Categorie
Abruzzo Idee di Viaggio lago Molise montagna Parchi Nazionali vacanza natura Viaggi

Lago della Montagna Spaccata, oasi d’Abruzzo

Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è un vero spettacolo della natura, custode di paesaggi che rimangono nel cuore e di piccole gemme nascoste che conquistano al primo sguardo: una di queste è il Lago della Montagna Spaccata, un’oasi di blu, verde e tranquillità a 1600 metri di altitudine, nell’omonima località alle pendici delle colline che scendono dalle catene del Greco e della Meta.

Siamo in provincia dell’Aquila, nel suggestivo territorio del comune di Alfedena, grazioso borgo medievale tra i meglio conservati, da cui lo specchio lacustre dista circa due chilometri.

Tutta la meraviglia del Lago della Montagna Spaccata

Nell’abbraccio di una natura intensa e magnifica, il lago artificiale nasce negli anni Cinquanta dallo sbarramento del Fiume Rio Torto per la produzione di energia elettrica e vanta una superficie di circa 46 ettari con una profondità di 68 metri.

Ricco di rivelli, cavedani e trote, dalle limpide acque che vanno dallo smeraldo al turchese, è una delle attrattive più apprezzate del territorio, grazie alla sua bellezza e a un paesaggio incontaminato plasmato da fitti boschi dove non è raro avvistare lupi, volpi, cinghiali, tassi, cervi, orsi, faine, camosci e il volo del falco pellegrino.

Infatti, a differenza del vicino e celebre Lago di Barrea, o del Lago di Scanno, ha conservato, negli anni, un aspetto immutato senza la presenza di lidi: si tratta, quindi, di un luogo di pace dove immergersi appieno nella natura del Parco e lasciarsi alle spalle lo stress, i pensieri negativi e la frenesia della vita di tutti i giorni in città.

Non distante dal confine con il Molise, l’area attorno al Lago della Montagna Spaccata è uno scrigno di bellezza che sa unire il paesaggio delle due regioni in un ideale abbraccio, caratterizzato da sorgenti e dal tipico habitat delle zone umide dove svettano pioppi e salici.

Sedersi sulla riva e ammirare, semplicemente, il gioco della luce solare sull’acqua, il limitare del bosco e le vette tutt’intorno è un regalo da fare a sé stessi.

Per migliorare l’accesso all’acqua in tutta sicurezza, tuttavia, è stata realizzata una pedana galleggiante, parte integrante del progetto di valorizzazione del bacino nel pieno rispetto del suo ambiente.

I suoni della natura qui sono di casa

Se il lago è un gioiello, non da meno è lo splendido e fresco bosco misto che accoglie i visitatori allontanandosi dalle rive.

È proprio il caso di dire che assomiglia a uno scenario delle fiabe, dove i suoni e i silenzi della natura sono assoluti protagonisti e non si faticherebbe a credere alla presenza di gnomi e fate.

Come accennato, questo è un ambiente ideale per la fauna selvatica che non è poi così difficile avvistare all’ombra dei noccioli, carpini, maggiociondoli, aceri e cerri.

Proseguendo nella piacevole e rigenerante passeggiata, lo sguardo si posa sugli avvallamenti in cui scorrono le acque dopo il disgelo: sono frammenti della vita del bosco che fanno stare bene.

Come arrivare al lago

Il lago si raggiunge dal borgo di Alfedena, seguendo l’apposita segnaletica.

Ci si arriva comodamente a piedi dal centro oppure è possibile parcheggiare l’auto nelle immediate vicinanze.

Categorie
animali Florida Idee di Viaggio Nord America Parchi Nazionali vacanza natura Viaggi

Questa palude è una delle zone più selvagge del mondo

Si estende per circa 6mila chilometri quadrati di straordinaria bellezza, stiamo parlando del Parco Nazionale delle Everglades, un’immensa palude che è anche una delle zone più selvagge al mondo.

E no, non sono difficili da raggiungere: si trovano infatti in Florida, più precisamente nella parte sud dello Stato, a poco più di mezz’ora da Miami.

Vale la pena una visita, per immergersi nelle bellezze della natura incontaminata e per ammirare i tanti animali che vi abitano. Compresi gli alligatori e i coccodrilli, naturalmente.

Il parco è immenso, caratterizzato da grandi distese d’acqua ricoperte da fili d’erba sottile e da una interessante biodiversità animale, inoltre è patrimonio dell’Umanità UNESCO. Il luogo perfetto, insomma, per entrare pienamente a contatto con la natura e per accontentare l’anima più avventurosa.

Everglades, la palude più selvaggia (e affascinante)

La natura ci regala le esperienze più belle: con il suo fascino impareggiabile e le emozioni ineguagliabili che ci regala. Tutto questo si può vivere nel Parco Nazionale delle Everglades, un luogo ammaliante che si trova in Florida: si tratta di una palude selvaggia, che fa sentire dei veri e propri esploratori, abitata da tantissimi animali e in cui crescono numerose piante diverse.

Vi è la possibilità di fare escursioni e visite guidate, ci sono zone che sono visitabili a piedi e altre che invece necessitano di un’imbarcazione. Quella che maggiormente permette di vivere l’atmosfera del luogo è la airboat: si tratta di un’imbarcazione dotata di una grande elica esterna, perfetta per navigare nelle acque paludose delle Everglades. Per i più sportivi, invece, vi è la possibilità di girare in canoa.

La bellezza di questo luogo deriva dalla natura incontaminata e dal poter ammirare gli animali che si muovono nel proprio habitat, ma anche da quella sensazione unica che deriva dall’esplorare zone ancora selvagge e in cui la mano dell’uomo non ha modificato l’ambiente circostante. Certamente oggi non è tutto come un tempo, sembra infatti che circa il 50 per cento del territorio sia stato modificato per scopi agricoli, ma ci sono aree in cui la natura regala il meglio di sé.

Parco Nazionale delle Everglades, come visitarlo

Fonte: iStockPhoto

Everglades, come visitare la zona

Animali e vegetazione, cosa vedere nelle Everglades

Immaginiamo una grande palude, l’acqua bassa e la sensazione che sia un gigantesco prato: le distese d’acqua sono proprio così: caratterizzate da lunghi fili d’erba che crescono e superano la superfice dell’acquitrino. Ma non solo, perché girando per il Parco Nazionale delle Everglades si possono ammirare ninfee, piante carnivore, mangrovie e, in alcune zone, anche una fitta e lussureggiante vegetazione tropicale.

In questa vasta e selvaggia area nel sud della Florida, che non è solo mare e città come Miami, ci si imbatte anche in numerosi animali: la biodiversità è grande e comprende diversi predatori. Attenzione però, perché sarebbe sbagliato pensare che siano solamente alligatori e coccodrilli, perché nel Parco ci sono anche i puma, le linci rosse e il lamantino dei Caraibi. E poi tantissimi uccelli, pare infatti che si possano contare oltre 360 specie diverse.

Visitare il Parco Nazionale delle Everglades significa esplorare la natura nelle sue molteplici forme e in uno scenario selvaggio, che restituisce allo sguardo la bellezza della natura incontaminata e al cuore quella sete di avventura che alimenta lo spirito dei viaggiatori.

Everglades gli animali: ci sono anche coccodrilli e alligatori

Fonte: iStockPhoto

Parco nazionale delle Everglades: gli animali
Categorie
Europa Francia Idee di Viaggio Parchi Nazionali vacanza natura Viaggi

Tuffarsi nelle acque limpide del primo parco marino al mondo

Era il 1963 quando il Parco nazionale di Port-Cros, nel Sud della Francia, veniva dichiarato primo parco marino al mondo. Sono passati sessant’anni, ma resta ancora uno degli angoli più incontaminati d’Europa.

Un paradiso unico in Europa

Questo parco è un vero paradiso ed è unico al mondo. Formato da piccole isole, promontori, insenature, cale e “praterie” sommerse di posidonia e gorgonie, è il paradiso delle vacanze. L’arcipelago di isole che ne fa parte è ricco di insenature segrete dalle acque limpidissime, di spiagge di sabbia argentata e di fitte foreste di macchia mediterranea.

Qui si ha l’opportunità di scoprire un concentrato dell’esuberante biodiversità mediterranea. Il parco, infatti, è la casa di molte specie protette, acquatiche e terrestri. Tappa preferita degli uccelli migratori, vi trovano rifugio pulcinelle di mare, fenicotteri rosa e uccellini di ogni specie, che fanno della vegetazione delle isole la loro casa temporanea tra orchidee e ulivi, mentre l’ambiente marino regala ogni giorno una sorpresa.

È facile imbattersi in delfini, barracuda e persino in qualche balena. E chi ama fare immersioni, potrà immergersi tra i coralli e circa 180 specie di pesci diversi e insinuarsi nei canyon, come il canyon di Stoechades, profondo 2500 metri, e tra i sentieri sottomarini.

Un primato di cui vantarsi

Per riuscire a mantenere il suo primato e preservare le famose isole d’Oro o isole di Hyères – Porquerolles, Port Cros e Le Levant – sono state prese alcune misure che ancora oggi vengono rispettate da chi visita il parco: un numero massimo di visitatori che possono raggiungere al massimo 6mila unità giornaliere sull’isola di Porquerolles e una zona, quella dell’isola di Port Cros, dove alle imbarcazioni è vietato gettare l’ancora in qualunque periodo dell’anno, per tutelare la posidonia e l’intero ecosistema.

Quando andare alle isole d’Oro

Il periodo migliore per andare alla scoperta del Parco nazionale e delle sue isole è nei mesi poco affollati e quindi prima o dopo i mesi di luglio e agosto. In bassa stagione, se così la si può definire, visto che nel Sud della Francia non fa mai troppo freddo neppure d’inverno, si può raggiungere l’isola di Porquerolles, una delle più belle del Mediterraneo, con il traghetto, noleggiare una bicicletta e pranzare in uno dei ristorantini spendendo pochissimo. Per chi desidera pernottare, poi, anche i prezzi degli alberghi sono molto convenienti prima che arrivi l’alta stagione.

Cosa fare nel Parco nazionale di Port-Cros

Le attività che si possono fare nel parco sono tantissime sia su terra sia nell’acqua. Si possono esplorare le isole a piedi o in bicicletta, seguendo il sentiero litorale o addentrandosi nelle fitte pinete. Si può anche scoprire la costa di Porquerolles pagaiando con un kayak ammirando i diversi paesaggi che alternano spiagge sabbiose a coste scoscese o fare snorkeling con pinne e maschera, esperienze che si possono fare anche accompagnati da una guida del posto.

Sull’isola di Port-Cros si può invece esplorare il paesaggio selvaggio passando anche per il piccolo villaggio e dal forte di Estissac per poi rilassasi su una delle due grandi baie.

 

 

Categorie
Parchi Nazionali Posti incredibili vacanza natura Viaggi

Il parco nazionale sommerso sembra un sogno: ecco come visitarlo

Esistono luoghi che sono così belli da non sembrare reali. Posti che per forme, lineamenti e colori assomigliano a paesaggi fiabeschi e onirici che non si possono raccontare, ma solo vivere e toccare con mano. E oggi è proprio in uno di questi luoghi che vogliamo portarvi, un parco nazionale in parte sommerso che si spalanca davanti allo sguardo degli avventurieri che volano negli States e che appare come un sogno a occhi aperti.

Ci troviamo al Dry Tortugas National Park, un parco nazionale statunitense situato nella parte meridionale della Florida, a ovest della città di Key West. È qui, dove tutto ciò che appare assume le sembianze di un piccolo paradiso terrestre, che è possibile vivere un’avventura mozzafiato e unica.

Il parco, infatti, è quasi interamente sommerso dalle acque cristalline e turchesi dalle quali emerge una fortezza, che sembra quasi sospesa sul mare. È lei la principale attrazione della zona, ma non è sicuramente l’unica. Tutto il paesaggio che si snoda intorno è idilliaco ed è qui che è possibile vivere una delle esperienze più esclusive di una vita intera.

Benvenuti al Dry Tortugas National Park

Organizzare un viaggio in Florida, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea. Il Paese a sud degli Stati Uniti, che confina con l’Atlantico da un lato e con il Golfo del Messico dall’altro, è celebre per le sue chilometriche spiagge bianche bagnate da acque azzurre e cristalline, per la città di Miami, per Orlando e i parchi a tema.

Le cose da fare e da vedere nel Paese sono tantissime, e tutte sono destinate a sorprendere. Ma se è un’esperienza all’insegna della grande bellezza che volete vivere, allora non potete non inserire nel vostro tour della Florida anche una visita al Dry Tortugas National Park, un piccolo ed esclusivo paradiso terrestre accessibile solo in idrovolante o in barca.

Considerato uno dei più affascinanti e suggestivi parchi degli Stati Uniti, il Dry Tortugas National Park è sicuramente il più caratteristico dato che la maggior parte di questo è sommerso sotto le acque dalle mille sfumature d’azzurro che rendono il paesaggio incantato.

Protagonista assoluto del Parco Nazionale della Florida è il Fort Jefferson, una fortezza che accoglie i viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo, e che si palesa davanti ai loro occhi come fosse un miraggio. L’edificio, che sembra sospeso sull’acqua, fu costruito nel 1800 e nei secoli ha ricoperto diversi ruoli. È stato un forte, una stazione di rifornimento per le navi da guerra e un porto sicuro. Oggi è un pezzo di storia americana che si inserisce in maniera straordinaria nella riserva naturale del Dry Tortugas che comprende la fortezza e le sette isole più a ovest del Paese.

Parco Nazionale Dry Tortugas

Fonte: iStock

Parco Nazionale Dry Tortugas

Come visitare il parco più esclusivo della Florida

Visitare il Parco Nazionale di Dry Tortugas è un’esperienza che non si può descrivere, ma solo vivere. L’accesso all’area è consentito solo via aerea o via mare e in tutto il parco non sono presenti servizi, quindi è opportuno organizzare nei minimi dettagli la visita.

Raggiungere il parco, dicevamo, è possibile via mare, con traghetti o barche private, oppure in idrovolante, una soluzione questa meno economica, ma sicuramente più affascinante. In questo modo, infatti, è possibile sorvolare tutta l’area e godere di un panorama unico e mozzafiato fatto di strutture abbandonate che incontrano la natura incontaminata e che creano un’atmosfera magica e senza tempo.

Vista aerea sopra il Forte Jefferson, Dry Tortugas National Park

Fonte: iStock

Vista aerea sopra il Forte Jefferson, Dry Tortugas National Park
Categorie
panorami Parchi Nazionali patrimonio dell'umanità Posti incredibili vacanza natura Viaggi

Pulo di Altamura, una voragine nel paesaggio selvatico

È uno degli spettacoli della natura che non ti aspetti, un patrimonio paesaggistico da vivere e da scoprire nel cuore del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, a sei chilometri da Altamura, la “città del pane DOP”: ecco il Pulo di Altamura, una suggestiva e profonda “voragine nel paesaggio selvaggio”.

Non passa certo inosservata: si tratta della più estesa dolina carsica dell’altopiano dell’Alta Murgia e appare davvero maestosa, sprofondando da 477 metri di altezza e arrivando ai 92 metri di profondità.

Il Pulo di Altamura: la nascita di un meraviglioso anfiteatro naturale

Una meraviglia naturale dal passato millenario di cui, tuttavia, si hanno ancora poche certezze.

Tra le ipotesi più accreditate, il Pulo si sarebbe formato grazie alla natura carsica del territorio: non a caso, nelle vicinanze possiamo osservare altri paesaggi simili, altrettanto interessanti, come il Pulo di Molfetta, il Pulicchio di Gravina e il Pulicchio di Toritto.

Gli squarci nel terreno, quindi, derivano dalla doppia azione chimica e meccanica dell’acqua nella massa rocciosa di natura calcarea, sulla base del fenomeno noto come carsismo.

Tutto il fascino di un luogo a contatto con la natura

La dolina carsica irrompe nel paesaggio dell’Alta Murgia e cattura irrimediabilmente lo sguardo, luogo arcaico immerso nel silenzio e nei profumi della macchia mediterranea, a pieno contatto con la natura.

Appare come una voragine nel terreno plasmata da due lame e pareti verticali dai colori accesi, punteggiate da innumerevoli anfratti e grotte (tra cui le cavità principali, la Grotta I e la Grotta II), abitate dagli ominidi e da quello che venne definito come “Uomo di Altamura“, i cui resti furono rinvenuti nel 1993 dando vita a una delle scoperte paleontologiche più incredibili effettuate in Italia.

La presenza dell’uomo continua poi per tutto il Medioevo e l’età moderna con la pratica di culti e lo sfruttamento di risorse: lo testimoniano i numerosi ritrovamenti umani, i ciottoli incisi e la celebre conchiglia di Cyprea, gioiello dell’antichità.

Come raggiungere il Pulo di Altamura

Il Pulo, magnifico scenario d’Alta Murgia, è la meta ideale per chi ama le escursioni in un contesto insolito e nella quiete più totale.

È raggiungibile a piedi oppure seguendo la pista sterrata sul suo bordo, dove si può parcheggiare l’auto.

Chi desidera avventurarsi lungo il piccolo sentiero, protetto in alcune zone da balaustre in metallo, deve imboccare il bordo della conca sulla destra e iniziare gradualmente la discesa: subito, ecco l’incanto dei vivi colori delle rocce tra cui cresce la campanula pugliese e svettano, forti e rigogliose, le piante di fico.

Sono momenti preziosi, in un luogo ameno e curioso, quasi surreale, da apprezzare, scoprire e ammirare passo dopo passo, una di quelle esperienze che lasciano sensazioni e ricordi indelebili.

Anche la risalita è semplice e tracciata. Prima di tornare al punto di partenza, però, è doveroso scendere i gradini della grotta che si incontra lungo il percorso: il panorama mozzafiato sulla dolina è difficile da descrivere a parole e sprigiona tutta la forza della natura.

La breve e appagante passeggiata si conclude poi lungo gli aridi e inconfondibili prati della Murgia.

Categorie
Destinazioni lago parchi naturali Parchi Nazionali vacanza natura Viaggi viaggiare

Parco Nazionale del Durmitor, un viaggio tra cime, laghi e canyon

Un viaggio in Montenegro è l’occasione ideale per lasciarsi sorprendere da un capolavoro naturalistico e paesaggistico di rara bellezza, uno scrigno di tesori solcato da profondi canyon e disegnato da 48 imponenti cime di roccia calcarea che superano i 2000 metri, 18 laghetti alpini dai colori mozzafiato e una verdeggiante distesa, a perdita d’occhio, di abeti e pini.

Si tratta del Parco Nazionale del Durmitor, il più grande dei cinque del Paese, nella zona nord-ovest, a circa due ore di auto dalla capitale Podgorica, una meta imperdibile per fare il pieno di natura, meraviglia e relax.

Il Parco, il luogo più affascinante delle Alpi Dinariche

Proclamati Parco Nazionale già nel 1952 e dichiarati Patrimonio UNESCO nel 1980, gli straordinari paesaggi del massiccio del Durmitor (“il più potente e maestoso tra i giganti montuosi dei paesi slavi del sud” per citare le parole del geografo Hussert, con un’altezza di 2522 metri) risplendono di un fascino unico, luoghi incontaminati plasmati da rocce carsiche, dalle caverne più profonde della penisola Balcanica, e da limpidi fiumi che, con la loro azione incessante, hanno dato vita a superbi canyon come nel caso del fiume Tara: di ben 1300 metri, è il più esteso e profondo d’Europa, secondo soltanto a quello del Colorado.

Ma non è tutto: il Parco vanta un’estensione di 321 chilometri, un’impagabile ricchezza di fauna e flora (sono più di 1300 le specie di piante vascolari) con autentiche rarità naturali quali, ad esempio, le foreste di pini neri a Crna poda dove svettano tronchi a oltre 50 metri di altezza che superano i 400 anni di vita.

Fonte d’ispirazione per chi ama la natura e paradiso per i trekker e gli escursionisti, dona anche la possibilità di scoprire antichi, e più recenti, monumenti culturali: i più significativi sono quelli di origine medievale tra cui ponti, torri di guardia, resti di fortificazioni e città, necropoli e i monasteri nella Valle del fiume Tara.

Meritano una menzione particolare anche i mulini che si incontrano lungo i torrenti del Durmitor e i “katuni” (villaggi), e le tipiche case rurali chiamate “savardak”.

Le chicche da non perdere assolutamente

lago nero

Fonte: iStock

Il Lago Nero

Il Parco è una delle destinazioni più interessanti per il turismo montenegrino e pullula di meraviglie tutte da scoprire e ammirare con una passeggiata, una gita in bicicletta, un percorso di rafting, un’escursione e un sentiero per il trekking.

Ma quali sono i punti da non lasciarsi sfuggire? Il Lago Nero (Crno Jezero), ombreggiato dal Picco di Meded e abbracciato da foreste di abete bianco europeo, abete rosso e pino silvestre, è il più suggestivo dei 18 laghi, composto da due piccoli laghetti, perfetto per nuotare e andare in barca o rilassarsi sulle sue sponde in uno scenario da fiaba.

Centro turistico del Parco e punto di partenza per le escursioni, è la raccolta città di montagna di Zabljak, stazione sciistica con 11 chilometri di piste da sci e snowboard. Immersa tra radure silenziose, pure sorgenti e torrenti, è l’ideale per riscoprire il contatto con la natura incontaminata e praticare attività sportive all’aria aperta nonché per assaggiare le specialità locali tra cui va citata la focaccia di granturco.

Ancora, da vedere il Ponte sul fiume Tara, conosciuto come “ponte di Djurdjevica“: con 5 arcate e una lunghezza di 365 metri, svetta al di sopra del canyon più grande del Montenegro. Lo splendido fiume, dalle acque cristalline, è perfetto per gli amanti del rafting.

Infine, meritano una visita il Lago di Zminje dal colore verde intenso, nel cuore della foresta a 1500 metri di altitudine, e il Lago di Jablan, vegliato dalla montagna Crvena Greda, tra il volo delle farfalle e il canto degli uccellini.

Categorie
Notizie Parchi Nazionali vacanza natura Viaggi

Il Parco Nazionale italiano che ha vinto un premio importantissimo

L’Italia delle eccellenze. Il nostro Paese non solo vanta territori variegati e dalla bellezza indescrivibile, è anche in grado di vincere importanti premi che sottolineano e valorizzano la sua ricchezza. È quello che è appena accaduto a questo straordinario Parco Nazionale italiano.

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso vince il Green Travel Award 2022

Stiamo parlando del Parco Nazionale del Gran Paradiso, un’area protetta eccezionale che prende vita a cavallo delle regioni Valle d’Aosta e Piemonte, attorno al massiccio del Gran Paradiso. Esteso per una superficie di 71.043,79 ettari su un terreno prevalentemente montuoso, si distingue anche per essere il Parco Nazionale più antico d’Italia.

Anche quest’anno si è rinnovato l’appuntamento annuale della consegna dei Green Travel Award, il prestigioso riconoscimento per le eccellenze del turismo sostenibile e responsabile attribuito dal Gruppo Italiano Stampa Turistica, giunto alla sua X edizione. Ed è stato proprio il Parco Nazionale del  Gran Paradiso a ricevere il premio della categoria Best Green Destination Italia.

Perché ha vinto il Parco Nazionale del Gran Paradiso

Le motivazioni che hanno portato il Parco Nazionale del Gran Paradiso a ottenere questo riconoscimento sono le seguenti: “Premiamo il Parco Nazionale Gran Paradiso, prima area protetta d’Italia, che nel 2022 compie un secolo, perché ha contribuito a preservare l’ambiente e a valorizzare le tradizioni, le tipicità e l’economia del territorio. L’area protetta ha incentivato una migliore gestione da parte dei Comuni nel territorio del Parco e ha contribuito alla crescita della qualità della vita delle comunità locali.

Ma non è finita qui. Tra le ragione della vittoria si legge anche: “L’itinerario Giro Parco, che collega tutti i versanti, consente di ammirare le diversità paesaggistiche del territorio. Di grande valore, inoltre, il Marchio di qualità del Parco assegnato agli operatori del settore turistico alberghiero, dell’artigianato e dell’agroalimentare impegnati in un percorso di qualità e sostenibilità, che garantisce ai consumatori la provenienza dal territorio del Parco, la qualità delle lavorazioni, un’accoglienza all’insegna del rispetto per l’ambiente oltre che della cortesia e delle tradizioni locali

Il premio è stato ritirato da Italo Cerise, Presidente PNGP che entusiasta ha dichiarato: “Sono felice di ricevere questo riconoscimento a nome di tutto l’ente Parco perché questo è un momento speciale per noi che siamo in procinto di dare il via alle celebrazioni del primo centenario dell’area protetta. Ancora di più sono orgoglioso delle motivazioni che hanno spinto la giuria a conferirci il premio dando il giusto risalto agli sforzi fatti in termini di gestione, conservazione e divulgazione. Guardiamo al futuro con speranza assicurando il massimo impegno da parte nostra nel volere preservare il nostro territorio e tutte le straordinarie peculiarità che lo caratterizzano, oltre a concorrere al suo sviluppo“.

Gli altri vincitori

Il prestigioso riconoscimento attribuito dal Gruppo Italiano Stampa Turistica con il patrocinio di Legambiente, è destinato alle migliori realtà italiane ed estere che operano nei settori della ricettività e organizzazione turistica, così come delineate dalla “Carta europea del turismo sostenibile e responsabile”.

Come detto, il Parco Nazionale del Gran Paradiso ha ricevuto il 
Best Green Destination Italia, ma a vincere sono state anche:

  • Best Green Destination estera: Austria Turismo;
  • Best Green Tour Operator: Azonzo Travel;
  • Best Green Family Hotel: Falkensteiner Family Resort Lido, Alto Adige;
  • Best Green Accomodation Italia: Borgo Scopeto Wine & Country Relais, Toscana;
  • Best Green Accomodation Estero: Soneva Fushi, Maldive;
  • Best Bio Spa: Pangkor Laut Resort, Malacca, Malesia;
  • Premio Blu, Menzione d’onore Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (2021-2030), coordinato da IOC-UNESCO: Tourism Seychelles.
Gran Paradiso destinazione green

Il Santuario di San Besso del Parco Nazionale del Gran paradiso