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Il tuo prossimo alloggio è una casa nel ventre di un serpente

Ci mettiamo in viaggio ogni giorno per tantissimi motivi, e anche se sono differenti, gli uni dagli altri, sono tutti accomunati dal medesimo desiderio, quello di vivere avventure straordinarie e indimenticabili.

E se parliamo di esperienze di viaggio non possiamo non menzionare gli alloggi. Appartamenti, case, hotel e strutture ricettive che ogni giorno cambiano e si arricchiscono di nuovi dettagli e servizi per trasformare i desideri e le fantasie dei viaggiatori in realtà surreali ed emozionali che lasciano senza fiato.

Lo abbiamo visto con le case sugli alberi, lo abbiamo sperimentato con le cabine in mezzo alla natura, e poi, ancora, con le stanze degli hotel a tema e con i glamping. E possiamo vederlo anche oggi, scegliendo di prenotare un alloggio unico e sensazionale, quello che si trova nel ventre di un serpente.

Dormire nel ventre di un serpente: succede in Messico

Il nostro viaggio di oggi ci porta in uno dei luoghi più affascinanti del pianeta, proprio lì dove è possibile vivere alcune delle esperienze più incredibili di una vita intera. Ci troviamo a Città del Messico, capitale del Paese da cui prende il nome, nonché luogo estremamente affascinante dove la storia antichissima vive e convive con tradizioni, culture, usi e costumi incredibili.

Da qui è possibile andare alla scoperta del celebre Templo Mayor, della cattedrale metropolitana e dei bellissimi murales di Diego Rivera, per poi raggiungere Naucalpan de Juárez, un piccolo comune situato nella zona metropolitana della città dove è stato realizzato un alloggio al di fuori dell’ordinario, unico e straordinario, situato nel ventre di un serpente.

Non un serpente qualunque, intendiamoci, ma il Quetzalcoatl, una divinità venerata dagli Atzechi che, secondo la tradizione, appare in forma di metà uccello e metà serpente.

Il nido di Quetzalcoatl

È una struttura monumentale, grandissima e davvero bizzarra, quella che ospita l’alloggio più incredibile di tutta Città del Messico. Il nido di Quetzalcoatl, questo il suo nome, non è solo una struttura ricettiva, ma è una grande e complessa scultura vivente caratterizzata da colori vivaci e forme sinuose. A guardarlo, in tutta la sua bellezza, il complesso monumentale sembra prendere vita mentre si muove dentro e fuori il paesaggio.

Il complesso porta la firma dell’architetto messicano Javier Senosiain a cui spetta il merito di aver creato uno dei più affascinanti capolavori di architettura organica. Il serpente, che si muove su una superficie di oltre 1000 metri quadrati, è caratterizzato da linee curve e da forme sinuose, mentre su tutto il dorso corrono finestre arrotondante.

All’interno, invece, si snodano diversi appartamenti, 10 per l’esattezza, che fino a qualche tempo fa erano esclusivamente di proprietà privata. Uno di questi, adesso, è invece prenotabile su Airbnb, permettendo ai viaggiatori di vivere un’esperienza unica, per perdersi e immergersi nell’antica cultura azteca.

Non è tutto, però, perché il nido di Quetzalcoatl è stato costruito in una zona privilegiata, in un parco lussureggiante dominato da boschi, giardini botanici e piccoli laghi. Un luogo dove la natura e il silenzio fanno da protagonisti, un buen retiro dove i viaggiatori possono vivere un’esperienza all’insegna del relax e della grande bellezza.

La stessa struttura è un omaggio a questo modo di vivere. Le forme organiche del serpente e l’uso minimale del materiale hanno contribuito a creare un sistema di spazi dove l’uomo può sentirsi tutt’uno con la natura circostante.

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Come in un quadro: le montagne che sembrano dipinte da un artista

Sono tante le meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo, e sono le stesse che ogni giorno ci invitano ad andare alla scoperta del nostro pianeta, a muoverci in lungo e in largo per vivere avventure all’insegna della grande bellezza messa in scena da Madre Natura.

È proprio lei, infatti, a creare spettacoli di immensa meraviglia, capolavori visivi che lasciano senza fiato e che sono così straordinari da non sembrare reali.

I luoghi plasmati sapientemente dalla natura, da raggiungere ed esplorare, sono tantissimi e tutti sono destinati a incantare, ma ne esiste uno che, più degli altri, ha catturato la nostra attenzione. Si tratta dei Monti Arcobaleno, così ribattezzati per quelle montagne colorate che sembrano dipinte da un artista.

Il più grande capolavoro visivo della natura si trova in Cina

Il nostro viaggio di oggi, quello che ci conduce alla scoperta di uno dei più grandi capolavori creati da Madre Natura, ci porta direttamente in Cina. Percorrendo le celebri tappe dell’antica Via della Seta, è possibile raggiungere Zhangye, in provincia di Gansu. È proprio qui, nella zona nord ovest della città, che ci si ritrova al cospetto del grandioso Parco geologico nazionale del Danxia cinese, un’area protetta che si snoda per oltre 500 chilometri e che ospita uno degli spettacoli più straordinari del mondo.

Qui, infatti, si innalzano verso il cielo dei massicci montuosi che non assomigliano a niente di tutto ciò che abbiamo visto nella vita fino a questo momento. Le montagne del parco, infatti, brillano sotto il sole mostrando il loro volto più bello, quello caratterizzato da colori cangianti, nitidi e vivaci che sembrano dipinti da un artista. Non si tratta però dell’opera dell’uomo, ma della natura che ha creato uno degli scenari più belli del nostro mondo.

Monti Arcobaleno, Zhangye

Fonte: iStock

Monti Arcobaleno, Zhangye

Le montagne che sembrano dipinte da un artista

Il Parco geologico nazionale del Danxia cinese di Zhangye ha su di sé l’attenzione di persone di tutto il mondo. Non solo turisti, viaggiatori e appassionati della natura, ma anche studiosi e geologi da sempre affascinati dalla peculiarità di queste formazioni rocciose.

Queste montagne, ribattezzate Monti Arcobaleno per via dei colori brillanti che le caratterizzano, si sono create migliaia di anni fa a seguito dell’erosione dell’arenaria rossa. Sono stati il vento, la pioggia e gli altri agenti atmosferici a modellare le forme, mentre il deposito dei materiali ha contribuito a creare dei strati colorati che si sono sovrapposti nei secoli. Appare così, alla vista, uno scenario favolistico che illumina lo sguardo dei viaggiatori, e di chiunque raggiunga questo parco, con mille sfumature di rosso, di viola, di argento e di giallo.

Non sono solo i colori a incantare, ma anche le forme bizzarre che si possono ammirare raggiungendo la sezione del parco denominata BingGou Danxia, proprio lì dove i massicci montuosi assumono forme e lineamenti che rimandano all’immaginario onirico.

Visitare il Parco geologico nazionale del Danxia cinese di Zhangye è una vera e propria esperienza sensoriale ed emozionale, da vivere in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Dall’alba al tramonto, infatti, i Monti Arcobaleno diventano il palcoscenico di uno spettacolo di luci e colori che segue il movimento del sole.

Come visitare il Parco geologico nazionale del Danxia cinese di Zhangye

Il Parco geologico nazionale del Danxia cinese si trova ad appena 30 minuti di auto dalla città di Zhangye. Per esplorarlo è necessario seguire dei sentieri predisposti intervallati da diverse piattaforme panoramiche che permettono di ammirare lo scenario da una posizione privilegiata. A disposizione dei visitatori, inoltre, ci sono delle navette che facilitano gli spostamenti da una parte all’altra del parco.

Monti Arcobaleno, Zhangye

Fonte: iStock

Monti Arcobaleno, Zhangye
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Migliaia di animali luminosi hanno popolato questo giardino: è magia

La natura è un meraviglioso meccanismo spesso difficile da capire, ma pronto per essere sempre ammirato. Il più delle volte pensiamo di essere gli organismi più importanti all’interno dell’ecosistema, ma in realtà ci sono tanti piccoli animali che svolgono un ruolo indispensabile per noi e la nostra sopravvivenza.

Sono specie microscopiche, a volte difficili da vedere a occhio nudo, spesso ignorate e sottovalutate. Nel momento in cui le conosciamo meglio, ci accorgiamo che hanno un’importanza centrale nella riproduzione delle piante, o addirittura nel riciclare la materia organica. Se stiamo pensando che per osservarli è necessario recarsi in un laboratorio e utilizzare un microscopio, ci sbagliamo di grosso perché questi piccoli organismi possono essere osservati grazie alla mostra “Mini-Monde en voie d’illumination” a Parigi. Dal 14 novembre 2022 fino al 15 gennaio 2023 verremo catapultati nel loro mondo grazie a centinaia di sculture monumentali e inedite che per la prima volta ci faranno sentire piccoli proprio come i microorganismi devono sentirsi ogni giorno nel corso della loro vita.

La magia dei microrganismi a grandezza naturale

La mostra allestita al Jardin des Plantes è l’occasione perfetta per stupirsi e conoscere delle specie di cui si sa pochissimo, ma che potremo ammirare in ogni dettaglio perché ingrandite milioni di volte. Le sculture ci permetteranno di vivere un’esperienza magica, non solo per la loro imponenza, ma anche perché sono caratterizzate da colori unici pronti a far risaltare ancora di più il loro aspetto. Visitare la mostra è come intraprendere un viaggio in cui si possono incontrare organismi già conosciuti altre volte, animali misteriosi e sorprendenti.

La riproduzione della farfalla

Fonte: IPA

La farfalla della mostra Mini-Monde en voie d’illumination

Il viaggio inizia in un sottobosco che, come i microorganismi, è sovradimensionato e prosegue percorrendo il tronco di un albero lungo circa 25 metri. Durante la visita prima si incontrano lumache, libellule, scarabei tuffatori o zanzare, tutti con un loro ciclo di vita comune. Successivamente ci si imbatte nei piccoli organismi che vivono con noi in casa come pesciolini d’argento, cimici dei letti e ragni saltatori. Infine, l’esperienza nel mondo di questi microorganismi si conclude con la scoperta di tutti quelli che sono “ospiti” del corpo umano come acari della pelle, pulci, pidocchi.

La natura incontaminata nel cuore di Parigi

La mostra Mini-Monde en voie d’illumination è un’esperienza particolare che lascia senza fiato, non solo per le meravigliose sculture, ma anche per la location che le ospita. Questa infatti, si trova all’interno del Jardin des Plantes, un luogo all’avanguardia al centro di Parigi, un giardino botanico che può essere considerato il vero e proprio custode della natura. Sorto quattro secoli fa, decidere di entrare al suo interno significa beneficiare delle meraviglie che solo la natura sa offrire, perché ci si imbatte in alberi, collezioni vegetali e angoli nascosti, misteriosi e avvolti da un silenzio incontaminato.

Attraverso i suoi 2,5 ettari è possibile intraprendere un viaggio straordinario nella storia. È qui infatti che possiamo imbatterci, ad esempio, in un albero di pistacchio di ben 315 anni fa, oppure andare alla scoperta delle gallerie in cui la biodiversità e la geodiversità sono l’esempio perfetto delle meraviglie di ciò che ci circonda.

Il fondale marino della mostra parigina

Fonte: IPA

Fondale marino della mostra Mini-Monde en voie d’illumination
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Sta per tornare la città di ghiaccio più incredibile del mondo

Hai mai pensato di poter vivere all’interno del palazzo di ghiaccio di Elsa? Il regno della protagonista di Frozen con le sue scale, pareti e torrette di ghiaccio è realtà! Quando arriva l’inverno, la città cinese di Harbin con le sue temperature che possono arrivare fino a circa 20 gradi sotto zero, si trasforma in un regno di ghiaccio e neve e dà vita all’Harbin International Ice Festival.

Sculture mozzafiato e palazzi a grandezza naturale accompagnano i visitatori attraverso giochi e attività indimenticabili, proprio come se si vivesse in un sogno. La città di ghiaccio con i suoi panorami paradisiaci rende l’inverno davvero unico e magico, uno spettacolo difficile da perdere.

Le origini del festival

Harbin, il capoluogo dell’Heilongjiang, la provincia più a nord della Cina ogni anno ospita il Festival Internazionale del Ghiaccio. Come sempre l’apertura ufficiale avviene il 5 gennaio, ma prima è possibile visitare alcune delle sculture presenti nella città. L’evento è l’attrazione principale della zona e di solito termina a fine febbraio-inizio marzo quando le temperature diventano meno rigide e le sculture iniziano a sciogliersi.

La manifestazione affonda le sue radici nella tradizione del posto: dal 1963 quella che veniva considerata una festa in giardino, è diventata un vero e proprio festival che ha conquistato tutti i cinesi. Nonostante la sua bellezza, durante la Rivoluzione Culturale di Mao Zedong è stato purtroppo sospeso.

Veduta notturna di Harbin

Fonte: IPA

Di notte Harbin diventa ancora più incantevole

Solo nel 1983, dopo lo spettacolo delle lanterne, si è deciso di trasformarlo in un evento a tutti gli effetti. Il primo Harbin Ice Festival è stato inaugurato il 5 gennaio 1985 con una grande cerimonia al Parco Zhaolin per poi ripetersi ogni anno.

Gli eventi del festival

Durante il festival Harbin si trasforma in una città di ghiaccio in cui lavorano migliaia di operai che prelevano il ghiaccio direttamente dal fiume Songhua. Pagode, ponti e ristoranti funzionanti, risplendono giorno e notte, grazie a giochi di luce pronti a far risaltare le sculture che si stagliano nel cielo notturno.

Girare per la città è un’esperienza unica, ma per vivere in pieno l’essenza del festival, è impossibile non visitare le tre sedi principali.

L’isola del sole (Sun Island) aperta dalle 8:00 alle 17:00, si trova nel fiume Songhua ed è grande circa 3.800 ettari. Lo zoo presente sull’isola, ospita al suo interno le tigri siberiane, quelle del Bengala, i leoni e alcune specie di gatti. Durante il festival si possono ammirare sculture di neve e opere d’arte disseminate sull’isola. Inoltre, è possibile visitare il museo di arte del ghiaccio (uno dei più grandi del mondo).

Una delle sculture di Harbin

Fonte: IPA

Una delle meravigliose sculture di ghiaccio di Harbin

L’Harbin ice and snow world è un parco enorme aperto dalle dalle 10:00 alle 22:00, in cui passeggiando puoi imbatterti nei monumenti più belli del mondo realizzati con la neve come ad esempio la Grande Muraglia cinese o le piramidi egiziane che di notte vengono illuminate in modo spettacolare.

Il parco Zhaolin, aperto dalle 9:00 alle 21:00 invece, è la zona del festival in cui ci sono le creazioni più tradizionali come le lanterne di ghiaccio, figure magiche o animali, tutti illuminati e resi ancora più affascinanti.

Paesaggi suggestivi e le meraviglie della natura: c’è proprio tutto per una vacanza da sogno!

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Puoi dormire su un’isola selvaggia in un faro, circondato da pony

Mollare tutto e trasferirsi su un’isola deserta è il sogno di molti soprattutto dopo una giornata immersi nel traffico cittadino. Quanti sognano di svegliarsi all’interno di un faro, affacciarsi alla finestra e vedere la propria casa circondata dalla natura e da animali? Sembra un sogno irrealizzabile, ma in realtà tutto questo è possibile nell’isola di Lundy. Posizionata nel Canale di Bristol, tra la Cornovaglia ed il Galles e a circa 19 km dalle coste della Gran Bretagna, Lundy Island è un vero e proprio paradiso per chi è alla ricerca di uno stile di vita naturale circondato da animali di ogni genere. In particolare è un vero e proprio paradiso per chi ha una passione sconfinata per i pony. Mansueti e dolcissimi, se ne possono incontrare in ogni angolo dell’isola inglese.

L’emozione dell’incontro con i pony

I pony che popolano l’isola di Lundy sono abituati ai turisti: nel bel mezzo di un’escursione è facile notare questi animali che pascolano tranquillamente e che non disdegnano una piccola coccola. La tranquillità di questo luogo da sogno è la stessa dei pony che diventano il soggetto perfetto per foto tenere e indimenticabili anche semplicemente quando stanno schiacciando un pisolino. Questi animali sono in buona compagnia.

Esplorare l’isola britannica vuol dire anche scoprire una fauna selvatica varia e affascinante: proprio a Lundy è facile incontrare capre, uccelli marini di ogni tipo e dai colori variopinti e, per chi è appassionato di immersioni in mare, si può avere un incontro ravvicinato con delle simpatiche foche. La natura dell’isola è senza dubbio predominante e circonda idealmente le piccole attrazioni turistiche presenti in questo luogo: qui sorge un piccolo villaggio con una graziosa locanda, una chiesa che risale al periodo vittoriano e il castello di Marisco costruito nel ‘200.
Visitare Lundy è un’esperienza indimenticabile tutto l’anno, ma per renderla ancora più speciale si può provare l’emozione di dormire nell’antico faro dell’isola, ormai in disuso ma dall’indiscutibile fascino che ci permette di ammirare il panorama del territorio.

I poni dell'isola di Lundy

Fonte: iStock

Alcuni pony presenti sull’isola di Lundy

Lundy, l’esempio perfetto di un’isola incontaminata

L’isola di Lundy è un posto in cui la natura regna sovrana e non poteva non essere l’esempio perfetto di un modo di viaggiare all’insegna della sostenibilità. I turisti possono infatti recarsi in questo luogo da sogno tutto l’anno. Mentre nel periodo invernale si può usare soltanto l’elicottero perché le acque non consentono di navigare tranquillamente, dalla primavera all’autunno si può arrivare nell’isola via mare tre volte alla settimana.

La barca è il mezzo perfetto che permette ai turisti di approdare sull’isola nel pieno rispetto delle aree protette, lasciando incontaminato il paesaggio. L’isola è una delle più importanti riserve naturali marine del Regno Unito, per questo motivo non è possibile pescare perché si cerca di rispettare e preservare la diversità marina. Non è soltanto la fauna che viene tutelata con grande attenzione, lo stesso avviene con la flora locale: a Lundy sono riusciti a conservare oltre 300 specie diverse di piante che fioriscono sia sulla terraferma che sugli scogli. Tutta questa varietà di animali e di verde fa dell’isola inglese un luogo selvaggio e affascinante al tempo stesso: perdersi uno spettacolo del genere sarebbe un vero peccato!

Lundy Island e il suo faro

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L’antico e affascinante faro dell’isola di Lundy
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In questo parco la natura ha creato le sue più belle opere d’arte

I viaggi permettono di portare con noi ricordi indimenticabili soprattutto se si visitano posti incantevoli in cui Madre Natura ha lasciato la sua impronta. Sono luoghi immensi e la grandezza dello spettacolo davanti ai nostri occhi ci fa sentire quasi insignificanti, ma nello stesso tempo ci riempiono di gioia e meraviglia.

Uno dei capolavori della natura è il Vermillion Cliffs National Monument, delle formazioni rocciose a nord dell’Arizona. Sono un vero e proprio luogo magico, lontano dalla civiltà tanto che sono state scelte come sito per reintrodurre in un ambiente naturale il condor della California. Canyon, pareti di arenaria e rocce dai colori incantevoli lasceranno senza fiato il visitatore che penserà di essere il protagonista di un vero e proprio quadro. Non a caso la zona è conosciuta come “Deserto Dipinto”.

Luci, colori e forme incantevoli

Le scogliere e i canyon presenti in questa parte dell’Arizona, compresa idealmente a sud dalla UT-89 e a nord dal fiume Paria, sono rimasti incontaminati e una volta arrivati sembra che il tempo si sia fermato. Qui non esistono ristoranti, hotel, benzinai e i cellulari non prendono: il luogo perfetto per chi vuole entrare davvero in contatto con la natura. Una delle zone più spettacolari del Vermillion Cliffs National Monument è la White Pocket, situata nella parte nord dell’Arizona, vicino al confine con lo Utah. Una volta arrivati, si avrà davanti uno spettacolo quasi irreale, simile a un paesaggio lunare in cui dominano formazioni rocciose.

Agli stretti canyon si alternano finestre naturali, rocce che sembrano stare lì in equilibrio. Alcune di queste hanno la classica forma a cervello dovuta all’erosione del vento per questo sono denominate anche “brain rocks”. Ma quello che davvero colpisce di più è il colore di queste collinette perché quando il sole splende si è inebriati da un bianco lucente e puro. Lo spettacolo però non finisce qui, andando poco oltre la White Pocket accanto a una parete liscia c’è una piccola grotta su cui si possono ammirare le incisioni rupestri lasciate dai nativi.

Vermillion Cliffs National Monument e la White Pocket

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Canyon e rocce naturali caratterizzano le White Pocket

Quando la natura si trasforma in un’artista

Che il Vermillion Cliffs National Monument sia la massima espressione della natura è chiaro non solo ammirando la White Pocket, ma anche altri due luoghi affascinanti come il Coyote Buttes e il The Wave. In questi territori la pioggia e il vento sono stati dei veri artisti che hanno creato un paesaggio difficile da descrivere a parole.

Coyote Buttes presenta vortici formati da una una serie di strati a pochi millimetri l’uno dall’altro nel caratteristico colore bianco e arancione. La zona è divisa in due sezioni principali, Paw Hole e Cottonwood Cove, raggiungibili solo attraversando strade di sabbia lungo le quali svettano rocce che grazie all’intervento di secoli di vento regalano una miriade di forme.

Limitata invece a un numero ristretto di persone, non più di 64 al giorno, c’é The Wave il cui nome deriva dalla forma delle sue rocce rosse di arenaria che ricordano proprio un’onda. La bellezza di questo fazzoletto di terra, va di pari passo con la sua delicatezza, infatti, per visitarlo c’è bisogno di un permesso specifico oppure vincere una lotteria. In ogni caso coloro che riusciranno a visitare questo posto verranno letteralmente baciati dalla fortuna e potranno ammirare la natura e tutte le meraviglie che è in grado di creare.

Il paesaggio del Vermillion Cliffs National Monument

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Uno scorcio delle Vermillion Cliffs National Monument
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Come in una favola: il magico castello di cotone

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, uno diverso dall’altro. Eppure tutti hanno in comune il medesimo obiettivo, quello di farci vivere esperienze straordinarie e mozzafiato destinate a trasformarsi nei ricordi più belli di una vita intera.

E non serve andare alla ricerca di chissà quale adrenalinica avventura per emozionarsi e incantarsi ogni volta, perché spesso è proprio all’improvviso che si palesano davanti ai nostri occhi le visioni più straordinarie di sempre. Tutto merito di Madre Natura, che come un sapiente artigiano, ha creato quegli spettacoli incredibili che lasciano ogni volta senza fiato, e che sono così belli da non sembra reali.

È successo in Turchia, per esempio, che il territorio sul quale si snodava l’antica città di Hierapolis, di cui oggi restano solo rovine, si è trasformato nel palcoscenico di uno spettacolo di immensa bellezza. Proprio lì dove viaggiatori di tutto il mondo possono sentirsi protagonisti di una favola, e vivere un sogno dentro a un magico castello di cotone.

Vivere una favola in Turchia

Il nostro viaggio di oggi ci porta in Turchia, tra le meraviglie di un Paese straordinario che è destinato a incantare in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Lo fa con quell’intreccio di culture che affondano radici in imperi e popolazioni antiche e lontane, con l’arte e con la storia, con le testimonianze di un passato complesso e glorioso che non si può dimenticare. Ma lo fa anche con le città vivaci e dinamiche e con tutti quei paesaggi naturali che sono oggi patrimonio dell’intera umanità.

Ed è proprio allo scoperta di un paesaggio che è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco che oggi vogliamo andare insieme a voi, in un viaggio che ci porta a esplorare uno dei luoghi più belli, suggestivi e incantati di questo pianeta, e che porta proprio la firma di Madre Natura.

Si tratta di Pamukkale, un’area naturale situata nella Turchia sud-occidentale, in provincia di Denizli, e che si snoda nei pressi delle rovine dell’antica città di Hierapolis. Proprio qui, inaspettatamente, si apre davanti agli occhi di chi giunge fin qui uno spettacolo mozzafiato che è così bello da non sembrare reale: un magico castello di cotone che sembra uscito da un libro di fiabe.

Pamukkale, il castello di cotone

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Pamukkale, il castello di cotone

Pamukkale: il magico castello di cotone

Il nome di questo sito naturale, che negli anni si è trasformato in una vera e propria attrazioni turistica, altro non è che un preludio all’esperienza magica che si vive una volta giunti fin qui. Pamukkale, infatti, in turco significa castello di cotone.

Perché è proprio a un castello bianco e candido, e soffice come il cotone, che sembra assomigliare quel panorama che si apre davanti agli occhi di chi guarda e che si estende maestoso e fiero caratterizzando tutto il territorio circostante. In realtà, anche se sembra un edificio architettonico dalle fattezze incantate, è stata la natura a creare questo complesso così suggestivo e straordinario.

Tutto merito dei movimento tettonici che hanno stimolato la nascita di numerosi fonti termali. Pamukkale, infatti, è una delle SPA naturali più belle del mondo intero. Questo spettacolo della natura è caratterizzato da terrazze dalla forma circolare che si sovrastano, una sopra l’altra, e che raggiungono un’altezza di 160 metri. Le acque delle sorgenti, inoltre, fanno da contrasto agli spessi strati di calcare e travertino che li ospitano e che si abbarbicano lungo il pendio della montagna fino a creare una fortezza di cotone tutta da scalare.

La visione, che appare davanti agli occhi di guarda, è sublime e spinge a viaggiare con la fantasia. C’è chi resta fedele al nome stesso del luogo, immaginando quindi di stare in un castello di cotone uscito da una fiaba. C’è chi invece ha come l’impressione di trovarsi nel bel mezzo di una montagna innevata e chi, ancora, immagina di attraversare delle cascate di ghiaccio. Quello che è certo è che la visione del paesaggio è così bella che la realtà supera di gran lunga l’immaginazione.

Pamukkale, il castello di cotone

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Pamukkale, il castello di cotone
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Puoi dormire in un igloo a 3000 metri di altezza: l’esperienza magica

Le esperienze di viaggio, quelle incredibili, magiche e straordinarie, passano anche per gli alloggi. Le strutture ricettive di tutto il mondo, infatti, hanno ampliato le loro offerte per rispondere sempre di più alle esigenze dei viaggiatori che non si mettono in cammino solo per visitare i monumenti iconici o esplorare nuovi territori, ma anche e soprattutto per vivere avventure mozzafiato.

Case sull’albero, baite solitarie immerse nella natura, alloggi bizzarri e originali e hotel a tema cartoon: tutto è pensato nei minimi dettagli per permettere agli avventurieri di vivere viaggi destinati a creare i ricordi più belli di una vita intera.

E se è un ricordo speciale che volete creare e conservare nel vostro cuore questo inverno, non vi resta che raggiungere al più presto il territorio di Val Senales, nella provincia autonoma di Bolzano. Proprio lì dove è possibile avvicinarsi al cielo, e quasi sfiorarlo, sempre lì dove si può dormire all’interno di un igloo ghiacciato a 3000 metri d’altezza.

L’esperienza magica nel regno di Frozen

Organizzare un viaggio in montagna, in inverno, è sempre un’ottima idea. In questo periodo dell’anno, infatti, le maestose cime innevate fanno da cornice a paesaggi incantati e mozzafiato che per forme, colori e lineamenti ricordano proprio quegli scenari che hanno da sfondo alle favole più belle.

Ed è proprio dentro una fiaba che vogliamo portarvi oggi, in uno dei territori più suggestivi e affascinanti del BelPaese. Ci troviamo a Senales, un comune italiano situato nella provincia autonoma di Bolzano, in Trentino Alto Adige, che si estende su una superficie che raggiunge e supera i 3000 metri di altitudine e che comprende anche l’omonima valle, meta prediletta di tutti gli amanti degli sport invernali.

Proprio qui, nel punto più alto del territorio, si erge un rifugio solitario e silenzioso, un punto di riferimento per tutti i viaggiatori che osano spingersi fin qui. Si tratta del Rifugio Bella Vista, una splendida dimora abbarbicata al ghiacciaio del Giogo Alto, e immersa completamente nella natura.

Avvolta dalla gelida e cristallina aria del ghiacciaio, la struttura permette agli ospiti di ripristinare il contatto più autentico con la natura, a un’altezza dove i confini tra cielo e terra spariscono. Ed è sempre quassù che è possibile vivere una delle esperienze di viaggio più incredibili di sempre, quella di dormire in un igloo per trascorrere una notte di pura magia.

Dormire nell’igloo sopra a un ghiacciaio

Sono diversi gli alloggi messi a disposizione dal Rifugio Bella Vista per tutti gli avventurieri che giungono fin qui, ma uno più di tutti ha catturato la nostra attenzione. Si tratta di un igloo di ghiaccio situato nella parte più alta di Senales dove è possibile vivere un’esperienza gelida e magica.

Per arrivare alla struttura occorre raggiungere la funivia a Maso Corto per poi salire a 3000 metri di quota. Qui, dopo essere stati accolti da una bevanda calda, gli ospiti vengono accompagnati all’interno dell’igloo e dotati di un sacco a pelo per trascorrere la notte: è allora che comincia la magia.

All’interno dell’igloo c’è un letto matrimoniale ricoperto da pelli di pecora che isolano il freddo. L’atmosfera, invece, è resa ancora più incantata dalle candele che illuminando il ghiaccio delle pareti creano suggestivi giochi di luci e ombre. Tutto intorno, invece, ci sono i suoni della natura e della montagna che si trasformano in una dolce melodia.

Appena fuori, invece, è possibile accedere alla sauna finlandese più alta d’Europa, per vivere un’esperienza di puro relax con vista su un panorama mozzafiato.

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Prima era una chiesa, ora è un hotel: succede ad Amsterdam

Le esperienze di viaggio, quelle belle, emozionali e indimenticabili, passano anche per gli alloggi. Negli ultimi anni, infatti, sempre più strutture ricettive hanno ampliato la loro offerta per andare incontro alle esigenze dei viaggiatori che si mettono in cammino per il mondo con un solo obiettivo: vivere avventure straordinarie.

Case sugli alberi, baite immerse nel bosco, glamping e capsule, e poi, ancora, alloggi bizzarri e straordinari: queste sono solo alcune delle proposte più amate dei viaggiatori, le stesse che permettono di caratterizzare in maniera univoca l’esperienza di viaggio.

Ma se volete vivere un’avventura davvero al di fuori dell’ordinario, allora, dovete organizzare un viaggio ad Amsterdam al più presto. Proprio in uno dei quartieri più vivaci della città, infatti, una chiesa è stata trasformata in un hotel, ed è bellissimo.

Viaggio ad Amsterdam, per scoprire un alloggio straordinario

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio ad Amsterdam. La capitale dei Paesi Bassi, infatti, è conosciuta in tutto il mondo per il suo prezioso patrimonio artistico, ma anche per tutti quei canali sui quali le case strette e caratteristiche si affacciano. La città ospita poi tutta una serie di musei, come quelli di Van Gogh e il Rijksmuseum che conservano ed espongono alcune delle opere d’arte più celebri del mondo.

Una città d’arte, di cultura, ma anche di divertimento e di immensa bellezza che offre tutta una serie di proposte in grado di sorprendere viaggiatori di ogni età. Insomma, ad Amsterdam non ci annoia mai.

Ma se volete vivere un’esperienza davvero insolita nella capitale dei Paesi Bassi, allora, è necessario scegliere anche la sistemazione giusta, un alloggio in grado di rendere l’avventura di viaggio ancora più indimenticabile. Ed è proprio questo l’obiettivo del BUNK, un hotel incredibile nato all’interno dell’ex chiesa di Santa Rita, nel cuore del meraviglioso quartiere Noord della città.

Dormire in una chiesa ad Amsterdam Noord

La nostra esperienza di viaggio comincia ad Amsterdam Noord, un quartiere autonomo della città olandese, e separato dal centro cittadino da un corso d’acqua, che con gli anni si è trasformato in hub culturale, diventando così il punto di riferimento di artisti e creativi che passano in città.

Sempre qui, infatti, è stato istituito il Nxt Museum, il primo museo dei Paesi Bassi dedicato alla new media art. Le mostre ospitate all’interno dell’edificio celebrano l’arte e la tecnologia, con tutta una serie di esperienze immersive e sensoriali che permettono alle persone non solo di osservare le esposizioni, ma di entrarci dentro. E così fa anche il Wondr, un vero e proprio gigantesco laboratorio composto da stanze surreali create appositamente da diversi artisti, all’interno del quale persone di ogni età possono perdersi e immergersi.

Ed è proprio qui, sempre ad Amsterdam Noord, che è possibile trovare ristoro dopo giornate trascorse all’insegna della bellezza e della tecnologia in maniera assolutamente inedita e sorprendente. Nel quartiere, infatti, è nato un hotel che si è subito trasformato come il punto d’incontro della comunità di artisti, designer e startupper. Non una struttura ricettiva qualunque, intendiamoci, ma un hotel nato all’interno di una ex chiesa costruita nel 1921 e oggi riconvertita.

Antico, monumentale, suggestivo e anche economico, l’hotel BUNK ospita 106 camere e 50 cuccette private per un totale di 296 alloggi, da condividere con gli altri viaggiatori o da sfruttare in solitudine. Non mancano, ovviamente, anche degli spazi comuni all’interno dei quali è possibile incontrare tutti gli artisti e i creativi che qui si riuniscono. All’interno dell’ex chiesa di Santa Rita, inoltre, ogni mese vengono organizzati eventi musicali, artistici e culturali per gli ospiti e per la comunità locale.

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La spettacolare foresta galleggiante degli abeti d’acqua

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, spesso per andare alla scoperta di tutti quei paesaggi plasmati sapientemente da Madre Natura, proprio lì dove la terra diventa il palcoscenico degli spettacoli più straordinari del mondo. E lo facciamo non solo per assistere alla grande bellezza di questi show, ma anche per rigenerare i sensi e le energie, per ritrovare noi stessi e per stabilire un contatto primordiale con la natura più autentica e selvaggia.

Altre volte, invece, ci mettiamo in cammino per raggiungere tutti quei capolavori creati dall’uomo. Opere, monumenti o strutture architettoniche che con gli anni si sono trasformati nel simbolo di città e Paesi interi. Ma è quando la mano dell’uomo incontra e accarezza tutta la potenza della natura che nascono quelle che sono le visioni più belle e straordinarie di sempre.

Come quella spettacolare foresta galleggiante caratterizzata da centinaia di abeti d’acqua, che è così bella da non sembrare vera. E invece e reale e per questo ancora più magica.

La magica foresta galleggiante di Fish Tail Park

Il nostro viaggio di oggi ci conduce dall’altra parte del mondo, e ci porta alla scoperta di un luogo incantato, che per forme e lineamenti rimanda a un immaginario onirico e favolistico. Ci troviamo in Cina, e più precisamente nella città di Nanchang, capoluogo della provincia dello Jiangxi nel sud est del Paese.

Situata sulla sponda occidentale del lago dolce Poyang, il più grande della Cina, la città ospita quello che è uno dei progetti di riqualificazione urbana più belli di sempre. Proprio in questa zona, colpita frequentemente da inondazioni urbane durante la stagione dei monsoni, è stata costruita una foresta galleggiante popolata da centinaia di abeti d’acqua. Arrivando nei pressi della High-Tech Zone si apre davanti agli occhi dei viaggiatori uno spettacolo mozzafiato che cambia i suoi colori a ogni stagione e che incanta ogni giorno dell’anno.

Questa inedita e straordinaria area naturale è il frutto di una riqualificazione messa a punto dallo studio di architettura Turenscape, che ha trasformato un paesaggio dismesso e maltrattato in una foresta galleggiante da sogno, che non solo assorbe l’acqua piovana, ma è diventato anche l’habitat di numerosi esemplari di fauna selvatica, oltre ad aver ridisegnato in maniera univoca e strabiliante il panorama urbano della città.

Fish Tail Park, Nanchang

Fonte: IPA

Fish Tail Park, Nanchang

Una passeggiata urbana nella natura

La foresta, che circonda il quartiere più tecnologico della città, permette alle persone di sperimentare un nuovo e inedito modo per connettersi in maniera univoca con la natura circostante, consentendogli di vivere un’esperienza sensoriale e visiva unica.

Ispirato dal paesaggio palustre originario del lago Poyang, lo studio di architettura ha creato un paesaggio in grado di sopravvivere e adattarsi alle inondazioni monsoniche grazie alla presenza di numerosi esemplari di Metasequoia glyptostroboides, conosciuti anche con il nome di abete d’acqua grazie alla loro capacità di sopravvivere in terreni ricchi di acqua o paludosi.

Per esplorare l’area è possibile attraversare tutta una serie di percorsi e piattaforme pedonali che circondano il lago e che forniscono l’accesso alle zone boschive, offrendo così ai visitatori la possibilità di esplorare un microcosmo naturale e bellissimo. È possibile anche passeggiare sopra la foresta galleggiante grazie alla presenza di passerelle sospese tra cielo e acqua, e che sono percorribili sia a piedi che in bicicletta.

Fish Tail Park, Nanchang

Fonte: IPA

Fish Tail Park, Nanchang