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I presepi si Sutrio hanno trasformato il borgo in un museo a cielo aperto

La magia dell’Avvento ha trasformato il nostro Paese, e non solo, in una fiaba scintillante tutta da vivere e da condividere. Mercatini di Natale, luci sfavillanti, decorazioni sontuose e profumi inebrianti guidano i cittadini e i viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo alla scoperta della magia delle feste. Insieme a loro anche i presepi, simbolo della tradizione italiana e cattolica poi diffusasi in tutto il mondo. Tra i più belli da vedere quest’anno segnaliamo quelli di Sutrio, gli stessi che hanno trasformato il borgo in un museo a cielo aperto.

I presepi di Sutrio trasformano il borgo: è magia

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio in questo periodo e per raggiungere tutte quelle destinazioni che nel mese di dicembre si trasformano in cartoline di immensa bellezza.  È questo il momento perfetto per toccare con mano il miracolo del Natale che prende vita attraverso le tradizioni più autentiche dell’Avvento.

Organizzare un viaggio in queste settimane, dicevamo, è sempre un’ottima idea, soprattutto per chi desidera perdersi e immergersi in tutte quelle atmosfere che sembrano uscite da una favola natalizia. Capitali europee, città d’arte, metropoli popolose e piccoli borghi: i luoghi da raggiungere sono davvero tantissimi e tutti sono destinati a incantare.

Tuttavia non c’è bisogno di andare dall’altra parte del mondo per immergersi nelle atmosfere suggestive dell’Avvento perché l’Italia si è appropriata dello spirito natalizio. E lo ha fatto anche Sutrio, l’antico borgo montano del Friuli, che grazie alla presenza dei suoi presepi si è trasformato in un museo a cielo aperto ed è bellissimo.

Proprio qui, nel borgo incastonato tra i monti della Carnia in Friuli Venezia Giulia le case affacciate sulle viuzze si accenderanno di magia. Le facciate prenderanno vita al crepuscolo grazie alle proiezioni dei 100 e più presepi allestiti negli scorsi anni permettendo a chiunque di affrontare un viaggio nel tempo per attraversare la tradizione prespiale del territorio. Le strade lastricate e le piazze, invece, ospiteranno le nuove creazioni degli artigiani italiani e internazionali per uno spettacolo visivo senza eguali.

Come visitare i presepi di Sutrio: date, orari e percorso

Durante il periodo dell’Avvento, il paese già addobbato a festa, si trasformerà in un museo a cielo aperto proprio grazie alle tradizioni tramandate da generazioni. I presepi di Sutrio saranno assoluti protagonisti della rassegna Borghi e Presepi che, da anni, attira l’interesse e la curiosità di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.

L’appuntamento è previsto dal 6 dicembre al 6 gennaio 2025 e coinvolge ogni angolo, ogni strada e piazza del borgo. Le case che si snodano nel paese, infatti, ospiteranno le proiezioni dei presepi allestiti negli scorsi anni che si paleseranno in tutta la loro bellezza quando il sole lascia spazio al crepuscolo.

Sotto i portici, tra le stradine lastricate in pietra e nelle pizzette, invece, nuovi presepi in legno, e realizzati con materiali naturali e di recupero, perpetueranno la tradizione grazie al lavoro degli artigiani italiani e stranieri. Per scoprirli tutti basta imboccare la Via del Natale, un percorso di magia e meraviglia che prende il via dalla piazza sotto il Municipio, proprio lì dove campeggia il grande Presepe che nel 2022 fu posizionato in Piazza San Pietro.

Il presepe del Vaticano e la Via del Natale

Imboccando la Via del Natale, quella che conduce verso un vero e proprio museo a cielo aperto, è impossibile non notare il grande presepe del Vaticano realizzato per Piazza San Pietro a Roma. Punto di partenza del percorso di meraviglia, questo presepe fu realizzato nel 2022 da un gruppo di artigiani provenienti da Sutrio e da tutto il Friuli Venezia Giulia.

Sono 18, in totale, le statue che compongono il grande presepe che occupa una superficie di 116 metri quadrati illuminata da 50 punti luci. Le figure sono a grandezza naturale e si stagliano su una grotta in legno alta oltre 5 metri. Un capolavoro di artigianato unico che diventa ancora più suggestivo se ammirato di sera.

Il presepe del Vaticano a Sutrio

Fonte: Ufficio Stampa

Il Presepe in Vaticano torna a Sutrio: dove si trova

Il presepe di Teno

Altro protagonista della rassegna è il Presepe di Teno, un maestoso capolavoro artigianale realizzato da Gaudenzio Straulino, maestro artigiano locale, in 30 anni di lavoro. Si tratta di una creazione davvero incredibile che fonde la tradizione presepiale e quella dell’intero borgo.

Il presepe, infatti, riproduce in miniatura tutti gli usi e i costumi tradizionali del paese che prendono vita attraverso i personaggi animati da ingranaggi meccanici. Le figure in movimento rappresentano uno spaccato di vita degli abitanti del borgo e di tutta la zona della Carnia cristallizzando così le tradizioni di un intero territorio in un capolavoro sapiente.

Il presepe di teno a Sutrio

Fonte: Ufficio Stampa/Elia Falaschi

Il meraviglioso Presepe di Teno situato a Sutrio

Il presepe vivente e gli altri appuntamenti a Sutrio

La rassegna Borghi e Presepi di Sutrio, inoltre,  sarà affiancata da tutta una serie di eventi che porteranno in scena tradizione e folklore che consentiranno di scoprire le usanze territoriali tramandate da generazioni.

Tra gli appuntamenti più imperdibili c’è, sicuramente, il Presepe Vivente del borgo che animerà strade e piazze il 5 gennaio grazie alla presenza di teatranti, attori e comparse che porteranno in scena la Natività e l’arrivo dei Re Magi.

Imperdibile è, anche, la Festa dei coscritti, un appuntamento tradizionale dedicato ai giovani e al loro passaggio all’età adulta. L’appuntamento è previsto il 26 dicembre con una sfilata pomeridiana aperta proprio dai ragazzi che hanno compiuto 18 anni.

Non mancheranno laboratori manuali e artistici organizzati dalle realtà locali per grandi e bambini, una mostra fotografica dedicata proprio all’artigianato e alle mani “Henta-mani”, e i concerti del coro Sutrio inCanta e del Corpo Bandistico Aristide Selenati che faranno da sottofondo musicale all’intero evento Borghi e Presepi.

Come raggiungere Sutrio

Situato nel Friuli Venezia Giulia, nella valle del But in Carnia, Sutrio fa parte del club dei borghi autentici d’Italia. È uno dei borghi montani più affascinanti del bel Paese che, oltre a offrire un’atmosfera senza tempo legata alle tradizioni e al folclore, è considerato anche il perfetto punto di partenza per gli amanti delle attività sportive invernali grazie alla vicinanza con lo Zoncolan, la principale area sciistica di tutto il territorio.

Il borgo è raggiungibile comodamente in auto grazie al collegamento dell’Autostrada A23 Palmanova-Udine-Tarvisio e all’uscita Carnia/Tolmezzo. La stazione ferroviaria più vicina, per chi giunge in treno, è quella situata a Udine, a circa 70 km dal paese. Gli aeroporti più vicini, invece, sono quelli di Trieste, situato a circa 100 km, e quello di Treviso (170 km). In alternativa è possibile atterrare a quello di Venezia Marco Polo.

Per rendere l’esperienza ancora più suggestiva e local, consigliamo inoltre di pernottare all’interno dell’albergo diffuso di Sutrio.

Borghie. Presepi, la rassegna a Sutrio

Fonte: Ufficio Stampa

Uno dei presepi di Sutrio creato per la rassegna Borghi e Presepi

 

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Presepe di Assisi, date e info per immergersi nell’atmosfera magica della Città dei Presepi

Ci sono territori profondamente legati alle proprie tradizioni e alla spiritualità. Di certo, Assisi, che si trova in Umbria, è tra questi: a Natale, questo luogo si immerge in un’atmosfera che definire magica è riduttivo. Va tutto al di là delle luci e degli addobbi: qui si parla la lingua della spiritualità, dei buoni sentimenti e della natività. Il presepe di Assisi è uno degli appuntamenti annuali imperdibili per chi percepisce il valore del Natale: è una rappresentazione artistica di enorme bellezza e amore.

Storia del presepe di Assisi

Non è facile descrivere lo splendore dell’Umbria a Natale: ogni anno, i borghi e le città si animano con eventi e appuntamenti, musiche natalizie per le strade, luci scintillanti, mercatini natalizi e – naturalmente – i tradizionali presepi. In particolare ad Assisi, la città di San Francesco, dove si trovano alcuni dei presepi più belli d’Italia. Ed è al Santo della città, in effetti, a cui tradizionalmente si riconosce il merito di avere inventato il presepe, esattamente a Greccio, che si trova in provincia di Rieti nell’appennino laziale.

La storia del presepe di Assisi, dunque, affonda le sue radici nei secoli: a raccontare l’aneddoto è stato Tommaso da Celano, frate francescano. Il primo presepe della storia sarebbe stato proprio allestito da San Francesco a Greccio, e ad Assisi si rivive ogni anno quella magia in un’esperienza immersiva di profondo valore, una sorta di villaggio delle favole che ci permette di entrare in connessione con la spiritualità.

Date e orari del presepe di Assisi

Presepe di Assisi, come arrivare

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I dettagli del Presepe di Assisi

Il Natale ad Assisi è speciale sotto molti punti di vista, anche perché il programma è ricco di eventi e di cose da fare. Non solo presepi tradizionali, ma anche presepi viventi: per chi non ne ha mai visto uno in vita sua, è l’occasione giusta per farlo. Tutto viene avvolto da un’atmosfera scintillante, a partire dalle luci natalizie di Assisi, che in questo caso diventano un “racconto luminoso”, perché si ispirano al Cantico delle Creature di San Francesco.

Ma, al di là delle luci, è impossibile non soffermarsi proprio sui presepi. Prima di tutto, Assisi stessa è conosciuta come la Città dei Presepi, proprio perché ne vengono allestiti diversi. Il Presepe che si trova sul prato di San Francesco è ideato e progettato da Carlo Angeletti. Sin dal 1995 accompagna le festività. Segniamoci le date e gli orari delle inaugurazioni di alcuni dei presepi più belli da vedere ad Assisi.

  • Presepe del Colle del Paradiso: dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025;
  • Presepe Artistico in Stile Napoletano del ‘700: dalle 10:00 del 7 dicembre 2024 alle 21:00 del 6 gennaio 2025;
  • Mostra dei Presepi artistici locali e di Greccio: dal 16 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025;
  • Mostra d’Arte Presepiale: dal 21 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025;
  • Presepe dei Viventi alla Cittadella di Assisi: inaugurazione il 21 dicembre alle ore 18;
  • Mostra dei Presepi alla Basilica di Santa Maria degli Angeli: inaugurazione 7 dicembre alle ore 16.30. La mostra sarà visibile fino al 12 gennaio 2025.

Dove si trova e come raggiungere il presepe di Assisi

Nel Chiostro monumentale della Basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi viene organizzata ogni anno una mostra di presepi: possiamo osservare presepi da tutto il mondo, con particolare focus su quelli italiani. La mostra si trova in Piazza Porziuncola, 1, ed è facilmente raggiungibile: ci sono dei parcheggi nei pressi della Basilica, anche ben segnalati, come il Parcheggio Giovanni Paolo II. In treno, invece la stazione ferroviaria si trova a circa 10-15 minuti a piedi da Piazza Porziuncola.

Passiamo al Presepe del Colle del Paradiso, che è ideato da Carlo Angeletti: tradizionale e unico, si trova proprio sul prato della Chiesa Superiore della Basilica di San Francesco. Anche in questo caso possiamo raggiungerlo facilmente dalla stazione ferroviaria o in auto parcheggiando vicino, quindi a pochi passi a piedi. Ovviamente, il periodo è comunque molto affollato: suggeriamo di vederlo negli orari meno di punta.

Passiamo a un vero e proprio spettacolo, il Presepe Artistico in Stile Napoletano del ‘700: ci troviamo in Piazza del Comune, 25, precisamente nella Sala del Palazzo Capitano del Popolo, ed è un evento imperdibile, perché il presepe rispecchia lo stile e la tradizione napoletana. Una natività, dunque, che si concentra anche su uno spaccato profondamente sentito della vita popolare. La piazza è nel centro storico di Assisi, quindi consigliamo di parcheggiare a Mojano (10 minuti a piedi) o zona Parcheggio Matteotti, sempre a pochi minuti di cammino.

Dall’8 dicembre 2024 all’8 gennaio 2025 si tiene l’esposizione Presepe Monumentale Agrestini in tre location: oltre Assisi, anche Venezia e Loreto. Ad Assisi, precisamente dall’11 dicembre nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, Santuario della Spogliazione in piazza del Vescovado, 2A. Imperdibile anche l’evento dei Presepi Artistici locali e di Greccio, che è organizzato all’ex Pinacoteca, dal 16 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025. La XVIII Mostra d’Arte Presepiale è visitabile alla Galleria Le Logge in Piazza del Comune 1, quindi sempre nel centro storico.

Il programma del presepe di Assisi: eventi e visite guidate

Assisi a Natale

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Assisi a Natale, la magia delle feste

Il programma del presepe di Assisi è ricco di eventi e di appuntamenti imperdibili. Abbiamo visto quelli tradizionali, ma non dimentichiamo di segnare in agenda l’inaugurazione del Presepe dei Viventi, che è visitabile per tutto il periodo natalizio: l’inaugurazione è prevista per sabato 21 dicembre alle ore 18:00 a Casa Franchi, in Via Arnaldo Fortini.

La “Visita ai Presepi, fra tradizione e cultura” è una delle visite guidate ai presepi di Assisi: parte domenica 22 dicembre alle ore 15:30, esattamente dalla Casetta di Babbo Natale in Piazza del Comune, nel centro storico.

Tra le iniziative, segnaliamo anche la “Visita Guidata ai Presepi della Cittadella Laudato sì“, che invece è organizzata per martedì 24 dicembre alle ore 15 nella Pro Civitate Christiana in Via Ancajani, 3. Imperdibili i presepi nei dintorni, come la rappresentazione del Presepe Vivente di Petrignano, che ogni anno chiama a sé centinaia di turisti: la data da segnare in questo caso è mercoledì 25 dicembre alle ore 17:15 in Via del Castello a Petrignano, in provincia di Perugia, a 16 minuti circa in auto da Assisi. Da Piazza Unità d’Italia ad Assisi, invece, nel giorno di Santo Stefano, alle 16:00, è prevista una navetta da Assisi sempre per il Presepe Vivente di Petrignano.

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San Gregorio Armeno, la Via dei presepi a Napoli che unisce arte e tradizione

Visitare la Via dei presepi a Napoli prescinde dal Natale o dalla visita ai presepi d’Italia. Proprio così: questa passeggiata è un tuffo nella storia e nella tradizione, in una cultura, quella partenopea, radicata ben oltre queste festività e il richiamo turistico. San Gregorio Armeno, con le sue botteghe artigianali, è un insieme di storie che attraversano i secoli. Qui, il presepe diventa un’arte viva, capace di mescolare sacro e profano, innovazione, artigianato e memoria. Ogni statuina, ogni dettaglio, riflette la personalità di una città che si reinventa e allinea con l’attualità ma senza mai dimenticare le sue radici. Questa strada non è solo una meta turistica, ma un simbolo dell’identità napoletana.

Storia della Via dei presepi

Lungo San Gregorio Armeno, la Via dei presepi a Napoli vanta una tradizione che risale all’epoca classica. Già in epoca romana, la strada ospitava botteghe che producevano statuette votive in terracotta, dedicate alle divinità.

Verso la fine del Settecento, questa produzione si è trasformata in una vera e propria arte, legata principalmente alle festività natalizie e al Presepe cristiano, raggiungendo il picco della sua popolarità durante il periodo barocco.

Nella via, nel corso del tempo, hanno aperto botteghe di artigiani e artisti che si sono specializzati sempre di più e hanno cominciato a creare statuine che combinano sacro e profano, aggiungendo personaggi quotidiani, famosi e attuali alla scena della Natività. Proprio questo carattere ironico e satirico, irriverente ma espressivo, è diventato un segno distintivo della tradizione napoletana. Un’arte molto sentita e che è stata capace di entrare nelle case delle persone: durante il XVIII secolo, le famiglie nobili gareggiavano per avere il presepe più elaborato, alimentando una fiorente economia artigianale che prosegue ancora oggi.

Dove si trova la Via dei presepi

La Via dei presepi, San Gregorio Armeno, si trova nel cuore del centro storico di Napoli, dichiarato patrimonio UNESCO nel 1995, nel quartiere di San Lorenzo. Questo caratteristico vicolo collega via dei Tribunali con Piazza San Gaetano e via San Biagio dei Librai (meglio conosciuta come Spaccanapoli).

San Gregorio Armeno si estende per circa 200 metri ed è sempre animata e colorata, non solo durante il periodo natalizio. Oltre alle botteghe artigianali, la via ospita il Monastero di San Gregorio Armeno, un complesso religioso di grande interesse artistico, che comprende un chiostro decorato, una fontana barocca e affreschi di artisti come Luca Giordano​.

natale napoli

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Verso la fine del Settecento, la produzione si è legata alle festività natalizie e al Presepe cristiano

Come raggiungere San Gregorio Armeno

La Via dei presepi fortunatamente è pedonale, e si raggiunge con i mezzi pubblici senza problemi, prendendo la linea 1 della metropolitana e scendendo alla fermata Museo (a 900 metri di distanza) oppure alla fermata Dante (800 metri); o alla fermata di Piazza Cavour della linea 2.

Per chi ha un po’ di tempo e voglia, dalla stazione di Napoli centrale in realtà si arriva a San Gregorio Armeno a piedi, con una piacevole passeggiata che attraversa Corso Umberto I, Via Duomo e prosegue per Via dei Tribunali o per Spaccanapoli, due strade molto particolari, da vedere.

Chi non può fare a meno dell’automobile può utilizzare i parcheggi o garage a pagamento del centro; anche se le strade strette e la folla nei periodi di punta rendono davvero scomoda la viabilità.

Date e orari della Via dei presepi

San Gregorio Armeno è visitabile tutto l’anno, ma il periodo clou è quello natalizio, da fine novembre a inizio gennaio, quando le botteghe espongono le creazioni più incredibili e originali. Nei giorni feriali, le botteghe sono generalmente aperte dalle 9.30 alle 19.30, mentre nei weekend e nei festivi gli orari possono prolungarsi, soprattutto durante il mese di dicembre. Inutile dire che per evitare le folle, è consigliabile visitare la via al mattino presto o nei giorni infrasettimanali.

Per approfittarne, tutti i giorni, dalle ore 9.30 alle 13 è possibile visitare anche il chiostro del Monastero di San Gregorio Armeno (costo del biglietto: intero 4 euro; 3 euro per le scolaresche fino ai 18 anni; gratis i bambini fino a 5 anni e gli over 65).

Novità e peculiarità della Via dei presepi

Nonostante un carattere deciso e condiviso, ogni bottega tramanda la propria arte e linea stilistica di generazione in generazione, rendendo la strada un vero e proprio museo a cielo aperto, simbolo di cultura e tradizione unica nel suo genere.

Le botteghe di sempre

Tra le botteghe spiccano veri e propri punti di riferimento dell’artigianato partenopeo. La bottega Rosario e Gennaro Di Virgilio conserva una tradizione familiare secolare, con creazioni che spaziano dal classico al contemporaneo. I Fratelli Capuano, attivi dal 1840, sono famosi per i presepi monumentali e scenografie in materiali tradizionali; mentre Gambardella realizza opere originali come presepi all’interno di campane di vetro. La bottega Ferrigno è rinomata per l’uso di materiali pregiati come le sete di San Leucio, e L’Arte del Pastore coniuga innovazione e tradizione in manufatti unici. Infine, Sciuscià si distingue per le sue riproduzioni di scorci storici di Napoli e personaggi della tradizione.

la via dei presepi Napoli

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Accanto ai classici pastori, è possibile trovare statuine di figure politiche, celebrità e personaggi popolari, spesso con un tocco ironico che riflette l’umorismo napoletano.

Attualità e personalizzazione

Negli ultimi anni, gli artigiani di San Gregorio Armeno hanno continuato ad innovare, introducendo personaggi moderni nei presepi. Accanto ai classici pastori, è possibile trovare statuine di figure politiche, celebrità e personaggi popolari, spesso con un tocco ironico che riflette l’umorismo napoletano.

Alcune botteghe offrono anche la possibilità di personalizzare le statuine, per un regalo e souvenir incredibilmente originale! Per chi non può visitare Napoli di persona, quasi tutti i laboratori vendono i presepi completi online e sono disponibili a spedire.

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Quali sono i presepi sull’acqua in Italia da Nord a Sud

Il Natale in Italia è una festa molto sentita e in ogni regione ci si “sfida” a colpi di luci, luminarie, addobbi e alberi. Accanto a tutte queste tipologie di decorazioni però resiste un grande classico: il presepe che rappresenta la natività e in alcune località viene interpretato secondo l’ambiente, ad esempio adagiandolo sull’acqua. Ti piacerebbe vedere queste opere d’arte? Ecco quali sono i presepi sull’acqua più belli in Italia da visitare assolutamente.

Presepi sull’acqua nord Italia

I presepi sull’acqua nel Nord Italia sono una tradizione: basti pensare che sono tantissimi e distribuiti tra fiumi, laghi e lagune spaziando tra le varie regioni. Artigianali, realizzati coinvolgendo associazioni locali o artisti ed artigiani sono visitabili durante tutto il periodo delle feste fino all’Epifania dando modo di vedere scene di Natività persino sommerse e illuminate.

Crodo

Dal 7 dicembre al 6 gennaio per tutto il periodo Natalizio sarà possibile ammirare un evento unico che anima la cittadina di Crodo, nella zona a Nord di Domodossola. Non un solo presepe ma ben 72 che coinvolgono direttamente paesi e cittadini nella realizzazione di presepi sull’acqua artigianali.

Un evento record giunto alla decima edizione e che ogni anno attira un numero sempre maggiore di visitatori. Ruscelli, fontane e lavatoi faranno da cornice alla tradizionale natività animando le cittadine; per poter scoprire tutte le installazioni create sarà possibile scaricare la webapp dell’evento che fornisce tutti i posizionamenti.

Burano

A due passi da Venezia nella Laguna si trova il presepe acquatico di Burano che si trova proprio in prossimità della zona frontale dell’isola con la Serenissima che fa da sfondo. Per poterlo realizzare sono state utilizzate oltre sessanta sagome di compensate dipinte dall’artista Francesco Orazio che poi le ha piantate con dei paletti. A seconda della marea, per circa 2 ore al giorno, i piedi delle statue sono proprio a livello dell’acqua rendendo l’installazione ancora più suggestiva. Potrà essere ammirato fino all’Epifania.

Grado

Direttamente nel cuore della Laguna si trova uno dei presepi sull’acqua più suggestivi: è quello di Grado che durante il periodo non ospita un solo presepio ma ben 250 tra cui trionfa l’iconico sulla zattera di 6 metri firmato dai Portatori della Madonna di Barbana in prossimità del porto. Sarà inaugurato ufficialmente il 6 dicembre alle ore 16 e sarà visibile fino al 12 gennaio.

Barca con presepe a Grado

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Barca che trasporta i Tre Magi nel Presepe Galleggiante a Grado

Comacchio

Dal 7 dicembre al 6 gennaio è possibile ammirare il presepe sull’acqua di Comacchio. Il centro storico si veste a festa e lo fa creando le scene della natività non solo nelle chiese e sotto le arcate della cittadina ma persino sull’acqua. Dalla zona dei Trepponti agli altri ponti iconici come quello di Borgo, degli Sbirri o di San Pietro è possibile ammirare il progetto coordinato da ASCOM Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Ferrara. Bolaghe luminose e barche accompagnano gli addobbi, i presepi e le luci che fanno in modo di vivere al 100% questa esperienza.

Cesenatico

Restiamo in Emilia Romagna con il presepe sull’acqua di Cesenatico che va in scena dal 7 dicembre fino al giorno dell’Epifania così da poter ammirare lo splendido Porto Canale Leonardesco vestito a festa. La caratteristica più suggestiva dell’installazione è che la natività viene posizionata sopra le barche della sezione Galleggiante del Museo della Marineria utilizzando circa 50 statue a grandezza naturale tra cui quella di San Giacomo, patrono locale.

Cesenatico presepe sull'acqua

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Presepe sulle barche a Cesenatico

Cassone di Malcesine

Ad occuparsi della realizzazione del presepe sull’acqua a Cassone di Malcesine ci pensa l’associazione Amici del Presepio che si occupa dell’installazione di un presepe galleggiante proprio sull’Aril, il fiume più corto d’Italia. Tutto è artigianale e proprio il fatto che sia realizzato a mano rende l’installazione assolutamente imperdibile. Sarà disponibile almeno fino al giorno dell’Epifania. 

Peschiera del Garda

Da inizio dicembre fino al weekend dell’Epifania sul Lago di Garda c’è anche il presepe sull’acqua di Peschiera sul Garda. La realizzazione è a cura del Sub Club del paese che dà modo di ammirare un incantevole presepe sommerso e luminoso visibile dal ponte di San Giovanni che viene utilizzato dai curiosi come balcone panoramico.

Presepi sull’acqua centro Italia

Se nel nord sono numerosi non sono meno interessanti i presepi sull’acqua nel Centro Italia: spiritualità, fede e tradizione si fondono in queste bellissime composizioni artigianali alcune delle quali hanno persino abiti in stoffa per rendere l’installazione molto più suggestiva.

Gubbio

In Umbria, oltre ad avere uno degli alberi natalizi più belli d’Italia, si trova uno splendido presepe sull’acqua nel borgo di Gubbio. La magia della natività viene sviluppata arriva proprio dalla presenza delle statue a grandezza naturale e con vestiti in tessuto posizionate sulle sponde del fiume. Il Presepe resta visibile dall’8 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025.

Rivodutri

Tra i presepi più belli sull’acqua c’è la scena della Natività di Rivodutri nella provincia di Rieti. Rientra tra i presepi più belli della regione Lazio ed è da ben 25 anni che questa installazione con statue alte circa un metro e mezzo vengono adagiate sul fondo della sorgente di Santa Susanna prima di essere illuminate a dovere.

Ad occuparsi della realizzazione e dell’installazione in uno dei borghi più belli d’Italia a Natale è la Pro Loco in collaborazione con il club dei sommozzatori locali di Rieti con l’obiettivo di portare luce alle famiglie che stanno vivendo difficoltà, ai malati e ai bambini. Fili oro sovrastano la Natività aggiungendo poi alcune luci tricolore per omaggio alla bandiera italiana, ricordando con orgoglio l’unione e il patriottismo.

Presepi sull’acqua sud Italia

La tradizione religiosa al Sud è forte e tra i tantissimi addobbi e i centri vestiti a festa non possono mancare i presepi sull’acqua da visitare assolutamente durante il periodo fino all’Epifania per chi si trova nelle zone.

Polignano a Mare

Non è proprio un presepe sull’acqua ma sommerso: a Polignano a Mare torna come ogni anno il presepe subacqueo allestito con il supporto del frate Raffaele Melacarne che, prima di diventare padre, è sempre stato un patito di immersioni. L’idea originale viene portata avanti da ormai 13 anni ed è un’attrazione da non perdere.

Santa Maria di Leuca

In prossimità delle grotte di Santa Maria di Leuca in Puglia è possibile vedere il primo presepe galleggiante d’Italia illuminato anche di notte. L’installazione è  visibile dal Belvedere di punta Ristola oppure attraverso un’escursione in barca; il modo migliore per visitarlo è proprio affidarsi a professionisti che conducono i turisti tramite collegamenti sicuri in prossimità dell’opera.

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I presepi più belli d’Italia: quali sono e quando vederli

L’Italia è la patria del Presepe, uno storico simbolo natalizio, in grado di unire fede, tradizione ed arte. Ogni regione italiana offre ai visitatori diverse interpretazioni di questa arte, uniche e suggestive, in rappresentazione della Natività. Queste creazioni sono spesso intrecciate alle tradizioni storiche e la cultura del territorio. Ecco una lista di quelli che possono essere considerati fra i migliori presepi d’Italia, con le loro caratteristiche principali, la storia che li contraddistingue e come visitarli.

Il presepe napoletano di San Gregorio Armeno

Napoli, si sa, è una città vibrante e vivace, con le sue vie che riescono a trasmettere energia pure a tutti i visitatori. Nel magnifico centro storico cittadino si trova una stretta via in grado di far vivere ai passanti un’atmosfera magica ed unica. Si tratta di via San Gregorio Armeno, conosciuta anche come la strada dei maestri presepisti, dove sono presenti numerose botteghe artigianali che offrono statuine uniche, che spaziando dai personaggi della Natività a rappresentazioni ironiche e moderne di personaggi pubblici, come attori e sportivi. Sono tutte statuine in terracotta, dipinte a mano e con vestiti con abiti in stoffa cuciti a mano.

Il presepe napoletano è famoso in tutto il mondo per la sue ricchezza di dettagli, tra scende di vita quotidiana ed ambientazioni realistiche, con un’attenzione maniacale verso i particolari, che trasformano queste opere in vere e proprie opere d’arte.

È possibile visitare le botteghe in via San Gregorio Armeno tutto l’anno, ma passeggiare qui durante il periodo natalizio è qualcosa di indimenticabile. Inoltre, durante questo periodo dell’anno, la viabilità risulta difficoltosa a causa del notevole afflusso di visitatori e proprio per questo motivo sono state istituite delle giornate a senso unico pedonale: da Venerdì 29 Novembre a Domenica 1 Dicembre 2024, dalle ore 9:00 alle ore 20:00, da Venerdì 6 a Domenica 8 Dicembre, 2024 dalle ore 9:00 alle ore 20:00, da Venerdì 13 a Domenica 15 Dicembre 2024, dalle ore 9:00 alle ore 20:00, da Giovedì 19 a Lunedì 23 Dicembre 2024, dalle ore 9:00 alle ore 20:00 e Martedì 24 dicembre, dalle ore 9:00 alle ore 14:00.

L’antico presepe vivente di Greccio

Greccio si trova nel cuore della regione Lazio: un bellissimo borgo medievale immerso tra le colline verdi della Valle Reatina. Questo piccolo angolo italiano viene conosciuto anche come la “Betlemme Francescana”. Qui a Greccio, infatti, San Francesco d’Assisi diede vita al primo presepe vivente della storia, una tradizione che viene portata avanti nei secoli e che pian piano si è diffusa in tutto il mondo.

Questa antica tradizione viene portata tutt’oggi avanti dalla popolazione locale, con una spettacolare rievocazione storica, in grado di coinvolgere tutta la comunità. Oltre al presepe vivente è possibile visitare anche il Santuario di Greccio, incastonato nella roccia, luogo dove, secondo la leggenda, il Santo diede vita al primo presepe. È anche possibile visitare il Museo Internazionale del Presepio, a Greccio, dal 30 Novembre 2024 al 6 Gennaio 2025, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 13.30 alle 18.30, al costo di 3€ per il biglietto intero e 2€ per il ridotto.

La rievocazione storica si terrà a nei giorni 7,8,14,15,21,22,26,27,28 e 29 Dicembre 2024 alle ore 17.20 e 18.20, il 24 Dicembre alle 23.00 (singolo spettacolo) ed i giorni 1,4,5 e 6 Gennaio 2025 alle ore 17.20 e 18.20.

Custonaci ed il presepe vivente nella grotta di Mangiapane

In Sicilia, nel piccolo borgo di Custonaci, in provincia di Trapani, si trova la grotta di Mangiapane. Si tratta di una grotta storica, che ogni anno, nel periodo dell’Avvento, diventa lo scenario perfetto per un presepe vivente unico, in grado di unire fede e tradizione storica locale. Infatti, per la quarantesima edizione, questa rievocazione storica prende vita, grazie anche ad oltre ottanta figuranti ed artigiani del luogo, in costume d’epoca, tra case rurali e stalle realizzate tra l’Ottocento ed il Novecento.

Questa rappresentazione storica della Natività è in grado di attrarre migliaia di turisti nella regione, tanto che, nel 2006, il Presepe vivente di Custonaci è stato riconosciuto come fra i Beni immateriali della Regione Sicilia. Inoltre, per gli appassionati di fotografia, in occasione di questo evento viene organizzato il concorso fotografico “Grotta d’Oro”, che premia, appunto, gli scatti migliori che hanno come oggetto questa magnifica rievocazione storica.

È possibile assistere a questa rappresentazione dal 24 al 29 Dicembre 2024 e dal 4 al 6 Gennaio 2025, previo acquisto di un biglietto d’ingresso al costo di 12€ per gli adulti e di 6€ per i bambini dai 4 ai 10 anni, e dalle 16.00 in poi, ogni mezz’ora, fino alle 20.00.

Grotta di Mangiapane dove si svolge il presepe di Custonaci, uno dei migliori presepi d'Italia

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Grotta Mangiapane, dove si svolge il Presepe vivente di Custonaci

Il presepe nei Sassi di Matera

I Sassi di Matera, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, sono da diversi anni utilizzati come ambientazione perfetta per un presepe vivente. Queste antiche grotte in tufo si trasformano in una scenografia unica ed indimenticabile, che rievoca la Betlemme di duemila anni fa, per un luogo scelto numerose volte dal grande cinema, consacrando la città come la “Gerusalemme del Sud Italia”.

Questo famoso presepe, dal titolo “Il presepe d’Italia: luce sul futuro” ha raggiunto la sua quattordicesima edizione e si snoda per un percorso di circa un chilometro e mezzo, attraverso queste suggestive grotte ed il Sasso Caveoso, con oltre 200 rievocatori storici di tutta Italia che danno vita ad uno spettacolo unico ed indimenticabile, con scene di vita quotidiana dell’antichità e con l’evento centrale della Natività.

È possibile assistere a questa fantastica rappresentazione storica nel mese di Dicembre 2024 nei giorni 7,8,14,15,21,22,28 e 29 ed il 4 e 5 Gennaio 2025 acquistando il biglietto intero al costo di 12€. Sono disponibili anche biglietti ridotti al prezzo di 5€, per i ragazzi dai 6 ai 10 anni, e gratuito per gli under 5.

A Matera, dove ogni anno accorrono migliaia di turisti da tutto il mondo, è possibile visitare anche numerose serie di mostre di presepi artistici all’interno di antiche chiese.

Gubbio ed il Presepe più grande del mondo

Incastonata tra le colline umbre si trova anche il bellissimo borgo di Gubbio, cittadina non solo famosa per il suoi gigantesco albero di Natale, ma anche per il suo straordinario Presepe diffuso, che trasforma il centro storico in un’enorme rappresentazione della Natività. Precisamente, nel quartiere di San Martino, fra le vie medievali del centro di Gubbio, si trova il Presepe più grande del mondo, a grandezza naturale. Questi personaggi, calati nelle scene di vita quotidiana dell’epoca, sembrano quasi vivere insieme agli abitanti del borgo e ogni anno attirano numerosi turisti. Come da tradizione, il Presepe viene inaugurato l’8 Dicembre e sarà visitabile, con ingresso libero, fino al 6 Gennaio 2025.

Inoltre, a completare questa bellissima cornice natalizia, ci pensa anche l’Albero di Natale più grande al mondo: un’installazione luminosa che da ormai oltre quarant’anni illumina il vicino Monte Ingino grazie a numerosi volontari che colorano il paesaggio con illuminando oggetti di vario tipo.

Ognuno di questi presepi racconta una storia unica ed è in grado di intrecciare tradizioni locali, arte e fede. Tutti i visitatori potranno vivere emozioni uniche, scoprendo alcuni tra i migliori presepi d’Italia.

Statue a grandezza naturale del Presepe di Gubbio, fra i migliori presepi d'Italia

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Statue a grandezza naturale del Presepe diffuso di Gubbio
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Non è Natale senza il presepe di Manarola, una tradizione che dura fin dagli anni ’70

Il più grande presepe luminoso al mondo è quello di Manarola. Un appuntamento imperdibile per chi ama il Natale e riesce a fare un salto nelle Cinque Terre per le feste. Dall’8 dicembre a metà gennaio 2025 si può ammirare questo spettacolo suggestivo ed evocativo all’aperto che colora le serate invernali durante le feste di Natale da tanti anni. Una manifestazione tradizionale considerata ormai un rito che incanta grandi e piccoli provenienti dall’Italia e dal mondo, sottolineando lo spirito comunitario e la creatività del territorio.

“Sono rimasto colpito dalla capacità di nobilitare materiali poveri e oggetti dismessi che in questo scenario unico trovano una seconda vita. Le Cinque Terre sono terre di fatica, ma anche di magia e creatività. Nel suo presepe Mario è riuscito a coniugare molteplici anime. Oggi questa straordinaria opera unisce passato, presente e futuro, mantenendo vivo il ricordo di un grande talento creativo che ha donato alle Cinque Terre il presepe più bello del mondo” ha detto Lorenzo Viviani, presidente del Parco.

La storia del presepe di Manarola

Creato nel 1976 da Mario Andreoli, il prese di Manarola illumina un’intera collina con 300 personaggi tra cui pastori, pecore, angeli, contadini, Re Magi e pescatori, illuminati e costruiti con materiali riciclati. Oltre 15.000 luci per 7 km di cavi elettrici occupano 4000 metri quadrati di vigneti e campi a picco sul mare per regalare uno spettacolo che toglie il fiato a chi lo riesce a vedere da lontano o da più vicino. Il 22 dicembre 2022 è venuto a mancare l’ideatore Andreoli, ma la tradizione del presepe è rimasta viva grazie all’impegno di alcuni volontari dell’Associazione del Presepe di Mario che si impegnano per continuare il progetto e illuminare la collina per i visitatori affezionati e i nuovi avventori. Nel 2008 il presepe è diventato anche ecologico grazie all’utilizzo di un impianto fotovoltaico costruito apposta per rendere il progetto al passo con i tempi.

Date e orari del presepe di Manarola

Il presepe luminoso di Manarola è visibile dall’8 dicembre 2024 al 14 gennaio 2025 gratuitamente, ma è bene tenere presente che nei giorni feriali le luci si accendono al tramonto verso le 17-17.30 e si spengono alle 22, mentre nei giorni festivi si possono ammirare fino alle 24. Il Presepe sulla Collina delle Tre Croci sarà acceso fino a metà gennaio 2025.

Natale a Manarola

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Natale a Manarola con il presepe luminoso più grande del mondo

Dove si trova e come raggiungere il presepe di Manarola

Per osservare bene il presepe di Manarola la posizione migliore è il sentiero Manarola – Riomaggiore in via Beccara che attraversa la cima del colle e inizia nella piazza del paese. La vista sul presepe da lì è spettacolare, ma si consiglia l’uso di una torcia perchè la sera la visibilità non è ottima. Altrimenti una seconda possibilità è il piazzale della chiesa o via Rollandi.

Programma del presepe di Manarola

L’8 dicembre è prevista l’inaugurazione ufficiale del presepe di Manarola a partire dalle 14.30 quando la Banda Giacomo Puccini di Migliarina intratterrà il pubblico con la sua performance, per poi lasciare spazio verso le 15 al laboratorio per bambini che dura circa un’ora nel Piazzale della Chiesa. Quest’ultimo è denominato Impariamo l’arte del presepe luminoso per avvicinare anche i più piccoli a questa tradizione importante del territorio. Alle 16 Dario Vergassola intervista Oscar Farinetti nel Piazzale della Chiesa e a seguire, alle 17.30 ci sarà il concerto gospel alla Chiesa di San Lorenzo con i The Smiling Faces Choir. Prevista poi una fiaccolata del CAI La Spezia e l’accensione del Presepe per chiudere la giornata. Dalle 15.30 alle 18.30 sarà aperto al pubblico il Mulino di Piè del Campu.

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Natale nei Beni del FAI, i luoghi da visitare

Dal 30 novembre 2024 al 6 gennaio 2025 è in programma il Natale nei beni del FAI che prevede tante iniziative per tutta la famiglia per immergersi nell’atmosfera natalizia, visitando luoghi culturali e paesaggistici unici e suggestivi. Un’occasione speciale per ammirare i Beni del FAI in tutta Italia addobbati a festa e trascorrere del tempo libero di qualità, grazie a numerose attività e iniziative che coinvolgono grandi e piccoli.

Visite a castelli, parchi storici, abbazie, ville e palazzi signorili saranno possibili, oltre a degustazioni di specialità locali e spettacoli come concerti e manifestazioni tradizionali. Inoltre sarà possibile partecipare a interessanti laboratori creativi e passeggiare tra i mercatini artigianali e presepi artistici.

Il programma del Natale 2024 nei Beni del FAI

Il Natale 2024 nei Beni del FAI prevede un ricco di programma di oltre 40 eventi in 22 Beni FAI, dal Trentino alla Sicilia. In ogni regione sono previsti appuntamenti culturali e spettacoli, nonché degustazioni e mostre interessanti che possono interessare un pubblico di varie età e gusti. Di seguito ne abbiamo selezionati alcuni tra i più originali e intriganti.

Natale al Castello di Avio

A Sabbionaria d’Avio, in Trentino Alto Adige, c’è il Natale al Castello di Avio con un mercatino allestito all’interno delle mura medievali per quattro weekend consecutivi. Oltre 30 espositori dal Trentino meridionale, dall’Alto Veronese e dalla zona dei Colli Euganei, accoglieranno i visitatori con prodotti tipici come birre artigianali, sidro, salumi, formaggi, dolci, oggetti in legno e cera, gioielli e complementi di arredo. Inoltre sono previsti spettacoli, concerti corali e attività per i più piccoli oltre a visite guidate per apprezzare le bellezze artistiche e storiche del territorio.

La cerimonia del tè a Venezia

Il 6,14, 20 e 27 dicembre nel pomeriggio al negozio Olivetti in piazza San Marco a Venezia è prevista una visita guidata speciale per scoprire il legame tra l’architetto Carlo Scarpa che lo ha progettato e la cultura giapponese. Al termine del tour i visitatori potranno prendere parte a una tradizionale cerimonia del tè con il maestro Senyo Machida che racconterà storie e segreti del luogo affascinante e risponderà alle eventuali domande dei visitatori. Si possono ammirare nel negozio Olivetti molti riferimenti al Giappone come oggetti in legno e dettagli costruttivi propri della casa tradizionale del paese orientale.

Visite guidate alla Palazzina Appiani di Milano

L’8 dicembre alle 15 e il 15 dicembre alle 14.30 la Palazzina Appiani di Milano apre le porte al pubblico, permettendo di scoprire la sua storia immersi nel verde di Parco Sempione. Il Salone d’onore decorato con marmi, cristalli e un fregio dipinto dal pittore neoclassico Andrea Appiani, accoglierà i visitatori che potranno ascoltare storie e curiosità su Casa Macchi, gustando alcuni prodotti della tradizione lombarda. Questo luogo prezioso è stato affidato al FAI nel 2015 e a Natale prevede questo evento da non perdere.

Beni del Fai

Fonte: Ufficio stampa

Bene del FAI

La Notte dei Presepi a Villa del Balbianello

Il 30 novembre e il 7 dicembre, dalle 17 alle 20.30 è in programma l’evento Aspettando il Natale: La notte dei Presepi a Villa del Balbianello a Tramezzina, in provincia di Como. Questa dimora elegante del XVIII secolo da cui si possono ammirare scenari incantati del Lario, ospita un’esposizione di manufatti realizzati dall’Associazione Italiana Amici del Presepe, in mostra fino al 6 gennaio 2025.

Nelle due serate previste i visitatori potranno visitare la Loggia Durini, il Museo delle Spedizioni e la Stanza dell’Arte Primaria, oltre alla Loggia Segrè dove si potranno ammirare due scene della tradizione presepiale italiana: l’Adorazione dei Magi e la Gloria degli Angeli. In accompagnamento a queste iniziative ci sarà musica dal vivo natalizia e panettone con vin brulè da gustare.

Monastero di Torba

L’evento Storie intorno a noi a Giornate Olona, in provincia di Varese, è previsto il 30 novembre a partire dalle 14.30. Un interessante percorso per tutta la famiglia a cura di Archeologistics che si snoderà tra la Chiesa di Santa Maria foris portas a Castelseprio e il Monastero di Torba. Quest’ultimo è un complesso monumentale longobardo immerso nella natura, circondato da una torre con interni affrescati imponente. I visitatori potranno scoprire il racconto degli affreschi della piccola chiesa e poi vedere il Monastero al suo interno con la possibilità di fare merenda al ristoro del Bene.

Il 1° dicembre si può partecipare al Laboratorio artistico per adulti a numero chiuso condotto da Maura Milani, per realizzare la ghirlanda natalizia tradizionale, mentre il 7 dicembre alle 14.30 c’è una visita guidata speciale tra Castelseprio e Torba della durata di due ore e mezza. Chi preferisce non camminare può invece seguire il Laboratorio di Ceramica alla stessa ora realizzando un progetto in argilla semplice. Infine l’8 dicembre c’è la possibilità di visitare il Monastero di Torba che custodisce oltre 1500 anni di storia con un percorso guidato e una degustazione di panettone artigianale alla fine.

Orto sul colle dell’Infinito

A Recanati, celebre paese natale di Giacomo Leopardi, l’8 dicembre alle 11 è previsto l’evento Natale all’Orto – Erborista per un giorno con un laboratorio per adulti con Antonio Greco sul colle dove il poeta ambientò la sua famosa poesia L’Infinito. I partecipanti potranno realizzare un liquore estemporaneo in circa un’ora e mezza per poi visitare il Bene del FAI dell’orto alla scoperta di piante officinali tra aneddoti storici e curiosità botaniche.

Alla fine del percorso attraverso il Monastero di Santo Stefano avrà luogo un laboratorio multisensoriale per preparare il liquore che si potrà poi portare a casa, e si conosceranno alcune soluzioni idroalcoliche di piante singole con le rispettive proprietà. Il 22 dicembre poi è previsto un laboratorio natalizio per bambini dai 6 ai 12 anni di tre ore per realizzare uno spettacolo teatrale di carta con Manuela Santini, illustratrice e attrice. E infine il 5 gennaio sempre all’orto sul colle dell’infinito alle 18 si potrà assistere a un concerto speciale che unirà brani gospel e canti della tradizione natalizia a cura del gruppo Spartiti di Versi.

Natale tra i sassi di Matera

Il 7 e 28 dicembre si parte da Casa Noha alle 11.30 per l’evento I Simboli del Natale tra i Sassi di Matera. Una suggestiva passeggiata tra i Sassi di questo luogo magico è come ammirare un presepe naturale per vivere il Natale da tradizione. Un racconto tra affreschi, architetture rupestri e presepi artistici rinascimentali regalerà un’esperienza emozionante.

Il 29 dicembre e il 2 gennaio invece si potrà partire dalla stazione FAI di Villalongo alle 10,30 per un percorso trekking dolce che permetterà di immergersi nel territorio del Parco della Murgia Materana tra musei a cielo aperto, antiche cave di calcarenite e architetture religiose scavate nella roccia. Si passa anche nel Parco Scultura la Palomba, la città moderna di Villalongo fino al presepe illuminato di Madonna delle Vergini da cui si potrà anche godere di un panorama sui Sassi di Matera.

Divertimento per grandi e piccoli

La musica sarà protagonista del Natale 2024 nei Beni del FAI con concerti con degustazione, brani gospel, canti natalizi, canti rituali previsti da Perugia a Recanati, dall’Abbazia di Santa Maria di Cerrate alle Saline Conti Vecchi ad Assemini. Le usanze del Natale poi si potranno vivere al Castello di Masino a Caravino, in provincia di Torino, al Castello della Manta a Manta, a Casa Carbone a Lavagna in provincia di Genova e a Villa della Porta Bozzolo a Casalzuigno.

Non mancheranno i presepi, da quello contadino nella Valle dei Templi di Agrigento alla Natività firmata da Maria Lai alle Saline Conti Vecchi, o il presepe napoletano a Villa della Porta Bozzolo e quello in cartapesta di fine XIX secolo all’Abbazia di Cerrate. Inoltre gli amanti dello shopping potranno passeggiare tra i numerosi mercatini di Natale in programma con libri, prodotti gastronomici con materie prime come marmellate di agrumi, olio extravergine, sale integrale e oggetti esclusivi artigianali che gli iscritti FAI potranno acquistare con il 10% di sconto. Il calendario completo del Natale 2024 nei Beni per il FAI è consultabile sul sito ufficiale http://www.aspettailnataleconilfai.it

 

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Cosa vedere a Poffabro, il borgo friulano dei presepi

Un luogo autentico, in cui il passato sembra essersi cristallizzato per arrivare nel presente, come testimonianza di una storia antica, interessante e le cui radici vanno cercate in tempi remoti.

Poffabro è un bellissimo borgo, incorniciato dalle montagne, immerso nella natura: sono le prealpi carniche della Val Colvera, e questo paese – con le sue case in pietra e i balconi in legno – accoglie in visitatori con il suo fascino incredibile e con una natura che fa da sfondo invitando a essere scoperta ed esplorata. Siamo in Friuli-Venezia Giulia, nella provincia di Pordenone, tra strade che sembrano sussurrare di un passato lontano e che recano ancora le tracce dell’Italia contadina e rurale. Un luogo autentico, da scoprire e da visitare: tutto quello che devi sapere.

Dove si trova Poffabro

Ci troviamo in Friuli-Venezia Giulia regione del nord est dell’Italia, in provincia di Pordenone, è qui nella Val Colvera che sorge Poffabro, frazione del comune di Frisanco. Posto a 525 metri di altezza, è uno dei Borghi più belli d’Italia, nominato come tale intorno ai primi anni Duemila. A fare da cornice alle sue case, alle strade e ai bellissimi edifici, le montagne e una natura che toglie il fiato al primo sguardo.

Dista circa una trentina di chilometri da Pordenone e si raggiunge facilmente con l’automobile o con l’autobus, poi si lascia l’auto per esplorarlo a piedi e scoprirne le sue tante peculiarità. Del resto, si tratta di un paese che sembra un presepe, come altri ne esistono in Italia, a testimonianza della bellezza dei piccoli borghi, in cui il passato risuona ancora a ogni passo.

I presepi di Poffabro

In un borgo che sembra un presepe la rappresentazione della Natività non può che essere davvero speciale. È in questo suggestivo luogo, infatti, che prendono vita tra ballatoi, strade, cortili e finestre, bellissimi presepi artigianali.

La visita è d’obbligo nel periodo delle festività, per poter assorbire la magia di un luogo sospeso nel tempo e in cui rivivere l’emozione del Natale attraverso gli occhi della creatività di tanti menti diverse.

E Poffabro presepe tra i presepi è un evento ormai tradizionale, basti pensare che nel 2024 ha raggiunto la sua 27esima edizione. Le date da segnare in agenda sono quelle che vanno dal primo dicembre 2024 al 12 gennaio 2025: la magia è assicurata grazie alla presenza di centinaia di presepi tutti da scoprire. In questo periodo sono previsti diversi eventi, oltre alla presenza di uno stand gestito dalla Pro Loco in cui assaporare qualcosa di gustoso.

Poffabro, i presepi

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Poffabro, tutto suoi suoi presepi

Cosa vedere a Poffabro

La storia del borgo di Poffabro è antica, basti pensare che la valle in cui sorge è stata un passaggio importante già in epoca romana, quando da qui passava la strada che da Julia Concordia andava verso il nord, attraverso le Alpi.

E se, quindi, la centralità di questo luogo è davvero antica, si deve fare un passo in avanti però per vederlo citato la prima volta. La parrocchia era inserita nei beni del vescovo di Concordia già nell’XI secolo, mentre è nel 1339 che di Prafabrorum si parla in una sentenza. Un’altra data importante nella storia di questo luogo è quella del 1810 quando, per mezzo di un decreto napoleonico, diventa frazione di Frisanco.

C’è anche una storia più inquietante ed è quella della Santa Inquisizione che in questo luogo ha celebrato un processo alle streghe, che si diceva si incontrassero per i loro sabba in un prato dietro al monte Ràut.

Qui vale la pena esplorare le vie, osservare la bellezza degli edifici in pietra che hanno una storia antica: sono strutturati su tre – quattro piani e hanno dei particolari balconi in legno.

Tra le costruzioni religiose da vedere vi sono la chiesa di San Nicola e il Santuario della Beata Vergine della Salute. Ma si deve ammirare e conoscere anche l’artigianato locale, ancora vivo.

Poffabro, cosa vedere

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Poffabro, cosa vedere nel borgo
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Pesche, il suggestivo “paese-presepe” nel cuore del Molise

Si arrampica su una roccia con i suoi edifici che lo fanno sembrare simile a un piccolo presepe: la meraviglia è di casa a Pesche, borgo di poco più di 1400 anime in Molise, in provincia di Isernia. Qui il passato si intreccia al presente, regalando casette piccole, vicoli stretti, scorci mozzafiato e un aspetto suggestivo e fiabesco.

Ci sono diverse cose da vedere ed eccellenze che rendono questo territorio estremamente interessante, un posto che – visto da lontano – ricorda davvero un presepe, di quelli che sembrano scalare quasi in verticale la parete rocciosa: le case chiare, una attaccata all’altra, e le strade che si intrecciano e regalano un’ambientazione speciale a chi decide di visitare questo borgo-presepe del Molise.

Tutto quello che c’è da sapere per visitare Pesche, perla preziosa immersa nella natura suggestiva del Molise.

Dove si trova Pesche

Siamo a poca distanza da Isernia, che dista da Pesche solamente una dozzina di chilometri, qui si trova questo borgo – presepe arroccato su un fianco del monte San Marco.

Siamo in Molise, terra affascinante e ricca di tesori, incastonata tra Abruzzo, Marche, Lazio, Campania e Puglia, è una regione di piccole dimensioni ma non per questo ci sono poche cose da vedere: tra monti e colline, ha anche lo sbocco sul mare.

Ma non è lì che si trova Pesche, che è lontana dall’Adriatico è si trova a un’altitudine di circa 730 metri sopra il livello del mare, il borgo è inserito nella Riserva naturale orientata al cui interno si possono programmare escursioni nel mezzo della natura, trekking indimenticabili grazie ai favolosi panorami, tra radure, boschi e sentieri.

Quando si scorge Pesche in lontananza non si può non rimanere colpiti dalla bellezza di questo borgo, dalle sue case che sembrano appoggiate e poste le une vicine alle altre, che si arrampicano sulla montagna, creando la sensazione di fare un passo indietro nel tempo. Si cammina qui, tra salite e discese, alla scoperta dei suoi tanti tesori e di un passato che sembra rivivere in ogni edificio e in ogni scorcio.

Un paese – presepe nel cuore dell’Italia, che vive ed è tutto da scoprire.

I presepi di Pesche

In un borgo che sembra ricordare nell’aspetto proprio quelli che vengono realizzati ogni anno per ricordare la Natività, non potevano mancare i presepi: quelli veri, che diventano tesoro da scorpire di grandi e bambini nei periodi delle feste. I presepi a Pesche ci sono e sono tutti meravigliosi e da conoscere.

Pesche, il borgo presepe

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Pesche, il borgo-presepe del Molise

Così ogni anno viene programmato un evento che si chiama I Presepi nel Presepe, manifestazione che viene organizzata da Comune, OdV I Presepi nel Presepe e Molitour.
La manifestazione viene riproposta da anni, basti pensare che nel 2024 è giunta alla sua XXI edizione e prevede anche la programmazione di due concorsi: quello nazionale dedicato ai presepi e quello nazionale dedicato alla poesia. Entrambi verranno allestiti nel borgo dal 14 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025. E se nell’edizione 2023 hanno partecipato ben 120 natività ed altrettante opere, quest’anno sono previste due nuove categorie: il Presepe 4.0 e il Presepe dei pasticcieri.

E così questo stupefacente borgo, ogni anno diventa un vero e proprio presepe a cielo aperto, in cui lasciarsi coinvolgere dalla magia delle feste e di questo periodo dell’anno in un’atmosfera suggestiva e unica nel suo genere.

Cosa vedere a Pesche

La storia di Pesche è strettamente intrecciata a quella della vicina Isernia. Ed è qui sul monte San Marco che, dove già sorgeva un monastero benedettino, pare che si siano trasferite alcune persone intorno all’anno Mille. Da quel momento nasce questo luogo, che ha dovuto fare i conti con un terremoto molto forte nel 1456, mentre è negli anni Ottanta del Novecento che si è sviluppata una nuova parte di paese anche nella zona bassa.

Tra le cose da ammirare, quando si programma una visita qui, vi è la chiesa parrocchiale Madonna del Rosario che è databile intorno alla fine del 1500, con interventi successivi realizzati nel corso dei secoli, e il Santuario di Santa Maria del Bagno che si trova nella zona bassa, lì dove in epoca romana vi erano dei bagni dotati di due vasche grazie alla presenza di una sorgente di acqua sulfurea. Inoltre, sempre nel borgo di Pesche si trova la chiesa parrocchiale di San Michele, che può essere fatta risalire al 1700 e realizzata su resti precedenti.

Pesche cosa vedere nel borgo presepe

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Pesche, cosa vedere nel borgo-presepe in Molise

Non mancano i ruderi del castello, che pare avere origini nello stesso periodo in cui è nato questo borgo e che si trova nel punto più alto di Pesche. Oggi dell’antico maniero rimangono visibili pochissimi resti, ma non per questo meno affascinanti.

Ma non solo, perché qui vi è anche il Dipartimento di Bioscienze e Territorio dell’Università del Molise. Insomma, un piccolo borgo affascinante del Molise, da cui si aprono scorci favolosi che permettono di ammirare la valle del fiume Volturno, e poi merita una visita il territorio circostante, con la Riserva Naturale da scoprire grazie a passeggiate immerse nel verde.

Pesche è un borgo – presepe di grande bellezza, un vero e proprio gioiello che ricorda come conformazione e aspetto una bellissima Natività abbracciata alla montagna.

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I presepi più belli del mondo: dove sono e quando vederli

I due simboli del Natale: l’albero e il presepe. Quest’ultimo rappresenta un momento speciale per chi lo realizza, che si tratti di una tradizione condivisa in famiglia o di un presepe professionale che viene studiato con cura per mesi e realizzato artigianalmente in ogni suo dettaglio. In Italia, e non solo, tutti conosciamo i meravigliosi presepi di Napoli, ma questa tradizione è presente anche in altri luoghi del mondo con caratteristiche e specialità proprie.

Ma quali sono i presepi più belli del mondo? Qui vi raccontiamo dove sono, quando vederli e tante altre informazioni utili per ammirare questi capolavori dell’arte sacra e natalizia.

Presepi in Italia

La tradizione del presepe in Italia ha origini antiche: la storia più diffusa è quella che vede San Francesco d’Assisi come precursore del presepe. Fu lui che, dopo aver assistito ad alcune rappresentazioni liturgiche della nascita di Gesù a Betlemme, nel 1223 tornato in Italia, chiese al Papa l’autorizzazione di riprodurle. Oggi questa tradizione continua a esistere e ad affascinare, soprattutto in alcune regioni.

I presepi di Napoli

Quelli di Napoli sono sicuramente tra i presepi più famosi grazie alla loro capacità di unire sacro e profano. Oltre alla rinomata Via San Gregorio Armeno, che dal 22 novembre ospiterà la 153ª edizione della Fiera dei Presepi, impossibile non citare anche il Presepe Favoloso custodito nella Basilica di Santa Maria della Sanità, nel cuore del Rione Sanità. Realizzato dalla bottega La Scarabattola, questa creazione unica rappresenta un’opera monumentale in grado di offrire una visione innovativa e coinvolgente della Natività. Tra gli altri presepi napoletani imperdibili citiamo il Presepe Cuciniello, situato all’interno del Museo di San Martino.

Presepe Napoli

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Via San Gregorio Armeno a Napoli

Il presepe in Piazza San Pietro

Dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025, sarà possibile ammirare il presepe allestito in Piazza San Pietro a Roma. La firma di quest’anno è quella della comunità di Grado che ha ambientato la nascita di Gesù in un “casone” all’interno della laguna. L’ambientazione scelta è quella dei primi anni del secolo scorso quando in laguna abitavano ancora diverse centinaia di gradesi, realizzata con tanti dettagli creati utilizzando anche la vegetazione autoctona e la fauna locale.

Il presepe sull’acqua di Comacchio

Uno dei presepi italiani più suggestivi è quello di Comacchio, in provincia di Ferrara. Dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 sarà possibile ammirare i presepi allestiti non solo nelle chiese, ma soprattutto sotto le arcate dei ponti e lungo i canali del centro storico della città. Realizzati sopra delle imbarcazioni, offrono uno scenario davvero unico, soprattutto la sera quando illuminati da decorazioni e luminarie.

Presepi in Spagna

La tradizione del presepe in Spagna ha origini italiane perché si diffuse durante la dominazione borbonica di Napoli. Nel corso del tempo, gli artigiani spagnoli hanno adattato questa forma d’arte all’identità culturale del territorio creando anche personaggi bizzarri come il “caganer”, un abitante vestito con abiti tradizionali, accovacciato in una posizione comprensibile dal nome!

Il presepe di sabbia a Gran Canaria

Gran Canaria stupisce ogni anno con un presepe di sabbia realizzato da un gruppo di otto importanti scultori internazionali sulla spiaggia di Las Canteras. Si tratta di un vero e proprio spettacolo a cielo aperto, realizzato con 2000 tonnellate di sabbia che, oltre al carattere artistico e religioso, ha anche uno scopo benefico perché le donazioni ricevute vengono destinate a progetti sociali. Il presepe può essere ammirato dal 28 novembre 2024 al 6 gennaio 2025 ed è facilmente raggiungibile perché la spiaggia in cui viene realizzato è quella urbana della città di Las Palmas.

Presepe sabbia Gran Canaria

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Presepe di sabbia a Gran Canaria

Presepe monumentale di Saragozza

A Saragozza, invece, troverete il presepe più grande di Spagna che, con le sue 56 figure a grandezza naturale, occupa più di 1000 m². Le figure umane sono affiancate dagli immancabili animali come pecore, capre e anatre per ricreare al meglio il momento della Natività. Il presepe viene allestito vicino alla Basilica di Nostra Signora del Pilar e riproduce alcuni degli scenari più importanti della tradizione religiosa come il portale di Betlemme o il palazzo di Erode. Il presepe monumentale può essere visitato dal 2 dicembre 2024 all’8 gennaio 2025, sia in autonomia che accompagnati da una guida. L’entrata è gratuita e si può accedere tutti i giorni dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 16:00 alle 21:00.

Presepe di cioccolato a Rute

La città di Rute, in provincia di Cordoba, vanta una lunga tradizione dedicata ai dolci natalizi che, nel tempo, ha ampliato i propri orizzonti andando a creare un presepe realizzato interamente con il cioccolato. Allestito su una superficie di circa 65m², il presepe è composto da 1.600 chili di cioccolato e circa 50 chili di pasta di zucchero ed è considerato il più grande del mondo. Per crearlo sono necessari oltre sei mesi e, tra le figure realizzate, compaiono anche il Papa e i membri della Famiglia Reale spagnola. Il presepe può essere visitato fino al 6 gennaio 2025 e l’entrata costa 1,50€. Se vi trovate a Cordoba, il modo ideale per raggiungere Rute è con il treno della compagnia Renfe.

Il presepe gigante di Alicante

Il presepe di Alicante, invece, ha vinto il record come il più grande del mondo! Gesù, posizionato nella sua mangiatoia, cattura l’attenzione con dimensioni pari a 3,32 metri di altezza, 3,31 metri di larghezza e 4,08 metri di lunghezza, mentre Giuseppe è alto 18 metri e largo 4,70 e Maria ben 10 metri e larga 3,49. Il presepe può essere ammirato nella piazza dell’Ayuntamiento dai primi di dicembre al 6 gennaio 2025.

Presepe gigante Alicante

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Il presepe gigante di Alicante

Presepi in Portogallo

I presepi portoghesi spiccano per la creatività e maestria artigianale con il quale vengono realizzati. Alcuni presentano personaggi di carattere popolare, mentre altri vengono creati in stile barocco, come quelli degli scultori Machado de Castro (di cui si conserva un esemplare nella cattedrale Sé di Lisbona) o António Ferreira (custodito nella Basilica da Estrela). Oltre al motivo principale della Natività e dell’arrivo dei Re Magi a Betlemme, nei presepi realizzati in Portogallo vengono riprodotti ambienti campestri portoghesi e delle classi sociali dell’epoca come clero, nobiltà e popolo.

Il presepe a Lagos

Nel sud del Portogallo, nella città di Lagos, dal 23 novembre 2024 al 10 gennaio 2025 sarà possibile ammirare il presepe artigianale realizzato dall’artista José Henrique Figueiredo Cortes. Esposto nel Centro Cultural de Lagos, il presepe conta 75 personaggi, 368 figure di animali, 38 case, molti edifici e attività, alcune delle quali non esistono più nella realtà. Il tutto è reso ancora più magico dall’aggiunta di meccanismi che danno movimento alle scene rappresentate come luce e corsi d’acqua.

Presepi in Polonia

Anche la Polonia vanta una tradizione secolare legata ai presepi, in particolare nella città di Cracovia. Qui i presepi sono chiamati “szopki” e risalgono al XIX secolo. La loro realizzazione si concentra sulla costruzione di elaborate strutture a torre che raffigurano la Natività di Gesù, spesso sullo sfondo dei famosi monumenti architettonici della città.

Il presepe UNESCO di Cracovia

La tradizione dei presepi a Cracovia nacque per necessità: i lavoratori locali, licenziati durante il periodo invernale, per guadagnare qualcosa costruivano particolari scene legate alla Natività che vendevano porta a porta. Nel corso degli anni, questa pratica si è evoluta trasformandosi in una competizione vera e propria tra artigiani. Le scene sono riccamente ornate con un mix di elementi gotici e barocchi, con colori vivaci e location che rappresentano i luoghi più importanti della città.

Il primo giovedì di dicembre viene organizzato il Concorso di Szopka, o Concorso dei Presepi di Natale, durante il quale gli artigiani provenienti da tutto il Paese portano le loro scene della Natività realizzate a mano per essere esposte e giudicate nella piazza principale Rynek Główny. In riconoscimento del suo significato culturale, la szopka di Cracovia è stata iscritta nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO nel 2018.

Presepe Cracovia

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Un esempio di presepe realizzato a Cracovia

Presepi in Francia

In Francia è la Provenza a mostrare il più alto entusiasmo quando si parla di presepi. Il tradizionale presepe provenzale, oltre ai personaggi classici della Natività, comprende anche i famosi santons, ossia piccoli santi: questi sono piccole figurine di terracotta fatte a mano che rappresentano molti personaggi popolari provenzali e ispirati al folklore locale, alle tradizioni e agli antichi mestieri. Alcuni dei più tipici e famosi sono Roustido, un amichevole borghese con un ombrello rosso, Bartomiou, l’ubriacone con un lungo cappello di cotone, e Pistachié, lo sciocco che guida un asino carico di sacchi di grano.

I presepi di Luceram

Ogni anno, da 26 anni, gli abitanti di Lucéram, un villaggio situato a 664 metri di altitudine, non lontano da Nizza, espongono oltre 450 presepi in tutte le aree del paese. L’evento, chiamato Circuit des Crèches, vi permetterà di scoprire le realizzazioni durante una passeggiata dove le scene sono ricche di personaggi e location particolari, da quelle più tradizionali alle più originali. I presepi possono essere visitati dai primi di dicembre al 6 gennaio 2025.

Presepi in Messico

Chiamato “el Nacimiento”, la Natività messicana fa parte dell’eredità che i colonizzatori lasciarono nel Paese, riadattata nel corso degli anni alla cultura e all’identità delle diverse regioni del Messico. Qui il presepe rappresenta uno dei simboli più importanti e assume un ruolo centrale soprattutto durante la notte di Natale, o Nochebuena: durante la vigilia, le famiglie messicane si riuniscono intorno per mangiare tutti insieme e, prima di mezzanotte, si svolge una piccola cerimonia durante la quale i bambini della famiglia hanno l’onore di collocare la statuina di Gesù nel presepe, dando così il benvenuto al Natale.

Il presepe nella piazza di Oaxaca

Il Natale è una ricorrenza particolarmente sentita in tutto il Messico, tuttavia ci sono città che, più di altre, organizzano festeggiamenti in grande stile come Oaxaca. La strada pedonale che va dalla Chiesa di Santo Domingo allo Zocalo è fiancheggiata da alberi di Natale e colorate piñate, mentre la piazza principale brilla di luci festive e luminose stelle natalizie, oltre che ospitare il grande presepe e l’evento più atteso di dicembre: la Notte del Ravanello. Organizzato il 23 dicembre, l’evento vede protagoniste delle scene realizzate con i ravanelli, compresa la Natività. Un altro bel presepe viene realizzato anche all’interno del Convento y Templo del Carmen Alto, dove ogni anno vengono posizionate figure di medie-dimensioni.

Presepe Oaxaca

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Presepe realizzato nella chiesa di Oaxaca

I presepi in Perù

Anche il Perù festeggia il Natale realizzando presepi nei parchi pubblici e davanti alle chiese. La particolarità dei presepi peruviani, visibili durante tutto il mese di dicembre, risiede in alcuni personaggi tipici del territorio. Insieme a Giuseppe, Maria e Gesù in versione andina, compaiono anche animali locali come i lama e gli alpaca in sostituzione di bue e asino. Chi desidera creare un presepe unico deve dirigersi a Cusco, dov’è possibile acquistare figure realizzate artigianalmente nel mercato storico di Santurantikuy, che significa “Vendita dei Santi” in Quechua. Al mercato sono presenti molti artigiani e venditori provenienti dalle province che arrivano in città per vedere muschio, erbe, figurine dipinte di santi, lama e alpaca.

Il presepe a Cusco

Ogni anno, nella città di Cusco, viene allestito un grande presepe nella Plaza de Armas, la piazza principale da secoli cuore pulsante della vita quotidiana dei suoi abitanti. Nei presepi di Cusco, il paesaggio raffigurato è quello delle Ande peruviane invece della Giudea e, per realizzarlo, viene utilizzata flora nativa della regione come erbe naturali, paglia, “salvajina” (muschio spagnolo), “ichu” (erba cespugliosa), “molles” (peperoni), “champa” (erba con terriccio), fiori e orchidee.

Inoltre, tutti i personaggi rappresentati sono solitamente vestiti con i costumi tradizionali della regione di Cusco: Maria ha le trecce, una manta (in quechua chiamata “liclla”) e una gonna andina. Giuseppe indossa un “chullo” (un tipo di cappello di lana) e Gesù, chiamato “El niño Manuelito”, è vestito con abiti tipici della regione, pieni di colori e paillettes.

Presepe Perù

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Tipico presepe peruviano

I presepi tipici in Africa

Il presepe viene realizzato anche in diverse parti dell’Africa e incorpora figure, scene, piante, animali e oggetti legati alla vita quotidiana tipica del territorio. Al posto del bue e dell’asino è possibile trovare capre o zebù, mentre sullo sfondo compaiono alberi come il baobab. Tra le figure compaiono anche pescatori, cantastorie tradizionali e musicisti che suonano strumenti locali.

Presepe africano

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Un esempio di presepe africano