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Terme in Piemonte, benessere tutto al naturale

L’Italia è terra di  terme e il Piemonte vanta alcune importanti località termali, che combinano benessere e relax, servizi efficienti e un tocco di romanticismo. Quasi sempre incorniciate dalle montagne e da panorami spettacolari, le terme in Piemonte soddisfano tutti i gusti, per chi cerca un momento di svago formato famiglia, per chi vuole vivere la montagna al caldo o per chi cerca una pausa in piena città. Ecco gli stabilimenti termali della regione, da provare uno a uno sia in inverno che in estate.

Terme di Valdieri, nel Cuneese

Le Terme di Valdieri, situate nel Parco delle Alpi Marittime in provincia di Cuneo, sono un’opzione perfetta per chi desidera un’esperienza termale a stretto contatto con la natura, anche in famiglia. Il parco termale, circondato da un solarium naturale tra boschi alpini e montagne, permette di rilassarsi e respirare aria pura, rigenerandosi al suono delle acque torrentizie. Le sorgenti delle terme, con acque ipertermali solfuree (tra i 50 e i 75 °C) e un pH alcalino, sono conosciute per le loro proprietà terapeutiche su apparato locomotore, respiratorio, dermatologico e ginecologico.

Il parco termale, seppure senza troppi sfarzi, offre tutto quello di cui c’è bisogno per stare bene. L’ampia piscina all’aperto è mantenuta a una temperatura di 34 °C, per un bagno panoramico e immergersi circondati dal paesaggio alpino. Getti d’acqua e cascate naturali amplificano l’effetto rilassante e terapeutico. La terrazza solarium è perfetta per assorbire il calore del sole tra una sessione e l’altra nella piscina; mentre il Calidarium, il bagno di vapore naturale, decongestiona e allevia stress e tensioni fisiche ed emotive, per un benessere equilibrato. L’area SPA offre un listino completo per trattamenti e massaggi per la bellezza e cura del corpo.

Il parco è aperto solo durante la stagione estiva, da giugno a settembre, tutti i giorni dalle 9 alle 18. Ci sono diverse opzioni per l’ingresso, che può essere giornaliero (35 euro feriale 39 euro festivo), o di mezza giornata, dalle 9 alle 13 o dalle 14 alle 18 (20 euro feriali, 22 euro festivi), a cui eventualmente aggiungere i trattamenti. A Valdieri i bambini sono ben accolti, con ingresso gratuito fino ai 3 anni e riduzione del 50% fino agli 11 anni.

Alle Terme di Valdieri ci si arriva in auto, da Borgo San Dalmazzo, non troppo distante dal confine francese. Per pernottare vicino allo stabilimento c’è l’Hotel Royal, in un edificio tardo ottocentesco un tempo residenza della corte sabauda, proprio al lato dello stabilimento e con piscina termale privata; o chalet tradizionali immersi nella natura del Parco Naturale Alpi Marittime.

terme in Piemonte

Fonte: Terme di Valdieri

Le Terme di Valdieri, situate nel Parco delle Alpi Marittime

L’acqua di Lurisia, anche da bere

Sempre in provincia di Cuneo, a Lurisia c’è un’acqua termale straordinaria, e uno staff di medici e operatori capace di sfruttarne al meglio le qualità. Già perché le Terme di Lurisia sono accreditate presso il Ministero della Salute ed il Servizio Sanitario Nazionale come Istituto Termale di Prima Categoria Super e propongono diversi trattamenti per la salute. L’acqua delle terme di Lurisia arrivano da due diverse fonti: Garbarino e Santa Barbara e sono acque oligominerali, utilizzate a scopi curativi. In che modo? Bevendo, perché per iniziare a prendersi cura di sé basta un bicchiere della Fonte Termale Santa Barbara, per un’azione diuretica e depurativa; respirando attraverso inalazioni e aerosol per godere delle proprietà antinfiammatorie dell’acqua Termale Lurisia che curano e prevengono le malattie delle vie respiratorie, del naso, della gola e dell’orecchio. E immergendosi: l’acqua termale Lurisia con le sue proprietà curative è l’ingrediente che trasforma fanghi, bagni e irrigazioni in trattamenti davvero salutari.

Oltre alla struttura medica convenzionata, alle Terme di Lurisia c’è uno spazio dedicato al benessere e al piacere, dove scegliere percorsi, trattamenti, massaggi che sfruttano le proprietà ipotermali delle acque delle Fonti Lurisia, conosciute dal 1900. La vasca idromassaggio termale con potenti getti d’acqua in immersione che agiscono sui punti chiave della muscolatura e seguono la direzione del flusso sanguineo è tappa di un percorso dai mille benefici: decontratturante muscolare, azione analgesica e riattivazione circolatoria. Nell’area benessere c’è anche il bagno turco in una grotta scavata agli inizi degli anni ’20 nella montagna alle spalle dello stabilimento termale; la sauna finlandese e le saune ad infrarossi, per cui l’energia termica scalda direttamente il corpo in maniera costante ed uniforme ottenendo un’efficacia maggiore rispetto alle saune tradizionali. Il percorso principale è definito Antro delle Acque e comprende Grotta ai vapori termali, Sauna finlandese, Sauna infrarossi, Vasca idromassaggio, percorso kneipp e sala relax (costa 40 euro a persona e dura circa 2 ore e 30 minuti/3 ore). Oltre al percorso, le Terme di Lurisia propongono trattamenti estetici, massaggi e di massofisioterapia.

Lo stabilimento si raggiunge in 20 minuti di automobile da Mondovì ed è aperto stagionalmente in estate, da maggio a novembre.

terme Piemonte

Fonte: Terme di Lurisia

Alle Terme di Lurisia c’è uno spazio dedicato al benessere e al relax

Terme di Premia, Verbano-Cusio-Ossola

Le Terme di Premia, immerse nel cuore delle Alpi in Val Formazza e non troppo distanti da Domodossola, sono un moderno centro benessere inaugurato nel 2008. Con un’area di oltre 5.000 mq su un terreno di 26.000 mq, questo complesso termale è il luogo ideale per chi cerca benessere e relax, immersi nella natura montana. Le sue acque sulfato-calciche, naturalmente calde a 42°C, si distinguono per le proprietà rigeneranti e benefiche per il corpo e la mente. Le piscine termali, con temperature tra i 32° e i 36°C, sono una coccola per tutta la famiglia: sia all’interno che all’esterno non si fa fatica a lasciarsi trasportare dal calore e dal movimento dell’acqua, con idromassaggi, getti cervicali e plantari. Il massaggio dell’acqua aiuta a distendere i muscoli, allevia i dolori articolari e migliora la circolazione, generando un rilassamento profondo che combatte anche gli inestetismi della cellulite e riduce lo stress.

Oltre alle piscine termali, il centro benessere ospita saune e bagni turchi, tra cui la sauna finlandese a 90°C, la sauna al fieno a 80°C e la biosauna a 70°C, per un calore intenso che purifica e tonifica. Nell’area umida, i bagni di vapore completano l’esperienza, con vapore aromatico e salino, per una purificazione profonda e rigenerante. A disposizione dei visitatori vi è anche una sala relax con parete di sale, ideale per rigenerarsi tra una sauna e un bagno turco, gustando una tisana calda. Le Terme di Premia offrono ancora una gamma di massaggi che aiutano a riequilibrare corpo e mente, tra trattamenti dedicati al rilassamento e percorsi energetici per la sfera fisica ed emozionale.

Lo stabilimento è aperto tutto l’anno (il martedì è il giorno di chiusura settimanale) ad esclusione del mese di maggio e propone diverse formule di accesso con ingressi di un’ora, tre ore o giornalieri, esclusivi per le piscine o con la possibilità di spaziare liberamente tra piscine termali e centro benessere. Un’ora nelle piscine termali ha un costo di 12 euro per gli adulti (ridotto a 8 euro per i bambini), mentre l’ingresso di tre ore è di 23 euro, con ridotto a 16 euro. L’opzione giornaliera per piscine e centro benessere è disponibile a partire da 37 euro per tre ore fino a 55 euro per l’intera giornata. Le Terme di Premia sono assolutamente baby e family friendly (mentre nel centro benessere si può accedere dai 14anni), diverse vasche sono attrezzate con i giochi per i bambini già di pochi mesi di vita e sono previsti pacchetti d’ingresso per famiglie con uno o due bambini.

terme Piemonte

Fonte: Terme di Premia

Piscine termali interne ed esterne per il benessere a Premia

Le Terme di Bognanco, Verbano-Cusio-Ossola

Le Terme di Bognanco, non troppo lontano da Domodossola e Premia, sono un centro termale immerso nel verde, a 700 metri di quota, circondato da un paesaggio montano incontaminato, tra le valli del Piemonte. Le acque termali di Bognanco si distinguono per le loro proprietà chimiche, chimico-fisiche e farmacologiche e sono di tre tipi: l’acqua Ausonia, consigliata a tavola, che sgorga a 700 metri ed è definita bicarbonato-alcalino-terrosa, per cui favorisce la digestione e previene bruciori di stomaco. L’acqua Gaudenziana nasce a 1200 metri ed è di scoperta più di recente, leggerissima e povera di sodio, consigliata nella cura di problemi ai reni e delle vie urinarie. Poi c’è l’acqua San Lorenzo è di tipo bicarbonato-alcalino-terrosa carbonica e ferruginosa, dal buon sapore, fresca e frizzante, indicata per la digestione, le malattie dello stomaco, del duodeno, del fegato e delle vie biliari, dell’intestino tenue e crasso.

Per approfittare di queste acque agli inizi del ‘900, è stato costruito un importante complesso termale, cresciuto fino ad oggi tanto da diventare una nota meta di villeggiatura e relax. All’interno dell’attuale parco termale si trova un’ area piscine con vasca da 25 metri riempita con acqua della sorgente Gaudenziana alla temperatura a 32 °C, con getti d’acqua, soffioni e postazioni idromassaggio, sia in vasca sia su isola separata. Ai bambini è dedicata una piscina più piccola di una profondità di 60cm.

Nella Spa si trova una vasca Jacuzzi, una sauna finlandese, il bagno turco e le docce emozionali a tre getti: la pioggia tropicale che riproduce l’effetto di pioggia a grosse gocce, la doccia micronizzata che riproduce l’effetto della pioggia fine e la cascata cervicale che massaggia tramite una caduta dell’acqua a cascata. La vasca di reazione, interamente in granito, è profonda 50 cm e contiene acqua della fonte Gaudenziana ad una temperatura di 8 °C – 10 °C: qui ci si immerge per raffreddare il corpo dopo i trattamenti caldi. Per concludere l’esperienza, la Spastream è la doccia orizzontale che con i suoi 1200 getti d’acqua replica l’effetto e i benefici delle mani di un massaggiatore esperto.

Bognanco si trova a 7 Km da Domodossola, nel mezzo delle Alpi piemontesi al confine con la Svizzera. L’accesso all’area Spa è riservato ai maggiori di 14 anni, mentre la piscina è aperta anche ai bambini. I prezzi: l’ingresso giornaliero alle piscine costa 20 euro per gli adulti e 10 per i bambini (con la possibilità anche di entrare 2-4 ore a tariffa ridotta); il pacchetto benessere comprende 2 ore in Spa e 2 ore in piscina e costa 30 euro individuale e 50 euro in coppia, a cui aggiungere i trattamenti.

Qc Terme Torino, relax in pieno centro città

In pieno centro, davvero per chi desidera strappare qualche ora di relax e staccare corpo e mente dal quotidiano, ci sono le QC Terme Torino, ospitate nell’elegante Palazzo Abegg, storica dimora di fine Ottocento, e nel suo suggestivo parco rinascimentale ricco di roseti e alberi secolari.

Nonostante la posizione centrale i numeri del benessere sono importanti: 3.277 Mq interni, 1.400 Mq esterni per 32 pratiche e postazioni, tra saune profumate, cascate rigeneranti, bagni a vapore e vasche di acqua calda con idromassaggio, interne ed esterne nel giardino, particolarmente suggestive soprattutto in inverno.

Tra le novità, la Stanza del sale, che accoglie il fotobioreattore Struna, Struttura-Natura, una tecnologia brevettata dal Politecnico di Milano che permette la coltivazione delle microalghe, organismi in grado di catturare l’anidride carbonica, emettere ossigeno e produrre preziosa biomassa vegetale, tonificando e rivitalizzando la pelle. Nuovissima anche La giostra delle favole, nel cuore del giardino del Palazzo, una sauna rotante, la cui calda nuvola avvolge i sensi. E per una scena davvero da film? Il Wellness Lunch con le sue golose e sane tentazioni o l’immancabile aperitivo serale.. rigorosamente in accappatoio!

Qc Terme Torino è facilmente raggiungibile dal centro di Torino e si trova poco lontano dalla stazione Porta Nuova, accessibile anche con mezzi pubblici quindi. Lo stabilimento è aperto tutto l’anno e tutti i giorni con orario continuato dalle 9 alle 23; venerdì e sabato fino alle 24. Sono previsti diversi pacchetti, anche da regalare: l’ingresso giornaliero parte da 40 euro, con proposte specifiche per coppie, pacchetti che includono anche l’accesso serale e la possibilità di abbinare trattamenti e massaggi. L’ingresso giornaliero senza limiti ha un costo di 60 euro; il percorso dalle 12.30 alle 15 costa 42 euro; 48 euro dalle 17; mentre la sera il relax sotto le stelle dalle 19.30 costa 42 euro.

terme a Torino

Fonte: QC Terme Torino

QC Terme Torino per una pausa di benessere in centro città
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Nel 2025 puoi viaggiare intorno al mondo a bordo di treni di lusso

L’itinerario ferroviario del 2025 organizzato da Railbookers è una delle proposte di viaggio più ambiziose mai realizzate su rotaie, un’esperienza esclusiva che permette di esplorare il mondo all’insegna del massimo comfort.

In ben 59 giorni, il percorso si snoda attraverso 12 Paesi e oltre 20 città, così che i viaggiatori possano immergersi nelle culture e nei panorami più incantevoli del pianeta. Con partenza da Vancouver, prosegue alla volta dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa, dai fiordi canadesi alle Alpi, passando per le antiche città europee e le distese africane, e ogni fermata aggiunge una nuova tessera a un mosaico davvero straordinario.

Le città di sosta sono state selezionate sia per la loro unicità che per l’atmosfera autentica che possono offrire al turista, consentendogli di conoscere da vicino le tradizioni locali e le meraviglie del paesaggio, con visite guidate ed escursioni ad hoc che regalano ricordi indelebili.

Sette treni di lusso tra i più iconici al mondo

Tutte le tappe del viaggio sono rese speciali dalla permanenza a bordo di alcuni fra i treni di lusso più iconici e celebri del mondo, dalla storia e dallo stile unico e inconfondibile.

Eccoli:

  • Rocky Mountaineer da Vancouver a Jasper con servizio GoldLeaf
  • Belmond Royal Scotsman nelle Highlands scozzesi in cabina doppia
  • La Dolce Vita Orient Express da Venezia a Portofino in sistemazioni deluxe
  • Venice Simplon-Orient-Express da Parigi a Istanbul in cabina storica
  • Rovos Rail da Pretoria a Victoria Falls in cabina deluxe
  • Maharajas’ Express Indian Panorama, inclusi il Taj Mahal e Varanasi
  • Eastern & Oriental Express – Wild Malaysia in cabina Pullman

Ogni treno è un vero gioiello di design, progettato per garantire una perfetta armonia tra lusso e autenticità. I passeggeri possono scegliere di soggiornare in eleganti carrozze-suite o in comodi scompartimenti.

Il comfort è assoluto protagonista del viaggio, con un’attenzione particolare alla gastronomia e al relax. Non mancano, infatti, ristoranti di alto livello, dove chef esperti preparano piatti sofisticati con ingredienti freschi e sapori che richiamano le tradizioni del luogo.
Dai classici della cucina europea alle specialità esotiche asiatiche, l’offerta culinaria è pensata per soddisfare i palati più esigenti.

Le carrozze bar, arredate con gusto e stile, sono l’ideale per godersi cocktail raffinati o un bicchiere di vino mentre dal finestrino scorrono paesaggi mozzafiato. La disposizione delle carrozze lounge, con grandi finestre panoramiche, è progettata per offrire momenti di puro piacere, mentre gli interni eleganti e intimi delle cabine garantiscono privacy e tranquillità anche durante le tratte più lunghe.

Escursioni e soste per un’esperienza completa

Le escursioni e le soste nelle diverse città sono pianificate nel dettaglio per valorizzare al meglio ogni destinazione.

A Edimburgo, ad esempio, i viaggiatori possono immergersi nella storia e nell’architettura medievale della città, andando alla scoperta dei pittoreschi vicoli e dei castelli. A Vienna, l’arte e la musica sono protagoniste, con visite a teatri e palazzi imperiali. Bangkok offre un assaggio dell’Asia vibrante e moderna, con mercati, templi dorati e una cultura affascinante.

Cape Town rappresenta la tappa finale, una città che racchiude paesaggi mozzafiato e una biodiversità unica. Ogni fermata prevede tour privati ed esperienze local, curate per creare un legame autentico con il luogo e i suoi abitanti, oltre a momenti di tempo libero per godersi la vacanza in autonomia.

Costi e dettagli di prenotazione

Partecipare a un viaggio così straordinario richiede un investimento significativo, con un costo di partenza di circa 116.455 euro, che copre tutti i servizi a bordo e le escursioni, ma non include i voli internazionali, che sono a carico del viaggiatore.

Chi desiderasse partecipare a questa avventura, può ottenere maggiori informazioni ed effettuare la prenotazione direttamente sul sito di Railbookers, dove sono evidenziati maggiori dettagli su ogni tappa e sui servizi previsti.

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Dove andare a novembre al caldo, le migliori destinazioni

Di solito, il mese di novembre porta con sé le prime giornate grigie, quel momento dell’anno in cui le ore di luce si accorciano e il freddo inizia a farsi sentire: e allora, cosa c’è di meglio che partire verso mete calde per assaporare ancora un po’ d’estate, scoprire posti nuovi e immergersi in un clima mite, tra spiagge e panorami incantevoli?

Che siate alla ricerca di un viaggio low-cost, di destinazioni soleggiate in Europa o di mete lontane, vi mostreremo le migliori destinazioni per trascorrere il novembre al caldo.

Mete economiche dove andare a novembre al caldo

Se il vostro desiderio è una vacanza al sole senza svuotare il portafoglio, queste mete economiche offrono temperature ideali, paesaggi mozzafiato e una vasta gamma di attività senza costi eccessivi. Ecco dove trovare sole, relax e avventura a prezzi contenuti.

Tunisia

Con temperature piacevoli comprese tra i 20 e i 25°C, la Tunisia è perfetta per chi vuole scoprire atmosfere esotiche senza spendere troppo.

A Tunisi, capitale vivace e colorata, potete passeggiare tra i souk, i mercati tradizionali ricchi di spezie, artigianato e tessuti colorati, lasciandovi avvolgere dai profumi e dai suoni di una cultura affascinante.

Una visita alle rovine di Cartagine, uno dei più importanti siti archeologici della zona, vi farà sentire parte della storia e percepire l’importanza di una civiltà millenaria.

Per una pausa rilassante, le spiagge di Hammamet vi aspettano con sabbia dorata e un mare limpido, dove potrete rilassarvi al sole e concedervi un po’ di meritato relax in un contesto davvero autentico e suggestivo.

Canarie

Con un clima mite che raggiunge i 24°C a novembre, le Canarie sono la scelta ideale per chi cerca una destinazione europea ma con l’atmosfera tipicamente estiva.

Tenerife, l’isola più grande, offre un’esperienza straordinaria grazie al Teide, il vulcano più alto della Spagna: qui, i paesaggi lunari e i panorami sconfinati vi faranno credere di ritrovarvi in un’altra dimensione. Scoprire i mercati tradizionali, come quello di Nuestra Señora de África, sarà l’occasione per conoscere da vicino la cultura locale ed esplorare quei sapori e quelle tradizioni che rendono le Canarie una meta ricca di sorprese.

L’isola di Fuerteventura, invece, incanta con oltre 150 chilometri di candide spiagge e acque turchesi, perfette per rilassarsi o praticare sport acquatici come il kitesurf, il windsurf, lo snorkeling e il diving, mentre Lanzarote vanta un paesaggio vulcanico unico, nominato Riserva della Biosfera dell’UNESCO.

Marocco

Il Marocco, con temperature che variano tra i 22 e i 28°C, è una destinazione ottimale per vivere avventure a novembre senza soffrire il caldo eccessivo.

A Marrakech, perdersi nei labirinti dei souk è un’esperienza che risveglia i sensi: i profumi di spezie, i colori sgargianti delle stoffe e il fascino dei mercati vi faranno assaporare appieno l’atmosfera autentica della vibrante città, mentre per finire la giornata in bellezza è quasi d’obbligo raggiungere le dune di Merzouga nel Sahara, dove ammirare il tramonto è qualcosa di non semplice da descrivere a parole.

Essaouira, invece, è una tranquilla città costiera dove godere della pace del mare e delle tradizioni locali: una tappa che farà la gioia di chi cerca un ritmo di vita lento e tranquillo, immerso in una cultura accogliente e a dir poco affascinante.

Mete calde a novembre in Europa

Anche in Europa è possibile trovare destinazioni calde e piacevoli durante il mese di novembre, dove il clima mite consente di trascorrere ancora giornate all’aria aperta tra spiagge e cultura. Ecco le migliori mete europee per vivere un novembre indimenticabile.

Madeira

Madeira Funchal

Fonte: iStock

La splendida isola portoghese di Madeira

L’isola portoghese di Madeira è il top per chi cerca un clima mite anche a novembre, con temperature che oscillano tra i 20 e i 24°C. Conosciuta come l’“Isola dell’eterna primavera”, dona un mix di natura incontaminata e tradizioni che si fondono in armonia.

La capitale, Funchal, è ricca di giardini rigogliosi e mercati locali dove potrete gustare i tipici frutti tropicali e ammirare gli azulejos, le splendide ceramiche portoghesi decorate. Da segnare in lista anche un’escursione al Jardim Botânico, ricco di piante esotiche e viste spettacolari sull’Oceano Atlantico.

Se amate l’avventura, le levadas (antichi canali di irrigazione trasformati in sentieri) propongono percorsi panoramici al cospetto di foreste e paesaggi montani, ideali per trekking immersivi. In più, Madeira vanta anche coste spettacolari come Cabo Girão, una delle scogliere più alte d’Europa, con una passerella panoramica in vetro che regala un brivido incredibile.

Malta

A Malta, le temperature miti tra i 20 e i 23°C disegnano il contesto ottimale per esplorare cotanta perla del Mediterraneo.

La capitale Valletta è un vero e proprio capolavoro barocco, con i palazzi storici e le strade pittoresche che raccontano storie di cavalieri e antiche battaglie. Raggiungendo Comino, invece, potrete fare snorkeling nel Blue Lagoon, dove l’acqua trasparente crea giochi di luce spettacolari così da godere di un paesaggio senza eguali.

Ancora, i templi megalitici di Malta, tra i più antichi al mondo, sono una tappa eccezionale per chi vuole approfittarne per vedere con i propri occhi le radici storiche e spirituali di questa idilliaca terra.

Grecia (Creta)

Con temperature che si aggirano intorno ai 21°C, Creta è irrinunciabile se optate per una vacanza contraddistinta da un clima mite e scenari suggestivi.

Le spiagge di Elafonissi, dalla sabbia rosa accarezzata dal mare turchese, vi faranno vivere un’esperienza quasi surreale, mentre i siti archeologici di Knosso raccontano i miti della civiltà minoica e le sue antiche leggende.

Passeggiando tra i villaggi tradizionali, assaporerete la tranquillità della vita isolana e scoprirete l’ospitalità della cultura cretese, un’isola che racchiude mare, cultura e assoluto fascino, un mix perfetto per un’esperienza completa e indimenticabile.

Paesi caldi dove andare a novembre nel resto del mondo

Se volete spingervi ancora più lontano e vivere l’estate in pieno novembre, non mancano ovviamente destinazioni esotiche caratterizzate da spiagge paradisiache, natura selvaggia e una cultura che vi sorprenderà. Ecco, allora, alcune mete calde fuori dall’Europa dove trovare “l’estate a tutti gli effetti“.

Thailandia

Phuket, Thailandia

Fonte: iStock

Bellissima spiaggia nella provincia di Phuket, Thailandia

Novembre segna l’inizio della stagione secca in Thailandia, con temperature tra i 28 e i 32°C che invitano a esplorare ogni angolo di questo Paese incantevole.

Bangkok è una città che non dorme mai, avvolta nei templi dorati e nei mercati galleggianti che raccontano storie di tradizione e spiritualità. Le spiagge di Phuket e Krabi sono a loro volta un vero paradiso, dove il mare limpido e le palme rigogliose creano un ambiente da sogno, ideale per lasciare andare ogni pensiero e dimenticare il freddo europeo.

Non dimentichiamo, poi, che ogni pasto in Thailandia è una sinfonia di sapori autentici, e assaporare la cucina locale tra le bancarelle di street food e i ristoranti tipici è un viaggio nel viaggio.

Dubai (Emirati Arabi)

Come non citare Dubai, la scelta di chi immagina una vacanza di lusso e sole, con temperature che raggiungono i 30°C e un clima perfetto per godersi il mare e le attrazioni futuristiche della metropoli.

Fare un safari nel deserto è qualcosa che non si dimentica: il silenzio e i caldi colori del deserto dipingono un’atmosfera magica, che regala un senso di pace assoluto.

Dubai offre anche shopping nei souk tradizionali e nei centri commerciali moderni, dove troverete ogni tipo di prodotto, dai profumi esotici agli oggetti di pregio. Salire sul Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo, vi permetterà di godere di una vista spettacolare sullo skyline, che vi resterà impresso per sempre.

Messico (Riviera Maya)

Con temperature tra i 27 e i 30°C, la Riviera Maya è quel luogo da sogno che sa unire vacanze al caldo con un tuffo nella storia antica.

Tulum, con le rovine Maya affacciate sul mare, vi trasporterà laddove cultura e natura si incontrano in un panorama mozzafiato. Playa del Carmen, invece, è una delle spiagge più belle del Messico, un must per godersi il relax sulla sabbia bianca e un mare limpidissimo.

La barriera corallina della Riviera Maya, la seconda più grande al mondo, è un paradiso per gli amanti dello snorkeling, dove ammirare un mondo sommerso plasmato da colori e vita marina, momenti che renderanno la vostra vacanza davvero indimenticabile.

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Questa valle incantata a due passi da Roma è tutta da scoprire

La Valle del Turano in autunno è un luogo che diventa particolarmente affascinante per diversi motivi, soprattutto legati alla varietà del paesaggio, alla presenza di una ricca vegetazione e alla collocazione geografica dei borghi.

I boschi che abbracciano la valle sono plasmati da una grande varietà di alberi decidui, quali faggi, querce, castagni e aceri, che in autunno si tingono di emozionanti colori che spaziano dal giallo brillante al rosso intenso, creando un vero spettacolo cromatico.

Inoltre, lo specchio d’acqua del Lago del Turano crea una dimensione ancora più suggestiva, con il riflesso degli alberi sull’acqua turchese e le calde sfumature delle foglie autunnali, un effetto visivo spettacolare.

A loro volta, i borghi della Valle – Paganico Sabino, Castel di Tora e Collalto Sabino – si stagliano in uno scenario straordinario dal punto di vista non solo paesaggistico, ma anche storico e culturale, dove vivere un’esperienza sul territorio veramente unica. Conosciamoli meglio.

Paganico Sabino, le Gole dell’Obito e la Sagra della Castagna

Paganico Sabino, Valle del Turano

Fonte: Ph Fernando Bernardi – Ufficio Stampa I Borghi più belli d’Italia

Paganico Sabino, Valle del Turano

Paganico Sabino sorge nel cuore della Riserva Naturale del Monte Navegna e del Monte Cervia: il territorio comunale è compreso tra i 530 metri di altitudine del Lago del Turano ed i 1438 del Monte Cervia. Vanta un centro storico ben conservato, con le stradine strette e tortuose, le case in pietra, le piazzette nascoste e, nel punto più alto, la Chiesa dell’Annunziata che custodisce affreschi del XIV secolo.

Il borgo si affaccia con aspre pendenze a strapiombo sul Lago del Turano e il paesaggio tutt’intorno è formato da fitti boschi di faggi, querce e castagni. Sul versante sud-ovest a circa 750 metri, su un’aspra parete rocciosa, incanta la presenza di numerose grotte e sporgenze rocciose ricoperte alla sommità dal caratteristico ornamento del leccio. Il versante Nord scende bruscamente nell’orrido della Gola dell’Obito, scavata dalle acque impetuose del torrente omonimo.

Qui, il foliage è un’esperienza particolarmente affascinante per la sua combinazione unica di paesaggio selvaggio, storia e natura incontaminata. Le Gole dell’Obito sono formate dal torrente che scorre attraverso una stretta valle rocciosa tra i Monti Cervia e Navegna, formando un ambiente spettacolare in ogni stagione.
In autunno, il contrasto tra i colori delle foglie e le pareti rocciose delle gole trasforma il paesaggio in un vero e proprio quadro naturale. Il torrente che scorre lungo il fondo delle gole, proprio in questa stagione quando le piogge sono più frequenti, crea delle piccole cascate e giochi d’acqua e rende l’esperienza ancora più immersiva.

Le Gole dell’Obito sono un luogo tutto da scoprire e donano un’esperienza più intima rispetto ad altre destinazioni più turistiche: si può camminare immersi nella natura, ascoltando solo il rumore delle foglie che cadono e il mormorio del torrente, entrando in connessione profonda con l’ambiente naturale.
Inoltre, da qualche anno, è tornata a nidificare l’aquila e non è raro vederla volteggiare sull’obito in cerca di cibo per i piccoli. In fondo alla gola si trova altresì un ponte romanico, recentemente restaurato, che attraversa il torrente.

Castel di Tora: un borgo da fiaba e un tesoro nascosto

Castel di Tora, Valle del Turano

Fonte: Ph Fernando Bernardi – Ufficio Stampa I Borghi più belli d’Italia

Castel di Tora, Valle del Turano

Castel di Tora, incantevole borgo affacciato sul Lago del Turano, si veste dei colori caldi dell’autunno, offrendo ai visitatori un’emozione indimenticabile e un paesaggio da Favola.

Immaginate di passeggiare lungo le stradine, circondati da case in pietra e deliziosi vicoli da cui si aprono suggestivi scorci del lago, su cui Castel di Tora orgogliosamente si affaccia. In cima, svetta la torre esagonale affiancata al possente palazzo baronale. Il borgo è parte del territorio della Riserva Naturale del Monte Navegna e del Monte Cervia e, alzando lo sguardo, vi troverete a cospetto di un tripudio di colori: dal giallo intenso degli aceri al rosso fuoco dei faggi, passando per le tonalità calde dell’arancio e del marrone, colori che si rispecchiano nel turchese delle acque del lago. Ogni angolo di Castel di Tora diventa un’opera d’arte naturale, perfetta per essere ammirata e fotografata.

L’autunno a Castel di Tora offre numerose opportunità per vivere esperienze uniche. Ecco alcune idee:

  • Escursioni nei boschi: percorrendo i sentieri che partono dal borgo, potrete immergervi completamente nella natura e ammirare da vicino il foliage;
  • Gite in barca o in canoa sul lago: vi permetteranno di godere di una vista panoramica sul borgo e sui boschi, ammirando i colori dell’autunno da una prospettiva diversa;
  • Degustazioni di prodotti locali: assaporate i sapori autunnali, come le castagne, i funghi e i vini locali, in una delle tante trattorie;
  • Eventi e manifestazioni: durante l’autunno, Castel di Tora ospita numerosi eventi e manifestazioni, tra cui sagre, mercatini e feste tradizionali.

E poi, anche un tesoro nascosto: a pochi chilometri dal centro storico, infatti, spicca Monte Antuni, un borgo fantasma che conserva intatto il fascino di un tempo e che veglia sul lago come una sentinella amorevole. Abbandonato dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è stato lentamente riconquistato dalla natura per poi divenire oggetto di vari interventi di recupero, per farlo ritornare all’antico splendore.
È il luogo perfetto per gli amanti delle atmosfere misteriose, che qui possono esplorare le case, la piazza e il Palazzo del Drago, per un vero e proprio viaggio nel passato.  Dalla sommità del colle si gode di una vista spettacolare sul Lago del Turano e sui monti. Infine il labirinto, realizzato all’interno del borgo, è un’esperienza unica per grandi e piccini.

Castel di Tora e Monte Antuni sono un binomio perfetto per gli amanti della storia e della natura. Visitarli significa immergersi in un’atmosfera senza pari, fatta di storia, leggende e paesaggi mozzafiato.

Collalto Sabino: un castello di montagna e un suggestivo canyon

Infine, Collalto Sabino, uno dei Borghi più Belli d’Italia, dona uno spettacolo unico durante la stagione autunnale. Situato a quasi mille metri di altitudine, il borgo medievale è anch’esso parte del territorio della Riserva Naturale  del Monte Navegna e del Monte Cervia e domina il paesaggio con il suo castello, le antiche case in pietra, i vicoli immersi in un silenzio irreale: il visitatore avverte forte il senso della storia e il mistero del tempo che si è fermato.

Nell’abbraccio di boschi e castagneti, in una sorta di sinfonia pastorale dove storia e natura propongono tuttora sprazzi di vita autentica, Collalto ha, come tutti i paesi di montagna (quella “vera”, a tinte forti, selvaggia e incontaminata), un quid difficilmente definibile che ne costituisce il fascino.

L’autunno, con i colori e i profumi intensi dei boschi, è il tempo perfetto per una visita, con il paesaggio dei monti sullo sfondo che si tinge di sfumature calde e avvolgenti, per un’atmosfera magica e romantica. Tutt’intorno, una serie di sentieri permette di passeggiare fra castagneti secolari che in questo periodo assumono colorazioni davvero suggestive.

Inoltre, nelle vicinanze, ecco un altro luogo fantastico: la Forra di Riancoli, un’esperienza indimenticabile e una delle mete più amate dagli appassionati di canyoning in Italia. La profonda gola scavata dal torrente regala un percorso avventuroso, caratterizzato da:

  • numerose cascate, alcune delle quali raggiungono i 12 metri di altezza, che si possono discendere con l’ausilio di corde, per pure emozioni;
  • pozze cristalline: lungo il percorso si incontrano molte pozze d’acqua cristallina, perfette per rinfrescarsi e tuffarsi;
  • paesaggi mozzafiato: le pareti rocciose verticali e la vegetazione rigogliosa creano un paesaggio selvaggio e affascinante.

La forra è relativamente facile da raggiungere e l’avvicinamento è breve. L’itinerario è adatto sia ai principianti che agli esperti e il periodo ideale per visitarla va dalla primavera all’autunno, quando le temperature sono miti e il flusso dell’acqua è regolare.

Per cimentarsi in un’esperienza di canyoning o in altre attività da fare sul territorio, è d’obbligo contattare l’associazione preposta, Hydrovert&Trek.

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I 5 migliori rooftop di Parigi

Parigi, la città dell’amore e delle luci. Un luogo incantevole, che riesce ad offrire panorami unici ed indimenticabili per gli occhi di viaggiatori ed innamorati che decidono di scoprire tutta la bellezza della capitale francese. Ci sono diversi modi per scoprire Parigi: camminare fra le sue vie, ammirando gli affascinanti palazzi dal basso e perdendosi fra le sue vetrine, oppure vedere la città dall’alto, grazie alla presenza di numerosi rooftop dai quali godere di viste impareggiabili. Si tratta spesso, anche, di location eleganti, dove rilassarsi con un buon drink, un bicchiere di vino francese o cenare sotto le stelle.

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Quali sono i migliori rooftop di Parigi?

Le Perchoir Marais: eleganza e stile nel cuore della città

Per chi è alla ricerca di un rooftop dall’atmosfera chic ed elegante, allora Le Perchoir Marais è la scelta giusta. Si trova sul tetto del grande magazzino BHV, nel cuore del quartiere Marais, ed è una delle destinazioni più alla moda della capitale. Affacciandosi da questo locale è possibile godere di una vista che si può definire quasi privilegiata sui monumenti simbolo di Parigi, come la Torre Eiffel o il fiume Senna, respirando un’aria vivace e cosmopolita.

L’arredamento di questo rooftop è un mix perfetto tra uno stile industriale e minimalista, con divani comodi e spazi verdi, che insieme creano un ambiente rilassato e, allo stesso tempo, sofisticato. Le Perchoir Marais è particolarmente apprezzato anche per la sua posizione centrale. Il locale, infatti, è facilmente raggiungibile dopo una giornata di shopping o una passeggiata tra le vie storiche del quartiere Marais. È consigliabile prenotare un tavolo oppure arrivare presto, soprattutto durante il weekend, grazie alla particolare popolarità di questo rooftop.

Terrass’ Hotel: un angolo di paradiso a Montmartre

La terrazza del Terrass’ Hotel, invece, permette di vivere un’esperienza più intima e rilassata. Questo rooftop si trova a Montmartre, uno dei quartieri più pittoreschi ed artistici di tutta Parigi. Si tratta di un hotel a 4 stelle che offre una terrazza sulla città elegante e tranquilla, ideale per godersi la vista in un ambiente più riservato.

Si può ammirare la città, con la Torre Eiffel che spicca in lontananza, gustando la cucina raffinata proposta dal Terrass’ Hotel, perfetta per una cena romantica oppure un pranzo rilassante. Si consiglia di visitare questo rooftop soprattutto di sera, in quanto particolarmente suggestivo. Le luci della città brillano e l’atmosfera si fa ancora più magica, per passare una serata lontana dal caos turistico, ma con una vista che lascia senza parole.

Tour Montparnasse e la vista più spettacolare sulla Torre Eiffel

Se c’è un rooftop che offre una delle viste più spettacolari sulla città di Parigi, questo è senza ombra di dubbio la terrazza del Tour Montparnasse. Si tratta di un grattacielo alto 210 metri: uno degli edifici più moderni della città, dalla cui cima i visitatori possono godere di una vista unica e mozzafiato, a 360 gradi, su Parigi. Il motivo principale della sua bellezza? Il fatto che da questo rooftop si ha una vista senza eguali sulla Torre Eiffel.

Il Tour Montparnasse non è solo un ottimo punto di osservazione, ma anche la destinazione ideale per chi vuole rilassarsi dopo una giornata passata all’esplorazione di Parigi e delle sue attrazioni principali. Infatti, dopo essere saliti su uno degli ascensori più veloci d’Europa, che in soli 38 secondi porta al 56° piano del grattacielo, sarà possibile sorseggiare un buon bicchiere di champagne o di vino mentre si ammira il tramonto. È il momento migliore della giornata per vedere la luce del sole che colora la città e vedere la Torre Eiffel che comincia ad illuminarsi. La terrazza del rooftop viene spesso anche utilizzata per eventi speciali e serate a tema, che rendono il Tour Montparnasse una tappa imperdibile in qualsiasi stagione.

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Panorama di Parigi che si può godere dalla terrazza di Tour Montparnasse al tramonto

Fonte: iStock

Vista dalla terrazza di Tour Montparnasse al tramonto su Parigi

Café de l’Homme: lusso e tradizione ai piedi della Torre Eiffel

Si trova all’interno del Palais de Chaillot uno dei rooftop più lussuosi ed eleganti di Parigi: il Café de l’Homme. Questa terrazza è famosa per avere una vista ravvicinata sulla Torre Eiffel, oltre che per la sua cucina raffinata, con piatti che celebrano la tradizione culinaria locale, mista ad un tocco moderno.

Il Café de l’Homme è la scelta perfetta per chi vuole godersi una serata di alta classe, dopo una passeggiata tra le vie di Parigi, in un ambiente sofisticato e dal lusso senza tempo. Nonostante ciò, è possibile trovare opzioni per tutti i budget, soprattutto per godere di un romantico aperitivo al tramonto, quando il cielo si tinge di arancione e la Torre Eiffel che si illumina.

Due bicchieri da cocktail da un rooftop di Parigi con vista della Torre Eiffel sullo sfondo al tramonto

Fonte: iStock

Aperitivo romantico con vista sulla Torre Eiffel di Parigi

Generator Paris: il rooftop giovane e vivace di Parigi

Non tutti i rooftop di Parigi devono essere costosi ed eleganti. Infatti, per chi cerca un’atmosfera più giovane e vibrante, il del Generator Paris è la scelta perfetta. Questa terrazza si trova sull’ostello di design omonimo, che si trova nel cuore del vivace quartiere del Canal Saint-Martin, con un’atmosfera accogliente ed una vista splendida sulla città.

Il Generator Paris è noto anche per il suo ambiente informale ed alla moda, che riesce ad attirare una clientela giovane ed internazionale verso la struttura. Questo particolare rooftop della capitale francese è arredato con uno stile urban-chic unico: sedie colorate ed area lounge sono perfette per rilassarsi sorseggiando un buon drink, con prezzi accessibili. Se si viaggia con un budget limitato, il Generator rappresenta sicuramente la scelta giusta per un’esperienza memorabile a Parigi.

Parigi è una città che merita di essere visitata almeno una volta nella vita e che va vissuta da ogni angolazione: passeggiando tra le sue vie suggestive e le sue opere d’arte a cielo aperto, ma anche dall’alto, godendo di un’esperienza unica ed irripetibile dai suoi numerosi rooftop. Tra i più eleganti e chic, come il Café de l’Homme o la Terrass’ Hotel, ma anche i più pratici e dinamici, come il Generator Paris e l’imperdibile grattacielo del Tour Montparnasse: posti unici per godere di una vista unica sulla Torre Eiffel e la maginifica città di Parigi.

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Bormes-les-Mimosas è stato premiato come uno dei più bei villaggi di Francia

Bormes-les-Mimosas, piccolo gioiello incastonato sulla costa francese, ha recentemente conquistato il prestigioso riconoscimento come uno dei “Plus Beaux Villages de France” (Più Bei Villaggi di Francia). Incantevole località della Provenza, nota per la profumata fioritura di mimose, i panorami eccezionali e il fascino medievale, si conferma così una delle mete più apprezzate del Paese. Ma cosa rende questo villaggio così speciale? Scopriamolo insieme.

Un riconoscimento che premia la bellezza autentica

Senza dubbio, l’annuncio di Bormes-les-Mimosas come uno dei villaggi più belli di Francia non è una sorpresa per chi ha avuto la fortuna di visitarlo.

Infatti, l’ambito titolo viene assegnato a quei luoghi che incarnano l’essenza del territorio francese e che hanno saputo preservare il loro patrimonio storico per offrire ai visitatori un’esperienza autentica e senza pari.

Incastonato tra il Mediterraneo, la Foresta del Dom e il Massiccio dei Maures, il pittoresco borgo medievale dona una varietà di paesaggi che meritano davvero di essere ammirati con i propri occhi: dalle spiagge sabbiose alle passeggiate nei boschi, il tutto a pochi minuti di distanza. A loro volta, le casette color ocra dalle persiane colorate, tipiche della Provenza, aggiungono un tocco fiabesco che non fa che accrescere il fascino magnetico di Bormes-les-Mimosas.

La fioritura delle mimose: uno spettacolo imperdibile

Ma come mai Bormes-les-Mimosas si chiama proprio così? Semplice: il nome deriva dagli alberi di mimosa, i cui fiori gialli, che fioriscono da gennaio a marzo, colorano le strade del villaggio e lo inebriano con profumi intensi.

Per saperne di più sulle iconiche piante, non può mancare una visita al Vivaio del Cavatore: delizioso giardino botanico che ospita quasi 250 specie di mimose, è anche l’inizio della famosa Strada della Mimosa, un percorso escursionistico che collega Bormes a Grasse esplorando alcuni dei luoghi più straordinari della Provenza.

La fioritura delle mimose attrae ogni anno migliaia di visitatori, che trovano in tale spettacolo naturale un motivo più che valido per immergersi nella magia del borgo.

Storia e tradizioni di un borgo medievale

villaggio Bormes les Mimosas, Provenza

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Splendida veduta del villaggio di Bormes les Mimosas

Oltre alla bellezza naturale, Bormes-les-Mimosas vanta un ricco patrimonio storico. Fondato in epoca medievale, è noto per gli edifici millenari e per l’architettura tipicamente provenzale.

Il Castello dei Signori di Fos, uno dei monumenti più importanti, ammalia con una vista panoramica che abbraccia l’intero villaggio e la costa tutt’intorno. Passeggiando tra le stradine, si possono poi scoprire alcune piazze emblematiche come Place Saint-François, Place Gambetta e Place Lou Poulid Cantoun, ognuna con le proprie caratteristiche uniche.

Tra le tappe imperdibili vi è anche la Chapelle Notre-Dame de Constance, a 324 metri di altezza, raggiungibile percorrendo un’antica Via Crucis costellata di oratori: la fatica verrà ripagata da un panorama a dir poco meraviglioso.

Un paradiso per gli amanti della natura e del mare

A pochi chilometri dalle splendide spiagge della Costa Azzurra, Bormes-les-Mimosas è altresì il punto di partenza ideale per chi desidera fare il pieno di relax tra la natura incontaminata e il mare. Da qui, è facile organizzare escursioni verso le isole di Porquerolles e Port-Cros, riserve naturali famose per i paesaggi selvaggi e le acque cristalline.

La felice unione di colline, boschi e costa rende il nuovo “borgo più bello di Francia” un vero paradiso per gli appassionati di trekking e per coloro che cercano un rifugio tranquillo lontano dal turismo di massa.

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Funicolare Sant Joan, cosa devi sapere per programmare una visita

Tra le montagne, nel cuore della natura selvaggia, ammirando panorami che levano il fiato: c’è un luogo in Catalogna che regala una vista spettacolare, di quelle che è difficile dimenticare. Per godere di tanta bellezza basta salire sulla funicolare Sant Joan, per un viaggio che dura pochi minuti ma che resterà impresso per sempre tra i ricordi di viaggio più indelebili.

E se il percorso è importante e va goduto appieno, anche la destinazione è affascinante: arrivati in cima la vista abbraccia il mondo intorno a sé, si può visitare un piccolo museo, oppure partire per una delle tante escursioni possibili tra queste montagne.

Tutto quello che c’è da sapere per una giornata a Montserrat, a bordo di una funicolare con vista da favola e nel cuore autentico della Catalogna.

La funicolare Sant Joan, un viaggio vertiginoso verso la vetta

Tra le montagne, nel cuore della natura, osservando il mondo spalancarsi intorno a sé. Succede in SpagnaCatalogna, poco distante da Barcellona, dove si può salire sulle montagne e ammirare tutto dall’alto. Per farlo si deve raggiungere il monastero di Montserrat e da lì salire ancora sulla funicolare Sant Joan. Una volta su questi vagoni si vivrà un’esperienza unica, vertiginosa e da sogno.

Il viaggio dura poco e la funicolare si inerpica sul fianco della montagna fino a raggiungere la cima, da dove la vista spazia sulla Catalogna regalando agli occhi uno scenario pazzesco e unico.

Vale assolutamente la pena salire anche solo per poter colmare lo sguardo di tanta meraviglia, ma la vista spettacolare non è l’unica cosa che si può fare una volta raggiunta la cima della montagna. Infatti dalla stazione (inaugurata nel 1918) vi è un edificio che ospita il museo Aula de la Natur, all’interno del quale si può approfondire la conoscenza di quali specie animali e vegetali vivono nel parco naturale della zona, ma non solo dal momento che raccoglie anche nozioni sul clima e sulla storia.

E poi da qui partono tante escursioni, per poter vedere con i propri occhi la meraviglia di questo paesaggio montano, conoscerlo meglio e tornare arricchiti dal viaggio.

La stazione a monte della funicolare di Sant Joan

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Sant Joan, la stazione a monte

Funicolare Sant Joan, cosa c’è da sapere

Alcuni dati interessanti in merito a questo percorso riguardano i numeri. A partire dalla distanza che si percorre una volta saliti sulla funicolare Sant Joan, che ammonta di 503 metri, con una pendenza che arriva a toccare il 65 %. Una volta terminato il viaggio si arriva a circa 1000 metri di altitudine, sul Piano delle Tarantole.

Questo percorso è stato inaugurato nel 1918 con l’obiettivo di unire il monastero sottostante con l’eremo di Sant Joan, nel punto in cui vi è anche il belvedere da cui la vista abbraccia il territorio circostante.

Nel corso del tempo questo impianto è stato oggetto di ammodernamenti ed è stato dotato di veicoli che permettono ai passeggeri di ammirare al meglio il paesaggio anche durante il viaggio.

Come raggiungere il monastero di Montserrat

Ma per intraprendere questo viaggio bisogna prima compierne un altro ed è quello per raggiungere il monastero di Montserrat. Si parte da Barcellona per raggiungere la stazione di Monistrol de Montserrat e da lì si sale sulla ferrovia a cremagliera, che porta nel cuore della montagna, dove si trova l’edificio religioso anche meta di pellegrinaggio.

La salita lungo il pendio dura circa 15 minuti e, grazie ai vetri panoramici, si può assaporare la bellezza della natura. Inoltre, è bene sapere che il treno parte circa ogni 20 minuti, ma è bene informarsi prima in base al periodo.

La storia di questo impianto è abbastanza antica e affonda le sue radici nella necessità di rendere più facile l’accesso al monastero. E questo è un luogo in cui si fondono la storia, la cultura e la bellezza naturale, creando un sito che vale la pena raggiungere per potersi immergere nell’anima della Catalogna.

Montserrat da dove parte la funicolare Sant Joan

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Montserrat, da qui parte la funicolare che porta a Sant Joan

Cosa vedere una volta raggiunto Montserrat

Una volta arrivati con la cremagliera a Montserrat, e prima di procedere con la salita grazie alla funicolare Sant Joan, ci sono tantissime cose da ammirare per poter rendere questa gita ancora più speciale.

Qui, infatti, si trova il santuario della Vergine Maria di Montserrat, ma anche il monastero benedettino che ha circa 1000 anni. Qui giungono anche i pellegrini per poter pregare la Madonna Nera, celebre scultura romanica del XII secolo che ha una grandezza di circa 95 centimetri. Legata alla figura della Madonna, inoltre, c’è una antica leggenda secondo la quale la prima immagine della Vergine Maria sia stata trovata da un gruppo di bambini con un gregge in una grotta. Visto che questa statua era impossibile da trasportare, il vescovo avrebbe ordinato la costruzione del santuario.

Da non perdere anche il museo all’interno del quale si possono ammirare opere di celebri artisti come Caravaggio, Degas, Picasso e Dalì, oltre a una collezione di resti archeologici e a mostre temporanee.

Un sito importante dal punto di vista culturale, storico, religioso e naturalistico e da cui partire per un’altra tappa, quella lungo la funicolare Sant Joan.

Le escursioni dalla funicolare

Raggiunta la stazione della funicolare di Sant Joan si possono intraprendere delle interessanti escursioni alla scoperta della bellezza selvaggia di queste cime.

Una di queste porta nel punto più alto: Sant Jeromi che è a 1236 metri sopra il livello del mare. La durata di questo percorso è di circa 2 ore e mezza. Dura, invece, solo 20 minuti quella che porta all’eremo di Santa Magdalena da cui godere di una vista altrettanto favolosa. Questi sono solo alcuni dei percorsi che si possono intraprendere, per poter vivere da vicino il paesaggio e scoprire scorci nuovi.

Ma se si decide di tornare indietro, si può ripartire dal monastero e successivamente salire su un’altra funicolare che permette di raggiungere un altro luogo altrettanto affascinante. Stiamo parlando della funicolare di Santa Cova che, infatti, fa da collegamento tra il santuario di Montserrat e la grotta proprio quella dove, secondo, la leggenda i pastorelli hanno trovato l’immagine della Vergine Maria. Si può raggiungere anche a piedi, ma la comodità del mezzo è impareggiabile. Per raggiungere questo luogo speciale, inoltre, non si sale in maniera vertiginosa verso l’alto ma si scende lungo un percorso di 262 metri.

La vista da Sant Joan

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La splendida vista da Sant Joan
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Il Grand Canyon e la Death Valley negli USA

Gli Stati Uniti, grazie anche alla loro vasta estensione e la grandissima varietà di panorami e caratteristiche geografiche, ospitano alcune delle meraviglie naturali più spettacolari al mondo. Tra queste è possibile visitare i parchi nazionali americani. Luoghi unici, che possono offrire ai viaggiatori un’incredibile varietà di esperienza e paesaggi mozzafiato che portano ad un’immersione totale con la natura.

Questi parchi sono imperdibili, ma due fra tutti, sicuramente, sono degni di nota: il Grand Canyon e la Death Valley. Questi due giganti naturali attraggono, grazie alle loro caratteristiche, milioni di visitatori ogni, provenienti da tutto il mondo, tutti con il desiderio comune di avventurarsi fra i territori incontaminati alla ricerca di panorami spettacolari, escursioni nella natura e scoperte culturali e geologiche. Ecco alcune delle informazioni più importanti che bisogna sapere prima di visitare questi due giganti americani, per partire preparati direzione USA.

Il Grand Canyon: maestosità e geologia senza tempo

Il Grand Canyon si trova in Arizona ed è, senza dubbio, uno dei luoghi più iconici del mondo. Questo canyon, così immenso da sembrare infinito, è stato scavato dal fiume Colorado nel corso di milioni di anni, e si estende per circa 450 chilometri di lunghezza, con una profondità massima che in alcuni punti supera anche i 1800 metri di altezza. Insomma, si tratta di un vero e proprio spettacolo naturale.

Decidere di visitare il Grand Canyon è come entrare in una cattedrale naturali, dove le formazioni rocciose e stratificate sono in grado di raccontare una storia geologica più che millenaria, in una gamma di colori incredibili, che varia dal rosso intenso al giallo ocra e al grigio.

Il South Rim, che è la parte più meridionale del Grand Canyon, è la più accessibile e la più frequentata dai turisti, grazie ad una rete di sentieri ben segnalati, che permette di esplorare il parco anche a piedi e di raggiungere alcuni dei punti panoramici più spettacolari. Per gli amanti della fotografia, alla ricerca di uno scatto memorabile del Grand Canyon, il Mather Point e l’Hopi Point sono i punti più importanti. Infatti, queste sono due delle terrazze naturali più amate dai turisti, in quanto è possibile vedere il sole che tinge le pareti del canyon con tonalità calde, creando, così, uno spettacolo che lascia tutti senza fiato. Questa parte meridionale del Grand Canyon, inoltre, è sede di numerosi centri che offrono informazioni approfondite sulla sua storia e sulla geologia del territorio.

Il North Rim, invece, che è la parte più settentrionale, è meno frequentato. Questa lato del canyon è aperto solo da Maggio ad Ottobre ed è in grado di offrire ai viaggiatori un’esperienza più intima e più selvaggia. Il North Rim si trova a circa 300 metri di altitudine, quindi più alto rispetto al lato meridionale del Grand Canyon, ed è famoso per la sua vegetazione rigogliosa e per i punti panoramici come il Bright Angel Point e il Cape Royal, punti da cui si possono osservare viste mozzafiato del fiume Colorado e dell’immensità del luogo.

Vista dal basso di uno dei Canyon nel Grand Canyon negli USA

Fonte: iStock

Grand Canyon, Stati Uniti

Attività alla scoperta del Grand Canyon

È possibile vivere il Grand Canyon e scoprire i suoi fantastici paesaggi partecipando a diverse attività. Per gli appassionati di escursionismo, ad esempio, il Bright Angel Trail è uno dei percorsi più celebri, anche se tra i più impegnativi. Seguendo questo sentiero è possibile attraversare i terreni tortuosi del canyon e raggiungere il fiume Colorado, partecipando ad una delle esperienze più uniche al mondo, a contatto con la natura. Per chi, invece, è meno allenato, un’altra suggestiva opzione è quella del South Kaibab Trail, che, nonostante sia più breve, riesce a regalare panorami incredibili lungo tutto il suo percorso.

Per tutti coloro che, invece, vogliono osservare il Grand Canyon da un’angolatura diversa, è possibile scegliere fra diverse opzioni. La prima è sicuramente quella di sorvolare il parco partecipando ad un tour in elicottero, che permette di godere di una vista unica dall’alto. L’altra opzione è data dalla possibilità di scegliere di provare il rafting lungo il Colorado, dove affrontare le rapide tra le imponenti pareti di roccia circostanti. Mentre, la terza opzione, per un’esperienza alquanto vertiginosa, è quella del Grand Canyon Skywalk, ovvero una passerella di vetro sospesa ad oltre 1200 metri di altezza, sulla quale camminare letteralmente sul vuoto ed osservare il canyon che si spalanca sotto i piedi.

Oltre ai classici itinerari, poi, da non perdere nel Grand Canyon c’è una gemma nascosta: le Havasu Falls, un luogo da favola composta da un insieme di cascate turchesi e situate all’interno della riservi degli Havasupai. Per raggiungere queste cascate è necessario, però, camminare lungo un trekking impegnativo: uno sforzo assolutamente ripagato all’arrivo, grazie alla presenza dell’acqua fresca e limpida che scorre tra le rocce rosse e crea delle piscine naturali uniche.

Il fascino unico della Death Valley

Dalla maestosità e l’immensità del Grand Canyon, si passa verso l’affascinante desolazione di uno dei luoghi più estremi ed inospitali non solo degli Stati Uniti, ma dell’intero mondo: la Death Valley.

Questo territorio si trova fra il bellissimo stato della California, dove è presente la meravigliosa città di San Francisco, e lo stato del Nevada ed è il punto più basso e caldo di tutto il Nord America, con le temperature estive che arrivano anche i 56° gradi, rendendolo il luogo più caldo al mondo. Nonostante tutto, ovvero il suo nome così suggestivo e la sua fama di essere un luogo ostile, la Death Valley rimane una delle destinazioni più affascinanti degli Stati Uniti: un luogo caratterizzato da paesaggi quasi surreali e meraviglie naturali che sembrano appartenere ad un altro pianeta.

Cosa non perdere assolutamente nella Death Valley?

Sono diversi i punti che i visitatori di questo parco naturale statunitense non devono assolutamente perdere. Fra questi troviamo, ad esempio, il, che si trova addirittura a ben 86 metri sotto il livello del mare, è una vastissima distesa salata che si estende a perdita d’occhio dal coloro bianco quasi accecante. Si tratta di uno dei luoghi più affascinanti al mondo, specialmente al tramonto, quando le ombre delle montagne circostanti si allungano su tutto il sale cristallino.

C’è anche il Zabriskie Point, un’altra icona della Death Valley, che offre una vista spettacolare sulle formazioni rocciose, caratterizzate da colori caldi ed ondulati e che formano un luogo perfetto per ammirare l’alba o il tramonto e vivere una delle esperienze più indimenticabili di cui si possa godere. Inoltre, nelle sue vicinanze, sono presenti altri punti panoramici ed attrazioni da non perdere come il Dante’s View, una postazione in grado di regalare un panorama mozzafiato sulla valle e sulle montagne circostanti, ed il Mesquite Flat Sand Dunes, ovvero delle dune dorate e che offrono una delle immagini più iconiche del parco, dove camminare al tramonto e godere di un’esperienza magica.

Infine la Artist’s Palette, un’altra meraviglia della Death Valley, un’area dalle rocce multicolori che riesce a stupire per le sue incredibili tonalità di verde, rosa, viola ed arancione. Si tratta di uno spettacolo cromatico risultato della presenza di diversi minerali nella roccia e che può essere ammirato dalla famosa Artist’s Drive.

Vista del Bradwater Basin al tramonto

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Bradwater Basin al tramonto

Storia e misteri del deserto arido statunitense

Nonostante il suo aspetto così inospitale, la Death Valley ha una lunga storia di insediamenti umani. Qui, infatti, le tribù native americane, come i Timbisha Shoshone, abitarono queste terre per secoli, grazie alla loro profonda conoscenza del territorio, di vitale importanza per la sopravvivenza. Tutt’oggi una piccola comunità di questa tribù vive  nella valle e mantiene vive le tradizioni della loro cultura.

Cosa dire, invece, delle origini di questo nome così “particolare’? Il nome Death Valley fu dato dai cercatori d’oro nel lontano 1849, quando alcuni pionieri che si misero in viaggio verso la California rimasero intrappolati nella valle, anche se solo una persona perse la vita. L’appellativo rimase per gli anni a venire come monito ed avvertimento della pericolosità del territorio. Successivamente, nonostante questo, la Death Valley divenne un centro di estrazione mineraria molto importante per gli Stati Uniti: qui, infatti, veniva estratto il borace, un minerale utilizzato nella produzione di saponi e detergenti. Oggi di questa attività rimangono solo i resti delle miniere e vecchi vagoni

Il clima estremo e la vita nella Death Valley

La Death Valley, come già affermato in precedenza, è il luogo più caldo del pianeta. Nonostante queste condizioni estreme, la valle è abitata da alcune specie animali. Fra queste si trovano il Kit Fox, la volpe del deserto, ed il coyote, che hanno sviluppano negli anni strategie di adattamento straordinarie a questo ecosistema. Come gli animali, anche la flora della Death Valley è sorprendente, grazie alla presenza di piante come il creosoto ed il mesquite, che riescono a sopravvivere a queste temperature per le loro radici profonde decine di metri.

Vista da un punto panoramico della Death Valley, con persone che camminano lungo il sentiero

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Vista dall’alto della Death Valley

In rare occasioni, quando le piogge invernali sono più abbondanti della media e con l’arrivo della stagione primaverile, la Death Valley riesce a trasformarsi in un meraviglio prato fiorito. Si tratta di una fioritura straordinaria, un fenomeno che ha preso il nome di Super Bloom.

Entrambi i parchi nazionali sono gestiti con grande attenzione, soprattutto per preservare l’ambiente così particolare ed allo stesso tempo fragile. Per minimizzare l’impatto che può avere l’affollamento turistico, ad esempio, il Grand Canyon ha introdotto in sistema di navette gratuite che permette di visitare l’intero parco senza dover per forza utilizzare la propria automobile.

Misure come queste sono necessarie per preservare la bellezza di queste due destinazioni naturali così iconiche degli Stati Uniti. La Death Valley ed il Grand Canyon potrebbero essere la destinazione ideale per un’avventura immersi nella natura, è ora di prenotare le prossime vacanze!

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Lago di Como, la passeggiata tra i borghi

Quel ramo del lago di Como, famoso nella letteratura e in tutto il mondo: il paesaggio di questo angolo d’Italia non smette mai di affascinare i visitatori con la sua incredibile e malinconica bellezzza.

Il lago di Como ha diversi scorci interessanti, suggestivi, romantici e pittoreschi: è il caso della località di Lezzeno, affacciata sulle acque del lago di Como, un luogo incantevole che si estende lungo la riva come un serpente sinuoso, composto da ben 17 frazioni tra Nesso e Bellagio. Spesso chi vi transita non si accorge della sua ricchezza nascosta, un tesoro di antichi borghi e bellezze naturali che meritano di essere scoperti con calma e attenzione.

Un itinerario tra storia e natura

Lezzeno offre uno dei tratti più affascinanti della storica Strada Regia, un’antica via che collega i paesi del lago di Como, offrendo panorami spettacolari e un’esperienza immersiva nella natura. Uno dei luoghi simbolici è il Ponte del Diavolo, un’opera di ingegneria che si intreccia con leggende e storie locali. Tuttavia, il vero fascino di Lezzeno risiede nei suoi borghi storici, ciascuno con un carattere unico e una bellezza autentica, dove il tempo sembra essersi fermato.

Viaggio tra i borghi di Lezzeno

Tra le frazioni di Lezzeno, Villa rappresenta una delle tappe imperdibili. Qui, oltre alla parte alta caratterizzata dalle storiche cantine, è possibile passeggiare lungo le rive del lago, tra le case colorate e le incantevoli insenature che si affacciano sull’acqua. Il porticciolo, con le barche dei pescatori ormeggiate, regala uno scorcio di vita autentica e senza tempo, dove la dimensione più genuina del Lario si rivela in tutta la sua semplicità e bellezza.

Proseguendo verso Sormazzana, un borgo tipicamente lariano, ci si addentra in un intreccio di stradine e gradinate, tra case arroccate e viste panoramiche mozzafiato sul lago. Questo piccolo gioiello offre angoli caratteristici, tracce degli antichi mestieri e una sensazione di viaggio nel tempo, con il silenzio e la tranquillità che avvolgono ogni passo.

Lezzeno, Lago di Como

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Vista spettacolare su Lezzeno

Un’altra frazione affascinante è Cavagnola, situata poco prima di Lezzeno. Questo minuscolo borgo è un angolo di paradiso nascosto tra le rive del lago, accessibile attraverso una stradina panoramica. Il suo antico porticciolo, costruito con pietre squadrate, è il cuore di un piccolo nucleo abitativo che emana resistenza e bellezza. Il lago di Como qui accarezza dolcemente le rive, creando un’atmosfera incantata, perfetta per chi cerca pace e connessione con la natura.

Lezzeno non è solo natura e borghi, ma anche storia religiosa. Nel borgo di Sormazzana sorge la Chiesa di Sant’Antonio, presente almeno dalla seconda metà del Seicento. Un’altra tappa religiosa significativa è la Chiesa della Santissima Trinità, che si trova in località Casacca e si raggiunge tramite una pittoresca scalinata adornata dalle stazioni della Via Crucis. Questo edificio religioso, risalente al XVI secolo, è un esempio della ricchezza storica e artistica che si nasconde tra i borghi di Lezzeno.

Visitare Lezzeno significa immergersi in un percorso che unisce storia, spiritualità e natura, esplorando borghi dove la vita scorre ancora al ritmo del passato. Ecco perché se state cercando un’esperienza diversa, lontana dalle rotte più battute, Lezzeno e i suoi borghi vi aspettano per una passeggiata tra natura e storia, lungo le rive di uno dei laghi più iconici d’Italia.

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Il vero castello di Dracula esiste e non è in vendita: il castello di Bran

C’è il fascino del mistero, quello che ammanta alcuni luoghi donando loro una luce particolare. Poi c’è la valenza storica e architettonica, considerando che la sua realizzazione è avvenuta durante il Medioevo. E poi c’è la bellezza del paesaggio, di questo castello incastonato tra rocce e natura.

Il castello di Dracula (noto però con il nome di castello di Bran) è stato da tanto tempo individuato come il luogo in cui ha vissuto il sanguinario Vlad III, a cui potrebbe essersi ispirato Bram Stoker nella stesura del suo celebre romanzo, ed è una delle tappe che vanno segnate in un ideale diario di viaggio alla scoperta delle tante bellezze della Romania. Qui siamo nella regione della Transilvania, luogo ricco di roccaforti medievali e di natura spettacolare. E proprio da qui si gode di una vista che spazia sulla valle.

Un castello bellissimo, dotato di un fascino speciale e che legato a uno dei personaggi più affascinanti dei romanzi.

Castello di Bran, la sua storia e il legame con Dracula

Le sue torri, i boschi lussureggianti, la vista che si allarga sul territorio circostante: il castello di Dracula si trova in Romania vicino alla catena montuosa dei Carpazi, tanto è vero che è circondato da due massicci Bucegi e Piatra Craiului. Inoltre, si trova a poca distanza Brasov, città capoluogo del distretto.

La sua storia è davvero antica e si intreccia con quella di questo affascinante territorio: una prima costruzione può essere fatta risalire al 1211, quando venne realizzata una fortezza in legno da parte dei Cavalieri Teutonici. Abbandonata in seguito nel 1226.

È nel 1377 che il castello all’incirca come lo vediamo oggi (non ha subito grossi mutamenti nel corso del tempo) ha iniziato a essere realizzato: in un anno è stato eretto. Nel corso del tempo è stato abitato da diverse personalità: nel 1448 da Vlad III, nobile conosciuto come molto sanguinario. E colui che potrebbe aver ispirato il celebre Conte Dracula che infatti, nonostante l’autore del celebre romanzo abbia cercato di non creare assonanze con personaggi realmente esistiti, viene spesso associato a Vlad III, ed è il protagonista del romanzo di Bram Stoker che ne collocava il castello in Transilvania, su una roccia molto alta.

Da qui il collegamento tra il personaggio affascinante e sanguinario del romanzo e questo luogo che si trova in Transilvania. E, nonostante Dracula sia un personaggio immaginario, il richiamo di questi luoghi deriva anche dalla magia di provare a immaginarlo muoversi in questa struttura favolosa.

Tornando ai vari abitanti e alla storia del maniero: dopo Vlad III vi sono stati vari passaggi di proprietà, periodi in cui il castello di Bran è caduto in disuso e qualche intervento di rinnovamento. Nel 1920 è diventato la residenza dei sovrani del Regno di Romania.

Oggi è un museo e una delle location più visitate della Romania. Senza dubbio è una costruzione affascinante che fa ancora molto parlare di sé.

In Romania vi è il castello di Bran che ha ispirato quello di Dracula

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Il castello di Bran in Romania che pare aver ispirato quello di Dracula

Le voci di vendita del castello di Bran

Il Castello di Dracula è in vendita? Qualche anno si è diffusa la voce che questa antica magione, dal passato affascinante e di grande bellezza, fosse in vendita. Sembrava che l’obiettivo fosse quello di mantenerlo con la destinazione turistica attuale, ma che ci fosse la volontà di cedere la proprietà a un’altra persona (da diversi anni è nuovamente degli eredi legittimi: gli arciduchi Dominic, Maria – Magdalena ed Elisabeta, figli della principessa Ileana).

Notizia successivamente smentita e, infatti, negli anni non si è più accennato a un passaggio di proprietà e il Castello di Bran è rimasto nelle mani dei discendenti della famiglia reale.

La struttura era tornata a loro nel 2009, dopo che era stata confiscata alla principessa Ileana e alla sua famiglia nel 1948, dall’allora governo comunista.

Com’è il castello di Dracula

Ma com’è il castello di Dracula? A osservarlo da fuori sembra proprio uscito da una fiaba, sta a chi lo guarda decidere se a lieto fine oppure oscura: con le sue torri, la sua struttura imponente, che sembra fare da vedetta a tutto il territorio circostante, e il suo fascino.

Il casello di Bran si articola su quattro differenti piani ed è ricco di stanze e luoghi memorabili. Ci sono gli spazi che sono stati abitati dalla famiglia reale, ma ci sono anche le storie di paura: è dal 2020 che, infatti, si possono approfondire i miti e il folklore locale. Basta dirigersi al quarto piano della struttura per vistare la mostra permanente Una storia di paure in Transilvania che porta alla scoperta di sette personaggi fantastici e paurosi.

Il cortile del castello di Bran che potrebbe aver ispirato quello di Dracula

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All’interno del Il cortile del castello di Bran che potrebbe aver ispirato quello di Dracula

Programmare una visita qui significa immergersi alla scoperta delle tradizioni e dei miti di questo luogo affascinante e misterioso, conoscerne la storia e le leggende.

Si può mangiare nel ristorante del Castello, che è stato aperto nella Queen Maria’s Tea House ed è immerso nel verde: al suo interno si possono gustare piatti tipici e tè ed è aperto tutti i giorni. Così come è aperto tutti i giorni l’accesso al Castello di Bran: segnalano sul sito ufficiale della struttura che dal primo aprile al 30 settembre si può visitare il lunedì dalle 12 alle 18, oppure – a partire dal martedì e fino alla domenica – dalle 9 alle 18; dal primo ottobre e fino al 31 marzo, invece, è accessibile: il lunedì dalle 12 alle 16 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 16. Non mancano eventi pubblici che vengono segnalati sul sito ufficiale. Ma la location può essere scelta anche per eventi privati.

Un luogo che vale la pena inserire nelle tappe di un viaggio alla scoperta della Romania e della Transilvania, basti pensare che – solo nel 2023 – è stato raggiunto da più di 1 milione di visitatori. Ambientazione indimenticabile, storia e misteri, sono davvero attrattive a cui è impossibile resistere.