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La Corea del Nord potrebbe riaprire al turismo

Pyongyang, capitale della Corea del Nord, è interdetta al turismo – come d’altronde anche il resto del Paese guidato dal presidente Kim Jong-un – dalla pandemia del 2020. Dopo cinque anni dalla chiusura del Paese al turismo, alcuni tour operator cinesi hanno vociferato che il Paese nordcoreano sia pronto a riaprire le porte per accogliere nuovamente alcuni visitatori.

Cinque anni post Covid, la Corea del Nord “riapre”

Sono stai due operatori della Cina a far sapere che presto i viaggiatori potranno tornare a visitare la Corea del Nord e a scoprire gli antichi monumenti e le tradizioni locali, soprattutto nella regione nordica del Paese, presso la città di montagna di Samjiyon.

In realtà, però, nonostante l’annuncio di una possibile riapertura del Paese asiatico a una fetta di turismo nell’era post-pandemica, visitare la Corea del Nord resta comunque una cosa non propriamente “semplice”. Il Paese di Kim Jong-un, infatti, ha molte restrizioni per quanto riguarda non solo il turismo ma verso i turisti stessi: basti pensare che nella capitale Pyongyang non è possibile per un viaggiatore recarsi nella maggior parte dei ristoranti, riservati prevalentemente ai cittadini nordcoreani, né utilizzare i mezzi di trasporto pubblici.

A causa del suo regime politico, infatti, sappiamo che la Corea del Nord non è un Paese aperto al turismo e ciò incide anche sui servizi appositamente pensati per i viaggiatori che sono infatti pochi e non all’avanguardia. Tuttavia, l’unico modo di visitare la Corea del Nord, per chi volesse farlo e scoprire una destinazione diversa dal solito resta quello di affidarsi ai tour operator, piuttosto che scegliere di avventurarsi in solitaria (pratica tra l’altro letteralmente proibita e non concessa a un viaggiatore in proprio dallo stesso governo di Kim Jong-un).

Corea del Nord, cosa aspettarsi

La città montuosa di Samjiyon si trova nella provincia di Ryanggang ed è di recente costruzione: nel 2019, infatti, la città era stata al centro di scandali per via delle denunci riguardanti i lavoratori impiegati nella costruzione della stessa, con ritmi di lavoro e paga simili a condizioni di schiavitù. Oggi, la città di Samjiyon, circondata da montagne, si presenta come un luogo popolato da circa 4000 famiglie, con diverse strutture alberghiere, piscine, uno stadio per gli sport invernali, centri commerciali, piste da sci (in una base sciistica militare) e persino un Museo della Storia della Corea del Nord. La riqualificazione della zona montuosa che circonda la città di Samjiyon, inoltre, ha portato anche alla realizzazione di un aeroporto.

Naturalmente, Kim Jong-un procede con cautela: oltre a pensare di riaprire le frontiere ai turisti internazionali solo per una meta nell’intera nazione, il politico pensa anche di riservare questo privilegio alle sole nazioni amiche, come Russia e Cina.

Il modo migliore per raggiungere la Corea del Nord è comunque passare prima dalla Cina per prendere un volo diretto dall’aeroporto di Pechino. In attesa di una conferma più chiara e definita da parte del governo centrale di Pyongyang, è bene ricordare che attualmente il governo italiano e la Farnesina sconsigliano ai cittadini italiani qualsiasi viaggio strettamente non necessario verso la Corea del Nord.