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Offerta lampo Ryanair per voli a 16,99 euro

Sono offerte da medaglia, in perfetto spirito olimpico, quelle della nuova promozione flash di Ryanair, che offre tariffe da soli 16,99 euro per viaggiare tutto settembre e ottobre. Ma per aggiudicarsele bisogna avere uno sprint da campioni. L’offerta infatti è valida soltanto per 48 ore, i biglietti sono in vendita da oggi 31 luglio alla mezzanotte di giovedì 1 agosto.
“Gli occhi del mondo sono puntati su Parigi per i Giochi Olimpici 2024, – ha commentato la notizia Jade Kirwan, Head of Comms di Ryanair, – ma questo non significa che tu debba rimanere a casa. Grazie all’ultima promozione di Ryanair, che offre ai clienti tariffe a partire da soli 16,99 euro, potrai scegliere la prossima vacanza per settembre e ottobre.”

Valencia e Barcellona per chi parte da Milano

Un’ottima occasione quindi per programmare un viaggio o un supplemento di vacanza dopo le settimane di picco agostano verso una delle numerose destinazioni del network Ryanair che rientrano nella promozione. Tra queste, per chi parte da Milano Malpensa, c’è Valencia, che vi conquisterà con le sue architetture contemporanee e la vivacità tipicamente mediterranea. Tappa obbligata è la Città delle Arti e delle Scienze, il complesso futuristico progettato dall’eclettico Santiago Calatrava che ospita l’Hemisfèric e l’Oceanografic, uno degli acquari più grandi d’Europa.

Per immergersi nella storia della città, basta visitare la Cattedrale che custodisce il presunto Santo Graal, fare una passeggiata per il Barrio del Carmen, un labirinto di stradine che pullulano di bar, ristoranti e botteghe artigiane, fare una puntata alla Lonja de la Seda, un capolavoro gotico dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Da non perdere, la possibilità di assaggiare la vera paella valenciana in uno dei tanti ristoranti tradizionali, e magari fare anche una cooking class per imparare a cucinarla a regola d’arte.

Se invece la partenza è da Milano Bergamo, tra le tante opzioni possibili della promo di Ryanair c’è anche Barcellona. Una città dove anche chi c’è già stato torna sempre volentieri per immergersi nell’esuberante atmosfera delle Ramblas, ammirare le opere di Gaudì, dalla Sagrada Familia al mondo fantastico del Parc Guell, e rilassarsi sulle spiagge di Barceloneta.

Salonicco in offerta da Roma

Tra le varie destinazioni dell’offerta flash per chi parte da Roma, c’è Salonicco, la seconda città più grande della Grecia, famosa per il lungomare di Aristotelous dove campeggia la Torre Bianca, simbolo iconico della località. Per approfondire la sua lunga storia, dopo aver visitato la Rotonda di Galerio e l’Arco di Galerio, reliquie dell’epoca romana, si può fare un salto al Museo Archeologico che custodisce tesori inestimabili, oppure al Museo Bizantino, una finestra sull’arte e la cultura dell’Impero Bizantino. E dopo le visite di rito, niente di meglio di una rilassante passeggiata nel caratteristico quartiere di Ladadika, per un po’ di shopping nei negozietti di artigianato e una cena in una taverna tradizionale.

Salonicco è un ottimo punto di partenza anche per esplorare le bellezze della Macedonia greca. A breve distanza dalla città, si trova l’antico sito archeologico di Pella, l’antica capitale del regno di Macedonia che conserva splendidi mosaici. Mentre per qualche giornata di relax al mare, si può raggiungere le spiagge dorate della penisola Calcidica, punteggiata di pittoreschi villaggi di pescatori.

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Torre Eiffel, storia, curiosità e aneddoti che in pochi conoscono

Parigi, Capitale della Francia, è da molti considerata la città più romantica del mondo. Il merito è delle sue strade, piazze, edifici, giardini e monumenti che sembrano essere stati creati per incantare chiunque si trovi al loro cospetto. La città, infatti, è ricca di siti di interesse che sono uno più bello dell’altro, ma senza ombra di dubbio è la famosa Torre Eiffel ad essere il suo simbolo più noto. Si tratta di una costruzione alta più di 300 metri e che ha una lunga storia, ma anche aneddoti e curiosità, da raccontare.

Scopri tutte le esperienze da fare a Parigi

La storia della Torre Eiffel

Sugli Champ de Mars, un celebre e vasto giardino pubblico di Parigi che si trova sulla riva gauche della Senna, svetta nei cieli una costruzione in ferro di ben 312 metri di altezza (324 se si prendono in considerazione anche le antenne per i programmi radiofonici e televisivi che vi sono installati sulla sua sommità) e che tutto il mondo sogna di vedere almeno una volta nella vita: la Torre Eiffel.

Costruita in ferro nel 1889, prende il nome dal suo ingegnere Gustave Eiffel e, oltre a essere uno dei monumenti più conosciuti al mondo, è patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1991.

Si compone di ben 4 piani, di cui l’ultimo a 279 metri d’altezza. Si tratta di  una quota davvero impressionante in quanto il piano conclusivo di questo monumento corrisponde alla più alta piattaforma d’osservazione accessibile al pubblico in Europa.

Per edificarla sono stati necessaria ben 250 operai che hanno dovuto lavorare per due anni, due mesi e cinque giorni, e che poi l’hanno poi vista inaugurare il 31 Marzo 1889.

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Curiosità sulla storia della Torre Eiffel

Un monumento così famoso come la Torre Eiffel non poteva di certo essere esente da curiosità davvero particolari, soprattutto sulla sua lunga storia che affascina molti. Noi di SiViaggia ne abbiamo raccolte alcune:

  • Non doveva essere permanente: fu costruita come opera temporanea per l’Esposizione Universale di Parigi del 1889, che commemorava il 100° anniversario della Rivoluzione Francese. Si decise di tenerla grazie a Gustave Eiffel, che vi installò un’antenna radio e un trasmettitore telegrafico in modo da renderla troppo utile per essere smantellata;
  • Gustave Eiffel non è stato il progettista: il progetto originale era di due esperti ingegneri che lavoravano per la sua azienda, Maurice Koechlin ed Émile Nouguier. Eiffel diede solo la maggior parte dei fondi per la sua costruzione, per poi acquistare i diritti del brevetto;
  • Hitler ordinò la sua distruzione: avvenne nel 1944, quando gli Alleati erano pronti a liberare la città, ma Dietrich von Choltitz, generale tedesco nominato personalmente da Hitler come Governatore di Parigi durante gli ultimi giorni dell’occupazione nazista della città, rimase sconcertato dall’ordine e scelse di non eseguirlo;
  • L’ingegnere Eiffel salì a piedi tutti i 1.710 gradini: le fece durante il giorno dell’inaugurazione per issare sulla punta della torre il tricolore della Francia;
  • I primi visitatori della Torre: furono la famiglia reale d’Inghilterra e l’attore americano Buffalo Bill, nell’ormai lontano 1889;
  • Doveva essere spostata in Canada: l’idea fu del presidente francese Charles de Gaulle, nel 1960, per mostrala al mondo durante l’Esposizione Universale del 1967. Tuttavia, l’impresa che gestiva la torre lo impedì per questioni logistiche.
Torre Simbolo di Parigi

Fonte: iStock

Grandangolo della Torre Eiffel al tramonto

Curiosità sulla struttura della Torre Eiffel

Il simbolo di Parigi si distingue per essere una torre a traliccio in ferro battuto con più o meno la stessa altezza di un edificio di 81 piani. Durante la sua costruzione divenne la struttura artificiale più alta del mondo, ma questa non è di certo l’unica interessante curiosità sulla sua impressionante struttura:

  • Cambia dimensione: ciò avviene a causa del metallo con cui è costruita, poiché è in grado di contrarsi in inverno ed espandersi in estate. Vi basti pensare che l’altezza della Torre Eiffel può variare fino a 15 cm;
  • Può muoversi: non è un effetto ottico, ma una reazione che si evidenzia durante le tempeste. Il sole, tra le altre cose, la fa anche inclinare;
  • È verniciata con più colori: è stata sottoposta a diversi strati di vernice per proteggerla dall’ossidazione. Per garantirne longevità e conservazione, inoltre, viene riverniciata ogni sette anni a mano, dopo aver sverniciato, pulito e protetto dalla ruggine tutti i suoi 300 metri. Nel corso degli anni, infatti, la torre ha assunto diverse tonalità, dal rosso veneziano al giallo-arancio. Particolarmente noto è il “marrone Torre Eiffel”;
  • I meccanismi degli ascensori sono quelli di un tempo: risalgono alla sua costruzione e ogni anno gli ascensori che conducono alla cima della torre percorrono ben 100 mila chilometri;
  • Riconoscimento di scienziati e ingegneri: sono ben 72 i nomi di scienziati e ingegneri francesi del XVIII e XIX secolo incisi sui lati della Torre Eiffel, in lettere maiuscole dorate di 60 centimetri. Purtroppo, però, tra queste 72 persone non c’è nemmeno una donna;

Gli aneddoti più particolari

Infine, abbiamo raccolto per voi gli aneddoti più particolari di uno monumenti a pagamento più visitati al mondo. Come si può leggere sul sito ufficiale della Torre, infatti, sono quasi 7 milioni i visitatori che la raggiungono ogni anno:

  • Conserva un appartamento segreto: si trova sulla sua cima e un tempo era dell’architetto Gustave Eiffel, che lo costruì per condurre esperimenti e intrattenere visitatori illustri;
  • La Torre è sposata: la sua compagna è Erika Aya (ora Erika Eiffel), arciera professionista statunitense. La donna sostiene di aver provato un’attrazione immediata per questo monumento che è stata classificata da medici ed esperti come una forma di parafilia. Il matrimonio, ovviamente, non ha valore legale ma Erika è riuscita comunque a farsi cambiare il cognome in Eiffel;
  • È illuminata da 20 mila luci: un effetto ispirato ai flash delle macchine fotografiche e che illumina il monumento per 5 minuti ogni ora, dal tramonto all’una di notte;
  • Un tempo ospitava un ufficio postale: si trovava al primo piano, a 187 metri di altezza, ed era considerato il più piccolo ufficio postale parigino;
  • Ha molte repliche: se ne contano più di 30 in tutto il mondo. Alcune delle città che hanno una sua copia sono Las Vegas, Tokyo, Praga, Brisbane, Tennessee, Sofia e Hangzhou;
  • Le medaglie olimpiche contengono materiale della Torre: per le Olimpiadi e le Paralimpiadi del 2024, si è deciso di impreziosire le medaglie destinate agli atleti con il ferro originale utilizzato per la sua costruzione;
  • È possibile mangiare sulla Torre: al primo piano del monumento è sito un ristorante che accoglie gli ospiti in un ambiente contemporaneo, elegante e con enormi vetrate che permettono di contemplare la città, la Senna, il Trocadéro e la stessa Tour Eiffel da un punto di vista davvero emozionante.

Goditi una cena direttamente sulla Torre Eiffel

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Direzione Parigi: cosa mettere in valigia

La valigia per un viaggio direzione Parigi, bellissima capitale francese, è un elemento essenziale per vivere nel migliore dei modi la visita di questa affascinante metropoli.

Organizzare al meglio la valigia per la visita della città delle luci è molto importante in quanto si tratta di una città dal clima estremamente variabile, in quanto colpita dalle correnti provenienti dall’Atlantico e dal Mar Mediterraneo, che potrebbero far variare velocemente le condizioni meteorologiche, con frequenti piogge. Proprio per questo, è bene non farsi cogliere di sorpresa!

Cosa mettere in valigia, quindi, per un viaggio a Parigi?

Un aspetto fondamentale per chi vuole scoprire la città passeggiando, fra le sue affascinanti vie e scoprire angoli nascosti, è sicuramente quello di munirsi di scarpe comode. Si possono utilizzare semplici sneakers, magari con una suola alta e più ammortizzata, oppure ci si può affidare a scarpe dedicate alla camminata, acquistabili in diversi negozi sportivi.

La città è un vero paradiso per gli amanti dell’arte e dei monumenti, con centinaia di attrazioni storiche e artistiche imperdibili. In Scarpe con i tacchi o, ad esempio, i mocassini possono essere entrare in valigia ed essere utilizzati per eventuali occasioni più formali, come le serate galanti. Parigi ha veramente tanto da offrire ai suoi visitatori e sarebbe un peccato non approfittarne.

Una volta messe in valigia queste scarpe, è il turno degli indumenti. La posizione geografica di Parigi e le correnti che la colpiscono, la rendono una città piuttosto fresca, quindi è bene non arrivare troppo scoperti. Può capitare, infatti, che da un clima fresco si passi ad una calura improvvisa nel giro di poche ore. Per evitare spiacevoli sorprese, è bene avere in valigia un abbigliamento vario.

Le t-shirt e le magliette vanno benissimo, ma allo stesso tempo è consigliabile avere con sé anche delle felpe, dei maglioni, a seconda anche della stagione in cui si decide di visitare la città, o dei gilet. Questi capi vanno bene soprattutto per la sera, quando per le vie della città si respira un’aria decisamente più fresca. Quindi, vestirsi a cipolla è la soluzione ideale per scoprire Parigi e le sue imperdibili attrazioni.

Per non rimanere sorpresi da eventuali piogge, si consiglia anche di mettere in valigia un piccolo ombrello da borsa e/o una giacca impermeabile, che occupa poco posto e può essere portata sempre con sé anche durante le camminate giornaliere.

Valigia aperta con indumenti e lista delle cosa da inserire al suo interno

Fonte: iStock

Cosa mettere in valigia per un viaggio a Parigi?

Ma non è tutto. Per completare la valigia direzione Parigi, bisogna pensare ad alcuni accessori fondamentali, che non bisogna dare per scontato e che in viaggio potrebbero aiutare moltissimo. Ecco una breve lista di accessori che potrebbe essere d’aiuto:

  • Accessori personali: si tratta, ad esempio, di quegli accessori da toeletta, che in un viaggio non dovrebbero mancare mai. Sono, ad esempio, prodotti personali come lo spazzolino, eventuali prodotti per l’igiene personale e la cura della pelle, come, ad esempio, creme solari per proteggersi dal sole durante le camminate in città, oppure determinati trucchi di base. Da non dimenticare a casa un buon cappello, per proteggersi dal sole o dal freddo, e gli occhiali da sole;
  • Accessori high-tech: gli irrinunciabili, soprattutto per un viaggio a Parigi, durante il quale si scatteranno centinaia di fotografie dei tesori artistici e storici cittadini. Quindi, assolutamente da non dimenticare cavi per la ricarica dello smartphone, della macchina fotografica e/o del computer. Essenziale durante la giornata anche una power bank, quindi una batteria portatile da utilizzare in caso di telefono scarico. Inoltre, in una valigia preparata ad hoc per un tour di Parigi, non possono mancare gli adattatori per le prese francesi per l’elettricità. Come in Germania, infatti, e in diversi altri paesi europei, anche in Francia si utilizzano prese di tipo C.

Inoltre, per portare con sé tutti questi accessori, oltre che una borraccia termica, per tenere al caldo o al freddo acqua e bevande (a seconda della stagione), non bisogna dimenticarsi di mettere in valigia un piccolo zaino, che occupi poco spazio e che si possa indossare durante la visita di Parigi senza particolari problemi.

Con questa lista, ogni visitatore sarà pronto per godersi al massimo una breve vacanza alla scoperta di Parigi, senza farsi cogliere impreparato da eventuali cambiamenti climatici o dalle situazioni che si possono incontrare durante la visita.

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A Parigi ha aperto un museo insolito: è dedicato al formaggio

“Come si può governare un Paese che conta 246 varietà di formaggio?” affermò Charles de Gaulle, primo Presidente della quinta Repubblica francese. Noi viaggiatori diremmo “Come possiamo scoprirli e provarli tutti?”: buone notizie, da oggi è possibile entrando in un museo insolito inaugurato nel cuore di Parigi, sull’Île Saint-Louis, a pochi passi dall’iconica Cattedrale di Notre Dame. Il Musée du Fromage è il primo museo del mondo interamente dedicato al formaggio.

Nato da un’idea di Pierre Brisson, fondatore della società Paroles de Fromagers che, dal 2013, ha come obiettivo quello di tramandare il know-how racchiuso nella preparazione del formaggio, il museo offre un’esperienza deliziosa e interattiva alla scoperta di questo alimento. Le sue sale, che comprendono una galleria espositiva, aree didattiche dove vengono organizzati eventi e workshop e un caseificio celebrano il ricco patrimonio caseario francese e i suoi artigiani. Non preoccupatevi, c’è anche un’area souvenir dove fare scorta di formaggio da portare a casa!

Cosa vedere dentro il Museo del Formaggio

L’esperienza all’interno del Museo del Formaggio, il primo a essere aperto a Parigi, si suddivide in quattro parti. La prima e la seconda parte sono dedicate alla cultura e alla storia del formaggio dove sono esposti antichi manufatti, dalle presse agli stampi in legno, che testimoniano le antiche conoscenze dei primi casari e l’evoluzione delle tecniche di produzione del formaggio. All’interno della collezione sono esposti anche manifesti pubblicitari, foto e filmati d’epoca e, grazie alla sua anima interattiva, il museo offre la possibilità di approfondire questo mondo, dalle varie DOP alle fasi della lavorazione.

La terza parte si concentra sulla produzione del formaggio: all’interno del caseificio vi verranno spiegate tutte le fasi di lavorazione del latte, dalla cottura fino alla salatura e alla conservazione nelle cantine di stagionatura, grazie alle quali imparerete l’importanza di ogni fase e perché la professione del casaro è preziosa e va preservata.

Infine, la quarta parte sarà la vostra preferita perché dedicata alla degustazione. In una sala appositamente allestita assaggerete diversi formaggi, ognuno con sapori e consistenze uniche e diverse. Nel mentre, un esperto vi spiegherà le particolarità di ogni formaggio: provenienza, produzione e le sue caratteristiche. Essendo gestito dalla società Paroles de Fromagers, una parte del museo è allestita per ospitare anche tante altre attività come corsi, laboratori didattici e altri eventi dedicati interamente al mondo del formaggio.

Il biglietto d’ingresso costa 20 euro per gli adulti e 10 euro per bambini.

Che formaggi comprare a Parigi

Sono diversi i souvenir che potete acquistare durante il vostro viaggio a Parigi, tra questi i migliori formaggi. D’altronde, i francesi sono considerati i più grandi consumatori di formaggio al mondo, mentre la Francia si aggiudica il primato per numero di formaggi DOP e IGP. Ma quali sono quelli che rappresentano al meglio lo spirito di questo paese? Visitando il museo lo scoprirete in prima persona, in alternativa vi lasciamo qualche consiglio: uno dei formaggi francesi più famosi è sicuramente il Comté, dal sapore dolce e genuino, insieme a Brie, Camembert, Saint Nectaire, Coulommiers, Roquefortt e Beaufort, da provare anche nelle tante botteghe tipiche sparse per la città.

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Parigi di notte è magica: gli itinerari imperdibili

Straordinaria di giorno, incantata con le luci infuocate del tramonto e sorprendente la sera, Parigi è semplicemente meravigliosa in ogni momento della giornata. Perché lei è romantica e illuminata, intellettuale e misteriosa, bellissima come solo lei sa essere.

Se Parigi è la città più poetica e spettacolare da visitare durante il giorno, aspettate il tramonto, quando il sole lascia spazio alla luna e le prime luci della sera si accendono: è così che la Ville Lumière si trasforma e mostra il suo vestito migliore, quello delle migliaia di luci che la rendono protagonista di uno spettacolo incantevole in cui lasciarsi trasportare.

Riscopri tutta la magia di Parigi dopo il calar del sole e lasciati meravigliare dalla sua vivace e allo stesso tempo romantica vita notturna, per innamorarti un’altra volta dell’intramontabile città delle luci, vestita con il suo abito più elegante.

Parigi di notte: la magia della città delle luci

Ha ispirato artisti, scrittori e illuminati, filosofi e letterari, poeti e pittori. Eppure anche attingendo a tutta l’eredità che ci hanno lasciato gli altri, non riusciremmo a descrivere l’immensità di una città artistica e sofisticata, ricca di storia, di tesori architettonici, di fascino e di mistero. Anche un caffè o una semplice passeggiata a Parigi sanno trasformarsi in un’esperienza. E poi ci sono le cattedrali e i musei, le vie dello shopping e quelle dell’alta moda.

La Ville Lumière è sorprendente. Lei che è chiamata così perché è stata la patria dell’illuminismo, ma anche una delle prime città europee ad aver portato le luci tra le strade. Ed è proprio quando queste si accendono, di notte, che inizia la magia. Non è un caso che la capitale francese abbia ottenuto il primo posto nella classifica delle città più belle di notte.

Cosa fare a Parigi di notte: itinerari e cosa vedere assolutamente

Quando il sole lascia spazio al crepuscolo si riscoprono i due volti migliori di Parigi, quello romantico ed elegante, ma anche quello vivace e frizzante. Lo spettacolo inizia proprio quando le strade e i quartieri di Parigi si illuminano gradualmente creando un’atmosfera magica.

La capitale della Francia di notte risplende e vale la pena di essere vissuta, proprio come quel film di Woody Allen che ci ricorda che quando l’orologio segna la mezzanotte, qui, nella città delle luci, tutto è possibile.

Scopri cosa fare a Parigi di notte e quali sono i migliori itinerari per non perdersi il migliore spettacolo di luci notturno di questa splendida città dall’anima elegante.

Passeggiare lungo le vie illuminate, tra i palazzi storici e le rive della Senna

Il modo migliore per scoprire la Parigi notturna è camminando accompagnati dalle luci del tramonto che infuocano i monumenti iconici della capitale francese. Iniziando dagli Champs-Elysées con il loro imponente Arc de Triomphe, si percorre la strada che non dorme mai e si attraversano i bellissimi Jardins de Tuileries fino raggiungere il Louvre e ammirare la piramide dorata che illumina il piazzale del museo.

L’itinerario che conduce alla scoperta dell’anima serale di Parigi prosegue attraversando uno dei ponti più romantici della città, il Pont des Arts, con una splendida vista sull’Île de la Cité.

Dalla Rive Gauche è possibile osservare la bellezza della Cattedrale di Notre-Dame, silenziosa e magica, e poi via lungo la Senna per ammirare gli edifici, le attrazioni e i tipici negozi parigini. Un itinerario, quello notturno, che passa inevitabilmente anche per i magici ponti della città, tra i quali l’imponente Pont Alexandre III e il più antico, il Pont Neuf.

Un itinerario diverso, che parte sempre dall’Arc de Triomphe, è quello che porta al simbolo di Parigi, la Tour Eiffel. Passeggiando lungo una delle strade che si aprono a raggiera dall’arco monumentale, si raggiunge la place du Trocadero, sulla Rive Droite della Senna, che apre la vista sulla colossale torre in ferro costruita nel 1889.

Il bellissimo Pont Neuf di notte a Parigi

Fonte: iStock

Pont Neuf

Ammirare la Tour Eiffel di notte

Una volta che le luci della notte dominano la città, fermatevi davanti alla Torre Eiffel e tenete d’occhio l’orologio perché il momento migliore per osservarla in tutto il suo splendore corrisponde proprio alle ore serali. Allo scoccare di ogni ora, per 5 minuti, la struttura regala uno spettacolo di più di 20mila luci che la fanno brillare nel buio. Ma è all’una di notte che le luci scintillanti si accendono un’ultima volta (per circa 10 minuti) per dare a tutti la buonanotte più magica e suggestiva.

Lo spettacolo magico della Tour Eiffel illuminata

Fonte: iStock

Tour Eiffel

Esplorare Parigi dall’alto: Tour de Montparnasse, Tour Eiffel e Montmartre

Se scoprire Parigi camminando tra le sue vie illuminate è un’esperienza suggestiva, non potete perdervi lo spettacolo mozzafiato della vista della città dall’alto. Panorami splendidi mostrano la Ville Lumière nei suoi colori migliori, quelli che la rendono un quadro variopinto in cui palazzi, monumenti e boulevard spiccano quasi come infuocati dalle calde luci notturne.

Tra i migliori punti panoramici dai quali lasciarsi ammaliare da tanta bellezza, ci sono sicuramente la Tour Montparnasse, con la sua terrazza a 200 metri di altezza aperta fino alle 23.30 durante l’estate, la Tour Eiffel, la cui sommità tocca quasi i 300 metri e regala una vista incredibile a 360° sulla città più romantica del mondo, e infine Montmartre.

È proprio dalla collina che spicca nella parte Nord di Parigi che la città regala una delle viste più suggestive e romantiche: dopo una passeggiata tra le tipiche viuzze del quartiere di Montmartre, tra artisti di strada e atelier, sedetevi sulle scalinate che fronteggiano la basilica del Sacre Coeur illuminate dagli eleganti lampioni parigini, e lasciatevi stupire dalla trasformazione della città, punteggiata da migliaia di luci che si accendono man mano che il chiarore del giorno lascia spazio all’oscurità della notte.

Splendida vista su Parigi da Montmartre

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Vista notturna su Parigi da Montmartre

Fare una crociera notturna sulla Senna

Le calme acque della Senna fanno da sfondo a un’altra esperienza memorabile per scoprire il volto notturno più magico di Parigi. Le numerose crociere messe a disposizione seguono il fiume che attraversa la città e costeggiano alcuni delle più importanti attrazioni storico-artistiche della Ville Lumière.

Coloro che vogliono trascorrere una serata romantica con vista sulla Tour Eiffel illuminata, sul Louvre e su Notre Dame, possono prenotare uno dei “bateau mouche” (il tipico battello parigino) che offrono ai propri ospiti anche una squisita cena a lume di candela.

Notre Dame de Paris illuminata dalle luci della sera a Parigi

Fonte: iStock

Notre Dame de Paris

Assistere a uno spettacolo del Moulin Rouge

Uno dei simboli indiscussi della vita notturna parigina è senza dubbio il Moulin Rouge, risalente alla Belle Époque del 1889 e reso ancor più celebre dall’omonimo film.

In un viaggio alla scoperta di Parigi durante la notte, una tappa qui è d’obbligo, sia per ammirare la rossa facciata esterna con le suggestive pale illuminate, ma anche per assistere a uno dei suoi iconici spettacoli di cabaret.

Ma il Moulin Rouge, situato nel quartiere di Pigalle ai piedi di Montmartre, non è l’unico teatro parigino in cui seguire questo genere di spettacoli, parte della cultura sociale e urbana della città, tra cabaret, Burlesque, Cancan e tanto divertimento. Tra gli altri locali famosi troviamo anche il Crazy Horse, il Lido e il Paradis Latin, costruito da Gustave Eiffel nel cuore del Quartiere Latino.

L'intramontabile Moulin Rouge di Parigi

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Moulin Rouge

Tour notturno di Parigi in autobus panoramico

Parigi è una grande città e girarla interamente a piedi in una serata può risultare faticoso. Ecco allora un’alternativa alle passeggiate o alla crociera sulla Senna: il tour serale in autobus panoramico. A bordo del mezzo si attraversano le vie principali della Ville Lumière e i suoi monumenti più rappresentativi splendidamente illuminati.

Riscoprire la musica classica all’Opéra Garnier

Non può mancare una tappa al teatro lirico più grande d’Europa: l’Opéra Garnier, nel IX arrondissement. Con lo splendido soffitto dipinto da Chagall, il luogo che ha ispirato “Il fantasma dell’Opera” regala emozioni uniche ascoltando la musica classica.

Ma anche altri teatri parigini sono veri e propri templi della musica, come l’Opéra Bastille nel XII arrondissement, e l’Olympia, poco distante e raggiungibile attraversando il boulevard des Capucines.

Ascoltare musica Jazz nel Quartiere Latino

Parigi ha tante sfaccettature e una delle più spettacolari è la sua anima jazz. Nelle ore serali recatevi nel Quartiere Latino, a sud dell’Ìle de la Cité: qui troverete numerosi locali in cui godere di una piacevole serata immersi nell’atmosfera della musica jazz. Tra i più celebri troviamo Le Caveau de la Huchette, Le Caveau des Oubliettes, Aux Trois Mailletz e Le Petit Journal Saint Michel, a due passi dal bellissimo Jardin du Luxembourg.

Spostandovi invece nel 1° arrondissement, a poca distanza dal Centre Pompidou, troverete il locale Le Duc des Lombards, il più rinomato jazz club che ospita i maggiori artisti del genere.

Passare una notte al museo nel cuore di Parigi

Entrare in un museo la sera è un’esperienza da provare almeno una volta nella vita. Nella quiete della notte le gallerie, che espongono le più importanti opere d’arte al mondo, acquistano un fascino speciale.

Recatevi allora al Museo d’Orsay il giovedì, fino alle 21.45, per ammirare i capolavori degli impressionisti, oppure al Centre Pompidou, sempre il giovedì fino alle 23, per immergervi nella più grande collezione di arte moderna e contemporanea del Vecchio Continente.

Anche il Mémorial de la Shoah e il Musée du Luxembourg propongono aperture più lunghe fino alle 22.00, rispettivamente il giovedì e il lunedì. Per ammirare invece le opere del Musée d’Art Moderne in notturna e in totale tranquillità, potrete entrare fino alle 22.00 ogni giovedì, mentre il sabato l’orario di apertura si allunga fino alle 20.00. E il Louvre? Anche uno dei musei più famosi e visitati al mondo pratica orari prolungati, il mercoledì e il venerdì fino alle 21.

La suggestiva piramide del museo del Louvre illuminata al tramonto

Fonte: iStock

Louvre al tramonto

Vivere Parigi di notte tra locali, ristoranti e discoteche

L’aspetto di Parigi più frizzante e vivace si assapora tra i locali e i ristorantini che riempiono di vita le vie del centro storico. Da provare il celebre Ice Kube, primo e unico bar costruito completamente in ghiaccio, oppure uno dei tanti bistrot e cocktail bar che animano le serate parigine, come l’Harry’s Bar, che ha ospitato anche Hemingway e Sartre, lo Sherry Butt dalle luci soffuse oppure La Bellevilloise, luogo che mescola la vita notturna con la cultura e l’arte.

E chi vuole divertirsi a ritmo di musica fino alle prime luci dell’alba può recarsi in una delle discoteche del centro città, come il famoso Rex Club, santuario della musica elettronica, e il T7, tra i locali più apprezzati dai parigini.

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Pochi turisti a Parigi per le Olimpiadi: i prezzi sono troppi alti

Da sempre, le Olimpiadi sono una forte attrattiva turistica: le città che ospitano l’evento sportivo sono letteralmente “baciate dalla fortuna” per quanto riguarda l’afflusso di visitatori, appassionati e semplici curiosi. Motivo per cui è una vera e propria tendenza quella di aumentare i prezzi in vista dell’inizio dei Giochi Olimpici. Ma quest’anno qualcosa sembra essere andare storto, e Parigi è più vuota che mai. Cosa sta succedendo?

Parigi, il flop turistico delle Olimpiadi 2024

I Giochi Olimpici 2024 sono in partenza il prossimo 26 luglio, con la scenografica cerimonia d’apertura (che da sempre accompagna questo evento) e l’avvio delle primissime competizioni. Parigi, che si prepara ormai da mesi ad uno degli appuntamenti sportivi più importanti di tutti i tempi, dovrebbe a questo punto iniziare a pullulare di turisti e avere già tutto prenotato per le prossime settimane. Tuttavia, i dati dimostrano che non è affatto così: è chiaro che sta succedendo qualcosa, e che le Olimpiadi non attraggono più persone disposte a sborsare qualsiasi cifra per assistervi.

Secondo quanto affermato da Reuters, molti appassionati stanno rinunciando all’evento perché – almeno nella gran parte dei casi – i prezzi sono considerati davvero eccessivi. I voli aerei e le prenotazioni alberghiere hanno toccato vette incredibili, e sembrano davvero in pochi coloro che sono disposti a pagare tali cifre. Addirittura, negli hotel a quattro stelle è possibile arrivare a ben 1.000 euro a notte per soggiornare nel periodo dei Giochi Olimpici – cosa che starebbe scoraggiando persino gli avventori più facoltosi.

Quali sono le conseguenze evidenti di questi aumenti di prezzo? L’indagine svolta dalla società ForwardKeys, che si occupa di tracciare le prenotazioni dei voli, ha evidenziato un aumento di quelle dirette a Parigi pari solo al 10% (rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Se si pensa che per i Giochi di Rio del 2016 si è registrato un aumento dei voli del 115% e che per i Giochi di Tokyo (tenuti in piena pandemia) i voli erano incrementati del 20%, si tratta di un dato davvero deludente. L’analisi di MKG, società di consulenza parigina, ha dimostrato che la situazione per le prenotazioni alberghiere è più o meno la stessa, con addirittura un calo del 25% nel mese di giugno.

L’aumento dei prezzi per l’estate

Ciò che sta succedendo a Parigi è ovviamente molto preoccupante: secondo Alan Bachand, agente di viaggi sportivi negli Stati Uniti, le prenotazioni per le Olimpiadi 2024 sono le più basse mai registrate negli ultimi 25 anni per un qualsiasi evento sportivo di tale rilievo. Si tratta di una situazione allarmante anche per l’Italia, che si sta preparando per i Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina 2026. È un monito affinché l’aumento dei prezzi non diventi così eccessivo da avere un effetto boomerang, riducendo notevolmente l’afflusso turistico.

Tuttavia, va evidenziato che la tendenza attuale nel settore dei viaggi sembra essere proprio questa: in molti stanno rinunciando alle vacanze per i costi eccessivi. Se dopo la pandemia si è verificata una vera e propria corsa al turismo, grazie alla voglia delle persone di tornare a scoprire posti nuovi in tutto il mondo, ora sono tanti coloro che, spaventati dal boom dei prezzi di aerei e alloggi, fanno vacanze ben più corte rimanendo vicino casa, o addirittura rinunciandovi. L’aumento delle tariffe è dunque ciò che sta rallentando il turismo, dopo una ripartenza eccezionale.

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Sta per riaprire Notre-Dame, una delle cattedrali più belle al mondo

Le immagini dell’incendio di Notre-Dame, tra i principali monumenti simbolo della Francia e dell’Europa, hanno fatto il giro del mondo. Cinque anni dopo quel tragico evento l’iconica cattedrale di Parigi sta gradualmente riacquistando il suo magnifico aspetto ed è pronta a riaccogliere il pubblico dall’8 dicembre 2024. Nel frattempo, nei primi mesi di quest’anno sono state raggiunte diverse tappe importanti, come la ricostruzione della famosa guglia progettata dall’architetto Viollet-Le-Duc.

Notre-Dame prima e dopo l’incendio

Dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, la cattedrale di Notre-Dame è da sempre non solo un luogo religioso ma anche un simbolo di arte e cultura e dell’identità nazionale dei francesi.  La sua storia, però, è stata alquanto travagliata. Nel 2017  la diocesi parigina aveva avviato una raccolta fondi per rimettere a nuovo una delle icone francesi nel mondo, a cui si sarebbero aggiunti i contributi statali. La cattedrale era, infatti, minacciata dall’erosione causata dall’inquinamento atmosferico e dall’acqua piovana, ma anche dall’enorme afflusso di turisti, oltre 12 milioni di visitatori accolti in condizioni non ottimali, con lunghe code sul sagrato nei periodi festivi e un percorso caotico tra la navate e le varie cappelle. Poi l’incendio che l’ha devastata il 15 aprile 2019.

Sin da subito l’importante cantiere di uno monumenti simbolo di Parigi, della Francia e dell’Europa intera, è stato oggetto di accesi dibattiti sulle tecniche da mettere in campo e sullo stile da scegliere. Alla fine le autorità hanno optato per una ricostruzione identica alla cattedrale d’origine. Per il restauro della guglia è stato utilizzato il legno provenente da querce secolari della foresta di Bercé, nella Sarthe, scelto per via della sua solidità, durevolezza e plasticità. Tuttavia, non sono mancate le polemiche, come quelle relative al destino delle vetrate di Notre-Dame, tra chi preferisce preservare la storia e chi punta, invece, all’innovazione.

A che punto è il restauro della cattedrale di Notre-Dame

Chi visita Parigi in occasione dei Giochi Olimpici e Paralimpici potrà già ammirare quest’estate l’iconica guglia di Viollet-le-Duc, la cui ricostruzione è stata completata lo scorso febbraio, permettendole così di riprendere il suo posto nello skyline della capitale francese, con la punta che svetta fino a 96 metri. Nell’aprile 2019, il pennacolo era stato divorato dalle fiamme ed era crollato, provocando i danni su tutta la parte centrale della cattedrale. In cima alla guglia sono state di nuovo installate la croce e un nuovo gallo a sovrastare la cattedrale. La scultura, progettata dall’architetto Phillipe Villeneuve, è realizzata in rame e ricoperta da uno strato d’oro.

All’interno della cattedrale, la rimozione delle impalcature nel presbiterio permette di riscoprire i mobili pregiati e le grandi opere d’arte che non hanno mai lasciato l’edificio, tra cui statue di marmo e di bronzo del voto di Luigi XIII e le decorazioni pittoriche delle cappelle del coro, che ora rivelano i loro colori e la loro piena bellezza. Le 8.000 canne del grande organo sono state reinstallate dopo essere state ripulite, mentre è iniziato il processo di armonizzazione. Nei prossimi mesi saranno completamente restaurati anche i tetti della navata e del coro.

Sebbene gran parte dei lavori sia già stata completata, questi continueranno anche dopo la riapertura della chiesa al pubblico. Le prossime tappe della ricostruzione di Notre-Dame prevedono il restauro dell’abside e della sacrestia nel 2025 e l’installazione, entro il 2026, di vetrate contemporanee, la cui realizzazione è attualmente oggetto di un bando di gara. Molto popolare tra i visitatori francesi e internazionali, la cattedrale di Notre-Dame dovrebbe accogliere tra i 12 e i 15 milioni di persone all’anno una volta riaperta, rispetto ai 10-12 milioni di persone che la visitavano prima dell’incendio.

In attesa della riapertura, chi lo desidera può partecipare a un’esperienza immersiva di realtà virtuale chiamata “Eternelle Notre-Dame”, accessibile dal piazzale, che permette di immergersi nel cuore della storia della cattedrale e dei suoi tesori, dalla costruzione nel Medioevo fino all’attuale progetto di restauro.

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Parigi gratis in 10 indirizzi imperdibili: itinerario a costo zero

Dovessimo stilare una classifica delle città più magiche d’Europa, Parigi occuperebbe sicuramente una delle prime posizioni. “La città delle luci”, “la città dell’amore”, Parigi è conosciuta in tanti modi e non ha bisogno di troppe presentazioni. Milioni di turisti la visitano ogni anno per le sue atmosfere, per le romantiche architetture Belle Époque e per le sue deliziose pasticcerie. La capitale francese è anche una delle città più costose al mondo insieme a Zurigo e Hong Kong. Come trascorrere qualche giorno tra le sue meravigliose strade senza prosciugare completamente il portafoglio?

Noi di SiViaggia abbiamo pensato a un itinerario a costo zero, partendo dal presupposto che per spendere ancora meno è meglio visitarla il primo weekend del mese, quando la maggior parte dei musei è a ingresso libero. Inoltre, i minori di 26 anni possono visitare tutti i musei più importanti gratis.

Parco Champ de Mars

Al Parco Champ de Mars, il detto “guardare non costa niente” non può essere più azzeccato! Da qui si può ammirare gratuitamente la Tour Eiffel rilassandosi sopra il prato fra turisti e parigini. Questo è uno dei giardini pubblici più importanti di Parigi, situato sulla rive gauche e commissionato dal re Luigi XV per scopi militari. Il parco, infatti, prende il nome dal Campo Marzio romano, un omaggio al dio della guerra. Venne utilizzato durante la Rivoluzione Francese come luogo adibito alla celebrazione e alla commemorazione, per poi essere trasformato in giardino tra il 1908 e il 1920.

Cattedrale di Notre Dame

Notre Dame è uno dei monumenti più iconici di Parigi, di rilevanza religiosa, culturale e storica. È in questa cattedrale che venivano incoronati i re di Francia, tra cui Napoleone I, e dove si celebravano i matrimoni reali. Al suo interno sono custodite importanti reliquie religiose come la corona di spine, un pezzo di croce e un chiodo che si crede siano stati usati nella crocifissione di Cristo. Costruita fra il 1163 e il 1245, è una delle cattedrali gotiche più antiche del mondo e può essere visitata gratuitamente. L’ingresso alle torri con i famosi gargoyle e la cripta, invece, sono a pagamento.

Gargoyle a Notre Dame

Fonte: iStock

Vista di Parigi dalla cattedrale di Notre Dame

Centro Pompidou e musei gratis la prima domenica del mese

Il patrimonio artistico e culturale di Parigi è immenso. Il Centro Pompidou, per esempio, custodisce una collezione di circa 70 mila opere: arti visive, design, architettura, fotografia e opere multimediali. Sarete felici di sapere che l’accesso a questo museo e non solo è totalmente gratuito la prima domenica del mese. Il resto dell’anno ci sono tanti altri indirizzi da scoprire gratuitamente come il Museo d’Arte Moderna della città di Parigi (eccetto nei periodi in cui sono allestite delle mostre temporanee), la Maison de Balzac o il Musée de la Vie Romantique.

Casa di Victor Hugo

Tra i musei letterari più belli di Parigi c’è sicuramente la casa dello scrittore Victor Hugo, il cui ingresso è gratuito tutti i giorni dell’anno. Situata nell’elegante palazzo Rohan-Guéménée, è la casa dove visse per 16 anni, dal 1832 a 1848, e dove compose alcuni dei suoi più grandi capolavori letterari come il dramma “Ruy Blas” e la raccolta di poemi “Les Voix intérieures”. Se sono presenti delle esposizioni temporanee, il museo è invece a pagamento. Se siete interessati ai musei letterari in generale, consigliamo anche quelli dedicati a Balzac e il Museo della Vita Romantica, dove sono custodite numerose testimonianze dell’epoca romantica, tra le quali i ricordi di George Sand e i dipinti di Ary Scheffer. Anche questi due musei sono a ingresso gratuito.

Mercatino di Aligre

Gli amanti dei mercatini non possono perdersi quello di Aligre: multietnico e pittoresco, qui è possibile acquistare prodotti economici provenienti anche da Africa, India o Asia. Formaggi, artigianato, frutta, verdura e fiori freschi: una goduria per gli occhi e per il palato. Una passeggiata al Marché d’Aligre consente anche di fare uno spuntino al volo e troverete sia un mercato al chiuso, il Marché couvert Beauvau, costruito nel 1779, e un piccolo mercato delle pulci. Il mercato è aperto tutti i giorni tranne il lunedì.

Cimitero del Père-Lachaise

Il Cimitero del Père-Lachaise è non solo il più grande della città, ma anche il più famoso grazie ai personaggi famosi che vi sono sepolti, tra cui Balzac, Oscar Wilde, Delacroix, Modigliani, Jim Morrison e Chopin. Ovviamente, le tombe più visitate sono quelle di Jim Morrison, situata nel settore 6, quella di Oscar Wilde nel settore 89 e quella di Balzac nel settore 48. L’entrata al cimitero è gratuita e può essere raggiunto con i mezzi pubblici come il bus e la metro.

Tomba Jim Morrison

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La tomba di Jim Morrison nel cimitero del Père-Lachaise

Parco des Buttes-Chaumont

Un luogo magico dov’è un piacere perdersi: il Parco des Buttes-Chaumont è un giardino pubblico, il terzo più grande della capitale. Realizzato nel 1867 su commissione di Napoleone III, presenta una grande varietà di piante, tra le quali alcune molto particolari, e di uccelli. All’interno è situato anche il Tempio della Sibilla, centro di un pentagono mistico dal quale è possibile godere di un magnifico panorama di Parigi. Il parco si trova nel 19esimo arrondissement e offre ai visitatori anche una serie di cascate d’acqua ammirevoli.

Canale Saint Martin

L’aggettivo “romantico” può essere utilizzato praticamente dovunque a Parigi, soprattutto quando si parla del Canale Saint Martin. Lungo oltre 4 chilometri, una parte risulta coperta e corre sotto un tunnel in mattoni molto suggestivo, illuminato in alcuni punti sia da luci artificiali che naturali. Seguire lo scorrere dell’acqua da un ponte oppure lungo il canale, come anche stare seduti su una panchina, sono esperienze da veri parigini assolutamente da non perdere, soprattutto perché gratuite.

Montmartre

Chiunque stia visitando Parigi non può perdersi Montmartre, il quartiere degli artisti. È considerato una delle maggiori attrazioni turistiche di Parigi, ricco di ristoranti e negozi di souvenir. Seppur abbia perso molto della sua autenticità, quella in cui hanno vissuto personalità quali Renoir, Picasso o Toulouse-Lautrec, ci sono ancora delle strade che conservano il fascino di un tempo, come Rue Lepic, la lunga strada che sale lungo la collina, o la Rue St. Vincent. Da qui si può passeggiare fino alla Basilica del Sacré Coeur, il tutto da visitare a costo zero. La collina di Montmartre si trova nella zona Nord di Parigi, di cui rappresenta il punto più alto.

Museo del Profumo

I profumi di Parigi non hanno bisogno di presentazioni e una tappa nel Museo del Profumo è un must, soprattutto perché l’ingresso è gratuito. Dal 1926, i laboratori Fragonard creano fragranze indimenticabili secondo la grande tradizione francese delle essenze. Il museo ripercorre la storia del profumo ed è situato in un palazzo in stile napoleonico, con soffitti dipinti, parquet, stucchi e lampadari.

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Questo è il ristorante più antico della Francia. Ha ispirato Ratatouille

Parigi, la città dell’amore e della bellezza per eccellenza, è un sogno a occhi aperti che cattura l’anima di chiunque abbia il privilegio di perdersi tra le sue strade lastricate di fascino e storia. Qui, oltre lo splendore iconico della Torre Eiffel e il maestoso profilo di Notre-Dame, nel quinto arrondissement, la Ville Lumière custodisce un locale secolare, amato dai palati raffinati di tutto il mondo: la Tour d’Argent.

Un vero e proprio tempio della gastronomia francese, dove ogni pietanza è una poesia e ogni boccone un viaggio nell’arte dei sapori. Qui, tra le sue mura raffinate, hanno passeggiato Re e Regine, artisti e intellettuali, tutti avvolti dall’irresistibile promessa di un’esperienza culinaria senza eguali.

Dopo una recente ristrutturazione, la Tour d’Argent ha recentemento riaperto le sue porte al mondo con una visione audace e più contemporanea, conservando al contempo la sua storia e il suo spirito più autentico. Un equilibrio delicato tra conservazione e innovazione, dove l’eredità del passato si fonde con la creatività del presente.

La Tour d’Argent: eterna icona della gastronomia francese

Tour d'Argent

Fonte: Getty Images

Tour d’Argent, Parigi

La sua storia risale al lontano 1582, quando sorse come modesta locanda che presto conquistò il cuore dell’aristocrazia parigina. Fin dai suoi primi giorni, la Tour d’Argent ha accolto ospiti illustri, tra cui persino Enrico IV, il Re in persona, il cui amore per la buona cucina era tanto leggendario quanto il suo regno. Da quel momento, il destino del ristorante si intrecciò con quello della Francia stessa, diventando una silenziosa testimone di momenti cruciali della storia del Paese.

Dalle tumultuose giornate della Rivoluzione francese fino agli anni folli degli artisti e dei bohémien di Pigalle, questo monumento gastronomico ha visto passare epoche di cambiamento e trasformazione. Da Marcel Proust a Salvador Dalì, da Ernest Hemingway a Sacha Guitry, generazioni di raffinati intellettuali hanno varcato le sue soglie, lasciando un’impronta indelebile nella sua storia.

Oggi, la Tour d’Argent continua a brillare nel panorama culinario parigino, mantenendo viva la sua tradizione. Ancora oggi il piatto storico per eccellenza è il canard au sang, una creazione magistrale che incarna l’essenza stessa della cucina francese. Realizzato con anatre provenienti dagli allevamenti della famiglia Burgaud a Challans, questo piatto è un omaggio alla tradizione e all’eccellenza, un’esperienza gustativa che lascia un’impronta indelebile nella memoria di chiunque abbia il privilegio di assaggiarlo. Assolutamente sublime è anche il Foie gras del Trois Empereurs, creato per celebrare uno dei più sontuosi pranzi ospitati al 15 di Quai de Tournelle, questo piatto ha una storia altrettanto illustre. Nel lontano 1867, al tavolo della Tour d’Argent, sedevano nientemeno che Alessandro II, Zar di tutte le Russie, Guglielmo I re di Prussia e il Principe di Bismark. In un momento di straordinaria convivialità e raffinatezza, questi tre imperatori condivisero una prelibatezza culinaria che è diventata leggendaria nel corso dei secoli.

La sua fama ha ispirato anche un capolavoro cinematografico d’animazione del 2007, Ratatouille, che ha incantato il pubblico di tutto il mondo con la sua magia. Nel locale è appesa una piccola illustrazione del celebre topolino firmata dal regista Brad Bird.

Un nuovo splendore per la Tour d’Argent

La ristrutturazione della Tour d’Argent è stata affidata a un genio dell’architettura contemporanea: Franklin Azzi. Ogni dettaglio è stato pensato con cura e passione: dalle linee pulite e moderne che rispecchiano lo spirito dinamico della città di Parigi, ai tocchi di lusso e raffinatezza che omaggiano la lunga storia di questo luogo magico.

La terrazza panoramica, ora situata al settimo piano, è un rifugio perfetto per gli innamorati che promette di regalare momenti di assoluta bellezza e romanticismo. Un nuovo soffitto con effetti cinetici cattura lo sguardo e l’immaginazione, danzando leggero come un’illusione ottica nel cielo notturno di Parigi. E sotto i nostri piedi, un prezioso tappeto ondula come le acque della Senna, portando con sé il movimento fluido e incantevole del fiume che attraversa la città.

Ma non è solo l’ambiente che si rinnova. Anche la cucina, guidata dalla maestria e dalla creatività dello chef Yannick Franques, presenta nuove ricette e reinterpretazioni, portando un tocco di freschezza e innovazione alla tavola. Infine, al piano terra, si trova il nuovo Bar des Maillets d’Argent ispirato agli anni ’30, un’oasi di raffinatezza e stile nel cuore di Parigi.

Tour d'Argent

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Tour d’Argent, Cantina dei vini, Parigi
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Chartres, un piccolo capolavoro alle porte di Parigi

A una settantina di minuti in treno dalla romantica e cosmopolita Parigi, si apre lo scenario incantevole di Chartres, immersa in una suggestiva atmosfera medievale che riporta indietro nel tempo.

Sulla riva sinistra dell’Eure nel magico territorio della Valle della Loira, importante centro spirituale e intellettuale dell’Anno Mille, merita assolutamente una deviazione poiché ha davvero molto da offrire, a partire da una delle cattedrali più incredibili d’Europa.

Cosa vedere a Chartres, gioiello medievale

Mezza giornata è sufficiente per assaporare appieno la bellezza intramontabile di Chartres e per ammirare con i propri occhi i notevoli punti di interesse che la contraddistinguono.

Una visita può iniziare dal raccolto e pittoresco centro storico che risale al Medioevo, con le caratteristiche e colorate case a graticcio, ripide stradine, ponti di pietra, scalinate, terrazze, negozietti di antiquariato e suggestivi caffè: la città vecchia è un tripudio di scoperte a partire dal Centro Internazionale del Vetro colorato dedicato alle vetrate di oggi e di ieri e alle tecniche di lavorazione per arrivare al Museo delle Belle Arti, all’interno dell’ex Palazzo Episcopale, custode di una cospicua collezione di dipinti, antichi strumenti musicali, sculture medievali in legno policromo e smalti del Cinquecento.

Ma siamo appena all’inizio.

Altri musei da non perdere sono, infatti, il Musée de l’École de Chartres et d’Eure-et-Loir per conoscere la trasformazione della scuola nel corso degli anni, e il Conservatoire de l’Agriculture – Le Compa, museo dedicato all’agricoltura con un’importante collezione di macchinari, strumenti e attrezzi.

E poi la passeggiata nel cuore di Chartres continua con l’incontro di un eccezionale complesso architettonico che include la Maison de la Truie qui file e la Maison du Saumon, splendidi edifici scolpiti nel legno e impreziositi da immagini riguardanti la pesca, del mercato coperto in ferro e vetro che ogni mercoledì e sabato mattina si anima con colori e sapori, e di Place des Épars, conosciuta per i sorprendenti giochi d’acqua, dove si affaccia il Grand Monarque, hotel il cui bar è fulcro della vita notturna della cittadina.

Dopo aver apprezzato la parte alta con le sue meraviglie, è tempo di scendere verso la zona bassa camminando lungo orti, viuzze di ciottoli, piccoli giardini e un susseguirsi di stupende case a graticcio ricche di decorazioni: oltre a rilassarsi lungo le sponde dell’Eure, da vedere sono il Quartiere di Bel Air, riqualificato con un ambizioso progetto di “rigenerazione urbana” da giovani designer e artisti di strada che hanno realizzato ben 400o metri quadri di trompe-l’oeil, e la Maison Picassiette, costruita da Raimond Isydore nel corso di 34 anni servendosi di pezzi di vetri rotti e ceramiche per un totale di 15 tonnellate di detriti.

Tutto il fascino della Cattedrale di Notre-Dame di Chartres

Indiscusso fiore all’occhiello di Chartres è la sua cattedrale in stile gotico, tra le più belle d’Europa, edificata nel XIII secolo sulle rovine di una cattedrale romanica distrutta da un incendio nel 1911, e dichiarata Patrimonio UNESCO nel 1979.

Colpisce dapprima la superba facciata con il portone decorato e i due campanili, uno gotico (Clocher Neuf) e l’altro romanico (Clocher Vieux), e poi il maestoso interno con navata centrale, un labirinto intarsiato nel pavimento, percorso in ginocchio dai pellegrini di un tempo, e la reliquia del Voile de la Vierge, la camicia indossata da Maria durante l’Annunciazione.

Ma a lasciare davvero senza fiato sono le spettacolari vetrate istoriate realizzate nel XIII secolo che ammaliano con l’intensa e brillante tonalità del blu e 2600 metri quadri di estensione che raccontano i libri dei santi e la Bibbia con più di 5000 personaggi raffigurati.