Categorie
Europa Posti incredibili Regno Unito Viaggi

Esiste un villaggio da fiaba in Galles dove il tempo si è fermato

Il mondo che abitiamo è un luogo meraviglioso. Lo sanno bene tutti quei viaggiatori che non perdono occasione per esplorare il globo in lungo e in largo e per lasciarsi sorprendere da tutte le bellezze che gli appartengono. Alcune portano la firma di Madre Natura, altre, invece, sono state sapientemente costruite dall’uomo. Il risultato finale, però, è sempre destinato a incantare.

Ci sono luoghi, poi, che sono così belli da non sembrare reali e che, al contrario, sembrano appartenere a tutti quei posti che fino a questo momento abbiamo solo immaginato o sognato.

Ed è proprio in uno di questi luoghi che vogliamo portarvi oggi. Un villaggio da fiaba situato nel Galles, che non assomiglia a niente di tutto ciò che abbiamo visto fino a ora. Un paesino dove il tempo sembra essersi fermato proprio nel suo momento migliore.

Il villaggio da fiaba in Galles

Aguzzate bene la vista e preparate lo smartphone per immortalare paesaggi di immensa bellezza: il viaggio che facciamo oggi vi lascerà senza fiato. Ci troviamo in Galles, e più precisamente nella contea di Gwynedd, a una manciata di chilometri dal Parco Nazionale di Snowdoni, una meta imprescindibile per tutti i viaggiatori amanti della natura.

Proprio qui esiste un piccolo villaggio che interrompe la linearità dei paesaggi idilliaci che si snodano tutto intorno, ma che in questi si inserisce in maniera armoniosa. Un luogo dove il tempo non segue le regole che scandiscono il resto del mondo. Uno spazio immortale, cristallizzato e bellissimo.

Il nome di questo villaggio è Portmeirion, ma credeteci quando vi diciamo che descrivere la sua bellezza è quasi impossibile. Progettato dall’architetto Clough William-Ellis, e costruito tra il 1925 e il 1976, questo villaggio assomiglia in tutto e per tutto a un paesaggio visto in una fiaba.

Portmeirion, il villaggio dove il tempo si è fermato

Fonte: 123rf

Portmeirion, il villaggio dove il tempo si è fermato

Benvenuti a Portmeirion

Erano i primi anni ’20 del secolo scorso quando, dalla mente visionaria e creativa di Clough William-Ellis, nasceva il progetto del villaggio di Portmeirion. La sua missione era quella di creare un insediamento urbano in un paesaggio naturale senza deturparlo o alterarlo.

Così, acquistando un terreno dove sorgevano le rovine di un piccolo villaggio abbandonato, l’architetto Clough William-Ellis diede vita a un sogno, che ancora oggi è visibile in tutto il suo splendore.

Molto più di un paesino, Portmeirion è una vera e propria opera d’arte che si integra perfettamente nella natura, e che ricorda in tutto e per tutto una favola italiana. Per costruire gli edifici e le case, infatti, l’architetto si è ispirato proprio all’Italia e allo stile palladiano. Il risultato, però, è fiabesco.

Case dai colori pastello, decorazioni eleganti e sinuose, e poi giardini lussureggianti, fontane e statue sono incorniciate dalla splendida natura del territorio che trasforma anche una semplice passeggiata in un’esperienza all’insegna della bellezza.

Il villaggio è rimasto immutato nel tempo, e oggi i viaggiatori possono raggiungerlo per trascorrere qui istanti davvero indimenticabili. Il momento migliore per visitarlo è sicuramente il mese di giugno. Proprio in questo periodo, infatti, va in scena il celebre Festival N° 6, una manifestazione che celebra la musica, l’arte e la cultura e che coinvolge tutto il villaggio e i territori limitrofi.

Se vi sembra di aver già visto questo luogo, non vi sbagliate. Portmeirion, infatti, ha fatto da sfondo a una delle più famose serie televisive degli anni ’70: “The Prisoners”.

Portmeirion

Fonte: 123rf/degephotos

Portmeirion, il villaggio in stile palladiano nel Galles
Categorie
capitali europee Europa giardini Londra Notizie Regno Unito Viaggi

Perché dovresti visitare adesso i giardini delle meraviglie di Londra

Esistono luoghi così belli che non si possono descrivere, ma solo vivere. Posti che per forme, lineamenti e colori ricordano tutte quelle visioni che, fino a questo momento, sono appartenute solo all’immaginario fiabesco o quello onirico. E invece sono reali e per questo ancora più straordinari.

A volte questi luoghi portano la firma di Madre Natura che, come una sapiente artigiana plasma il mondo regalandoci paesaggi meravigliosi, altre volte invece è proprio l’uomo a creare opere e monumenti che diventano il simbolo di città e Paesi interi, trasformandosi in vere e proprie attrazioni turistiche.

Ed è proprio quando l’uomo imita la natura, la esalta o la celebra, che nascono luoghi meravigliosi che sorprendono e incantano. E questo è il caso dei Kew Gardens, i giardini delle meraviglie a pochi chilometri da Londra, che proprio in questo momento stanno celebrando le orchidee.

Bentornati ai Kew Gardens

È un tripudio di colori e profumi quello che si apre davanti agli occhi dei viaggiatori che giungono ai Kew Gardens, un esteso complesso di serre e giardini tra Richmond upon Thames e Kew, situato ad appena 10 chilometri da Londra. Si tratta, a nostro avviso, di uno dei giardini botanici più belli del mondo intero, non è un caso infatti che questo complesso abbia stregato anche la celebre Virginia Woolf che scelse di ambientare proprio qui uno dei suoi più iconici racconti brevi.

La storia dei Kew Gardens è tanto antica quanto affascinante. Le origini della loro nascita sono riconducibili al giardino esotico della Kew House creato da Lord Capel di Tewkesbury e successivamente ampliato dalla principessa Augusta. Dal 1840 i giardini di Kew hanno ottenuto il riconoscimento di Orto Botanico, e da allora nuove sezioni e serre sono state create per ospitare numerosi esemplari di flora provenienti da ogni parte del mondo.

Grande attrazione popolare per i cittadini e per i viaggiatori, questo grande parco è tra i centri di ricerca botanica più importanti del nostro pianeta.

Le cose da vedere qui sono tantissime. Su una superficie di oltre 120 ettari, infatti, si alternano serre, musei e gallerie, statue, una Pagoda e un Herbarium per un totale di oltre 40000 specie di piante e fiori. Ed è proprio in questa magica cornice, che incanta la vista e inebria i sensi, che una nuova ed entusiasmante esplosione di colori ha preso vita. Si tratta del festival dedicato alle orchidee ed è bellissimo.

Festival delle orchidee nei giardini di Kew

Fonte: Getty Images

Festival delle orchidee nei giardini di Kew

Il Festival delle orchidee nei giardini di Londra

È un appuntamento colorato, inebriante e affascinante, quello del Festival delle orchidee che si tiene ogni anno all’interno dei Kew Gardens e che attira cittadini e viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. L’appuntamento è dal 4 febbraio al 5 marzo 2023 all’interno del Princess of Wales Conservatory, una delle serre più complesse e suggestive dell’intera area che ospita tutta una serie di affascinanti ecosistemi.

Proprio qui, adesso, centinaia di orchidee provenienti dal Camerun stanno dando spettacolo attraverso installazioni e sculture viventi sapientemente plasmate da flower designer. Giraffe, gorilla, leoni ruggenti e ippopotami che sguazzano, e che celebrano la biodiversità faunistica dell’Africa occidentale, sono incorniciate da centinaia di orchidee colorate e profumate.

Con il festival del 2023, che ogni anno prevede un tematica differente, è stato scelto di valorizzare gli ecosistemi autoctoni del Camerun proprio attraverso le orchidee del Paese, le più rare, pregiate e delicate del mondo intero, che saranno visibili tra febbraio e marzo all’interno della serra Princess of Wales Conservatory. Quale occasione migliore, se non questa, per raggiungere questi giardini delle meraviglie?

Kew orchid Festival

Fonte: Getty Images

Kew Orchid Festival, dal 4 febbraio al 5 marzo
Categorie
capitali europee Europa eventi itinerari culturali Londra mostre Notizie Regno Unito Viaggi

Molto più di una mostra: Londra apre le porte del paradiso

Organizzare un viaggio a Londra, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea. La capitale dell’Inghilterra e del Regno Unito, infatti, è una città fervente e dinamica che non smette mai di incantare con quel ricchissimo patrimonio artistico, storico e culturale che gli appartiene.

Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime, a partire dal Big Ben, l’iconica torre dell’orologio, passando per l’abbazia di Westminster e l’imponente Palazzo del Parlamento, e proseguendo per il Tamigi e la ruota panoramica London Eye.

Tuttavia, adesso, c’è un motivo in più per raggiungere la cosmopolita città inglese, ed è dato dall’inaugurazione di un’esposizione davvero sorprendente. Molto più di una mostra, Heaven’s Gate è una vera e propria esperienza immersiva che apre le porte del paradiso.

Londra apre le porte al paradiso

Se avete in mente di organizzare un viaggio a Londra questo inverno, allora non potete non inserire nel vostro itinerario anche una visita all’Outernet. Situato nel West End di Londra, questo quartiere interattivo è diventato un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli appassionati di tecnologia. Non è solo un’area adibita al divertimento e all’intrattenimento, ma si tratta del più grande spazio espositivo digitale in Europa che ospita i più grandi schermi a LED del mondo.

Schermi di altezze maestose e tunnel esclusivamente di luci a LED diventano così gli strumenti per raccontare, comunicare e condividere l’arte attraverso l’utilizzo della tecnologia. Ed è quello che sta succedendo anche adesso, in occasione dell’inaugurazione dell’opera d’arte immersiva e tridimensionale creata proprio da un artista italiano.

Il suo nome è Heaven’s Gate, ed è l’esibizione che porta la firma di Marco Brambilla. Un capolavoro visivo, immersivo e tridimensionale che viene proiettato, per la prima volta in Europa, proprio negli spazi dell’Outernet di Londra. Molto più di un’esposizione digitale, ma una vera e propria esperienza sensoriale e totale che consente agli ospiti di entrare, idealmente, in un paradiso.

Heaven's Gate

Fonte: Getty Images

Heaven’s Gate, l’arte visiva, immersiva e tridimensionale di Marco Brambilla

Heaven’s Gate, la mostra immersiva di Marco Brambilla

È un capolavoro monumentale, digitale e sensoriale, quello che sta illuminando l’inverno della capitale del Regno Unito e gli spazi dell’Outernet di Londra. Dal 22 gennaio, e fino al 26 febbraio, l’opera dell’artista Marco Brambilla spalancherà le porte del cielo per garantire un accesso a cittadini e viaggiatori che giungeranno nel West End.

Creata come un’esperienza di virtual reality, l’opera si snoda verso l’alto grazie alla presenza di schermi da 16 k che occupano quattro piani dell’edificio. Le proiezioni sono intense, nitide ed emozionali, e rappresentano le ambientazioni tipiche della fabbrica dei sogni di Hollywood. Le immagini sono sontuose e opulenti, ma si tratta di una versione satirica di quelle stesse ambientazioni, che sono così belle, cariche e sature che diventano impossibili da sostenere.

L’opera prende vita all’interno degli spazi attraverso un video collage che presenta psichedeliche e iper saturate che raccontano i momenti iconici della storia del cinema, che salgono verso l’alto e in più livelli, restituendo una sensazione di vertigine e smarrimento e che offre, al contempo, una visione suggestiva e seducente.

Heaven’s Gate, come abbiamo anticipato, è stata inaugurata negli spazi dell’Outernet di Londra e sarà visitabile fine al 26 febbraio.

Heaven's Gate

Fonte: Getty Images

Heaven’s Gate, l’esperienza immersiva all’Outernet di Londra
Categorie
Europa giardini Idee di Viaggio Regno Unito Viaggi

In questo giardino delle meraviglie puoi ammirare una piccola New York

Esistono luoghi che sono così belli da non sembrare veri. Posti che per forme, lineamenti e colori rimandano a tutti quei paesaggi che fino a questo momento sono appartenuti solo all’immaginario favolistico. Alcuni sono creati da Madre Natura, altri portano la firma dell’uomo, altri ancora, invece, celebrano la meraviglia che nasce dall’incontro tra i due, e per questo sono ancora più belli.

Parliamo di parchi, di giardini e più in generale di tutti quei luoghi dove l’uomo, mettendosi a lavoro, ha dato modo alla natura di splendere, più di quanto abbia mai fatto, regalandoci così visioni di immensa bellezza.

Ed è proprio in un giardino delle meraviglie che vogliamo portarvi oggi. Un parco che si snoda all’ombra dei grandi grattacieli, delle strade trafficate e degli edifici che sfiorano il cielo, e che caratterizzano in maniera univoca lo skyline della Grande Mela. Un’ombra che però non offusca la luce di quello che è, con tutta probabilità, il più bell’orto botanico della città, proprio lì dove è possibile ammirare tutta New York, ma in versione mini. Benvenuti nel Giardino Botanico nel Bronx.

Un giardino delle meraviglie nel cuore di New York

Organizzare un viaggio a New York è sempre un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. La città dove prendono vita i sogni, infatti, non smette mai di sorprendere. Lo fa con i suoi grattacieli e le viste mozzafiato, con le sue luci che brillano dopo il tramonto, con quei rumori che non si silenziano neanche quando la notte arriva. Lo fa anche con tutti quei luoghi che hanno fatto da sfondo alle pellicole cinematografiche iconiche, con i parchi e i giardini.

Ed è proprio un giardino delle meraviglie che vogliamo raggiungere con voi, oggi. Per ammirare quel capolavoro straordinario nato dall’incontro tra uomo e natura, un orto botanico che trasporta cittadini e viaggiatori in un piccolo paradiso naturale situato proprio nel cuore della frenetica New York.

Si tratta del New York Botanical Garden, un microcosmo di meraviglie che permette agli ospiti di perdersi e immergersi in una natura rigogliosa e straordinaria. Fondato nel 1891, questo grandissimo giardino, uno dei più grandi della città, si estende per oltre 100 ettari e ospita più di 50 aree dove vivono e splendono migliaia di esemplari di flora provenienti da ogni parte del mondo.

Ed è proprio qui, nel cuore di questo paradiso urbano, che durante la stagione invernale, da più di 30 anni, viene installato l’Holiday Train Show. Molto più un’attrazione, ma una vera e propria esperienza che permette ai viaggiatori e ai cittadini di ammirare la città da una prospettiva diversa.

Proprio all’interno dell’Enid A. Haupt Conservatory, una delle serre del giardino, ogni anno viene ricreata una New York in miniatura caratterizzata dai suoi monumenti iconici e attraversata da un trenino che permette di fare un viaggio ideale tra le meraviglie della città.

Ricostruzione del Grand Central Terminal

Fonte: IPA

Ricostruzione del Grand Central Terminal

Una New York in miniatura che incanta

Il New York Botanical Garden è una tappa imprescindibile per tutti i viaggiatori che giungono in città in ogni momento dell’anno. Patrimonio nazionale degli Usa, dal 1967, questo giardino regala visioni incantate in ogni stagione grazie alle fioriture e alle trasformazioni dei numerosi esemplari floristici che abitano qui.

A partire da novembre, e fino al mese di gennaio, è inoltre possibile ammirare uno spettacolo piccolo ma grandioso, quello messo in scena dall’Holiday Train Show. Si tratta di un’installazione che riproduce fedelmente la città di New York in miniatura grazie all’utilizzo di elementi naturali come foglie, semi, cortecce e ghiande.

Tutto è pensato nei minimi dettagli: c’è la Statua della Libertà, l’Empire State Building, il Chrysler Building, l’Oculus e molti altri monumenti iconici della città, tutti attraversati da un piccolo treno che consente di fare un viaggio ideale, magico e incantato tra le bellezze di New York.

New York in miniatura, New York Botanical Garden

Fonte: IPA

New York in miniatura, New York Botanical Garden
Categorie
Europa linee aeree Notizie Regno Unito Viaggi viaggiare

Nel Regno Unito cambia tutto: i liquidi in volo si possono portare

In un futuro non troppo lontano, il nostro modo di viaggiare in aereo potrebbe subire notevoli cambiamenti. E il Regno Unito rappresenterà il punto di partenza verso una nuova era dei voli: è infatti in sperimentazione un nuovo sistema di sicurezza che dovrebbe far venire meno uno dei capisaldi di qualsiasi viaggio, ovvero la presenza di un limite (100 ml) per poter trasportare liquidi a bordo. Vediamo cosa potrebbe cambiare.

Addio al limite dei 100 ml in volo

Organizzare un viaggio in aereo richiede un po’ di attenzione alle norme riguardanti ciò che si può inserire nella valigia che andrà in stiva e, soprattutto, nel bagaglio a mano che verrà a bordo con noi. Una delle regole più importanti è quella del trasporto di liquidi: se in stiva i margini sono abbastanza ampi, la situazione è decisamente diversa per il bagaglio a mano. Tutte le compagnie aeree hanno un limite ben preciso da rispettare – il rischio è quello di non superare i controlli ed essere costretti a gettare il prodotto in eccesso per poter salire in aereo.

In particolare, la normativa prevede che i passeggeri possano portare con sé (nel bagaglio a mano) solamente contenitori dalla capienza massima di 100 ml, per un totale che non deve superare 1 litro. I contenitori devono essere riposti in una bustina richiudibile trasparente dalle dimensioni massime di 18×20 cm, e ciascun passeggero può avere con sé solo una bustina nel suo bagaglio. Non è certo raro che qualche viaggiatore distratto o meno esperto si sia ritrovato, al momento dei controlli, a dover buttare via bottiglie d’acqua, bibite di ogni tipo o costosissimi profumi per non aver rispettato questa normativa.

Ma ora la regola potrebbe subire una vera e propria rivoluzione. E il cambiamento potrebbe partire dal Regno Unito, dove – tra l’altro – tutto ha avuto inizio: nel 2006, a seguito di un piano terroristico che avrebbe dovuto coinvolgere l’aeroporto di Heathrow con una serie di attentati provocati da esplosivi liquidi, è stato introdotto il limite che ancora oggi è presente in tutto il mondo. Dal 2024, tuttavia, potremmo finalmente essere in grado di salire a bordo di un aereo senza preoccuparci della quantità di liquidi nel nostro bagaglio a mano.

La nuova regola per i liquidi a bordo

Come rivela il Times, presto gli aeroporti inglesi potrebbero introdurre una nuova disciplina in merito alla presenza di liquidi in cabina. A partire dal 2024, se la proposta venisse adottata, non ci saranno più limiti per quanto riguarda il bagaglio a mano. Il merito è dell’adozione di speciali scanner che permettono di avere un’immagine 3D del contenuto delle borse: per i viaggiatori, ciò significa non dover più gettare liquidi nel caso in cui superino il limite dei 100 ml, ma anche non dover più rimuovere laptop e altri dispositivi elettronici dal proprio bagaglio prima dei controlli.

Al momento, questo nuovo sistema di sicurezza all’avanguardia è in sperimentazione presso gli scali di Heathrow, Gatwick e Birmingham, ma dovrebbe diventare operativo nella maggior parte degli aeroporti inglesi entro la metà del 2024. La novità è senza dubbio molto interessante: per i passeggeri significa avere una preoccupazione in meno (e molta più libertà nel preparare il proprio bagaglio), mentre per gli operatori è un modo per velocizzare i controlli di sicurezza. E ora più che mai se ne sente il bisogno, visto anche i notevoli problemi che proprio gli aeroporti inglesi – come in molte altre parti del mondo – hanno sperimentato la scorsa estate.

Categorie
capitali europee Europa Londra luoghi misteriosi Natale Notizie Regno Unito Viaggi

Londra si accende di magia: la fiaba di Natale ha inizio

C’è qualcosa di straordinariamente magico che succede in questo periodo e che non si può spiegare, ma solo vivere. Quando il sole lascia spazio al crepuscolo, infatti, migliaia di luci scintillanti si accendono, mentre un coro di suoni e inebrianti profumi si diffondono nell’aria, trasformando i luoghi che conosciamo in cartoline di immensa bellezza. È il miracolo di Natale che prende vita, nelle piazze, nelle strade e nelle città di tutto il mondo.

È questo il periodo perfetto per organizzare viaggi e gite fuori porta che conducono proprio lì, in quei regni incantati che si palesano davanti ai nostri occhi permettendoci di vivere esperienze immersive e sensoriali uniche.

E se è un’esperienza al di fuori dell’ordinario che volete vivere adesso, allora, non vi resta che prenotare un volo aereo e raggiungere la capitale dell’Inghilterra e del Regno Unito. Tra luci sfavillanti, piste di pattinaggio e addobbi straordinari, Londra si sta trasformando in un vero e proprio regno di Natale. La magia è già iniziata.

Natale a Londra: una favola scintillante

Se volete vivere tutta la magia del Natale in città, allora, raggiungere Londra in questo periodo è davvero un’ottima idea. La vivace e cosmopolita capitale, infatti, in questo periodo si trasforma in una vera e propria favola moderna tutta da vivere. Suoni, luci, colori e decorazioni si diffondo nell’aria e in questa si confondono, regalando un’atmosfera davvero unica che incanta grandi e bambini.

Assolute protagoniste del Natale a Londra sono le luci, quelle che illuminano le strade, le vie principali dello shopping, le piazze e i quartieri. Tutta la città, a partire dai primi di novembre, si trasforma nel palcoscenico perfetto di uno spettacolo scintillante che cattura lo sguardo e riscalda il cuore. Raggiungerlo è semplicissimo, vi basterà seguire la scia luminosa per iniziare la passeggiata più magica di sempre.

Carnaby street

Fonte: Getty Images

Carnaby street, le luci di Natale

Gli appuntamenti imperdibili

Sono tantissime le cose da fare e da vedere a Londra in questo periodo, e tutte sono destinate a lasciare senza fiato. Vi basterà una semplice passeggiata per le vie del centro per toccare con mano il miracolo di Natale che prende vita in città.

Dal 4 novembre, infatti, le strade di Carnaby street s’illuminano d’immenso. La celebre strada, situata nel quartiere di Soho, ogni anno ospita una serie di luminarie a tema che incorniciano le passeggiate dei cittadini e dei viaggiatori quando il sole tramonta. Quest’anno, il tema “Carnaby Celebrates”, che celebra proprio lo spettacolo in questione, ha portato tutta una serie di oggetti bizzarri, unici e incredibili che illuminano il cielo notturno di Londra. Palme, farfalle, cuori, neve e pianeti: lasciatevi suggestionare da questo scintillante ed eclettico show.

Il 9 novembre, invece, è il turno del Covent Garden. Più di 100000 lampadine incorniceranno per tutto il periodo dell’Avvento il grande e imponente albero di Natale che si affaccia sul mercato più famoso e frequentato della città. Nei giorni a seguire, invece, il Syon Park si trasformerà in un giardino delle meraviglie mettendo in scena uno spettacolo incredibile, quello del bosco incantato.

Imperdibile, poi, è la passeggiata al Regent Street, la strada di Londra dove gli spettacoli luminosi hanno avuto inizio. A partire dal 13 novembre, tutta una serie di installazioni luminose accompagneranno cittadini e viaggiatori lungo il percorso che va da Oxford Circus a Waterloo Place.

E se tutto questo ancora non vi sembra abbastanza, allora, vi basterà spostarvi dalla capitale per raggiungere i Kew Garden, ad appena 10 chilometri dal centro di Londra. I meravigliosi giardini botanici, infatti, ospiteranno un’installazione luminosa che vi permetterà di vivere un’esperienza davvero magica.

Kew Garden, installazioni luminose

Fonte: Getty Images

Kew Garden, installazioni luminose
Categorie
Europa location serie tv Luoghi da film Regno Unito Viaggi

“House of the Dragon”, la più bella location della serie Tv

Il tanto atteso prequel della serie Tv di grande successo “Game of Thrones”, basato sul romanzo fantasy di George R. R. Martin “Fuoco e sangue”, debutta il 22 agosto in tutto il mondo, in contemporanea con la messa in onda sulla HBO negli Stati Uniti (in Italia viene trasmessa in versione originale, in italiano dal 29 agosto).

“House of the Dragon” comprende dieci episodi e racconta la storia di Casa Targaryen, quella di Daenerys, “Madre dei Draghi”, “Nata dalla Tempesta”, molto prima delle vicende narrate nel “Trono di spade”.

Anche se la maggior parte delle riprese è stata fatta nel Regno Unito, sono tante le ambientazioni e le location in altri Paesi dove sono state girate le scene – tra cui la Cornovaglia – che resteranno impresse per sempre nella mente dei fan. E una di queste è spettacolare e chiunque può visitarla.

Il Castello di Monsanto, set di “House of the Dragon”

Si tratta del Castello di Monsanto, a Idanha-a-Nova, nel distretto di Castelo Branco, in Portogallo. A vederlo, sembra proprio di stare a Westeros. Le rovine di questa rocca medievale, che fa parte di un bellissimo borgo-fortezza su un’altura a 600 metri, regalano una vista impagabile del villaggio fatto di strade acciottolate, giardini lussureggianti e fontane zampillanti.

L’imponente castello, molto probabilmente di origine romana, ma di forte impronta medievale, è di difficile accesso, ma di notevole impatto visivo.

Il castello con le sue mura furono donati ai Cavalieri templari da Alfonso I, meglio conosciuto come Alfonso Henriques, detto il Conquistatore, conte del Portogallo dal 1128 al 1139 e poi primo re del Paese. E furono proprio i templari a dare al castello la forma attuale.

Dell’imponente fortezza medievale rimane solo la Torre de Lucena e do Pião, di forma quadrangolare, luogo di vedetta nel Medioevo.

Le rovine del castello sono molto suggestive, ma per un turista che le visita oggi sono secondarie rispetto al borgo di Monsanto.

Monsanto, il villaggio costruito tra le pietre

Questo borgo non è particolarmente turistico, ma è sicuramente di grande interesse e fascino. E ci aspettiamo che avrà un boom di visitatori dopo l’uscita di “House of the Dragon”. Pare che le sue origini siano di molto precedenti all’arrivo dei Cavalieri templari.

Il villaggio di Monsanto in Portogallo

Le sue origini, in effetti, sono molto antiche e vengono fatte risalire al paleolitico, ma sono state rinvenute anche tracce di successive presenze romane e di dominazioni musulmane.

Si narra che la popolazione abbia resistito sette anni all’assedio romano nel II secolo a.C., avvenimento che diede origine alla Festa das Cruzes, celebrata tutti gli anni il 3 maggio.

Un borgo interessante, Monsanto, misterioso e decisamente fuori dal comune. Secondo alcuni anche sacro. Si venne a sviluppare su uno dei versanti della collina: in alcuni casi si è approfittato di massi di granito per costruire le pareti delle case, in altri un unico blocco di pietra ne è diventato il tetto.

Tra gli edifici del centro spiccano la Torre de Lucano, sovrastata da un gallo d’argento, trofeo attribuito a Monsanto in un concorso del 1938, quando fu considerato il villaggio “più portoghese”.

Categorie
Europa Posti incredibili Regno Unito Viaggi

Questo villaggio è l’Amalfi del Regno Unito. Ma per visitarlo devi pagare

Esistono luoghi del mondo così belli e suggestivi che sembrano quasi surreali. Spesso, però, ignoriamo la loro esistenza perché questi sono lontani dai radar turistici e dalle destinazioni più frequentate dai viaggiatori di tutto il mondo. E per questo motivo ancora più straordinari.

Ed è proprio in uno di questi luoghi che vi vogliamo portare oggi. Un villaggio pittoresco, straordinario e inaspettato situato a Devon, sulla penisola di Cornovaglia. Un luogo che ha stregato viaggiatori, avventurieri e scrittori come Wilkie Collins e Charles Dickens.

Il suo nome è Clovelly Village, e tanto è il fascino che gli appartiene che è stato ribattezzato l’Amalfi del Regno Unito. Un luogo dove non ci sono macchine, caos e traffico, dove i trasporti dei beni primari sono affidati agli asini. Un posto dove la vita scorre lenta seguendo solo il ritmo scandito dalle onde del mare. Ma prima di entrare, bisogna pagare.

Clovelly Village

Immerso in un paesaggio straordinario, che ha rubato alla natura i suoi colori più belli, troviamo Clovelly Village, un delizioso villaggio di appena 300 anime, situato nell’affascinante contea di Devon. È qui che, sulla costa settentrionale, si può ammirare questo luogo da cartolina, un piccolo paese con case antiche e strade acciottolate che sembra uscito da un libro di fiabe.

L’Amalfi dell’Inghilterra, lo chiamano, e in effetti il fascino e la suggestione che gli appartengono rimandano proprio alla città costiera italiana.

Perché Clovelly Village merita una visita ve lo spieghiamo subito. Il villaggio è posizionato a picco sul mare che, con le sue mille sfumature di blu, bagna la terra dove si adagiano le case dei pescatori. Tutto intorno, nel paese, ci sono vicoli e stradine sui quali si affacciano numerosi cottage bianchi risalenti al 1500 e che accompagnano la passeggiata dei visitatori fino all’antico porto dove galleggiano le barche colorate.

Qui non ci sono auto, né vie dello shopping. Non ci sono i brand di lusso, né il traffico cittadino. C’è la vita che scorre lenta e che viene condivisa dagli abitanti del luogo con la natura, con il profumo del mare e con gli scorci straordinari. Gli stessi che hanno stregato il cuore dei viaggiatori, quello di scrittori come Wilkie Collins e Charles Dickens e di artisti come William Turner. Gli stessi che incantano noi oggi.

Clovelly Village

Fonte: iStock/Aiselin82

Clovelly Village

Tutto quello che dovete sapere per visitare il villaggio

Se tutto quello che vi abbiamo detto su Clovelly Village, fino a questo momento, vi ha fatto venire voglia di organizzare un viaggio verso Devon, ci sono alcune cose che dovete sapere per organizzare al meglio l’avventura.

Nel pittoresco villaggio dei pescatori della Cornovaglia non ci sono auto. Le strade, infatti, sono così ripide da rendere difficoltosa la guida. Ma il paese è così piccolo e così suggestivo che sarà un piacere poterlo scoprire e attraversarlo a piedi.

Un’altra cosa che dovete sapere è che, per accedere a Clovelly Village, dovrete pagare. Il paesino, infatti, è di proprietà privata, l’unico di tutto il Paese. Sin dalla sua fondazione è appartenuto alla regina consorte d’Inghilterra Matilde di Fiandra, poi nel 1738 è stato acquistato dalla famiglia Hamlyn i cui membri vivono ancora in uno dei cottage. Il contributo richiesto per l’accesso serve alla manutenzione del villaggio stesso.

La visita, comunque, vale assolutamente la pena. Entrando qui avrete come l’impressione tornare indietro nel tempo potendo ammirare le antiche case che ancora dominano il paesaggio. Imperdibile è anche il monastero di Hartland Abbey, costruito nel 1200 e ristrutturato nei suoi interni nel 1800.

Clovelly Village ospita anche dei festival annuali durante la bella stagione, tutti dedicati al mare. Non perdete l’occasione di scoprire il paesino in festa, di conoscere la comunità e di vivere un’esperienza autentica e straordinaria.

Clovelly Village

Fonte: Getty Images

Clovelly Village
Categorie
Europa Idee di Viaggio Regno Unito vacanza natura Viaggi

Isole Scilly, il Regno Unito che non ti aspetti

Gli abitanti chiamano questi luoghi “The last place of England”, letteralmente “L’ultimo posto d’Inghilterra”. Le Isole Scilly sono la destinazione più scenografica e ricca di bellezze naturali del Regno Unito, secondo chiunque le abbia visitate. E a ribadirlo sono ora gli utenti di un sondaggio della piattaforma britannica “Wich?”, che promuove la scelta consapevole del consumatore nell’acquisto di beni e servizi. Tra le gemme più nascoste e selvagge del Paese, formano un arcipelago che brilla al largo della Cornovaglia, un paradiso ambito per i suoi panorami oceanici, spiagge e acque dai colori tropicali, una natura lussureggiante e un suggestivo paesaggio granitico.

Alla scoperta delle Isole Scilly

Le Isole Scilly sono il regno della tranquillità e del relax, circondato dall’Oceano Atlantico. La vita, qui, è ancora molto semplice e scorre con ritmi oramai impensabili in altre parti del Regno Unito, che assecondano il respiro della natura. Su circa 150 isole e isolotti che compongono l’arcipelago delle Scilly, soltanto cinque sono abitate.

St. Mary’s è la maggiore, con con oltre 1.600 residenti. Quasi tutti i traghetti partiti dalla terraferma approdano a Hugh Town, il principale centro abitato, che ospita anche l’Isles of Scilly Museum, al cui interno si può ammirare una ricca collezione di manufatti rinvenuti nei relitti delle navi affondate in queste acque.

Seconda per dimensioni e per numero di visitatori, Tresco è l’unica isola privata dell’arcipelago. La sua attrattiva principale è l’incantevole Tresco Abbey Garden, uno dei più rigogliosi giardini subtropicali al mondo, con ben 20.000 specie di piante e fiori esotici, da Sudafrica, Nuova Zelanda e Sudamerica. Venne inaugurato nel 1834 nel luogo in cui in passato sorgeva un’abbazia benedettina costruita nel X secolo.

St. Martin’s è la più settentrionale delle Isole Scilly, famosa soprattutto per le sue numerose ed incantevoli spiagge, le sue insenature e baie favolose, particolarmente amata anche da Jude Law. Bryher è, invece, l’isola più piccola e incontaminata dell’arcipelago delle Scilly, abitata da appena 70 persone. La sua costa selvaggia è spesso investita da violenti tempeste che alterano le sembianze del litorale, mentre all’interno è un saliscendi di colline, dove si respira un’atmosfera leggiadra.

Per trovare l’isola più remota e affascinante bisogna approdare a St Agnes, l’insediamento più meridionale di tutta l’Inghilterra. Un’oasi di pace e serenità dove trascorrere ore di puro relax, tra insenature pittoresche, una rete di sentieri che si snoda lungo la costa e interessanti siti preistorici.

Tresco

Tresco, l’unica isola privata dell’arcipelago delle Scilly

Il luogo più scenografico del Regno Unito

Le isole Scilly sono state consacrate come luogo di straordinaria bellezza naturale del Regno Unito per il loro paesaggio unico, l’ecologia e il significato storico. Non a caso sono state scelte da William e Kate sia per weekend romantici che vacanze estive in famiglia, con i principini al seguito.

Oltre a offrire paesaggi e spiagge mozzafiato, l’arcipelago delle Scilly, situato a 45 chilometri di distanza dalla punta sud-occidentale della costa dell’Inghilterra, definita “Land’s End”, vanta anche tradizioni di grande fascino. Qui le principali risorse sono la pesca delle aragoste, dei granchi e dei gamberi, la coltura dei fiori, con i narcisi famosi in tutto il mondo, e ovviamente il turismo.

Di recente, l’Earth Observatory della Nasa ha condiviso con il mondo intero una fotografia scattata da un astronauta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che mostra come nei periodi di bassa marea si possa camminare sulle acque tra un’isola e l’altra. Un fenomeno staordinario, che porta alla luce periodicamente delle grandi rocce che emergono dall’acqua e sono utilizzate dalle foche grigie per sdraiarsi e crogiolarsi al sole.

Isole Scilly Regno Unito non aspetti

Le Isole Scilly, gemme nascoste del Regno Unito

Categorie
Europa eventi festival itinerari Notizie Regno Unito Viaggi

Questa estate puoi fare un tour tra concerti in Gran Bretagna, gratis

C’è chi è disposto a volare dall’altra parte del mondo pur di ascoltare le proprie band del cuore o partecipare ai festival più suggestivi e iconici di sempre. Ed è proprio a queste persone che oggi ci rivolgiamo con quella che ci sembra essere l’offerta di lavoro dei sogni. La piattaforma di biglietti Skiddle, infatti, sta cercando un festival reporter disposto a girare tutta la Gran Bretagna questa estate partecipando a 13 grandi manifestazioni musicali nel Paese.

In viaggio per la musica

C’è chi si mette in viaggio per raggiungere le meraviglie naturali del mondo, quelle che portano la firma di Madre Natura, e chi invece per ritrovarsi al cospetto delle grandi opere architettoniche costruite dall’uomo. Ma le avventure di viaggio sono mosse anche dagli interessi personali, dalle emozioni, dalla voglia di vivere nuove esperienze che passano per le tradizioni, le culture e tutti i sensi. Passano anche per la musica, per i festival e i concerti.

Sono migliaia le persone che ogni anno si mettono in volo per raggiungere villaggi, paesi e città e assistere ai festival locali, eventi canori dove non solo è possibile ascolta buona musica, ma si può respirare un’aria culturale internazionale, frizzante e piena di energia.

Tra i luoghi più frequentati e celebri in questo senso, non possiamo non menzionare la Gran Bretagna. È proprio nel Paese che sono conservati i luoghi storici e iconici legati a questo mondo, palchi straordinari che hanno ospitato i Big della musica come i Beatles, i Radiohead, i Muse, i Pink Floyd, Jimi Hendrix, i Depeche Mode e molti altri ancora.

Ma la Gran Bretagna è anche il luogo dei festival straordinari dove ogni anno, sotto i palchi, si riuniscono migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. Ed è proprio lì che potrete andare se sarete scelti come festival reporter da Skiddle quest’estate.

Pagati per vedere concerti: come funziona il lavoro dei sogni

Se l’idea di fare un tour tra i festival musicali più iconici della Gran Bretagna vi entusiasma, allora non potete lasciarsi sfuggire questa opportunità. Si tratta di un lavoro in piena regola dato che la piattaforma di biglietti Skiddle paghera alla persona selezionata £ 7.500. La richiesta è quella di partecipare a 13 grandi eventi che si terranno questa estate nel Regno Unito ogni fine settimana.

Il candidato ideale, neanche a dirlo, deve essere un appassionato di musica, pronto a lanciarsi in questa avventura da maggio ad agosto, disposto a spostarsi da una parte all’altra del Paese per raggiungere i luoghi dei festival. In cambio è richiesto di creare dei contenuti multimediali che verranno poi caricati sulla piattaforma di Skiddle per raccontare i momenti più emozionanti e suggestivi dei festival.

Tra gli eventi iconici ai quali si è invitati a partecipare troviamo l’Highest Point a Lancaster, il Dream Valley in Kent, il Parklife a Manchester e l’One Out Fest a Londra. E poi ancora Retro In The Park a Burnley, Kubix in Sunderland, il Bluedot a Macclesfield, il Belladrum a Inverness. Ad agosto si susseguiranno ogni weekend il  Rock The Mote, Kent, il
Garage Nation Outdoor Fest a Londra, il Weyfest e il Creamfields North a Cheshire, l’ultimo di questa lunga serie di festival.

Se volete candidarvi, non vi resta che compilare l’application form sulla piattaforma di Skiddle e prepararvi a fare il pieno di musica. Buona fortuna a tutti!