraccia i principali monumenti di Roma, tra cui il Colosseo, i Fori Imperiali, il Campidoglio e, in lontananza, la Basilica di San Pietro con la sua maestosa cupola.

Come raggiungere la Terrazza delle Quadrighe. Con l’autobus, la fermata più vicina è Ara Coeli/Piazza Venezia, servita da numerose linee. Per chi preferisce il tram, la fermata Piazza Venezia è servita dalla linea 8 e dista circa 3 minuti a piedi dalla terrazza. La stazione della metropolitana più vicina, invece, è Colosseo sulla linea B. Una volta giunti in Piazza Venezia, l’ingresso al Monumento a Vittorio Emanuele II si trova su Via di San Pietro in Carcere, da cui è possibile accedere agli ascensori panoramici.

Terrazza delle Quadrighe a Roma

Fonte: 123RF

La quadriga con la Vittoria alata dalla terrazza del Vittoriano a Roma

Da Roma fino ai Castelli Romani sulla Terrazza dello Zodiaco

Occorre spostarsi fuori dal centro, invece, per assaporare la bellezza di Roma da Monte Mario che ospita sulla sua sommità la Terrazza dello Zodiaco. Lo spettacolo che si estende a 139 metri di altitudine offre una vista mozzafiato sulla città e permette di scorgerne tutti i monumenti più emblematici. Ma se si ha fortuna, nelle giornate più limpide, si possono vedere anche i monti dell’Appennino e vagare con lo sguardo sui Castelli Romani. Noto anche come ‘vialetto degli innamorati’, questo punto panoramico è particolarmente apprezzato proprio per l’atmosfera romantica che lo caratterizza, rendendolo una meta prediletta per coppie e appassionati di fotografia.

Come raggiungere la Terrazza dello Zodiaco. L’indirizzo preciso della Terrazza è Viale del Parco Mellini 88-90-92 e per raggiungerla si consiglia l’auto dal momento che la zona non è servita dal trasporto pubblico (la fermata più vicina è Roma Balduina della FL3).

Terrazza dello Zodiaco a Roma

Fonte: 123RF

Vista su Roma da Monte Mario

Arte e storia ai Musei Capitolini

L’ultima tappa di questo itinerario panoramico conduce a Palazzo Cafferelli, oggi parte del complesso dei Musei Capitolini. L’edificio ospita una terrazza panoramica dove, facendo una pausa ristoratrice dalla vita museale, è possibile contemplare la città. Il Palazzo risale al XVI secolo e divenne nel tempo un polo della vita culturale e politica di Roma attraversando alterne vicissitudini. Dal 1918 fa parte dei beni del Comune di Roma che nel 1925 fece realizzare l’affaccio panoramico.

Come raggiungere la Terrazza Caffarelli. I Musei Capitolini sono ben serviti dai mezzi pubblici. Per chi arriva con la metro, la fermata più vicina è Colosseo (Linea B), da cui si può raggiungere il Campidoglio percorrendo Via dei Fori Imperiali. Fermano nei pressi del Campidoglio (Piazza Venezia) anche gli autobus delle linee 40, 60, 64, 70, 81 e 87.

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Metro di Chicago: le linee e le informazioni da sapere per girare la città

Il suo skyline è uno dei più conosciuti e amati al mondo, con una bellezza architettonica moderna tutta da scoprire, il blues da ascoltare nei locali e una cultura che sorprende: Chicago, negli Stati Uniti, è la metropoli del MidWest. Ed è una città che puoi girare facilmente con i mezzi, dopo aver dato un’occhiata a tutte le informazioni utili sulla metro di Chicago: scopriamo tutto.

Come funziona la metro di Chicago?

Metro di Chicago

Fonte: iStock

Il famoso skyline di Chicago

La “L”, ovvero “elevated”: così viene chiamata la metro di Chicago, tra i sistemi di trasporto pubblici più efficienti in America (è il quarto sistema di trasporto rapido più grande sul territorio, oltre a essere la metro più trafficata dopo New York e Washington). Attiva ben 24 ore al giorno, in particolare per quanto concerne la linea rossa e blu, rientra anche tra i servizi di trasporto più antichi delle Americhe: il primato va alla linea elevata di New York. Una delle particolarità di questa metro è che viaggia perlopiù in superficie, quindi possiamo osservare i treni direttamente in città (sì, sono tra le attrazioni da vedere a Chicago, anche se non prendiamo la metro).

Un’altra cosa da sapere è che la metro di Chicago è profondamente legata alla città stessa in quanto ne ha accelerato la crescita: le sue linee di trasporto sono 8, e alcuni tracciati seguono un percorso a cielo aperto (in realtà per la maggior parte). Questo sistema è talmente efficiente e avanzato che è stato addirittura votato dalla popolazione come tra le “sette meraviglie di Chicago”. La Windy City (si chiama così a causa dei venti e del clima della metropoli) sa sempre come sorprendere.

Le linee della metro di Chicago

La “L” offre un servizio continuativo, attivo dunque 24 ore al giorno ma naturalmente la frequenza delle fermate può variare in base al periodo o alle festività. Le corse rimangono comunque abbastanza frequenti e di solito avvengono in un range di tempo che va da 7 a 10 minuti: possono tuttavia arrivare fino a 15 minuti verso il tramonto e alla sera. Come anticipato le linee sono 8, e di seguito ne diamo una panoramica:

  • Linea rossa: North Side Main Line, State Street subway e Dan Ryan. Questa linea è la più trafficata, con quasi 235mila passeggeri al giorno. Dal capolinea di Howard arriva fino al confine meridionale della metropoli. È attiva 24 ore su 24 e 7 giorni su 7;
  • Linea azzurra: O’Hare, Milwaukee-Dearborn Subway e Congress. Il suo tracciato è lungo 43 km e si estende dall’Aeroporto Internazionale di Chicago-O’Hare;
  • Linea marrone, conosciuta anche come Ravenswood Line: Kimball, Albany Park e il Loop nel centro della metropoli;
  • Linea verde: Lake Street ed Englewood-Jackson Park;
  • Linea arancione, nota come Line Midway: dall’Aeroporto al Loop, quindi collega il centro;
  • Linea rosa: Cermak e Paulina Connector. Corre parzialmente sui binari della Green Line;
  • Linea viola: Shuttle Evanston ed Evanston Express. Da Linden al Loop, nelle ore di punta;
  • Linea gialla, o Skokie Swift: un tracciato di soli 8 km (con progetti in corso per espanderla), che collega Skokie alla Red e Purple Line.

Quanto costa la metro di Chicago?

Quali sono i costi della metro di Chicago? Abbiamo la possibilità di scegliere tra diverse alternative: per esempio possiamo puntare al cosiddetto Ventra Ticket, che torna utile per chi si trattiene per pochi giorni a Chicago e le corse costano all’incirca 2,50$. Possiamo tuttavia valutare la Ventra Cards per soggiorni più lunghi e ricaricare la carta valutando l’acquisto di un biglietto singolo o un pass giornaliero. Infine possiamo sempre acquistare un biglietto singolo senza card al costo di 3$.

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Shanghai Tower: info utili, curiosità e biglietti

Dall’alto dei suoi 632 metri di altezza per 128 piani, l’imponente Shanghai Tower domina il quartiere finanziario di Lujiazui, a Pudong. Molto più che una semplice icona della skyline di Shanghai, il grattacielo più alto della Cina e il terzo al mondo dopo il Burj Khalifa di Dubai e il Merdeka 118 di Kuala Lumpur, è una meraviglia dell’ingegneria moderna, oltre che un simbolo dell’innovazione e della sostenibilità architettonica.

Dal giorno della sua inaugurazione, avvenuta il 12 marzo 2016, la Shanghai Tower è diventata un punto di riferimento per la città. Straordinario esempio di tecnologia all’avanguardia, rappresenta il futuro dell’architettura verticale e una pietra miliare nella storia dei grattacieli. La sua costruzione ha dimostrato come sia possibile realizzare edifici dall’altezza vertiginosa senza compromettere l’efficienza energetica e la sicurezza strutturale, mentre la sua combinazione di innovazione tecnologica e design visionario la rende un modello per le future generazioni di architetti e ingegneri.

Un capolavoro di design e tecnologia

La Shanghai Tower si distingue per il suo design avveniristico e le sue soluzioni architettoniche rivoluzionarie. La sua struttura a spirale, che si torce di circa un grado per ogni piano, è stata studiata per ridurre l’impatto del vento, un aspetto cruciale per un grattacielo costruito in una zona soggetta a tifoni. Questa torsione non solo riduce le sollecitazioni strutturali, ma conferisce all’edificio un’estetica unica, rendendolo immediatamente riconoscibile.

La sua silhouette affusolata, visibile anche da molto distante, attrae lo sguardo di chiunque percorra le strade della metropoli cinese. Il progetto, curato dallo studio di architettura americano Gensler e guidato dall’architetto Jun Xia, ha vinto la competizione internazionale per la realizzazione dell’edificio, superando nomi illustri come SOM, KPF e Foster + Partners. La costruzione è iniziata nel 2008 e si è conclusa nell’arco di otto anni, segnando un traguardo straordinario per l’architettura cinese.

Un gigante dalle solide fondamenta

Del resto, costruire un grattacielo di queste dimensioni in un’area fluviale ha richiesto soluzioni ingegneristiche straordinarie. Per garantire la stabilità della torre, sono stati piantati 980 pali di fondazione fino a una profondità di 86 metri, una necessità imprescindibile data la posizione della città su un’area soggetta a sedimenti fluviali. Successivamente, sono stati utilizzati oltre 61.000 metri cubi di cemento per creare una base di sei metri di spessore, capace di ancorare solidamente l’edificio al suolo. Questo complesso sistema di fondazioni consente alla Shanghai Tower di resistere a terremoti e forti venti, assicurando sicurezza e stabilità a lungo termine.

Un’altra caratteristica innovativa della Shanghai Tower è la sua doppia facciata in vetro. Un’intercapedine tra i due strati di vetro, che varia tra 1 e 10 metri, funge da isolante termico naturale, riducendo significativamente il consumo energetico dell’edificio. Questo sistema consente un risparmio di circa il 50% rispetto a un grattacielo con una singola facciata in vetro, rendendo la Shanghai Tower un modello di sostenibilità per le costruzioni future. Inoltre, l’uso di vetro ultra-chiaro, con un basso tasso di auto-frattura, migliora la sicurezza della struttura. Nel caso improbabile di una rottura, lo speciale materiale adesivo incorporato mantiene i frammenti di vetro uniti, evitando il rischio di cadute pericolose.

La skyline di Shanghai

Fonte: istock

La Shanghai Tower domina la skyline di Pudong

L’Osservatorio panoramico

Una visita alla Shanghai Tower non può dirsi completa senza un salto all’Osservatorio panoramico situato al 118° piano, a 546 metri dal suolo. Da qui, si gode di una vista spettacolare sul fiume Huangpu, sul Bund e sugli altri iconici grattacieli di Shanghai, come la Jin Mao Tower e il World Financial Center. Il percorso consigliato per i visitatori prevede una tappa iniziale nella mostra interattiva al piano B1, seguita da una rapida ascesa in ascensore fino all’Osservatorio. In soli 55 secondi, gli ascensori ultraveloci trasportano i visitatori a destinazione, offrendo un’esperienza indimenticabile. Per chi ha più tempo, è possibile visitare anche il “Shanghai Eye” ai piani 125 e 126, un’installazione multimediale che racconta la storia e il futuro della città.

La Shanghai Tower è dotata di 149 ascensori, di cui 108 sono standard e tre sono shuttle ad alta velocità che raggiungono la velocità di 20,5 metri al secondo (circa 74 km/h). Questi ascensori non solo detengono il primato per la velocità, ma anche per il percorso più lungo mai effettuato da un singolo ascensore, con un tragitto di 578,5 metri. Il loro design avanzato garantisce un viaggio confortevole e silenzioso, mentre sistemi di sicurezza all’avanguardia ne monitorano costantemente il funzionamento. Grazie a queste tecnologie, la torre offre un accesso rapido e sicuro ai vari livelli.

Divisione degli spazi ad alta funzionalità

La Shanghai Tower è suddivisa in nove sezioni funzionali, ciascuna con una propria lobby. Gli spazi interni ospitano uffici di grandi aziende della Cina e multinazionali, hotel di lusso, negozi, aree ricreative e centri conferenze. Questa suddivisione crea veri e propri ambienti urbani verticali, garantendo un’ottimizzazione degli spazi e dei servizi, necessaria per una struttura che accoglie ogni giorno circa 16.000 persone, tra lavoratori e visitatori. Ogni sezione è progettata per massimizzare la fruibilità degli spazi, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’efficienza complessiva dell’edificio.

Ai piani L1-L5 si trovano sale conferenze e aree commerciali, con negozi di alta gamma e spazi per eventi aziendali; ai piani L8-L81 uffici con lobby dedicate, dotate di servizi rivolti a lavoratori e professionisti; ai piani L84-L115 hotel di lusso con suite panoramiche; ai piani L118-L121 l’Osservatorio panoramico, ristoranti e bar esclusivi con vista sulla città; ai piani interrati B1-B5 aree commerciali, ingressi sotterranei e parcheggi con oltre 2.000 posti auto.

Info Utili per l’Osservatorio panoramico della Shanghai Tower

Orario di apertura: 8,30 – 22; la vendita dei biglietti termina alle 21,30

Biglietti adulti: CNY 180 (€ 24)
Bambini di altezza compresa tra 1 e 1,4 metri: CNY 90 (€ 12)
Bambini sotto 1 metro di altezza: gratuito

Come raggiungere la Shanghai Tower

Il secondo piano sotterraneo della Shanghai Tower è collegato al sistema di trasporto pubblico ed è accessibile anche tramite i passaggi sotterranei che la connettono alla Shanghai Jinmao Tower e al SWFC.

In metro:
Linea 2 (anche dall’aeroporto internazionale di Shanghai Pudong) o linea 14, scendere alla stazione Lujiazui, prendere l’uscita 6 e camminare per circa 500 metri fino al grattacielo.

In autobus:
City Sightseeing Bus Line 2, scendere alla Jin Mao Tower.
Autobus 583, 799, 939 o la Lujiazui Financial City Line 2, scendere alla fermata Huayuan Shiqiaolu Dongtailu.
Autobus 791, 870, 961, 985 o la Lujiazui Financial City Loop Line, scendere alla fermata Lujiazui Huanlu Dongtailu e proseguire a piedi.

In traghetto:
Traghetto Dongjin Line o Dongfu Line, scendere a Dongchang Road, proseguire a piedi fino al grattacielo.

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La Menara Tower: dove ammirare Kuala Lumpur dall’alto

Non è una novità che Kuala Lumpur ami farsi guardare dall’alto: tutti conoscono le celebri Petronas Tower che hanno fatto lungamente parlare di loro per essere tra i grattacieli più alti del mondo. Queste costruzioni non è la sola a permettere una visione spettacolare della capitale della Malesia: c’è anche la Menara Kuala Lumpur Tower, conosciuta anche come KL Tower o semplicemente “The Menara“. La sua altezza offre un panorama sorprendente e visitarla costituisce un vero e proprio must di un viaggio a Kuala Lumpur.

Storia e Architettura della Menara Kuala Lumpur Tower

La Menara Tower è una classica torre che possiamo trovare in molte città del mondo e che viene utilizzata, come sua funzione primaria, per le trasmissioni radiotelevisive. La N Seoul Tower o la Fernsehturm di Berlino sono altri due esempi.

La costruzione della Menara Kuala Lumpur Tower è stata completata nel 1995: l’intento che sta alla base della progettazione della torre è rappresentare il viaggio umano verso la perfezione nella vita. L’architettura della torre riflette l’eredità islamica della Malesia, con decorazioni calligrafiche arabe, piastrelle dipinte e motivi floreali e astratti islamici.  Nella hall di ingresso della torre, il soffitto presenta dei “muqarnas“, ovvero delle piccole nicchie di vetro che brillano come stelle.

La torre dispone di 5 piani principali accessibili al pubblico e di 4 ascensori ad alta velocità che collegano rapidamente la base con i livelli superiori.

All’ingresso c’è un apposito desk per avere informazione e ci sono le biglietterie per acquistare l’ingresso ai piani superiori e ai punti di osservazione, nonché i negozi di souvenir e le caffetterie dove poter mangiare o bere qualcosa.

La Menara Tower è provvista di un piano dedicato totalmente all’osservazione, che si trova a 276 metri, oltra a un ristorante girevole che occupa un intero piano, offrendo una vista panoramica su Kuala Lumpur.

Visitare la Menara Tower a Kuala Lumpur

Fonte: iStock

La Monorail nei pressi della Menara Tower

Come raggiungere la Menara Tower a Kuala Lumpur

Situata all’interno della Riserva forestale Bukit Nanas, la torre si erge su una collina, offrendo una vista elevata sulla città. La si può raggiungere in molti modi diversi. Tanti viaggiatori scelgono il taxi: veloce, comodo e non troppo costoso in Malesia. In alternativa, si può utilizzare uno dei mezzi più caratteristici del trasporto pubblico di Kuala Lumpur: la monorotaia conosciuta come Monorail. La Menara Kuala Lumpur Tower si raggiunge scendendo alla stazione Dang Wangi LRT o alla fermata Bukit Nanas. Da lì basterà una breve passeggiata per avvicinarsi al punto in cui si può prendere la navetta per raggiungere la base della collina fino all’ingresso della torre.

Questa costruzione spettacolare è aperta tutti i giorni dalle 9:00 alle 22:00.

Quanto costano i biglietti e dove comprarli

I biglietti per la Menara Kuala Lumpur Tower possono essere acquistati direttamente alla biglietteria oppure online, sui siti ufficiali. È sempre consigliabile acquistare i biglietti in anticipo, onde evitare code o tempi di attesa lunghi. Per scegliere la giornata per la tua visita, tieni presente delle festività islamiche: mei giorno festivi, c’è sempre molta gente.

Le opzioni di accesso sono molteplici, a seconda dell’esperienza che vuoi fare sulla Menara Tower. A livello di costo, i biglietti si aggirano in un range che va dai 10€ ai 40€. Esiste, per esempio, un biglietto che combina la visita alla Menara Tower con quella alle Petronas.

Cosa fare all’interno della Menara Kuala Lumpur Tower

Cosa fare una volta dentro la Menara Tower di Kuala Lumpur? La maggior parte dei visitatori, sale direttamente all’Observation Deck, dal quale si può dominare con lo sguardo tutta la capitale malese. Dalle vetrate, infatti, si può ammirare la vastità di Kuala Lumpur e tutta la sua bellezza che mescola moderno e qualcosa di più tradizionale.

Oltre all’Observation Deck, la torre offre degli altri luoghi da cui osservare la città. Uno di essi è lo Sky Box, una vera e propria scatola di vetro, con tanto di pavimento trasparente, dalla quale sentirsi come in volo su Kuala Lumpur. Sarai così temerario da provarla?

Chi, invece, ama sentire il vento sul proprio volto non resterà deluso: lo Sky Deck, infatti, è una terrazza esterna, situata a circa 300 metri d’altezza. L’apertura di questa terrazza è soggetta, spesso, alle condizioni meteo. Chiedi in biglietteria prima di acquistare il tuo ingresso.

Le cose da fare nella Menara Tower di Kuala Lumpur non finiscono qui: occorre essere un po’ sportivi e un po’ temerari per affrontare l’attività denominata come Tower Walk 100: si tratta di una vera e propria passeggiata, effettuata in tutta sicurezza con imbragature, caschi e accompagnatore, su uno dei bordi esterni della torre. Solo per chi non soffre di vertigini, ovviamente.

Cosa fare a Kuala Lumpur: salire sulla Menara Tower

Fonte: iStock

La Menara Tower domina la capitale della Malesia

Mangiare nella Menara Kuala Lumpur Tower

Molte torri cittadine hanno il proprio ristorante e la Menara Kuala Lumpur Tower non fa eccezione. L’Aras Restaurant è il più alto ristorante girevole di tutta la Malesia e si trova al livello TH02 della torre. Questo piano è totalmente dedicato alla gastronomia. La denominazione del piano è stata scelta appositamente per distaccarsi dalla tipica successione dei piani, proprio per agevolare chi vuole risalire la torre per gustare qualcosa di buono, osservando Kuala Lumpur dall’alto.

L’Aras è il più celebre e raffinato dei luoghi dove mangiare nella KL Tower. Questo ristorante offre un’esperienza culinaria a buffet che spazia tra piatti tradizionali malesi e specialità internazionali. Il menu include prelibatezze locali come ulam-ulam, kerabu e ikan bakar, oltre a sushi e sashimi giapponesi, dim sum e noodles cinesi. Non manca una selezione di specialità alla griglia. Questo ristorante è certificato Halal e segue le regole richieste per ottenere questo riconoscimento. Pertanto, non serve carne di maiale e alcolici.

Allo stesso piano dell’Aras Restaurant c’è anche lo Sky Cafe, dove trovare piatti più semplici, a un prezzo più economico. Scendendo a piano terra, inoltre, troverai anche una pizzeria e un ristorante che offre autentica cucina indiana.

Curiosità sulla Menara Kuala Lumpur Tower

La Menara Tower di Kuala Lumpur non si visita solo per ammirare lo splendido panorama sulla capitale malese o per mangiare qualcosa di prelibato. Al suo interno c’è un piccolo spazio che viene utilizzato dalle autorità religiose locali come osservatorio per determinare con esattezza le fasi lunari dell’anno in corso. Nella religione islamica, seguita dalla maggioranza della popolazione in Malesia, i diversi periodi e le festività dell’anno si determinano in base alla luna e il punto di osservazione ufficiale è la Menara Kuala Lumpur Tower.

Oltre a questo, la torre è molto gettonata come location per scattare le foto in giorni speciali come quello del proprio matrimonio o compleanni importanti. Oltre a questo, viene spesso utilizzata dalle autorità locali anche per ospitare eventi culturali di diversa natura.

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Alamo Square l’immagine da cartolina più popolare di San Francisco

Una fila di sette case colorate che si alternano lungo una delle vie più simboliche di San Francisco e, sullo sfondo, lo skyline della città, celebre per le sue numerose colline attraversate da tram storici, per la sua vivacità culturale e il suo eclettismo architettonico. Non solo Golden Gate Bridge, l’isola di Alcatraz e Chinatown. San Francisco ospita anche uno dei quartieri più popolari e affascinanti: Alamo Square.

È una zona bellissima, quella di Stainer Street: una strada a est del quartiere, popolata di queste case in stile vittoriano dai colori accesi che prendono il nome di “The Painted Ladies“. Chiamata anche “Postcard Row“, la strada è la grande protagonista indiscussa di tante cartoline e immagini della città.

Le origini di Alamo Square a San Francisco

Quelli che si susseguono lungo Strainer Street sono edifici unici nel loro genere, che hanno contribuito a rendere la città della California oltremodo affascinante. Lo stile architettonico vittoriano rivisitato in chiave pop, grazie all’utilizzo di colori vivaci, è una meraviglia per gli occhi.

Le più famose sono le 7 case variopinte addossate l’una all’altra su Stainer Street, alle cui spalle si apre una vista spettacolare su San Francisco e sui suoi monumenti più iconici. Ma di edifici colorati dallo stile vittoriano se ne trovano molti in tutto Alamo Square (e anche in molte altre zone della metropoli), il quartiere delimitato da Hayes Street a sud, da Steiner Street a est, da Fulton Street a nord e da Scott Street a ovest.

Ci troviamo nel distretto Western Addition: Alamo Square prende il nome dal solitario albero di cottonwood (il pioppo, che in spagnolo si dice “alamo”). Nel 1800, infatti, quest’area si chiamava Alamo Hill e ospitava un sentiero per i muli, che univa Mission Dolores al Presidio. Nel 1856, il sindaco James Van Ness decise di bonificare l’area creando un grande parco, dando così vita ad Alamo Square. Nel 1870 alcuni uomini facoltosi iniziarono a costruire edifici e dimore vittoriane attorno a questo parco, trasformandolo nel corso degli anni e fino al giorno d’oggi.

La bizzarra combinazione cromatica delle case, che tuttora si possono ammirare in questo quartiere, la si deve all’artista Butch Kardum, che nel 1963 cominciò a dipingere di colori vivaci la sua casa vittoriana. Inizialmente, non fu apprezzata proprio a causa di quelle tonalità blu e verdi troppo accese, ma poi, pian piano, numerose persone iniziarono a imitarlo tingendo le proprie case in modo simile. Un modo, questo, per trasformare le tristi case grigie che dominavano la città dopo la seconda guerra mondiale.

E fu così che sempre più abitazioni di San Francisco si trasformarono in autentiche opere d’arte a cielo aperto. Per quanto riguarda l’architettura, queste case sono contraddistinte da un’impostazione simile con la tipica facciata asimmetrica, l’ingresso da un lato e una finestra sul lato opposto, oltre a un patio con scale.

The Painted Ladies, Alamo Square - San Francisco

Fonte: iStock

Le case colorate di Alamo Square, a San Francisco

Come visitare Postcard Row, la strada dalle case colorate di San Francisco

Alamo Square, con le sue inconfondibili Painted Ladies, si trova in cima a una delle colline di San Francisco che ammirano dall’alto la città. Quando il cielo è sereno, da qui si possono ammirare il centro città e gli edifici più famosi: un panorama che si apre proprio dietro alla fila di sette case colorate più famose del quartiere.

Purtroppo, appartenendo a privati, queste dimore non possono essere visitate al loro interno, ma solo ammirate dalla strada. Ma anche così lo spettacolo è unico e vale la pena raggiungere questo luogo anche solo per guardarle dall’esterno e, ovviamente, per fotografarle.

Non è un caso che queste casette siano state riprese in diversi film che le hanno viste protagoniste, basti pensare all’”Uomo Bicentenario” o a “L’invasione degli Ultracorpi”, per non parlare di numerose serie tv.

Ovviamente il loro valore è molto elevato: in media si parla di 3 milioni e mezzo di dollari. D’altronde sono diventate il simbolo di questo quartiere e hanno contribuito con la loro originalità a rendere San Francisco una meta particolarmente accattivante e ambita. Vale la pena arrivare fin qui se non altro per poterle vedere dal vivo almeno una volta nella vita!

Attorno ad Alamo Square esistono anche altre vie che ospitano le iconiche case variopinte, come Grove street, Scott street, Mc Allister street, Haight-Ashbury a Lower Haight e Pacific Heights.

The Painted Ladies, Alamo Square - San Francisco

Fonte: iStock

The Painted Ladies, Alamo Square – San Francisco

Come raggiungere le Painted Ladies di Alamo Square

Se stai organizzando l’itinerario di viaggio a San Francisco, le Painted Ladies non possono mancare tra le mete da raggiungere. Per arrivare qui puoi scegliere tra diverse opzioni. Se passate per luoghi famosi come Japantown, Market Street o l’Asian Art Museum, arrivare ad Alamo Square è facile con una camminata che va dai 15 ai 25 minuti.

In auto, invece, è facilmente raggiungibile, anche se non sempre è semplice trovare parcheggio. Il momento migliore per trovare posto è la mattina presto. In alternativa, San Francisco è ben servita dai mezzi pubblici: ad Alamo Square Park arriva la metropolitana MUNI. Clicca qui per vedere linee e percorsi. I biglietti costano circa $ 3 per gli adulti, mentre bambini e anziani hanno i biglietti sono scontati o in alcuni casi gratuiti (consigliamo di consultare il sito ufficiale della società di trasporti (Sfmta.com).

The Painted Ladies, Postcard Row a San Francisco

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The Painted Ladies, Postcard Row a San Francisco
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Cosa conviene comprare a Doha

È una delle città più grandi di tutto il Medio Oriente ed è un mix bilanciato tra due personalità opposte: a Doha da un lato c’è la modernità e il lusso sfrenato, dall’altro il volto più autentico e tradizionale, l’anima di una popolazione che vive di artigianato e di lavori manuali.

Un viaggio in questa città, la capitale del Qatar che sta velocemente e continuamente cambiando, è un’esperienza imperdibile che permette di passeggiare tra alti grattacieli moderni per poi addentrarsi nei souq, i mercati tradizionali in cui si respira ancora l’aria di una vita semplice. Proprio qui, tra botteghe artigiane e grandi centri commerciali, si possono scovare i souvenir perfetti per portare a casa con voi ricordi indimenticabili di questa terra unica affacciata al Golfo Persico.

Cosa acquistare a Doha: i souvenir da non perdere

Anche per quanto riguarda gli acquisti, Doha è una città di contrasti: da un lato ospita diversi shopping center e vie ricche di boutique e negozi di ogni genere, dall’altro mantiene la tradizione dei classici souq arabi e delle botteghe artigiane in cui scovare pezzi unici di rara bellezza. La storia di Doha è infatti strettamente legata all’arte e all’artigianato, tramandati di generazione in generazione e che ancora oggi non smettono di affascinare.

Andiamo alla scoperta dei migliori souvenir di artigianato locale da portare con voi a casa. Non dimenticate, però, una regola fondamentale nei mercati arabi, ovvero cimentarsi nell’arte della contrattazione, tanto cara ai qatarioti e non solo.

Le stoffe lavorate con il metodo “Al-Sadu”

In ogni souq o bancarella che si incontra passeggiando per le vie di Doha, non mancano i pregiati tessuti lavorati con la tecnica chiamata “Al-Sadu“. Sono le antiche tribù di beduini che hanno tramandato questo metodo manuale di tessitura che utilizza la lana delle capre e dei cammelli e che tutt’oggi viene impiegato per creare meravigliosi cuscini, tappeti, coperte e tende. Elementi d’arredo finemente decorati, questi, che donano un tocco arabeggiante alla vostra casa, se decidete di acquistarli come souvenir. Il souq Waqif, nel centro cittadino, ne è ricco e si può assistere dal vivo alla tessitura fatta a mano da alcune donne del luogo.

I tessuti lavorati a mano del Souq Waqif di Doha

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Souq Waqif, Doha

La caffettiera tipica araba, il Dallah

Simbolo di ospitalità del popolo arabo, il Dallah si può rivelare il souvenir perfetto da acquistare a Doha. Si tratta di una tipica caffettiera d’argento o in ottone, finemente decorata e spesso arricchita da pietre preziose, utilizzata per la preparazione del qahwa, il tradizionale caffè arabo speziato con cardamomo. Quello del caffè servito con questa speciale caffettiera è un vero e proprio rito per accogliere amici, parenti e visitatori in casa.

Caffettiere Dallah e contenitori tipici di Doha, Qatar

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Caffettiere Dallah e contenitori tipici di Doha

Le coloratissime Pashmine di cashmere

Un oggetto utile per sé o da regalare al rientro dal viaggio in Qatar sono le tipiche Pashmine, le stole di cashmere dai toni vivaci che colorano moltissimi bazar e negozietti di Doha. I prezzi qui sono molto più competitivi rispetto a quelli italiani e si può scegliere tra una grandissima varietà di Pashmine: un souvenir utile e che può essere trasportato comodamente in valigia occupando poco spazio.

I gioielli personalizzati con metalli pregiati

A Doha il lusso è di casa, con numerose gioiellerie e negozi che vendono gioielli realizzati con metalli preziosi a prezzi più convenienti rispetto a quelli europei: bracciali, collane, anelli e ciondoli in oro, argento, platino ed ambra, spesso arricchiti da splendide perle (il Qatar è una potenza mondiale nel commercio di questi piccoli tesori che vengono dal mare). Non mancano i punti vendita in città e nei souq in cui poter personalizzare questi gioielli con incisioni che promettono di rendere unici questi souvenir preziosi. Uno dei luoghi rinomati per la vendita di gioielli e preziosi è il Gold Souq.

Gioielli del Golden Market di Doha

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Gioielli preziosi venduti nelle gioiellerie e nei souq di Doha

I tipici narghilè

Arricchiti da eleganti decorazioni, i narghilè sono l’oggetto d’arredo ideale per un souvenir dallo stile arabeggiante. Un elemento che è simbolo di convivialità nel mondo arabo e che non può mancare nei locali, nei ristoranti e nelle case. A Doha si possono acquistare diverse misure di narghilè (chiamato anche shisha) in molti souq e nei centri commerciali: si passa dai modelli in miniatura a quelli di grandi dimensioni da condividere con più persone.

I profumi e l’incenso

Passando ai souvenir che permettono di portare con sé le fragranze tipiche delle terre qatariote, non possono mancare i profumi e l’incenso. Per le strade, nei negozi, tra le case e gli hotel è immancabile una fragranza particolare proveniente da una resina estratta dalla corteccia dell’aquilaria (chiamata “legno degli dei”). Si tratta dell’oud, un profumo che sprigiona note esotiche e suggestive molto intense e dal sentore legnoso. Si può acquistare l’oud nei vari mercati, come il Souq Waqif, ma anche in tutti i centri commerciali, sia sottoforma di profumo, sia di oli e pezzetti di legno aromatici.

Anche l’incenso è un elemento che fa parte della cultura e delle tradizioni del Qatar, presente in moltissimi luoghi e contenuto in incensiere finemente decorate. Aromi intensi e suadenti che si trasformano nel souvenir perfetto da acquistare a Doha, in abbinamento alle bellissime incensiere finemente decorate che fungono da elegante complemento d’arredo. Oltre all’incenso, è consigliato anche il tipico bakhoor: una pallina aromatica con muschio bianco, ambra grigia, oli essenziali e intrisa di oud, utile per profumare ambienti e armadi.

I dolcetti tipici per un regalo sfizioso

Per un regalo gustoso e originale proveniente dalle terre qatariote, perché non comprare i tradizionali dolci? Dal miele ai baklava, fagottini a base di sesamo o ripieni di melassa o pistacchi, dalla frutta secca ai datteri più grandi e dolci che abbiate mai assaggiato. Da non perdere anche la versione dei datteri ricoperti di cioccolato oppure ripieni di cocco e noci.

Le eleganti lampade arabe

Lo stile elegante dalle note arabeggianti si ritrova anche nelle tradizionali lampade riccamente decorate. Oggetti d’arredo che contribuiscono a creare atmosfere accoglienti, sono anche un souvenir meno scontato e di sicuro impatto da portare con sé in Italia (facendo molta attenzione ad imballarle perfettamente poiché molto delicate).

Lampade dallo stile arabo tipiche di Doha, in Qatar

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Le tipiche lampade arabe
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Mount Royal: il punto dove ammirare lo skyline di Montreal

New York, Sydney, Shanghai. Sono tante le città famose per gli skyline mozzafiato che, ogni anno, si trovano occhi e fotocamere puntati addosso. Protagonisti indiscussi delle foto-ricordo, nel mondo ce ne sono tantissimi ed è difficile stabilire il più bello di tutti. Anche Montreal, splendida città del Canada ha uno skyline da capogiro e c’è un punto della città in cui si manifesta in tutta la sua bellezza: Mount Royal, il punto migliore dove ammirare lo skyline di Montreal. In questo articolo troverai tutte le informazioni su Mount Royal e sul suo parco.

Storia di Mount Royal

Jacques Cartier, esploratore e navigatore, fece diverse spedizioni in Canada passando per Terranova, la costa del Labrador e lo stretto di Belle Isle fino ad arrivare a quelle che oggi sono Quebec e Montreal. Proprio qui scoprì, nel 1535, il Monte che battezzò come Mount Royal in onore del suo patrono John Royal. A livello geologico, Mount Royal è un antico vulcano ampiamente eroso che pare essere stato in attività circa 125 milioni di anni fa. Oggi, la collina ospita il Mount Royal Park, uno dei polmoni verdi più ampi della città. Aperto al pubblico nel 1876, il Parco di Monte Royal è stato progettato dal paesaggista Frederick Law Olmsted – celebre per aver progettato anche Central Park a New York – ed è il luogo perfetto per immergersi nella natura e godere della sua placida tranquillità.

Mount Royal: attrazioni, attività ed eventi

Mount Royal offre una moltitudine di cose da fare per chi ama stare all’aria aperta e fare attività outdoor. Ecco la nostra top 3 di cose da fare e vedere:

  • Ammirare lo splendido skyline di Montreal: il Belvedere Kondiaronk è il miglior punto dove osservare lo skyline di Montreal, da qui puoi godere di una vista spettacolare sul fiume San Lorenzo e sulla città e collezionare momenti indimenticabili attraverso foto davvero mozzafiato.
  • Avventurarsi in escursioni e passeggiate: i vari sentieri che attraversano la collina sono un paradiso per chi ama passeggiare, fare jogging o una bella pedalata nella natura. I percorsi sono adatti a vari livelli di expertise poiché variano per difficoltà.
  • Raggiungere la croce di Mount Royal: sulla sommità del monte si trova una grande croce alta oltre 31 metri, installata nel 1924 e illuminata di sera con tecnologia LED. Al suo fianco è posizionata una capsula del tempo interrata nel ’92 per celebrare il 350esimo compleanno della città. La capsula verrà riaperta nel 2142.
  • Fare una sosta allo Chalet du Mount Royal: una delle principali attrazioni di Mount Royal è una grande struttura in cima al monte progettata dall’architetto Aristide Beaugrand-Champagne e in stile architettonico Beaux-Arts. Caratterizzato dalla facciata in pietra e da grandi finestroni eleganti, nello chalet puoi godere di una splendida visuale su Montreal e ammirare il passare delle stagioni che cambiano completamente l’aspetto della città.
  • Scoprire la Smith House: nel cuore del parco si trova la Smith House, un edificio costruito nel 1858, in stile rurale neoclassico e che ha fatto da dimora al suo committente, il ricco mercante Hosea Ballou Smith fino a diventare proprietà della città di Montreal. La Smith House ha avuto diversi ruoli ma dal 1999 funge da punto di accoglienza per i visitatori che vogliono scoprire le bellezze di Mount Royal e fa anche da sede a un’organizzazione no-profit che promuove la sostenibilità del Monte. Al suo interno puoi visitare una mostra permanente o gustarti una pausa al caffè al suo interno.

Il paradiso degli sportivi, stagione dopo stagione

La collina e il suo parco offrono tanto in ogni momento dell’anno. Durante la bella stagione è un luogo ideale per fare escursioni, godersi la natura, fare picnic, feste all’aperto e partecipare ad altre attività outdoor. Il parco mette a disposizione anche campi da tennis, basket, calcio, una piscina e chi più ne ha più ne metta. In inverno, invece, Mount Royal diventa paradiso per sciatori di fondo e pattinatori su ghiaccio che si divertono a sfrecciare sul Lago dei Castori e slittinisti che sfruttano la pendenza della collina per divertirsi con gli slittini.

Mount Royal: tanti eventi per tutti i gusti

Mount Royal, durante l’anno, fa da teatro ad alcuni importanti eventi e manifestazioni che animano il calendario culturale di Montreal. Tra i più famosi troviamo sicuramente il Tam-Tams, un raduno che avviene ogni domenica d’estate che ha come protagonisti artisti, musicisti e ballerini che si muovono a ritmo di percussioni attirando moltissimi visitatori. In inverno c’è il Mount Royal Cross-Country Ski Event, un evento sportivo dedicato agli sciatori di fondo che competono sciando tra i vari sentieri del parco. Oltre a questi eventi, nel parco vengono organizzate anche altre attività a cui tutta la comunità e i visitatori possono prendere parte come lezioni di Yoga, Pilates e gare di corsa. Anche arte e musica diventano spesso protagoniste su questo palco naturale dalla bellezza sconfinata: la prima attraverso la mostra permanente alla Smith House che ripercorre tutte le tappe della storia e dello sviluppo di Mount Royal e la seconda attraverso i concerti di musica live ospitati nello splendido scenario dello Chalet du Mont-Royal.

Come raggiungere Mount Royal

Lo skyline di Montreal illuminato

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Lo skyline di Montreal di notte

Mount Royal – e il suo parco – è raggiungibile in modo facile e veloce dal centro della città di Montreal: puoi arrivare tranquillamente a piedi, oppure puoi raggiungerlo con i mezzi come la metro – scendendo proprio alla stazione Mont-Royal – o il bus.

Se stai organizzando un viaggio in Canada e passi per Montreal, una sosta a Mount Royal è davvero d’obbligo. Non solo perché Mount Royal è il posto migliore dove vedere lo skyline della città, ma anche perché puoi trovare una moltitudine di cose da fare, in qualsiasi momento dell’anno e per qualsiasi delle tue esigenze. Che tu stia cercando un momento di relax, una passeggiata immersa nella natura o che tu voglia cimentarti in qualche disciplina sportiva, Mount Royal avrà sempre qualcosa per te. Potrai goderti una sessione di yoga all’aperto, esplorare i numerosi sentieri escursionistici, o magari unirti agli appassionati dei Tam-Tams per una domenica pomeriggio di musica e danza. E se desideri un luogo lontano dal trambusto della città per concentrarti nella lettura di un buon libro, nello studio di un manuale o in un processo di scrittura, Mount Royal saprà come soddisfarti.

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Tra i grattacieli di Tokyo si nasconde un palazzo da fiaba

Organizzare un viaggio a Tokyo, in qualsiasi periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea. Lo è perché la popolosa capitale del Giappone è un concentrato di meraviglie che incantano e sorprendono a ogni passo compiuto.

Da una parte i templi storici che conservano e proteggono la storia e le tradizioni del territorio, dall’altra i grattacieli ultramoderni e futuristici che disegnano lo skyline e brillano sotto le luci al neon di una città che non dorme mai.

Ed è proprio tra gli edifici moderni che svettano verso il cielo che oggi vogliamo perderci e immergerci insieme a voi. Per scoprire un luogo dalle forme oniriche e dalle fattezze incantate, proprio lì dove nessuno guarda mai. Un palazzo da fiaba, dal fascino unico, che si nasconde tra i grattacieli di Tokyo.

Il segreto più bello del quartiere Shinjuku

Il nostro viaggio di oggi ci conduce al cospetto di una grande metropoli, di una città che da sempre capeggia le travel wish list degli avventurieri di tutto il mondo. Ci troviamo a Tokyo, e più precisamente nel quartiere di Shinjuku, meta prediletta dei giovanissimi e degli universitari.

Conosciuto per il suo distretto dei grattacieli, che ospita al suo interno bar, ristoranti e un hotel di lusso, Shinjuku è un punto di riferimento per la movida cittadina. Qui, infatti, è possibile trovare numerosi locali notturni e vivaci nightclub, ma non solo. Il quartiere ospita l’osservatorio panoramico del Tokyo Metropolitan Government Building, il polmone verde del Monte Hakone, teatri, gallerie e librerie. Ci sono poi i campus universitari che attirano studenti provenienti da ogni dove che popolano la zona a ogni ora del giorno e della sera.

Ed è proprio uno di questi campus la destinazione di oggi. Un edificio unico e uguale a nessun altro che per forme, lineamenti e colori, sembra trasportare in un altro mondo. Si tratta di un edificio situato nei pressi dell’Università di Waseda, una delle più importanti università private di tutto il Paese. Un piccolo gioiello architettonico sorprendere ispirato all’opera di Antoni Gaudí e che sembra uscito da un libro di fiabe.

Waseda El Dorado: il palazzo fiabesco tra i grattacieli di Tokyo

Fonte: Masayuki Yamashita / Alamy / IPA

Waseda El Dorado: il palazzo fiabesco tra i grattacieli di Tokyo

Waseda El Dorado: il palazzo fiabesco tra i grattacieli di Tokyo

A pochi minuti a piedi dalla stazione metropolitana di Waseda, e a due passi dal cancello principale dell’Università, è impossibile non notare quell’edificio stravagante e sinuoso che cattura l’attenzione di ogni passante. Si tratta di El Dorado, un palazzo di 5 piani costruito nel 1983 dall’architetto visionario Toshirō Tanaka, conosciuto anche con il nome di Von Jour Caux.

Cos’ha di speciale questo edificio è evidente dalle foto che lo ritraggono. Il disegno architettonico, infatti, esalta e celebra la cultura giapponese con uno stile chiaramente ispirato all’opera del grande Antoni Gaudí. Balconi curvi in ferro battuto che restituiscono le immagini di ninfee, eleganti finestre decorate in ogni dettaglio, orpelli e ornamenti realizzati in ceramica che riproducono ornamenti e disegni di vario genere.

Waseda El Dorado è un piccolo gioiello architettonico che pochi turisti conoscono, ma che vale davvero la pena di raggiungere anche solo per i suoi esterni stravaganti. Anche gli interni sono visitabili parzialmente. L’ingresso ospita un mosaico grandioso e suggestivo che riproduce fedelmente l’antico Gorgoneion, mentre le pareti del corridoio sono caratterizzate da murales astratti e da vetrate colorate che sembrano trasportare i viaggiatori in un mondo onirico e incantato. Nell’atrio, invece, soggiorno una grande ed enigmatica scultura che raffigura una mano rivolta verso il basso.

L’edificio, considerato una sorta di galleria d’arte, ospita anche un negozio di antiquariato e un salone di bellezza. I piani superiori, invece, non sono visitabili perché riservati ai residenti.

Waseda El Dorado

Fonte: Masayuki Yamashita / Alamy / IPA

Waseda El Dorado, l’edificio da fiaba a Tokyo
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New York avrà la sua piscina: galleggerà tra i grattacieli

New York, la città che non dorme mai, sta per arricchirsi di un nuovo, straordinario punto di riferimento che promette di emozionare residenti e turisti. Il suo cuore pulsante, l’East River, accoglierà una meraviglia architettonica: una piscina pubblica galleggiante da cui ammirare lo skyline mozzafiato della città.

Si chiama + Pool questa piattaforma innovativa a forma di croce. Non solo un capolavoro architettonico, ma anche un esempio di ingegneria avanzata. Infatti, le sue pareti sono dotate di filtri speciali, progettati per consentire un flusso continuo dell’acqua del fiume attraverso la struttura. Ma c’è di più: mentre l’acqua fluisce, questi rimuovono detriti e microbi, garantendo un ambiente balneabile pulito e sicuro. + Pool rappresenta quindi una fusione perfetta tra design innovativo e funzionalità, offrendo un’esperienza di nuoto unica con vista sullo splendido panorama di Manhattan, tutto in totale sicurezza e rispetto per l’ambiente.

E la cosa più emozionante? Non dovremo aspettare molto per vederla. + Pool verrà installata già quest’estate, con l’obiettivo di aprire le porte al pubblico il prossimo anno, pronta a regalarci momenti di puro relax in un paesaggio senza eguali.

Una piscina da sogno nel cuore di Manhattan

Piscina galleggiante New York

Fonte: +Pool

+Pool, New York

New York è un luogo come nessun altro. Tuttavia, a dispetto della sua grandezza e bellezza, la città manca di uno spazio dove i suoi abitanti possano immergersi in acque naturali, pulite e sicure. Questa iniziativa audace e visionaria promette di portare un’oasi di serenità acquatica nel cuore pulsante della metropoli, offrendo ai newyorkesi un luogo unico dove nuotare e rinfrescarsi, pur rimanendo immersi nell’energia dinamica che caratterizza questa città.

Il progetto + POOL ha cercato un’area nel fiume per installare una piscina fluttuante unica nel suo genere, progettata per filtrare l’acqua in modo completamente naturale, senza l’uso di prodotti chimici o cloro. È un passo audace e innovativo, che promette di rivoluzionare non solo la Grande Mela, ma anche il nostro rapporto con l’ambiente fluviale urbano.

Un complesso versatile, composto da quattro diverse zone progettate per soddisfare ogni esigenza. La Kid’s pool, pensata per i più piccoli, la Sports pool per i più sportivi, la Lap pool per gli amanti degli allenamenti mirati e la Lounge pool, l’ideale per rilassarsi e godersi il sole in totale tranquillità. Ogni area può essere utilizzata in modo indipendente, offrendo ai nuotatori la libertà di scegliere l’ambiente più adatto alle loro esigenze. Per chi ama la competizione, è anche disponibile una sezione con le dimensioni standard delle piscine olimpiche.

+ POOL, la piscina eco-sostenibile che cambia il volto di New York

Secondo il progetto, questa piscina non sarà solo un luogo di svago e divertimento, ma assumerà un ruolo cruciale anche nella salvaguardia dell’ambiente. Infatti, avrà un duplice obiettivo: da un lato, offrire ai cittadini un luogo unico dove rilassarsi e divertirsi, dall’altro, contribuire attivamente alla pulizia dell’East River.

Grazie a un sistema all’avanguardia, sarà in grado di filtrare e purificare fino a 2,3 milioni di litri di acqua del fiume ogni giorno, trasformandolo in una risorsa vitale per la comunità. Inoltre, l’associazione ha in programma una serie di eventi gratuiti per sensibilizzare i newyorkesi sull’importanza dell’accesso all’acqua pulita e sulla necessità di proteggere le nostre risorse idriche.

Occasioni preziose per imparare e comprendere meglio come ognuno di noi può fare la propria parte, instillando un senso di responsabilità collettiva per comprendere che l’acqua non è solo una risorsa vitale, ma anche un tesoro da proteggere e conservare per le generazioni future.

Piscina galleggiante NY

Fonte: +Pool

+Pool, NY
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Il grattacielo che ti conduce tra le nuvole in meno di un minuto

Poche cose sanno meravigliare come la vista di uno skyline, quel profilo disegnato sul cielo che incanta e lascia senza fiato a ogni ora del giorno e della notte. Alcuni sono inconfondibili e fanno da sfondo a pellicole, cartoline e ricordi, altri sono così celebri che, da soli, meritano un viaggio dall’altra parte del globo. Ne sono un esempio quello di New York e Dubai che tra torri, grattacieli e monumenti iconici popolano da sempre le travel wish list di viaggiatori provenienti da ogni dove.

Questi paesaggi, che delineano in maniera univoca la scena urbana, si sono trasformati con gli anni in vere e proprie attrazioni turistiche che mutano, si evolvono e si arricchiscono con nuovi e inediti edifici che spesso convivono con le scenografie preesistenti che portano la firma di Madre Natura.

Ed è proprio alla scoperta di uno skyline che vogliamo portarvi, un panorama urbano che si è trasformato quest’anno grazie alla presenza di un nuovo grattacielo. Non uno qualunque, ma il secondo edificio più alto del mondo, secondo solo al Burj Khalifa. Il suo nome è Merdeka 118 ed entrando al suo interno, e salendo in cima a bordo di un ascensore che impiega appena un minuto, potrete sfiorare il cielo con un dito e ammirare la città dalle nuvole.

Lo skyline di Kuala Lumpur è cambiato ed è bellissimo

Il nostro viaggio di oggi ci conduce alla scoperta della suggestiva e affascinante capitale della Malesia. Siamo a Kuala Lumpur, nella metropoli che sconvolge e travolge i sensi, che incanta lo sguardo e fa palpitare il cuore. Fondata meno di due secoli fa, questa scalpitante città oggi è un mix di energie e di culture che si incontrano e si fondono, che si manifestano attraverso meraviglie architettoniche contemporanee, edifici dal design unico, ma anche monumenti risalenti all’epoca coloniale, come il meraviglioso Palazzo del sultano.

Il profilo urbano di Kuala Lumpur è uno dei più riconoscibili del mondo. La città, infatti, è dominata dalle Torri Petronas, due grattacieli gemelli collegati tra loro da un ponte sospeso e panoramico: la vista della città, da qui, è davvero mozzafiato.

E se la presenza delle due torri già bastava da sola a rendere lo skyline della capitale della Malesia incredibile, aspettate di scoprire la nuova meraviglia ingegneristica che la città ha visto nascere e concretizzarsi proprio quest’anno. Il suo nome è Merdeka 118, ed è il grattacielo che si è guadagnato un posto sul podio tra gli edifici più alti del mondo, secondo solo al Burj Khalifa di Dubai. Scopriamolo insieme.

118 piani per raggiungere le nuvole

Non è ancora aperta al pubblico, Merdeka 118, eppure è già considerata un’attrazione imperdibile per chi arriva in città. Il grattacielo, completato nel 2023, misura un’altezza di 679 metri. Non è solo il secondo edificio più alto del mondo, ma è anche la costruzione più alta della Malesia e dell’intero sud-est asiatico.

La torre, come il nome stesso suggerisce, si snoda su 118 piani, la maggior parte dei quali ospitano uffici. C’è anche un centro commerciale, dal nome Mall 118, che occupa 7 piani e che presenta un’area dedicata alla ristorazione, gallerie dello shopping e diverse opzioni di intrattenimento. All’interno dell’edificio, inoltre, si preparano a inaugurare anche l’hotel Park Hyatt Kuala Lumpur, un ponte di osservazione e un ristorante di lusso.

Sarà possibile varcare le porte di ingresso di Merdeka 118 nel 2024, preparatevi perché l’esperienza sarà davvero unica. Sulla cima della struttura, infatti, verrà inaugurato The View at 118, il ponte panoramico più alto e suggestivo dell’intero Paese. Per raggiungerlo basterà salire a bordo di un ascensore che, in meno di un minuto, condurrà agli ultimi piani della torre. Sarà allora che potrete sfiorare il cielo con un dito e ammirare Kuala Lumpur dalle nuvole.