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La magia dei tulipani arriva anche in Puglia: uno spettacolo mozzafiato

La felicità si cela in un mazzolino di fiori coloratissimi e dal profumo inebriante, soprattutto se siamo noi a raccoglierli nella splendida cornice di un prato che si risveglia dopo l’inverno. E nel campo di tulipani più grande della Puglia la magia si rinnova per il secondo anno consecutivo, per la gioia di grandi e piccini che possono tornare ad ammirare uno spettacolo unico al mondo, sotto i tiepidi raggi di un delizioso sole primaverile.

Riapre il campo di tulipani più grande della Puglia

Gialli, rossi, rosa, bianchi, variopinti: sono oltre 100mila i tulipani piantati in una vasta distesa erbosa, dove la natura è ancora padrona indiscussa del panorama. Siamo a pochi passi dal centro di Foggia, tra le dolci colline dell’entroterra pugliese che fanno da sfondo a splendidi prati verdi. Qui si trova Cascina Savino, un’importante azienda agricola florovivaistica che ha deciso di realizzare un’opera magnifica. È così che è nato il bellissimo campo dei Tulipani di Puglia, un luogo che racchiude la magia di questi fiori incantevoli, dalle sfumature delicate.

“Noi un campo di tulipani non lo abbiamo mai visto. Eppure ora per il secondo anno abbiamo il dono di camminarci dentro” – spiega Giuseppe Savino, che con suo fratello Michele ha dato vita a questa meraviglia – “Quello che vedrete è stato pensato a giugno, piantato a novembre, coperto di paglia a fine dicembre, diradato a mano pianta per pianta a febbraio e innaffiato a marzo”. Il risultato? Un prato ricco di colori e profumi buonissimi, dove perdersi in contemplazione della natura al suo massimo splendore.

Gli eventi al campo dei Tulipani di Puglia

Già lo scorso anno, dunque, il campo aveva mostrato tutta la sua bellezza ai turisti incuriositi da questa novità. Dietro la magia si cela un lavoro durissimo: i tulipani richiedono cura e passione, soprattutto quando capita un inverno particolarmente gelido. Ma ogni sacrificio è ampiamente ripagato dallo spettacolo del prato fiorito, che nel mese di aprile vive il suo momento più fulgido – proprio in occasione della Pasqua. Ed è questa l’occasione perfetta per tuffarsi in un tripudio di fiori meravigliosi, scattando qualche foto ricordo di una giornata da vivere con i nostri affetti più cari.

Per visitare il campo dei Tulipani di Puglia, che rimarrà aperto tutti i giorni dall’8 al 25 aprile 2022, occorre prenotare. Una volta sul posto, si potrà passeggiare tra i sentieri del prato e raccogliere alcuni tulipani, ma anche scoprire tutto sul loro mondo così affascinante. E davanti al prato è disponibile un anfiteatro realizzato con balle di paglia, dove poter ascoltare della buona musica. Nei fine settimana, qui suonerà il Conservatorio Umberto Giordano di Foggia. Mentre il 16 aprile ci sarà l’appuntamento imperdibile con il poeta paesologo Franco Arminio, che presenterà il suo ultimo libro.

Tulipani in Italia, una magia unica

Il campo dei Tulipani di Puglia è solo uno dei luoghi in cui poter vivere questa incredibile meraviglia. In tutta Italia ci sono altre splendide fioriture da non perdere. Una è quella di Blufi, piccolo borgo siciliano dove i tulipani crescono spontaneamente ad ogni primavera, regalando uno spettacolo mozzafiato. Mentre nei pressi di Bergamo c’è Tulipania, uno dei primi campi ad aprire nel nostro Paese. Non resta che scegliere il più vicino e andare personalmente a scoprire la bellezza di questi fiori coloratissimi.

Tulipani di Puglia

Tulipani di Puglia

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Nel Salento è stata fatta una scoperta sensazionale

Potrebbe essere nel nostro Salento l’approdo di Enea. Sulle rive del Mare Adriatico sta venendo alla luce un vero tesoro. Secondo il team di archeologi, capitanato dal professor Francesco D’Andria che sta effettuando gli scavi, ci sarebbero molti punti in comune con quando descritto da Virgilio nell’”Eneide”: “Un porto dominato da un alto promontorio con un maestoso tempio sulla sommità consacrato alla dea Minerva”. E questo punto, forse, è stato individuato.

Siamo a Castro Marina, in provincia di Lecce, una zona già nota per la sua conformazione naturale unica, fatta di tante grotte naturali, tra cui la celebre grotta Zinzulusa (quella nominata da Checco Zalone nel video di “La vacinada” con Helen Mirren).

Da oltre vent’anni si scava in questa zona dopo il ritrovamento di un santuario, con altare e una grande statua dedicata a Minerva. Secondo le rilevazioni geofisiche fatte dagli esperti del CNR, sotto un terreno privato ampio all’incirca 300 metri quadrati si celerebbe una grande piattaforma di blocchi e proprio lì potrebbero essere rimaste nascoste per secoli le vestigia di un grande tempio di Atena.

Ma non è tutto. Sarebbe già stata individuata anche un’altra statua “colossale” oltre a quella preromana di Minerva, alta tre metri. I frammenti dicono che potrebbe trattarsi di una divinità che indossa un elmo frigio e quindi di origine troiana. Si rafforzerebbe, dunque, la teoria secondo la quale Castro sia il luogo dell’approdo di Enea, così come narrato da Virgilio. E sarebbe quindi in Italia. E non ci sarebbe da stupirsi.

Castro, un luogo antichissimo

Del resto, questa zona salentina era abitata fin dall’età del Bronzo. Durante alcuni lavori stradali sono state rinvenute alcune antiche sepolture che dimostrano che la vita, qui, si svolgeva normalmente sin dall’antichità.

Essendo una città con affaccio sul mare, sia in epoca ellenistica – quando si chiamava Athenaion e vi si estraeva la pietra per costruire acropoli e monumenti – sia in epoca romana (Castrum Minervae ovvero “accampamento” o “castello”) quando si iniziò a costruire il porto – sia in quella medievale, quando divenne un importante centro di comunicazione poiché si trova all’ingresso dell’Adriatico, ha avuto sempre una valenza storica molto importante.

Basta soffermarsi sulla sua posizione geografica per comprendere quanto la sua vicinanza con l’isola greca di Corfù, che nelle giornate limpide è visibile a occhio nudo, fosse ridotta. Vicina alla Grecia e con tutte le caratteristiche descritte da Virgilio (porto + alto promontorio + maestoso tempio sulla sommità + dea Minerva) Castro corrisponderebbe alla perfezione al famoso approdo di Enea quello della guerra di Troia e che, secondo Virgilio, fuggì e, dopo lunghe peregrinazioni, approdò sulle sponde di una terra che finora si credeva fosse il Lazio. Invece sarebbe la Puglia. E ciò cambierebbe radicalmente tutta la storia e ciò che abbiamo creduto finora.

Cosa vedere a Castro

La città di Castro, lungo la costa orientale della penisola salentina, oggi conta poco più di 2mila abitanti. Il Comune è formato dall’abitato principale, di origine medievale, collocato su un promontorio a 98 metri sul livello del mare, e dalla parte bassa, quella di Castro Marina, costruita attorno al porto.

Lo sviluppo di Castro come città turistica è iniziato negli Anni ’20 del Novecento quando sorsero i primi alberghi, pensioni e anche una sala da ballo. Fu poi durante il regime fascista che vennero tracciate le strade litoranee e inaugurato un nuovo porto, con piazze e giardini e belle abitazioni per le famiglie benestanti dell’epoca mentre, a partire dagli Anni ’60, con il maggiore benessere sociale si è assistito a un boom edilizio e allo sviluppo del turismo che, ancora oggi, è la prima fonte economica per Castro.

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Il porto di Castro Marina in Puglia