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Un rifugio magico nel cuore dell’Alto Adige

L’Hotel Alte Mühle è il luogo perfetto per una vacanza all’insegna del relax e del benessere. Questo piccolo hotel di charme, situato sulle rive del fiume Aurino, nella Valle Aurina, è intriso di storie sorprendenti e soggiornarvi sarà un’esperienza indimenticabile.

Ma cosa rende così speciale questo luogo incantato?

Sicuramente i suoi amorevoli titolari, che rappresentano il valore aggiunto alla bellezza del luogo. Innamorati della montagna e degli ospiti, Sepp e Beatrice incarnano l’autenticità e la passione dell’Alto Adige. Sepp è un esperto alpinista e un appassionato della natura, pronto a guidare gli ospiti nelle vette della Valle Aurina e a svelare i segreti culinari locali. Beatrice, invece, ha lasciato Firenze, la sua città natale per seguire il cuore e realizzare il sogno di avere un albergo tutto suo. Condivide il suo amore per la casa e la cucina con gli ospiti, creando un’atmosfera calda e accogliente.

Hotel Alte Mühle - Alto Adige
Nella foto Sepp e Beatrice, titolari dell’Hotel Alte Mühle

L’Hotel Alte Mühle è gestito con cura e attenzione ai dettagli, garantendo un servizio di alta qualità. Ogni elemento è pensato per regalare emozioni agli ospiti e farli sentire coccolati. Beatrice, Sepp e Sarah si prendono personalmente cura dei clienti, creando un’atmosfera familiare e rendendo il soggiorno davvero unico.

La struttura, un tempo un antico mulino che macinava il grano dell’intera Valle Aurina, offre una cornice suggestiva e incantevole. Ogni angolo dell’hotel sembra uscire da un libro di fiabe, trasportando gli ospiti in un ambiente magico.

La Valle Aurina, con la sua autenticità e varietà, è un vero Eldorado per coloro che amano la natura e vogliono scoprire l’Alto Adige nella sua essenza più pura. Con Beatrice e Sepp come guide, gli ospiti potranno esplorare la regione come veri abitanti del luogo, scoprendo angoli nascosti e vivendo avventure straordinarie.

Se la natura è la vostra passione e avete voglia di vivere un’esperienza unica all’insegna del relax, l’Hotel Alte Mühle è la destinazione perfetta per voi. In questo luogo incantato, le piccole premure si trasformano in vere emozioni.

Lasciatevi coccolare, esplorate i dintorni e vivete un’avventura autentica e sorprendente insieme a Beatrice e Sepp. Non vedete l’ora di essere conquistati dalle meraviglie dell’Alto Adige?

L’Hotel Alte Mühle vi aspetta a braccia aperte. Provate per credere!

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Sembra una casa di marzapane e invece è una stazione ferroviaria

I viaggi che compiamo ogni giorno ci insegnano che spesso la realtà supera la fantasia e che la magia non è confinata solo al mondo delle fiabe. Esistono luoghi, infatti, che per forme, lineamenti e colori assomigliano a tutti quei paesaggi incantati che fino a questo momento sono appartenuti solo all’immaginario fantastico.

Come quella casa di marzapane nel bosco descritta dai fratelli Grimm, una dimora fatata e bellissima che però si è trasformata in un incubo per Hansel e Gretel. E se vi dicessimo che quell’abitazione esiste per davvero?

Non si trova in un bosco, non è fatta di zucchero filato e non ospita nessuna strega malvagia, ma è così surreale e suggestiva che negli anni si è trasformata in una vera e propria attrazione turistica. Stiamo parlando di una stazione ferroviaria in Thailandia, tra le più antiche del Paese, che sembra proprio fatta di marzapane.

La stazione più bella della Thailandia

E se fosse una stazione la vostra prossima destinazione di viaggio? Non una fermata dei treni qualunque, intendiamoci, ma un edificio suggestivo ed evocativo che vi permetterà di viaggiare con la fantasia.

La nostra avventura comincia a Hua Hin, una città thailandese ancora fuori dai radar del turismo di massa situata a poco più di 150 chilometri da Bangkok. I motivi per visitare questa località sono diversi. Ad attendere i viaggiatori, infatti, ci sono lunghe distese di sabbia bianca e dorata, templi buddisti, mercati locali e ristoranti caratteristici, il tutto immerso in un’atmosfera lenta e rilassata. Ma c’è anche un altro motivo per cui vale davvero la pena raggiungere Hua Hin ed è la stazione ferroviaria della città.

Situata ad appena 850 metri dalla spiaggia cittadina, la stazione di Hua Hin è un luogo molto frequentato da cittadini e turisti. Non solo per la sua posizione strategica, a pochi metri dal centro, che permette di raggiungere le altre località vicine, ma anche e soprattutto per la sua storia e il suo fascino. Si tratta, infatti, di una delle più antiche stazioni di tutta la Thailandia, considerata all’unanimità anche la più bella del Paese. Ma cos’ha di speciale?

Basta guardare le fotografie che la ritraggono per lasciarsi suggestionare dall’edificio che per forme, dettagli e colori ricorda proprio quella casa di marzapane che abbiamo visto nella fiaba di Hansel e Gretel.

Una casa di marzapane a Hua Hin

Correva l’anno 1910 quando, la stazione di Hua Hin, veniva inaugurata. L’aspetto attuale, però, deve tutto alla ristrutturazione avvenuta negli anni ’20 nel secolo scorso. È stato allora che, fondendo le influenze asiatiche allo stile architettonico vittoriano è nato un capolavoro visivo che oggi si è trasformato in un’attrazione turistica.

L’edificio è caratterizzato da colori pastello, come il rosa, il giallo il rosso, e da dettagli minuziosi che richiamo le ambientazioni favolistiche. All’esterno, invece, sono presenti una locomotiva al vapore e due vecchi vagoni che rendono l’atmosfera senza tempo.

È possibile raggiungere la stazione in treno, ovviamente, ma anche a piedi per chi soggiorna in città e vuole aggiungere al suo itinerario di viaggio anche una sosta incantata. Questa, infatti, dista poche centinaia di metri dalla spiaggia e da tutte le attrazioni principali di Hua Hin.

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Questa città fantasma è un osservatorio astronomico a cielo aperto

Chi parte per un viaggio si avventura per conoscere nuovi luoghi, ma anche e soprattutto per scoprire sé stesso. Non si ritorna mai come prima da un percorso, perché ogni esperienza vissuta, ogni incontro fatto, ogni paesaggio ammirato diventa parte di noi.

I viaggi fuori dall’ordinario sono ancora più affascinanti. Lontani dalle rotte turistiche tradizionali, ci conducono in luoghi insoliti, che nascondono scenari imperdibili e offrono momenti di puro stupore e meraviglia.

Oggi la nostra destinazione è Bodie, una città fantasma che sembra sospesa nel tempo. Qui, l’aria è impregnata di mistero e nostalgia e ogni angolo racconta una storia del passato. Ma non solo. Lontano dalle luci artificiali e dai rumori della città, il cielo notturno si rivela in tutto il suo splendore. La sua posizione elevata e isolata consente una vista panoramica del firmamento che pochi altri luoghi possono eguagliare.

Preparati a vivere un’atmosfera unica, a perderti tra stelle, pianeti e costellazioni e a lasciare un pezzo del tuo cuore in questo angolo dimenticato della California.

Il cielo stellato di Bodie

Anche quest’anno, con l’arrivo di agosto, ci attende un appuntamento che non delude mai: lo sciame di meteoriti delle Perseidi. Un fenomeno che illumina il cielo notturno, disegnando traiettorie di luce in uno spettacolo ineguagliabile.

Ma se volete rendere quest’esperienza ancora più speciale, è il momento di fare le valigie e prepararvi per un viaggio alla volta di Bodie, nella Sierra orientale della California. Questo luogo incantevole ti offrirà uno scenario mozzafiato per ammirare lo spettacolo delle stelle cadenti e immergersi completamente nel vecchio selvaggio west.

Questa città fantasma si è trasformata in un luogo di riferimento per gli amanti dell’astronomia e per coloro che desiderano vivere un’avventura straordinaria osservando il cielo stellato.

Sotto il mantello scuro della notte, la volta celeste si apre in tutta la sua maestosità, offrendo uno spettacolo stupefacente di costellazioni, pianeti e corpi celesti.

Inoltre, a pochi chilometri da Bodie, si trova il Mono Lake, noto come il “Mar Morto della California“. Questo antico lago salino, famoso per le suggestive formazioni di tufo che emergono dalle acque, offre un altro scenario incantevole per l’osservazione delle stelle. Infatti, il riflesso del firmamento sulla sua limpida superficie crea un effetto specchio che amplifica la magnificenza del cielo stellato, rendendo l’esperienza dell’osservazione astrale ancora più affascinante e memorabile.

Bodie, l’intramontabile fascino del Far West

Bodie, con le sue strade deserte e i suoi edifici abbandonati, sembra essere uscita direttamente da un film western.

Alla fine del XIX secolo, era un centro minerario fiorente, un luogo di speranza e opportunità dove gli uomini venivano per cercare fortuna tra le rocce. L’oro alimentava i sogni e le aspirazioni dei suoi abitanti ma, nel corso del tempo, le risorse preziose si esaurirono e la promessa di ricchezza svanì.

Uno dopo l’altro, i suoi abitanti migrarono altrove, alla ricerca di nuove opportunità, lasciando Bodie abbandonata a sé stessa. Ciò che un tempo era un luogo attivo e frenetico, con il tempo si è trasformato in un monumento silenzioso al passato, testimone di un’epoca d’oro ormai lontana.

Nonostante il tempo e gli elementi abbiano lasciato il loro segno, Bodie conserva ancora un fascino indiscutibile. I visitatori hanno l’opportunità unica di attraversare le strade deserte, calpestando lo stesso terreno che una volta era percorso da minatori, commercianti e avventurieri. Possono sbirciare attraverso le finestre polverose degli edifici abbandonati, osservando gli interni rimasti praticamente inalterati.

Dalle scuole storiche alla maestosa chiesa, dai saloon abbandonati all’ufficio dello sceriffo, in questo luogo c’è molto da vedere. Uno dei punti di interesse principali è il Miniers Union Hall, l’ex sede del sindacato minerario che oggi ospita un museo. Qui è possibile vedere oggetti d’epoca, testimonianze fotografiche e vecchi giornali che raccontano la vita quotidiana di questa antica città.

Bodie in California

Fonte: 123RF

Bodie, California
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Il deserto dei fantasmi dove la natura ha creato un capolavoro

Esistono luoghi che sono così belli che non si possono descrivere, ma solo vivere. Posti che per forme, lineamenti e colori creano scenari e paesaggi che non sembrano veri, come quelli che abbiamo solo sognato o visto tra le pagine dei più famosi libri di fiabe, ma che invece sono reali e per questo straordinari.

Tra questi troviamo il Parco Geologico Nazionale Yadan, una vasta area desertica sconosciuta ai più, o comunque a tutti coloro che non hanno mai osato avventurarsi ai confini del mondo. Eppure proprio qui, a sud ovest del deserto del Gobi, e tra le provincie di Gansu e Xinjiang, è possibile accedere a uno dei paesaggi più suggestivi del mondo intero.

Il parco, caratterizzato dalle grandi formazioni geologiche yardang, è conosciuto anche come città dei fantasmi. Nonostante il nome tutt’altro che rassicurante non c’è nulla da temere: proprio qui, infatti, Madre Natura ha creato uno dei suoi più grandi capolavori.

Benvenuti nel Parco Geologico Nazionale Yadan

Ci vogliono circa 4 ore in auto da Dunhuang per raggiungere il Parco Geologico Nazionale Yadan, e la strada che si apre davanti ai viaggiatori è tutt’altro che confortevole. Eppure, nonostante il viaggio faticoso e a tratti ostico, quella che si apre davanti alle persone che si spingono fin qua giù è una visione che lascia senza fiato.

L’area, infatti, è caratterizzata da particolari rocce di diverse altezze e dimensioni che, plasmate dal vento, dal tempo e dagli agenti atmosferici, hanno assunto le forme di vere e proprie sculture naturali. Lo scenario è incredibile: i pilastri yardang dominano l’intero paesaggio desertico creando così un’atmosfera surreale e quasi mistica.

La sensazione, una volta arrivati fin qui, è quella di trovarsi davanti a un museo naturale a cielo aperto che stimola i sensi e la fantasia, e che permette di toccare con mano tutta la grandiosità di Madre Natura.

Il deserto dei fantasmi

Sono diverse le persone che si mettono in cammino ogni anno per ammirare questo capolavoro naturale, per guardare da vicino tutta la magia che appartiene a un luogo solitario e remoto. Contemplate, ammirate e fotografate: le rocce yardang che campeggiano nell’area desertica sono le assolute protagoniste del paesaggio, ma non sono le uniche ad attrarre i viaggiatori.

Il Parco Geologico Nazionale Yadan, infatti, è conosciuto anche con il nome di città dei fantasmi, un soprannome questo che ha destato la curiosità di tutti gli amanti del brivido e del paranormale. In realtà quest’area desertica non ha nulla di spaventoso: basta guardare le fotografie che la ritraggono per averne conferma.

Tuttavia in determinati momenti della giornata, quando il vento soffia forte colmando i silenzi che dominano l’intera zona, i più suggestivi giurano di sentire le voci e le grida di spiriti e creature invisibili. Questi suoni, uniti a una visione superlativa e solitaria, hanno alimentato storie e leggende sulla possibile presenza di fantasmi che vivono nel deserto da tempi immemori.

Come visitare il Parco

Essendo una zona di grande interesse geologico, nonché sito iscritto alla lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, il Parco Geologico Nazionale Yadan non può essere visitato in maniera autonoma. L’area protetta, infatti, è accessibile solo mediante tour e visite guidate che partono, rispettivamente, dagli ingressi nord e sud.

La visita consente ai viaggiatori di raggiungere alcune delle sculture naturali più evocative, quelle che prendono forma grazie alla fantasia diventando ora animali, ora oggetti.

Una volta giunti davanti alle rocce yardang, prendetevi tutto il tempo per ammirare la loro grandiosità e per lasciarvi suggestionare dalle forme e dai colori. E, ancora, dagli straordinari giochi di luce offerti dai raggi del sole che sorge e che tramonta: lo spettacolo è mozzafiato.

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Questa casa nel bosco sembra uscita da una fiaba. E puoi prenotarla

Gli alloggi, ormai lo sappiamo, non sono più semplici luoghi destinati al riposo e al ristoro, ma sono diventati parte integrante e caratterizzante delle nostre avventure di viaggio. Hotel a tema, glamping di lusso e baite nella foresta, giusto per citarne alcuni, si sono trasformati col tempo in vere e proprie attrazioni turistiche che da sole valgono un viaggio dall’altra parte del mondo.

Il motivo è presto detto: queste strutture, indipendentemente dai servizi offerti, garantiscono esperienze uniche e straordinarie tutte da vivere e da condividere. E se un’avventura del genere che avete immaginato per il vostro prossimo viaggio, allora, abbiamo trovato l’alloggio giusto per voi che, vi anticipiamo, non assomiglia a nessuno dei posti che abbiamo visto fino a questo momento.

Il nostro viaggio inizia tra le colline situate a ovest di Austin, la capitale del Texas, proprio lì dove due amici hanno realizzato un sogno: la costruzione di una casa nel bosco che sembra uscita da una fiaba e che oggi può essere prenotata su Airbnb.

La casa in mezzo al bosco

Il suo nome è Bloomhouse ed è molto di più di un alloggio. Basta guardare le fotografie che la ritraggono per scorgere, nelle forme e nei lineamenti che caratterizzano la struttura, tutti quegli elementi architettonici che rimandano alle dimore che abbiamo visto nelle favole più belle. A rendere il tutto ancora più suggestivo, poi, ci pensa la cornice naturale e lussureggiante del bosco che circonda la casa.

Bloomhouse è un sogno a occhi aperti, quello realizzato dai due amici Dalton Bloom e Charles Harker, allora studenti di architettura, che negli anni ’70 hanno scelto di dare vita alle loro idee realizzando una struttura unica che potesse in qualche modo stabilire un dialogo continuativo tra uomo e natura. E in effetti, quella casa nel bosco dalle forme organiche, si inserisce in maniera estremamente armoniosa nel contesto naturale, quasi a imitarne le forme.

Basta poi lasciarsi andare alla fantasia per dare una forma personale e soggettiva all’alloggio. C’è chi, infatti, nella struttura intravede un drago, chi un Narvalo, l’unicorno marino dell’Artico, e chi ancora associa le linee sinuose al movimento delle onde. Bloomhouse può trasformarsi in tutto ciò che gli ospiti desiderano.

Un’esperienza da favola

Ci sono voluti 11 anni per completare questa casa delle meraviglie, riportata poi al suo antico splendore grazie a un restauro avvenuto nel 2018. Da quel momento in poi la dimora fatata si è trasformato in un alloggio unico che ha attirato l’interesse e la curiosità di moltissimi viaggiatori di tutto il mondo.

Gli esterni, come abbiamo anticipato, sono sbalorditivi, ma l’incanto continua anche negli interni che seguono le curve e le forme organiche dell’architettura esteriore. Non mancano, poi, grandi vetrate trasparenti che affacciano direttamente sul paesaggio circostante. Del resto l’obiettivo dei suoi creatori era proprio quello di creare un rifugio uguale a nessun altro che permettesse a chiunque ne avesse bisogno di recuperare il contatto più autentico con la natura e di vivere in armonia con questa in un luogo fatto di pace, silenzi e bellezza.

Bloomhouse, situata a ovest di Austin, è incastonata tra le colline che si ergono appena fuori dalla città ed è prenotabile su Airbnb. Una vera e propria fuga dalla città da vivere e da condividere con amici, con la famiglia o con il partner. Ma quanto costa dormire qui? I prezzi partono da 589 dollari a notte, non troppi se si pensa che proprio qui è possibile diventare protagonisti di una favola.

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Quest’isola giardino è un eden terrestre: ti farà innamorare

Le Hawaii, un arcipelago di isole vulcaniche incastonate nel mezzo dell’Oceano Pacifico, sono una meta che tutti sognano almeno una volta nella vita.

Basta chiudere gli occhi per immaginare spiagge di sabbia bianca e acque cristalline, e non c’è da meravigliarsi che rappresentino una delle mete turistiche più ambite al mondo.

Situata più a nord di tutte le altre, c’è un’isola che si è guadagnata il titolo di “Isola Giardino” per la sua rigogliosa foresta tropicale che abbraccia gran parte del territorio, creando un’atmosfera di piacevole tranquillità. Stiamo parlando di Kauai, l’area più antica dell’arcipelago.

Le verdi vallate e le avvolgenti montagne regalano viste panoramiche spettacolari. I fiumi che attraversano il territorio creano bellissimi scenari fluviali e conducono alle maestose cascate che si tuffano nelle acque turchesi.

Kauai è una meta da favola, pronta a stregare chiunque si avventuri alla sua scoperta.

Kauai: l’isola delle meraviglie nell’arcipelago delle Hawaii

Costa di Na Pali a Kauai

Fonte: iStock

Costa di Na Pali, Kauai, Hawaii

Con solo 1450 km quadrati di superficie, Kauai custodisce una straordinaria varietà di ecosistemi, che vanno dalle maestose scogliere della costa di Na Pali alle immense foreste pluviali del Waimea Canyon State Park.

Nonostante sia meno turistica rispetto ad altre isole, offre un’ampia varietà di attrazioni e attività da scoprire, come gli antichi templi, i profondi canyon e i giardini botanici che vale la pena esplorare.

La caratteristica più affascinante di questa destinazione è la sua innata purezza. Molte delle sue zone restano ancora inesplorate e difficilmente accessibili. Alcuni luoghi dell’isola sono così remoti che possono essere raggiunti solo in aereo o elicottero. Non sorprende, infatti, che Kauai sia stata scelta come location per girare alcune scene del famoso film “Jurassic Park“. Gli incredibili paesaggi e la natura selvaggia dell’isola hanno fornito lo sfondo perfetto per creare un ambiente preistorico.

Qui la vita si svolge a un ritmo più lento e le città sono più simili a villaggi che a metropoli affollate.

Kauai è famosa, inoltre, per il suo fiume navigabile Wailua, che offre un’opportunità unica per praticare il river kayaking. I più coraggiosi possono godersi una divertente avventura navigando le acque del fiume ed esplorando il panorama circostante.

Infine, si possono prenotare diversi tour in barca per ammirare la costa, le grotte marine e le spiagge che caratterizzano la regione. Avrai l’opportunità di fare snorkeling nelle limpide acque dell’oceano e di incontrare simpatici delfini, tartarughe marine e maestose balene durante i mesi invernali.

Le splendide spiagge di Kauai

Le Hawaii sono famose in tutto il mondo per le loro spiagge paradisiache di sabbia bianca e soffice, le palme che ondeggiano e le acque che sfoggiano splendide tonalità turchesi.

Le acque che circondano queste incredibili isole sono un vero tesoro di biodiversità marina, pronto per essere esplorato. Le coste di Kauai si annoverano tra le più spettacolari del mondo, e non è difficile capirne il motivo.

Se stai cercando una spiaggia da sogno, te ne suggeriamo alcune imperdibili, come Anini Beach, con acque tranquille e poco profonde, perfetta per nuotare e fare snorkeling.

Un altro luogo di straordinaria bellezza è Tunnels Beach, dove la barriera corallina ti aspetta per regalarti un’esperienza subacquea indimenticabile.

Infine, lasciati catturare da Hanalei Bay. Questa celebre baia, con la sua forma a mezzaluna, è incorniciata dalle maestose montagne circostanti, creando un eden terrestre destinato a restare per sempre nel tuo cuore.

Il suo fascino è così irresistibile che non potrai fare a meno di scattare una foto e condividerla con il resto del mondo.

Tunnel Beach a Kauai

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Tunnels Beach, Kauai, Hawaii
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Selfie al lago: questi sono gli specchi d’acqua più instagrammabili d’Italia

Se siete amanti dei feed social curati, se uno dei vostri obiettivi digitali è quelli di scattare foto a luoghi perfetti sotto ogni punto di vista, siate pronti a partire: i dati rivelano e confermano giorno per giorno quali sono i laghi più instagrammabili d’Italia e dobbiamo ammetterlo: scoprirli è un modo meraviglioso per ricordarci quanti tesori naturali sono nascosti in piena vista tra le regioni della nostra Penisola.

L’attuale classifica è frutto, né più né meno, di una ricerca manuale: inserendo i nomi dei laghi su Instagram appariranno il luogo, le menzioni e  gli hashtag. Naturalmente, alcuni laghi sono probabilmente più bassi in classifica perché sono meno turistici e più difficili da raggiungere, ma vi possiamo assicurare che quelli sul podio sono davvero incantevoli e che andrebbero davvero visitati almeno una volta nella vita.

Lago di Garda, specchio d’acqua al top

Non ne sarete sicuramente stupiti: al primo posto su Instagram si attesta il Lago di Garda, cantato da Dante e amato sia dagli italiani che dai turisti. Il maggiore lago italiano, che si estende per oltre 370 chilometri quadrati e lambisce le coste di tre regioni (Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige) è uno degli specchi d’acqua che viene più immortalato. E, attenzione: a essere protagoniste degli scatti su Instagram non sono solo le aree verdi, ma anche, ovviamente, quelle più “urbane”.

Lago di Garda

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Scorcio del Lago di Garda

D’altronde, su questo lago si affacciano moltissime località, più o meno grandi, ognuna con delle caratteristiche peculiari. Al secondo posto troviamo invece il Lago di Como e al terzo il Lago Maggiore. Il podio, in sostanza, ha in comune la perfetta alternanza tra natura e mondanità, selvaticità e impatto antropico, e le foto restituite sono quasi dei dipinti, così suggestivi da colpire persone che provengono da ogni parte del mondo.

Alla scoperta del Lago di Braies

Ne avrete sicuramente sentito parlare e siamo certi che per un certo periodo sia anche finito tra le foto dei vostri feed: il Lago di Braies è un vero e proprio paradiso naturale, il più grande lago delle Dolomiti. A differenza dei primi tre classificati, il Lago di Braies punta tutto proprio sulla prevalenza della natura più selvaggia ed è un gettonatissimo punto di partenza per passeggiate, alpinismo, trekking ed escursioni. D’estate ha un peculiare colore smeraldo, mentre d’inverno si trasforma in uno specchio di ghiaccio circondato da candida neve. Un incanto!

Il Lago d’Iseo, tra natura e incanto

Quinto in classifica, il Lago d’Iseo è un’altra di quelle meraviglie che forse tendiamo a dare per scontata. Protetto dalle cime delle Prealpi proprio in fondo alla Val Camonica, è perfettamente incastonato nell’ambiente circostante e si distingue per la sua forma allungata. È il luogo perfetto per chi vuole fuggire dalla città, fare un break e respirare aria pulita, perché nonostante sia vicino a Brescia e Bergamo riesce a mantenere un fascino selvaggio, quasi incontaminato.

Lago D'Iseo

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Scorcio naturalistico e selvaggio del Lago D’Iseo

E gli altri laghi? All’Iseo seguono elencare il Lago D’Orta (sesto posto), il Lago Trasimeno (settimo posto) e il Lago di Bolsena, che si distinguono anche per la presenza di piccoli borghi e di coste particolarmente suggestive, affascinando e richiamando ogni anno numeri sempre più consistenti di visitatori.

Meraviglie tutte italiane

Ma non è ancora finita, naturalmente! Al nono posto troviamo un lago che, forse, non tutti conoscono in Italia: quello di Carezza. Così bello da sembrare una cartolina, è circondato da pini e caratterizzato da acque limpide, di colore turchese. È talmente tanto suggestivo da aver fatto ipotizzare che nascondesse una ninfa o da far pensare che abbia rubato i colori all’arcobaleno, un vero incanto.

Lago Carezza

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Scorcio del Lago Carezza

Al decimo posto si attesta invece il Lago di Bracciano, con le sue spiagge e i suoi scorci. Ma se pensate che sia finita, vi sbagliate: in classifica (seppur con sempre meno menzioni e hashtag), dall’undicesimo posto in giù, si trovano anche altre meraviglie tutte italiane come il Lago di Ledro, il Lago di Tovel, quello di Fusine, quello d’Idro e quello di Levico. Pronti a partire alla loro volta e a scoprirli uno per uno?

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In Portogallo esiste un forte sospeso nel mare: la visione è mozzafiato

Anche soltanto osservarlo è un’esperienza intensa e molto particolare: il forte di São João Baptista è una struttura che sembra essere tutt’una con l’ambiente circostante, al punto da dare l’impressioni, a un primo e veloce sguardo, di essere quasi sorta dall’acqua, come se un edificio un tempo collocato negli abissi avesse deciso di emergere con prepotenza e affermare il suo dominio.

Invece, questo particolarissimo forte sospeso nel mare, che si trova in Portogallo (nell’arcipelago delle Berlenga e più precisamente nel comune di Peniche nella regione di Oeste) è “solo” un esempio di come l’architettura umana possa a un certo punto diventare quasi un’estensione dell’opera naturale. Pronti a scoprirne le caratteristiche?

La storia del forte di São João Baptista

Iniziamo dalla storia: prima che diventasse un forte, la struttura su cui si basa São João Baptista era un monastero, precisamente il Monastero della Misericordia da Berlenga. In effetti, la sua posizione isolata permetteva ai religiosi di pregare e di vivere una vita austera, prestando per altro aiuto a tutti coloro che avevano bisogno di rifugiarsi presso di loro. Purtroppo, però, la stessa posizione che permetteva il silenzio non permetteva davvero la pace: il monastero era infatti spesso sotto attacco di pirati e corsari.

Così,  tra la fine del 1400 e i primi anni del 1500 i monaci fuggirono. A quel punto, Manuel I del Portogallo pensò di farne una fortezza marina e, in effetti, i lavori per trasformarlo erano fattibili. Per una serie di vicissitudini e ostacoli, però, la costruzione vera e propria iniziò sotto l’amministrazione di Juan IV, che inviò sul posto il conte e stratega João Rodrigues de Sá insieme a un ingegnere militare: furono loro a stabilire qual era il piano di costruzione che andava seguito.

Forte di São João Baptista

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L’ingresso al forte di São João Baptista

Nel 1650 il forte era stato costruito ed entrò ufficialmente a far parte di un folto gruppo di strutture militari difensive che erano state costruite per difendere le coste portoghesi. Nel 1666 il suo ruolo si rivelò decisivo: una flotta spagnola arrivò infatti di fronte all’edificio e attaccò, con l’obiettivo di approdare e rapire la regina Maria Francesca di Savoia (che di lì a breve avrebbe dovuto sposare Re Afonso VI). La lotta fu cruenta, ma gli spagnoli furono abbattuti.

Tra mare, ampliamenti e modifiche

Dopo l’attacco spagnolo, l’isola-fortezza fu danneggiata e Afonso VI ne ordinò sia la riparazione che l’incremento della sua potenza di fuoco, oltre ad alcuni ampliamenti. Ancora, il forte subì delle modifiche dopo un altro feroce attacco, stavolta da parte di diversi gruppi di pirati. In seguito, il forte di São João Baptista si modificò per ospitare le truppe britanniche durante l’invasione francese in Portogallo e, ancora in dopo, fu utilizzato durante le guerre liberali.

Forte di São João Baptista

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Archi del forte di São João Baptista

A ogni “uso” corrispondevano dei danni, cui, di conseguenza, seguivano modifiche. La cosa più interessante è che, per quanto fosse necessario rendere resistente questo luogo, ogni volta si è cercato di rispettarne l’essenza naturale e di non intaccare più di tanto quelle che erano le sue caratteristiche marine e geologiche. La struttura ottagonale ha il più possibile rispettato i confini naturali dell’isolotto cercando in qualche modo di sfruttare anche i suoi materiale.

Anche le mura, per quanto chiaramente mixate a materiali di origine diversa, così come gli archi e il sentiero che porta all’ingresso, sono stati creati cercando di non alterare l’ambiente, che si considerava (a ragione) essere già più che difensivo e resistente. La storia della fortezza, a un certo punto, però, inizia a sfumare. Nel 1835 i suoi armamenti vennero rimossi e l’area venne lasciata abbandonata, cosa che portò a un lento ma inarrestabile declino.

Il recupero e l’apertura al pubblico

Bisogna fare un ulteriore passo avanti, al 1953, per vedere un nuovo cambiamento. Per qualche ragione, il forte fu fu riparato e rimodellato con l’obiettivo di farne una pousada, una sorta di via di mezzo tra una locanda, un bed&breakfast e un hotel che doveva avere delle caratteristiche fortemente rustiche. Non fu un particolare successo: per quanto la posizione sia straordinaria, i lavori non si distinsero per cura e attenzione e il risultato lasciò molto a desiderare.

Forte di São João Baptista

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Veduta del mare intorno al forte di São João Baptista

Dal 1981, la struttura è invece passata sotto tutela della DGEMN – Direcção-Geral dos Edifícios e Monumentos Nacionais (Direzione generale degli edifici e dei monumenti nazionali). Tra il 1986 e il 1987 è stata ancora una volta ristrutturata e da allora è aperta al pubblico. Per raggiungerla occorre partire da Peniche e usufruire del servizio motoscafo-navetta che porta da questa cittadina di mare all’isolotto.

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In Portogallo c’è un bizzarro lago con un buco in mezzo

Di cose bizzarre nel mondo ce ne sono tantissime, ma la verità è che è impossibile non rimanere sorpresi di alcuni particolarissimi luoghi. È il caso del lago che presenta un buco in mezzo, una voragine emozionante che prende vita non troppo lontano dall’Italia: in Portogallo.

Covao Dos Conchos, il lago col buco

Si chiama Covao Dos Conchos ed è un lago artificiale di ben 123 mila metri cubi d’acqua situato nella Serra da Estrela, il maggior gruppo montuoso del Portogallo. Ad essere del tutto onesti si tratta di una diga nata nel 1912 con lo scopo di garantire la deviazione dell’acqua da Ribeira das Naves alla Lagoa Comprida.

E a lasciare tutti senza fiato, tanto che a vedere le foto viene il dubbio che siano finte, è che e al suo interno si trova un foro circolare perfetto. Lungo 1519 metri, è una vera e propria opera d’arte del XX secolo.

La voragine, così circolare da sembrare persino un’opera di Giotto, per molti sembra una specie di “stargate”, ovvero un portale che se attraversato permette di fare un viaggio verso una dimensione alternativa.

Nei fatti – e probabilmente purtroppo – non è niente di tutto ciò, ma “semplicemente” la parte iniziale di un tunnel sotterraneo che si sviluppa per oltre 1,5 chilometri. Una struttura costruita per deviare le acque del Ribeira das Naves verso il bacino della centrale idroelettrica di Sabugueiro. Eppure, a guardarlo, è impossibile non fare le più fantasiose ipotesi.

Come raggiungerlo

Pur essendo una diga creata dall’uomo, il Covao Dos Conchos regala un paesaggio da cartolina non solo per la sua curiosa voragine, ma anche perché è incastonato in un ambiente prettamente selvaggio.

Un posto che è ancora sconosciuto al turismo di massa e che si può raggiungere solo compiendo un paio d’ore, circa, di cammino. I chilometri da percorrere sono approssimativamente 10 e attraverso una zona montuosa che non si rivela adatta a tutti.

Il punto di partenza è la Lagoa Comprida, una laguna artificiale che si distingue per essere il più grande bacino idrico della Serra da Estrela. La buona notizia è che è presente un cartello che indica quale sentiero intraprendere per raggiungere questo luogo che sembra un’illusione ottica. Da quel momento in poi, però, il tragitto non è più ben segnalato.

Il Parque Natural da Serra da Estrela

Il Parque Natural da Serra da Estrela è stato uno dei primi istituiti in Portogallo, ed è anche la zona protetta più estesa di questo sorprendente Paese. Costellato di curiosi massi rocciosi e laghi di origine glaciale, regala paesaggi insoliti e magnifici.

Coloro che decidono di visitarlo possono divertirsi tra numerose possibilità per il trekking e di arrampicata su roccia. Anche se è bene sapere che, essendo il punto più elevato del Portogallo continentale, qui la pioggia cade abbondantemente e non è affatto da escludere la presenza di neve. Una condizione che permette persino di praticare numerosi sport invernali.

In sostanza, quindi, le cose da fare in questo angolo eccezionale del Portogallo sono davvero tantissime. Per esempio, si può seguire il corso dei grandi fiumi portoghesi sin dalle sorgenti, contemplare le valli gliaciali, oppure intraprendere la Rota das 25 lagoas, un itinerario che si snoda per luoghi ombrosi (perfetto per l’estate).

D’inverno, invece, si può sciare, andare in slitta, snowboard e in moto da neve. Inoltre sono presenti approssimativamente 375 chilometri d’itinerari segnalati, di vari gradi di difficoltà, così come la possibilità di fare parapendio a Linhares da Beira, un curioso e bellissimo villaggio storico.

Insomma, questo angolo di Portogallo è davvero emozionate e il suo Covao Dos Conchos è così speciale da sembrare persino finto.

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Casinò, torri e luci sfavillanti: benvenuti nella Las Vegas d’Oriente

Fontane a ritmo di musica, alte e guizzanti. E poi strade ampie, con insegne tanto luminose da essere accecanti. E ancora, i casinò, con tanto di croupier pronti a raccogliere scommesse come in moltissimi dei film che Hollywood ci ha dato in eredità. Parliamo di Las Vegas? Ma no: parliamo di Macao, un luogo che non ha nulla da invidiare alla “sorella” americana e che sta sempre diventando sempre più meta di visita per chi ama gli scorci urbani che occhieggiano al futuristico.

Macao, le bellezze di giorno

Prima di parlare di quanto sia bella e caratteristica durante le ore notturne, però, facciamo una piccola e doverosa premessa: Macao è incantevole e suggestiva anche di giorno. Si trova sul lato occidentale del delta del fiume delle Perle, confina con Hong Kong a est (cosa che la rende facilmente raggiungibile) e si affaccia sul Mar Cinese Meridionale a sud: fondamentalmente è un gioiello circondato dall’acqua, cosa che la rende incredibilmente suggestiva.

Architettura di Macao

Fonte: iStock

Architettura portoghese a Macao

Ma non è tutto qui: essendo un’ex colonia portoghese (è rimasta in possesso del Portogallo fino addirittura al 1999, in qualità di ultima colonia europea in Asia) Macao mostra proprio i segni dell’architettura tipica di questo Paese. Sono presenti palazzi con finestre e mura coloratissime, che creano una sorta di contrasto con quelle che sono le strutture più prettamente metropolitane come i grattacieli, e la rendono incredibile da ammirare.

Perché visitare Macao?

Se quanto abbiamo detto non basta a darvi delle ragioni per visitare, sappiate che c’è moltissimo da vedere e da fare in quella che è la regione più densamente popolata del mondo. Per esempio, non tutti lo sanno ma in città, a Piazza del Senato, ci sono le rovine di una delle più grandi chiese gesuite della regione asiatica, divenute per altro un punto di riferimento iconico e entrate a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Se da una parte c’è la chiesa, però, naturalmente Macao abbonda anche di templi cinesi: uno dei più belli è il tempio Tempio A-Ma, che mantiene un aspetto mistico ed esotico e si caratterizza per la sua atmosfera quieta e pacifica. È incantevole anche il centro storico, dove svetta la Chiesa di San Lorenzo, risalente al 1560 e dov’è possibile ammirare la biblioteca di Sir Robert Ho Tung e il teatro Dom Pedro V. Si può poi visitare una villa tradizionale cinese, la Lou Kau Mansion, davvero straordinaria. E poi? E poi, ovviamente, c’è la vita notturna.

La vita notturna di Macao

È innegabile: la vita notturna di Macao è ciò che le ha dato gloria e fama, e che attira più turisti in assoluto. Non si tratta soltanto dei casinò (su cui adesso torneremo) ma dell’organizzazione generale della movida, che permette di accedere a tutte le ore a una serie pub e night club per tutti i gusti. Camminare lungo le strade del quartiere notturno significa lasciarsi sorprendere da annunci brillanti e da spettacoli a cielo aperto, oltre che da artisti di strada indiscutibilmente di talenti.

Macao durante la sera

Fonte: iStock

Macao, panoramica notturna

Tornando ai casinò, ce ne sono molti, moltissimi: d’altronde, proprio come a Las Vegas, sono l’attrattiva principale. Uno dei più belli è sicuramente il The Venetian Macao, che come dice il nome è un palazzo dal suggestivo stile veneziano. Si snoda su 40 piani e al suo interno c’è davvero di tutto, come se fosse una vera città. Altrettanto particolari sono il Casino Lisboa, vera e propria istituzione che rende omaggio alle origini portoghesi della città, e il City of Dreams che, invece, è uno dei casinò di ultimissima generazione.