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Greccio, borgo dove San Francesco creò il primo presepe

Nel cuore dell’Italia, tra le verdi colline e la natura del Lazio, sorge un piccolo, ma bellissimo borgo italiano, uno di quei luoghi dove il tempo sembra essersi fermato. Si tratta della piccola cittadina di Greccio, un piccolo e ben curato borgo di epoca medievale

Dove si trova Greccio

Questo piccolo borgo italiano si trova nella regione Lazio, in provincia di Rieti, a circa 90 chilometri da Roma. Greccio sorge ad un’altitudine di 750 metri sul livello del mare, in un panorama caratterizzato da una verde natura rigogliosa e da paesaggi mozzafiato. Si trova, infatti, alle pendici del Monte Lacerone, un ambiente dove boschi e fiori riescono a creare un’atmosfera tranquilla e quasi magica: la destinazione ideale per chi cerca una pausa dal caos e dalla frenesia delle città.

Raggiungere il borgo di Greccio, immerso  nelle verdi valli reatine, è molto semplice, essendo ben collegato con i mezzi pubblici alla più vicina Rieti, che si può raggiungere comodamente in treno, oppure in auto, partendo, appunto, da Rieti, da Roma o da altre località italiane.

Il presepe di Greccio: tradizione del Medioevo

Il borgo è conosciuto in tutto il mondo grazie al suo legame indissolubile con la figura di San Francesco D’Assisi, il quale proprio qui, nella notte del lontano Natale del 1223, diede vita al primo presepe della storia. Una rappresentazione, nata dal desiderio del Santo di avvicinare la popolazione al mistero della Natività, che col passare del tempo e dei secoli è diventata una tradizione simbolica del cristianesimo.

San Francesco fu ispirato dalla semplici di Greccio e con l’aiuto di Messer Giovanni Velita, l’allora signore del borgo, riuscì ad organizzare una celebrazione unica, con una grotta allestita da una mangiatoia, dal fieno e con alcuni animale, ricreando così l’atmosfera natalizia di Betlemme.

Quella notte gli abitanti di Greccio si riunirono per pregare e celebrare in un’atmosfera di straordinaria devozione, e da allora il borgo è conosciuto come la Betlemme Francescana. La tradizione di questo presepe è stata interrotta per secoli, ma recentemente fu ripresa dagli abitanti, nel 1972, e si rinnova ogni anno in una spettacolare rievocazione storica, che fa entrare di diritto Greccio e la sua tradizione fra i presepi viventi più belli d’Italia, in grado di attirare ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo.

Cosa vedere a Greccio

Oltre al suo forte legame spirituale e al suo tradizione presepe, Greccio è un borgo italiano che custodisce un importante patrimonio storico. Passeggiare fra le sue vie permette ai visitatori di respirare un’atmosfera d’altri tempi, con scorci pittoreschi e monumenti decisamente affascinanti.

Uno dei simboli del borgo è la Torre Campanaria, costruita nel Diciassettesimo secoli sui resti di una delle sei torri medievali costruite originariamente. Questo edificio, che domina il centro storico, riesce ad offrire un panorama suggestivo sui tetti del borgo e sulle colline circostanti. Oltre a questa antica struttura, meritano una visita nel borgo la Chiesa di San Michele Arcangelo, al centro del paese, che rappresenta un esempio di architettura medievale, dagli interni semplici e ricchi di spiritualità, e la Chiesa di Santa Maria del Giglio, che al suo interno custodisce affreschi e bellissime opere d’arte.

Inoltre, grazie alla sua posizione privilegiata ed unica nella Valle Santa di Rieti, Greccio è anche la meta perfetta per chi ama la natura e le attività all’aperto. Da qui, infatti, partono alcuni dei sentieri escursionistici più belli del Lazio, tra boschi di querce e la possibilità di immergersi in paesaggi unici, oltre che di godere di una vista spettacolare sulla valle circostante. Tra i più importanti sicuramente il Cammino di Francesco, che collega i santuari francescani della zona. Un’esperienza sicuramente fisica, ma anche spirituale, seguendo i passi del Santo attraverso luoghi di grande bellezza e significato.

Il Santuario di Greccio: cuore spirituale del borgo

Un altro luogo importante e da non perdere per chi visita Greccio è il Santuario di Greccio, a pochi chilometri dal centro storico del borgo, uno dei luoghi più emblematici della Valle Santa Reatina. Questo santuario, conosciuto anche con il nome di “Santuario del Presepe”, è costruito su una parete rocciosa ed è considerato come un capolavoro di architettura religiosa, che si è perfettamente integrato con il paesaggio circostante, con, al suo interno, opere d’arte ed affreschi che raccontano la vita di San Francesco e la storia del presepe.

Il santuario venne fondato da San Francesco stesso e custodisce la grotta dove il santo organizzò il primo presepe. Si tratta, dunque, di un luogo dalla sacralità unica, dove pellegrini e visitatori da tutto il mondo giungono in migliaia ogni anno.

Il Santuario di Greccio dove prese vita il primo presepe vivente della storia

Fonte: iStock

Santuario di Greccio, casa natale del primo presepe vivente

Se ti è piaciuto il nostro racconto ascolta il podcast: Virgilio e Italia ti guideranno alla scoperta di questo borgo e degli altri 100 borghi del cuore scelti da SiViaggia.

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Praga a Natale: cosa fare, cosa vedere e informazioni utili

Praga, la tanto amata capitale della Repubblica Ceca, è una di quelle destinazioni dove non importa in quale stagione venga visitata: la sua bellezza conquista ogni mese dell’anno. Eppure ci sono occasioni che, meglio di altre, hanno il potere di ampliarne la magia rendendola ancora più splendida. Una di queste è sicuramente il Natale, quando la città si veste con luminarie e decorazioni, mentre le strade profumano dei prodotti e delle specialità tipiche vendute nei mercatini.

La Città delle Cento Torri ospita tantissime casette in legno, ma queste non sono le uniche cose da vedere. Dall’albero di Natale alto 24 metri allestito nella Piazza della Città Vecchia ai presepi, alle piste di pattinaggio e agli spettacoli dal vivo. Se state pianificando una vacanza a Praga in questo periodo, qui troverete tante idee e suggerimenti su cosa fare, cosa vedere e altre informazioni utili.

Cosa fare a Praga a Natale

Tutti si innamorano delle architetture medievali e barocche di Praga: immaginatele decorate con meravigliose luminarie natalizie e lo scenario diventa ancora più perfetto. Non solo i turisti, gli stessi residenti amano questo periodo dell’anno contribuendo a creare l’atmosfera ideale per chi desidera trascorrere un Natale diverso.

I mercatini di Natale

Una delle esperienze più belle da vivere a Praga in questo periodo vede protagonisti, ovviamente, i mercatini di Natale. Questi sono aperti dal 30 novembre 2024 al 6 gennaio 2025 e vengono organizzati in diverse parti della città. Quello più grande viene allestito nella Piazza della Città Vecchia (Staromestske Namesti): qui troverete non solo oltre 100 bancarelle, ma anche le architetture più belle come l’Orologio Astronomico o le torri appuntite della Chiesa di Nostra Signora di Týn. A completare il quadro c’è l’albero di Natale più alto della città che, quotidianamente, viene acceso ogni ora dalle 16:30 alle 21:30 accompagnato da una cerimonia musicale.

Molto famosi sono anche i mercatini allestiti in un’altra piazza, distante 5 minuti a piedi da quella principale. Wenceslas Square ospita due alberi, alti 15 metri, e tanti altri stand ricchi di souvenir artigianali e di specialità tipiche come langoš, trdelník (il dolce arrotolato con zucchero e cannella), zuppe e salsicce.

Mercatini Natale Praga

Fonte: iStock

Mercatini di Natale nella Piazza della Città Vecchia a Praga

Spettacoli musicali

La capitale della Repubblica Ceca è una città ricca di storia musicale e, anche nel periodo di Natale, non possono certo mancare i magici cori, le orchestre e i balletti presentati da artisti di talento nazionali e internazionali. Questi, fortunatamente, non vengono organizzati solamente all’interno dei teatri, ma anche nelle due piazze principali. Sia nella Piazza della Città Vecchia che a Wenceslas Square troverete due palchi per i quali sono stati creati programmi entusiasmanti.

In particolare, sul palco della piazza principale, si esibiranno ogni giorno, dalle 16:00 alle 19:00, musicisti, gruppi di danza e gruppi folcloristici vestiti con costumi tradizionali. Il programma presenta una varietà di spettacoli, con un’enfasi particolare sulla musica natalizia e sulle coreografie festive.

Le piste di pattinaggio

Pattinare sul ghiaccio è un’attività imperdibile per chiunque visiti Praga durante il periodo natalizio. Le piste sono presenti in diverse parti della città: una si trova nella piazza Wenceslas Square, aperta dal 1 dicembre 2024 al 16 febbraio 2025; a pochi passi da Piazza Venceslao (Stare Mesto) c’è Ovocný trh, una pista all’aperto che offre la possibilità di pattinare gratuitamente con i propri pattini o di noleggiarne un paio a pagamento, aperta dal 5 dicembre al 31 gennaio; la pista Na Františku (Ostrov Štvanice), situata a 10 minuti a piedi da Piazza della Repubblica, aperta anche questa dal 5 dicembre al 31 gennaio.

Più lontano dal centro, nel quartiere di Praga 3, sotto la Torre Televisiva di Žižkov, troverete una pista di ghiaccio molto amata dai residenti, disponibile sempre dal 5 dicembre al 31 gennaio.

Street food natalizio

Insieme ai mercatini di Natale specializzati nella vendita di souvenir artigianali, troverete anche tantissimi food truck dove provare le migliori specialità di strada tipiche della Repubblica Ceca. Dai langos alla klobása, la salsiccia grigliata servita solitamente con una fetta di pane e mostarda, al topinky, il pane fritto con l’aglio che negli stand viene servito insieme a salse e cipolla cruda. Infine, non dimenticate di ordinare lo svarak, un vino dolce rinforzato con un po’ di brandy o rum o, come alternativa analcolica, il succo di mele caldo con cannella.

Langos Praga Natale

Fonte: iStock

Langos, da provare a Praga nei mercatini di Natale

Crociera sul fiume

Praga è attraversata dal fiume Moldava, il quale può essere ammirato con una passeggiata lungo le sue rive o partecipando a una crociera. Soprattutto durante i giorni festivi, una gita in barca è il modo ideale per rilassarvi e godervi la città da un punto di vista privilegiato. Il momento ideale per farla è la sera, quando i luoghi più belli saranno illuminati: i tour, solitamente, permettono di ammirare le attrazioni principali come il Charles Bridge e il Castello di Praga. In alcune crociere sono inclusi anche canti natalizi, biscotti e bevande calde per tenervi riscaldati durante il tour.

I cori della Chiesa di San Nicola

Non proprio durante i giorni di Natale, ma in quelli precedenti, un appuntamento imperdibile per immergersi totalmente nell’atmosfera festiva è rappresentato dal Festival Internazionale dei Cori di Praga. 85 cori provenienti da 21 paesi si esibiranno sia sul palco allestito nella Piazza della Città Vecchia che nella Chiesa di San Nicola.

Praga a Natale, i luoghi più simbolici

Tra un mercatino, una pattinata sul ghiaccio e uno spettacolo musicale lasciatevi un po’ di tempo a disposizione per andare a scoprire i luoghi simbolici della città. In questo periodo diventano ancora più magici perché arricchiti di splendide luminarie e decorazioni create con cura.

Il castello di Praga

Dopo aver passeggiato tra le strade acciottolate, con la testa all’insù per ammirare i palazzi barocchi, salite le scale del Castello di Praga, un must tra le cose da fare in città e non solo a Natale. Mano a mano che salite i gradini comincerete a intravedere i primi tetti storici e le finestre a mansarda delle case sottostanti, ma è una volta in cima che verrete premiati da una vista privilegiata sulla città. Qui potrete visitare sia i giardini, accessibili gratuitamente, che gli interni del castello, aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 16:00 tranne il 24 dicembre.

Questa è considerata una delle attrazioni turistiche più famose di Praga e comprende anche altri edifici storici come la Cattedrale di San Vito, il Vicolo d’Oro, il Vecchio Palazzo Reale, la Basilica di San Giorgio, la Torre Daliborka e il Palazzo Lobkowitz.

Castello Praga

Fonte: iStock

Castello di Praga e Cattedrale di San Vito

Charles Bridge

Un altro dei simboli più famosi di Praga è Charles Bridge, costruito nel XIV secolo durante l’età d’oro della città. Si tratta di un’architettura moderna splendida, quasi il doppio della lunghezza del ponte di Londra, delimitato da una coppia di torri medievali slanciate. Considerata la sua bellezza, rappresenta un’attrazione turistica vera e propria ed è costantemente visitato dai turisti che lo affollano a ogni ora del giorno. Tuttavia, se siete mattinieri e amate portarvi a casa scatti fotografici unici, vi consigliamo di indossare il cappotto e di andare a scoprirlo all’alba.

Orologio Astronomico e Torre del Municipio

Chiunque visiti Praga resta affascinato dalla bellezza e particolarità dell’Orologio Astronomico, Prazsky Orloj in lingua ceca. Risalente al 1400, l’orologio offre uno spettacolo sia a chi lo osserva dal basso, perché ogni ora le figurine che lo contraddistinguono si animano insieme al corteo composto da 12 apostoli, che al suo interno. Può essere visitato insieme alla Torre del Municipio che, una volta in cima, vi permetterà di ammirare la Piazza della Città Vecchia dall’alto, completamente arricchita di mercatini di Natale.

Il clima di Praga a Natale

Il tempo a Praga nel mese di dicembre è molto variabile, ma la temperatura media si aggira intorno a -1°C. Possono capitare dei giorni luminosi e soleggiati, relativamente caldi, quando le temperature salgono a 10°C. Allo stesso modo, seppur raro, possono verificarsi forti nevicate che durano diversi giorni o settimane con temperature che scendono a -10°C. Consigliamo di mettere in valigia soprattutto indumenti caldi come maglioni, sciarpe, guanti, cuffie e maglie termiche. In alternativa, non dimenticate che potete acquistare alcuni di questi prodotti anche ai mercatini, portandovi a casa un souvenir bello e utile.

Come muoversi a Praga a Natale

I trasporti pubblici offrono un buon servizio tutti i giorni durante il periodo dei mercatini di Natale, con qualche piccola variazione d’orario il 24 dicembre. Vi consigliamo, una volta arrivati in città, di rivolgervi a un ufficio turistico per chiedere gli orari aggiornati al 2024 delle corse.

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Trentino, parte il treno di Natale tra borghi, castelli, presepi e mercatini

Per gli appassionati di Mercatini di Natale, ma anche di borghi, di castelli e, perché no, anche di presepi, quest’inverno, in occasione delle festività natalizie, partirà un treno speciale che farà immergere i visitatori nella magica atmosfera di Natale. Un viaggio ideale per le famiglie, ma non solo ovviamente, che partirà da Trento per immergersi nella magia delle valli alpine della Regione, la Val di Non e la Val di Sole.

Il viaggio a bordo del Christmas Train

Il “Christmas Train” è la versione invernale del Trenino dei castelli del Trentino che, ogni estate, porta alla scoperta di quattro dei più bei manieri delle due splendide valli. È la prima volta che questo treno parte anche nella stagione invernale, ma ha già tutte le carte in regola per ottenere un successo sicuro. Si viaggia attraverso uno spettacolare paesaggio alpino per scoprire gli imponenti manieri della Val di Non e della Val di Sole accompagnati da guide esperte che ripercorreranno le origini e descriveranno, nel dettaglio, gli elementi architettonici e artistici più rilevanti dei castelli.

Si fa tappa a Mezzana, in Val di Sole, per poi raggiungere, con il pullman, il borgo di Ossana, uno dei Borghi più belli d’Italia per ammirare i 1600 presepi artigianali allestiti lungo le vie e nei palazzi. Segue, quindi, la visita al Castello di San Michele, celebre per l’imponente mastio, alto ben 25 metri.

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Fonte: @Archivio GreenPress – Gianni Penasa

I presepi di Ossana in Trentino

Dalle montagne della Val di Sole il percorso proseguirà in Val di Non per ammirare Castel Valer, un’elegante residenza poco distante dal paese di Tassullo immersa tra i meleti e riconoscibile dalla torre poligonale, la più alta della Provincia. La giornata termina con la visita al Mercatino di Natale di Trento, per immergersi in un’atmosfera magica, tra profumi e sapori tipici del territorio.

Le tappe del Treno di Natale

Ossana e Castello di San Michele, Val di Sole

A Ossana, oltre alle migliaia di presepi, c’è anche un bellissimo castello, conosciuto anche come Castello di San Michele, dal nome del Santo a cui è dedicata la cappella, e sorge su uno sperone di roccia in posizione strategica nell’omonimo borgo. Risale all’epoca dei Longobardi. Il castello ha nel suo possente mastio, alto 25 metri, l’elemento più caratteristico e meglio conservato.

Ossana Trentino

Fonte: @Archivio GreenPress

Il borgo di Ossana in Trentino

Castel Valer, Val di Non

Solitamente queto castello è chiuso al pubblico, ma lo si può visitare per quest’occasione grazie alla disponibilità del proprietario. Il castello è in una posizione panoramica e ha una splendida torre ottagonale alta 40 metri, la più elevata del Trentino. Le diverse cinte murarie racchiudono due serie di edifici: la più antica, del XIV secolo, è detta Castel di Sotto, mentre la seconda, del XVI secolo, Castel di Sopra.

Trento, il Mercatino di Natale e il Castello del Buonconsiglio

Il Capoluogo trentino è sede di uno dei più antichi Mercatini di Natale e l’esperienza del “Christmas Train” si conclude proprio con la visita alle bancarelle natalizie. Due sono i luoghi del Natale, piazza Fiera (dove spuntano le splendide mura merlate della città) e piazza Mostra, davanti al famoso Castello del Buonconsiglio, che domina dall’alto la città. Composto da una serie di edifici di epoca diversa, racchiusi entro una cinta di mura, merita sicuramente una tappa.

Quando parte il Christmas Train

Il “Christmas Train” del Trentino parte dalla stazione della Trento-Malè Trento per quattro sabati consecutivi dal 30 novembre al 21 dicembre. Diretto verso la Val di Non e la Val di Sole, conduce i viaggiatori alla scoperta di manieri storici e luoghi ricchi di magia come i presepi di Ossana, i castelli Valer e di San Michele e il Mercatino di Natale di Trento. A bordo sono previsti dei gustosi intermezzi enogastronomici, con tanto di musicisti e cantori a bordo e una tappa per il pranzo in un ristorante di Cles.

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Fonte: @T. Prugnola

A bordo del Christmas Train in Trentino

Il programma

  • Ore 8:10 – Ritrovo a Trento presso la stazione ferroviaria Trento-Malè
  • Ore 8:40 – Partenza del trenino di Natale
  • Ore 10:30 – Visita dei presepi di Ossana e del Castello di San Michele, pranzo presso il ristorante Giardino di Cles e visita a Castel Valer
  • Ore 16:00 – Rientro a Trento e visita al Mercatino di Natale.

Quanto costa

Il biglietto interno costa 89 euro. I minori di 16 anni pagano 79 euro. Per i bambini fino ai quattro anni (non compiuti) il viaggio è gratuito, così come per le persone invalide, con certificazione di invalidità superiore al 74% (certificato da inviare a treninodeicastelli@trento.info), mentre l’accompagnatore di persone invalide hanno uno sconto del 50% (44,50 euro). La prenotazione è obbligatoria. Non sono consentiti animali, anche se di piccola taglia.

Questo viaggio in treno permette di scoprire, lungo le tappe intermedie del percorso, il fascino antico di edifici senza tempo e di luoghi immersi nella natura, di vivere l’atmosfera natalizia più tradizionale con i presepi e più goliardica con i mercatini, le casette di legno e l’immancabile vin brulè.

Mercatini-di-Natale-Trento

Fonte: @Daniele Mosna – Archivio APT Trento

Il Mercatino di Natale di Trento
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100 presepi hanno trasformato questo borgo in un museo a cielo aperto

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio in questo periodo e per raggiungere tutte quelle destinazioni che nel mese di dicembre si trasformano in cartoline di immensa bellezza. Luci scintillanti, profumi inebrianti, alberi maestosi e decorazioni sontuose e poi, ancora, installazioni luminose, mercatini e presepi: è il miracolo del Natale che prende vita attraverso le tradizioni più autentiche dell’Avvento.

Organizzare un viaggio in queste settimane, dicevamo, è sempre un’ottima idea, soprattutto per chi desidera perdersi e immergersi in tutte quelle atmosfere che sembrano uscite da una favola natalizia. Capitali europee, città d’arte, metropoli popolose e piccoli borghi: i luoghi da raggiungere sono davvero tantissimi e tutti sono destinati a incantare.

Tuttavia non c’è bisogno di andare dall’altra parte del mondo per toccare con mano la magia perché anche l’Italia si è appropriata dello spirito natalizio. E lo ha fatto anche Sutrio, l’antico borgo montano del Friuli, che grazie alla presenza di oltre 100 presepi si è trasformato in un museo a cielo aperto ed è bellissimo.

Bentornati a Sutrio, dove la magia del Natale prende vita

Il nostro viaggio di oggi ci porta tra le bellezza del Friuli-Venezia Giulia, al cospetto di un piccolo gioiello incastonato nel cuore della Carnia. Ci troviamo a Sutrio, un antico borgo montano abitato da poco più di 1.000 anime che hanno il compito di preservare e tramandare le storie e le antiche tradizioni del territorio. Molte di queste possono essere scoperte proprio lì, tra le viuzze del centro storico dove sorgono botteghe artigiane.

Organizzare un viaggio a Sutrio, in ogni periodo dell’anno e in ogni stagione, è davvero un’esperienza irrinunciabile, soprattutto per gli amanti della natura e per tutti coloro che desiderano vivere avventure a ritmo slow circondati da paesaggi mozzafiato. Ma raggiungere il borgo adesso permetterà a chiunque di perdersi e immergersi nelle atmosfere più autentiche del Natale.

Dall’8 dicembre, infatti, il piccolo paese ospiterà una delle manifestazioni più suggestive dello Stivale, stiamo parlando di Borghi e Presepi a Sutrio, una rassegna natalizia che prenderà vita tra i monti della Carnia che trasformerà l’intero territorio in un museo natalizio a cielo aperto.

Borghi e Presepi

Fonte: Ufficio Stampa

Borghi e Presepi a Sutrio, la rassegna più suggestiva d’Italia

Presepi nel borgo: un museo natalizio a cielo aperto

A partire dall’8 dicembre, e fino al 7 gennaio, presepi di diverse dimensioni e forme popoleranno le strade e le vie dell’antico borgo di Sutrio alle pendici del monte Zoncolan per dare il via a una delle rassegne più magiche del Bel Paese.

Saranno oltre 100 le creazioni artigianali a tema natività, realizzate in legno e altri materiali, che verranno collocate nei cortili, nelle piazze, lungo le stradine lastricate e sotto i portici, e che trasformeranno il borgo in un museo a cielo aperto. A fare da cornice ai presepi, poi, ci saranno addobbi e decorazioni sontuose, grandi alberi di Natale in legno creati dagli artigiani del paese, e luci e installazioni luminose.

Cuore della manifestazione è il grande Presepe che lo scorso anno è stato esposto in Piazza San Pietro a Roma e che adesso è tornato a Sutrio. Situato nel centro storico del borgo, questo segnerà il punto di partenza della rassegna e di una passeggiata delle meraviglie che condurrà alla scoperta degli altri 100 presepi.

Insieme a lui anche il Presepe di Teno, una delle attrazioni più celebri del borgo, che porta la firma del maestro artigiano Gaudenzio Straulino che ha lavorato per 30 anni alla sua realizzazione. Questo presepe riproduce in miniatura gli usi e i costumi tradizionali del paese che vengono animati grazie ad una serie di perfetti ingranaggi meccanici.

La rassegna Borghi e Presepi a Sutrio, inoltre, sarà affiancata da tutta una serie di appuntamenti che porteranno in scena tradizione e folklore che consentiranno di scoprire le usanze del paese tramandate da generazioni.

grande Presepe che lo scorso anno è stato esposto in Piazza San Pietro a Roma

Fonte: Ufficio Stampa

Il grande Presepe che lo scorso anno è stato esposto in Piazza San Pietro a Roma è tornato a Sutrio
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Tra lavatoi, fontane e ruscelli i presepi sull’acqua prendono vita: è magia

Si avvicina il periodo più incantato dell’anno, quello fatto di luci e colori, di alberi e mercatini, di tradizioni antiche e straordinarie che vengono perpetuate da secoli. E quale occasione migliore, se non quella del Natale, per mettersi in viaggio e per raggiungere tutte quelle destinazioni che si accendono di magia durante l’Avvento?

I luoghi da esplorare sono tantissimi e tutti sono destinati a meravigliare. Tuttavia non c’è bisogno di allontanarsi poi così tanto perché anche il nostro Paese si è appropriato di tutta una serie di riti e di usanze che celebrano in maniera straordinaria lo spirito del Natale.

Così fa Crodo, un delizioso centro abitato popolato da poco più di 1.000 anime incastonato nella suggestiva Valle Antigorio, in Piemonte, che insieme alle sue frazioni sta per portare in scena tutta la magia dei presepi sull’acqua dando vita a un percorso en plein air tra fontane, ruscelli e antichi lavatoi. Ecco le date e i dettagli di un appuntamento imperdibile.

Benvenuti a Crodo, dove la magia prende vita

Molto più di un evento natalizio, quella di Crodo è una vera e propria esperienza da vivere e da condividere, una delle più originali e affascinanti di tutto lo Stivale. Presepi sull’acqua, questo il nome della manifestazione giunta alla sua nona edizione, è un appuntamento davvero imperdibile che incanta la vista e riscalda il cuore.

Come il nome stesso suggerisce, l’evento prevede la realizzazione di presepi sull’acqua, sessantasei per l’esattezza, che animeranno i lavatoi, le fontane e i ruscelli dell’intera Valle Antigorio per tutto il mese di dicembre. A realizzarli sono stati centinaia di volontari, uomini e donne, che negli scorsi mesi si sono dedicati alla creazione di composizioni artistiche che inscenano la Natività, tra tradizione e sperimentazione.

Tutti i presepi hanno come comune denominatore l’elemento dell’acqua e questo non è un caso. Nel territorio alpino, infatti, l’acqua è fondamentale, non solo per l’industria idroelettrica, ma anche per le bevande. In questo territorio, infatti, è nato il celebre analcolico biondo che ha portato il nome di Crodo in tutto il mondo. Ecco che così i ruscelli, le fontane e gli antichi lavatoi della Valle Antigorio sono stati trasformati nella scenografia naturale di uno show immobile e suggestivo.

I presepi si trovano su antichi lavatoi, fontane e ruscelli

Fonte: Ph. Marco Benedetto Cerini

I presepi si trovano su antichi lavatoi, fontane e ruscelli

Presepi sull’acqua: le date e il percorso

A partire dal 2 dicembre 2023, e fino al 7 gennaio 2024, sarà possibile ammirare i presepi sull’acqua di Crodo e delle sue frazioni. Per l’occasione è stato messo appunto un percorso straordinario, fatto di magia e suggestione, da attraversare a ogni ora del giorno e della sera, quando le luci dei presepi si accendono e illuminano tutto di magia.

L’itinerario attraversa le strade, i sentieri e le mulattiere di Crodo che portano fino ai 1.200 metri d’altitudine dell’Alpe Foppiano. Il percorso può essere intrapreso a piedi oppure in automobile in alcuni suoi tratti. Una vera e propria caccia al presepe che invita le persone a contemplare le creazioni sacre e artistiche. Per l’occasione sarà possibile partecipare anche a escursioni guidate insieme ad accompagnatori naturalistici e scoprire così le meraviglie naturali che fanno da sfondo ai presepi sull’acqua.

Presepi sull'acqua, una manifestazione magica e imeprdibile

Fonte: Ph. Marco Benedetto Cerini

Presepi sull’acqua, una manifestazione magica e imperdibile
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Lungo la via Francigena, come pellegrini tra borghi-presepe

Una strada percorsa per secoli, a piedi, da pellegrini, santi e commercianti e oggi divenuto uno degli itinerari turistici più famosi del mondo. Stiamo parlando della via Francigena, quel lungo itinerario che attraversa l’Europa (e oltre), partendo da Canterbury, in Gran Bretagna per terminare in Puglia e poi fino a Gerusalemme.

Uno di quei cammini di fede, lungo 3.268 chilometri, che mettevano in collegamento luoghi di culto, pievi e abbazie, attorno ai quali si sviluppava tutto un mondo di quello che oggi chiamiamo “turismo”. Oggi, la via Francigena è un itinerario turistico che continua a toccare alcuni luoghi religiosi, ma non solo. Attraversa paesaggi incontaminati e alcuni tra i borghi più pittoreschi.

Percorrere la via Francigena a Natale è una di quelle esperienze che non si dimenticano, perché toccano il cuore e l’anima oltre a luoghi meravigliosi. Sì, perché in questo periodo magico dell’anno tra festeggiamenti e tradizioni natalizie, si può andare alla scoperta dei luoghi e del patrimonio storico e naturalistico del territorio che si attraversa.

Natale nell’Alta Tuscia

In particolare, ricca di eventi è l’Alta Tuscia viterbese, nel Lazio. Qui, a Natale ci s’immerge nei borghi storici di Acquapendente, passando per Onano e Proceno, tra cultura, folklore, presepi, mercatini e feste.

Le antiche tradizioni e lo spettacolo naturale e storico dell’entroterra viterbese possono essere scoperti durante il periodo natalizio, regalando atmosfere evocatrici e festose. A cominciare proprio da Acquapendente, anche detto “la Gerusalemme d’Europa”, che ha previsto un lungo programma natalizio già a partire da inizio dicembre, e che vede nelle giornate più vicine al Natale i suoi appuntamenti centrali.

A partire dalla vigilia seguiranno tre appuntamenti tra arte e religione immersi nella natura: sabato 24 dicembre alle ore 11.30, lunedì 26 dicembre alle ore 15.00 e sabato 31 dicembre alle ore 15.00. Tre tour tra arte e religione sulle orme dei pellegrini in un percorso guidato lungo la via Francigena, dalla Basilica del Santo Sepolcro al Museo della Città e la Pinacoteca San Francesco.

Il giorno di Santo Stefano sono previsti anche appuntamenti con la musica e con il teatro. Il 31 dicembre sarà il momento di festeggiare il Capodanno in piazza mentre il 5 gennaio ci saranno le parate delle Befane sui trampoli, mercatini, castagne e vin brulè alla scoperta dell’enogastronomia natalizia tipica.

A Proceno, il villaggio di origine etrusca – come testimoniano i sepolcreti scoperti nelle vicinanze dell’abitato – e nei pressi del quale soggiornò anche Galileo Galilei, durante le festività natalizie si svolge l’evento “Vivi in Natale a Proceno”, giunta alla VII edizione, per promuovere il turismo e valorizzare le realtà culturali, storiche, religiose ed enogastronomiche del borgo. Una festa itinerante alla ricerca degli angoli più suggestivi di Proceno, celebrando il folklore e le tradizioni artigiane, religiose ed enogastronomiche.

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Fonte: 123rf

Il borgo di Proceno, lungo la via Francigena del viterbese

Si possono ammirare i presepi in vetrina nel Palazzo Sforza, che fa parte della rete delle Dimore storiche della Regione Lazio, e nelle vie del borgo.

Infine, nel borgo di Onano, al confine con la Toscana e a pochi chilometri dal Lago di Bolsena, il 24 dicembre sarà visitabile il piccolo villaggio di Babbo Natale in piazza Umberto I e il 26 sarà il turno del concerto di Natale della Banda Comunale Santa Cecilia di Onano. Si aspetta poi insieme il 2023 con il Gran Cenone di San Silvestro e la musica live, mentre chi dovesse capitarci in occasione dell’Epifania potrà assistere al presepe vivente di Onano con l’arrivo dei magi.

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Fonte: 123rf

Il borgo di Onano nel Lazio
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Il Natale nella città-presepe è magico

Il countdown è quasi terminato, è lui che ci ricorda che mancano pochissimi giorni alla notte più magica dell’anno. Ma lo fanno anche tutte quelle atmosfere incantate che ci hanno accompagnato durante il periodo dell’Avvento permettendoci di diventare i protagonisti di una favola natalizia senza eguali.

Insomma, abbiamo ancora qualche giorno per toccare con mano il miracolo di Natale che ha preso vita intorno a noi, lo stesso che ha trasformato le città di tutto il mondo in cartoline di immensa bellezza.

I luoghi da raggiungere e da esplorare sono tantissimi, e sono uno più bello dell’altro. Ma se è un’esperienza suggestiva e autentica che volete vivere questo Natale, il consiglio è quello di restare nel BelPaese per raggiungere un luogo meraviglioso che con la sua storia, il suo fascino e le sue tradizioni vi permetterà di vivere una favola mistica e surreale, una città-presepe che è davvero un incanto.

Assisi: un Natale senza tempo

Il nostro viaggio di Natale ci conduce tra i territori dell’Italia centrale, proprio lì, tra le colline umbre, dove è nato San Francesco. Ci troviamo ad Assisi, una città mistica, suggestiva e spirituale che con il suo incredibile patrimonio storico, artistico e culturale incanta e sorprende da sempre. Qui, infatti, si erge in tutta la sua bellezza la celebre basilica di San Francesco, una maestosa chiesa che risale al 1253 e che ospita i capolavori duecenteschi di Giotto e Cimabue, affreschi che raccontato la vita di San Francesco, e il sarcofago del Santo.

Organizzare un viaggio ad Assisi è sempre un’ottima idea, non solo per quel patrimonio artistico e culturale che la città ospita, ma anche per quella cornice naturale che si snoda tutto intorno, e che è caratterizzata da colline sinuose e campagne sterminate che si perdono all’orizzonte.

Organizzare un viaggio qui, dicevamo, è davvero un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Eppure è a Natale che la città sembra trasformarsi in un luogo senza tempo dove la storia, le tradizioni e le bellezze del territorio si connettono all’unisono trasformando Assisi in una città-presepe che incanta e che emoziona.

I presepi di Assisi

Fonte: Ansa

I presepi di Assisi

Una città-presepe che incanta

Le luci di Natale si sono accese su Assisi, trasformando la città in un grande presepe a cielo aperto. Grazie alla tecnica del video mapping, infatti, i più importanti monumenti urbani sono stati completamente invasi da proiezioni di immensa bellezza. Si tratta delle scene di vita di San Francesco, proprio quelle raffigurate da Giotto nei suoi celebri affreschi, che raccontano la vita del Santo in maniera inedita e sorprendente sulle chiese e sui principali monumenti della città.

Ma non è tutto perché qui ci sono anche i presepi viventi, quelli monumentali e quelli artistici che hanno già trasformato Assisi in una città-presepe in tutto e per tutto. Oltre alle proiezioni sulle facciate degli edifici iconici, infatti, numerose statue della Natività sono state collocate in prossimità delle chiese della città inaugurando così un presepe urbano diffuso. Iconico è anche il presepe allestito nella piazza inferiore della Basilica di San Francesco, proprio sotto l’albero di Natale che ha acceso la magia in città.

Non manca, inoltre, la raffigurazione di un presepe vivente per celebrare l’ottavo centenario della morte del Santo. Il 23 dicembre, nei pressi della Basilica di Santa Maria degli Angeli, la Natività prenderà vita. Ma questo non sarà l’unico appuntamento imperdibile a Natale, Assisi infatti ospiterà mostre, eventi musicali, spettacoli e tanti altri eventi che consentiranno ai viaggiatori di scoprire e di riscoprire i luoghi iconici del territorio.

Che la splendida Assisi si sia trasformata in un presepe a cielo aperto non ci stupisce, del resto la città ha fatto suo il compito di perpetuare la tradizione dei presepi inaugurata proprio da San Francesco a Greccio. È stato il Santo, infatti, a realizzare la prima Natività della storia nel lontano 1223.

Basilica di San Francesco, Assisi

Fonte: Ansa

Basilica di San Francesco, Assisi
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Parte il Treno del presepe, un vero omaggio al Natale

Dopo i treni dei mercatini di Natale, parte anche un terno storico che porta al cuore di questa festività religiosa. Il Treno del presepe è quanto di più tradizionale ci possa essere durante le feste.

Il Treno del presepe, uno storico convoglio con locomotiva diesel e carrozze “Centoporte” degli Anni ’30, parte per la prima volta quest’anno e porta i viaggiatori alla scoperta di uno dei presepi viventi più suggestivi che ci siano in Italia: quello di Equi terme, in Toscana.

Il treno parte il giorno di Santo Stefano (26 dicembre) da Viareggio. Lungo il tragitto, alla stazione di Aulla Lunigiana, è prevista una breve sosta durante la quale i passeggeri possono degustare prodotti tipici a chilometro zero offerti dalla Pro Loco di Pieve San Lorenzo.

Una volta ripreso il viaggio, si giunge a destinazione e i viaggiatori possono prendere parte alla fiaccolata in occasione del presepe vivente e passeggiare lungo le vie del centro di Equi Terme., in provincia di Massa Carrara, immersi nella calda atmosfera natalizia del borgo.

Giunti a destinazione, i viaggiatori potranno prendere parte alla fiaccolata in occasione del presepe vivente e passeggiare lungo le vie del centro immersi nella calda atmosfera natalizia del borgo degustando un’ottima cioccolata calda.

Gli orari del Treno del presepe

Il Treno del presepe parte alla stazione di Viareggio alle 17, fa tappa a Pietrasanta alle 17.08, a Forte dei Marmi alle 17.16, a Massa alle 17.30, a Carrara alle 17.39, a Sarzana alle 17.50, a S. Stefano Magra alle 18.02, ad Aulla Lunigiana alle 18.11 e infine a Equi Terme alle 19. Il rientro è previsto per le 22.49 con arrivo a Viareggio alle 00.42.

Il presepe vivente di Equi Terme

Il presepe vivente del famoso borgo della Lunigiana di Equi Terme è previsto ogni sera dal 23 al 26 dicembre. Si tratta di una rappresentazione della Natività molto suggestiva in quanto viene allestita, fin dagli Anni Ottanta, in una grotta.

È uno dei presepi viventi più longevi d’Italia e sicuramente tra i più rinomati a livello nazionale.

Le vie del borgo antico di Equi vengono trasformate in una Betlemme dell’anno zero, con usi e costumi dell’epoca. Ci sono i pastori ma anche i soldanti il ciabattino, il falegname, il fabbro, il mercante, il pescatore.

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Fonte: @Visitequiterme

Il presepe vivente di Equi Terme

Protagonista assoluta però è la grotta, dove, fra i suoni delle zampogne, bue e asinello e i Magi in cammino, si può ammirare la scena della Natività in tutto il suo splendore.

Sfruttando la naturale conformazione del paese, abbarbicato sulla roccia, alle pendici del Pizzo d’Uccello, una vetta delle Alpi Apuane settentrionali, e con grotte naturali, da oltre trent’anni viene riproposta un evento suggestivo che si estende per tutto il paese.

I giorni 23 e 24 dicembre il presepe si può visitare tra le 20.30 alle e le 23.30, mentre il 25 e 26 dicembre dalle 18 alle 21.

Visitare Equi Terme

Oltre al percorso nel borgo, durante le festività natalizie ci si può addentrare nelle grotte accompagnati da guide esperte che faranno scoprire ai visitatori i lati nascosti di questo territorio. Di sera, invece, si può entrare in autonomia e salire sul punto panoramico delle grotte dal quale si ha una vista mozzafiato.

A guardarla da lontano, Equi Terme sembra una cartolina dall’atmosfera sospesa. E, in effetti, all’interno del paesino, la vita scorre a ritmo lento, mentre le tradizioni e le storie che appartengono al territorio vengono conservate da tutte le persone che qui hanno scelto di restare.

Abitata da appena un centinaio di anime, è una località lontana dai sentieri più battuti dal turismo di massa. Eppure la sua bellezza naturale, unita a una storia che risale agli antichi romani e che è conservata nelle numerose grotte del territorio, rendono questo borgo un luogo incantato.

Si può visitare anche il Museo delle grotte di Equi, organizzato secondo un percorso didattico ed espositivo che contiene la riproduzione del gigantesco orso delle caverne e dell’Uomo di Neanderthal.

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Fonte: 123rf

Il borgo di Equi Terme in Toscana
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Colorati e bellissimi: i presepi che sono patrimonio dell’umanità

Il periodo dell’Avvento, si sa, è uno dei più magici dell’anno, lo stesso che ci permette di toccare con mano le tradizioni e le usanze dei Paesi e dei popoli di tutto il mondo. È questo, infatti, il momento migliore per organizzare viaggi che ci portano alla scoperta di tutte quelle città del pianeta che, in occasione del Natale, si sono trasformate in cartoline di immensa bellezza.

Lo hanno fatto grazie ai mercatini, quelli grandi, tradizionali e iconici, ma anche con l’allestimento di alberi maestosi e decorazioni sfavillanti che illuminano i percorsi urbani. Lo hanno fatto anche con i presepi, una tradizione secolare che viene perpetuata nelle case e tra le strade dei Paesi cattolici per celebrare la Natività.

E se è a caccia dei presepi più belli che volete andare quest’anno, allora c’è solo un posto da raggiungere, ed è la Polonia. Si perché a Cracovia sono stati già esposti i coloratissimi e bellissimi presepi artigianali, quelli che sono patrimonio dell’umanità.

A caccia dei presepi più belli del mondo

Allestiti durante il periodo natalizio, nelle case e tra le strade dei Paesi cattolici, i presepi rappresentano una delle tradizioni più belle, suggestive e sacre di tutto il mondo.

Questa rappresentazione figurativa della nascita di Gesù, affonda le sue origini in epoca tardo antica e medievale. Col tempo, le raffigurazioni, si sono sono fatte sempre più elaborate, diventando delle vere e proprie opere d’arte, come quelle esposte nella celebre via di San Gregorio Armeno.

E sono vere e proprie opere d’arte anche i Szopki, i presepi tradizionali di Cracovia che sono stati dichiarati dall’Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità nel 2018. Cosa hanno di speciale è evidente anche dalle foto, si tratta di capolavori artistici e artigianali che non solo celebrano la Natività, ma raccontano anche della città di Cracovia.

Le scenografie che fanno da sfondo alla Natività, infatti, parlano della città polacca attraverso tutta una serie di dettagli minuziosi e sapienti. Negli Szopki figurano monumenti ed edifici cittadini, ma anche eventi sociali e culturali ed eroi nazionali. Le dimensioni sono diverse, ci sono i presepi più piccoli, che possono essere appesi agli alberi di Natale, e quelli maestosi che possono raggiungere anche svariati metri di altezza.

Szopki, i presepi artigianali di Cracovia che sono Patrimonio dell'Umanità

Fonte: Getty Images

Szopki, i presepi artigianali di Cracovia che sono Patrimonio dell’Umanità

Dove vedere i presepi di Cracovia che sono patrimonio dell’umanità

La tradizione dei presepi polacchi risale al XIX secolo quando, nella città di Cracovia, diversi falegnami iniziarono a realizzare queste piccole opere d’arte durante l’anno, per poi distribuirle ai cittadini durante il periodo di Natale.

Venivano creati manualmente presepi piccoli, con legno e carta stagnola, che potevano essere esposti nelle case, o addirittura appesi agli alberi di natale. C’erano poi gli Szopki più grandi, che raggiungevano anche diversi metri di altezza, e che diventavano dei veri e propri capolavori scenografici.

Questa tradizione si è perpetuata fino ai giorni nostri, affinandosi sempre di più grazie a tecniche elaborate e sapienti che sono state tramandate da generazione in generazione.

Nel 1927, per dare più risalto agli Szopki, e coinvolgere i cittadini in quella che ormai era diventata un’usanza territoriale, è stato istituito un concorso che si tiene ancora oggi in città il primo giovedì di dicembre di ogni anno. Tutti i lavori vengono esposti in Piazza del Mercato, lì dove si possono ammirare presepi di immensa bellezza.

Se volete però scoprire la bellezza dei Szopki anche in altri momenti dell’anno, potete recarvi al Museo Storico di Cracovia, proprio lì dove esiste la più grande e strabiliante collezione di presepi del mondo.

I presepi di Cracovia durante la competizione

Fonte: Getty Images

I presepi di Cracovia durante la competizione
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Il presepe più grande del mondo è stato acceso: è bellissimo

C’è qualcosa di straordinariamente inspiegabile che sta succedendo intorno a noi, ora che le strade, le piazze e i quartieri delle città che conosciamo si sono abbigliate a festa regalandoci ogni giorno e ogni notte spettacoli di immensa bellezza.

È la magia del Natale che ha preso vita e che ha invaso tutti i luoghi del mondo creando atmosfere fatate che invitano a perdersi e immergersi in un racconto natalizio del quale tutti possiamo essere protagonisti. Ci sono i mercatini di Natale, quelli che espongono prodotti tradizionali e prelibatezze culinarie, i maestosi e scintillanti alberi, che illuminano i percorsi urbani, e le luminarie sfavillanti. Ci sono, poi, tutta una serie di decorazioni e addobbi che trasformano le città che conosciamo in cartoline incantate.

E poi ci sono i presepi, quelli tradizionali e moderni, quelli avveniristici e contemporanei, quelli piccolissimi, ma comunque straordinari, e quelli così grandi da poterci entrare dentro. Sono nelle case delle persone, in Italia e non solo, e sono anche per le strade. Alcuni, poi, illuminano interi paesi, come quello di Manarola che è il presepe più grande del mondo, ed è bellissimo.

Il presepe più grande del mondo è italiano

Illuminati dalle scintillanti luci di Natale, i presepi – rappresentazioni della nascita di Gesù – affondano le loro radici in una tradizione secolare che è stata perpetuata fino ai giorni nostri. Allestire il presepe, oggi, è qualcosa che tutti i Paesi cattolici del mondo fanno.

Lo fanno nelle loro case, ma anche tra le strade, le piazze e i quartieri della città. Alcuni sono così iconici che si sono trasformati in vere e proprie attrazioni turistiche.

Ed è sicuramente un’attrazione anche il presepe più grande del mondo, che è situato proprio in Italia. Per scoprirlo dobbiamo spostarci al nord dello stivale, e più precisamente in un pittoresco e antico borgo della Riviera ligure di Levante, nelle Cinque Terre.

È qui, a Manarola, che ogni anno viene costruito il presepe più grande del mondo. Un vero e proprio capolavoro visivo, sacro e suggestivo che è già stato acceso, e come sempre è bellissimo.

Il presepe di Manarola

Inaugurato l’8 dicembre, il presepe di Manarola non ha bisogno di presentazioni, perché la sua bellezza precede la sua fama. Ogni anno, infatti, migliaia di persone giungono proprio nel pittoresco borgo delle Cinque Terre per perdersi e immergersi in questa raffigurazione della Natività unica e suggestiva.

Le origini del presepe di Manarola risalgono a tanti anni fa, quando il signor Mario Andreoli, un ex ferroviere ormai pensione, scelse di dedicare il resto della sua vita alla realizzazione di un’opera unica e straordinaria: un presepe gigantesco sulla collina del borgo.

Dopo circa 30 anni di lavoro, e grazie alla collaborazione degli abitanti del borgo, il presepe di Manarola è stato inaugurato nel 2007 e si è aggiudicato un posto nei Guinness World Record.

Ogni anno, per l’accensione del presepe di Manarola, vengono usati chilometri e chilometri di cavi elettrici, migliaia di lampadine, e più 300 personaggi della natività, realizzati in maniera artigianale con materiali di scarto, e posti su una collina terrazzata.

Negli ultimi anni, il presepe, è stato dotato di un impianto fotovoltaico per ridurre l’impatto ambientale e diventare più sostenibile ed ecologico.