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È Pesaro la Capitale Italiana della Cultura 2024

È stata finalmente annunciata la Capitale Italiana della Cultura 2024, un titolo che viene assegnato per la durata di un anno e per cui la città vincitrice riceverà un milione di euro per la realizzazione del progetto. Sarà Pesaro nella splendida regione Marche, luogo che si aggiudica questo successo “battendo” ben 10 città di cui vi avevamo parlato qui.

Perché ha vinto Pesaro

La città di Pesaro offre al Paese una eccellente candidatura basata su un progetto culturale che, valorizzando un territorio già straordinariamente ricco di testimonianze storiche e preziosità paesaggistico-ambientali, propone azioni concrete attraverso le quali favorire anche l’integrazione, l’innovazione, lo sviluppo socio-economico“.

Viene introdotta così la motivazione che ha portato alla proclamazione di Pesaro Città della Cultura 2024. La giuria presieduta da Silvia Calandrelli ha fatto sapere che: “In questa prospettiva la proposta conferisce il giusto equilibrio a natura, cultura e tecnologia, tre elementi che si fondono in un contesto di azione condivisa tra pubblico e privato. L’enfasi data al valore della cittadinanza come riconoscimento e come pratica attraverso concreti esercizi, oggi più che mai, afferma una direzione che può generare contributi per altre esperienze future. Lo sforzo di coinvolgimento delle giovani generazioni in un programma impegnativo appare particolarmente interessante alla luce delle sfide che l’incertezza dei tempi propone. La valorizzazione del rapporto tra città e territorio con un programma esteso in modo articolato a tutti i comuni della provincia integra voci rendendo corale il conseguimento del titolo di Capitale della Cultura“.

La vittoria dedicata a Kharkhiv

Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, ha festeggiato questo prestigioso riconoscimento salutando con una doppia foglia di Ginkus Biloba, una pianta sopravvissuta alla bomba atomica di Hiroshima, con i colori della bandiera Ucraina e dedicando la vittoria a Kharkiv, città ucraina “musicale” come Pesaro.

Il sindaco ha ringraziato la sua squadra che ha proposto un progetto che ha convinto la giuria, basato sull’identità musicale della città, sede del prestigiosissimo Festival Rossiniano.

Un percorso, inoltre, in cui Pesaro non sarà sola perché è stata attivata una “strategia collettiva” che mira a coinvolgere tutti i 50 Comuni della Provincia di Pesaro e Urbino e il sistema di enti, associazioni e professionisti della cultura con cui la città del Rossini Opera Festival ha intrecciato negli anni rapporti ormai solidi.

Cosa vedere a Pesaro

Pesaro è una delle città più animate e variegate delle Marche, un posto che è in grado di offrire differenti tipi di vacanza che vanno dal mare alla collina, dallo sport alla musica, passando anche per arte e cultura.

La prima cosa da non perdere è certamente Piazzale delle Libertà e “La Sfera Grande di Pomodoro”, un’opera dell’artista Arnaldo Pomodoro datata 1998. Oggi è una delle sue icone, simbolo di unione tra uomo e natura.

Bellissimo anche il Villino Ruggeri, un edificio in stile Liberty edificato da Giuseppe Brega nel 1902. Al suo esterno spiccano i ricchi e fantasiosi stucchi zoomorfi e fitomorfi marini.

Davvero straordinaria è Piazza del Popolo, il cuore vivo di questa affascinante città. Al suo centro svetta una bellissima fontana, “La Pupilla di Pesaro”, che si presenta con un Giglio in pietra d’Istria e marmo veronese con sfumature rosse. Ad arricchirla anche quattro tritoni, quattro delfini e quattro cavalli marini. Da visitare, poi, il Palazzo Ducale, il Palazzo Baviera o Municipale e la Piaggeria.

Infine, ma le meraviglio di Pesaro non sono finite qui, 7 i chilometri di litorale che si sviluppano dal Monte San Bartolo con le sue spiagge incontaminate e piccole baie, fino a Baia Flaminia, zona che vanta lidi più grandi di sabbia fine e tanti servizi e locali.

capitale italiana cultura 2024

Piazza del Popolo, Pesaro

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Esplorare il bosco in mongolfiera: succede in Italia

Situato tra Roma e Frosinone si snoda un bosco lussureggiante che ogni giorno, soprattutto durante la bella stagione, attira qui centinaia di visitatori alla ricerca di esperienze semplici e autentiche a contatto con la natura. Picnic, escursioni, trekking e poi ancora passeggiate con la famiglia e con gli amici. Stiamo parlando del Bosco di Paliano, un paradiso verdeggiante situato tra Colleferro e Anagni.

Ed è proprio qui, a pochi chilometri dalla capitale italiana, che sta per inaugurare una nuova avventura: un modo straordinario per esplorare il bosco in maniera inedita.

Il 3 aprile, infatti, una colorata mongolfiera si alzerà tra gli alberi dal bosco portando in volo grandi e bambini, e permettendo loro di ammirare le meraviglie di questo luogo da un’altra prospettiva. Un’avventura entusiasmante da provare per sperimentare una nuova esplorazione. Pronti a decollare?

Il bosco a pochi chilometri dalla capitale

Situato a pochi chilometri da Roma, il Bosco di Paliano di snoda per 30 ettari tra Colleferro e Anagni, ospitando infinite querce secolari che formano sentieri ombreggiati e lussureggianti. Si tratta di un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura, per chi vuole stabilire una connessione autentica e primordiale con questa.

Il Bosco è totalmente ecosostenibile, ai visitatori infatti è richiesto di raccogliere in maniera autonoma i rifiuti in maniera differenziata. Non ci sono delle vere e proprie regole da rispettare, quanto più un invito a trattare con amore e gentilezza il meraviglioso ambiente che caratterizza tutto lo spazio.

Un bosco, adatto a grandi e bambini, è il luogo perfetto per ritrovare pace e serenità, per svolgere tantissime attività o per non fare niente. Si può passeggiare, fare jogging, organizzare dei picnic, distendersi sulle amache appese tra i fusti di cerri secolari e aceri campestri, ma anche semplicemente stare in silenzio per ammirare la natura o leggere un libro della Biblioteca nel Bosco.

In volo sul bosco a bordo di una mongolfiera

Per scoprire tutte le meraviglie del Bosco di Palino, vi segnaliamo uno degli eventi più attesi nei dintorni della capitale: il volo in mongolfiera sulla natura lussureggiante di questo territorio.

Un’esperienza eccezionale, questa, che può essere vissuta da grandi e bambini, per ammirare e scoprire dall’alto tutte le meraviglie dell’area verde già inserita nel Monumento Naturale Selva di Paliano e Mola di Piscoli.

L’appuntamento è fissato al 3 aprile, condizioni meteorologiche permettendo, nel giorno della riapertura del parco, direttamente nel Bosco di Paliano in via Palinense. Durante la giornata di inaugurazione, che comincerà ufficialmente alle 12, una mongolfiera porterà in alto chiunque abbia il coraggio e la voglia di salire su un cestello.

L’esperienza permetterà uno sguardo inedito a circa venti metri di altezza, rimanendo comunque ancorati al suolo. Sarà questa l’occasione perfetta per sperimentare il volo in mongolfiera e per scoprire il bosco, i suoi prati e tutte le sue meraviglie.

Se volete diventare i protagonisti di un’esperienza indimenticabile, paragonabile a quella raccontata da Jules Verne nel suo Giro del mondo in 80 giorni, non vi resta che segnare l’appuntamento in agenda e prepararvi a spiccare il volo.

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L’offerta Ryanair da prendere al volo (scade oggi)

In previsione del weekend, Ryanair ha lanciato una super promozione che scade oggi ma che parte già da domani. Si cono tantissimi biglietti aerei a partire da 14,99 euro (in realtà ci sono anche voli da 4,99 euro) a tratta verso molte destinazioni, in Italia e in Europa, da prenotare entro mezzanotte per volare dal 17 marzo fino al 30 aprile.

Per chi desiderasse fare la valigia e partire anche subito, ecco alcuni consigli di viaggio che ci sentiamo di dare, in un momento che, tra pandemia e guerra in Ucraina, non è il più ottimale obiettivamente. Tuttavia, ciò non significa che non ci si possa distrarre visitando una città che ancora non si conosce.

Fuga in Sardegna

Ci sono voli super economici per Alghero, in Sardegna. Questa città non è solamente legata all’idea di estate e di mare, ma proprio perché non si può ancora fare il bagno – forse però si può andare in spiaggia, se il tempo è bello – e non fa troppo caldo per girare merita di essere visitata bene.

La chiamano anche Barceloneta o la piccola Barcellona in quanto in città è diffusa ancora la lingua catalana, parlata da un abitante su cinque, seppur nella variante algherese. La città, che ha un centro storico davvero delizioso, circondato dalle mura di cinta e ricco di interessanti monumenti e di edifici storici. Basta avventurarsi per le strade per rendersi conto dell’eterogeneità degli scenari.

Alghero si trova anche in una posizione ideale per fare escursioni e passeggiate lungo questo tratto di costa sarda, che regala non poche sorprese. Dalle spiagge con sabbia fine e bianchissima alle scogliere con sassi piatti o molto frastagliati, senza tralasciare le immense scogliere a picco sul mare.

Meraviglioso è il promontorio di Capo Caccia, uno dei siti naturalistici principali della zona, dove è stata costituita l’Area naturale marina protetta Capo Caccia – Isola Piana, ricca di grotte ed anfratti, scale lunghissime scavate nella roccia, come la famosa Escala del Cabirol, con i suoi 656 gradini che creano un corridoio da film d’avventura, in una cornice naturalistica paradisiaca. Per gli amanti della spiaggia e delle comodità, tappa quasi obbligata a Stintino è la suggestiva Torre Pelosa che per ora è gratuita, ma d’estate diventa a pagamento.

Weekend a Billund in famiglia

Se volete fare la felicità dei bambini, portateli a Billund, in Danimarca. È famosa in tutto il mondo perché è la città dei Lego. Chi viene qui, viene avvolto nel magico mondo dei mattoncini colorati. Tutta la città ruota intorno a Legoland, il parco dei divertimenti a tema dove sono riprodotti tutti gli oggetti costruiti con i famosi mattoncini e anche i monumenti più celebri d’Europa.

L’altra attrazione in città è il parco acquatico Lalandia, che è al coperto (visto il clima) ed è costruito sotto una grande cupola che garantisce un clima tropicale anche quando fa freddo, all’interno ci sono anche un parco giochi e una pista di pattinaggio.

ma non serve entrare nei parchi Lego per essere immersi nei colori. La stessa Billund è una città molto colorata, basta guardare i suoi edifici, allegri e multicolore come i mattoncini della Lego, che si affacciano sulla riva del fiume.

Billund-Danimarca

La deliziosa cittadina di Billund in Danimarca

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Un vecchio aereo è stato trasformato in un’esclusiva suite d’hotel

Attrazione turistiche, parchi meravigliosi, itinerari gastronomici che inebriano i sensi, e poi ancora percorsi urbani e straordinarie opere firmate da Madre Natura: questi sono solo alcuni dei motivi che ci spingono a scegliere una destinazione di viaggio piuttosto che un’altra. E c’è una cosa che accomuna tutte queste avventure, seppur molto diverse tra loro, ed è il desiderio di vivere nuove esperienze.

Esperienze inedite, autentiche e uniche che ricerchiamo ogni giorno e che passano, invevitabilmente, anche per gli alloggi. Quelli fuori dall’ordinario come piccole capsule negli hotel, bubble room sotto ai cieli stellati, case nel bosco e suite ricavate dagli hotel.

E non c’è bisogno di volare dall’altra parte del mondo per vivere avventure entusiasmanti e originali, perché in Italia, e più precisamente a Bergamo, è stata inaugurata una suite d’hotel all’interno di un vecchio aereo.

Dormire in un aereo: succede in Italia

Probabilmente tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo addormentati in aereo durante un lungo viaggio e sappiamo quanto possano essere scomodi i sedili della classe economy. Ma l’esperienza di cui vi parliamo oggi è ben diversa da quel sonnellino fortuito già sperimentato. Già perché adesso è possibile pernottare all’interno di una carlinga di un aereo per un a vacanza esclusiva.

A Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, è stata inaugurata la Natur Air Suite, un alloggio ricavato all’interno di un aereo postale francese, un Fokker 27 risalente al 1968. Un modo straordinario di fare glamping in mezzo alla natura, ma a due passi dalla città, approfittando dell’opportunità di dormire in una struttura unica nel suo genere.

Quello che era un areo cargo della compagnia di poste francesi, destinato a ospitare fino a 44 persone, ora è una suite d’hotel, la prima in Italia ricavata all’interno di un velivolo. A rendere possibile la realizzazione di questo alloggio straordinario ci ha pensato Naturooms, azienda impegnata a creare un circuito di location extralberghiere esclusive per vivere esperienze uniche a contatto con la natura e con le tradizioni autentiche del territorio.

L’azienda, dopo aver acquistato all’asta l’aereo nel 2020, ha dato vita a un nuovo progetto che è decollato con grande successo. Natur Air Suite può ospitare fino a 4 persone, diventando così l’alloggio ideale per le famiglie, per coppie, per chiunque voglia vivere e condividere un’esperienza unica.

Lusso esclusivo in aereo

Ma l’esperienza non si limita solo all’alloggio fuori dall’ordinario, a disposizione degli ospiti infatti c’è un’area giochi per bambini arricchita dalle sculture in legno a tema realizzate dallo scultore Mario Midali a uso esclusivo degli ospiti. Non mancano poi una SPA privata con sauna a infrarossi, un’area relax con il caminetto, la zona tisare e un idromassaggio riscaldato all’esterno.

È questa l’occasione perfetta per rigenerare i sensi e ricaricare le energie, fuggendo dal caos cittadino. La Natur Air Suite, però, si configura anche come il punto di partenza per scoprire e riscoprire il territorio bergamasco, le città, i borghi e i dintorni, le sue tradizioni, la storia e la cultura senza rinunciare al contatto diretto con la natura. Pronti a decollare?

Natur Air Suite

Natur Air Suite

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L’Europa ha quasi scelto: Green Pass fino al 2023

Mentre i Paesi di tutto il mondo si apprestano a eliminare quasi del tutto, almeno per la stagione estiva, le limitazioni di viaggio legate al Covid, il Consiglio dell’Unione europea (Ue) ha approvato la proroga del Digital Covid Certificate europeo (o Green Pass) per un altro anno, vale a dire fino a giugno 2023.

In cosa consiste la proroga del Green Pass fino al 2023

L’approvazione da parte del Consiglio europeo arriva in seguito alla proposta lanciata a febbraio dalla Commissione europea. Il giorno 3 dello scorso mese, infatti, era stato suggerito di prorogare di un anno, ossia fino al 30 giugno 2023, il regolamento che istituisce il certificato Covid digitale dell’Ue (per un approfondimento cliccate qui).

Erano state introdotte anche altre modifiche mirate per ampliare la gamma dei test antigenici autorizzati e per consentire il rilascio di certificati di vaccinazione anche alle persone, per esempio, che avevano partecipato a sperimentazioni cliniche. Per l’approvazione finale, tuttavia, è necessario attendere il via libera del da parte del Parlamento Ue.

Cosa dice il documento approvato dal Consiglio Ue

Stando a quanto riportato dal documento approvato dal Consiglio Ue, le principali modifiche da attuare rispetto a quelle proposte della Commissione sono le seguenti:

  • obbligo per la Commissione di presentare una relazione dettagliata entro il 1º febbraio 2023 che potrebbe essere accompagnata da proposte legislative utili a valutare la necessità di revocare o prorogare il certificato alla luce dell’evoluzione della situazione sanitaria;
  • gli Stati membri possono richiedere un documento d’identità e un certificato di vaccinazione o guarigione, al fine di poter includere tutte le dosi su un Green Pass, indipendentemente dal luogo di vaccinazione. Un’opzione che faciliterebbe i Paesi facenti parte dell’Ue nel rispettare l’obbligo di rilasciare un certificato di vaccinazione valido;
  • possibilità di rilasciare un certificato di guarigione a seguito di un test antigenico per tener conto sia dell’adozione da parte della Commissione di un atto delegato per il rilascio di un certificato di guarigione a seguito di un test antigenico rapido, sia della nuova possibilità offerta dalla proposta legislativa di utilizzare altri tipi di test antigenici.

L’organismo ha anche sottolineato in una nota che: “Questo strumento ha svolto un ruolo importante nel facilitare la libera circolazione delle persone durante la pandemia. Inoltre, resta applicabile il principio della revoca graduale delle restrizioni di viaggio se la situazione epidemiologica lo consente“.

Quando deve essere approvata la validità per risulta effettive

Il regolamento attualmente vigente che che istituisce il certificato Covid digitale dell’Ue è stato adottato il 14 giugno 2021, si applica dal 1º luglio 2021 e scade il 30 giugno 2022.

Per far sì che la proroga possa essere adottata in tempo utile prima della data di scadenza, il Consiglio e il Parlamento europeo devono raggiungere un accordo prima di tale data.

Green Pass in Italia, a che punto siamo

Il giorno 1 aprile scadrà lo stato di emergenza in Italia. Dalla stessa data il Green Pass inizierà la sua ritirata in concomitanza con la fine dello stato di emergenza, ma si procederà per gradi.

Stando alle prime indiscrezioni, il governo Draghi sta per varare un provvedimento che disegnerà l’attesissima road map per un ritorno alla normalità. Da inizio aprile il Super Green Pass, ovvero il certificato rilasciato a seguito di vaccinazione completa o guarigione, non dovrebbe più essere necessario per le attività all’aperto, per sedersi al bar o al ristorante e per giocare una partita a calcetto.

Per salire su bus e metro, per viaggiare in aereo, treno o nave – fermo restando l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2. dovrebbe bastare il Green Pass base, e quindi quello ricevuto tramite tampone.

Per quanto riguarda gli alberghi, non è ancora del tutto chiaro se già dal 1° aprile vi si potrà soggiornare senza dover mostrare alcun tipo di certificato, o se almeno il Green Pass base continuerà a essere richiesto. Il comparto turistico preme per una riapertura il prima possibile senza certificazione di alcun tipo, ma il vero ritorno alla normalità è in programma dal primo maggio, quando si dovrebbe salutare il Green Pass anche al chiuso.

Sul fronte mascherine, queste non dovrebbero più essere obbligatorie anche sui mezzi di trasporto a partire dal 1° giugno.

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A Gardaland si potrà dormire nelle camere a tema Jumanji

Non solo una nuova e straordinaria attrazione, a Gardaland quest’anno si potrà dormire in una camera d’hotel a tema Jumanji. Con l’inaugurazione della nuova stagione del parco a tema più famoso d’Italia, nel Gardaland Hotel quattro camere saranno interamente tematizzate.

Dal prossimo 2 aprile, quando riaprirà ufficialmente Gardaland per la nuova stagione primavera-estate, gli ospiti del parco troveranno la nuova attrazione ispirata alla saga cinematografia Jumanji, chiamata Jumanji The Adventure, la prima al mondo tematizzata.

Con le quattro nuove camere a tema, Gardaland Resort – che comprende anche Gardaland Adventure Hotel e Gardaland Magic Hotel – potrà così offrire ai piccoli ospiti ben 261 camere interamente tematizzate su un totale di 475.

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Una delle quattro camere di Gardaland a tema Jumanji

Le camere a tema Jumanji

Nelle nuove camere a tema Jumanji si potrà continuare a vivere, anche dopo l’orario di chiusura del parco, una straordinaria avventura nella giungla come quella del celebre film. Non appena entrati nella stanza, le pareti del corridoio simulano un fascio di luce verde, la stessa che nei film trasporta i protagonisti nel gioco. Poi si viene catapultati in una misteriosa ambientazione: un tempio con rami e piante 3D che percorrono tutto il soffitto crescendo tra le pietre. Ma niente paura, una gigantesca testa di giaguaro, simbolo della giungla da proteggere, fare da guardiano alla stanza, difendendola da mandrilli, ippopotami e cobra che spuntano dalle pareti.

Nessun dettaglio è lasciato al caso. Sulla scrivania si trovano tutti gli strumenti necessari ad affrontare l’avventura in pieno stile Jumanji, come il cannocchiale e le cartine geografiche, un porta valigie realizzato con delle antiche casse in legno fino ai tanti richiami ai protagonisti della serie cinematografica.

Jumanji The Adventure, la nuova attrazione

“Jumanji” sorgerà proprio nel cuore di Gardaland e sarà una “dark ride” ossia un’attrazione al buio, per avventurieri di ogni età, con una storia coinvolgente ed emozionante. I visitatori affronteranno la giungla di Jumanji a bordo di un veicolo a forma di jeep 4×4 e si faranno strada tra pericolosi animali, ostacoli di ogni tipo e un potente gigante di pietra, che cercherà in ogni modo di fermarli attraverso 12 diverse ambientazioni.

Jumanji Gardaland

La nuova attrazione di Gardaland “Jumanji The Adventure”

Ma soprattutto, dovranno affrontare gli “animatronics“, grossi robot come il possente ippopotamo, che coglie tutti di sorpresa emergendo da una palude, o i pericolosi ragni, che si calano dall’alto sopra il veicolo in corsa o ancora lo spaventoso gigante di pietra che, ruggendo, esce da una caverna e con la mano blocca il passaggio.

Sarà una vera e propria gara contro il tempo, con l’obiettivo di riportare al leggendario tempio la sacra gemma preziosa e salvare il mondo di Jumanji.

Le aperture anticipate

Senza attendere il 2 aprile, giorno dell’apertura ufficiale del parco, a Gardaland si può andare anche prima. Sono state anticipate alcune aperture speciali nei weekend di marzo: 12 e 13, 19 e 20, 26 e 27 marzo con orario 10-17. Nel biglietto d’ingresso all’anteprima Gardaland 2022 è compresa anche la visita alla Miniland di Legoland Water Park, il primo parco targato Lego d’Italia aperto lo scorso giugno, e a Gardaland SEA LIFE Aquarium, l’acquario interamente tematizzato che ospita oltre 5.000 creature marine e che, proprio il primo giorno di apertura, il 12 marzo, ospiterà l’incontro con una delle creature mitologiche più sognate: la sirena.

In occasione della Festa del Papà, il 19 marzo, al SEA LIFE Aquarium, dalle 11 alle 12 e dalle 14 alle 15, viene organizzato un incontro con due papà social con i quali affrontare temi legati al mondo sottomarino, dall’importanza al rispetto di questo ambiente fino al ruolo di genitore e di influencer.

Il biglietto intero combinato dell’apertura speciale Anteprima Gardaland 2022 costa 25 euro e 22 euro il ridotto. A partire dal 2 aprile, invece, il biglietto intero costerà 44 euro, ridotto 40. Combinato con il SEA LIFE costerà rispettivamente 47 e 43 euro.

Si ricorda che per accedere a Gardaland Resort (parco, hotel, acquario ecc.) tutti gli ospiti dai 12 anni in su hanno l’obbligo di presentare il Green Pass rafforzato.

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Riparte l’Hogwarts Express italiano, per scoprire il Parco dell’Antola

C’è un treno, in Italia, dedicato ad Harry Potter. È l’Hogwarts Express che parte da Genova e che va alla scoperta del Parco dell’Antola, nell’immediato entroterra ligure. Il trenino del maghetto non è una novità, ma nuovo è l’itinerario che partirà il 26 marzo e che sarà in versione “green”.

Il Trenino di Harry Potter andrà infatti alla scoperta dei Patronus che vivono nell’Antola e delle piante di Pomona con un corso di erbologia di montagna.

Il Genova Hogwarts Express edizione Antola Experience

I maghetti che partecipano al viaggio avranno il compito di realizzare delle foto speciali per raccontare la giornata, che andranno pubblicate su Instagram. Le tre foto che riceveranno più like vinceranno dei premi speciali e saranno pubblicate sulla pagina Facebook di Avventure Cittadine Genova e su Potterandmore.com il sito dedicato al mondo di J.K Rowlings.

Il trenino partirà dal binario 9 e 3/4 della stazione di Manin di Genova per arrivare a Casella, con uno spettacolo straordinario insieme a tutti i personaggi della scuola di magia più famosa di sempre. Ad accogliere i maghetti ci saranno la mitica professoressa di erbologia, Pomona Sprite, il Professor Piton e naturalmente la cattivissima Bellatrix Lestrange.

Ma la squadra è ricchissima di personaggi. Non mancheranno Sibilla Cooman, una strega veggente, nonché professoressa di Divinazione alla Scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, Ninfadora Tonks, una strega Mezzosangue e metamorfomagus, Priscilla Corvonero, la strega rinomata per la sua bellezza, Rita Skeeter, la strega-giornalista della Gazzetta del Profeta, Olympe Maxime, una strega Mezzogigante e preside dell’Accademia della magia di Beauxbatons, e naturalmente Harry Potter.

Tutti i viaggiatori potranno degustare i canestrelli magici e portare a casa una foto-ricordo. L’edizione speciale “green” chiamata Antola Experience è stata organizzata in collaborazione con il Parco Regionale dell’Antola, sull’Appennino ligure, allo scopo di conoscere luoghi inesplorati e gusti mai provati.

Il Parco naturale regionale dell’Antola

Il parco, grande quasi 5mila ettari, è un’area naturale protetta dominata dal Monte Antola, alto 1.597 metri, che fa da spartiacque tra le valli principali. Qui la natura è selvaggia e incontaminata, fatta di boschi di faggi, pioppi, castagni e piante da frutto selvatiche. I prati e i sottoboschi del parco regalano un’enorme ricchezza di fiori che, proprio con l’arrivo della Primavera, trasformano il paesaggio in uno spettacolo di colori. Distese di primule, campanellini, genziane, narcisi e di gigli rossi sono una vera gioia per gli occhi.

I mammiferi che abitano il parco sono sicuramente gli animali di maggior richiamo turistico. Tra tutti, quello di più grande pregio è il lupo – che, per fortuna, non è così facile incontrare -, ma ci sono anche splendidi daini e caprioli, volpi, lepri e tanti scoiattoli.

Info utili

È obbligatoria la prenotazione inviando un messaggio via WhatsApp al numero 3404910024, indicando il nome dell’evento (Genova Hogwarts Express edizione Antola Experience) e il numero di partecipanti.

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Il Genova Hogwarts Express edizione Antola Experience

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È italiano il miglior aeroporto europeo

Servizi ai passeggeri, migliori esperienze di viaggio, sistemi di sicurezza e misure anti contagio in emergenza Covid-19: il miglior aeroporto d’Europa si trova in Italia, ed è Il Caravaggio di Bergamo. Lo scalo, noto anche con il nome di Orio al Serio (per via del comune che lo ospita) ha ricevuto il conferimento di un importante “medaglia”: il Premio Aci Europe, quale miglior aeroporto europeo nella categoria tra i 5 e i 15 milioni di passeggeri all’anno.

Aeroporto di Bergamo premiato come migliore in Europa

L’Airport Service Quality Award è uno dei riconoscimenti più prestigiosi del panorama aeroportuale. Un premio che viene assegnato ai migliori scali a livello mondiale tenendo conto del tasso di gradimento dei viaggiatori. Sulla base dell’opinione espressa dai passeggeri, infatti Aci ha raccolto diverse interviste nei singoli scali per misurare quanto venissero apprezzati servizi, esperienze e misure di sicurezza. Così a Bergamo sono volati applausi, non solo per l’eccellenza a livello globale nei servizi forniti ai viaggiatori, ma anche per l’applicazione delle misure di contrasto al Covid-19. Anche il “Best Hygiene Measures”, infatti, se l’è aggiudicato il Caravaggio di Bergamo.

Entrambi i premi sono stati assegnati dopo aver comparato gli esiti di ben 370.000 interviste ai passeggeri, chiamati a rispondere in merito alla qualità dei servizi e sull’efficacia delle misure di prevenzione e contrasto alla diffusione del Covid-19. Una percezione, quella dei viaggiatori, notevolmente mutata rispetto al passato, proprio per il momento attuale caratterizzato dalla pandemia e alla crisi del trasporto aereo.

Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Bergamo, tra i più importanti del centro nord Italia, è stata premiata perché è stata in grado di adattare la propria offerta al fine di continuare a garantire i servizi migliori per tutta la durata dell’esperienza di viaggio, dall’arrivo in aeroporto all’imbarco, ai controlli, al ritiro bagagli.

L’area Milano-Bergamo fa volare 49 milioni di viaggiatori l’anno

L’Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, nome forse più noto dell’ufficiale Aeroporto Internazionale Il Caravaggio, a 5 km di distanza dal centro di Bergamo e circa 50 km dal centro di Milano, è il terzo scalo italiano per numero di passeggeri, ed è il più importante e di riferimento per le compagnie low cost nel Belpaese.  Con gli aeroporti di Milano-Malpensa e Milano-Linate forma il sistema aeroportuale milanese che fa volare oltre 49 milioni di passeggeri annui (il dato più recente è del 2019). Si tratta del secondo sistema aeroportuale in Italia, dopo quello della capitale.  Anche i collegamenti con i mezzi di trasporto pubblico e privato per arrivare allo scalo bergamasco sono diversi: i bus, ad esempio partono dalle città di Bergamo, Milano, Monza, Brescia e Torino.

Il network di Milano Bergamo è caratterizzato da voli di durata media di poco inferiore alle due ore, che corrisponde al tempo mediamente trascorso da ogni passeggero in aeroporto. Le dieci rotte europee principali da Bergamo Il Caravaggio? Londra Stansted, Barcellona El Prat, Bruxelles Charleroi, Madrid, Dublino, Valencia, Parigi Beauvais, Bucharest, Vilnius, e Manchester. Le due città italiane più raggiunte con voli in partenza da Bergamo, invece, sono Bari e Cagliari.

Aeroporto Bergamo

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Restrizioni Covid nel mondo: tutte le novità

Come l’Italia, anche molti altri Paesi del mondo si apprestano a diminuire, o a eliminare del tutto, le restrizioni di viaggio e sulla vita sociale causati dalla diffusione del Covid-19. Per questo motivo abbiamo pensato di scrivere per voi una piccola guida che possa aiutarvi nell’organizzazione dei prossimi viaggi.

I Paesi che allentano le restrizioni Covid in Europa

In Europa la situazione in ambito pandemia sembra migliorare di giorno in giorno. Certo, c’è ancora da mantenere alta l’attenzione, ma alcuni Paesi hanno già alleggerito le restrizioni sulla vita sociale ed economica, o si apprestano a farlo. È il caso dell’Austria dove, dal giorno 5 marzo, sono state revocate quasi tutte le limitazioni legate al Covid-19.

Il Governo ha anche deciso di sospendere la vaccinazione obbligatoria contro il Coronavirus prevista da metà marzo e che ha scatenato diverse polemiche.

La Francia, dal canto suo, ha scelto di eliminare alcune restrizioni come distanziamento, mascherine (all’aperto e al chiuso) e lavoro a distanza. Dal 14 marzo, inoltre, il pass vaccinale, ossia il Super Green Pass francese, è sospeso.

In Spagna, dal giorno 8 febbraio, non è più obbligatorio l’uso delle mascherine all’aperto. A partire dal 14 marzo, inoltre, i dati sull’andamento della pandemia sono pubblicati solo due volte a settimana. Addio, in sostanza, al bollettino quotidiano. Le discoteche riaprono senza limite di orario né obbligo di esibire una certificazione anti-Covid all’ingresso.

Anche la Germania si avvia ad ammorbidire le sue regole di contenimento del Covid: dal 20 marzo scatterà un piano in tre punti che prevede uno stop graduale alle restrizioni per gli assembramenti privati, nei negozi, ristoranti e alberghi. È bene sapere, però, che i singoli land avranno ancora il potere di imporre la richiesta di test o l’obbligo di mascherine in luoghi come ospedali, case di riposo, trasporti pubblici e scuole. Ma a livello Generale il Paese è pronto a tornare alla normalità.

La Grecia ha fatto un ulteriore passo avanti nell’allentamento delle restrizioni per gli ingressi nel Paese: dal 15 marzo il governo ha annullato la compilazione del dPLF. Per maggiori approfondimenti sulle nuove regole vi invitiamo a cliccare qui.

Novità anche per i Paesi nordici. In Danimarca, dal primo febbraio, il Covid non è più considerato una malattia socialmente critica. Tolto quindi l’obbligo di indossare mascherine sui mezzi pubblici e nei luoghi al chiuso, ma anche l’imposizione di avere il Green Pass per entrare in discoteche, caffè, autobus e ristoranti.

Molto simile l’andamento della Svezia che vede i suoi ristoranti e bar che tornano agli orari normali. Abolito, per il momento, anche l’uso del Green Pass. A cancellare tutte le restrizioni, compresi distanziamento e mascherine, è stata pure la Norvegia.

I Paesi Bassi sono tornati alla quasi totale normalità: dal 25 febbraio niente più chiusura alle 22:00 per i locali pubblici. Superate, inoltre, anche le limitazioni che riguardavano stadi, teatri, cinema e ristoranti. Rimane in vigore, tuttavia, l’obbligo del test anti-Covid per alcuni eventi al chiuso, mentre le mascherine restano comunque obbligatorie sui mezzi pubblici e aerei.

Allentate alcune restrizioni anche in Belgio. Qui hanno riaperto le discoteche ed è stato revocato il limite sull’orario di chiusura e sul numero di persone ai tavoli in bar e ristoranti. Inoltre, è possibile organizzare concerti con persone in piedi ed eventi all’aria aperta.

Il Regno Unito ha fatto da apripista per quanto riguarda l’eliminazione delle norme Covid: già dal 25 gennaio sono stati revocati Green Pass e uso delle mascherine. Mentre il giorno 21 dello stesso mese sono state annullate le ultime restrizioni, compreso l’isolamento obbligatorio per i contagiati.

Da venerdì 18 febbraio la vicina Svizzera ha revocato la maggior parte delle misure anti-Covid: mascherina e Green Pass non sono più necessari per accedere a negozi, ristoranti, istituzioni culturali, altre strutture aperte al pubblico e manifestazioni. Rimangono in vigore, fino a fine marzo, le regole sull’uso delle mascherine nei trasporti pubblici e nelle strutture sanitarie, così come l’isolamento dei positivi per cinque giorni.

Per quanto riguarda l’Italia, già questa settimana il Governo potrebbe varare “le regole post emergenza”. A riferirlo all‘ANSA è stato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia: “Draghi – ha fatto sapere il ministro – ha concordato sull’urgenza” di definire una road map per far ripartire il Paese e l’industria turistica.

I Paesi del mondo che hanno revocato le restrizioni Covid

Israele è tra i Paesi che hanno sempre avuto le maggiori restrizioni anti-Covid. Ma dall’1 marzo anche qui si è tornati a una sorta di “vecchia vita”: stop al Green Pass per l’accesso ai luoghi pubblici e ai posti di lavoro.

Allentano le restrizioni anche in quasi tutti gli Stati Uniti ad eccezione dello Stato di Washington e dell’Illinois. Connecticut, New Jersey, New York, Delaware, Louisiana, Washington D.C., Hawai, Porto Rico e California vanno, invece verso un lento ritorno alla normalità. Tutti gli altri Stati hanno tolto del tutto le restrizioni anti-pandemia.

L’Arabia Saudita, Paese considerato la meta del futuro, ha detto stop ai certificati di vaccinazione e ai tamponi Covid. Sono state revocate, inoltre, le misure di distanziamento sociale in tutto il Paese, compresa La Mecca e Medina. Rimane, però, in vigore l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici al chiuso (per un approfondimento sulle regole da seguire per e da l’Arabia Saudita cliccate qui).

Dall’1 marzo in Tunisia è stato stabilito l’aumento della capacità al 100% per gli spazi all’aperto, al 75% per gli spazi al chiuso con l’obbligo di presentare il passaporto vaccinale, indossare la mascherina ed aerare i suddetti spazi, e l’aumento della capacità al 100% per il trasporto turistico.

A partire dal 1° aprile 2022 avverrà l’aumento della capacità al 100% per gli spazi al chiuso con l’obbligo di presentare il passaporto vaccinale, indossare la mascherina ed aerare i suddetti spazi.

Viaggiare in questo periodo: cosa sapere

La situazione sembra perciò migliorare un po’ ovunque. Nonostante questo, è sempre opportuno mantenere una certa attenzione anche nei Paesi senza più alcuna restrizione legata al Covid. Vi rammentiamo che le regole di viaggio sono in continuo mutamento in qualsiasi meta del mondo. Per questo motivo, prima di una qualsivoglia partenza, è sempre bene visionare i siti istituzionali del Paese di destinazione e la pagina web del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ViaggiareSicuri.

Vi lasciamo qui, infine, un articolo che approfondisce le regole di viaggio per fare ingresso in Italia dall’estero. Norme che sono in vigore a partire dal giorno 1 marzo.

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Il 2022 sarà l’anno della prima volta, il nuovo trend di viaggio

Stiamo certamente vivendo un momento storico particolarmente delicato, ma gli italiani hanno assolutamente voglia di tornare a viaggiare. O almeno questo è quello che dice uno studio condotto da Swg per Trainline: il 55% dei nostri concittadini vuole riprendere a esplorare il mondo come e più di prima, poi uscire a cena, andare ai concerti, imparare una nuova lingua e coltivare un proprio orto.

Lo studio nel dettaglio

Gli italiani vogliono fare più cose nuove rispetto a prima, o meglio, desiderano provarle per la prima volta. Questo è ciò che pensa il 74% dei nostri concittadini intervistati dal sondaggio Swg per la piattaforma europea di prenotazioni ferroviarie Trainline. A occupare le prime 5 posizione della classifica dei desideri non ancora realizzati ci sono: raggiungere una destinazione sempre sognata (21%), intraprendere viaggi “slow” con più consapevolezza e godendosi al meglio la destinazione (20%), mollare tutto e viaggiare al di fuori dell’Italia (17%), imparare una nuova lingua (16%), coltivare un proprio orto (13%).

Tutte attività, quindi, che si desiderano fare per la prima volta. Mentre per quanto riguarda le attività che si vuole tornare a fare, nella top 3 troviamo: i viaggi (per il 55% degli intervistati), poter finalmente improvvisare in serenità un’uscita a cena con molti amici (28%) e andare a un concerto (22%, dato che sale al 34% per i rispondenti appartenenti alla Generazione Z). In sostanza, due italiani su tre considerano il viaggio una delle proprie passioni principali e dichiarano di non aver affatto perso il desiderio di spostarsi in tutto il mondo dopo la pandemia. Al contrario, il 33% vorrebbe recuperare il tempo perso nell’ultimo periodo, mentre il 31%, non vede l’ora di tornare a viaggiare come prima della pandemia.

Vacanze degli italiani all’insegna della prima volta

Sempre secondo lo studio sopracitato, la destinazione di viaggio dovrà essere sconosciuta ma economica: il 66% predilige il mare, il 56% le città d’arte, il 41% la montagna e il 34% le grandi metropoli.

Dati che si mostrano in linea rispetto alle risposte fornite su cosa cerchino gli italiani dal loro prossimo viaggio: il 42% vuole il relax,  il 30% arte e cultura. La Generazione Z, invece, cerca – soprattutto e giustamente vista l’assenza degli ultimi anni – divertimento e amici, combinando la voglia di visitare città e viaggiare oltre confine.

Per il weekend di Pasqua la piattaforma Trainline ha rilevato le tre mete preferite degli italiani da raggiungere in treno: al primo posto si piazza Roma (con il 24% delle preferenze), al secondo Napoli (11%) e al terzo Firenze (8%).

Cosa significa viaggiare per gli italiani

Il significato del viaggio per gli italiani assume diverse sfumature. Nel dettaglio: il 38% sostiene che viaggiare le faccia sentire liberi, il 30% ama farsi sorprendere e “perdersi” nelle bellezze del luogo in cui si trova. I giovani in particolare associano il viaggio a un’esplorazione interiore.

E alla domanda su come dovrebbero essere le vacanze quest’anno dopo lo stop causato dalla pandemia, il campione ha evidenziato una maggiore voglia di natura (+31%), di tranquillità (+29%) e di mangiare bene (+22%). In calo, invece, il percorrere lunghe distanze (-2%) e il caos de villaggi turistici (-23%).

Gli italiani, inoltre, amano viaggiare in treno: il 67% sceglie le rotaie spesso o a volte per i propri viaggi di piacere. Numeri che non sorprendono e i motivi ve li avevamo spiegati qui. L’aereo si ferma al 55%. Interessante è il dato della Generazione Z per quanto riguarda l’uso de treni per viaggiare, l’80% adora farlo per i seguenti motivi:

  •  possibilità di fare altre cose durante il viaggio (52%);
  • senso di relax che dona osservare i paesaggi dal finestrino (40%);
  • vantaggio di poter partire e arrivare direttamente in centro città (37%);
  • sicurezza del mezzo (30%;
  • viaggio che si rivela piuttosto economico (24%).

Come organizzano le vacanze gli italiani

Infine, l’indagine si è focalizzata sul come pianificano le vacanze gli italiani: l’82% prova gusto nell’organizzarla, l’80% pensa che la pianificazione del viaggio permetta loro di pregustarlo e il 79% dedica molto tempo alla valutazione delle diverse opzioni di soggiorni, trasporti e attività.

Il 26% del campione, in cambio, sente una sensazione di ansia in questa fase e per il 15% si tratta invece di una seccatura.