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Caos voli: le rotte più colpite

La chiamavano l’estate della ripartenza, ma per i viaggiatori sembra essersi trasformata in una roulette russa: per chi ha in programma un volo aereo, il rischio è quello di subire ritardi infiniti o, addirittura, di vedersi cancellata la partenza all’ultimo momento, rimanendo a piedi. Una nuova indagine ha cercato di fare il punto della situazione, individuando quali sono le rotte più colpite dalla crisi.

Caos voli, le rotte con più cancellazioni

Già un paio di mesi fa, gli esperti mettevano in guardia da quelli che sarebbero stati i disguidi dell’estate per i passeggeri: la tanto attesa ripartenza del turismo, dopo due anni di blocco quasi totale, ha in effetti messo in seria difficoltà aeroporti e compagnie aeree di tutto il mondo. Sono molti i viaggiatori che, finalmente pronti a tornare in vacanza, hanno dovuto affrontare numerose difficoltà per partire – e alcuni non ce l’hanno fatta, vedendosi cancellare il proprio volo. Ma il peggio potrebbe dover ancora arrivare, con il mese di agosto ancora una volta il più affollato per quanto riguarda le partenze.

Che cosa sta succedendo? La piattaforma spagnola Mabrian Travel Intelligence ha elaborato un’accurata analisi per conto di FTO (Federazione Turismo Organizzato), portando alla luce dati abbastanza allarmanti. Nel corso dell’indagine, sono stati presi in considerazione i voli che lo scorso 28 giugno erano previsti per il periodo compreso tra il 15 luglio e il 31 agosto. Quindi questi dati sono stati confrontati con i voli che, al 12 luglio, erano ancora in programma sempre per lo stesso periodo. In questo modo, si è potuto verificare l’effettivo tasso di cancellazione delle partenze.

Quello che è emerso non può che suscitare preoccupazione. Innanzitutto si sono individuate le rotte più colpite dalle cancellazioni. In merito alle tratte europee con arrivo in Italia, il primato in negativo va alla Francoforte-Roma che ha visto ben 51 voli cancellati (18%), e a seguire la Londra Heathrow-Milano che ha una percentuale di viaggi soppressi del 23%. Problemi anche per la Minorca-Milano (con il 21% di cancellazioni), per la Monaco-Venezia (con 30 voli in meno) e per la Madrid-Roma (con 22 voli in meno). A livello nazionale, il maggior problema riguarda il collegamento con le grandi isole: Roma-Catania ha ben 35 voli soppressi, mentre Milano-Catania e Roma-Palermo “solo” 32. Anche la tratta Cagliari-Milano ha visto un taglio di 24 voli.

Le compagnie aeree più a rischio

Insomma, volare in queste settimane è una vera incognita. Se l’indagine ha messo in evidenza quali sono le tratte più colpite, ha altresì individuato quali sono le compagnie aeree più a rischio. Il più alto numero di cancellazioni è avvenuto per opera di easyJet, che ha perso ben 568 voli. A seguire, troviamo WizzAir (205 voli soppressi), Lufthansa (202 voli soppressi), Ryanair (170 voli soppressi) e la neonata Ita Airways (160 voli soppressi). Tutto questo, naturalmente, senza prendere in considerazione gli altri disagi come i ritardi infiniti in aeroporto e il rischio di overbooking.

Come mai aeroporti e vettori sono in così grande difficoltà? Nei due anni passati, a causa della pandemia, il settore del turismo ha vissuto una crisi di proporzioni incredibili, con il quasi totale azzeramento delle partenza per motivi di svago. Per sopravvivere, scali e compagnie aeree hanno effettuato grandi tagli nel personale. E ora che l’attesa ripartenza è finalmente arrivata, l’esiguo numero di operatori di terra e di bordo non riesce a sostenere l’enorme carico di lavoro, con conseguenze facilmente prevedibili.

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Diritti dei passeggeri: la guida completa

Tutti noi che viaggiamo in aereo siamo a conoscenza che, sfortunatamente, potrebbero verificarsi degli imprevisti, come la cancellazione del volo (cosa che sta accadendo spesso in questo 2022), un ritardo prolungato o il negato imbarco.

La buona notizia è che non siamo soli. La normativa europea ed internazionale in materia di trasporto aereo, infatti, prevede diverse forme di tutela che sono riassunte nella Carta dei Diritti del Passeggero, redatta dall’ENAC, Ente Nazionale dell’Aviazione civile. Ma per semplificare ancora di più la questione, abbiamo deciso di scrivere per voi una piccola guida con tutti i diritti dei passeggeri.

Cos’è e cosa succede in caso di negato imbarco

Forse vi è capitato o, più probabilmente, ne avete sentito parlare: il negato imbarco. Ma cos’è e quali sono i diritti del viaggiatore? Il negato imbarco avviene quando il passeggero, pur in possesso di un biglietto aereo valido, si presenta all’imbarco entro il termine indicato, ma non viene comunque fatto salire.

Questo può accadere per ragionevoli motivi come, per esempio, salute, sicurezza o documenti di viaggio inadeguati.

La normativa comunitaria prevede specifiche forme di tutela per i passeggeri in caso di negato imbarco, ma che si applicano esclusivamente a:

  • voli (di linea, charter, low cost) in partenza da un aeroporto comunitario (Unione Europea);
  • voli (di linea, charter, low cost) in partenza da un aeroporto situato in un Paese non comunitario, con destinazione un aeroporto comunitario, solo qualora la compagnia aerea sia comunitaria e a patto che non siano già stati erogati i benefici previsti dalla normativa locale.

In tali casi, la compagnia aerea deve verificare in un primo momento se vi siano dei passeggeri volontari disposti a cedere il proprio posto in cambio di benefici da concordare. Se nessuno è disposto, il passeggero cui viene negato l’imbarco ha diritto a:

  • una compensazione pecuniaria (a partire dai 250 euro e fino a un massimo di 600) che dipende dalla tratta aerea (intracomunitaria o extracomunitaria) e dalla distanza in chilometri percorsa;
  • a scelta una delle seguenti opzioni: rimborso del prezzo del biglietto per la parte del viaggio non effettuata; imbarco su un volo alternativo quanto prima possibile; imbarco su un altro volo in una data successiva più conveniente per il passeggero;
  • assistenza: pasti e bevande in relazione alla durata dell’attesa, sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o più pernottamenti, trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa e due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o posta elettronica.

I diritti in caso di cancellazione del volo

Le tutele previste in caso di cancellazione del volo si applicano a:

  • voli (di linea, charter, low cost) in partenza da un aeroporto comunitario;
  • voli (di linea, charter, low cost) in partenza da un aeroporto situato in un Paese non comunitario, con destinazione un aeroporto comunitario, solo qualora la compagnia aerea sia comunitaria e salvo cha non siano già stati erogati i benefici previsti dalla normativa locale.

In caso di cancellazione del volo il passeggero ha diritto a:

  • scegliere tra: rimborso del prezzo del biglietto per la parte del viaggio non effettuata; imbarco su un volo alternativo quanto prima possibile; imbarco su un nuovo volo in una data successiva più conveniente per il passeggero;
  • assistenza: con pasti e bevande; sistemazione in albergo se necessaria; trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa; due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o posta elettronica

In alcuni casi è prevista anche una compensazione pecuniaria il cui ammontare dipende dalla tratta aerea (intracomunitaria o extracomunitaria) e dalla distanza percorsa. Il minimo è 250 euro, il massimo è 600.

La compensazione non è dovuta nei casi in cui:

  • la compagnia aerea possa provare che la cancellazione del volo sia stata causata da circostanze eccezionali, come le avverse condizioni meteorologiche;
  • se il passeggero è stato informato della cancellazione con almeno due settimane di preavviso;
  • nel caso in cui venga offerto un volo alternativo con partenza non più di due ore prima rispetto all’orario originariamente previsto e con arrivo presso la destinazione finale al massimo quattro ore dopo l’orario originariamente previsto;
  • nel caso in cui venga offerto un nuovo volo con partenza non più di un’ora prima dell’orario originariamente previsto e con arrivo presso la destinazione finale al massimo due ore dopo l’orario originariamente previsto.

Diritti dei passeggeri in caso di ritardo prolungato del volo

Anche in questo caso le tutele si applicano a:

  • voli (di linea, charter, low cost) in partenza da un aeroporto comunitario;
  • voli (di linea, charter, low cost) in partenza da un aeroporto situato in un Paese non comunitario, con destinazione un aeroporto comunitario, solo qualora la compagnia aerea sia comunitaria e salvo che non siano già stati erogati i benefici previsti dalla normativa locale.

Dovesse capitare questa eventualità, per i voli all’interno dell’Ue ed extracomunitari che percorrono distanze inferiori o pari ai 1500 chilometri, si ha diritto all’assistenza esclusivamente se il volo subisce un ritardo di almeno 2 ore. Mentre per quelli intracomunitari che percorrono distanze superiori a 3500 chilometri e tutti gli altri voli che percorrono distanze comprese tra 1500 e 3500 chilometri, si ha diritto all’assistenza se il volo subisce un ritardo di almeno 3 ore. Nel caso in cui i voli percorrano distanze superiori ai 3500 chilometri al di fuori dell’Unione Europea, si ha diritto all’assistenza se il volo subisce un ritardo di almeno 4 ore.

L’assistenza consiste in:

  • pasti e bevande in base alla durata dell’attesa:
  • sistemazione in albergo se necessaria;
  • trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa;
  • due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o posta elettronica

Se il ritardo del volo dovesse arrivare a essere di almeno 5 ore, il passeggero ha la possibilità di rinunciare al volo senza dover pagare penali. Ma non solo. Ha anche il diritto di ottenere il rimborso del prezzo del biglietto per la parte del viaggio non effettuata.

Nell’eventualità in cui il viaggiatore raggiunga la destinazione finale con un ritardo all’arrivo pari o superiore alle 3 ore rispetto all’orario di arrivo pubblicato, si ha diritto anche alla compensazione pecuniaria. Tale diritto, però, scompare se la compagnia aerea dimostra che il ritardo prolungato si è verificato a causa di circostanze eccezionali.

Diritti nei casi di ritardo sulle coincidenze

Per i voli in coincidenza, e solo nel caso in cui si sia stipulato un unico contratto di trasporto con più tratte operate dallo stesso vettore, la compagnia aerea deve fornire:

  • assistenza;
  • scelta tra un volo alternativo non appena possibile, oppure il rimborso del prezzo pieno del biglietto e un volo di ritorno verso il punto di partenza iniziale.

A chi fare il reclamo

In caso di di negato imbarco, cancellazione del volo o ritardo prolungato, per presentare un reclamo è necessario rivolgersi alla compagnia aerea che ha emesso il biglietto e/o. In caso di viaggi tutto compreso, invece, al Tour Operator con il quale è stato stipulato il contratto di trasporto.

Il reclamo può essere presentato entro due anni dalla data del volo o dalla data in cui il volo avrebbe dovuto essere effettuato. In caso di mancata risposta da parte delle compagnie aeree o nell’eventualità in cui questa non si ritenga soddisfacente, il passeggero può inviare un reclamo all’ENAC per l’accertamento di una violazione del regolamento.

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Offerta Ryanair: 24 ore di voli low cost per l’estate

Ryanair ha appena lanciato un’offerta da prendere al volo, con biglietti aerei a partire da 19,99 euro per viaggiare quest’estate.

La promozione estiva dura solo 24 ore e scade a mezzanotte di oggi 21 luglio. Si può volare tra settembre e ottobre, il periodo migliore per sfuggire dalla calca estiva e godersi le località di villeggiatura in tutta tranquillità.

Voli per la Sardegna

Tra le offerte ci sono voli diretti a Cagliari. La Sardegna è la meta più consigliata per una vacanza a settembre. Tra il Capoluogo e Teulada ci sono alcune delle spiagge più belle dell’isola. Percorrendo la bellissima strada panoramica (SS 19) in direzione Sud-Ovest, si trova Pula, una delle maggiori località turistiche della Sardegna, conosciuta per le bellissime spiagge immerse nella rigogliosa vegetazione mediterranea, ma anche per le attrazioni archeologiche e culturali che, da anni, richiamano un numero sempre maggiore di turisti. Il paese ospita un piccolo museo archeologico che raccoglie i reperti punico-romani del vicino sito archeologico di Nora, considerata la più antica città dell’isola, la cui visita è d’obbligo.

Proseguendo sulla strada panoramica si raggiungono le bellissime distese di sabbia di Chia, la zona costiera del Comune di Domus de Maria, su cui troneggia una torre spagnola del XVII secolo. Qui è la spiaggia a catalizzare l’attenzione e la vacanza a Chia è all’insegna del mare, del buon cibo – con i suoi ristorantini pieds dans l’eau – , del golf (un green si trova proprio dietro il Chia Laguna Resort e il Golf Club Is Molas a 20 minuti d’auto) e del totale relax.

spiaggia Tuerredda

Fonte: 123rf

La spiaggia Tuerredda in Sardegna

Qui, una fila di spiagge lunga tre chilometri occupa un’area rigorosamente protetta con dune di sabbia e ginepri millenari, che portano i nomi di Cala Campana, Su Giudeu e Cala Cipolla. Raggiungendo Capo Spartivento, che regala un panorama mozzafiato verso il mare, si arriva a un vecchio faro del 1864, il primo in Italia a essere stato trasformato in una luxury guesthouse. E poi c’è Teulada. I maggiori artisti sardi del secolo scorso sono stati ispirati da suoi paesaggi e dai suoi costumi.

Adagiata su un fondovalle, racchiusa dai rilievi incontaminati, è nota per gli scenari costieri di impareggiabile bellezza, dove gli strapiombi si alternano a cale di sabbia caraibica. Come la Tuerredda, inserita tra le dieci spiagge più belle della Sardegna e per anni votata come più bella d’Italia. Serve andare altrove quando tutta la bellezza è concentrata qui?

Voli per Minorca

Settembre (e anche ottobre) è il periodo perfetto per una vacanza alle Baleari. La piccola e verde isola di Minorca è un vero paradiso non solo per gli amanti della vita da spiaggia ma anche per l’escursionismo.

L’”isola del vento” è un piccolo gioiello naturale e il modo migliore per scoprirla è percorrendo l’itinerario che le gira tutt’intorno e che tocca alcune delle spiagge più belle e famose di Minorca, che si addentra nell’entroterra attraversando il parco naturale S’Albufera des Grau, che regala scorci panoramici unici: un itinerario chiamato Camí de Cavalls.

Lungo 185 chilometri, il Camí de Cavalls corre tutt’intorno la costa di Minorca e può essere percorso interamente in una settimana circa, o anche solo in parte, come abbiamo fatto noi. Lo si può fare a piedi – muniti di scarpe da trekking – , in mountain bike o a cavallo. Un modo slow e green per scoprire i segreti di quest’isola che è un vero paradiso terrestre. Non tutti i tratti sono impegnativi, alcuni sono accessibili anche ai bambini, si può scegliere quello che più si addice alla propria preparazione atletica, insomma.

minorca-Cala-Porter

Fonte: 123rf

Una cala a Minorca

Essendo un percorso ad anello, si può iniziare in qualsiasi punto dell’isola, ma il km zero si trova nel porto di Mahón, il Capoluogo di Minorca, dove inizia la prima tappa. Il Camí è segnato con pannelli informativi che indicano il punto esatto del cammino GR 223 in cui ci si trova (anche per eventuali soccorsi). Noi ne abbiamo percorsi alcuni tratti lungo la costa Nord e quella Sud di Minorca ed è difficile dire quale ci sia piaciuta di più.

Per una sosta lungo il cammino – o anche solo per chi desidera fare una vacanza di solo mare -, sono tantissime le spiagge raggiungibili percorrendo il Camí de Cavalls. E noi, ovviamente, ne abbiamo volute scoprire alcune, ma vi indichiamo tutte quelle raggiungibili con questo sentiero, anche quelle che vedremo la prossima volta che verremo a Minorca.

Tra queste c’è la famosa spiaggia di Arenal d’en Castell, nel piccolo Comune di Es Mercadal, dalla sabbia chiara e il mare cristallino.

Un’altra bellissima spiaggia che s’incontra è Cala Tirant, nei pressi di Fornells. La si scorge arrivando dall’alto restando abbagliati dalle sue acque color smeraldo. Per raggiungerla, si deve scendere una passerella di legno. La sabbia dorata e le dune che le fanno da cornice l’hanno resa una delle più suggestive di Minorca.

Il fondale trasparente e la sabbia sottilissima della spiaggia di Binimel-La non possono non invogliare chiunque a tuffarsi in questo paradiso. È un angolo assolutamente selvaggio, per questo molto amato anche da chi pratica naturismo. Per chi decide di fermarsi, non lontano c’è anche un’altra bellissima spiaggia chiamata Cala Pregonda. Ma le spiagge sono infinite, ognuno scelga la propria.

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Il fascino del Sud della Francia conquista i vip

Star di Hollywood, influencer e persino teste coronate. Il Sud della Francia da secoli attira il bel mondo e quest’estate non è da meno. Sono stati avvistati sulla Promenade des Anglais a Nizza, sulle splendide spiagge di Pampelonne, tra i vicoli dei piccoli borghi arroccati sulle alture della Costa Azzurra e nelle boutique del lusso.

Sì, perché, prima di partire per le lunghe vacanze estive, una tappa sulla Côte non può mancare e ci si dà tutti appuntamento qui. Complice anche il Gran Premio di Formula Uno di Francia, che è tornato a svolgersi da qualche anno nel rinnovato circuito Paul Ricard di Le Castellet, nell’entroterra del Var, che da giorni si prepara ad accogliere sportivi ma, come al solito, anche tante celebrity.

Le vip nostrane a St Tropez

La prima a sbarcare da queste parti qualche giorno fa è stata Chiara Ferragni, ospite a St Tropez di un mega evento organizzato dal brand di moda Miu Miu. Con lei anche altre influencer che hanno animato la spiaggia di Ramatuelle.

Poi è arrivata anche Melissa Satta. A bordo di un elicottero, è atterrata a St Trop e si è rilassata all’ombra dei freschi canneti che portano direttamente in spiaggia e nei lussuosi locali pieds dans l’eau.

Gli ospiti fissi della Riviera francese

Ma il Sud della Francia è anche la meta delle vacanze di personaggi famosi e di reali, tra chi possiede una villa sulla costa e chi fa tappa regolarmente.

Tra gli ospiti fissi ci sono Elton John, che possiede una splendida proprietà sulle alture di Nizza, talmente grande da vedersi chiaramente anche solo passeggiando sulla Prom e per questo dai locali è stato soprannominato “King of the Hill”, “Re della collina”. La villa d’epoca color canarino si trova su Mont Boron, la zona più lussuosa della città.

Chi frequenta la Costa Azzurra durante tutto l’anno si è sicuramente imbattuto in Bono Vox, frontman degli U2, che ha una sontuosa villa sul lungomare di Eze. Lo s’incontra un po’ ovunque, in una pizzeria al porto di Beaulieu-sur-Mer o in un locale di Antibes o sulla spiaggia di St Tropez o ancora in bicicletta lungo la Corniche.

Gli habitué della Costa Azzurra

Ma c’è chi ama frequentare il Sud della Francia quando arriva la bella stagione e la lista delle celeb sarebbe infinita. Basti sapere che tra gli habitué ci sono il principe Harry e la moglie Meghan (Markle), avvistati ogni estate in quel di Nizza. Poi c’è la regina del pop, Madonna, che ama scorrazzare in barca lungo la costa e, quando viene in Europa, fa la spola tra la Costa Azzurra e il nostro Salento.

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Questa nave sarà un parco dei divertimenti in mare aperto

Sarà varata a Natale e sarà il più bel regalo da scartare. La nuova super nave che solcherà i mari dal prossimo mese di dicembre sarà un parco dei divertimenti galleggiante.

Stiamo parlando della MSC Seascape, che offrirà ai passeggeri che viaggeranno a bordo ben 700 metri quadrati di spazio dedicato ai giochi e 98 ore di intrattenimento dal vivo in ogni crociera.

Edutainment per tutti

Tantissime le attività divertenti che si potranno svolgere a bordo della nuova Seascape. Prima di tutto ci sarà un gigantesco muro high tech, Break the Wall, che determinerà quali prove a sorpresa dovranno affrontare i passeggeri sul palco di fronte a una giuria composta dal pubblico. Sorprese e risate assicurate.

Sui ponti della nave si svilupperà l’Aquapark, con piscine e scivoli adrenalinici spettacolari.

Un gioco educativo, “Vikings”, insegnerà la storia dei Vichinghi, proponendo una sfida divertente e inedita in mare.

Un’esperienza ispirata alla serie web di MSC “Cabin 12006”, che combina musica, video, prove di TikTok, giochi di memoria e altro ancora mettere gli ospiti alla prova nella risoluzione di alcuni misteri a bordo della nave (“Cabin 12006 – The Secret Game).

Un gioco interattivo e digitale, Beat the Music, dedicato proprio alla musica che coinvolge tutta la famiglia farà incontrare i gusti musicali degli adulti con quelli dei figli e viceversa. Ci saranno eliminazioni e soprattutto premi.

Spazi per i teenager

Oltre alla famosissima Formula Racer che si trova già a bordo di altre navi di MSC, sulla Seascape ci saranno tre spazi di divertimento riservati ai teenager: il primo sarà incentrato sul “Futuro” con un’area tecnologica dotata di console di ultima generazione, realtà virtuale e schermi. L’area “Chill Out” offrirà un luogo in cui parlare, scambiarsi i contatti sui social e sfidarsi a partite di ping-pong e foozeball. Il terzo spazio sarà dedicato alla musica, con una discoteca fatta di luci e di effetti sonori dove i ragazzi potranno scegliere la propria musica da ascoltare fino a tarda notte.

Una sala Teens Club interamente dedicata agli adolescenti offrirà diversi strumenti per l’intrattenimento, tra cui PlayStation5, Xbox X Series, Nintendo Switch, biliardino, VR, ping-pong e biliardo.

Ogni settimana, i ragazzi saranno protagonisti di un vero e proprio “Late Show” in diretta dal Teens Club che si concentrerà su tendenze, classifiche musicali, guest star, le serie Tv più amate, giochi e premi.

I ragazzi tra i 10 e i 17 anni saranno coinvolti anche in una competizione a squadre per vincere il titolo di dance crew dell’anno.

Per i più piccoli

Per i bambini a bordo ci saranno due ambienti Lego: Lego Duplo per i bimbi dai 3 ai 6 anni e un’altra per i ragazzi dai 7 agli 11 anni, che avranno l’opportunità di ottenere un certificato per diventare Master Builder Lego.

I più piccoli saranno anche coinvolti dalla MSC Foundation in progetti sulla conservazione dell’ambiente marino, rendendoli protagonisti di attività dedicate a migliorare il mondo.

Inoltre, tutte le cabine che ospitano dei bambini e degli adolescenti includeranno una narrazione di viaggio trasmessa sotto forma di documentario, che immergerà genitori e figli in tutti i servizi e le attività che li attendono durante la crociera.

Come sarà fatta la Seascape

La Seascape sarà la seconda nave da crociera della classe Seaside EVO di MSC Crociere, un gioiello dal design innovativo e dal ridotto impatto ambientale.

La nave sarà in grado di ospitare fino a 5.877 passeggeri che alloggeranno in 2.270 cabine (divise in 12 diverse tipologie), 11 punti di ristoro e 19 tra bar e lounge sia all’aperto (per 13mila metri quadrati) sia nelle aree interne.

Sei le piscine per gli ospiti, tra cui l’incredibile piscina di poppa con una vista mozzafiato sull’oceano. Come lascia intendere il nome, infatti, la nave è un vero omaggio al panorama marino. Ci sarà anche una lunga passeggiata esterna di 540 metri.

Anche lo Yacht Club, il più grande e lussuoso dell’intera flotta MSC con i suoi quasi 3mila metri quadrati, avrà un affaccio meraviglioso sull’oceano dal ponte di prua della nave. E, per vivere un’emozione romantica, ci sarà il Ponte dei Sospiri con il pavimento di vetro.

Una nave super green

La Seascape sarà anche un modello d’avanguardia, con l’adozione di numerosi strumenti per ridurre al minimo l’impatto ambientale. la nave adotterà sistemi di riduzione catalitica selettiva, nonché un sistema avanzato di trattamento delle acque reflue per proteggere la vita marina.

L’ammiraglia sarà persino dotata di uno strumento per la gestione del rumore irradiato sott’acqua, così da diminuire i possibili effetti sui mammiferi marini. In ottica di risparmio energetico, inoltre, la compagnia di navigazione ha introdotto per la nuova ammiraglia tutta una serie di innovazioni che le garantiscono una maggiore efficienza.

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Il nuovo obiettivo dell’Europa: treni veloci che sostituiscono aerei

Il futuro dell’Europa vedrà, molto probabilmente, un ampio numero di treni veloci che sostituiranno gli aerei. A prospettarlo sono i leader del settore ferroviario del vecchio continente che hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per uno studio sui “Servizi ad alta velocità intelligenti e convenienti nell’Unione europea” a cui hanno preso parte la Community of European Railway and Infrastructure Companies (Cer), la Alliance of Passenger Rail New Entrants in Europe (Allrail), la European Rail Supply Industry (Unife) e la European Rail Joint Undertaking (Eu-Rail).

L’obiettivo nel dettaglio

L’obiettivo sarebbe quello di raddoppiare il traffico ferroviario ad alta velocità entro il 2030, per poi triplicarlo entro il 2050. Un modo per avere una vera e propria alternativa all’aereo: una rete ferroviaria smart che colleghi in poche ore di viaggio le capitali e le principali città del nostro continente.

Questo studio, quindi, vuole raggiungere lo scopo di promuovere una trasformazione radicale del sistema ferroviario in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, compreso il raggiungimento di una rete di trasporto transeuropea (TEN-T) pienamente operativa, multimodale, sostenibile e intelligente entro il 2050.

La buona notizia è che non è una missione impossibile per il nostro continente. L’Europa, infatti, già dispone di migliaia di chilometri di ferrovia ad alta velocità. La vera sfida di questo progetto riguarderà il trovare un accordo su quali percorsi privilegiare, quali città collegare e quali invece escludere, così come fissare degli standard comuni e decidere come dividere i costi tra i diversi operatori nazionali ed enti che saranno coinvolti.

Le dichiarazioni degli addetti ai lavori

Come riportato dal Corriere della Sera Alberto Mazzola, direttore esecutivo di Cer ha sottolineato: “Sebbene molto sia stato ottenuto finora con storie di successo nazionali che collegano tra l’altro Parigi-Lione, Milano-Roma, Barcellona-Madrid e Berlino-Monaco di Baviera, molto di più è necessario se vogliamo rispettare gli obiettivi ambiziosi del Green Deal europeo e della mobilità intelligente e sostenibile: raddoppiare il traffico ferroviario ad alta velocità entro il 2030 e triplicarlo entro il 2050“.

Ma non solo. Philippe Citroën, direttore generale di Unife, ha aggiunto: “L’alta velocità ferroviaria ha un ruolo essenziale da svolgere nella decarbonizzazione e nella trasformazione digitale dell’intero sistema di trasporto europeo. Dimostrando i grandi vantaggi di una rete ferroviaria europea ad alta velocità, lo studio contribuirà al raggiungimento della Strategia per la Mobilità Sostenibile e Intelligente“.

Mentre Carlo Borghini, direttore esecutivo di European Rail Joint Undertaking, ha dichiarato:”Non vediamo l’ora di iniziare le prime attività di ricerca e di presentare i primi risultati entro la fine di quest’anno, che contribuiranno a realizzare questa rete integrata ad alta velocità“.

Torino-Lione e Rail Baltica: la partership

Nell’incantevole cornice di Lione è stata siglata anche una partnership tra i promotori delle ferrovie Torino-Lione e Rail Baltica, un progetto di infrastruttura ferroviaria ad alta velocità che si divide tra Estonia, Lettonia e Lituania. L’obiettivo, in questo caso, è quello colmare l’anello mancante tra la Finlandia a nord e la Polonia a sud.

Nel dettaglio: l’accordo si occupa di temi ambientali, della sicurezza sul lavoro e delle buone pratiche nella realizzazione di progetti multimodali su larga scala e nell’operatività ferroviaria. Insomma, il futuro dell’Europa è sempre più indirizzato all’uso principale del treno, mezzo di trasporto che presenta diversi e interessanti vantaggi di cui vi avevamo già parlato.

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Una scoperta sensazionale nei nostri fondali marini

Sotto il mare si nascondono ancora oggi incredibili segreti. Senza andare molto lontano, al largo delle nostre coste è appena stata fatta un’eccezionale scoperta che potrebbe riscrivere la storia.

E, come spesso accade, la scoperta è assolutamente casuale ed è avvenuta nel corso di un’operazione di routine.

L’antico relitto

I Carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio culturale di Udine stavano, infatti, monitorando un vasto specchio d’acqua alla Foce del Timavo quando si sono accorti che sui fondali c’era qualcosa di inaspettato.

Nei pressi dell’isola di Pampagnola, vicino alla nota località di villeggiatura di Grado, hanno così individuato un’imbarcazione di epoca romana di cui nulla si sapeva finora, ma si è subito capito che si trattava di una scoperta di eccezionale importanza storica.

Il relitto era in buona parte nascosto dalla sabbia dei fondali del Mar Adriatico a una profondità di circa 5 metri. La porzione dell’imbarcazione visibile finora è lunga all’incirca 12 metri, ma si stima misuri almeno il doppio.

Nei pressi dell’antica barca, presso il Canale delle Mee di Grado, lo storico ingresso al porto fluviale di Aquileia, che all’epoca era la quarta città dell’Impero Romano, sono state rinvenute anche due anfore risalenti al I secolo a.C. e porzioni di anfore e brocche risalenti al II-III secolo d.C..

Le altre scoperte nella zona

Il luogo dove è stata fatta la scoperta non è nuovo a incredibili ritrovamenti. Nel 2000, era stato fatto un altro ritrovamento, quello di un vascello denominato “Grado 2“, naufragato nel III secolo a.C., prima ancora della fondazione della città di Aquileia. Il relitto si trovava a una ventina di metri sotto il livello del mare.

Questa era infatti una rotta commerciale molto battuta, in quanto collegava l’attuale Friuli-Venezia Giulia con il resto d’Italia e il mondo ellenico.

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Scoperte opere nascoste sotto famosi dipinti

Non è la prima volta che un’opera d’arte si rivela essere molto di più di quello che appare a occhio nudo. Ma ogni volta che accade sembra un piccolo miracolo. L’ultima eccezionale scoperta è stata fatta all’Hecht Museum dell’Università di Haifa, la terza città più importante di Israele e frequentato polo turistico. Tre schizzi finora sconosciuti di uno dei più grandi artisti italiani del primo Novecento, nascosti sotto la superficie di un suo particolare dipinto, sono venuti alla luce grazie a una sofisticata tecnologia a raggi X. Ciò che è emerso ha lasciato tutti a bocca aperta.

Gli schizzi nascosti sotto un particolare dipinto di Modigliani

Se ne stavano nascosti sotto la superficie del dipinto “Nudo con cappello” di Amedeo Modigliani, tre disegni abbozzati del celebre pittore e scultore livornese, scoperti dai curatori del museo israeliano.

Un’opera giovanile già di per sé particolare, da anni oggetto di studio. A renderla insolita è il fatto che entrambi i lati della tela presentino ritratti dipinti in direzioni opposte. I visitatori del Museo Hecht si ritrovano ad ammirare l’immagine di un nudo capovolta, mentre sul retro si svela il “Ritratto di Maude Abrantes”, amica di Modigliani, uno dei primi dipinti dell’artista. Ma c’è di più. Nel 2010, un curatore del museo aveva notato gli occhi di una terza figura sotto il colletto di Abrantes, quelli di una donna con cappello.

Da lì, la voglia di scoprire di più. E finalmente, un’approfondita indagine a raggi X ha svelato l’esistenza di altre due sagome abbozzate dall’artista su quella stessa tela, del tutto invisibili a occhio nudo. Si tratta di un volto maschile e di un un busto di donna, con i capelli raccolti in uno chignon. Il dipinto, quindi, presenta ben cinque figure realizzate da Modigliani, tanto da rivelarsi come una sorta di “quaderno di schizzi su tela”, che riflette la “ricerca incessante dell’espressione artistica” del pittore livornese, come dichiara Inna Berkowits, storica dell’arte all’Hecht Museum dell’Università di Haifa.

Un altro elemento particolarmente interessante è che le figure emerse sono abbozzate e ancora prive dei celebri colli lunghissimi e affusolati che hanno costituito il tratto costante e caratteristico di Modigliani, rivelando così di appartenere al primo stile dell’artista, di cui sopravvivono pochi esempi.
La tela delle scoperte, conservata al Museo Hecht dell’Università di Haifa (protagonista di grandi scoperte), è stata analizzata ai raggi X, nell’ambito di un ampio studio forense sulle opere dell’artista livornese in vista della prossima mostra “Modigliani Up Close”, che si terrà in autunno alla Barnes Foundation di Philadelphia.

I ritratti nascosti, da Modigliani a Van Gogh

Un altro esempio di riutilizzo di una stessa tela da parte di Modigliani è emerso nel 2018 alla Tate Gallery di Londra (città ricca di meraviglie), quando il team di curatori ha scoperto – sempre grazia ai raggi X – un secondo volto femminile celato sotto la tela di uno dei suoi lavori più celebri, “Ritratto di Ragazza”. Gli studiosi credono che la donna ‘nascosta’ sia la scrittrice e critica letteraria boema Beatrice Hastings, ex musa e amante dell’artista.

Tuttavia, mentre in quel caso si era pensato alla volontà del pittore di cancellare a colpi di pennello una storia d’amore tormentata, le ipotesi che circondano le figure nascoste sotto il dipinto all’Hecht Museum raccontano tutt’altro, ovvero di come gli artisti del tempo vivessero spesso con scarsi mezzi economici e fossero pertanto costretti a lavorare più volte su una stessa tela.

Un’abitudine comune anche a un altro genio del mondo dell’arte. Quasi in concomitanza con la scoperta al museo israeliano, alla Scottish National Gallery di Edimburgo hanno scovato con i raggi X un autoritratto con cappello e fazzoletto di Vincent van Gogh, coperto da strati di colla e cartone sul retro di un “Ritratto di contadina”. La radiografia è stata eseguita sul dipinto in vista della mostra “A Taste for Impressionism”, in programma dal 30 luglio al 13 novembre presso la Royal Scottish Academy di Edimburgo.

Modigliani dipinti

Fonte: Wikimedia Commons

“Nudo con cappello” e “Ritratto di Maude Abrantes”
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Sui binari italiani torna un treno mitico

Il turismo slow è ormai una tendenza ben consolidata anche tra gli italiani: cosa c’è di più bello che riscoprire il nostro Paese in un viaggio lento che ci porta in esplorazione degli angoli più reconditi e meno conosciuti? È seguendo questa scia che ora riparte un treno di lusso che aveva lasciato il suo servizio ben più di 30 anni fa, una vera e propria leggenda su binari che finalmente possiamo tornare a vivere (anche se solo per pochi giorni).

Torna il Rapido Peloritano, un viaggio unico

La Fondazione FS sta rimettendo in funzione alcuni dei treni storici italiani che per tanto tempo hanno accompagnato viaggiatori e turisti in lungo e in largo per la nostra Penisola. Tra i servizi charter di lusso che ora tornano a vivere, c’è anche il Rapido Peloritano: la sua seppur breve esperienza in Sicilia ha regalato ai passeggeri non solo un’insolita (all’epoca) comodità, ma anche una vera avventura emozionante. E oggi la possiamo provare di nuovo, in un viaggio indietro nel tempo che ci riporta agli antichi fasti di questo convoglio leggendario.

Il Rapido Peloritano ha fatto servizio per circa 20 anni sulla tratta a lunga percorrenza che collegava la Sicilia al resto del Paese, conducendo i suoi passeggeri da Palermo sino alle soglie di Roma. Nato come treno di lusso nel 1965, era l’alternativa più comoda – e decisamente fruibile da un più ampio pubblico – al trasporto aereo per lasciare l’isola e giungere alla capitale. Il treno faceva uso di automotrici elettriche ALe 601, a quei tempi le più innovative nel campo dei trasporti veloci. Oggi FS le sta restaurando, riportandole al loro splendore originario.

Nel 1987, con l’avvento dell’Intercity, il Rapido Peloritano è andato anticipatamente in pensione per lasciare spazio ad alternative più rapide – ma di certo molto meno lussuose e confortevoli. Ma i nostalgici e i più curiosi possono ora rivivere quell’esperienza, scoprendo la “fantastica atmosfera ferroviaria degli anni ’80 del secolo scorso, con servizi di lusso e grande confort di bordo“, come si legge sul sito ufficiale della Fondazione FS. Per pochi giorni, il treno storico torna a sfrecciare sui binari: scopriamo i dettagli.

Come viaggiare sul Rapido Peloritano

Questa estate, all’insegna del turismo slow, possiamo salire a bordo del Rapido Peloritano. Per soli tre giorni, il mitico treno riprende vita e percorre la vecchia tratta Palermo-Roma portandoci immediatamente indietro nel tempo, un’emozione unica. La prima corsa è un vero tripudio di azzurro scintillante, una festa per gli occhi: sabato 16 luglio, partendo da Messina Centrale, i passeggeri possono ammirare la costa tirrenica siciliana e le sue spiagge incantevoli, che in queste settimane roventi sono sempre più affollate.

Mentre domenica 17 luglio si torna indietro: dalla stazione di Palermo Centrale, il treno riparte alla volta di Messina per quella che è la tappa più breve dell’intero percorso – ma non di certo meno affascinante. Infine, lunedì 18 luglio tocca all’ultimo itinerario, quello che si dipana tra la stazione di Reggio Calabria Centrale e quella di Roma Termini. Il viaggio permette di affrontare l’intera Ferrovia Tirrenica Meridionale e la Direttissima Roma-Napoli via Formia. Per questa parte finale del percorso, sono previste soste intermedie a Lamezia Terme e Salerno.

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Per la prima volta è stata scavata una tomba legata a Re Artù

Quella che si ritiene un’antichissima tomba neolitica (risalente a 5 mila anni fa) è stata scavata per la prima volta nei giorni scorsi. Un luogo che si sostiene sia legato al leggendario Re Artù, a tal punto che è più comunemente conosciuta come la Pietra di Artù.

Perché sono stati condotti questi scavi

Ci troviamo nell’Herefordshire, al confine tra Inghilterra e Galles, e proprio qui un gruppo di archeologi e volontari sta conducendo uno scavo che ha l’obiettivo di svelare i misteri di questa straordinaria tomba.

L’annuncio dell’avvio di questo interessante progetto è stato pubblicato sul sito dell’Università di Manchester il cui team di esperti sta collaborando con English Heritage per rimuovere l’erba cresciuta sul complesso neolitico, al fine di raccogliere i primi reperti e avere la possibilità di analizzarli e studiarli.

La scoperta di questo antico sito è tutto fuorché recente. Eppure, soltanto ora, si è deciso di scavare a fondo per comprendere meglio non solo uno dei siti preistorici più antichi del Regno Unito, ma anche uno dei luoghi più misteriosi e leggendari di tutto il Paese.

Al momento, infatti, non vi è nemmeno la certezza che questa pietra sia una tomba neolitica. A sostenerlo sono diversi esperti che ritengono che gli abitanti del luogo vi inumassero i defunti fino alla loro completa decomposizione, prima di estrarre le ossa. Supposizione che non si può dare per sicura poiché, fino ad ora, non è stato trovato nulla che lo dimostrasse, probabilmente a causa di furti e razzie.

Nel dettaglio: le ricerche condotte hanno rivelato che questo luogo potrebbe essere parte di un più grande complesso funerario e che tale cumulo di pietra, come gli altri rinvenuti a pochi chilometri di distanza, avrebbero sostituito un edificio in legno (camera dei morti) tipico dei cimiteri europei risalenti al Neolitico.

Considerando che nei siti adiacenti sono riemersi resti di scheletri umani, scaglie di selce, punte di freccia, ceramiche e altri manufatti, questi nuovi scavi potrebbero rivelare delle interessanti sorprese.

Il legame di questo sito con Re Artù

Ma perché questo sito è considerato legato al leggendario Re Artù? Le colline dell’Herefordshire sono sin da sempre un luogo ricco di storia poiché proprio qui si trovano alcuni dei monumenti preistorici più importanti e antichi di tutto il Regno Unito. Nel corso dei secoli si è fantasticato sulle leggende legate ai grandi condottieri, ma anche su alcune storie che riguardano Re Artù.

C’è una leggenda, infatti, che narra che proprio qui il sovrano uccise un gigante, dopo un durissimo scontro corpo a corpo. Pare che nel momento in cui questa enorme creatura esalò il suo ultimo respiro, a causa dei colpi inferti dal Re, lasciò un’impronta col gomito su una delle pietre creando, di conseguenza, un legame eterno tra Artù e questo posto misterioso e sacro.

Al di là di questi misteri, il progetto di scavo ha anche un altro scopo: avvicinare le persone alla storia e all’archeologia, provando a coinvolgerle in prima persona nelle attività degli studiosi.

Non resta che attendere l’evolversi di questi lavori di ricerca per capire se le ipotesi formulate fino a questo momento siano vere e per scoprire su questo straordinario sito molto altre informazioni in più.