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Sta per salpare la (nuova) nave più grande del mondo

Manca poco al viaggio inaugurale della nuova nave da crociera più grande del mondo, la Wonder of the Seas. L’ammiraglia di Royal Caribbean salperà il prossimo 4 marzo da Fort Lauderdale, in Florida. Si aggiudicherà il primato che finora era di un’altra nave da record, la Symphony of the Seas, della stessa compagnia.

Costruita nel 2018 nei Chantiers de l’Atlantique di Saint-Nazaire, in Francia, è la quinta nave della classe Oasis di Royal Caribbean.

I numeri della Wonder of the Seas

La nave da 236.857 tonnellate potrà ospitare fino a 6.988 passeggeri oltre a 2.300 membri di equipaggio. Lunga 362 metri (30 metri più lunga della famosa portaerei Nimiz), si svilupperà su 18 ponti, 16 dei quali destinati agli ospiti con otto diversi ambienti. A bordo, 20 ristoranti a quattro piscine.

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La Wonder of the Seas, la nave più grande del mondo

Divertimenti a bordo

La Wonder of the Seas avrà alcune chicche uniche che la renderanno speciale. A partire da Central Park, un vero e proprio parco galleggiante con 20mila piante vere, la zip-line che attraversa ben dieci ponti e The Ultimate Abyss, lo scivolo più alto in assoluto su una nave da crociera.

I ragazzi potranno divertirsi nel water park, sul campo da basket o sulla pista di pattinaggio sul ghiaccio o con il simulatore di surf o ancora con la parete di arrampicata alta 13 metri. Per i bambini ci sarà il Wonder Playscape, un’area giochi interattiva all’aperto.

Per la sera, a bordo ci sarà un teatro al chiuso da 1400 posti e uno acquatico all’aperto.

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Le piscine a bordo della Wonder of the Seas

Le crociere della Wonder of the Seas

La nave da record effettuerà crociere di sette notti nel Mar dei Caraibi, con tappa fissa sull’isola privata di Royal Caribbean, CocoCay alle Bahamas. Poi quest’estate, a partire da maggio, farà rotta verso il Mar Mediterraneo e toccherà i porti Europei di Barcellona e, udite udite, di Civitavecchia, per tornare a svenare nei mari caldi caraibici a partire da novembre.

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Tanti divertimenti a bordo della nave dei record

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Ripartono i treni storici del Lazio sulla linea ferroviaria Roma – Velletri

Dopo un lungo stop causato dall’emergenza sanitaria, domenica 27 febbraio i treni storici della Fondazione FS torneranno sui binari del Lazio. Un’iniziativa promossa dalla Fondazione Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola, dall’Associazione “A Passi Ferrati”, dall’Associazione Dopolavoro Ferroviario di Roma con il patrocinio di numerosi enti ed associazioni del territorio.

Il treno storico, rievocativo del viaggio inaugurale sulla ferrovia voluta dal Papa Pio IX, è composto da carrozze del tipo “Centoporte” e “Corbellini” e trainato da locomotiva diesel in livrea storica.

Le fermate del treno storico Roma – Velletri

Sarà possibile salirvi a bordo dalla stazione di Roma Termini alle ore 9.20 del 27 febbraio. Sono previste, inoltre, alcune fermate intermedie. La prima è Santa Maria delle Mole (9:41), una frazione del comune di Marino, in provincia di Roma, nell’area dei Castelli Romani. Si distingue per essere un abitato di recente e progressiva urbanizzazione e anche in continua crescita.

Un’altra fermata è prevista a Cecchina (10:02), anch’esso un paese di recente sviluppo urbanistico incluso nell’area dei Castelli Romani. Una vera sorpresa poiché la parte più antica dell’abitato è adagiata a quota 237 metri s.l.m. sul versante occidentale dell’antico cratere vulcanico prosciugato di Vallericcia.

Poi Lanuvio (10:10), un vero e proprio mix perfetto di archeologia e natura. Un paese che possiede un ricco patrimonio archeologico e rigogliosi vigneti che fanno da mura naturali. Subito dopo San Gennaro (10:16), mentre l’arrivo è previsto a Velletri alle ore 10.25. Velletri è il comune più popoloso e con l’estensione territoriale maggiore dei Castelli Romani. Vanta origini molto antiche. Basti pensare che era territorio dei Volsci e che già in epoca romana ebbe una grande importanza, tanto da poter trattare alla pari con Roma. Oggi è uno dei centri più vivi della provincia, economicamente e culturalmente.

Giunti a destinazione, dopo il saluto delle autorità locali, è in programma la presentazione del progetto relativo ai lavori di recupero e riqualificazione della stazione di Velletri. I viaggiatori, a seguito dell’evento, avranno tempo libero a disposizione per un pranzo presso ristoranti convenzionati e, nel primo pomeriggio, una visita del centro cittadino.

Alle ore 17:25 è in programma la ripartenza del treno storico da Velletri per Roma con arrivo alla stazione Termini, previsto per le ore 18:29.

Come prenotare i biglietti per il treno Roma – Velletri

Per prenotare i biglietti per viaggiare a bordo del treno storico “Roma – Velletri”, basta inviare una mail al Dopolavoro Ferroviario di Velletri al seguente indirizzo: trenostoricovelletriroma2022@gmail.com indicando nome, cognome e numero di posti richiesti. Ulteriori informazioni si possono avere contattando il numero di telefono 366 4484595. Il costo è di 48 euro a biglietto per gli adulti, e 20 euro per i ragazzi dai 12 ai 18 anni.

Vi ricordiamo, infine, che per viaggiare a bordo dei treni storici è obbligatorio il possesso di Green Pass Rafforzato valido, ad esclusione dei minori di 12 anni e dei soggetti esenti. Ciò vuol dire che sarà possibile vivere questa esperienza sole se vaccinati a guariti dal Covid-19. Inoltre, è obbligatorio indossare mascherina di tipo FFP2 o superiore per la protezione del naso e della bocca.

Non resta che provare a prenotare un biglietto e concedersi un vero e proprio viaggio nel tempo.

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Un angolo di Velletri

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È tulipanimania: a Primavera fioriscono i campi (come in Olanda)

A un’ora d’auto da Milano, c’è un angolo di Olanda. Si chiama Tulipania ed è stato uno dei primi campi di tulipani ad aprire Italia. Da quattro anni, a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, già soprannominata la “Capitale dei tulipani“, ogni primavera questo campo di tulipani apre i cancelli al pubblico, che ha la possibilità di ammirare la magia della fioritura senza però dovere andare molto lontano.

I visitatori possono raccogliere i loro tulipani e portarseli a casa. Ma l’esperienza di questo luogo incantevole non si limita al “you pick”. Quest’anno ci sono tantissime novità, per le famiglie con bambini che desiderano fare una gita in giornata o per le coppie che vogliono provare un’esperienza romantica o i gruppi di amici che cercano un’alternativa insolita e memorabile.

Le novità di Tulipania 2022

Rispetto alle scorse edizioni, il layout del campo di tulipani non è più in stile “olandese“, ma anch’esso si “italianizza” con l’aggiunta dell’estro e della fantasia tipiche della nostra cultura.

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Uno dei set “olandesi” a Tulipania

Non più solo semplici filari fioriti, ma un enorme tuli-labirinto, un labirinto coloratissimo da percorrere come in una favola. I fiori che sbocceranno saranno più di 220mila in un campo di oltre 25mila metri quadrati. Sono stati piantati bulbi di centinaia di varietà tra tulipani e narcisi che sbocceranno nel mese di marzo e faranno bella mostra di sé fino ad aprile inoltrato.

Inoltre, sarà allestita un’area attrezzata con una piscina di paglia e giochi di una volta costruiti completamente con materiale naturale o riciclato. Infine, verranno allestiti alcuni set e allestimenti country-chic perfetti per scattarsi selfie e foto di gruppo.

Tulipania diventa così un luogo assolutamente magico, insomma.

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La formula “you pick” di Tulipania

Pic-nic e aperitivi nei campi di tulipani

Tra le novità di quest’anno ci sono delle bellissime iniziative per le famiglie, ma anche per coppie o gruppi di amici che aspettano che i bambini lascino i campi per goderseli in santa pace. Chi desidera provare l’esperienza di un pic-nic tra i fiori, deve semplicemente prenotare il proprio cestino pieno di leccornie da gustare comodamente sull’erba (con vista ovviamente).

Nelle ore pomeridiane e serali, invece, si potranno fare degustazioni di vini prodotti dalle cantine locali.

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L’Italia come l’Olanda: è tulipanomania

Ogni giorno un fiore diverso

In base al giorno in cui si visita Tulipania, si potranno ammirare colori e abbinamenti sempre diversi. In alcune aree sbocceranno per primi i bulbi delle varietà precoci mentre in altre arriveranno pochi giorni dopo i tulipani tardivi. Un gioco di cromie studiato a tavolino in collaborazione con degli esperti internazionali.

Info utili

L’ingresso a Tulipania è gratuito, ma è richiesta la prenotazione online. “Lo faremo finché riusciremo a garantire la sostenibilità dell’iniziativa ma siamo sicuri che i nostri visitatori ci daranno una mano a farlo”, spiega Cecilia Cefis, ideatrice del progetto insieme a Michael Wolfger. Il costo dei tulipani parte da 1,5 euro l’uno a scalare fino a 1 euro, a seconda della quantità raccolta.

Le fioriture a Tulipania non sono forzate con i fertilizzanti né agenti chimici, in quanto tutto deve essere ecosostenibile e seguire i ritmi della natura. Visto l’inverno secco, si prevede che la fioritura quest’anno tarderà di un paio di settimane rispetto al solito.

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I campi di tulipano di Tulipania

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Dubai s’arricchisce di un’altra nuova icona

Appena ti distrai, a Dubai spunta un nuovo edificio. Quello che è appena stato inaugurato, poi, è destinato a diventare un’icona di arte e design a livello mondiale. Si tratta del nuovo Museo del futuro, sorto nel cuore del quartiere finanziario di Dubai, vicino alle famose Emirates Towers. Secondo il New York Times, “l’attrazione più bella e high-tech del Paese, se non addirittura del Pianeta”.

La sua forma sferica e le parole in arabo incise su tutta la superficie esterna dell’edificio rendono questa nuova costruzione unica, e bellissima. Lo scopo era di rappresentare la rinascita dell’eccellenza araba nei campi della scienza, della matematica e della ricerca. E ci sono riusciti.

Il progetto del nuovo Museum of the Future (già conosciuto come MOTF) incarna a tutti gli effetti l’approccio sempre innovativo di Dubai e il ruolo di protagonista dell’Emirato delle costruzioni futuristiche.

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L’iconico MOTF appena inaugurato a Dubai

Non è la prima volta che a Dubai nascono edifici unici al mondo. Basti pensare alla Dubai Frame, una cornice gigantesca dove si può salire grazie a scale mobili e camminarci dentro oppure l’Opus, il palazzo di vetro dalla forma originalissima progettato dalla scomparsa Zaha Hadid o ancora l’inconfondibile Burj Al Arab, il grattacielo a forma di vela che spunta dal mare e che ospita uno degli hotel più lussuosi al mondo o la Cayan Tower, un grattacielo avvitato su se stesso o l’hotel Atlantis, The Palm. E altri originalissimi sono in costruzione in questo momento, come il grattacielo a forma di molletta.

L’architettura del Museo del futuro

Alto 77 metri, il MOTF è stato realizzato con 1.024 pannelli separati d’acciaio inossidabile e vetro. Per la costruzione è stata utilizzata la tecnologia robotica, con un’attenzione particolare alla sostenibilità. La struttura senza pilastri ospita sette piani ed è alimentata con 4.000 megawatt di energia solare. Il progetto è dello studio Killa Design.

Il vuoto ellittico simboleggia l’ignoto ovvero una dichiarazione di tutto ciò che ancora non conosciamo. Le finestre permettono alla luce naturale di inondare la struttura e sono progettate sotto forma di calligrafia in 3D sul corpo curvo dell’edificio.

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L’originalissima forma e architettura del MOTF

La collina verde su cui sorge il museo è un giardino che comprende circa cento specie di alberi e piante, che vuole riflettere la diversità naturale come parte integrante del patrimonio della regione.

Cosa c’è scritto sull’edificio

Come anticipato, l’intero edificio è decorato con parole arabe. Si tratta di tre citazioni di Sua Altezza lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, sovrano di Dubai. Una di esse recita “Il futuro appartiene a coloro che possono immaginarlo, progettarlo e realizzarlo. Non è qualcosa che si aspetta, ma che si crea”. Un’altra dice che “Potremmo non vivere per cent’anni, ma i prodotti della nostra creatività possono lasciare un’eredità a lungo anche dopo ce ne saremo andati”. Quest’opera architettonica e ingegneristica vuole mostrare la passione della popolazione per le arti, la cultura e il progresso (se avete avuto occasione di andare a Dubai e visitare l’Expo 2020 vi siete già fatti un’idea).

Cosa vedere all’interno del MOTF

Il nuovo “museo vivente in costante metamorfosi” con sempre nuove mostre e costanti novità invita i visitatori ad avventurarsi in un viaggio di scoperta nello spazio e nel tempo, dove immaginare il futuro e tutte le sue infinite possibilità attraverso l’uso dei cinque sensi, dall’intelligenza artificiale alle realtà aumentata. All’interno c’è persino il simulatore di una stazione spaziale.

Tre piani sono dedicati alle mostre immersive dedicate alle fonti provenienti dallo spazio, agli ecosistemi, alla bioingegneria, alla salute e al benessere. Un altro piano mostra le tecnologie in grado di portare una rivoluzione nel campo della salute, dell’acqua, del cibo, dei trasporti e dell’energia. L’ultimo piano è dedicato ai bambini, dove si possono esplorare nuovi mondi e mettersi alla prova diventando i futuri eroi mondiali.

L’interno del Museo del futuro a Dubai

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Borghi itinerari culturali Notizie Viaggi

Borghi più Belli d’Italia: ci sono 8 new entry

Altri 8 gioielli del nostro Paese entrano a far parte dei “I Borghi più Belli d’Italia”. Salgono così a 334 i borghi ammessi all’interno dell’Associazione sorta dall’esigenza di salvaguardare e valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri italiani che spesso sono emarginati dai flussi dei visitatori e dei turisti. Scopriamo, dunque, quali sono gli 8 nuovi borghi più belli d’Italia.

Bagnara di Romagna, splendido esempio di ‘castrum’ medievale

Ciò che rende speciale Bagnara di Romagna, situato nella verde pianura ravennate a sud-ovest di Lugo, lungo gli Stradelli Guelfi, è che tra tutti i borghi fortificati che sorgevano lungo il percorso parallelo alla Via Emilia resta l’unico esempio di castrum medievale tuttora integralmente conservato, con l’intero sistema difensivo visibile ancora oggi.

Emblema della graziosa cittadina è la Rocca sforzesca, col grande mastio, i loggiati perimetrali, il cortile centrale restituito all’aspetto rinascimentale e alcuni ambienti interni con i soffitti lignei originali. Oggi vi si può visitare il Museo del Castello, con la sezione archeologica che comprende importanti reperti che illustrano la storia del borgo dall’Età del Bronzo al Medioevo, di cui rimane l’importante sito archeologico dei Prati di S. Andrea, parte fondamentale dell’originario abitato di Bagnara.

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La Rocca Sforzesca di Bagnara di Romagna

Deiva Marina, tra terra e mare

Si trova in provincia della Spezia, Deiva Marina, che ha appena fatto il suo ingresso tra I Borghi più Belli d’Italia. La cittadina è divisa in due parti principali. C’è il borgo antico, caratterizzato da vicoli stretti e dalle case dalle tonalità pastello, tipiche dell’architettura ligure, che si sviluppa attorno alla piazza antistante la chiesa di Sant’Antonio Abate, cuore del centro storico. E c’è poi la zona turistica della Marina, caratterizzata da un’ampia passeggiata a mare, costellata da alberghi, ristoranti e villaggi. Perfetta anche per gli amanti del trekking, per le piacevoli passeggiate che offrono i sentieri dell’entroterra.

Gesualdo, nel cuore dell’Irpinia

Ci spostiamo in Campania, in provincia di Avellino, dove incontriamo il borgo di Gesualdo, uno dei paesi più tipici dell’Irpinia. Celebre per aver accolto il compositore Carlo Gesualdo, che vi si rifugiò dopo una serie di tragiche vicende, fino alla sua morte nel 1613, si inerpica su una collina sul fianco destro della piccola valle del fiume Fredane e si raccoglie attorno al suo Castello, da cui si può godere di un panorama davvero emozionante. Passeggiando per le vie, i vicoli e le piazze si possono ammirare monumenti, chiese e scorci caratteristici che testimoniano un passato illustre gelosamente custodito tra questi luoghi e tradizioni ancora solide, che vale la pena scoprire.

Ingria, tra i borghi meno popolosi d’Italia

Ingria è uno dei comuni meno popolosi d’Italia – conta circa 45 abitanti – ed è il primo che si incontra risalendo la Val Soana, in Piemonte. Si trova a poco più di 50 km a nord di Torino, ad una altitudine di 816 metri, ed è caratterizzata da tipiche case in pietra, con i tetti a “lose”, arcate, scalette e ballatoi squisitamente alpestri, che conferiscono un tono pittoresco a tutta la zona. Partendo dal borgo, si potranno scegliere suggestive passeggiate tra le incantevoli frazioni che costellano questo affascinante borgo, lungo le mulattiere e i sentieri che si snodano tra i boschi, corsi d’acqua, borgate e panorami mozzafiato.

Miglionico, fascino antichissimo

Tra i nuovi Borghi più Belli d’Italia scopriamo anche Miglionico, situato nella parte orientale della Basilicata, in provincia di Matera. Abitato sin dai tempi più remoti, come testimonia il rinvenimento in zona di vasi e tombe del VI secolo a.C., sorge su una collina tra i fiumi Bradano e Basento a 465 metri sul livello del mare. Secondo la tradizione, fu fondato da Milone, atleta olimpico di Crotone del VI secolo a.C.; secondo altri studiosi, il fondatore di Miglionico srebbe stato Milone di Taranto, un luogotenente di Pirro che prese parte anche alla battaglia di Heraclea, che su queste colline fondò una colonia militare.

Tra i siti di maggior interesse, spiccano il Castello del Malconsiglio, un tempo imponente maniero situato nella parte più alta del borgo, con mura di recinzione e torri di avvistamento, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, con portale rinascimentale e preziose tele – tra cui una di Tintoretto, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e il convento di San Francesco.

Miglionico

Veduta del borgo di Miglionico dal Castello

Rosazza, il borgo più misterioso d’Italia

Nell’alta Valle Cervo, lungo il corso dell’omonimo fiume in provincia di Biella, incontriamo l’affascinante e misterioso borgo di Rosazza, con le sue eccentriche strutture e architetture legate alla figura di Federico Rosazza, Senatore del Regno, già membro della Giovane Italia mazziniana e Gran Maestro Venerabile della massoneria biellese.

Prime fra tutte, il Castello di Rosazza, fatto erigere dallo stesso Senatore, con la sua caratteristica torre guelfa e i riferimenti all’esoterismo e alla Loggia, i muri e le colonne che richiamano i templi di Paestum e l’ingresso realizzato tramite un arco in pietra sbrecciata che riproduce l’arco di Volterra, opera etrusca del IV secolo a.C. Un luogo che, al di là delle suggestioni esoteriche, è custode di arte e cultura, tradizioni e mestieri legati alla vita della valle e un passato da riscoprire.

Varzi, un tuffo nel medioevo nel cuore dell’Oltrepò Pavese

Per incontrare Varzi bisogna giungere nel cuore dell’Oltrepò Pavese, nella splendida Valle Stàffora. Visitare il centro storico medievale di questo affascinante borgo lombardo è come compiere un viaggio a ritroso nel tempo. Attraverso una passeggiata tra le sue vie strette e ripide ricche di storia, le piazze, i palazzi, le chiese, le torri e il castello si ripercorrono otto secoli di storia. Invidiabile la sua posizione, che offre scorci di una bellezza paesaggistica unica e sorprendente. Il borgo fa parte, inoltre, del territorio culturalmente omogeneo delle Quattro province (Alessandria, Genova, Pavia, Piacenza), caratterizzato da usi e costumi comuni e da un importante repertorio di musiche e balli antichissimi.

Lollove, borgo senza tempo in Sardegna

L’ultima new entry tra i Borghi più Belli d’Italia è l’antico villaggio medievale di Lollove, situato a pochi chilometri da Nuoro. Dopo aver sofferto un massiccio spopolamento a metà degli anni ’60, questo affascinante borgo sardo è avvolto da un silenzio quasi surreale e regala suggestioni uniche, tra le sue ripide e strette viuzze acciottolate e le case in pietra grigia inerpicate sul declivio di una collina, da cui si può godere di uno splendido panorama che abbraccia la valle sottostante. Oggi il villaggio rivive grazie all’impegno dell’associazione turistica “Lollovers”, creata dai residenti per combattere l’abbandono di questi luoghi, proponendo eventi e mini tour esperienziali per fare conoscere la storia e le tradizioni di un borgo ricco di fascino.

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Una splendida veduta del borgo di Lollove

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Viaggi in treno, le nuove rotte da percorrere in Europa

Il mondo, compresa l’Europa, si appresta ad ammorbidire sempre di più le regole di viaggio. Per questo motivo è il momento opportuno per organizzare un’esperienza unica. Magari sulle rotaie e alla scoperta del Vecchio Continente. Ecco perché abbiamo deciso di illustravi le nuove rotte del 2022 da percorrere in Europa in treno, iniziando da quelle inaugurate alla fine del 2021 ma da fare assolutamente quest’anno.

Nightjet Vienna – Parigi

A dicembre del 2021 è stato lanciato il Nightjet da Vienna a Parigi (e viceversa), il treno notturno delle ferrovie austriache (ÖBB). A bordo di questo si può viaggiare in modo ecosostenibile e comodo – di notte – verso le più belle città e mete europee.

Circola tre volte a settimana in entrambe le direzioni e corre via Salisburgo, Monaco e Strasburgo. Sì, segue il percorso dell’Orient Express originale, ma a un prezzo decisamente più basso. Un viaggio di 14 ore che parte da Vienna alle 19:40 e arriva a Parigi alle 9:42, giusto in tempo per un croissant.

Nightjet Amsterdam – Zurigo

Da Amsterdam, città dal fascino magico a Zurigo (e viceversa) sempre a bordo del Nightjet. Anche questa rotta lanciata a dicembre 2021 fa scalo in luoghi meravigliosi come Colonia, Bonn e l’aeroporto di Francoforte, prima di attraversare la Svizzera a Basilea.

L’intero viaggio dura poco meno di 12 ore, arrivando a Zurigo poco dopo le 8:00 e ad Amsterdam dopo le 9:00 per chi viaggia nella direzione opposta.

vieggi treno 2022

In treno nei Paesi Bassi

Ouigo, alta velocità low cost

Si, avete letto bene. L’Ouigo offre viaggi ad alta velocità a prezzi low cost. E per andare dove? Da Madrid a Barcellona (e viceversa).

Da settembre 2021, inoltre, effettua fermate intermedie nelle vivaci Saragozza e Tarragona, mentre altri treni proseguono per Figueres.

In treno tra Transilvania e Danubio

Dallo scorso dicembre è possibile fare un viaggio indimenticabile che collega Vienna a Cluj-Napoca, nella Romania nord-occidentale e capitale non ufficiale della Transilvania.

11 ore di viaggio che si snodano fra Austria, Ungheria e Romania, costeggiando il Danubio e fermando anche a Budapest. Il prezzo, purché si prenoti con un paio di settimane di anticipo, non è alto, dal momento che si possono trovare biglietti a soli 27,90 euro.

transilviania treno

In Transilvania in treno

I viaggi in treno del 2022, quelli nuovi di zecca

L’estate del 2022 segnerà l’arrivo dell’European Sleeper Bruxelles -Praga, un treno notturno che partirà dalla capitale del Belgio per attraversare straordinarie città europee come Amsterdam, Hannover e Berlino, prima di arrivare a Praga intorno alle 10:30.

Un viaggio disponibile tre volte a settimana, con biglietti in vendita in primavera. La compagnia, inoltre, ha affermato che lancerà una rotta Bruxelles-Varsavia nel 2023.

A giugno del 2022 partirà, invece, il treno notturno che da Graz condurrà a Varsavia. Il convoglio che salirà sui binari dal capoluogo della Stiria, farà scalo a Ostrava, Chałupki e Cracovia prima di terminare la sua corsa a Varsavia verso le 9:00 del mattino.

Aprile 2022 sarà invece il momento della nuova tratta economica di Ouigo da Parigi a Lione. A basso costo lo sarà veramente considerando che il viaggio costerà poco meno di 10 euro a tratta e impiegherà circa 5 ore e mezza.

I prossimi mesi segneranno anche il debutto del treno notturno EuroNight che da Stoccolma arriverà ad Amburgo, facendo scalo anche a Copenaghen.

Nel corso dell’anno, inoltre, dovrebbe arrivare un treno di Nightjet che collegherà Roma con Zurigo.

treno svezia

In treno in Svezia

Viaggi in Italia in treno nel 2022: le novità che ci attendono

Novità per quanto riguarda i viaggi in treno anche in Italia. Partiamo dalla straordinaria ferrovia Cuneo – Ventimiglia – Nizza, fra le 10 migliori del mondo e grazie al FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano). Basti pensare che è nota anche come Ferrovia delle meraviglie, un percorso di circa 100 chilometri che attraversa le Alpi piemontesi e scende fino al livello del mare per raggiungere la Costa Azzurra. Attiva da quasi due secoli, è tornata pienamente in funzione solo lo scorso 21 dicembre. Il 2022 è proprio l’anno giusto per salirvi a bordo.

Ma quello che stiamo vivendo è anche l’anno perfetto per compiere un viaggio sul treno turistico che compie un tragitto su una ferrovia a binario unico dell’800. Parliamo dell’Ancona – Fabriano lanciato nel settembre 2021 e che attraversa gli Appennini e la valle di Cesano, fino a raggiungere le località di Sassoferrato e Pergola prima di fare nuovamente ritorno sulla costa marchigiana.

Da novembre, invece, un Frecciabianca viaggia da Palermo a Catania, passando per Caltanissetta ed Enna. Un viaggio che dura più di tre ore, ma che si rivela una valida alternativa ai treni regionali che percorrono le stesse rotte.

Da non dimenticare, infine, il Frecciarossa da Milano a Parigi inaugurato a dicembre e che è già un gran successo. Due treni al giorno (a/r) con prezzi a partire da 29 euro. Da giugno, inoltre, aumenteranno i collegamenti.

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Un tratto di ferrovia Cuneo – Ventimiglia – Nizza

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Stop al tampone per gli arrivi dai Paesi extra Ue

È arrivata un’ottima notizia che tutto il comparto turistico, ma anche i viaggiatori stessi, aspettavano da ormai due anni a questa parte: lo stop al tampone per gli arrivi dai Paesi extra Ue. A farlo sapere è stato il Ministro della Salute Roberto Speranza tramite le seguenti parole contenute in un post facebook: “A partire dall’1 marzo per gli arrivi da tutti i Paesi extraeuropei saranno vigenti le stesse regole già previste per i Paesi europei. Per l’ingresso in Italia sarà sufficiente una delle condizioni del Green Pass: certificato di vaccinazione, certificato di guarigione o test negativo

Cosa cambia per i viaggi dall’1 marzo

A partire dal giorno 1 marzo il nostro Paese andrà sempre di più verso una normalità. Il governo, infatti, ha deciso di semplificare ulteriormente gli arrivi dall’estero, e di sostenere maggiormente il settore turistico. Con una nuova ordinanza, appena firmata dal Ministro Roberto Speranza, è stata stabilita la fine della quarantena per chi proviene da Paesi extra Ue. Ciò vuol dire che per entrare in Italia basterà un Green Pass base, cioè anche un semplice tampone negativo. In poche parole, quello che già accade per i rientri o gli arrivi dai Paesi europei.

In questo momento, infatti, per rientrare dai Paesi extra Ue verso cui è concesso viaggiare, serve necessariamente il certificato da vaccinazione, il dPLF completato, ma anche l’esito negativo di un tampone molecolare o antigenico. Qui un approfondimento sulle regole.

Ma finalmente a breve non sarà più così. Questo provvedimento era nell’aria già da qualche giorno ed è anche la conseguenza di una situazione epidemiologica in netto miglioramento, dopo la recente riapertura delle discoteche e la fine dell’obbligo di mascherina all’aperto. La fine del regime di quarantena per gli arrivi dall’estero è perciò un altro tassello fondamentale nel piano del governo che punta dritto a una nuova fase di convivenza con il virus.

Ma non solo. La decisone arriva anche nello stesso giorno in cui i ministri per gli Affari europei dei Paesi dell’Unione hanno raccomandato agli Stati membri di “revocare la restrizione temporanea dei viaggi non essenziali” verso l’Unione “per le persone vaccinate con un vaccino approvato dall’Ue o dall’Oms, a condizione che abbiano ricevuto l’ultima dose del ciclo di vaccinazione primario da almeno 14 giorni o abbiano ricevuto una dose di richiamo”. Inoltre, “Gli Stati membri dovrebbero revocare la restrizione temporanea dei viaggi non essenziali per le persone che sono guarite dal Covid-19 entro i 180 giorni precedenti il viaggio“.

Sarà consentito anche l’utilizzo delle certificazioni cartacee a coloro che provengono da Paesi dove il Qr code non c’è o non è compatibile con il nostro, come gli Stati Uniti.

Viaggi di Pasqua, cosa aspettarsi

Una buona notizia, dunque, persino per le imminenti vacanze di Pasqua. Infatti, gli stranieri che vorranno venire in Italia, ma anche i concittadini che rientreranno, non dovranno più fare i conti con la complessità delle regole imposte dall’epidemia di Covid.

Ma questo è anche un forte segnale di ripresa poiché il Ministro della Salute manda in archivio gli elenchi delle Nazioni di provenienza scegliendo di puntare tutto sullo status vaccinale di chi varca i nostri confini. Un provvedimento che è stato preso per favorire il turismo nell’ambito del percorso di riaperture annunciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi: con gradualità ma anche con decisione, per favorire il ritorno alla normalità e la crescita economica. Con la nuova ordinanza firmata dal Ministro Speranza conta lo status vaccinale di ciascuno e non la Nazione di provenienza e questo perché, a causa della Variante Omicron, l’epidemia cambia troppo velocemente.

Verso la cancellazione degli elenchi di Paesi

Attualmente, è possibile viaggiare per turismo dall’Italia esclusivamente verso i Paesi contenuti nell’Elenco C (Stati membri Ue e Area Schengen) e quelli in Lista D (Paesi extra Ue a basso rischio epidemiologico). Ma a quanto pare stanno per cambiare anche i parametri per entrare nell’Elenco dei Paesi terzi per cui revocare le restrizioni per tutti i viaggiatori.

Secondo il Consiglio europeo è opportuno iniziare a prendere in considerazione il passaggio a un approccio basato esclusivamente sulla persona e andare verso la cancellazione dell’elenco dei Paesi. Per questo, al fine di dare ai Paesi terzi il tempo di aumentare i loro tassi di vaccinazione, Il Consiglio suggerisce che la raccomandazione dovrebbe essere riesaminata dalla Commissione entro il 30 aprile 2022. In sostanza, dalla fine del quarto mese dell’anno probabilmente il mondo sarà davvero quasi del tutto aperto.

Green Pass in Italia, le novità più attese

Tra le misure previste dal governo italiano c’è in ballo anche l’eliminazione dell’obbligo di Super Green Pass negli alberghi, quindi del certificato di vaccinazione o guarigione dal Covid-19. In questo momento è ancora in vigore la norma, varata a Natale, che prevede l’obbligo di Green Pass rafforzato in tutti gli hotel e nelle strutture ricettive.

Ma a partire dal mese di aprile, anche in vista delle vacanze di Pasqua, potrebbe essere più facile per i turisti italiani e stranieri soggiornare negli alberghi. Si parla, infatti, di abolire l’obbligo di Green Pass rafforzato. Non dovrebbe essere più necessario, quindi, essere guariti o vaccinati contro il Covid. Basterà, probabilmente, il certificato verde semplice e quindi quello ottenuto tramite tampone negativo.

Dal 1° aprile , inoltre, dovrebbe essere eliminato anche l’obbligo di mostrare il Green Pass per chi consuma al tavolo all’aperto di bar e ristoranti. Con una lettera inviata al ministro dello Sviluppo Economico il presidente della Fipe Enrico Lino Stoppani ha chiesto di “escludere l’obbligo del Green Pass per accedere ai pubblici esercizi”. Nei prossimi giorni arriverà la risposta del governo e non è escluso che già a maggio possa essere eliminato l’obbligo per i locali al chiuso.

Va ricordato, tuttavia, che la rimozione delle limitazioni agli spostamenti dall’Italia – o ai rientri – verso alcuni Stati non esclude che questi Paesi possano ancora porre limiti all’ingresso. Per questo motivo, prima di partire, vi invitiamo a visionare i siti istituzionali della vostra destinazione e la pagina web del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ViaggiareSicuri.

Infine, se volete sapere quali sono le regole di viaggio nelle maggiori destinazioni d’Europa e del mondo interno vi invitiamo a cliccare su questo nostro approfondimento.

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In vacanza alle Maldive (come Miriam Leone)

Fanno invidia le foto apparse sui social di Miriam Leone, splendida attrice italiana, ex Miss Italia, in vacanza alle Maldive. Forse in luna di miele, con il marito Paolo Carullo che ha sposato lo scorso settembre in Sicilia, sua terra natìa.

Non solo le story e i post su Instagram ci fanno sognare, per i colori del mare dalle mille tonalità di verde smeraldo, per il bianco della sabbia che abbaglia, per il piacevole clima che c’immaginiamo là, mentre qui fa ancora freddo, ma anche per il lusso in cui sta trascorrendo la vacanza.

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Miriam Leone nel meraviglioso mare dell’atollo di Raa

Dove si trova il resort di lusso

Miriam e Paolo hanno infatti prenotato una water villa all’Emerald Maldive Resort nell’atollo di Raa, a Nord di Malè, la Capitale della Maldive dove si trova l’aeroporto internazionale. Per raggiungere il resort ci si imbarca su uno di quei piccoli idrovolanti che in pochi minuti arrivano ovunque. Volano bassi e guardare fuori dal finestrino, ammirando i piccoli cerchi verdi (sono le palme delle isole) circondati da una sottile striscia chiara (quella è la spiaggia) e da una azzurra (il mare dal fondale basso) che affiorano dall’acqua, è una vera gioia per gli occhi. Se siete stati alle Maldive almeno una volta sapete che questa è la (meravigliosa) sensazione che si prova.

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La spiaggia meravigliosa dell’Emerald Maldives

Il resort, che fa parte dei Leading Hotels of the World, è un cinque stelle ed è stato costruito su una piccola isola di 20 ettari, con una spiaggia tutt’intorno di un chilometro e mezzo (da percorrere più volte al giorno, avanti e indietro, per fare un po’ di movimento).

Com’è fatto il resort

Costruito in armonia con l’ambiente maldiviano, utilizzando materiali come bambù, pietre naturali e foglie di Ylang Ylang, i cui fiori hanno un buonissimo profumo intenso. Inoltre, è un resort “green”, che pone una grande attenzione all’efficienza energetica e alla conservazione dell’ambiente. Forse è proprio per questo è piaciuto a Miriam.

O forse sarà stata la water villa dove soggiorna, decisamente una delle più lussuose delle Maldive. Molto moderna, con una infinity pool privata che dà direttamente sull’Oceano Indiano, dove quando ci si sveglia la mattina basta mettersi a osservare l’acqua per vedere passare mante, squaletti pinna nera, magari qualche tartaruga e miriadi di pesci colorati.

Quanto costa una vacanza come Miriam Leone

Se la coppia ha prenotato la luna di miele, ha potuto approfittare di una tariffa promozionale “Honeymoon Special” che prevede uno sconto del 20% pagando circa 800 euro a notte per la camera. C’è anche un’offerta invernale, che prevede uno sconto del 10%, in quel caso la villa costa mille euro a notte.

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Le water villa del resort cinque stelle

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25 anni di patrimonio dell’Umanità: i trulli diventano una galleria diffusa

C’era una volta, tanto tempo fa, una distesa di costruzioni bianchissime e assai particolari sormontate da tetti a forma di cono. Quegli edifici che durante il Regno di Napoli furono replicati per l’espansione urbana del territorio esistono ancora oggi e si sono trasformati in una vera e propria attrazione turistica che richiama viaggiatori provenienti da tutto il mondo.

Stiamo parlando dei meravigliosi trulli, quelli che popolano Alberobello e che oggi, come ieri, trasformano la città in una sorta di fiaba en plen air tutta da vivere.

Trulli di Alberobello: il nostro patrimonio

I trulli di Alberobello non hanno bisogno di presentazioni perché con il tempo si sono trasformati nel simbolo iconico della Puglia e dell’Italia intera. Un patrimonio mondiale dell’Umanità – come è stato deciso nel 1996 dall’UNESCO – che porta in alto la bandiera dell’orgoglio tutto italiano e che preserva la storia, la cultura e l’architettura del nostro Paese.

Le loro origini sono antichissime e assai misteriose eppure il tempo sembra non aver scalfito la bellezza eterna di queste abitazioni in pietra calcarea. Sparsi per tutta la Valle d’Itria, i trulli trovano la loro massima diffusione proprio ad Alberobello che conta più di 1500 strutture tra Monti e Aja Piccola.

Queste costruzioni che un tempo erano adibite ad abitazioni delle comunità rurali, o come alloggi temporanei, oggi sono diventati una delle mete preferite dei viaggiatori da tutto il mondo. Ma non si tratta solo di testimonianze storiche da osservare perché alcuni di questi trulli oggi si sono trasformati in bed and breakfast, uffici turistici, ristoranti e musei.

Per celebrare l’ingresso dei trulli di Alberobello all’interno dell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità, che le icone costruzioni stanno per trasformarsi in una galleria d’arte diffusa. L’obiettivo è presto detto: quello di creare un percorso visibile e invisibile, che attraversi il presente e il passato mettendo in collegamento queste costruzioni antiche in pietra a secco con i nuovi mondi in movimento dell’arte contemporanea.

Segni elementari: i trulli come galleria diffusa

La mostra d’arte contemporanea, organizzata in occasione del venticinquesimo anniversario dei trulli come patrimonio dell’Umanità, l’Associazione alla Cultura del comune, col sostegno della regione, ha organizzato la mostra Segni Elementari. L’arte contemporanea nei trulli patrimonio dell’umanità che trasformerà Alberobello in una galleria d’arte diffusa.

La mostra, curata dal direttore artistico Francesco Carofiglio, sarà visitabile fino al primo maggio 2022 e darà la possibilità di entrare all’interno di diverse costruzioni per ammirare la personale visione artistica di 22 artisti provenienti da tutto il mondo. Sarà quesa l’occasione perfetta per entrare nel fantastico, antico e misterioso mondo dei trulli di Alberobello ed essere proiettati in nuovi e affascinanti mondi tutti da scoprire.

La galleria diffusa si snoderà tra i trulli comunali di Via Monte Nero, Casa Pezzolla, passando per  Palazzo del Conte e Casa d’Amore. All’interno delle costruzioni di Alberobello verranno esposte più di 100 opere realizzate da artisti di fama internazionale e che, seppur diverse tra loro, instaureranno un dialogo continuo creando, nel tessuto urbano di un territorio magico e straordinario, una meravigliosa galleria d’arte da scoprire tappa dopo tappa.

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I meravigliosi trulli di Alberobello

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Premi europei per la mobilità sostenibile: le città finaliste

Mobilità green, città più sicure e meno inquinate con progetto di viabilità consapevoli e utilizzo di veicoli elettrici e mezzi alternativi come la bicicletta. La Commissione Ue ha annunciato i finalisti dei premi della Settimana europea della mobilità 2021. Amadora, Kassel e Luleburgaz si contendono il premio per le città più grandi (oltre 100 000 abitanti), mentre Alimos, Miajadas e Valongo sono le finaliste della categoria dei comuni più piccoli. Anche Firenzeunica italiana– tra le città in lizza per la mobilità green in Europa, per la sicurezza stradale.

Settimana europea della mobilità: i premi

La campagna della Settimana europea della mobilità si svolge ogni anno dal 16 al 22 settembre. L’anno scorso è stato registrato un aumento record del numero di città che hanno aderito alla campagna: oltre 3.100 città di 53 paesi diversi. I vincitori saranno annunciati nel corso di una cerimonia che si terrà il 28 marzo alle 15, online e in parte in presenza a Bruxelles. Ad essere riconosciute con l’ambito titolo green saranno tutte quelle azioni meritevoli in ambito sostenibile, portate avanti nel 2021, e presentate dalle città finaliste in occasione della Settimana europea della mobilità dello scorso anno.

Le categorie del premio sono: sicurezza stradale, l’European Mobility Week Award per i centri urbani con più di 100mila abitanti e per quelli con meno di 100mila abitanti, e il Sustainable urban mobility planning. Vengono riconosciute tutte quelle pianificazioni e azioni lodevoli delle città più sostenibili che hanno saputo migliorare il benessere dei cittadini attraverso soluzioni di trasporto più pulite, più verdi, accessibili, riducendo le emissioni di carbonio e inquinanti, apportando un netto miglioramento alla mobilità.

Firenze, unica città Italiana

Firenze, Rethymno (Grecia) e Varsavia sono in lizza per il premio dell’UE per la sicurezza stradale urbana, attribuito per straordinarie misure di sicurezza stradale, mentre i finalisti della categoria relativa alla pianificazione della mobilità urbana sostenibile sono Madrid, Mitrovica Sud (Kosovo) e Tampere (Finlandia). Firenze è quindi l’unica città italiana che la Commissione europea ha scelto come finalista nell’ambito della Settimana europea della mobilità 2021.

Il capoluogo toscano è in lizza in quanto, come sostenuto dalla commissione UE, ha mostrato “l’importanza che i dati in tempo reale hanno nel ridurre circostanze pericolose sulle strade urbane. Il sistema di monitoraggio e di analisi degli incidenti della città include la georeferenziazione e le caratteristiche delle strade, e ha portato a un’importante riduzione delle vittime della strada”. Sicurezza stradale che si misura anche grazie ai dati della Polizia Locale del capoluogo: gli incidenti mortali sono passati dai 25 registrati nel 2010 ai 7 del 2021.

Mobilità green, veicoli elettrici: le finaliste europee

Portogallo e Spagna si piazzano sul podio per le piccole e grandi città sostenibili. Per quanto riguarda le città con più di 100mila abitanti, le finaliste sono Amadora (Portogallo), Kassell (Germania) e Luleburgaz (Turchia). Amadora è stata selezionata per l’integrazione di tutte le fasce di età in eventi dedicati alla mobilità sostenibile, come tour ciclistici, prove di veicoli elettrici, ecc. Kassell ha invece promosso varie attività creative dedicate ai bambini nella mobilità sostenibile, con tour in bici o a piedi. Luleburgaz ha puntato sul fattore salute: psicologi, neurologi e cardiologi hanno portato il loro intervento/testimonianza sulla correlazione tra benessere della popolazione e  mobilità sostenibile.

Tra le finaliste con meno di 100mila abitanti troviamo: Alimos (Grecia), che trasformato alcune stazioni del trasporto pubblico in spazi per la creatività e il tempo libero; Miajadas (Spagna) che vanta una rete sicura di marciapiedi e piste ciclabili, e Valongo (Portogallo) dove si è lavorato molto per abbattere le barriere architettoniche, installando in città moltissime rampe -quasi un percorso- per carrozzine.

Firenze