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Vacanze in Sardegna con il cane o il gatto

Se si sogna una vacanza in Sardegna dove poter godere di relax, tranquillità e coccole insieme al fedele amico a quattro zampe, l’Hotel Costa Caddu è la struttura pet friendly perfetta. Situato nei pressi di San Teodoro, questo incantevole hotel sul mare offre non solo lusso e comfort, ma anche un’accoglienza calorosa per gli animali domestici: ecco cosa rende questa struttura così speciale per le vacanze con il cane o il gatto.

Un’esperienza di relax per tutti

Il Costa Caddu è l’hotel pet friendly in Sardegna che si distingue per essere un’oasi di relax immersa nella natura selvaggia di San Teodoro. Con le sue ampie aree verdi, la tranquillità e la quiete sono garantite, offrendo agli ospiti e ai loro amici a quattro zampe un rifugio perfetto dallo stress della vita quotidiana. Le suite di lusso, dotate di piscina privata e circondate da un rigoglioso giardino, offrono agli ospiti e ai loro animali domestici un’esperienza di assoluto benessere e privacy.

Panorama dall’Hotel Costa Caddu

Fonte: Hotel Costa Caddu

Vista panoramica dall’Hotel Costa Caddu

Accoglienza per i tuoi amici animali

Presso l’Hotel pet friendly Costa Caddu, gli animali domestici sono più che benvenuti: la struttura è appositamente adibita ad ospitare cani e gatti, offrendo servizi dedicati e attenzioni speciali per gli amici pelosi. Inoltre, a soli 200 metri dall’hotel, si trova una dog beach dove i cani possono correre e giocare liberamente in riva al mare.

Gastronomia raffinata e relax totale

Oltre all’accoglienza per gli animali domestici, l’Hotel Costa Caddu vanta un ristorante gourmet che delizia i palati più esigenti con prelibatezze culinarie ispirate alla tradizione locale. Gli ospiti possono godere anche delle eleganti piscine e delle attività di relax, garantendo un soggiorno indimenticabile sia per loro che per gli amici a quattro zampe.

Un pastore tedesco accolto all'Hotel Costa Caddu

Fonte: Hotel Costa Caddu

Un cane ospite dell’Hotel Costa Caddu

Prossimità alle attrazioni locali

Nonostante la sua posizione tranquilla, l’Hotel Costa Caddu è strategicamente situato a soli 3 km dal centro di San Teodoro e a breve distanza dall’aeroporto di Olbia. Inoltre, la spiaggia di Isuledda, a soli 500 metri dall’hotel, offre agli ospiti la possibilità di godere del mare cristallino e delle spiagge incontaminate della Sardegna.

La scelta perfetta per chi sogna il relax

L’Hotel Costa Caddu rappresenta una scelta perfetta per coloro che desiderano una vacanza di relax e benessere in compagnia dei propri animali. Con le sue suite di lusso, la gastronomia raffinata e l’attenzione dedicata agli amici a quattro zampe, questa struttura consente di vivere un’esperienza davvero indimenticabile.

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Santa Margherita di Pula, la location di Temptation Island

La versione italiana del reality show Temptation Island, un programma televisivo lanciato in Italia nel 2005, è ambientata nel nostro paradiso dell’estate, un luogo che, nell’immaginario collettivo, corrisponde al posto più esotico che sia in Italia: la Sardegna. Da anni un resort ospita le sette coppie che prendono parte docu-reality e che hanno deciso di mettere alla prova il loro rapporto ed è diventato famosissimo.

Dove è ambientato Temptation Island

Ci troviamo nel Sud-Ovest della Sardegna, nella zona di Santa Margherita di Pula, una delle più selvagge dell’isola, dove la tutela dell’ambiente ha mantenuto la densità abitativa ben controllata per garantire alla macchia mediterranea di continuare a svilupparsi e rendere verde tutta la zona che si affaccia su un mare meraviglioso dalle sfumature che vanno dal verde al blu.

Il lungo litorale di Santa Margherita di Pula comprende una serie di cale di sabbia bianca e fine e sprazzi di graniti rosati. Cala Marina, Cala Bernardini, Cala d’Ostia, Cala Verde e altre spiagge minori. E poi ci sono le spiagge dei resort, che si affacciano sul mare limpido, come quella del resort dove è ambientato da anni Temptation Island e Temptation Island Vip, con le coppie di personaggi dello spettacolo.

Lo scenario del programma Tv che va in onda su Canale5 si trova in questa località da favola, con spiagge incredibili e dalla bellezza incontaminata. Ci troviamo in provincia di Cagliari e il mare in questo tratto di costa è di una bellezza senza paragoni, basti pensare alla vicina Chia, nel Comune di Domus de Maria, che ha ricevuto per anni apprezzamenti internazionali e a Teulada che si è aggiudicata per anni il premio come spiaggia più bella d’Italia per Tuerredda. Insomma, è in questa zona della Sardegna che si trovano alcune delle spiagge più belle d’Italia.

Il resort di Temptation Island

I protagonisti di Temptation Island soggiornano all’Is Morus Relais, a soli 40 chilometri da Cagliari. Questo resort quattro stelle non è uno dei più lussuosi della Sardegna, ma ha mantenuto un aspetto decisamente autentico che rappresenta al meglio la Sardegna, questa magnifica terra e le sue tradizioni. Is Morus è immerso nella vegetazione mediterranea e ha una cinquantina tra camere, suite e ville indipendenti. Le piscine interrate affacciate direttamente sul mare e il camminatoio in legno che richiama la pineta circostante rendono questo luogo davvero magico. Perfetto per coppie innamorate, insomma. All’interno ci sono anche un ristorante, due bar e una pasticceria.

Quanto costa una vacanza nel resort di Temptation Island

Come tutto il resto della Sardegna, questo resort non è ovviamente low cost, ma i prezzi per una vacanza estiva non sono neanche folli. La soluzione più costosa è quella all’interno di una delle ville che possono ospitare fino a sette persone e che costano fino a 1400 euro al giorno, l’equivalente di 200 euro a persona. Ci sono però ville più economiche a partire da 800 euro al giorno per quattro persone. Nel resort ci sono anche delle camere e delle suite. Queste ultime costano a partire da 160 euro a notte epr due persone, mentre le camere sono decisamente più economiche: la family per due adulti e due bambini costa 125 euro a notte.

La spiaggia di Santa Margherita di Pula

La spiaggia di Santa Margherita di Pula è di sabbia con granelli grigio-rosati, l’acqua è bassa e limpida, pertanto, questa zona è adatta alle vacanze in famiglia per il facile accesso al mare, ma anche agli appassionati di sport nautici come windsurf e vela perché soffia sempre una bella brezza. Il fondale è ideale per lo snorkeling, le immersioni e la pesca sportiva. In particolare, la spiaggia di Is Morus – dove si svolge Temptation Island – ha sabbia fine color crema con qualche ciottolo. Il fondale è abbastanza profondo e sabbioso. Le acque sono cristalline e rendono questa costa paragonabile alle spiagge tropicali.

Come arrivare a Santa Margherita di Pula

È facile raggiungere la spiaggia di Pula. Partendo da Cagliari, basta percorrere la Strada Statale 195 seguendo le indicazioni per il centro di Santa Margherita. Quindi prendere la via Flumendosa, la litoranea e seguire i cartelli per Is Morus.

temptation-island

Fonte: @Mediaset

Le coppie di Temptation Island 2024

 

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Nora, in Sardegna, si trasforma in una passerella a cielo aperto per D&G

Continua il Grand Tour d’Italia, la sfilata itinerante organizzata da Dolce&Gabbana per il lancio delle loro nuove linee di moda: protagoniste sono alcune delle località più affascinanti del nostro Paese, a quanto pare con uno spiccato interesse per quelli che sono i luoghi della cultura, della storia e dell’identità italiana. E così, la nuova meta è il sito archeologico di Nora, situato nel sud della Sardegna. Ecco che cosa sappiamo.

D&G, la sfilata tra le rovine di Nora

Prime tappe del Grand Tour d’Italia sono state la Puglia e il parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, due location d’eccezione che hanno accolto meravigliosamente la sfilata di Dolce&Gabbana. Stavolta, lo spettacolo si sposta in Sardegna: la scelta è ricaduta sul sito archeologico di Nora, che ospita le antiche rovine di una città fenicia – in seguito conquistata dai Punici e dai Romani. Siamo nel sud dell’isola, nel territorio cagliaritano che proprio in queste settimane si sta popolando di turisti per l’inizio della stagione estiva.

“Nel cuore della Sardegna, dove le rovine di antiche civiltà, dai Nuragici ai Romani, fanno da sentinella su valli color smeraldo e mari color zaffiro, D&G Alta Gioielleria, D&G Alta Moda e D&G Alta Sartoria catturano lo spirito dell’isola. La fusione tra storia e natura in questo gioiello del Mediterraneo offre uno scenario poetico per la presentazione delle ultime creazioni di Dolce&Gabbana” – si legge sui canali social ufficiali del brand di lusso. Il programma è serrato, e consta di una serie di sfilate volte a presentare le ultime novità in fatto di abiti e gioielli.

Le caratteristiche della nuova collezione sono particolarmente ispirate alla tradizione e al folklore della Sardegna, con grande interesse per il “fatto a mano”. Il 1° luglio, la sfilata debutta con la collezione di alta gioielleria “Trame Preziose”, presso il Forte Village Resort di Pula – per l’occasione, viene anche inaugurato lo store stagionale di Dolce&Gabbana. Il 2 luglio è il turno della sfilata di alta moda, che ha come scenario lo splendido teatro romano di Nora, con accompagnamento musicale locale. Il 3 luglio tocca alla collezione di alta sartoria, sempre nel lussuoso resort. Il giorno successivo, il 4 luglio, festa conclusiva per celebrare questo evento straordinario.

Nora, un prezioso parco archeologico

La nuova location a cielo aperto della sfilata di Dolce&Gabbana è semplicemente strepitosa: il parco archeologico di Nora si trova nel comune di Pula, una zona altamente turistica (soprattutto in questa stagione dell’anno). Qui sorse un antico insediamento nuragico, dove poi venne fondata la città fenicia che in seguito passò tra le mani dei Punici e dei Romani. E se, dunque, le tracce originarie di questo villaggio sono quasi interamente andate perdute, tantissime sono le testimonianze dei periodi successivi, in cui la città visse la sua età d’oro.

Particolarmente interessante è il tempio di Eshmun-Esculapio, un grande complesso sacro che ospita numerosi ambienti di epoche diverse: qui sono stati trovati alcuni dei cimeli più preziosi di tutto il parco archeologico. Dell’età romana, invece, restano in piedi le rovine di parecchi edifici, tra cui il foro, il teatro (che fa da sfondo alla sfilata di D&G) e gli impianti termali. All’epoca, la città di Nora doveva essere particolarmente ricca, grazie anche agli scambi commerciali con i territori affacciati sul mar Mediterraneo.

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Influencer viola il divieto sulla Spiaggia rosa di Budelli e viene multata a distanza

Un’influencer brasiliana residente a Dubai è stata rintracciata dalla Capitaneria dell’Arcipelago della Maddalena per aver violato il divieto di accesso alla famosa Spiaggia rosa di Budelli. Sulla Spiaggia rosa di quest’isola della Sardegna, chiamata spiaggia di Cala di Roto, non soltanto è vietato camminare, ma è anche vietato avvicinarsi alla battigia co<n un natante. L’influencer, invece, avrebbe violato entrambi i divieti pur di postare la sua impresa su Instagram. Ingenuamente, infatti, si sarebbe filmata mentre raggiungeva il litorale a bordo di un catamarano, ma soprattutto dopo aver lasciato le impronte dei piedi su quella spiaggia così paradisiaca quanto protetta. Il video, pubblicato in diverse story, ha scatenato una valanga di polemiche visto lo sfoggio dell’infrazione sui social.

La Spiaggia rosa di Budelli, un vero e proprio angolo di paradiso, infatti, è sotto tutela dal 1998. All’influencer, è stata elevata una sanzione amministrativa di 1800 euro in violazione della vigente Ordinanza dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, che pone il divieto assoluto di accesso nello specchio acqueo e relativa spiaggia a qualunque soggetto non autorizzato. Nonostante i divieti, però, le forze dell’ordine sono impegnate quasi quotidianamente nel documentare sbarchi clandestini su questa spiaggia. Per curiosità e come avvertimento per chiunque fosse intenzionato a replicare l’imprsa dell’ifluencer, la multa per aver calpestato la sabbia della Spiaggia rosa è di 300 euro. I 1500 euro restanti sono perché il catamarano non aveva alcuna autorizzazione di ingresso nel parco.

Perché la spiaggia rosa di Budelli è vietata

L’isola di Budelli è raggiungibile solo via mare e questo aiuta a proteggerla dal turismo di massa. L’isolotto, che ha una superficie di circa 1,6 km quadrati e che fa parte dell’Arcipelago della Maddalena, vanta 12 chilometri di coste meravigliose che hanno fatto sognare generazioni di turisti e appassionati di mare. Tutte sono accessibili tranne una: la spiaggia rosa. L’attrazione principale dell’isola, che si trova a Sud-Est dell’isola di Budelli, deve il suo colore a frammenti microscopici di coralli e conchiglie come la Miriapora truncata e Miniacina, un organismo unicellulare marino composto da gusci calcarei. Purtroppo, poiché la grande massa di turisti stava alterando l’eccezionalità della spiaggia in quanto, nonostante le severe restrizioni, erano molti a portare via qualche manciata di sabbia come souvenir, si è eso obbligatorio il divieto d’accesso. Dato l’alto rischio di deterioramento di questo angolo di paradiso, la direzione del Parco della Maddalena ha quindi proibito l’accesso alla zona.

Il lieto fine 42 anni dopo

Ignari, forse, del danno ambientale, migliaia di turisti, nel tempo, hanno depredato la spiaggia portando via un po’ di sabbia alla stregua di un bellissimo souvenir. Qualcuno, a guardare la situazione attuale di quel luogo così incantato, si è pentito della sua azione tanto spensierata quanto dannosa. E c’è chi ha provato a cambiare le cose come dimostra quella bottiglia piena di sabbia rosa fatta recapitare all’associazione Sardegna Rubata e Depredata. Dopo 42 anni, infatti, la sabbia è tornata al suo posto. Nel 2020, l’associazione si è vista recapitare una bottiglia da un litro contenente la sabbia rosa presa a Budelli nel 1978. Il cimelio è arrivato dalla Liguria, accompagnato dalla lettera di Eleonora, donna 42enne che ha raccontato di aver ereditato da suo padre proprio la magica sabbia rosa. Potete leggere la vicenda che abbiamo raccontato qui.

Le altre spiagge dell’isola di Budelli

Il resto della costa non ha nulla da invidiare alla Spiaggia rosa: c’è un alternarsi di piccole insenature, rocce e scogliere che colorano il mare in maniera unica. Vale la pena visitare Cala Piatto, Cala Cisternone, Cala di Trana e Cala del Cavaliere. Le acque sono un sogno per chi ama fare immersioni e snorkeling, sia per i paesaggi sottomarini sia per la gran quantità di pesci e di crostacei. Ma bisogna fare sempre attenzione a non rovinare la fauna e la flora marine.

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Influener viola il divieto sulla Spiaggia rosa di Budelli e viene multata a distanza

Un’influencer brasiliana residente a Dubai è stata rintracciata dalla capitaneria dell’Arcipelago della Maddalena per aver violato il divieto di accesso alla famosa Spiaggia rosa di Budelli. Sulla Spiaggia rosa di quest’isola della Sardegna, chiamata spiaggia di Cala di Roto, non soltanto è vietato camminare, ma è anche vietato avvicinarsi alla battigia con un natante. L’influencer, invece, avrebbe violato entrambi i divieti pur di postare la sua impresa sui social. Ingenuamente, infatti, si sarebbe filmata mentre raggiungeva il litorale a bordo di un catamarano, ma soprattutto dopo aver lasciato le impronte dei piedi su quella spiaggia così paradisiaca quanto protetta. Il video, pubblicato in diverse story, ha scatenato una valanga di polemiche visto lo sfoggio dell’infrazione sui social.

La Spiaggia rosa di Budelli, un vero e proprio angolo di paradiso, infatti, è sotto tutela dal 1998. All’influencer, è stata elevata una sanzione amministrativa di 1800 euro in violazione della vigente Ordinanza dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, che pone il divieto assoluto di accesso nello specchio acqueo e relativa spiaggia a qualunque soggetto non autorizzato. Nonostante i divieti, però, le forze dell’ordine sono impegnate quasi quotidianamente nel documentare sbarchi clandestini su questa spiaggia. Per curiosità e come avvertimento per chiunque fosse intenzionato a replicare l’imprsa dell’ifluencer, la multa per aver calpestato la sabbia della Spiaggia rosa è di 300 euro. I 1500 euro restanti sono perché il catamarano non aveva alcuna autorizzazione di ingresso nel parco.

Perché la spiaggia rosa di Budelli è vietata

L’isola di Budelli è raggiungibile solo via mare e questo aiuta a proteggerla dal turismo di massa. L’isolotto, che ha una superficie di circa 1,6 km quadrati e che fa parte dell’Arcipelago della Maddalena, vanta 12 chilometri di coste meravigliose che hanno fatto sognare generazioni di turisti e appassionati di mare. Tutte sono accessibili tranne una: la spiaggia rosa. L’attrazione principale dell’isola, che si trova a Sud-Est dell’isola di Budelli, deve il suo colore a frammenti microscopici di coralli e conchiglie come la Miriapora truncata e Miniacina, un organismo unicellulare marino composto da gusci calcarei. Purtroppo, poiché la grande massa di turisti stava alterando l’eccezionalità della spiaggia in quanto, nonostante le severe restrizioni, erano molti a portare via qualche manciata di sabbia come souvenir, si è eso obbligatorio il divieto d’accesso. Dato l’alto rischio di deterioramento di questo angolo di paradiso, la direzione del Parco della Maddalena ha quindi proibito l’accesso alla zona.

Il lieto fine 42 anni dopo

Ignari, forse, del danno ambientale, migliaia di turisti, nel tempo, hanno depredato la spiaggia portando via un po’ di sabbia alla stregua di un bellissimo souvenir. Qualcuno, a guardare la situazione attuale di quel luogo così incantato, si è pentito della sua azione tanto spensierata quanto dannosa. E c’è chi ha provato a cambiare le cose come dimostra quella bottiglia piena di sabbia rosa fatta recapitare all’associazione Sardegna Rubata e Depredata. Dopo 42 anni, infatti, la sabbia è tornata al suo posto. Nel 2020, l’associazione si è vista recapitare una bottiglia da un litro contenente la sabbia rosa presa a Budelli nel 1978. Il cimelio è arrivato dalla Liguria, accompagnato dalla lettera di Eleonora, donna 42enne che ha raccontato di aver ereditato da suo padre proprio la magica sabbia rosa. Potete leggere la vicenda che abbiamo raccontato qui.

Le altre spiagge dell’isola di Budelli

Il resto della costa non ha nulla da invidiare alla Spiaggia rosa: c’è un alternarsi di piccole insenature, rocce e scogliere che colorano il mare in maniera unica. Vale la pena visitare Cala Piatto, Cala Cisternone, Cala di Trana e Cala del Cavaliere. Le acque sono un sogno per chi ama fare immersioni e snorkeling, sia per i paesaggi sottomarini sia per la gran quantità di pesci e di crostacei. Ma bisogna fare sempre attenzione a non rovinare la fauna e la flora marine.

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Un viaggio a Santa Caterina di Pittinuri, nel Montiferru sardo

Seppur la Sardegna sia una delle destinazioni più amate in tutto il mondo, ci sono alcune zone che, ancora, non sono molto conosciute. I paesaggi variegati del Montiferru e i suoi piccoli borghi marinari, per esempio, rappresentano località bellissime che non sempre trovano spazio nei classici itinerari di chi sceglie l’isola come meta delle proprie vacanze, e questo è un peccato. In particolare, nella provincia di Oristano, spicca un piccolo borgo chiamato Santa Caterina di Pittinuri che primeggia per la qualità delle sue acque, per il clima favorevole e per la sua atmosfera selvaggia fatta di scogliere, grotte e spiagge sabbiose.

Questo è un territorio antico, da capire ed esplorare lentamente. Cosa vedere, quindi, in questo viaggio alla scoperta di Santa Caterina di Pittinuri e dei suoi dintorni per un’esperienza diversa a contatto con una Sardegna meno nota, ma altrettanto speciale? Lo raccontiamo in questo articolo, ricco di storie, consigli e suggerimenti.

La bellezza di Santa Caterina di Pittinuri

Un pittoresco borgo marinaro circondato da spiagge bellissime che, nelle giornate di maestrale, diventano lo scenario perfetto dove dedicarsi al kite e wind surf. La zona costiera di Santa Caterina di Pittinuri, oltre al suo mare e all’atmosfera tranquilla, è rinomata anche perché custode da più di 400 anni di una torre costiera, chiamata appunto Torre di Pittinuri. La torre fu costruita nel 1578 e trovandosi sopra un rilievo roccioso alto 28 metri rendeva possibile avvistare altre torri costruite in questo periodo e collocate nelle località costiere attigue, oltre che imbarcazioni provenienti dal mare. Si erge con una forma sinusoidale e ha l’aspetto marinaresco e rustico caratteristico di una torre di avvistamento.

Questa località balneare, turistica e allegra, unisce i profumi e colori del mare con quelli della montagna e delle foreste del Montiferru. All’interno del borgo spicca la chiesetta di origine medievale, dove a metà maggio si celebra la festa di Santa Caterina: il santuario, infatti, diventa meta di un pellegrinaggio che parte dalla basilica di Cuglieri, di cui Santa Caterina di Pittinuri è frazione. Cosa fare, qui, se non godersi la vita lenta del centro Sardegna rilassandosi su splendide insenature come la cala di Riu ‘e sa Ide, costituita da lingue di roccia che, come balene spiaggiate, sprofondano dolcemente nel mare, creando una piscina naturale dalla quale è possibile calarsi per fare il bagno (fate però molta attenzione a non scivolare!).

Litorale di Santa Caterina di Pittinuri

Fonte: iStock

Vista aerea del litorale di Santa Caterina di Pittinuri

Cosa vedere nei dintorni

Dopo aver scoperto le bellezze di Santa Caterina di Pittinuri, perché non dedicare un pomeriggio al vicino borgo di Cuglieri? Tra le cose da vedere spicca senza dubbio la basilica e collegiata di Santa Maria della Neve: bella e maestosa, grazie alla sua altezza è visibile da qualsiasi via della città. La facciata della chiesa è piuttosto recente (XX secolo) e presenta una forma molto regolare, moderata e squadrata. L’interno è notevolmente curato e gode del restauro effettuato agli inizi del XXI secolo. È composta da una sola navata e al centro presenta una grande cupola con la volta a botte. Questa chiesa raccoglie numerose tele e quella forse più celebre raffigura un evento miracoloso avvenuto moltissimi anni fa, nel XIV secolo, legato al ritrovamento in questo posto di una statua della Madonna col Bambino.

Da Cuglieri è possibile ammirare un promontorio prorompente: si tratta del complesso vulcanico del Montiferru, la cui cima più alta è il Monte Urtigu. Il picco più elevato raggiunge i 1050 metri e sono presenti alcuni sentieri raggiungibili valicando le strade che connettono i piccoli borghi nei pressi dell’abitato di Cuglieri e di Santa Caterina di Pittinuri. Dalla cima del monte si ha una vista spettacolare su tutto il territorio attiguo e anche su quello più distante.

Luoghi culturali e storici

Per una giornata all’insegna di storia e cultura bisogna lasciarsi alle spalle le spiagge di Santa Caterina di Pittinuri e visitare uno dei siti medievali più interessanti della regione, quello del Casteddu Ezzu, detto anche semplicemente Castello di Montiferru. Secondo alcuni fu costruito nel XII secolo per difendere i territori limitrofi. Con il passare dei secoli, soprattutto dopo una brutta vicenda che coinvolse dei marchesi locali, non venne più utilizzato, perdendo parte della sua bellezza originaria. A giudicare dalla struttura oggi visibile doveva essere veramente un bel castello, temibile da chi lo osservava dalla valle sottostante. Purtroppo però non ci sono studi che descrivano le funzioni delle sue aree interne.

Nelle vicinanze è possibile visitare anche i monumenti dell’età prenuragica rappresentati dalle domus de Janas di Fanne Massa e di sa Spelunca de Nonna, dove sono presenti un atrio, una cella voltata e due camere funerarie. Nell’altopiano di Corchinas, invece, si trovano i resti della Cornus fenicio-punica (VI secolo a.C.), centro della rivolta antiromana durante le guerre puniche, mentre di epoca romana, i curiosi troveranno le tombe con iscrizioni, monete, statue e i resti di un ponte. All’interno del sito archeologico di Cornus è presente anche l’area paleocristiana di Columbaris che custodisce i resti di due basiliche, raro esempio sardo di battistero paleocristiano, e un’arca cimiteriale cristiana.

Le spiagge da non perdere vicino a Santa Caterina di Pittinuri

Sono molti i luoghi magici nei dintorni di Santa Caterina di Pittinuri, uno su tutti l’iconico e scenografico arco di S’Archittu. Questo monumento naturale, insieme alla sua piccola spiaggia, è una location amata soprattutto al tramonto. Per scatti indimenticabili sarà fondamentale aspettare che il sole si posizioni esattamente dentro l’arco. Nella parte meridionale del borgo, invece, si trova la spiaggia Stella, nota anche come ‘spiaggia dei preti’ perché in passato sede di un seminario estivo. Qui i bagnanti troveranno una meravigliosa sabbia chiara intervallata da bianchi scogli piatti tipici di questo territorio, oltre che una scalinata in pietra che conduce alla piccola spiaggia di sa Capanna, una delle mete preferite degli appassionati di immersioni, pesca subacquea e snorkeling.

Arco di S'Archittu

Fonte: iStock

L’iconico arco naturale di S’Archittu al tramonto
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Destinazioni mare Sardegna Viaggi

Un’oasi di relax a San Teodoro

Nel cuore della splendida Sardegna, l’Hotel Costa Caddu sorge come un’oasi di tranquillità e lusso. Situato nei pressi di San Teodoro, questo hotel a tre stelle rappresenta una destinazione perfetta per coloro che cercano una vacanza fatta di relax, lontano dal caos della vita quotidiana. Con le sue ampie aree verdi, la cucina raffinata e l’attenzione ai dettagli consente di vivere un’esperienza di benessere senza pari.

Un rifugio di pace

L’Hotel Costa Caddu si distingue per essere leggermente distaccato dal centro di San Teodoro, offrendo ai suoi ospiti la pace e la tranquillità tanto desiderate. Lontano dalle zone affollate e turistiche, questa struttura si presenta come un’oasi di relax immersa nella natura incontaminata della Sardegna: le sue suite di lusso, dotate di piscina privata e circondate da un incantevole giardino, offrono agli ospiti un’esperienza unica di privacy e comfort.

La suite Graziata dell'Hotel Costa Caddu vista dall'esterno

Fonte: Hotel Costa Caddu

La suite Grazietta dell’dell’Hotel Costa Caddu, immersa nel proprio meraviglioso e curato giardino, la Suite offre servizi privati quali parcheggio coperto, piscina esterna ed area relax

Cucina gourmet e servizi esclusivi

Presso l’Hotel Costa Caddu, la soddisfazione dei sensi è garantita anche a tavola. Il ristorante gourmet della struttura propone prelibatezze culinarie ispirate alla tradizione locale, preparate con ingredienti freschi e di alta qualità. Inoltre, gli ospiti possono godere di servizi esclusivi come le eleganti piscine e la possibilità di prenotare attività emozionanti, come escursioni sull’isola di Tavolara o arrampicate sul monte Nieddu, attraverso partner esterni selezionati.

Una delle piscine dell'Hotel Costa Caddu

Fonte: Hotel Costa Caddu

La piscina privata dell’Hotel Costa Caddu, ad uso esclusivo delle suite

Prossimità alle attrazioni locali

Nonostante la sua tranquilla posizione, l’Hotel Costa Caddu è strategicamente situato a soli 3 km dal centro di San Teodoro e a breve distanza dall’aeroporto di Olbia, rendendo facile raggiungere la struttura. Inoltre, la spiaggia di Isuledda, a soli 500 metri dall’hotel, offre agli ospiti la possibilità di godere del mare cristallino e delle spiagge incontaminate della Sardegna.

La destinazione ideale

L’Hotel Costa Caddu rappresenta una destinazione ideale per coloro che cercano una fuga dalla routine quotidiana e desiderano immergersi nella bellezza naturale e nella tranquillità della Sardegna. Con le sue camere lussuose, la cucina raffinata e i servizi personalizzati, questa struttura promette un’esperienza indimenticabile all’insegna del relax e del benessere. Per una vacanza che sa di pace e della tranquillità.

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Riparte il Trenino Verde della Sardegna: date e itinerari

Uno speciale trenino è pronto a portare i passeggeri attraverso paesaggi selvaggi e inalterati, dando la possibilità di raggiungere il cuore della Sardegna, quella reale e più autentica, altrimenti irraggiungibile. Un’esperienza unica, che offre l’opportunità di conoscere in modo inedito i diversi aspetti del paesaggio dell’isola e di vivere le atmosfere di un viaggio nel tempo. Scopriamo gli itinerari del Trenino Verde, simbolo del turismo lento.

Gli itinerari del Trenino Verde, esperienza unica in Sardegna

‘Trenino’ perché a scartamento ridotto – è la linea più lunga d’Europa – ‘verde’ per il territorio ricco di vegetazione che attraversa. Un viaggio a bordo del pittoresco Trenino Verde è senza dubbio una delle avventure più indimenticabili che la Sardegna possa offrire, percorrendo un affascinante itinerario tra rupi a strapiombo, vallate selvagge, ricche foreste che nascondono mufloni, cinghiali, volpi e altri esemplari autoctoni, profonde gole e superbi ponti, mentre allo sguardo si svela un paesaggio rimasto quasi immutato negli anni. Proprio come in un’escursione in montagna, a bordo del Trenino Verde della Sardegna si possono fare viaggi diversi, alcuni molto facili e brevi, e altri più lunghi e impegnativi, questi ultimi nei luoghi più remoti e incontaminati dell’isola.

Cominciamo con la tratta dal paese ducale di Mandas a Laconi, il borgo premiato con la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Si trova alle porte della Barbagia, immerso nei boschi, oasi di bellezza e tranquillità. Si può ripercorrere parte del viaggio che lo scrittore inglese David Herbert Lawrence  fece nel 1921, descritto nel suo libro “Mare e Sardegna”, che racconta le bellezze di questa parte dell’isola, ricchissima di testimonianze nuragiche, con un percorso che si snoda tra località uniche.

Un altro viaggio speciale lo offre la tratta Macomer – Tresnuraghes, nel territorio del Marghine – Planargia, dove si possono ammirare i verdi pascoli con panorami incontaminati, e degustare un buon bicchiere del famoso vino Malvasia. Si viaggerà sulla bellissima carrozza in legno Bauchiero datata 1913, trainata dal vecchio locomotore. Al termine del percorso, lungo 46 km, è previsto il trasferimento in pullman per Bosa e visita del bellissimo borgo costiero.

Altrettanto affascinante il viaggio Tempio-Luras, un percorso di 11 km con una durata di circa 40 minuti senza soste. Partendo dalla stazione di Tempio, il Trenino Verde passa per Nuchis. viaggiando in costante discesa attraverso un paesaggio contraddistinto dalle querce da sughero e dal granito, terminando al capolinea di Luras, nella subregione storica della Gallura.

La linea ferroviaria Arbatax-Gairo collega il mare con la montagna, con un percorso lungo 62 Km e una durata complessiva (con le soste) di quasi 4 ore all’andata e 3h 30′ al ritorno. Lasciandosi alle spalle le barche dei pescatori della Cala dei Genovesi, il Trenino Verde attraversa Tortolì, dirigendosi verso l’interno tra una vegetazione sempre più folta e, dopo i paesi di montagna di Elini e Lanusei, permette di ammirare ampie vedute su tutta la costa. Si passa poi vicino al Lago Alto del Flumendosa e si arriva a Gairo Taquisara, nei cui paraggi si può vivere l’insolita e affascinante esperienza della visita ai villaggi fantasma di Osini Vecchio e di Gairo Vecchio, abbandonati dal 1951 a causa di una terribile alluvione.

Il calendario del 2024 del Trenino Verde

Ecco gli itinerari attivi del Trenino Verde e le date di ogni tratta.

  • Cagliari-Mandas. Tutti i sabati, dal 4 maggio al 26 ottobre.
  • Mandas-Laconi. Tutte le domeniche, dal 5 maggio all’8 dicembre.
  • Arbatax – Lanuseo – Gairo. Tutti i mercoledì e le domeniche, dal 16 giugno al 13 ottobre.
  • Macomer – Bosa. Nelle seguenti domeniche: 5-12-19 maggio; 16 giugno; 8-15-22-29 settembre; 6-13-20-27 ottobre.
  • Luras – Tempio. Tutte le domeniche, dal 12 maggio all’8 dicembre.
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Cosa fare in Sardegna con i bambini, tra mare e divertimento

Vacanze in famiglia? La Sardegna è la meta perfetta: ci sono tantissime località da visitare con i più piccini, tra parchi divertimento e siti archeologici unici al mondo, in grado di catturare la loro attenzione. E poi, naturalmente, c’è un mare strepitoso dalle acque cristalline. L’isola ospita molte spiagge perfette per i bambini, facili da raggiungere e caratterizzate da fondali che digradano dolcemente, per fare il bagno in tutta sicurezza. Scopriamo quali sono le attività migliori da fare in Sardegna con tutta la famiglia.

Le attività da fare in Sardegna con i bambini

Si sa, intrattenere i più piccini in vacanza non è sempre facile: i bambini hanno bisogno di sfogare tutte le loro energie, e un bel prato verde è sempre un’ottima soluzione. Ma è importante anche visitare qualche attrazione locale e scoprire le bellezze dei posti in cui si viaggia. Meglio dunque scegliere qualche divertimento a misura di bimbo. In Sardegna, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Ecco quali sono le attività migliori per chi ha figli piccoli.

Iniziamo dallo storico Trenino Verde, un itinerario turistico apprezzato da grandi e piccini. Il convoglio, una carrozza d’epoca riportata al suo splendore originario, affronta una linea a scartamento ridotto attraversando una gran varietà di paesaggi: dal mare alla montagna, passando per i vigneti e gli ulivi dell’entroterra. Ci sono diversi percorsi tra cui scegliere, per un totale di oltre 600 km di pura emozione e di panorami meravigliosi da sbirciare dal finestrino.

I bimbi amano gli animali, meglio ancora se sono diversi da quelli che hanno sempre visto nella loro vita. Il Parco della Giara, ben 4.500 ettari di superficie verde, ospita oltre 100 specie faunistiche, tra cui i famosi cavallini della Giara: sono gli ultimi equini selvaggi presenti in Europa, e hanno dimensioni piuttosto ridotte, un mantello solitamente scuro e code lunghissime. Spazio poi a tantissime altre creature meravigliose, come i ricci, le lepri, le martore, le volpi e decine di specie diverse di volatili.

E a proposito di animali, la Sardegna offre una possibilità unica: ammirare lo spettacolo dei fenicotteri rosa. Queste graziosissime creature, presenti soprattutto tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, devono la particolare sfumatura del piumaggio al pigmento rosso dei crostacei di cui si cibano. Dove li possiamo trovare? I fenicotteri rosa popolano in particolar modo le aree paludose, e tra i luoghi migliori per avvistarli ci sono lo stagno di Cabras (ad Oristano) e lo stagno di Santa Gilla (a Cagliari).

Fenicotteri rosa nello stagno

Fonte: 123RF

I bellissimi fenicotteri rosa della Sardegna

Un’altra bella attività da fare con i bambini consiste nel visitare Sardegna in Miniatura, un parco divertimenti situato vicino a Barumini. Ci sono tantissime opportunità di scoprire alcuni degli aspetti caratteristici dell’isola, con riproduzioni in miniatura delle attrazioni più belle. Ma c’è molto di più: dal planetario al museo dell’astronomia, passando per il parco dei dinosauri (con miniature di queste gigantesche creature) e per il parco nuragico, che riproduce un vero villaggio dell’antichità.

Volare con la fantasia: è una cosa che ai bimbi riesce benissimo, e qualche volta anche noi adulti possiamo permettercelo. Andiamo allora alla scoperta della suggestiva roccia di Capo d’Orso, un monumento naturale modellato dal vento e dagli agenti atmosferici: si tratta di una vera e propria scultura che ricorda quella di un orso, situata ad oltre 120 metri di altezza nei pressi di Palau. È invece a Castelsardo che si può ammirare la roccia dell’elefante, un masso color rosso al cui interno si trovano delle domus de janas, siti di sepoltura d’epoca nuragica.

Infine, ecco l’acquario di Cala Gonone: è un ambiente ricco di bellezze, dove i più piccoli potranno vedere decine di creature marine e imparare il rispetto per la natura. L’acquario è infatti realizzato con materiali di riciclo e sistemi a basso consumo energetico. Inoltre ospita due animali speciali: si tratta di Ugo, una tartaruga Caretta caretta che ha subito gravi danni dopo aver ingerito dei rifiuti in acqua, e di Rosa Fumetta, una splendida volpe intossicata durante un incendio boschivo tra le foreste dell’oristanese.

Archeologia e divertimento: le attività per i ragazzini

Le esigenze dei più piccolini sono di certo molto diverse da quelle di ragazzini che ormai hanno bisogno di un intrattenimento più interessante. Per fortuna, la Sardegna ha molto da offrire anche in questo campo: ci sono molte opportunità per visitare paesaggi particolari, in grado di imprimersi nella memoria dei giovanissimi turisti, o anche per scoprire “sul campo” ciò che si è studiato a scuola, in storia o in geografia. Insomma, non ci resta che trovare le più belle attrazioni sarde per i ragazzini già in età scolastica.

Nei pressi di Alghero c’è un vero e proprio mondo sotterraneo tutto da scoprire: stiamo parlando della Grotta di Nettuno, un luogo magico in grado di incantare e sorprendere grandi e piccini. Questo cunicolo si apre tra le rocce affacciate sul mare, ed è visitabile sia in barca che a piedi. Al suo interno si possono trovare diverse sale, in un percorso lungo circa 2,5 km: nel primo tratto si può ammirare il Lago La Marmora, dove si stagliano stalattiti e stalagmiti color marmo che si riflettono nelle acque turchesi. Andando avanti il panorama si fa ancora più bello: meglio non perderselo.

Vista della Grotta di Nettuno

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Il panorama incredibile della Grotta di Nettuno

La Sardegna ha un ricco passato minerario, sia nell’entroterra che lungo la costa: di quel passato ci sono ancora oggi numerose testimonianze, che sicuramente interesseranno i ragazzini. Sarà come vivere un’avventura sottoterra, un’esplorazione ricca di emozioni. Nella regione del Sulcis-Inglesiente ci sono diverse miniere da visitare. È il caso di quella di Serbariu, a Carbonia, che ospita anche il Museo del Carbone. O di quella di Masua, che custodisce un vero e proprio villaggio minerario sospeso lungo una parete rocciosa.

Anche i siti archeologici sardi offrono tante curiosità per i più giovani. Andiamo, ad esempio, alla scoperta della Necropoli di Anghelu Ruju: siamo di nuovo vicino ad Alghero, dove si snoda il più grande complesso di grotte sepolcrali dell’isola. L’ampia vallata, a circa 10 km dal mare, ospita 38 tombe scavate nell’arenaria, risalenti al 3.200-2.800 a.C. Passeggiare tra le sepolture, chiamate localmente domus de janas, è come fare un viaggio indietro nel tempo.

Un’altra preziosa testimonianza archeologica che non eguali al mondo è Su Nuraxi, nel comune di Barumini. Si tratta di un antico villaggio nuragico, il più grande (e forse anche quello meglio conservato) di tutta la Sardegna. L’insediamento venne costruito attorno ad un nuraghe quadrilobato, caratterizzato cioè da un bastione di quattro torri angolari e una centrale. Si ritiene che quest’ultimo risalga al periodo compreso tra il XVI e il XIV secolo a.C. Considerato Patrimonio dell’UNESCO, siamo sicuri riuscirà a conquistare l’interesse dei ragazzini.

Nei pressi di Olmedo c’è la prima biosfera tropicale della Sardegna: stiamo parlando della Butterfly House, un luogo esotico dove ammirare oltre 400 farfalle, tantissimi insetti e decine di piante tropicali. Ma non solo: al suo interno ci sono due parchi giochi per i più piccini, due piscine per mille tuffi divertenti, due bar, un punto ristoro e una pizzeria. Insomma, c’è proprio tutto quello che serve per intrattenere l’intera famiglia e trascorrere una giornata diversa.

Infine, ecco il suggestivo Parco di Aymerich: è una grande oasi urbana, dove immergersi nella natura a due passi dalla città. Si trova a Laconi, ed è un viaggio tra boschi e cascate che impressiona grandi e piccini. Al suo interno è presente persino un antico castello risalente a più di 1.000 anni fa, l’ideale per far sognare grandi avventure ad ogni bambino. La parte più selvaggia ospita invece alberi esotici e secolari, tra cui un gigantesco cedro dell’Himalaya e il Taxus baccata, chiamato anche “albero della morte”. È l’occasione migliore per fare un po’ di scienza con i figli.

Le spiagge migliori per i più piccini

Ovviamente, non si può andare in Sardegna senza trascorrere qualche giorno al mare, almeno se si sceglie la stagione estiva. Con i più piccoli, tuttavia, non è affatto vero che una spiaggia vale l’altra: l’isola ospita alcune splendide calette rocciose che meritano assolutamente una visita, ma che tuttavia sono difficili da raggiungere e magari hanno fondali molto alti, quindi non sono proprio l’ideale. Per fortuna, non manca una vasta scelta di località perfette per le famiglie. Vediamo quali sono le spiagge migliori (tra cui alcune Bandiere Verdi, certificate per i bambini).

Iniziamo da Santa Teresa di Gallura, una località turistica balneare molto rinomata: il villaggio è frequentato fino a notte fonda, con tantissimi locali dove mangiare prelibatezze e ascoltare buona musica. Tuttavia, le sue spiagge sono l’ideale per i più piccolini, a partire dalla baia Rena Bianca. Una mezzaluna di sabbia candida lambita da acque cristalline, che sono sempre molto tranquille e basse fino al largo: cosa c’è di meglio per far divertire i bambini? Qui sorge anche la cinquecentesca Torre di Longosardo, per immaginare incredibili avventure cavalleresche.

È invece nel sud della Sardegna che si trova Villasimius, una meta balneare molto conosciuta e a pochi passi da Cagliari. La spiaggia migliore per le famiglie è proprio quella cittadina, chiamata Simius: è facilissima da raggiungere, ed è caratterizzata da una lunga lingua di sabbia soffice e ben riparata dal vento, con fondali bassi e tanti servizi a disposizione, per avere tutto a portata di mano. A non molta distanza c’è lo stagno di Notteri, uno dei luoghi più belli dove ammirare i famosi fenicotteri rosa nel loro splendore.

Spostiamoci ora a Cagliari, una città meravigliosa da esplorare anche con i bambini. La sua spiaggia urbana è un vero sogno: il Poetto vanta ben 8 km di litorale molto ampio, dove è impossibile non trovare un posto libero – anche in piena estate. Qui si recano soprattutto i cittadini, quando il sole fa capolino e concede un tuffo nelle acque meravigliose del Golfo degli Angeli. Una delle particolarità di questa spiaggia è il fondale sabbioso e basso, dove i bimbi possono giocare in tutta sicurezza (ma sempre sotto l’occhio vigile di un adulto!).

Vista sulla spiaggia del Poetto

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La bellissima spiaggia del Poetto, a Cagliari

Considerata la perla della penisola del Sinis, lungo la costa occidentale della Sardegna, la spiaggia di Is Arutas è un litorale di sassolini di quarzo colorati dove si infrangono le piccole onde di acqua trasparente. In passato è stata elencata tra le spiagge più belle al mondo, proprio per i suoi incredibili colori. Il mare è così meraviglioso da consentire ai turisti di fare snorkeling: per i ragazzini, è un’esperienza assolutamente da provare. Potranno così vedere da vicino cosa si nasconde nell’affascinante mondo sottomarino che popola il Mediterraneo.

L’isola di San Pietro, la principale dell’arcipelago del Sulcis, è un’oasi naturalistica, ma anche il luogo ideale dove trascorrere le vacanze con i bambini. La città di Carloforte (inserito tra i Borghi più belli d’Italia) con le sue casette colorate è davvero molto affascinante: sembra che qui il tempo si sia fermato. Le spiagge che si stendono a due passi dal paese sono tutte meravigliose, nonché perfette per i ragazzini. Caratterizzate da una sabbia finissima e soffice, hanno fondali che digradano dolcemente e sono di solito molto riparate dal vento.

Abbiamo già visto che Alghero è una delle mete preferite per le famiglie, viste le tante attrazioni che ci sono nei dintorni e i numerosi servizi per intrattenere i bambini. Non potevano ovviamente mancare delle spiagge bellissime, dove mamma e papà possono rilassarsi un po’ mentre i più piccoli si divertono. Una delle migliori è la spiaggia delle Bombarde, perla della Riviera del Corallo. La sua sabbia chiara si staglia contro le scogliere rossastre e il verde della macchia mediterranea che la cinge alle spalle. I più avventurosi possono persino fare un po’ di surf: potrebbe essere l’occasione perfetta per far scoprire ai ragazzini questo sport adrenalinico.

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Kansai: un viaggio tra natura, spiritualità e storia del Giappone

Un lago enorme, 1800 anni di storia e una terra capace di raccontare il Giappone più vero. La regione del Kansai, costellata di templi Zen e castelli antichi che conducono alle vestigia dei ninja, è un viaggio unico nel cuore del Sol Levante che permette di assaporare le tradizioni più autentiche attraverso un contatto profondo, diretto e spirituale, con la natura tipica della prefettura di Shiga.

Castello di Hikone, il Tesoro Nazionale del Giappone

Affacciato sul Lago Biwa, di cui offre una vista meravigliosa ma particolarissima, il Castello di Hikone richiama le atmosfere delle epoche in cui indomiti guerrieri usavano incrociare le spade. La struttura che ammiriamo oggi è quella che il clan ha costruito quattro secoli fa ed è immersa in un giardino di alberi di ciliegio, grandi protagonisti del Sakura Matsuri, il sito del mastio che si estende in un giardino più ampio – il Genkyu-en – e che in origine era destinato allo svago del signore feudale e dei suoi ospiti.

La costruzione principale, designata come Tesoro Nazionale, nasconde quattro stanze private ed è circondato da una rete di muri e torri che lo proteggono, tra lui la Tenbin-yagura, la torre bilancia, che deve il suo nome alla sua struttura perfettamente simmetrica. È inoltre l’unica torre di questo tipo dell’intero Giappone, dotata di un corridoio strategico che metteva in comunicazione le due estremità e che poteva essere abbattuto in caso di necessità.

Il tempo del Castello di Hikone è invece scandito dalla campana che, da secoli, suona per cinque volte esatte lungo tutta la giornata. I suoi rintocchi si sentono passeggiando per il mastio e lungo i suoi dintorni, oltre che in tutta la città: un elemento suggestivo che è stato inserito nell’elenco dei 100 paesaggi sonori del Giappone.

Una città mercantile ricca di storia

Omihachiman sorge sulle rive del Lago Biwa, sull’antica via Nakasendo che collega Tokyo a Kyoto, e ancora oggi conserva l’anima fiorente della città mercantile che è stata un tempo. Il canale Hachiman-bori ha infatti fornito una valida via di comunicazione, favorendo lo sviluppo della città di Omi come potenza commerciale. Il nome di Hachiman viene però aggiunto solo in seguito in onore del dio shintoista della guerra che qui dimora nel Tempio di Himure Hachimangu.

Il cuore pulsante del centro, che batte alimentato dalla ricchezza e dalla generosità dei primi commercianti di Omi, risiede nei tanti templi e nelle opere pubbliche presenti lungo l’intera area dell’antica città mercantile. Shin-Machi Dori è infatti un esempio, perfettamente conservato, di come vivessero i mercanti di Omi mentre il Museo della città, che oggi ospita numerose mostre su materiali popolari, è una testimonianza dello stile delle costruzioni dei primi mercanti.

La tradizione si conserva anche grazie al Festival del fuoco Sagicho di Omihachiman, noto come una delle manifestazioni più pericolose del Giappone, e che ogni anno si svolge a metà marzo. Tra i festeggiamenti, è inclusa una gara per stabilire quale sia il migliore tra una grande selezione di mastodontici carri sagicho, realizzati in paglia, bambù e carta. Le costruzioni sono trasportate attraverso la città da uomini vestiti e truccati da donne. Al culmine del Festival, i carri vengono bruciati mentre le persone danzano intorno al fuoco.

Prima dell’invenzione e dell’arrivo della automobili, il canale della città era una delle vie di comunicazione principali che ravvivava l’area per il grande traffico commerciale. La rotta di scambio maggiore ha però diviso la città in due parti, con i samurai che vivevano a nord e i civili a sud. Oggi è possibile passeggiare lungo il canale per cogliere appieno l’atmosfera di quei tempi e capire quale sia stata l’importanza dell’acqua in una zona a forte vocazione mercantile.

Il Canale di Hachiman-Bori

Fonte: JNTO

Il Canale di Hachiman-Bori

Alla scoperta del lago di Biwa, il più grande del Giappone

Situato al centro della Prefettura di Shiga, il lago deve il suo nome alla forma naturale che lo caratterizza, che ricorda un biwa, liuto della tradizione giapponese. La lunghissima costa, con 235 chilometri da esplorare, è ricca di cose da fare. È infatti possibile fare gite in barca, passeggiate o tour delle isole. Sul lato ovest si può invece ammirare la spiaggia di Omimaiko, con sabbia bianca e rigogliosi pini, mentre per gli appassionati del campeggio è d’obbligo una tappa a Okubiwako, affacciato sull’acqua e perfetto per rilassarsi apprezzando la bellezza naturale del luogo.

Il nuoto è certamente lo sport più praticato, ma sono anche disponibili canoe e kayak, provare lo stand up paddle boarding, imparare la vela o il windsurg. In inverno, sono disponibili piste da sci per bambini. L’enorme specchio d’acqua che ricopre parte del Giappone può essere esplorato anche in crociera, con cibo e intrattenimento, disponibili con rotte di breve e media durata.

Il lago Biwa è meraviglioso anche in inverno. Qui è infatti costruita la funivia più veloce del Giappone che conduce su per il Monte Horai, alla valle di Biwako, che conta su una rinomata stagione sciistica. Qui si può sciare o fare snowboard, con vista lago. In estate, il clima è più fresco rispetto alla città e si può godere del panorama con la zip-line o con il vertiginoso Skywalker.

Lunga vita e spiritualità al Santuario Shirahige

Il piccolo santuario shintoista Shirahige sorge sul lato ovest del Lago Biwa ed è famoso per il caratteristico torii che si erge proprio in mezzo al lago. Le origini di questa costruzione sono antichissime e risalgono al 675 d.C., ma nel corso del tempo ha subito diverse modifiche. Pare infatti che il torii, nel lontano 1280, rimanendo sommerso in seguito all’innalzamento del livello del lago. Quello che vediamo oggi risale a un rifacimento moderno del 1981.

Il suo nome, Shirahige, significa letteralmente barba bianca. Questo perché è dedicato a Sarutahiko, una divinità dell’antica mitologia giapponese che veniva rappresentata come un uomo anziano con barba e capelli bianchi. È inoltre conosciuto per i suoi poteri speciali: sarebbe infatti capace di infondere lunga vita e salute.

Santuario Shirahige

Fonte: JNTO

Il Santuario Shirahige

Chikubushima, l’isola degli dei

Conosciuta anche come isola degli dei nella città di Nagahama, si trova al largo della costa settentrionale del Lago Biwa. Tra le attrazioni del posto, ricordiamo il tempio dell’isola, Hogonji, in cui è possibile acquistare delle deliziose bamboline Daruma dedicate a Benzaiten che porterebbero fortuna per un anno. Al Santuario di Tsukubusuma si possono lasciare invece dei dischi d’argilla, i kawarake, capaci di esaudire i desideri più nascosti. Le due costruzioni riflettono la confluenza delle due religioni giapponesi nel corso di più di un millennio.

Isola di Chikibu

Fonte: JNTO

Isola di Chikibu

Alla scoperta di Osaka

Da Tokyo a Osaka in shinkansen, per vivere un’atmosfera completamente diversa rispetto a quella della Capitale e che permette di immergersi in una vita notturna entusiasmante, cibo delizioso – specialmente quelli dei quartieri di Tenma e Ura Namba – e una calorosa accoglienza offerta dalle persone del posto. La città dell’Expo 2025 offre inoltre un interessante lato storico, con il castello che si pone come attrazione principale: un luogo ideale per approfondire la storia.

Il Castello di Osaka

Fonte: JNTO

Il Castello di Osaka

Da non perdere le luci al neon del ponte di Dotonbori e la zona di Minami, oltre che i maggiori festival della stagione come il Tenjin Matsuri (sfilata di barche), Kishiwada Danjiri (grandi carri di legno) e il Festival di Ebessan (dedicato al successo negli affari).