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Dentro il Pantheon, ad ammirare la finestra sul cielo di Roma

La stessa maestosità e imponenza, oggi come anche 2mila anni fa. Quando si pensa a Roma, non può non venire in mente il Pantheon, uno dei monumenti più riconoscibili della Città Eterna. Non è un semplice edificio, ma un testimone privilegiato dello sviluppo di un impero prima e di una città poi. È stato fonte di ispirazione per tanti artisti del Rinascimento e anche se il tempo ha in parte cambiato i colori e le sfumature del suo marmo, non si può non rimanere a bocca aperta ogni volta che ci si ritrova di fronte a una meraviglia del genere. Splendido all’esterno, ma anche all’interno, con la sua cupola caratteristica, unica al mondo.

Il monumento originario

Il Pantheon fu costruito per la prima volta 27 anni prima della nascita di Cristo su iniziativa di Marco Vipsanio Agrippa. Furono necessari tre anni per completarlo, ma purtroppo l’edificio originario è andato perso per sempre a causa di un incendio divampato nel 110 d.C. La costruzione successiva è quella che si può ammirare oggi quando si visita Roma. L’interno è dominato da un elemento che lascia a bocca aperta sia i romani stessi che i turisti, la cupola. Non è una semplice volta, ma la più grande in assoluto che sia mai stata costruita in calcestruzzo non armato.

Il Pantheon a Roma

Il diametro supera i 43 metri ed è la testimonianza impressionante di quanto gli architetti romani fossero ingegnosi. Il Pantheon è rimasto infatti intatto per tutto questo tempo e soprattutto dal foro della cupola sembra non entrare mai la pioggia, un fenomeno che è stato approfondito nel dettaglio. Non c’è copertura perché altrimenti il monumento sarebbe crollato su sé stesso, inoltre si voleva simboleggiare in questo modo il contatto diretto con le divinità. Ogni volta che piove, la corrente d’aria porta letteralmente a “frantumare” le gocce d’acqua, dunque anche in caso di precipitazioni intense la sensazione è che all’interno non succede nulla. Sul pavimento, tra l’altro, non si formano pozzanghere e questo rafforza quella che è una delle principali leggende romane.

Tra l’altro, il foro della cupola, meglio noto come “Oculus” rappresenta l’unica fonte di luce del monumento, un fascio luminoso che rende lo spazio ancora più ampio. Ogni visitatore non può non essere colpito, poi, dalla bellezza delle sette splendide nicchie presenti all’interno e dalle due colonne corinzie che in passato simboleggiavano le divinità legate al culti dei pianeti. A partire dal VII secolo, il Pantheon diventò un chiesa cristiana e da quel momento prese il nome di Santa Maria della Rotonda o Santa Maria ad Martyres. Ma c’è anche molto altro da ammirare all’interno di questa meraviglia della Capitale.

Le sepolture illustri del Pantheon

Da quando il Pantheon è diventato una basilica, sono stati conservati i sepolcri di personaggi illustri: ad esempio, un artista acclamato e importante come Raffaello Sanzio riposa qui ed è emozionante sapere di essere a pochi centimetri dai suoi resti.

L'interno del Pantheon

Dal 1878, inoltre, proprio nel monumento capitolino sono stati sepolti i Re d’Italia, vale a dire Vittorio Emuanele II, Umberto I e la Regina Margherita di Savoia. In poche parole visitare il Pantheon è un’esperienza unica e indimenticabile che permette di scoprire un edificio in grado di racchiudere in sé bellezza, armonia e architettura.

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Gli aeroporti di Roma si preparano all’estate: le novità

Si preannuncia un’estate ricca di novità per chi parte dagli scali della Capitale. La Summer 2023 di Aeroporti di Roma ha, infatti, in serbo per i viaggiatori tanti nuovi collegamenti, in particolare per il Nord America e l’Asia, che rafforzano il ruolo della città come gateway strategico per l’Italia.

La stagione estiva che si appresta ad iniziare viene inaugurata con l’attivazione di oltre 35 nuovi collegamenti aerei. Tra questi, più di 10 verso nuove destinazioni precedentemente mai servite con voli diretti, oltre a una programmazione che si avvicina gradualmente ai livelli pre-pandemia con più di 100 compagnie aeree che serviranno oltre 200 destinazioni verso più di 70 Paesi, collegando così tutti i continenti a Roma.

Aumentano i voli da Roma al Nord America

Il vero protagonista della prossima estate per gli aeroporti capitolini sarà il mercato nordamericano, con una pianificazione che, nei mesi di picco, arriverà a contare 34 partenze al giorno di cui ben 11 solo per New York (qui un’idea di viaggio davvero esclusiva). Un’offerta record, grazie ai nuovi collegamenti che saranno avviati da ITA Airways e agli sviluppi dei vettori americani che arriveranno a offrire un numero di rotte in crescita del 50% rispetto al 2019.

L’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino, si posizionerà come terzo hub europeo dopo Londra e Parigi per numero di voli verso la Grande Mela e tra gli scali con la maggior crescita sui voli verso il Nord America, Canada incluso. Le novità continuano con i nuovi collegamenti per San Francisco, nuova destinazione che verrà lanciata nel corso dell’estate da ITA Airways e United Airlines, così come i voli per Città del Messico, grazie al debutto sullo scalo romano di Aeromexico. Aumentano poi le offerte su destinazioni storicamente collegate a Roma. New York vedrà l’ingresso anche di Norse Atlantic Airways come nuovo player con un volo giornaliero.

A partire da giugno, ITA Airways introdurrà un nuovo volo diretto per Washington, mentre l’aumento delle frequenze di Air Canada ed Air Transat renderà disponibili fino a 3 voli giornalieri per Toronto e Montréal. A investire sugli aeroporti romani anche WestJet, che aumenterà la disponibilità di voli per Calgary, unico collegamento diretto dall’Italia verso il Canada occidentale lanciato lo scorso anno, offrendo fino a 5 frequenze settimanali. È prevista, inoltre, una crescita della connettività anche per il Sud America, con il graduale incremento di Aerolineas Argentinas che arriverà a collegare il Leonardo da Vinci con 5 voli settimanali per Buenos Aires.

Nuovi voli per l’Asia e novità per il breve-medio raggio

Altra grande protagonista della Summer 2023 di Aeroporti di Roma sarà l’Asia. Oltre alle destinazioni disponibili per Tokyo Delhi, grazie all’aumento dei voli di ITA Airways già avviati a fine 2022, si assisterà al recupero delle compagnie aeree della Greater China, con la ripresa dei voli per Pechino e Shanghai, e l’incremento di offerta anche verso le città di Chengdu, Hangzhou e Chongqing.

A Fiumicino ci saranno circa 3 voli al giorno verso la Repubblica Popolare Cinese, e il ripristino del collegamento diretto per Taipei, capitale di Taiwan ricca di attrazioni, operato 3 volte a settimana. Roma sarà, inoltre, collegata fino a 2 volte al giorno con Seoul, grazie agli sviluppi di Korean Air ed Asiana, e 5 volte a settimana con Singapore, con la Singapore Airlines.

Restando nel lungo raggio, spicca l’incremento di offerta di Qatar Airways che offrirà in alcuni giorni della settimana fino a 3 voli giornalieri, salendo a 18 frequenze settimanali, così come quella di Gulf Air, partita a giugno 2022, che continua a investire sulla Capitale, introducendo la terza frequenza settimanale per Manama in Bahrain.

Infine, per il breve-medio raggio, nuove e interessanti destinazioni internazionali andranno ad arricchire l’offerta della città direttamente collegate con Roma: tra queste Baku (Azerbaigian), Faro e Funchal (Portogallo), Danzica (Polonia), Memmingen (Germania), Castellón (Spagna) e Bastia (Francia), grazie allo sviluppo di compagnie come Volotea, Vueling, Air Corsica, Wizz Air e Ryanair. In particolare, queste ultime due aumenteranno l’offerta di collegamenti introdotta nel 2022, arrivando a basare rispettivamente 11 e 9 aerei nello scalo di Fiumicino.

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Che fine fanno gli oggetti smarriti in aeroporto? Quelli di Roma sono all’asta. Puoi comprarli

A volte è colpa del troppo entusiasmo che si unisce all’euforia del momento, altre volte è la fretta, legata alla paura di fare tardi e di perdere quell’areo. Altre volte, ancora, si tratta di piccoli istanti di distrazione durante il controllo sicurezza che però si rivelano fatali. Indipendentemente dalle motivazioni, dai luoghi e dalle occasioni, ecco che ci ritroviamo senza il nostro paio d’occhiali da sole, senza più lo smartphone, il caricabatterie, o qualsiasi altra cosa che avevamo portato con noi per affrontare il viaggio.

Ma che fine fanno gli oggetti smarriti in aeroporto? Accorgersene in tempo è una fortuna, perché è allora che i viaggiatori possono riscattare le proprie cose al banco informazioni, se queste vengono ritrovate s’intende. Per chi invece non ha cercato, reclamato e riabbracciato i propri effetti personali, persi o dimenticati proprio in aeroporto, non c’è più nulla da fare, o quasi.

Sì perché per tutti gli oggetti smarriti all’interno dell’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino, e non reclamati negli ultimi 13 mesi, saranno messi all’asta fino al 23 marzo del 2023 gestita dall’Istituto di Vendite Giudiziarie dei Tribunali di Roma e Tivoli. E se fosse l’occasione giusta per ritrovare quell’orologio al quale eravate tanto affezionati?

Che fine fanno gli oggetti smarriti in aeroporto?

È qualcosa che è successo a tutti, almeno una volta nella vita, di dimenticare qualcosa in aeroporto, proprio prima di partire per quella destinazione da sogno che avevamo sempre desiderato esplorare. Un capo d’abbigliamento, per esempio, o gli occhiali. Il tablet, l’orologio, un anello o una collana. C’è chi ha dimenticato un oggetto personale e chi, addirittura, un serpente a sonagli vivo. Il luogo incriminato è soprattutto quello del controllo sicurezza: per prepararsi velocemente e non correre il rischio di fare tardi, ecco che si dimentica qualcosa.

Può succedere anche in aereo che, a causa della distrazione o della stanchezza del viaggio, si perda qualcosa a bordo. Come abbiamo anticipato, accorgersene in tempo può davvero dare la possibilità di ritrovare i propri effetti personali. In quel caso è opportuno rivolgersi all’ufficio degli oggetti smarriti dell’aeroporto di riferimento.

Quando nessuno reclama gli effetti personali smarriti, per un motivo o per un altro e per diversi mesi, questi vengono affidati alla sorte. In Alabama, per esempio, esiste un gigantesco magazzino dal nome Unclaimed Baggage che collabora con diverse linee aeree. Quando gli oggetti e i bagagli conservati nel Lost & Found non vengono riscattati, il negozio li dona, li ricicla o li mette in vendita.

E così ha scelto di fare anche l’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino, che ha organizzato un’asta per tutti gli oggetti non reclamati negli ultimi 13 mesi, e quindi considerati abbandonati.

L’asta degli oggetti smarriti nell’Aeroporto di Roma Fiumicino

Quelli messi all’asta dall’Istituto di Vendite Giudiziarie dei Tribunali di Roma e Tivoli, non sono dei singoli oggetti, ma dei veri e propri lotti di cose perse e mai più ritrovate. Ci sono, per esempio, diversi bagagli in vendita, e anche se il loro contenuto non è stato svelato potrebbe comunque risultare un affare. Ci sono anche tablet e iPad, occhiali da sole, accessori , gioielli e bigiotteria, anche questi venduti in lotti.

La vendita all’asta di tutti gli oggetti smarriti all’interno dell’aeroporto di Fiumicino sarà disponibile fino al 23 marzo online. E chissà se, in questa occasione, riuscirete a ritrovare quel cappello al quale eravate tanto affezionati.

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Puoi pranzare in un’opera d’arte tra angeli e sibille: succede nella Capitale

Organizzare un viaggio a Roma, per scoprire e riscoprire le meraviglie della città eterna, è sempre un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. La Capitale d’Italia, infatti, conserva e preserva da secoli un patrimonio storico, artistico e architettonico che ha influenzato il mondo intero, e che ancora oggi vive e sopravvive attraverso le numerose testimonianze che si trovano tra le strade e i quartieri della città.

Sono diversi gli itinerari che permettono di scoprire il glorioso passato della Capitale e che si intrecciano con le novità che ogni giorno la città di Roma propone. Insomma, le cose da fare e da vedere qui sono tantissime, e tutte sono destinate a sorprendere.

E se volete fare qualcosa di davvero sorprendente, durante un viaggio nella città eterna, allora non potete perdervi questo posto. Si tratta di un luogo inedito e straordinario che permette di pranzare dentro un’opera d’arte tra angeli e sibille. L’esperienza è unica.

Un’esperienza unica in uno spazio culturale

Sono tantissimi i luoghi nella Capitale che celebrano l’arte e la cultura, quella del presente, del passato e del futuro. Il Colosseo, la Basilica di San Pietro e i Musei Vaticani che ospitano la grandiosa Cappella Sistina, e poi i Fori imperiali, le piazze, le fontane e le sculture. Al fianco dei monumenti più iconici della città, gli stessi che ogni giorno sono raggiunti da migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo, ci sono anche i musei e gli spazi culturali dedicati proprio a chi vuole scoprire la storia dell’arte di Roma e del mondo intero.

Ed è proprio in uno di questi luoghi che vogliamo portarvi oggi, uno spazio culturale che ospita esibizioni e installazioni itineranti e periodiche situato all’interno di un edificio tanto bello quanto affascinante. Ci troviamo dentro il Chiostro del Bramante, una costruzione elegante e rinascimentale ispirata al disegno classico, e realizzata da Donato Bramante su commissione del cardinale Oliviero Carafa nel 1500.

Proprio qui, al di là delle sale espositive che ospitano periodicamente mostre itineranti, esposizioni e installazioni site-specific, esiste un bistrot che permette a cittadini e viaggiatori di pranzare, fare colazione o prendere un caffè all’interno di un’opera d’arte straordinaria. Ma non è tutto perché proprio da qui, è possibile ammirare da un accesso privilegiato un altro incredibile grande capolavoro che porta la firma del grande Raffaello.

La Sala delle Sibille nel Chiostro del Bramante

Fonte: Getty Images

La Sala delle Sibille nel Chiostro del Bramante

La Sala delle Sibille: pranzare in un’opera d’arte a Roma

Situato in Via della Pace, ad appena un chilometro di distanza da Piazza Navona, il Chiostro del Bramante ospita quella che è una delle esperienze più incredibile da vivere e da condividere nella capitale.

All’interno dello spazio culturale, infatti, esiste uno spazio adibito per colazioni, brunch e pranzi. Un bistrot che prende il nome di Sala delle Sibille e che proprio all’omonima opera di Raffaello, custodita della Chiesa di Santa Maria della Pace, è ispirato.

La sala in questione ospita l’opera site-specific di Fallen Fruit “Trappola d’Amore a Pleasure Palace”, realizzata nel 2021 in occasione della mostra Crazy e diventata adesso parte integrante dell’esperienza sensoriale. Questo capolavoro, infatti, riveste completamente le pareti e gli arredi della sala, consentendo agli ospiti del bistro di vivere una pausa golosa all’insegna della grande bellezza.

Ma non è tutto perché c’è un’altra sorpresa per chi sceglie di fermarsi all’interno della Sala delle Sibille. Da qui, infatti, è possibile ammirare da una finestra l’affresco “Le Sibille” di Raffaello conservato nella Chiesa di Santa Maria della Pace adiacente al Chiostro del Bramante.

La finestra che affaccia sul capolavoro di Raffaello, Chiostro del Bramante

Fonte: Getty Images

La finestra che affaccia sul capolavoro di Raffaello, Chiostro del Bramante
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Roma come i Caraibi: il nuovo parco acquatico

I Caraibi stanno per arrivare a Roma, o almeno questo è l’obiettivo di MagicSplash, il nuovo parco acquatico che fa capo a MagicLand, il parco divertimenti di Valmontone inaugurati nel 2011, che sta per aprire nella nostra Capitale.

MagicSplash, il nuovo parco acquatico

È già stato avviato il cantiere per il nuovissimo parco acquatico di Roma che accoglierà i visitatori in una vera e propria isola tropicale di oltre 40.000 metri quadrati.

E sì, sembrerà di stare davvero ai tropici: vegetazione rigogliosa – sono previste oltre 16.000 piante tropicali e palme – 10.000 metri quadrati di spiaggia con 5.000 tonnellate di sabbia bianchissima e attentamente selezionata per le sue speciali caratteristiche che la rendono refrattaria all’assorbimento di calore; 1.700 lettini e ombrelloni in paglia naturale in buona parte a disposizione gratuitamente.

Queste sono solo alcune delle cose di cui sarà possibile godere a MagicSplash perché in cantiere c’è anche l’Onda del Caribe, una piscina ad onde di 2.000 metri quadrati, e il dolce corrente di Rio Cauto, un fiume lento di quasi 400 metri lineari (il più lungo di tutto il Centro Sud Italia) avvolto da una fitta vegetazione tropicale.

Un parco estivo che è stato pensato anche per i bambini che qui troveranno El Castillo, un playground acquatico di oltre 12 metri di altezza e posizionato in una piscina di 1000 metri quadrati; la Laguna Tiburon, uno spray park per i più piccini; Cala Tortuga con 4 scivoli acquatici tra cui un Mini Cone e un Mini Boomerang che saranno perfetti per far divertire anche gli adluti.

Non mancherà di certo la sicurezza grazie a impianti che assolvono alle più recenti ed esigenti prescrizioni sul tema, al fine di garantire la migliore filtrazione e igienizzazione delle acque. Saranno poi presenti 35 bagnini ed assistenti bagnanti, centinaia di giubbotti salvagente e un punto di primo soccorso, costantemente presidiato da personale sanitario.

A completare l’offerta ci saranno quattro punti ristoro all’interno di strutture in legno di eucalipto e paglia naturale: una hamburgheria, una pizzeria, una panineria ed un chiringuito per dissetarsi con una fresca bibita, succhi di frutta naturale, macedonie, granite, smoothies, gelati e cocktail. Poi menù vegetariani e vegani e il Bazar Del Mar, un negozio di articoli da spiaggia fornito di ogni necessità. Poi ancora aree attrezzate con spogliatoi, docce con acqua calda e armadietti di sicurezza per depositare le proprie borse.

Ma non solo. MagicSplash ha pensato anche a coloro che preferisco godere di maggiore privacy: sarà disponibile Playa Paraiso in cui prenotare una delle 6 Cabanas in paglia con una capienza fino a 6 persone ognuna, tutte dotate di spiaggia privata e dei migliori comfort come vasca idromassaggio, frigorifero con bibite a disposizione, divanetti, lettini e teli mare.

Quando aprirà è quanto costerà MagicSplash

MagicSplash avrà a sua disposizione un nuovo ingresso dedicato, dotato di un nuovo ed ampio parcheggio di circa 500 posti auto, oppure attraverso MagicLand, dopo aver acquistato una estensione del biglietto.

Attualmente non c’è una data precisa sull’apertura del nuovo parco acquatico romano, ma è attualmente prevista per l’estate del 2023 con probabili tariffe a partire da 14,90 € per l’intera giornata, ma anche biglietti pomeridiani per chi vi accederà dalle 2 del pomeriggio in su.

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Scoperta “Roma”, la donna simbolo della città

Che Roma nella sue viscere nasconda ancora tantissimi tesori antichi lo sanno anche i muri, ma che con gli ultimi scavi ritornasse alla luce qualcosa di così importante non era di certo prevedibile. È stata scoperta “Roma”, la donna simbolo della città. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Durante gli scavi della metro C emerge “Roma”

Durante gli scavi per la metro C di Roma, e più precisamente quelli che si stanno effettuando presso la stazione di Porta Metronia, è tornato alla luce dopo centinaia di anni un raffinatissimo reperto dell’antica Roma, una personificazione della stessa Città Eterna.

Nei fatti tutto questo non è una novità: il tema iconografico è già noto. Le prima immagini di “Roma” sulle monete romane risalgono al 269 a.C., anche se in realtà è presente su altre monete romane coniate a Locri nel 204 a.C. La vera cosa che sorprende in relazione a questo ritrovamento è che il primo e unico caso finora al mondo in cui ci la personificazione di “Roma” è eseguita su un vetro dorato.

Come nelle monete già rinvenute in passato, “Roma” è rappresentata come una donna in veste amazzonica, armata di spada. Talvolta clipeata o coronata di alloro, con vicino una Vittoria alata o altri simboli.

Le dichiarazioni degli esperti

La funzionaria archeologa della Soprintendenza speciale di Roma, Simona Morretta, ha spiegato all’ANSA che: “Già un vetro dorato è un reperto molto raro, ma questo non ha confronto allo stato attuale degli studi. Non si era mai trovato un vetro dorato con la personificazione della città di Roma“.

L’esperta ha poi continuato specificando che è un reperto di “straordinaria finezza esecutiva”. Stando a quanto appreso fino a ora, originariamente era il fondo di una coppa, un oggetto all’epoca decisamente particolare e che spesso veniva utilizzato come dono.

Niente di poi così diverso rispetto ai nostri tempi in cui con alcuni peculiari ed eleganti bicchieri o boccali, il bevitore può guardare in trasparenza l’immagine sul fondo. Sì, sembrerebbe che ci avevano già pensato i romani. Anche se, come ben spiegato da Morretta e sempre all’ANSA: “Noi non sappiamo se venisse usato realmente per contenere qualcosa o come soprammobile, ma certamente mettere una immagine sul fondo rispecchia quell’idea”.

Il manufatto ha vissuto diverse ‘vite’ prima di arrivare a noi: “Era un oggetto prezioso e quando si è rotto o scheggiato non l’hanno voluto buttare. Ma dato che una coppa di vetro non si poteva riparare, ne è stato ‘ritagliato’ il fondo, e può darsi che sia stato esposto su un mobile o appeso a una parete”.

Inoltre, è emerso che il reperto non apparteneva alla caserma trovata negli scavi. La struttura militare fu abbandonata alla metà del III secolo, e in seguito ne vennero tagliati i muri, le macerie buttate all’interno e tutto venne ricoperto di terra. Il vetro dorato è emerso proprio da questi strati di interro ed è posteriore: “Da questo primo studio – ha aggiungo l’archeologa  parlando con l’ANSA– ci sembra un manufatto degli inizi del IV secolo“.

La buona notizia è che ora avrà un’altra vita in quanto diventerà di fruizione pubblica: avrà una teca dedicata nella stazione-museo della metro di Porta Metronia.

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Tutti i modi per raggiungere l’aeroporto di Fiumicino

Fiumicino, o meglio l’aeroporto romano intitolato al genio di Leonardo da Vinci, si fa sempre più grande e bello in vista del Giubileo del 2025. In questa prospettiva, il principale scalo di Roma sarà ancora più accessibile e semplice da raggiungere, anche dal resto d’Italia. D’altronde è risultato al primo posto nella classifica dei migliori aeroporti d’Italia e quello con i maggiori numeri del Paese.

Stando agli ultimi dati, nel 2021 ha quasi recuperato i valori prepandemia, coinvolgendo circa il 14,4% del traffico totale. Ha messo a segno oltre undici milioni e mezzo di viaggiatori nel 2021, ovvero il 18,6% in più rispetto al 2020, e raggiunto punte giornaliere di circa 90mila presenze. Molto, molto di più del secondo scalo cittadino, situato a Ciampino a una ventina di chilometri sud-est dalla città. Ecco tutte le ultime indicazioni per sapere come raggiungere l’aeroporto di Fiumicino.

Tutti i modi per raggiungere l’aeroporto di Fiumicino

Nonostante le dimensioni imponenti – sono stati da poco inaugurati i lavori di ampliamento al Terminal 1 – lo scalo si trova vicino alla capitale – circa 30 chilometri a ovest di Roma –  e soprattutto è raggiungibile con diversi mezzi, per tutti i budget e le esigenze. Dall’auto al treno al bus fino ai transfer privati, le opzioni sono moltissime e tutte estremamente comode. Dal centro città, è possibile arrivare velocemente in aeroporto per imbarcarsi, senza timore di perdere l’aereo.

Transfer per Fiumicino in auto e in taxi

Se ci si reca in aeroporto con la propria auto, la strada più veloce per raggiungere l’aeroporto intercontinentale Leonardo da Vinci di Fiumicino è prendere il Grande Raccordo Anulare (GRA) per poi immettersi sull’autostrada A91 Roma – Fiumicino. Per chi viene da Civitavecchia, basta seguire le indicazioni per lo scalo subito dopo il casello di uscita. Sono a disposizione parcheggi differenziati a seconda del tempo di sosta, breve, media, lunga.

Se invece non si dispone di una macchina, ma si vuole il comfort di un passaggio in auto, esistono organizzazioni che offrono transfer dal centro di Roma fino al terminal delle partenze. A seconda delle necessità, si possono prenotare sia transfer privati con autista sia passaggi collettivi. Le tariffe sono particolarmente vantaggiose, specie se si viaggia in un piccolo gruppo. In ogni caso, si tratta di soluzioni pratiche e sicure, oltre che incredibilmente comode. Se il traffico non è eccessivo, servono circa 45 minuti di viaggio.

Naturalmente esiste anche il servizio di auto pubbliche. La tariffa del taxi per Fiumicino, partendo da Roma centro.è di circa 50 euro.

Come arrivare da Roma Termini a Fiumicino in treno

Viaggiare su rotaia è comodissimo, e soprattutto permette di arrivare a Fiumicino senza le incognite del traffico. Il treno Leonardo Express, ad alta velocità e senza fermate intermedie, collega la centralissima Stazione Termini direttamente con la stazione situata all’interno dell’area aeroportuale, in prossimità dei Terminal di arrivo e partenza. Il treno per Roma Fiumicino prevede collegamenti numerosi e veloci: le partenze sono effettuate ogni 15 minuti e il tempo di percorrenza è di 32 minuti.

Sono sempre di Trenitalia i treni regionali della linea FL1 che coprono la distanza fra le altre stazioni della capitale, come Roma Tiburtina, con lo scalo aeroportuale. Le partenze sono ogni 15 minuti nei giorni feriali e ogni 30 nei giorni festivi.

Per chi invece proviene da fuori Roma, quattro treni ad alta velocità – due in arrivo e due in partenza – collegano quotidianamente l’aeroporto Leonardo da Vinci con Napoli, Firenze, Bologna, Padova e Venezia, senza necessità di effettuare cambi.

Come arrivare in centro a Roma in bus

Con una formula economica, sono numerose le compagnie di bus che coprono la tratta Fiumicino-centro di Roma. Tra le principali sono da segnalare Sit Bus Shuttle e Terravision. Quasi tutte effettuano una fermata in corrispondenza di Roma Termini e delle altre stazioni cittadine. Per non perdere nemmeno un minuto di tempo, e saltare la fila, conviene acquistare in anticipo il biglietto del bus.

Come andare da Fiumicino a Ciampino

Al momento non esiste un collegamento diretto fra l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino e l’aeroporto Giovan Battista Pastine di Ciampino. Pertanto, se si deve effettuare un transfer fra i due scali, si può prendere a Fiumicino l’autobus fino a Termini da lì il Ciampino Airlink per raggiungere l’altro aeroporto, o viceversa. Un’altra soluzione, più costosa, è effettuare il tragitto in taxi o prenotando un transfer privato.

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Roma romantica: le attività da fare con il partner

San Valentino si avvicina, e non c’è niente di meglio che festeggiarlo con la propria dolce metà, magari regalandosi un bel viaggio di coppia alla scoperta di una delle città più romantiche d’Italia: stiamo parlando di Roma, che sin dall’antichità ha fatto sfondo ad alcune delle storie d’amore più belle (e travagliate) di tutti i tempi. Cosa visitare in un weekend nella capitale? Vediamo alcune tappe super romantiche e imperdibili.

Roma, la città dell’amore

Dal Colosseo alla Cupola di San Pietro, la città di Roma è ricca di monumenti storici di grandissimo fascino, che con occhio innamorato sembrano ancora più belli. Per un weekend fuori porta da trascorrere con il partner, non c’è niente di meglio: la capitale è un luogo magico, scrigno di antiche testimonianze del passato e fedele custode di tante storie d’amore che ci hanno commosso. Ripercorrendo questi posti meravigliosi, non possiamo che provare un brivido e rivivere emozioni intense. Ma quali sono le tappe assolutamente imperdibili per un viaggio romantico a Roma?

Il quartiere di Trastevere è uno dei più autentici e pittoreschi della Città Eterna, dove si respira un’atmosfera bohémien incantevole. Le sue stradine acciottolate, le antiche chiese e le ville nobiliari fanno da sfondo ad una vera e propria cartolina che vi lascerà ricordi indelebili nella memoria (e nel cuore). Da qui, raggiungere il Belvedere del Gianicolo è un attimo: la sua vista mozzafiato su gran parte della città di Roma non potrà che conquistarvi. Se volete sorprendere il vostro partner, siete davvero sulla strada giusta.

Un altro luogo incantevole è Villa Borghese, grande parco romano situato nel cuore della capitale. Tra i suoi sentieri alberati potrete respirare profumi inebrianti e ammirare fiori coloratissimi, passeggiando mano nella mano al tramonto. E per rendere il momento ancora più romantico, non vi resta che noleggiare una barca a remi e prendere il largo tra le acque turchesi del lago su cui si affaccia l’antico Tempio di Esculapio.  È questa la location ideale per una dichiarazione d’amore che non dimenticherete più.

Le tappe più romantiche di Roma

Naturalmente, ci sono molti altri luoghi romantici nella capitale. Uno di essi è la Fontana di Trevi, tappa obbligata per chi arriva a Roma: pur essendo sempre affollata dai turisti, continua ad essere la meta perfetta per un selfie con la propria dolce metà, immaginando di ripercorrere le orme di Marcello Mastroianni e Anita Ekberg nel celebre film La Dolce Vita. Proprio a due passi, inoltre, c’è una piccola fonte chiamata “fontanella degli innamorati”. Secondo la leggenda, se una coppia si abbevera dalle sue acque rimarrà insieme per sempre.

Tra le antiche testimonianze più suggestive di Roma c’è poi il Colombario di Pomponius Hylas: misterioso e un po’ tenebroso, rappresenta le gesta del leggendario Orfeo e vi si possono ammirare scene del suo amore per Euridice. Infine, non si può certo lasciare Roma prima di aver passeggiato tra i suoi mille ponti ricchi di fascino e storia. Per gli innamorati, c’è Ponte Sisto: costruito in pietra nel lontano 1475, collega Trastevere alla sponda opposta del fiume e offre un panorama meraviglioso sul Cupolone – soprattutto al tramonto. E non dimentichiamo Ponte Milvio, ormai celebre per i lucchetti che, come simbolo d’amore, invadono il suo parapetto.

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Epifania a Roma: la befana è tornata a Piazza Navona

La magia delle feste continua a intrattenere la quotidianità degli avventurieri di ogni età che, proprio in questi giorni, si sono messi in viaggio per toccare con mano quell’atmosfera incantata e magica che ha avvolto le città di tutto il mondo.

Anche se ci siamo lasciati alle spalle il Natale, la magia che gli appartiene continua a vivere e a sopravvivere tra le strade, i quartieri e le piazze dei luoghi vicini e lontani. E poi, le celebrazioni non finiscono qui, c’è grande fermento, infatti, per l’attesa della fine dell’anno e per l’inizio di quello nuovo, così come per l’arrivo dell’Epifania, il giorno che tutte le feste porta via.

E se è un 6 gennaio davvero unico che volete vivere, per salutare in maniera straordinaria le festività legate al Natale, c’è solo un luogo da raggiungere quest’anno e si tratta della Capitale. Sì perché l’Epifania a Roma porta nuovamente la befana a Piazza Navona, per perpetuare una tradizione che affonda le sue radici in tempi molto lontani.

Le befana di Piazza Navona

Dopo due anni di fermo, a causa della pandemia, la kermesse più celebre e attesa dell’anno è tornata nel BelPaese, e più precisamente nel cuore della città eterna. È qui, nell’iconica Piazza Navona, che cittadini e viaggiatori di tutto il mondo potranno salutare le feste di Natale celebrando l’Epifania tra le bellezze di Roma e le sue antiche tradizioni.

Sono tante le usanze che vengono perpetuate durante l’Epifania nel mondo così come in Italia, che ogni anno cade di 6 gennaio e che sancisce la fine di tutte le festività natalizie. Tradizioni incredibili che vengono tramandate da generazioni e che cambiano da regione in regione.

Una delle più famose, che ci riguarda da vicino, è quella di celebrare l’Epifania in Piazza Navona, una delle più iconiche e frequentate piazze monumentali della Capitale. È proprio qui che ogni anno, da secoli, cittadini e viaggiatori di ogni età si recano per vivere l’ultima grande magia delle festività natalizie.

La tradizione di celebrare l’Epifania nella piazza della città eterna è antichissima. Già intorno al 1800, infatti, i cittadini si riunivano il 6 gennaio in Piazza Sant’Eustacchio, dove celebravano l’arrivo della Befana con giochi, dolciumi e regali, soprattutto per i più piccoli. Dopo l’Unità d’Italia, invece, la festa si è spostata a Piazza Navona, con tanto di mercatino e bancarelle tradizionali e caratteristiche.

Ancora oggi, quella tradizione vive e sopravvive nel cuore di Roma attirando migliaia di cittadini e di viaggiatori il 6 gennaio e, più in generale, durante tutti i giorni delle festività natalizie.

Epifania a Roma: gli appuntamenti imperdibili

Attesa come non mai, l’Epifania a Roma si prepara a caratterizzare in maniera univoca la fine delle festività dei cittadini romani e di tutti i viaggiatori. A Piazza Navona, infatti, sono state già allestite le celebri bancarelle, quelle vengono i prodotti caratteristici del periodo, i dolciumi, i presepi e le decorazioni.

La festa della Befana a piazza Navona è stata già inaugurata il 1° dicembre, con l’obiettivo di allietare le vacanze romane e rendere ancora più magiche, e continuerà fino al 6 gennaio del 2023. Oltre a fare acquisti, e a riempire di dolciumi le proprie calze, grandi e bambini potranno assistere a spettacoli itineranti, sedersi davanti al teatro dei burattini e salire sull’antica giostra dei cavalli. Non mancano, inoltre, letture, mostre fotografiche e laboratori didattici destinati a persone di ogni età.

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La capitale si accende di magia: l’incanto di luci prende vita

C’è qualcosa di magico che sta succedendo a Roma proprio in questo momento. Mentre tutti sono già proiettati verso i viaggi da organizzare tra fine novembre e dicembre, per andare alla scoperta delle straordinarie e vivaci atmosfere natalizie che prendono vita nel mondo, nel cuore della città eterna sta per essere inaugurato l’evento più magico di sempre.

L’appuntamento è nell’Orto Botanico della capitale, uno dei giardini più incredibili di tutto il Paese. Meta prediletta degli amanti della natura, il parco alle pendici del Gianicolo si snoda su 12 ettari di superficie ospitando centinaia di collezioni botaniche e altrettanti esemplari floristici provenienti da tutto il mondo.

Questo tripudio di colori e profumi, dove la natura è assoluta protagonista, sta per trasformarsi nella cornice di un evento imperdibile, si tratta di Incanto di luci. Segnate le date in agenda e preparatevi a raggiungere Roma: la magia ha inizio.

Incanto di luci arriva in Italia

Un mondo incantato, incorniciato dal fascino e della grande bellezza della Città Eterna, verrà inaugurato il 19 novembre in contemporanea con altre 18 località estere, come Parigi, Barcellona, Berlino, Francoforte, Dresda e Windsor.

Incanto di luci è una manifestazione internazionale che non è nuova a tutti coloro che, durante il periodo dell’Avvento, vanno alla ricerca delle più straordinarie atmosfere natalizie. Negli scorsi anni, infatti, l’evento ha illuminato di meraviglia e magia diversi giardini Europa, consentendo a chiunque di vivere un Natale da fiaba.

Ora per la prima volta, questo evento arriva in Italia ed è stata scelta proprio la capitale, e nello specifico l’Orto Botanico di Roma, per inaugurare l’esperienza immersiva e mozzafiato che renderà la natura la cornice perfetta di maestose e scintillanti opere di light art.

Incanto di luci, l'evento a Roma

Fonte: Ufficio Stampa

Incanto di luci, l’evento a Roma

Un percorso scintillante ed emozionante nel cuore di Roma

Incanto di luci prenderà vita il 19 novembre, e sarà visitabile fino all’8 gennaio. Per quasi due mesi l’Orto Botanico della capitale s’illuminerà di bellezza e di incanto grazie a opere scintillanti e straordinarie. A firmarle è il light designer Andreas Boehlke, artista di fama internazionale, che ha collaborato per l’occasione con il sound designer Burkhard Fincke, per dare vita a un’esperienza visiva, musicale e sensoriale unica.

L’allestimento dell’evento ha visto anche la collaborazione di diversi paesaggisti che, insieme ai due artisti, hanno creato un percorso magico che si snoda per quasi due chilometri attraversando la splendida natura del parco capitolino.

Le installazioni luminose, che hanno come obiettivo quello di trasportare i visitatori in un microcosmo di meraviglie, sono state progettate con la massima cura. Non solo dal punto di vista estetico ed emozionale, ma anche sostenibile. Per tutelare l’ambiente e la fauna selvatica dell’orto le opere sono state dotate interamente di lampadine a Led.

Durante la manifestazione, gli ospiti saranno invitati a entrare in una giardino natalizio incantato per scoprire un mondo inedito e fuori dall’ordinario attraverso una passeggiata mozzafiato. A partire dalla Porta delle Meraviglie si raggiungerà il Viale dei Rami Scintillanti attraversando la Cattedrale di Luce. Non mancheranno le Fate degli Alberi e una suggestiva Scala fino alla Luna.

Come in un sogno a occhi aperti, il percorso illuminato dagli alberi sapientemente decorati, porterà i visitatori a scoprire tutte le installazioni dell’Orto Botanico, anche quelle a tema natalizio, come la slitta di Babbo Natale e i maestosi pacchi luminosi.

Passeggiando tra cielo e terra, musica e natura e fiaba e realtà, sarà possibile vivere un’esperienza favolosa destinata a incantare persone di ogni età.

Incanto di Luci, Roma

Fonte: Ufficio Stampa

Incanto di luci, Roma