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Info e consigli per visitare la Reggia di Versailles

A circa 15 km a ovest di Parigi sorge la Reggia di Versailles, l’antica e sontuosa residenza borbonica desiderata da Luigi XIV: visitare Versailles può essere il perfetto completamento di un viaggio nella capitale francese.

La storia della Reggia di Versailles

Il giovane Re Sole, visto il fermento del popolo e alcuni episodi particolarmente accesi come quello che interessò la fronda parlamentare e di cui fu vittima lo stesso cardinale Mazzarino, nell’ultimo ventennio del XVII secolo decise di trasferire il potere regio fuori dalla città, allontanandosi dal pericolo. La corte, infatti, fino al 1682 era ospitata niente di meno che nel centralissimo Palazzo del Louvre, ma dopo la costruzione di Versailles tutti furono costretti a lasciarlo per trasferirsi fuori dalla città dove la famiglia reale restò per oltre un secolo.

L’immensa Reggia si estende su una superficie di oltre 63 mila metri quadrati contando anche, al giorno d’oggi, su un parco di oltre 800 ettari: figurarsi che prima della Rivoluzione francese gli ettari erano addirittura 8000, con ben 93 giardini!

Visitare Versailles, per via dei suoi numerosi elementi architettonici, le stanze affrescate e famosi giardini è senza ombra di dubbio un’esperienza che lascia a bocca aperta; in particolare con un tour guidato del palazzo e dei giardini.

La Reggia di Versailles: il palazzo e i giardini

Prima che Re Sole la elevasse a Reggia, Versailles era solo un casino di caccia in cui i reali si recavano per dilettarsi nello sport all’epoca di Luigi XIII: ereditata dal successivo Luigi, questo castello di mattoni e pietra venne ingrandito e vi furono annessi altri possedimenti; fu l’architetto Louis Le Vau ad iniziare una primissima ristrutturazione per trasformare il complesso in una vera e propria Reggia.

Così, anno dopo anno, Versailles si ingrandì e soprattutto si impreziosì di nuove ali, eleganti decorazioni interne, fontane, statue e i celebri giardini che la rendono famosa e riconosciuta in tutto il mondo.

Il palazzo – manifestazione estrema dell’opulenza e della ricchezza di un re che soleva dire che sul suo regno non tramontava mai il sole – si componeva di diversi ambienti oggi perfettamente conservati e davvero interessanti da scoprire durante una visita guidata di Versailles.

Il Palazzo: cosa visitare

All’interno del palazzo il percorso di visita è segnalato e obbligato, e si ripercorrono le principali aree del castello. Ma cosa visitare a Versailles? In primis il grande Appartamento del Re: si tratta di una suite composta di 7 ambienti dove si consumavano per lo più pratiche burocratiche come la firma di atti ufficiali e l’incontro con i vari cortigiani; c’era poi anche l’appartamento privato del re – chiamato le Petit Appartement du Roi- che conteneva invece le su stanze intime.

La Galleria degli Specchi – la Galerie des Glaces – è la sala più famosa della Reggia: con i suoi 73 metri di lunghezza e 10 di larghezza, le numerose finestre e le centinaia di specchi che la decoravano, l’ambiente lascia il visitatore senza fiato soprattutto per l’affaccio sui giardini. Si tratta di una galleria in pieno stile barocco collocata proprio nel corpo centrale del palazzo dove si celebravano le funzioni più disparate: è li che venne firmato il trattato di Versailles o venne proclamato l’impero tedesco, o in epoche più recenti fu il luogo di ricevimento in cui Charles de Gaulle accolse John Fitzgerald Kennedy.

Vi erano poi numerose altre stanze, tra cui gli appartamenti della Regina e quelli di altre importanti personaggi di corte – membri della famiglia o ospiti stabili del Re.

Poco lontano dal corpo centrale, poi, sorge la Tenuta di Trianon ad uso personale dei regnanti in pieno stile neoclassico e un angolo dal fascino bucolico e campagnolo ad uso della regina denominato Hameau de la Reine.

Il Giardino di Versailles

Sono 800 gli ettari di Giardino che circondano il meraviglioso palazzo: immensi, meravigliosi, curati e fonte di ispirazione per i palazzi reali di mezzo mondo!

Anch’esso comprende varie sezioni: la romantica Orangerie, l’elegante Grand Canal, i giardini alla francese, i 15 boschetti, le fontane e i giardini musicali sono senza ombra di dubbio un must durante la vista dei giardini di Versailles

Sebbene per visitare il complesso sia necessario essere muniti di biglietto, ci sono alcune parti del giardino che possono essere visitate a titolo gratuito, tranne nei momenti in cui si tengono i famosissimi spettacoli delle fontane e quelli musicali.

Come raggiungere Versailles da Parigi

L’immensa Reggia dista appena 15 km da Parigi e può essere comodamente raggiunta in poco più di mezzora in diversi modi, ecco quindi che pianificare come visitare Versailles non è affatto difficile. Si può, infatti, scegliere di arrivarci in metro: basta prendere la linea C della RER e scendere alla fermata Gare de Versailles Rive Gauche, che è la fermata più vicina alla reggia ad appena 10 minuti a piedi. Se avete acquistato un pass dedicato ai mezzi, il biglietto è compreso solo se l’abbonamento compre le zone 1-5 dal momento che la Reggia si trova in zona 4! Nel caso di biglietto singolo, invece, è raccomandabile acquistare direttamente sia l’andata che il ritorno del biglietto “Origine – Destination”onde evitare spiacevoli code al ritorno.

Altra alternativa è il treno SNCF; in questo caso sono due le stazioni in cui si può scendere, entrambe poste a 20 minuti a piedi dall’ingresso della Reggia: Versailles Chantiers o Versailles Rive Droite.

Altre informazioni pratiche: quanto dura una vista alla Reggia?

Può essere utile sapere che non esiste una durata standard della visita de Versailles: in linea di massima il palazzo può essere girato in circa un’ora e mezza mentre ci vorranno almeno due ore per visitarne i giardini.

Eppure, è bene contemplare l’intera giornata, arrotondando per eccesso la durata della visita di Versailles: si avrà così modo di vedere tutte le sezioni del giardino con calma, senza fretta godendo del profumo di fiori e del suono dell’acqua scrosciante delle fontane passeggiando lentamente nel meraviglioso ambiente che vi circonda.

Visitare Versailles: i prezzi

È possibile vistare la Reggia tutti i giorni dalle ore 9 alle 17.30 tranne il lunedì, il 1° Maggio, il 25 Dicembre e il 1° Gennaio – giorni di chiusura del complesso. Il prezzo del biglietto (aggiornato a giugno 2023) varia in base alla combinazione delle sezioni che si desidera visitare: si va dai 10 ai 25 euro a biglietto.

Può anche essere utile sapere che a partire dalle ore 15.00 sono di solito disponibili biglietti ridotti, per l’approssimarsi dell’orario di chiusura.

È possibile comprare i biglietti su internet o direttamente alla biglietteria in loco. L’opzione di acquisto anticipato permette di recarsi direttamente all’ingresso A – evitando di passare dalle casse – ma dovrete comunque sottoporvi ai controlli di sicurezza.

Alcuni consigli furbi per visitare al meglio Versailles

Versailles è tra le 10 principali attrazioni di Parigi, preparatevi quindi ad affrontare folla e fila con pazienza!

Può essere utile per abbattere i tempi di attesa, quindi, prenotare un ingresso saltacoda o una visita guidata ad orario stabilito. Sempre nell’ottica di ottimizzare i tempi, tenete presente anche che alcune sezioni del giardino sono collegate tra di loro da un trenino che passa ogni 15 minuti: il tempo di percorrenza a piedi altrimenti è di mezzora di passeggiata.

Versailles è un luogo particolarmente suggestivo anche per i più piccoli: la visita degli interni potrebbe però essere particolarmente pesante per loro, privilegiate l’esterno – dove è ammesso l’uso dei passeggini – o prenotate una visita guidata per famiglie. Tenete conto, infatti, che all’interno del Palazzo è vietato introdurre passeggini o i comodi zaini in cui portare sulle spalle i piccoli: potreste optare solo per una fascia, se il vostro bebè è ancora piccino!

Il biglietto, poi, è gratuito per i ragazzi al di sotto di 18 anni e per i cittadini europei al di sotto dei 26.

Infine, la Reggia è aperta a titolo gratuito la prima domenica di ogni mese: si tratta di giornate particolari, presumibilmente molto affollate in cui visitare il complesso potrebbe essere poco agevole.

Per quanto riguarda cibo e bevande, all’interno della Reggia si trovano vari punti ristoro e ristoranti, mentre è possibile fare dei picnic solo nella parte dei giardini fuori dal complesso, di fronte l’Orangerie. È, però, possibile portarvi il proprio amico a quattro zampe, purché sempre a guinzaglio!

Allora si va: scarpe comode, abbigliamento sportivo e uno zainetto per picnic appena fuori dai giardini!

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Sotto il sole della Senna: anche Parigi ha la sua spiaggia

Organizzare un viaggio a Parigi, che sia il primo o l’ennesimo, è sempre un’ottima idea. Lo è perché la capitale della Francia è un concentrato di storie, culture e usanze che da secoli affascinano il mondo intero, perché le strade, i quartieri, le piazze e le rive della città trasudano arte, moda, tradizioni gastronomiche e romanticismo da ogni parte. E perché è proprio nella Ville Lumière che sono conservati alcuni dei monumenti più iconici di tutto il pianeta.

Parigi è bella sempre. Lo è in autunno, quando gli alberi che costeggiano gli ampi boulevard si appropriano dei suggestivi colori della palette autunnale e lo è in primavera quando, improvvise esplosioni di fiori, incorniciano la  Tour Eiffel e corrono lungo le rive della Senna. Lo è anche in inverno, grazie alla presenza delle neve che trasforma il paesaggio urbano in una cartolina dalle infinite suggestioni.

Raramente, invece, scegliamo di raggiungere la capitale francese in estate, preferendo a questa paradisi terrestri o località di mare che ci consentono di trascorrere le giornate sotto l’ombrellone. Non tutti sanno, però, che anche la Ville Lumière può regalarci un’esperienza simile, anche se inedita, permettendoci di prendere il sole sulla Senna. Perché sì: anche Parigi ha la sua spiaggia, curiosi di scoprirla?

Trascorrere l’estate a Parigi tra spiagge e musei

Di giorno ci si rilassa sotto il sole, immergendo i piedi in una sabbia soffice e dorata, di sera, invece, si passeggia tra le vie del centro, ricche di storia e di fascino, sostando nelle caffetterie alla moda e deliziando il palato all’interno dei ristoranti di lusso: è questa la vacanza ideale.

Un’avventura a ritmo slow che soddisfa tutte le esigenze di quei viaggiatori che vogliono godersi il meritato relax, meglio ancora se sotto l’ombrellone, senza però rinunciare alle bellezze che appartengono allle città d’arte. E a Parigi, tutto questo, è possibile.

Dal 2002, infatti, la capitale francese ha messo a punto un progetto, perpetuato fino a oggi, che prende il nome Paris Plage e che prevede l’installazione di una vera e propria spiaggia che corre per 3,5 chilometri lungo la riva destra della Senna.

La distesa di sabbia viene inaugurata tra luglio e agosto e resta accessibile per 4 o 5 settimane, un periodo di tempo durante il quale, lungo la Senna, vengono organizzate attività ludiche e sportive dedicate ai cittadini che hanno deciso di trascorrere l’estate in città e a tutti i viaggiatori desiderosi di conoscere Parigi.

Sotto il sole della Senna

La Paris Plage, che si snoda tra il Quai du Louvre e il ponte d’Arcole, rende inaspettatamente la Ville Lumière una destinazione perfetta anche in estate. Come abbiamo anticipato, infatti, durante i mesi di luglio e agosto è possibile trascorrere le giornate su spiagge attrezzate con vista sulla Senna.

Alla sabbia si alternano prati erbosi incorniciati da palme che conferiscono un sapore esotico. Inoltre, su tutto il litorale, ci sono sedie a sdraio, ombrelloni e chioschetti di cibo e bibite fresche per permettere alle persone di immergersi totalmente in un’atmosfera vacanziera.

La spiaggia, che è aperta dalle 9 del mattino fino a mezzanotte, si trasforma poi nel palcoscenico di eventi coinvolgenti che intrattengono l’estate parigina a suon di concerti, spettacoli, cultura e sport.

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Le più belle location parigine di “Emily in Paris”

Chi ha detto che Parigi è sempre la stessa città? Dipende da come la si guarda e da come la si vive. C’è una Parigi da sogno, fatta di splendidi palazzi, di parchi e giardini fioriti, di bistrot all’aperto e di terrazze con viste mozzafiato.

C’è la Parigi della serie Tv “Emily in Paris” con Lily Collins, figlia di Phil Collins, che racconta le vicende di una giovane americana che si trasferisce a Parigi per un’opportunità di lavoro inaspettata. Qui, tra lavoro, nuove amicizie e grandi amori, Emily scopre una città meravigliosa e diventa famosa nel mondo della moda grazie al suo profilo Instagram.

Gli splendidi scorci parigini

E nella serie Tv Netflix sono tantissimi gli scorci di Parigi con i quali Emily fa sognare i suoi follower. “Mi sento Nicole Kidman in Moulin Rouge” è la prima frase pronunciata da Emily Cooper quando apre per la prima volta la finestra del suo appartamento parigino e scorge il panorama della città, con i suoi tetti e le chambre de bonne che creano un panorama unico e che ormai rappresenta Parigi in tutto il mondo. L’appartamento si trova a place de l’Estrapade, nel V arrondissement, sulla rive gauche, nel Quartiere latino, tra il Panthéon e la Sorbonne. Ed è sempre qui che si trova il ristorante di Gabriel, quello che poi scoprirà essere il suo vicino di casa.

Chi non ha la fortuna di soggiornare in una camera d’hotel o in un appartamento con vista a Parigi, può comunque trovare tantissimi rooftop da cui ammirare i tetti della città dall’alto. Alcuni di questi punti panoramici sono anche gratuiti, come la terrazza dei grandi magazzini Printemps Haussmann, delle Galeries Lafayette o del Centre Pompidou oltre all’osservatorio panoramico della Tour Montparnasse.

Le attrazioni top

Tutte le mattine, Emily va a fare jogging in uno dei parchi più famosi di Parigi: Jardin du Luxembourg, il meraviglioso giardino pubblico, tra i più grandi di Parigi, inaugurato a inizio Seicento da Maria de’ Medici. Tra aiuole fiorite, fontane e statue – come la replica della Statua della Libertà o il busto di Charles Baudelaire o la statua di Beethoven – è un luogo magico, dove si respira l’atmosfera tipicamente parigina.

Un altro giardino che ha un ruolo fondamentale nella serie è il giardino del Palais Royal, dove Emily si rifugia in pausa pranzo e dove incontra Mindy, la prima persona con cui fa amicizia. Questo giardino si trova nel I arrondissement, quello del Louvre, di rue de Rivoli, rue Saint Honoré e di Place Vendôme, ed è uno spazio verde annesso al Palais Royal.

Emily sgrana gli occhi davanti ad alcuni dei luoghi simbolo parigini. Primo fra tutti, lo scalone d’ingresso dell’Opéra Garnier, il teatro dell’Opera, dove va ad assistere al “Lago dei Cigni”. Per vedere con i propri occhi questa meraviglia si può acquistare un biglietto per uno degli spettacoli oppure visitare l’edificio quando non sono in corso prove.

Altro luogo simbolo della città è il Pont Alexandre III che collega il Grand Palais e il Petit Palais all’Hôtel des Invalides. Riccamente decorato, fu inaugurato per l’Esposizione Universale del 1900 e oggi è dei ponti più famosi di Parigi. È qui che Emily viene a girare uno spot per uno dei clienti della sua agenzia.

Le location inedite

“Emily in Paris” fa anche scoprire alcuni scorci poco turistici della Capitale francese. Uno di questi è il Canal Saint-Martin, dove Emily passeggia una sera in compagnia di Thomas, Gabriel e Camille. Si tratta di un canale artificiale che collega il bacino della Villette e la Senna attraversando il X e XI arrondissement. Dal 1993, è iscritto nella lista dei monumenti storici e, dopo la riqualificazione dei primi anni 2000, è diventato un luogo d’incontro dove passeggiare, andare in bicicletta o dove sedersi ai tavoli di caffè e ristoranti.

Poco conosciuta alla maggior parte dei turisti che visitano Parigi, ma di enorme importanza storica è la Maison Rose. Negli anni è stata la casa di tantissimi personaggi, da Picasso a Modigliani, da Edith Piaf a Charles Aznavour, da Jacques Brel ad Albert Camus. La Maison Rose è stata costruita nel 1850 in quello che allora era il villaggio di Montmartre, tra case di campagne e mulini. Il colore rosa è dovuto a Laure Gargallo, modella di Picasso e amica di tanti pittori e artisti. E così, questo piccolo edificio rosa è diventato fonte di ispirazione per pittori e artisti e su Instagram è tra i soggetti più postati.

Dalla Maison Rose parte rue de l’Abreuvoir, una delle strade più belle di Parigi, che a metà dell’Ottocento conduceva all’antico abbeveratoio di Montmartre. Oggi, alla fine della via si trova place Dalida dedicata alla grande cantante di origine italiana e naturalizzata francese. Rue de l’Abreuvoir è anche soprannominata la “ruelle qui va au bout”, la strada che porta alla fine. Chi ha visto la serie capirà anche il legame tra questa via ed Emily.

Nell’episodio 7, Emily visita uno dei musei più insoliti di Parigi. Si tratta del Musée des Arts Forains interamente dedicato alle giostre, al carnevale e alle fiere della Belle Epoque, dove i visitatori possono tornare bambini e respirare l’atmosfera di festa del XIX secolo. Il museo, aperto dal 1996, è unico nel suo genere e i visitatori possono salire sulle giostre e giocare con i pezzi della collezione.

Emily va anche a visitare un altro museo davvero originale, l’Atelier des Lumières, il primo centro di arte digitale di Parigi, un enorme spazio ricavato dalla riqualificazione di una fabbrica. Qui si può camminare tra i girasoli di Van Gogh, sentirsi uno dei commensali del dipinto “Le déjeuner des canotiers” di Pierre-Auguste Renoir, ammirare le ninfee di Claude Monet, confondersi con gli spettatori del “Bal du Moulin de la Galette” di Renoir.

Infine, un altro museo insolito da visitare a Parigi è la Monnaie de Paris, la zecca nazionale. Questo edificio è protagonista di un intero episodio della serie “Emily in Paris”: è qui che si svolge la sfilata di Pierre Cadeau durante la Fashion Week di Parigi. Esiste sin dal 1775, ma solo nel 2017 ha aperto le porte ai visitatori. Ma pochi, ancora oggi, ne conoscono l’esistenza.

Partire subito per Parigi

Se vi è venuta voglia di trascorrere un weekend a Parigi sui luoghi di Emily, non potete farvi sfuggire l’offerta di TGV INOUI, che permette di raggiungere la Capitale francese in treno ad alta velocità a partire da 49 euro. Bisogna prenotare entro il 31 maggio e partire a giugno, luglio o agosto. I treni partono tre volte al giorno da Milano, Torino e Oulx, in Alta Val di Susa.

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Questo ponte supera la Tour Eiffel: è il più alto del mondo

L’India ha orgogliosamente raggiunto un nuovo record mondiale con il completamento del ponte Chenab, che svetta ad altezze vertiginose nel territorio del Kashmir, oltre 30 metri più in alto persino dell’iconica Torre Eiffel di Parigi. Costruito dalla Konkan Railway Corporation Limited (KRCL), il ponte si estende per cinque chilometri e si erge a ben 359 metri sopra il letto dell’omonimo fiume.

Questa orgogliosa impresa è uno dei tanti esempi che dimostrano come questa nazione stia costantemente superando i limiti quando si tratta di eccellenza ingegneristica. La bellezza architettonica e gli aspetti tecnici che stanno alla base della sua costruzione sono a dir poco incredibili, tanto da attirare l’attenzione di tutti.

Sicurezza, innovazione e un panorama mozzafiato

Questo monumentale ponte ad arco di 1.315 metri, costruito in acciaio e cemento, abbellirà presto lo skyline come una colossale torre di 85 piani e sarà inaugurato entro la fine dell’anno. La sua costruzione è stata un’impresa imponente, che ha visto al lavoro oltre 400 ingegneri e 3.000 operai impiegati per portare a termine il progetto. Ci sono voluti circa cinque anni per completarlo e presenta due livelli di binari: uno per i treni merci e uno per i treni passeggeri.

Il completamento di quest’opera architettonica sarà indispensabile per superare il grande divario tra i centri densamente popolati e le comunità più isolate. Il direttore esecutivo delle Ferrovie indiane settentrionali ha sottolineato che l’utilizzo dei binari al posto dell’autostrada riduce drasticamente il tempo di viaggio da sette ore a sole tre ore e mezza.

Inoltre, sarà potenziato con tecnologie all’avanguardia tra cui un sistema di monitoraggio e allarme online, un ascensore a fune e vari sensori. Il ponte è inoltre dotato di un sofisticato sistema di drenaggio e di avanzati sistemi di protezione antincendio. Ciò garantirà una rapida individuazione di eventuali malfunzionamenti per salvaguardare la sicurezza dei viaggiatori. Utilizzando tecniche intelligenti come la precompressione e l’analisi sismica avanzata, gli ingegneri sono stati in grado di creare un ponte abbastanza forte da sostenere carichi pesanti e così resistente da sopravvivere senza problemi a scosse e venti.

Tra le curiosità di questo progetto, va detto che uno dei sistemi di trasporto a fune più impressionanti al mondo è stato creato da un’azienda italiana la Seik di Trodena, nei pressi di Bolzano, specializzata in teleferiche e sistemi di trasporto in alta quota

È il ponte ferroviario più alto del mondo

Situato in una delle aree più aspre e remote dell’India, il ponte Chenab è una meraviglia dell’ingegneria moderna che sta per modificare in maniera definitiva lo skyline di questo territorio. Rappresenta un esempio di come possiamo usare la tecnologia per migliorare le nostre vite. Una vera e propria dimostrazione delle prodezze tecnologiche, ingegneristiche e costruttive dei ponti moderni. Ridefinisce la funzionalità di un ponte, che da semplice collegamento tra due punti diventa un’incredibile impresa a sé stante. Non solo simboleggia la sicurezza, ma anche il potere della collaborazione e l’importanza di investire nelle nostre infrastrutture.

Questo ponte è una grande testimonianza dell’ingegno umano, nonché un’opera straordinaria di un lavoro pensato in ogni minimo dettaglio. La sua presenza, inoltre, faciliterà gli spostamenti di innumerevoli persone ogni anno.

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A pochi passi da Parigi c’è un villaggio incantato dipinto da un pittore

La bellezza salverà il mondo, scriveva il filosofo bulgaro Cvetan Todorov che andava alla ricerca dell’assoluto attraverso la via dell’arte. E le persone, quelle che hanno fatto del viaggio una missione di vita, non possono che confermarlo. Perché è arte tutto ciò che ci circonda, che sia merito di un artifizio o di Madre Natura.

È una bellezza che muove le masse, che invita i viaggiatori di tutto il globo a esplorarlo in lungo e in largo per conoscere, guardare e toccare con mano la meraviglia che gli appartiene, quella che incanta e sorprende, quella che lascia senza fiato.

E oggi è proprio in un posto meraviglioso che vogliamo portarvi, un luogo così bello da non sembrare reale. Un villaggio pittoresco dove il tempo si è fermato, immortalato e reso eterno da uno dei pittori più celebri della storia dell’impressionismo. Stiamo parlando di Giverny, un luogo a pochi passi da Parigi, che ha incantato Claude Monet.

Dentro un quadro: benvenuti a Giverny

Bastano appena 74 chilometri, e poco più di un’ora di viaggio con partenza da Parigi, per raggiungere un luogo incantato che non assomiglia e niente di tutto ciò che abbiamo visto fino a questo momento. Si tratta di Giverny, un villaggio bucolico situato nel dipartimento dell’Eure, nella regione della Normandia, che ha conquistato il cuore e lo sguardo del grande Monet, proprio lui che ha scelto con la sua arte di renderlo immortale.

Il pittore impressionista arrivò in questo villaggio di campagna nel 1883, e qui scelse di restare fino alla sua morte. Il motivo? “La luce qui è come in nessun altro luogo”, spiegò Monet, rendendo Giverny protagonista di alcuni dei suoi più celebri capolavori.

Oggi tutto ciò che riguarda Giverny parla di Monet e viceversa, di una storia d’amore e di ispirazione destinata a durare per l’eternità. Dopo aver scelto il piccolo villaggio come sua dimora, il pittore decise di realizzare dei giardini floreali e acquatici che, ancora oggi, caratterizzano in maniera univoca lo scenario di questo luogo attirando migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo.

Monet, che era anche un appassionato orticoltore, costruì un giardino incantato fatto di fiori, laghetti e ponticelli, e attraversato dal fiume Epte, che divenne la sua più grande ispirazione.

Villaggio di Giverny

Fonte: 123rf

Villaggio di Giverny

Il villaggio incantato reso eterno da Monet

Situato sulla riva destra della Senna, e a poco più di un’ora di auto da Parigi, il villaggio di Giverny è uno di quei luoghi da raggiungere almeno una volta nella vita. La sensazione, una volta arrivati fin qui, sarà proprio quella di entrare dentro a un quadro impressionista, quello dipinto da Monet.

Il villaggio è molto piccolo, ed è abitato appena da 500 anime, eppure la sua bellezza è così grande e straordinaria che lo sguardo non potrà fare a meno di scrutarne ogni dettaglio. Le cose da fare e da vedere qui non sono tantissime, eppure tutte sono destinate a lasciare senza fiato.

A Giverny, infatti, potrete ammirare quegli scenari bucolici e suggestivi, che sembrano sospesi nel tempo e nello spazio, e che hanno incantato Claude Monet. Potrete passeggiare tra le pittoresche vie del villaggio, quelle puntellate da negozi di souvenier, gallerie d’arte e caffetterie eleganti.

Potrete entrare all’interno della casa rosa, con le finestre verdi, per ammirare gli ambienti in cui il pittore viveva, disegnava, sognava e si ispirava e poi raggiungere il giardino. Quello degli iris e delle ninfee, del ponte giapponese e del laghetto, quello reso immortale dall’artista.

Interni della casa di Claude Monet

Fonte: 123rf

Interni della casa di Claude Monet
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Si chiama Eiffela, è la replica della Tour Eiffel e si trova a Parigi

Raggiungere Parigi è sempre un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. La capitale della Francia, infatti, non è solo una delle città più suggestive d’Europa, ma è anche un centro mondiale di arte, moda, cultura e gastronomia. Con un volo di circa due ore dall’Italia è possibile scoprire una delle destinazioni più affascinanti del pianeta, la stessa che da secoli incanta e ispira poeti, scrittori, artisti e viaggiatori provenienti da ogni parte del globo.

Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime, a partire dall’architettura che caratterizza i grandi viali alberati, passando per la cattedrale di Notre Dame e la Tour Eiffel, e terminando nelle vie dello shopping, tra eleganti caffetterie e negozi di lusso.

E oggi è proprio Parigi che vogliamo raggiungere idealmente insieme a voi, per scoprire una novità che ha reso entusiasti gli abitanti della capitale e tutti i turisti in visita alla Ville Lumière. Da qualche giorno, infatti, in città è arrivata Eiffela, è la sorella minore della Tour Eiffel ed è già diventata la protagonista assoluta del panorama visto da Champ de Mars.

Bentornati a Parigi, la città delle due Tour Eiffel

Organizzare un viaggio a Parigi, dicevamo, è sempre una grandiosa idea. Lo è perché la capitale non smette mai di incantare. Lo fanno i suoi quartieri, quelli che conservano e preservano tradizioni, storie e usanze, e lo fanno tutti quei monumenti iconici che sono diventati il simbolo della città e del Paese intero, la cui visione non stanca mai.

La maestosità della Tour Eiffel, per esempio, è qualcosa che non smette mai di stupire. Simbolo per antonomasia di Parigi e della Francia, questa torre iconica che si staglia sullo skyline urbano attira da sempre l’attenzione di cittadini e turisti. Imponente di giorno, scintillante di notte, il monumento architettonico popola da sempre le cartoline più belle che provengono dalla capitale.

In questi giorni, però, la Tour Eiffel non è l’unica torre della città. Al suo fianco, infatti, è apparsa Eiffela, una piccola replica del monumento arrivata in città per celebrare il 134° anniversario dell’inaugurazione del simbolo di Parigi.

Si chiama Eiffela: è la replica della Tour Eiffel e si trova a Parigi

Fonte: Berzane Nasser/ABACA / IPA

Si chiama Eiffela: è la replica della Tour Eiffel e si trova a Parigi

Vi presentiamo Eiffela

All’alba del 1° aprile i viaggiatori e i turisti della capitale si sono svegliati con la presenza di una nuova arrivata in città. Il suo nome è Eiffela, ed è una piccola replica dell’iconica Tour Eiffel.

Piccoli, però, non sono i suoi numeri. Anche se Eiffela è circa un decimo dell’originale, vanta un’altezza di oltre 30 metri e un peso di 23 tonnellate. Per assemblarla ci sono voluti quasi 4000 pezzi e più di 9000 bulloni.

In realtà, la piccola torre, non è una novità in senso assoluto per i cittadini francesi. Eiffela, infatti, popola le strade del dipartimento di Maine-et-Loire dal 2016. Tuttavia, in occasione dell’anniversario dell’inaugurazione della Tour Eiffel, il monumento è stato trasportato a Champ de Mars e posto proprio al fianco della grande torre.

Creata dall’artista francese Philippe Maindron, Eiffela resterà al fianco dell’originale fino al 10 aprile. Un tempo limitato, questo, che però permetterà a cittadini e viaggiatori di scattare istantanee di immensa bellezza sulla città e di immortalare due Tour Eiffel in un’unica foto.

Due Tour Eiffel a Parigi fino al 10 aprile

Fonte: Berzane Nasser/ABACA / IPA

Due Tour Eiffel a Parigi fino al 10 aprile
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I musei di Parigi da non perdere assolutamente

Quante volte avete sognato di passeggiare tra i boulevard della capitale francese, magari a braccetto della vostra persona preferita? Parigi, la magica ville lumière, la città dell’amore per antonomasia, dalla cucina raffinata e i quartieri eleganti è il perfetto mix di arte, storia, gastronomia e cultura: sapete che ospita più di 100 musei? Allora via, scarpe comode e corriamo a scoprire insieme i migliori musei di Parigi, visitabili anche acquistando il Paris Museum Pass.

I migliori musei di Parigi: il Louvre

È difficile scegliere, tra tutti quelli che ospita, i migliori musei di Parigi. Probabilmente facendo una statistica, o se banalmente chiedessimo al mondo quale sia il museo più famoso di Parigi la risposta sarebbe unanime: il Louvre. Originariamente il palazzo che lo ospita era una fortezza del XII secolo; rivestì, poi, il ruolo di palazzo reale fino a quando nel 1682 Luigi XIV si trasferì a Versailles: quello che è davvero il polo museale venne inaugurato solo nel 1793.

Come visitare il Louvre

Il museo è facilmente raggiungibile in metro, basta scendere alla fermata Palais Royal-Musée du Louvre. Le tre ali del museo del Louvre di Parigi si aprono vicino alle biglietterie, poste nei pressi dell’accesso principale – la Hall Napoléon: quella che si trova sotto la celeberrima piramide di vetro.

Fiore all’occhiello dell’immenso polo museale i quasi 12 mila dipinti, di cui “appena” 6000 in esposizione permanente; in realtà, però, le opere che albergano in pianta stabile negli oltre 60 mila metri quadrati sono ben 35mila organizzate in 8 sezioni.

Lorenzo Lotto, Andrea del Sarto, Sandro Botticelli, Andrea Canova e la star Leonardo da Vinci sono solo alcuni degli artisti le cui opere si possono incontrare passeggiando per i corridoi del museo! Il suggerimento per ottimizzare tempi è senz’altro quello di scegliere un percorso tematico alla scoperta dei capolavori del museo.

Visitare Orsay: il museo degli impressionisti francesi

Sarò di parte, ma io che sono romantica per natura ho un debole per il museo d’Orsay già a partire dalla sua meravigliosa struttura architettonica.

Il complesso, infatti, è la vecchia Gare d’Orsay, una stazione ferroviaria inaugurata per l’esposizione universale del 1900 dal carattere moderno, leggero e aeroso: una struttura in ferro e vetro per la cui costruzione vennero impiegate il doppio delle tonnellate di ferro usate per la Tour Eiffel.

A pieno titolo tra i musei più famosi di Parigi, costituisce il punto di riferimento indiscusso per l’impressionismo: Monet, Manet, Renoir, Degas sono alcuni degli artisti di casa insieme ai post impressionisti come Gauguin e Van Gogh.

Come visitare il Musée d’Orsay

Visitare il Musée d’Orsay è davvero imprescindibile: il polo si configura come il ponte di connessione temporale e stilistico tra le collezioni del Louvre, tendenzialmente più classiche, e quelle del Centre Pompidou, di stampo decisamente più moderno.

Come per il Louvre, per raggiungerlo, basta scendere alla fermata Palais Royal-Musée du Louvre: separati dai giardini des Tuileries e da sua maestà la Senna i due musei sono, infatti, quasi dirimpettai. Con i suoi 35mila metri cubi di vetro, la spettacolare luce naturale di cui è illuminato e l’orologio originale simbolo della stazione, scoprirete che il museo d’Orsay è un’attrazione dal fascino romantico che vale la pena visitare non solo per le sue 3000 opere. Per visitarlo, il consiglio è quello di acquistare il biglietto in anticipo ed evitare lunghe code.

Le Centre Pompidou: la sede del Museo Nazionale d’Arte Moderna

Nato dalla volontà dell’allora Presidente della Repubblica francese Georges Pompidou, su un progetto sviluppato da Renzo Piano e Richard Rogers, il centro Pompidou è caratterizzato da futuristiche scale mobili all’aperto e un vivace gioco di enormi tubi colorati a decorazione delle facciate.

Il polo, tra i migliori musei di Parigi, si configura come uno spazio multidisciplinare focalizzato sull’arte moderna in tutte le sue accezioni e per questo comprende anche una grande biblioteca, un museo dedicato a design, attività musicali, cinematografiche e audio-visive. Il museo ospita circa centomila opere miste tra quadri, opere multimediali, foto, elementi di design e architettura.

Come visitare il Centre Pompidou

La sua collezione d’arte comprende le opere che coprono il XX e XXI secoli, organizzate in due aree in base ad un ordine cronologico. Da un lato il periodo moderno che va dagli inizi del 900 agli anni Sessanta con artisti del calibro di Kandinsky, Chagall e Picasso, e dall’altro l’età contemporanea che arriva sino ad oggi con Warhol, tra i tanti. Ogni anno nel museo, inoltre, vengono ospitate varie decine di mostre monografiche con pezzi in prestito da collezioni di tutto il mondo: non è difficile credere che le Centre Pompidou sia uno dei musei più visitati al mondo! Proprio per questo, acquistare il biglietto per saltare la coda è sempre un’ottima mossa!

I musei di Parigi sono davvero molti e accontentano ogni gusto. Il Musée de l’Orangerie, il museo Rodin, quello di Yves Saint Laurent, persino la casa museo di Victor Hugo e chi più ne ha più ne metta: Parigi oltre a essere la città dell’amore è a pieno titolo la città della cultura!

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I ciliegi sono in fiore a Parigi: l’Hanami ha inizio

L’arrivo di marzo, lo sappiamo, è un invito ad accogliere quelle che sono le visioni più belle dell’anno. Tutto merito di Madre Natura che, con il suo risveglio, tinge di meraviglia il mondo che abitiamo e trasforma il pianeta nel palcoscenico di spettacoli mozzafiato, che incantano e sorprendono.

Fioriscono i prati, i boschi e i giardini, anche i viali alberati delle città si colorano di magia trasformandosi nelle scenografie perfette di passeggiate, esperienze e viaggi straordinari. È il miracolo della primavera che esplode intorno a noi, e che ci invita a scoprire e riscoprire le destinazioni che già conosciamo.

È anche il tempo dell’Hanami, la tradizionale usanza giapponese che esorta i cittadini a scendere in strada per ammirare le fioriture dei ciliegi e tra quelle perdersi e immergersi. Ma per ammirare questo grandioso spettacolo non dobbiamo per forza volare dall’altra parte del mondo, perché anche a Parigi i ciliegi sono in fiore e la città, ve lo assicuriamo, non è mai stata così bella.

Parigi in primavera si tinge di rosa

Organizzare un viaggio a Parigi, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea. La capitale della Francia, da sempre in cima alle travel wish list dei viaggiatori, offre tutta una serie di esperienze e di visioni che ogni giorno attirano centinaia e migliaia di turisti che arrivano qui per vivere la magia della Ville Lumière.

Centro mondiale di arte, moda, cultura e gastronomia, la capitale della Francia ospita alcuni dei monumenti europei più celebri del mondo, tra i quali la la Torre Eiffel, il Museo del Louvre e la cattedrale gotica di Notre-Dame. Non sono solo le attrazioni iconiche, però, ad attirare i viaggiatori provenienti da ogni dove, ma lo sono soprattutto i suoi quartieri bohemien, le caffetterie tradizionali, le passeggiate sulle rive della Senna e tra i boulevard in fiore.

Insomma, Parigi è una città che non smette mai di sorprendere con le sue atmosfere senza tempo e con i suoi scorci romantici. È bella in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, ma raggiungerla in primavera vuol dire concedersi un viaggio sensoriale per vivere in prima persona il risveglio della natura.

Sì perché proprio adesso, che la primavera sta per esplodere in tutta la sua meraviglia, i ciliegi sono in fiore a Parigi. Lo sono davanti alla Tour Eiffel e nei Jardin des Tuileries, nei Giardini del Trocadero e a Champ de Mars. Fioriscono anche nel Jardin des Plantes,  il principale orto botanico di Francia, che ospita il più grande ciliegio giapponese della città.

Ciliegi in fiore nella città di Parigi

Fonte: iStock

Ciliegi in fiore nella città di Parigi

I ciliegi sono in fiore: dove praticare l’Hanami a Parigi

Parigi, dicevamo, ci mostra tutta la sua bellezza in primavera, e ci conferma che non abbiamo bisogno di volare dall’altra parte del mondo per ammirare quella che è, con tutta probabilità, la fioritura più suggestiva e affascinante di sempre. L’Hanami ci invita a fare proprio questo: osservare i fiori, godere della bellezza di questi. E quale occasione migliore, se non questa, per tornare a Parigi?

Nella capitale della Francia i ciliegi sono in fiore un po’ ovunque. Vi basterà passeggiare per la città, e raggiungere i luoghi iconici per ammirarli in una veste diversa, colorata e profumata. Tuttavia, se volete festeggiare l’arrivo della primavera, e ammirare il paesaggio in fiore, l’invito è quello di raggiungere il Parco di Sceaux, ad appena 10 chilometri dalla città. È qui che dal 1° aprile una grande festa celebrerà la fioritura dei ciliegi e l’Hanami.

Ciliegi in fiore a Parigi

Fonte: iStock/Pascale Gueret

Ciliegi in fiore a Parigi
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Parigi: Il teatro de “Il Fantasma dell’Opera” è stato trasformato in un alloggio

Le esperienze di viaggio, ormai lo sappiamo, passano anche per gli alloggi. Case, baite, hotel a tema e stanze d’albergo non sono più dei semplici luoghi destinati al ristoro e al riposo, ma sono diventati elementi caratterizzanti di avventure straordinarie, inedite e originali, da vivere e da condividere.

I viaggiatori sanno bene che l’unica vera difficoltà sta nello scegliere il posto giusto tra le tante proposte che, giorno dopo giorno, si arricchiscono in maniera sempre più incredibile. Ma se è un’esperienza esclusiva e unica che volete vivere la prossima estate, allora sappiate che abbiamo l’alloggio giusto per voi. E vi anticipiamo che per viverlo dovrete raggiungere la città più romantica d’Europa e del mondo intero.

Stiamo parlando di Parigi, di una città meravigliosa che ogni giorno attira migliaia di turisti desiderosi di scoprire tutta la bellezza che appartiene alla capitale della Francia. Proprio qui, nel mese di luglio, i viaggiatori potranno vivere l’avventura più incredibile della loro vita: dormire sul palcoscenico del teatro che ha ispirato “Il fantasma dell’Opera” e trascorrere così una notte indimenticabile.

Parigi: il Palais Garnier diventa un alloggio

Ci sono alcune esperienze che sono destinate a diventare indelebili e quella che si può vivere a Parigi, la prossima estate, fa parte di queste. Nel mese di luglio, infatti, alcuni fortunati viaggiatori potranno trascorrere una notte all’interno del teatro che ha ispirato uno dei romanzi più celebri del mondo intero: “Il fantasma dell’Opera”.

Pubblicato per la prima volta nel 1909, e ispirato a fatti storici realmente accaduti all’Opera di Parigi, il romanzo ha avuto numerose trasposizioni teatrali, musicali e cinematografiche, trasformandosi in un vero e proprio fenomeno culturale. E proprio per celebrarlo, e per valorizzare l’heritage della città, che Airbnb ha scelto di dare l’opportunità ad alcuni fortunati viaggiatori di trascorrere una notte nello straordinario luogo dove tutto ebbe inizio: l’Opéra Garnier di Parigi, situata nel IX arrondissement.

Per l’occasione il Palco d’Onore dell’edificio è stato trasformato in un alloggio per due persone. Pronti a vivere l’esperienza più esclusiva e incredibile di una vita intera?

Opéra Garnier, Parigi

Fonte: Thibaut Chapotot/Ufficio Stampa

Opéra Garnier, Parigi

Trascorrere una notte sul palco del teatro de Il Fantasma dell’Opera

Molto più di un alloggio dove trascorrere una notte diversa dalle altre, quella proposta da Airbnb è una vera e propria esperienza esclusiva destinata a sorprendere e incantare i viaggiatori di tutto il mondo. Come anticipato, infatti, il Palco d’Onore è stato trasformato in una stanza di lusso all’interno della quale si potrà trascorrere una notte incredibile. Oltre a dormire all’interno del Palais Garnier, gli ospiti avranno accesso ai sotterranei dell’iconico edificio, proprio lì dove secondo i racconti dimora il celebre Fantasma.

Proprio per celebrare la storia che ha ispirato il romanzo, e per promuovere il valore del Palais Garnier in qualità di patrimonio culturale e storico della città, Airbnb ha pensato di mettere appunto questa esperienza che renderà unica l’estate dei viaggiatori.

Il soggiorno di una notte avrà luogo il 16 luglio del 2023 al costo di 37 euro. Gli ospiti potranno dormire nella camera di lusso allestita sul Palco d’Onore del teatro, partecipare a un tour delle aree segrete dell’Opéra Garnier, primo teatro della capitale nonché sede del Balletto dell’Opéra di Parigi, e prendere parte a una lezione privata di balletto proprio con uno dei ballerini dell’Opéra.

Le richieste di prenotazione per questo soggiorno saranno aperte mercoledì 1 marzo 2023 alle ore 18:00 (CET) sul sito Airbnb. Per prenotare è necessario essere maggiorenne e avere un profilo attivo e verificato sulla piattaforma.

L'Opéra Garnier si trasforma in un alloggio

Fonte: Thibaut Chapotot/Ufficio Stampa

L’Opéra Garnier si trasforma in un alloggio
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Il Castello di Rambouillet, una perla reale immersa nel verde

A solo un’ora da Parigi, in Francia, è possibile immergersi nel verde di una delle foreste più belle dell’intero Paese, la Foresta di Rambouillet, anche chiamata di Yveline, che culmina, come nelle favole più belle, con la splendida e romantica veduta di un maniero. Si tratta del Castello di Rambouillet, una perla a soli 60 chilometri dalla capitale.

Un‘antica tenuta reale che, nel corso degli anni, ha ospitato personalità storiche del calibro di Luigi XVI e la sua sposa Maria Antonietta. Un luogo carico di fascino, elegante e suggestivo e che attualmente è sede di rappresentanza del Presidente della Repubblica Francese. Un castello che sa conquistare a prima vista, grazie alla bellezza della sua struttura costruita intorno al 1300 e alla ricchezza dei suoi ambienti interni, dove si possono scoprire oggetti e un mobilio di un’epoca di lustro ormai passata ma che ancora vive tra le mura del Castello di Rambouillet.

Il castello

Dalla Sala del Consiglio alla maestosa scalinata realizzata in stile rinascimentale, fino al boudoir di Maria Antonietta, in un tour nella storia che, in poco meno di due ore, vi regalerà emozioni uniche e tutta la bellezza di un luogo che, attraverso i secoli, non ha perso nulla del suo fascino originario. Ma non solo. Perché il Castello di Rambouillet nasconde delle chicche davvero eccezionali e che meritano di essere scoperte e vissute a pieno.

Passeggiando nel verde del parco che circonda la tenuta, infatti, ci si può piacevolmente imbattere nella Capanna della Principessa di Lamballe. Si tratta di una piccola e caratteristica abitazione, realizzata con un tetto di paglia in stile rurale ma che, una volta entrati, si manifesta in tutta la sua straordinaria bellezza grazie alle sue pareti piene di conchiglie, pilastri in stile dorico, una preziosa cupola in madreperla e le stanze che, in epoca passata, venivano utilizzate dalle dame come toilette.

Altra tappa molto amata quando si visita il castello è quella nell’area che Luigi XVI di Borbone fece costruire in onore di Maria Antonietta, la latteria. Si tratta di una struttura dalle sembianze di un tempio neoclassico in cui primeggia la statua di una mucca durante l’allattamento del suo piccolo e in cui poter osservare gli antichi strumenti di porcellana che venivano usati per servire il latte. Tutto questo avverrà in un tour che vi saprà conquistare e che vi regalerà la possibilità di fare un tuffo nel passato.

La foresta di Rambouillet

Infine, altro passaggio che vale la pena compiere visitando l’affascinante Castello di Rambouillet, riguarda la foresta che lo circonda. Un luogo che attira milioni di visitatori ogni anno poiché si tratta di una delle riserve naturali più belle della Francia, e non solo.

Qui, tra la vegetazione che si mostra nelle sue infinite sfumature di colore e la fauna che la abita, scoiattoli, volpi, donnole, ghiri, faine, conigli, ricci, lepri, ecc., potrete godere di piacevolissimi momenti di relax, passeggiando nel verde e ammirando l’infinita bellezza della natura.

Il tutto immergendovi in un’atmosfera carica di fascino e di suggestione, in un’area della Francia custode di tesori e di meraviglie che sarà impossibile dimenticare.