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Cenare a Milano e fare colazione a Lecce: al via il nuovo Frecciarossa notturno per il Salento

Immaginate di godervi una cena nel cuore di Milano e, in circa nove ore, svegliarvi con il profumo del mare e una colazione a Lecce, perla del Salento, spesso soprannominata la “Firenze del Sud” per lo straordinario patrimonio artistico e architettonico, una città che incanta con le chiese barocche, le piazze suggestive e un’atmosfera ricca di storia e tradizione.

Non è più un sogno ma un’accattivante realtà grazie al nuovo collegamento con il Frecciarossa notturno che ha avvicinato due dei più apprezzati poli culturali e turistici d’Italia, con il Salento che offre coste incantevoli, spiagge di sabbia bianca e mare cristallino, pittoreschi borghi come Otranto e Gallipoli, e una cucina dai sapori autentici e genuini.

Si tratta di un viaggio che non solo accorcia le distanze geografiche, ma dona l’occasione di vivere esperienze indimenticabili, tra l’effervescente vita urbana di Milano e la serenità e bellezza senza tempo del tacco d’Italia.

Da Milano a Lecce in circa nove ore

È partito con il viaggio inaugurale il 21 giugno il nuovo Frecciarossa notturno che unisce Milano con Lecce in circa nove ore.

Il servizio, offerto con gli ETR 500, con il numero 9561 in partenza da Milano Centrale alle ore 22.45 e arrivo a Lecce alle 07.57, resterà attivo quasi ogni weekend fino a settembre nelle seguenti date:

  • 12, 13, 19, 20 Luglio;
  • 02, 03, 09, 10 Agosto;
  • 06, 07 Settembre.

Ma non soltanto: c’è anche il viaggio notturno in direzione opposta, con il treno numero 9562 che parte da Lecce alle ore 21.05 e arriva a Milano Centrale alle 07.35.

Durante il percorso, le fermate intermedie (sia all’andata che al ritorno) sono dodici: Milano Rogoredo, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna Centrale, Foggia, Barletta, Bari Centrale, Monopoli, Fasano, Ostuni e Brindisi.

Una Puglia sempre più connessa per l’estate

Le due nuove proposte della Summer Experience, l’offerta estiva di Trenitalia, rendono la Puglia sempre più connessa con il Nord e con il Sud durante il periodo vacanziero per eccellenza e vanno a sommarsi agli Intercity Milano-Lecce e Bari-Milano (che circolano tutti i giorni) e ai Frecciarossa da e per Milano, Venezia, Padova, Bologna e Torino (che, durante l’estate, fermeranno anche a Monopoli, Fasano e Ostuni).

Nell’ottica di collegare sempre di più e meglio la Puglia con il resto d’Italia, il venerdì e il sabato verrà effettuato il collegamento tra Lecce e Bolzano mentre il sabato e la domenica il treno circolerà nella direzione opposta.

Non mancano poi le tratte interne al Sud, con due Intercity che viaggiano da Reggio Calabria a Lecce e viceversa, e Reggio Calabria-Bari e Bari-Reggio Calabria da luglio: i treni della linea Adriatica si fermeranno anche nella splendida Polignano a Mare.

E le novità dell’estate non si fermano qui. Infatti, la Puglia potenzia i servizi con 240 treni regionali giornalieri, il 10-15% in più rispetto allo scorso anno: confermati, per l’occasione, i link da e per Foggia (San Giovanni Rotondo link e Vieste link) in collaborazione con Cotrap, il Monopoli beach link per raggiungere le principali spiagge da Monopoli fino a Capitolo (con la collaborazione dei bus Miccolis Lentini).

Rinnovati anche i collegamenti treno+bus con la collaborazione delle Ferrovie del Sud Est: partiranno da Lecce nuovi collegamenti via treno per Gallipoli nonché l’Otranto link e il Porto Cesareo link.

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Cosa fare a Porto Cesareo: visita alle spiagge salentine più belle

Nel cuore del Salento, il borgo balneare di Porto Cesareo è una delle località più affascinanti e amate dai viaggiatori e dagli stessi pugliesi, grazie alla sua splendida posizione sulla costa ionica e all’incantevole patrimonio naturalistico e culturale. Dalle spiagge bianche e cristalline alle zone umide ricche di biodiversità, passando per i siti archeologici e le deliziose specialità gastronomiche, questa perla del territorio pugliese ha davvero molto da offrire a chi decide di soggiornarvi.

Porto Cesareo

Fonte: iStock

Panorama di Porto Cesareo

Le Spiagge da Non Perdere

Il litorale di Porto Cesareo è considerato tra i più belli d’Italia, con oltre 17 chilometri di costa che regalano paesaggi mozzafiato. Partendo da Torre Lapillo e andando verso nord in direzione di Punta Prosciutto, frazione di Porto Cesareo, si trovano spiagge davvero incantevoli. Quella che parte dalla zona di Torre Castiglione e arriva a Punta Grossa per poi proseguire fino a Punta Prosciutto è una distesa di sabbia bianca con dune alte fino a 8 metri. L’area ha un aspetto molto più selvaggio rispetto al centro cittadino e noterete che la presenza di abitazioni è limitata. Inoltre, nelle giornate più ventose è possibile praticare barca a vela o kitesurf, anche grazie ai numerosi corsi che vengono messi a disposizione dei turisti che desiderano cimentarsi in questo tipo di discipline. Sempre per gli amanti delle attività in mare aperto, non bisogna trascurare la possibilità di affittare piccole barche per fare delle escursioni giornaliere, ammirando tutta la bellezza del mare lontano dai luoghi più affollati.

Tra le spiagge più famose e apprezzate troviamo sicuramente anche la Riserva Naturale Le Cesine, un’area protetta che custodisce meravigliosi tratti di spiaggia dorata e acque turchesi che non hanno nulla da invidiare agli scenari dei Paesi del Sud-Est Asiatico.

Un altro must-see è la Spiaggia di Torre Chianca, caratterizzata da dune ricoperte di vegetazione mediterranea e da un fondale basso e sabbioso, ideale per le famiglie. Imperdibile anche la Spiaggia della Strea, con i suoi suggestivi scogli a picco sul mare e la possibilità di praticare snorkeling e immersioni.

La spiaggia di Torre Chianca si trova in un’altra frazione di Porto Cesareo, precisamente a Torre Lapillo che è un vecchio borgo di pescatori dove per volere di Carlo V venne costruita una torre in difesa dalle incursioni saracene. Al primo impatto vi sembrerà di essere in un paesaggio tropicale; la sabbia candida e l’acqua trasparente del mare vi stupiranno.

Porto Cesareo, Torre Chianca

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Torre Chianca a Porto Cesareo

Il litorale di Porto Cesareo qui nei pressi di Torre Chianca presenta alcune zone rocciose e la vegetazione è prevalentemente composta da arbusti. In alcuni tratti la spiaggia è libera, in altri invece è possibile noleggiare lettini e ombrelloni e se vi va anche un pedalò per un giro in mare che in questa zona è incantevole. I suoi fondali bassi in alcuni punti presentano anche delle secche, che richiamano ogni estate tantissimi turisti.

Per gli appassionati di immersioni presso Torre Chianca, con opportuna attrezzatura, si possono ammirare sette colonne di marmo probabilmente affondate dopo il naufragio di un’imbarcazione romana ben 1800 anni fa, mentre sui fondali di Torre Inserraglio giace il relitto del Neuralia reduce dallo sbarco in Normandia.

A poche centinaia di metri dalla costa di Porto Cesareo troviamo poi l’Isola Grande di Porto Cesareo nota anche come Isola dei Conigli: la spiaggia omonima vanta un suolo di sabbia bianca contornata da vegetazione boschiva composta da pini e acacie. Inoltre sullo scoglio del Mojusu si può ammirare l’Iris revoluta dal colore viola intenso e dall’inebriante profumo che qui ha trovato il suo habitat naturale. Questo fiore vanta un passato glorioso perché era un simbolo ricorrente nella mitologia egizia ai tempi dei faraoni e rappresentava la Dea greca Iris, messaggera infallibile che risaliva gli arcobaleni del Monte Olimpo, tingendosi di mille colori.

L’Isola dei Conigli è raggiungibile a nuoto per chi è avvezzo a questa attività, oppure più comodamente con una piccola barca privata o di pescatori del luogo. Ma se non volete spostarvi troppo potete approfittare della spiaggia di Porto Cesareo situata nei pressi del centro abitato; anche qui la sabbia è bianca e il colore turchese del mare con fondali bassi è ideale per famiglie con bambini. La ricchezza dei fondali la loro integrità e la presenza di alcuni esemplari di tartaruga marina Caretta Caretta hanno reso possibile la costituzione di un’area marina protetta comprendente l’intera area.

Alla Scoperta del Patrimonio Naturale

Porto Cesareo vanta un patrimonio naturalistico di straordinario valore, a partire dalla Riserva Naturale Orientata Isola di Sant’Andrea. Questa piccola isola, raggiungibile in barca, ospita una ricca fauna marina e una splendida flora mediterranea, oltre a resti archeologici di grande interesse.

Altra tappa imperdibile è la Palude del Conte e Duna Costiera, un’area umida protetta che offre rifugio a numerose specie di uccelli migratori e stanziali. Qui potrete immergervi in un ambiente unico e suggestivo, con la possibilità di effettuare escursioni guidate e birdwatching.

Centro storico di Porto Cesareo

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Il centro storico di Porto Cesareo

Il Centro Storico e i Siti Archeologici

Il centro storico di Porto Cesareo, affacciato sul porto turistico, è un delizioso labirinto di vicoli e piazzette che conservano il fascino di un tempo. Lasciatevi incantare dalle case in pietra, dai piccoli negozi di artigianato locale e dai deliziosi ristoranti che propongono le specialità tipiche del territorio.

Ad esempio? Imperdibile il pesce, freschissimo, con le crudité di ostriche, cozze, vongole, gamberi. Non solo, una delle specialità locali è il Polpo alla Luciana: si tratta di una ricetta che unisce il polpo al pomodoro con gli aromi di prezzemolo, aglio e vino bianco. E prima di arrivare al dessert – il pasticciotto in Salento regna sovrano – dovete provare assolutamente la regina delle tavole pugliesi… La parmigiana!

Nei dintorni della cittadina, invece, dopo questa scorpacciata di prelibatezze locali non perdete l’occasione di visitare i siti archeologici, come il complesso romano di Neapolis e le Terme Romane. Questi luoghi vi permetteranno di fare un tuffo nel passato, ammirando resti di ville, mosaici e antiche terme.

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Locorotondo: il bianco borgo pugliese tra sogno e realtà

Una paese che sembra uscito da un sogno, con le sue casette bianche e i tetti spioventi. Locorotondo è un borgo splendido, affacciato sul paesaggio offerto dalla Valle d’Itria e considerato uno dei borghi più belli d’Italia. Suddiviso in ben 138 frazioni nella provincia di Bari e situato a 410 metri sul livello del mare, deve il suo nome alla particolare forma del suo centro storico: letteralmente significa ‘luogo rotondo’ (dal latino Locus Rotundus) e fa riferimento alle casette bianche disposte su anelli concentrici.

Una struttura testimoniata già nella prima parte del XIII secolo, perché il borgo di Locorotondo vanta una storia ricca e interessante, che si snoda tra dominazioni feudali, conquiste normanne e periodi di fiorente crescita economica. Il primo documento giunto fino a noi, che riporta il nome del paese come ‘Rotondo’, risale al 1195, al tempo della dominazione sveva. Da allora e per tutto il Trecento, con gli Angioini in Puglia, Locorotondo si tramuta in un casale, un possesso feudale che nei secoli cambia molti proprietari, dai monaci ai baroni.

Passeggiando tra le sue strade potrete ammirare le testimonianze storiche del suo passato sotto forma di chiese barocche, palazzi signorili e botteghe artigiane. Ma non sveliamo tutto ora, continuate la lettura per scoprire cosa fare a Locorotondo per scoprirlo al meglio.

Cosa vedere a Locorotondo

Locorotondo è senza ombra di dubbio un luogo magico e, seppur di piccole dimensioni, è in grado di rimanere impresso nella memoria di ogni viaggiatore grazie alla sua atmosfera, che non ha nulla da invidiare ad altri borghi vicini come Alberobello. Le Cummerse, ossia le case tradizionali, con i loro caratteristici tetti a spiovente ricoperti di chiancarelle, rappresentano il vero simbolo del borgo e regalano un panorama unico.

Forma circolare perfetta, delineata tra pietre e calcine, con il colore bianco che avvolge ogni cosa, arricchito dai mille colori dei balconi fioriti. Locorotondo, infatti, è conosciuto anche come il paradiso dei balconi, che emergono, protagonisti, in architetture barocche realizzate in pietra locale. Inserito nell’elenco dei borghi più belli d’Italia e premiato con la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, Locorotondo ha diversi luoghi dal valore storico e architettonico da visitare: scopriamoli insieme.

Le chiese del borgo

Gioiello neoclassico, la Chiesa Madre di San Giorgio fu realizzata tra il 1790 e il 1825 sui resti di precedenti edifici religiosi e domina il paesaggio cittadino con la sua struttura imponente. La facciata è in stile cinquecentesco, mentre la pianta a croce, con una cupola alta 35 metri, un tempo rivestita in tegole di terracotta. Al suo interno è possibile ammirare decorazioni in stile barocco misto al rinascimentale, con un altare in marmo risalente al 1764 e una raffigurazione in rilievo di San Giorgio, adornata dai Santi Pietro e Paolo e dal drago.

Più semplice è la Chiesa di San Nicola, realizzata nel 1660. La sua volta è a botte e all’interno sono custoditi affreschi di grande interesse artistico, raffiguranti la vita e i miracoli di San Nicola di Mira. Ricca la cupola, colma di festanti cherubini, mentre risulta molto interessante la presenza di alcuni bassi rilievi in pietra. Raffigurano la crocefissione di Cristo e sono più antichi della chiesa stessa: si dice che siano stati ritrovati in una grotta nei pressi del borgo. La tipica copertura a “cummerse”, invece, caratterizza la Chiesa Madonna della Greca, le cui origini sono ancora oggi incerte. All’interno è presente un portale con lunetta rialzata, caratterizzato da un rosone traforato al di sopra.

Gli edifici da non perdere

Tra gli edifici da non perdere spicca sicuramente Palazzo Morelli. Si tratta di uno splendido esempio di architettura civile, con richiami simili allo stile adottato nella vicina Martina Franca. Risale al 1819 e vanta un portale decorato splendidamente, con balconcini dalle ringhiere in ferro battuto, tipiche delle costruzioni barocche del sud della Puglia. Infine, durante la vostra passeggiate vi imbatterete nella Torre dell’Orologio, un edificio sfruttato anticamente come sede universitaria, risalente al XVIII secolo. Venne qui sistemato l’orologio che un tempo adornava il campanile della Chiesa Madre di San Giorgio. Torre abbellita in seguito alla sua realizzazione, con la costruzione di un colonnato circolare nella parte superiore.

Locorotondo di notte

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Il borgo di Locorotondo di notte

Cosa vedere nei dintorni

Quando terminate di passeggiare tra le vie di Locorotondo, non perdetevi le bellezze presenti nei dintorni, come il Trullo Marziolla. Questo è considerato il trullo più antico della Valle d’Itria perché risalente alla metà del Cinquecento. Agli appassionati di storia e cultura, invece, consigliamo una visita a Martina Franca dove a dominare sono gli edifici contraddistinti da un barocco elegante e la sua ricca tradizione musicale.

Chi visita la Puglia durante i mesi più caldi non può esimersi dal nuotare nel suo mare cristallino. Se desiderate il relax e le atmosfere vivaci tipiche pugliesi, una tappa obbligata è Polignano a Mare. Il suo centro storico arroccato sulla scogliera offre scorci panoramici indimenticabili, mentre le calette nascoste invitano a rilassarsi al sole e godersi i pomeriggi lenti tipici dell’estate italiana.

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Le 5 spiagge più belle del Salento

Il Salento è una terra incantata nella parte più meridionale della Puglia, il tacco d’Italia. Si parla di una terra dove storia, cultura e bellezze naturali si fondono e creano un mix perfetto. In Salento è possibile passeggiare fra borghi, città autentiche e paesaggi straordinari, oltre che immergersi nella cultura locale, con le sue feste ed i suoi sapori.

Non è tutto, però. Uno dei suoi gioielli più preziosi è senza dubbio la costa, caratterizzata da spiagge mozzafiato, acque cristalline che sembrano ricordare le Maldive e panorami da cartolina. Ecco quali sono le cinque spiagge più belle del Salento, delle vere e proprie perle che rendono questa regione e questo territorio una delle mete più ambite per le vacanze estive, per italiani e non.

Quali sono le 5 spiagge più belle del Salento?

Punta Prosciutto: il paradiso dei Caraibi

La spiaggia di Punta Prosciutto, situata nel comune di Porto Cesareo, viene spesso descritta come i Caraibi del Salento. Questa spiaggia incanta con le sue acque turchesi, la sua sabbia bianca e finissima e le dune naturali che la circondano e creano un paesaggio unico. È un luogo perfetto per chi è alla ricerca di un angolo di paradiso dove rilassarsi e godere di questo fantastico mare.

Oltre a nuotare nelle acque cristalline, a Punta Prosciutto è possibile praticare snorkeling e fare immersioni. Infatti, grazie alla ricca fauna marina che popola la zona, per gli amanti di questo sport è una delle destinazioni da non perdere assolutamente in Italia. Per chi ama le attività all’aria aperta e allo stesso tempo è alla ricerca di relax e riposo, invece, è possibile fare una passeggiata lungo le dune o una pedalata in bicicletta lungo i percorsi costieri, per ammirare il paesaggio circostante la spiaggia.

Soprattutto nei periodi di alta stagione, Punta Prosciutto è una delle mete più ambite per i turisti. Proprio per questo arrivarci presto è un ottimo consiglio per chi vuole trovare posto e godere di una splendida giornata in questa spiaggia, che può diventare molto affollata. Inoltre, essendo una spiaggia libera, è importante portare con sé ombrelloni, cibo e bevande e, soprattutto, rispettare l’ambiente, essendo Punta Prosciutto una zona protetta ed è quindi fondamentale rispettare l’ambiente.

Baia dei Turchi: un tuffo nella storia

La Baia dei Turchi si trova nei pressi di Otranto e si tratta di una spiaggia ricca di storia e fascino. Il nome deriva dallo sbarco dei Turchi avvenuto proprio qui nel quindicesimo secolo. Questo tratto di costa, che parte dell’Oasi Protetta dei Laghi Alimini, è l’ideale per chi ama la natura, la tranquillità e la bellezza selvaggia perché caratterizzato da paesaggi incontaminati, acque trasparenti ed una sabbia dorata. Le acque calme e limpide sono perfette per nuotare e fare snorkeling. Inoltre, il vicino Bosco di Alimini, oasi protetta, offre l’opportunità di fare escursioni e passeggiate immersi nella natura.

Per raggiungere la Baia dei Turchi è necessario percorrere un sentiero immerso nella meravigliosa macchia mediterranea e pertanto si consiglia di indossare scarpe comode prima di arrivare alla spiaggia. A differenza delle altre spiagge, essendo zona protetta, i servizi sono limitati ed è consigliato portare con sé acqua e snacks.

Torre dell’Orso: la spiaggia delle due sorelle

Torre dell'Orso, spiaggia nel Salento

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Vista di Torre dell’Orso, spiaggia delle “Due Sorelle, in Salento

Torre dell’Orso è una delle spiagge più famose del Salento, conosciuta per le sue acque cristalline, la sabbia dorata e le famose Due Sorelle, che sono due faraglioni che emergono dal mare e che, secondo quanto narra la leggenda, rappresentano due sorelle che durante una giornata al mare persero la vita a causa della forte corrente e vennero poi trasformate in pietra dalle divinità marine in segno di dispiacere.

Questa spiaggia offre numerose attività per i turisti di tutti i tipi, per chi è in cerca di relax e chi, invece, ama fare attività fisica e vuole scoprire queste fantastiche acque. Oltre a nuotare e prendere il sole, infatti, è possibile fare una passeggiata sulla scogliera per godere di una vista panoramica mozzafiato, ma anche noleggiare pedalò, canoe e attrezzatura per fare snorkeling. I venti, che qui sono molto comuni, rendono Torre dell’Orso un luogo ideale anche per ama praticare windsurf e kitesurf.

Come per le altre spiagge, anche Torre dell’Orso durante l’alta stagione è molto affollata. Proprio per questo l’ideale è recarsi su questa spiaggia nelle prime ore della mattinata, per trovare facilmente posto. Inoltre, qui sono presenti molti servizi, tra cui bar, lidi e ristoranti.

Porto Selvaggio: un’oasi di tranquillità

La spiaggia di Porto Selvaggio è situata nel comune di Nardò, in provincia di Lecce. È una riserva naturale situata nell’omonimo Parco Naturale di Porto Selvaggio, che offre una delle esperienze più autentiche del Salento. La spiaggia di ciottoli e le calette rocciose, immerse in una fitta pineta, creano un ambiente suggestivo e tranquillo, lontano dal caos delle spiagge più affollate.

Porto Selvaggio è il luogo ideale per gli amanti della natura e delle attività all’aperto. La pineta offre percorsi ombreggiati per trekking e passeggiate ed è possibile anche fare escursioni in kayak per esplorare le calette nascoste e le grotte marine, scoprendo il mare cristallino che la circonda.

La spiaggia è raggiungibile attraverso un sentiero di circa 20 minuti a piedi dalla pineta ed è quindi consigliabile indossare scarpe comode per il tragitto. Essendo all’interno di un Parco Naturale, quindi zona protetta, su questa spiaggia non ci sono servizi e come per le altre è importante portare con sé tutto il necessario per godere al meglio della giornata.

Grotta della Poesia: la piscina naturale del Salento

Vista dall'alto di Grotta della Poesia in Puglia

Fonte: iStock

Piscina naturale di Grotta della Poesia, nel Salento.

La Grotta della Poesia, situata a nord della spiaggia di Torre dell’Orso, è forse una delle meraviglie naturali più affascinanti di tutto il territorio pugliese. Questa piscina naturale, scavata nella roccia e collegata al mare, è un vero e proprio luogo incantevole, con acque turchesi e cristalline, che attirano visitatori da tutta Italia e da tutto il mondo.

La Grotta della Poesia è perfetta per chi ama tuffarsi e nuotare in mare. È un luogo ideale per fare snorkeling, grazie alle sue acque limpide, ed esplorare le grotte sottomarine che si trovano sui fondali. È la destinazione ideale anche per gli appassionati di archeologia, che qui potranno visitare i vicini siti archeologici di Roca Vecchia la famosa Castro, una delle ultime scoperte archeologiche del Salento.

Anche Grotta della Poesia può essere molto affollata e per questo è consigliabile visitare questa spiaggia la mattina presto o nel tardo pomeriggio può offrire un’esperienza più tranquilla e provare, per i più temerari, i tuffi dall’alto. Grotta della Poesia, infatti, a è un luogo popolare per i tuffi.

Il Salento, che si trova nel punto più meridionale della penisola italiana è una terra di incredibili bellezze naturali e spiagge mozzafiato, ciascuna con il suo carattere unico e affascinante. Da Punta Prosciutto con le sue acque caraibiche, alla storica Baia dei Turchi, dalla vivace Torre dell’Orso alla tranquilla Porto Selvaggio, fino alla magica Grotta della Poesia: ogni luogo e spiaggia offre un’esperienza indimenticabile per chi desidera visitare questa fantastica ed unica terra, ricca di meraviglie.

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Alla scoperta dello splendido borgo di Specchia in Puglia

Incastonata nel cuore del Salento, Specchia è uno dei borghi più affascinanti della Puglia nella provincia di Lecce. Si tratta di un borgo di era medievale che ha saputo mantenere intatto il suo fascino antico nel tempo, a metà strada tra il Mar Adriatico ed il Mar Ionio. Caratterizzato da stradine lastricate, case in pietra bianca ed atmosfere suggestive, Specchia rappresenta la destinazione ideale per chi desidera immergersi nella storia e nelle tradizioni di questa meravigliosa regione italiana.

Un angolo della Puglia da non lasciarsi sfuggire per niente al mondo.

Un po’ di storia, le origini di Specchia

La storia di Specchia affonda le sue radici nell’epoca medievale, situato in un territorio abitato già in epoca preistorica. Il nome “Specchia” deriva probabilmente dalle specchie, degli antichi cumuli di pietre che venivano utilizzati come punti di riferimento o di vedetta dell’epoca. Il borgo medievale pugliese si sviluppò intorno al nono secolo, periodo in cui venivano costruite  fortezze e difese contro le incursioni del popolo dei Saraceni. Camminando ancora oggi per le strade del centro storico di Specchia, si percepisce l’atmosfera di un tempo così lontano come quello medievale.

Tra le accoglienti stradine del borgo pugliese abitano poco meno di 5.000 anime e sono custoditi edifici dal valore storico-artistico inestimabile. Sono diverse le influenze culturali che Specchia ha assorbito e che l’hanno resa senza dubbio una vera e propria meraviglia, capace di offrire tantissimo a chi la sceglie come meta delle sue esplorazioni, dal punto di vista architettonico, artistico, storico e gastronomico.

Cosa vedere a Specchia, gioiello salentino

Il centro storico del borgo

Il cuore di Specchia rappresenta il suo centro storico: un labirinto di vicoli stretti e tortuosi, pavimentati con lastre di pietra calcarea. Passeggiando per queste piccole vie, è facile ritrovarsi di fronte ad antiche case in pietra, cortili fioriti e scorci pittoreschi, che sembrano usciti da una cartolina. Uno dei punti più interessanti e suggestivi del centro storico di Specchia è Piazza del Popolo, il centro della vita cittadina, sulla quale si affacciano alcuni degli edifici più importanti del borgo.

Castello e Palazzo Risolo, simboli di Specchia

L’antico Castello Risolo, situato proprio in Piazza del Popolo, è uno dei simboli di Specchia, che venne costruito nel quindicesimo secolo. Il castello ha subito diverse modifiche nel corso dei secoli, ma conserva tutt’oggi il suo imponente aspetto. Oggi questo antico edificio è la sede di diversi eventi culturali e mostre temporanee, ed è possibile visitare alcune delle sue sale interne. La visita al castello offre ai visitatori una splendida vista sulla piazza e sulle case circostanti, per un panorama sicuramente da ricordare.

Accanto al castello, sempre in Piazza del Popolo, si trova Palazzo Risolo, un elegante edificio nobiliare, risalente al diciassettesimo secolo. Questo palazzo, con la sua facciata decorata e i suoi interni raffinati ed eleganti, è un esempio di architettura barocca salentina. Al suo interno, oggi, ospita il Municipio di Specchia e alcune sale espositive dove è possibile ammirare diverse opere d’arte.

La Chiesa Madre

Facciata della Chiesa Madre di Specchia

Fonte: 123RF

Chiesa Madre del borgo medievale di Specchia

La Chiesa Madre, che è stata dedicata alla presentazione della Beata Vergine Maria, è un altro importante edificio religioso di questo piccolo borgo della Puglia. La chiesa venne costruita nel XVI secolo ed è un esempio di architettura rinascimentale e tratti dello stile barocco. All’interno, si possono ammirare altari in marmo, dipinti e sculture che testimoniano la ricchezza artistica di Specchia.

Antica chiesa di Sant’Eufemia

La chiesa di Sant’Eufemia è uno degli edifici religiosi più antichi di Specchia, situata poco fuori il centro abitato. Questa chiesa, in stile romanico-bizantino, è un vero tesoro d’arte e spiritualità del borgo pugliese. L’interno, così semplice ma suggestivo, conserva affreschi e decorazioni uniche,  che raccontano la storia religiosa del borgo di Specchia. La chiesa è circondata da ulivi secolari, che creano un’atmosfera di pace e contemplazione.

I frantoi ipogei, per la produzione di olio

Una dei luoghi più particolari di Specchia sono sicuramente i frantoi ipogei, antichi luoghi di produzione dell’olio ricavati nel sottosuolo. Questi frantoi, che risalgono al periodo medievale, rappresentano un’importante testimonianza della tradizione olearia del Salento. Oggi è possibile visitarli per scoprire le tecniche di produzione dell’olio pugliese, immergendosi in un mondo sotterraneo, affascinante e misterioso.

Alberi di ulivo nelle campagna salentine

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Alberi di ulivo delle campagne salentine

Cosa fare nel borgo medievale di Specchia

Natura, passeggiate e trekking

Specchia può essere il punto di partenza ideale per escursioni e passeggiate nel territorio Salentino. I dintorni del borgo offrono numerosi sentieri, che attraversano uliveti, vigneti e campi coltivati, permettendo di immergersi a pieno nella natura e scoprire il paesaggio rurale della regione. Una delle escursioni sicuramente più suggestive è quella che conduce alla Serra di Specchia, una collina da cui si gode di una vista panoramica mozzafiato sul borgo di Specchia e sulle campagne circostanti.

Eccellenze pugliesi e degustazioni enogastronomiche

Da anni Forbes celebra la Puglia per i suoi sapori e per la sua cucina ed il borgo di Specchia non fa eccezione. Durante la visita non bisogna assolutamente perdere l’occasione di degustare i prodotti tipici locali del territorio pugliese. Ci sono numerosi ristoranti e trattorie tipiche, che offrono piatti della tradizione salentina, preparati con ingredienti freschi e genuini. Tra le specialità da provare ci sono sicuramente le orecchiette con le cime di rapa, il purè di fave con cicorie, e i pasticciotti, deliziosi dolci di pasta frolla ripieni di crema.

Eventi e manifestazioni

Specchia è un borgo vivace, nel quale si svolgono numerosi eventi e manifestazioni durante tutto l’anno. Tra i più importanti eventi di questo borgo ci sono: la Festa di San Nicola, patrono del borgo, che si celebra a maggio con processioni, spettacoli lungo le vie e fuochi d’artificio, e la Notte della Taranta, un festival di musica tradizionale salentina che attira visitatori da tutta Italia. Partecipare rappresenta un’ottima occasione per conoscere la cultura e le tradizioni locali e farsi trasportare dall’animo salentino del popolo locale.

Specchia è un luogo magico, dove il tempo sembra essersi fermato e dove è possibile riscoprire il piacere delle cose semplici. La sua bellezza, la sua storia e le sue tradizioni ne fanno una meta imperdibile per chi visita la Puglia e vuole scoprire il Salento, con la sua arte, la sua cultura e le sue spiagge strepitose.

 

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Taranto e le sue sirene, una leggenda romantica senza tempo

In passato colonia della Magna Grecia, oggi città moderna e artistica, Taranto è una meta splendida e molto romantica: affacciata su due mari, offre un panorama unico e rappresenta una delle località più ricche di storia e di tradizione dell’intera penisola salentina. Le sue origini risalgono a un passato molto antico, ovvero a quando venne considerata il polo strategico ed economico della Magna Grecia. E da luogo leggendario qual è, Taranto nasconde anche una storia dolceamara in una delle attrazioni più affascinanti, le sirene del suo lungomare.

Se non conoscete la famosa leggenda delle sirene di Taranto, questo è l’articolo che fa per voi, da leggere prima di pianificare la vostra prossima vacanza in Puglia.

Le sirene del lungomare di Taranto

Sono molti i turisti che, arrivando per la prima volta a Tarantopasseggiando sul suo lungomare, rimangono ammaliati dalle splendide statue di sirene che spuntano qua e là, appoggiate agli scogli. Le sculture, realizzate dall’artista contemporaneo Francesco Trani, sono state costruite in cemento marino affinché possano resistere all’azione erosiva del mare. Ce ne sono diverse, che spuntano dalle acque del Mar Ionio e arricchiscono il già splendido panorama del lungomare di Taranto. Una volta che avrete sentito la loro storia, ne rimarrete completamente conquistati.

La leggenda delle sirene

Si narra che, ai tempi in cui Taranto ricopriva il ruolo di capitale della Magna Grecia, le sirene, affascinate dalla bellezza della città, decisero di costruire qui il loro castello fatato. In paese viveva una splendida coppia: lei una ragazza splendida, lui un pescatore spesso lontano da casa. A causa della sua assenza, la giovane sposa cedette all’estenuante corte di un ricco signore locale. In preda al rimorso, confessò tutto al marito, il quale la portò con sé in barca e la spinse in acqua. Le sirene la salvarono e, rimaste incantate dal suo splendore, la incoronarono regina e le diedero il nome di Skuma (Schiuma).

Tempo dopo il pescatore, pentito del suo gesto, tornò in barca nel punto in cui credeva che sua moglie fosse annegata e si mise a piangere. Le sirene lo rapirono e lo condussero davanti alla loro regina, che naturalmente lo riconobbe immediatamente. Perdonandolo per il suo comportamento, convinse le sirene a lasciarlo in vita, e queste lo ricondussero a riva. Il pescatore capì l’enorme errore commesso e decise di riconquistare sua moglie. Grazie all’aiuto di una fata, riuscì a sottrarla dal castello delle sirene e a condurla vicino alle acque del golfo di Taranto.

La leggenda delle sirene di Taranto, tutto quello che devi sapere

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Le sirene di Taranto: la leggenda

Il finale della storia: le due versioni

Del finale della leggenda esistono due versioni diverse. Nella prima, i due giovani innamorati riuscirono a tornare a riva e vissero felici e contenti per il resto dei loro giorni; la seconda, invece, narra di una terribile onda che li travolse, trascinando il pescatore al largo assieme alle sirene e di lui non si ebbero più notizie. Skuma, in preda al dolore, decise di farsi suora e chiudersi in una delle torri del Castello Aragonese, che prese il nome di Torre della Monacella. E le sirene? Di loro non si seppe più nulla, ma rimangono immortali guardiane del golfo di Taranto, dagli scogli su cui riposano eternamente.

Il significato della leggenda

Ogni storia ha un significato profondo che racconta la vita quotidiana di tutti noi. La leggenda delle sirene di Taranto narra una storia di amore, tradimento e redenzione: da una parte, la vicenda che vede protagonisti Skuma e il pescatore rappresenta un amore puro e intenso, capace di superare qualsiasi ostacolo, dall’altra, sottolinea il potere del perdono. Il pescatore, accecato dalla gelosia, commette un grave errore tradendo la sua amata, ma il pentimento sincero e l’impegno per riconquistarla dimostrano il suo desiderio di redenzione e lo rendono degno del perdono di Skuma.

La loro storia si intreccia con quella della città. A fare da sfondo è sempre il mare, elemento centrale per la città di Taranto, considerato sia fonte di vita che di pericolo, oltre che simbolo dei misteri e delle profondità dell’animo umano.

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Le più belle spiagge di sabbia del Gargano tra Rodi e Vieste

La Puglia possiede tutti gli ingredienti per una vacanza perfetta: cibo fantastico, città splendide, paesaggi mozzafiato, ma soprattutto spiagge meravigliose. Tra le zone più famose per gli amanti del relax su spiagge di sabbia dalle acque cristalline c’è sicuramente il Gargano, l’area più selvaggia del litorale pugliese e luogo ideale dove trascorrere giornate indimenticabili. La maggior parte delle spiagge di sabbia sul Gargano, infatti, sono caratterizzate da piccole cale circondate da scogliere, con un arenile di sabbia chiara e fine, affacciate su un mare dai riflessi verde smeraldo e azzurro-turchese, autentiche meraviglie della natura.

Se avete pochi giorni per scoprirle e vi state chiedendo quali sono le spiagge di sabbia imperdibili del Gargano, questo articolo è esattamente quello che fa per voi!

Zaiana, Peschici

In passato spiaggia prediletta dai nudisti, oggi la cala di Zaiana a Peschici è considerata una delle spiagge più belle di tutta la Puglia. Circondata da alti costoni ricoperti di macchia mediterranea, vanta una sabbia fine e soffice, mentre le sue acque cristalline e tiepide invitano chiunque a tuffarsi al loro interno. Tuffarsi letteralmente, perché molte persone sfruttano i costoni per lanciarsi nel suo mare. A differenza di molte spiagge nei dintorni, quella di Zaiana è una spiaggia libera, seppur siano presenti anche un bar e un tratto di lido attrezzato. Se la visitate in alta stagione, consigliamo di andarci presto per assicurarvi un posto!

Baia di Manaccora, Peschici

Non lontano dalla spiaggia di Zaiana, si trova un’altra magnifica spiaggia di sabbia sul Gargano, quella di Manaccora. Situata in una delle più belle baie di tutta la Puglia, nei suoi pressi sorge anche un sito archeologico che testimonia la presenza di civiltà preistoriche nel territorio. La sabbia della spiaggia di Manaccora è fine e il fondale scende gradualmente. È sia libera che attrezzata, con stabilimenti balneari dotati di tutti i comfort, come il noleggio di lettini e ombrelloni, bar e ristoranti, dove mangiare ottimi piatti a base di pesce freschissimo, pescato in loco dai pescatori locali, con i quali potete anche organizzare una battuta di pesca o una gita in barca.

Spiaggia di Pizzomunno, Vieste

A Vieste, invece, proprio all’entrata della città, si trova la spiaggia di Pizzomunno, caratterizzata da sabbia fine e  fondale basso. Iconico è il monolite di calcare bianco, attorno al quale ruota una leggenda con protagonisti una coppia di innamorati, Pizzomunno e Cristalda, e un gruppo di sirene. Queste, indispettite perché non riuscirono ad ammaliare l’uomo, lo punirono trascinando Cristalda nelle profondità del mare. Pizzomunno, pietrificato dal dolore, assunse la forma del monolite che da il nome alla spiaggia. Anche qui si può scegliere se rilassarsi nel tratto di spiaggia libera o in quella attrezzata, magari ascoltando la canzone di Max Gazzé, il cui nome è proprio “La Leggenda di Cristalda e Pizzomunno”.

Spiaggia di Pizzomunno

Fonte: iStock

La famosa spiaggia di Pizzomunno a Vieste

Porto Greco e Cala della Sanguinara, Vieste

A Vieste ricordiamo anche la spiaggia di Porto Greco, completamente immersa nel verde della rigogliosa vegetazione circostante. La spiaggia si può raggiungere a piedi attraverso un sentiero sterrato. Per gli amanti delle escursioni è possibile visitare la Grotta dei Marmi e la Grotta delle Viole, mentre a poca distanza sorge la spiaggia di Cala della Sanguinara, considerata il gioiello del Gargano. Si tratta di una caletta incastonata tra le rocce carsiche che caratterizzano quest’area della Puglia, circondate da pinete di pino d’Aleppo. La spiaggia si può raggiungere a piedi da un sentiero oppure via mare in barca.

Fontana delle Rose, Mattinata

Una delle spiagge più belle del Gargano è sicuramente Fontana delle Rose, situata nel territorio di Mattinata. Si tratta di una spiaggia molto suggestiva perché incastonata in un tratto costiero alto e roccioso grazie alla presenza di rocce sedimentarie ricoperte di pini. La spiaggia in sé è composta di sabbia e ghiaia, mentre le sue acque sono di un favoloso azzurro intenso con sfumature turchesi/blu e con fondali profondi, perfetti per nuotare o piccole immersioni. Qui ci sono sia tratti liberi che aree attrezzate dotate di ombrelloni, sdraio e ristoranti.

Baia dei Colombi, Vieste

Chi è alla ricerca di una spiaggia più intima e nascosta, un gioiellino da non perdere è sicuramente la Baia dei Colombi. Qui la sabbia è morbida e dorata, mentre il mare azzurro turchese, con acque molto trasparenti. L’accesso non è semplicissimo: chi desidera raggiungerla dovrà percorrere un sentiero immerso nella macchia mediterranea partendo dalla litoranea di Peschici. La spiaggia deve il suo nome alla gigantesca Grotta dei Colombi che la protegge, rendendo questo scenario incontaminato ancora più suggestivo.

Le spiagge di Rodi Garganico

Rodi Garganico è una delle mete più conosciute grazie al suo centro storico e agli 8 chilometri di spiagge. Da non perdere è la spiaggia di Levante, riparata dal vento grazie alla presenza del porto e caratterizzata da sabbia fine dorata e acque azzurro-blu. Circondata da alberi di agrumi è il litorale di San Menaio, dove sono presenti quattro spiagge caratterizzate da un fondo sabbioso fine e color dorato chiaro e dal fondale marino poco profondo, pianeggiante e sabbioso.

Spiaggia di Rodi Garganico

Fonte: iStock

Spiaggia cittadina di Rodi Garganico
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Notizie Puglia Viaggi

Monte Sant’Angelo, la capitale della cultura di Puglia 2024

Incastonato tra il mare e la montagna, in Puglia c’è un piccolo borgo che in questi mesi sta vivendo il suo “momento speciale”: si tratta di Monte Sant’Angelo, conosciuto soprattutto per la sua bellezza incontaminata e perché ospita ben due Patrimoni UNESCO nel suo territorio. Quest’anno, rappresenta la sua regione come capitale della cultura, motivo per cui tra le sue vie e i suoi palazzi storici si terranno diversi appuntamenti importanti. Scopriamo qualcosa in più.

Monte Sant’Angelo, gli eventi culturali del 2024

Casette di calce bianca che rifulgono sotto il sole e una meravigliosa vista sul mare: il borgo di Monte Sant’Angelo, situato in provincia di Foggia, è una piccola perla del Gargano. Si trova in una zona boscosa, dove la natura è ancora incontaminata, e può vantare sia un bellissimo panorama montuoso che un facile accesso alla costa, dove sorgono alcune delle spiagge più belle dell’Adriatico. Il paesino, che conta poco più di 11mila abitanti, è stato eletto capitale della cultura in rappresentanza della Puglia per il 2024.

Per l’occasione, nei prossimi mesi qui si terranno diversi eventi importanti, tra spettacoli, musica e incontri culturali. Alcuni dei più affascinanti coinvolgono i due Patrimoni UNESCO del borgo. Il primo è il Santuario di San Michele Arcangelo, meta di pellegrinaggio che attira moltissimi visitatori ogni anno: dal 22 al 25 giugno 2024 sarà possibile partecipare ad alcuni appuntamenti dedicati al patrimonio culturale di Monte Sant’Angelo, con visite guidate e musei aperti gratuitamente. Mentre il mese prossimo sarà il turno delle faggete vetuste della Foresta Umbra: sabato 6 e domenica 7 luglio 2024 si terranno camminate nel verde, degustazioni e una splendida passeggiata in notturna.

Alla scoperta del borgo di Monte Sant’Angelo

Ma il borgo di Monte Sant’Angelo merita una visita in qualsiasi momento dell’anno, perché è un luogo davvero speciale. A partire proprio dal Santuario di San Michele Arcangelo, antico edificio di culto realizzato in epoca romano-bizantina e poi restaurato nel XIII secolo, quando assunse il suo aspetto attuale. È da qui che si può accedere alla vicina Grotta di San Michele Arcangelo, esempio di fenomeno carsico che caratterizza il territorio: è considerata una delle grotte sacre più suggestive al mondo, l’unica in Italia ad essere stata riconosciuta dal National Geographic.

L’antico centro urbano di Monte Sant’Angelo si è sviluppato proprio attorno al primo santuario e alla sua grotta, che già in antichità erano mete di pellegrinaggio conosciute in tutta Europa. Particolarmente affascinanti sono le mura duecentesche, solo in parte ancora visibili, che un tempo cingevano il centro abitato. E, tra le testimonianze difensive del paese, spicca anche il Castello di Monte Sant’Angelo, costruito attorno all’anno 830 e successivamente rimaneggiato più e più volte, sino ad assumere l’aspetto odierno.

Attorno al borgo, la natura è ancora incontaminata: il sito della Foresta Umbra, un’ampia area naturale protetta all’interno del Parco Nazionale del Gargano, ospita delle spettacolari faggete vetuste protette sotto l’egida dell’UNESCO sin dal 2017. Ma non manca, come abbiamo già visto, uno sbocco sul mare. Lo troviamo presso la Marina di Monte Sant’Angelo, un territorio pianeggiante che si affaccia sul Golfo di Manfredonia ed è caratterizzato da una rigogliosa macchia mediterranea, con vegetazione superba che accoglie anche bellissimi uliveti.

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Brindisi Notizie Puglia Viaggi

Il meraviglioso Castello Svevo di Brindisi, dove si terrà la cena di gala del G7

La Puglia, in questi giorni, è sotto gli occhi di tutto il mondo perché è proprio in questa magnifica regione italiana che si terrà il G7, ovvero un forum intergovernativo composto da Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti d’America, nazioni il cui peso politico, economico, industriale e militare è ritenuto di centrale importanza su scala globale. La data di inizio è proprio quella di oggi, ovvero il 13 giugno, e stasera i leader del mondo si ritroveranno per una cena di gala presso la città di Brindisi, e più precisamente nell’affascinante Castello Svevo.

Alla scoperta del meraviglioso Castello Svevo di Brindisi

Il Castello Svevo di Brindisi è il più importante e antico di questa affascinante città lambita da un limpido Mar Adriatico. Situato in via dei Mille 4, nel cuore della città, è chiamato anche “castello grande” o “di terra” per distinguerlo da quello aragonese.

Costruito per volere di Federico II nel 1227 come residenza fortificata, è composto da materiali derivanti dalle vecchie mura e dai monumenti cittadini che all’epoca erano in rovina.

L’imponenza e l’eleganza di cui è caratterizzato non passano di certo inosservate ai suoi visitatori, e siamo certi che anche i leader mondiali che stasera avranno l’opportunità di cenare qui rimarranno esterrefatti: si sviluppa attorno ad un cortile di forma trapezoidale ed è circondato da un’alta muraglia che a suo volta possiede un magnifico mastio con funzione di entrata e altre sei torri, due di forma circolare, tre a pianta quadrata e una pentagonale.

Nella cortina più esterna, invece, sono presenti classici torrioni circolari tardo medievali e rinascimentali, tutti muniti di artiglieria.

Si tratta di una struttura spettacolare, e dove stasera si terrà la cerimonia di inaugurazione di uno degli eventi più importanti a livello mondiale. Secondo le prime indiscrezioni, i leader del G7, i loro staff e i diplomatici saranno accolti in tre sale distinte che impreziosiscono il Castello Svevo.

Vi sveliamo una piccola curiosità: in una delle bellissime sale di questo maniero pugliese – per la precisione in quella che si trova poco dopo l’ingresso – vi è custodita una epigrafe che riporta l’iscrizione relativa all’ampliamento del Castello ad opera di Ferdinando d’Aragona.

La tradizione pugliese per la cena inaugurale

La cena inaugurale di questa sera porterà sui piatti dei leader tutta la semplicità, l’autenticità, il gusto e la tradizione pugliese. I big della Terra, compreso anche il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, delizieranno i loro palati con un menu leggero di quattro portate, piatti della cultura di Puglia e con pesce proveniente da tutta la regione (e non solo).

Stando a quanto si può leggere su Sky Tg24, il presidente di Federalberghi, Pierangelo Argentieri, ha assicurato che saranno utilizzati ingredienti coltivati esclusivamente nel “tacco d’Italia”. Il menu prevede infatti un antipasto con scorfano, pomodorini secchi ed erbe aromatiche, accompagnati da barattieri e pomodorini fiaschetto di Torre Guaceto.

Il secondo piatto, invece, è stato ideato per fare un vero e proprio un omaggio alla cucina italiana (ma assolutamente preparato con ingredienti di questa affascinante regione): tortelli ripieni di gallinella, quindi di pesce, con julienne di pesce serra affumicato.

Ma non è finita qui, perché i leader questa sera assaggeranno anche un ottimo filetto di dentice alle mandorle di Toritto e una crema di burrata di Andria con crumble di tarallo dolce e ciliegie ferrovia.

Non mancherà di certo un ottimo vino locale per accompagnare il tutto, e la possibilità di gustare un altrettanto speciale amaro Carduus di Brindisi con un buonissimo caffè Fadi.

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Basilicata Calabria Notizie Puglia Viaggi

È partito il Treno della Magna Grecia, per un viaggio autentico in Italia

L’Italia è tutta straordinaria, ma c’è una zona che potremmo definire epica, leggendaria, e che permette di fare un vero e proprio tuffo in un passato che è difficile da dimenticare. Parliamo di quel territorio anticamente definito “Magna Grecia”, che interessa diverse regioni del nostro Paese. Ed ora, dopo tanta attesa, è partito un convoglio che unisce Puglia e Calabria, passando per l’altrettanto affascinante Basilicata: benvenuti a bordo del Treno della Magna Grecia.

Come funziona il Treno della Magna Grecia

Il Treno della Magna Grecia è un interessante servizio che ha iniziato a scaldare i suoi motori il 9 giugno e che ora sarà attivo nei fine settimana fino al prossimo 29 settembre. Si tratta di un treno turistico a tutti gli effetti che corre lungo una delle linee ferroviarie più belle e pittoresche d’Italia: è quasi interamente affacciata sul limpido Mar Jonio.

I passeggeri hanno quindi l’occasione di intraprendere un mitico viaggio a bordo di automotrici diesel ALn663 di Trenitalia, uno dei rotabili ferroviari di costruzione italiana che hanno fatto la storia del trasporto locale. In sostanza, sono locomotive in cui si ha ancora la possibilità di abbassare i finestrini, per ammirare ad occhio perfettamente nudo luoghi di inestimabile bellezza naturalistica, storica, archeologica e molto altro ancora.

Il percorso di questo treno epico

Il percorso del Treno della Magna Grecia è attualmente sperimentale, ma l’obiettivo è renderlo un servizio definitivo che permetterà di collegare tre magnifiche regioni, Basilicata, Puglia e Calabria, in maniera molto più facile, piacevole ed ecosostenibile.

Il treno, che in questa fase collega Taranto e Sibari fermando nelle stazioni di Metaponto, Scanzano Jonico, Policoro e Nova Siri, consente di fare un vero e proprio viaggio tra le radici storiche di questa magnifica aerea del nostro Paese.

Fino al 29 settembre, quindi, quattro treni delle Ferrovie dello Stato viaggeranno di sabato e domenica: due da Taranto a Sibari (con partenza dalla città pugliese alle ore 9:02 e alle 16:33) e due in direzione contraria (con partenza dalla città calabrese alle 11:10 e alle 18:32) .

Le soste più belle del Treno della Magna Grecia

Come accennato, il treno collega Taranto a Sibari. Taranto è una bellissima realtà della Puglia che è nota anche con il soprannome di “Città dei due mari” per la sua posizione geografica a cavallo tra il Mar Grande e il Mar Piccolo. Affacciata sul Golfo delle Sirene, vanta una storia antichissima e tante meraviglie da scoprire che sembrano plasmarsi alle sue “due anime”: da un lato c’è la Città Vecchia, il cuore più antico, dall’altro il Borgo Nuovo, la parte più moderna della città.

Sibari, una delle più importanti città della Magna Grecia affacciata su un meraviglioso tratto di Mar Jonio che fa parte della provincia di Cosenza, è la meta ideale per chi a spiagge meravigliose vuole unire il fascino storico, grazie ad importanti siti archeologici. Straordinario, infatti, è il suo parco archeologico che protegge le tracce delle tre città che in età antica dominarono la Piana della Sibaritide: Sybaris, Thurii e Copia.

Il Treno della Magna Grecia, lungo il suo epico percorso, compie diverse fermate come, per esempio, Metaponto, perla della provincia di Matera. Una sosta da non perdere per nessuna ragione al mondo, perché rappresenta un antico ponte tra Italia e Oriente in cui sono ancora oggi impresse le immagini e i segni della grandiosità del passato. Non mancano di certo spiagge da sogno e tutti i servizi necessari per chi desidera trascorrere vacanze facendo bagni in un mare paradisiaco.