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Cosa vedere a Fasano e dintorni, la Puglia da scoprire anche fuori stagione

È tra le cinque mete della Puglia più amate dai turisti di tutto il mondo, anche fuori stagione, secondo i dati diffusi dall’Osservatorio del Turismo di PugliaPromozione all’ultima Bit, la fiera dedicata al turismo che si è svolta a Milano. Stiamo parlando di Fasano, un luogo ricco di attrattive da scoprire non soltanto d’estate, ma in ogni stagione dell’anno.

Una meta così bella e interessante tanto che il prossimo giugno ospiterà un appuntamento internazionale di enorme rilievo: il G7.

Il territorio di Fasano è ricco di attrattive turistiche, dai borghi ai siti storici, tra masserie, trulli e frantoi, passando per chiese, luoghi sacri e siti preistorici; dai paesaggi naturali fatti di oasi, paludi e dune di sabbia al vicino mare, meta di turismo nella stagione estiva, senza dimenticare le sue eccellenze gastronomiche, naturalmente.

Cosa vedere nel centro di Fasano

Il centro di Fasano, detto U’mbracchie, che significa “ombra”, dovuta alle strette stradine di calce bianca che non permettono al sole di picchiare nelle ore più calde, è un piccolo gioiello da scoprire passo dopo passo. Quasi ogni piazza e piazzetta è dominata da una chiesa, che contribuisce alla scenografia: ce ne sono tantissime, una più affascinante dell’altra. Da non perdere la più antica, Santa Maria della Grazia, è i famosi portici delle Teresiane, ciò che resta di un antico convento del XVII secolo.

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Fonte: 123rf

I portici delle Teresiane a Fasano

Dalle viuzze del centro storico, si può giungere al Torrione delle Fogge, l’unico superstite dell’antica cinta muraria che ne comprendeva altri tre agli angoli delle mura, che nel ‘600 circondava la Vecchia Terra.

La collina di Fasano

Tra terre coltivate, frutteti, uliveti e piccoli vigneti, alle spalle di Fasano c’è un luogo perfetto epr chi ama le attività outdoor. A poche centinaia di metri sul livello del mare e a pochi chilometri dal più animato centro si trova un polmone verde da cui godere di un bellissimo panorama che, attraversando la piana degli ulivi millenari, degrada verso il blu cristallino del Mediterraneo.

In questo paesaggio verde, spicca quella che è chiamata la “Capitale” dei trulli di Fasano, il borgo di Cocolicchio, un antico abitato con un’alta concentrazione di trulli tuttora abitati, magnifiche architetture, masserie e muretti a secco.

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Fonte: 123rf

Il centro storico di Fasano, in Puglia

La piana degli olivi monumentali di Fasano

Tra gli ulivi secolari di questa splendido tratto di Puglia dove l’aria profuma di mare sorgono alcuni bellissimi borghi che hanno ciascuno una loro storia da raccontare. Come Speziale, il cui nome si riferisce all’unico farmacista (“speziale”, appunto) che in origine viveva qui. Oggi sono comunque poche le famiglie che vi abitano in un contesto storico che fonda le sue origini nel Medioevo.

Montalbano è un altro dei piccoli borghi di Fasano. A pochi chilometri dal mare, è immerso in un paesaggio fatto di ulivi e campagne costellate da monumentali masserie fortificate che caratterizzano questa parte di Valle d’Itria. Molti visitatori vengono ad ammirare l’antico dolmen, un monumento megalitico e luogo sacro delle popolazioni che lo edificarono nell’antichità.

A dare il nome al piccolo borgo di qualche migliaio di anime di Pozzo Faceto è l’omonimo santuario, dedicato alla Beata Vergine del pozzo. Leggenda vuole che la sua sacra immagine sia stata rivenuta proprio durante i lavori nel pozzo adesso visibile all’ingresso del santuario.

Nel periodo natalizio, il borgo più famoso di tutti però è Pezze di Greco la cui notorietà è legata uno dei più suggestivi presepi viventi d’Italia.

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Fonte: 123rf

L’antica città di Egnazia in Puglia

Il mare a Fasano

Sono diverse le località di mare nei pressi di Fasano, una più bella dell’altra. C’è Torre Canne, la spiaggia degli abitanti di fasano, molto frequentata anche dai turisti d’estate e perfetta per le famiglie. Questo luogo è noto per le sue terme.  Infatti, oltre il Fiume Grande, in un grande parco di palme, tamerici, salici, pin, da secoli sgorgano dal sottosuolo ben undici falde acquifere. Due di queste hanno anche delle qualità terapeutiche.

Poi c’è Savelletri di Fasano, antico borgo marinaro nei pressi dell’antica Egnazia, oggi straordinaria area archeologica di un’antica città pugliese, che per il suo mare cristallino ha ottenuto la Bandiera Blu. Qui la spiaggia ha la sabbia bianchissima. Un vero paradiso. Ma il luogo più affascinante è sicuramente il Parco naturale delle Dune costiere, un’oasi protetta di biodiversità fatto di canneti e laghetti e di bellissime dune protette e incontaminate, luogo molto amato da chi pratica birdwatching.

Per chi desidera visitare Fasano e i suoi dintorni, il portale turistico Terre di Fasano raggruppa tutta una serie di spunti e di itinerari con consigli di viaggio per esplorare il centro storico cittadino, le colline, la piana degli olivi monumentali e il mare.

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Fonte: 123rf

Il Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere
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La “Pompei della Puglia”, un sito archeologico (ancora) tutto da scoprire

Per quarant’anni hanno scavato riuscendo a fare emergere solamente il 20% dell’area archeologica. La maggior parte dell’antica civiltà che abitava questo luogo e della storia che potrebbe raccontare resta ancora un mistero.

Per l’importanza che ha, però, è stata soprannominata la “Pompei della Puglia”. Stiamo parlando del sito di Herdonia, oggi conosciuta con il nome di Ordona, che si trova in provincia di Foggia.

Si tratta di un’antica città di epoca romana, che fu scoperta per puro caso su una collina nel lontano 1962 dall’archeologo belga Joseph Mertens, il quale avviò le proprie ricerche in un’area mai indagata prima. Nel ’93, all’équipe belga si è aggiunta un’équipe italiana, guidata da Giuliano Volpe, archeologo e rettore emerito dell’Università di Foggia.

Gli scavi hanno riportato alla luce il percorso delle antiche mura cittadine, i resti di due templi, di una basilica, del foro, del mercato, delle terme e di un piccolo anfiteatro e poi l’area residenziale delle domus. Il tutto risulta essere ancora ben conservato. All’esterno delle mura è stata trovata anche una vasta necropoli.

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Fonte: @Getty Images

I resti della basilica a Herdonia, la “Pompei della Puglia”

Herdonia, la “Pompei della Puglia”

Dagli elementi che sono stati rinvenuti, pare proprio che Herdonia ricoprisse un ruolo molto importante all’epoca del suo splendore. Nell’età imperiale, era infatti attraversata da una delle vie più importanti dell’antica Roma, la via Minucia, poi rinominata via Traiana, che collegava Benevento a Brindisi, e quindi alla Grecia, rimasta in uso fino al Medioevo e, ancora oggi, utilizzata nel tratto appenninico.

Fu teatro di due importanti battaglie durante la seconda guerra punica, poi, fece l’errore di passare dalla parte di Annibale e di schierarsi, quindi, come altri Comuni della Daunia, contro Roma e ciò non le fu mai perdonato, tanto che alla fine della guerra la popolazione fu deportata.

Nel Duecento, vi sorse una delle residenze di caccia di Federico II di Svevia. In età tardomedievale, subì un progressivo spopolamento e fu abbandonata definitivamente attorno al XIV-XV secolo. Solo un paio di secoli dopo iniziò a ripopolarsi grazie al volere di re Ferdinando IV di Borbone che si prefissò di riqualificare tutta l’area agricola del tavoliere meridionale.

Un sito troppo poco conosciuto

Per far sì che questo sito non cada nell’oblio, un’associazione locale si occupa di organizzare rievocazioni storiche in costume ed eventi teatrali che riscuotono sempre un grande successo, ma ciò non è sufficiente a far conoscere ai turisti che visitano la zona la “Pompei della Puglia”.

L’incuria e l’abbandono stanno gravemente danneggiando quanto era stato portato alla luce negli Anni Sessanta. La vegetazione si è riappropriata del luogo e gli affreschi che erano stati restaurati hanno già bisogno di nuovi interventi, tanto che, per riuscire ad attirare l’attenzione, gli scavi archeologici di Ordona sono stati candidati dalla popolazione locale tra i Luoghi del cuore del FAI.

Parte del sito, una decina di anni fa, è stato acquisito dal proprietario dei terreni dal ministero dei Beni Culturali e la speranza è quella di farlo diventare, un giorno, il Parco archeologico dell’antica città di Herdonia, un luoog unico per tutta la Daunia, ma anche per tutta l’Italia. Ma c’è ancora molto da fare e tanto da scavare.

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In Italia c’è un nuovo e bellissimo giardino da visitare

Nel circuito dei Grandi Giardini Italiani c’è una grande novità: per la prima volta, si è appena aggiunto un nuovo e meraviglioso giardino che si trova in Puglia. Si tratta del Giardini Mileto che si trova a Pozzo Faceto di Fasano, nel cuore della Valle d’Itria.

Come nascono i Giardini Mileto

I Giardini Mileto nascono dal desiderio di rivalorizzare un’antica cava e i terreni circostanti presenti in un lembo di terra di circa 14 ettari appartenenti alla famiglia Zizzi, proprietaria anche di un vivaio per la vendita di piante ornamentali e la progettazione e la realizzazione di giardini, distante soli 3 chilometri.

L’idea della famiglia era di convertire un’area agraria in un parco naturalistico caratterizzato da un’elevata biodiversità di piante, provenienti dalle diverse zone del Mediterraneo, ma anche di altre zone del mondo. L’obiettivo era quindi quello di creare un giardino composto da cinque diverse aree tematiche collegate tra loro.

Le cinque aree tematiche

Il Cammino: si estende lungo un percorso alberato costeggiato da specie con diversi periodi di fioritura, in modo da offrire un’alternanza di colori tra le diverse stagioni dell’anno.

Il Teatro: sulle alte pareti rocciose predominano arbusti come il Biancospino, il Mirto e il Pistacia lentisco che, insieme al rosso della terra, danno vita a un palcoscenico senza eguali.

Il Palmeto: è il luogo in cui arte e poesia si intersecano tra loro, stimolando l’immaginazione del visitatore. Il fruscìo delle canne da zucchero, il gorgoglìo dell’acqua e l’ondeggiare delle Pampas sono fonte di quiete per la mente.

Il Deserto: è composta da piante succulente (comunemente dette piante grasse), destinate a riprodurre un ambiente tipico di quelle zone prive d’acqua per dimostrare che, anche in zone aride e rocciose, è possibile realizzare un giardino ecosostenibile.

Il Frutteto: qui si può degustare e acquistare l’olio extravergine di oliva di produzione dei Giardini Mileto, ma anche le diverse colture stagionali, raccolte dall’orto biologico e preparate a chilometro zero.

I Giardini Mileto aprono al pubblico dal 30 aprile al 31 ottobre 2024.

I Grandi Giardini Italiani

Nati per promuovere e valorizzare i più bei giardini d’Italia, il circuito dei Grandi Giardini Italiani è nato nel 1997 da un’idea di Judith Wade, la “signora dei giardini”, australiana di nascita, ma cresciuta in Inghilterra, e approdata nel nostro Paese alla fine degli Anni ’90, oggi CEO di Grandi Giardini Italiani.

Comprende 150 tra i giardini più famosi nella storia dell’arte del nostro Paese e comprende luoghi iconici come i giardini di Villa d’Este a Cernobbio, sul Lago di Como, quelli di Tivoli appena fuori Roma, i Giardini Vaticani, quelli di Castel Gandolfo, la Reggia di Caserta e la Reggia di Venaria.

Sono giardini di proprietà dello Stato italiano, ma anche privati, come Villa Bell’Aspetto a Nettuno, entrata nel circuito nel 2022 insieme ad altri quattro, Villa di Montruglio, vicino a Vicenza, Villa Rezzola a Lerici, in Liguria, il Giardino dell’Impossibile sull’isola di Favignana, e la Biblioteca degli Alberi, il più recente giardino sorto a Milano, e ora i Giardini Mileto in Puglia.

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Vacanze in Puglia tra esperienze indimenticabili e lussuose ville

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L’isola col faro che galleggia sul Mar Ionio

Il Salento è una destinazione incantevole che attira ogni anno i turisti di tutto il mondo per le sue coste mozzafiato, il mare cristallino e le spiagge sabbiose, il luogo l’ideale per gli amanti del sole e del mare.

Un vero scrigno di storia e cultura, tra uliveti secolari e masserie tradizionali, che nasconde tesori incredibili che aspettano solo di essere scoperti.

Le isole che costellano il territorio sono poche, ma tutte meritano senza dubbio di essere visitate. Il viaggio di oggi ci conduce sull’Isola di Sant’Andrea, una terra caratterizzata da una bellezza selvaggia e incontaminata. Qui è impossibile non rimanere incantati di fronte alle scogliere a picco sul mare, le acque turchesi e le grotte suggestive, una meta imperdibile per coloro che desiderano immergersi nella natura e scoprire la magia del Salento.

L’Isola di Sant’Andrea: un paradiso mediterraneo

L’Isola di Sant’Andrea, conosciuta anche come Isola di Gallipoli, sorge appena sopra il livello del mare, raggiungendo un’altitudine di poco più di tre metri, una caratteristica che la rende estremamente vulnerabile all’impeto delle onde e dei venti.

Quest’area protetta si estende per circa 50 ettari ed è una testimonianza della straordinaria ricchezza della biodiversità mediterranea.

Infatti, l’intera area fa parte del Parco Naturale Regionale Isola di Sant’Andrea e Litorale di Punta della Suina, un luogo di grande rilevanza per la fauna, soprattutto per la nidificazione del Gabbiano Corso. Nonostante attualmente sia disabitata, l’isola è aperta alle visite e regala uno spettacolo mozzafiato da ogni prospettiva.

Una delle attrazioni più affascinanti è il suo imponente faro, un edificio che si erge maestoso e si lascia ammirare anche da lontano. Con la sua architettura distintiva e la sua storia secolare, rappresenta non solo un punto di riferimento, ma anche una testimonianza silenziosa del passato dell’isola.

Nel 1997, il Ministero della Difesa propose l’inserimento dell’Isola di Sant’Andrea nella lista dei beni da vendere a privati. Tuttavia, nel 2000, grazie alle azioni intraprese da associazioni e partiti politici, il Tribunale di Lecce emise una sospensione che ne vietava qualsiasi forma di vendita. Questo provvedimento legale sottolineò la consapevolezza del valore intrinseco e dell’importanza di conservare questo luogo unico. L’Isola di Sant’Andrea è diventato un bene invendibile, garantendo così la preservazione nel tempo e la sua bellezza naturale per le generazioni future.

Spiaggia Punta Pizzo Gallipoli

Fonte: iStock

Spiaggia Punta Pizzo, Parco Naturale Regionale Isola di Sant’Andrea, Gallipoli

Cosa fare sull’Isola di Sant’Andrea

L’Isola di Sant’Andrea offre una vasta gamma di attività e attrazioni per i visitatori che desiderano vivere un’esperienza all’insegna del relax, immersi completamente nella natura. Il suggerimento è quello di dedicare del tempo alle passeggiate lungo i sentieri panoramici alla scoperta della sua bellezza brulla e selvaggia.

Imperdibile è la salita fino alla cima del faro che permette di ammirare panorami emozionanti e godere di una vista privilegiata sulla bellezza dell’isola e delle sue acque cristalline.

Questa destinazione è anche un vero paradiso per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni. Il mare limpido invita, infatti, all’esplorazione della meravigliosa e variegata vita marina che anima questi fondali. Inoltre, è possibile sperimentare diverse attività acquatiche, come il kayak, il paddleboard e numerose escursioni in barca.

L’Isola di Sant’Andrea è un tesoro che merita di essere custodito e valorizzato, un luogo magico che lascia un’impronta indelebile nel cuore di chiunque lo visiti.

Isola Sant'Andrea al tramonto

Fonte: Getty Images

Isola di Sant’Andrea al tramonto, Gallipoli, Puglia
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Sul Cammino di Celestino V, 500 km da Roma al Gargano

Dal cuore dell’Abruzzo fino al mare” e, presto, entro il Giubileo del 2025, dalla Capitale fino a Vieste, sul Gargano: lo storico Cammino di Celestino V alla Maiella si fa grande e si trasforma, passo passo, in un cammino sul modello di Compostela, sacro itinerario ricco di spiritualità e suggestioni sulle tracce del Papa eremita.

Il progetto, in via di sviluppo, prende il nome di “Cammino grande di Celestino“, un percorso di ben 570 chilometri, 37 tappe e 65 Comuni.

Da Roma a Vieste, il nuovo cammino spirituale del Mediterraneo

I tempi sono maturi per il Parco Nazionale della Majella per immaginare e dare vita a un ampliamento dell’apprezzato e conosciuto Cammino di Celestino, che si snoda lungo la rete sentieristica ufficiale del Parco, dall’Aquila a Ortona.

Lo sguardo, infatti, volge avanti, al tracciato che unirà la Via Francigena alla Puglia, passando per l’Abruzzo e il Molise e inglobando i Patrimoni UNESCO del Global Geopark Maiella, della Perdonanza Celestiniana e della Transumanza nonché otto aree naturali protette.

Sarà un percorso grandioso che toccherà Castel Gandolfo, Subiaco, L’Aquila, Fontecchio, Sulmona, Caramanico Terme, Serramonacesca, Ortona, Vasto, Serracapriola e infine Vieste dove Celestino V, dopo la rinuncia al soglio pontificio, inseguito dagli uomini del nuovo Papa Bonifacio VIII, aveva intenzione di imbarcarsi per la Dalmazia.

Il Cammino di Celestino, nel cuore dell’Abruzzo

Nel 2018, nacque il tracciato originario del Cammino, voluto dal Parco della Majella per raccontare le vicende del vecchio eremita Pietro Angelerio e far conoscere al mondo i preziosi eremi rupestri in cui si ritirò nella sua lunga vita, prima di essere chiamato a diventare Papa.

Un cammino di 90 chilometri in sei tappe, da Sulmona in provincia dell’Aquila fino a Serramonacesca in provincia di Pescara, che ricalca i sentieri (il più delle volte semplici mulattiere) probabilmente utilizzati da Pietro per spostarsi da un eremo all’altro nella magnificenza della natura abruzzese.

La partenza avviene dalla Badia Celestiniana di Sulmona, tocca i comuni di Pacentro, Roccacaramanico, Caramanico, Decontra, Roccamorice, Abbateggio, Lettomanoppello, Manoppello e Serramonacesca, consentendo di visitare sette eremi rupestri, due abbazie, un sito con tombe rupestri e due siti archeologici prima di arrivare all’Abbazia di San Liberatore a Maiella a Serramonacesca.

Il 22 giugno 2022, presso la splendida cattedrale di Santo Spirito nella Badia Morronese, è arrivato l’annuncio ufficiale della piena operatività delle nuove tappe che vanno dall’Aquila a Sulmona e da Serramonacesca a Ortona.

225 chilometri che collegano il cuore dell’Abruzzo al Mare Adriatico passando per luoghi a dir poco straordinari: dalla Basilica di Collemaggio, dove Pietro fu incoronato Papa, lungo la valle dell’Aterno, tra antichi borghi e siti storici, toccando gli abitati di Stiffe, Campana, Fontecchio, Beffi, Castelvecchio Subequo e Raiano, fino alla Valle Peligna e alla maestosa Maiella; da qui prosegue poi tra gli eremi e i santuari della Montagna Madre fino al litorale di Ortona.

In particolare, gli ultimi tre giorni corrispondono con i passi del Cammino di San Tommaso, fino alla Cattedrale dell’apostolo a Ortona e, con un ultimo sforzo, al Castello Aragonese e al mare.

Dal Castello, una scalinata consente di raggiungere la pista ciclabile della Via verde della Costa dei Trabocchi che scende, seguendo il tracciato della vecchia ferrovia adriatica, fino a Vasto.

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La spiaggia di Torre Guaceto, tra le più amate della Puglia

Una delle regioni più amate del nostro Paese per le vacanze estive è la Puglia. Situata nel “tacco” dello Stivale, è conosciuta in tutto il mondo per i borghi dal caratteristico intonaco bianco, per la campagna dal sapore antico, ma soprattutto per le sue paradisiache spiagge. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di portarvi a scoprire uno degli arenili più apprezzati della regione: la Spiaggia di Torre Guaceto.

Come si arriva alla Spiaggia di Torre Guaceto?

La meravigliosa spiaggia di Torre Guaceto si trova a Carovigno, in provincia di Brindisi, e più precisamente in Contrada Pennagrossa, all’interno della Riserva Naturale di Torre Guaceto.

Arrivare è piuttosto semplice: basta percorrere la SS 379. Da questa strada si hanno poi due opzioni, ovvero uscire a Serranova e seguire le indicazioni stradali per Punta Penna Grossa, oppure scegliere la deviazione per Apani. In entrambi i casi, si raggiunge un grande parcheggio a pagamento da cui si può usufruisce del servizio navetta o del noleggio di biciclette. All’interno della riserva, come è possibile immaginare, non si possono utilizzare mezzi propri.

Caratteristiche

La Spiaggia di Torre Guaceto inevitabilmente vi farà innamorare: dalla forma stretta e lunga, è una morbida distesa di sabbia bianca e dorata. Sono presenti anche delle dune di sabbia che la separano dal resto del litorale. Il mare, turchese e cristallino, è una sorta di sogno a occhi aperti, mentre i suoi fondali sono un turbinio di flora e fauna colorata. A colpire il visitatore sono anche delle scogliere, alcune a pelo d’acqua, che creano un interessante contrasto per via del loro colore scuro.

Il mare di Torre Guaceto

Fonte: iStock

I colori della Riserva di Torre Guaceto

In questa bellissima striscia di sabbia è possibile di usufruire di ombrelloni e lettini, così come fare lunghe passeggiate e/o andare in bici. La Spiaggia di Torre Guaceto è anche attrezzata per le persone con disabilità in quanto è presente una pedana solarium che facilità gli spostamenti in carrozzina.

C’è da fare però un po’ di attenzione: data l’importanza naturalistica della zona, alcuni tratti non sono accessibili. Ne è un esempio la Spiaggia delle Conchiglie, così chiamata perché vi dimorano tantissime piccole conchiglie, in cui vige il divieto di balneazione. Questo particolare arenile si trova in quella che, all’interno della Riserva, viene chiamata zona A e dove è possibile fare escursioni subacquee soltanto dopo aver ricevuto un’autorizzazione.

Le spiagge accessibili al pubblico sono quelle della zona B, ovvero la parte che comprende il litorale della Spiaggia di Punta Penna Grossa, e la zona C nei pressi della Spiaggia di Apani.

Infine, sappiate che questa spiaggia è così chiamata per un preciso motivo: la torre aragonese che qui svetta e che veniva utilizzata per avvistare l’arrivo delle navi saracene nel XVI secolo.

Cos’altro visitare nella Riserva

La meravigliosa Riserva Naturale di Torre Guaceto è stata dichiarata Area Naturale Marina nel 1991 e si estende per circa 8 chilometri. Visitarla vuol dire ritrovarsi nel tipico, ma assolutamente affascinante, paesaggio della macchia mediterranea.

Tale riserva, inoltre, è suddivisa in due parti: quella marina in cui si fanno spazio ben 5 isolotti, e quella terrestre dove a dominare è senza ombra di dubbio una lussureggiante vegetazione.

Nella parte marina ci sono le tre zone, A B e C, di cui vi abbiamo parlato sopra. La prima, dove è possibile esclusivamente fare snorkeling, regala fondali ricchi di posidonia, alghe, pesci e crostacei. La seconda è invece balneabile e navigabile e si possono persino praticare corsi di vela e di immersione subacquea. La terza è destinata alla pesca ecosostenibile dei soli pescatori professionisti.

La zona della Riserva terrestre è invece l’habitat di tre ambienti naturali diversi. C’è la macchia mediterranea accanto alla quale prende vita una parte paludosa che si affaccia sull’area costiera in cui svettano dune alte fino a 10 metri. Qui si può fare un po’ di trekking attraversando percorsi stabiliti che conducono alla torre, passeggiare in bicicletta e persino fare un tour con il Trenino del Mare. Al contempo si può anche percorre la zona umida fino per giungere alla torre e alla sorgente del Gawsit.

Torre aragonese in Piglia

Fonte: iStock

La bellissima torre aragonese

Visitare Carovigno

Se si passa da queste parti vale la pena fare un salto anche a Carovigno: il bel borgo dai profili completamente bianchi dista solo 5 chilometri dal mare. Il suggestivo centro cittadino sorge su una piana impreziosita da mandorli, frutteti e uliveti ed è ricco di interessanti monumenti, oltre a essere spesso animato da imperdibili eventi.

Il paese sembra sospeso tra passato e presente ed è caratterizzato da un insieme di stradine e piazze che gli donano un fascino altamente autentico. Tantissime sono le architetture religiose che incantano il viaggiatore, ma a lasciare senza parole è la Chiesa Madre del XIV secolo, intitolata a Maria Assunta.

Nel punto più alto del borgo si erge invece un maestoso castello composto di tre torrioni che possiedono una forma strutturale diversa. Chiamato Castello Dentice di Frasso, prende il nome dagli ultimi nobili che vi soggiornarono. Il forte possiede anche dei sotterranei in cui ci sono le “segrete”. Al suo interno, tra le altre cose, è possibile visitare il museo delle tradizioni popolari, così come le sue bellissime stanze tra cui le sale da pranzo, la biblioteca, l’ampio salone e il caminetto.

Accanto al maniero si trova la Chiesa di Sant’Anna che aveva la funzione di cappella per i feudatari del castello.

Leggermente più distante, e per essere precisi su un rilievo collinare a 100 metri di altezza, svetta il Santuario Madonna del Belvedere che regala pace e tranquillità. Da qui la vista è davvero eccezionale: spazia su una distesa di olivi secolari e arriva fino al mare limpido che lambisce la Puglia.

Al suo interno ci sono invece due cavità (cripta superiore e cripta inferiore), messe in relazione tra loro e con la navata del tempio dalla “scala santa” composta da 47 gradini. Altrettanto interessanti sono gli affreschi dove viene ritratta principalmente la Madonna del Belvedere.

Insomma, vale assolutamente la pena concedersi una giornata di relax presso la Spiaggia di Torre Guaceto per poi scoprire la vibrante natura della Riserva in cui si trova e terminare il viaggio tra la storia antica del bellissimo borgo di Carovigno.

Cosa vedere a Carovigno

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Il borgo di Carovigno
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Cosa fare a Rodi Garganico, una Puglia tutta da amare

È una delle mete più apprezzate del turismo balneare nel Gargano, la patria degli agrumi del territorio, immersa nel verde del Parco Nazionale del Gargano: Rodi Garganico si fa amare per il suo splendido mare, più volte Bandiera Blu, e per il centro storico che richiama origini greche e conserva monumenti di notevole interesse culturale e storico.

Il mare, un sogno azzurro

Non si può iniziare a raccontare Rodi Garganico senza parlare delle magnifiche spiagge dorate di finissima sabbia che si estendono lungo un altrettanto favolosa costa disegnata da piccoli e suggestivi faraglioni e dai caratteristici trabucchi, antiche costruzioni utilizzate in passato per la pesca.

Qui è un sogno sperimentare la “vita da spiaggia” e rigenerarsi tra bagni di sole e tuffi in un mare dalle sfumature eccezionali: la spiaggia di Levante, ampia e lunga circa 4 chilometri, arriva fino a San Menao mentre la spiaggia di Ponente include lidi attrezzati e gettonati quali il Lido del Sole e la Baia Santa Barbara.

Il Lido del Sole è una delle spiagge più amate della Puglia, dove spiccano ville con bellissimi giardini, hotel di lusso, negozi e svariate occasioni per lo svago.

La visita al centro storico, per un’esperienza originale

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Vista panoramica di Rodi Garganico

Il grazioso e raccolto centro storico, di origine medievale, è perfetto per una passeggiata unica e originale: il quartiere Chepabbash, abitato un tempo dai pescatori, si rivela speciale con i suoi vicoli stretti, gli archi e le terrazze panoramiche dagli scorci difficili da descrivere a parole.

E, durante la primavera, il profumo dei fiori d’arancio rende il tutto ancora più splendido.

Fiore all’occhiello del borgo sono poi le numerose chiese, le attrazioni principali, a partire dal Santuario della Madonna della Libera, in stile barocco pugliese, dove, da secoli, viene venerato il quadro della Madonna della Libera.

Di notevole interesse sono poi la Chiesa di San Nicola, con il campanile alto oltre 20 metri che, fino al XVII secolo, faceva parte del sistema difensivo della costa in qualità di torre di vedetta, la Chiesa del Santissimo Crocifisso, a navata unica con dieci altari, la Chiesa di San Pietro, la più antica all’interno delle mura, e la Chiesa di Santa Barbara, la più antica fuori le mura.

Ancora, a circa due chilometri dal centro, merita una sosta la Chiesa del Santo Spirito, abbracciata dal verde su un’altura: appartenente al complesso conventuale dei Cappuccini, offre l’occasione di scoprire i sotterranei con le sepolture di laici ed ecclesiastici e un chiostro dal grande valore architettonico.

Tra profumati agrumeti e i sapori della tradizione

Trovandosi a Rodi Garganico, da non perdere una piacevole camminata tra le stradine di campagna dei dintorni, tra il profumo e i colori degli agrumeti e della macchia mediterranea che si snodano a perdita d’occhio.

In più, Rodi è un punto di partenza privilegiato per ammirare perle pugliesi quali Vieste, Peschici, praticare trekking nell’impareggiabile cornice della Foresta Umbra e dei Laghi di Lesina e raggiungere le Isole Tremiti.

Ma non è tutto: gli amanti della buona tavola potranno lasciarsi andare ai sapori tipici della tradizione culinaria pugliese, con prodotti legati al territorio, principalmente a base di pesce e verdure. Qualche esempio? Le cozze gratinate, l’insalata di arance oppure di acciughe, la zuppa di pesce alla rodiana.

Dal gusto inconfondibile sono infine l’arancione, liquore di arance, e il limoncello, preparato con i limoni che crescono negli agrumeti della zona.

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La migliore località della Puglia dove andare quest’estate

Sulla sua spiaggia, da quest’anno, sventola la Bandiera Blu, a testimonianza del fatto che il mare è pulito e che i servizi per i turisti sono al top. Eppure, Leporano è una località poco conosciuta e frequentata d’estate. Meglio così, visto che quest’anno è previsto che la Puglia sarà la regione più desiderata, prenotata e frequentata d’Italia.

Se tutti andranno nel Salento o nel Gargano, forse saranno meno i turisti che sceglieranno la costa di Taranto per trascorrere le loro vacanze estive. A dire il vero, anche Leporano si trova in Salento, ma è quel Salento meno affollato, non di certo quanto Gallipoli o Porto Cesareo o Torre dell’Orso.

La Puglia ionica

Ci troviamo sulla costa ionica salentina, le cui spiagge sono da favola. Sabbia chjiara, acqua cristallina, mille sfumature di blu: i Caraibi d’Italia, insomma. Il lungo litorale sabbioso regala tante e meravigliose spiagge tra le più belle di tutto il litorale tarantino e salentino, come quella di Gandoli (Cattaneo, Santomaj, Lido, Vital, Case bianche), Saturo (Canneto), che sono decisamente le più spettacolari, Porto Pirrone e Baia d’Argento, Saguerra, Luogovivo, Amendola. E poi la spiaggia della stessa Leporano. Il percorso che dal paese porta al lungomare è immerso in una natura selvaggia.

Non solo spiagge

Leporano è un borgo storico. Il simbolo del paese e del suo passato è il Castello Muscettola, che si trova nel punto più alto del centro storico in quanto fortezza difensiva. Oltre all’antico muro di cinta che difendeva la città, di cui sono ancora presenti i resti, si possono ancora vedere due delle tre antiche porte d’accesso al paese. Una delle porte originarie è quella che ancora oggi permette di entrare nel centro storico provenendo da Taranto.

Ma la storia del territorio è ancora più antica. Le testimonianze sono conservate nel Parco archeologico Saturo, a Punta Perone, su un’alta scogliera che si affaccia sul mare tra la spiaggia di Porto Pirrone e quella di Saturo, dove sorgono i resti di una villa romana del III secolo d.C., i villaggi risalenti all’Età del Bronzo e del Ferro, l’acropoli con il Santuario Greco, le cisterne e la torre di avvistamento aragonese, Torre Saturo. In passato è stato fra i più rilevanti centri urbani dell’area tarantina. Il panorama che si ammira da qui è bellissimo e i romani avevano scelto il punto migliore dove costruire la loro villa.

Si può anche visitare ciò che resta di un acquedotto rinascimentale e i resti di un antico acquedotto romano.

Parco_Archeologico_Saturo-puglia

Fonte: Wikimedia Commons – @Francesco Ranieri

Il Parco archeologico Saturo in Puglia
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Cosa vedere in Puglia: il tour perfetto

La Puglia è una delle regioni più belle dell’Italia, un paradiso tutto da scoprire comodamente in macchina, con un tour di 5 giorni o più, per godere delle splendide località sul territorio e toccare con mano i sapori e la storia dell’antica terra pugliese.

La bella stagione inizia finalmente a fare capolino in queste giornate di aprile: è proprio la primavera la stagione giusta per un tour della Puglia, ancora per poco libera dall’assalto dei turisti.

Mare verde smeraldo, città storiche tutte da visitare e piccoli borghi gioiello: chi non vorrebbe fare una vacanza in Puglia in primavera? Per non parlare delle sorprese gastronomiche: orecchiette alle cime di rapa, focaccia barese e pasticciotti leccesi, ogni luogo ha una lunga tradizione culinaria.

Per scoprire cosa vedere in Puglia con un tour in macchina mettiti comodo e continua a leggere: troverai tanti consigli utili con tutte le località da non perdere, dalle città più interessanti alle spiagge più belle.

La città di Bari

Per un tour della Puglia ti consiglio di iniziare dalla meravigliosa Bari, una città metamorfica dalle mille sfaccettature, dove passato e presente convivono vicolo dopo vicolo. Bari è il volto della cultura pugliese, con i suoi angoli eleganti del quartiere murattiano, il porto antico e l’atmosfera nostalgica di Bari Vecchia. Qui è possibile ammirare la parte storica della città, e la famosa Basilica di San Nicola, l’importante chiesa romanica e importante punto di riferimento religioso per i cittadini pugliesi. All’interno della basilica sono infatti custodite le reliquie di San Nicola, il santo patrono della città.

La città di Lecce

A 150 km di distanza da Bari si trova la splendida Lecce, anche soprannominata la Firenze del sud. È considerata la capitale barocca della Puglia, un luogo ricco di architetture barocche, costruite con la rinomata pietra leccese. Si tratta di un materiale talmente plasmabile che in passato permise ai maestri scalpellini di realizzare delle raffinatissime decorazioni che vediamo oggi su diversi monumenti.

Lecce offre un mix di imponenti edifici architettonici, in un’atmosfera calma e ricca di profumi tipica del sud Italia. Per un tour tra i tesori più belli dell’atmosfera leccese è possibile partecipare a una visita guidata a piedi, e ammirarne le bellezze storiche tra cui l’Anfiteatro Romano e la Basilica di Santa Croce.

La città di Taranto

Bagnata da due mari, il Mar Grande e il Mar Piccolo, Taranto è una splendida città coloniale dell’antica Magna Grecia ricca di bellezze senza tempo. Venne fondata nel lontano 706 a.C., e porta con sé un lungo passato storico, testimoniato dai numerosi reperti e dai monumenti. I sotterranei della città nascondono necropoli, tombe e cripte, e diversi reperti risalenti all’epoca greca e bizantina, mentre la parte superiore della città unisce la storia e la modernità proprio con i due ponti simbolici, che uniscono la città vecchia con quella moderna.

Tra i numerosi siti archeologici e culturali della città troviamo il Museo Marta, che custodisce i rinomati “Ori di Taranto”, delle produzioni artigianali risalenti dal IV al II secolo a.C., oltre a numerose chiese e cattedrali di stili diversi. Taranto è una città sorprendente e tutta da scoprire, intrisa di cultura e fascino.

Il mare del Salento

Per un gran tour della Puglia è fondamentale prendersi qualche giorno per girare le diverse spiagge del Salento, un vero e proprio susseguirsi di spiagge vellutate tra l’Adriatico e lo Ionio.

Ti troverai davanti a un mare limpido dalle mille sfumature di azzurro, immerso nella selvaggia vegetazione mediterranea. Porto Cesareo, Porto Selvaggio, Punta Suina e Porto Badisco sono solo alcune delle più belle località marine da esplorare, che non hanno nulla da invidiare alle spiagge più belle del mondo. Vedere per credere! Se non hai a disposizione tanto tempo per vederle tutte puoi organizzarti con un tour in barca di una giornata, che ti porterà ad esplorare le grotte della costa salentina e il fondale trasparente, in cerca delle meraviglie sottomarine nascoste.

Le Isole Tremiti

Come se non bastasse la Puglia offre anche lo spettacolare paesaggio naturale delle Isole Tremiti, situate al largo del Gargano, a sud della costa settentrionale. Le Tremiti sono un arcipelago che comprende le cinque isole di San Nicola, San Domino, Capraia, Pianosa e Il Cretaccio.

Le isole sono caratterizzate da una serie di particolari insenature frastagliate e calette, ideali per nuotare nelle limpide acque cristalline. L’isola più estesa, e anche la più affascinante dal punto di vista panoramico, è San Domino, con la sua Cala delle Arene, una grande spiaggia incastonata nel mare turchese. L’isola più ricca di storia e monumenti è invece San Nicola. Le Isole Tremiti si trovano nel Parco Nazionale del Gargano, un importante habitat naturale ricco di rare piante e specie animali protette.

Alberobello

Tra le località da visitare in Puglia senza alcun dubbio non può mancare Alberobello, un antico borgo situato nella valle d’Itria tra le province di Bari, Brindisi e Taranto.

Dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1996, Alberobello è conosciuta in tutto il mondo per i suoi trulli, le antiche costruzioni in pietra calcarea realizzate con la tecnica della muratura a secco, con i pinnacoli sui tetti. Tra tutti svetta per importanza il Trullo Sovrano, in piazza Sacramento, un trullo alto 14 metri costruito su due piani.  Oggi è stato adibito a centro informativo per i turisti, e contiene un museo che è possibile visitare.

Alberobello è un luogo dall’atmosfera mistica, reso unico non solo dai trulli, ma anche dalle numerose botteghe, dalla gente locale e dalle tradizioni secolari. Qui è possibile fare un tour guidato tra le antiche case storiche con una guida esperta. Puoi anche trascorrere una notte all’interno del trullo: un’esperienza irripetibile, per vivere appieno l’atmosfera surreale tra il quartiere Aia Piccola e il Rione Monti, l’area dove si annidano più di 1030 trulli!

Ostuni

A soli 30 chilometri da Alberobello si nasconde Ostuni, la meravigliosa perla bianca del Salento, una cittadina che si erge su tre piccoli colli a 8km dalle spiagge pugliesi, e a 35 km dall’aeroporto di Brindisi. Anche qui il bianco trionfa incontrastato sulle abitazioni, l’intensa luce riflessa ci guida nei vicoletti tipici del paese, tra bellezze marine e storiche. È un connubio perfetto per una città sul mare, visitabile per lo più a piedi.

Tra le spiagge più belle di Ostuni spicca quella delle Dune, una spiaggia nel parco regionale tra mare cristallino, dune e macchia mediterranea, e la spiaggia di Santa Sabina, una spiaggia dalla sabbia rosata e dal mare limpidissimo con numerose specie marine. La parte storica del borgo è ricca di monumenti dalle architetture medievali, barocche e tardo-gotiche: tra vicoli e piazze si ergono maestosi la cattedrale principale, il palazzo vescovile e la Colonna di Sant’Oronzo.

Polignano a Mare

Polignano a Mare è un piccolo paesino incantato che si trova arroccato a strapiombo su una costa frastagliata, dove il tempo sembra essersi fermato. All’interno delle sue coste sono nascoste delle grotte naturali meravigliose, da visitare assolutamente. Tra le più belle troviamo Grotta Palazzese e Cala Paura, non raggiungibili in autonomia ma con un giro in barca organizzato. Anche il centro storico non è da meno, con i suoi vicoli stretti che si affacciano su piazze e monumenti antichi. La vista panoramica sulle acque verde smeraldo delle calette trasparenti è sempre garantita.

Monopoli

Questo splendido tour della Puglia termina con Monopoli, a soli 15 minuti di auto da Polignano a Mare. Monopoli è una località sul mare a metà tra una città e un borgo di pescatori dal fascino antico, con suggestivi edifici storici e numerose chiese. Il porto antico è l’ideale per una passeggiata rilassante a fine giornata, e le spiagge hanno tutte le migliori caratteristiche del mare pugliese.

Il monumento storico più importante di questa città è il maestoso castello di Carlo V, costruito durante la dominazione spagnola e un tempo una prigione. Ristrutturato diverse volte, ad oggi è un luogo che ospita eventi e convegni, e include un museo.

Un altro imponente monumento che caratterizza Monopoli è il palazzo Martinelli, un edifico in stile veneziano costruito proprio dai veneziani verso la fine del 1400. La cattedrale di Monopoli prende il nome di cattedrale della Maria Santissima della Madia. Per non perderti le bellezze di Monopoli un tour a piedi della città con una guida certificata ti permetterà di conoscere la storia dei monumenti.

La Puglia è una regione unica, un perfetto mix di storia, cultura e mare tra i più belli della penisola. Vivere l’esperienza di visitare i luoghi pugliesi più belli è un viaggio da fare assolutamente. Si tratta di una regione che porta con sé un’atmosfera magica, e lo spirito della gente locale aggiunge quel tocco speciale in più, grazie alla gentilezza e all’ospitalità palpabile in ogni angolo.

Per un gran tour della Puglia la primavera è la stagione ideale. La brezza marina inizia a scaldare i cuori dei visitatori, i sapori e i profumi si fanno più forti e le esperienze culinarie sono tutte da assaggiare. Attenzione ai chili di troppo, e alla nostalgia del ritorno: questo viaggio ti rimarrà nel cuore!