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Le migliori piscine all’aperto di Roma

Per chi decide di passare l’estate in città, passare una giornata in piscina può essere la soluzione giusta per combattere il caldo estremo o per passare una giornata rilassante. Soprattutto a Roma, dove le temperature elevate sono molto frequenti durante l’estate. Nella capitale italiana esistono numerosi impianti acquatici all’aperto, ideali sia per nuotatori provetti, sia per chi è alla ricerca di un luogo rilassante. Ecco una lista delle 10 piscine all’aperto più belle di Roma.

Il Club Lanciani

Il Club Lanciani di Roma è un centro fitness specializzato, situato nella zona nord di Roma, a Pietralata. In questo centro si trova una piscina all’aperto, semi-olimpionica. L’ingresso ha prezzi variabili: passa dai 13,50€ per gli adulti e 8€ per i bambini durante la settimana, ai rispettivi 18€ e 10€ del fine settimana, incluso l’utilizzo di ombrelloni. Oltre alla piscina, al Club Lanciani è possibile trovare una vasta gamma di attrezzature per il fitness ed i corsi di gruppo. Caratteristiche che rendono questo luogo ideale per chi desidera mantenersi in forma nella Capitale durante il periodo estivo.

La piscina del New Green Hill

Per chi è alla ricerca di una soluzione ideale per scappare dal caos cittadino di Roma, la piscina New Green Hill è la scelta giusta. Si trova a Nord della città, nei pressi del quartiere Tufello. Si tratta di un centro sportivo presso il quale è possibile passare la giornata godendo del fresco della piscina estiva, ma anche praticare diversi sport, come tennis, arti marziali e triathlon, mentre per i più piccoli c’è la possibilità di seguire i centri estivi. Il prezzo di ingresso, per l’intera giornata, è di 20€ compreso di ombrello, 15€ senza ombrellone, 6€ per i bambini dai 4 a 10 anni e gratis per i più piccolini. La struttura è particolarmente apprezzata per la sua atmosfera accogliente e familiare.

Il Circolo Valentini, nel cuore della Riserva Naturale della Marcigliana

Il Circolo Valentini, nato nel 1982 a Roma, permette di passare una giornata e nuotare nella piscina immersi nella natura della Riserva Naturale della Marcigliana. È una soluzione più lontana dal centro cittadino rispetto le strutture precedenti, ma dà la possibilità ai visitatori di staccare dal caos cittadino della Capitale. È possibile giocare a tennis in questo circolo, ma anche a padel oppure allenarsi in palestra. Inoltre, è presente un ristorante/pizzeria.

Il prezzo di ingresso varia dai 13€ dei giorni feriali, fino ai 20€ dei giorni festivi, per l’intera giornata.

La piscina olimpionica dell’EUR: Piscina delle Rose

Al Club Piscina delle Rose è possibile nuotare in una piscina olimpionica a cielo aperto. Si trova nel quartiere dell’EUR di Roma, nei pressi del lago omonimo del quartiere. Si tratta di una piscina lunga 50 metri, ideale per gli amanti della disciplina. Questo centro è noto per la qualità dei servizi offerti, compresi un bar ed un’area ristoro al suo interno.

Parco del Foro Italico

Il famoso Parco del Foro Italico ospita una delle piscine più conosciute e storiche di Roma. Si trova nelle vicinanze dello Stadio Olimpico di Roma ed è parte di un complesso sportivo dall’importanza storica e culturale riconosciuta anche dal punto internazionale. Qui è possibile nuotare in una vasca olimpionica, che ha visto allenarsi campioni internazionali.

Forum Sport Center, non solo piscine a cielo aperto

Il Forum Sport Center di Roma è uno dei centri sportivi più grandi della capitale. Venne costruito nel 1990 ed al suo interno ospita, oltre a cinque piscine, diverse palestre, indoor ed outdoor, ma anche campi da tennis, da padel e diversi altri sport, oltre che diversi corsi di gruppo. La piscina all’aperto è uno degli elementi principali di questo centro, con una lunghezza di 25 metri. Queste caratteristiche rendono il Forum Sport Center il luogo ideale per chi desidera combinare il nuoto con altre attività sportive.

Nella capitale è possibile trovare una vasta gamma di piscine all’aperto, per tutte le esigenza e per tutti i budget. Queste piscine possono trasformarsi nella soluzione ideale non solo per i cittadini romani alla ricerca di relax e riparo dalle calde temperature estive, ma anche per chi vuole rinfrescarsi dopo giornate intense alla scoperta della città di Roma.

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Estate difficile per Italo e Trenitalia tra ritardi e cambio di orari: le tratte coinvolte ad agosto

Quando tutti aspettano agosto e le ferie tanto desiderate per rilassarsi e andare in vacanza, c’è sempre un imprevisto a rompere l’entusiasmo. Chi viaggerà con l’Alta Velocità per raggiungere le proprie destinazioni sarà costretto ad abbracciare il concetto di ‘vita lenta’ tanto amato di questi tempi perché sia Italo che Trenitalia hanno modificato la programmazione degli orari di diverse corse, con tempi di percorrenza più lunghi.

Le tratte più colpite sono quelle di Torino-Milano-Venezia, la linea Milano-Bologna e la Direttissima Roma-Firenze. Per la tratta Milano-Bologna, per esempio, sono previsti tempi di viaggio aumentati fino a due ore dal 12 al 18 agosto, ossia quando la linea sarà parzialmente interrotta a causa dei lavori di potenziamento strutturale sulla rete.

Se luglio non è stato il migliore dei mesi per quanto riguarda i viaggi in treno, tra incendi, guasti, fughe di gas e cantieri che hanno provocato ritardi e cancellazioni, anche agosto si prospetta un mese difficile. Inoltre, sono previste anche delle interruzioni sui valichi alpini che si ripercuoteranno soprattutto sull’offerta dei collegamenti transfrontalieri.

Le tratte interessate dai ritardi

Queste sono le tratte coinvolte dai ritardi provocati dai lavori di potenziamento strutturale che hanno costretto Italo e Trenitalia ad apportare delle modifiche sugli orari delle linee.

Torino-Milano-Venezia

Trenitalia ha comunicato che, da oggi al 20 agosto, la circolazione sarà sospesa tra Verona Porta Nuova e Vicenza. Le Frecce, come anche gli Eurocity e gli Euronight saranno deviati tra Verona e Padova via Bologna con un aumento dei tempi di percorrenza fino a 120 minuti. Anche i treni Regionali non saranno esenti dai cambiamenti. Per quanto riguarda Italo, invece, la compagnia aggiunge che, dal 21 al 26 agosto, tutti i treni potranno subire ritardi fino a 25 minuti. Questi cambiamenti sono causati dai lavori relativi alla realizzazione della linea AV/AC Milano-Venezia.

Milano-Bologna

Anche per la linea Milano-Bologna, i viaggiatori devono tenere a mente le date dal 12 al 18 agosto, durante le quali la tratta sarà parzialmente interrotta e i tempi di viaggio aumenteranno fino a 120 minuti. Dal 19 al 25 agosto, invece, sulla linea ci sarà solo una riduzione della velocità. Queste modifiche interessano soprattutto i treni Frecciarossa sulla tratta Torino-Milano-Roma-Napoli-Salerno con allungamenti delle percorrenze e cancellazioni. Tre treni tra Intercity e Intercity Notte delle relazioni Milano/Firenze-Roma/Siracusa e viceversa saranno invece deviati sulla linea convenzionale tra Orvieto e Chiusi.

Firenze-Roma

Per quanto riguarda la Direttissima Firenze-Roma, questa sarà interrotta dal 12 al 23 agosto nella tratta Chiusi-Orvieto per l’impermeabilizzazione del viadotto Paglia. Dal 24 al 25 agosto, invece, sono previste riduzioni di velocità. Nei giorni 24 e 25 agosto, sulla Direttissima ci saranno rallentamenti da 5 fino a 60 minuti a seconda del treno.

Le altre linee coinvolte

Un’altra linea interessata dai lavori sarà quella di Bologna-Prato, per la quale è prevista un’interruzione continuativa di linea fino all’8 settembre nella tratta Pianoro-San Benedetto. Durante questo periodo, i treni saranno cancellati e i passeggeri potranno percorrere la tratta con i bus sostitutivi. Consigliamo di restare aggiornati perché sono previste modifiche di orario in alcune tratte, mentre per alcuni treni Intercity e Intercity Notte è prevista la deviazione via Falconara o via Tirrenica Nord.

Sulle linee Milano-Domodossola e Domodossola-Iselle, invece, saranno cancellati tutti i collegamenti Eurocity da Domodossola a Milano e viceversa e sostituiti con bus tra Milano e Domodossola. Tra Milano, Losanna e Ginevra dal 9 al 30 agosto, mentre sulla Milano-Domodossola fino all’8 settembre.

Possibilità di rimborso e riprogrammazione del viaggio

I viaggiatori italiani interessati dalle modifiche descritte in questo articolo, afferma Trenitalia, sono stati informati dai cambiamenti tramite mail e sms. Nei casi di ritardi maggiori di 60 minuti o cancellazioni/limitazioni, ai clienti è stata offerta la possibilità di riprogrammare il viaggio o di rinunciarvi ottenendo il rimborso integrale del titolo di viaggio acquistato.

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Roma come non l’avete mai vista, l’evento imperdibile

Per una settimana, dall’1 all’8 agosto, alcune delle più belle terrazze romane, con le loro viste panoramiche e le atmosfere suggestive, si trasformano in spazi di incontro e creatività, dove l’arte e la cultura dialogano con la storia. A Roma torna il Festival Altre Piazze, durante il quale dieci location disseminate dal centro alla periferia accoglieranno i visitatori con installazioni, workshop, videoart, mostre, visite multimediali e racconti sonori.

Scoprire Roma da una prospettiva unica

Un modo insolito e originale di scoprire luoghi inediti di Roma altrimenti non accessibili e nello stesso tempo un’occasione imperdibile per ammirare la capitale da una prospettiva diversa e di vivere esperienze uniche. “Le terrazze romane – spiega la direttrice della manifestazione Laura Calderoni – non sono solo spazi in quota, ma veri e propri affacci sulla storia, luoghi da cui è possibile scoprire la stratigrafia di Roma tra passato e presente in una cornice architettonica unica”.

In particolare, tre delle terrazze più suggestive della città si trasformeranno in vere e proprie gallerie a cielo aperto, grazie a un progetto che unisce arte, architettura e installazioni site-specific create da artisti e architetti di fama.

Terrazza dei Laboratori del Teatro dell’Opera al Circo Massimo: un’immersione nel “Selvatico”

La maestosa Terrazza dei Laboratori del Teatro dell’Opera al Circo Massimo si anima con “A radical bend”, un’installazione che invita il pubblico a un’immersione nella natura selvaggia. Realizzata da un team di artisti e artigiani, tra cui Luigi Castelli Gattinara e Davide Paterna, l’opera dialoga con l’architettura industriale della terrazza, creando un contrasto affascinante tra passato e presente. All’interno della grande capriata in cemento armato, scene ispirate al tema del “Selvatico” prenderanno vita grazie alle maestranze dei laboratori del Teatro dell’Opera di Roma.

Terrazza della Scuola Trento e Trieste: un viaggio nel cosmo

Sulla Terrazza della Scuola Trento e Trieste, circondata da splendide cupole romane, l’artista Stanislao Cantono di Ceva e lo studio Piano B Architetti Associati ci invitano a un viaggio nel cosmo. Un’installazione audiovisuale coinvolgente, caratterizzata da sfere fluttuanti e interattive, ci proietta in un paesaggio sonoro suggestivo. Il sound design, curato da Stanislao Cantono di Ceva e Giorgia Dal Bianco, completa l’esperienza immersiva.

Terrazza della Fondazione Scelsi: un’esperienza multisensoriale

La Terrazza della Fondazione Scelsi, con la sua vista mozzafiato sui Fori Imperiali e la Domus di Tiberio, diventa lo scenario di un’esperienza multisensoriale unica. Grazie alla collaborazione tra Laura Calderoni, Leonardo Zaccone e Andrea Graziani, il pubblico sarà coinvolto in un percorso che stimola la vista, l’udito e l’olfatto. Un’occasione per riscoprire la bellezza della città attraverso i sensi.

Nel corso della settimana sarà possibile visitare anche altre location, tra cui le terrazze del Palazzo Fao, del Mausoleo di Romolo al Casale Torlonia, del Palazzo Rhinoceros progettato da Jean Nouvel per Alda Fendi, di Palazzo Mazzoni che offrirà una vista sulla parte orientale della Garbatella, del Liceo Avogadro con una visita astronomica serale con telescopi, del Palazzo Inail affacciata su piazza Venezia, di Palazzo Wedekind.

Il Festival Altre Piazze, completamente gratuito, è un progetto curato e organizzato dall’Associazione Open City Roma / Open House Roma da un’idea di Luigi Castelli Gattinara, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura.

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I migliori 10 film che sono stati girati a Roma

Roma, la nostra bellissima Capitale, è da sempre la protagonista di alcuni tra i film più belli del cinema, italiano e internazionale. Nel corso degli anni, infatti, sono stati in tanti i registi che hanno scelto (e che continuano a scegliere) la Città Eterna come set di alcune bellissime pellicole, che vanno dai capolavori del Neorealismo alla commedia all’italiana, fino a produzioni ben più recenti. Lungometraggi che ci hanno regalato, spesso, uno spaccato inedito della Capitale, e che ci hanno portato a scoprire incantevoli monumenti storici, piazze e vicoli che lasciano senza fiato. Noi di SiViaggia abbiamo deciso di selezionare per voi i 10 dei migliori film girati a Roma.

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I migliori film degli anni ’40, ’50 e ’60

È davvero complesso scegliere i migliori film girati a Roma tra gli anni ’40, ’50 e ’60, perché è proprio in questo lungo periodo che il cinema ha visto comparire sui suoi schermi dei capolavori davvero intramontabili. La Città Eterna, infatti, si rivela da sempre l’ambientazione ideale per ogni genere di pellicola.

“La Dolce Vita”

La Dolce Vita” è un film del 1960 diretto da Federico Fellini e con attori del calibro di Marcello Mastroianni, Anita Ekberg e Anouk Aimée. Impossibile dimenticare il famossissimo “Marcello come here!”, frase iconica di uno dei più grandi capolavori di tutti i tempi.

Il film è ambientato in una Roma patinata e scintillante e che mostra delle location che sono una più bella dell’altra. Tra le riprese più straordinarie non possiamo non menzionare la celebre scena del bagno nella Fontana di Trevi, ancora oggi una delle più suggestive del cinema mondiale.

Sono tantissimi i luoghi di Roma che si possono scovare nel film, ma tra i più noti ci sono:

  • Piazza San Pietro;
  • Via Vittorio Veneto;
  • Piazza del Popolo;
  • Fontana di Trevi;
  • Terme di Caracalla;
  • Parco degli Acquedotti.

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“Roma Città Aperta”

Roma Città Aperta” risale al 1945 e vede alla regia Roberto Rossellini, che ha guidato incredibili attori come Anna Magnani e Aldo Fabrizi. È considerato un capolavoro del Neorealismo italiano, al punto che è stato nominato agli Oscar e premiato al Festival di Cannes.

È infatti ancor più incredibile pensare che il film fu girato non appena si concluse la Seconda Guerra Mondiale, con pellicole scadute e un set di fortuna. Tra i luoghi più iconici di Roma presenti nel film ci sono:

  • Galleria Sciarra;
  • Piazza di Spagna;
  • Ostiense.
Roma Città Aperta, il film

Fonte: Getty

Una scena di “Roma Città Aperta” con Anna Magnani 

“Ben-Hur”

Ben-Hur” è un film del 1959 diretto da William Wyler con protagonista Charlton Heston. È un vero e proprio Colossal a tema storico e drammatico, uno dei più grandi e premiati successi della storia del cinema. Presentato fuori concorso al Festival di Cannes 1960, è considerato uno dei migliori film mai realizzati, tanto da venire premiato con il maggior numero di Oscar (11), un record che ha potuto vantare per ben 38 anni.

Molte delle scene del film sono state girate negli studi di Cinecittà, che ai tempi erano persino soprannominati la “Hollywood sul Tevere”, in modo particolare per il basso costo delle straordinarie maestranze della città. Altre location bellissime sono nei dintorni della Capitale.

I film più belli degli anni ’70, ’80  e ’90

Anche gli anni ’70, ’80 e ’90 hanno generato dei veri e propri capolavori cinematografici, sia italiani che internazionali. E molti di questi, come è possibile immaginare, mostrano come set di riprese proprio la nostra bellissima Roma.

“Un Sacco Bello”

Iniziamo questo viaggio da una delle commedie italiane più divertenti di sempre: “Un Sacco Bello“. Si tratta di un film del 1980 diretto da Carlo Verdone, che tra i suoi attori vede presente anche il mitico Mario Brega.

Film d’esordio alla regia di Carlo Verdone, regala una Roma semideserta e oppressa dal sole di ferragosto ma piena di scorci della città davvero speciali e unici nel loro genere. Tra le location che compaiono nel film ci sono:

  • Bocca della Verità;
  • Piramide Cestia/Porta San Paolo;
  • Trastevere;
  • Bioparco.

Salta la fila e visita il Bioparco di Roma

“Il Talento di Mr. Ripley”

Nel 1999 sugli schermi di tutto il mondo è uscito “Il Talento di Mr. Ripley“, film di Anthony Minghella che vede tra i suoi protagonisti Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Jude Law, Cate Blanchett, Philip Seymour Hoffman e Sergio Rubini.

Liberamente tratto dal romanzo omonimo di Patricia Highsmitha, è spesso ricordato come uno dei film più eleganti di tutti i tempi. Tra i luoghi di Roma utilizzati per le riprese troviamo:

  • Piazza di Spagna;
  • Fontana delle Tartarughe;
  • Piazza Navona;
  • Palazzo Costaguti;
  • Foro Romano;
  • Ponte Sant’Angelo;
  • Musei Capitolini.

Fai un tour dei Musei Capitolini, tra i più antichi del mondo

“Caro Diario”

Caro Diario” è un film di Nanni Moretti del 1993 che tra i suoi personaggi vede anche Jennifer Beals, ma che curiosamente interpreta se stessa. Si tratta di un omaggio del regista alla sua Roma, che in sella a una Vespa 125 GTR del ’75 blu, ci permette di fare un giro nella città quasi completamente vuota di agosto, mettendoci di fronte a inquadrature straordinarie sulle bellezze paesaggistiche, architettoniche e monumentali della Capitale.

Tra i luoghi più belli della città che compaiono nel film ci sono:

  • Quartiere Prati;
  • Gianicolo;
  • Porta San Sebastiano;
  • Piazza del Popolo;
  • Ponte Flaminio;
  • Idroscalo (Ostia).

I film più belli girati a Roma negli anni 2000

Concludiamo questo viaggio nella Roma cinematografica scoprendo alcuni dei film più belli che sono stati girati in città in tempi molto recenti, quindi negli anni 2000. Anche durante l’attuale secolo, infatti, i registi che hanno scelto la Città Eterna come set cinematografico sono davvero tantissimi.

“La Grande Bellezza”

Premio Oscar e film che ci fa immergere in una Roma dalla bellezza estetica eccezionale è la “La Grande Bellezza“. Risalente al 2013, è stato diretto da Paolo Sorrentino e vede tra i suoi interpreti Toni Servillo, Carlo Verdone e Sabrina Ferilli.

Premio Oscar al Miglior Film Straniero, è ricco di citazioni famose e ci dona scorci della Città Eterna che lasciano davvero senza fiato. Alcuni dei luoghi presenti nel film sono:

  • Fontanone dell’Acqua Paola;
  • Tempietto di San Pietro in Montorio;
  • Giardino degli Aranci;
  • Villa del Priorato dei Cavalieri di Malta;
  • Villa Medici;
  • Fontana di Trevi;
  • Palazzo Doria Pamphilj;
  • ETRU – Museo Nazionale Etrusco;
  • Parco degli Acquedotti.

Regalati un tour alla scoperta del Palazzo Doria Pamphilj con una delle collezioni d’arte più ricche di Roma

“Le Fate Ignoranti”

Ferzan Özpetek nel 2001 ha prodotto un film davvero bellissimo: “Le Fate Ignoranti“. Con attori italiani magistrali come Margherita Buy e Stefano Accorsi, è una pellicola da molti considerata un capolavoro. Una piccola curiosità: deve il suo nome a un noto affresco di Rene Magritte, uno dei maestri del Surrealismo.

Tra le location di Roma che possiamo ammirare nei suoi 105 minuti di lunghezza ci sono:

  • Musei Capitolini – Centrale Montemartini;
  • Gasometro;
  • Ostiense.

“Angeli e Demoni”

Angeli e Demoni” è un film del 2009 con la regia Ron Howard che annovera tra i suoi interpreti stelle cinematografiche mondiali come Tom Hanks, Ewan McGregor, Stellan Skarsgård e Pierfrancesco Favino.

Angeli e Demoni, Tom Hanks

Fonte: Getty Images

Tom Hanks a Roma per “Angeli e Demoni”

Basato sull’omonimo romanzo best seller di Dan Brown, dà la possibilità di scoprire alcuni dei posti più incantevoli della nostra maestosa Capitale, tra cui:

  • Piazza Navona;
  • Fontana dei Quattro Fiumi;
  • Basilica di San Pietro;
  • Pantheon
  • Cappella Sistina;
  • Passetto di Borgo;
  • Castel Sant’Angelo.

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“Mangia Prega Ama”

L’ultimo film girato (anche) a Roma scelto dalla nostra Redazione è “Mangia Prega Ama“, prodotto del 2010 da Ryan Murphy e basato sul libro autobiografico di Elizabeth Gilbert.

La protagonista del film è una splendida Julia Roberts, affiancata da Javier Bardem, James Franco, Billy Crudup e Richard Jenkins.

Tra le location di Roma che si possono ammirare nei suoi 133 minuti di lunghezza ci sono:

  • Piazza Navona;
  • Campo de’ Fiori;
  • Piazza di Spagna;
  • Villa Borghese.
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È la nostra Roma la prima città turistica in Europa

Roma è senza ombra di dubbio una città splendida, tanto da essere ritenuta una delle più belle del mondo. E sì, lo è assolutamente e anche grazie alla sua popolare ed accogliente atmosfera che piace molto a coloro che scelgono di visitarla. Persone che, nella realtà dei fatti, sono davvero tantissime: nel 2023, Roma è risultata la prima città europea per crescita turistica.

Il City Travel Report

Ad affermare quanto appena detto è il dossier della 20a edizione del City Travel Report, realizzata dalla City Destinations Alliance, la più importante associazione di riferimento delle principali Dmo europee. E la nostra bellissima Roma, nel 2023, ha segnato un +45,2% sull’anno precedente.

Sul sito del Comune di Roma si può leggere che l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato, ha commentato che quanto raggiunto è: “Un risultato straordinario, con un +45,2% sull’anno precedente; sono numeri incredibili che generano enormi ricadute economiche in città e migliaia di nuovi posti di lavoro. Siamo orgogliosi di precedere città come Londra e Vienna, rispettivamente con +32.1% e +30.6%. È la conferma di quanto Roma sia diventata la meta turistica più ambita nel Vecchio Continente: nessuna città, tra le 117 analizzate, vanta simili numeri”.

Il rapporto, infatti, ha analizzato i risultati di 117 città europee anche con lo scopo di evidenziare i notevoli progressi compiuti nella ripresa post-pandemia. In linea con le strategie di sostenibilità, tale analisi include anche stime delle emissioni di CO2 legate ai trasporti relative al turismo urbano.

Alessandro Onorato ha poi continuato sottolineando che: “È il risultato delle strategie che abbiamo messo in campo con il sindaco Gualtieri attraverso la promozione dei grandi eventi, per trasformare la nostra città in una località dinamica e aperta, dove ogni giorno dell’anno c’è qualcosa di attrattivo da fare e da vedere. Nel 2023 Roma ha realizzato il record di turisti, con 50 milioni di presenze: primato che batteremo nel 2024, visto che nel primo semestre le presenze sono aumentate del 4,89% e gli arrivi del 6,5%. E la permanenza media dei visitatori nella Capitale, storicamente di 2,3 notti in media, è aumentata fino a stabilizzarsi a 4 notti”.

Il Sindaco della Città Eterna ha invece specificato che: “A Roma ci sono oggi ancora più cose da visitare, nuovi musei, luoghi magnifici riscoperti, grandi eventi sportivi, musicali e culturali; continueremo su questa strada anche per rendere la Capitale sempre più capace di vincere la sfida della sostenibilità di queste straordinarie ondate turistiche con la vita quotidiana delle romane e dei romani”.

I risultati del resto Europa

Secondo tale rapporto, Roma è la prima città turistica in Europa, seguita da Londra (32,1%) e Vienna (30,6%). Rispetto al 2019, Istanbul ha avuto la crescita più elevata: ha superato i suoi valori del 2019 del 24,3%. In fatto di pernottamenti totali, invece, nel 2023 le città che guidano la classifica sono le stesse del 2022: Londra, Parigi e Istanbul.

Ciò che emerge dai risultati di questo report, quindi, è una breve anteprima dell’ulteriore ripresa post-pandemia e della stabilizzazione del turismo urbano europeo nel 2023, nonostante le tante complicazioni del periodo (ne sono degli esempi i conflitti in Ucraina e Medio Oriente, inflazione e impatto del cambiamento climatico).

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Roma, una nuova scoperta archeologica: ritrovato un antico palazzo papale

Roma non smette mai di stupire e il viaggio alla scoperta delle sue antichità continua. Stiamo assistendo a nuovi ritrovamenti archeologici a San Giovanni Laterano dove, durante i lavori di riqualificazione in vista del Giubileo, sono venuti alla luce i resti riconducibili al Patriarchio, costruito per volere di Costantino nel IV secolo d.C. e la prima e più antica sede papale di Roma. La parola ‘Patriarchio’, infatti, è di derivazione greca e significa appunto ‘la residenza del patriarca’, in questo caso il papa, patriarca cristiano di Roma.

Una scoperta che ha dell’incredibile

Durante gli scavi sono stati ritrovati anche un muro in opera reticolata, fondazioni a reticolo collocabili in età Severiana, due muri paralleli in opera laterizia, monete, metalli, maioliche e ceramiche. Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha affermato che i ritrovamenti archeologici condotti sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, verranno lasciati in situ e che i professionisti sono già alla ricerca di soluzioni per il futuro completamento dello scavo e per la sua valorizzazione.

Grazie a questa incredibile scoperta, saremo in grado di approfondire ulteriormente la storia di quest’area della città soprattutto perché, come afferma la Soprintendenza, in epoca moderna non sono mai stati effettuati scavi archeologici estensivi nella piazza. Oltre al Patriarchio, gli scavi hanno portato alla luce fondazioni a reticolo collocabili in età Severiana (III secolo), probabilmente da mettere in relazione con i Castra Nova equitum singularium, documentati sotto l’attuale impianto della Basilica.

I ritrovamenti del Patriarchio sotto la piazza di San Giovanni in Laterano

Gli scavi eseguiti sotto la piazza di San Giovanni in Laterano a Roma, nella parte orientale, hanno permesso di ritrovare delle strutture murarie databili tra il IX e il XIII secolo, riconducibili al Patriarchio. Inizialmente, questo edificio consisteva in una basilica monumentale costruita per volere di Costantino nel IV secolo d. C., più volte ingrandita e modificata durante il Medioevo diventando la sede papale fino allo spostamento del pontefice ad Avignone, avvenuto nel 1305. Secondo gli storici, questa struttura poteva ricoprire una duplice funzione: sia difensiva della residenza papale che di sostegno per il pendio che caratterizzava anticamente l’area del Laterano.

Come abbiamo scritto in precedenza, durante le indagini archeologiche sono stati scoperti anche i resti di altre strutture, molto più antiche del Patriarchio, tra cui un muro databile tra il I secolo a. C. e il I secolo d. C. e un tratto di struttura muraria databile tra il IV e il VII secolo d. C. In seguito a queste meravigliose scoperte, il Ministro della Cultura Giuliano Sangiuliano afferma: “Le nuove scoperte di piazza San Giovanni in Laterano sono l’ennesima dimostrazione della ricchezza del territorio di Roma” e “Desidero manifestare il mio compiacimento per l’impegno e per la passione che i ricercatori stanno mettendo nel loro lavoro. È fondamentale coniugare la salvaguardia della nostra storia alle esigenze di tutela e modernizzazione del tessuto urbano”.

Non vediamo l’ora di seguire i prossimi aggiornamenti degli scavi e l’attesissimo Giubileo, che avverrà il 24 dicembre del 2025, durante il quale il Papa aprirà la Porta Santa di San Pietro fino al 6 gennaio 2026.

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Sta per partire l’Espresso Salento, a bordo di un treno turistico da Roma a Lecce

Dal 18 luglio Roma e la Puglia sono più vicine grazie all’Espresso Salento, il nuovo treno notturno di FS Treni Turistici Italiani. Il collegamento, che farà capolinea a Lecce, nasce per rispondere alla crescente domanda turistica verso la Puglia, sia nazionale sia internazionale, e per incrementare l’offerta di destinazioni disponibili per i vacanzieri.

Un viaggio all’insegna del comfort

Si tratta di un treno periodico che, per quest’anno, viaggerà da Roma a Lecce giovedì 18 luglio, giovedì 25 luglio, martedì 13 agosto e giovedì 22 agosto. Mentre il ritorno da Lecce a Roma è previsto per venerdì 19 luglio, venerdì 26 luglio, mercoledì 14 agosto e venerdì 23 agosto.

Molto più di un semplice treno notturno, l’Espresso Salento di FS Treni Turistici Italiani vuole essere un’esperienza di viaggio che unisce comfort, sostenibilità e scoperta. Un modo unico per raggiungere la Puglia, godendo della migliore ospitalità italiana, che rende il tragitto stesso parte integrante della vacanza.

Partendo da Roma alle 21:10, i passeggeri possono gustare una cena a base di piatti della cucina italiana nel vagone ristorante, con una sosta a Caserta prima di proseguire verso il mare cristallino della Puglia. Sono previste fermate per la discesa a Bari Centrale, Polignano a Mare, Monopoli, Fasano, Ostuni, Carovigno, Brindisi e Lecce. Durante alcuni viaggi, ci saranno fermate anche a Foggia per facilitare l’accesso agli utenti di questa zona.

Le carrozze letto sono state rinnovate per offrire il massimo comfort, mentre il vagone ristorante e il bar, aperto tutta la notte, garantiscono un servizio di alta qualità. I passeggeri possono portare con sé bagagli ingombranti e attrezzature sportive, trasportati in una vettura bagagliaio dedicata.

Un servizio sostenibile

Al risveglio, la colazione è comodamente servita nel vagone ristorante, un servizio incluso per tutti i passeggeri, mentre la cena è compresa per i clienti delle carrozze letto e disponibile a pagamento per quelli delle cuccette. Il bar di bordo offre una vasta scelta di prodotti per una pausa golosa durante il viaggio.

L’Espresso Salento rappresenta un servizio innovativo su questa tratta, ideato per i numerosi turisti che viaggiano attraverso la Puglia fino a Lecce, principale porta d’accesso alla regione del Salento, famosa per il suo mare cristallino e le località costiere uniche. Luoghi molto frequentati durante l’estate e che pertanto necessitano di una maggiore mobilità sostenibile.

Un treno pensato per le famiglie

FS Treni Turistici Italiani ha progettato l’Espresso Salento tenendo conto delle esigenze di ogni tipo di viaggiatore e in particolare delle famiglie, per le quali sono disponibili scompartimenti dedicati e la possibilità di portare a bordo anche gli amici a quattro zampe. Un servizio in più, che riflette la filosofia di FS Treni Turistici Italiani che mira a migliorare la qualità della vita a bordo dei propri treni.

L’Espresso Salento rappresenta l’inizio di un nuovo modo di viaggiare in treno, diverso dai tradizionali spostamenti nei periodi di picco, pensato su misura per i turisti, slow e pienamente sostenibile. In futuro, si intende sviluppare ulteriormente questa offerta, con l’obiettivo di realizzare un prodotto turistico più frequente e di alta qualità.

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Le statue di Botero invadono Roma, la mostra diffusa da non perdere

Sono inconfondibili, con le loro braccia tornite, i volti rubicondi e il ventre strabordante, le figure nate dalla maestria dell’artista colombiano Fernando Botero, uno dei più celebri del Dopoguerra: con forme extra-large e corpi rotondi, rappresentano un inno alla vita gioiosa e in armonia, nonché l’espandersi a 360 gradi dell’oggetto nello spazio e l’idea del volume.

Una cifra stilistica inconfondibile che, oggi, torna a essere assoluta protagonista grazie alla mostra diffusa “Botero a Roma” che, fino al primo ottobre 2024, animerà le piazze principali della Città Eterna con otto imponenti sculture in bronzo realizzate nel periodo che va dagli Anni Novanta ai primi Anni Duemila. Curato dalla figlia Lina Botero, il suggestivo percorso espositivo a cielo aperto, si pone anche come un “assaggio” della ricca mostra dedicata all’artista presso le sale di Palazzo Bonaparte a settembre 2024.

“Botero a Roma”: la mostra diffusa che impreziosisce la Capitale

Sono otto le monumentali sculture che vanno a impreziosire alcune tra le più importanti piazze di Roma, vale a dire la Terrazza del Pincio, Largo dei Lombardi, Piazza San Silvestro, Piazza del Popolo, Piazza Mignanelli e Piazza San Lorenzo in Lucina: si tratta di Seated Women, Gatto, Reclining Woman, Seated Woman, Venus Dormida, Horse (with bridles), Standing Man (“Adamo”), Standing Woman (“Eva”).

Un ambizioso progetto out door che mira a restituire al pubblico le inconfondibili opere voluminose di Botero e le evoluzioni per quanto concerne i soggetti e le tecniche.

Le parole della figlia, curatrice della mostra en plein air

La figlia di Botero, curatrice della mostra en plei air lungo le piazze di Roma, ha spiegato: “Botero a Roma rappresenta il primo grande evento che si tiene attorno all’opera di Fernando Botero dopo la sua scomparsa il 15 settembre scorso. Le sculture in bronzo che oggi sono esposte nel centro storico della città, sono state esposte nel tempo in 25 mostre che si sono tenute a Parigi, New York, Hong Kong, Singapore, Berlino, Gerusalemme, Madrid e Buenos Aires. C’è da dire che il legame che unisce l’artista all’Italia trae origine dalla sua passione per la pittura del Quattrocento italiano che ha segnato la sua ricerca, oltre all’aver lavorato per oltre quarant’anni alla scultura in bronzo e marmo a Pietrasanta in Toscana”.

A settembre, la mostra a Palazzo Bonaparte

E mentre le sculture si fanno ammirare nella cornice delle piazze romane, cresce l’attesa per la grande mostra che aprirà il 17 settembre 2024 negli spazi di Palazzo Bonaparte e che sarà visitabile fino al 19 gennaio 2025.

A cura di Arthemisia, raccoglierà sculture, dipinti, acquarelli e disegni realizzati da Botero durante la sua lunghissima carriera: in più, saranno presenti le sue versioni di capolavori della storia dell’arte quali il dittico di Montefeltro di Piero della Francesca, la Fornarina di Raffaello, i ritratti borghesi di van Eyck e di Rubens, e Las Meninas di Velàzquez.

Ma non soltanto: una sala sarà altresì dedicata alla sperimentazione più recente dell’artista colombiano che, a partire dal 2019, dipinse con gli acquarelli su tela, dando vita a opere quasi diafane, derivate da un approccio delicato e dai tratti morbidi.

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A Roma c’è una spiaggia in città, si chiama Tiberis

Molte grandissime città del nostro pianeta non hanno la fortuna di essere bagnate dal mare, ma quando l’estate, il caldo e il sole arrivano scatta la voglia di andare in spiaggia. La cosa positiva è che alcune di queste località sono attraversate da lunghi fiumi, che nelle loro sponde permetto di creare delle spiagge artificiali. È il caso di Roma, la nostra eterna Capitale, dove è appena stata inaugurata Tiberis, una spiaggia sul fiume.

Dove si trova Tiberis e la differenza con le stagioni precedenti

Tiberis è una bellissima spiaggia romana situata più o meno al di sotto di Ponte Marconi, ovvero quello che costituisce la congiunzione dei due rami del viale omonimo che a nord del fiume si trova nel quartiere Portuense, nel XII Municipio, e a sud di esso nel quartiere Ostiense, nell’VIII Municipio.

Parliamo quindi di una banchina adesso attrezzata come spiaggia sul fiume, piena di aree relax, ombrelloni e lettini, tavoli da ping pong, biliardini e persino campi da beach volley. L’area di circa 2 ettari presenta anche giochi d’acqua ideali per i bambini e un chiosco che garantisce a tutti la possibilità di usufruire di un luogo comodo, accessibile, sicuro, pulito ed accogliente. Sono anche previste lezioni di yoga e di altre discipline, in modo da poter beneficiare della vicinanza alla natura che impreziosisce il letto del Tevere.

Non è la prima volta che a Roma d’estate si può approfittare di questa opportunità, ma le novità di quest’anno sono davvero tantissime: al calar del sole, e più precisamente dall’aperitivo in poi, Tiberis si arricchirà con eventi di musica dal vivo e serate di ballo, per finire la propria giornata nella migliore maniera possibile.

Tiberis diventerà una spiaggia permanente

Ma le novità non sono finite qui, perché a partire dal 15 ottobre, ovvero il giorno che il Comune di Roma ha fissato come termine della stagione estiva, l’area di Tiberis sarà interessata da dei lavorini che punteranno a realizzare il nuovo parco fluviale Tevere Sud, che sancirà la restituzione definitiva di questi spazi preziosi alla cittadinanza.

Tiberis diventerà perciò un vero e proprio parco permanente, con la presenza di giochi d’acqua luminosi, con pedana e passerella antiscivolo, con nuove attrezzature e con la costruzione di una piazza con gradonata. Aumenteranno anche la aeree arboree ripariali con lo scopo di contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. L’obiettivo, nei fatti, è quello di far diventare il biondo Tevere il più grande parco lineare di Roma (e non solo).

Come si può leggere sul sito del Comune di Roma, il primo cittadino, Roberto Gualtieri, ha commentato: “Essere riusciti a stabilizzare un luogo così bello e di qualità per noi è motivo di gioia. Questa spiaggia fluviale è solo una tappa del progetto più ampio dei parchi d’affaccio. Tiberis, con la programmazione anche invernale, diventa a pieno titolo il nono parco lungo il corso del fiume. Andremo avanti, per creare un unico parco fluviale lineare, il più grande d’Europa. Riportiamo il Tevere al centro della vita della città e Tiberis è il gioiello di questo progetto avendo anche questa dimensione di spiaggia, con tutti i servizi necessari per godere di questo spazio”.

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Visitare la Domus Aurea: il palazzo di Nerone a Roma

Nel cuore della capitale, nei pressi di uno dei monumenti più famosi e visitati di tutto il mondo, il Colosseo, si cela un’altra meta che resiste al trascorrere dei secoli, un’opera che si ergeva grandiosa e che rappresentava la residenza imperiale più sontuosa e grande di sempre: si tratta della Domus Aurea, che si estendeva dal Colle Palatino fino al Colle Oppio e parte del Monte Celio, su una superficie di 50 o addirittura 80 ettari.

Fu voluta dall’Imperatore Nerone in seguito all’incendio che, nel 64. d.C., distrusse la maggior parte del centro di Roma e, con esso, anche la sua prima residenza, la Domus Transitoria: doveva essere il palazzo più straordinario che nessun console, re o imperatore romano, fino ad allora, avrebbe mai potuto immaginare.

Domus Aurea, la storia della fastosa residenza di Nerone

La “casa d’oro” (che deve il nome all’immensa cupola dorata e che fu progettata dagli architetti Severo e Celeris) era, infatti, un immenso agglomerato di edifici, fontane, boschi e giardini con, al centro, un lago artificiale. Le camere erano 150, le pareti di mattoni gigantesche e quasi tutte le strutture ricoperte di volte a botti alte dai 10 agli 11 metri. Non mancavano numerose sale per banchetti (tra cui la coenatio rotunda, ampia sala ottagonale che, da quanto riporta lo storico Svetonio, ruotava su sé stessa giorno e notte), padiglioni per le feste nonché terme con acqua normale e solforosa.

Insomma, un vero e proprio tripudio di stucchi, decorazioni, mosaici pregiati, ornamenti in avorio, affreschi, marmi bianchi, e statue provenienti dall’Asia Minore e dalla Grecia.

Tuttavia, alla morte di Nerone, l’Imperatore Vespasiano, con l’intenzione di restituire alla cittadinanza gli spazi usurpati, in pochi anni portò a termine la distruzione della Domus Aurea grazie alla “Damnatio memoriae” ovvero la “condanna della memoria” emanata dal Senato per dimenticare Nerone e la sua residenza dorata.

Così, ordinò di drenare il lago, spianare gli edifici riempiendoli di detriti, e di edificare l’Anfiteatro Flavio, il celeberrimo Colosseo. In seguito, l’Imperatore Tito fece realizzare le Terme mentre l’Imperatore Traiano volle, a sua volta, un complesso termale.

Il destino della Domus Aurea fu quindi quello di scomparire al di sotto di nuove costruzioni per secoli fino a quando, nel Quattrocento, un giovane cadde in un crepaccio del terreno sul Colle Oppio ritrovandosi, inaspettatamente, in una particolare grotta dalle articolate pareti affrescate.

Con il tempo, moltissimi artisti (tra cui Raffaello, Pinturicchio, Michelangelo, Ghirlandaio) e personaggi famosi si lasciarono ispirare e lasciarono la loro firma sulle meravigliose pitture che, però, a causa dell’umidità, persero progressivamente i colori vivi e brillanti.

Gli scavi vennero poi ripresi nel 1772 a fasi alterne. Arrivando ai giorni nostri, la Domus Aurea è stata riaperta al pubblico nel 1999 dopo vent’anni di restauri ma, sei anni dopo, ha visto un ulteriore un periodo di chiusura per problemi di sicurezza e distacchi strutturali.

Finalmente, dal 2015, è di nuovo accessibile al pubblico.

Info per visitare la Domus Aurea a Roma

I lavori di consolidamento e restauro della Domus Aurea continuano tuttora senza sosta per cui le visite sono consentite soltanto il venerdì, il sabato e la domenica, ogni 15 minuti, dalle ore 9.15 alle ore 17.00.

Il biglietto con visita guidata (in italiano e in inglese) e realtà virtuale ha un costo di 26 euro mentre il biglietto per i turni di visita non guidati dalle ore 13.00 alle ore 17.00 intero costa 18 euro mentre ridotto (per cittadini europei dai 18 anni fino al giorno del compimento del 25esimo anno di età) 2 euro.

I giorni di chiusura sono: 2 giugno, 7 luglio, 4 agosto, 1 settembre, 6 ottobre, 3 novembre, 4 novembre e 1 dicembre.

Per arrivare, il modo più semplice è servirsi della Metro Linea B con fermata Colosseo: l’ingresso alla Domus Aurea avviene da Via Labicana.