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Io sono ancora qui, i luoghi del film brasiliano premio Oscar 2025

Rio de Janeiro, con i suoi paesaggi mozzafiato e le sue location iconiche, fa da sfondo al film Io sono ancora qui (titolo originale Ainda Estou Aqui), il film brasiliano che ha vinto il premio Oscar 2025 come miglior film straniero. La capitale del Brasile, patrimonio mondiale dell’UNESCO, non solo incornicia la storia con la sua bellezza naturale e architettonica, ma invita anche a esplorare i luoghi più importanti presenti nel film. Se poi si pensa che è la prima volta nella storia del cinema che un film brasiliano vince un premio Oscar, l’occasione di esplorare le location è ancora più ghiotta.

Io sono ancora qui è un film biografico drammatico diretto da Walter Salles, scritto da Murilo Hauser e Heitor Lorega e basato sulle memorie di Marcelo Rubens Paiva. Con Fernanda Torres, Selton Mello e Fernanda Montenegro, il film ha avuto la sua anteprima mondiale alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia 2024, prima di essere distribuito ufficialmente in Brasile a novembre dello stesso anno.

Dove è stato girato

Ambientato sullo sfondo dell’oppressiva dittatura militare brasiliana del 1971, il film racconta l’avvincente storia di una madre che deve affrontare le devastanti conseguenze di un atto di violenza immotivato che capovolge il mondo della sua famiglia. Mentre lotta contro la perdita di sicurezza e normalità, intraprende un viaggio personale di resilienza e trasformazione, costringendosi ad adattarsi a una nuova realtà sotto un regime sempre più brutale. Le riprese si sono svolte a Rio de Janeiro, in Brasile, con scene aggiuntive girate a Londra, in Inghilterra. Ma vediamo meglio alcune location che hanno incorniciato questo film intenso ed emozionante.

Io sono ancora qui

Fonte: Ufficio stampa

Io sono ancora qui

Urca: il rifugio di Rio de Janeiro

Il quartiere di Urca è uno dei più antichi di Rio de Janeiro, dove si trova la casa principale del film, un’ambientazione che fonde fascino e serenità. Con strade alberate, case storiche e una vista mozzafiato sul Pan di Zucchero, Urca evoca un senso di calore che è centrale nella narrazione del film. Qui si può fare una passeggiata lungo la Mureta da Urca, gustarsi una birra fredda e guardare il tramonto in uno dei luoghi più tranquilli della città. E si può visitare anche Praia da Urca, una vera oasi nel cuore della città. Le sue acque calme e la sabbia fine la rendono il luogo perfetto per le famiglie con bambini. Anche Praia Vermelha è una tappa mozzafiato con una sabbia rossa fina, le acque calme e la vista panoramica sul Pan di Zucchero, è il posto dove rilassarsi e godersi la bellezza naturale. La visita a Urca inoltre non è completa senza un giro sulle iconiche funivie del Pan di Zucchero. Questa è una delle attrazioni più famose di Rio e offre una vista panoramica a 360 gradi della città brasiliana.

Spiagge di Leblon e Ipanema

Anche le spiagge di Leblon e Ipanema sono al centro della scena nel film Io sono ancora qui. Il vivace lungomare ti invita a una passeggiata tranquilla, con una sosta per bere acqua di cocco o per guardare i surfisti in azione. Il tramonto al Posto 12 a Leblon è un must, mentre Pedra do Arpoador a Ipanema offre una delle viste più famose di Rio, con la collina Dois Irmãos che incornicia l’orizzonte.

Il giardino botanico: un’oasi di pace e natura

Il quartiere Jardim Botânico è dove la famiglia di Rubens Paiva sognava di costruire una casa ed è dove si trova l’iconico Giardino Botanico di Rio de Janeiro. I viali fiancheggiati da palme colpiscono subito all’ingresso, e il parco è un’oasi di tranquillità e ospita decine di specie vegetali e uccelli che cantano durante tutto il giorno. Prendersi il tempo per una passeggiata rilassante, respirare aria fresca, entrare in contatto con la natura e rilassarsi all’ombra degli alberi non ha prezzo. Per chi ha più tempo si consiglia di fare una passeggiata al Parque Lage, proprio accanto al Giardino Botanico. Qui c’è l’iconica villa del XIX secolo con una grande piscina nel cortile e una vista sul Cristo Redentore.

Giardino botanico Rio de Janeiro

Fonte: iStock

Il Giardino botanico di Rio de Janeiro

Il centro di Rio: storia e tradizione

Nel cuore del centro di Rio de Janeiro, la Confeitaria Manon è una delle location più affascinanti del film di Salles. Fondata nel 1942, incanta con il suo arredamento art déco e le sue prelibatezze. Se si capita in zona, si può visitare lo straordinario Museo del domani, una vera opera d’arte nella zona del porto, e passare per l’iconica Scalinata di Selarón.

Non si può parlare di Rio senza menzionare lo stile di vita carioca. Conosciuta in tutto il mondo per le sue splendide spiagge, i parchi, i monumenti, la ricca cultura e la vivace vita urbana, la Città Meravigliosa offre esperienze uniche. Visitare Rio garantisce la scoperta di spiagge paradisiache e la possibilità di godersi uno dei tramonti più belli del mondo. Anche il Cristo Redentore, una delle sette meraviglie del mondo moderno, è una tappa obbligata. E che dire della natura? È ovunque in città, con spazi come la foresta di Tijuca, la più grande foresta urbana del mondo. Provare le attività all’aperto a contatto con la natura, come escursioni, ciclismo, beach volley, immersioni e, naturalmente, il famoso parapendio o deltaplano su Pedra da Gávea è da provare. E ci sono molti circoli di samba in tutta la città, compresi i vivaci quartieri di Lapa e Santa Teresa. Per completare l’esperienza, potete dare un’occhiata ai preparativi dietro le quinte per le iconiche sfilate del Carnevale di Rio.

Leblon spiaggia

Fonte: iStock

La spiaggia di Leblon in Brasile

In ben 11 quartieri sono state adattate ambientazioni reali del film per viaggiare indietro nel tempo. È interessante notare che la Confeitaria Manon, aperta nel centro della città nel 1942, ha dovuto essere adattata per assomigliare a Chaika, uno snack bar di Ipanema che ha aperto solo nel 1962, per ospitare la famiglia per un allegro ritrovo attorno al tavolo. A Leblon, è stata ricreata la Livraria Argumento e il tratto di spiaggia di fronte ad Avenida Delfim Moreira, che era il parco giochi della famiglia, ha ricevuto un tocco d’epoca.

Le strade di Glória e del centro, insieme al Centro Cultural Light, hanno fornito lo sfondo per le scene in cui i personaggi appaiono nel traffico o in banca. In Túnel Rebouças è stata girata una scena in cui i personaggi vengono fermati e perquisiti dalla polizia, mentre le vecchie strutture dell’Instituto Municipal Nise da Silveira, a Engenho de Dentro, ospitavano il DOI-Codi, il luogo in cui avvenne la prigionia di Eunice e la tortura di coloro che erano stati perseguitati come Rubens Paiva. Chi conosce il tradizionale Colégio Sion di Laranjeiras lo riconoscerà in un’altra scena. Questa storia è anche una storia di Rio, questa città bellissima e complessa che racchiude così tante idiosincrasie. Possiamo solo immaginare quanto profonda e brutale sia stata la perdita di Rubens per la famiglia Paiva, che ha dovuto affrontare anche il dolore di lasciare Rio.

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Le canzoni di Sanremo 2025, un viaggio da Roma a Las Vegas

Sanremo 2025 non è solo un festival della musica, ma sembra essere anche un viaggio tra città, emozioni e culture diverse, che si intrecciano attraverso le canzoni degli artisti in gara e le loro parole. Dalle vibrazioni tropicali di Rio de Janeiro ai colori vivaci di Las Vegas, passando per le strade di Roma e le atmosfere mediterranee di Mykonos, ogni canzone quest’anno racconta una storia unica che ci porta lontano, senza muoverci da casa (senza contare il fatto che artisti come Serena Brancale e Rocco Hunt ci portano a Napoli con il dialetto dei loro brani).

Scopriamo in questo articolo quali sono i luoghi che hanno ispirato alcuni dei brani in concorso in questa edizione di Sanremo 2025, in un viaggio musicale che attraversa l’Italia e il mondo.

Rio de Janeiro in “Chiamo io chiami tu” di Gaia

Rio de Janeiro, con la sua energia vibrante e i panorami belli da togliere il fiato, da ammirare dalla cima del Corcovado, è la città che fa da sfondo alla canzone di Gaia che canta “tra le onde alte di Rio“. In questa traccia, l’artista ci porta nel cuore del Brasile, dove il ritmo samba e il calore del sole si mescolano alle emozioni più intime, componendo un pezzo dal sound latino e al tempo stesso malinconico.

D’altronde, Rio de Janeiro porta con sé un po’ di saudade, quell’emozione tipica dell’idioma portoghese che unisce la tristezza e la malinconia alla bellezza inquieta.

Las Vegas in “Incoscienti giovani” di Achille Lauro

Las Vegas, la città che non dorme mai, è insieme a Roma citata nel nuovo brano di Achille Lauro, quando il cantante dice “Siamo a Las Vegas sotto un Led” e non a caso della città statunitense vengono ricordate le sfavillanti luci. D’altronde, Las Vegas è la città dei sogni proibiti, ma al tempo stesso della sfrenatezza, della libertà, delle passioni, quelle che Lauro sembra voler vivere senza più pensieri e problemi insieme all’amore di cui canta in “Incoscienti giovani”.

Veduta aerea della città di Las Vegas, in Nevada, di notte, con le principali attrazioni ed hotel illuminati

Fonte: iStock

Veduta aerea della città di Las Vegas, la città che non dorme mai

Roma nei brani di Tony Effe, Lauro, The Kolors e Corsi

Roma, la Capitale eterna, è il cuore e la Musa di diverse canzoni che raccontano l’anima della città da angolazioni molteplici in questo Sanremo 2025. Senza nascondere l’accento romano, il rapper Tony Effe in “Damme ‘na mano” cita la Capitale in questi versi “Come la nostra storia, ogni notte è per sempre nelle strade di Roma“, mentre Achille Lauro la evoca con l’immagine di Villa Borghese nel testo e con la Fontana di Trevi nel videoclip della sua canzone che ha il focus anche sulle zone della periferia romana.

Porta Portese, Roma

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La facciata di Porta Portese a Roma

I The Kolors, invece, con il loro sound fresco e moderno, immaginano di prendere un aereo “da Roma a Portorico”, cercando una via di fuga verso paesaggi più esotici e paradisi marini. E infine, la canzone di Lucio Corsi “Volevo essere un duro” fa un piccolo accenno a Porta Portese, uno dei simboli più famosi della città di Roma.

Mykonos e Portorico in “Tu con chi fai l’amore” dei The Kolors

I The Kolors, con la loro musica che attraversa le terre del mondo (e testi che spesso parlano di isole e città internazionali), ci portano nella canzone in gara a Sanremo 2025 in due luoghi splendidi: Mykonos e Portorico. Mykonos, con le sue strade bianche e il mare paradisiaco, è la meta perfetta per chi cerca una fuga estiva, dove il tempo sembra fermarsi tra una festa e l’altra. Porto Rico, invece, è un angolo di Eden caraibico, dove il ritmo del reggaeton (ce la ricordiamo nel videoclip di Despacito, vero?) si mescola con la brezza del mare, creando un’atmosfera di pura libertà. La canzone dei The Kolors, infatti, ci invita a vivere senza confini, a immergerci nelle atmosfere di questi luoghi magici e a ballare fino all’alba.

Portorico

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Panorama di una Portorico soleggiata

Barcelona in “Anema e Core” di Serena Brancale

Barcellona, la città che unisce arte, cultura e vitalità e naturalmente una spettacolare scena enogastronomica, è citata nella canzone di Serena Brancale in gara a Sanremo 2025 parlando de “la Rambla”. La Rambla è infatti una delle strade più famose della città spagnola, nonché una lunga e vivace passeggiata che si estende per circa 1,2 chilometri e collega Plaça de Catalunya nel centro della città fino al Porto di Barcellona. La Rambla è soprattutto nota per la sua atmosfera frizzante e per essere un punto di incontro tra turisti e locals: qui è possibile scoprire lo street food locale nel Mercato Coperto, oltre che ad addentrarsi nella movida spagnola nei vari locali della strada.

Bologna e la sua stazione in “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi 

Bologna è citata nella nuova canzone di Lucio Corsi a Sanremo 2025 solo nei versi “uno spaccino in fuga da un cane lupo alla stazione di Bolo“. La stazione ferroviaria di Bologna, infatti, è una delle principali in Italia e così sovraffollata che non è raro sia presa di mira dai cani poliziotti che cercano eventuali spacciatori. E poi, Bologna, fa innamorare tutti, anche chi non ci è nato, con le sue strade antiche e porticate, le torri medievali, la cucina ricca e autentica, il suo brio e il calore dei cittadini.

La canzone di Lucio Corsi, invece, è un brano che racconta della voglia di un ragazzo di sentirsi più forte, coraggioso, audace ma di rendersi conto che alla fine ognuno di noi non è semplicemente altro che se stesso.

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Fano, il carnevale più antico del mondo è questo (forse)

Il mese di febbraio sancisce il pieno ingresso nel nuovo anno, ma segna sul calendario anche il primo vero evento da celebrare (dopo Capodanno s’intende). Si tratta di uno dei momenti più folli dell’anno, e anche il più atteso, basti pensare che la città di Colonia ha istituito persino una quinta stagione esclusivamente dedicata a questo periodo. Stiamo parlano del Carnevale, la festa durante il quale, sin da tempi antichissimi, tutto vale.

Ma dove festeggiarlo quest’anno? Le destinazioni da raggiungere sono tantissime, a partire dal romantico ed elegante Carnevale di Venezia, passando per l’iconico e inimitabile evento annuale di Rio de Janeiro. E che dire dell’affascinante ed enigmatico Mardi Gras di New Orleans?

E poi c’è Fano, con le sue straordinarie celebrazioni del Carnevale, lo stesso che corre nella disputa, insieme a Venezia e non solo, a quello più antico del mondo. Lo è davvero? Sicuramente è il più dolce dal 1347 e vale davvero la pena di viverlo e condividerlo con gli amici, con la famiglia e con la propria dolce metà.

Carnevale di Fano: gli eventi e il programma completo

Se avete deciso di restare in Italia quest’anno, ma volete comunque prendere parte a un evento di straordinarie fattezze, allora il posto giusto da raggiungere è Fano, la città gioiello incastonata nel cuore delle Marche, in provincia di Pesaro e Urbino.

È proprio qui, infatti, che dal 1347 si tiene una festa che muove l’intera comunità, e che anno dopo anno attira sempre di più viaggiatori e curiosi da tutto il mondo. Stiamo parlando del Carnevale di Fano, uno dei più antichi d’Italia e, sicuramente, il più dolce. E i motivi ve li sveliamo subito.

Il Carnevale di Fano

Fonte: Ufficio Stampa Carnevale di Fano

L’iconica sfilata dei carri allegorici a Fano, Carnevale

Intanto vi anticipiamo che gli appuntamenti da segnare in agenda sono tanti e diversi, e tutti vi lasceranno senza fiato. Il 16, il 23 febbraio e il 2 marzo una serie di eventi incredibili animeranno le strade della cittadina: carri allegorici, sfilate, concerti e tanti, tantissimi dolci.

Un appuntamento che unisce tradizioni e innovazioni anche grazie al tema-manifesto “In Viaggio col Vulón” che ogni anno propone una tematica unica e speciale. Quella di quest’anno è un preludio all’esperienza che si andrà a vivere. L’edizione del 2025, infatti, è intitolata “I sogni son desideri”, un viaggio onirico, che tutti sono invitati a intraprendere, che consentirà a chiunque di trasformare i propri desideri in realtà, anche solo per un giorno. Ecco tutti gli eventi in programma.

Il programma

Il primo appuntamento del Carnevale di Fano è domenica 16 febbraio. La festa inizia alle ore 10.00 in Viale Gramsci e i protagonisti assoluti sono i bambini che sfileranno la mattina in questo evento gratuito, e aperto a tutti, per le strade della città, fino ad arrivare in Piazza XX Settembre.

Nel primo pomeriggio, invece, la festa entra nel vivo con due degli appuntamenti più attesi: la grande sfilata dei carri allegorici, in partenza in Viale Gramsci alle ore 15.00, e il getto di dolciumi. Ad accompagnare l’evento ci sarà la “Musica Arabita”, una peculiare banda musicale, le cui tradizioni affondano all’inizio dello scorso secolo, che intrattiene tutti i presenti con strumenti musicali davvero bizzarri come: barattoli di latta, ombrelli, bottiglie e campanacci.

Le celebrazioni proseguono nell’Area Pincio, uno dei luoghi più caratteristici della città. Qui, infatti, verrà allestita una zona per i più piccoli che sarà animata da giochi, musica, laboratori creativi e dolcissime sorprese. Il primo giorno di festa si concluderà a Porta Maggiore alle ore 18.00 con uno spettacolo di coriandoli, luci, colori e magia dedicato a tutti.

Il programma si ripeterà, negli orari e nelle location,  23 febbraio e il 2 marzo con l’apertura straordinaria del Palazzo Bracci Pagani (domenica 2 marzo) che ospiterà laboratori per grandi e bambini. L’appuntamento è previsto alle ore 9.30.

Il Getto

Uno degli appuntamenti più attesi dai bambini di ogni età è il Getto, simbolo del dolcissimo Carnevale di Fano. Ogni anno, durante le sfilate dei carri allegorici, vengono lanciati circa 180 quintali di dolciumi, cioccolatini e caramelle, per onorare una tradizione antica e mai dimenticata: quella della semina. Così come i contadini spargevano i semi sulla terra, gli organizzatori del Carnevale spargono questi dolci a quintali come auspicio di prosperità.

È possibile prendere parte al getto dei dolciumi partecipando alle sfilate pomeridiane che partono da Viale Gramsci alle ore 15.00.

Getto, Fano

Fonte: Ufficio Stampa Carnevale di Fano

Il Getto, una delle tradizioni più amate del Carnevale di Fano

Costo dei biglietti e dove acquistarli

Per accedere al Carnevale di Fano, e toccare con mano tutta la magia di questo evento antico e affascinante, ci sono diverse opzioni di acquisto. Il costo del biglietto intero è di 13 euro, mentre l’opzione ridotta, dedicata a persone con disabilità, ai ragazzi dai 14 ai 17 anni, alle persone over 65 e ai militari, è di 11 euro. Chi, invece, è tesserato all’Ente Carnevalesca può accedere al Carnevale al costo di 1 euro, tariffa che si applica anche agli accompagnatori delle persone con disabilità e ai bambini da 0 ai 10 anni. I ragazzi con età compresa tra gli 11 e i 13 anni, invece, pagano 6 euro.

È possibile assistere al Carnevale di Fano anche dalle Tribune al costo di 20 euro. I bambini da 0 a 10 anni che siedono in braccio ai genitori, invece, possono entrare nelle tribune libere (A e B) al prezzo di un euro.

Per gruppi di persone è possibile acquistare un box singolo, che contiene in totale 15 persone e un massimo di due bambini da 0 a 10 anni, al costo di 300 euro.

I biglietti sono acquistabili online in prevendita sul sito ufficiale del Carnevale di Fano oppure direttamente in loco a costo maggiorato:

  • 15 euro biglietto intero
  • 13 euro biglietto ridotto
  • 8 euro biglietto per ragazzi con età compresa tra 11 e 13 anni.

Chi raggiunge il Carnevale di Fano in compagnia degli amici a quattro zampe può accedere liberamente, indipendentemente dalla taglia dell’animale, solo ed esclusivamente portando con sé museruola e guinzaglio.

Come raggiungere Fano a Carnevale

La città di Fano è facilmente raggiungibile sia con i mezzi propri che con i trasporti pubblici. Chi viaggia in automobile può percorrere l’autostrada A 14 e uscire allo svincolo di Fano, situato tra Pesaro e Marotta. Chi, invece, si sposta in aereo ha due opzioni: l’aeroporto di Ancona-Falconara che dista circa 50 chilometri dalla città e quello di Bologna, che dista da Fano 150 chilometri.

Fano è raggiungibile facilmente in treno, e questa è la migliore opzione per chi non si sposta con i mezzi propri. La stazione ferroviaria, servita da treni regionali e intercity, dista appena un chilometro dal centro storico cittadino.

Chi è già in città, invece, può muoversi liberamente a piedi o approfittare dei trasporti pubblici e delle diverse linee (3, 35A, 72, 99A) che conducono al centro storico, e nei luoghi dove si svolge il Carnevale di Fano. Consigliamo sempre, prima di mettersi in viaggio, verificare gli orari sul sito ufficiale dei trasporti locali perché potrebbero esserci modifiche e interruzioni del servizio durante i giorni dell’evento.

Curiosità sul Carnevale di Fano

Come abbiamo anticipato, Fano corre in gara con altre grandi città per detenere il primato del Carnevale più antico del mondo. E, in effetti, la città marchigiana è  in possesso di un documento che risale al 1347 e che menziona le spese sostenute da parte del comune per l’organizzazione dei festeggiamenti di carnevale.

Che sia il più antico non possiamo decretarlo, certamente è uno degli storici carnevali italiani, e sicuramente il più dolce. Secondo le storie locali tutto è nato tanto tempo fa, a seguito della pace tra due famiglie potenti locali perennemente in lotta tra di loro. Il vero e proprio slancio, però, ci fu un secolo dopo quando, grazie alla famiglia Malatesta, questa celebrazione divenne solenne e sfarzosa.

Da quel momento, fino a oggi, la tradizione del Carnevale è stata mantenuta in vita dalla tradizione locale che, anno dopo anno, ha dato vita a una delle celebrazioni carnevalesche più iconiche del BelPaese.

Cosa succede in questi giorni è presto detto: artigiani e maestri carrai uniscono le forze per dare vita a quelli che sono dei veri e propri capolavori scultorei in movimento che dominano sui grandi carri. Da questi si affacciano le persone mascherate per eseguire il tradizionale Getto, ovvero il lancio di caramelle e dolciumi vari che rendono il carnevale di Fano uno degli appuntamenti più attesi per i golosi di ogni età, nonché il Carnevale più dolce d’Italia.

Musica Arabita durante il Carnevale di Fano

Fonte: Ufficio Stampa Carnevale di Fano

La bizzarra Musica Arabita che accompagna da anni il Carnevale di Fano

Maschere e carri

Tra le tante maschere che sfilano in città, la più iconica è il Pupo, conosciuta con il nome El Pup e Vulón, una sagoma che ogni anno assume il volto di un personaggio conosciuto a tutti per pregi, virtù o disonori. Una satira ironica, quella di questa tradizione, che rende il carnevale antico anche estremamente contemporaneo.

Ogni anno, poi, il Carnevalo di Fano si arricchisce di nuove maschere e carri allegorici che stano nella storia. Tra i più attesi ci sono Clorofilla, Sogno la Luna, Jack in The Box e Gli Slam son desideri, un carro che omaggerà, con una maschera iconica, il campione sportivo Jannik Sinner.

A fare da cornice sonora al Pupo e alle caramelle che librano in area alla stregua di coriandoli colorati c’è la Musica Arabita, una strana banda strampalata che trova il suo posto sull’ultimo carro della parata, le quali origini seguono quelle carnevalesche. Armati di lattine, caffettiere, campanacci e bottiglie, i musicisti intonano un’allegra e irriverente parodia delle orchestre più conosciute, alimentando la follia collettiva prevista dall’evento.

Così Fano, conosciuta come città della Fortuna, in questo periodo dell’anno si trasforma nel paese dei Balocchi, un’esperienza assolutamente da vivere per toccare con mano l’essenza più vera e folle del Carnevale.

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Carnevale di Rio de Janeiro 2025: le cose da sapere sullo show più bello del mondo

Il Carnevale di Rio de Janeiro è uno degli spettacoli più belli al mondo e chiunque sogna di potervi partecipare almeno una volta nella vita. C’è adrenalina nell’aria, divertimento, aspettativa: il pubblico, composto da un alto numero di spettatori che hanno acquistato il biglietto anche un anno prima, attendono in fermento l’inizio dell’evento dove ogni parte della sfilata è un turbinio di colori, musica e movimenti coinvolgenti.

Dentro il Carnevale di Rio c’è tutto lo spirito del Brasile, le tradizioni di un popolo che hanno trovato una nuova espressione dopo periodi difficili, tra schiavitù e colonialismo, diventando parte integrante dell’identità culturale del Paese. Il Carnevale non è solo un festival, ma anche una vera e propria competizione tra le oltre 200 scuole di samba che si contendono il titolo di campione.

Il tutto durante la parata al Sambodromo, una struttura imponente costruita appositamente per ospitare questo grandioso evento del quale vi racconteremo ogni dettaglio, e tra le strade della città.

Storia del Carnevale a Rio de Janeiro

Per conoscere la storia del Carnevale di Rio dobbiamo tornare indietro alla prima metà del 1700, quando gli immigrati portoghesi provenienti dalle Azzorre, da Madeira e da Capo Verde portarono il festival di Entrudo (che significa Carnevale) sulle strade del Brasile. Se inizialmente i partecipanti si lanciavano l’un sull’altro farina, secchi d’acqua, fango, sabbia e cibo, ben presto si trasformò in una manifestazione più organizzata, soprattutto grazie alla partecipazione degli aristocratici che si unirono ai festeggiamenti introducendo l’uso di maschere, costumi elaborati e musica.

Ben presto si passò dai balli in maschera tipicamente europei alle sfilate in strada con carri trainati da cavalli e bande militari, fino alla partecipazione delle classi lavoratrici che si appropriarono del festival per esprimere il loro desiderio di libertà e il loro disappunto nei confronti del governo. Un dettaglio interessante da sottolineare è che, per tutto questo tempo, la musica principale non era la samba, ma la polka e il valzer.

Per l’introduzione della samba, oggi protagonista principale del Carnevale a Rio, bisognerà aspettare il 1917 quando i popoli africani arrivati sulle coste del Brasile durante la tratta degli schiavi diedero vita a una nuova comunità afro-brasiliana. Dal ritmo contagioso, questo genere musicale entrò a far parte dell’identità stessa del Paese: artisti, compositori e ballerini si unirono per formare associazioni e scuole, le stesse che vedrete esibirsi al Sambodromo, la struttura costruita nel 1984 per ospitare le scuole e i visitatori e che sancì definitivamente il successo del Carnevale come spettacolo più bello del mondo.

Carnevale Rio

Fonte: iStock

Scuola di samba si esibisce al Sambodromo durante il Carnevale

Date del Carnevale a Rio 2025

Il Carnevale di Rio comincia il 28 febbraio e termina l’8 marzo. La scelta delle date coincide con l’origine religiosa dell’evento che prevede di festeggiare fino al Mercoledì delle Ceneri, giorno d’inizio della Quaresima, caratterizzata dall’astinenza dai piaceri mondani e dal digiuno per i cristiani di tutto il mondo.

Al Sambodromo, le esibizioni si suddividono in tre slot: il 28 febbraio e il 1 marzo si esibiscono i primi gruppi, il 2, 3 e 4 marzo i gruppi speciali e l’8 marzo i campioni.

Eventi 2025 del Carnevale di Rio de Janeiro

Il Carnevale in Brasile organizzato a Rio de Janeiro fa sognare a occhi aperti milioni di persone con le sue atmosfere allegre e colorate. Gli eventi organizzati sono tanti, dalla famosa competizione del Sambodromo ai blocos, le feste organizzate nei diversi quartieri della città.

La parata delle scuole di samba al Sambodromo

L’epicentro del Carnevale di Rio è il Sambodromo, lo stadio progettato dall’architetto brasiliano Oscar Niemeyer e completato nel 1984, che può ospitare fino a 100.000 persone. Durante le grandi sfilate, è questo il luogo ideale dove ammirare dalla tribuna i carri, gli artisti e farsi trasportare dalle coinvolgenti percussioni suonate dai musicisti che accompagnano le scuole di samba.

Seppur non sia il modo più economico per fare esperienza del Carnevale in Brasile, ne vale veramente la pena. Qui vedrete le elaborate performance, con ballerini, musica e giganteschi carri allegorici, preparate dalle scuola di samba durante l’anno precedente. L’obiettivo della sfilata è offrire alle scuole l’opportunità di dimostrare tutto il loro talento.

Per farlo devono scegliere un tema per il Carnevale e comporre una canzone che ne rifletta magnificamente il significato. Il tema verrà poi espresso principalmente attraverso la danza e la musica.

I blocos, party per le strade di Rio

I blocos rappresentano lo spirito della città e possono svolgersi letteralmente dovunque, interpretando qualsiasi ritmo musicale attraverso la samba, dal rock al funk, fino al jazz. Sono vere e proprie feste di strada gratuite, oltre che uno spazio di grande creatività, dove la musica viene suonata sia con strumenti che attraverso gli altoparlanti.

Tenete a mente una cosa: partecipare a tutti i blocos è praticamente impossibile! Ci sono oltre 453 blocos al Carnevale di Rio de Janeiro, elencati per comodità nel sito ufficiale del Carnevale, che potete sfogliare per scegliere i vostri preferiti. Tra i più belli citiamo il Bloco das Carmelitas, il Corda da Bola Preta, il Bloco do Sargento Pimenta, noto anche come Beatles Bloco, dove le persone si vestono e si comportano come in “All You Need Is Love”.

Benché ogni quartiere vanti un proprio bloco, le due località più popolari sono Ipanema e Copacabana, famosa per la sua spiaggia leggendaria. I blocos sono una parte fondamentale del Carnevale a Rio perché rappresentano uno spazio in grado di riunire persone di ogni genere, nazionalità e classe in modo davvero magico.

Blocos Carnevale Rio

Fonte: iStock

Blocos al Carnevale di Rio

Il ballo esclusivo al Copacabana Palace Ball

Se i blocos sono gratuiti e inclusivi, il Copa Ball, al contrario, è il party più esclusivo del Carnevale. Quello organizzato al Copacabana Palace Hotel, oggi Belmond Copacabana, è il ballo più glamour e famoso di Rio, dove la lista degli invitati comprende politici, mondani e musicisti che prima di entrare percorrono il tappeto rosso davanti a una folla di paparazzi e gente del posto.

Ogni anno, l’hotel viene decorato con un tema diverso che rappresenta quello principale del carnevale. Tra abiti e costumi lussuosi e i design dei saloni dell’hotel, l’atmosfera diventa davvero magica e surreale. Quest’anno, il Copa Ball si terrà il 1 marzo e, per parteciparvi, non è necessario un invito formale, ma l’acquisto di un biglietto dove il più economico costa ben 998 dollari.

Chi riesce a parteciparvi, inoltre, deve seguire un dress code ben preciso dove la parola chiave principale è lusso: gli uomini devono indossare esclusivamente abiti formali con cravatta nera, mentre le donne possono indossare un abito da gala.

Biglietti del Carnevale a Rio

Una cosa è certa: i biglietti per il Carnevale di Rio vanno letteralmente a ruba e molti li acquistano con mesi e mesi di anticipo. Tuttavia, sul sito ufficiale, dove è consigliato acquistarli, si possono trovare dei biglietti anche un mese prima, seppur quelli più economici rischiano di essere sold out.

I prezzi dei biglietti variano in base alla tribuna scelta e alle esibizioni. Ci sono cinque opzioni, Grandstands, Allocated Chairs, Front Box, Covered Box e Folia Tropical. Queste sono le differenze principali:

  • Grandstands: questo è il pacchetto di biglietti più economico per il Sambodromo perché prevede posti a sedere sulle tribune non numerati né assegnati, a eccezione del Settore 9, il Settore delle Stelle, che offre maggiore comfort e spazio e costa di più. I prezzi variano tra i 120 e i 500 dollari;
  • Allocated Chairs: questi sono i posti a sedere assegnati, disponibili solo nel Settore 12 dello Sambodromo. Il settore è organizzato come un teatro all’aperto con file di sedie rivolte verso la sfilata. I prezzi variano tra i 130 e i 164 dollari;
  • Front Box: questa è considerata la posizione migliore dalla quale assistere alla parata perché situata a livello del suolo, vicino alla pista, in quattro file di palchi da A a D, con una capacità di sei persone per ogni palco. Offrono un’esperienza meno affollata e il Settore 9 è raccomandato per la sua migliore struttura e la vicinanza agli accessi per il trasferimento. I prezzi variano tra i 604 e i 1194 dollari;
  • Covered Box: queste sono le cabine coperte che offrono una vista privilegiata e garantiscono il massimo comfort, dal divano a U con sedute imbottite alle prese elettriche per ricaricare il cellulare. I prezzi variano tra i 404 ai 1084 dollari;
  • Folia Tropical: Folia è ideale per le persone che amano festeggiare e vogliono godersi la sfilata divertendosi allo stesso tempo. Offre open bar, buffet, DJ, spettacoli e trasferimenti andata e ritorno allo Sambodromo da Leblon e Barra da Tijuca. Con una capacità di 800 persone, i biglietti costano 714 dollari.

Come raggiungere il Carnevale di Rio de Janeiro

Si può raggiungere Rio de Janeiro dai principali aeroporti italiani: da Roma, per esempio, è possibile volare con ITA Airways acquistando un biglietto di 700-800 euro andata e ritorno, da Milano, invece, i biglietti costano tra i 700 e i 1300 euro in base al numero degli scali.

Una volta arrivati a Rio, se avete acquistato i biglietti per il Sambodromo, potete raggiungere l’arena in diversi modi: con i taxi autorizzati, che vi accompagneranno al settore di riferimento, con i transfer privati, o con la metropolitana. In alcuni biglietti è inclusa anche la corsa in metropolitana.