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La città che fa da sfondo alla fiction “Sei donne – Il mistero di Leila”

La scomparsa di una ragazzina, Leila, e del suo patrigno Gregorio, è il mistero attorno al quale si sviluppa il racconto della serie Tv Rai “Sei Donne – Il mistero di Leila”. Protagonista Maya Sansa, nel ruolo del pubblico ministero Anna Conti, stimata e autorevole professionista che, trovando nella sparizione di Leila delle analogie con il suo passato, si butta a capofitto nella risoluzione del caso.

Anna è PM alla procura di Taranto, la città che fa da sfondo all’intricata vicenda. La serie è stata infatti realizzata con il patrocinio del Comune e della provincia di Taranto. Ed è una Taranto inedita e contemporanea a fare da cornice a un racconto in cui le storie dei protagonisti s’intrecciano con un tessuto territoriale lontano dagli stereotipi.

Le location di “Sei donne”

“Sei donne” è stata girata nell’estate del 2022, prevalentemente nella città di Taranto, ma alcune riprese hanno coinvolto altri Comuni della Puglia. La serie porta, infatti, sul piccolo schermo alcune delle migliori mete di mare italiane, in particolare, sullo sfondo possiamo ammirare delle magnifiche località pugliesi come Statte, San Giorgio Ionico, Polignano a Mare e Monopoli.

Monopoli
Il borgo e il mare di Monopoli

Alcune riprese sono state fatte anche nella provincia di Brindisi, in particolare a Torre Canne, una piccola frazione di Fasano.

Il regista della fiction Vincenzo Marra ha spiegato: “Desideravo un luogo caldo dove fosse presente il mare”. Il mare c’è, e che mare, quello della Puglia. Monopoli e Polignano a Mare sono due delle località di villeggiatura più famose della Puglia. Monopoli, per esempio, ha un litorale unico, fatto di spiagge nascoste nel verde e di scogli a picco sul mare. Uno scenario suggestivo e pieno di anfratti. Alcune spiagge vanno letteralmente scovate, ma ne vale la pena.

Quanto a Polignano a Mare, questa cittadina è davvero uno scrigno di meraviglie che si susseguono. Stupenda è la spiaggia Lama Monachile, racchiusa tra due altissime scogliere e protesa verso il mare azzurro, uno scenario da cartolina tra i più fotografati della zona. ma di Polignano è affascinante anche centro storico, arroccato su uno sperone a picco sull’Adriatico. la cittadina è nota per aver dato i natali a Domenico Modugno.

Ma torniamo a Taranto, dove ha sede la procura dove lavora la protagonista e dove è incentrata tutta la vicenda. È una città troppo poco spesso considerata meta di turismo, ma che nasconde alcune chicche. Innanzitutto, è soprannominata la “città dei due mari” per la sua peculiare posizione, a cavallo tra il Mar Grande e il Mar Piccolo attorno ai quali si sviluppa tutto l’abitato.

Castello Aragonese di Taranto

Fonte: Ph Aliaksandr Antanovich – iStock

Il Castello Aragonese di Taranto

La città offre uno dei panorami architettonici più ricchi e vari della nostra Penisola: si va dal romanico-gotico della Chiesa di San Domenico Maggiore, costruita sui resti di un tempio greco del VI secolo a.C., ai palazzi in stile rinascimentale del Borgo umbertino, al barocco della Cattedrale – o Duomo – di San Cataldo, la più antica cattedrale pugliese, delle chiese e dei palazzi signorili della città vecchia, dalle rimanenze di strutture medievali (come la Torre del Gallo nel centro storico) alle forme decisamente più eleganti di palazzi e installazioni in stile Liberty e neoclassico.

Ma l’edificio più imponente della città, imperdibile da visitare per un turista, è il Castello Aragonese o Castel Sant’Angelo. Costruito sui resti di altre fortificazioni, prima greche, poi bizantine, normanne e svevo-angioine, il castello è rimasto praticamente tale e quale nonostante i suoi 3000 anni di storia.

E poi ci sono le sirene, una leggenda su cui si fonda la storia di Taranto, a cui è dedicato il lungomare, uno dei più belli d’Italia che si affaccia sul Golfo delle sirene. Sono molti i turisti che giungono per la prima volta a Taranto e che, camminando sulla passeggiata, rimangono ammaliati dalle splendide statue di sirene che spuntano qua e là, appoggiate agli scogli.

taranto cnn
Panorama di Taranto, la “città dei due mari”

E poi c’è una Taranto contemporanea, quella degli edifici moderni come la Concattedrale Gran Madre di Dio, progettata negli Anni ’70 da Gio Ponti. La sua architettura vuole rappresentare, in omaggio alla tradizione marinara della città, una “vela” che si specchia nell’acqua delle tre vasche antistanti l’ingresso, che simboleggiano il mare.

Anche la periferia è tutta da scoprire, in particolare il quartiere Paolo VI. Qui, le palazzine una volta intonacate di bianco e divenute, col tempo, fatiscenti, sono state completamente colorate da giganteschi murales realizzati da artisti che hanno interpretato ciascuno la propria versione della città. Taranto è quindi una città d’arte antica, ma anche di street art contemporanea.

Inoltre, Taranto è la vera porta del Salento. E qui si apre un mondo fatto di spiagge maldiviane e di scorci di un’Italia favolosa che vi raccontiamo qui.

Polignano a Mare

Fonte: iStock

Il delizioso borgo di Polignano a Mare

 

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Tom Cruise innamorato della nostra Puglia

Tom Cruise non può stare a lungo lontano dall’Italia. La star di Hollywood è arrivata in Puglia, pare per girare un nuovo film.

È atterrato in gran segreto all’aeroporto di Bari con il suo jet privato. Ma in Italia non è semplice passare inosservati e in pochi minuti la notizia del suo arrivo ha fatto il giro del web.

L’attore in Puglia

C’è chi dice che sia alla ricerca di una nuova location per un suo ennesimo film, chi invece che l’abbia già trovata e che inizierà presto le riprese. Potrebbe essere Bari o un’altra località pugliese, ma pare anche che il divo sia rimasto – come molti altri suoi colleghi prima di lui – affascinato dai Sassi di Matera e che sia proprio questa la sua destinazione finale.

Tom Cruise e l’Italia

L’ultima volta che l’attore era sbarcato in Italia era il 2020 in occasione dell’ultimo episodio della saga di “Mission Impossible”. A quel tempo le scene rocambolesche erano state girate a Venezia.

In quell’occasione Tom era stato anche a Roma, una città che gli era rimasta nel cuore. Sì, perché per lui non era la prima volta nella Capitale: vi era già stato nel 2005 per girare alcune scene di “Mission Impossible 3”, e poi ancora l’anno seguente per celebrare il matrimonio con l’ex Katie Holmes.

Era il 18 novembre del 2006 quando la coppia si sposò al Castello Odescalchi noto anche come castello di Bracciano, alle porte della Capitale. Un vero e proprio castello delle fiabe, degno di una coppia hollywoodiana come loro, con ben tre cinte di mura e cinque torri. Ai tempi della loro unione Toma e Katie erano solito frequentare assiduamente anche un’altra perla italiana: Capri. Era facile incontrarli in piazzetta d’estate mentre compravano un gelato alla piccola Suri.

Insomma, dopo aver sbancato al botteghino con “Top Gun Maverick“, il sequel dello storico film degli Anni ’90 Tom Cruise sembra essere tornato al lavoro con un nuovo progetto Made in Italy.

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Bovino, gioiello nascosto della Puglia

Che la Puglia sia una regione in grado di regalare emozioni è cosa risaputa ormai da quasi tutti i viaggiatori del mondo. Ma molti non sono a conoscenza che alcuni dei suoi borghi meno noti sono in grado di catapultare in una dimensione fatta di bellezza e storia come pochi altri luoghi del pianeta. È il caso di Bovino, piccolo paese antico in provincia di Foggia annoverato fra i Borghi più belli d’Italia.

Bovino, cosa vedere

Bovino sorge tra le affascinante cime dei Monti Dauni e, senza ombra di dubbio, si distingue per essere uno dei borghi più caratteristici e autentici del nostro Paese. Immerso in un territorio naturale molto suggestivo, viene anche chiamato il “Borgo degli 800 portali di pietra”. Il motivo è molto semplice: sfoggia tantissime porte che sono una ricca testimonianza dei maestri scalpellini, arte tramandata da generazione in generazione.

Essendo un borgo medievale di montagna, visitandolo proverete una sensazione davvero speciale: quella di toccare il cielo con un dito. Poco dopo vi sembrerà di camminare nella storia, mentre il rumoroso silenzio e gli odori della natura circostante vi lasceranno addosso una sensazione di pace.

È inutile negarlo, ma le stagioni migliori per visitare Bovino sono la primavera e l’estate, quando l’esplosione della natura rende il panorama di cui è forgiato una vera gioia per gli occhi. Ciò non toglie che, grazie ai suoi tanti siti di interesse, vale sempre la pena fare un viaggio in questa località del foggiano.

Da non perdere assolutamente è il suo elegante centro storico puntellato di case e vicoli stretti. Passeggiandovi sentirete il profumo del pane e le risate dei bambini che si rincorrono in strada tirando calci ad un pallone. Cose che, piano piano, stanno andando perdendosi nel nostro Paese.

bovino puglia centro storico

Fonte: iStock

Un vicolo del centro storico di Bovino

Ma la verità è che Bovino vanta anche una storia storia ricca di avvicendarsi di popoli e tradizioni tramandate, e per questo è uno scrigno di monumenti da scoprire.

Il Duomo di Bovino

Imperdibile e maestoso è il Duomo di Bovino, un edificio in cui storia, religione e mistero si mescolano armoniosamente. Ciò che indubbiamente vi colpirà sono gli stili diversi che lo compongono. Meraviglioso è il coro ligneo al suo interno che rivela fate antropomorfe, coppe che nascondono serpenti e diversi altri simboli del paganesimo.

Dedicato a Santa Maria Assunta, è un mix perfetto di religione e storia e soprattutto un edificio che sfoggia un’architettura particolare segnata dalle numerose ristrutturazioni che hanno portato a fondere tanti stili diversi, ma con un risultato splendido.

Il Castello dei duchi di Guevara

Tra i monumenti più antichi e degni di nota del borgo vale la pena segnalare il Castello dei duchi di Guevara che sorge sulla parte più alta del territorio. L’ingresso è posto in prossimità della torre cilindrica normanna e al suo interno è possibile visitare il Museo Diocesano.

castello di bovino

Fonte: Wikiepdia – Ph: Ettore Timi

Il Castello dei duchi di Guevara a Bovino

Grazie alla sua posizione sopraelevata, questa fortezza domina la vallata e le casette del centro storico con le loro caratteristiche pareti bianche. Attualmente, inoltre, è stato trasformato in luogo di ospitalità dotato di tutti i comfort moderni.

Il Santuario di Santa Maria di Valleverde

Situato tra Bovino e Ponte Bovino, piccola frazione del borgo, il Santuario di Santa Maria di Valleverde è un’altra struttura che vale la pena visitare in zona. Si trova immerso in un contesto altamente suggestivo in quanto prende vita esattamente nel bosco della Mengaga.

Secondo la tradizione, qui ci fu un’apparizione della Madonna. Più precisamente, nel 1266, un legnaiolo di nome Niccolò sognò la Beata Vergine che lo pregava di riferire al Vescovo di Bovino di costruire una chiesa a “difesa della Puglia e a protezione del popolo di Bovino”.

Cosa visitare nei dintorni di Bovino

Come vi abbiamo accennato in precedenza, Bovino sorge in un contesto armonioso e splendido, tanto che i suoi dintorni nascondo gioielli che sono mete da visitare.

Una di queste è la Strada dei Monaci che dal paese conduce al Mulino ad acqua del borgo. Quello che vi ritroverete di fronte è un vero capolavoro dell’ingegneria dell’Ottocento.

Quando fu creato sfoggiava due macine distinte: una destinata al commercio, l’altra a produrre mangime per gli animali. Recentemente ristrutturato utilizzando pezzi originali dell’epoca, ancora oggi è in funzione e dà vita a uno sfarinato derivante dal grano duro coltivato dai proprietari della struttura.

Se invece volete continuare ad andare a caccia di borghi, da non perdere nei suoi dintorni è Accadia, un paesino incastonato tra i più elevati rilievi dell’Appennino Dauno e le verdi colline del fondovalle. Da queste parti le case sono scavate nella roccia e sono ancora perfettamente conservate nel Rione Fossi.

Degna di nota è soprattutto l’ottocentesca Fontana Monumentale, affiancata dalla Torre dell’Orologio e dominata dal Santuario della Madonna del Carmine che si trova arroccato sulla cima del monte Crispignano.

Un altro borgo della zona da non perdere è Castelluccio dei Sauri che vanta origini antichissime al punto da essere costellato di importanti testimonianze archeologiche. Adagiato nel cuore del Tavoliere delle Puglie, il suo patrimonio storico si arricchisce di anno in anno grazie ai numerosi reperti che vengono riportati alla luce dagli scavi.

Molto interessante sono il Pozzo di Annibale, che secondo la leggenda fu edificato per volontà del condottiero cartaginese, la stele antropomorfa e i suggestivi scorci del centro storico.

Poi ancora Deliceto che sorge sull’apice di una collina e che è circondato da boschi e torrenti. Straordinario è il suo possente castello normanno del secolo XI che si affaccia su un profondo burrone che scende fino al Cervaro. Ma non solo. Seppur semplice, risulta molto suggestiva la Chiesa Madre intitolata al Santissimo Salvatore che custodisce le reliquie del Beato Benvenuto da Gubbio (copatrono del paese) e una Croce reliquaria del 1400.

A 4 chilometri di distanza, invece, da non perdere è l’affascinante Santuario della Madonna della Consolazione che ancora oggi sfoggia le stesse caratteristiche architettoniche che possedeva nel XV secolo. Un luogo dalla storia importantissima in quanto qui si scrisse prima la “Teologia Morale”, e poi la popolare “Tu scendi dalle stelle, o Re del Cielo”.

Insomma, Bovino e dintorni hanno molto da regalare ai loro visitatori, gioielli pugliesi autentici che prima o poi bisogna assolutamente scoprire.

Deliceto puglia

Fonte: iStock – Ph: LucaLorenzelli

Deliceto, in provincia di Foggia
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Cosa fare a Bari secondo gli stranieri

Bari, da “semplice” porta d’accesso della Puglia, negli ultimi anni si sta trasformando in un’affascinante meta turistica: il clima per lo più mite, gli spazi all’aperto, i vivaci ristoranti e bar, le spiagge e la cultura tradizionale attraggono sempre più turisti, anche stranieri, che hanno stilato un elenco su cosa vedere e fare in città.

Perdersi a Bari Vecchia

Il fiore all’occhiello di Bari è la labirintica Bari Vecchia, il suo centro storico, dove incontrare sorprese a ogni angolo: che si tratti delle rovine di un’antica chiesa, di caffetterie improvvisate che offrono squisiti snack fatti in casa o residenti seduti fuori dall’uscio.

Passeggiando tra le vie lastricate di questo cuore pulsante, da vedere sono la Basilica di San Nicola dall’architettura romanica-pugliese e la particolare forma asimmetrica, custode delle spoglie di San Nicola nella cripta, la Cattedrale di San Sabino, anch’essa in stile romanico-pugliese, con il maestoso campanile che domina la città, e il Castello Normanno-Svevo-Angioino, a ridosso della città vecchia, di epoca medievale con un grande fossato, tre torri normanne e mura di difesa angioine.

Da non perdere, poi, la caratteristica e tipica “Strada delle Orecchiette“, il soprannome di “strada della pasta” dato alla zona intorno a Via Arco Basso: è proprio qui che le donne del centro storico asciugano quotidianamente la loro pasta fatta in casa e vendono il prodotto finito fuori dalle loro abitazioni.

Andare alla ricerca di arte e design

Teatro Margherita di Bari

Fonte: iStock

Teatro Margherita di Bari

Piazza Del Ferrarese, la piazza principale del centro storico, ha iniziato la sua trasformazione in un hub per l’arte, il design e la cultura.

Merita una sosta il Puglia Design Store, scrigno dei migliori talenti contemporanei della regione dove ammirare e acquistare moltissimi prodotti “made in Puglia”: fodere per cuscini stampate in modo audace, gioielli di tendenza, borse di arte astratta, quadri e stampe, accessori moda, complementi d’arredo e molto altro ancora.

Altrettanto interessante è il Museo Teatro Margherita, uno dei teatri storici di Bari, costruito su palafitte, oggi luogo di incontro e confronto sull’arte contemporanea e protagonista di mostre ed eventi di carattere internazionale.

Fare un tour in bicicletta

Per gli amanti delle due ruote, un must può essere partecipare a un tour guidato in bicicletta alla scoperta dei quartieri più intriganti della città: con il commento della guida su come il passato mercantile di Bari ne abbia influenzato il presente e il vento tra i capelli, si assapora e comprende Bari molto più che a piedi.

Una tappa del tour include il mercato ortofrutticolo, in posizione arretrata rispetto alla zona centrale, dove si viene accolti con assaggi di squisite olive e gustosi pomodorini.

Dedicarsi allo shopping

I luoghi principali dove dedicarsi allo shopping a Bari sono Via Sparano e Corso Camillo Benso Cavour, che si estendono paralleli dalla stazione ferroviaria fino al centro storico: qui vi è soltanto l’imbarazzo della scelta, dai negozi più economici alle boutique dei migliori stilisti.

Un’attrazione imperdibile per fare spese e andare alla ricerca di occasioni è il grande outlet di design “Puglia Village” dove trovare articoli a prezzo ridotto di grandi marche del calibro di Adidas, Nike, Levi’s, Calvin Klein oltre alle creazioni di designer italiani di nicchia.

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Borghi Notizie Puglia Salento Viaggi

Se ti trasferisci in Salento ti regalano 30.000 euro

Continuano in Italia le iniziative per contrastare lo spopolamento dei piccoli borghi. Questa volta a proporre una soluzione è un incantevole paesino situato nel Salento che ha indetto un bando per aiutare coloro che acquisteranno una casa nel suo grazioso centro urbano.

Presicce-Acquarica offre 30.000 euro

Il borgo in questione, o meglio, il comune istituito il 15 maggio 2019 dalla fusione degli ex comuni di Presicce e di Acquarica del Capo, si chiama oggi Presicce-Acquarica e fa parte della meravigliosa provincia di Lecce.

Il nome del bando è “Benvenuti a Presicce-Acquarica” ed è rivolto a coloro che vogliono acquistare un’abitazione in uno dei due borghi per farne la residenza principale. Facendo così, infatti, il comune sarà in grado di contribuire a finanziare, con un massimo di 30.000 euro, l’acquisto dell’immobile. Il budget attualmente a disposizione dell’iniziativa è di 150.000 euro che però potrebbero essere replicabili nei vari anni se tutto questo dovesse avere successo.

C’è da sapere, tuttavia, che gli addetti ai lavori stanno ancora ultimando le diverse attività utili a redigere un bando dettagliato su come ottenere il bonus. Ciò non toglie che questa notizia abbia già fatto il giro del mondo, a tal punto che anche la CNN ha dedicato un articolo a questa iniziativa.

Stando a quanto riportato da alcune fonti locali, la pubblicazione dovrebbe avvenire la prossima settimana, o comunque entro la fine del 2022. Nonostante questo, alcune agenzie immobiliari della zona hanno già registrato un improvviso aumento delle richieste d’acquisto di case e casali nel territorio.

presicce case

Fonte: iStock – Ph: Laz@Photo

Alcuni degli edifici situati a Presicce

Secondo le previsioni, il denaro a disposizione servirà per coprire il 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di una casa e nell’eventualità di lavori di ristrutturazione. Il tutto fino a un massimo di 30.000 euro che potranno essere ottenuti solo a determinate condizioni, tra cui quella di spostare la residenza per almeno 10 anni dal giorno dell’acquisto. Il comune, tra le altre cose, è già a lavoro per introdurre nuovi vantaggi per le famiglie, come agevolazioni fiscali, incentivi e programmi per avviare attività commerciali.

Per sapere come inviare domanda è necessario, quindi, monitorare il sito ufficiale del comune di Presicce-Acquarica e scaricare il bando una volta disponibile.

Cosa vedere a Presicce

Presicce non è un borgo qualsiasi, è infatti inserito nella lista dei “Borghi più belli d’Italia”. Trasferirsi da queste parti vuol dire tuffarsi in un mondo di attività interessanti che comprendono persino percorsi e sentieri nelle campagne della zona, ma anche storia, architettura e incantevoli spiagge facilmente raggiungibili in auto.

L’atmosfera è quella di un posto rimasto fermo nel tempo ma che contemporaneamente è costellato di profumi e tradizioni culinarie imperdibili. Presicce, infatti, è conosciuto anche come la “Città dell’olio e degli Ipogei“ grazie alla sua tradizione olivicola secolare. Attualmente vi sono ben 23 frantoi ipogei dislocati sul territorio, alcuni dei quali ristrutturati e ad oggi visitabili. Ma non è finita qui, perché questi sfoggiano una particolarità davvero unica nel loro genere: sono scavati nella roccia calcarenitica.

Tra le attrazioni da non perdere vi segnaliamo la sua Chiesa di Sant’Andrea Apostolo che si distingue per essere un bellissimo esempio di architettura barocca, sia esternamente, sia all’interno. Tra le sue mura è possibile ammirare opere di straordinario valore artistico come le statue lignee del ‘700, di scuola napoletana, e le pregevoli tele tra cui il grande quadro attribuito al Catalano raffigurante il Martirio del Santo protettore.

Chiesa di Sant’Andrea Apostolo presicce

Fonte: iStock

La splendida Chiesa di Sant’Andrea Apostolo di Presicce

Molto interessante anche Piazza del Popolo dove sorge il Palazzo Ducale, uno degli edifici storici più importanti di Presicce che è frutto di ben quattro differenti fasi edificative. Al suo interno, inoltre, potrete visitare il Museo della Civiltà Contadina.

Chi ama il mare, partendo da Presicce avrà la possibilità di scoprire angoli salentini meravigliosi come Torre San Giovanni, distante circa 17 chilometri e con spiagge di sabbia bianca e soffice lambite da acque dai colori paradisiaci. Oppure, un’altra soluzione è percorrere solo 10 chilometri per raggiungere la favolosa e rinomata Marina di Pescoluse, una delle mete imperdibili delle Maldive del Salento.

Cosa vedere ad Acquarica del Capo

Acquarica del Capo, dal canto suo, è un borgo di origine medievale sorto dopo la distruzione di Pompignano ad opera dei Saraceni, intorno al X secolo. Da queste parti assolutamente degno di nota è il castello del XV secolo che oggi sfoggia una torre a base quadrata che sovrasta il centro abitato.

Molto bella anche la Chiesa di San Carlo Borromeo il cui portale è risalente al XVII secolo. Il suo fiore all’occhiello è senza ombra di dubbio la sagrestia scolpita nel XVII secolo. Al di là del centro abitato, invece, vale la pena fare un salto anche presso la Chiesa di Santa Maria Pannetti, risalente al secolo XI, che è coperta da volta a spigolo posata su pilastri in pietra tufacea.

Acquarica del Capo castello

Fonte: Wikipedia – Ph: Lupiae

Il Castello di Acquarica del Capo

Tra le sua mura si possono ammirare diverse bellezze uniche nel loro genere come il dipinto di San Francesco e la figura di Cristo re dell’universo che trattiene nella sua mano sinistra una pergamena con un’iscrizione in greco.

Nell’immediate periferia di Acqauirica del Capo, invece, vale la pena fare un salto alla Masseria Celsorizzo che vanta una magnifica torre a base quadrata che con i suoi tre piani domina su tutto l’abitato di del borgo.

Ma non solo. Essa, infatti, sfoggia anche delle caratteristiche davvero peculiari e imperdibili: il piano terra ingloba al suo interno una preesistente chiesetta basiliana del secolo XIII, dedicata a S. Nicola di Mira. Tra le mura, inoltre, sono ancora presenti alcuni affreschi tra i quali si impongono per qualità e armonia quelli che rappresentano la Cena Mistica.

Infine, è bene sapere che Acquarica del Capo si distingue per la secolare attività di intreccio del giunco, cui è dedicato il Museo del Giunco sito nel Castello Medievale. Un’interessante attività artigianale che ha l’obiettivo di produrre sporte, cesti e panieri per la raccolta delle olive e dei prodotti della terra o per realizzare contenitori destinati a formaggi e ricotte.

Una lavorazione che risale alla metà dell’Ottocento e che durante la prima metà del Novecento, con la rifioritura del commercio dei cestini, fu esportata in molti Paesi europei e persino in Nord America.

Masseria di Gelsorizzo salento

Fonte: Wikipedia – Ph: Lupiae

L’affascinante Masseria di Gelsorizzo
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La Puglia più selvaggia, dove la vacanza è da sogno

Lontana dal caos di Gallipoli, del Salento e di quella Puglia super gettonata che qualcuno ha già soprannominato la “Miami d’Italia”, ce n’è una poco nota, tranquilla, un po’ selvaggia e soprattutto rilassante, perfetta per una vacanza estiva degna di essere vissuta.

La Riserva naturale Stornara

È quella della Riserva naturale Stornara, una riserva biogenetica naturale di più di 1.500 ettari di area protetta lungo la fascia costiera del Mar Ionio tarantino, che si sviluppa anche nell’entroterra, al confine con la Basilicata, comprendendo delle zone umide, laghi e corsi d’acqua.

Qui, a ridosso del mare, una distesa infinita di dune tra la fitta macchia mediterranea e il mare dalle acque calde e limpide, rendono questo luogo un vero paradiso.

Il nome di “stornara” deriva proprio dai numerosi storni di uccelli migratori che hanno scelto quest’angolo tranquillo di Puglia per venire a svernare. Cicogne, aironi, beccacce, germani reali, oche selvatiche. Chi viene fuori stagione può ammirare alcune delle specie più belle che si possano ammirare.

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Fonte: SiViaggia

Le dune protette nella riserva biogenetica naturale Stornara

Paradiso delle vacanze

Anche d’estate, nonostante la folla di villeggianti delle vicine località pugliesi, questo resta un piccolo angolo di paradiso. Perfetto per le vacanze. Il profumo dei pini d’Aleppo, del ginepro, del mirto e del rosmarino e il frinire delle cicale creano le basi di un’atmosfera rilassata di cui si può godere nella Riserva della Stornara.

Mimetizzato tra la vegetazione, c’è un hotel che sembra essere costruito direttamente nella terra. Il Kalidria, un cinque stelle lusso del gruppo Blueserena, si nota appena in mezzo al verde della riserva. Progettato dall’architetto argentino Emilio Ambasz, precursore dell’architettura verde, vincitore di numerosi premi nonché testimonial dell’architettura naturale, è uno degli edifici più green che si possano ammirare in Italia. Una sorta di “Bosco verticale“, che in questo caso, però, si sviluppa in orizzontale, con piante che crescono direttamente sulla facciata e tra una terrazza e l’altra, garantendo anche molta privacy agli ospiti.

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Fonte: SiViaggia

Il Kalidria Hotel, progettato dall’architetto argentino Emilio Ambasz

Proprio per la sua riservatezza e per lo splendido contesto in cui si trova, è anche il “buen retiro” di molti vip. Tra i regolari ospiti c’è, per esempio, Vasco Rossi, che viene spesso a trascorrere le vacanze estive e non si lascia sfuggire l’occasione di farvi una tappa tra un concerto e l’altro, tanto che la Regione Puglia gli ha conferito l’onorificenza di “cittadino onorario della Puglia creativa”.

A lui è dedicata la suite “Albachiara”, che prende il nome dal titolo del suo celebre brano degli Anni ’80, una camera che occupa solitamente quando viene in vacanza e che è sempre prenotata dagli ospiti che amano sentirsi parte del mondo del Blasco, che proprio nella stanza ha lasciato, in modo permanente, alcuni cimeli personali. Ma da questo luogo meraviglioso sono passate anche Elisabetta Gregoraci, Anna Tatangelo e altre celeb.

Mare e thalasso

Nella Riserva naturale Stornara anche il mare è una meraviglia. Il fondale basso per decine di metri consente di godere di acque cristalline dalle mille sfumature di blu. La spiaggia è quella di Castellaneta Marina che anche quest’anno ha ottenuto la Bandiera Blu della Fee (Foundation for Environmental Education) per l’ottima qualità delle acque.

Per chi vuole, il centro nautico mette a disposizione diversi tipi di imbarcazioni per divertirsi, dal pedalò alla barca a vela, dal surf al paddle, ma i cinque chilometri di spiaggia protetta e riservata – ogni ospite dell’hotel ha un posto prenotato in spiaggia – sono un ottimo spunto per fare splendide passeggiate a piedi nudi sulla sabbia durante le quali poter deliziare i sensi.

Il mare, con tutte le sue proprietà benefiche, è anche quello che si ritrova nella Ethra Thalasso Spa dell’hotel, dove si pratica la talassoterapia. Nella grande piscina di acqua di mare interna si possono fare un percorso acquatonico marino e un percorso Kneipp rigeneranti (anche Vasco pare ne vada matto). Quando il corpo viene immerso in acqua di mare, infatti, la pelle attraverso i pori assorbe tutti i minerali e gli oligoelementi di cui necessita, ristabilendo l’equilibrio là dove vi sono eventuali scompensi. Insomma, la vacanza oltre che rilassante qui è davvero rigenerante. Proprio ciò che ci vuole.

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Riccardo Scamarcio innamorato di questa valle (ancora) autentica

Lo hanno visto aggirarsi tra le valli, tra le antiche case walser e nei borghi. Cosa ci faceva Riccardo Scamarcio, lontano alla sua Puglia, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola? Sta girando il suo ultimo film. E sarà ambientato proprio in una delle valli meno conosciute, ma ancora incredibilmente autentiche, d’Italia.

Stiamo parlando della Val Formazza, la più settentrionale delle valli piemontesi, che vanta luoghi naturalistici meravigliosi.

Ed è esattamente da queste parti che l’attore sta lavorando a un lungometraggio intitolato “2Win” (“to win”, “vincere”) dedicato al mondo del rally e, in particolare, alla vita di Cesare Fiorio, ex dirigente sportivo nonché direttore sportivo della Ferrari in Formula 1, che vede protagonista proprio Scamarcio.

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Fonte: 123rf

La Val Formazza e i villaggi Walser

La bellissima Val Formazza

La Val Formazza, a cavallo tra Italia e Svizzera, è assolutamente meravigliosa e ricca di bellezze da esplorare. Tra queste c’è l’incantevole lago di Morasco dove le montagne si specchiano. Un puro spettacolo della natura. Nota anche come il “piccolo Canada italiano”, questa valle vanta luoghi naturalistici unici in Italia, come la cascata del Toce, per esempio, alta 143 metri, un vero spettacolo della natura, nota per essere la più bella e maestosa di tutte le Alpi. Il fiume Toce è poi quello che va ad alimentare il Lago Maggiore.

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Fonte: 123rf

La cascata del Toce, la più maestosa delle Alpi

Tra i luoghi più insoliti ci sono gli alpeggi dell’Alpe Devero, una conca verdissima a 1.650 metri di quota, circondata da alcune delle cime più imponenti delle Alpi Lepontine.

I villaggi Walser

Tra le location dove Scamarcio starebbe girando il film ci sono anche i villaggi Walser ovvero di quella popolazione di origine germanica che s’installò proprio in questa zona di confine tra Vallese e Val d’Ossola tra il XII e il XIII secolo.

Il più famoso dei borghi walser di questa zona è Formazza, il primo paese abitato dai Walser a Sud delle Alpi, che oggi conta meno di 500 abitanti sparsi su un ampio territorio, proprio come si faceva secoli fa quando i piccoli nuclei abitativi erano sparsi lungo il territorio della valle. Fino agli Anni ’20 del 1900 lo si poteva raggiungere solo a dorso di mulo.

Il borgo sommerso

La sorte non è stata così rosea, invece, per il borgo di Morasco, abbandonato nel 1938 per consentire alla Edison la costruzione di un bacino idroelettrico, tanto da essere completamente sommerso dalle acque dell’immensa diga. Sacrificato per lasciare spazio al “progresso”, il piccolo abitato che contava solo una ventina di case ora è sotto un insospettabile quanto meraviglioso bacino d’acqua che oggi prende il nome di Lago di Morasco.

Nei primi anni era ancora possibile scorgere il campanile dell’oratorio dedicato a Sant’Anna e San Lorenzo che si trovava nel borgo, proprio come accade ancora oggi al borgo di Curon, sul Lago di Resia, in Val Venosta. Oggi non è più visibile neanche questo piccolo dettaglio dell’antica frazione di Morasco.

Le prossime location del film

Stando alla storia di Fiorio, dopo aver lasciato la Formula Uno e aver collaborato per un certo periodo con alcune Tv private come opinionista, si ritirò in Puglia dedicandosi alla gestione di una masseria a Ceglie Messapica. Ed è forse proprio qui che sarà girato parte del docu-film con Scamarcio.

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Salento: le novità dell’estate di quest’anno

Il Salento ogni estate attira migliaia di turisti e viaggiatori desiderosi di vacanze a base di divertimento, relax e mare da favola. Anche quest’anno sarà meta di un grande flusso di visitatori pronti a popolare strade e spiagge della costa leccese.

Cibo buono, acque pulitissime, scorci suggestivi, cultura e storia, si può avere di più da una sola vacanza? Dall’entroterra alla costa, dalle città ai paesini fino alle spiagge, il Salento non delude mai. Quest’anno poi saranno Lecce e Otranto le regine della Puglia, vi spieghiamo il perché.

Un viaggio in Salento: tappa a Lecce

Tappa irrinunciabile di ogni viaggio in Salento è la maestosa Lecce, la “Firenze della Puglia”. Una città in cui il barocco emerge in tutte le sue tortuose vie, nelle chiese, nei palazzi nobiliari decorati in pietra giallo-rosacea. Se ci siete già stati non c’è problema, nell’estate 2022 c’è una nuova attrazione che vi farà tornare volentieri: l’apertura dell’ascensore panoramico nel campanile seicentesco del Duomo di Lecce. Una novità che permette di salire fino al terzo livello della torre a un’altezza di 43 metri per accedere a quattro balconi spettacolari e ammirare il panorama a 360 gradi. Sullo sfondo la costa dell’Albania con il mar Adriatico a fare da cornice.

Anfiteatro antico a Lecce

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L’anfiteatro antico a Lecce

Lecce sempre più bella

Altra novità a Lecce è l’Archivio Carmelo Bene. Infatti, a 20 anni dalla scomparsa del grande interprete, regista e drammaturgo, è stato istituito presso il Convitto Palmieri, l’archivio del protagonista della “neoavanguardia” teatrale italiana. Un lavoro maestoso, ancora incompleto che vede al lavoro molte istituzioni. All’interno dell’Archivio Bene si trova libreria che la biblioteca personale del maestro con rari volumi di storia dell’arte, del teatro, della letteratura e della storia, spesso accompagnati da postille redatte a mano dallo stesso Bene. Ma non solo, si potranno ammirare anche abiti di scena originali, locandine e tantissimi documenti.

La meravigliosa Otranto

Otranto estate 2022

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Uno scorcio di Otranto

Altro posto magico, cuore del Salento e novità dell’estate 2022 è la cava di bauxite di Otranto. Un piccolo gioiello nascosto, che non è ancora segnalato sulle guide, quindi non pienissimo di turisti. Il mini trekking vista mare per ammirare il “Lago di Bauxite” parte dalla città di Otranto e dura una ventina di minuti. Una passeggiata suggestiva tra le rocce color rosso acceso della cava, il laghetto verde smeraldo in basso, il verde brillante della vegetazione e il blu del cielo sopra la testa.

Altro punto panoramico, e mozzafiato, è poi l’imponente faro “Punta Palascia”, noto per essere il punto più a est d’Italia. Da qui si ha una vista a perdita d’occhio, per ammirare la bellezza del mare e dell’Italia. Un punto da cui tirare un profondo respiro per godersi l’atmosfera speciale dell’estate.

Vacanze italiane in Salento

Se ancora non avete scelto dove passare l’estate, la Puglia e il Salento sono il luogo perfetto. Tra cibo, natura, spiagge vivaci e vicoletti costeggiati da case tipiche della zona, c’è da perdersi. Non resterete delusi perché il Salento offre ogni tipo di interesse: relax, discoteche, cultura, musei, escursioni. Non vi resta che scegliere il vostro posto del cuore.

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È ancora la Puglia il posto più amato dai vip internazionali

La bellezza della Puglia ha colpito ancora. La regione dei trulli e del mare cristallino ogni anno cattura il cuore di bagnanti e vip internazionali, grazie alle spiagge mozzafiato e agli scroci suggestivi. A essere particolarmente innamorato di questa regione è Bono Vox, cantante e frontman della band irlandese U2, che da qualche anno sceglie la Puglia come meta prediletta per le sue vacanze estive.

Bono Vox in Puglia

La rockstar Bono Vox non ha resistito al richiamo della Puglia e ha deciso di trascorrere i suoi momenti di relax nel Belpaese. Bono, infatti, è stato visto qualche giorno fa Ostuni, in provincia di Brindisi. Il cantante si stava godendo qualche giorno di vacanza, passeggiando all’interno della villa comunale “Sandro Pertini”, senza rinunciare a un buon aperitivo nel bar interno. L’italianità lo sta già contagiando.

Ostuni, la città bianca

Non è un caso che Bono Vox abbia scelto proprio la città di Ostuni per passare le vacanze. Conosciuta come la “città bianca” per via delle colore delle abitazioni dipinte di calce, Ostuni ha un aspetto fiabesco. Senza ombra di dubbio questa piccola perla è uno dei centri turistici più rinomati della Puglia. Bianco è il colore che abbaglia gli occhi quando capita di rivolgere lo sguardo a Ostuni. Bono Vox ha scelto bene la sua tappa italiana.

I Trulli di Alberobello in Puglia

I famosi trulli di Alberobello in Puglia

Lusso e relax in Puglia

L’artista irlandese ha deciso di staccare la spina della vita da rockstar e allontanarsi dai riflettori, volando nella Valle d’Itria, soggiornando in una struttura extra lusso tra le province di Brindisi e Taranto. Anche lo scorso anno Bono aveva scelto la Puglia per alcuni giorni di relax trascorrendo diversi giorni a Gallipoli in provincia di Lecce.

La Puglia è un posto del cuore

Proprio di recente ha trascorso qualche giorno Angelina Jolie, che sta girando un film proprio tra Puglia e Basilicata. Negli anni scorsi anche Tom Hanks, Macron, Ivanka Trump e molte altre star internazionali hanno scelto questa regione per i loro soggiorni di lusso. Come dar loro torto? Il tacco d’Italia è un luogo ricco di bellezza, sapori, paesaggi da sogno e resort incredibili.

La Puglia, famosa per i villaggi collinari da fiaba e la lunga costa mediterranea che offre divertimento, cultura e relax allo stesso tempo. Il capoluogo, Bari, è una vivace città portuale e universitaria, mentre Lecce è conosciuta come la “Firenze del Sud” per via della sua architettura barocca. Famosissime poi Alberobello e la Valle d’Itria, patria dei trulli, i tradizionali edifici di pietra dal caratteristico tetto conico.

Soggiornare in un trullo di lusso

Proprio all’interno dei famosi trulli sono nati alcuni alloggi di lusso. Delle particolari villette con piscina, portici ricchi di ombra dove organizzare cene con cibo tipico, stanze dotate di ogni comfort, il tutto nello scenario da sogno di un trullo. Pareti di pietra, tetti bassi e a cupola, giardini e spesso anche una spa. I vip, come Paola Turani e molti altri spesso scelgono queste soluzioni per vacanze di gruppo lussuose e in pieno stile pugliese.

Tra un bagno nel mare limpido del Salento e una gita tra le isole Tremiti, la Puglia offre ogni tipo di attrattiva. In ogni angolo si trovano bellezza, storia e divertimento. Non mancano ovviamente il buon cibo e la cordialità.

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Vip al mare, tutti pazzi per la Puglia

L’occasione è la sfilata di Gucci che, come vi abbiamo anticipato qualche tempo fa, si terrà in una delle location più famose della Puglia, Castel del Monte. La fortezza del XIII secolo che domina l’altopiano delle Murge, ospiterà la nuova collezione uomo e donna firmata dal direttore creativo Alessandro Michele intitolata “Cosmogonie”, che anticipa la fashion week di giugno a Milano (alla quale la maison non parteciperà).

Ogni invitato – circa 3/400 persone – è associato a un numero corrispondente a una stella, adottata da Gucci in suo nome “per attraversare il cosmo”. E, guarda caso, proprio il 16 maggio è prevista Luna piena.

Sulle spiagge della Puglia, in attesa dell’esclusivo show, si sono riversati i celebri ospiti che assisteranno all’evento. Dai Maneskin, testimonial della Maison, a Dakota Johnson, da Lana Del Rey a Benedetta Porcaroli (ultima fiamma di Riccardo Scamarcio) e la cantante pugliese Emma Marrone, e circolano i nomi persino di Lady Gaga – che ha interpretato Patrizia Reggiani nel film “House of Gucci” – e di Iggy Pop.

Sono tantissimi i vip che stanno postando sui social story dei loro tuffi al mare, delle cene a base di pesce e dei loro primi bagni di sole. O dell’invito ricevuto, come Alessandro Borghi, protagonista di “Diavoli“.

Dove sono le “celeb” in Puglia

I Maneskin, reduci dall’Eurofestival di Torino, sono a Trani, e i fan sono andati in delirio. Dakota Johnson, Elle Fanning e Lana Del Rey sono a Polignano a Mare, la Porcaroli e la Marrone sono in vacanza entrambe a Molfetta, e una lunga lista di celebrity è disseminata per tutta la costa pugliese, ospite nei resort e nelle masserie di lusso. Lo stesso direttore artistico di Gucci non ha resistito al fascino della bellissima Trani e, tra i suoi scatti, si riconosce la Cattedrale sul mare.

La Puglia dei vip

Ormai è già da anni il buen retiro dei vip, la meta di lusso italiana più amata dalle star nazionali e internazionali. Ma c’è Puglia e Puglia. E quella frequentata dal jet set non è certo quella di giovani che frequentano Gallipoli. La zona più cool è quella di Savelletri, una frazione del Comune di Fasano, in provincia di Brindisi, una destinazione davvero unica nel suo genere. Una località che regala un affascinante affaccio sul mare, ma anche tesori archeologici e un suggestivo porticciolo sull’Adriatico.

Un’ambitissima località turistica, grazie alla sua placida costa, alle sue masserie che oggi sono state trasformate in accoglienti resort di lusso, il parco archeologico di Egnazia e il vicino campo da golf, uno dei migliori green della Puglia, con 18 buche.

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Borgo Egnazia in Puglia

Un tratto di litorale caratterizzato dalla presenza di sabbia fine e fondali poco profondi. Ma non solo. Savelletri è certificata con la Bandiera Blu e le 4 vele di Legambiente, garanzia di un mare pulito. Qui sono davvero tantissimi i lidi dove rilassarsi in santa pace, e ciascuno può trovare senza difficoltà lo stabilimento balneare che fa al caso suo. Come dimenticare Chiara Ferragni con il marito Fedez che hanno trascorso qualche giorno in una lussuosa masseria di questa località nel luglio dello scorso anno.

Oppure Madonna, la star mondiale della musica pop che, nell’estate del 2021, è tornata a Savelletri per festeggiare il compleanno. Con figli e amici al seguito, ha celebrato i suoi 63 anni nella bella masseria di Borgo Egnazia, dove la cantante era già stata nel 2016 e nel 2017. Stessa incantevole masseria scelta anche da David Beckham, la moglie Victoria e i 4 figli nel 2019, un resort a 5 stelle nei pressi del sito archeologico di Egnazia, immerso nel verde e nella quiete delle colline pugliesi, tra uliveti secolari e uno sguardo al blu del Mare Adriatico.

Anche Flavio Briatore ci aveva messo gli occhi su. Sul lido di Sevelletri voleva aprire un Twiga già per la prossima stagione estiva, ma il Comune, a metà lavori, gli ha tolto l’autorizzazione. Eppure, l’aveva data nel 2019 a quello che è stato definito lo stabilimento più costoso della Regione, quello dell’imprenditore italo svizzero Renè de Picciotto, dove per un posto nell’esclusivo privé si pagano 100 euro a persona.

Castel del Monte

Castel del Monte, location della sfilata “Cosmogonie” di Gucci