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‘Promadic travel’, cos’è e perché sta spopolando

In questi ultimi due anni caratterizzati da divieti e restrizioni imposti dall’emergenza sanitaria i globetrotter hanno avuto tanto tempo per riflettere su come vorrebbero viaggiare in futuro. E la tendenza emergente è quella del cosiddetto “Promadic travel”. Un termine che presto sentirete ripetere spesso, e che prova a rispondere ai nuovi bisogni del turismo post-pandemico. Siamo pronti a svelarvi di cosa si tratta.

Cos’è il “Promadic travel”

Dall’arrivo della pandemia, i viaggiatori, in particolare quelli della generazione X, i Millennials e la generazione Z (tra cui sta spopolando il turismo di nicchia), che non hanno mai conosciuto un mondo senza una crisi climatica in corso, hanno iniziato a mettere in discussione le loro azioni e decisioni di viaggio, mostrandosi sempre più aperti a un approccio alternativo ed eco-consapevole.

Coniato da ‘Design Hotels’ dopo uno studio di un anno su questa attitudine emergente, condotto insieme alla società di consulenza The Future Laboratory, il termine “Promadic Travel” sta ad indicare un viaggiatore che non vede se stesso come un semplice consumatore, bensì come un “game changer”, ossia come qualcuno che viaggia per portare valore ai territori e alle comunità che visita.

“Promad” deriva da “Progressive nomad” (ossia “nomade progressista”), una categoria di turisti più consapevoli che mai dell’impatto dei propri viaggi sull’ambiente, guidati dall’idea che una vacanza verso la destinazione prescelta debba tendere a favorire un senso di progresso personale, senza mettere a repentaglio la salute del pianeta.

Si tratta anche di abbracciare le nuove tecnologie, le innovazioni e i grandi temi sociali e ambientali che ci riguardano, tra cui le problematiche legate all’overtourism (o sovraturismo). I cosiddetti “Promad” cercano l’illuminazione, la semplicità, la comprensione e la crescita mentre si godono le comodità e la flessibilità che la tecnologia può fornire alle loro esperienze di prenotazione, viaggio e alloggio. In poche parole, non si tratta di dove andare, ma del perché andarci.

Come si spostano i viaggiatori “Promad”

Questa tendenza ha evidenziato il desiderio dei viaggiatori di avventurarsi verso mete più remote per esplorare luoghi meno conosciuti e sfuggire alla folla, godendosi appieno ogni istante e vivendo esperienze più autentiche. Le generazioni più giovani stanno anche optando per modi più ecologici per spostarsi da un posto all’altro. Preferiscono, ad esempio, evitare gli spostamenti in aereo, per ridurre l’impatto ambientale, sostituendoli con i viaggi in treno o per mare.

Legata alla sostenibilità, è la tendenza dei viaggiatori a supportare concretamente le comunità che li ospitano, con la speranza che i propri investimenti in loco vengano poi messi a frutto attraverso azioni a sussidio della destinazione e di chi ci vive. Attualmente, diverse città d’arte stanno soffrendo per gli effetti del turismo di massa, il che ha spinto le amministrazioni a prendere provvedimenti per arginare i flussi turistici, come nel caso di Venezia. Intanto in Francia, l’iniziativa “Enlarge Your Paris” vuole sensibilizzare i visitatori a scoprire anche le attrazioni più trascurate e meno conosciute della Grande Parigi.

Questa nuova ondata di viaggiatori consapevoli sta avendo un impatto anche sugli hotel e sul modo in cui gli alberghi offrono servizi ai propri ospiti. Vediamo, così, alcune strutture promuovere pacchetti che affiancano al soggiorno esperienze uniche, contando sull’appoggio delle comunità locali. I Promad guardano anche al cibo che consumano, sostenendo chi adotta un approccio “dalla fattoria alla tavola”.

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Anche la Grecia elimina il tampone all’ingresso: le regole

A due anni da quando ha avuto inizio l’emergenza sanitaria, finalmente molti Paesi stanno cominciando ad allentare le proprie misure di sicurezza, soprattutto sul fronte turistico. È il caso della Grecia: le autorità hanno recentemente annunciato la fine dell’obbligo di tampone per i viaggiatori in possesso della Certificazione Digitale Covid EU. Questo è un primo passo verso il ritorno alla normalità, che stavamo tanto aspettando.

Grecia, stop al tampone all’ingresso

Fino a pochi giorni fa, chiunque volesse varcare la frontiera greca aveva l’obbligo di sottoporsi a tampone molecolare o antigenico, rispettivamente 72 ore o 24 ore prima dell’ingresso nel Paese. Una procedura cui dovevano sottoporsi tutti i viaggiatori, a prescindere dal possesso di altri requisiti. Ora le norme sono cambiate, e recarsi per turismo in Grecia è diventato un po’ più facile. Le autorità hanno infatti annunciato che per tutti coloro che arrivano sul loro territorio con una Certificazione Digitale Covid UE in corso di validità non hanno bisogno di effettuare il tampone.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono le novità per chi viaggia in Grecia. A partire dal 7 febbraio 2022, non è più in vigore l’obbligo del tampone per alcune particolari categorie di turisti, coloro che sono vaccinati o guariti dal Covid. Si tratta di un primo tentativo di alleggerire le misure di sicurezza in vista dell’estate, che quest’anno inizierà con largo anticipo (il 2022 sembra infatti l’anno dell’attesissima ripartenza). Ad annunciarlo è il Ministro del Turismo ellenico Vassilis Kikilias, che ha deciso di dare il via alla stagione estiva già a partire dal 1° marzo 2022.

I requisiti per viaggiare in Grecia

Quali sono, dunque, i requisiti per poter organizzare un viaggio in Grecia? Innanzitutto, i turisti sono obbligati a compilare il modulo PLF – disponibile a questo sito – in qualsiasi momento prima del loro arrivo sul territorio greco. Per chi è in possesso della Certificazione Digitale Covid UE (ovvero il Green Pass), viene meno l’obbligo di sottoporsi a tampone per fare ingresso nel Paese. Ricordiamo che tale certificato è ottenibile mediante una di queste alternative:

  • completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni (tra i vaccini accettati in Grecia ci sono il Pfizer, il Moderna, l’Astrazeneca, il Novavax, il Johnson & Johnson, il Sinovac e lo Sputnik);
  • guarigione dall’infezione avvenuta negli ultimi 180 giorni (la validità ha inizio a partire dal 14esimo giorno successivo al tampone positivo);
  • esito negativo di un tampone molecolare effettuato 72 ore prima o di un tampone antigenico effettuato 24 ore prima dell’ingresso nel Paese.

Il Green Pass ottenuto mediante vaccinazione, ai soli fini dell’ingresso in Grecia, ha validità di 9 mesi a seguito del completamento del ciclo di base, mentre è invece di durata illimitata a seguito della dose booster.

Tali requisiti sono sufficienti per entrare in Grecia se si proviene da uno degli Stati Membri dell’Unione Europea o da uno dei 33 Paesi che utilizzano la Certificazione Digitale Covid UE. Per chi non è il possesso di tale certificato o arriva da un Paese non incluso in questo elenco, è ancora in vigore l’obbligo di effettuare il tampone. In particolare, ci si deve sottoporre a tampone molecolare 72 ore prima o a tampone antigenico 24 ore prima dell’arrivo.

Le norme fin qui elencate per l’ingresso in Grecia valgono per tutti i viaggiatori di età superiore ai 5 anni. Al momento di varcare le frontiere, i turisti possono essere sottoposti a campione ad un test rapido, cui è obbligatorio prestare il proprio consenso. In caso di esito positivo, è previsto un periodo di quarantena di 5 giorni o sino alla cessazione della sintomatologia, qualora presente.

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Stelle e pianeti: il cielo di febbraio dà spettacolo

C’è qualcosa di meraviglioso nell’aria stasera e in tutte quelle che verranno nei prossimi giorni di febbraio. Forse è il panorama che inizia a trasformarsi per accogliere la meravigliosa rinascita della natura, o forse è la consapevolezza del sole che si protrae sempre un po’ di più prima di lasciare spazio al crepuscolo e poi alla notte.

Non una semplice conclusione del giorno, intendiamoci, perché questo momento segna l’inizio di uno spettacolo meraviglioso, quello messo in scena da astri e pianeti che danzano sopra i nostri occhi e che scaldano quest’ultimo periodo d’inverno.

Osservare la danza dei pianeti e delle stelle

Il cielo di febbraio è un concentrato di bellezza che non si può spiegare, ma si può vivere attraverso l’osservazione. Un’esperienza semplice, ma mistica e surreale che ci ricorda quanto è meraviglioso il mondo che abitiamo. Il consiglio è sempre lo stesso: raggiungere parchi, spiagge e luoghi, vicini o lontani, dove l’inquinamento luminoso è ridotto al minimo per godere di uno spettacolo magico.

L’alternativa è quella di raggiungere i luoghi già celebri dell’astroturismo, ovvero città, paesi e borghi dove è possibile ammirare i cieli più belli del mondo. Ma cosa ci riservano gli astri e le stelle nel mese di febbraio? Scopriamolo insieme.

Febbraio: tutti gli appuntamenti nel cielo

Lo spettacolo messo in scena dagli astri e i pianeti quest’anno richiede un piccolo sforzo, ovvero quello di alzarsi all’alba, o di restare svegli fino a questo momento, per ammirare tutti i pianeti. Solo Giove resta in cielo durante le prime ore della notte, ma osservarlo non sarà sempre facilissimo.

Ma se i pianeti non ci intrattengono durante la fredda notte, sono le stelle a dare spettacolo. Meravigliose, durante le calme sere di febbraio, sono le costellazioni di Orione, Cassiopea e le due brillanti stelle Castore e Polluce. Non dovreste avere grandi difficoltà negli avvistamenti, ma con un telescopio lo spettacolo diventa sensazionale.

L’Unione astrofili italiani ci svela anche un altro grande protagonista del cielo di questo mese, si tratta di Sirio, la stella più luminosa del sistema che si trova proprio sotto a Orione, nella costellazione del Cane Maggiore.

La caccia alle stelle quindi è ufficialmente aperta per tutta la notte, mentre alle prime luci dell’alba sarà possibile avvistare di nuovo i pianeti Mercurio, Marte, Venere e Saturno. Eppure torneranno protagonisti prima di quanto possiamo immaginare.

Anche la Luna tornerà finalmente protagonista del nostro cielo. Il 16 febbraio, infatti, il cielo si prepara ad ospitare la Luna piena della neve, la prima del calendario lunare dell’anno. Il nostro satellite naturale apparirà più bianco e splendente che mai squarciando con la sua luce l’oscurità e regalandoci una visione romantica e suggestiva.

A fine mese, infatti, e più precisamente il 27 febbraio, ci sarà uno straordinario e imperdibile allineamento tutto da osservare. I protagonisti di questo avvicinamento saranno Marte, Venere e la Luna Calante che si danno appuntamento nella costellazione del Sagittario. Ma non saranno soli perché Mercurio e Saturno si paleseranno nel cielo per osservare lo spettacolo. Occhi all’insù allora, la magia è già iniziata.

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Il camper come Cupido: gli itinerari di San Valentino in Italia

Anche il camper può vestire i panni di Cupido: per le coppie che desiderano trascorrere un San Valentino alternativo e per tutti i cuori avventurosi, Yescapa, la piattaforma di camper-sharing leader in Europa, propone 5 itinerari romantici on the road alla scoperta delle bellezze d’Italia, da Nord a Sud.

San Valentino on the road_Yescapa

Da Trento: l’incanto delle cascate

Autentiche meraviglie della natura, le cascate sono uno di quei luoghi fiabeschi che fanno innamorare.

Con partenza da Trento, il percorso ad anello conduce dapprima alle Cascate del Lupo, a mezz’ora dalla città: un angolo incantato con un salto di circa 40 metri.

Poi, la strada prosegue verso la Cascata di Cavalese, gioiello della Val di Fiemme, che ha la particolarità di assomigliare a un indice alzato verso il cielo!

Puntando a nord, ecco la Cascata di Tret in Val di Non, che lascia senza fiato con il suo salto di ben 70 metri; una deviazione verso sud al cospetto delle Cascate di Nardis, le più belle della regione, e infine una tappa alle Cascate del Varone, salto di 98 metri immerso in una grotta e annunciato da un romantico giardino botanico.

Da Milano: le fiabesche ville del Lago di Como

lago di como varenna

Varenna, Lago di Como

Partendo invece da Milano, l’itinerario degli innamorati raggiunge la favolosa cornice del Lago di Como per ammirare le splendide ville che si specchiano nelle sue acque.

Si incontra per prima Villa Manzoni a Lecco, la casa dello scrittore del romanzo d’amore per eccellenza, e si prosegue poi per Varenna dove catturano lo sguardo Villa Monastero, di eclettico stile nordico, e Villa Cipressi, elegante hotel con giardino botanico ideale per matrimoni da sogno.

Il tour continua per Villa Carlotta di Tremezzina al cui interno emozionano la pregevole replica del gruppo scultoreo di Canova, “Amore e Psiche”, e il quadro “L’ultimo bacio di Giulietta e Romeo” di Hayez.

Sulla penisola di Lavedo, ecco poi Villa del Balbianello, elegante dimora del XVIII secolo, e arrivando a Cernobbio, Villa Bernasconi, raro esempio di liberty sul Lago di Como, e Villa d’Este, oggi raffinato resort a 5 stelle.

Raggiungendo Como, tappa obbligata è Villa Olmo, immersa in un giardino all’inglese.

Infine, a Bellagio sorprendono Villa Serbelloni, Grand Hotel con parco, e Villa Melzi d’Eril, con un parco ricco di piante esotiche e alberi secolari.

Da Torino: i magici Castelli del Canavese

Di sicuro fascino sono i Castelli del Canavese visitabili partendo da Torino e puntando subito al più rappresentativo del circuito, il Castello d’Ivrea, noto anche come “Castello dalle rosse torri” risalente al XIV secolo.

Il percorso prosegue poi verso il Castello di Pavone, scenografica fortezza dai panorami mozzafiato e struttura ricettiva che trasmette prosperità e amore per chi vi soggiorna.

Verso sud, si staglia il Castello d’Agliè, set di “Elisa di Rivombrosa”, e a est il Castello di Mazzè, antica fortezza romana a dominio della Dora Baltea.

Infine, tornando a nord, si regala il Castello di Masino, immerso in un sontuoso parco monumentale, sede del Museo delle Carrozze e impreziosito da splendidi affreschi.

Da Roma: la bellissima Costa dei Trabocchi

trabocchi

Rocca San Giovanni, Chieti

Un viaggio perfetto per innamorarsi è quello alla scoperta dell’affascinante Costa dei Trabocchi, lungo il litorale adriatico abruzzese (e oltre).

Queste suggestive strutture sono le antiche macchine da pesca fisse che si protendono sul mare con le loro reti: il tour inizia dal Trabocco Turchino a San Vito Chietino, continua con il Trabocco di Punta Torre, e fa tappa al Trabocco di Cungarelle a Vasto, rinomato ristorante di pesce.

Sconfinando in Molise, ci si trova dinanzi l’antico Trabucco Celestino a Termoli e da lì al Gargano è un attimo: qui l’emozione è donata dal Trabucco Punta San Francesco che dallo sperone roccioso di Vieste ammira l’orizzonte.

Da Napoli: i sapori dell’amore

Da Napoli si apre un goloso itinerario tra i prodotti tipici campani iniziando proprio con la regina del territorio, l’inconfondibile Pizza Margherita, e proseguendo per Caserta per assaggiare la mozzarella di bufala.

Tappa seguente tra le delizie del Sud è poi San Marzano, patria del “re dei pomodori”, DOP dal sapore fresco e intenso.

L’emozione continua con il limone della fiabesca Costiera Amalfitana, con le perle di Sorrento e Amalfi, e distese dorate di limoneti. Prima di salutare la Costiera, Cetara attende con le famose alici e la colatura d’alici.

Infine, ecco il Cilento, con l’olio Cilento DOP, principe della dieta mediterranea.

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Il meraviglioso spettacolo dei fiori che sbocciano nel deserto arido

Succede che in un determinato momento dell’anno, in una parte del mondo lontana, la natura mette in scena lo spettacolo più suggestivo e magico che i nostri occhi abbiano mai visto. Colori come il giallo, il rosa e il viola esplodono e invado il terreno di quello che è considerato il luogo più arido di tutto il pianeta. Apparentemente impossibile ma straordinariamente reale: nella Death Valley un tappeto di fiori incanta e stupisce.

Conosciamo tutti la Valle della morte, l’area attorno alla quale è stato costruito l’omonimo Parco Nazionale situato tra la California e il Nevada.  Considerata uno dei luoghi più caldi, aridi e inospitali per specie animali e vegetali – come il nome stesso suggerisce – la Death Valley diventa il teatro di uno spettacolo entusiasmante e incantato, una fioritura straordinaria che celebra la bellezza del mondo e la potenza di Madre Natura.

Ma non si tratta, però, di uno show periodico e garantito. Affinché questa fioritura avvenga, devono verificarsi determinate condizioni meteorologiche che permettono ai fiori di sbocciare e pare proprio che queste si verifichino ogni 10 anni circa. Ne sono un esempio le straordinarie fioriture del 1998, del 2005 e del 2016. Tuttavia, anche in assenza del super bloom, i fiori qui non sono mai del tutto assenti.

Un mare di fiori della Death Valley

Come un miracolo che ridona speranza così è il super bloom, che torna gentile e bellissimo dopo lunghi periodi di siccità. Questo mare fiorito che trasforma completamente tutta la Death Valley in determinati momenti è caratterizzato soprattutto da fiori selvatici, tra i quali la desert gold, margherita del deserto, girasoli, facelie e papaveri.

Affinché queste specie riescano a risorgere dalla siccità è necessario che si verifichino queste tre condizioni: precipitazioni ben distanziate in inverno e in primavera, calore sufficiente del sole e mancanza di vento arido.

La stagione della fioritura dura da metà febbraio a metà giugno, raggiungendo però il suo massimo splendore tra marzo e aprile. È in questo periodo che il deserto rinasce, prende vita grazie alla presenza di centinaia o migliaia fiori selvatici, gli stessi che catturano numerosi visitatori intenti ad ammirare questo miracolo della natura. Ipunti di osservazione migliori per contemplare lo spettacolo e fotografare il super bloom e le fioriture minori si trovano all’estremo sud del parco.

Super bloom e fioriture minori: quando osservarle

Come abbiamo detto, quel fenomeno del super bloom che vede l’invasione di migliaia di fiori, è tanto meraviglioso quanto raro. Le ultime esplosioni di sono verificate nel 2005 e nel 2016. Tuttavia dei miracoli minori sembrano intervallarsi in questi anni e sono comunque suggestivi.

Grazie agli aggiornamenti pubblicati periodicamente sul sito del Parco Nazionale della Valle della Morte è possibile prevedere in anticipo cosa riserva la fioritura. Quest’anno ci sono buone notizie per chi vuole recarsi all’interno del Parco Nazionale a caccia di fiori.

Dal sito ci fanno sapere che la pioggia di dicembre ha bagnato completamente il terreno, il che è una buona notizia per i fiori di campo. Anche se è improbabile che ci sarà una fioritura superba come quella del 2016, questa primavera avrà probabilmente i suoi fiori. E saranno bellissimi!

super bloom death valleySuper Bloom nella Death Valley

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Una notte gratis a Bologna (e non solo): come fare

Prende il via la campagna promozionale di Bologna per la ripartenza turistica 2022 che prevede una notte in omaggio nei weekend, ma anche uno speciale tour dei Portici UNESCO e imperdibili sconti dedicati. Un’occasione da non lasciarsi scappare e che ora vi spieghiamo come cogliere al volo.

Bologna Welcomes You

Una nuova campagna promozionale che mira a rilanciare il turismo e a rinsaldare il posizionamento di Bologna tra le migliori città d’arte italiane ed europee. Ma Bologna Welcomes You non è un progetto nuovo. È stato già sperimentato con successo nel 2021 e quest’anno torna con un suo mix originale di ospitalità alberghiera e di scoperta delle eccellenze cittadine, a partire dalla grande novità dei Portici UNESCO.

La notizia più bella dell’edizione del 2022, infatti, è l’inserimento dei Portici UNESCO che, entrati a far parte dell’elenco dei beni Patrimonio dell’Umanità lo scorso 28 luglio, diventano protagonisti della proposta con il lancio di una serie di tour dedicati, realizzati da Bologna Welcome in collaborazione con le Associazioni di guide professionali.

Un nuovo fondamentale tassello nell’offerta della città che si trasforma in un formidabile motivo di visita per i turisti italiani e stranieri. Del resto Bologna, da diversi anni, è considerata una delle migliori destinazioni a livello europeo per gli short break – tipicamente, i weekend lunghi – e questa promozione va proprio a fare leva sull’aspetto del pernottamento nel fine settimana, garantendo uno sconto importante e arricchendo la proposta a livello culturale.

Come poter usufruire della notte gratis a Bologna

Dall’11 febbraio fino all’8 aprile, tutti coloro che prenoteranno una notte per il fine settimana in una delle strutture alberghiere convenzionate, riceveranno in omaggio la seconda notte. Nel weekend di Pasqua, ultimo della programmazione, chi prenoterà due notti avrà in regalo la terza.

Un’offerta possibile grazie alla collaborazione tra Territorio Turistico Bologna- Modena, Bologna Welcome e associazioni di categoria.

E i vantaggi non sono finiti qui: all’atto della prenotazione i clienti riceveranno persino un voucher che darà diritto alla partecipazione gratuita a una visita guidata speciale tra i Portici UNESCO di Bologna, nonché sconti e facilitazioni per acquistare servizi diversi come, ad esempio, le Bologna Welcome Card (che prevedono anche a ingressi gratuiti e scontistiche per musei, mostre, shopping, esperienze gastronomiche) e tour promossi da Bologna Welcome.

Per acquistare questa interessantissima promozione online, basta andare sulla pagina dedicata.

Visite di Bologna in sicurezza

Il tutto è pensato sui criteri di semplicità e sicurezza: il processo di selezione delle offerte e di accesso ai servizi sarà gestito online, così da evitare attese o occasioni di assembramento presso punti fisici, garantendo ai visitatori massimo comfort e tranquillità.

Durante il soggiorno in città, inoltre, i visitatori avranno a disposizione anche la app MyBologna che consente di accrescere la percezione di semplicità e organizzazione, permettendo di contattare a distanza i punti informativi, di spostarsi in città e nel territorio metropolitano, di ricercare e prenotare ristoranti, nonché di riservare esperienze e tour.

Bologna regala sempre qualcosa a chi la visita. Emozioni, suggestioni e atmosfere non mancano di certo. E, grazie all’offerta turistica Bologna Welcomes You, avrete a disposizione anche una notte omaggio. In sostanza Bologna, oltre a essere splendida, è anche una città accogliente e pronta ad accompagnare i turisti italiani e stranieri tra le sue strade  in sicurezza e serenità.

Bologna notte gratis

Bologna vista dalla Torre degli Asinelli

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Perché il 2022 è l’anno della rinascita del turismo

Il futuro dei viaggi sembra finalmente più roseo. Sono diversi i Paesi che stanno ammorbidendo le restrizioni di viaggio, quantomeno nei confronti delle persone vaccinate, e nell’ultimo periodo stiamo assistendo a significative riaperture, che lasciano bene sperare in una pronta ripartenza del settore turistico globale. Tra previsioni positive e grandi annunci, ecco cosa sta succedendo.

L’indagine del World Travel & Tourism Council

Un’indagine del World Travel & Tourism Council (Wttc) vede nella campagna vaccinale e nella fine delle restrizioni la strada per tornare ai livelli di occupazione e viaggi degli anni pre-pandemia. Stando alla ricerca, il contributo dell’industria turistica all’economia globale per il 2022 potrebbe raggiungere gli 8,5 trilioni di euro (ossia 8,5 miliardi di miliardi), di appena il 6.4% in meno rispetto al 2019.

Per il World Travel and Tourism Council, se i governi continuano ad aprirsi e a rimuovere le restrizioni ai viaggi, il comparto turistico potrebbe arrivare a creare ben 58 milioni di posti di lavoro. Un’ottima notizia dopo le enormi perdite subite in questi ultimi due anni. “Mentre le persone ricominciano a viaggiare, i governi devono implementare regole semplificate, compreso l’uso di soluzioni digitali. I viaggi del futuro dovrebbero essere contactless garantendo al contempo la sicurezza”, ha spiegato Julia Simpson, Ceo del Wttc.

Le riaperture di Nuova Zelanda e Australia

Tra i Paesi che riapriranno nel 2022 (di cui vi abbiamo parlato qui), spicca la Nuova Zelanda. Inizialmente, il governo neozelandese aveva previsto di riaprire le frontiere gradualmente dal gennaio 2022, ma a causa della variante Omicron ha deciso di rinviare l’apertura delle frontiere alla fine di febbraio.

Anche l’Australia, che è probabilmente il Paese più radicale nelle sue restrizioni, è finalmente pronta a riaprire completamente i confini a tutti i viaggiatori vaccinati con doppia dose, a partire dal 21 febbraio. In realtà – come vi abbiamo spiegato anche qui – già a partire dal 15 dicembre 2021, i viaggiatori stranieri possono entrare nel Paese, purché in possesso di un adeguato visto temporaneo e di alcuni stringenti requisiti.

In particolare, ad oggi, è fatto obbligo ai turisti di:

  • compilare il modulo “Australia Travel Declaration” almeno 3 giorni prima della partenza;
  • possedere un certificato di vaccinazione completa (da almeno 7 giorni);
  • esibire l’esito negativo di un tampone antigenico o molecolare effettuato rispettivamente nelle 24 ore o nelle 72 ore precedenti l’imbarco.

A seconda del luogo verso cui si viaggia, è poi possibile che vi sia l’obbligo di sottoporsi a quarantena: le disposizioni, a questo proposito, variano da regione a regione. E intanto è già boom di richieste. Il giorno della comunicazione della riapertura, eDreams ha infatti registrato un incremento delle ricerche per mete australiane dell’87% per viaggiare proprio a partire dalla data di riapertura dei confini nella terra dei canguri. In cima alla top five delle destinazioni che i viaggiatori italiani vorrebbero scoprire, ora che sarà di nuovo possibile, c’è Sydney, seguita da Melbourne, Brisbane, Perth e Adelaide.

Anche la Grecia ha allentato le restrizioni

Sempre più Paesi, intanto, stanno allentando le restrizioni di viaggio. A questi, si è aggiunta anche la Grecia che agli europei consente l’ingresso nel Paese senza obbligo di test negativo, purché siano in possesso del Green Pass.

Secondo quanto dichiarato dall’Autorità per l’Aviazione Civile (Caa) nell’ambito delle nuove regole dell’Unione europea sulla validità del certificato digitale, potranno entrare senza test tutti i passeggeri provenienti dagli Stati membri dell’Unione Europea e dell’Accordo di Schengen, così come dai 33 Paesi extra Ue che hanno aderito al Certificato Covid digitale dell’Unione Europea (EUDCC). In quest’ultima lista rientrano anche San Marino e il Vaticano.

Nello specifico, per entrare in Grecia, tutti i viaggiatori, inclusi i minorenni che hanno già compiuto 5 anni, hanno l’obbligo di compilare – prima dell’imbarco – il Passenger Locator Form (PLF). Devono inoltre presentare la Certificazione Digitale Covid-Ue (Green Pass), purché questo attesti:

  • il completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni (il conteggio dei giorni parte dal giorno successivo a quello della somministrazione dell’ultima dose); ai fini del solo ingresso in Grecia, il certificato attestante il completamento della vaccinazione (due dosi o monodose) ha una durata di 9 mesi (mentre il Green Pass vaccinale comprensivo di dose di richiamo/booster non ha scadenza).
  • guarigione da Covid-19 negli ultimi 180 giorni (per la normativa ellenica tale certificato è valido a partire dal 14° giorno successivo al tampone positivo);
  • tampone molecolare (PCR) negativo effettuato nelle 72 ore prima dell’ingresso in Grecia o tampone antigenico rapido effettuato nelle 24 ore prima dell’ingresso in Grecia.

Per tutti gli altri viaggiatori resta l’obbligatorietà del test rapido negativo effettuato entro le 72 ore che precedono l’arrivo in Grecia (oppure del molecolare entro le 24 ore prima), indipendentemente dallo stato vaccinale. La certificazione attestante la negatività a tale tampone deve essere tassativamente in inglese e riportare il nome del titolare, così come indicato sul documento d’identità. Anche i figli minorenni dovranno risultare negativi al test prima di entrare in Grecia.

L’ottimismo di compagnie aeree e tour operator

Intanto, le compagnie aeree e i tour operator si stanno adoperando per aumentare il personale nella speranza che la riduzione delle regole di viaggio inneschi un boom di vacanze estive. Michael O’Leary, CEO di Ryanair ha detto che, per l’estate 2022, la compagnia aerea low cost si aspetta di mettere su il 115% dei livelli di capacità, pari a quelli raggiunti nel 2019. Proprio per questo, Ryanair sta reclutando e formando 1.000 nuovi piloti e 2.000 assistenti di volo. Tuttavia, O’Leary ha tenuto a specificare che molto dipende dagli sviluppi della pandemia. Anche l’amministratore delegato di easyJet, Johan Lundgren, si aspetta traguardi estivi vicini a quelli raggiunti negli anni pre-pandemia.

Stando a quanto spiegato alla BBC da Julia Lo Bue-Said, amministratrice delegata della rete di agenti di viaggio indipendenti “Advantage Travel Partnership”, una parte significativa di coloro che si metteranno in viaggio quest’estate sta rimandando la partenza dall’anno scorso, a causa del Covid, se non addirittura dal 2020. La maggior parte delle prenotazioni di vacanze a corto raggio vede come destinazioni principali la Spagna, la Turchia e la Grecia, ma c’è stato anche un aumento fenomenale delle vacanze a lungo raggio per una durata più lunga. Le persone sono ora finalmente pronte per le agognate vacanze e in tanti sono anche pronti a spendere di più, pur di regalarsi finalmente quell’esperienza di viaggio a lungo desiderata.

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Scoperto il più antico insediamento di Homo sapiens in Europa

È stato scoperto in Francia il più antico insediamento di Homo sapiens in Europa. Precisamente nella grotta Mandrin, nella Valle del Rodano, che sarebbe stata occupata in quattro fasi alterne da Sapiens e Neanderthal. I resti risalgono a circa 54.000 anni fa: ciò significa che l’uomo moderno sarebbe arrivato nel Vecchio Continente quasi 10.000 anni prima di quanto pensassimo.

Lo studio è stato pubblicato su “Science Advances” da un team internazionale di archeologi guidato da Ludovic Slimak del Centro nazionale della ricerca scientifica francese (Cnrs).

La probabile coesistenza di Sapiens e Neanderthal in Europa

Negli ultimi 24 anni, Slimak ha diretto gli scavi nel sito preistorico della grotta Mandrin. Tra manufatti e ossa di animali portati di volta in volta alla luce, è stata appena fatta la scoperta eccezionale del molare di un bambino che, come dicevamo, anticipa di 10 mila anni i più antichi rinvenimenti di Homo sapiens finora registrati in Europa.

Analizzando alcuni denti fossili rivenuti nella grotta nella Valle del Rodano, i ricercatori sono riusciti a stabilire se appartenessero a Neandertal o Sapiens in base alle loro forme e dimensioni. In questo modo, sono riusciti a riconoscere che alcuni appartenevano all’uomo moderno, confermando così i sospetti sorti dopo il ritrovamento di manufatti di pietra molto simili ad altri trovati in precedenza in diversi siti di Homo sapiens nel Mediterraneo orientale (qui vi avevamo parlato dei gioielli più antichi del mondo scoperti in Marocco).

Stando a quanto ha commentato Marco Peresani, professore di archeologia del Paleolitico all’Università di Ferrara, “questa è la prova che cercavamo della coesistenza dei Sapiens e dei Neanderthal nello stesso territorio. Sapevamo che si erano incrociati e scambiati il patrimonio genetico, e questo implicava la coabitazione nelle stesse aree, ma finora mancava la pistola fumante”.

Una scoperta che potrebbe riscrivere la storia

Tecniche di luminescenza e datazione al radiocarbonio sono state fondamentali per dimostrare che lo strato di sedimenti in cui si trovavano questi reperti risale a un periodo che va da 56.800 a 51.700 anni fa. Una scoperta che rivoluziona ciò che pensavamo di sapere sulle nostre origini. Basti pensare che, finora, il record dell’insediamento più antico dell’uomo moderno in Europa era detenuto dalla grotta Bacho Kiro, vicino alla città di Dryanovo, in Bulgaria (terra ricca di meraviglie da vedere), dove nel 2020 sono stati trovati reperti risalenti a 47.000 anni fa.

La nuova scoperta francese conferma, quindi, che la storia dell’arrivo dei Sapiens in Europa è più complessa di quanto si pensasse. “Non è avvenuta con una sola ondata migratoria, ma con più ondate successive di popolazioni isolate, che talvolta si sono estinte per essere poi rimpiazzate da altri gruppi umani”, ha spiegato Peresani.

Dai reperti emersi nella grotta Mandrin, sembra ora che gruppi di Homo sapiens siano entrati periodicamente nell’Europa meridionale molto prima che i Neandertal si estinguessero. A sostenerlo, la paleoantropologa Isabelle Crevecoeur dell’Università di Bordeaux in Francia, secondo la quale l’arrivo dell’essere umano moderno nel continente dopo la scomparsa dei Neanderthal sarebbe stato probabilmente la fine di un lungo processo migratorio, a volte infruttuoso. Stando alle stime di Slimak, non si sarebbe trattato un accampamento di cacciatori-argicoltori di breve durata, ma di una “tentata colonizzazione dell’Europa”.

Scoperto il più antico insediamento di Homo sapiens in Europa

Il sito preistorico della grotta Mandrin, in Francia

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Ryanair: perché quest’estate i prezzi dei voli saliranno

Che lanci offerte che costano meno di una colazione al bar o che faccia previsioni catastrofiche, Michael O’Leary, numero uno di Ryanair, la prima compagnia aerea in Europa, fa spesso parlare di sé.

In un blitz fatto in Italia ieri, prima a Roma e poi a Milano, dove ha annunciato l’operativo della prossima estate, il più grande di sempre, che prevede diverse nuove rotte (qui il nostro articolo), nuovi hub, come l’aeroporto Marco Polo di Venezia, e ha anche fatto delle previsioni, non bellissime, che fanno riflettere.

Estate, boom di prezzi

Innanzitutto, O’Leary ha ricordato che l’offerta media di Ryanair, anche quando non ci sono tariffe che partono da 4,99 euro, è comunque la più conveniente di tutte, con un prezzo medio di 37 euro. Le offerte e le tariffe basse per volare, però, non dureranno molto. Chi vuole viaggiare a prezzi convenienti, spiega O’Leary, può farlo solo fino a maggio.

Per l’estate, infatti, i prezzi sono destinati a salire, e di molto. I motivi sono principalmente due: innanzitutto, grazie anche alle recenti riaperture dei Paesi d’Europa e alle nuove misure Covid, ci sarà sicuramente più richiesta di viaggi. La gente si muoverà di più, insomma, sia per le vacanze estive sia per via della migliore situazione pandemica.

Meno voli in Italia

Ma l’altro motivo è il fatto che ci sarà anche meno disponibilità di voli. Se Ryanair ha già introdotto 25 nuovi aeromobili sul territorio italiano, rispetto alla scorsa estate, ITA, la nostra nuova compagnia di bandiera che ha preso il posto di Alitalia, invece, vola verso meno destinazioni. Inoltre, O’Leary, in tono non poco polemico, ha ricordato che poiché in Italia le compagnie aeree sono costrette a pagare una tassa ambientale (cosa che non avviene in altri Paesi europei), anche meno compagnie sono interessate a volare nel nostro Paese rispetto ad altri più convenienti. Insomma, molta richiesta e poca disponiblità significano una sola cosa: prezzi elevati.

Le novità dell’estate

Da Milano è prevista una programmazione Ryanair record, con 144 voli tra cui tre nuove rotte, quella per Francoforte, per Newcastle, in Inghilterra, e per l’isola di Madeira in Portogallo. Da Roma, è previsto l’operativo estivo più grande di sempre in partenza dalle due basi di Roma Fiumicino e Roma Ciampino, con 17 nuove rotte (82 in totale) in tutta Europa, tra cui Berlino, Gran Canaria e Preveza, in Grecia.

Naturalmente non c’è un annuncio senza un’offerta. Ecco allora che la compagnia low cost ha lanciato un’offerta speciale da prenotare entro i prossimi giorni, con tariffe a partire da 19,99 euro (a tratta). Si può prenotare entro l’11 febbraio per viaggiare fino a ottobre 2022.

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Michael O’Leary a Milano insieme ai diretti degli scali di Bergamo e Malpensa

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Notizie Viaggi

Assicurazione per viaggiare: in quali Paesi è obbligatoria

Il mondo sembra pian piano riaprire (e finalmente) le frontiere ai viaggiatori e spesso esclusivamente ai soli vaccinati. Tuttavia, a noi italiani non è ancora concesso viaggiare in tutti i Paesi del globo. Ma non solo. Anche a causa della comunque delicata condizione sanitaria, in molti di questi è prevista la stipulazione di un’assicurazione di viaggio obbligatoria che copra eventuali spese dovute a un’infezione da Covid-19. Cerchiamo di fare chiarezza a tal proposito.

Dove possono viaggiare gli italiani

Secondo la normativa vigente, e per il momento in vigore fino al 15 marzo 2022, gli italiani possono viaggiare verso i Paesi contenuti nell’Elenco C, D e per le destinazioni comprese nei cosiddetti Corridoi turistici “Covid-free”.

È bene ricordare, però, che in questo momento più che mai qualunque sia la destinazione scelta è sempre consigliato, anche quando non è obbligatorio, stipulare un’assicurazione sanitaria di viaggio. E il motivo è molto semplice: i costi dell’assistenza medica, del trasporto sanitario o di ricovero in molti Paesi sono esorbitanti.

Ma non è finita qui. Alcune mete di viaggio, infatti, potrebbero presentare strutture pubbliche ospedaliere carenti. Una polizza, dunque, permette di far fronte a tutte le spese mediche, anche quelle dovute al Covid. Senza dimenticare che un’assicurazione di viaggio Covid completa prevede anche una garanzia sull’annullamento che consente di recuperare le spese di viaggio nei casi in cui questo dovesse essere annullato per infezione da Covid a ridosso della partenza, o anche per la necessità di un periodo di quarantena.

Viaggiare nei Paesi dell’Elenco C, serve l’assicurazione o no

Per destinazioni contenute nell’Elenco C si intendono tutti i Paesi facenti parte dell’Unione Europea/Area Schengen: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.

Per viaggiare verso queste mete non è obbligatorio stipulare un’assicurazione di viaggio. Tuttavia, in caso di contagio all’estero, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova, spesso con spese a carico del turista.

Si raccomanda, pertanto, di pianificare con massima attenzione ogni aspetto dello spostamento, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero, nonché di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi a Covid-19.

Viaggi verso i Paesi dell’Elenco D, dove serve l’assicurazione

Dell’Elenco D fanno parte i Paesi extraueropei verso i quali è consentito (fondamentale controllare che la destinazione scelta sia effettivamente aperta al turismo) viaggiare dall’Italia anche per turismo. In questa lista sono contenute le seguenti destinazioni: Argentina, Arabia Saudita, Australia, Bahrein, Canada, Cile, Colombia, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Indonesia, Israele, Kuwait, Nuova Zelanda, Perù, Qatar, Ruanda, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale, basi britanniche nell’isola di Cipro), Repubblica di Corea, Stati Uniti d’America, Uruguay, Taiwan, Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao.

Fermo restando che è sempre bene stipulare un’assicurazione di viaggio per tutte le mete, vediamo in quale di questi è effettivamente obbligatoria al fine di potervi fare ingresso.

Aperta al turismo, compresi gli italiani, è la splendida Argentina. Oltre al rispetto delle regole di ingresso, per poterci viaggiare è necessario stipulare un’assicurazione contro il Covid che includa ricovero o isolamento per l’intera durata di permanenza nel Paese. Obbligatoria l’assicurazione sanitaria anche in Arabia Saudita.

Frontiere aperte anche in Cile dove è fondamentale essere in possesso di un’assicurazione sanitaria che copra spese per Covid per almeno 30.000 dollari US.

Ancora impossibile viaggiare per turismo verso la paradisiaca Indonesia. Tuttavia, la splendida Isola di Bali ha finalmente riaperto le sue frontiere ai viaggiatori vaccinati il giorno 4 febbraio (per maggiori informazioni potete cliccare qui). E anche in questo caso è necessario disporre di un’assicurazione sanitaria con una copertura minima del valore di 25.000 USD, che includa anche l’eventuale contagio da Covid-19. Richiesta una copertura sanitaria anche per viaggiare verso l’Uruguay.

Corridoi turistici “Covid-free” e assicurazioni

Fino al 30 giugno 2022 continuerà la sperimentazione dei Corridoi turistici “Covid-free”, ossia gli itinerari in partenza e in arrivo sul territorio nazionale finalizzati a consentire la realizzazione di viaggi turistici controllati, compresa la permanenza presso strutture ricettive selezionate e secondo specifiche misure di sicurezza sanitaria.

Sono, pertanto, esclusivamente viaggi organizzati e gestiti da operatori turistici che sono tenuti ad assicurare il rispetto delle numerose misure di sicurezza previsti dalla sperimentazione. Questi sono operativi verso:

  • Aruba;
  • Maldive;
  • Mauritius;
  • Seychelles;
  • Repubblica Dominicana;
  • Egitto (limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam);
  • Cuba;
  • Singapore;
  • Turchia;
  • Thailandia (limitatamente all’isola di Phuket);
  • Oman;
  • Polinesia francese.

Possono avvalersi di questi viaggi esclusivamente i passeggeri muniti di certificazione che attesti il completamento del ciclo vaccinale o, in alternativa, certificazione di avvenuta guarigione. In sostanza il Green Pass da vaccinazione o guarigione.

I viaggiatori che rispondono a tali requisiti e sono autorizzati a viaggiare nell’ambito dei Corridoi Turistici “Covid-free” devono obbligatoriamente presentare al vettore all’atto dell’imbarco, e a chiunque è deputato a effettuare i controlli, l’attestazione rilasciata dall’operatore turistico, denominata “travel pass corridoi turistici”, contenente le informazioni relative agli spostamenti, alla permanenza presso le strutture e alla polizza Covid.

In sostanza, l’assicurazione sanitaria deve essere sempre prevista nell’ambito di viaggi organizzati secondo i protocolli stabiliti per i Corridoi turistici “Covid-free”. Per maggiori informazioni sul funzionamento di questi viaggi e sulle regole da seguire vi rimandiamo a questo nostro approfondimento.

In conclusione, a prescindere dai Paesi in cui è obbligatorio stipulare una polizza di viaggio, è bene sapere che l’assicurazione sanitaria è fondamentale per partire in sicurezza poiché tutela da tutti gli imprevisti che possono verificarsi nel corso del soggiorno, anzi, in molti casi lo fanno ancor prima di partire.

Vi ricordiamo, infine, che le regole di viaggio potrebbero cambiare velocemente. Per questo motivo vi invitiamo a visionare sempre i siti istituzionali del Paese di destinazione e la pagina web del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ViaggiareSicuri.