Categorie
Gargano Idee di Viaggio Puglia Viaggi viaggiare

Cosa fare a Rodi Garganico, una Puglia tutta da amare

È una delle mete più apprezzate del turismo balneare nel Gargano, la patria degli agrumi del territorio, immersa nel verde del Parco Nazionale del Gargano: Rodi Garganico si fa amare per il suo splendido mare, più volte Bandiera Blu, e per il centro storico che richiama origini greche e conserva monumenti di notevole interesse culturale e storico.

Il mare, un sogno azzurro

Non si può iniziare a raccontare Rodi Garganico senza parlare delle magnifiche spiagge dorate di finissima sabbia che si estendono lungo un altrettanto favolosa costa disegnata da piccoli e suggestivi faraglioni e dai caratteristici trabucchi, antiche costruzioni utilizzate in passato per la pesca.

Qui è un sogno sperimentare la “vita da spiaggia” e rigenerarsi tra bagni di sole e tuffi in un mare dalle sfumature eccezionali: la spiaggia di Levante, ampia e lunga circa 4 chilometri, arriva fino a San Menao mentre la spiaggia di Ponente include lidi attrezzati e gettonati quali il Lido del Sole e la Baia Santa Barbara.

Il Lido del Sole è una delle spiagge più amate della Puglia, dove spiccano ville con bellissimi giardini, hotel di lusso, negozi e svariate occasioni per lo svago.

La visita al centro storico, per un’esperienza originale

rodi garganico vista panoramica

Fonte: iStock

Vista panoramica di Rodi Garganico

Il grazioso e raccolto centro storico, di origine medievale, è perfetto per una passeggiata unica e originale: il quartiere Chepabbash, abitato un tempo dai pescatori, si rivela speciale con i suoi vicoli stretti, gli archi e le terrazze panoramiche dagli scorci difficili da descrivere a parole.

E, durante la primavera, il profumo dei fiori d’arancio rende il tutto ancora più splendido.

Fiore all’occhiello del borgo sono poi le numerose chiese, le attrazioni principali, a partire dal Santuario della Madonna della Libera, in stile barocco pugliese, dove, da secoli, viene venerato il quadro della Madonna della Libera.

Di notevole interesse sono poi la Chiesa di San Nicola, con il campanile alto oltre 20 metri che, fino al XVII secolo, faceva parte del sistema difensivo della costa in qualità di torre di vedetta, la Chiesa del Santissimo Crocifisso, a navata unica con dieci altari, la Chiesa di San Pietro, la più antica all’interno delle mura, e la Chiesa di Santa Barbara, la più antica fuori le mura.

Ancora, a circa due chilometri dal centro, merita una sosta la Chiesa del Santo Spirito, abbracciata dal verde su un’altura: appartenente al complesso conventuale dei Cappuccini, offre l’occasione di scoprire i sotterranei con le sepolture di laici ed ecclesiastici e un chiostro dal grande valore architettonico.

Tra profumati agrumeti e i sapori della tradizione

Trovandosi a Rodi Garganico, da non perdere una piacevole camminata tra le stradine di campagna dei dintorni, tra il profumo e i colori degli agrumeti e della macchia mediterranea che si snodano a perdita d’occhio.

In più, Rodi è un punto di partenza privilegiato per ammirare perle pugliesi quali Vieste, Peschici, praticare trekking nell’impareggiabile cornice della Foresta Umbra e dei Laghi di Lesina e raggiungere le Isole Tremiti.

Ma non è tutto: gli amanti della buona tavola potranno lasciarsi andare ai sapori tipici della tradizione culinaria pugliese, con prodotti legati al territorio, principalmente a base di pesce e verdure. Qualche esempio? Le cozze gratinate, l’insalata di arance oppure di acciughe, la zuppa di pesce alla rodiana.

Dal gusto inconfondibile sono infine l’arancione, liquore di arance, e il limoncello, preparato con i limoni che crescono negli agrumeti della zona.

Categorie
Notizie Puglia Viaggi viaggiare

La migliore località della Puglia dove andare quest’estate

Sulla sua spiaggia, da quest’anno, sventola la Bandiera Blu, a testimonianza del fatto che il mare è pulito e che i servizi per i turisti sono al top. Eppure, Leporano è una località poco conosciuta e frequentata d’estate. Meglio così, visto che quest’anno è previsto che la Puglia sarà la regione più desiderata, prenotata e frequentata d’Italia.

Se tutti andranno nel Salento o nel Gargano, forse saranno meno i turisti che sceglieranno la costa di Taranto per trascorrere le loro vacanze estive. A dire il vero, anche Leporano si trova in Salento, ma è quel Salento meno affollato, non di certo quanto Gallipoli o Porto Cesareo o Torre dell’Orso.

La Puglia ionica

Ci troviamo sulla costa ionica salentina, le cui spiagge sono da favola. Sabbia chjiara, acqua cristallina, mille sfumature di blu: i Caraibi d’Italia, insomma. Il lungo litorale sabbioso regala tante e meravigliose spiagge tra le più belle di tutto il litorale tarantino e salentino, come quella di Gandoli (Cattaneo, Santomaj, Lido, Vital, Case bianche), Saturo (Canneto), che sono decisamente le più spettacolari, Porto Pirrone e Baia d’Argento, Saguerra, Luogovivo, Amendola. E poi la spiaggia della stessa Leporano. Il percorso che dal paese porta al lungomare è immerso in una natura selvaggia.

Non solo spiagge

Leporano è un borgo storico. Il simbolo del paese e del suo passato è il Castello Muscettola, che si trova nel punto più alto del centro storico in quanto fortezza difensiva. Oltre all’antico muro di cinta che difendeva la città, di cui sono ancora presenti i resti, si possono ancora vedere due delle tre antiche porte d’accesso al paese. Una delle porte originarie è quella che ancora oggi permette di entrare nel centro storico provenendo da Taranto.

Ma la storia del territorio è ancora più antica. Le testimonianze sono conservate nel Parco archeologico Saturo, a Punta Perone, su un’alta scogliera che si affaccia sul mare tra la spiaggia di Porto Pirrone e quella di Saturo, dove sorgono i resti di una villa romana del III secolo d.C., i villaggi risalenti all’Età del Bronzo e del Ferro, l’acropoli con il Santuario Greco, le cisterne e la torre di avvistamento aragonese, Torre Saturo. In passato è stato fra i più rilevanti centri urbani dell’area tarantina. Il panorama che si ammira da qui è bellissimo e i romani avevano scelto il punto migliore dove costruire la loro villa.

Si può anche visitare ciò che resta di un acquedotto rinascimentale e i resti di un antico acquedotto romano.

Parco_Archeologico_Saturo-puglia

Fonte: Wikimedia Commons – @Francesco Ranieri

Il Parco archeologico Saturo in Puglia
Categorie
Destinazioni itinerari Puglia Viaggi

Cosa vedere in Puglia: il tour perfetto

La Puglia è una delle regioni più belle dell’Italia, un paradiso tutto da scoprire comodamente in macchina, con un tour di 5 giorni o più, per godere delle splendide località sul territorio e toccare con mano i sapori e la storia dell’antica terra pugliese.

La bella stagione inizia finalmente a fare capolino in queste giornate di aprile: è proprio la primavera la stagione giusta per un tour della Puglia, ancora per poco libera dall’assalto dei turisti.

Mare verde smeraldo, città storiche tutte da visitare e piccoli borghi gioiello: chi non vorrebbe fare una vacanza in Puglia in primavera? Per non parlare delle sorprese gastronomiche: orecchiette alle cime di rapa, focaccia barese e pasticciotti leccesi, ogni luogo ha una lunga tradizione culinaria.

Per scoprire cosa vedere in Puglia con un tour in macchina mettiti comodo e continua a leggere: troverai tanti consigli utili con tutte le località da non perdere, dalle città più interessanti alle spiagge più belle.

La città di Bari

Per un tour della Puglia ti consiglio di iniziare dalla meravigliosa Bari, una città metamorfica dalle mille sfaccettature, dove passato e presente convivono vicolo dopo vicolo. Bari è il volto della cultura pugliese, con i suoi angoli eleganti del quartiere murattiano, il porto antico e l’atmosfera nostalgica di Bari Vecchia. Qui è possibile ammirare la parte storica della città, e la famosa Basilica di San Nicola, l’importante chiesa romanica e importante punto di riferimento religioso per i cittadini pugliesi. All’interno della basilica sono infatti custodite le reliquie di San Nicola, il santo patrono della città.

La città di Lecce

A 150 km di distanza da Bari si trova la splendida Lecce, anche soprannominata la Firenze del sud. È considerata la capitale barocca della Puglia, un luogo ricco di architetture barocche, costruite con la rinomata pietra leccese. Si tratta di un materiale talmente plasmabile che in passato permise ai maestri scalpellini di realizzare delle raffinatissime decorazioni che vediamo oggi su diversi monumenti.

Lecce offre un mix di imponenti edifici architettonici, in un’atmosfera calma e ricca di profumi tipica del sud Italia. Per un tour tra i tesori più belli dell’atmosfera leccese è possibile partecipare a una visita guidata a piedi, e ammirarne le bellezze storiche tra cui l’Anfiteatro Romano e la Basilica di Santa Croce.

La città di Taranto

Bagnata da due mari, il Mar Grande e il Mar Piccolo, Taranto è una splendida città coloniale dell’antica Magna Grecia ricca di bellezze senza tempo. Venne fondata nel lontano 706 a.C., e porta con sé un lungo passato storico, testimoniato dai numerosi reperti e dai monumenti. I sotterranei della città nascondono necropoli, tombe e cripte, e diversi reperti risalenti all’epoca greca e bizantina, mentre la parte superiore della città unisce la storia e la modernità proprio con i due ponti simbolici, che uniscono la città vecchia con quella moderna.

Tra i numerosi siti archeologici e culturali della città troviamo il Museo Marta, che custodisce i rinomati “Ori di Taranto”, delle produzioni artigianali risalenti dal IV al II secolo a.C., oltre a numerose chiese e cattedrali di stili diversi. Taranto è una città sorprendente e tutta da scoprire, intrisa di cultura e fascino.

Il mare del Salento

Per un gran tour della Puglia è fondamentale prendersi qualche giorno per girare le diverse spiagge del Salento, un vero e proprio susseguirsi di spiagge vellutate tra l’Adriatico e lo Ionio.

Ti troverai davanti a un mare limpido dalle mille sfumature di azzurro, immerso nella selvaggia vegetazione mediterranea. Porto Cesareo, Porto Selvaggio, Punta Suina e Porto Badisco sono solo alcune delle più belle località marine da esplorare, che non hanno nulla da invidiare alle spiagge più belle del mondo. Vedere per credere! Se non hai a disposizione tanto tempo per vederle tutte puoi organizzarti con un tour in barca di una giornata, che ti porterà ad esplorare le grotte della costa salentina e il fondale trasparente, in cerca delle meraviglie sottomarine nascoste.

Le Isole Tremiti

Come se non bastasse la Puglia offre anche lo spettacolare paesaggio naturale delle Isole Tremiti, situate al largo del Gargano, a sud della costa settentrionale. Le Tremiti sono un arcipelago che comprende le cinque isole di San Nicola, San Domino, Capraia, Pianosa e Il Cretaccio.

Le isole sono caratterizzate da una serie di particolari insenature frastagliate e calette, ideali per nuotare nelle limpide acque cristalline. L’isola più estesa, e anche la più affascinante dal punto di vista panoramico, è San Domino, con la sua Cala delle Arene, una grande spiaggia incastonata nel mare turchese. L’isola più ricca di storia e monumenti è invece San Nicola. Le Isole Tremiti si trovano nel Parco Nazionale del Gargano, un importante habitat naturale ricco di rare piante e specie animali protette.

Alberobello

Tra le località da visitare in Puglia senza alcun dubbio non può mancare Alberobello, un antico borgo situato nella valle d’Itria tra le province di Bari, Brindisi e Taranto.

Dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1996, Alberobello è conosciuta in tutto il mondo per i suoi trulli, le antiche costruzioni in pietra calcarea realizzate con la tecnica della muratura a secco, con i pinnacoli sui tetti. Tra tutti svetta per importanza il Trullo Sovrano, in piazza Sacramento, un trullo alto 14 metri costruito su due piani.  Oggi è stato adibito a centro informativo per i turisti, e contiene un museo che è possibile visitare.

Alberobello è un luogo dall’atmosfera mistica, reso unico non solo dai trulli, ma anche dalle numerose botteghe, dalla gente locale e dalle tradizioni secolari. Qui è possibile fare un tour guidato tra le antiche case storiche con una guida esperta. Puoi anche trascorrere una notte all’interno del trullo: un’esperienza irripetibile, per vivere appieno l’atmosfera surreale tra il quartiere Aia Piccola e il Rione Monti, l’area dove si annidano più di 1030 trulli!

Ostuni

A soli 30 chilometri da Alberobello si nasconde Ostuni, la meravigliosa perla bianca del Salento, una cittadina che si erge su tre piccoli colli a 8km dalle spiagge pugliesi, e a 35 km dall’aeroporto di Brindisi. Anche qui il bianco trionfa incontrastato sulle abitazioni, l’intensa luce riflessa ci guida nei vicoletti tipici del paese, tra bellezze marine e storiche. È un connubio perfetto per una città sul mare, visitabile per lo più a piedi.

Tra le spiagge più belle di Ostuni spicca quella delle Dune, una spiaggia nel parco regionale tra mare cristallino, dune e macchia mediterranea, e la spiaggia di Santa Sabina, una spiaggia dalla sabbia rosata e dal mare limpidissimo con numerose specie marine. La parte storica del borgo è ricca di monumenti dalle architetture medievali, barocche e tardo-gotiche: tra vicoli e piazze si ergono maestosi la cattedrale principale, il palazzo vescovile e la Colonna di Sant’Oronzo.

Polignano a Mare

Polignano a Mare è un piccolo paesino incantato che si trova arroccato a strapiombo su una costa frastagliata, dove il tempo sembra essersi fermato. All’interno delle sue coste sono nascoste delle grotte naturali meravigliose, da visitare assolutamente. Tra le più belle troviamo Grotta Palazzese e Cala Paura, non raggiungibili in autonomia ma con un giro in barca organizzato. Anche il centro storico non è da meno, con i suoi vicoli stretti che si affacciano su piazze e monumenti antichi. La vista panoramica sulle acque verde smeraldo delle calette trasparenti è sempre garantita.

Monopoli

Questo splendido tour della Puglia termina con Monopoli, a soli 15 minuti di auto da Polignano a Mare. Monopoli è una località sul mare a metà tra una città e un borgo di pescatori dal fascino antico, con suggestivi edifici storici e numerose chiese. Il porto antico è l’ideale per una passeggiata rilassante a fine giornata, e le spiagge hanno tutte le migliori caratteristiche del mare pugliese.

Il monumento storico più importante di questa città è il maestoso castello di Carlo V, costruito durante la dominazione spagnola e un tempo una prigione. Ristrutturato diverse volte, ad oggi è un luogo che ospita eventi e convegni, e include un museo.

Un altro imponente monumento che caratterizza Monopoli è il palazzo Martinelli, un edifico in stile veneziano costruito proprio dai veneziani verso la fine del 1400. La cattedrale di Monopoli prende il nome di cattedrale della Maria Santissima della Madia. Per non perderti le bellezze di Monopoli un tour a piedi della città con una guida certificata ti permetterà di conoscere la storia dei monumenti.

La Puglia è una regione unica, un perfetto mix di storia, cultura e mare tra i più belli della penisola. Vivere l’esperienza di visitare i luoghi pugliesi più belli è un viaggio da fare assolutamente. Si tratta di una regione che porta con sé un’atmosfera magica, e lo spirito della gente locale aggiunge quel tocco speciale in più, grazie alla gentilezza e all’ospitalità palpabile in ogni angolo.

Per un gran tour della Puglia la primavera è la stagione ideale. La brezza marina inizia a scaldare i cuori dei visitatori, i sapori e i profumi si fanno più forti e le esperienze culinarie sono tutte da assaggiare. Attenzione ai chili di troppo, e alla nostalgia del ritorno: questo viaggio ti rimarrà nel cuore!

Categorie
Borghi luoghi misteriosi Puglia Salento Viaggi

Nel cuore del Salento esiste un borgo fantasma: lo conosci?

Dimenticato, surreale e spettrale, ma anche affascinante a suo modo. C’è una piccola frazione nel Salento che ha una storia incredibile e che rappresenta una meta imperdibile per chiunque voglia scoprire questa zona della Puglia a tutto tondo. Monteruga è nota anche come “borgo fantasma”, un vecchio villaggio rurale abbandonato e che oggi dà come l’impressione di trovarsi al centro di una tipica località del West americano. In realtà la frazione sorge in provincia di Lecce, a pochi chilometri dagli incantevoli luoghi della costa come Porto Cesareo e Torre Squillace. Ma cos’è che rende unica una visita nel borgo salentino?

La storia curiosa di Monteruga

La storia di Monteruga può essere fatta risalire al periodo fascista. La frazione venne infatti costituita nel 1928, l’esempio tipico di un villaggio rurale dell’epoca. Negli anni Cinquanta, poi, la SEBI (Società Elettrica per Bonifiche e Irrigazioni) acquistò i terreni e fece lavorare in zona moltissime persone. Negli anni Ottanta i terreni furono spartiti dopo la privatizzazione dell’azienda e non si è più riusciti a rivalutare il borgo, nonostante la volontà di creare uno stabilimento turistico, progetto mai andato in porto. Ancora oggi si possono ammirare i resti di vita vissuta di un passato che non è poi così lontano dai giorni nostri.

Gli alloggi sono ben riconoscibili, come anche la scuola rurale, la piazza, la chiesa in cui si festeggiava Sant’Antonio Abate ogni 17 gennaio con una spettacolare processione, la caserma e persino il campo per giocare a bocce. Pittoresca, poi, è la scritta che si legge sulle pareti del vecchio stabilimento vinicolo: “Chi beve vino campa più a lungo del medico che glielo proibisce”. I turisti che si avventurano in questa parte del Salento sono soprattutto curiosi di capire se si tratti di una leggenda oppure di qualcosa di reale. Purtroppo nel tempo si sono fatti spazio il degrado e l’incuria, facendo progressivamente dimenticare tutte quelle realtà che un tempo animavano il posto.

Gran parte degli edifici è in stato fatiscente, ma comunque ogni dettaglio di Monteruga potrebbe essere apprezzato meglio addentratosi negli interni: purtroppo non c’è alcun tipo di controllo e bisogna anche ricordare che negli anni non sono state effettuate attività di manutenzione. I rischi non mancano dunque e il consiglio è quello di limitarsi a una passeggiata per le vie ormai deserte. Ci si può fermare nella piazza centrale, immaginando come doveva essere una normale giornata in questa parte del Salento oppure una domenica di festa. Eppure il suo passato non può essere dimenticato così facilmente.

Gli anni d’oro del borgo fantasma

Nel suo momento di massimo splendore, Monteruga arrivò a contare 800 abitanti, tutti impegnati a lavorare nei campi o negli stabilimenti. Proprio queste attività erano particolarmente apprezzate e riconosciute in tutto il Salento: quando ci si doveva affidare al meglio della produzione di vino e tabacco per quel che riguarda questa zona della Puglia non si poteva non pensare all’attuale borgo fantasma. Di sicuro è un’esperienza fuori dal comune: quando si viaggia in territorio salentino si cercano magari altre località, ma Monteruga merita almeno di essere conosciuta per quello che è stato e quello che poteva diventare.

Categorie
Luoghi da film luoghi misteriosi Puglia Taranto Viaggi

La città che fa da sfondo alla fiction “Sei donne – Il mistero di Leila”

La scomparsa di una ragazzina, Leila, e del suo patrigno Gregorio, è il mistero attorno al quale si sviluppa il racconto della serie Tv Rai “Sei Donne – Il mistero di Leila”. Protagonista Maya Sansa, nel ruolo del pubblico ministero Anna Conti, stimata e autorevole professionista che, trovando nella sparizione di Leila delle analogie con il suo passato, si butta a capofitto nella risoluzione del caso.

Anna è PM alla procura di Taranto, la città che fa da sfondo all’intricata vicenda. La serie è stata infatti realizzata con il patrocinio del Comune e della provincia di Taranto. Ed è una Taranto inedita e contemporanea a fare da cornice a un racconto in cui le storie dei protagonisti s’intrecciano con un tessuto territoriale lontano dagli stereotipi.

Le location di “Sei donne”

“Sei donne” è stata girata nell’estate del 2022, prevalentemente nella città di Taranto, ma alcune riprese hanno coinvolto altri Comuni della Puglia. La serie porta, infatti, sul piccolo schermo alcune delle migliori mete di mare italiane, in particolare, sullo sfondo possiamo ammirare delle magnifiche località pugliesi come Statte, San Giorgio Ionico, Polignano a Mare e Monopoli.

Monopoli
Il borgo e il mare di Monopoli

Alcune riprese sono state fatte anche nella provincia di Brindisi, in particolare a Torre Canne, una piccola frazione di Fasano.

Il regista della fiction Vincenzo Marra ha spiegato: “Desideravo un luogo caldo dove fosse presente il mare”. Il mare c’è, e che mare, quello della Puglia. Monopoli e Polignano a Mare sono due delle località di villeggiatura più famose della Puglia. Monopoli, per esempio, ha un litorale unico, fatto di spiagge nascoste nel verde e di scogli a picco sul mare. Uno scenario suggestivo e pieno di anfratti. Alcune spiagge vanno letteralmente scovate, ma ne vale la pena.

Quanto a Polignano a Mare, questa cittadina è davvero uno scrigno di meraviglie che si susseguono. Stupenda è la spiaggia Lama Monachile, racchiusa tra due altissime scogliere e protesa verso il mare azzurro, uno scenario da cartolina tra i più fotografati della zona. ma di Polignano è affascinante anche centro storico, arroccato su uno sperone a picco sull’Adriatico. la cittadina è nota per aver dato i natali a Domenico Modugno.

Ma torniamo a Taranto, dove ha sede la procura dove lavora la protagonista e dove è incentrata tutta la vicenda. È una città troppo poco spesso considerata meta di turismo, ma che nasconde alcune chicche. Innanzitutto, è soprannominata la “città dei due mari” per la sua peculiare posizione, a cavallo tra il Mar Grande e il Mar Piccolo attorno ai quali si sviluppa tutto l’abitato.

Castello Aragonese di Taranto

Fonte: Ph Aliaksandr Antanovich – iStock

Il Castello Aragonese di Taranto

La città offre uno dei panorami architettonici più ricchi e vari della nostra Penisola: si va dal romanico-gotico della Chiesa di San Domenico Maggiore, costruita sui resti di un tempio greco del VI secolo a.C., ai palazzi in stile rinascimentale del Borgo umbertino, al barocco della Cattedrale – o Duomo – di San Cataldo, la più antica cattedrale pugliese, delle chiese e dei palazzi signorili della città vecchia, dalle rimanenze di strutture medievali (come la Torre del Gallo nel centro storico) alle forme decisamente più eleganti di palazzi e installazioni in stile Liberty e neoclassico.

Ma l’edificio più imponente della città, imperdibile da visitare per un turista, è il Castello Aragonese o Castel Sant’Angelo. Costruito sui resti di altre fortificazioni, prima greche, poi bizantine, normanne e svevo-angioine, il castello è rimasto praticamente tale e quale nonostante i suoi 3000 anni di storia.

E poi ci sono le sirene, una leggenda su cui si fonda la storia di Taranto, a cui è dedicato il lungomare, uno dei più belli d’Italia che si affaccia sul Golfo delle sirene. Sono molti i turisti che giungono per la prima volta a Taranto e che, camminando sulla passeggiata, rimangono ammaliati dalle splendide statue di sirene che spuntano qua e là, appoggiate agli scogli.

taranto cnn
Panorama di Taranto, la “città dei due mari”

E poi c’è una Taranto contemporanea, quella degli edifici moderni come la Concattedrale Gran Madre di Dio, progettata negli Anni ’70 da Gio Ponti. La sua architettura vuole rappresentare, in omaggio alla tradizione marinara della città, una “vela” che si specchia nell’acqua delle tre vasche antistanti l’ingresso, che simboleggiano il mare.

Anche la periferia è tutta da scoprire, in particolare il quartiere Paolo VI. Qui, le palazzine una volta intonacate di bianco e divenute, col tempo, fatiscenti, sono state completamente colorate da giganteschi murales realizzati da artisti che hanno interpretato ciascuno la propria versione della città. Taranto è quindi una città d’arte antica, ma anche di street art contemporanea.

Inoltre, Taranto è la vera porta del Salento. E qui si apre un mondo fatto di spiagge maldiviane e di scorci di un’Italia favolosa che vi raccontiamo qui.

Polignano a Mare

Fonte: iStock

Il delizioso borgo di Polignano a Mare

 

Categorie
aeroporti Los Angeles luoghi misteriosi Notizie Puglia Viaggi

Tom Cruise innamorato della nostra Puglia

Tom Cruise non può stare a lungo lontano dall’Italia. La star di Hollywood è arrivata in Puglia, pare per girare un nuovo film.

È atterrato in gran segreto all’aeroporto di Bari con il suo jet privato. Ma in Italia non è semplice passare inosservati e in pochi minuti la notizia del suo arrivo ha fatto il giro del web.

L’attore in Puglia

C’è chi dice che sia alla ricerca di una nuova location per un suo ennesimo film, chi invece che l’abbia già trovata e che inizierà presto le riprese. Potrebbe essere Bari o un’altra località pugliese, ma pare anche che il divo sia rimasto – come molti altri suoi colleghi prima di lui – affascinato dai Sassi di Matera e che sia proprio questa la sua destinazione finale.

Tom Cruise e l’Italia

L’ultima volta che l’attore era sbarcato in Italia era il 2020 in occasione dell’ultimo episodio della saga di “Mission Impossible”. A quel tempo le scene rocambolesche erano state girate a Venezia.

In quell’occasione Tom era stato anche a Roma, una città che gli era rimasta nel cuore. Sì, perché per lui non era la prima volta nella Capitale: vi era già stato nel 2005 per girare alcune scene di “Mission Impossible 3”, e poi ancora l’anno seguente per celebrare il matrimonio con l’ex Katie Holmes.

Era il 18 novembre del 2006 quando la coppia si sposò al Castello Odescalchi noto anche come castello di Bracciano, alle porte della Capitale. Un vero e proprio castello delle fiabe, degno di una coppia hollywoodiana come loro, con ben tre cinte di mura e cinque torri. Ai tempi della loro unione Toma e Katie erano solito frequentare assiduamente anche un’altra perla italiana: Capri. Era facile incontrarli in piazzetta d’estate mentre compravano un gelato alla piccola Suri.

Insomma, dopo aver sbancato al botteghino con “Top Gun Maverick“, il sequel dello storico film degli Anni ’90 Tom Cruise sembra essere tornato al lavoro con un nuovo progetto Made in Italy.

Categorie
Borghi Puglia Viaggi viaggiare

Bovino, gioiello nascosto della Puglia

Che la Puglia sia una regione in grado di regalare emozioni è cosa risaputa ormai da quasi tutti i viaggiatori del mondo. Ma molti non sono a conoscenza che alcuni dei suoi borghi meno noti sono in grado di catapultare in una dimensione fatta di bellezza e storia come pochi altri luoghi del pianeta. È il caso di Bovino, piccolo paese antico in provincia di Foggia annoverato fra i Borghi più belli d’Italia.

Bovino, cosa vedere

Bovino sorge tra le affascinante cime dei Monti Dauni e, senza ombra di dubbio, si distingue per essere uno dei borghi più caratteristici e autentici del nostro Paese. Immerso in un territorio naturale molto suggestivo, viene anche chiamato il “Borgo degli 800 portali di pietra”. Il motivo è molto semplice: sfoggia tantissime porte che sono una ricca testimonianza dei maestri scalpellini, arte tramandata da generazione in generazione.

Essendo un borgo medievale di montagna, visitandolo proverete una sensazione davvero speciale: quella di toccare il cielo con un dito. Poco dopo vi sembrerà di camminare nella storia, mentre il rumoroso silenzio e gli odori della natura circostante vi lasceranno addosso una sensazione di pace.

È inutile negarlo, ma le stagioni migliori per visitare Bovino sono la primavera e l’estate, quando l’esplosione della natura rende il panorama di cui è forgiato una vera gioia per gli occhi. Ciò non toglie che, grazie ai suoi tanti siti di interesse, vale sempre la pena fare un viaggio in questa località del foggiano.

Da non perdere assolutamente è il suo elegante centro storico puntellato di case e vicoli stretti. Passeggiandovi sentirete il profumo del pane e le risate dei bambini che si rincorrono in strada tirando calci ad un pallone. Cose che, piano piano, stanno andando perdendosi nel nostro Paese.

bovino puglia centro storico

Fonte: iStock

Un vicolo del centro storico di Bovino

Ma la verità è che Bovino vanta anche una storia storia ricca di avvicendarsi di popoli e tradizioni tramandate, e per questo è uno scrigno di monumenti da scoprire.

Il Duomo di Bovino

Imperdibile e maestoso è il Duomo di Bovino, un edificio in cui storia, religione e mistero si mescolano armoniosamente. Ciò che indubbiamente vi colpirà sono gli stili diversi che lo compongono. Meraviglioso è il coro ligneo al suo interno che rivela fate antropomorfe, coppe che nascondono serpenti e diversi altri simboli del paganesimo.

Dedicato a Santa Maria Assunta, è un mix perfetto di religione e storia e soprattutto un edificio che sfoggia un’architettura particolare segnata dalle numerose ristrutturazioni che hanno portato a fondere tanti stili diversi, ma con un risultato splendido.

Il Castello dei duchi di Guevara

Tra i monumenti più antichi e degni di nota del borgo vale la pena segnalare il Castello dei duchi di Guevara che sorge sulla parte più alta del territorio. L’ingresso è posto in prossimità della torre cilindrica normanna e al suo interno è possibile visitare il Museo Diocesano.

castello di bovino

Fonte: Wikiepdia – Ph: Ettore Timi

Il Castello dei duchi di Guevara a Bovino

Grazie alla sua posizione sopraelevata, questa fortezza domina la vallata e le casette del centro storico con le loro caratteristiche pareti bianche. Attualmente, inoltre, è stato trasformato in luogo di ospitalità dotato di tutti i comfort moderni.

Il Santuario di Santa Maria di Valleverde

Situato tra Bovino e Ponte Bovino, piccola frazione del borgo, il Santuario di Santa Maria di Valleverde è un’altra struttura che vale la pena visitare in zona. Si trova immerso in un contesto altamente suggestivo in quanto prende vita esattamente nel bosco della Mengaga.

Secondo la tradizione, qui ci fu un’apparizione della Madonna. Più precisamente, nel 1266, un legnaiolo di nome Niccolò sognò la Beata Vergine che lo pregava di riferire al Vescovo di Bovino di costruire una chiesa a “difesa della Puglia e a protezione del popolo di Bovino”.

Cosa visitare nei dintorni di Bovino

Come vi abbiamo accennato in precedenza, Bovino sorge in un contesto armonioso e splendido, tanto che i suoi dintorni nascondo gioielli che sono mete da visitare.

Una di queste è la Strada dei Monaci che dal paese conduce al Mulino ad acqua del borgo. Quello che vi ritroverete di fronte è un vero capolavoro dell’ingegneria dell’Ottocento.

Quando fu creato sfoggiava due macine distinte: una destinata al commercio, l’altra a produrre mangime per gli animali. Recentemente ristrutturato utilizzando pezzi originali dell’epoca, ancora oggi è in funzione e dà vita a uno sfarinato derivante dal grano duro coltivato dai proprietari della struttura.

Se invece volete continuare ad andare a caccia di borghi, da non perdere nei suoi dintorni è Accadia, un paesino incastonato tra i più elevati rilievi dell’Appennino Dauno e le verdi colline del fondovalle. Da queste parti le case sono scavate nella roccia e sono ancora perfettamente conservate nel Rione Fossi.

Degna di nota è soprattutto l’ottocentesca Fontana Monumentale, affiancata dalla Torre dell’Orologio e dominata dal Santuario della Madonna del Carmine che si trova arroccato sulla cima del monte Crispignano.

Un altro borgo della zona da non perdere è Castelluccio dei Sauri che vanta origini antichissime al punto da essere costellato di importanti testimonianze archeologiche. Adagiato nel cuore del Tavoliere delle Puglie, il suo patrimonio storico si arricchisce di anno in anno grazie ai numerosi reperti che vengono riportati alla luce dagli scavi.

Molto interessante sono il Pozzo di Annibale, che secondo la leggenda fu edificato per volontà del condottiero cartaginese, la stele antropomorfa e i suggestivi scorci del centro storico.

Poi ancora Deliceto che sorge sull’apice di una collina e che è circondato da boschi e torrenti. Straordinario è il suo possente castello normanno del secolo XI che si affaccia su un profondo burrone che scende fino al Cervaro. Ma non solo. Seppur semplice, risulta molto suggestiva la Chiesa Madre intitolata al Santissimo Salvatore che custodisce le reliquie del Beato Benvenuto da Gubbio (copatrono del paese) e una Croce reliquaria del 1400.

A 4 chilometri di distanza, invece, da non perdere è l’affascinante Santuario della Madonna della Consolazione che ancora oggi sfoggia le stesse caratteristiche architettoniche che possedeva nel XV secolo. Un luogo dalla storia importantissima in quanto qui si scrisse prima la “Teologia Morale”, e poi la popolare “Tu scendi dalle stelle, o Re del Cielo”.

Insomma, Bovino e dintorni hanno molto da regalare ai loro visitatori, gioielli pugliesi autentici che prima o poi bisogna assolutamente scoprire.

Deliceto puglia

Fonte: iStock – Ph: LucaLorenzelli

Deliceto, in provincia di Foggia
Categorie
attrazioni turistiche italiane e internazionali Bari Notizie Puglia Viaggi

Cosa fare a Bari secondo gli stranieri

Bari, da “semplice” porta d’accesso della Puglia, negli ultimi anni si sta trasformando in un’affascinante meta turistica: il clima per lo più mite, gli spazi all’aperto, i vivaci ristoranti e bar, le spiagge e la cultura tradizionale attraggono sempre più turisti, anche stranieri, che hanno stilato un elenco su cosa vedere e fare in città.

Perdersi a Bari Vecchia

Il fiore all’occhiello di Bari è la labirintica Bari Vecchia, il suo centro storico, dove incontrare sorprese a ogni angolo: che si tratti delle rovine di un’antica chiesa, di caffetterie improvvisate che offrono squisiti snack fatti in casa o residenti seduti fuori dall’uscio.

Passeggiando tra le vie lastricate di questo cuore pulsante, da vedere sono la Basilica di San Nicola dall’architettura romanica-pugliese e la particolare forma asimmetrica, custode delle spoglie di San Nicola nella cripta, la Cattedrale di San Sabino, anch’essa in stile romanico-pugliese, con il maestoso campanile che domina la città, e il Castello Normanno-Svevo-Angioino, a ridosso della città vecchia, di epoca medievale con un grande fossato, tre torri normanne e mura di difesa angioine.

Da non perdere, poi, la caratteristica e tipica “Strada delle Orecchiette“, il soprannome di “strada della pasta” dato alla zona intorno a Via Arco Basso: è proprio qui che le donne del centro storico asciugano quotidianamente la loro pasta fatta in casa e vendono il prodotto finito fuori dalle loro abitazioni.

Andare alla ricerca di arte e design

Teatro Margherita di Bari

Fonte: iStock

Teatro Margherita di Bari

Piazza Del Ferrarese, la piazza principale del centro storico, ha iniziato la sua trasformazione in un hub per l’arte, il design e la cultura.

Merita una sosta il Puglia Design Store, scrigno dei migliori talenti contemporanei della regione dove ammirare e acquistare moltissimi prodotti “made in Puglia”: fodere per cuscini stampate in modo audace, gioielli di tendenza, borse di arte astratta, quadri e stampe, accessori moda, complementi d’arredo e molto altro ancora.

Altrettanto interessante è il Museo Teatro Margherita, uno dei teatri storici di Bari, costruito su palafitte, oggi luogo di incontro e confronto sull’arte contemporanea e protagonista di mostre ed eventi di carattere internazionale.

Fare un tour in bicicletta

Per gli amanti delle due ruote, un must può essere partecipare a un tour guidato in bicicletta alla scoperta dei quartieri più intriganti della città: con il commento della guida su come il passato mercantile di Bari ne abbia influenzato il presente e il vento tra i capelli, si assapora e comprende Bari molto più che a piedi.

Una tappa del tour include il mercato ortofrutticolo, in posizione arretrata rispetto alla zona centrale, dove si viene accolti con assaggi di squisite olive e gustosi pomodorini.

Dedicarsi allo shopping

I luoghi principali dove dedicarsi allo shopping a Bari sono Via Sparano e Corso Camillo Benso Cavour, che si estendono paralleli dalla stazione ferroviaria fino al centro storico: qui vi è soltanto l’imbarazzo della scelta, dai negozi più economici alle boutique dei migliori stilisti.

Un’attrazione imperdibile per fare spese e andare alla ricerca di occasioni è il grande outlet di design “Puglia Village” dove trovare articoli a prezzo ridotto di grandi marche del calibro di Adidas, Nike, Levi’s, Calvin Klein oltre alle creazioni di designer italiani di nicchia.

Categorie
Borghi Notizie Puglia Salento Viaggi

Se ti trasferisci in Salento ti regalano 30.000 euro

Continuano in Italia le iniziative per contrastare lo spopolamento dei piccoli borghi. Questa volta a proporre una soluzione è un incantevole paesino situato nel Salento che ha indetto un bando per aiutare coloro che acquisteranno una casa nel suo grazioso centro urbano.

Presicce-Acquarica offre 30.000 euro

Il borgo in questione, o meglio, il comune istituito il 15 maggio 2019 dalla fusione degli ex comuni di Presicce e di Acquarica del Capo, si chiama oggi Presicce-Acquarica e fa parte della meravigliosa provincia di Lecce.

Il nome del bando è “Benvenuti a Presicce-Acquarica” ed è rivolto a coloro che vogliono acquistare un’abitazione in uno dei due borghi per farne la residenza principale. Facendo così, infatti, il comune sarà in grado di contribuire a finanziare, con un massimo di 30.000 euro, l’acquisto dell’immobile. Il budget attualmente a disposizione dell’iniziativa è di 150.000 euro che però potrebbero essere replicabili nei vari anni se tutto questo dovesse avere successo.

C’è da sapere, tuttavia, che gli addetti ai lavori stanno ancora ultimando le diverse attività utili a redigere un bando dettagliato su come ottenere il bonus. Ciò non toglie che questa notizia abbia già fatto il giro del mondo, a tal punto che anche la CNN ha dedicato un articolo a questa iniziativa.

Stando a quanto riportato da alcune fonti locali, la pubblicazione dovrebbe avvenire la prossima settimana, o comunque entro la fine del 2022. Nonostante questo, alcune agenzie immobiliari della zona hanno già registrato un improvviso aumento delle richieste d’acquisto di case e casali nel territorio.

presicce case

Fonte: iStock – Ph: Laz@Photo

Alcuni degli edifici situati a Presicce

Secondo le previsioni, il denaro a disposizione servirà per coprire il 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di una casa e nell’eventualità di lavori di ristrutturazione. Il tutto fino a un massimo di 30.000 euro che potranno essere ottenuti solo a determinate condizioni, tra cui quella di spostare la residenza per almeno 10 anni dal giorno dell’acquisto. Il comune, tra le altre cose, è già a lavoro per introdurre nuovi vantaggi per le famiglie, come agevolazioni fiscali, incentivi e programmi per avviare attività commerciali.

Per sapere come inviare domanda è necessario, quindi, monitorare il sito ufficiale del comune di Presicce-Acquarica e scaricare il bando una volta disponibile.

Cosa vedere a Presicce

Presicce non è un borgo qualsiasi, è infatti inserito nella lista dei “Borghi più belli d’Italia”. Trasferirsi da queste parti vuol dire tuffarsi in un mondo di attività interessanti che comprendono persino percorsi e sentieri nelle campagne della zona, ma anche storia, architettura e incantevoli spiagge facilmente raggiungibili in auto.

L’atmosfera è quella di un posto rimasto fermo nel tempo ma che contemporaneamente è costellato di profumi e tradizioni culinarie imperdibili. Presicce, infatti, è conosciuto anche come la “Città dell’olio e degli Ipogei“ grazie alla sua tradizione olivicola secolare. Attualmente vi sono ben 23 frantoi ipogei dislocati sul territorio, alcuni dei quali ristrutturati e ad oggi visitabili. Ma non è finita qui, perché questi sfoggiano una particolarità davvero unica nel loro genere: sono scavati nella roccia calcarenitica.

Tra le attrazioni da non perdere vi segnaliamo la sua Chiesa di Sant’Andrea Apostolo che si distingue per essere un bellissimo esempio di architettura barocca, sia esternamente, sia all’interno. Tra le sue mura è possibile ammirare opere di straordinario valore artistico come le statue lignee del ‘700, di scuola napoletana, e le pregevoli tele tra cui il grande quadro attribuito al Catalano raffigurante il Martirio del Santo protettore.

Chiesa di Sant’Andrea Apostolo presicce

Fonte: iStock

La splendida Chiesa di Sant’Andrea Apostolo di Presicce

Molto interessante anche Piazza del Popolo dove sorge il Palazzo Ducale, uno degli edifici storici più importanti di Presicce che è frutto di ben quattro differenti fasi edificative. Al suo interno, inoltre, potrete visitare il Museo della Civiltà Contadina.

Chi ama il mare, partendo da Presicce avrà la possibilità di scoprire angoli salentini meravigliosi come Torre San Giovanni, distante circa 17 chilometri e con spiagge di sabbia bianca e soffice lambite da acque dai colori paradisiaci. Oppure, un’altra soluzione è percorrere solo 10 chilometri per raggiungere la favolosa e rinomata Marina di Pescoluse, una delle mete imperdibili delle Maldive del Salento.

Cosa vedere ad Acquarica del Capo

Acquarica del Capo, dal canto suo, è un borgo di origine medievale sorto dopo la distruzione di Pompignano ad opera dei Saraceni, intorno al X secolo. Da queste parti assolutamente degno di nota è il castello del XV secolo che oggi sfoggia una torre a base quadrata che sovrasta il centro abitato.

Molto bella anche la Chiesa di San Carlo Borromeo il cui portale è risalente al XVII secolo. Il suo fiore all’occhiello è senza ombra di dubbio la sagrestia scolpita nel XVII secolo. Al di là del centro abitato, invece, vale la pena fare un salto anche presso la Chiesa di Santa Maria Pannetti, risalente al secolo XI, che è coperta da volta a spigolo posata su pilastri in pietra tufacea.

Acquarica del Capo castello

Fonte: Wikipedia – Ph: Lupiae

Il Castello di Acquarica del Capo

Tra le sua mura si possono ammirare diverse bellezze uniche nel loro genere come il dipinto di San Francesco e la figura di Cristo re dell’universo che trattiene nella sua mano sinistra una pergamena con un’iscrizione in greco.

Nell’immediate periferia di Acqauirica del Capo, invece, vale la pena fare un salto alla Masseria Celsorizzo che vanta una magnifica torre a base quadrata che con i suoi tre piani domina su tutto l’abitato di del borgo.

Ma non solo. Essa, infatti, sfoggia anche delle caratteristiche davvero peculiari e imperdibili: il piano terra ingloba al suo interno una preesistente chiesetta basiliana del secolo XIII, dedicata a S. Nicola di Mira. Tra le mura, inoltre, sono ancora presenti alcuni affreschi tra i quali si impongono per qualità e armonia quelli che rappresentano la Cena Mistica.

Infine, è bene sapere che Acquarica del Capo si distingue per la secolare attività di intreccio del giunco, cui è dedicato il Museo del Giunco sito nel Castello Medievale. Un’interessante attività artigianale che ha l’obiettivo di produrre sporte, cesti e panieri per la raccolta delle olive e dei prodotti della terra o per realizzare contenitori destinati a formaggi e ricotte.

Una lavorazione che risale alla metà dell’Ottocento e che durante la prima metà del Novecento, con la rifioritura del commercio dei cestini, fu esportata in molti Paesi europei e persino in Nord America.

Masseria di Gelsorizzo salento

Fonte: Wikipedia – Ph: Lupiae

L’affascinante Masseria di Gelsorizzo
Categorie
Destinazioni Miami Puglia vacanze Viaggi

La Puglia più selvaggia, dove la vacanza è da sogno

Lontana dal caos di Gallipoli, del Salento e di quella Puglia super gettonata che qualcuno ha già soprannominato la “Miami d’Italia”, ce n’è una poco nota, tranquilla, un po’ selvaggia e soprattutto rilassante, perfetta per una vacanza estiva degna di essere vissuta.

La Riserva naturale Stornara

È quella della Riserva naturale Stornara, una riserva biogenetica naturale di più di 1.500 ettari di area protetta lungo la fascia costiera del Mar Ionio tarantino, che si sviluppa anche nell’entroterra, al confine con la Basilicata, comprendendo delle zone umide, laghi e corsi d’acqua.

Qui, a ridosso del mare, una distesa infinita di dune tra la fitta macchia mediterranea e il mare dalle acque calde e limpide, rendono questo luogo un vero paradiso.

Il nome di “stornara” deriva proprio dai numerosi storni di uccelli migratori che hanno scelto quest’angolo tranquillo di Puglia per venire a svernare. Cicogne, aironi, beccacce, germani reali, oche selvatiche. Chi viene fuori stagione può ammirare alcune delle specie più belle che si possano ammirare.

riserva-stornara-dune

Fonte: SiViaggia

Le dune protette nella riserva biogenetica naturale Stornara

Paradiso delle vacanze

Anche d’estate, nonostante la folla di villeggianti delle vicine località pugliesi, questo resta un piccolo angolo di paradiso. Perfetto per le vacanze. Il profumo dei pini d’Aleppo, del ginepro, del mirto e del rosmarino e il frinire delle cicale creano le basi di un’atmosfera rilassata di cui si può godere nella Riserva della Stornara.

Mimetizzato tra la vegetazione, c’è un hotel che sembra essere costruito direttamente nella terra. Il Kalidria, un cinque stelle lusso del gruppo Blueserena, si nota appena in mezzo al verde della riserva. Progettato dall’architetto argentino Emilio Ambasz, precursore dell’architettura verde, vincitore di numerosi premi nonché testimonial dell’architettura naturale, è uno degli edifici più green che si possano ammirare in Italia. Una sorta di “Bosco verticale“, che in questo caso, però, si sviluppa in orizzontale, con piante che crescono direttamente sulla facciata e tra una terrazza e l’altra, garantendo anche molta privacy agli ospiti.

kalidria-hotel-spa-blueserena

Fonte: SiViaggia

Il Kalidria Hotel, progettato dall’architetto argentino Emilio Ambasz

Proprio per la sua riservatezza e per lo splendido contesto in cui si trova, è anche il “buen retiro” di molti vip. Tra i regolari ospiti c’è, per esempio, Vasco Rossi, che viene spesso a trascorrere le vacanze estive e non si lascia sfuggire l’occasione di farvi una tappa tra un concerto e l’altro, tanto che la Regione Puglia gli ha conferito l’onorificenza di “cittadino onorario della Puglia creativa”.

A lui è dedicata la suite “Albachiara”, che prende il nome dal titolo del suo celebre brano degli Anni ’80, una camera che occupa solitamente quando viene in vacanza e che è sempre prenotata dagli ospiti che amano sentirsi parte del mondo del Blasco, che proprio nella stanza ha lasciato, in modo permanente, alcuni cimeli personali. Ma da questo luogo meraviglioso sono passate anche Elisabetta Gregoraci, Anna Tatangelo e altre celeb.

Mare e thalasso

Nella Riserva naturale Stornara anche il mare è una meraviglia. Il fondale basso per decine di metri consente di godere di acque cristalline dalle mille sfumature di blu. La spiaggia è quella di Castellaneta Marina che anche quest’anno ha ottenuto la Bandiera Blu della Fee (Foundation for Environmental Education) per l’ottima qualità delle acque.

Per chi vuole, il centro nautico mette a disposizione diversi tipi di imbarcazioni per divertirsi, dal pedalò alla barca a vela, dal surf al paddle, ma i cinque chilometri di spiaggia protetta e riservata – ogni ospite dell’hotel ha un posto prenotato in spiaggia – sono un ottimo spunto per fare splendide passeggiate a piedi nudi sulla sabbia durante le quali poter deliziare i sensi.

Il mare, con tutte le sue proprietà benefiche, è anche quello che si ritrova nella Ethra Thalasso Spa dell’hotel, dove si pratica la talassoterapia. Nella grande piscina di acqua di mare interna si possono fare un percorso acquatonico marino e un percorso Kneipp rigeneranti (anche Vasco pare ne vada matto). Quando il corpo viene immerso in acqua di mare, infatti, la pelle attraverso i pori assorbe tutti i minerali e gli oligoelementi di cui necessita, ristabilendo l’equilibrio là dove vi sono eventuali scompensi. Insomma, la vacanza oltre che rilassante qui è davvero rigenerante. Proprio ciò che ci vuole.

Kalidria_spiaggia