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Paradisi in Terra, le 10 isole più belle dell’Oceano Pacifico

Paesaggi magici e incontaminati, acque cristalline, fondali marini pieni di meraviglie, picchi vulcanici, valli fluviali da sogno, questo e tanto altro hanno da offrire le Isole del Pacifico, veri e propri angoli di paradiso nei quali fuggire dal mondo. L’Oceano Pacifico conta circa 20/30.000 isole, ed è proprio in questo oceano che si trovano le migliori isole del mondo. Scopri in questo articolo quali sono, secondo noi di SiViaggia, le 10 isole tropicali più belle del Pacifico, tutte da sognare e da visitare non appena possibile.

Isola di Norfolk

Una delle più belle isole australiane nel Pacifico è quella di Norfolk. È l’isola principale dell’omonimo piccolo arcipelago, situato ad est dell’Australia, tra la Nuova Zelanda e la Nuova Caledonia. Scoperta dall’esploratore Cook, è caratterizzata da una rigogliosa vegetazione autoctona, in particolare dal pino dell’Isola Norfolk, vero e proprio simbolo dell’isola come si può osservare dalla bandiera nazionale.

In questo posto da favola, circondato da spiagge candide e acque cristalline, è anche possibile fare trekking perdendosi nel Giardino Botanico, oppure sui sentieri dei monti Pitt e Bates. Da non perdere inoltre la visita a uno dei siti storici meglio conservati dell’intero Pacifico: il Kingston and Arthurs Vale Historic Area, meglio conosciuta con l’acronimo KAVHA e inserita nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità.

Isola Norfolk, Pacifico

Fonte: iStock

L’incredibile paesaggio dell’Isola Norfolk

Isole Whitsunday

Le Whitsunday rientrano nella lista delle isole australiane più spettacolari. Situate nel mar dei Coralli al largo della costa centrale del Queensland, sono un arcipelago di 74 isole continentali di varie dimensioni che prendono il nome dalla più grande, la Whitsunday appunto. Quest’ultima, nonostante le strutture poco ricettive, attira a sé tantissimi turisti ogni anno, grazie soprattutto a Whitehaven Beach: un tratto di spiaggia lungo 6 km considerato tra i più belli del mondo.

Whitehaven Beach, Australia

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L’affascinante Whitehaven Beach

Isole Galapagos

Una delle principali destinazioni al mondo per gli amanti della natura incontaminata, le Isole Galapagos dell’Ecuador sono considerate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Famose per la loro biodiversità, queste isole sono abitate da iguane, tartarughe giganti di ogni tipo, leoni marini, pinguini e tantissime specie di uccelli.

Non a caso, è proprio dallo studio della flora e la fauna di queste isole che Darwin prese ispirazione per formulare la sua Teoria dell’Evoluzione!

Isole Galapagos, Ecuador

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Iguane marine alle Isole Galapagos

Aitutaki

Aitutaki è un atollo del Pacifico che offre ai visitatori spiagge mozzafiato e acqua cristallina. L’isola corallina è situata a 235 km a nord est di Rarotonga, la capitale delle Isole Cook. Essendo abbastanza difficile da raggiungere, fa ancora parte delle isole poco turistiche, ma sono sempre di più i turisti che vengono a tuffarsi nella laguna turchese di questo posto paradisiaco e ad ammirare i motu che lo circondano.

Aitutaki, Pacifico

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Tutta la bellezza di Aitutaki

Moorea

Tra le isole più belle della Polinesia Francese c’è Moorea, una delle mete preferite dagli innamorati in luna di miele. Circondata dalla barriera corallina, le acque limpide e le spiagge da sogno non sono l’unica cosa che questo piccolo paradiso ha da offrire. Oltre alle due baie stupende in cui fare immersioni per ammirare la barriera corallina, infatt,i è possibile fare escursioni sulle montagne dell’isola e scoprire la bellezza della sua natura incontaminata.

Moorea, Polinesia Francese

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Veduta di Moorea

Isole della Grande Barriera Corallina

Bene protetto dall’UNESCO e Patrimonio dell’umanità, la Grande Barriera Corallina è la più grande estensione di corallo del mondo: si sviluppa per 2300 chilometri ed è composta da 900 isole. Queste sono vere e proprie isole paradiso del Pacifico, dei capolavori della natura diversissimi tra loro. Non si può stabilire quale sia la più bella, data la loro diversità, ma di certo ognuna di loro offre un’esperienza unica e indimenticabile.

Isole della Grande Barriera Corallina, Australia

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Una delle Isole della Grande Barriera Corallina

Raiatea

Le isole del Pacifico però non sono solo belle spiagge, perché ci sono luoghi come Raiatea, ad esempio, che non ne hanno per niente. Non per questo però è priva di meraviglie da scoprire. Qui infatti si può approfondire meglio la conoscenza della cultura polinesiana e i resti delle antiche civiltà. Sono infatti tantissime i marae, luoghi sacri, edificati dagli antichi polinesiani. In particolare, il Marae Taputapuatea è uno dei tempi più importanti della Polinesia Francese.

Raiatea, Pacifico

Fonte: iStock

Splendido paesaggio di Raiatea

8. Palau

Il nome, nella lingua locale, è letteralmente tradotto in “favola” e non c’è termine migliore per definire questo arcipelago. Queste 200 isole della Micronesia sono circondati da acque dai fondali incontaminati e ricchi di biodiversità. Un luogo di pace in cui godersi il relax in piena regola, baciati dal sole che splende tutto l’anno.

Palau, Micronesia

Fonte: iStock

Paesaggio incredibile di Palau

Efate

Efate è l’isola più popolosa delle Vanuatu ed è situata nel Pacifico meridionale. La sua capitale, Port Vila, è un mix di culture tutte da scoprire. Qui è possibile praticare windsurf, fare snorkeling, visitare le caratteristiche piantagioni di cocco e ammirare le spettacolari Cascate di Mele.

Efate, Pacifico

Fonte: iStock

Il tramonto di Efate

Taveuni

La terza isola più grande delle Fiji è anche chiamata “isola giardino” dato che il 60% della superficie è coperto da un manto di foresta pluviale. A Taveuni è possibile ammirare tutta la bellezza della natura, tra piscine naturali, cascate e piante tropicali pieni di uccelli variopinti di ogni genere. Gli appassionati di immersione subacquea, invece, possono godere di uno spettacolo fantastico osservando i banchi di corallo nello stretto di Somosomo.

Taveuni, Fiji

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Spiaggia sabbiosa di Taveuni
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coralli Isole Salomone Notizie Oceano Pacifico Viaggi

È stato scoperto il corallo più grande del mondo: si vede dallo spazio

Un gruppo di scienziati che lavorava a bordo di una nave da ricerca nell’Oceano Pacifico sud-occidentale, ha scoperto il corallo più grande del mondo largo 34 metri, lungo  32 metri e alto 5,5 metri, con una circonferenza di 183 metri. Il gigantesco organismo è una complessa rete di polipi corallini, piccole creature individuali, cresciute nell’arco di tre secoli e, a differenza di una barriera corallina che è una rete di molte colonie di coralli, questa struttura è un corallo autonomo che è cresciuto ininterrottamente per centinaia di anni.

Scoperto dai membri del team National Geographic Pristine Seas durante la spedizione scientifica alle Isole Salomone, in Oceania, il mega corallo di colore marrone con alcuni spruzzi di giallo brillante, blu e rosso, è ricoperto da increspature di onde che rispecchiano la superficie dell’oceano. Appartiene alla specie denominata Pavona clavus e fornisce riparo e zone di riproduzione essenziali per una serie di specie, dai gamberi e granchi ai pesci. Le sue enormi proposizioni lo rendono visibile dallo spazio, secondo quanto riportato da National Geographic.

Proprio quando pensiamo che non ci sia più nulla da scoprire sul pianeta Terra, troviamo un enorme corallo composto da quasi un miliardo di piccoli polipi, pulsante di vita e colore” ha affermato Enric Sala, National Geographic Explorer in Residence e fondatore di Pristine Seas. “Si tratta di una scoperta scientifica significativa, come trovare l’albero più alto del mondo. Ma c’è motivo di allarme. Nonostante la sua posizione remota, questo corallo non è al sicuro dal riscaldamento globale e da altre minacce umane”.

Il corallo più grande del mondo: dove si trova

A occhio nudo potrebbe sembrare un’immensa roccia appena sotto la superficie dell’oceano, ma quando i membri del team lo hanno inizialmente individuato, hanno pensato che potesse trattarsi dei resti di un relitto. Manu San Félix, direttore della fotografia subacquea di Pristine Seas, si è immerso per dare un’occhiata più da vicino e ha scoperto che si trattava di un corallo eccezionalmente grande. Fino a oggi non era mai stato notato da nessuno e la comunità locale ha negato di sapere della sua esistenza.

L’oceano provvede ai nostri mezzi di sostentamento e ha contribuito così tanto alla nostra economia nazionale e alle nostre comunità” ha osservato il primo ministro delle Isole Salomone Jeremiah Manele. “La nostra sopravvivenza dipende da barriere coralline sane, quindi questa entusiasmante scoperta sottolinea l’importanza di proteggerle e sostenerle per le generazioni future“.

I coralli sono paradisi per la vita marina e la forma a cupola del Pavona clavus ospita giovani pesci di barriera, granchi e altri invertebrati di barriera da cui le comunità locali dipendono per il cibo. I polipi che formano questo enorme corallo provengono da larve che si sono insediate sul fondale marino e si sono moltiplicate in milioni di altri polipi geneticamente identici nel corso dei secoli.

Spedizione Isole Salomone

Fonte: iStock

Subacquei in spedizione intorno alle Isole Salomone

Grandi colonie di coralli adulti come questa contribuiscono in modo significativo al recupero degli ecosistemi delle barriere coralline grazie al loro elevato potenziale riproduttivo” ha osservato Eric Brown, scienziato dei coralli per la spedizione Pristine Seas alle Isole Salomone. Brown, uno dei principali scienziati dei coralli al mondo, aveva identificato e misurato il precedente corallo da record, situato nelle Samoa americane. “Mentre le vicine barriere coralline poco profonde erano degradate a causa dei mari più caldi, assistere a questa grande oasi di corallo sana in acque leggermente più profonde è un raggio di speranza“.

Cosa vuol dire questa scoperta

La scoperta del mega corallo avviene quando la ricerca ha dimostrato che solo l’8,4% dell’oceano è protetto in una certa misura. Studi scientifici raccomandano che il mondo protegga almeno il 30% dell’oceano per mantenere il suo ruolo nell’assorbimento di gran parte del nostro inquinamento da carbonio, oltre a fornire cibo, benefici economici e occupazione a centinaia di milioni di persone. Uno studio recente ha scoperto che abbiamo bisogno di circa 190.000 piccole AMP nelle regioni costiere e 300 grandi AMP nelle aree remote entro la fine del 2030 per raggiungere l’obiettivo.

È un monumento naturale che ha visto l’arrivo dei primi europei in queste acque“, ha affermato San Félix, il primo a individuare il corallo da record. “Personaggi illustri dell’umanità hanno convissuto con questa colonia: Newton, Darwin, Curie, Gandhi, Einstein… e lui è sopravvissuto a loro. Ora conserva informazioni su come sopravvivere nel corso dei secoli. Il codice genetico di questi semplici polipi è un’enorme enciclopedia che ha scritto come sopravvivere a molteplici condizioni climatiche e fino ad ora lo fa nonostante il riscaldamento degli oceani“.

I coralli delle Isole Salomone

Le Isole Salomone ospitano la seconda più alta diversità di coralli del pianeta, vantando oltre 490 specie note, sia dure che morbide. Ospita anche uno dei vulcani sottomarini più attivi al mondo, Kavachi. “Le Isole Salomone sono custodi dell’oceano e delle meraviglie del Triangolo dei Coralli, tra cui questo corallo mozzafiato“, ha osservato Collin Beck, Segretario permanente del Ministero degli Affari Esteri e del Commercio Estero del Paese. “C’è così tanto da imparare sulla ricchezza della vita marina e dell’ecosistema oceanico, ma questa scoperta apre le porte della conoscenza. Sono necessarie ulteriori ricerche scientifiche per comprendere meglio la nostra ricca biodiversità e il nostro pianeta”.

A metà ottobre, 18 scienziati e registi di National Geographic Pristine Seas hanno intrapreso una spedizione per studiare la salute degli oceani in alcune parti delle Isole Salomone. Il viaggio di ricerca della durata di mesi, una partnership tra National Geographic Pristine Seas, il governo delle Isole Salomone, membri chiave di Ocean12 e il Ministero dell’istruzione e dello sviluppo delle risorse umane delle Isole Salomone (MEHRD), sta utilizzando tecnologie all’avanguardia per comprendere meglio l’ecosistema marino del paese nella speranza di far progredire la conservazione degli oceani.

Vivendo e lavorando a bordo della nave da ricerca Argo, il team di membri dell’equipaggio locali e internazionali valuterà la salute dell’oceano con telecamere di profondità, indagini subacquee, conteggi degli uccelli marini, indagini visive subacquee, campionamento del DNA ambientale (eDNA) e un nuovo sommergibile all’avanguardia classificato per 1.300 m di profondità. Pristine Seas conduce ricerche per supportare i paesi nel rispettare i loro impegni per la protezione degli oceani. Il team di scienziati e registi internazionali e locali studia la salute dell’oceano, documentando la sua meraviglia attraverso fotografie e cinematografia, per supportare gli sforzi di conservazione degli oceani in collaborazione con le comunità locali.

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Miraflores a Lima, le migliori attività da fare nella Capitale del Perù

Lima è la Capitale del Perù e regala indubbiamente grandi emozioni ai turisti: il suo centro storico è Patrimonio dell’Umanità Unesco, e la città è stata a lungo centro nevralgico del Sud America. Oltre al centro, però, vogliamo concentrarci su uno dei luoghi da visitare assolutamente quando ci si trova nella Capitale, ed è il Distretto di Miraflores: è tra i 43 distretti del Perù e fa parte della provincia di Lima. Fondato il 2 gennaio 1857, confina con il Distretto di San Isidro, di Surquillo, di Barranco, di Santiago de Surco e con l’Oceano Pacifico.

Cosa fare nel Distretto di Miraflores a Lima

Quando pensiamo al Perù, ci vengono sin da subito in mente mete come Cusco e Machu Picchu, super scelte dai turisti per l’incredibile storia. Ma, a partire dalla Capitale Lima, ci si può dirigere verso Miraflores, tra le zone più incantevoli dove fare tantissime attività sorprendenti. Grattacieli che svettano verso l’alto, viste panoramiche sull’Oceano Pacifico, quartieri residenziali sulla spiaggia, locali notturni e alberghi di prima scelta: questo e molto altro ti attende a Miraflores.

Parco Kennedy

Si trova proprio nel centro di Miraflores ed è conosciuto per essere il “parco dei gatti”, perché qui i local e i giardinieri si prendono cura dei randagi (che sono super coccoloni e amichevoli). Un luogo incantevole dove fare una passeggiata, in cui incontrare musicisti, artigiani, o magari fermarsi a provare i dolci peruviani, tra cui mele caramellate, picarones e churros. Al centro del parco trovi l’Anfiteatro Chabuca Granda.

Lungomare di Miraflores

Il Malecon a Lima è la passerella che va da San Isidro a Barranco a Miraflores: si affaccia sull’Oceano Pacifico e ospita spazi verdi e negozi. Il tramonto sul Malecon è una delle migliori attività da fare, magari ammirando il panorama in bicicletta.

Parco degli Innamorati

Miraflores è particolarmente apprezzata e conosciuta per offrire tantissimi spazi verdi ai local e ai turisti. In particolare, però, il Parco degli Innamorati è una di quelle attrazioni da non perdere, famoso per la statua “El Beso”, scolpita da Victor Delfin il 14 febbraio 1993. Un uomo e una donna si scambiano un bacio in riva all’oceano: da vedere con la propria dolce metà.

Rovine di Huaca Pucllana

Huaca Pucllana si trova proprio nel centro del quartiere moderno Miraflores: non capita tutti i giorni di poter ammirare delle rovine in città. La piramide di Huaca Pucllana risale al 500 d.C. ed è stata costruita da una civiltà costiera pre-Inca con mattoni di argilla. Il plus? La possibilità di mangiare di notte alle rovine, quando sono illuminate. Magari uno stufato di gamberi e quinoa, con formaggio fresco e quel tocco vivace di peperoncino (la cucina peruviana è tra le migliori al mondo).

Surf

Tra gli sport acquatici principali del Perù c’è il surf: precisamente, ti consigliamo di fare surf alla spiaggia di Miraflores, Playa Costa Verde, o magari a Makaha Beach, il posto ideale per i principianti perché qui si concentrano diverse scuole di surf e l’acqua è più fredda. Per chi fa surf in autunno o in inverno, è richiesta la muta.

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Lima: quando visitare la capitale del Perù

Lima, capitale del Perù, è una città con una duplice anima che arriva dritta al cuore di chi la visita. Da un lato la sua calma di millenni di storia che la caratterizza, dall’altro la vivacità caotica di una grande metropoli sudamericana. Arroccata su grandi scogliere che si affacciano senza timore sul maestoso Oceano Pacifico, la capitale peruviana pulsa al ritmo di una melodia che unisce l’antico al moderno, la tradizione all’innovazione, il passato al futuro. Se stai organizzando – o hai in programma – un viaggio in questa splendida zona del mondo, allora ti starai chiedendo anche qual è il momento migliore per visitarla. In questa guida, che descrive il clima e la temperatura a Lima, potrai trovare tutte le informazioni necessarie per organizzare al meglio il tuo viaggio. Pronto a prendere nota? Partiamo!

Clima a Lima: una panoramica completa

Quando si parla di meteo è sempre difficile stabilire con certezza le caratteristiche climatiche di una regione. Tuttavia, per quanto riguarda Lima, una cosa è certa: l’identikit climatico della capitale peruviana è davvero, davvero particolare. Di natura sub-tropicale e desertica, ogni annata presenta principalmente due stagioni:

  • Stagione calda, che va dal mese di dicembre al mese di maggio.
  • Stagione fredda, che va dal mese di giugno al mese di novembre.

L’elemento che rende il clima di Lima così particolare è la garúa, una nebbiolina perenne che va da giugno a settembre e che deposita goccioline di rugiada al suolo. Nonostante Lima si trovi a pochi gradi dall’Equatore, il clima è arido e mite; una condizione dovuta alla Humboldt, una corrente fredda marina che arriva direttamente dalloceano. Le temperature medie di Lima oscillano da un minimo di 14° gradi a un massimo di 29° senza manifestare picchi estremi di caldo o freddo. Per scoprire il momento migliore per visitare la capitale del Perù, ecco una panoramica precisa delle due stagioni che la caratterizzano.

Stagione calda: dall’oceano alle grandi celebrazioni culturali

Da dicembre a maggio, l’estate abbraccia con le sue giornate soleggiate e il suo clima mite le bellezze di Lima. Le temperature variano tra i 20°C e i 29°C, rendendo questo un ottimo periodo per visitatori e locali che vogliono godersi le meraviglie offerte dalla costa e dall’oceano. In questo momento dell’anno i cieli si ripuliscono di quel grigiore che caratterizza la stagione fredda, tingendosi di un celeste brillante e lasciandosi alle spalle i nuvoloni. Durante la stagione calda le spiagge pullulano di surfisti a caccia dell’onda perfetta, di nuotatori appassionati e, in generale, di amanti del grande blu. Soprattutto le spiagge di Miraflores e Barranco fanno da palcoscenico alla vita della città che si anima con eventi, feste e attività. Non solo mare, la stagione calda a Lima offre molto anche agli appassionati dell’alta quota, tanto che da qui partono una serie di escursioni che ti porteranno a esplorare antichissime rovine precolombiane (come Pachacamac) oppure, se ami immergerti nella natura, ti porteranno a paradisi naturali come quello di Paracas. Durante la stagione calda il calendario di Lima si riempie di eventi e celebrazioni importanti, in queste giornate la gioia e il brio invadono le strade di Lima accendendo di vita l’intera città. Le più importanti sono:

  • L’anniversario di Lima: ogni anno, il 18 gennaio, Lima festeggia “il suo compleanno”. Una festa molto sentita e vissuta con enorme entusiasmo da parte di tutti i locali e che vuole celebrare la fondazione della capitale, avvenuta per mano di Francisco Pizarro nel 1535. In questi giorni la città, supportata anche dal clima mite della stagione estiva, offre eventi, parate, concerti ed esibizioni di balli popolari che invadono il centro storico. Un’occasione imperdibile per toccare con mano l’identità culturale di Lima e, in generale, del Perù.
  • Il Festival Mistura: durante la stagione calda si celebra Il Festival Mistura, nonché l’evento culinario più celebre e importante di tutto il Perù. Anche se in passato si celebrava in settembre, ora, sempre più spesso, viene organizzato i primi mesi dell’anno. Questo festival è d’obbligo per scoprire la tradizione gastronomica peruviana.
  • Virgen de la Candelaria: in febbraio i peruviani celebrano la festa della Virgen de la Candelaria, portando tra le strade di Lima gioia e brio. Bande, parate ed esibizioni di danza folcloristica riempiono la città. Tra le tradizioni più importanti troviamo la danza Diablada, che rappresenta la lotta tra il bene e il male e viene messa in scena dai ballerini con coreografie e costumi che simulano questa lotta tra angeli e demoni.
Abitante di Lima con abito tradizionale

Fonte: iStock

Il celebre Festival Mistura a Lima, in Perù

Stagione fredda: garúa, musei e grandi eventi nazionali

Dopo aver scoperto le caratteristiche della stagione calda, è il momento di scoprire quelle della stagione fredda, in modo da organizzare il tuo viaggio al meglio. Da giugno a settembre, le temperature medie calano oscillando tra i 14°C e i 19°C e la famosa garúa – la nebbiolina di cui ti parlavamo all’inizio di questo articolo – pervade la città dandole un tocco malinconico che si aggiunge al grigiore del cielo annuvolato che caratterizza questa stagione. Nonostante queste condizioni possano perdere presa sugli amanti del mare, del sole e della vita balneare, l’inverno a Lima gode di un fascino e di atmosfere uniche. In questi mesi il clima a Lima è caratterizzato dall’assenza di precipitazioni ma, grazie all’umidità e alla brezza dell’oceano, le giornate rimangono fresche regalando una condizione ideale per chi ama visitare le città con un clima mite. Durante la stagione fredda, la maggior parte del turismo balneare migra altrove, lasciando spazio solo a qualche surfista temerario che cerca di domare la furia dell’oceano. Questo rende le spiagge di Lima un vero spettacolo mozzafiato, da ammirare in tutta la loro bellezza e la loro solitudine. In inverno Lima è un fiore che sboccia negli spazi chiusi: musei e gallerie d’arte offrono riparo dalla nebbia e avvolgono i visitatori con il calore dell’arte. Se visiti Lima in questo periodo, un giro al Museo Larco, con la sua incredibile collezione di arte precolombiana, e al MALI sono davvero d’obbligo. Nonostante le condizioni climatiche più avverse della stagione fredda, Lima – tra giugno e settembre – si riempie di eventi culturali e tradizioni folcloristiche, pertanto, se stai organizzando il tuo viaggio in uno di questi mesi, potresti trovarti in mezzo a una di queste grandi feste:

  • Festa di San Pedro e San Pablo: celebrata in giugno, è una festa religiosa molto sentita, soprattutto nei distretti costieri come Chorrillos e Callao, dalla comunità di pescatori. La festa inizia con una funzione religiosa e prosegue con una processione che conduce la statua di San Pedro, patrono dei pescatori, al mare.
  • Festa di Santa Rosa da Lima: una seconda tradizione religiosa – questa volta celebrata in agosto – è la Festa di Santa Rosa da Lima ed è uno degli eventi religiosi più importanti della capitale. Durante la festa, la patrona del Perù viene celebrata nel suo santuario e poi la festa prosegue sulle strade della città.
  • Giorno dell’Indipendenza: nonostante l’inverno di Lima, la festa che celebra l’indipendenza peruviana resta una delle festività più celebri e famose di tutta la capitale. La città si colora di rosso e bianco, si riempie di parate e, il 28 luglio, si ascolta il discorso del Presidente della Repubblica.

Il clima a Lima: qual è il periodo migliore?

Come avrai intuito, non c’è una risposta definitiva alla domanda “Qual è il periodo migliore per visitare Lima?”. Tutto dipende dalle tue preferenze di viaggio e da ciò che ami fare. Mentre di solito si parla di 4 stagioni, nel caso di Lima la scelta ricade su due stagioni principali: quella calda e quella fredda. Entrambi i periodi illuminano la città di un’aura diversa, di un fascino distinto. Nella stagione calda puoi goderti le esperienze offerte dalle zone costiere, in quella fredda puoi godere delle ricchezze culturali che offre la capitale peruviana. Qualsiasi sia la tua scelta, Lima saprà conquistarti con il suo fascino antico e la sua modernità in evoluzione.

Per organizzare al meglio il tuo viaggio ecco uno schema riassuntivo del clima e temperatura di Lima da tenere a mente quando pianificherai il tuo itinerario nella meravigliosa capitale del Perù.

  • Stagione calda: da dicembre a maggio. Temperature tra i 20°C – 29°C con giornate soleggiate, cieli tersi e clima secco. Il momento ideale per attività balneari ed escursioni nella natura. Eventi principali: festival gastronomici come Mistura, concerti e attività culturali all’aperto.
  • Stagione fredda: da giugno a novembre. Temperature tra i 14°C – 19°C con giornate caratterizzate da una nebbia costante, cieli grigi e clima fresco e umido senza pioggia. Il momento perfetto per scoprire le gallerie e i musei della città e immergersi nei suoi eventi culturali e religiosi.
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Teahupo’o, il paradiso del surf di Tahiti

Tahiti, l’isola paradisiaca che incanta i viaggiatori di tutto il mondo con le sue spiagge di sabbia bianca, le acque cristalline e la ricca cultura polinesiana, si erge maestosa nel cuore dell’Oceano Pacifico e oggi è sotto i riflettori grazie a uno degli spot di surf più famosi al mondo, Teahupo’o. Qui, infatti, si stanno svolgendo le gare di surf per i Giochi Olimpici di Parigi 2024: non è certo un mistero il perché!

L’onda di Teahupo’o è famosa in tutto il mondo e può essere a pieno titolo detta il sogno di ogni surfista: questo perché in questo preciso angolo di Pacifico, accade un miracolo di Madre Natura. L’onda che si forma a Teahupo’o è a dir poco iconica, definita dai surfisti di tutto il mondo come “l’onda perfetta”.

Teahupo’o e l’onda perfetta

Nella splendida cornice dell’arcipelago delle Isole della Società, Tahiti brilla di luce propria: è l’isola più grande di questo arcipelago polinesiano ed è un vero e proprio trionfo della natura, con la sua flora rigogliosa e tropicale, il territorio vulcanico e spiagge che tolgono il fiato per la loro bellezza.

Proprio a Tahiti incontriamo Teahupo’o, un luogo di straordinaria bellezza ma famoso soprattutto per essere uno degli spot di surf più incredibili al mondo. Teahupo’o è sede di una tappa di World League di surf da oltre vent’anni e surfisti del calibro di Gabriel Medina, Kelly Slater, Jérémy Florès, Andy Irons e Mark Occhilupo sognano di dominare la sua onda e di battere qui i propri record relativi a questo affascinante e adrenalinico sport acquatico.

Surfista a Teahupo'o

Fonte: iStock

Un surfista sull’onda a Teahupo’o

Il nome stesso di Teahupo’o ha un significato ancestrale: nella lingua locale Teahupo’o significa “teste tagliate”, in tahitiano, ma anche “muro di teschi”. Questo termine si lega a una leggenda secondo cui, al confine dell’omonimo villaggio, un tempo i clan del territorio combatterono per l’isola e i vincenti costruirono un muro di delimitazione proprio con i teschi dei clan sconfitti. Ma c’è di più: un’altra leggenda, invece, lega l’origine del nome alle teste tagliate di chi aveva il coraggio di sfidare le possenti onde di Teahupo’o.

Teahupo’o oggi vanta un impianto per le gare di surf che è comunque stato progettato per salvaguardare la natura dell’isola, con strutture modulari. Ma veniamo al dunque, parlando della grande protagonista di Teahupo’o, l’onda perfetta: a far sì che questa spettacolare onda si formi è anche la barriera corallina sottomarina, posta a 400 metri di distanza dalla costa, con un fondale che precipita da una profondità di 45 metri a una di zero. Poiché la laguna è di poco sopraelevata rispetto all’oceano, l’onda si infrange nel momento in cui l’acqua della laguna viene come aspirata, dando vita a  un fenomeno che rende le onde stesse ancora più alte e cave.

Le condizioni oceaniche, quali la forza e la direzione delle mareggiate, sono altre variabili che influenzano la formazione di questa onda: soprattutto in inverno, con le mareggiate più frequenti, a Teahupo’o le onde raggiungono la loro massima grandezza e intensità.

Il periodo in cui ammirare e cercare di cavalcare l’onda di Teahupo’o va da aprile a ottobre: questa mitica onda può avere un’altezza che va dai 3 ai 7 metri. Ma la sua caratteristica più affascinante è l’unione di tre aspetti: il barrel iconico, cioè la forma ideale di un’onda per surfare, la discesa alla base ovvero l’heavy drop e il reef poco profondo, ovvero il cosiddetto fondale.

Il periodo migliore per visitare Teahupo’o

Se vi state domandando qual è il periodo migliore per andare a Teahupo’o, sicuramente parliamo di un arco temporale che abbraccia la primavera e l’estate: i mesi da maggio ad agosto sono i migliori per godersi il surf a Teahupo’o e il territorio circostante.

Teahupo'o, villaggio

Fonte: iStock

Vista del villaggio di Teahupo’o

Durante l’inverno in Polinesia, che corrisponde ai mesi tra giugno e agosto, le onde dell’Oceano Pacifico sono più imponenti, ma attenzione: anche il vento può essere più impervio in questa stagione, motivo per cui solo i surfisti più abili possono confrontarsi con Teahupo’o.

Come raggiungere Teahupo’o

La città di Papeete, capitale della Polinesia Francese, si trova si trova proprio sull’isola di Tahiti: ecco perché Teahupo’o, parte del comune di Taiarapu-Ovest, a circa 70 chilometri dalla capitale, è facilmente raggiungibile anche in auto con un tragitto di circa 1 ora e 30 minuti. Per raggiungere Teahupo’o si può anche volare dall’aeroporto di Faa’a, che si trova vicino alla capitale, per poi prendere un’auto o un altro mezzo di trasporto in direzione Teahupo’o.

Cosa mangiare a Teahupo’o

Se vi piacciono i sapori freschi ed esotici, a Teahupo’o troverete pane per i vostri denti: la cucina locale è ancorata fortemente a ciò che offre la natura, per cui il pesce e i frutti di mare sono i grandi protagonisti delle tavole di Tahiti così come il latte di cocco e la frutta in genere. Se andate in viaggio a Teahupo’o vi consigliamo di provare:

  • Poisson Cru: un piatto classico della cucina polinesiana, il Poisson Cru è una sorta di ceviche a base di pesce crudo marinato nel succo di lime e latte di cocco, condito con verdure fresche come cetrioli, pomodori e cipolle.
  • Poisson Frit: il pesce fresco fritto è una scelta popolare nelle cucine locali. Potete assaporare varietà di pesce fresco fritto e croccante servito con salsa aioli o altre salse tradizionali.
  • Poisson Poe: un piatto tradizionale a base di pesce cotto con latte di cocco, vaniglia e altre spezie polinesiane. Viene spesso servito con purè di banane o uru (frutto del pane).
  • Fruit de Mer: date un’occhiata ai ristoranti locali per assaggiare deliziosi frutti di mare freschi, come aragoste, gamberi, cozze e altri frutti di mare locali.
  • Frutta Tropicale: non dimenticate di gustare la vasta gamma di frutta tropicale disponibile sull’isola. Ananas, mango, papaya e cocco fresco sono solo alcune delle delizie fruttate che potete trovare a Teahupo’o.
  • Banane Tahitiane: le banane locali sono un’altra leccornia da provare. Più piccole e più dolci delle banane comuni, sono un’esperienza gustosa da non perdere.
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Cosa vedere a Niue, viaggio nel Paese più piccolo del mondo

Niue è una gemma nascosta situata nel vasto Oceano Pacifico meridionale, in grado di affascinare per la sua bellezza incontaminata e la sua cultura autentica. Quest’isola viene conosciuta anche come “The Rock”, la roccia, grazie alla sua conformazione geologica. Si tratta di una piccola isola del Pacifico, che offre un mix unico di avventura, relax e scoperta culturale, una piccola nazione situata a circa 2.400 chilometri a nord della Nuova Zelanda.

Niue è una delle isole coralline più grandi del mondo, con una superficie di circa 260 chilometri quadrati. Nonostante queste sue dimensioni ridotte, l’isola vanta una sorprendente varietà di paesaggi naturali, dalle scogliere mozzafiato alle grotte marine, dalle spiagge di sabbia bianca fino alle grandi foreste che ricoprono gran parte del suo territorio.

Cosa rende Niue il più piccolo Paese del mondo? Sicuramente, oltre che la sue ridotte dimensioni, sull’isola vive una popolazione di circa 1.600 abitanti, e ciò lo rende uno dei paesi meno popolati del mondo. Queste caratteristiche rendono l’isola un rifugio perfetto per chi cerca tranquillità ed intimità, lontano dalle folle turistiche. Niue è una nazione autonoma, ma in libera associazione con la Nuova Zelanda. Quindi, pur essendo indipendente, mantiene forti legami politici e culturali con questa fantastica terra.

Come arrivare a Niue

A causa della sua posizione, raggiungere Niue richiede un po’ di pianificazione, ma l’isolamento dell’isola è parte anche del suo fascino. L’unico aeroporto internazionale presente sull’isola è l’Aeroporto Internazionale di Niue, situato vicino al villaggio di Alofi, la capitale di Niue. L’unica compagnia aerea che opera voli regolari per Niue è Air New Zealand, con voli settimanali da Auckland.

Una volta atterrati, l’accoglienza dei locali e la bellezza naturale dell’isola ripagano ampiamente il viaggio e la fatica sostenuta per arrivare fino a qui. Inoltre, essendo i trasporti sull’isola limitati, la soluzione migliore per visitare questo angolo di paradiso del Pacifico è noleggiare un’auto.

Cosa vedere sull’isola di Niue?

Ecco quali sono le principali attrazioni e le attività imperdibili di Niue, per scoprire uno dei Paesi più piccoli del mondo.

Alofi, la capitale di Niue

Alofi è un incantevole villaggio che offre una la possibilità di immergersi nella quotidianità degli abitanti di Niue. Qui è possibile trovare alcuni dei principali servizi dell’isola, come diversi negozi, ristoranti ed alloggi. Per un’esperienza locale, il mercato settimanale di Alofi è la giusta occasione per scoprire i prodotti freschi dell’isola, prodotti artigianato locale ed acquistare souvenir. Tra i luoghi di interesse, visitate la cattedrale di Niue, una piccola ma affascinante chiesa cattolica, e il memoriale della seconda guerra mondiale. Alofi è anche il punto di partenza ideale per esplorare le altre attrazioni dell’isola.

Vista della costa di Aloifi e delle sue acque cristalline sull'isola di Niue

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Vista della costa di Aloifi e delle sue acque cristalline, Niue

Matapa Chasm, per gli amanti dello snorkeling

Matapa Chasm è una delle meraviglie naturali del piccolo Paese di Niue, un’insenatura nascosta tra alte scogliere calcaree. Questo luogo è perfetto per nuotare e per gli amanti dello snorkeling, grazie alle sue acque limpide e tranquille che rendono questo posto incantevole. La leggenda vuole che questa parte dell’isola fosse il luogo di balneazione dei diversi Re di Niue.

Le Talava Arches

Le Talava Arches sono un’imponente formazione rocciosa situata sulla costa nord di Niue. Questi archi naturali sono stati scolpiti dalle onde nel corso dei millenni ed offrono uno spettacolo mozzafiato, specialmente al tramonto. Per raggiungere questo luogo unico sull’isola di Niue è necessario percorrere un sentiero attraverso una fitta e verde vegetazione, che aggiunge un tocco di avventura all’escursione. Questo è il luogo ideale per gli amanti della fotografia, che al tramonto saranno in grado di regalarsi lo scatto perfetto.

Le piscine naturali di Niue: le Limu Pools

Le Limu Pools sono una serie di piscine naturali situate sulla costa settentrionale di Niue. Si tratta di un luogo molto famoso per le loro acque turchesi e la varietà di pesci colorati che le abitano. Le piscine naturali di Limu Pools sono ideali per lo snorkeling ed il nuoto, che per gli amanti delle immersioni, rappresenta sicuramente un’esperienza unica ed indimenticabile.

Le Limu Pools, piscine naturali che si sono formate sull'isola di Niue

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Le Limu Pools, piscine naturali sull’isola di Niue

Il villago di Hikutavake

Hikutavake è un piccolo villaggio situato sulla costa nord-occidentale di Niue. Questo villaggio è famoso sull’isola grazie alle sue spiagge spettacolari e le piscine naturali, che rendono questo territorio unico nel suo genere, come del resto l’isola di Niue.
Infatti, una delle principali attrazioni del villaggio di Hikutavake è la piscina naturale di Avaiki, un luogo magico dove le acque cristalline si incontrano con le scogliere calcaree che caratterizzano l’isola.

Le attività imperdibili a Niue

Niue è il Paese più piccolo del mondo, ma ciò non toglie il fatto che l’isola abbia molto da offrire, soprattutto per quanto riguarda le attività da fare sull’isola.

Niue, infatti, è un paradiso per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni subacquee. Le acque che circondano l’isola sono cristalline ed ospitano una grande varietà di vita marina, come diverse specie di pesci tropicali, tartarughe marine e coralli colorati.

Inoltre, uno degli spettacoli naturali più emozionanti di Niue sono le balene. Da luglio a ottobre, le megattere migrano attraverso le acque di Niue, offrendo ai visitatori l’opportunità di avvistare questi maestosi giganti del mare. Ci sono numerosi punti di osservazione lungo la costa dove è possibile fare whale watching ed avvistare questi animali fantastici saltare e giocare nell’acqua.

Per scoprire l’isola e tutti i suoi angoli nascosti, sull’isola sono presenti numerosi sentieri escursionistici che attraversano foreste tropicali, si affacciano sulle scogliere e portano a grotte maestose ed affascinati. Esplorare Niue in bicicletta, poi, è un’esperienza fantastica. È possibile noleggiare biciclette nella capitale Alofi e partire alla scoperta dell’isola in modo ecologico e divertente attraversando le strade poco trafficate dell’isola, con viste spettacolari sull’oceano e sulla natura circostante.

Niue, con la sua bellezza naturale incontaminata e la sua cultura autentica, è una destinazione unica che merita di essere scoperta. Questa piccola isola nel cuore del Pacifico sarà in grado di offrire un’esperienza indimenticabile a tutti i suoi visitatori, amanti della natura, appassionati di avventura o semplicemente per coloro che sono alla ricerca di tranquillità. Un viaggio a Niue è un viaggio nel cuore di un paradiso ancora sconosciuto ai più, dove ogni angolo nasconde una nuova meraviglia da scoprire a poche ore di volo dalla Nuova Zelanda.

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Zihuatanejo, la città del Messico dal colore dell’argilla

Una città quasi completamente del colore dell’argilla affacciata sul mare, dove l’anima festaiola si mescola con quella tradizionale. Parliamo di Zihuatanejo, in Messico, una località che si specchia sulla meravigliosa costa del Pacifico e che ancora oggi mantiene intatta la sua autenticità

Informazioni utili

Zihuatanejo la quarta città in grandezza dello Stato messicano del Guerrero. Sfortunatamente questo Stato del Messico non gode di ottima reputazione e anzi, è considerato uno dei più pericolosi del Paese.

Al tal proposito il sito ViaggiareSicuri scrive le seguenti parole: “Si raccomanda di evitare i viaggi nello Stato di Guerrero: nelle principali città (Chilpancingo, Acapulco) e nelle zone rurali hanno avuto luogo numerosi episodi di violenza. In caso di viaggio verso destinazioni turistiche in questo Stato è consigliabile effettuare trasferimenti in aereo”.

Le buone notizie sono che Zihuatanejo è una destinazione turistica e che è servita anche da un aeroporto internazionale, e per questo è più sicura di altre località dello Stato. Tuttavia, è sempre bene tenere gli occhi aperti e non lasciare nulla al caso, qui come in altre località del mondo.

Cosa si presenta

Fino a qualche anno fa Zihuatanejo era un’oasi di pace e relax, un rifugio tranquillo per surfisti e pescatori. Oggi è una meta più turistica, ma che in qualche modo riesce a mantenere la sua autenticità: una città dove spicca il color argilla e in cui tutto si vive all’aria aperta. Ma non solo, perché è anche un angolo di Messico costellato di insenature e calette assolutamente suggestive.

Zihuatanejo sembra essere caratterizzata da una doppia anima. Alzando lo sguardo, infatti, si nota la vicina località turistica di Ixtapa che è posta su una collina e puntellata di mega resort e ristoranti. Anche a Zihuatanejo ci sono sempre più hotel e adatti a tutte le tasche, ma in qualche modo qui il popolo messicano vive ancora seguendo i suoi ritmi, usi e costumi. Sembrerebbe quasi che la tradizione non voglia lasciare del tutto il posto al moderno.

Spiagge di Zihuatanejo

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La Ropa, la spiaggia più famosa di Zihuatanejo

Non mancano le navi da crociera che riempiono le strade cittadine, ma a livello generale Zihuatanejo è sinonimo di relax, grazie anche alle sue tante belle spiagge.

Le spiagge più belle

Questa città messicana sulla costa del Pacifico possiede una spiaggia cittadina che prende il nome di Playa Principal. Popolarmente chiamata Playa Municipal, sorge proprio di fronte al lungomare e si rivela perfetta per veder tramontare il sole.

C’è poi Playa Madera che è decisamente più bella dell’altra e che al calar del buio regala uno spettacolo incredibile di luci che si specchiano sulle sue acque.

Poi ancora Playa La Ropa, probabilmente la più famosa di tutta la città. Si tratta di un’ampia distesa di sabbia impreziosita da svettanti palme e accarezzata da acque sempre calme e calde.

Molto interessante è anche Playa Las Gatas che, essendo più piccola, risulta molto più tranquilla delle precedenti. Infine Playa Larga che ancora si presenta vergine e che regala una delle viste più emozionanti di tutto il Messico.

La vita all’aria aperta di Zihuatanejo

Le attività da fare a Zihuatanejo sono principalmente all’aria aperta. I turisti che vengono da queste parti scelgono di fare un’escursione in barca verso la vicina isola di Ixtapa. E non c’è da biasimarli, perché anche qui ci sono ben tre magnifiche spiagge – tutte vicine tra loro – che sono una diversa dall’altra: le acque più calme si trovano al largo delle spiagge di Varadero e Cuachalalate, mentre Coral Beach è perfetta per lo snorkeling perché proprio qui sopravvive una magnifica barriera corallina.

Non mancano piccoli e caratteristici ristoranti in cui mangiare un gustoso piatto tipico.

A circa 30 minuti di distanza da Zihuatanejo sorgono le rovine di Xihuacan, un interessante sito archeologico mesoamericano che conta ben 3.000 anni. Ma ad affascinare molto più di altro è la sua particolare storia: sembrerebbe non appartenere a una sola cultura ma, anzi, pare proprio che venisse utilizzato come luogo di culto da diverse tribù, tra cui e Cuitlateca, Tarascan, Mixteca, Aztechi e molto altro ancora.

I turisti che scelgono Zihuatanejo lo fanno anche perché si rivela l’ideale per i subacquei, specialmente i principianti. Il periodo che va da novembre a maggio è il più opportuno per scoprire i suoi colorati fondali marini, merito del mare che in questa fase dell’anno è particolarmente calmo.

Tra le varie meraviglie oceaniche da avvistare ci sono delfini, mante, tartarughe, pesci tropicali, balene, cavallucci marini e tantissime altre bellissime creature acquatiche.

Playa La Madera( Zihuatanejo)

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Veduta della Playa La Madera

E poi le passeggiate vista mare, come quella che si può fare sul Paseo del Pescador in cui si affacciano negozi e ristoranti sempre accompagnati dal fruscio delle onde. Un percorso molto suggestivo e che conduce al cospetto della piazza principale, che la sera si anima con balli, street food e musica dal vivo.

Un’altra attività molto amata dai turisti che scelgono Zihuatanejo è quella di andare in bicicletta: ci sono ben otto chilometri di piste ciclabili.

Due, tuttavia, sono i percorsi principali: uno di questi conduce da Ixtapa a Zihuatanejo, mentre l’altro va da Ixtapa Marina fino a Playa Linda.

Da queste parti è possibile anche avvistare delle magnifiche e sinuose megattere, delle balenottere che possono misurare anche 17 metri di lunghezza e dotate di lunghe pinne pettorali e una testa bitorzoluta. Non è difficile vivere questa esperienza, perché la costa del Pacifico del Messico è famosa in tutto il mondo anche per gli avvistamenti di questi cetacei. E in particolare lo è Zihuatanejo, perché sorge su un tratto di litorale che a sua volta si trova sulla linea di migrazione di questi animali.

Ci sono turisti che decidono di venire in questa località messicana per il golf: la vicina Ixtapa possiede due campi da 18 buche di livello mondiale.

Infine, anche un’interessante attività al chiuso: il Museo Archeologico Costa Grande. Si tratta di un luogo che illustra la particolare e interessante storia archeologica di questa zona del Messico.

Il museo è piccolo e possiede solo sei sale espositive, ma in poco spazio riesce a coprire diverse epoche storiche che arrivano fino ai giorni nostri: il posto ideale per fare un viaggio nella cultura messicana e anche nella storia indigena.

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Oceano Pacifico Posti incredibili Viaggi

Nell’Oceano Pacifico esiste un ufficio postale sott’acqua: puoi visitarlo

Il mondo che abitiamo non smette mai di sorprenderci perché è pieno di meraviglie che aspettano solo di essere esplorate. Alcune di queste portano la firma inconfondibile di Madre Natura, altre invece sono state costruite dall’uomo.

Ma è solo quando le prime si incontrano con le seconde che nascono quelli che sono i più incredibili capolavori visivi del mondo intero. Quelli da raggiungere, esplorare e visitare. Luoghi inediti che per originalità e bellezza lasciano senza fiato e stupiscono.

Così come fa quell’ufficio postale sotto l’acqua costruito sopra uno dei fondali marini più belli e suggestivi del mondo intero. Ci troviamo a Vanuatu, nel cuore dell’Oceano Pacifico. È qui che per inviare le cartoline più suggestive di un viaggio incredibile bisogna immergersi nell’acqua.

Cartolina di viaggio da Vanuatu

Il nostro viaggio ci conduce nella Repubblica di Vanuatu, una nazione del sud Pacifico, caratterizzata da circa 80 isole che emergono dall’oceano. Un vero e proprio paradiso terrestre, nonché meta ambita e raggiunta da tutti gli amanti dello snorkeling e delle attività subacquee che qui possono nuotare tra barriere coralline, caverne e grotte sottomarine di immensa bellezza.

I fondali dell’oceano, poi, sono ricchi di tesori da scoprire, non solo incredibili esemplari di flora e fauna, ma anche relitti suggestivi e misteriosi da ammirare.

Le immersioni, qui, sono all’ordine del giorno perché permettono di esplorare un ecosistema incontaminato e straordinariamente bello. Ma al largo delle isole di Vanuatu non ci si immerge sotto l’acqua solo per scoprire i tesori dei fondali e le creature che li popolano, ma anche per spedire le cartoline più belle di un viaggio indimenticabile.

Proprio al largo della costa della Hideaway Island, dove sorge una riserva marina straordinaria, è stato inaugurato un ufficio postale bizzarro e unico. Per raggiungerlo, infatti, è necessario immergersi nel mare.

L’ufficio postale immerso nell’oceano

Per vivere un’avventura incredibile dobbiamo raggiungere Hideaway Island, l’isola dove sorge uno dei resort più esclusivi del mondo che affaccia direttamente su una riserva marina di incredibile bellezza.

È qui che l’invio di una cartolina di viaggio, a parenti e amici, si trasforma nell’esperienza più straordinaria di una vita intera. Per farlo, infatti, occorre immergersi nelle acque e raggiungere il primo ufficio postale sotto marino.

L’idea è nata dalla collaborazione tra Vanuatu Post, rete di uffici postali della Repubblica, e il proprietario del resort e si è trasformata da subito in un’attrazione turistica imperdibile.

La struttura, realizzata in fibra di vetro, è saldamente attraccata alle rocce ed è completamente immersa nelle acque turchesi e cristalline che da sempre incantano i viaggiatori di tutto il mondo.

Per raggiungere questo piccolo ufficio, è necessario scendere a circa tre metri di profondità. È lì che un addetto postale attende i nuotatori per occuparsi di tutte le operazioni necessarie alla spedizione.

Da qui, infatti, ogni giorno partono delle speciali cartoline di viaggio, impermeabili e personalizzabili, debitamente plastificate e dotate di uno speciale francobollo.

L’immersione può avvenire in autonomia, ma uno staff di esperti subacquei dell’Hideaway Island è sempre disponibile ad accompagnare tutti i viaggiatori che vogliono raggiungere l’ufficio postale per spedire queste cartoline di viaggio davvero speciali.