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Tutti i modi per raggiungere l’aeroporto di Fiumicino

Fiumicino, o meglio l’aeroporto romano intitolato al genio di Leonardo da Vinci, si fa sempre più grande e bello in vista del Giubileo del 2025. In questa prospettiva, il principale scalo di Roma sarà ancora più accessibile e semplice da raggiungere, anche dal resto d’Italia. D’altronde è risultato al primo posto nella classifica dei migliori aeroporti d’Italia e quello con i maggiori numeri del Paese.

Stando agli ultimi dati, nel 2021 ha quasi recuperato i valori prepandemia, coinvolgendo circa il 14,4% del traffico totale. Ha messo a segno oltre undici milioni e mezzo di viaggiatori nel 2021, ovvero il 18,6% in più rispetto al 2020, e raggiunto punte giornaliere di circa 90mila presenze. Molto, molto di più del secondo scalo cittadino, situato a Ciampino a una ventina di chilometri sud-est dalla città. Ecco tutte le ultime indicazioni per sapere come raggiungere l’aeroporto di Fiumicino.

Tutti i modi per raggiungere l’aeroporto di Fiumicino

Nonostante le dimensioni imponenti – sono stati da poco inaugurati i lavori di ampliamento al Terminal 1 – lo scalo si trova vicino alla capitale – circa 30 chilometri a ovest di Roma –  e soprattutto è raggiungibile con diversi mezzi, per tutti i budget e le esigenze. Dall’auto al treno al bus fino ai transfer privati, le opzioni sono moltissime e tutte estremamente comode. Dal centro città, è possibile arrivare velocemente in aeroporto per imbarcarsi, senza timore di perdere l’aereo.

Transfer per Fiumicino in auto e in taxi

Se ci si reca in aeroporto con la propria auto, la strada più veloce per raggiungere l’aeroporto intercontinentale Leonardo da Vinci di Fiumicino è prendere il Grande Raccordo Anulare (GRA) per poi immettersi sull’autostrada A91 Roma – Fiumicino. Per chi viene da Civitavecchia, basta seguire le indicazioni per lo scalo subito dopo il casello di uscita. Sono a disposizione parcheggi differenziati a seconda del tempo di sosta, breve, media, lunga.

Se invece non si dispone di una macchina, ma si vuole il comfort di un passaggio in auto, esistono organizzazioni che offrono transfer dal centro di Roma fino al terminal delle partenze. A seconda delle necessità, si possono prenotare sia transfer privati con autista sia passaggi collettivi. Le tariffe sono particolarmente vantaggiose, specie se si viaggia in un piccolo gruppo. In ogni caso, si tratta di soluzioni pratiche e sicure, oltre che incredibilmente comode. Se il traffico non è eccessivo, servono circa 45 minuti di viaggio.

Naturalmente esiste anche il servizio di auto pubbliche. La tariffa del taxi per Fiumicino, partendo da Roma centro.è di circa 50 euro.

Come arrivare da Roma Termini a Fiumicino in treno

Viaggiare su rotaia è comodissimo, e soprattutto permette di arrivare a Fiumicino senza le incognite del traffico. Il treno Leonardo Express, ad alta velocità e senza fermate intermedie, collega la centralissima Stazione Termini direttamente con la stazione situata all’interno dell’area aeroportuale, in prossimità dei Terminal di arrivo e partenza. Il treno per Roma Fiumicino prevede collegamenti numerosi e veloci: le partenze sono effettuate ogni 15 minuti e il tempo di percorrenza è di 32 minuti.

Sono sempre di Trenitalia i treni regionali della linea FL1 che coprono la distanza fra le altre stazioni della capitale, come Roma Tiburtina, con lo scalo aeroportuale. Le partenze sono ogni 15 minuti nei giorni feriali e ogni 30 nei giorni festivi.

Per chi invece proviene da fuori Roma, quattro treni ad alta velocità – due in arrivo e due in partenza – collegano quotidianamente l’aeroporto Leonardo da Vinci con Napoli, Firenze, Bologna, Padova e Venezia, senza necessità di effettuare cambi.

Come arrivare in centro a Roma in bus

Con una formula economica, sono numerose le compagnie di bus che coprono la tratta Fiumicino-centro di Roma. Tra le principali sono da segnalare Sit Bus Shuttle e Terravision. Quasi tutte effettuano una fermata in corrispondenza di Roma Termini e delle altre stazioni cittadine. Per non perdere nemmeno un minuto di tempo, e saltare la fila, conviene acquistare in anticipo il biglietto del bus.

Come andare da Fiumicino a Ciampino

Al momento non esiste un collegamento diretto fra l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino e l’aeroporto Giovan Battista Pastine di Ciampino. Pertanto, se si deve effettuare un transfer fra i due scali, si può prendere a Fiumicino l’autobus fino a Termini da lì il Ciampino Airlink per raggiungere l’altro aeroporto, o viceversa. Un’altra soluzione, più costosa, è effettuare il tragitto in taxi o prenotando un transfer privato.

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Roma romantica: le attività da fare con il partner

San Valentino si avvicina, e non c’è niente di meglio che festeggiarlo con la propria dolce metà, magari regalandosi un bel viaggio di coppia alla scoperta di una delle città più romantiche d’Italia: stiamo parlando di Roma, che sin dall’antichità ha fatto sfondo ad alcune delle storie d’amore più belle (e travagliate) di tutti i tempi. Cosa visitare in un weekend nella capitale? Vediamo alcune tappe super romantiche e imperdibili.

Roma, la città dell’amore

Dal Colosseo alla Cupola di San Pietro, la città di Roma è ricca di monumenti storici di grandissimo fascino, che con occhio innamorato sembrano ancora più belli. Per un weekend fuori porta da trascorrere con il partner, non c’è niente di meglio: la capitale è un luogo magico, scrigno di antiche testimonianze del passato e fedele custode di tante storie d’amore che ci hanno commosso. Ripercorrendo questi posti meravigliosi, non possiamo che provare un brivido e rivivere emozioni intense. Ma quali sono le tappe assolutamente imperdibili per un viaggio romantico a Roma?

Il quartiere di Trastevere è uno dei più autentici e pittoreschi della Città Eterna, dove si respira un’atmosfera bohémien incantevole. Le sue stradine acciottolate, le antiche chiese e le ville nobiliari fanno da sfondo ad una vera e propria cartolina che vi lascerà ricordi indelebili nella memoria (e nel cuore). Da qui, raggiungere il Belvedere del Gianicolo è un attimo: la sua vista mozzafiato su gran parte della città di Roma non potrà che conquistarvi. Se volete sorprendere il vostro partner, siete davvero sulla strada giusta.

Un altro luogo incantevole è Villa Borghese, grande parco romano situato nel cuore della capitale. Tra i suoi sentieri alberati potrete respirare profumi inebrianti e ammirare fiori coloratissimi, passeggiando mano nella mano al tramonto. E per rendere il momento ancora più romantico, non vi resta che noleggiare una barca a remi e prendere il largo tra le acque turchesi del lago su cui si affaccia l’antico Tempio di Esculapio.  È questa la location ideale per una dichiarazione d’amore che non dimenticherete più.

Le tappe più romantiche di Roma

Naturalmente, ci sono molti altri luoghi romantici nella capitale. Uno di essi è la Fontana di Trevi, tappa obbligata per chi arriva a Roma: pur essendo sempre affollata dai turisti, continua ad essere la meta perfetta per un selfie con la propria dolce metà, immaginando di ripercorrere le orme di Marcello Mastroianni e Anita Ekberg nel celebre film La Dolce Vita. Proprio a due passi, inoltre, c’è una piccola fonte chiamata “fontanella degli innamorati”. Secondo la leggenda, se una coppia si abbevera dalle sue acque rimarrà insieme per sempre.

Tra le antiche testimonianze più suggestive di Roma c’è poi il Colombario di Pomponius Hylas: misterioso e un po’ tenebroso, rappresenta le gesta del leggendario Orfeo e vi si possono ammirare scene del suo amore per Euridice. Infine, non si può certo lasciare Roma prima di aver passeggiato tra i suoi mille ponti ricchi di fascino e storia. Per gli innamorati, c’è Ponte Sisto: costruito in pietra nel lontano 1475, collega Trastevere alla sponda opposta del fiume e offre un panorama meraviglioso sul Cupolone – soprattutto al tramonto. E non dimentichiamo Ponte Milvio, ormai celebre per i lucchetti che, come simbolo d’amore, invadono il suo parapetto.

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Epifania a Roma: la befana è tornata a Piazza Navona

La magia delle feste continua a intrattenere la quotidianità degli avventurieri di ogni età che, proprio in questi giorni, si sono messi in viaggio per toccare con mano quell’atmosfera incantata e magica che ha avvolto le città di tutto il mondo.

Anche se ci siamo lasciati alle spalle il Natale, la magia che gli appartiene continua a vivere e a sopravvivere tra le strade, i quartieri e le piazze dei luoghi vicini e lontani. E poi, le celebrazioni non finiscono qui, c’è grande fermento, infatti, per l’attesa della fine dell’anno e per l’inizio di quello nuovo, così come per l’arrivo dell’Epifania, il giorno che tutte le feste porta via.

E se è un 6 gennaio davvero unico che volete vivere, per salutare in maniera straordinaria le festività legate al Natale, c’è solo un luogo da raggiungere quest’anno e si tratta della Capitale. Sì perché l’Epifania a Roma porta nuovamente la befana a Piazza Navona, per perpetuare una tradizione che affonda le sue radici in tempi molto lontani.

Le befana di Piazza Navona

Dopo due anni di fermo, a causa della pandemia, la kermesse più celebre e attesa dell’anno è tornata nel BelPaese, e più precisamente nel cuore della città eterna. È qui, nell’iconica Piazza Navona, che cittadini e viaggiatori di tutto il mondo potranno salutare le feste di Natale celebrando l’Epifania tra le bellezze di Roma e le sue antiche tradizioni.

Sono tante le usanze che vengono perpetuate durante l’Epifania nel mondo così come in Italia, che ogni anno cade di 6 gennaio e che sancisce la fine di tutte le festività natalizie. Tradizioni incredibili che vengono tramandate da generazioni e che cambiano da regione in regione.

Una delle più famose, che ci riguarda da vicino, è quella di celebrare l’Epifania in Piazza Navona, una delle più iconiche e frequentate piazze monumentali della Capitale. È proprio qui che ogni anno, da secoli, cittadini e viaggiatori di ogni età si recano per vivere l’ultima grande magia delle festività natalizie.

La tradizione di celebrare l’Epifania nella piazza della città eterna è antichissima. Già intorno al 1800, infatti, i cittadini si riunivano il 6 gennaio in Piazza Sant’Eustacchio, dove celebravano l’arrivo della Befana con giochi, dolciumi e regali, soprattutto per i più piccoli. Dopo l’Unità d’Italia, invece, la festa si è spostata a Piazza Navona, con tanto di mercatino e bancarelle tradizionali e caratteristiche.

Ancora oggi, quella tradizione vive e sopravvive nel cuore di Roma attirando migliaia di cittadini e di viaggiatori il 6 gennaio e, più in generale, durante tutti i giorni delle festività natalizie.

Epifania a Roma: gli appuntamenti imperdibili

Attesa come non mai, l’Epifania a Roma si prepara a caratterizzare in maniera univoca la fine delle festività dei cittadini romani e di tutti i viaggiatori. A Piazza Navona, infatti, sono state già allestite le celebri bancarelle, quelle vengono i prodotti caratteristici del periodo, i dolciumi, i presepi e le decorazioni.

La festa della Befana a piazza Navona è stata già inaugurata il 1° dicembre, con l’obiettivo di allietare le vacanze romane e rendere ancora più magiche, e continuerà fino al 6 gennaio del 2023. Oltre a fare acquisti, e a riempire di dolciumi le proprie calze, grandi e bambini potranno assistere a spettacoli itineranti, sedersi davanti al teatro dei burattini e salire sull’antica giostra dei cavalli. Non mancano, inoltre, letture, mostre fotografiche e laboratori didattici destinati a persone di ogni età.

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La capitale si accende di magia: l’incanto di luci prende vita

C’è qualcosa di magico che sta succedendo a Roma proprio in questo momento. Mentre tutti sono già proiettati verso i viaggi da organizzare tra fine novembre e dicembre, per andare alla scoperta delle straordinarie e vivaci atmosfere natalizie che prendono vita nel mondo, nel cuore della città eterna sta per essere inaugurato l’evento più magico di sempre.

L’appuntamento è nell’Orto Botanico della capitale, uno dei giardini più incredibili di tutto il Paese. Meta prediletta degli amanti della natura, il parco alle pendici del Gianicolo si snoda su 12 ettari di superficie ospitando centinaia di collezioni botaniche e altrettanti esemplari floristici provenienti da tutto il mondo.

Questo tripudio di colori e profumi, dove la natura è assoluta protagonista, sta per trasformarsi nella cornice di un evento imperdibile, si tratta di Incanto di luci. Segnate le date in agenda e preparatevi a raggiungere Roma: la magia ha inizio.

Incanto di luci arriva in Italia

Un mondo incantato, incorniciato dal fascino e della grande bellezza della Città Eterna, verrà inaugurato il 19 novembre in contemporanea con altre 18 località estere, come Parigi, Barcellona, Berlino, Francoforte, Dresda e Windsor.

Incanto di luci è una manifestazione internazionale che non è nuova a tutti coloro che, durante il periodo dell’Avvento, vanno alla ricerca delle più straordinarie atmosfere natalizie. Negli scorsi anni, infatti, l’evento ha illuminato di meraviglia e magia diversi giardini Europa, consentendo a chiunque di vivere un Natale da fiaba.

Ora per la prima volta, questo evento arriva in Italia ed è stata scelta proprio la capitale, e nello specifico l’Orto Botanico di Roma, per inaugurare l’esperienza immersiva e mozzafiato che renderà la natura la cornice perfetta di maestose e scintillanti opere di light art.

Incanto di luci, l'evento a Roma

Fonte: Ufficio Stampa

Incanto di luci, l’evento a Roma

Un percorso scintillante ed emozionante nel cuore di Roma

Incanto di luci prenderà vita il 19 novembre, e sarà visitabile fino all’8 gennaio. Per quasi due mesi l’Orto Botanico della capitale s’illuminerà di bellezza e di incanto grazie a opere scintillanti e straordinarie. A firmarle è il light designer Andreas Boehlke, artista di fama internazionale, che ha collaborato per l’occasione con il sound designer Burkhard Fincke, per dare vita a un’esperienza visiva, musicale e sensoriale unica.

L’allestimento dell’evento ha visto anche la collaborazione di diversi paesaggisti che, insieme ai due artisti, hanno creato un percorso magico che si snoda per quasi due chilometri attraversando la splendida natura del parco capitolino.

Le installazioni luminose, che hanno come obiettivo quello di trasportare i visitatori in un microcosmo di meraviglie, sono state progettate con la massima cura. Non solo dal punto di vista estetico ed emozionale, ma anche sostenibile. Per tutelare l’ambiente e la fauna selvatica dell’orto le opere sono state dotate interamente di lampadine a Led.

Durante la manifestazione, gli ospiti saranno invitati a entrare in una giardino natalizio incantato per scoprire un mondo inedito e fuori dall’ordinario attraverso una passeggiata mozzafiato. A partire dalla Porta delle Meraviglie si raggiungerà il Viale dei Rami Scintillanti attraversando la Cattedrale di Luce. Non mancheranno le Fate degli Alberi e una suggestiva Scala fino alla Luna.

Come in un sogno a occhi aperti, il percorso illuminato dagli alberi sapientemente decorati, porterà i visitatori a scoprire tutte le installazioni dell’Orto Botanico, anche quelle a tema natalizio, come la slitta di Babbo Natale e i maestosi pacchi luminosi.

Passeggiando tra cielo e terra, musica e natura e fiaba e realtà, sarà possibile vivere un’esperienza favolosa destinata a incantare persone di ogni età.

Incanto di Luci, Roma

Fonte: Ufficio Stampa

Incanto di luci, Roma
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A pochi chilometri da Roma esiste un borgo dove cantano le streghe

A volte sono le meraviglie create da Madre Natura a spingerci a organizzare quei viaggi che ci conducono dall’altra parte del mondo. Altre volte, invece, sono i capolavori firmati dall’uomo a farci mettere in viaggio per scoprire quelle attrazioni turistiche che si sono trasformate in simboli di territori, città e Paesi interi.

I motivi sono diversi, personali e soggettivi, e tutti sono accomunati dall’esigenza di vivere esperienze uniche che non si limitano solo a percorrere i sentieri più battuti del turismo di massa o a visitare le attrazioni più celebri in tutto il mondo, ma che coinvolgono i sensi, solleticano la fantasia e l’immaginazione, e superano le aspettative.

E se è un’avventura da brividi, che volete vivere, allora vi farà piacere che non dovrete allontanarvi dall’Italia per scoprire un luogo estremamente affascinante, misterioso e suggestivo. Nel BelPaese, e a pochi chilometri da Roma, infatti, esiste un villaggio abbarbicato su una rupe di tufo a strapiombo sul fiume. Si tratta di Calcata, il borgo delle streghe. Ed è qui che inizia il nostro viaggio.

Chi ha paura delle streghe?

Esiste un borgo dall’aspetto affascinante, che per forme, colori e posizione ricorda una cartolina, la più bella di un viaggio indimenticabile. Ci troviamo a Calcata, un piccolo paese nella Tuscia viterbese a pochi chilometri da Roma.

Immerso nella Valle del Treja, nei pressi delle Cascate di Monte Gelato, il paesino è situato in cima a una rupe in tufo che domina su tutta la valle circostante. Come molti borghi d’Italia, però, anche questo ha dovuto fare i conti con lo spopolamento avvenuto nella metà del secolo scorso. La roccia di tufo, infatti, era considerata poco sicura per gli abitanti che scelsero di lasciare le loro case per trasferirsi a Calcata nuova, il neonato centro abitato situato nelle immediate vicinanze del vecchio borgo.

Negli anni successivi, però, nuove perizie hanno attestato la solidità della rupe di tufo, una notizia questa che ha visto la rinascita di quel borgo medievale che, lentamente, si è popolato di botteghe di artisti che sono giunti fin qui per trovare ispirazione, pace e relax lontano dal caos cittadino.

Non sono mai stati soli, però. Insieme a loro, si dice, vivono anche le streghe. Nessuno le ha mai viste, intendiamoci, eppure c’è chi giura di sentirle cantare a volte. Ma quel che è certo è che queste creature magiche vivono e sopravvivono nelle leggende locali, le stesse che parlano di Calcata come il borgo delle streghe.

Calcata, il borgo degli artisti e delle streghe

Calcata, come abbiamo anticipato, è considerata il borgo degli artisti, perché è proprio a loro che è dovuta la sua rinascita. Intellettuali provenienti da tutto il mondo hanno scelto questo paese immerso nella natura come buen retiro, aprendo botteghe che ancora oggi popolano e rendono vive le strade e le viuzze del Paese.

Ma Calcata, lo abbiamo già detto, è anche il borgo delle streghe. Secondo alcune storie popolari sembra proprio che all’interno delle grotte sotterranee venissero propiziati rituali magici. Le streghe non sono mai state avvistate, però chi vive lì giura di sentirle cantare durante le giornate più ventilate.

Indipendentemente da ciò in cui scegliate di credere, quello che è certo è che una visita a questo borgo è un’esperienza al di fuori dell’ordinario. Non solo per la bellezza che appartiene a questo luogo, e per le storie che si celano tra le strette viuzze del paese, proprio lì dove si alternano le botteghe degli artisti. Ma anche per quell’atmosfera mistica, suggestiva e anche un po’ magica che si respira a ogni passo.

Il periodo migliore per visitare Calcata è sicuramente ottobre, quando i colori dell’autunno tingono tutto il paesaggio di meraviglia, ma anche perché è questo il mese di Halloween. E quale posto migliore, se non il borgo delle streghe, per vivere la notte più spaventosa dell’anno?

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Quello che era un ex binario ora è una passeggiata pedonale magica

Organizzare un viaggio a Roma è sempre una buona idea. La capitale d’Italia, infatti, è uno scrigno di tesori incredibili tutti da scoprire.

Le bellezze del passato e del presente qui vivono e convivono in un agglomerato di meraviglie, testimonianze artistiche, architettoniche e culturali che da sempre influenzano e affascinano il mondo. Il Colosseo e i Fori Imperiali, la Basilica di San Pietro, i Musei Vaticani, le vie dello shopping, le tradizioni e i monumenti iconici: le cose da vedere e da fare nella città eterna sono tantissime, e tutte sono destinate a lasciare senza fiato.

Eppure, al di là dei sentieri più battuti dai turisti che ogni giorno giungono della capitale italiana, esiste un altro modo per scoprire le meraviglie della città. Un sentiero che si aggroviglia all’ombra dei monumenti iconici e che permette di osservarli da un’altra prospettiva. Un percorso romantico e suggestivo che prende il nome di Passeggiata del Gelsomino.

Passeggiando per la città eterna

Lo abbiamo detto più volte e non ci stancheremo mai di ripetere che una semplice passeggiata nei luoghi che abitiamo, o visitiamo quando siamo in viaggio, può trasformarsi in un’esperienza da levare il fiato. Succede tutte le volte che aguzziamo la vista e ci soffermiamo sui dettagli, quelli che raccontano il volto inedito di una città, di un borgo o di un villaggio.

Ed è esattamente questo che succede quando si cammina tra le strade di Roma, quando il rumore del traffico e il brusio delle persone che popolano le vie del centro diventa un lontano ricordo. È in quel momento che possiamo scoprire una città diversa, unica e ancora più bella di come la conoscevamo.

Sono tante le strade che attraversano Roma e che ci permettono di vivere esperienze straordinarie passo dopo passo. Dalle vie storiche, larghe e monumentali a quelle più strette e acciottolate che ci conducono nel cuore dei quartieri antichi e suggestivi.

E poi c’è lei, la Passeggiata del Gelsomino, un percorso pedonale nel cuore cittadino che però + lontano dai sentieri più battuti dal turismo di massa, che permette di osservare lentamente gli angoli più affascinanti della capitale e di scrutare i monumenti iconici da altre prospettive.

La Passeggiata del Gelsomino

Ci troviamo nei pressi di Piazza San Pietro, una delle più celebri e iconiche del BelPaese. È proprio qui che si snoda un percorso pedonale romantico, affascinante e suggestivo che, come dice il nome stesso è incorniciato dagli splendidi fiori di Gelsomino.

Il periodo dell’anno più magico è sicuramente l’inizio dell’estate, perché è in quel momento che i fiori di gelsomino che costeggiano la Passeggiata del Gelsomino sbocciano in tutta la loro bellezza. Ma tanto è suggestivo l’intero itinerario panoramico che in qualsiasi momento dell’anno restituisce emozioni uniche.

Questa via pedonale frequentata sopratutto dai cittadini, e poco conosciuto ai turisti, è sorta dalle ceneri di un ex binario dismesso, quello della stazione ferroviaria di San Pietro. Costruita nel 1929, la Ferrovia Vaticana, era stata realizzata per permettere il collegamento tra lo Stato Pontificio e il Regno d’Italia.

Con il passare degli anni, però, la ferrovia venne utilizzata sempre meno fino a essere completamente inutilizzata. In occasione del Giubileo del 2000, il binario numero uno è stato trasformato nella Passeggiata del Gelsomino, una strada breve ma con un panorama unico che si affaccia direttamente sulla grande e suggestiva cupola della Basilica di San Pietro.

Il percorso, che si snoda per circa 500 metri, è considerato dai cittadini uno dei più magici e romantici della città. Il consiglio è quello di percorrere l’intera passeggiata a ritmo lento con lo sguardo sempre vigile su tutto ciò che vi circonda: il panorama, da qui, è davvero spettacolare.

Passeggiata del Gelsomino

Fonte: IPA

Passeggiata del Gelsomino
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Arriva la nave più grande del mondo, una vera meraviglia

È arrivata nel Mediterraneo la nave più grande del mondo. Dopo essere salpata dal porto d Fort Lauderdale, in Florida, ha fatto rotta verso Barcellona, dove arriverà l’8 maggio, per poi proseguire verso Roma. La Wonder of the Seas è, come dice il nome, una vera meraviglia.

La nuovissima nave di Royal Caribbean International della Classe Oasis supera quella che è stata finora la più grande del mondo, la Symphony of the Seas, della stessa compagnia.

I “quartieri” della Wonder of the Seas

Avveniristica e da record, questa nave sorprende per i suoi otto “quartieri”, uno in più rispetto a quelli delle altre navi della compagnia, e dona un’incredibile esperienza di navigazione per una vacanza indimenticabile.

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La Wonder of the Seas, la nave più grande al mondo

Il quartiere suite è appunto l’ottavo e accoglierà gli ospiti della classe Royal Suite su un ponte privato Suite Sun con una plunge pool e bar, resi speciali da una splendida vista sull’oceano, nonché da altri elementi molto amati dagli ospiti come il ristorante esclusivo Coastal Kitchen, la Suite Lounge e l’immensa Ultimate Family Suite, che si sviluppa su due piani, adatta anche ad ospitare una famiglia di dieci persone e corredata da uno scivolo in-suite, di cinema, karaoke area e ping pong.

I ristoranti a bordo della nave

Dei 40 ristoranti ospitati a bodo della Wonder, uno è davvero unico: The Mason Jar Southern Restaurant & Bar, dove si possono fare brunch e cene fino a tarda notte allietati dalla musica dal vivo e da una pregiata collezione di whisky e cocktail.

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I divertimenti a bordo della Wonder of the Seas

Intrattenimento per adulti

fare una crociera a bordo della Wonder of the Seas sarà una vera pacchia. Oltre al simulatore di surf FlowRider c’è anche The Ultimate Abyss, lo scivolo più alto del mare, ma anche la zip line alta dieci piani. Oltre a ciò, immancabili quartieri straordinari come Central Park, con più di 20.000 piante, e il Boardwalk, che mette insieme il fascino del mare e le attività per tutta la famiglia, tra cui la possibilità di cavalcare una meravigliosa giostra intagliata a mano, guardare un big match o impegnarsi in una competizione presso gli spazi del Playmakers Sports Bar & Arcade.

Per trascorrere le serate, sono ben quattro i “palcoscenici” a bordo della Wonder: aria, ghiaccio, acqua e teatro. Più di cento tra artisti e tecnici danno vita a super produzioni come inTENse, con il primo cast tutto al femminile di aerialistes, high divers, slackliners e altro ancora nell’unico AquaTheater, The Effectors II: Crash ‘n’ Burn, che debutta quest’estate, dove i supereroi high-tech di Royal Caribbean – The Effectors – si scontrano con i loro arcinemici per salvare ancora una volta il pianeta.

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La Wonder of the Seas illuminata di notte

Intrattenimenti per bambini

Le famiglie con bambini troveranno una nuovissima avventura all’aperto, Wonder Playscape, una zona scivoli a tema sottomarino, con pareti da arrampicata e divertimenti interattivi. E in più, l’area Adventure Ocean, mentre gli adolescenti si divertiranno con Social100 e The Patio.

I numeri della Wonder of the Seas

Lunga 362,04 metri (praticamente come la Symphony) e con una stazza di quasi 237 tonnellate (dieci in più della sorella minore), la nuova Wonder of the Seas può ospitare a bordo fino a 6.988 passeggeri e 2.300 membri dell’equipaggio che sui 16 dei 18 ponti riservati ai passeggeri però non si noteranno affatto.

Le crociere della Wonder of the Seas

Per tutta l’estate 2022 la nave navigherà nel Mar Mediterraneo con crociere di sette notti. La nave salperà dal porto di Barcellona per le tappe successive a Palma di Maiorca, Marsiglia, La Spezia, Roma Civitavecchia e Napoli, per fare poi rotta di nuovo verso Barcellona. E questo fino alla fine di ottobre, quando lascerà di nuovo il Mediterraneo per tornare nel Mar dei Caraibi.

 

 

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Santo Stefano Rotondo, il tempio della perfezione

È nella bellezza delle sue linee rotonde, nella sinuosità dei suoi archi e negli incantevoli affreschi che custodisce al suo interno che si nasconde la vera perfezione della Basilica di Santo Stefano Rotondo, uno dei più antichi tempi cristiani. Nel cuore di Roma sorge questa incredibile chiesa a pianta circolare, che ancora oggi suscita grande meraviglia.

Santo Stefano Rotondo, nel cuore di Roma

Arte, architettura e storia si intrecciano amabilmente, tra le ampie arcate e i portici della Basilica di Santo Stefano Rotondo: è a due passi dal Colosseo, dove le mille bellezze della Città Eterna tornano a rivivere ogni giorno, che possiamo ammirare un vero capolavoro. È, questa, una delle più antiche chiese della cristianità e luogo di grande spiritualità, che ne pervade ogni singolo mattone. Eretta nel V secolo, probabilmente per volere di Papa Leone I, sin dall’inizio è nata come tempio di perfezione. La sua pianta circolare è simbolo di totalità e armonia, richiamo della meraviglia cosmica e dell’ordine della creazione.

Dal punto di vista architettonico, Santo Stefano Rotondo rientra nel periodo di massimo fulgore dello stile paleocristiano romano, che si rifà, proprio nelle linee rotonde, alla splendida Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Il progetto originale era sicuramente molto ambizioso: i tre cerchi concentrici che costituivano la sua pianta erano divisi da imponenti colonne architravate, e al loro interno avevano volte a botte e numerosi spazi riccamente decorati. Lastre di marmo rivestivano pavimenti e, in alcuni casi, persino le pareti, mentre il tetto era sorretto da travi in legno.

Santo Stefano Rotondo

Santo Stefano Rotondo, la pianta circolare

La storia della Basilica di Santo Stefano Rotondo

Nei secoli successivi, la Basilica ha subito numerosi interventi che l’hanno portata al suo splendore attuale. Pregiati mosaici e affreschi stupendi hanno trovato pian piano luogo tra le mura di Santo Stefano Rotondo. E tra i suoi arredi più celebri spicca la “Sedia di Gregorio Magno”, un antico sedile in marmo di epoca romana, che secondo tradizione veniva impiegato dal pontefice per pronunciare le sue omelie. Ma il periodo più buio era dietro l’angolo, e si è manifestato con ripetuti saccheggi che hanno spogliato la chiesa delle sue ricchezze – e della sua bellezza incredibile.

Privata di tutto ciò che aveva più pregio e lasciata nell’incuria più totale, la Basilica ha vissuto un primo ritorno di gloria attorno al 1100, quando Papa Innocenzo II ha ordinato la creazione del suggestivo porticato d’ingresso a cinque arcate che ancora oggi possiamo ammirare prima di entrare nella chiesa. E ancora qualche secolo più avanti ha avuto inizio un’importante opera di restauro affidata alle mani esperte dell’architetto fiorentino Bernardo Rossellino. Negli ultimi decenni, Santo Stefano Rotondo è diventato luogo di importanti scavi archeologici che hanno riportato alla luce splendidi manufatti. E i restauri non hanno ancora avuto fine: riportare la Basilica alla sua antica bellezza è l’obiettivo ultimo, preservandone al contempo la storia.

Santo Stefano Rotondo

Il portico di Santo Stefano Rotondo

Santo Stefano Rotondo, tra simbologia e misteri

Se la forma rotonda di questa splendida chiesa di Roma richiama un’antica simbologia che sembra permeare l’intero edificio, Santo Stefano Rotondo è anche luogo di misteri incredibili. Sulle sue pareti vi sono affreschi che suscitano soggezione e un pizzico di orrore, rappresentando con crudeltà tutti i modi in cui un uomo può essere martirizzato. Si tratta del ciclo del Pomarancio, che include ben 34 scene di martirio con terrificanti punizioni in grado di generare più di un brivido freddo. Lo scopo? Mettere in guardia dai pericoli che si possono incontrare lungo il cammino, un monito a dir poco terrorizzante.

Santo Stefano Rotondo

Santo Stefano Rotondo, gli affreschi

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Tutte le strade portano a Roma (o quasi)

Roma città eterna, cuore e capitale d’Italia, crocevia di storie, culture e tradizioni. Roma caput mundi, ieri e oggi. Il centro del mondo, considerato tale per secoli, che ancora oggi resta una delle destinazioni più amate e frequentate dai viaggiatori di tutto il mondo. E le motivazioni sono così tante e ovvie che non hanno bisogno di essere qui elencate.

Ma proprio il fatto che questa città è sempre presente negli itinerari di viaggio delle persone di tutto il mondo, forte del fatto che custodisce gran parte della storia del Paese e del mondo intero, ha fatto sì che con il tempo una grande e complessa rete stradale si sviluppasse proprio attorno alla città per facilitare l’accesso alla capitale.

A partire da questa consapevolezza viene da chiedersi se è vero che tutte le strade portano a Roma. I cittadini, fieri della loro romanità, sostengono di sì. Gli altri si limitano a utilizzare questa frase come metafora di vita, ma c’è chi è voluto andare oltre per scoprire origini e veridicità di un’espressione tanto antica quanto comune.

Le origini della frase fanno riferimento al sistema di strade costruito dagli antichi romani che sì, conducevano tutte a Roma. Questo per facilitare il commercio e l’avanzamento del grande impero che si estendeva dal Regno Unito fino al Nord Africa passando per la Russia. Le strade, quindi, passavano per le principali città commerciali e per i paesi urbani per collegare questi con la capitale.

E oggi? Un team di tre esperti, Benedikt Groß, Philipp Schmitt e Raphael Reimman, si è riunito qualche hanno fa per sondare la veridicità di questo detto in tempi moderni. Hanno analizzato l’Italia e l’Europa prendendo in considerazione 400000 città, paesi e villaggi, per vedere se in qualche modo questi hanno delle strade che portano alla città eterna.

La risposta è sì: sono quasi 500000 le strade che portano a Roma su un’area analizzata di oltre 25000000 chilometri quadrati e più precisamente sono 486000. Google Maps, probabilmente, potrà confermarvelo, ma lo fanno anche le strade più celebri che attraversano il nostro Paese.

Ne sono un esempio la strada statale Appia che collega Roma a Taranto e che passa per l’agro pontino fino e Terracina e poi la Tiburtina che crea un collegamento tra la capitale e la regione Abruzzo. La Cassia e la Flaminia, invece, collegano rispettivamente la città eterna a Firenze e a Rimini.

E poi ce ne sono tante altre che aspettano solo di essere scoperte, magari in occasione di un meraviglioso viaggio on the road.

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Ripartono i treni storici del Lazio sulla linea ferroviaria Roma – Velletri

Dopo un lungo stop causato dall’emergenza sanitaria, domenica 27 febbraio i treni storici della Fondazione FS torneranno sui binari del Lazio. Un’iniziativa promossa dalla Fondazione Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola, dall’Associazione “A Passi Ferrati”, dall’Associazione Dopolavoro Ferroviario di Roma con il patrocinio di numerosi enti ed associazioni del territorio.

Il treno storico, rievocativo del viaggio inaugurale sulla ferrovia voluta dal Papa Pio IX, è composto da carrozze del tipo “Centoporte” e “Corbellini” e trainato da locomotiva diesel in livrea storica.

Le fermate del treno storico Roma – Velletri

Sarà possibile salirvi a bordo dalla stazione di Roma Termini alle ore 9.20 del 27 febbraio. Sono previste, inoltre, alcune fermate intermedie. La prima è Santa Maria delle Mole (9:41), una frazione del comune di Marino, in provincia di Roma, nell’area dei Castelli Romani. Si distingue per essere un abitato di recente e progressiva urbanizzazione e anche in continua crescita.

Un’altra fermata è prevista a Cecchina (10:02), anch’esso un paese di recente sviluppo urbanistico incluso nell’area dei Castelli Romani. Una vera sorpresa poiché la parte più antica dell’abitato è adagiata a quota 237 metri s.l.m. sul versante occidentale dell’antico cratere vulcanico prosciugato di Vallericcia.

Poi Lanuvio (10:10), un vero e proprio mix perfetto di archeologia e natura. Un paese che possiede un ricco patrimonio archeologico e rigogliosi vigneti che fanno da mura naturali. Subito dopo San Gennaro (10:16), mentre l’arrivo è previsto a Velletri alle ore 10.25. Velletri è il comune più popoloso e con l’estensione territoriale maggiore dei Castelli Romani. Vanta origini molto antiche. Basti pensare che era territorio dei Volsci e che già in epoca romana ebbe una grande importanza, tanto da poter trattare alla pari con Roma. Oggi è uno dei centri più vivi della provincia, economicamente e culturalmente.

Giunti a destinazione, dopo il saluto delle autorità locali, è in programma la presentazione del progetto relativo ai lavori di recupero e riqualificazione della stazione di Velletri. I viaggiatori, a seguito dell’evento, avranno tempo libero a disposizione per un pranzo presso ristoranti convenzionati e, nel primo pomeriggio, una visita del centro cittadino.

Alle ore 17:25 è in programma la ripartenza del treno storico da Velletri per Roma con arrivo alla stazione Termini, previsto per le ore 18:29.

Come prenotare i biglietti per il treno Roma – Velletri

Per prenotare i biglietti per viaggiare a bordo del treno storico “Roma – Velletri”, basta inviare una mail al Dopolavoro Ferroviario di Velletri al seguente indirizzo: trenostoricovelletriroma2022@gmail.com indicando nome, cognome e numero di posti richiesti. Ulteriori informazioni si possono avere contattando il numero di telefono 366 4484595. Il costo è di 48 euro a biglietto per gli adulti, e 20 euro per i ragazzi dai 12 ai 18 anni.

Vi ricordiamo, infine, che per viaggiare a bordo dei treni storici è obbligatorio il possesso di Green Pass Rafforzato valido, ad esclusione dei minori di 12 anni e dei soggetti esenti. Ciò vuol dire che sarà possibile vivere questa esperienza sole se vaccinati a guariti dal Covid-19. Inoltre, è obbligatorio indossare mascherina di tipo FFP2 o superiore per la protezione del naso e della bocca.

Non resta che provare a prenotare un biglietto e concedersi un vero e proprio viaggio nel tempo.

Velletri treno

Un angolo di Velletri