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I luoghi della nuova serie Netflix Il Gattopardo

Dal 5 marzo è possibile guardare su Netflix la nuova serie divisa in sei episodi Il Gattopardo, basata sull’omonimo romanzo del 1958 di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. La miniserie con protagonisti Kim Rossi Stuart, Benedetta Porcaroli, Deva Cassel e Saul Nanni, arriva sulle piattaforme di streaming quasi 62 anni dopo la storica trasposizione che ne fece Luchino Visconti, il cui film fu presentato al Festival di Cannes nel 1963.

La storia segue il personaggio immaginario di Don Fabrizio Corbera, Principe di Salina, e della sua famiglia aristocratica tra i tumulti sociali della Sicilia del XIX secolo. Al centro della serie c’è Don Fabrizio Corbera (Kim Rossi Stuart), che conduce una vita immersa nella bellezza e nel privilegio. Ma, quando l’unificazione d’Italia minaccia di smantellare l’aristocrazia siciliana, Fabrizio si impegna a proteggere la sua stirpe, anche combinando un matrimonio tra la ricca e bella Angelica (Deva Cassel) e suo nipote Tancredi (Saul Nanni), rischiando di spezzare il cuore della sua amata figlia Concetta (Benedetta Porcaroli).

Ma quali sono i luoghi che fanno da sfondo alle vicende della serie? Scopriamoli insieme in questo viaggio che ci porterà tra Roma e la Sicilia.

Le scene della serie girate a Roma e Torino

A differenza del film di Visconti, girato interamente in Sicilia, la miniserie ha aggiunto anche Roma tra le location. La Capitale ha fornito le atmosfere perfette per girare molte scene degli interni, allestiti con grande cura e prestando attenzione a ogni singolo dettaglio scenografico. La produzione ha selezionato diverse ville e palazzi, arredandoli con tessuti consumati dal tempo, come Villa Parisi a Frascati, mentre alcune scene di ballo sono state girate a Palazzo Chigi.

Prima di volare in Sicilia, il cast si è spostato a Torino che, con i suoi scenari urbani eleganti, ha offerto l’atmosfera perfetta per ricreare la maestosità dei tempi passati. In particolare, le location impiegate sono Piazza Carignano, Via Carlo Alberto e Piazza Palazzo di Città. Per gli interni, invece, sono stati utilizzati il Museo Nazionale del Risorgimento e l’aula della Camera dei deputati del Parlamento subalpino.

Location Il Gattopardo

Fonte: Ufficio Stampa

Scena di ballo dalla nuova serie Il Gattopardo

Le location de Il Gattopardo in Sicilia

La location più importante di tutte, però, resta la Sicilia. A Palermo, città dello scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, alcune scene sono state girate a Palazzo Comitini, che nella serie rappresenta Villa Salina. In particolare è stata usata la grande sala impreziosita da affreschi e da un elegante pavimento in maioliche tipiche, lo scenario in cui vedrete svolgersi le colazioni e i pranzi di famiglia.

Tra le location siciliane compare anche Villa Valguarnera a Bagheria, con i suoi ampi giardini, e i calanchi di Cannizzola, situati a Pietralunga, che hanno fatto da sfondo a un viaggio in carrozza della famiglia verso il borgo di Donnafugata, dove si rifugiavano per evitare il caldo torrido di Palermo.

Infine, le scene ambientate a Donnafugata sono state ricreate a Siracusa, sull’isola di Ortigia: qui hanno ricostruito il borgo rurale in cui la famiglia Salina si reca in villeggiatura, con edifici d’epoca che si affacciano su strade acciottolate.

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Sta per ripartire il Treno dei Vini dell’Etna: le novità di quest’anno

Tra i territori di vini di qualità in Italia spicca la Sicilia. L’isola amatissima dai turisti propone un itinerario alla scoperta delle etichette più prestigiose sfruttando un mezzo di trasporto su rotaie. Hai mai pensato di esplorare l’Etna in treno? Con il nuovo tour 2025 in partenza da aprile per scoprire la strada dei vini dell’Etna è possibile, perché la Sicilia non è solo mare e spiagge ma ha davvero tanto da raccontare.

Scoprire l’Etna in treno

In Italia sono tante le regioni che stanno creando soluzioni originali di viaggio per esplorare il territorio così da combattere il fenomeno dell’overtourism. In Sicilia, per esempio, è stato progettato un nuovo tour 2025 per il treno dei vini dell’Etna, un’esperienza che conquista l’attenzione con un itinerario sensoriale.  Il tragitto attraversa il paesaggio vulcanico regalando viste straordinarie sulle pendici del monte: l’atmosfera sembra quasi farci fare un viaggio fuori dal tempo con la natura che domina la scena.

Chiaramente il tour non si limita alle bellezze del paesaggio, include alcune soste per scoprire il territorio attraverso calici di Etna DOC in borghi dall’anima autentica, il tutto accompagnato da specialità local da non perdere.

Il nuovo itinerario 2025 per il Treno dei Vini dell’Etna

Il treno dei vini dell’Etna per il 2025 ha rivoluzionato il programma proponendo un ampliamento di percorso. I viaggiatori potranno così esplorare il versante sud-est del vulcano dove sorgono tantissime aziende vitivinicole e altre imprese legate alle specialità gastronomiche. L’itinerario darà modo di scoprire una prospettiva inedita del territorio siciliano valorizzandolo al massimo.

Tra le news un servizio di biglietteria nel centro di Catania all’interno di palazzo Scamacca e un punto informativo annesso così da aiutare i turisti nella scelta del tour. Chiaramente i ticket saranno acquistabili anche online in pochi clic tramite sito ufficiale. In aggiunta è previsto il lancio del Vinobus Etna Wine Bus, un itinerario enogastronomico ancora più approfondito che parte dal centro di Catania per poter visitare le cantine e le aziende olivicole della zona, vivendo un viaggio dedicato interamente alla scoperta delle eccellenze del territorio.

Il biglietto include il prezzo del treno Circumetnea, una guida dedicata e un transfer in wine bus presso 2 cantine e presso un borgo storico (Castiglione di Sicilia o Randazzo). In aggiunta si potrà partecipare a 2 degustazioni in 2 cantine con inclusi 2 calici ciascuna e un piatto di specialità local in accompagnamento.

Treno dei Vini dell’Etna itinerario

Fonte: iStock

Un viaggio nei sapori della tradizione con il Treno dei Vini dell’Etna

La strada dei vini dell’Etna

Possiamo descrivere la strada del vino dell’Etna come un percorso unico per appassionati di enoturismo così da poter scoprire un territorio spettacolare simbolo del patrimonio enogastronomico regionale. Un itinerario che vuole essere un vero e proprio omaggio alla viticoltura eroica di un terreno impegnativo da gestire. Le numerose soste porteranno i visitatori alla scoperta di cittadine dall’atmosfera popolare e fortemente legata al territorio.

Il turismo slow sta vivendo una forte crescita attirando visitatori da ogni parte del mondo: non sono solo cittadini italiani ma viaggiatori provenienti da tutto il mondo  a voler scoprire quella che è la produzione vinicola sinonimo di eccellenza.

Il Treno dei Vini dell’Etna continua quindi a rappresentare un’opportunità straordinaria per esplorare il vulcano più alto d’Europa in un modo nuovo, tra gusto, cultura e paesaggi mozzafiato.

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Questo è il Carnevale più “stretto d’Italia”: benvenuti a Melilli

Un appuntamento con il divertimento e la tradizione, ricco di spettacolo e di novità. Si tratta del Carnevale di Melilli, una manifestazione molto apprezzata che richiama tanto pubblico in questa cittadina siciliana che si trova nel territorio del libero consorzio comunale di Siracusa.

Un luogo che vanta un patrimonio artistico e paesaggistico di grande pregio, che spazia in epoche differenti e che, solo a guardarlo, racconta molto delle tradizioni e della cultura locale. Come la Pirrera di Sant’Antonio, un antico sito di estrazione della pietra calcarea, oppure come l’eleganza barocca del centro storico che stupisce con scorci unici su chiese, palazzi e viuzze acciottolate.

Ed è qui, in questa pietra preziosa incastonata tra i monti Iblei, che si svolge uno dei Carnevali più stupefacenti e particolari, definito il più stretto d’Italia, poiché i carri passano tra le vie del centro ed è una sfida artistica poter dare vita alla magia e allo stupore in uno spazio così ridotto.

Storia del Carnevale di Melilli

Non solo è tra gli eventi più particolari e affascinanti di tutta Italia, ma è anche un appuntamento con una lunga storia alle spalle, infatti, nel 2025 il Carnevale di Melilli raggiunge la sua 65esima edizione. Le radici di questa manifestazione vanno ricercate nel 1936 quando è stato realizzato il primo carro grazie all’opera del Comitato dei Sommergiari. Da quel momento, come si suol dire, il resto è storia.

Un’altra tappa importante è datata 2022 quando viene inserito nel libro delle Celebrazioni, Feste e Pratiche della Regione Siciliana: un riconoscimento che non solo celebra la sua importanza culturale, ma sancisce anche il valore della festa come patrimonio immateriale, testimoniato dalla Commissione Eredità Immateriali.

Un Carnevale che ha come cuore pulsante la sfilata dei carri allegorici e che si struttura in altri momenti di festa che richiamano non solo i cittadini ma anche numerosi visitatori. Il programma 2025, infatti, è ricco e punta ad accontentare tutti. L’amministrazione e l’assessorato allo sport, turismo e spettacolo hanno lavorato affinché l’edizione 2025 si potesse arricchire con numerose iniziative pensate per soddisfare i gusti di tutti: dai bambini agli adulti, dagli appassionati di cultura a quelli di musica e intrattenimento.

Date del Carnevale di Melilli 2025

Le date da segnare in agenda per poter prendere parte al Carnevale di Melilli 2025 sono quelle che vanno dal 27 febbraio per arrivare fino al 4 marzo, momenti durante i quali si terranno gli appuntamenti che promettono di divertire e intrattenere tutte le età.

Eventi festosi durante i quali la tradizione incontra il divertimento e l’arte di strada, dando vita a una festa che non è solo una celebrazione, ma un momento di unione per tutta la comunità. Residenti e visitatori saranno coinvolti in un’esperienza unica, che promette di arricchire ogni angolo del paese di colore, musica e allegria.

Il programma è pronto ed è molto articolato e tutto da scoprire.

Eventi 2025 del Carnevale di Melilli

Lo storico Carnevale di Melilli, definito come il più stretto d’Italia, è pronto a coinvolgere cittadini e visitatori di tutte le età con un programma 2025 ricco di eventi.

Ma come mai questa manifestazione è stata definita come la “più stretta d’Italia”? La risposta è semplice e al tempo stesso affascinate. Infatti, i carri allegorici passano per le vie del centro e quindi molto più limitate come spazi rispetto a un grande viale. Questo dettaglio non è trascurabile e impone ai carristi una vera e propria sfida ingegneristica. I carri allegorici devono essere progettati con una larghezza massima di circa 2,40 metri per poter attraversare le stradine del paese, ma una volta giunti in piazza San Sebastiano, si trasformano: grazie a strutture espandibili, possono raggiungere fino a 12 metri di larghezza e 15 di altezza, offrendo uno spettacolo imponente e suggestivo. Assolutamente da non perdere.

Così come non bisogna lasciarsi sfuggire l’occasione di raggiungere questa cittadina e assistere alle tante manifestazioni che arricchiscono il programma del Carnevale 2025, tra i più belli in Italia e in Europa.

Il fischio di inizio della manifestazione è previsto per giovedì 27 febbraio, quando alle 17 in piazza Carmine e in piazza San Sebastiano si tiene Re Carnevale, alle 22 poi spettacolo musicale Illusion e street food. Il 28 febbraio alle 18,30 in piazza San Sebastiano si svolge la Corrida degli Iblei, mentre alle 20 va in scena lo spettacolo comico di cabaret con Salvo La Rosa, Giuseppe Castiglia e Francesco Scimeni. Radio on air RSC – Radio Studio Centrale con Giovanni Nicastro e Alex Spagnuolo.

Carnevale Melilli 2025: gli appuntamenti del'evento  più stretto d'Italia

Fonte: Ufficio Stampa Fondazione Museo Pino Valenti da Melilli

Carnevale Melilli 2025: il ricco programma

Le sfilate del Carnevale di Melilli si tengono in luoghi diversi. A partire dalla frazione di Villasmundo dove sabato 1° marzo alle 16 si svolge la sfilata dei gruppi in maschera delle scuole con i carri allegorici, poi in piazza Risorgimento animazione per bambini, RSO radio Sud Orientale e alle 23 dj set. Il 2 marzo, invece, dalle 10 bambini in maschera e dalle 16 sfilata dei gruppi in maschera con carri allegorici e party Salento video show live (presenta Ruggero Sardo) in piazza Risorgimento dalle 22 e alle 23 dj set.

A Melilli, invece, sabato 1° marzo alle 16 in piazza Umberto e piazza San Sebastiano sfilata dei gruppi in maschera, mentre alle 22 in piazza FM Italia radio on air con FM Italia. Domenica 2 la giornata inizia alle 10 con la sfilata dei bambini in maschera, alle 11 sfilata dei carri allegorici e alle 15 in piazza Carmine raduno dei carri e sfilata per le vie del centro. La giornata prosegue alle 20 con lo spettacolo musicale Italodue, alle 22 con Dargen D’Amico e Dj Comollo di Radio 105.

Sempre a Melilli si prosegue il 3 marzo in piazza Carmine e piazza San Sebastiano con la sfilata dei gruppi in maschera alle 17, mentre alle 22 show live Carnival con Lugi Zimmiti e alle 23 dj set. Il 4 marzo alle 11 uscita dei carri allegorici, alle 15 piazza Carmine diveta la location per il raduno dei carri allegorici e la sfilata conclusiva.

Alle 22 in piazza San Sebastiano Raffaella Fico e Carnival Brazilian Show, mentre alle 22,30 appuntamento con dj Fargetta.

Non sono previsti biglietti per prendere parte al Carnevale di Melilli 2025

Come raggiungere il Carnevale di Melilli

Melilli è facile da raggiungere. Questa suggestiva cittadina ricca di bellezze e tesori da scoprire si trova a pochissima distanza da Siracusa. La tratta si può percorrere in autobus, oppure in automobile. La distanza è piccola: le due location sono separate da 25 chilometri circa.

E visitare Melilli è un’ottima occasione per scoprire un luogo ricco di cultura e storia, di bellezze da conoscere e manifestazioni importante e che richiamano tantissimi visitatori, perché questa cittadina non è celebre solamente per il Carnevale più stretto d’Italia, ma anche per il suo Presepe Vivente che si svolge ogni anno settecentesco convento e orto dei Frati Minori Cappuccini, regalando un’atmosfera magica e un viaggio a ritroso nel tempo.

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Asia Luoghi da film Sicilia Thailandia Viaggi

The White Lotus, le location incredibili della terza stagione

Una sceneggiatura brillante e costruita su un perfetto equilibrio tra commedia e dramma ha reso The White Lotus una delle serie tv più apprezzata degli ultimi anni. Vincitrice di 15 Emmy, la serie rivela i segreti e le verità distorte di una catena di hotel di lusso partita durante il lockdown nel 2021 e dal 17 febbraio su NowTv e Sky con l’attesa terza stagione. Mentre l’ambientazione della seconda stagione è passata dalle Hawaii alla costa nord-orientale della Sicilia, The White Lotus 3 è stata girata in Thailandia.

La prima stagione ha sfruttato gli hotel vuoti durante il lockdown, girando nel lussuoso Four Seasons Resort Maui a Wailea. La seconda stagione è riuscita a superare l’ambientazione altissima delle Hawaii, girando nella pittoresca Sicilia e ambientando la scena principalmente al San Domenico Hotel di Taormina. La terza stagione vede una nuova squadra di vacanzieri ultra-ricchi in una nuova filiale del The White Lotus Hotel in un lussureggiante affioramento in Thailandia.

Dove è stata girata The White Lotus 3

Gli attori del cast includono la star di Harry Potter Jason Isaacs, Aimee Lou Wood di Sex Education, Lalisa Manobal e Natasha Rothwell, che riprenderà il suo ruolo di responsabile della spa della prima stagione. È stato confermato che le riprese della serie si sono svolte nella capitale Bangkok e sulle isole di Phuket e Koh Samui.

Siamo lieti di aver collaborato con l’Autorità per il turismo della Thailandia per realizzare la visione creativa di Mike White e mostrare tutto ciò che il meraviglioso paese della Thailandia ha da offrire” ha affermato il vicepresidente esecutivo della produzione per HBO, Janet Graham Borba, in una dichiarazione sulla serie tv. Secondo quanto riferito, HBO ha negoziato un accordo redditizio con la Thailandia, per un rimborso fiscale del 30%, che ammonta a 4,4 milioni di dollari di risparmi effettivi. Ciò ha contribuito ad allontanare i creatori da altre potenziali destinazioni per la nuova stagione, tra cui il Giappone.

Lo showrunner di The White Lotus Mike White ha scelto la Thailandia anche per i suoi legami spirituali e religiosi. “La prima stagione ha in un certo senso evidenziato il denaro, la seconda si è incentrata sul sesso e la terza stagione sarà uno sguardo satirico e divertente sulla morte, la religione e la spiritualità orientali“, ha spiegato il creatore. Secondo il capo del dramma di HBO, Francesca Orsi, la Thailandia ha anche attratto White perché ha permesso alla trama di esplorare il tema “spiritualità contro ego”, che può essere “contrapposto alla religione orientale”.

The white lotus , le location della terza stagione

Fonte: Ufficio Stampa MNComm

Per la terza stagione The White Lotus sceglie la Thailandia

Koh Samui

Ko Samui, situata sul golfo di Thailandia, è la seconda più grande isola del territorio, nonché tra le più amate dai viaggiatori. Conosciuta per le palme, le foreste di cocco, il mare cristallino e trasparente e la foresta fluviale, l’isola ospita tantissimi resort di lusso, tra i quali anche il Four Seasons Resort Koh Sumai, location della terza stagione di The White Lotus.

Tantissime sono le cose da fare in questo paradiso terrestre: avventure all’aria aperta, dallo sci d’acqua ai tour in barca nel golfo, visitare un santuario degli elefanti (che potreste aver notato nel trailer di The White Lotus 3) e raggiungere la famosa statua dorata del Grande Buddha situata all’interno del tempio di Wat Phra Yai

Mai Khao Villas

Alcune parti della serie sono state girate anche all’Anantara Mai Khao Villas, un agglomerato di splendide ville vicino a Phuket. Il trailer ufficiale, per esempio, mostra Nicholas Duvernay all’hotel in un padiglione di vetro circondato (appropriatamente) da uno stagno di fiori di loto.

La struttura ricettiva è situata sulla punta settentrionale di Phuket, proprio dove si trovano alcune delle più affascinanti dell’intero territorio. Da qui, infatti, è possibile raggiungere la spiaggia più lunga di Phuket e lo spettacolare Parco nazionale di Sirinat, uno dei luoghi più amati dai viaggiatori.

The white lotus, le location della serie

Fonte: Ufficio Stampa MNComm

Una scena della terza stagione di The White Lotus girata in Thailandia

Bangkok

Alcune scene nel trailer di The White Lotus 3 mostrano vari personaggi vacanzieri che visitano Bangkok, passeggiando tra mercati affollati molto popolari tra i visitatori della zona. Sebbene le location specifiche non siano ancora state identificate, l’Asiatique Riverfront Market, il Chatuchak Weekend Market e Khao San Road sono alcune delle destinazioni turistiche più popolari della zona.

Negli ultimi anni, il Fisherman’s Village si è trasformato da un singolo vicolo di bancarelle del mercato in una delle principali attrazioni di Koh Samui, piena di bancarelle che vendono vestiti, borse, scarpe, cianfrusaglie e souvenir intervallate da ristoranti all’aperto, chioschi di cibo sfrigolante e bar allegri. Gli isolani locali sono stati invitati a fare da comparse in diverse scene della serie, tra cui alcune feste notturne e una battaglia d’acqua in stile Songkran (Capodanno thailandese).

Buddha Bangkok

Fonte: iStock

Statua gigante di Buddha d’oro a Bangkok

Villa Jacinta

Situata nella tranquilla zona balneare di Cheong Mon, Villa Jacinta è stata utilizzata come una delle lussuose location private per le riprese. La sua posizione in cima ai punti più alti della tenuta di Samujana offre ai visitatori alcune delle migliori viste sul Golfo della Thailandia. Non si sa ancora a cosa servisse la villa nella serie, ma gli interni eleganti e le pareti scorrevoli in vetro che si aprono sullo scenario lussureggiante rendono questa villa gloriosa da ogni angolazione.

Baia di Phang Nga

Le acque verde giada e le fantastiche isole calcaree della baia di Phang Nga, che si snodano tra Phuket e Krabi, sono state protagoniste di numerosi film, tra cui il film di James Bond L’uomo dalla pistola d’oro del 1965 e Una notte da leoni 2. L’area offre anche il primo scorcio che vediamo nel primo micro-trailer della terza stagione di The White Lotus, con un motoscafo che sfreccia attraverso l’inconfondibile paesaggio marino di Phang Nga al tramonto.

Per vedere quest’area al meglio, si consiglia di prenotare una gita di un giorno con John Gray Sea Canoe, uno dei pochi operatori sostenibili della zona, o noleggiare uno yacht privato da Simpson Marine, che noleggia di tutto, dai phinisi in legno ai motoscafi fino ai superyacht.

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A Punta Secca, alla scoperta della casa di Montalbano

È sicuramente tra le case più note e più amate d’Italia quella affacciata sul mare che bagna la spiaggia di Punta Secca, in Sicilia: stiamo parlando della casa del commissario Montalbano, situata nella zona di Santa Croce Camerina.

Il mondo ha imparato a conoscere questa villetta sulla spiaggia che si è ritagliata un posto d’onore nell’immaginario collettivo grazie alla fiction sul commissario Salvo Montalbano, interpretato da Luca Zingaretti, e tratta dai romanzi di Camilleri.

Dove si trova la casa di Montalbano

La casa di Montalbano si trova in un piccolo borgo marinaro, la frazione di Santa Croce Camerina (in provincia di Ragusa), e si affaccia sulla spiaggia di Punta Secca, chiamata dalla gente del posto ‘a sicca, probabilmente per via della piccola formazione di scogli situata di fronte alla spiaggia (una secca, per l’appunto). Ed è proprio qui, dinnanzi al mare, che si trova la villetta del commissario Salvo Montalbano.

La storia della casa di Montalbano

Agli inizi del Novecento, la casa di Montalbano era un magazzino per il pesce. Qui venivano trattate, salate e poi essiccate le sarde e le acciughe, in quella che oggi è la veranda affacciata sulla spiaggia. Nel 1904 fu poi acquistata da Giovanni Di Quattro, nonno dell’attuale proprietario: la comprò per 4mila lire, lui che tanto amava il mare. Trasformò un edificio a quel tempo precario, che non era alto più di quattro metri, in una casa.

Punta Secca era amata da Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino, ma soprattutto da Elvira Sellerio: la fondatrice insieme al marito di Sellerio Editore si innamorò di quest’angolo di Sicilia e affittò per le sue vacanze una casa non distante da quella dei Di Quattro. Da una chiacchierata tra i Sellerio, Sciacia e Bufalino, a Elvira venne l’idea: perché non trasformare in film i romanzi di Andrea Camilleri?

Così, invitarono lo scrittore a Punta Secca. E il resto è storia: la signorile villa di corso Aldo Moro divenne la casa di Montalbano. E, successivamente, un bed&breakfast di successo. Perché tutti, oggi, possono vivere – almeno per qualche giorno – come il commissario più famoso d’Italia. Proprio qui, dinnanzi al mare di Punta Secca, in una villa che è davvero straordinaria e che mantiene gli arredi novecenteschi utilizzati nella fiction. Il punto di partenza ideale per un tour tra i luoghi di Montalbano.

Casa Montalbano b&b

Fonte: Ufficio Stampa

La casa di Montalbano, oggi un b&b

Dormire nella casa di Montalbano per il B&B Day

L’8 marzo 2025, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, torna il B&B Day. Chi partecipa all’evento prenotando un soggiorno di almeno due notti (la notte dell’8 marzo inclusa) presso una delle strutture aderenti, potrà godere del pernottamento gratuito per una delle due notti. Si tratta di un’opportunità straordinaria per esplorare borghi suggestivi, città d’arte e angoli meno conosciuti del nostro Paese, oltre che per gli amanti del commissario Montalbano.

Anche la sua villa, infatti, è una delle strutture coinvolte: chi soggiornerà qui potrà godere di una location mozzafiato, degli ambienti originali usati nella fiction e di tutta una serie di comfort come bagno privato, climatizzatore, TV e connessione wifi gratuita, oltre che di una colazione con vista mare e della magica atmosfera offerta dalla Sicilia più autentica.

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Scala dei Turchi: il capolavoro bianco della Sicilia

C’è un luogo in Sicilia dove il bianco abbagliante della roccia incontra il blu profondo del mare e dà vita a un panorama dalla bellezza surreale.

Si tratta della Scala dei Turchi, maestosa falesia di marna che si erge lungo la costa di Realmonte, in provincia di Agrigento. Un’opera d’arte scolpita dalla natura, modellata dal vento e dalle onde, dove il tempo sembra rallentare per contemplare il sublime incanto.

La famosa scogliera, dalla forma sinuosa e levigata, si distingue per la sua peculiare composizione rocciosa: la marna, un materiale sedimentario calcareo e argilloso, conferisce alla superficie una sorprendente freschezza al tatto, persino nelle giornate più torride dell’estate siciliana. Salire sulla Scala dei Turchi (quando era ancora possibile farlo) significava immergersi in un paesaggio onirico, sdraiarsi sulle sue “poltroncine” naturali e lasciarsi avvolgere dal calore del sole, nell’abbraccio di un panorama mozzafiato.

Ma oltre alla sua straordinaria bellezza, la Scala dei Turchi custodisce una storia affascinante. Grazie alla sua conformazione a gradoni e alla posizione riparata dai venti, in passato rappresentava un rifugio sicuro per i pirati arabi (chiamati erroneamente “turchi”) che trovavano qui un punto strategico per le loro incursioni lungo la costa.

Oggi, è una delle mete turistiche più ambite della Sicilia, un luogo che lascia senza parole chiunque lo veda con i propri occhi.

Come raggiungere la Scala dei Turchi

Per chi sogna di ammirare dal vivo tale gioiello della natura, il viaggio fino alla Scala dei Turchi inizia di solito da Agrigento, distante meno di venti chilometri. Non essendo servita direttamente dai mezzi pubblici, la soluzione più comoda è noleggiare un’auto e percorrere la SS115 o la SS640, seguendo le indicazioni per Realmonte.

Se si arriva in Sicilia in aereo, gli aeroporti più vicini sono quelli di Palermo, Trapani e Catania. Da qui, è previsto un viaggio su strada di circa due ore e mezza per raggiungere Agrigento, da cui poi si prosegue per Realmonte e, infine, verso la Scala dei Turchi. Una volta giunti nei pressi della falesia, occorre lasciare l’auto in uno dei parcheggi disponibili e proseguire a piedi lungo un sentiero che porta fino alla spiaggia.

Vale la pena godersi il percorso con calma, lasciandosi sorprendere dalle sfumature cangianti del mare e dall’imponenza della scogliera bianca che si staglia all’orizzonte.

Quando visitarla e consigli utili

Negli ultimi anni, la Scala dei Turchi ha conosciuto una crescente popolarità grazie alla diffusione delle sue immagini sui social media: ciò ha portato a un incremento esponenziale del numero di visitatori, rendendola una meta molto frequentata, soprattutto in alta stagione.

Chi desidera godersi l’angolo di paradiso senza il caos dei mesi estivi dovrebbe visitarlo in primavera o a inizio autunno, quando il clima è ancora piacevole e il flusso turistico più contenuto. Se, invece, si ha in programma una visita nei mesi più caldi, l’ideale è arrivare al mattino presto per evitare le ore di maggiore affluenza e trovare un posto nei parcheggi, che sono piuttosto limitati.

Un aspetto da non sottovalutare è la particolare conformazione del sentiero che conduce alla spiaggia: per affrontarlo in sicurezza, è consigliabile indossare scarpe con suola antiscivolo. Inoltre, l’acqua qui è leggermente più fredda rispetto ad altre zone della Sicilia, quindi meglio essere preparati prima di tuffarsi!

Scala dei Turchi: Patrimonio UNESCO e tutela della scogliera

Particolare della Scala dei Turchi

Fonte: iStock

La bianca falesia, capolavoro della Sicilia

La bellezza incontaminata della Scala dei Turchi non è passata inosservata agli occhi del mondo. Lo straordinario sito, infatti, è stato riconosciuto come Patrimonio UNESCO, un titolo che ne sottolinea il valore geologico e paesaggistico e che ne garantisce la protezione per le generazioni future.

L’ingresso nella lista dei siti UNESCO comporta l’adozione di misure specifiche per la conservazione della scogliera, con l’obiettivo di preservare la sua unicità ed evitarne il deterioramento. Il turismo di massa e l’azione naturale degli agenti atmosferici rappresentano una minaccia costante per la fragile marna bianca, soggetta a erosione e cedimenti. Per questo motivo, sono stati introdotti divieti per impedire ai visitatori di camminare sulla scogliera, in modo da ridurre il rischio di danni alla formazione rocciosa e garantire una maggiore sicurezza.

Inoltre, vengono promosse iniziative per sensibilizzare i turisti sull’importanza di rispettare e preservare un simile luogo magico.

Ammirare la Scala dei Turchi: i migliori punti di osservazione

Anche se oggi non è più possibile scalare la falesia, la Scala dei Turchi continua a regalare panorami indimenticabili da diverse prospettive. Una delle esperienze più suggestive è ammirarla dal mare, magari a bordo di una barca, lasciandosi cullare dalle onde mentre il bianco candido della roccia si riflette nell’acqua.

Dalla spiaggia, il contrasto tra la sabbia dorata e il bianco accecante della marna crea un effetto visivo incredibile, e rende lo scorcio uno dei più fotografati della regione.

Un’altra prospettiva interessante è quella dall’alto: percorrendo la strada sopraelevata che sovrasta la scogliera, è possibile sostare in alcuni punti panoramici e deliziarsi con una vista unica sulla Scala dei Turchi e sul mare che la circonda.

Negli ultimi anni, l’accesso diretto alla scogliera è stato vietato per motivi di sicurezza e tutela ambientale. Il rischio di cedimenti e l’erosione progressiva hanno reso necessaria l’installazione di recinzioni per impedire ai visitatori di camminare sulla marna. Fino al 2020, era possibile salire sulla falesia, ma oggi la si può ammirare solo da una certa distanza. Questa misura di protezione ha lo scopo di evitare danni irreparabili alla struttura e garantire che la Scala dei Turchi possa continuare a incantare ancora per molti anni.

Un luogo fragile e prezioso, che merita di essere vissuto con rispetto e consapevolezza.

Le spiagge dei dintorni

Spiaggia di Capo Rossello

Fonte: iStock

Spiaggia di Capo Rossello, Agrigento

Se l’idea di avventurarvi lungo il sentiero impervio che conduce alla stretta lingua di sabbia ai piedi della Scala dei Turchi non vi entusiasma, sappiate che nei dintorni esistono varie alternative per godersi il mare senza rinunciare a scorgere l’iconica falesia bianca.

La spiaggia della Scala dei Turchi, incastonata tra la roccia e il mare, non è attrezzata e non offre alcun riparo dal sole. Per raggiungerla è necessario affrontare un percorso a piedi tra i gradoni della marna, con un ultimo tratto che impone di camminare in acqua. I fondali sono scivolosi e le rocce possono risultare insidiose, quindi è necessario prestare molta attenzione.

Se, quindi, cercate una spiaggia più accessibile e dotata di servizi, la scelta migliore è Lido Rossello, a soli 3 chilometri dal centro di Realmonte: nella suggestiva baia di Capo Rossello, è delimitata da un promontorio su cui svetta un faro. Qui potrete trovare stabilimenti balneari con noleggio di ombrelloni e lettini, oltre a bar e ristoranti dove concedervi una pausa rinfrescante. Tuttavia, nei mesi di luglio e agosto, la popolarità del lido lo rende piuttosto affollato.

Un’altra opzione nei dintorni è Majata Beach, spiaggia di sabbia fine che offre tutti i comfort per una giornata di mare rilassante.

Infine, siete disposti a spostarvi un po’ di più, potete orientare la scelta su alcune delle spiagge più favolose della costa meridionale tra cui Marina di Palma, Siculiana Marina, Giallonardo ed Eraclea Minoa, tutte caratterizzate da acque cristalline e paesaggi da cartolina.

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I luoghi di Montalbano in Sicilia: tra realtà e finzione

I romanzi di Andrea Camilleri e la celebre fiction televisiva Il Commissario Montalbano hanno dato vita a un universo narrativo talmente vivido da ridisegnare la mappa della Sicilia nell’immaginario collettivo. Vigata, Montelusa, Marinella non sono località reali, ma esistono nella mente dello scrittore e nelle immagini della serie TV, che ha trasformato angoli autentici dell’isola in scenari iconici.

Grazie alla popolarità della fiction, la provincia di Ragusa è diventata una delle mete più amate dai viaggiatori, attratti non solo dalla bellezza del barocco siciliano e dal fascino delle coste mediterranee, ma anche dal desiderio di passeggiare nei luoghi del commissario più famoso d’Italia. E così, città e borghi siciliani si ritrovano oggi in una continua sovrapposizione tra realtà e finzione: ma dove si trovano davvero i luoghi in cui sono state girate le scene di Montalbano? Scopriamoli insieme.

La Sicilia autentica della fiction

Sebbene molte ambientazioni della fiction siano frutto della creatività di Camilleri, le riprese si sono svolte in svariate località della Sicilia, in particolare tra le province di Ragusa e Agrigento. Chiunque voglia immergersi nell’atmosfera della serie può così visitare tali scenari dal fascino straordinario, tra città barocche, borghi marinari e antichi siti archeologici.

Porto Empedocle

Affacciata sul mare, Porto Empedocle è la città natale di Andrea Camilleri e la vera ispirazione per la sua Vigata. Fino a qualche anno fa, il cartello di benvenuto riportava con orgoglio il nome “Porto Empedocle Vigata“, a testimonianza del legame indissolubile tra il paese e la finzione letteraria.

Sebbene il nome aggiuntivo sia stato rimosso nel 2009, qui si respira ancora l’atmosfera dei romanzi, nei vicoli, nelle piazze assolate e nell’aria di un’autentica cittadina siciliana, incastonata tra storia e letteratura.

Scicli

Panorama di Scicli

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Veduta panoramica di Scicli

Indiscusso gioiello del barocco siciliano, Scicli, tra le località più interessanti del sud-est siciliano, è stato dichiarato Patrimonio UNESCO grazie ai sontuosi palazzi decorati e alle chiese imponenti.

È proprio qui che si trova il famoso commissariato di Vigata, all’interno del Municipio di Scicli, in via Francesco Mormina Penna. Il suo elegante prospetto è ormai inconfondibile per gli appassionati della serie, così come l’ufficio del Sindaco, che nella fiction diventa la stanza del Questore.

Punta Secca

A venti chilometri da Ragusa, il piccolo borgo marinaro di Punta Secca è un luogo dal fascino senza tempo. Qui sorge la casa di Salvo Montalbano, con la celebre terrazza affacciata sul mare. In realtà, la casa è un bed & breakfast situato in via Aldo Moro, 44, e il mare in cui il commissario nuota ogni mattina è quello cristallino del Canale di Sicilia.

Il nome Punta Secca deriva dalla presenza di scogli affioranti poco lontano dalla riva, ma per i fan della fiction tale angolo di paradiso sarà per sempre Marinella, il rifugio del commissario tra un caso e l’altro.

Agrigento

Area archeologica di Agrigento

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Rovine del Tempio di Castore e Polluce

Agrigento è senza dubbio una delle città più affascinanti della Sicilia, il cui centro storico è un viaggio nel tempo, tra palazzi nobiliari, cattedrali barocche e cortili nascosti che svelano scorci emozionanti. Ma il vero gioiello si trova poco oltre il suo cuore urbano: si tratta della straordinaria Valle dei Templi, uno dei siti archeologici più spettacolari del mondo, laddove si ergono maestosi i templi dorici dell’antica Akragas, a testimonianza dei fasti della Magna Grecia.

A pochi passi, incanta il Giardino della Kolymbetra che unisce storia e natura, con agrumeti profumati che crescono accanto a testimonianze archeologiche millenarie.

Ma Agrigento è anche la città natale di Luigi Pirandello. La sua Casa Natale, oggi museo, ne conserva cimeli e manoscritti oltre a un’urna contenente le sue ceneri.

Tra i luoghi da non perdere spicca poi la Cattedrale di San Gerlando dove si verifica un fenomeno acustico affascinante: un sussurro pronunciato all’ingresso della chiesa arriva fino all’abside con un’eco sorprendente.

Infine, una visita non può dirsi completa senza fare tappa al Museo Archeologico Regionale, custode di oltre 5.600 reperti che raccontano la storia di Agrigento, dalla preistoria fino all’epoca greco-romana.

Ragusa Ibla

Ragusa ha un’anima doppia: in alto, Ragusa Superiore, costruita dopo il terremoto del 1693, e in basso, Ragusa Ibla, dall’intrico di vicoli barocchi che scivolano giù per la collina. Qui troviamo la piazza con il maestoso Duomo di San Giorgio, uno dei luoghi più riconoscibili della serie.

Passeggiando tra le stradine si incontrano altresì la Chiesa di San Giuseppe, il Circolo di Conversazione e il Giardino Ibleo, tutti protagonisti in diverse puntate della fiction.

Vigata e le altre città della fantasia di Camilleri

Se i fan della serie possono visitare molte delle ambientazioni reali della fiction, alcuni luoghi sono esistiti soltanto nella fantasia di Andrea Camilleri. Il maestro siciliano ha costruito un intero universo letterario mescolando nomi di fantasia e scenari reali, così da creare un mondo che sembra esistere davvero.

Vigata

Vigata prende vita solo nei romanzi e nella serie TV, ma il suo volto è quello di Ragusa Ibla, con la  magnifica piazza del Duomo e le stradine che si snodano tra chiese e palazzi barocchi. Il celebre ristorante Da Calogero, dove Montalbano gusta piatti tipici siciliani, nella realtà è La Rusticana. Anche la Chiesa di Santa Maria delle Scale e il Giardino Ibleo fanno la loro comparsa in molte scene della fiction.

Giardino Ibleo a Ragusa Ibla

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Vista idilliaca nel giardino di Ragusa Ibla

Vigata è una città che non si trova sulle mappe, ma che ha preso forma nel cuore della Sicilia, fino a diventare un luogo dell’anima per i lettori e gli spettatori.

Montelusa

Montelusa è un’altra città immaginaria creata da Camilleri, ma il suo aspetto è quello di Agrigento. È qui che è ambientato il commissariato in cui lavorano Montalbano e i suoi colleghi. La sua sede è in realtà il Palazzo del Municipio di Scicli, con gli interni che ospitano il famoso ufficio del Questore.

Camilleri stesso ammetteva di aver “rubato” il nome Montelusa a Luigi Pirandello, che lo aveva già usato nelle sue novelle per indicare Agrigento. Così, tra letteratura e televisione, Montelusa vive oggi tra le strade, i palazzi e i panorami della vera Sicilia.

Marinella

Il borgo in cui Montalbano vive non esiste ufficialmente, ma il suo alter ego è Punta Secca. La casa del commissario, il lungomare e le onde che accarezzano la sabbia sono diventati un simbolo della serie, un luogo che molti sognano di visitare almeno una volta.

Per chi vuole vivere l’esperienza in prima persona, la casa di Montalbano oggi è un bed & breakfast che accoglie i visitatori nella stessa atmosfera rilassata che caratterizza le scene della fiction.

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Favignana Isole Eolie Luoghi da film Sicilia Viaggi

L’ultimo attesissimo film di Christopher Nolan verrà girato in Italia

Il celebre regista Christopher Nolan porterà il suo sguardo visionario sulle coste della Sicilia, dove si appresta a girare le scene del suo prossimo film, The Odyssey, adattamento cinematografico del poema epico di Omero. Le riprese dovrebbero iniziare nei prossimi mesi e l’uscita nelle sale è fissata per il 17 luglio 2026. Secondo il sito Euronews, tra le location scelte spiccano Favignana, l’isola delle Egadi dove l’eroe greco Ulisse approdò secondo la leggenda, e le affascinanti isole Eolie, che con l’arrivo di Christopher Nolan e del suo cast stellare diventeranno mete sempre più ambite per i viaggiatori in cerca di fascino, natura e autenticità mediterranea.

Nolan resterà fedele al testo originale di Omero o ci regalerà una sua personale rilettura? Mentre i dettagli della trama per il momento rimangono avvolti nel massimo riserbo, la Universal Pictures descrive The Odyssey come “un’epica d’azione mitica girata in giro per il mondo”, lasciando intendere che il regista premio Oscar potrebbe rispettare le ambientazioni e le premesse dell’opera originale, e che altre location verranno rivelate in futuro. Scritta nell’VIII secolo a.C., l’Odissea è il seguito dell’Iliade e narra il lungo, avventuroso viaggio di Odisseo (Ulisse) verso Itaca, dopo la fine della guerra di Troia. Un poema in 24 libri che racconta le incredibili peripezie dell’eroe greco, alle prese con creature mitologiche, divinità imprevedibili e tentazioni che mettono a dura prova il suo ritorno a casa.

Favignana, un set tra grotte nascoste e sapori mediterranei

Favignana, con le sue spiagge sabbiose, scogliere ricoperte di macchia mediterranea e deliziosi borghi imbiancati a calce, è la prima delle location di questa produzione cinematografica di respiro internazionale. Qui, secondo la tradizione, Ulisse fece tappa durante il suo lungo viaggio di ritorno a Itaca, arrostendo capre sulle coste. Oggi, l’isola offre un mix di natura incontaminata e storia, con attrazioni come il Castello di Santa Caterina, un’antica fortezza che domina il punto più alto dell’isola, e La Tonnara Florio, un’ex tonnara che racconta secoli di tradizione marinara siciliana.

Agli amanti dell’avventura, Favignana riserva grotte segrete e suggestive formazioni costiere, frutto del suo terreno calcareo. Come la Cala Bue Marino, una baia dalle acque cristalline circondata da antiche cave di tufo, e il Giardino dell’Impossibile, un labirinto mediterraneo incastonato tra cortili, tunnel e grotte scavate nella roccia. Da non perdere anche una gita alle vicine isole di Levanzo, con le sue pitture rupestri preistoriche, e Marettimo, ideale per trekking ed escursioni in barca.

La cucina di Favignana è un trionfo di sapori legati al mare e alla tradizione della pesca del tonno, da gustare nei numerosi ristoranti e osterie che mescolano sapientemente tradizione e innovazione. Tra i piatti da provare assolutamente ci sono il panino con il tonno, arricchito con olio d’oliva siciliano, capperi e pomodori, e il couscous di pesce, un piatto che unisce influenze nordafricane e mediterranee.

Avventure tra vulcani nelle Isole Eolie

Oltre a Favignana, stando a Euronews, Nolan girerà alcune scene del film anche nelle isole Eolie, che offrono esperienze uniche per ogni tipo di viaggiatore. Gli amanti dell’avventura possono scalare i vulcani di Stromboli e Vulcano: l’escursione serale sullo Stromboli fino ai 400 metri (il punto più alto consentito) è un must, così come la salita al Monte Fossa delle Felci a Salina, il picco più alto delle Eolie, che regala viste spettacolari. Ad Alicudi, un’isola senza auto, è possibile esplorare sentieri di pietra lavica accompagnati da guide locali.

Il vulcano Stromboli

Fonte: istock

Stromboli visto da Panarea, Isole Eolie

Chi preferisce il mare può invece andare alla scoperta di baie nascoste, accessibili solo in barca. Un’esperienza imperdibile è la navigazione notturna intorno a Stromboli, per ammirare la Sciara del Fuoco, il suggestivo spettacolo della lava che si riversa nel mare.
E per un pizzico di cultura tra un’escursione e l’altra, imperdibili sono il Museo Archeologico Luigi Bernabò Brea a Lipari e il Museo Eoliano dell’Emigrazione a Salina, che racconta la storia dell’emigrazione dalle isole.

La cucina eoliana è un trionfo di sapori locali, con piatti a base di tonno, pesce spada e polpo. Tra le specialità da provare c’è la “pasta alla Stromboliana”, con finocchietto selvatico, menta, acciughe, pomodorini e pangrattato. Da non perdere anche il “pane cunzato”, una delizia rustica preparata con pane cotto a legna e condito con olio d’oliva, pomodori, capperi, tonno e mozzarella. Il tutto accompagnato da vino locale e Malvasia.

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Il Carnevale di Sciacca 2025

Per chi ama il Carnevale e la sua allegria, non può assolutamente perdersi una delle manifestazioni più antiche ed affascinanti della regione Sicilia e di tutta Italia: il Carnevale di Sciacca.

Si parla di un evento che ogni anno è in grado di attirare migliaia di visitatori, sia nazionali, che internazionali, e la nuova edizione in arrivo nel 2025 si preannuncia come una festa particolarmente speciale, grazie ad eventi e celebrazioni in grado di mettere in risalto la tradizione locale.

Storia del Carnevale di Sciacca

Il carnevale di Sciacca è un evento che affonda le sue radici in epoche decisamente lontane dalle nostre, e non è da meno ai carnevali storici più belli d’Italia. Le prime testimonianze di questa festa risalgono addirittura al lontano Diciassettesimo secolo, quando il carnevale era caratterizzato principalmente da balli in maschera, spettacoli teatrali e vivaci sfilate per le vie della città.

Nel corso degli anni questo evento si è arricchito e sono stati aggiunti diversi elementi caratteristici, fra cui la figura distintiva del Carnevale di Sciacca, ovvero Peppe Nappa. È la maschera simbolo della città, che con il suo abito azzurro ed il cappello a punta raffigura un servo pigro e goloso della commedia dell’arte siciliana. Oltre alla tradizionale maschera di Peppe Nappa, sfilano tra le vie della città numerosi e bellissimi carri di cartapesta, delle vere e proprie opere d’arte, colorati ed in grado di affascinare grandi e bambini.

Date del Carnevale di Sciacca 2025

L’edizione 2025 del Carnevale a Sciacca si svolgerà in cinque giornate, ognuna delle quali ricca di eventi e festeggiamenti vari. 

  • Il 15 Febbraio inizia la festa! Sul palco allestito in Piazza Scandaliato verranno presentati i gruppi mascherati dei diversi carri allegorici, in concorso per vincere il premio come miglior carro del Carnevale di Sciacca 2025.

  • Sabato 22 Febbraio si tiene, invece, la cerimonia di apertura del Carnevale, giorno in cui il Sindaco consegna le chiavi della città a Peppe Nappa, gesto che dà inizio alla sfilata e allo spettacolo pomeridiano dei carri allegorici. Durante la giornata ci sono anche spettacoli per bambini e ragazzi, oltre che una seconda sfilata serale.

  • Il giorno seguente, Domenica 23 Febbraio, è una giornata tutta da dedicare ai bambini. Prende vita il Carnevale dei Bambini, con spettacoli d’animazione e baby dance. Inoltre, sempre per i più piccoli, il Carnevale di Sciacca ospita Carolina Benvenga ed il Carolina Show, uno spettacolo amato da tutti i bambini. A seguire, in serata, la sfilata dei carri allegorici tra le vie cittadine.

  • Venerdì 28 Febbraio, oltre alla sfilata e lo spettacolo pomeridiano, è il giorno dello Special Guest di questa edizione del Carnevale a Sciacca: Dargen D’Amico si esibisce in concerto.

  • Sabato 1 Marzo e Domenica 2 Marzo sono gli ultimi giorni di questa edizione del 2025, con le consuete sfilate dei carri allegorici, al pomeriggio e alla sera, ma anche molti spettacoli per grandi e bambini. Tra questi lo show di Salvo & Giorgia + mamma Cinzia, personaggi amati dai bambini, e la proclamazione del carro allegorico vincente.

    A fine serata, per sancire la definitiva chiusura del Carnevale di Sciacca, il rogo di Peppe Nappa, dopo la riconsegna delle chiavi della città.

Eventi 2025 del Carnevale a Sciacca

Durante le giornate del carnevale, il centro storico di Sciacca si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto e tutto si trasforma grazie all’atmosfera allegra e divertente di maschere e carri allegorici. Ecco quali sono gli eventi da non perdere. 

Spettacoli ed eventi per grandi e bambini

In due delle principali piazze della città è presente il Kids Village, dove spettacoli di animazione per bambini, artisti di strada, baby dance e fotografi la fanno da padrona, ma anche il Luna Park, adatto a tutte le età, e diversi spettacoli. Fra questi il concerto di un’artista come Dargen D’Amico, il 28 Febbraio, ma anche il Nanà Carneval Show, il 22 Febbraio, uno spettacolo musicale con gli inni più famosi del Carnevale di Sciacca. A questi si aggiungono i già citati eventi per bambini con Carolina Benvenga e Salvo & Giorgia + mamma Cinzia.

I carri allegorici di Sciacca

Il fulcro del Carnevale è senza dubbio la presenza di questi maestosi carri allegorici. Creazione ed opere d’arte frutto dell’ingegno, della creatività e del lavoro meticoloso messo in opera dagli artigiani locali. Si tratta di carri realizzati in cartapesta, che rappresentano scene satiriche e temi d’attualità, caratterizzati da un mix di ironia e critica sociale.

Come accennato in precedenza, questi carri sfileranno due volte al giorno, per una sfilata pomeridiana ed una serale, nelle giornate di Sabato 22 Febbraio, giorno in cui si tiene la cerimonia di apertura, Domenica 23 e Venerdì 28 Febbraio, Sabato 1 e Domenica 2 Marzo, giorno di chiusura del Carnevale di Sciacca e nel quale avverrà la premiazione del carro più bello della manifestazione.

Biglietti del Carnevale di Sciacca

Per non perdersi queste giornate di festa in Sicilia e vivere appieno il Carnevale di Sciacca, è necessario munirsi di un biglietto d’ingresso, che è acquistabile online sia sul sito ufficiale della manifestazione, sia sul portale TicketSms. Per chi preferisce canali di vendita tradizionali, sul sito ufficiale del Carnevale è presente una lista di diversi punti vendita fisici o ai botteghini lungo il circuito

Il prezzo d’ingresso del biglietto giornaliero è di 8,00€, che comprende 7,00€ per il biglietto ed 1,00€ di diritti di prevendita. Per chi vuole partecipare a tutte e cinque le giornate e non vuole perdersi assolutamente niente di questo bellissimo Carnevale, allora è possibile acquistare un abbonamento per le 5 giornate al prezzo di 15,00€, comprensivo di 13,00€ per l’abbonamento e 2,00€ di diritti di prevendita.

Possono entrare gratuitamente tutti i bambini alti meno di 120 cm di altezza, tutti i residenti all’interno del circuito, professionisti, dipendenti e titolari di attività all’interno del circuito e disabili con accompagnatore.

Come raggiungere il Carnevale di Sciaccia

Sciacca è una bellissima città della costa sud della Sicilia, facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici.

Nello specifico, per chi proviene da Palermo in auto, basta seguire l’autostrada A29 per Mazara del Vallo e poi proseguire fino a Sciacca dall’uscita Castelvetrano. Per chi predilige i mezzi pubblici, invece, sono presenti diverse compagnie di autobus che collegano Sciacca alle principali città come Palermo, Agrigento e Trapani. Per tutti coloro che desiderano visitare questa splendida terra della Sicilia e vivere le bellezze del Carnevale di Sciacca, gli aeroporti più vicini sono quelli di Palermo e Trapani. Una volta atterrati, basterà prendere un bus e proseguire verso la destinazione finale.

Il Carnevale di Sciacca 2025 è un evento imperdibile e dall’antica tradizione. Non resta altro che scegliere i giorni ideali per far parte di questa bellissima festa ed immergersi nella cultura siciliana, tra colori, canzoni e sapori indimenticabili. Un’esperienza unica, per grandi e bambini.

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Carnevale di Misterbianco, gli eventi del 2025

Il Carnevale di Misterbianco è senza dubbio uno dei carnevali più celebri e longevi della Sicilia, ma non si limita a essere una semplice festa popolare. È un vero e proprio patrimonio culturale, riconosciuto a livello nazionale e iscritto al REIS (Registro Eredità Immateriali della Sicilia), una testimonianza viva delle tradizioni dell’isola.

Grazie alla sua storia, alla qualità dei suoi costumi e all’energia che anima la cittadina etnea, il Carnevale di Misterbianco è diventato uno degli eventi più attesi dell’anno in Sicilia. Scopriamo le date, gli eventi principali e come raggiungere questa straordinaria festa.

Storia del Carnevale di Misterbianco

Il Carnevale di Misterbianco ha radici che affondano in secoli di tradizione in Sicilia. La manifestazione è diventata celebre per i suoi costumi riccamente elaborati, una vera e propria espressione di arte sartoriale che richiede mesi di lavoro e una meticolosa attenzione ai dettagli. Questi capolavori sono parte integrante del Carnevale e ne costituiscono il cuore pulsante. Il Carnevale di Misterbianco è iscritto al REIS, un riconoscimento che sottolinea l’importanza storica e culturale dell’evento. I costumi, alcuni dei quali possono arrivare a pesare anche 40 kg, sono opere d’arte che raccontano storie e leggende della Sicilia, mescolando simbolismi e colori che rendono unica questa celebrazione.

Dal 1981, il Carnevale di Misterbianco è diventato un evento di rilevanza nazionale, con le sue sfilate di carri allegoricie la continua innovazione delle tematiche proposte dalle varie Associazioni locali. I costumi e le scenografie, che arricchiscono ogni sfilata, hanno anche avuto la possibilità di girare il mondo, portando la tradizione siciliana a Hong Kong, in Costa Azzurra, in Arabia Saudita e in Tunisia.

Date del Carnevale di Misterbianco 2025

Il Carnevale di Misterbianco 2025 quest’anno si svolgerà dal 22 febbraio al 4 marzo 2025, un periodo che vedrà il centro storico della città trasformarsi in un palcoscenico a cielo aperto, dove i partecipanti potranno vivere la magia di un evento che mescola tradizione, arte e divertimento.

Carnevale di Misterbianco, festa

Fonte: Ipa

La splendida festa del Carnevale di Misterbianco

Eventi 2025 del Carnevale di Misterbianco

Il programma del Carnevale di Misterbianco 2025 è ricco di eventi per tutte le età, con momenti di spettacolo, tradizione e cultura che si susseguono per tutta la durata della manifestazione.

A spasso con il Re Burlone

Data: 27 febbraio 2025, ore 10:00
Un evento molto atteso dai più piccoli, che coinvolge le scuole locali. In questa sfilata, i bambini di Misterbianco si travestono con i costumi a tema, realizzati dalle mamme, dalle insegnanti e dalle sarte del paese. La sfilata è accompagnata da musica e animazione, creando un’atmosfera gioiosa che invade le strade della città.

Sfilata dei Carri Allegorici

Date: 23 febbraio, 2 e 4 marzo 2025
Le sfilate dei carri allegorici sono uno dei momenti più spettacolari del Carnevale di Misterbianco. I carri, decorati con grande maestria e originalità, percorrono le vie del centro, portando con sé messaggi di satira sociale e divertimento. Ogni anno, le Associazioni locali propongono nuovi temi per i carri, che sfidano la creatività e l’ingegno delle maestranze.

Défilé dei costumi più belli di Sicilia

Data: 1 marzo 2025, ore 18:30
Il Défilé dei Costumi più Belli di Sicilia rappresenta l’apice del Carnevale di Misterbianco. Durante questo evento, i costumi, frutto di un lavoro artigianale lungo mesi, vengono indossati dai partecipanti e sfilano sotto gli occhi di migliaia di spettatori. Questo evento è un vero e proprio omaggio all’arte sartoriale siciliana e uno dei momenti più attesi del Carnevale.

Carnevale di Misterbianco, sfilata

Fonte: Ipa

I costumi che sfilano al Carnevale di Misterbianco

Concerti e spettacoli

Date: 22, 28 febbraio e 1 marzo 2025
Il Carnevale di Misterbianco non è solo tradizione, ma anche musica e divertimento. La cittadina ospiterà diversi concerti e spettacoli dal vivo, con artisti locali e ospiti di fama nazionale, tra cui il grande concerto di Orietta Berti il 28 febbraio. Le piazze di Misterbianco saranno animate da musica, balli e performance artistiche.

Mostre e attività culturali

Date: 23 febbraio – 4 marzo 2025
Il Museo del Carnevale e la Galleria Civica d’Arte “Pippo Giuffrida” ospiteranno mostre dedicate ai bozzetti e ai copricapi dei costumi, offrendo un’opportunità unica di scoprire il lato più artistico e creativo del Carnevale di Misterbianco. Saranno anche organizzati tour guidati alla scoperta delle tradizioni e dei tesori culturali di Misterbianco, a cura della Pro Loco.

Biglietti del Carnevale di Misterbianco

I biglietti per i principali eventi del Carnevale, come la sfilata dei carri allegorici e il Défilé dei Costumi più Belli di Sicilia, possono essere acquistati online o direttamente presso i punti vendita locali. I costi variano in base agli eventi e al tipo di accesso (ad esempio, tribune o posti liberi). Alcuni eventi, come le animazioni per bambini, sono gratuiti. Per visitare il Museo del Carnevale o partecipare alle mostre, è possibile acquistare i biglietti direttamente presso le sedi espositive.

Come raggiungere il Carnevale di Misterbianco

In auto: Misterbianco è facilmente raggiungibile in auto, grazie alla sua posizione strategica a soli 10 km da Catania. La città è ben collegata attraverso la SS 121 e le autostrade A18 e A19.

In treno: la stazione ferroviaria di Misterbianco offre collegamenti frequenti con Catania e altre località della Sicilia. Dalla stazione, il centro storico è facilmente raggiungibile a piedi o con i mezzi pubblici.

In autobus: Misterbianco è ben servita da diverse linee di autobus che la collegano con Catania e altre zone della provincia. Gli orari e le informazioni sui trasporti locali sono disponibili sui siti web delle aziende di trasporto pubblico.

Il Carnevale di Misterbianco 2025 è un’occasione imperdibile per immergersi nella cultura siciliana, tra sfilate spettacolari, eventi musicali e attività per tutta la famiglia. Se siete in Sicilia durante il Carnevale, non perdete l’opportunità di vivere questa festa che, ogni anno, continua a incantare migliaia di persone con la sua bellezza e il suo spirito gioioso.