Categorie
mare mete storiche Notizie Sardegna siti archeologici Viaggi

Scavi rivelano nuovi segreti per i siti nuragici del Nord Sardegna

La Sardegna è una delle isole italiane più gettonate per le vacanze durante la bella stagione, soprattutto per le sue coste spettacolari, fatte di spiagge dorate e mare turchese in cui darsi alle immersioni alla scoperta della ricca flora e fauna marina locale, ma non solo. Infatti, oltre a offrire la spettacolare Costa Smeralda e altri svariati km di splendidi litorali, la Sardegna è nota anche per i suoi tesori archeologici e i siti di rilevanza storica.

Le famose nuraghe e i siti nuragici in Sardegna sono testimonianze archeologiche uniche e significative dell’antica civiltà nuragica, un’epoca che riguardò l’isola tra il II millennio a.C. e il III secolo d.C. Oggi, una nuova scoperta: dopo aver terminato tre campagne di scavi, l’Università di Sassari ha ritrovato ulteriori reperti archeologici nei pressi dei siti nuragici di Sos Muros, in zona Buddusò, del sito di Illoi, a Sedilo, e presso il sito di Ponte, in territorio Dualchi. Questi recenti ritrovamenti hanno portato alla luce ulteriori dettagli sul periodo compreso tra il XII e il VIII sec. a.C., ovvero l’arco di tempo che abbraccia la fine dell’Età del bronzo e la prima parte della cosiddetta Età del ferro. 

Cosa sono le nuraghe sarde

Avrete spesso sentito parlare delle nuraghe in Sardegna, ma cosa sono? Si tratta di torri dalla forma tronco-conica, costruite in pietra senza alcun utilizzo di legante, tipiche del territorio sardo. Queste strutture erano in antichità probabilmente utilizzate a scopo difensivo, come torri di avvistamento o come vere e proprie fortezze. Alcune nuraghe erano davvero monumentali, con più di una torre all’interno dello stesso complesso.

I siti nuragici sono quindi vere e proprie aree archeologiche che includono non solo le nuraghe, ma anche altri tipi di costruzioni come le cosiddette “tombe dei giganti” (sepolture collettive a forma rettangolare o trapezoidale), le capanne circolari, i pozzi sacri e le mura difensive.

I siti nuragici in Sardegna sono distribuiti un po’ su tutta l’isola e rappresentano un patrimonio culturale di inestimabile valore, testimonianza di una civiltà complessa e avanzata che ha dominato la regione per secoli. Alcuni dei siti più famosi includono il complesso nuragico di Barumini (Su Nuraxi), le nuraghe di Santu Antine a Torralba, il complesso di Palmavera ad Alghero e le nuraghe di Losa a Abbasanta.

Nuraghe Santu-Antine, Torrealba

Fonte: iStock

Le Nuraghe Santu-Antine a Torrealba

La scoperta nel Nord della Sardegna

La scoperta dei ricercatori dell’Università di Sassari ha visto la partecipazione al team per gli scavi archeologici di alcuni tra gli studenti dell’università nei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale di Archeologia e della Scuola di specializzazione in Beni archeologici dell’ateneo di Sassari. Il team di Sassari ha collaborato con i colleghi delle Università di Cagliari, Genova, Bologna, Pisa e delle Universitad de Cadiz, Universität Weimar e della University of California di Los Angeles.

I lavori sono stati avviati grazie a una concessione ministeriale, insieme alla Soprintendenza e ai rispettivi Comuni di riferimento di ciascun sito nuragico.  Nel sito nuragico di Illoi sono stati ritrovati alcuni filari e altre tipologie di strutture, dapprima nascosti sotto il terreno e che ora hanno rivelato anche un bastione, insieme ad altri resti di un antico edificio religioso e di materiali in ceramica risalenti all’età del ferro ma individuati come provenienti dall’Oriente.

Il sito archeologico di Sos Muros, invece, ha portato al ritrovamento di una struttura dalla forma circolare nei pressi del santuario e del pozzo sacro, con molta probabilità lasciata a se stessa dopo un incendio. In questa struttura sono stati rinvenuti anche, sempre dallo stesso team di ricercatori, alcuni antichi manufatti per la filatura e la tessitura e ceramiche per l’ambiente cucina. I lavori hanno anche evidenziato quello che è il perimetro dell’edificio di forma circolare che ha le dimensioni di circa 12 metri di diametro, nei pressi del pozzo. Nelle nuraghe di Dualchi, invece, gli scavi si sono concentrati negli spazi interni dell’edificio con pianta ellittica, portando al ritrovamento di ceramiche e manufatti in bronzo, testimonianza di quella civiltà.

Categorie
Idee di Viaggio isole itinerari culturali mare panorami Sardegna vacanza natura Viaggi

Figarolo, l’isola a forma di piramide che svetta nel mare sardo

La Sardegna è famosa per le sue bellezze naturali e per i suoi arcipelaghi, scrigni di tesori inestimabili di Madre Natura: un angolo di paradiso terrestre è sicuramente la peculiare isola di Figarolo, nota per la sua bizzarra forma piramidale. Situata nella costa nord-orientale della Sardegna, questo splendido promontorio di pietra calcarea custodisce antichi siti di importanza storica, immersi in uno scenario paesaggistico bello da togliere il fiato.

Cosa vedere a Figarolo: Capo Figari

Lungo le spiagge dorate del Golfo Aranci, nel territorio della Gallura, in Sardegna, Figarolo è una piccola isola caratterizzata da una forma insolita, che racchiude in sé diversi tesori, non solo naturalistici. Capo Figari è il vicino promontorio, da raggiungere dopo una tappa alla splendida spiaggia di Cala Moresca, accoccolata in una baia ombreggiata da una rigogliosa e profumata pineta.

Sulla cima del promontorio di Capo Figari  – distante circa 3 km da Cala Moresca – è possibile dare un’occhiata a ciò che rimane del vecchio semaforo appartenente alla Marina militare: questo venne inaugurato nel lontano 1890 e divenne in un certo qual modo celebre per via di Guglielmo Marconi, il quale nel 1932 vi installo un ponte radio a onde corte, direttamente collegato con Rocca di Papa e la sua trasmittente, nei pressi della capitale italiana.

Figarolo, isola, Sardegna

Fonte: iStock

Vista sul mare e sull’isola di Figarolo in Sardegna

Questo trekking in salita sulla cima del promontorio di Capo Figari vale lo sforzo per ammirare il panorama che si apre sul golfo di Olbia e per scorgere anche Capo Ceraso e l’isola di Tavolara, le isole di Soffi e Mortorio e lo spettacolare background di tutta la Costa Smeralda, perla della Sardegna.

Ma per gli amanti del trekking in montagna le sorprese non finiscono qui: appena alle spalle di Cala Moresca è possibile raggiungere, mediante un sentiero escursionistico, un’antica fornace che un tempo serviva alla produzione di calce. Successivamente, il sentiero detto Filasca permette di raggiungere la batteria costiera Luigi Serra: si tratta di un reperto che risale ai tempo della Grande Guerra, con torrette e basamenti circolari oggi in rovina ma che all’epoca servivano come base su cui ancorare i cannoni da combattimento.

Non molto lontano da qui, è possibile proseguire il trekking fino a un cimitero, detto “degli inglesi” per via di un’antica sepoltura appartenente a un marinaio inglese, sulla cui lapide è possibile vedere una croce celtica (nonostante il piccolo cimitero sia principalmente il luogo dell’eterno riposo dei marinai italiani scomparsi nel corso dei naufragi).

Un tuffo nel mare vicino Figarolo

Se non siete ancora stanchi, potete proseguire il vostro avventuroso trekking nella natura sarda fino a Cala Greca: un fondale molto profondo fa sì che le acque di questa caletta abbiano una sfumatura di blu particolarmente intensa. Nelle vicinanze, invece, potrete ammirare la particolare roccia chiamata Mamma Chiatta: pare che a soprannominare così questa roccia siano stati i pescatori di Golfo Aranci a causa della sagoma che sembra ricordare quella di un’anziana signora un po’ sovrappeso (“chiatta” in dialetto locale significa “grassa”).

Ed è proprio davanti a Cala Moresca che si erge la “piramide” Figarolo: qui la natura è rigogliosa e l’isola prende infatti il nome dalla ricca presenza degli alberi di fico. Mufloni, cormorani e poiane sono solo alcune delle specie di fauna locale che popolano l’isola di Figarolo, insieme al maestoso corvo imperiale e al falco pellegrino. La flora dell’isola, invece, include lecci, lentischi e splendidi alberi olivastri millenari.

Muflone, Figarolo

Fonte: iStock

Un muflone sul promontorio di Capo Figari

Dopo un po’ di trekking, però, è il momento di fare un tuffo nel mare della Sardegna: preparatevi alle immersioni tra coralli neri, aragoste, spugne di mare, cernie e ad esplorare suggestive grotte sommerse nei fondali marini. E sebbene non sia il Titanic, un po’ più a largo di Figarolo giace ancora un relitto di un mercantile, di piccole dimensioni, che affondò in queste acque all’incirca nella metà del XX secolo.

Categorie
Alghero itinerari culturali mare Sardegna Viaggi

Alghero: la Piccola Barcellona della Sardegna

Alghero, situata sulla costa nord-occidentale della Sardegna, in provincia di Sassari, è conosciuta come la “Piccola Barcellona” per la sua forte eredità catalana. La città sulla Riviera del Corallo offre un’atmosfera affascinante e tantissime cose da vedere e fare.

Storia e cultura

La storia di Alghero è strettamente legata alla conquistata dai catalani nel XIV secolo, ed  ha mantenuto intatte molte tradizioni e influenze culturali di quel periodo. Ancora oggi, il catalano è parlato dalla popolazione locale e la città vanta numerosi edifici in stile gotico-catalano. Questa eredità è evidente passeggiando per le strette stradine del centro storico, dove si possono ammirare torri, bastioni e chiese.

Il centro storico di Alghero

Il cuore di Alghero è il suo centro storico, circondato da antiche mura e bastioni che offrono una vista spettacolare sul mare. Qui, le stradine acciottolate sono fiancheggiate da edifici storici, negozi di artigianato locale e ristoranti. Tra le vie più significative troviamo via Carlo Alberto, una delle arterie principali, dove si concentrano negozi e attività commerciali, e via Roma, che conduce verso il porto.

Cattedrale di Santa Maria

Situata nel cuore del centro storico, questa cattedrale del XVI secolo è un magnifico esempio di architettura gotico-catalana. Il suo campanile, che si erge sopra la città, offre una vista panoramica imperdibile.

Chiesa di San Francesco

Costruita nel XIV secolo, questa chiesa è famosa per il suo chiostro sereno e suggestivo. Un luogo di pace nel cuore della città, perfetto per una pausa riflessiva.

Palazzo Guillot

Questo edificio storico, situato in Piazza Civica, è un bell’esempio di architettura civile catalana. Oggi ospita il Museo Diocesano, che merita una visita per la sua collezione di arte sacra.

Le mura e le torri

Le mura e le torri di Alghero sono tra le più belle testimonianze della sua storia difensiva. Costruite per proteggere la città dagli attacchi, oggi offrono ai visitatori la possibilità di fare una piacevole passeggiata panoramica. Le torri più note includono la Torre di Porta Terra, che un tempo era l’ingresso principale alla città e che oggi ospita un centro informativo turistico e un piccolo museo che racconta la storia di Alghero. La Torre di San Giovanni è utilizzata per esposizioni temporanee e eventi culturali, e offre una bella vista sulla città e sul mare; mentre la Torre dell’Espero Reial è situata sul lungomare, ed è un esempio di architettura difensiva con vista mozzafiato sulla costa.

Il lungomare

Il lungomare di Alghero è un luogo ideale per una passeggiata rilassante, soprattutto al tramonto. Lungo la passeggiata, si trovano numerosi ristoranti e bar dove gustare deliziosi piatti di pesce fresco accompagnati da un bicchiere di vino locale. Da qui, si può godere di una vista mozzafiato sul mare e sulle vicine torri e bastioni, che creano un’atmosfera romantica e suggestiva, non solo in estate.

Le spiagge di Alghero

Come in tutta la Sardegna, anche le spiagge di Alghero sono bellissime e bagnate da acque cristalline. Vicino alla città si trovano:

  • Spiaggia di Maria Pia: con la sua sabbia bianca e fine, è una delle più popolari, in un ambiente tranquillo e rilassante. Gli alberi di pino che costeggiano la spiaggia garantiscono un’ombra naturale ideale nelle calde giornate estive.
  • Spiaggia delle Bombarde: situata a pochi chilometri dal centro, è ideale per le famiglie che la apprezzano per i suoi servizi e le acque poco profonde.
  • Spiaggia di Lazzaretto è perfetta per chi cerca un po’ più di privacy e tranquillità. La spiaggia è caratterizzata da piccole calette e acque cristalline, ideali anche per chi pratica snorkeling.

La Grotta di Nettuno

La Grotta di Nettuno è una delle principali attrazioni naturali di Alghero. Situata a Capo Caccia, la grotta è accessibile sia via mare che via terra, e ci si arriva attraverso una scalinata di 654 gradini conosciuta come Escala del Cabirol. All’interno della grotta, si possono ammirare spettacolari formazioni di stalattiti e stalagmiti, oltre a un lago sotterraneo. Le visite guidate sono una buona opzione e permettono di esplorare questo meraviglioso mondo sotterraneo.

Parco Naturale Regionale di Porto Conte

Il Parco Naturale Regionale di Porto Conte è un’area protetta che si estende su oltre 5.000 ettari, attrezzato con una varietà di percorsi escursionistici e diverse attività all’aperto. Qui, i visitatori possono esplorare e conoscere la flora e la fauna locale, inclusi i famosi cavallini della Giara. Il parco è anche un luogo ideale per fare snorkeling e immersioni, grazie alla ricca vita marina che popola le sue acque.

Escursioni nei dintorni di Alghero

Nei dintorni di Alghero, ci sono numerose escursioni e gite di un giorno. Una delle più popolari è la visita al Parco Nazionale dell’Asinara, un’isola che offre paesaggi mozzafiato, spiagge incontaminate e la possibilità di avvistare gli asinelli bianchi che popolano l’isola. Altre destinazioni consigliate includono Bosa, un pittoresco borgo medievale sul fiume Temo con le sue case colorate e l’immensa spiaggia; e la valle dei Nuraghi, per la visita alle antiche strutture nuragiche, testimoni di una civiltà millenaria estremamente affascinanti.

Parco Nazionale Asinara

Fonte: iStock

Parco Nazionale dell’Asinara

Cucina e gastronomia

Piacere per la vista, ma anche per il palato. La cucina di Alghero è un vero e proprio viaggio nei sapori mediterranei. I piatti di pesce fresco sono una specialità locale, con prelibatezze come l’aragosta alla catalana e la burrida, uno stufato di pesce tipico. Non mancano inoltre i piatti a base di carne, come il porchetto sardo, e i malloreddus, una pasta tradizionale sarda, da accompagnare rigorosamente con vino locale.

Artigianato

Nel centro storico si trovano numerosi negozi di artigianato locale: tra tutti i prodotti, meritano una menzione i gioielli in corallo rosso, tipici della zona; ceramiche dipinte a mano e prodotti tipici dell’enogastronomia sarda, come il pane carasau e il formaggio pecorino.

Info pratiche

Come arrivare ad Alghero

Alghero è facilmente raggiungibile grazie al suo aeroporto internazionale, l’Aeroporto di Alghero-Fertilia, che offre collegamenti con numerose città europee. Dall’aeroporto, è possibile raggiungere il centro città in taxi, autobus o auto a noleggio. La Piccola Barcellona non dispone di un proprio porto per traghetti, ma ci si può comunque arrivare via mare grazie ai vicini porti di Porto Torres e Olbia, che offrono numerose tratte da e per il continente italiano, rendendo l’accesso all’isola comodo per chi preferisce viaggiare in nave e con mezzo proprio.

Muoversi ad Alghero

Muoversi ad Alghero è semplice e conveniente. Il centro storico è facilmente esplorabile a piedi; mentre per raggiungere le spiagge e gli altri punti di interesse fuori città è consigliabile noleggiare un’auto. Gli autobus locali offrono un servizio abbastanza affidabile e coprono le principali destinazioni turistiche; ma per spostamenti più rapidi e flessibili all’interno dell’isola, l’auto è ancora la soluzione più comoda.

Quando andare

Il clima di Alghero è tipicamente mediterraneo, con estati calde e inverni miti. La primavera e l’autunno sono i periodi migliori per visitare la città, quando le temperature sono piacevoli e le folle meno numerose, ma il bagno è ancora assicurato. L’estate è ideale per chi ama il mare e le attività all’aperto, ma può essere molto affollata, soprattutto ad agosto. L’inverno è più tranquillo, ma molte delle attività prettamente turistiche potrebbero essere chiuse e sospese.

Categorie
aeroporti Alghero Cagliari Consigli mare Sardegna Viaggi viaggiare

Come arrivare all’aeroporto di Alghero da Cagliari

Chi non sogna un viaggio in Sardegna? Con le sue spiagge bellissime, alcune considerate tra le più belle d’Italia e d’Europa, i suoi tesori archeologici e artistici e un’entroterra che a primo sguardo appare aspro, ma che racchiude un’ospitalità e un’accoglienza che riscalda il cuore. Non sempre, però, i collegamenti aerei sono semplici o economici, sia per chi è residente che per il viaggiatore alle prese con la pianificazione del suo itinerario. Se Cagliari vanta molti collegamenti con altre mete italiane e internazionali, anche Alghero offre diverse possibilità per spostarsi da e per l’isola.

Se è l’aeroporto di Alghero la vostra meta e Cagliari il vostro punto di partenza, questo è l’articolo che fa al caso vostro.

L’aeroporto di Alghero

Arrivare all’aeroporto di Alghero partendo da Cagliari non è complicato, basta conoscere le varie alternative e scegliere quella migliore in base alla circostanza. L’aeroporto di Alghero Fertilia, denominato Riviera del Corallo, è la terza base aerea della Sardegna per traffico passeggeri dopo quelle di Cagliari e Olbia Tempio. Inoltre è al ventunesimo posto in Italia, appena dietro l’aeroporto di Treviso.

L’aeroporto di Alghero dista 5 chilometri dal centro città di Fertilia e circa 10 chilometri da Alghero. Se dovete raggiungerlo da una di queste due località, vi basterà usufruire dei collegamenti pubblici locali gestiti dalla compagnia ARST. Le corse da e per l’aeroporto sono garantite con frequenza giornaliera e potete acquistare i biglietti o nella biglietteria d’Alghero in Via Catalogna o, per la direzione inversa, direttamente all’uscita degli arrivi dell’aeroporto, dove è disponibile il distributore automatico. Se avete bisogno di maggiori informazioni in relazione agli orari, vi rimandiamo al sito ufficiale dell’aeroporto. In alternativa, considerata la vicinanza, potete valutare di affidarvi a un taxi.

Come raggiungere l’aeroporto di Alghero da Cagliari

Per arrivare all’aeroporto di Alghero da Cagliari, invece, la situazione è diversa perché la tratta non è coperta dalla linea pubblica ARST (potete usufruire di questa linea se avete necessità di raggiungere il centro città di Alghero da Cagliari). Innanzitutto è necessario conoscere la distanza fra il punto di partenza e il punto d’arrivo, in modo tale da calcolare con precisione i tempi di viaggio. Il capoluogo di regione, infatti, dista quasi 250 chilometri dall’aerostazione algherese. Per questo motivo i mezzi di trasporto più utilizzati dai turisti per coprire questa tratta sono gli autobus. A occuparsene è l’azienda di trasporti Logudoro Tours, specializzata nel tragitto fra Cagliari e l’aeroporto di Alghero.

Le navette partono due volte al giorno da Cagliari (una alle 06.00 del mattino e l’altra alle 15.00) ed effettuano due fermate intermedie, una a Oristano e la seconda a Macomer. Per coprire tutto il percorso ci vogliono circa tre ore e trenta minuti, a seconda delle condizioni di viabilità. Per tutte le informazioni sugli orari e sul costo dei biglietti (i quali possono essere acquistati direttamente sull’autobus) è consigliato visitare il sito ufficiale della Logudoro Tours. Senza dubbio questo è il metodo più economico per raggiungere l’aerostazione di Alghero Fertilia partendo da Cagliari, tuttavia non è il più comodo, soprattutto se viaggiate con bambini.

In questo caso potete optare per noleggiare un’auto. Non essendo vincolati da orari potrete organizzare la partenza con più calma. Senza dimenticare che in macchina si risparmia almeno un’ora di tragitto rispetto all’autobus. Per raggiungere l’aeroporto di Alghero da Cagliari con l’auto bisogna percorrere la Statale 132 Carlo Felice in direzione Sassari; in seguito bisogna prendere l’uscita Alghero Aeroporto (si trova dopo due gallerie alle porte di Sassari) e percorrere la Statale 291 fino all’incrocio denominato dei due mari.

Categorie
eventi festival mare Notizie Sardegna Sicilia Viaggi

I migliori eventi musicali dell’estate in Sicilia e in Sardegna

L’estate è simbolo di libertà, spensieratezza, divertimento e… Viaggi! Se nel mese di agosto state pensando o avete già programmato un viaggio nelle due splendide isole del sud Italia – Sicilia e Sardegna – e siete anche appassionati di musica, abbiamo una buona notizia per voi: ecco i più bei festival musicali dell’estate che troverete in Sicilia e in Sardegna.

Ortigia Sound System a Ortigia

Si parte da Ortigia, il nucleo più antico di Siracusa: alla sua decima edizione, l’Ortigia Sound System è il festival di musica elettronica più amato sull’isola e combina i ritmi della tradizione mediterranea con le nuove tendenze della musica contemporanea. La line-up del festival continua a seguire un’eccellente direzione artistica, adeguandosi ai trend attuali. Tra gli artisti presenti ci sono Blawan con il suo live techno di energia allo stato puro, Aho Ssan con la sua musica ambient contemporanea ispirata dalla periferia parigina, il trio avantgarde dub Holy Tongue, lo show audiovisivo tra dance e post-rock del produttore italo-tedesco David August, la sound artist e cantante sperimentale Antonina Nowacka. Inoltre, ci saranno anche showcase organizzati da Spazio Disponibile di Donato Dozzy (che include un interessante b2b tra Kangding Ray e Neel) e dalla colombiana TraTraTrax.

Ortigia

Fonte: iStock

Sguardo su Ortigia

Dall’1 al 4 agosto, Siracusa ospiterà quindi il festival che quest’anno introduce nuove location: ancora una volta troviamo lo Zen, la baia incantevole che ospiterà il Lido dal 2 al 4 agosto. Il Bamboo Park sarà la cornice dell’Anapo Stage, ispirato al fiume siracusano, nelle notti del 2 e 3 agosto. Non mancheranno i Boat Parties dal venerdì alla domenica e le Malamore Listening Sessions il 2 e 4 agosto.

La novità di quest’anno è l’opening party nei giardini del Foro Siracusano il 1 agosto, dove sarà allestito il Pantheon Stage, mentre il Main Stage, si sposterà dalla Piazza d’Armi del Castello Maniace allo Sbarcadero, vicino al mare di Borgata di Santa Lucia. Qui, il 2 e 3 agosto, si esibiranno artisti internazionali e nazionali di musica elettronica, rock e jazz.

Info utili

Come arrivare a Ortigia

In auto: 

Da Catania, prendete l’autostrada A18 in direzione Siracusa. Seguite le indicazioni per l’uscita Siracusa Sud. Una volta usciti, seguite le indicazioni per Ortigia. Da Palermo, invece, imboccate l’autostrada A19 in direzione Catania e poi seguite l’autostrada A18 verso Siracusa. Seguite le indicazioni per l’uscita Siracusa Sud e successivamente per Ortigia.

In treno:

Da Catania, prendete un treno regionale o intercity in direzione Siracusa dalla stazione ferroviaria di Catania Centrale. Il viaggio dura circa 1-1,5 ore. Da Palermo salite su un treno intercity o regionale dalla stazione ferroviaria di Palermo Centrale in direzione Siracusa. Il viaggio dura circa 3-4 ore.

Dalla stazione di Siracusa potete raggiungere Ortigia in taxi, autobus o con una passeggiata di circa 20-30 minuti. Gli autobus urbani collegano frequentemente la stazione con il centro di Ortigia.

Mish Mash Festival a Milazzo

Da Cosmo ai Tre Allegri Ragazzi Morti, la line-up che animerà questa edizione del Mish Mash Festival sarà ricchissima di artisti che si riuniranno al Castello di Milazzo, in provincia di Messina, dal 10 al 12 agosto per tre giorni di puro divertimento, animati da diversi generi musicali.

La location ha una storia millenaria e la cornice del Castello di Milazzo renderà ancora più suggestivo questo evento musicale giunto alla sua ottava edizione: in line-up anche Davidę Patania, Lero Lero, 404 SNF, Christiana, Il mago del Gelato, Nothing for breakfast, The whipped dream, Manlio, Phunkadelica, Popa, Sambo e Disco Amore.

Castello di Milazzo

Fonte: iStock

La location del Castello di Milazzo

Info utili

Come arrivare a Milazzo

In auto:

Per arrivare a Milazzo in auto da Messina, prendete l’autostrada A20 in direzione Palermo e l’uscita Milazzo-Isole Eolie. Seguite poi le indicazioni per Milazzo centro. Da Palermo, prendete l’autostrada A20 in direzione Messina e l’uscita Milazzo-Isole Eolie.

In treno:

Potete arrivare a Milazzo in treno prendendo un treno regionale o intercity dalla stazione di Messina Centrale. Il viaggio dura circa 30-40 minuti. Da Palermo, invece, prendete un treno intercity o regionale in direzione Messina e scendete alla stazione di Milazzo. Il viaggio dura circa 2-3 ore. Dalla stazione ferroviaria di Milazzo, è poi possibile raggiungere il centro città o il porto con un breve viaggio in taxi o autobus.

Red Valley Festival a Olbia

L’anno scorso si sono registrate più di 100mila presenze e anche quest’anno il Red Valley Festival in Sardegna promette grandi numeri, complice una line-up pazzesca con grandi nomi della musica italiana. Ne volete sapere alcuni? Ghali, Annalisa, Club Dogo, Coez e Frah Quintale, Gazelle, Geolier, Irama, Il Pagante, Max Pezzali, Salmo, Sfera Ebbasta, Ariete, Tommaso Paradiso, Rose Villain, Gemitaiz e tantissimi altri “big”.

Il festival si svolgerà dal 14 al 17 agosto presso la spettacolare venue dell’Olbia Arena, un’area concerti di 13mila m² dove il Volcano Stage accoglie gli artisti con 18 metri di altezza, 48 metri di larghezza e un ledwall di 300 metri quadrati con più di 250 luci ed effetti.

Info utili

Come arrivare a Olbia

In auto:

Per arrivare a Olbia in auto da Cagliari, prendete la strada statale SS131 in direzione Sassari-Nuoro e seguite le indicazioni per Olbia. Da Sassari, imboccate la strada statale SS597 verso Olbia e seguite le indicazioni per il centro città.

In treno:

Potete arrivare a Olbia in treno prendendo un treno regionale dalla stazione di Cagliari. Il viaggio dura circa 3-4 ore. Da Sassari, prendete un treno regionale in direzione Olbia, con una durata di circa 1,5-2 ore. Dalla stazione ferroviaria di Olbia, potete raggiungere il centro città con una breve passeggiata, in taxi o con gli autobus urbani.

Opera Festival a Milo

L’Opera Festival di Milo è un evento di musica contemporanea che si svolge dal 22 al 25 agosto nella provincia di Catania: in programma quattro giorni di festa, dove il pubblico sarà immerso nei suggestivi scenari del parco dell’Etna, vulcano da record in Europa, che fa da sfondo all’evento e celebra oltre alla musica, anche le tradizioni locali più autentiche.

La line-up vede la partecipazione di diversi artisti del panorama internazionale: Andy Garvey, Dr. Rubinstein, Interstellar Funk, Moopie, Istanbul Ghetto Club (live), Marco Shuttle, Matthew Dexter, Night Moves: Jane Fitz & Jade Seatle, Oma Totem.

Un evento volto anche alla sostenibilità con la donazione di un impianto fotovoltaico alla biblioteca di Milo e l’installazione di diverse colonnine per la ricarica delle auto elettriche in città.

Info utili

Come arrivare a Milo

In auto:

Per arrivare a Milo in auto da Catania, prendete la strada statale SS114 in direzione Messina e uscite a Giarre. Da Giarre, seguite le indicazioni per Milo, che si trova a circa 12 km. Da Messina, prendete la strada statale SS114 in direzione Catania, uscite a Giarre e seguite le indicazioni per Milo.

In treno:

Potete arrivare a Milo in treno prendendo un treno regionale fino alla stazione di Giarre-Riposto dalla stazione di Catania Centrale. Il viaggio dura circa 30-40 minuti. Da Giarre-Riposto, potete raggiungere Milo in taxi o con gli autobus locali, con un viaggio di circa 20-30 minuti.

Categorie
Idee di Viaggio mare Sardegna vacanze Viaggi

La Spiaggia di Mugoni in Sardegna, scenografia da paradiso tropicale

La Sardegna è una delle regioni italiane che vanta le spiagge e gli angoli di mare più belli, alcuni – come La Pelosa – sembrano dei veri e propri paradisi tropicali. Una di queste splendide spiagge è sicuramente la Spiaggia di Mugoni, situata nella parte nord-occidentale dell’isola, nella baia di Porto Conte.

Il relax sulla Spiaggia di Mugoni

La Spiaggia di Mugoni è caratterizzata da sabbia finissima, con dei colori che sfumano dall’ocra all’arancio e le danno il classico aspetto dorato. Con una lunghezza di 2 km, questa spiaggia è immersa nella rigogliosa vegetazione fatta di pini profumati che si integrano al paesaggio marino: qui il mare è limpido, turchese, una vera e propria oasi naturale di inestimabile bellezza.

La Riviera del Corallo in Sardegna, dove si trova la Spiaggia di Mugoni, è parte del territorio di Alghero e la città dista appena 16 km da qui. Il Parco Regionale di Porto Conte abbraccia Mugoni e l’area marina di Capo Caccia. Poiché si tratta di un luogo turistico, qui non si fa fatica a trovare strutture balneari ben attrezzate, nonché tutto ciò che serve per godersi le diverse attività che si possono fare, dal noleggio imbarcazioni al centro immersioni.

Ma soprattutto, Mugoni si distingue anche per essere una delle spiagge accessibili ai diversamente abili, perfetta anche perché viaggia con i bambini.

Oltre a darsi agli sport acquatici come il windsurf o la vela, qui ci si può avventurare nei sentieri attraverso la natura più selvaggia in sella alla bicicletta e scoprire alcuni degli spot più belli lungo i 90 km della costa di Alghero, nonché avventurarsi per esplorare le numerose calette, alcune raggiungibili solo in barca.

Cosa vedere nei dintorni

Non solo Mugoni: nei dintorni di questa spettacolare spiaggia della Sardegna, sono tante le altre spiagge imperdibili, come le spiagge di Capo Caccia, la Bombarde, il Lazzaretto, il Lido ‘cittadino’ e la spiaggia di Maria Pia. Vale la pena anche una sosta a Cala Dragunara, punto di partenza del battello che conduce alla Grotta di Nettuno, ma vi consigliamo anche di esplorare le cale lungo il tragitto per Bosa, come la bellissima Cala Bona.

Oltre al mare, i dintorni di Mugoni offrono anche altri tipi di esperienze: ad esempio, qui potete anche scoprire i resti archeologici di età nuragica e pre-nuragica al Villaggio di Sant’Imbenia e le famose Nuraghe Palmavera. Queste ultime testimoniano l’eccezionale maestria della misteriosa civiltà nuragica: il complesso è realizzato con blocchi di calcare e arenaria e comprende un nucleo centrale con due torri, un antemurale e le capanne di un villaggio. Sant’Imbenia, invece, è il più antico scalo marittimo fenicio dell’Isola. A breve distanza si trovano i resti di una villa romana con stanze decorate e un impianto termale a nord.

Come raggiungere la Spiaggia di Mugoni

Per iniziare il viaggio verso questa destinazione da sogno, è consigliabile partire da Alghero: da qui si può imboccare la strada principale che conduce verso nord lungo la costa. Proseguendo lungo questa strada panoramica, si potrà godere di splendide vedute sul mare e sulla campagna circostante.

Dopo circa 15 chilometri dalla partenza, si incontrerà un bivio che indica la direzione per la spiaggia di Mugoni. Da qui, invece, si dovranno seguire le indicazioni e procedere lungo una strada circondata da una natura incontaminata – la riconoscerete subito. Il percorso verso Mugoni offre panorami mozzafiato e permette ai visitatori di immergersi completamente nella bellezza selvaggia della Sardegna prima di restare a bocca aperta dinanzi al mare azzurrissimo del luogo.

Categorie
Idee di Viaggio litorali mare Sardegna vacanza natura Viaggi

Spiaggia di Scivu, perla incontaminata della Sardegna

Paradiso incontaminato, Scivu è una tappa imperdibile per chiunque visiti la Sardegna: questa straordinaria spiaggia si estende per tre chilometri con una distesa di sabbia finissima e soffice, tanto delicata da essere chiamata ‘parlante‘ per il suono melodioso che produce sotto i passi. Solo una piccola scogliera interrompe la striscia dorata, che appare infinita.

Alle sue spalle, le dune si alzano dolcemente, punteggiate da ginepri, lentischi, ginestre e gigli di mare, un mosaico naturale che incanta i sensi. Tutt’intorno, rocce rossastre coperte da una fragrante coltre di macchia mediterranea che si estende dalle montagne fino al mare.

Scivu è uno dei tratti più incantevoli della Costa Verde, nel territorio di Arbus, Medio Campidano. Un luogo isolato (seppur molto frequentato in estate), lontano dai centri abitati e immerso nella natura incontaminata, difficile da raggiungere, ma proprio per questo ancor più affascinante. Qui, la bellezza selvaggia e la tranquillità danno vita un’esperienza unica, un vero rifugio per chi è alla ricerca della pace assoluta.

Spiaggia di Scivu, uno scenario di rara suggestione

Scivu deve il suo nome allo scivolo naturale che conduce al mare, una gigantesca duna che dalla parete rocciosa attraversa la spiaggia. Le acque cristalline, in un incantevole mix di verde smeraldo, azzurro e blu, riflettono la purezza di tale angolo incontaminato mentre il fondale sabbioso vicino alla riva si trasforma in un paesaggio variegato più al largo, con canaloni, banchi di sabbia e rocce sparse, assolute meraviglie per gli appassionati di snorkeling e diving, popolate da una ricca fauna marina, tra cui mormore, orate, spigole, ombrine e ricciole.

Inoltre, quando il vento soffia costante, Scivu diventa il paradiso per il surf da onda, il windsurf e il kitesurf, attirando surfisti anche durante l’inverno. Tuttavia, il mare della Costa Verde, spettacolare e selvaggio, è raramente calmo e va affrontato con rispetto e cautela.

L’atmosfera è suggestiva tutto l’anno e in ogni momento della giornata, ma è al tramonto che rivela il suo lato più seducente: il sole calante tinge la sabbia e le pareti rocciose di un rosso intenso, creando un quadro naturale mozzafiato.

Il litorale è altresì parte di un’oasi WWF, che rientra nel Parco geominerario della Sardegna e nei siti di interesse comunitario di Capo Pecora e del sistema dunale Scivu-Piscinas, un’area di 600 ettari in totale dove potreste avere la fortuna di avvistare il cervo sardo che si aggira tra la vegetazione. L’oasi comprende una sughereta di 150 ettari, sorvolata da falchi pellegrini, gheppi e poiane.

A nord, Scivu è delimitata dalle dune di Piscinas, un abbagliante deserto giallo-ocra modellato dal vento, di cui rappresenta la naturale prosecuzione verso sud. Lo scenario è simile, sebbene a Piscinas le dune si spingano fino all’entroterra. Insieme, Scivu e Piscinas condividono il primato di essere i tratti più belli della Costa Verde, due gemme naturali che emozionano e ispirano.

I servizi e come arrivare

La spiaggia è raggiungibile percorrendo la SS 126 in direzione di Guspini. Una volta arrivati ad Arbus, si prende la strada per Fluminimaggiore, seguendo le indicazioni per Scivu. Il percorso si snoda attraverso un tratto montagnoso tra panorami incredibili, prima di scendere verso la costa.

Nonostante sia selvaggia e incontaminata, Scivu offre una serie di servizi che rendono la visita confortevole. Troverete un ampio parcheggio a pagamento, adatto anche per i camper, che permette di lasciare il veicolo in sicurezza. Un bar e punto di ristoro sono a disposizione per rinfrescarsi e gustare uno spuntino, mentre il noleggio di ombrelloni, sdraio e patini garantisce un relax totale sotto il sole sardo.

Si tratta della meta perfetta per una giornata a stretto contatto con la natura, laddove le onde del mare, il vento tra le dune e il profumo della macchia mediterranea creano un’esperienza indimenticabile.

Categorie
mare Notizie Sardegna spiagge Viaggi viaggiare

Estate in Sardegna 2024: queste le spiagge a numero chiuso

Tutelare i paradisi naturali ed evitare il sovraffollamento è fondamentale in un’isola come la Sardegna, dove il record di turisti aumenta anno dopo anno, insieme alla necessità di preservarne le bellezze. Per questo motivo, durante l’alta stagione molte spiagge sono a numero chiuso e, per accedervi, sarà necessario prenotare e pagare un costo d’ingresso. In questa guida vi offriamo una panoramica completa con tutte le spiagge ad accesso limitato in Sardegna per la stagione 2024.

Cala Goloritzé, Baunei

Cominciamo da una delle spiagge più belle della Sardegna, riconosciuta da Lonely Planet tra le 100 spiagge più belle al mondo: Cala Goloritzé a Baunei. Raggiungerla è di per sé un’esperienza perché sarà necessario percorrere un trekking in discesa all’andata e in salita al ritorno, quindi organizzatevi con cura. L’accesso è limitato a 250 persone al giorno, l’ingresso si prenota attraverso l’app “Heart of Sardinia” a partire dalle 72 ore fino a un minuto prima dell’arrivo e il biglietto costa 7 euro.

Cala Coticcio, arcipelago della Maddalena

Mare turchese, sabbia finissima, rocce granitiche rosate e macchia mediterranea: stiamo parlando di Cala Coticcio, la perla situata nell’arcipelago della Maddalena. Considerata una delle calette più belle del parco, è sottoposta a massima tutela ambientale e per questo ad accesso limitato. Massimo 60 persone al giorno possono godersi la sua bellezza, la prenotazione va fatta sul sito ufficiale del Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena e il costo d’entrata è di 3 euro. Un’altra cosa importante da ricordarvi è che, per accedervi, dovete necessariamente essere accompagnati da una guida ambientale autorizzata.

Lu Impostu e Cala Brandinchi, San Teodoro

Anche le splendide spiagge di Lu Impostu e Cala Brandinchi, situate nella zona di San Teodoro, saranno a numero chiuso. Famose per le loro acque cristalline e la spiaggia di sabbia bianca, queste due location sono collegate tra loro da un semplice sentiero. Molto gettonate e particolarmente affollate, è stato necessario inserirle tra le spiagge a numero chiuso: per accedervi dovete scaricare l’app “San Teodoro” e prenotare 24 ore prima, scegliete una delle due spiagge e pagate online il biglietto d’ingresso di 2 euro. Se state alloggiando in una struttura della zona, scegliete l’opzione ‘ospite strutture ricettive’ e pagherete 1 euro.

Cala Brandinchi Sardegna

Fonte: iStock

La meravigliosa spiaggia di Cala Brandinchi

La Pelosa, Stintino

Considerata un vero e proprio paradiso del Mediterraneo, la spiaggia La Pelosa a Stintino continua ad essere una delle più amate dai turisti che scelgono la Sardegna come meta delle proprie vacanze. Non stupisce, quindi, che anche lei faccia parte delle spiagge a numero chiuso anche per la stagione 2024. Per godervi il suo paesaggio dovrete prenotare sul sito ufficiale, l’entrata costa 3.50 euro ed è valida dalle 08:00 alle 18:00 (prima e dopo questo orario l’accesso è gratuito). Ricordatevi di portare con voi una stuoia per preservare la sabbia e che il parcheggio vi costerà 2.50 euro all’ora.

Punta Molentis e Porto Sa Ruxi, Villasimius

Situata nella costa sud-orientale della Sardegna, la spiaggia di Punta Molentis a Villasimius è una vera e propria cartolina. Acque cristalline, sabbia candida e fine, circondata da rocce granitiche: un sogno a occhi aperti. Anche Porto Sa Ruxi, situata nella stessa zona, lascia senza fiato grazie al contrasto del mare e della macchia mediterranea. Per prenotare l’accesso a queste spiagge vi basterà entrare nel sito ufficiale e pagare 1 euro di biglietto, mentre il costo del parcheggio è di 10 euro. Per ammirare Punta Molentis al meglio e scattare una fotografia perfetta, vi consigliamo di percorrere un breve trekking che vi condurrà al punto panoramico.

Rena Bianca, Santa Teresa di Gallura

A pochi passi dal centro del paese si trova una spiaggia dai colori abbaglianti grazie alla sua spiaggia bianchissima, dalla quale prende il nome. Incastonata da falesie e profumata dalla macchia mediterranea, la spiaggia di Rena Bianca si è aggiudicata più volte il riconoscimento ‘Bandiera Blu’ e, come tante altre, anche lei è a numero chiuso. L’accesso è limitato a 1015 persone e, seppur la prenotazione non sia obbligatoria, consigliamo comunque di richiederla sul sito ufficiale e di pagare online l’ingresso di 3,50 euro.

Le Piscine, Cannigione

Molto rinomata nel territorio gallurese è la spiaggia Le Piscine di Cannigione. Per raggiungerla sarà necessario percorrere un breve sentiero: una volta arrivati vi ritroverete in una baia immersa nella natura e riparata da tutti i venti. Dal 2024, per tutelarne la bellezza, è stata inserita nelle spiagge a numero chiuso. Solo 80 persone al giorno possono accedervi previa prenotazione online a partire da 72 ore prima e con pagamento di biglietto del costo di 6 euro. Non dimenticate il telefono o la prenotazione perché all’ingresso della spiaggia vi verrà richiesto l’apposito QR.

Oasi Biderosa, Orosei

L’Oasi di Biderosa è un paradiso situato nel golfo di Orosei e, da anni, a numero chiuso per salvaguardarne l’incredibile bellezza. Potete accedervi sia a piedi che con l’auto e la moto previa prenotazione sul sito ufficiale: il biglietto per entrare con l’auto è di 15 euro + 1 euro a persona, con la moto 10 euro mentre con la bici l’entrata è gratuita.

Oasi Biderosa Sardegna

Fonte: iStock

Spiaggia nell’Oasi di Biderosa
Categorie
Cagliari Idee di Viaggio mare mete storiche Sardegna siti archeologici spiagge Viaggi

Cosa vedere a Pula, gioiello nella costa Sud della Sardegna

In uno dei tratti costieri più belli della Sardegna meridionale, nella cosiddetta “costa del Sud”, sorge la piccola cittadina di Pula.

Si trova a circa 30 chilometri da Cagliari, il capoluogo sardo, ed è il punto di partenza ideale per esplorare le incantevole spiaggi della Sardegna meridionale, oltre che siti archeologici ed importanti come Nora. Il Borgo di Pula è incastonato fra la catena montuosa del Sulcis, in una piccola pianura, ed è facilmente raggiungibile da Cagliari, dal porto o dall’aeroporto, in quanto ben collegata con la città.

Si tratta della destinazione perfetta per chi vuole scoprire questo lato della Sardegna e vivere una vacanza godendo delle sue bellezze, del suo patrimonio storico, ma anche culturale e gastronomico. Ma cosa vedere e cosa fare a Pula?

Le spiagge di Pula, angoli sul mare imperdibili

La Sardegna, si sa, è una terra famosa per il suo mare limpido, considerato fra i più belli del mondo, e le sue famose spiagge, uniche e circondate dal verde della macchia mediterranea. La parte meridionale dell’isola, sopratutto qui, nei pressi di Pula, ha molto da offrire in questo senso.

Una delle attrazioni principali di Pula, infatti, è la spiaggia di Santa Margherita di Pula, lunga ben dieci chilometri, dove poter trovare un paesaggio variegato ed imperdibile, che presenta un alternarsi di sabbia fine e scogliere rocciose. La spiaggia è, grazie a queste caratteristiche, l’ideale per chi ama fare lunghe passeggiate, godendosi tramonti mozzafiato. È anche la spiaggia perfetta per chi vuole praticare sport acquatici come lo snorkeling, grazie alle sue acque chiarissime, oppure windsurf, grazie alle correnti che colpiscono questa parte della costa sarda. Inoltre, Santa Margherita di Pula, è anche la location del famoso programma televisivo Temptation Island.

Infine, per chi è alla ricerca di un luogo più tranquillo e lontano dalla folla, nei pressi di Pula si trova anche la spiaggia di Su Guventeddu. Questa spiaggia è caratterizzata da un’atmosfera più intima e rilassata rispetto le altre e con le sue acque calme e poco profonde, è l’ideale per le famiglie con bambini che vogliono passare una piacevole giornata al mare.

Molto conosciuta è anche la spiaggia di Nora, famosa per le sue acque cristalline e la spiaggia di sabbia fine dorata, che crea un contrasto unico agli occhi dei visitatori, ben attrezzata e con tutti i servizi che una buona giornata al mare richiede. Questa spiaggia, inoltre, si trova a pochi passi dell’area archeologica di Nora.

Storia e cultura nella Sardegna meridionale

La Sardegna è una terra ricca, sia dal punto di vista naturale, con i suoi paesaggi unici nel mondo, sia dal punto di vista storico, con siti e reperti storici dei diversi popoli che abitarono questa isola nel cuore del Mar Mediterraneo.

Il sito archeologico di Nora ed il teatro romano

A prova di ciò, è possibile visitare il sito archeologico di Nora che permette ai turisti di fare un vero e proprio tuffo nella storia antica di questa terra. La città di Nora, infatti, venne fondata dall’antico popolo dei Fenici, addirittura nell’ottavo secolo a.C. ed in seguito divenne un’importante città dell’impero romano.

Le rovine sono ben conservate e si distinguono templi, terme, mosaici dalla bellezza unica e l’antico teatro romano. Quest’ultimo viene considerato l’attrazione principale del sito ed ancora oggi, nel periodo estivo, questo teatro viene utilizzato per spettacoli culturali, che prendono vita nella suggestiva cornice delle rovine, per rassegne teatrali, come “la notte dei poeti” o addirittura per eventi di fama internazionale, come la sfilata itinerante di Dolce & Gabbana, tenuto all’interno di questo sito archeologico.

Visita nel centro storico del borgo di Pula

Oltre al parco archeologico di Nora, una visita del centro storico del piccolo borgo sardo è quasi d’obbligo. Camminare fra le piccole vie di Pula è un’esperienza affascinate, grazie alle sue strette e antiche viuzze acciottolate, ma anche le sue piazzette e le piccole case tipiche colorate, in grado di riflettere il fascino tipico dei borghi della Sardegna.

Fra gli edifici storici di questo centro, spicca la Chiesa di San Giovanni Battista, che venne costruita nel 1889 e che conserva ancora oggi pregevoli dipinti dell’epoca al suo interno. Oppure, poco lontano dal centro storico di Pula, si può visitare Villa Santa Maria, un bellissimo monumento in stile neoclassico, progettato anche questo nel diciannovesimo secolo, dall’architetto cagliaritano Gaetano Cima, che rappresenta un’importante testimonianza del passato nobiliare del borgo.

Le torri di avvistamento a difesa di Pula

Nei pressi di Pula si trovano anche numerosi torri di avvistamento, che vennero costruite in passato sulla costa con l’obiettivo di difendere l’isola e la città di Pula contro gli attacchi e le incursioni dei pirati. Le più importanti e tutt’ora visitate dai turisti sono la Torre di Cala d’Ostia, situata sull’omonimo promontorio di Cala d’Ostia, la Torre di San Macario, sull’isola, appunto, di San Macario e a poche centinaia di metri dalla costa, e la Torre di Coltellazzo, conosciuta anche come Torre di Sant’Efisio, in contatto visivo con le precedenti torri. Visitando queste torri sarà possibile godere di una vista unica ed imperdibile delle coste uniche di Pula.

Torre del Castellazzu, una delle torri di avvistamento nei pressi di Pula, che si affaccia sul mare azzurro al tramonto

Fonte: iStock

Torre del Coltellazzu, antica torre di avvistamento a Pula

Pula e dintorni per gli amanti della natura

Per coloro che sono alla ricerca di avventure ed attività all’aria aperta, una delle destinazioni naturalistiche più belle e notevoli nei pressi di Pula è la foresta di Is Cannoneris. È una delle formazioni più estese dell’intero Mediterraneo, oltre che essere un’importante sito di conservazione e protezione per animali come il cervo sardo, ma anche falchi, aquile reali o cinghiali.
In questa foresta sono presenti numerosi escursioni che possono essere effettuate sia a piedi, che in mountain bike e che permettono di ammirare il paesaggio incontaminato circostante.

Un’altra meta interessante per gli escursionisti è la foresta di Pixina Manna, un’area situata a breve distanza dal borgo di Pula. È possibile trovare numerosi sentieri che attraversano la ricca vegetazione di questa foresta e che portano i camminatori alla scoperta di querce secolari, fiumi e cascate, per un’esperienza nella natura sarda sicuramente indimenticabile.

Pula, nel sud della Sardegna, è una di quelle destinazioni che sa come rubare il cuore di chi la visita e creare ricordi indelebili, sia per chi è alla ricerca di mare e relax, ma anche per tutti coloro che vogliono scoprire l’affascinante storia di questa area della Sardegna e non solo.

Categorie
Idee di Viaggio Lagune mare Sardegna Viaggi

Porto Pino, il paradiso della Sardegna tra mare, dune, lagune e pineta

Cosa succede quando dune di sabbia finissima incontrano le tonalità azzurre del mare e il verde della macchia mediterranea? Nasce un paesaggio paradisiaco che non poteva essere in altro luogo se non in Sardegna. Tutto questo avviene a Porto Pino, nel basso Sulcis, nel sud-ovest dell’isola. Alle spalle di questo luogo incantato si trova la pineta che da il nome alla spiaggia, un riparo naturale perfetto dalla calura estiva: qui tutto profuma di mare, ginepro e rosmarino.

La baia ricade per tre quarti nel territorio sulcitano di Sant’Anna Arresi, un grazioso borgo di poco più di 3000 abitanti che vanta una particolarità: un nuraghe posizionato proprio nel centro del paese. Questa potrebbe essere la vostra base perfetta per scoprire Porto Pino, le sue spiagge e i dintorni, tra bellezze caraibiche, ma anche enogastronomiche. D’altronde è quasi impossibile andare in Sardegna e non provare le specialità tipiche di questa terra millenaria, accompagnate dai migliori vini del territorio, in questo caso il rinomato Carignano del Sulcis.

Questi i nostri consigli per trascorrere una vacanza indimenticabile a Porto Pino e in Sardegna.

Le spiagge di Porto Pino

È ovvio che chiunque organizzi una vacanza in Sardegna non veda l’ora di tuffarsi nelle sue acque cristalline. Se poi il mare è quello di Porto Pino, i viaggiatori fanno giusto in tempo a lasciare la valigia in albergo che si dirigono subito verso l’insenatura che, lunga oltre 6 chilometri, comprende 3 spiagge distinte. La prima è lunga 600 metri ed è compresa tra argini rocciosi; la seconda, caratterizzata da due chilometri di sabbia bianca, è la meno frequentata ed è incastonata fra la pineta e gli stagni di Maestrale e is Brebeis (Le Pecore); infine, la terza è quella più bella, la spiaggia da cartolina che avete sognato durante i freddi mesi invernali: is Arenas Biancas, un luogo di una bellezza rara conosciuto semplicemente come Le Dune.

Questa parte del litorale è accessibile solo d’estate perché, sfortunatamente, ricade nell’area del poligono militare di Teulada. La vicinanza alla base, in questo caso fortunatamente, non ha rovinato l’unicità del territorio: quello che si aprirà a voi è un paesaggio abbagliante composto da morbide colline sabbiose che raggiungono i trenta metri d’altezza. Sull’arenile troverete stabilimenti e servizi per ogni esigenza, dove per esempio noleggiare sdraio e ombrelloni, oltre che punti ristoro, mentre a pochi chilometri ci sono strutture ricettive e ristoranti perfetti per un pranzo più sostanzioso.

Spiaggia is Arenas Bianca Porto Pino

Fonte: iStock

Le dune di sabbia sulla spiaggia di is Arenas Bianca

Le altre spiagge da sogno nei dintorni

Non solo Porto Pino, se volete scoprire i dintorni ci sono tante altre spiagge pronte a conquistarvi. Guidando verso sud troverete Porto Zafferano, compresa nell’area militare e accessibile solo via mare nei mesi di luglio e agosto, quindi un luogo stupendo e isolato. Proseguendo incontrerete l’incantevole Porto Tramatzu, amata per i suoi colori abbaglianti e per il fondale basso e, infine, la magica Tuerredda, un altro angolo caraibico e molto spesso considerata una spiaggia simbolo dell’isola insieme alla Pelosa di Stintino.

Custodita all’interno di un’insenatura fra Capo Malfatano e Capo Spartivento, la spiaggia di Tuerredda vanta una palette di colori splendida tra l’azzurro intenso del mare e il verde degli arbusti che la circondano. Arrivarci è di per sé un’esperienza perché dovrete percorrere la strada panoramica della Costa Sud (strada provinciale 71), ossia 25 chilometri di paesaggi talmente belli da togliere il fiato. Fortunato chi non sta guidando e può godersi questo panorama dal finestrino!

Il borgo di Sant’Anna Arresi

Il tratto costiero di Porto Pino fa parte del borgo di Sant’Anna Arresi, un piccolo paese divenuto famoso proprio grazie alle spiagge nei dintorni. Dopo una rilassante giornata al mare, andate a fare una passeggiata tra le sue stradine per raggiungere l’attrazione principale: il nuraghe situato proprio nella piazza centrale del borgo. È attorno a questo nuraghe che, nel XVIII secolo, nacque il nucleo originario di case rurali che a poco a poco diedero forma all’abitato che potete vedere oggi. Risalente al periodo del Bronzo Medio (XV-XIV secolo a.C.), è composto da due torri unite da mura che racchiudono un cortile.

La piazza in cui sorge il nuraghe ospita un evento estivo imperdibile se capitate a Sant’Anna Arresi all’inizio di settembre: stiamo parlando de ‘Ai Confini tra Sardegna e Jazz‘, un festival jazz nato nel 1985 e che ospita numerosi musicisti nazionali e internazionali.

Le specialità da provare nel Sulcis

Oltre a fare scorta di pesce fresco e di bottarga, che qui nel Sulcis non manca mai, una specialità che non potete assolutamente perdere è il vino. Una tappa d’obbligo quando siete a Porto Pino è Cantina Mesa, rinomata per la produzione di vini di alta qualità prodotti con cura e amore per la propria terra. Qui potrete acquistare sia Vermentino che Carignano, oltre che godere della posizione stessa della cantina, situata in un luogo suggestivo, adagiata su un pendio e circondata da vigneti.