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Gita in battello sul Lago di Como, tra borghi e natura

Se le coste italiane vantano dei panorami da fare invidia a tutto il resto del mondo, nel profondo nord ci sono laghi meravigliosi dove fare una gita fuori porta, per scoprire i tanti piccoli borghi che vi sono affacciati o per prendere un po’ di sole sulle loro rive, quando le belle giornate d’estate lo permettono. Il Lago di Como è uno dei più suggestivi d’Italia, ricco com’è di paesaggi naturali e di paesini colorati che si specchiano sulle sue acque. E per ammirarne la bellezza da un punto di vista diverso, possiamo regalarci una gita in battello. È il modo migliore non solo per apprezzare i meravigliosi panorami lacustri, ma anche per muoversi agevolmente da una sponda all’altra, senza bisogno dell’auto. Ecco i tour assolutamente da non perdere.

Gita in battello sul Lago di Como

Spostarsi in battello sul Lago di Como è senza dubbio un’esperienza da vivere: il servizio di navigazione è davvero completo, soprattutto dalla primavera all’autunno, quando migliaia di turisti si riversano sulle sponde lacustri e non vedono l’ora di imbarcarsi per godere di bellissimi paesaggi da cartolina. C’è poi sempre la possibilità di noleggiare un’imbarcazione privata, se vogliamo andare al di fuori delle normali rotte quotidiane, ma veramente non ce n’è un gran bisogno, visti i numerosi collegamenti che toccano la maggior parte delle località più affascinanti situate lungo le rive del lago.

Sfruttando il servizio di navigazione attivo giornalmente sul Lago di Como, possiamo infatti arrivare pressoché ovunque: è la scelta ideale per chi vuole andare alla scoperta delle belle città affacciate sull’acqua e dei pittoreschi borghi dove l’atmosfera è davvero autentica e il tempo sembra essersi fermato. Le possibilità sono diverse, in base al giro che vogliamo fare. Possiamo acquistare il singolo biglietto e regalarci una mini crociera lacustre, scendendo solo una volta arrivati a destinazione, oppure programmare tante tappe intermedie per poterci immergere tra le viuzze dei paesini.

In quest’ultimo caso occorrerà acquistare tutti i biglietti necessari per non rimanere a terra, oppure usufruire degli speciali ticket che ci permettono di partecipare ai tour organizzati dalla compagnia di navigazione. Insomma, le soluzioni sono davvero tantissime, non resta che scegliere quella che più si adatta alle nostre esigenze e finalmente partire alla scoperta di luoghi meravigliosi, salpando in battello sulle acque turchesi del Lago di Como. Scopriamo alcuni itinerari tutti da vivere, per chi non vuole perdersi neanche una meraviglia di questo posto magico.

Il tour del bacino di Como

Como

Fonte: Lago di Como

Vista sulla città di Como, adagiata sul ramo occidentale del lago

Como è una delle principali città adagiate lungo le sponde del lago: si trova sulla punta meridionale del braccio lacustre che da essa prende il nome, ed è il punto di partenza ideale per fare un bel giro tra i piccoli borghi nei dintorni. Naturalmente non prima di aver passeggiato sul lungolago e aver ammirato qualche bellezza della città, come ad esempio il suggestivo Tempio Voltiano, che ospita un museo dedicato alla memoria dell’illustre fisico Alessandro Volta. È proprio qui vicino che si trova il molo, da cui possiamo imbarcarci in direzione Cernobbio. Questo grazioso borgo ospita ville nobiliari e piccole chiese, ma quello che merita assolutamente una visita è il Giardino della Valle, rigoglioso orto botanico.

La seconda tappa è Moltrasio, piccolo paesino incastonato sotto le montagne ricche di lussureggiante vegetazione. Per gli amanti della natura, non c’è occasione migliore per fare un po’ di trekking e godere del panorama incantevole sul lago. Poi ripartiamo ancora una volta, per l’ultima fermata: attraversiamo il lago e approdiamo a Torno, piccolo borgo Bandiera Arancione dove fermarsi a mangiare qualcosa e a visitare le antiche testimonianze preistoriche come i celebri massi erratici, per fare un tuffo nel passato. Da qui, tornare verso Como è veramente un attimo: la gita in battello ci avrà regalato grandi emozioni.

Il tour dei borghi lacustri

Per ammirare il vero incanto del Lago di Como, tuttavia, dobbiamo spostarci un po’ più a nord, là dove il ramo comense incontra quello lecchese. Qui ci sono delle splendide perle, borghi pittoreschi tra le cui viuzze perdersi per ore. Ottimo punto di partenza è Varenna, il borgo degli innamorati: il suo profilo che si riflette sulle acque azzurre è una cartolina tra le più belle mai viste in Italia. Prima di salire sul battello, non possiamo proprio perderci una camminata nel verde del giardino pubblico di Villa Cipressi (che oggi accoglie un albergo), il luogo ideale dove far sbocciare l’amore.

Varenna

Fonte: Lago di Como

Varenna, il bellissimo borgo degli innamorati

Il tour dei borghi lacustri è un continuo rimbalzare da una sponda all’altra, per poter scoprire i suoi gioielli più affascinanti. La prima tappa è Menaggio, con la sua splendida Chiesa di Santo Stefano a due passi dal lago e i resti di un antico castello che oggi purtroppo non c’è più. Dopo aver passeggiato nel centro storico, possiamo imbarcarci di nuovo in direzione Bellagio. È questo il momento clou del nostro viaggio: il borgo è uno dei più suggestivi di tutta la regione, meta turistica di migliaia di visitatori ogni anno. Da non perdere assolutamente un tour delle sue ville nobiliari e dei bellissimi parchi aperti al pubblico, come quello di Villa Melzi o di Villa Serbelloni. Dopo aver comprato qualche souvenir, proseguiamo la gita in battello.

Ci sono altri piccoli paesini dove possiamo fare una sosta, come Cadenabbia: molto meno conosciuto, conserva per questo il suo fascino originario, e non è difficile poter camminare in tutta tranquillità senza trovarsi in mezzo alla folla di turisti. Le sue atmosfere sono intrise di arte e cultura: di qui sono passati moltissimi grandi personaggi storici, come la scrittrice Mary Shelley, il compositore Giuseppe Verdi e vari regnanti – inclusa la Regina Vittoria d’Inghilterra. Di nuovo a bordo del battello, questa volta ci fermiamo a Tremezzo: tappa obbligatoria è Villa Carlotta, che custodisce un prezioso tesoro di opere d’arte al suo interno e un’altrettanto preziosa collezione di piante e fiori nei suoi giardini.

Tremezzo

Fonte: Lago di Como

Il borgo di Tremezzo, uno dei più belli sul Lago di Como

L’ultima fermata è quella che ci conduce a Lenno, piccola frazione del comune di Tremezzina. Oltre a vantare uno dei panorami più suggestivi sul lago di Como, ospita molte splendide ville nobiliari. Una delle più famose è Villa del Balbianello, curata dal FAI (Fondo Ambiente Italiano): si tratta di un edificio storico risalente alla fine del’700, e in tempi più recenti usata come location per numerosi film – tra cui un capitolo della saga di Star Wars e quello della saga di James Bond, intitolato Casino Royale. È possibile visitare sia la villa che il suo parco durante la stagione primaverile ed estiva, oltre che in alcuni giorni invernali.

La mini crociera sul Lago di Como

Una valida alternativa al tour che abbiamo appena descritto è la mini crociera sul Lago di Como. Si parte proprio dalla città di Como, e si percorre tutto il ramo occidentale sino ad arrivare a Bellagio, per poi ripartire in direzione Colico, una cittadina situata sulle sponde dell’Alto Lario. Naturalmente, durante il viaggio possiamo fare qualche tappa per scoprire i borghi più belli affacciati sul lago. Come ad esempio Dervio, che ha diverse spiaggette molto affascinanti e persino un acquapark sul lago. O ancora il paese di Piona, dove si può ammirare una meravigliosa abbazia, le cui origini affondano indietro nel tempo.

Il tour del bacino di Lecco

Lecco

Fonte: Lago di Como

La città di Lecco, sul ramo orientale del Lago di Como

Infine, ecco il tour del ramo orientale del Lago di Como, quello divenuto celebre per la romantica descrizione fatta da Alessandro Manzoni nel suo capolavoro I Promessi Sposi. Si parte ovviamente dalla città di Lecco: anche qui, come a Como, c’è un bellissimo lungolago cinto dal verde, dove passeggiare in attesa del battello. Se abbiamo tempo, possiamo anche fare una visita a Palazzo delle Paure, un edificio in stile eclettico neomedievale che ospita una galleria d’arte contemporanea. Saliti a bordo del battello, la prima tappa è Valmadrera: nel borgo possiamo fare un giro presso Villa Gavazzi, grande complesso architettonico che accoglie una ex filanda, antiche fabbriche, la cappella di San Gaetano e meravigliosi giardini.

Salendo verso nord, incontriamo poi il paese di Abbadia Lariana. Oltre ad una passeggiata nel centro storico, gli amanti del trekking possono approfittarne per esplorare i Piani Resinelli, un incantevole altopiano ai piedi della Grignetta, e magari fare tappa alla Cascata Cenghen, con il suo salto di ben 50 metri. L’ultima fermata è Mandello del Lario, un altro borgo ricco di sorprese. Possiamo vedere il Santuario della Beata Vergine del Fiume, capolavoro barocco che custodisce preziose opere d’arte e affreschi meravigliosi. Mentre i più avventurosi possono osare un’escursione all’interno della grotta Ferrera, un’ampia cavità che si apre su una mulattiera, consentendo un facile accesso. Particolarmente affascinante è il ruscello che la percorre per un breve tratto, dando alla caverna un’atmosfera ancora più magica.

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Borghi panorami Viaggi

Alla scoperta dei borghi dell’Alto Cilento

Il Cilento è una regione storica del sud Italia, incastonato lungo la costa campana – da dove si estende nell’entroterra collinare e montuoso, che ospita l’omonimo Parco Nazionale. È un luogo meraviglioso, caratterizzato da piccoli paesini ricchi di fascino e di splendide architetture tutte da scoprire, ma anche da una natura mozzafiato e da panorami che sembrano uscire da una cartolina. Ecco un suggestivo itinerario per ammirare i borghi dell’Alto Cilento.

Alto Cilento, terra di incredibili meraviglie

Occupando l’area più settentrionale della regione, l’Alto Cilento è delimitato dal Monte Stella e da Punta Licosa, in un territorio attraversato dal fiume Alento. Va dal mare alle montagne, ed è punteggiato di splendidi borghi dove il tempo sembra essersi fermato: sono luoghi che nascondono ancora un pizzico di magia, e che meritano assolutamente una visita. Chi arriva in Cilento, oltre alle incantevoli spiagge che attirano tantissimi turisti in estate, non può fare a meno di apprezzare il fascino dei paesini incastonati tra le rocce o a due passi dalla costa, e di sentirsi accolto proprio come a casa.

I borghi più belli dell’Alto Cilento

Andiamo alla scoperta dei borghi dell’Alto Cilento, partendo da un vero gioiello: Capaccio Paestum. Il suo centro storico, situato su un piccolo altopiano alle cui spalle sorge il Monte Soprano, è un intrico di strette viuzze su cui si affacciano antiche chiese e splendidi monumenti come Palazzo D’Alessio e la Fontana dei Tre Delfini. Da quassù si gode di un panorama meraviglioso, che racchiude il Golfo di Salerno, la Costiera Amalfitana e persino l’incantevole isola di Capri. Ma la sua vera bellezza è il sito archeologico di Paestum, uno dei più importanti del sud Italia.

A poca distanza, affacciato sul mar Tirreno, ecco il borgo di Agropoli con il suo pittoresco porto turistico. È ancora oggi possibile ammirare il suo nucleo più antico, cinto da possenti mura che si sono conservate ottimamente: vi si accede, dopo aver percorso una lunga salita a gradoni, attraverso un portale seicentesco monumentale. A dominare il centro storico è il castello, a pianta triangolare e contornato da tre torri circolari. D’estate, sono molti i turisti che affollano le sue spiagge premiate con la Bandiera Blu, per la qualità delle loro acque.

Anche l’entroterra dell’Alto Cilento accoglie degli splendidi borghi. Uno è quello di Cicerale, arroccato su una collina con una particolare struttura urbana che consta di un’unica, lunga strada su cui si affacciano tutti gli edifici. Nei pressi, altri due paesini davvero suggestivi: Ogliastro Cilento e Prignano Cilento. Quest’ultimo vanta alcuni bellissimi monumenti storici, tra cui la Chiesa di San Nicola di Bari, costruita attorno al XIII secolo e dotata di un’imponente torre campanaria a tre piani, e il vicino Palazzo Cardone, sulla cui facciata campeggia una torre cilindrica molto affascinante.

Scendendo un po’ più a sud, incontriamo il borgo di Perdifumo: qui visse, per qualche anno, il celebre filosofo Giambattista Vico, al quale è dedicato il Museo Vichiano. La sua collezione è ospitata all’interno del Castello Vargas-Machucha, risalente al X secolo. Infine, tra le colline dell’Alto Cilento non ci resta che ammirare il paesino di Salento. Piccolo e dedito soprattutto alla produzione di olio extravergine d’oliva, è cinto da un paesaggio naturale da favola. Tra gli ulivi e i campi coltivati, sorgono tanti splendidi agriturismi dove trascorrere una vacanza veramente autentica.

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Lago del Laux, spettacolo Piemontese

Immergersi nella calma e nel fascino della natura partendo da Torino non è per nulla difficile: i dintorni, infatti, sono ricchi di borghi, vallate, montagne e laghi dove ritagliarsi del tempo felice lontano dalla frenesia e dalla routine quotidiana.

Una di queste meraviglie è il Lago del Laux, nell’Alta Val Chisone, nell’omonima frazione del comune di Usseaux, uno dei Borghi Più Belli d’Italia, a un’ora e mezza dal capoluogo: si tratta di un ameno paradiso terrestre inserito in un paesaggio che definire “mozzafiato” è ancora poco, un sogno a occhi aperti.

Splendido Lago del Laux, magico Piemonte

È un panorama unico, alpino, magico quello del piccolo borgo di Laux e del suo lago verde intenso, perfetto per gli amanti della montagna e per chiunque desideri trascorrere una giornata o un pomeriggio in un’atmosfera bucolica e romantica, lasciandosi alle spalle la confusione.

Un meraviglioso specchio d’acqua da ammirare sedendo sulle sue sponde, facendo un picnic, gustando i piatti tradizionali delle valli occitane presso l’hotel ristorante o partecipando alla facile camminata che arriva al centro di Fenestrelle lungo un sentiero ampio, ombreggiato e adatto a tutti, anche ai più piccoli.

Ed è qui che spicca il Forte di Fenestrelle, la “grande muraglia piemontese“, la struttura fortificata più estesa in Europa e seconda soltanto alla celeberrima Muraglia Cinese: costruito dal XVIII e del XIX secolo, si snoda per la vallata per ben 5 chilometri e si compone di tre Forti, tre Batterie e due Ridotti.
Davvero suggestivo durante la visita, emoziona anche scorto dalla vallata, in particolare alla sera quando viene illuminato e appare come un “castello fatato” che si inerpica sulla montagna.

Il Lago di Laux è un autentico luogo di serenità, pace e natura, un’oasi di blu e di verde dove respirare l’aria pura e riempirsi gli occhi dei magnifici panorami che la natura sa regalare.

Il raccolto borgo di Laux

Il lago, a 1381 metri di altezza, ospita sulle sue rive il raccolto e caratteristico borgo di Laux, un piccolo villaggio di montagna disegnato da casette, stradine, la piazzetta centrale, il torrente, e impreziosito da vivaci murales che raffigurano per lo più animali e scene di vita quotidiana e che adornano le pareti in pietra delle abitazioni.

Lo sguardo viene attratto altresì dal forno comune, dalla Chiesa con l’antica meridiana e dalla grande fontana quadrangolare.

Uno sguardo anche a Usseaux

Come già accennato, Laux  apparteniene al comune alpino di Usseaux, un luogo d’altri tempi che dista 900 metri dallo splendido lago e che vale davvero una sosta.

Anche qui, infatti, ritroviamo la rassicurante atmosfera montana e rurale, ritmi lenti e una vita assaporata senza fretta, e gli affascinanti murales (una quarantina) che rappresentano scene quotidiane, di natura, di animali oppure tratte dalle fiabe, in grado di incuriosire chi li osserva, e preziose decorazioni per i muri delle case.

Accogliente e tipico, dal forte senso comunitario, pure Usseaux ha un sapore antico che si rivela passeggiando tra le sue vie, al cospetto delle fontane lavatoi, del forno comunitario e della Parrocchiale di San Pietro in stile barocco.

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Dove degustare vini nelle Langhe

Questa volta ci immergiamo nel territorio piemontese delle Langhe, alla scoperta di ottime cantine e colorati paesaggi autunnali.

Per chi non la conoscesse, si tratta di una vasta area di ben 70 mila ettari che si estende tra Asti e Cuneo, che offre una straordinaria varietà di vini pregiati tra cui il Nebbiolo, il Barolo, il Dolcetto d’Alba e il Moscato d’Asti sono per nominarne alcuni.

“Tutto è qui, nelle Langhe” diceva Cesare Pavese: il sole, le nuvole, le viti, i sapori e i colori delle stagioni. Cosa c’è di meglio di una gita in questi splendide aree per accogliere l’autunno? Vediamo quali sono le migliori cantine da visitare nelle Langhe per trascorrere un weekend tra degustazioni e borghi antichi immersi nella natura.

Langhe experience a Monforte d’Alba

Il nostro tour di degustazione di vini nelle Langhe inizia a Monforte d’Alba, un piccolo borgo antico nella Langa del Barolo che ad oggi è considerato uno dei più belli d’Italia. Qui le stradine antiche si inerpicano fino ad affacciarsi sui vigneti circostanti, dipingendo uno scenario unico al mondo. Monforte d’Alba si trova in provincia di Cuneo, e insieme ad altri 11 comuni produce il Barolo, uno dei vini pregiati più apprezzati d’Italia.

Per una degustazione di alto livello potrai visitare la Cantina La Rachilana prenotandoti qui, e assaggiare un vino dalle uve pregiatissime insieme a una selezione di ottimi prodotti locali abbinati per l’occorrenza. I sommelier ti aspettano per darti tutte le informazioni sulla storia di una cantina che tramanda i suoi segreti di generazione in generazione.

Degustazione nel cuore di Monferrato

Il territorio del Monferrato è una tappa fondamentale con ottime cantine da scovare tra le colline. Si estende tra le provincie di Asti e Alessandria, in un susseguirsi di paesaggi verde smeraldo e splendidi filari di vigneti dorati a perdita d’occhio.

Il territorio ospita anche alcuni tra i più belli castelli italiani, oltre ovviamente a un’eccezionale coltivazione della vite grazie a un lungo studio delle tecniche di vinificazione, qui dove l’interazione tra uomo e natura ha dato vita a i suoi migliori frutti.

Nella Cantina Bussi Piero puoi fermarti a degustare tutto quello che questo territorio offre, in circa 12 ettari di vigneti. Ben 9 vini diversi ti aspettano, insieme a un tour del vigneto e a una guida esperta. Puoi prenotare una visita comodamente online, e scegliere il giorno che preferisci per una degustazione senza precedenti tra panorami incantevoli a stretto contatto con la natura.

In alternativa puoi anche dirigerti verso Agliano Terme, sempre nel cuore del Monferrato, per un’esperienza ancora più immersa nel verde: un bellissimo picnic nei vigneti comprensivo di degustazioni e tour. Se vuoi vivere questa giornata indimenticabile puoi verificare la disponibilità e prenotarti qui.

Neive: la pittoresca cittadina tra le migliori aree vinicole al mondo

Durante il tuo tour di degustazione di vini nelle Langhe non può mancare una sosta nel piccolo gioiello medievale di Neive, in provincia di Cuneo. Situata nelle Langhe occidentali tra Barbaresco e Castiglione delle Lanze, a soli 10 km da Alba, è chiamata anche la terra dei quattro vini: Barbaresco, Barbera, Moscato e Dolcetto sono prodotti in questa località, tra le più importanti per il turismo enogastronomico.

Avvicinandoti a Neive noterai l’inconfondibile paesaggio che si tinge dei colori dell’autunno, dal verde al giallo, al marroncino, e potrai immergerti a passo lento tra le cantine migliori d’Italia e del mondo.

Ideale per passeggiate meditative, yoga e attività di bici e trekking e per gli amanti dell’essenza antica delle cose, Neive nasconde i suoi tesori nelle cantine a conduzione familiare e nelle enoteche sparse nel paesino. Con un tour organizzato per te in una piccola enoteca potrai assaggiare fino a 5 vini della regione, insieme a una scelta di formaggi e salumi tipici per una degustazione doc a un piccolo prezzo. Assolutamente da non perdere!

Queste sono alcune tra le migliori cantine da visitare nelle Langhe, per un weekend di degustazione di vini pregiatissimi e prodotti enogastronomici di alto livello. In un’atmosfera senza tempo potrai perderti tra i profumi dell’uva e i sapori del vino rosso e bianco di alta qualità, frutto di anni di tradizione e di tecniche di produzione tra le migliori al mondo.

La stagione autunnale è alle porte e il miglior momento per visitare questi territori sta per arrivare, non perderti l’occasione per una vacanza indimenticabile da veri intenditori!

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Palácio Nacional da Pena, un vero tesoro portoghese

È un luogo ricco di fascino, dove storia e arte si intrecciano, dando vita a quella che è considerata una delle sette meraviglie del Portogallo: stiamo parlando del Palácio Nacional da Pena, un suggestivo castello ricco di colori da cui si gode di un panorama mozzafiato sulla città di Sintra. Per i turisti, è una delle attrazioni più belle di tutta la regione, che merita assolutamente una visita. Scopriamo le sue bellezze.

Palácio Nacional da Pena, la storia

Tra le architetture più affascinanti del Portogallo, non può che esserci proprio il Palácio, come lo chiamano gli abitanti del posto: questo maestoso castello dalle tinte vivaci si erge su uno sperone di roccia, al di sopra della città di Sintra, di cui si ha una visione meravigliosa. In realtà, da quassù lo sguardo si spinge sino a Lisbona e all’oceano Atlantico, regalando una vera emozione a tutti i turisti. Questo è un luogo magico, e lo si evince già dalla sua storia: in epoca medievale, la cima del promontorio roccioso era occupata da una cappella costruita a seguito di un’apparizione della Madonna.

Vi venne in seguito eretto un monastero, che dopo pochi secoli venne pesantemente danneggiato da una tempesta di fulmini e completamente distrutto da un terribile terremoto. La proprietà, ormai caratterizzata solo da qualche rovina, venne acquistata nell’800 da Re Federico II, e sua moglie decise di fargli un regalo progettando qui la realizzazione di un castello. Ciò che ne è risultato è un vero capolavoro d’architettura revivalista, che nel corso dei secoli ha accolto reali e personalità importanti. Oggi il Palácio è diventato Patrimonio dell’Umanità UNESCO, e per i turisti è una tappa imperdibile.

Cosa vedere al Palácio Nacional da Pena

Visitare il Palácio Nacional da Pena è un’esperienza incredibile e assolutamente da non perdere: è come fare un tuffo indietro nel tempo, tra sale maestose e arredi originali che richiamano le atmosfere ottocentesche. Alcuni angoli sono ben più antichi, essendo rimasti intatti sin dalla costruzione del precedente monastero. È il caso dell’affascinante chiostro, del refettorio e della sacrestia, così come della suggestiva cappella, all’interno della quale si può ammirare una splendida pala d’altare realizzata in marmo e alabastro.

Al suo interno, il Palácio ospita numerose stanze che raccolgono veri e propri cimeli, come la cucina dotata di stufe originali e decine di utensili in rame, custoditi in una vetrina che porta le iniziali di Re Ferdinando II. Un’ala del castello è oggi adibita a ristorante, ed è l’occasione perfetta per assaporare qualche specialità tipica godendo nel contempo del panorama suggestivo sulla città di Sintra. E a questo proposito, il cammino di ronda che circonda l’edificio è il punto d’osservazione perfetto per chi cerca una vista mozzafiato: nei giorni in cui l’aria è più limpida, si possono vedere persino le isole Berlengas.

Infine, non ci si può proprio esimere dal fare una visita al Parco da Pena: realizzato in stile inglese su progetto di Re Ferdinando II, si stende per circa 200 ettari ed è un brulicare di foreste, piante esotiche e sentieri labirintici, lungo i quali spiccano anche alcune opere scultoree. Immerso nel giardino, c’è anche uno chalet costruito per la Contessa Elise, la seconda moglie del Re. Purtroppo venne quasi interamente distrutto da un incendio doloso, ma qualche anno fa è stato oggetto di un importante lavoro di recupero che lo ha riportato al suo antico splendore.

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Il pittoresco villaggio in Alsazia dove il tempo si è fermato

L’Alsazia, una delle regioni più piccole della Francia, sembra uscita direttamente da un libro di favole.

Situata nel nord-est della Francia, al confine con la Germania e la Svizzera, è un crocevia di culture che testimoniano l’influenza franco-tedesca che ha plasmato il suo carattere distintivo. Esplorare l’Alsazia è un vero piacere per gli occhi e per il cuore, con i suoi paesaggi pittoreschi, i borghi medievali ben conservati e i prelibati vini locali.

Nel cuore di questo territorio si trova Turckheim, un piccolo villaggio incantevole, noto per i suoi vigneti rigogliosi che producono alcuni dei vini bianchi più rinomati al mondo. Con il suo patrimonio storico e i paesaggi pittoreschi, questo piccolo villaggio offre un’esperienza autentica e indimenticabile del fascino alsaziano.

La magia di Turckheim: un viaggio nel cuore dell’Alsazia

Turckheim, Alsazia

Fonte: iStock

Turckheim, Alsazia

Turckheim è un paese che conserva tutto il fascino dei borghi alsaziani tradizionali, ma che si distingue per alcune peculiarità uniche che ne fanno una tappa obbligatoria nel tuo itinerario.

Questa è l’unica località in cui le viti crescono in montagna, in collina e in pianura, una condizione ideale per la produzione di numerosi vini d’eccellenza.

Arrivando al borgo, sarai accolto dalla maestosità della Porte de France, un’imponente torre che faceva parte delle antiche mura medievali della città. Questa imponente struttura, con i suoi dettagli architettonici ben conservati e la pietra grigia che la caratterizza, narra in modo vivido la ricca storia di Turckheim. Una volta attraversata, ti ritroverai immerso in un’atmosfera magica e suggestiva. Percorrendo le stradine acciottolate, sarete accompagnati dalle tipiche case a graticcio, botteghe artigianali, fontane d’epoca e piazzette vivaci.

Un’attrazione imperdibile è senza dubbio la Ronda del Guardiano di Notte. Questa tradizione secolare, che si interruppe solo nel 1920 con l’introduzione della luce elettrica, è stata mantenuta per mantenere vivo un importante rituale del passato.

Nel Medioevo, infatti, era una figura essenziale per la sicurezza della città. Il suo compito era di pattugliare le strade dopo il tramonto, assicurandosi che tutto fosse tranquillo e sicuro. Questa consuetudine viene rievocata nel periodo da maggio a ottobre, ogni venerdì e sabato sera.

Vestito con un costume d’epoca, il guardiano percorre con la sua lanterna le stradine della città. Durante le ronde, annuncia l’ora in alsaziano e condivide interessanti aneddoti sulla storia del villaggio, creando un’atmosfera fiabesca e coinvolgente.

Un viaggio sensoriale alla Cave de Turckheim

Per concludere questo straordinario viaggio, una tappa obbligata è senza dubbio la Cave de Turckheim. Questa cantina di fama mondiale è un vero gioiello nel cuore dell’Alsazia, una straordinaria opportunità di immergersi nei sapori e nelle tradizioni vinicole della regione.

Qui è possibile degustare una varietà di vini pregiati, molti dei quali sono prodotti con uve coltivate localmente, tra cui il Gewurztraminer, Pinot Blanc, Pinot Gris e Moscato, noti per i loro aromi distintivi e la loro eccellente qualità. Inoltre, la cantina produce una serie di vini Grand Cru, che rappresentano il meglio della produzione enologica alsaziana.

I visitatori possono anche partecipare a tour guidati della cantina, durante i quali avranno modo di conoscere di più sul processo di vinificazione e sulla storia del vino, un’occasione unica per scoprire i segreti della produzione e per assaporare alcuni dei migliori vini locali.

Turckheim

Fonte: iStock

Tradizionali case a graticcio di Turckheim, Alsazia
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Il panorama da brivido sui fiordi norvegesi

Una vista che toglie il fiato e un luogo perfetto per scattare foto memorabili durante le vostre vacanze in Norvegia. Stegastein è uno dei punti panoramici più fotografati della contea di Sogn og Fjordane, famosa per ospitare due siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO e il fiordo più lungo e profondo del Paese, per non parlare dei ghiacciai, le cascate e i parchi nazionali che lasciano i visitatori a bocca aperta. Per ammirarne tutta la magnificenza, non c’è posto migliore di questa attrazione da brivido.

La spettacolare piattaforma panoramica di Stegastein

Non preoccupatevi, è impossibile non vedere questa meraviglia dell’ingegneria moderna, tra le più visitate della Norvegia. Lungo 30 metri e largo 4, l’incredibile belvedere di Stegastein sporge dalla montagna a 650 metri d’altezza sul fiordo di Aurland.

Può sembrare fatto di legno, in realtà è molto più robusto: è infatti realizzato in acciaio, rivestito di pino massiccio. La costruzione, progettata da Todd Saunders e Tommie Wilhelmsen, è stata inaugurata ufficialmente nel giugno 2006, e ha ottenuto molti riconoscimenti per la sua architettura geniale ispirata dalla natura circostante. Il progetto fa parte di un programma nazionale sugli itinerari turistici commissionato dal Norwegian Highway Department.

Per rendere l’esperienza ancora più emozionante, la costruzione termina con un drammatico salto coperto da una lastra di vetro quasi invisibile, che dà la sensazione di precipitare nel fiordo. Gli architetti hanno dichiarato che l’opera è stata pensata per sembrare spaventosa ed eccitante al tempo stesso, in modo che i visitatori abbiano la percezione che non ci sia nulla tra loro e gli elementi naturali. L’intento dichiarato dagli autori dell’opera era quello di non alterare il paesaggio e la vegetazione che la ospitano, bensì proteggerli in modo che ci si possa sentire pienamente parte di essi e viverli da un nuovo punto di vista.

Forte è l’interazione tra la struttura e la natura. Si può camminare “nell’aria”, attraverso le cime degli alberi, percependo in maniera amplificata questa esperienza a stretto contatto con l’ambiente sconfinato in cui la piattaforma si confonde. In apparente equilibrio precario sulla leggera struttura d’acciaio, avrete solo una balaustra di vetro a separarvi dal vuoto e a regalarvi l’elettrizzante impressione di precipitare nel blu. Perciò, se non avete paura dell’altezza, sporgetevi pure per godere di questo spettacolo unico al mondo. È davvero difficile immaginare una veduta più straordinaria di questo paesaggio già di per sé mozzafiato.

Come raggiungere una delle attrazioni più belle della Norvegia

Lo straordinario e spettacolare punto panoramico di Stegastein si può raggiungere in autobus da Flåm via Aurland, punto di partenza per le escursioni in montagna a tre ore di macchina da Bergen, la seconda città della Norvegia. Da lì potrete risalire lungo la Aurlandsfjellet, nel Sogn og Fjordane, una delle 18 strade panoramiche della Norvegia. Seguire la strada verso Lærdal (conosciuta come “la strada della neve”) fino a raggiungere la magnifica piattaforma panoramico di Stegastein.

La tranquilla città di Aurland è anche l’ultima tappa dello spettacolare trekking dell’Aurlandsdalen, oltre a essere rinomata per il fatto di trovarsi a una delle estremità del Lærdalstunnel, la galleria stradale più lunga del mondo. Sia ad Aurland che a Flåm potete inoltre trovare numerosi percorsi ciclabili che garantiscono viste panoramiche da sogno.

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Picos de Europa, un parco nazionale da fiaba

Con un nome così suggestivo, non potevamo aspettarci niente di meno: il Parco Nazionale Picos de Europa è una vera meraviglia, la tappa ideale per chi ama la natura incontaminata e vuole godersi i suoi panorami più belli. Siamo in Spagna, ben lontani dalle grandi città che hanno reso il Paese famoso in tutto il mondo – nonché una delle mete turistiche più apprezzate di sempre. Andiamo alla scoperta delle bellezze di questo parco così suggestivo.

Il Parco Nazionale dei Picos de Europa

Iniziamo da qualche dato: i Picos de Europa sono una catena montuosa che si erge nel cuore della Spagna settentrionale, tra le comunità autonome di Castiglia e Léon, Cantabria e Asturie. Il loro nome (letteralmente “picchi d’Europa) ha un fascino particolare e una storia altrettanto unica. Le navi in arrivo dall’America, infatti vedono queste cime montuose come prima cosa nel momento in cui si avvicinano al continente. Vista la natura rigogliosa e i numerosi siti storici che caratterizzano quest’area, negli anni ’90 è stato creato il Parco Nazionale dei Picos de Europa.

Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad un vero e proprio amore per le vacanze green, a contatto con la natura, e così il parco spagnolo è diventato una meta turistica molto apprezzata dai viaggiatori provenienti da ogni angolo d’Europa. Ma cosa c’è di bello da vedere in questo angolo incontaminato di Spagna? Le imponenti formazioni rocciose che si stagliano contro il cielo, lussureggianti boschi di querce e di faggi, tanti animali che vivono in piena libertà e in armonia con il paesaggio… e poi c’è molto di più. Scopriamolo insieme.

Cosa vedere: le tappe imperdibili

Una volta arrivati presso il Parco Nazionale dei Picos de Europa, inizia l’avventura: ci sono tantissimi itinerari ben segnalati, che ci conducono tra foreste e panorami meravigliosi, ma anche dei belvedere da cui si può godere di una vista mozzafiato. Il sentiero più affascinante è quello che collega i paesi di Ampurias e Finisterre, attraversando interamente il parco. Lungo oltre 62 km, è diviso in 5 tappe ed è perfettamente attrezzato con punti di ristoro e luoghi dove soggiornare, così da offrire un’esperienza unica a tutti gli amanti del trekking.

Un’alternativa suggestiva (e più comoda) è la funicolare che parte da Fuente Dé per poi salire sino al belvedere de El Cable, a oltre 1800 metri di altitudine. È il luogo ideale per ammirare il panorama dei Picos de Europa, anche per chi non apprezza particolarmente le lunghe camminate o ha difficoltà particolari. Tappa da non perdere è poi l’altopiano su cui si trovano i Laghi di Covadonga: sono due piccoli specchi d’acqua, il lago Enol e il lago Ercina, circondati da splendide montagne che si riflettono nelle loro sfumature turchesi.

Infine, non possiamo dimenticare di andare alla scoperta dei piccoli borghi che giacciono ai piedi di queste imponenti vette. Come ad esempio Cangas de Onis, con i suoi bellissimi monumenti storici: tra questi spicca il ponte romano (costruito in realtà durante il periodo medievale), divenuto uno dei simboli delle Asturie. A poca distanza si può visitare Covadonga, piccolo villaggio che fu teatro di un’epocale battaglia tra Cristiani e Mori. È per gli spagnoli un importante luogo di pellegrinaggio, dove si trova una chiesetta scavata nella roccia che, secondo la leggenda, ricorderebbe il punto in cui apparve la Madonna. Molto più moderna è invece la Basilica de Santa Maria la Real de Covadonga, un gioiello assolutamente da scoprire.

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Alla scoperta delle Isole del Canale, paradisi sorprendenti

Le Isole del Canale, conosciute anche come Isole Normanne, sono un affascinante arcipelago situato nel Canale della Manica, proprio al largo delle coste di Francia e Inghilterra.

Pur essendo prossime al Regno Unito dal punto di vista geografico, queste isole offrono un’esperienza unica, come se si varcassero le porte di un mondo completamente diverso.

La singolarità del patrimonio culturale, la bellezza mozzafiato dei paesaggi naturali e la ricchezza storica, conferiscono alle isole un fascino esclusivo, che ammalia i visitatori da secoli.

Isole del Canale, un arcipelago tutto da scoprire

Porto Saint Peter, Guernsey

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Saint Peter Port, Guernsey, Isole del Canale

Le Isole del Canale britannico compongono un incredibile arcipelago che offre una straordinaria miscela di bellezze naturali, storia e cultura. Jersey, Guernsey, Alderney, Sark e Herm sono le cinque principali gemme di questo incantevole territorio, circondate da numerosi isolotti e scogli.

Queste isole non fanno parte del Regno Unito, ma sono dipendenze della Corona britannica, il che significa che mantengono i propri sistemi di governo con le proprie leggi. Immersa nelle acque cristalline del golfo di Saint-Malo, ogni isola ha le sue peculiarità che la rendono affascinante e unica. Le due principali sono Jersey e Guernsey.

Jersey è un popolare hub per lo shopping in stile inglese. La sua capitale, St. Helier, è una vivace metropoli che vanta una straordinaria varietà di negozi di prêt-à-porter, oggetti di design, antiquariato e marchi di lusso. Non solo, è anche un’isola di impareggiabile bellezza. Con le sue spiagge sabbiose, le scogliere e i paesaggi selvaggi, offre un rifugio tranquillo lontano dal caos della città. In particolare, la baia di Saint-Ouen, con la sua esposizione alle potenti onde atlantiche, è la meta ideale per gli appassionati di surf.

A solo un’ora di traversata da Jersey, si trova l’incantevole isola di Guernsey, un gioiello verde nel Canale della Manica. Con le sue riserve naturali, i pittoreschi porti, le spiagge sabbiose e le insenature rocciose, offre oltre 160 chilometri di splendida costa da esplorare. Una destinazione che ti stupirà con i suoi meravigliosi paesaggi costieri, i siti storici come il Castello Cornet e una cultura unica che affonda le sue radici nella tradizione normanna.

Durante la maggior parte dell’anno, è avvolta dal profumo di lavanda, gigli esotici e orchidee selvatiche, contribuendo a creare un’atmosfera quasi magica. La capitale, Saint-Peter Port, è famosa per la Casa di Hauteville, l’ex residenza del celebre scrittore Victor Hugo, che vi trascorse quindici anni in esilio. Entrambe sono celebri per la loro bellezza naturale e per la perfetta fusione di influenze britanniche e francesi.

Alderney, l’isola che non ti aspetti

Quasi a metà dello Stretto della Manica, esiste un’isola nascosta che aspetta solo di essere esplorata: Alderney, un piccolo isolotto poco conosciuto, che sembra quasi troppo bello per essere vero.

Con soli 2.400 abitanti, è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, che consente ai suoi abitanti di vivere a un ritmo più lento e in sintonia con la natura circostante.

La sua bellezza selvaggia risiede nel paesaggio incontaminato: spiagge sabbiose, prati verdeggianti, sentieri costieri e una fauna ricca e variegata. Nonostante la sua vicinanza al trambusto delle città europee, Alderney ha mantenuto un’atmosfera rurale e tranquilla, dovuta in parte alla mancanza di costruzioni moderne.

Il suo cuore pulsante è il piccolo villaggio di Saint Anne, che custodisce l’unica chiesa dell’isola, dedicata proprio a Santa Anne, e una serie di piccoli negozi che rispecchiano l’autenticità di questo luogo. Le attività principali da svolgere sono passeggiate lungo le spiagge sabbiose o tra le valli rigogliose dell’isola. Potrete anche godervi emozionanti gite in bicicletta, rilassanti uscite in barca a vela o appassionanti sessioni di pesca, un passatempo amato dagli abitanti del posto.

Ad Alderney, ogni giorno è un’opportunità per staccare la spina, rilassarsi e riconnettersi profondamente con la meraviglia della natura.

Chiesa di Sant'Anna, Alderney

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Chiesa di Sant’Anna, Alderney, Isole del Canale
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Da qui si può ammirare uno dei panorami più belli del mondo

Il villaggio di Hallstatt, nell’Alta Austria, è una di quelle mete imperdibili per ogni viaggiatore. A renderlo attraente, oltre allo scenario da fiaba che gli fa da cornice, è soprattutto il vicino punto panoramico ‘5 Fingers’, che offre una delle vedute più spettacolari delle Alpi ed è, senza ombra di dubbio, uno dei luoghi più suggestivi di tutto il Paese.

Lo spettacolare panorama dalla piattaforma ‘5 Fingers’

L’incredibile punto panoramico dista meno di 20 minuti a piedi dalla stazione di Krippenstein della linea di funivia del Dachstein. Si tratta di 5 piattaforme, concepite come le cinque dita di una mano (da cui il nome, ‘5 Fingers’), ognuna con un design diverso, che permettono al visitatore di mettere alla prova la propria resistenza alle altezze vertiginose e di godere di una vista unica su Hallstatt, il lago che la rende così caratteristica e la regione interna del Salzkammergut.

Le singole dita, lunghe circa 4 metri, a un’altitudine di 2.035 metri sul livello del mare, sono costruite sopra un abisso profondo 400 metri. Ciascuna piattaforma ha caratteristiche diverse, ad esempio una è interamente in vetro, mentre un’altra permette ai visitatori di avere una visione ancora più scenografica, grazie a una grande cornice barocca.Tutte, ad ogni modo, offrono un panorama come se ne vedono pochi al mondo.

Di sera, è possibile scorgere da lontano il punto di osservazione, illuminato fino a mezzanotte, così che allo spettacolo si unisce la magia. È visibile persino dai villaggi di Hallstatt e Obertraun. Se volete sapere di più sulla zona che ospita le Five Fingers, lungo la strada che porta alle cinque dita troverete pannelli informativi che forniscono informazioni sulla fauna, la flora e la geologia del Dachstein Krippenstein.

Come raggiungere 5 Fingers da Hallstatt

Il punto panoramico 5 Fingers si trova a pochi chilometri da Hallstatt ed è facilmente raggiungibile in auto, in autobus o a piedi. Per giungere a destinazione, partendo dal villaggio, basta fare il giro del lago fino al parcheggio della Dachsteinseilbahn di Obertraun. Da lì, si può prendere la funivia in cima al monte Krippenstein. Il viaggio dura circa 15 minuti e sarete ricompensati con alcune delle più belle vedute della regione. Se, invece, preferite fare un’escursione, il percorso è piuttosto impegnativo ma possibile: circa 9-10 km, con un dislivello di 1500 metri.

Hallstatt, il paese che ha ispirato il regno di Frozen

Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997, Hallstatt è da sempre una destinazione ambita dell’Alta Austria per il suo fiabesco paesaggio e attrazioni come la più antica miniera di sale del mondo, con 7.000 anni di attività estrattiva. Di recente, la popolarità di questo idilliaco villaggio austriaco, a un’ora di macchina da Strasburgo, è aumentata in modo considerevole dopo che si è diffusa la notizia che l’architettura alpina e l’ambiente pittoresco che la circonda avrebbero ispirato il regno di Arendelle del film “Frozen” della Disney.

Flussi turistici diventati incontrollabili (oltre un milione di visitatori all’anno, per un borgo che ospita poco più di 750 residenti) si dirigono verso il belvedere che domina la cittadina, il lago e le montagne, per renderlo protagonista di foto e selfie da postare sui social. Una situazione che però sta sfuggendo di mano, generando un vero e proprio problema di overtourism, che il sindaco di Hallstatt, Alexander Scheutz, ha cercato di recente di scoraggiare installando dei  pannelli in legno sul punto panoramico preso d’assalto dai cacciatori di souvenir fotografici. Un’iniziativa particolare a cui, però, i cittadini si sono detti contrari, costringendo l’Amministrazione a rimuoverla. La località ha anche  fissato dei limiti per le auto e gli autobus in ingresso.