Categorie
Curiosità Puglia Viaggi viaggiare

Ostuni, dal recupero di un vecchio frantoio alla scoperta del territorio: la storia di Domus Oleorum

Ostuni, conosciuta come la “città bianca“, è un tesoro della Puglia con le sue case dipinte a calce e il suo incantevole centro storico. Nonostante la città punti moltissimo sul turismo e sulla promozione del territorio, per l’economia locale continua ad essere molto importante l’agricoltura, specialmente di ulivi e viti. Ostuni, infatti, è sinonimo di tradizione olearia, un’arte antica tramandata di generazione in generazione.

Il lavoro della famiglia Pomes

Con grandissima passione, la famiglia Pomes dal 1902 produce olio d’oliva, portando sulle tavole un olio extravergine di oliva (EVO) che rappresenta la quintessenza del territorio ostunese. L’azienda, giunta alla quarta generazione, continua a tramandare questa tradizione, producendo un olio che conserva tutte le caratteristiche organolettiche del luogo d’origine. Il legame tra olio e terra è al centro della missione della famiglia, che lavora per mantenere viva la tradizione e per offrire prodotti di qualità superiore che portano i sapori autentici della Puglia sulle tavole di tutto il mondo. Ma tutto questo non può prescindere dalla conoscenza e valorizzazione del territorio che li ha cresciuti.

La nuova vita dell’antico frantoio di famiglia

Con queste premesse e dalla volontà di unire produzione, tradizione e territorio, è nato il progetto Domus Oleorum, che ha ridato vita all’antico frantoio di famiglia, trasformandolo in un Experience Lab unico nel suo genere. Situato in un’area di 220 mq, questo spazio è stato recuperato proprio per diventare un simbolo del territorio e della sua tradizione olearia, culturale e gastronomica. Il frantoio, che risale ai primi del ‘900, è stato ristrutturato grazie ad un cantiere lungo due anni, che ha mantenuto la struttura originale e rispettato i caratteri architettonici originali.

La famiglia Pomes ha investito risorse e passione in questo progetto, con l’obiettivo di creare un luogo dove la tradizione incontra l’innovazione. Questo impegno riflette la dedizione della famiglia a preservare e promuovere la ricchezza del loro territorio. Così oggi Domus Oleorum non è solo un frantoio, ma un centro dove si svolgono attività che celebrano l’olio e la cultura del cibo pugliese.

Degustazione e corsi per scoprire una tradizione centenaria

Domus Oleorum offre una varietà di esperienze suddivise in tre aree principali, ognuna dedicata a un aspetto dell’esperienza enogastronomica pugliese.

EVO Experience

In questa area, i visitatori possono immergersi nell’arte della degustazione dell’olio EVO. Un maestro oleario guida i partecipanti nella scoperta delle differenze organolettiche tra vari tipi di olio, includendo degustazioni di tre oli monovarietali e un olio blend. Inoltre, si tengono corsi per la creazione di oli aromatizzati, offrendo un’esperienza educativa e gustativa unica.

Wine Experience

Qui è possibile degustare i migliori vini pugliesi, guidati da un sommelier. I partecipanti possono esplorare 13 diverse etichette di vini, dai bianchi ai rosati, fino ai rossi e ai vini spumanti metodo classico. Le degustazioni sono accompagnate da un aperitivo pugliese a base di prodotti locali, offrendo un viaggio sensoriale attraverso i sapori della regione​​.

Experience Lab

In questo spazio si tengono corsi di degustazione di olio e vino, laboratori di cucina pugliese, e attività di team building. Due le proposte food, con l’Apulian Food Experience, durante la quale una signora pugliese mostra come preparare i piatti della tradizione, dalle orecchiette ai panzerotti, abbinati all’olio giusto. La Food Experience, con tre differenti menù, è la proposta di degustazione per compleanni, cene di lavoro o cerimonie. La Cocktail Experience invece è tenuta da uno dei più bravi bartender di Ostuni, che insegna a preparare tre cocktail con gli olii, per capire gli abbinamenti e proporre agli ospiti un aperitivo diverso dal solito​​.

Fonte: Olio Pomes

Domus Oleorum

Ostuni, da Domus Oleorum alla scoperta del territorio

Domus Oleorum va ancora oltre e offre l’opportunità di esplorare Ostuni e i suoi dintorni attraverso tour organizzati. In collaborazione con alcuni partner sul territorio, i visitatori possono scoprire la città anche in modo atipico e autentico, per esempio a bordo di un’Ape car elettrica, un mezzo iconico e ecologico che consente di godere delle bellezze del territorio in modo sostenibile. Il tour include una visita ai principali punti di interesse della città e termina con un’esperienza enogastronomica presso Domus Oleorum.

Queste proposte combinano l’avventura con la scoperta della cultura e delle tradizioni locali, permettendo ai visitatori di vivere un’esperienza completa, immersiva nella bellezza naturale e nella ricchezza culturale di Ostuni e dei suoi dintorni​.

Domus Oleorum rappresenta un punto di incontro tra tradizione e innovazione, offrendo esperienze uniche che celebrano la cultura e la gastronomia pugliese. Con il suo impegno nella valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze, Domus Oleorum è una destinazione imperdibile per chi desidera scoprire i veri sapori e la vera essenza della Puglia.

Categorie
itinerari culturali Posti incredibili Puglia vacanza natura vacanze Viaggi

Puglia, il mistero della foresta pietrificata

C’è un segreto prezioso che si nasconde nel mare pugliese, una foresta che sembra uscita dalla fantasia per trasformarsi in realtà. Siamo a Torre Ovo e guardiamo la meraviglia del mare pugliese, ci troviamo vicini alla frazione di Campomarino del comune di Maruggio, dove la meraviglia non solo la si può osservare sopra la superficie dell’acqua, ma anche sotto, dove si nasconde una foresta pietrificata, dall’aspetto suggestivo e misterioso.

Un luogo in cui la bellezza della natura circostante si mescola alla storia, che emerge tra reperti di epoche del passato che si intrecciano tra loro, ma anche alle meraviglie che si nascondono a poco profondità sotto il livello dell’acqua e che vale la pena scoprire programmando una vacanza in questo luogo dalla bellezza impareggiabile che si trova nel Sud Italia: il mistero della foresta pietrificata in Puglia, tutta da scoprire.

La foresta pietrificata in Puglia, dove si trova

Ci troviamo in un territorio che si trova tra Campomarino di Maruggio e Torricella, un posto di confine e di impareggiabile bellezza, che si affaccia sul Mar Ionio. Uno scenario affascinante, in cui la natura e i reperti del passato diventano gioielli da scoprire. Nella zona, ad esempio, si trovano le suggestive Dune di Campomarino che si estendono per 41 ettari e con un’altezza che arriva fino ai 12 metri.

Campomarino di Maruggio, il parco dunale lì vicino la Torre Ovo

Fonte: iStock

Campomarino di Maruggio, il parco dunale lì vicino la Torre Ovo: nello stesso mare la foresta pietrificata

Poco distante da qui, ma nello stesso mare, a Torre Ovo, nell’acqua che si estende verso l’orizzonte, si cela un segreto magnifico. Una foresta pietrificata sotto il mare, tra i cinque e i sette metri di profondità, nella baia su cui si affaccia la torre di guardia. A osservare nelle profondità marine si scorgono rocce calcaree le cui forme sembrano ricreare quelle dei tronchi degli alberi. L’estensione di questa prateria pietrificata, conosciuta anche come foresta fossile, è di circa 800 metri.

Ma come ha potuto crearsi una simile bellezza? Una cosa è certa, quella sul fondale non è una vera foresta, ma è il rusltato della “mano della natura” che ha creato qualcosa di straordinario.

Il mistero della foresta pietrificata

Una risposta certa su come si è formato questo tesoro sottomarino non c’è, ma è certo che il mare lo custodisca ormai da tantissimi anni. La foresta pietrificata, infatti, oltre a essere rara pare poter essere stata realizzata dai gasteropodi durante il Pleistocene, scavando le proprie tane.

Un’intervista su Telerama riporta il fatto che si tratta di sedimenti che hanno formato “il calco di una tana”, che potrebbe essere stata realizzata da un crostaceo di grandissime dimensioni.: una volta che il buco è rimasto vuoto, questo potrebbe essersi riempito di sedimenti. Poi l’erosione avrebbe lasciato questi sedimenti, eliminando il “calco”. Oppure potrebbe essere il risultato del lavoro e delle tane di conchiglie bivalvi o gasteropodi che vivevano sul fondo del mare.

Quello che è certo è che la foresta pietrificata nasce da un lavoro che è durato migliaia di anni, che ha dato vita a uno spettacolo unico al mondo e che è visibile non solo per i sub esperti, ma anche per chi ha voglia di fare una piccola esplorazione sottomarina.

Cosa vedere nei dintorni della foresta pietrificata

La Puglia è uno scrigno di tesori di incomparabile bellezza e Torre Ovo è uno di quelli. In una gita alla scoperta della foresta pietrificata deve essere inserita anche questa costruzione datata 1473, realizzata per difendere questo luogo dagli attacchi dei Saraceni. Edificio affascinante, si affaccia a picco sul mare da un’altezza di 15 metri.

E poi, oltre alle Dune di Campomarino, si può ammirare il piccolo comune di Maruggio (di cui Campomarino è la frazione sul mare): un borgo medievale salentino, con il suo bellissimo centro storico, le architetture religiose, le costruzioni militari (Torre Ovo), i suoi palazzi e gli edifici rurali.  Senza dimenticare i suoi prodotti tipici che sono un’esplosione di gusto e sapori.

Maruggio, borgo vicino a quel mare dove c'è la foresta pietrificata in Puglia

Fonte: iStock

Maruggio, comune vicino al mare dove c’è la foresta pietrificata in Puglia
Categorie
Cammini Notizie Puglia turismo enogastronomico vacanza natura Viaggi viaggiare vini

La Via Jonica-Land for All, il nuovo itinerario di 215 km tra mare e natura

C’è chi visita i luoghi di fretta, scatta una foto e passa alla prossima destinazione e chi, invece, sceglie di andare piano e di esplorare il territorio con maggiore consapevolezza. È anche a questa seconda categoria di viaggiatori che viene dedicato il nuovo progetto di promozione turistica della Puglia “La Via Jonica-Land for All”, parte di uno dei sette programmi di rete per il turismo accessibile finanziati attraverso il Progetto C.Os.T.A. (Comunità Ospitali per il Turismo Accessibile).

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di creare il primo cammino interamente accessibile d’Italia, permettendo a chiunque di intraprendere i 215 chilometri tra il blu del mare e il verde di vigneti, uliveti, zone umide e macchia mediterranea. A capo del progetto c’è Naturalmente a Sud Aps che, insieme a una rete composta da enti, imprese e associazioni, si impegnerà per promuovere un’idea di vacanze in Puglia senza barriere.

Vacanze accessibili in Puglia con il progetto C.Os.T.A.

Il progetto C.Os.T.A. “La Via Jonica-Land for All” nasce da un desiderio condiviso sia dalla Regione che dai Comuni e dalle attività turistiche e del terzo settore: rendere la Puglia un territorio sempre più accogliente e inclusivo, dove i pugliesi e i turisti possano godere pienamente del mare, dei borghi e dei paesaggi in tutte le stagioni.

Come ha affermato Gianfranco Lopane, Assessore al Turismo Regione Puglia: “La rete non riguarda solo l’accessibilità fisica dei luoghi, privi di barriere architettoniche, ma soprattutto la loro integrazione con il territorio e il tessuto sociale. Le iniziative che abbiamo finanziato con l’avviso C.O.s.T.A., per un valore complessivo di oltre 1,3 milioni di euro, consentiranno di realizzare e qualificare servizi di ospitalità: dall’acquisto di materiali e strumenti tecnologici per l’escursionismo alla creazione di pacchetti turistici ad hoc, con il coinvolgimento diretto delle persone con disabilità in tirocini di inclusione lavorativa”.

Luca Scandale, Direttore generale di Pugliapromozione, ha dichiarato invece: “Turismo accessibile a tutti e per 365 giorni l’anno, questi sono i traguardi che ci proponiamo di raggiungere attraverso il progetto C.Os.T.A. Per chi sceglie la Puglia per le vacanze, e viaggia con persone con disabilità, sarà utile sapere prima di venire qui l’accessibilità degli attrattori. È un lavoro impegnativo di mappatura che metteremo in cantiere”.

Il cammino della Via Jonica

L’iniziativa vede protagonisti i comuni di Taranto, Manduria, Lizzano, Pulsano, Crispiano, Laterza e Ginosa, che insieme compongono la parte ionica del Cammino Materano, riconosciuto come Best Practice Europea nel Progetto Green Pilgrimage. “La Via Jonica-Land for All” rispetta appieno la tradizione storica e culturale del territorio che, da sempre, è incline ad accogliere, ospitare e fare delle differenze un valore di crescita. In generale, la Via Jonica rappresenta il prolungamento lungo il Golfo di Taranto del Cammino Materano lungo 215 chilometri.

Si tratta di una zona d’Italia splendida perché custodisce insieme bellezze paesaggistiche, storiche e archeologiche, da scoprire rigorosamente a passo lento. Il cammino parte da Taranto, la città dei due mari, e arriva a Leuca, la finis terrae d’Italia, luogo sacro della civiltà europea e mediterranea perché considerato come punto d’incontro di popoli e culture, oltre che dei pellegrini diretti a Roma o in Terra Santa.

Categorie
Lazio location serie tv Luoghi da film Puglia Viaggi

La Valdichiana e le altre location del “Pinocchio” di Garrone e Benigni

Ambientazioni fiabesche che sembrano uscire direttamente da un libro di favole e paesaggi che potrebbero appartenere ad altri mondi: sono quelli messi in scena nel film Pinocchio di Matteo Garrone del 2019, in cui Roberto Benigni ha recitato nei panni di Geppetto. In realtà questi luoghi, che tutti noi abbiamo potuto ammirare sullo sfondo dell’opera cinematografica del regista de Il racconto dei racconti, sono tutti veri e autentici.

Partiamo per un viaggio tra le location da sogno di Pinocchio, che si snodano in 3 diverse regioni italiane: partiamo dalla Valdichiana toscana per spostarci alla ricerca dei paesaggi scelti per le riprese tra la Puglia e il Lazio.

Ambientazioni di Pinocchio tra le meraviglie d’Italia

Uscito al cinema il 19 dicembre 2019, il film Pinocchio di Garrone, tratto dal romanzo “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino” di Carlo Collodi, ha conquistato subito il pubblico e la critica. Basti pensare che ha ricevuto ben 15 candidature ai David di Donatello 2020, vincendo in cinque categorie: Miglior scenografo, Miglior truccatore, Miglior costumista, Miglior acconciatore e Migliori effetti speciali visivi. Inoltre, ha ottenuto 2 candidature agli Oscar 2021 nelle categorie Migliori costumi e Miglior trucco.

Ma un premio speciale dovrebbero riceverlo anche le location da favola, tutte italiane, che hanno fatto da sfondo alle scene della pellicola amata da grandi e piccini. I luoghi scelti per le riprese si trovano in tre splendide regioni del Bel Paese: Toscana, Lazio e Puglia. Vediamoli tutti, partendo dalla regione che è anche patria natìa dell’attore Roberto Benigni, ovvero la Toscana.

Location di Pinocchio in Toscana: la Valdichiana

Partiamo dai paesaggi toscani, e in particolare dalla Val di Chiana (o Valdichiana) senese, tra Siena e Arezzo, vicina al lago Trasimeno e alle aree lacustri di Montepulciano e Chiusi.

È nella frazione del borghetto medievale de La Fratta, nel comune di Sinalunga, che è stato ricreato il villaggio di Geppetto (interpretato da Roberto Benigni): l’ambientazione, in particolare, è tra le mura della storica Tenuta La Fratta, una delle più belle e antiche dimore della Toscana, sopravvissuta al passare dei secoli, giungendo a noi in condizioni splendide. Il primo documento nel quale viene citata risale al 1208, il che non fa che attestare il valore storico di una struttura che sorge su quella che un tempo era una delle più importanti strade dell’antica Roma, la via consolare Cassia. Ancora oggi la tenuta mantiene una fattoria, una villa e un pascolo per il bestiame.

Sinalunga, splendido borgo in Toscana

Fonte: iStock

Sinalunga, in Toscana

Garrone a sfruttato a proprio vantaggio le bellezze senza tempo dei luoghi che circondano la Fratta, sita al centro di un territorio ricco di cultura e pregno di storia. Il paesaggio è particolarmente vario, proponendo così numerose tipologie di setting, dalle aree lacustri dei laghi Trasimeno, di Montepulciano e di Chiusi, fino a quella pianeggiante della Valdichiana e della Val d’Orcia. A ciò si unisce una dorsale collinare, proprio tra le due vallate principali, con il Monte Cetona e il Monte Amiata a dominare il tutto dall’alto.

La scelta dell’area della Val di Chiana ha anche una motivazione metanarrativa: proprio qui è nato Benigni, che nel castello di Gargonza ha scritto, con lo sceneggiatore Cerami, il suo film Pinocchio, quello uscito nel 2002 e nel quale ha interpretato il celebre burattino.

Le location di Pinocchio tra Puglia e Lazio

Per raggiungere le altre meravigliose location del film di Garrone ci spostiamo in Puglia, dove il Parco nazionale dall’Alta Murgia ha offerto splendidi scenari per le riprese: tra le ambientazioni vediamo le verdi distese naturali intervallate da rocce dei borghi di Altamura e Gravina di Puglia, in cui è stata girata probabilmente la scena dell’impiccagione.

A Gravina di Puglia, in particolare, viene ripreso il viadotto con ampie arcate che collega le sponde del torrente Gravina, mentre ad Altamura è stata ricreata la casa della Fata Turchina da adulta all’interno di alcune splendide masserie fortificate presenti in questo territorio. Parliamo della Masseria Jesce per gli esterni, con la sua cripta dedicata a San Michele Arcangelo e affreschi mariani, e della Masseria Patrone per le riprese interne, con i suoi pavimenti finemente decorati, i letti a baldacchino e i ricchi tendaggi.

Altamura, location di "Pinocchio" in Puglia

Fonte: iStock

Altamura, in Puglia

E il Paese dei Balocchi? Il luogo in cui i bambini poco volenterosi vengono trasformati in asinelli è stato ambientato in un’altra masseria che sorge tra Ostuni e Fasano. Nei dintorni invece, tra le campagne che circondano la “Città Bianca” va in scena l’incontro tra il Gatto e la Volpe, interpretati da Massimo Ceccherini e Rocco Papaleo.

Ci si sposta direttamente sul mare per raggiungere anche la location scelta per la scena del Pescecane: è il paesaggio di Polignano a Mare, a 20 minuti da Ostuni, a incantare con le sue alte falesie con rocce frastagliate e le grotte che si alternano alle calette dalla sabbia fine e candida bagnata da un mare cristallino.

Polignano a Mare, location di "Pinocchio" in Puglia

Fonte: iStock

Polignano a Mare, in Puglia

Nella cittadina di Noicattaro, in provincia di Bari, è stato ricreato invece il teatro di Mangiafuoco (interpretato da Gigi Proietti): qui si trova il Teatro più piccolo d’Europa, nel cuore nel centro cittadino caratterizzato da una particolare forma a cuore. Con soli 50 posti a sedere, la struttura risalente al 1800 era anticamente un frantoio ipogeo poi trasformato in abitazione per sfollati e deposito e, infine, come cinema e teatro (oggi gestito dai FAI).

Viaggiando fino in Lazio, Garrone ha scelto la meravigliosa Villa Catena, più volte presente nelle scene del film e nel finale: si trova a Poli, vicino a Roma, ed è famosa per essere testimonianza dell’amore di Dino De Laurentiis, che la acquistò nel dopoguerra, per Silvana Mangano. La villa cinquecentesca, nei suoi anni d’oro, ha ospitato molte celebrità hollywoodiane e star internazionali.

Categorie
Notizie Puglia Viaggi

Il Parco dell’Alta Murgia diventa Geoparco Unesco

Grande traguardo per la Puglia che vede finalmente arrivato il riconoscimento Geoparco UNESCO per il Parco dell’Alta Murgia. Questo conferma l’inestimabile valore geologico, naturale e culturale del territorio facente parte delle province di Bari e di Barletta-Andria-Trani che ospita borghi, parchi archeologici, boschi, miniere, musei e castelli. È così che l’Alta Murgia entra a far parte di una lista che conta 213 Geoparchi situati in 48 paesi, diventando il 12esimo riconosciuto in Italia.

Il presidente del parco, Francesco Tarantini, ha dichiarato: “Questo titolo premia l’impegno nella valorizzazione del territorio, ma soprattutto rappresenta un’opportunità per stimolare la crescita delle comunità locali attraverso le iniziative future che andremo a realizzare. Il nostro territorio ha ora una vetrina internazionale che ci permetterà di promuovere le nostre eccellenze in tutto il mondo. Con questo riconoscimento, l’Alta Murgia si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, puntando a progetti di conservazione, educazione e valorizzazione che porteranno beneficio al nostro territorio”.

Cosa sono i Geoparchi UNESCO

I Geoparchi UNESCO vengono riconosciuti tali quando possiedono un patrimonio geologico importante in termini di qualità scientifica, rarità, rilevanza estetica o valore educativo. Seppur la maggior parte dei siti presenti all’interno del territorio considerato Geoparco devono appartenere al patrimonio geologico, il loro interesse può essere esteso anche agli ambiti archeologici, naturalistici, storici o culturali. Oltre a questi fattori, è importante che il territorio possieda confini ben definiti e che questi siano gestiti attraverso misure di protezione efficienti e sostenibili.

Per esempio, all’interno di un Geoparco, non è permessa la distruzione o la vendita di reperti geologici e l’intera area deve necessariamente essere amministrata da strutture ben definite, capaci di rinforzare la protezione, la valorizzazione e le politiche di sviluppo sostenibile all’interno del proprio territorio. L’Alta Murgia ha dimostrato di possedere tutti questi requisiti, ricevendo finalmente l’atteso riconoscimento il 9 settembre 2024 deciso dal Consiglio Mondiale dei Geoparchi UNESCO riunitosi in questi giorni in Vietnam.

Il Parco dell’Alta Murgia

Il meraviglioso Parco dell’Alta Murgia si trova nella Puglia centrale, tra le provincie di Bari e di Barletta-Andria-Trani, non distante dal confine con la Basilicata, e si estende su una superficie di 68.077 ettari. Le possibilità per scoprirlo sono tantissime: è possibile percorrere sentieri di trekking, da quelli più turistici ai percorsi destinati ai più esperti; chi ha la bici può esplorare il territorio seguendo le diverse piste ciclabili; oppure è possibile esplorarlo attraverso gli itinerari guidati organizzati all’interno di aree specifiche del parco.

Fanno parte del parco anche diversi borghi come Altamura, famoso per i suoi prodotti gastronomici, in primis il pane, e per i resti dell’uomo di Neanderthal ritrovati all’interno della grotta di Lamalunga. Altri borghi da visitare sono sicuramente Andria, famoso per ospitare nel suo territorio il Castel del Monte, dichiarato Patrimonio UNESCO, e Gravina in Puglia, dove ha sede l’ente del Parco.

Dal punto di vista geologico, il Parco dell’Alta Murgia ospita, tra le altre cose, la cava di bauxite: questa si caratterizza per le particolari sfumature rosse dovute alla presenza di bauxite, che offrono ai visitatori uno scenario unico che ricorda i paesaggi del Grand Canyon degli Stati Uniti. Inoltre, nel 1999, in una cava situata in località Pontrelli, sono state rinvenute circa 30.000 orme di dinosauri appartenenti ad almeno 5 specie diverse. Questa incredibile concentrazione di tracce ne fa il giacimento più ricco del mondo.

Dolina Alta Murgia

Fonte: iStock

La dolina chiamata Pulo nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia
Categorie
attrazioni turistiche italiane e internazionali Brindisi Idee di Viaggio itinerari culturali Puglia Viaggi viaggiare

Cosa fare a Brindisi in un giorno

Brindisi viene considerata da molti soprattutto come un luogo da cui partire per destinazioni più famose e invitanti, dalla Grecia all’Albania. Un aspetto che non stupisce se si pensa che, da sempre, la sua storia è fortemente legata al suo porto: per motivi bellici o commerciali, questo angolo di Puglia ha rappresentato un crocevia importante per l’incontro di culture e genti diverse plasmando l’identità stessa della città. Accoglienza è infatti una delle parole in grado di descrivere l’atmosfera che si respira tra le sue strade, non prive di difficoltà.

Molti viaggiatori la scoprono solo di passaggio perché i problemi di cui soffre sono evidenti, ma l’impegno dei suoi cittadini e di coloro che vogliono vederla rifiorire è altrettanto presente. In questo articolo vogliamo aiutarvi a conoscere le sue bellezze suggerendovi cosa fare e cosa vedere a Brindisi anche se avete un solo giorno a disposizione. Fidatevi, ne vale la pena.

Cosa vedere a Brindisi

La città di Brindisi ha saputo creare negli anni un

micromondo dal paesaggio vivace e culturalmente attivo fortemente legato alla sua storia millenaria. Un passato che possiamo approfondire visitando i luoghi di interesse più importanti come Piazza Duomo, la Chiesa di San Giovanni al Sepolcro o le Colonne Romane, monumento simbolo della città.

Piazza Duomo, cuore del centro storico

Questo è uno dei luoghi più belli di tutta la città: su Piazza Duomo, infatti, si affacciano alcune delle migliori bellezze architettoniche di Brindisi come la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Portico dei Cavalieri Templari o il Museo Archeologico, tutti edifici realizzati in stile romanico-medievale. Una piazza ampia e luminosa, ma non l’unica presente in città. Se ne contano ben 13 che, nel tempo, hanno rivestito un proprio ruolo nella vita sociale e quotidiana dei suoi abitanti.

Da Piazza Vittoria, in passato luogo d’incontro della plebe, a Piazza del Sedile, al contrario quella vissuta soprattutto dai nobili, fino a Piazza Cairoli, situata lungo Corso Umberto I, che agli inizi del ‘900 rappresentava il place to be con caffè concerto, cinema e teatri. Durante la vostra giornata a Brindisi perdetevi tra le stradine tortuose e labirintiche del centro storico per scoprirle passo dopo passo.

Cattedrale Brindisi

Fonte: iStock

Cattedrale nel centro storico di Brindisi

Castello Svevo e Castello Aragonese

Imponente ed elegante, il Castello Svevo conquista lo sguardo di tutti i viaggiatori in visita a Brindisi. Situato in Via dei Mille 4, proprio nel cuore della città, è chiamato anche “castello grande” o “di terra” per distinguerlo da quello aragonese “sul mare”. Fu costruito per volere di Federico II nel 1227 come residenza fortificata ed è composto da materiali derivanti dalle vecchie mura e dai monumenti cittadini che all’epoca cadevano in rovina.

Il Castello Aragonese invece, da ammirare al tramonto quando le sue mura assumono un colore rosato, fu commissionato da Ferdinando d’Aragona, come lascia intendere il nome stesso della costruzione. Situato sull’isolotto di Sant’Andrea, può essere visitato previa prenotazione e con guida.

Lungomare Regina Margherita

Se il centro storico racconta il passato, il Lungomare Regina Margherita accoglie un presente vivace dove residenti e turisti trascorrono il tempo passeggiando, mangiando un gelato o godendosi un rilassante aperitivo estivo. Simbolo della città, la sua pianificazione urbana è stata curata con attenzione per offrire un luogo di incontro accogliente e piacevole. Da qui potete raggiungere la Scalinata Virgilio, intitolata a Publio Virgilio Marone, in cima alla quale si trova la Colonna Romana situata nel punto in cui la Via Appia raggiungeva il mare.

Monumento al Marinaio d’Italia

Risalente al periodo fascista, questo monumento è stato costruito come un timone con una grande torre in cemento armato rivestito. Essendo situato su una sponda diversa dal lungomare, per raggiungerlo dovrete salire su una barca che vi porterà in poco tempo a quello che viene chiamato come il villaggio di pescatori. Consigliamo di prendere l’ascensore e di salire in cima al monumento per godervi una vista panoramica sulla città.

Lungomare Brindisi

Fonte: iStock

Il lungomare di Brindisi

Dove andare al mare a Brindisi

Se capitate in questa città della Puglia in estate, vi starete sicuramente domandando dove andare al mare perché in questi mesi, si sa, il caldo ci attira naturalmente verso le acque meravigliose di questa parte di costa e l’unica cosa che desideriamo è tuffarci al loro interno.

Sul litorale di Brindisi troverete riserve naturali e spiagge bianche come Torre Santa Sabina, distante solo un paio di chilometri dal centro. Se invece avete più giorni a disposizione, non perdetevi Ostuni e le sue spiagge, perfette soprattutto per chi viaggia con bambini. Nei suoi 17 chilometri di costa si alternano grandi spiagge di sabbia, piccole calette o scogli più selvaggi, sempre bagnati da un mare pulito, limpido e dai colori mozzafiato.

Cosa mangiare a Brindisi

Una giornata a Brindisi non può concludersi senza aver provato alcuni dei suoi piatti tipici. A regnare è soprattutto il pesce, dove consigliamo di assaporare il gusto unico delle cozze gratinate, il polpo alla pignata (stufato di polpo) o una squisita grigliata o frittura di pesce fresco. Non mancano ricette a base di pasta fresca offerta in formati diversi, dalle orecchiette alle fettuccine lisce o arricciate. Agli amanti dei dolci, infine, consigliamo di provare la cupeta (torrone di mandorle tostate), dolcetti ricoperti di cioccolato (mustuazzeli) o ripieni di marmellata di amarene (biscotto cegliese).

Categorie
Idee di Viaggio litorali mare Puglia Salento vacanze Viaggi

Spiaggia di Torre Chianca, una delle località balneari più apprezzate del Salento

A pochi chilometri da Lecce, la splendida Firenze del Sud, si svela Porto Cesareo, gemma sulla costa salentina che incanta chiunque sogni una vacanza al mare da favola e che, tra le grandiose meraviglie, vanta Torre Chianca, rinomata meta balneare dal litorale basso e ampio, con dune di sabbia bianchissima e folta vegetazione mediterranea, profumata da erbe aromatiche. Le acque cristalline, prive di scogli, rendono la zona perfetta per le famiglie, grazie ai fondali dolcemente digradanti che sfiorano affascinanti secche naturali.

La torre cinquecentesca, simbolo indiscusso

L’incantevole spiaggia di Torre Chianca offre un perfetto connubio tra fascino storico e bellezza naturalistica e prende il nome dall’omonima torre in pietra leccese che, anche oggi, svetta fiera in un contesto idilliaco.

La sua storia risale al XVI secolo, quando fu edificata per volere di Carlo V con lo scopo di proteggere il litorale dalle frequenti incursioni dei pirati saraceni: a pianta quadrata, si sviluppa su una base di 15,60 metri e raggiunge un’altezza di 18 metri. Progettata per comunicare con le torri vicine, Torre Cesarea e Torre di San Tommaso, presenta due livelli interni, ciascuno alto 8 metri, separati da una cornice decorativa e coronati da un doppio cordolo.

Un dettaglio interessante è poi l’assenza di scale esterne, retaggio della funzione difensiva, mentre la sua storia più recente riporta alla Seconda Guerra Mondiale, quando divenne una base militare italiana. Durante l’armistizio, la torre fu presa di mira dai piloti tedeschi che sganciavano bombe di cemento, lasciando segni ancora visibili sulle pareti.

L’architettura di Torre Chianca si fonde in armonia con il paesaggio mediterraneo che la abbraccia. Percorrendo il sentiero che la raggiunge, ci si ritrova avvolti nella sua atmosfera solenne e si gode di un panorama mozzafiato sulla costa, dove storia e natura si incontrano.

La spiaggia, perla nascosta di Porto Cesareo

Vero e proprio angolo di paradiso salentino dai fondali bassi e sicuri, la spiaggia si estende per circa 500 metri di candida sabbia finissima, lambita da acque pulite che riflettono i colori intensi della macchia mediterranea.

Il litorale, pur mantenendo un’armonia visiva unica, è intervallato da tratti rocciosi ai due lati, che aggiungono un tocco di varietà alla distesa sabbiosa che riprende, a destra, con la suggestiva Spiaggia delle Dune e, a sinistra, con la torre e un canale naturale che collega il mare al Bacino di Torre Chianca.

Il mare, dalle trasparenze straordinarie, si colora con giochi di luce che, grazie alla rifrazione, dipingono sfumature dal verde smeraldo al turchese, creando un effetto che fa sognare, soprattutto durante le giornate di scirocco quando le acque sono calme. Sulla spiaggia si alternano lidi attrezzati, ideali per chi cerca il massimo comfort e relax senza preoccupazioni, e ampie zone libere, ottime per chi preferisce una giornata all’insegna della semplicità, con solo un asciugamano e un ombrellone per godere della bellezza incontaminata di questo magnifico tratto di costa.

Cosa fare a Torre Chianca: tra snorkeling ed escursioni

Grazie alle acque limpide e alla vivace biodiversità marina, Torre Chianca è un must per gli appassionati di snorkeling. Basta indossare maschera e pinne per immergersi in un mondo subacqueo eccezionale, dove incontrare pesci colorati, piante marine e persino tartarughe. Lo snorkeling qui non è soltanto un’avventura per i più esperti, ma un’esperienza memorabile per tutta la famiglia, che trasforma una semplice nuotata in un viaggio sorprendente nel cuore del mare.

Ma Torre Chianca non si limita alle meraviglie subacquee. Per chi desidera allontanarsi dal litorale e vivere appieno la natura, il Parco Naturale Regionale “Palude del Conte e Duna Costiera” dona una varietà di sentieri per esplorare angoli nascosti e osservare la fauna locale mentre, per chi preferisce l’acqua, le escursioni in barca rappresentano un’opportunità unica per scorgere la costa da un punto di vista differente e giungere in luoghi eccezionali come l’Isola dei Conigli e l’Isola di Sant’Andrea, dal fascino selvaggio.

Categorie
carnevale eventi mete storiche Notizie Puglia Viaggi

La bellissima Putignano, in Puglia, diventa ufficialmente Città

Putignano è un vero e proprio incanto situato nella Murgia della città metropolitana di Bari, in Puglia. Noto per l’antico Carnevale, per le aziende manifatturiere tessili e per le grotte carsiche, offre un centro storico circondato da una strada principale della città moderna, ma anche una serie di viuzze strette che si affacciano su piazze minuscole o più grandi, come nel caso della bellissima piazza Plebiscito, cuore del paese. Ed ora, questa suggestiva località posta su tre colli a 375 metri sul livello del mare, vanta qualcosa in più: il titolo onorifico di Città.

Il titolo onorifico di Città di Putignano

Come riporta la Gazzetta del Mezzogiorno, Michele Vinella, sindaco di Putignano, ha annunciato che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito a Putignano, il 27 giugno scorso, il titolo onorifico di Città.

Attualmente sono circa 80 i comuni pugliesi che hanno raggiunto tale rango, e la “città” più antica di tutte è Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia, sito patrimonio Unesco che vanta questo riconoscimento dal 1401.

Perché Putignano è ora una Città

Sono diversi i motivi per cui ora Putignano può vantare il titolo di Città. Uno su tutti è sicuramente il suo Carnevale, la cui nascita risale al 1394, quando le scorrerie saracene sulle coste della Puglia imposero di spostare le reliquie del protomartire S. Stefano da Monopoli verso l’entroterra, per poterle difendere più facilmente.

Ma non è di certo l’unica ragione, perché nella relazione del Ministero dell’Interno è evidenziata anche la storia del territorio, dimostrata dalla rilevanza economica di Putignano già nel X secolo d.C. e dalla presenza dei Cavalieri di Malta nel 1317.

Poi ancora per gli innumerevoli monumenti, come la Chiesa di Santa Maria La Greca che al suo interno ospita un’icona bizantina e le reliquie del Primo Martire, Santo Stefano, eletto protettore della città nel 1646; la Basilica dedicata a San Pietro, che custodisce una Cappella della Natività con un bellissimo presepe in pietra policromata; il Convento dei Domenicani con la Chiesa di San Domenico, santuario a pianta rettangolare che pullula di meravigliosi stucchi e bassorilievi.

Non mancano poi luoghi di interesse, tra cui il Museo Civico Principe Guglielmo Romanazzi Carducci dove spiccano la raccolta d’armi e il “Salone Giallo”, all’epoca luogo di mondanità, conversazioni e serate di ballo; il Teatro Comunale Giovanni Laterza, recentemente ristrutturato, elegante ed accogliente; la Biblioteca Comunale, all’interno della quale sono conservati oltre 70.000 volumi.

Assolutamente degne di nota sono anche le grotte, tra cui la Grotta del Trullo che sorge a circa 1 km dal centro storico e che è una delle grotte carsiche più suggestive di tutta la Puglia, e la Grotta di San Michele Arcangelo, con l’affascinante chiesa sotterranea.

Infine, le personalità illustri legate a Putignano, tra cui lo scultore Stefano da Putignano, la nobildonna e benefattrice Francesca Antoniano, il fondatore della casa editrice Edizioni Laterza Giovanni Laterza, il Principe Romanazzi Carducci e Cesare Contegiacomo, primo imprenditore di Putignano.

Insomma, il bellissimo paese di Putignano è ora una Città e di certo questo è un titolo onorifico che gli calza particolarmente a pennello.

Categorie
Idee di Viaggio mete storiche Puglia Salento tradizioni Viaggi

Destinazione Martano, perla del Salento

Martano è un’incantevole cittadina situata in Puglia, nella provincia di Lecce. È il comune più popoloso della Grecia Salentina, un’isola etnico-linguistica in cui si parla ancora una lingua antica, di origine greca: il grico. Il centro storico di Martano veniva chiamato “Isola Terra”, e richiama la “chora” bizantina. Conosciuta anche per la sua bellezza paesaggistica, Martano unisce natura incontaminata e tradizioni centenarie, è la destinazione ideale per chi desidera esplorare la penisola salentina.

Le bellezze di Martano

Il borgo conserva un patrimonio storico significativo, offrendo ai visitatori un viaggio nel tempo tra edifici e monumenti antichi. Per non farsi mancare nulla, il meraviglioso contesto naturale invita a piacevoli escursioni, degustazioni di vino e corsi di cucina.

vista della Chiesa Santi Medici di Martano

Fonte: Comune di Martano

Chiesa Santi Medici di Martano

Il Comune di Martano è ben collegato con le altre città storiche, fra cui Lecce, Otranto e Gallipoli. Dista pochi chilometri da località balneari come Torre dell’Orso, Torre Sant’Andrea e Alimini; diventando la base perfetta per esplorare la costa adriatica e fare lunghe passeggiate.

Il centro storico di Martano è ricco di palazzi e chiese:

  • Chiesa Matrice (dedicata a Maria S.S. Assunta in Cielo, festeggiata il 15 agosto)
  • Cappella della Madonna del Carmine (XVIII sec.)
  • Cappella dell’Immacolata Concezione di Maria (XVII sec.)
  • Castello Aragonese ora Palazzo Baronale (XV sec.)
  • Monastero di Santa Maria della Consolazione (risalente al 1685, è rinomato per liquori e infusi)
  • Casale di Apigliano (insediamento rurale medievale che ospita la Chiesa di Santa Maria di Apigliano, conosciuta come San Lorenzo, “A’ Lavrenti” in grico)

Grazie alle sue bellezze naturali, Martano è la meta perfetta per tutti i turisti che amano l’esplorazione, la natura e l’attività fisica; in particolare, le lunghe camminate e il trekking.

Il Comune di Martano permette ai viaggiatori una visita che arricchisce l’anima e il corpo; un tuffo nella cultura e nella natura di luoghi incantati, ricchi di storia.

Categorie
Consigli parchi naturali Puglia Salento spiagge vacanza natura vacanze Viaggi

Come arrivare all’Isola dei Conigli a Porto Cesareo

Porto Cesareo si trova nello splendido territorio salentino, in Puglia, ed è una delle città balneari non solo più belle del sud Italia, ma di tutto il Paese. È caratterizzata da acque magiche e cristalline, spiagge sabbiose e da isole incantevoli che circondano la cittadina, uniche ed incantevoli.

Porto Cesareo è la destinazione perfetta per chi è alla ricerca di una vacanza rigenerante in Italia e da dove è possibile anche raggiungere l’Isola dei Conigli. Prima di scoprire come arrivarci, è importante anche sapere perché quest’isola è considerata una meta così speciale. Infatti, questa destinazione così ricercata è una riserva naturale protetta con sabbia bianca, una ricca vegetazione tipica mediterranea e numerosi conigli selvatici che la abitano e che le hanno dato il nome.

Le acque che bagnano queste spiagge sono incredibilmente limpide, che rappresentano il luogo perfetto per attività in acqua, come, ad esempio, snorkeling o una semplice nuotata in questa oasi di pace e tranquillità del territorio salentino.

Come arrivare all’Isola dei Conigli

Una volta arrivati a Porto Cesareo, è possibile raggiungere l’Isola dei Conigli in diversi modi. Le principali opzioni per raggiungere questa fantastica isola sono:

  • Escursioni organizzate
    Una delle opzioni più semplici e comode per arrivare all’Isola dei Conigli è prenotare e partecipare ad un’escursione organizzata. Sono presenti, infatti, numerose attività locali che offrono questo tipo di tour e che includono il trasporto, andata e ritorno, per visitare la riserva naturale, accompagnati anche da guide esperte. Queste escursioni, inoltre, possono includere anche diverse attività, come snorkeling nelle acque del Salento oppure una visita alle vicine grotte marine.
  • Taxi Boat
    Altra opzione per raggiungere l’Isola dei Conigli comodamente è il taxi boat, ovvero una piccola imbarcazione che, attraverso servizi rapidi e frequenti, riesce a coprire questa tratta più volte al giorno, soprattutto durante la stagione turistica, quando c’è una corsa ogni 30 minuti. Il vantaggio di questo mezzo è dato dalla sua flessibilità: si possono scegliere diversi orari di partenza e ritorna, in base alle proprie necessità.
  • Noleggio imbarcazioni private
    Per chi è in grado di guidare un’imbarcazione oppure vuole affidarsi ad uno skipper, inoltre, è possibile esplorare autonomamente l’isola affittando un’imbarcazione privata. Noleggiare una barca per raggiungere l’Isola dei Conigli dà la possibilità di vivere con il proprio ritmo questa riserva naturale.
  • Nuotare fino all’isola
    Un’altra opzione, forse la più coraggiosa e meno convenzionale, è quella di raggiungere l’Isola dei Conigli direttamente a nuoto. Questa piccola oasi naturale, infatti, dista circa novecento metri dalle splendide e fantastiche spiagge di Porto Cesareo, una distanza fattibile per chi è in buona forma fisica ed ha esperienza di nuoto in mare aperto.

Visitare l’Isola dei Conigli a Porto Cesareo rappresenta sicuramente un’esperienza indimenticabile, che permette ai visitatori di queste zone del sud Italia di immergersi in uno dei paesaggi più affascinanti della Puglia, con spiagge che possono riconosciute fra le spiagge più belle del Salento. Non resta altro che scegliere il modo migliore per raggiungere questa riserva naturale italiana e passare una giornata di relax e divertimento immersi nella acque cristalline dell’Isola dei Conigli.