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Gibilterra: dov’è e a chi appartiene questo territorio?

Una meta probabilmente troppo lontana dai grandi flussi turistici, a volte quasi snobbata nel momento in cui si decide di organizzare un weekend fuori dai confini nazionali o un periodo di ferie prolungato. Stiamo parlando di Gibilterra, fantastico territorio sulle rive del Mediterraneo. Ma dove si trova Gibilterra e a quale Stato appartiene?

Dove si trova Gibilterra?

Gibilterra è una piccola penisola situata all’estremità meridionale della Spagna. Un fantastico territorio che dà il nome all’omonimo Stretto di Gibilterra, ovvero il punto in cui il Mar Mediterraneo incontra l’Oceano Atlantico. Si trova a circa 80 chilometri di distanza dalla più conosciuta città di Marbella, in Spagna e viene spesso inserita fra gli itinerari consigliati per scoprire la bellissima Costa del Sol.

È una posizione, quella di Gibilterra, decisamente strategica, in quanto segna il confine naturale che c’è tra il Europa ed Africa, e dal quale è addirittura possibile vedere ad occhio nudo il Marocco, soprattutto nelle giornate più limpide. Questo fa sì che, nonostante le sue dimensioni ridotte, ovvero una superficie di circa 6,8 chilometri quadrati, sia un luogo di grande importanza geopolitica e storica.

A quale Stato appartiene Gibilterra?

Non molti sanno, però, che Gibilterra non è uno stato indipendente. Infatti, nonostante la sua posizione geografica, questo territorio appartiene al Regno Unito e proprio per questo motivo è inserito all’interno della lista delle Nazioni Unite dei territori non autonomi, che racchiude tutti quei territori che sono ancora soggetti al colonialismo.

Questo status di territorio d’oltremare del governo britannico è sempre stato fonte di tensioni politiche tra Spagna e Regno Unito, in quanto il Paese spagnolo rivendica la sovranità sulla penisola da diversi secoli. Infatti, la presenza del potere britannico su questi territori risale addirittura ai primi anni del Diciottesimo secolo, precisamente al 1704, durante la Guerra di Successione Spagnola, quando il territorio e la Rocca di Gibilterra furono occupati. Il potere del Regno Unito è stato riconosciuto nel 1713 con il Trattato di Utrecht, in cui i due Paesi trovarono l’accordo per la cessione del territorio.

Nonostante le pressioni da parte del governo spagnolo per la sovranità, negli anni sono stati indetti due referendum, il primo nel 1967 ed il secondo nel 2002, in cui la popolazione di Gibilterra ha votato a favore del controllo del Regno Unito. Basti pensare, infatti, che la lingua ufficiale è l’inglese, la valuta è la sterlina britannica e ci sono influenze molto evidenti sulla cultura locale.

Qual è la capitale di Gibilterra?

La città di Gibilterra è la capitale di questo territorio e si tratta dell’unico centro urbano dell’intero territorio. È una vivace città, che si sviluppa ai piedi della Rocca, con una popolazione di circa 34.000 abitanti.

Il centro storico cittadino è caratterizzato da suggestivi edifici in stile coloniale, dove è possibile notare un mix unico tra l’influenza britannica e gli elementi del mediterraneo. Per gli amanti dello shopping, nella Main Street, ovvero la strada principale, sono presenti numerosi negozi duty-free, con prezzi convenienti, ma anche ristoranti e caffè. I visitatori di Gibilterra possono esplorare anche famosi luoghi turistici come la Grotta di San Michele oppure osservare le numerose scimmie berbere che popolano la Rocca di Gibilterra o semplicemente godersi una passeggiata sul lungomare, con vista sullo stretto.

Scimmie berbere che si trovano a Gibilterra, territorio che si trova nel sud della Spagna

Fonte: iStock

Scimmie berbere nella Rocca di Gibilterra

Quali sono stati i risvolti della Brexit su Gibilterra?

Dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, sono state sollevate nuove questioni su Gibilterra, soprattutto in relazione alla libertà di movimento delle persone tra questo territorio ed il vicino paese spagnolo. Nonostante ciò, il governo di Gibilterra ha mantenuto relazioni positive con l’Unione Europea, garantendo dunque la stabilità economica e sociale del territorio.

Infatti, grazie a questi accordi, per tutti i cittadini italiani che hanno intenzione di visitare Gibilterra, non è necessario essere muniti di passaporto. Documento che invece risulta obbligatorio per chiunque abbia intenzione di visitare il Regno Unito, proprio a causa della Brexit.

Decidere di visitare Gibilterra vuol dire andare alla scoperta di un territorio, che seppur molto limitato dal punto di vista geografico ed il controllo del Regno Unito, è stato in grado di mantenere una forte identità propria, tutta da scoprire. La sua capitale affacciata sul mare e il fascino della Rocca, sapranno regalare piacevoli ricordi.

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Azzorre con i bambini: tutto quello che c’è da sapere per una vacanza in pieno oceano

Sono diverse le cose da considerare quando si vuole organizzare un viaggio in famiglia con i bambini. La meta della vacanza non deve essere troppo distante; ma neanche così tanto vicina da far perdere la dimensione del viaggio. Deve essere comoda; ma anche sufficientemente diversa da quello a cui siamo abituati. Ecco, le Azzorre sono esattamente tutto questo: un arcipelago di nove isole in mezzo all’Oceano Atlantico ma terra portoghese, parte in tutto e per tutto dell’Europa. Un piccolo paradiso verde e diffuso, fatto di paesaggi vulcanici, pascoli infiniti e scogliere a picco sul mare.

Le esperienze in famiglia nell’arcipelago

Pur essendo solo a circa quattro ore di volo dall’Italia, queste isole rappresentano un’esperienza completamente diversa da quelle a cui siamo abituati. Ovunque qui il tempo scorre lento, la natura è protagonista assoluta e i colori sono intensi e vivi. Ogni isola ha qualcosa di speciale, ed è difficile generalizzare; ma ecco le attività più adatte alle famiglie che viaggiano alle Azzorre.

Occhio alle balene

Imperdibile, specialmente se si viaggia con i bambini, è l’osservazione di balene e il bagno con i delfini nelle acque blu dell’Atlantico. Le Azzorre sono uno dei migliori luoghi al mondo per avvistare cetacei e numerose compagnie su tutte le isole offrono escursioni adatte anche ai più piccoli, con guide esperte che spiegano curiosità sugli animali.

azzorre coi bambini

Fonte: Visit Azores

Delfini che fanno il bagno nelle acque delle Azzorre

Bagno alle Azzorre

Per chi viaggia in estate e non vuole rinunciare al bagno, alle Azzorre non mancano spiagge e calette (rigorosamente di sabbia nera) protette che rendono l’oceano più facilmente accessibile e meno pericoloso. Tipiche, molto suggestive e altrettanto comode per il bagno, sono le piscine naturali scavate nella roccia lavica e alimentate dalle onde dell’oceano, dove il mare è più calmo e sicuro anche per i più piccoli. São Miguel è l’unica isola con fonti termali, perfette tutto l’anno per rilassarsi in un’acqua naturalmente calda, circondati da una natura incontaminata. Su tutte le isole ci sono laghetti di acqua dolce, tra cascate e boschi rigogliosi, per un tuffo e una piacevole pausa.

We love trekking

Le Azzorre sono il luogo perfetto per viaggiare alla scoperta delle terre vulcaniche. Le isole sono rinomate per il trekking, ma ci sono anche sentieri semplici e panoramici che permettono di esplorare crateri vulcanici, foreste e laghi senza troppa fatica; anche solo percorrendo alcuni brevi tratti. Ogni isola dispone di itinerari a seconda di età e allenamento. Le famiglie con bambini più grandi possono esplorare i tunnel di lava: grotte formate dalle eruzioni vulcaniche e cuore geologico delle Azzorre. Oltre al trekking, alle Azzorre si possono praticare un sacco di altri sport, come lo snorkeling, il canyoning, il surf o l’arrampicata.

I prodotti della terra

Quasi come in India, le mucche alle Azzorre sono sacre, e non è raro trovare code per strada in automobile perché le vacas si stanno spostando. Ovunque si vedono mucche al pascolo; ma per una pausa divertente e golosa, si può visitare una delle tante fattorie di formaggi (specialmente a São Jorge, Terceira e Pico), dove i bambini possono vedere da vicino gli animali, assistere alla produzione e assaggiare prodotti locali.

Quali isole scegliere?

Le isole sono tutte bellissime, ma per evitare che il viaggio diventi troppo frenetico e stressante, c’è bisogno di molto tempo a disposizione per visitarle tutte. Gli spostamenti tra le isole non sono facilissimi e regolari, specialmente fuori stagione, per cui se la vacanza è breve, meglio concentrarsi su São Miguel, l’isola principale, che offre un po’ di tutto: laghi vulcanici, spiagge, piscine termali e villaggi pittoreschi. Da qui, volendo, si può aggiungere una tappa a Terceira, facilmente raggiungibile con un volo interno. Per un’esperienza più autentica e rilassante? Pico con la sua montagna o São Jorge possono essere le mete più adatte (verificando prima bene l’itinerario per arrivarci).

São Miguel con i bambini

São Miguel è la più grande dell’arcipelago e appartiene al gruppo orientale insieme a Santa Maria. Un’isola sorprendente per tutta la famiglia, che offre molte attrattive senza perdere la sua identità.

Le Lagoas, i laghi vulcanici

I laghi vulcanici di São Miguel si sono formati all’interno di antichi crateri e hanno creato scenari unici. La Lagoa das Furnas è tra le più affascinanti, grazie alle sue fumarole e sorgenti termali che sprigionano vapore dal suolo, da fontanelle e tombini. Una curiosità: alle Caldeiras da Lagoa durante tutto il giorno si assiste al via vai di furgoncini che portano grandi pentole da interrare per cucinare il tradizionale cozido, un piatto che cuoce lentamente sfruttando il calore naturale della terra. La Lagoa do Fogo, immersa in una riserva naturale, è la più selvaggia e intatta; mentre Sete Cidades, con i suoi due laghi gemelli, uno verde e uno azzurro, è forse il luogo più iconico dell’isola. Tutti i laghi sono facilmente raggiungibili in auto; ma con un pizzico di buona volontà si possono percorrere tratti di sentieri e trekking adatti a tutti, anche ai più piccoli. Non si fa fatica a trovare agenzie e guide per organizzare il trekking.

Spiagge e piscine naturali

São Miguel vanta spiagge di sabbia nera (una ventina circa) perfette per un bagno in sicurezza. Praia das Milícias, Praia do Fogo e Praia das Milicias si trovano vicino a Ponta Delgada; poi ci sono ancora quelle di Porto Formoso; diMosteiros, nella punta Ovest, e di Agua d’Alto, con la spiaggia grande e una più piccola. Per chi preferisce le piscine naturali, l’isola offre meravigliose vasche di roccia lavica colme di acqua marina. Porto da Caloura è una delle più adatte ai bambini, con acque calme e riparate.

Ilhéu de Vila Franca do Campo: un cratere da esplorare

Questo piccolo isolotto, a pochi minuti dalla costa, è una riserva naturale accessibile solo in estate in traghetto dalla costa. Al suo interno si trova una spettacolare piscina naturale, perfettamente riparata dalle onde, ideale per un bagno sicuro. Gli appassionati di snorkeling possono esplorare i suoi fondali; e anche i più piccoli, con una semplice maschera, rimarranno incantati dai pesci in acqua.

Le piante esotiche del Parco Terra Nostra

Nella valle di Furnas, il Parco Terra Nostra è perfetto per una visita in famiglia. I bambini possono muoversi tra laghetti, piante tropicali e statue di animali in pietra nascoste tra gli alberi. Al centro del parco si trova una grande piscina termale dalle acque calde e ferruginose, dove tutta la famiglia può rilassarsi e giocare. L’ingresso al parco è a pagamento, ma sono previste tariffe ridotte per i più piccoli e pacchetti per l’ingresso in famiglia.

Azzorre bambini

Fonte: AS

I sentieri del Parco Terra Nostra riservano molte sorprese

Terme per tutte le età

Le acque termali di São Miguel sono un’esperienza da non perdere, anche con i bambini. Oltre alla grande piscina nel Parco Terra Nostra, le più piccole piscine naturali di Caldeira Velha immerse nella foresta sono spettacolari. Le vasche sono attrezzate solo con bagni e spogliatoi all’aperto; e proprio di fronte c’è il centro di interpretazione per comprendere l’isola e la sua natura. Anche a Poça da Dona Beija si trova una suggestiva piscina termale, con scalette che facilitano l’accesso. Nessuna paura per la temperatura dell’acqua (un timore tutto italiano a dire il vero): i benefici sono riconosciuti anche per i bambini; basta scegliere le aree meno calde, più distanti dalle sorgenti.

Avvistare balene e delfini a São Miguel

São Miguel è una delle migliori destinazioni al mondo per l’avvistamento di cetacei, con maggiore probabilità nei mesi primaverili. L’isola si trova sulla rotta migratoria di oltre 25 specie, tra cui capodogli e balene azzurre. Le escursioni in barca, organizzate da diverse compagnie locali, permettono di osservare questi giganti del mare da vicino ma in sicurezza. Per chi preferisce rimanere sulla terraferma, ci sono punti panoramici perfetti per il whale watching, come Ponta do Cintrão ad esempio. Tutto l’anno ma specialmente in estate, alcune agenzie propongono il bagno con i delfini, sempre accompagnati da guide esperte che garantiscono il rispetto degli animali e dell’ambiente marino.

azzorre coi bambini

Fonte: Visit Azores

Escursione per l’avvistamento dei delfini

Tra i filari della piantagione più antica d’Europa

A São Miguel si trova la più antica piantagione di tè d’Europa, la Gorreana Tea Plantation. La visita può essere molto interessante per i bambini più grandi e permette di scoprire il processo di lavorazione delle foglie di tè e i segreti della preparazione. L’esperienza più bella però è passeggiare tra i filari ordinatissimi e regolari, per scattare qualche foto.

Terceira con i bambini

Curatissima e piena zeppa di parchi gioco, l’isola di Terceira è una destinazione perfetta per chi viaggia con bambini.

Angra do Heroísmo e Monte Brasil

Angra do Heroísmo è la capitale di Terceira e sito UNESCO, un luogo ricco di fascino e storia. Passeggiare per il suo centro colorato è un’esperienza piacevole e “rallentato”.

Per una pausa in pieno centro, il giardino botanico, aperto da mattina a tardo pomeriggio a seconda della stagione, ospita una ricca collezione di piante esotiche e locali coloratissime, con installazioni e fontane. Sempre partendo dalla cittadina, una passeggiata sul Monte Brasil è comoda anche per i bambini e permette di scoprire questo antico vulcano spento, oggi riserva naturale che ospita la Fortezza di São João Baptista, con le sue antiche mura e cannoni.  Si può scegliere tra una camminata breve di circa 45 minuti o un percorso più lungo di circa due ore, che si apre in diversi punti panoramici. La cima è comunque raggiungibile anche in macchina. Sul Monte Brasil si trovano aree picnic, parchi gioco e diverse voliere con volatili autoctoni. Ai piedi del monte, verso il porto, un grande parco giochi costeggia la baia, con tanti scivoli e corde di svariate forme e dimensioni.

Spiagge e piscine naturali: relax in famiglia

Per un bagno con i bambini, l’ideale è optare per una delle piscine naturali di origine vulcanica. Stupende sono le Piscinas Naturais de Biscoitos sulla costa nord: le vasche sono di diversa dimensione e attrezzate con scale e discese per facilitare l’accesso all’acqua. La migliore per i bambini è certamente la prima perché quella verso l’oceano aperto è meno protetta e l’acqua non sempre calma. Altre piscine sull’oceano si trovano e Porto Martins, non troppo distanti da Angra do Heroísmo, a Salgueiros, Silveira, Negrito, Quatro Ribeiras.

dove fare il bagno a Terceira

Fonte: AS

Le piscine naturali di Biscoitos sono uno dei luoghi più affascinanti dell’isola di Terceira

In alternativa, per un bagno con i bambini, a Praia da Vitória si trova una delle poche spiagge sabbiose dell’isola: oltre a quella centrale, costeggiando il sentiero lungo mare, si trovano altre calette di sabbia riparate.

Esplorare le grotte per un viaggio nel sottosuolo

Un’esperienza per tutta la famiglia con bambini più grandicelli è la visita alla Gruta do Natal, una grotta lavica con passaggi sotterranei che sembrano un vero e proprio labirinto. Il percorso è sicuro e facilmente percorribile anche dai bambini più piccoli. L’Algar do Carvão invece è un antico camino vulcanico che permette di scendere letteralmente a centro della terra. La visita è breve, ma suggestiva, specialmente quando si arriva alla piccola laguna sotterranea.

Trekking facile

Passeggiare in mezzo alla natura è davvero un must have alle Azzorre. Oltre al Monte Brasil, il sentiero della Serra do Cume è perfetto per una breve escursione con vista mozzafiato sui campi verdi dell’isola. Il percorso è breve e privo di difficoltà, ideale anche per i passeggini robusti da trekking.

Le altre isole

São Jorge, sport e formaggio

A São Jorge, il Parco Naturale Florestal da Silveira è un’oasi verde con sentieri facili da percorrere, ponticelli su cascate e ruscelli, un’area gioco e una attrezzata per il pic-nic. In estate, la piscina naturale nella Fajã do Ouvidor è imperdibile per un bagno in mezzo alle pietre laviche; mentre proprio vicino all’aeroporto c’è l’unica spiaggia di sabbia nera dell’isola (Faja de Santo Amaro). Bellissimo il faro di Topo, con vista unica sull’isola di Topo, e su cui si può salire chiedendo prima autorizzazione. Suggestivo quello abbandonato a Ponta dos Rosais, all’estremità occidentale dell’isola, raggiungibile da un’unica strada non troppo larga e con l’unico punto di avvistamento delle balene. La Casa do parque de São Jorge, a nord, spiega la natura dell’isola; mentre a sud, vicino a Velas (la città più grande), ci sono diversi mulini non più in uso. Tantissimi gli sport e le attività proposte, dal surf alla canoa, al bagno coi delfini; e ancora la visita alle aziende che producono il famoso formaggio di São Jorge o al Café da Fajã dos vimes, dove la famiglia Nunes con grande passione racconta la produzione di caffè completamente artigianale. Una curiosità? L’isola è conosciuta anche come Dragon island perché ricorda il corpo di un drago sdraiato sul mare.

Pico, l’isola-motagna

Pico è l’isola-montagna delle Azzorre, con il Monte Pico che è il punto più alto delle Azzorre e del Portogallo, a 2.351 m sul livello del mare. Una visita ai lajidos, i vigneti protetti da muretti di pietra lavica, può essere divertente e permette di scoprire le tradizioni agricole locali uniche. La Gruta das Torres è un emozionante percorso sotterraneo tra antichi tunnel di lava, accessibile anche ai bambini più grandi con una guida esperta. Anche qui, non può mancare un’uscita in mare per il whale watching: osservare le balene e i delfini da vicino sarà indimenticabile. E mentre i genitori degustano il famoso vino dell’isola, i bambini possono guardare le mucche da vicino o provare a costruire i muretti a secco con le pietre vulcaniche!

Faial con i bambini

Faial è l’isola delle storie di mare, perfetta per stimolare la curiosità e a fantasia dei bambini. A Horta, i murales dipinti dai navigatori nella Marina raccontano avventure di viaggi e tempeste, da lasciare a bocca aperta. Il vulcano do Capelinhos con il suo paesaggio lunare e il centro di interpretazione geologica è l’ideale per chi cerca un’esperienza educativa e suggestiva. Per il relax? Da non perdere il bagno alle piscine di Varadouro.

Flores con i bambini

Flores è natura incontaminata, dove i bambini possono esplorare grotte come la Gruta do Galo e lasciarsi incantare dalle spettacolari cascate Poço do Bacalhau e Ribeira Grande. Le piscine naturali di Santa Cruz das Flores offrono un’opzione sicura per nuotare, mentre le baie tranquille dell’isola sono perfette per osservare la fauna marina con maschera e boccaglio.

Santa Maria, Graciosa e Corvo

Santa Maria, la “isola del sole”, è perfetta per chi cerca spiagge di sabbia chiara e mare calmo, ideali per i bambini. Caratteristici, i Barreiros sono terreni dal colore rossastro e arancione vivo, aridi e argillosi. Graciosa offre sentieri panoramici adatti anche ai più piccoli e un patrimonio architettonico molto affascinante. Corvo, la più piccola delle Azzorre, è l’ideale per chi vuole far vivere ai bambini un’esperienza autentica, wild e molto rallentata! La spiaggia di Portinho da Areia, con i suoi sassolini bianchi e le rocce che proteggono dai venti, è un angolo perfetto per una giornata di mare in famiglia.

Consigli pratici

Quando andare

Da maggio a settembre il clima è più stabile, le temperature più alte, ci sono meno piogge e l’acqua è più calda per il bagno. Maggio è il mese più indicato per l’avvistamento delle balene. In un mondo ideale, la cosa migliore sarebbe andare tra maggio e giugno o settembre, quando c’è meno turismo e anche i prezzi sono più bassi: soprattutto a São Miguel i mesi di luglio e agosto possono essere molto affollati; nelle isole minori si può addirittura fare fatica a trovare l’auto da noleggiare. In ogni caso, se si viaggia in piena estate conviene muoversi per tempo per prenotare da dormire, l’auto e le escursioni. Da quest’anno a São Miguel è introdotta una tassa di soggiorno di due euro.

Il clima delle Azzorre

Tutto l’anno il meteo è molto variabile, tanto da dire che in un’ora si possono vivere quattro stagioni con pioggia, vento, sole e poi ancora rapide piogge. È necessario quindi vestirsi a strati e portare sempre una giacca impermeabile e per il vento e un foulard. In valigia anche scarpe comode per camminare, costume (sia per le piscine naturali che per le terme) e occhialini.

Spostamenti

Gli spostamenti alle Azzorre sono facili ma non facilissimi. Certamente le isole più comode da raggiungere sono quelle di São Miguel e Terceira, collegate con voli diretti da Lisbona e Porto. L’isola di São Miguel è raggiungibile anche con voli diretti da Milano a Ponta Delgada, specialmente in alta stagione. Per girare tra le isole sono disponibili voli interni, di durata da 20 a 40 minuti a seconda della distanza, e collegamenti marittimi che uniscono i gruppi di isole centrali (Faial, Pico e São Jorge tutto l’anno) e occidentali (Flores e Corvo). Gli aeroporti delle isole minori sono piuttosto piccoli e non è necessario troppo anticipo rispetto all’orario di partenza, ma i voli interni spesso subiscono cancellazioni o ritardi, cosa da tenere in considerazione se si viaggia con i bambini per evitare che il viaggio diventi troppo stressante.

Per gli spostamenti interni invece è consigliabile noleggiare un’auto (in alcune isole non esiste proprio un’alternativa), per muoversi in autonomia e con maggiore flessibilità. Conviene informarsi e prenotare con un certo anticipo in alta stagione perché nelle isole più piccole non ci sono troppe auto adisposizione. Con poco tempo a disposizione, per comprendere bene le isole conviene cercare un tour con guida, e in loco esistono diversi tour operator anche per escursioni e attività.

Cosa si mangia

Alle Azzorre si mangia benissimo. La cucina locale è molto saporita e condita ma di prodotti genuini e adatta ai più piccoli: pesce fresco, carne Km0, formaggi locali e piatti a base di patate dolci e riso sono nei menù di ristoranti e bar. Ogni isola ha piatti tipici ma non si fa difficoltà a trovare qualcosa per tutti i gusti. Cipolla e aglio sono usati abbondantemente, quindi conviene chiedere se i bambini non apprezzano. Per gli adulti, il vino di Pico è molto buono, ottimo accompagnato da un buon formaggio locale.

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Cosa fare in Nuova Scozia, la natura inesplorata del Canada

La Nuova Scozia è una provincia canadese a nord est del Maine. La piccola regione è insieme al Nuovo Brunswick e all’isola del Principe Edoardo una delle tre province marittime del Canada. Si affaccia sull’Oceano Atlantico e si estende su una penisola collegata alla terraferma da una piccola porzione di terra.

La Nuova Scozia è meno popolata rispetto alle altre regioni del Canada e ha saputo conservare vaste aree naturali, alcune delle quali ancora oggi decisamente selvagge. Grazie alla sua particolare posizione esposta sull’Oceano Atlantico, la penisola gode di un clima marittimo e di temperature più miti rispetto al Canada continentale, tuttavia il clima è freddo ed è caratterizzato da precipitazioni abbondanti e forti venti.

Studi e ricerche archeologiche hanno confermato la presenza di popolazioni indiane arcaiche in Nuova Scozia; non sono invece stati ritrovati insediamenti vichinghi come a l’Anse aux Meadows, sull’isola di Terranova, che testimoniano esplorazioni intercontinentali cinque secoli prima di Cristoforo Colombo. Il primo insediamento europeo risale al XVII secolo, quando i francesi formarono una nuova colonia prima a Port Royal e poi ad Annapolis Royal. Scopriamo insieme cosa fare e cosa vedere in Nuova Scozia per creare l’itinerario perfetto in base  ai vostri gusti e alle vostre esigenze.

Visitare la città di Halifax

Le cose da fare e da vedere in Nuova Scozia sono diverse, ma potremmo partire dalla sua città principale: Halifax. Questa città costiera, colorata e rilassata, offre il mix perfetto tra una tranquilla atmosfera provinciale e la raffinatezza di una grande città. Cominciate a scoprirla dal suo lungomare ricco di negozi, ristoranti e opere d’arte pubblica come la famosa ‘The Wave’ di Donna Hiebert o l’ironica ‘Get Drunk, Fall Down‘ di Chris Hanson ed Hendrika Sonnenberg, una serie di sculture rappresentanti dei lampioni ubriachi.

Proseguendo sul lungomare troverete anche il mercato contadino più antico del Nord America che, dal 1750, fornisce i visitatori di prodotti artigianali, specialità gastronomiche o cosmetici bio. Se invece volete ammirare la città da un punto di vista privilegiato, soprattutto al tramonto, salite su uno dei tanti traghetti attivi quotidianamente. Prima di lasciare la città, non dimenticate di sedervi in uno dei tanti ristoranti per provare le specialità locali a base di pesce fresco.

Halifax Nuova Scozia

Fonte: iStock

Vista aerea della città di Halifax

Cape Breton Highlands National Park

La Nuova Scozia è famosa in tutto il mondo per i suoi parchi nazionali, per le aree protette e per l’immenso patrimonio naturale che in alcune zone si è mantenuto allo stato primitivo e selvaggio. Il parco principale è il Cape Breton Highlands National Park, situato nella regione settentrionale della Nuova Scozia. Si tratta di uno dei luoghi più incantevoli del Canada dove le montagne incontrano il mare, tra lussureggianti canyon fluviali boschivi e scogliere color ruggine.

Istituito fin dal 1936, occupa un’area di circa 950 chilometri quadrati e comprende aree di foreste di conifere e di alberi decidui, diverse spiagge e due laghi di acqua dolce, il lago Freshwater e il lago Warren. La fauna selvatica è costituita da rapaci, rettili e piccoli mammiferi come volpi, coyote e castori, ma anche alci, mentre nell’oceano sono spesso avvistate balene e delfini.

Un itinerario affascinante da percorrere è il Cabot Trail, una strada panoramica lunga quasi 300 chilometri che costeggia la regione settentrionale dell’isola attraversando il parco nazionale e in parte fiancheggiando la costa regalando una vista incredibile sull’Oceano. L’itinerario dura più giorni e permette di incontrare e conoscere non solo la musica, ma anche l’arte della regione. Le tappe culinarie rappresentano una parte fondamentale del viaggio. In ogni paese o città i ristoranti e i locali preparano frutti di mare e pesce fresco, specialità da provare sono le aragoste, ma anche i granchi e le ostriche.

Parco nazionale Nuova Scozia

Fonte: iStock

I paesaggi del Cabot Trail

Parco nazionale Kejimkujik

Nell’area meridionale della Nuova Scozia si trova invece il Parco nazionale Kejimkujik, conosciuto anche semplicemente come Keji. Una delle particolarità del parco è di essere allo stesso tempo area naturale protetta e sito storico nazionale. Il parco è formato da una grande pianura boschiva nell’altopiano e una regione più piccola situata sulla costa atlantica, nella contea di Queens.

Il piccolo Kejimkujik Seaside riveste una grande importanza per la Nuova Scozia, le zone costiere costituiscono infatti l’habitat di numerosi volatili, alcuni dei quali in via di estinzione. Nel parco alcuni sentieri, tra cui Port Joli Head Trail, conducono i visitatori lungo le coste rocciose fino alle spiagge di sabbia bianca dove, se siete fortunati, potrete vedere la fauna selvatica.

All’interno del parco di Kejimkujik vi sono diversi campeggi e svariate possibilità per l’escursionismo. È il luogo ideale per chi ama l’avventura, più ci si addentra all’interno del parco, più si abbassa la probabilità di incontrare altri turisti, ma è proprio questo che favorirà l’incontro con la fauna locale. Nel parco è inoltre possibile spostarsi in canoa sfruttando i laghi e i fiumi navigabili, godendo così di un punto di vista unico ed esclusivo sull’ambiente circostante.

Baia di Fundy

Un altro luogo che rende la Nuova Scozia una regione decisamente interessante è la Baia di Fundy, il tratto di mare a nord del golfo del Maine, tra il nuovo Brunswick e la penisola della Nuova Scozia. La baia è nota non solo per le sue ampie variazioni di marea che vanno dai 10 ai 20 metri, ma anche per i fossili di dinosauro e per le balene che transitano in queste acque. Qui il paesaggio si contraddistingue per le scogliere frastagliate contro le quali si abbattono onde fragorose. Se amate la natura e i luoghi incontaminati, la Baia di Fundy non può mancare nel vostro itinerario su cosa fare in Nuova Scozia.

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Cosa vedere e cosa fare a Saint-Malo

Una delle destinazioni più affascinanti della regione francese della Bretagna è sicuramente Saint-Malo, che si trova sulla costa settentrionale della Francia. È una pittoresca e piccola cittadina, che dalla sua ha una ricca storia e la sua città antica è letteralmente  circondata dall’Oceano Atlantico, per un panorama davvero unico in tutto il Paese, e non solo.

Saint-Malo è il luogo ideale per immergere nelle antiche storie di corsari ed esploratori, ma anche di antiche tradizioni marittime. Il suo nome deriva da Mac Low, un monaco inglese che giunse in questa zona della Francia nel Sesto secolo, con l’obiettivo di evangelizzare la popolazione della regione. Da qui parte la sua storia, che negli anni ha visto susseguirsi numerosi corsari i quali, grazie alla sua posizione strategia sull’Atlantico, fecero di Saint Malo una vera e propria roccaforte tra il Diciassettesimo e Diciottesimo Secolo. Fu anche rifugio di noti e famosi corsari dell’epoca come René Duguay-Trouin e Robert Surcouf, per il quale venne anche costruita una stata proprio a Saint Malo in suo onore.

Anche se durante la Seconda Guerra Mondiale la città fu gravemente danneggiata dai bombardamenti, venne ricostruita con attenzione, rispettando il suo stile architettonico originale.

Cosa Vedere a Saint-Malo, città di corsari?

Saint-Malo è una città che è possibile scoprire a piedi, grazie alle sue dimensioni ridotte. Qui i visitatori possono passeggiare tra le affascinanti stradine acciottolate e scoprire i bastioni che dominano il mare e le piazze cittadine e andare alla scoperta di uno dei luoghi più belli dell’intera Bretagna. Ma quali sono le principali attrazioni cittadine?

Intra-Muros: il centro storico della città francese

Intra-Muros è quello che si può considerare il cuore e l’anima della città. Si tratta della cittadella fortificata, simbolo di Saint-Malo e che ne rappresenta anche il suo centro storico. Gli edifici sono racchiusi all’interno di possenti mura camminare fra queste vie vuol dire passeggiare in un vero e proprio museo a cielo aperto. È possibile scoprire edifici gotico-romanici, come la Cattedrale di Saint-Vincent, che custodisce le reliquie di Saint-Malo, ma anche i palazzi dei mercanti che ancora oggi raccontano la storia di questa città un tempo ricca e potente.

Da non perdere nella cittadella è la Maison Pélicot, un omaggio alla tradizione marinara di Saint-Malo e che riproduce la forma del castello di poppo di una nave antica. Inoltre, i visitatori non dovranno perdere anche una visita all’antica torre Quic-en-Groigne, uno degli elementi difensivi della città e che venne fortemente voluto da Anna di Bretagna, regina di Francia, nel Quindicesimo secolo.

I bastioni di Saint-Malo

Camminare lungo i bastioni di Saint-Malo è sicuramente uno dei momenti più suggestivi ed indimenticabili per chi visita questa città. Da queste imponenti mura che circondano la cittadina è possibile godere di una vista unica sul Canale della Manica, sul porto e sulle piccole e numerose isolette che caratterizzano il panorama. Insomma, il luogo ideale per chi ama la fotografia e vuole scattare ricordi indelebili di una visita nella città bretone.

Le isolette vicine alla costa ospitano tutt’ora antiche fortezze, monasteri e prigioni e sono raggiungibili in battello, per un’escursione caratterizzata da storia e natura.

È possibile percorrere i bastioni partendo dall’ingresso della città, ovvero porta di Saint-Vincent, e camminare lungo tutte le mura e da dove, oltre a godere di un bellissimo panorama, è anche possibile raggiungere Dinard, una località balneare molto elegante proprio di fronte a Saint-Malo e diverse spiagge che si affacciano sull’Atlantico.

Panorama della spiaggia di Saint-Malo, in Bretagna, dai bastioni della fortezza cittadina

Fonte: iStock

Spiaggia di Saint-Malo vista dai bastione della fortezza

Il Fort National

Infine il Fort National, un’antica fortezza costruita nel lontano 1689 dal famoso ingegnere militare francese Vauban, creatore di altri edifici simili lungo tutti i confini della Francia.  Si trova su un isolotto poco lontano da Saint-Malo ed è raggiungibile anche a piedi nei momenti di bassa mare, godendo di una vista unica sulla città e sul mare.

Questa fortezza fu parte importante del sistema difensivo della città contro gli attacchi nemici. Oggi è aperta al pubblico nei mesi estivi, durante i quali è possibile partecipare a visite guidate, che raccontano la sua storia e la sua importanza strategica.

Cosa fare a Saint-Malo: attività, escursioni e tradizioni

Oltre alle visite nel centro storico cittadino, alla scoperta delle importanti fortezze, a Saint-Malo è possibile partecipare a diverse attività per trascorrere il tempo in modo piacevole.

Ad esempio, la città è molto famosa per eventi culturali in grado di attirare visitatori da tutto il mondo. Tra i più famosi si trova sicuramente il “Route du Rock“, un festival musicale che si tiene due volte l’anno, a Febbraio ed Agosto, e che porta a Saint-Malo artisti internazionali, band emergenti e, sopratutto, un’atmosfera vibrante!

A Maggio, invece, si svolge un importante evento letterario: il Étonnants Voyageurs. Questo festival è dedicato alla letteratura di viaggio e richiama qui scrittori e giornalisti internazionali, ma anche numerosi appassionati di libri da tutta la Francia e non solo.

Per i più golosi, un capitolo a parte lo merita sicuramente la tradizione culinaria locale. La cucina bretone, infatti, è molto famosa per i suoi prodotti freschi e di alta qualità, come il pesce ed i frutti di mare. Famose sono le ostriche di Cancale, una località vicina e famosa per la qualità indiscutibile dei suoi molluschi, oppure le galettes, tipiche crêpes salata delle Bretagna e condite con ingredienti locali.

Saint-Malo è anche un ottimo punto di partenza per scoprire la regione della Bretagna. Spostandosi a pochi chilometri si trova Dinan, un’antica e affascinante città medievale, ancora oggi perfettamente conservata, dove è possibile ammirare le sue case a graticcio e le strade acciottolate. Oppure è possibile visitare, in auto o con tour organizzati, uno dei luoghi assolutamente più iconici ed unici della Francia: Mont Saint-Michel.
Inoltre, per gli amanti delle escursioni a contatto diretto con la natura, la costa bretone offre diversi sentieri escursionistici, tra cui il famoso sentiero GR34, conosciuto anche come Sentiero dei Doganieri, che si snoda lungo la costa atlantica ed offre panorami spettacolari sull’Oceano Atlantico.

Centro storico della città di Saint-Malo con case in pietra tipiche e ponte di legno coperto che collega due edifici

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Centro storico di Saint-Malo, Bretagna

Saint-Malo, questa piccola cittadina della Bretagna è un tesoro vero e proprio, una destinazione in grado di regalare emozioni uniche di una parte della Francia probabilmente, da più, ancora sottovalutata.

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Viaggio nel sud del Portogallo per scoprire l’Algarve, regione dai paesaggi surreali

L’Algarve è la regione più meridionale del Portogallo continentale ed è un luogo che lascia davvero senza fiato: offre ben 150 chilometri di costa altamente suggestivi che si affacciano su un potentissimo Oceano Atlantico, e anche un giusto mix di natura e patrimonio architettonico-culturale che rendono il viaggio ancor più interessante. Spiagge sabbiose, dune e lagune si mescolano a baie nascoste e coste frastagliate, ma anche a villaggi di pescatori e paesi dell’entroterra dove le antiche tradizioni sono ancora radicate e molto sentite.

Scopri tutte le attività da fare in Algarve

Città e borghi da non perdere in Algarve

Dal clima particolarmente favorevole durante tutto l’anno ed una qualità della vita piuttosto alta, l’Algarve è una meta molto gettonata che ripaga tutti i suoi visitatori con cittadine e borghi immersi nel verde che vale la pena conoscere.

Faro, capoluogo dell’Algarve

Il viaggio da queste parti non può che iniziare da Faro, città capoluogo della regione e anche località a misura d’uomo. Molto probabilmente è da qui che partirà il vostro tour del sud del Portogallo, in quanto è l’unica città della regione a possedere un aeroporto. Proprio per questo (e per molte altre ragioni) non si può fare a meno di conoscerla, soprattutto per andare ad ammirare la sua bellissima città vecchia pregna di vicoli impreziositi da chiese molto suggestive, come la Cattedrale.

Albufeira, una delle principali città

Pur essendo molto spesso invasa dal turismo di massa, Albufeira riesce ancora a mantenere un’atmosfera graziosa e tradizionale, dove il viaggiatore può rilassarsi grazie a tanti ristoranti, bar, negozi ed hotel dotati di tutti i servizi. Non manca di certo la possibilità di sperimentare una frizzante vita notturna.

Albufeira, Portogallo

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Una spettacolare immagine di Albufeira

Tavira, tipica cittadina portoghese

Se si vuole vivere un Portogallo ancora più autentico è d’obbligo dirigersi a Tavira, uno dei borghi più caratteristici dell’Algarve. Impreziosito da un centro storico che è un dedalo di strade acciottolate su cui si affacciano case piene di azulejos, ristoranti e chiese decorate, permette di fare un vero e proprio viaggio nel tempo.

Esplora Tavira a bordo di un treno Hop-on Hop-off

Sagres, l’ultimo Paese sud-occidentale d’Europa

Sagres sorge sull’estrema punta occidentale dell’Algarve e si distingue per essere un borgo piccolo e tranquillo. Le strade e i vicoli del suo delizioso centro antico sono sinonimo di vita che scorre lentamente e dove alla base di tutto c’è l’Oceano. Selvaggio ed estremo, è particolarmente amato dagli esperti di surf che si concedono una visita anche al suo affascinante forte.

Lagos, luogo da sogno

Lagos è una cittadina suggestiva che colpisce per il suo nucleo antico murato, le affascinanti scogliere e le spiagge atlantiche. Tante le cose da visitare, come la Igreja de Santo António che si fa spazio di fronte al Castelo dos Governadores, che possiede una facciata barocca e alcune torri di guardia.

Le migliori attrazioni naturali dell’Algarve

La natura, in questa zona del Portogallo, si mostra in molte delle sue forme migliori, lasciando i visitatori davvero emozionati. Colori vividi, infatti, si mescolano con le tenui tonalità dell’Oceano, dove si specchiano spiagge dorate, scogliere rosse e una vegetazione verdissima.

Cabo de São Vicente, tramonto da sogno

Cabo de São Vicente è probabilmente il luogo più romantico di tutto l’Algarve: è un maestoso promontorio a strapiombo sull’Oceano Atlantico che da secoli incanta naviganti e viaggiatori per la sua forma e per gli spettacolari tramonti che regala. Sorge a poca distanza da Sagres e conserva anche un faro che venne costruito su ordine della Regina Maria II.

Cabo de São Vicente al tramonto

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Il suggestivo tramonto a Cabo de São Vicente

Grotte di Ponta da Piedade, altamente scenografiche

Se amate le scogliere magistralmente modellate dal tempo non potete di certo perdervi Ponta da Piedade, un tratto di costa pieno di pittoresche formazioni rocciose color ocra che svettano verso il cielo dal mare. Siamo a poca distanza da Lagos e questo angolo di pura bellezza si può visitare grazie a tantissimi sentieri che si diramano sulla cima delle scogliere. Una piccola curiosità: i faraglioni hanno dalle forme molto particolari, al punto che ce n’è persino uno che sembra rappresentare il Titanic con tanto di iceberg. Se il desiderio è osservarle da un punto di vista privilegiato, non c’è di meglio che scoprirle grazie a una mini crociera.

Sentiero delle Sette Valli Sospese, il più bello

L’escursione da non perdere assolutamente è il Sentiero delle Sette Valli Sospese, da molti ritenuto il più bello di tutto l’Algarve (e non solo). Si parte dalla spiaggia di Centeanes per arrivare a Praia da Marinha (o viceversa) e bisogna percorrere circa 6 km. Il sentiero, di sabbia e sassi, permette di ammirare anche resti fossili di conchiglie, mentre si è accompagnati da una vista panoramica altamente emozionante.

Parque Natural de Ria Formosa, puro e selvaggio

Il Parque Natural de Ria Formosa si trova a poca distanza da Faro e si distingue per essere paludoso e selvaggio. Non vi sorprenderà sapere, quindi, che per la sua importanza è stato inserito nella lista delle 7 Meraviglie Naturali del Portogallo. Si estende per circa 18.400 ettari ed è composto da un sistema di 5 isole barriera e 2 penisole, tanto da essere un paradiso per gli appassionati di birdwatching.

Vai alla scoperta di Ria Formosa con un tour ecologico in barca con partenza da Faro

Grotta di Benagil, così bella da non credere che sia vera

La Grotta di Benagil sorge a circa 150 metri dall’omonima spiaggia ed è un sontuoso sito di cui oggi possiamo godere grazie al lavoro della natura durato millenni, che con la forza dell’acqua che ha scavato una falesia arenaria fino a farla diventare una suggestiva caverna.

Grotta di Benagil, Algarve

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Tutta l’incredibile meraviglia della Grotta di Benagil

Ma non è tutto, perché la cima di questa grotta è impreziosita da un’apertura circolare, una sorta di cupola naturale da cui entrano i raggi del sole che a loro volta creano coinvolgenti giochi di luce.

Scegli un tour organizzato per ammirare una delle grotte (e delle spiagge) più belle del mondo

Le spiagge da non perdere in Algarve

Questo affascinante viaggio in Algarve non poteva che terminare nelle sue spiagge più belle: la pittoresca costa di questa regione ne conta circa 150 e sono tutte più o meno ideali per prendere il sole, fare surf o scattare delle fotografie davvero speciali.

Praia de Odeceixe, tra le più famose

Probabilmente Praia de Odeceixe è una delle più famose dell’intera regione dell’Algarve, ma ciò non toglie che sia uno di quei posti che occorre raggiungere assolutamente. Il motivo è molto semplice: oltre alla sua innegabile bellezza, permette di fare il bagno sia nel mare che nel fiume perché sorge alla foce della Ribeira de Seixe. Il momento migliore per visitarla è durante la bassa marea, quando nell’ampia zona sabbiosa di cui è caratterizzata prendono vita delle piccole lagune particolarmente graziose (e molto amate dai bambini).

Praia do Camilo, incorniciata da splendide falesie

Praia do Camilo sorge a poca distanza da Lagos e si fa spazio ai piedi di un alto pendio roccioso su un Oceano di colore incredibilmente smeraldo. È un po’ faticoso raggiungerla perché occorre scendere delle scale tortuose (circa 200), che permettono però di arrivare su una baia di sabbia fine e dorata in cui rilassarsi a dovere.

Praia Dona Ana, dalle acque cristalline

La Praia Dona Ana sembra caduta in terra direttamente dal paradiso: possiede una splendida sabbia fine e un’acqua cristallina incredibilmente calma. Non troppo distante dal centro di Lagos, è piccola ma permette di immergersi in uno scenario straordinario grazie alle scogliere granitiche che la impreziosiscono.

Praia Dona Ana, Algarve

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L’incantevole Praia Dona Ana

Praia da Amoreira, con piscine naturali

Infine Praia da Amoreira, nel comune di Aljezur, una spiaggia che si trova all’interno del Parco Naturale della Costa Vicentina e molto apprezzata per la sua indiscutibile bellezza naturale. Con una lunghezza di 580 metri, offre grandi dune di sabbia che si mescolano a formazioni rocciose. Decisamente popolare per il surf, è anche parte del percorso Rota Vicentina e durante la bassa marea offre piscine naturali in cui scovare (ma sempre con rispetto) stelle marine e ricci di mare.

Se non hai poco tempo per scoprire le spiagge dell’Algarve, regalati un tour in barca di mezza giornata

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Rinasce la mitica Pan Am, ma solo per 12 giorni

La storica Pan Am, la compagnia aerea americana che fu protagonista degli anni d’oro dell’aviazione civile, torna a solcare i cieli. Anche se sarà per un solo, unico viaggio, sebbene in versione extra-lusso, della durata di 12 giorni. Programmato per l’estate prossima, il tour commemorativo “Rotte transatlantiche” decollerà il 27 giugno 2025 da New York a bordo di un Boeing 757-200, per ripercorrere le leggendarie rotte meridionali e settentrionali sull’Oceano Atlantico, inaugurate oltre 80 anni fa dagli aerei dall’iconico logo azzurro.

Le rotte leggendarie

Era infatti il 28 giugno 1939 quando la Pan Am avviò i suoi primi voli commerciali passeggeri attraverso l’Oceano Atlantico. Seguendo quella che divenne nota come “Rotta del Sud”, volò da New York a Marsiglia, in Francia, con scali alle Bermuda, alle Azzorre e a Lisbona, in Portogallo. L’8 luglio di quello stesso anno fu poi inaugurata anche la “Rotta del Nord”, da New York a Londra via Terranova, in Canada, e Foynes, in Irlanda.

Ed è proprio ispirandosi allo spirito pionieristico di quei primi voli transoceanici, che è stato creato questo itinerario unico che ricalca quelle rotte leggendarie. Operato dalla compagnia di tour con aerei privati Bartelings e gestito dal tour operator Criterion Travel, il viaggio è presentato da Craig Carter, ceo di Pan American World Airways e custode dell’eredità della compagnia, che mette a disposizione la sua esperienza ultradecennale nel settore aeronautico.

Un itinerario da sogno

Partendo da New York ci si dirigerà dapprima verso le Bermuda, per poi attraversare l’Oceano Atlantico fino a Lisbona. Il viaggio proseguirà quindi con alcune tappe in città europee, tra cui Marsiglia (Francia), Londra e Foynes (Irlanda), per poi fare ritorno a New York il 9 luglio 2025.
Durante le varie soste gli ospiti alloggeranno in alcuni degli hotel più lussuosi del mondo, tra cui il Waldorf Astoria di New York, il Rosewood Bermuda alle Bermuda, il Four Seasons Hotel Ritz di Lisbona, il Sofitel Vieux-Port di Marsiglia, il Savoy di Londra e il Dromoland Castle Hotel & Country Estate di Foynes.

In ogni scalo è possibile scegliere tra diverse opzioni di tour ed escursioni. Tra i momenti salienti dell’itinerario, il programma prevede una serata di musica fado in Portogallo, una visita privata di Kensington Palace e i festeggiamenti per il 4 luglio a Londra, una cena esclusiva presso il Flying Boat and Maritime Museum in Irlanda, che ospita l’unica replica al mondo del Boeing 314 Clipper, il mitico idrovolante che veniva utilizzato da Pan Am negli anni ’30. Sono inoltre previste serate di gala al Waldorf Astoria Hotel di New York prima e dopo il tour.

L’aereo tutto business class

Un viaggio da sogno, al quale potranno partecipare soltanto 50 fortunati viaggiatori. Tante sono infatti le poltrone disponibili a bordo del Boeing 757-200 in configurazione business class, con servizio catering di alto livello e open bar in volo. Non proprio per tutti il prezzo del tour, che è di 65.500 dollari a persona e di 59.950 dollari per chi sceglie la sistemazione in camera doppia, e comprende tutti i voli, le sistemazioni alberghiere, una borsa regalo personalizzata, la maggior parte dei pasti e delle bevande durante il viaggio.

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Viaggio a Tarifa: la meta europea dove l’inverno non esiste

Laddove il Mediterraneo si unisce all’Oceano Atlantico, sorge una delle località più affascinanti dell’Andalusia, la “città del vento” a soli 14 chilometri da Tangeri, il “punto più a sud” d’Europa dove l’estate è regina.

Si tratta di Tarifa, l’emozionante città a cavallo tra il continente europeo e quello africano da vedere almeno una volta nella vita. I motivi? 10 chilometri di candide spiagge, le condizioni ottimali per il windsurf e il kitesurf, un ricco centro storico, ottimi tapas bar e ristoranti, moderni mulini a vento e tanto, tanto sole.

Il cuore storico di Tarifa: le tappe da non perdere

Iniziamo il viaggio alla scoperta di Tarifa con una passeggiata nel suo cuore storico, la “città vecchia” cui si accede attraversando Puerta Jerez, l’unica porta superstite in Avenida Andalucia: qui, tra le tipiche case bianche andaluse, i patios fioriti e i balconi in ferro, lo sguardo si posa dapprima sulla Iglesia de San Mateo, piccola chiesa in stile gotico del XV secolo, la tranquilla Plaza de Santa Maria su cui svettano il Palazzo del Comune in stile andaluso, l’omonima chiesa che è la più antica della città e la fontana a forma di stella a otto punte, e poi sull’attrazione principale, il magnifico Castillo de Guzman, voluto nel 960 dal califfo di Cordoba Abd ar-Rahman III.

Visitabile tutti i giorni, dona una vista impagabile sul mare e sulla vicina costa dell’Africa dalla parte superiore delle mura.

Va poi sottolineato che il centro cittadino è unito all’Isla de las Palomas da una passerella che consente di camminare esattamente nel punto di congiunzione tra il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico, un’esperienza davvero emozionante: qui due installazioni circolari segnalano la divisione e contribuiscono a rendere il tratto ancora più suggestivo, al pari del Castello di Santa Catalina, edificato nel 1929.

Il fascino dei dintorni

Anche i dintorni di Tarifa non deludono: a otto chilometri, ad esempio, fa bella mostra di sé il Mirador de Estrecho, il miglior punto di osservazione dove, durante le giornate più limpide, sembra quasi di “toccare l’Africa”.

E poi che dire del sito archeologico di Baelo Claudia, a 22 chilometri a nord-ovest, raggiungibile in auto in una ventina di minuti? Vista mare, conserva i resti di un’antica città romana risalente con ogni probabilità al II secolo a.C., dove sono tuttora ben riconoscibili il teatro, il foro, i templi, il mercato e la basilica.
Inoltre, rimane l’edificio dove veniva prodotto il Garum, salsa di pesce impiegata dai Romani per condire le pietanze, ed è presente un museo presso cui ottenere esaustive informazioni sugli scavi.

Le spiagge, paradiso di Tarifa

Un racconto di Tarifa non potrebbe mai essere completo senza soffermarsi sulle bianche spiagge di sabbia finissima, paradiso di vacanze balneari in un’estate che non conosce fine.

Le più frequentate poiché proprio in città sono Playa Chica e Playa de los Lances: la prima è una raccolta spiaggia di 400 metri a due passi da Isla de Palomas, la più attrezzata di tutte, mentre la seconda, raggiungibile a piedi dal centro, è la più grande della zona.

Ma non sono certo le uniche.

Allontanandosi un po’, si apre Playa Rio Jara dove, durante l’alta marea, si crea una pozza d’acqua di 50 centimetri perfetta per i più piccoli, mentre a 5 chilometri ecco Playa dos Mares, dove praticare gli sport acquatici tutto l’anno.

Ancora, a 6 chilometri dona momenti indimenticabili Playa Arte Vida, ideale per il kitesurf, il surf e il windsurf e non da meno è Playa de Valdevaqueros, plasmata da vari chilometri di dune sabbiose.

Infine, la spiaggia più bella dell’Andalusia: è Playa Bolonia, 4 chilometri di spiaggia dorata e incontaminata vegliata dalle rovine romane del sito archeologico di Baelo Claudia, un eden terrestre su cui spicca, a nord, la duna di sabbia più grande d’Europa.

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84.000 euro per trasferirsi su un’isola dell’Oceano Atlantico

C’è un’ottima notizia per chi sta accarezzando l’idea di iniziare una nuova vita, magari lontana e diametralmente opposta alla routine di tutti i giorni, frenetica e sempre uguale.

E anche per chi ha il desiderio di trascorrere gli anni in viaggio, di soggiornare in mete sempre diverse e, in particolare, per tutti coloro che subiscono il fascino dell’Irlanda, della sua magica cultura e non vedono l’ora di partire per una piccola isola dell’Oceano Atlantico.

Il motivo? Il governo irlandese ha appena annunciato un programma volto a finanziare chi vorrà trasferirsi in una delle isole al largo della costa, con l’obiettivo di rilanciarne il tessuto sociale ed economico e tornare a popolarle.

Al via “Our Living Islands”

Sono ventitré le isole al largo della costa irlandese, senza collegamenti con la terraferma né con ponti o strade rialzate né in caso di bassa marea, entrate a far parte del nuovo e ambizioso progetto “Our Living Islands“.

Isole che sono parte integrante dell’Irlanda rurale, del patrimonio dello Stato e che rivestono un ruolo speciale nella cultura irlandese.

Così, ha preso il via la politica nazionale decennale per fare in modo che comunità sostenibili e vivaci possano vivere in pianta stabile in questi ameni paradisi terrestri per molti anni a venire.

Ma non solo: così facendo, anche i turisti potranno continuare a sperimentarne e apprezzarne la cultura, il patrimonio e la ricchezza ambientale che hanno da offrire.

I 5 obiettivi strategici

Il progetto è sostenuto da cinque obiettivi strategici di alto livello, identificati dagli stessi isolani come di fondamentale importanza per il futuro delle loro comunità:

  1. Rivitalizzare i livelli di popolazione nelle isole;
  2. Diversificare le economie insulari;
  3. Potenziare i servizi di Salute e Benessere;
  4. Dare potere alle comunità insulari;
  5. Costruire un futuro sostenibile.

Il piano d’azione messo in campo

“Our Living Islands”  è altresì accompagnato da un piano d’azione per il periodo 2023-2026 che comprende 80 azioni con limiti di tempo ben precisi che saranno implementate da varie parti interessate, guidate da un dipartimento governativo o da un’agenzia statale designata.
Alcune delle azioni specifiche sono:

  • fornire sostegno finanziario aggiuntivo specifico per l’isola nell’ambito del contributo per la ristrutturazione delle proprietà vacanti (Croí Cónaithe) per incoraggiare l’utilizzo delle proprietà esistenti per la fornitura di alloggi residenziali a lungo termine;
  • fornire la banda larga ad alta velocità ai punti di connessione a banda larga (BCP), agli hub digitali e alle scuole sulle isole nell’ambito del Piano nazionale per la banda larga (NBP);
  • promuovere il lavoro a distanza dalle isole e consentire un maggiore accesso ai corsi di istruzione e formazione;
  • implementare iPod eHealth sulle isole e utilizzare i BCP e gli hub di lavoro a distanza per migliorare l’accesso agli appuntamenti sanitari online;
  • garantire che il parere delle comunità insulari sia ascoltato grazie alla realizzazione e al sostegno di un forum per il dialogo continuo tra le comunità insulari, le autorità locali e le parti interessate.

L’offerta sensazionale

E veniamo ora all’offerta sensazionale.

Chi vorrà aderire all’iniziativa di trasferirsi su un’isola, riceverà un finanziamento di circa 84.000 euro (68.700 sterline) che dovrà reinvestire per restaurare gli edifici presenti in loco.

Per avere i requisiti, occorre possedere (o entrare in possesso) di un’immobile su una delle isole, edificato prima del 1993 e senza affittuari da almeno due anni.

C’è tempo fino al 2026 per candidarsi.

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L’isola dei fari e delle tempeste nell’Oceano Atlantico

C’è un luogo sospeso tra il mare e il cielo che è costantemente in balia di correnti spaventose e tempeste che sembrano presagire la fine del mondo. Temuto dai marinai e dagli uomini di mare, si trova nel bel mezzo del passaggio navale più frequentato al mondo e si fregia di una pessima reputazione causata della sua pericolosità.

Sono tante, infatti, le storie di naufragi, di morti, ma anche di salvataggi avventurosi. Uomini e donne che hanno messo a repentaglio la loro vita per salvare quella degli altri. Un esempio è Rose Heré che, all’inizio del Novecento, sentì le grida dei naufraghi della Vesper che si era schiantata contro gli scogli. Per questo si buttò tra le onde con una corda, riuscendo a tenere in vita di centinaia di persone.

Isola di Ouessant, dove si trova

Il posto in questione è la mistica Isola di Ouessant, un incredibile pezzo di terra posto a circa 30 chilometri al largo delle coste della Bretagna, in Francia. È lunga circa 8 chilometri, per una larghezza massima che si aggira intorno ai 4, e attualmente la popolazione conta circa 800 abitanti.

Un luogo che presenta una curiosa forma che sembra assomigliare a un granchio, le cui chele corrispondono alle due penisole presenti sul suo versante occidentale. Tra l’Isola di Ouessant e la Bretagna scorre il Mar d’Iroise, da sempre considerato uno dei passaggi più pericolosi al mondo. Non a caso, pare esserci un numero impressionante di relitti, ma anche tantissimi fari che circondano l’Isola, molti dei quali antichi di secoli, e che fungono da segnali per aiutare i navigatori.

ouessant cosa vedere

Un angolo di Ouessant

Ouessant, cosa vedere

C’è un unico villaggio che arricchisce gli angoli di Ouessant. Il suo nome è Lampaul e si trova adagiato su una piccola baia, protetta dai due promontori che corrispondono alle chele del granchio. Decisamente affascinante anche Penn ar Ru Meur, da dove è possibile godere di un suggestivo panorama verso Keller, un isolotto privato e inaccessibile ai visitatori, fatta eccezione per i mesi di luglio ed agosto.

Da qui si dirama anche un piccolo sentiero che conduce a Port de Yusin, un molo utilizzato soprattutto in estate. Proseguendo potreste scorgere il faro di Creac’h e un ripido e affascinante susseguirsi di rocce. Presente anche una lunga spiaggia ricoperta da scogli che affiorano esclusivamente durante la bassa marea.

Ouessant villaggio

La Chiesa nell’isola di Ouessant

Chi è in cerca di un luogo ancor più remoto e selvaggio dell’intera isola, può dirigersi verso Cadoran (o Kadoran), un aspro promontorio esposto per tre lati su ripide falesie, piccole gole rocciose e uno strettissimo canale di pochi metri che separa il promontorio da un un minuscolo isolotto, che porta lo stesso nome: Ile de Kadoran.

Particolare anche la penisola di Penn ar Lan dove è presente un sentiero che segue per intero il suo perimetro. Bellissimo il panorama, prima sul porto e sul faro di Stiff, e poi sul minuscolo molo di Porz ar Lan. Svetta, inoltre, una croce in pietra bianca dove si trova un cromlech, ossia un gruppo di monoliti risalenti alla preistoria disposti in modo da formare un’ellissi.

I fari da non perdere sull’Isola di Ouessant

In questa particolare isola francese non ci sono auto, non c’è inquinamento e non ci sono fabbriche. Tuttavia, si innalzano nei cieli diversi fari utili a favorire la navigazione. Dei veri e propri giganti che sono lì a vegliare sul mare e sulla sua forza con l’obiettivo di trasmettere ai marinai la sensazione di “casa”.

Scegliere quali visitare, soprattutto se si ha poco tempo a disposizione, potrebbe risultare difficile. Noi abbiamo fatto per voi una selezione di quelli imperdibili.

Il faro di Stiff, il più antico della Bretagna

Imponente e intrigante è il faro di Stiff che si distingue per essere il più antico di tutta la Bretagna. Domina la parte nord-occidentale dell’isola ed è composto da due torri accoppiate, una per il faro e gli alloggi dei guardiani, un’altra per la scala e il deposito del carbone.

Il suo nome è dovuto alla falesia di Stiff, ovvero il punto in cui sorge. È stato costruito nel 1689 e dal 1978, insieme alla moderna Torre Radar, veglia su questo “spaventoso” tratto di mare.

faro di Stiff ouessant

Il faro di Stiff

Il faro di Creac’h, con la maggior portata luminosa d’Europa

Essendo, quello dell’Isola di Ouessant, un punto molto rischioso del nostro pianeta, i fari sono tutti di un certo livello. Come quello di Creac’h che vanta la maggior portata luminosa d’Europa. Basti pensare che è visibile fino a una distanza di 32 miglia marine.

Ha una forma cilindrica a bande bianche e nere. Alla base sono presenti degli edifici disposti a ferro di cavallo. All’interno è molto elegante, in legno pannellato e intarsiato, e vi si trova anche il sistema che regola e controlla l’attività degli altri fari presenti sull’isola. Infine, nella sua vecchia centrale elettrica è stato creato il Museo dei Fari e delle Boe.

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Il faro di Creac’h

Il faro di Jument, il più celebre di tutti

Terminiamo questo viaggio tra i “protettori del mare” presso il faro di Jument. Differente dai due di cui vi abbiamo appena parlato per un motivo specifico: non è situato sulla terraferma, ma su una roccia chiamata Ar Gazek-Coz (La Vecchia Giumenta).

Un tratto di mare caratterizzato dalla presenza di fortissime correnti, a tal punto da essere considerato uno dei luoghi più pericolosi del litorale. Molte sono le tragedie avvenute qui, come quella del 1896 che costò la vita a 250 persone.

Fu eretto tra il 1904 e il 1911 e originariamente era abitato da tre guardiani e un cuoco. Nel luglio del 1991 venne definitivamente abbandonato in quanto completamente automatizzato e posto sotto il controllo del computer del faro di Créac’h.

Oggi è anche celebre a livello internazionale grazie al fotografo Jean Guichard che lo ha immortalato durante l’arrivo di un’onda che lo travolse completamente, mentre alla porta del faro si affacciava una persona. Inoltre, nel 1948 il regista francese Jean Epstein realizzò un film documentario dedicato propio a questo gigante del mare che si oppone, costantemente, alla forza dell’Oceano.

Insomma, l’Isola di Ouessant si presenta come un grosso scoglio in mezzo all’Oceano ed è l’ultimo avamposto francese. Allo stesso tempo è anche un luogo dalle lunghe coste frastagliate che riservano scorci mozzafiato su piccoli promontori sorvegliati da maestosi fari, di cui alcuni sono fra i più antichi e potenti d’Europa.

faro di Jument ouessant

Il faro di Jument avvolto dalla nebbia