Categorie
aeroporti Bergamo città Europa Lombardia Notizie Viaggi

È italiano il miglior aeroporto europeo

Servizi ai passeggeri, migliori esperienze di viaggio, sistemi di sicurezza e misure anti contagio in emergenza Covid-19: il miglior aeroporto d’Europa si trova in Italia, ed è Il Caravaggio di Bergamo. Lo scalo, noto anche con il nome di Orio al Serio (per via del comune che lo ospita) ha ricevuto il conferimento di un importante “medaglia”: il Premio Aci Europe, quale miglior aeroporto europeo nella categoria tra i 5 e i 15 milioni di passeggeri all’anno.

Aeroporto di Bergamo premiato come migliore in Europa

L’Airport Service Quality Award è uno dei riconoscimenti più prestigiosi del panorama aeroportuale. Un premio che viene assegnato ai migliori scali a livello mondiale tenendo conto del tasso di gradimento dei viaggiatori. Sulla base dell’opinione espressa dai passeggeri, infatti Aci ha raccolto diverse interviste nei singoli scali per misurare quanto venissero apprezzati servizi, esperienze e misure di sicurezza. Così a Bergamo sono volati applausi, non solo per l’eccellenza a livello globale nei servizi forniti ai viaggiatori, ma anche per l’applicazione delle misure di contrasto al Covid-19. Anche il “Best Hygiene Measures”, infatti, se l’è aggiudicato il Caravaggio di Bergamo.

Entrambi i premi sono stati assegnati dopo aver comparato gli esiti di ben 370.000 interviste ai passeggeri, chiamati a rispondere in merito alla qualità dei servizi e sull’efficacia delle misure di prevenzione e contrasto alla diffusione del Covid-19. Una percezione, quella dei viaggiatori, notevolmente mutata rispetto al passato, proprio per il momento attuale caratterizzato dalla pandemia e alla crisi del trasporto aereo.

Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Bergamo, tra i più importanti del centro nord Italia, è stata premiata perché è stata in grado di adattare la propria offerta al fine di continuare a garantire i servizi migliori per tutta la durata dell’esperienza di viaggio, dall’arrivo in aeroporto all’imbarco, ai controlli, al ritiro bagagli.

L’area Milano-Bergamo fa volare 49 milioni di viaggiatori l’anno

L’Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, nome forse più noto dell’ufficiale Aeroporto Internazionale Il Caravaggio, a 5 km di distanza dal centro di Bergamo e circa 50 km dal centro di Milano, è il terzo scalo italiano per numero di passeggeri, ed è il più importante e di riferimento per le compagnie low cost nel Belpaese.  Con gli aeroporti di Milano-Malpensa e Milano-Linate forma il sistema aeroportuale milanese che fa volare oltre 49 milioni di passeggeri annui (il dato più recente è del 2019). Si tratta del secondo sistema aeroportuale in Italia, dopo quello della capitale.  Anche i collegamenti con i mezzi di trasporto pubblico e privato per arrivare allo scalo bergamasco sono diversi: i bus, ad esempio partono dalle città di Bergamo, Milano, Monza, Brescia e Torino.

Il network di Milano Bergamo è caratterizzato da voli di durata media di poco inferiore alle due ore, che corrisponde al tempo mediamente trascorso da ogni passeggero in aeroporto. Le dieci rotte europee principali da Bergamo Il Caravaggio? Londra Stansted, Barcellona El Prat, Bruxelles Charleroi, Madrid, Dublino, Valencia, Parigi Beauvais, Bucharest, Vilnius, e Manchester. Le due città italiane più raggiunte con voli in partenza da Bergamo, invece, sono Bari e Cagliari.

Aeroporto Bergamo

Categorie
Europa Notizie Viaggi

Restrizioni Covid nel mondo: tutte le novità

Come l’Italia, anche molti altri Paesi del mondo si apprestano a diminuire, o a eliminare del tutto, le restrizioni di viaggio e sulla vita sociale causati dalla diffusione del Covid-19. Per questo motivo abbiamo pensato di scrivere per voi una piccola guida che possa aiutarvi nell’organizzazione dei prossimi viaggi.

I Paesi che allentano le restrizioni Covid in Europa

In Europa la situazione in ambito pandemia sembra migliorare di giorno in giorno. Certo, c’è ancora da mantenere alta l’attenzione, ma alcuni Paesi hanno già alleggerito le restrizioni sulla vita sociale ed economica, o si apprestano a farlo. È il caso dell’Austria dove, dal giorno 5 marzo, sono state revocate quasi tutte le limitazioni legate al Covid-19.

Il Governo ha anche deciso di sospendere la vaccinazione obbligatoria contro il Coronavirus prevista da metà marzo e che ha scatenato diverse polemiche.

La Francia, dal canto suo, ha scelto di eliminare alcune restrizioni come distanziamento, mascherine (all’aperto e al chiuso) e lavoro a distanza. Dal 14 marzo, inoltre, il pass vaccinale, ossia il Super Green Pass francese, è sospeso.

In Spagna, dal giorno 8 febbraio, non è più obbligatorio l’uso delle mascherine all’aperto. A partire dal 14 marzo, inoltre, i dati sull’andamento della pandemia sono pubblicati solo due volte a settimana. Addio, in sostanza, al bollettino quotidiano. Le discoteche riaprono senza limite di orario né obbligo di esibire una certificazione anti-Covid all’ingresso.

Anche la Germania si avvia ad ammorbidire le sue regole di contenimento del Covid: dal 20 marzo scatterà un piano in tre punti che prevede uno stop graduale alle restrizioni per gli assembramenti privati, nei negozi, ristoranti e alberghi. È bene sapere, però, che i singoli land avranno ancora il potere di imporre la richiesta di test o l’obbligo di mascherine in luoghi come ospedali, case di riposo, trasporti pubblici e scuole. Ma a livello Generale il Paese è pronto a tornare alla normalità.

La Grecia ha fatto un ulteriore passo avanti nell’allentamento delle restrizioni per gli ingressi nel Paese: dal 15 marzo il governo ha annullato la compilazione del dPLF. Per maggiori approfondimenti sulle nuove regole vi invitiamo a cliccare qui.

Novità anche per i Paesi nordici. In Danimarca, dal primo febbraio, il Covid non è più considerato una malattia socialmente critica. Tolto quindi l’obbligo di indossare mascherine sui mezzi pubblici e nei luoghi al chiuso, ma anche l’imposizione di avere il Green Pass per entrare in discoteche, caffè, autobus e ristoranti.

Molto simile l’andamento della Svezia che vede i suoi ristoranti e bar che tornano agli orari normali. Abolito, per il momento, anche l’uso del Green Pass. A cancellare tutte le restrizioni, compresi distanziamento e mascherine, è stata pure la Norvegia.

I Paesi Bassi sono tornati alla quasi totale normalità: dal 25 febbraio niente più chiusura alle 22:00 per i locali pubblici. Superate, inoltre, anche le limitazioni che riguardavano stadi, teatri, cinema e ristoranti. Rimane in vigore, tuttavia, l’obbligo del test anti-Covid per alcuni eventi al chiuso, mentre le mascherine restano comunque obbligatorie sui mezzi pubblici e aerei.

Allentate alcune restrizioni anche in Belgio. Qui hanno riaperto le discoteche ed è stato revocato il limite sull’orario di chiusura e sul numero di persone ai tavoli in bar e ristoranti. Inoltre, è possibile organizzare concerti con persone in piedi ed eventi all’aria aperta.

Il Regno Unito ha fatto da apripista per quanto riguarda l’eliminazione delle norme Covid: già dal 25 gennaio sono stati revocati Green Pass e uso delle mascherine. Mentre il giorno 21 dello stesso mese sono state annullate le ultime restrizioni, compreso l’isolamento obbligatorio per i contagiati.

Da venerdì 18 febbraio la vicina Svizzera ha revocato la maggior parte delle misure anti-Covid: mascherina e Green Pass non sono più necessari per accedere a negozi, ristoranti, istituzioni culturali, altre strutture aperte al pubblico e manifestazioni. Rimangono in vigore, fino a fine marzo, le regole sull’uso delle mascherine nei trasporti pubblici e nelle strutture sanitarie, così come l’isolamento dei positivi per cinque giorni.

Per quanto riguarda l’Italia, già questa settimana il Governo potrebbe varare “le regole post emergenza”. A riferirlo all‘ANSA è stato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia: “Draghi – ha fatto sapere il ministro – ha concordato sull’urgenza” di definire una road map per far ripartire il Paese e l’industria turistica.

I Paesi del mondo che hanno revocato le restrizioni Covid

Israele è tra i Paesi che hanno sempre avuto le maggiori restrizioni anti-Covid. Ma dall’1 marzo anche qui si è tornati a una sorta di “vecchia vita”: stop al Green Pass per l’accesso ai luoghi pubblici e ai posti di lavoro.

Allentano le restrizioni anche in quasi tutti gli Stati Uniti ad eccezione dello Stato di Washington e dell’Illinois. Connecticut, New Jersey, New York, Delaware, Louisiana, Washington D.C., Hawai, Porto Rico e California vanno, invece verso un lento ritorno alla normalità. Tutti gli altri Stati hanno tolto del tutto le restrizioni anti-pandemia.

L’Arabia Saudita, Paese considerato la meta del futuro, ha detto stop ai certificati di vaccinazione e ai tamponi Covid. Sono state revocate, inoltre, le misure di distanziamento sociale in tutto il Paese, compresa La Mecca e Medina. Rimane, però, in vigore l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici al chiuso (per un approfondimento sulle regole da seguire per e da l’Arabia Saudita cliccate qui).

Dall’1 marzo in Tunisia è stato stabilito l’aumento della capacità al 100% per gli spazi all’aperto, al 75% per gli spazi al chiuso con l’obbligo di presentare il passaporto vaccinale, indossare la mascherina ed aerare i suddetti spazi, e l’aumento della capacità al 100% per il trasporto turistico.

A partire dal 1° aprile 2022 avverrà l’aumento della capacità al 100% per gli spazi al chiuso con l’obbligo di presentare il passaporto vaccinale, indossare la mascherina ed aerare i suddetti spazi.

Viaggiare in questo periodo: cosa sapere

La situazione sembra perciò migliorare un po’ ovunque. Nonostante questo, è sempre opportuno mantenere una certa attenzione anche nei Paesi senza più alcuna restrizione legata al Covid. Vi rammentiamo che le regole di viaggio sono in continuo mutamento in qualsiasi meta del mondo. Per questo motivo, prima di una qualsivoglia partenza, è sempre bene visionare i siti istituzionali del Paese di destinazione e la pagina web del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ViaggiareSicuri.

Vi lasciamo qui, infine, un articolo che approfondisce le regole di viaggio per fare ingresso in Italia dall’estero. Norme che sono in vigore a partire dal giorno 1 marzo.

Categorie
Notizie Viaggi

Il 2022 sarà l’anno della prima volta, il nuovo trend di viaggio

Stiamo certamente vivendo un momento storico particolarmente delicato, ma gli italiani hanno assolutamente voglia di tornare a viaggiare. O almeno questo è quello che dice uno studio condotto da Swg per Trainline: il 55% dei nostri concittadini vuole riprendere a esplorare il mondo come e più di prima, poi uscire a cena, andare ai concerti, imparare una nuova lingua e coltivare un proprio orto.

Lo studio nel dettaglio

Gli italiani vogliono fare più cose nuove rispetto a prima, o meglio, desiderano provarle per la prima volta. Questo è ciò che pensa il 74% dei nostri concittadini intervistati dal sondaggio Swg per la piattaforma europea di prenotazioni ferroviarie Trainline. A occupare le prime 5 posizione della classifica dei desideri non ancora realizzati ci sono: raggiungere una destinazione sempre sognata (21%), intraprendere viaggi “slow” con più consapevolezza e godendosi al meglio la destinazione (20%), mollare tutto e viaggiare al di fuori dell’Italia (17%), imparare una nuova lingua (16%), coltivare un proprio orto (13%).

Tutte attività, quindi, che si desiderano fare per la prima volta. Mentre per quanto riguarda le attività che si vuole tornare a fare, nella top 3 troviamo: i viaggi (per il 55% degli intervistati), poter finalmente improvvisare in serenità un’uscita a cena con molti amici (28%) e andare a un concerto (22%, dato che sale al 34% per i rispondenti appartenenti alla Generazione Z). In sostanza, due italiani su tre considerano il viaggio una delle proprie passioni principali e dichiarano di non aver affatto perso il desiderio di spostarsi in tutto il mondo dopo la pandemia. Al contrario, il 33% vorrebbe recuperare il tempo perso nell’ultimo periodo, mentre il 31%, non vede l’ora di tornare a viaggiare come prima della pandemia.

Vacanze degli italiani all’insegna della prima volta

Sempre secondo lo studio sopracitato, la destinazione di viaggio dovrà essere sconosciuta ma economica: il 66% predilige il mare, il 56% le città d’arte, il 41% la montagna e il 34% le grandi metropoli.

Dati che si mostrano in linea rispetto alle risposte fornite su cosa cerchino gli italiani dal loro prossimo viaggio: il 42% vuole il relax,  il 30% arte e cultura. La Generazione Z, invece, cerca – soprattutto e giustamente vista l’assenza degli ultimi anni – divertimento e amici, combinando la voglia di visitare città e viaggiare oltre confine.

Per il weekend di Pasqua la piattaforma Trainline ha rilevato le tre mete preferite degli italiani da raggiungere in treno: al primo posto si piazza Roma (con il 24% delle preferenze), al secondo Napoli (11%) e al terzo Firenze (8%).

Cosa significa viaggiare per gli italiani

Il significato del viaggio per gli italiani assume diverse sfumature. Nel dettaglio: il 38% sostiene che viaggiare le faccia sentire liberi, il 30% ama farsi sorprendere e “perdersi” nelle bellezze del luogo in cui si trova. I giovani in particolare associano il viaggio a un’esplorazione interiore.

E alla domanda su come dovrebbero essere le vacanze quest’anno dopo lo stop causato dalla pandemia, il campione ha evidenziato una maggiore voglia di natura (+31%), di tranquillità (+29%) e di mangiare bene (+22%). In calo, invece, il percorrere lunghe distanze (-2%) e il caos de villaggi turistici (-23%).

Gli italiani, inoltre, amano viaggiare in treno: il 67% sceglie le rotaie spesso o a volte per i propri viaggi di piacere. Numeri che non sorprendono e i motivi ve li avevamo spiegati qui. L’aereo si ferma al 55%. Interessante è il dato della Generazione Z per quanto riguarda l’uso de treni per viaggiare, l’80% adora farlo per i seguenti motivi:

  •  possibilità di fare altre cose durante il viaggio (52%);
  • senso di relax che dona osservare i paesaggi dal finestrino (40%);
  • vantaggio di poter partire e arrivare direttamente in centro città (37%);
  • sicurezza del mezzo (30%;
  • viaggio che si rivela piuttosto economico (24%).

Come organizzano le vacanze gli italiani

Infine, l’indagine si è focalizzata sul come pianificano le vacanze gli italiani: l’82% prova gusto nell’organizzarla, l’80% pensa che la pianificazione del viaggio permetta loro di pregustarlo e il 79% dedica molto tempo alla valutazione delle diverse opzioni di soggiorni, trasporti e attività.

Il 26% del campione, in cambio, sente una sensazione di ansia in questa fase e per il 15% si tratta invece di una seccatura.

Categorie
Europa Francia luoghi misteriosi Notizie Viaggi

Le luci si sono accese su Lille: è iniziata la magia

Il Festival dedicato al Video Mapping, l’arte immersiva e suggestiva che fonde l’ambito visuale e quello digitale, è arrivato a Lille, ma questo è solo l’inizio di una magia spettacolare che si diffonderà nei prossimi mesi nella regione dell’Hauts-de-France.

Ci troviamo nell’Alta Francia, nella deliziosa capitale della regione, nonché cuore pulsante di tutto il territorio. Un centro universitario, culturale e dinamico indissolubilmente legato alle Fiandre francesi. Sul territorio, infatti, è possibile ammirare ovunque le influenze fiamminghe.

Il centro storico di Lille è una vera meraviglia: casette a schiera affiancante le une con le altre sono le testimonianze dell’architettura del XVII secolo, gli edifici che si affacciano sulle strade accompagnano i cittadini e i viaggiatori nella grande e suggestiva piazza centrale, che prende il nome di Grand Place, e in altri luoghi iconici della città come la storica Opéra de Lille in Place du Théâtre che, ora, è più splendida che mai.

Lille's opera, Video Mapping Festival

Lille’s opera, Video Mapping Festival

Dal teatro dell’Opera alla stazione: tutti i monumenti illuminati da luci e colori

L’Opéra de Lille, monumento storico di Francia dal 1999, è diventato ancora più straordinario da quando i fasci di luce lo hanno illuminato in occasione dell’inaugurazione della quinta edizione del Video Mapping Festival. Insieme al teatro, anche altri monumenti iconici della città di Lille si sono accesi per magia.

La proiezione di due bambine, che salgono le scale, cambia il volto alla stazione ferroviaria di Lille che, non è mai stata così bella. Anche la facciata del Théâtre du Nord in Place du Général de Gaulle incanta e stupisce mentre delle proiezioni astratte, luminose e colorate si susseguono una dopo l’altra.

Lille è avvolta e immersa in una luce nuova grazie al Video Mapping Festival nella regione Hauts-de-France che è giunto alla sua quinta edizione. Attraverso la raffinata combinazione fra arte e tecnologia, questo spettacolo immersivo e suggestivo è destinato a rendere le città, e i suoi punti di riferimento, delle opere incantate.

Venerdì 11 marzo è stato il turno di Lille: una serie di proiezioni si sono accese sui monumenti iconici della città consentendo un tour delle meraviglie. Ma come vi abbiamo anticipato, questo non è che l’inizio. Il festival, infatti, toccherà altre venti città della regione Hauts-de-France con spettacoli di grande bellezza che seguiranno fino al mese di ottobre 2022. Scopriamo quando e dove.

Video Mapping Festival, Stazione di Lille

Video Mapping Festival, Stazione di Lille

Il Festival di Video Mapping a Hauts-de-France: gli appuntamenti imperdibili

Sembra che questo sia davvero il periodo migliore per organizzare un viaggio nella regione dell’Alta Francia, per scoprire e riscoprire quei luoghi che da sempre ci incantano da un’altra prospettiva data dalle luci e i colori che illuminano i celebri monumenti, le piazze e gli edifici iconici.

Il prossimo appuntamento sarà a Le Touquet-Paris-Plage il 26 marzo; seguirà Beauvais l’8 aprile e Lannoy il 6 maggio. Il festival toccherà anche le città di Lens, Marcq-en-Barœul, Noyon, Péronne, Saint-Omer, Saint-Quentin, Senlis. Il calendario dettagliato degli eventi è disponibile sul sito ufficiale del Festival di Video Mapping.

L’ultimo appuntamento di questo tour delle meraviglie, invece, sarà sabato 22 ottobre 2022 ad Amiens. Per l’occasione sarà organizzato un video mapping tour che permetterà di riscoprire la pittoresca città francese sotto un’altra luce.

Theatre du Nord, Lille

Theatre du Nord, Lille

Categorie
classifica Europa Notizie Viaggi

I Paesi più sostenibili: la nuova classifica

C’è speranza affinché sempre più destinazioni abbraccino obiettivi di sostenibilità. Un segnale positivo arriva soprattutto dall’Europa che, nonostante la pandemia, ha consolidato anche a livello turistico la sua leadership nell’affrontare le sfide del cambiamento climatico. È quanto emerge dal report di Euromonitor International, che vede il Vecchio Continente eccellere su un totale di 99 Stati mappati globalmente.

La Svezia è il Paese più sostenibile al mondo

Non sorprende, dato il Green Deal europeo – l’insieme di iniziative politiche proposte dalla Commissione europea con l’obiettivo generale di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050 – che i Paesi leader nel Sustainable Travel Index 2021 si concentrino nel Vecchio Continente. In testa troviamo la Svezia, classificata al primo posto con la sua offerta turistica unica ed eco-chic, che spazia dalle avventure artiche alla varietà di esperienze nelle città.

La Svezia è da sempre un modello di sostenibilità non solo per il suo incredibile patrimonio naturalistico – fra cui si annoverano ben 30 parchi nazionali – l’alto numero di eco-lodge e le best practice adottate, ma anche per l’alto livello di sostenibilità raggiunto in 23 centri urbani, con alla guida grandi città come Götheborg e Stoccolma. Quest’ultima, oltre ad essere magnetica come pochi altri luoghi al mondo, è stata eletta prima Capitale Verde d’Europa nel 2010. Negli ultimi due anni, si è rinsaldata la tradizionale attenzione del Paese verso la protezione dell’ambiente, con l’impegno più volte ribadito di arrivare a zero emissioni di gas serra entro il 2045.

Il Paese scandinavo è immediatamente seguito nella top 5 delle destinazioni più sostenibili da Slovacchia, Austria, Finlandia ed Estonia, su un totale di 99 Paesi esaminati. Tra le prime 15 città più virtuose in assoluto, invece, 12 sono situate in Europa, con Madrid, Stoccolma, Dublino, Bruxelles e Berlino in cima alla classifica.

Caroline Bremner, responsabile Travel Research di Euromonitor, ha sottolineato anche il forte impegno dei paesi del Caraibi e dell’America Centrale per diventare più sostenibili, con la Repubblica Dominicana (dove il turismo sta rinascendo), Guatemala e Costa Rica in testa. In Sud America si distingue l’Ecuador, soprattutto per quanto riguarda gli alloggi ecologici e il risparmio idrico. Il Paese modello per il turismo rigenerativo è, invece, la Nuova Zelanda, la cui popolazione continua ad ispirarsi ai valori ambientali della cultura Maori.

I fattori chiave del turismo sostenibile

Euromonitor International ha creato il Sustainable Travel Index con l’obiettivo di aiutare le imprese di viaggio a fare la transizione verso una forma di turismo più resiliente, che tenga conto degli impatti positivi e negativi, bilanciando le preoccupazioni ambientali, sociali ed economiche. L’indice permette ai paesi di valutare la loro performance attraverso i pilastri della sostenibilità, per passare dalle parole ai fatti. “Il 66% dei consumatori globali vuole avere un impatto positivo sull’ambiente nella loro vita quotidiana, secondo la nostra indagine Euromonitor sugli stili di vita”, ha sottolineato Caroline Bremner.

La classifica dei paesi è stata fatta sulla base di sette fattori chiave del turismo sostenibile:

  • Sostenibilità ambientale
  • Sostenibilità sociale
  • Sostenibilità economica
  • Rischio
  • Domanda sostenibile
  • Trasporto sostenibile
  • Alloggio sostenibile

La top 15 del Sustainable Travel Index 2021

Ecco la lista dei primi 15 Paesi che si sono distinti per le politiche di sviluppo sostenibile:

  • Svezia
  • Slovacchia
  • Austria
  • Finlandia
  • Estonia
  • Islanda
  • Francia
  • Lettonia
  • Slovenia
  • Norvegia
  • Svizzera
  • Danimarca
  • Croazia
  • Lituania
  • Germania
Categorie
itinerari culturali Monumenti Notizie Viaggi

Festa di San Patrizio: l’Italia è più verde che mai

Marzo è un mese tanto amato quanto atteso, non solo per l’arrivo della meravigliosa primavera che mette in scena gli spettacoli più belli del risveglio della natura, ma anche perché porta con sé uno degli eventi più incredibili dell’anno, stiamo parlando della festa di San Patrizio.

Un evento legato indissolubilmente con la storia, la cultura e le tradizioni dell’Irlanda, una festa che con gli anni si è andata via via diffondendosi anche nel resto del mondo, compreso il nostro Paese. Monumenti celebri e fiumi che si tingono di verde, feste in piazza e parate in grande stile, celebrazioni nei pub e nei locali. E a Milano, quest’anno, anche l’Irish Week.

Se non potete raggiungere la celebre Dublino, agghindata a festa in occasione St Patrick’s Festival, troverete tantissime altre alternative per celebrare il patrono dell’Irlanda e brindare virtualmente con gli altri cittadini del mondo, in qualsiasi posto voi siate. Scopriamo come.

17 marzo: St Patrick’s Day

La festa di San Patrizio è la più grande e celebre di tutta l’Irlanda. Sono tantissimi gli eventi dal vivo e in streaming che si tengono il 17 marzo per celebrarla in qualsiasi parte del mondo.

L’iconica parata per le strade di Dublino resta, sicuramente, il miglior modo per entrare a pieno nella viva e dinamica atmosfera che caratterizza questa celebrazione. Ma c’è un altro modo, quest’anno, per prendere parte ai festeggiamenti grazie agli eventi virtuali.

In occasione del St Patrick’s Festival di Dublino, infatti, grazie al canale TV virtuale SPF TV sarà possibile partecipare da qualsiasi parte del mondo ai festeggiamenti guardando gli spettacoli dal vivo e gli altri eventi in streaming.

Ma non è l’unica alternativa che abbiamo perché, come di consueto, il nostro BelPaese si tingerà di verde in occasione della festa di San Patrizio. Selfie e fotografie davanti a monumenti iconici, come ogni anno, invaderanno i nostri social feed, mentre i pub irlandesi offriranno le migliori birre di sempre a suon di canti tradizionali.

Quest’anno, però, c’è una novità nel nostro Paese: una Irish Week made in Italy che si svolgerà tra le strade di Milano.

Come celebrare la festa di San Patrizio in Italia

Come abbiamo anticipato, la tradizionale celebrazione di San Patrizio si è diffusa con gli anni in tutto il mondo. Per unirsi ai festeggiamenti dell’Irlanda, capitali, città e paesi ogni anno illuminano monumenti e siti iconici grazie all’iniziativa Global Greening.

Negli anni scorsi si sono tinti di verde Torre di Pisa, il Pozzo di San Patrizio a Orvieto, il Colosseo e la Fontana dell’Acqua Paola di Roma a Roma, Terrazza a Mare di Lignano Sabbiadoro, la Rocca di Lonato e molti altri monumenti. Il consiglio è quindi di tenere a portata di mano la lista di Global Greening per scoprire quali saranno i monumenti iconici coinvolti nell’iniziativa nelle città d’Italia.

A Milano, invece, prenderà vita una vera e propria Irish Week che oltre a illuminare di verde la UniCredit Tower, la fontana di Piazza Gae Aulenti, lo Spirit de Milan e Porta Romana, darà vita a una serie di eventi culturali e gastronomici che si snoderanno lungo tutto il capoluogo lombardo.

Concerti di musica dal vivo, festival di letteratura, proiezioni ed eventi legati alla gastronomia si svolgeranno dal 12 al 20 marzo per consentire alle persone di toccare con mano le tradizioni che rappresentano l’identità irlandese. Pronti a festeggiare?

Categorie
fiori giardini Notizie Viaggi

I tulipani esplodono in un caleidoscopio di colori: i giardini di Sissi sono un incanto

La primavera mette in moto tantissimi viaggiatori da tutto il mondo dando vita a quella che sembra una vera e propria migrazione. Sono le persone che si recano nei diversi angoli del globo per praticare l’Hanami, e vedere la bellezza della nascita dei sakura, per contemplare le fioriture nei deserti più aridi, per ammirare le distese di tulipani in Olanda che invadono i territori come fossero tappeti colorati.

E sono proprio le fioriture di tulipani le assolute protagoniste della primavera nei mesi che vanno da marzo a maggio. Ma per osservare quell’esplosione di colori che si palesa davanti agli occhi come un caleidoscopio di pura magia, non c’è bisogno poi di volare così lontano.

Anche l’Italia, infatti, ha le sue fioriture di tulipani che si snodano lungo lo stivale e che attirano ogni primavera cittadini e viaggiatori per ammirare la grande bellezza. Tra queste c’è un altro luogo che ha lasciato alla natura lo spazio per mettere in scena uno spettacolo straordinario: stiamo parlando dei Giardini di Castel Trauttmansdorff.

Tulipani a Castel Trauttmansdorff

Tulipani a Castel Trauttmansdorff

I tulipani esplodono nei Giardini di Castel Trauttmansdorff

I Giardini di Castel Trauttmansdorff non hanno bisogno di presentazioni. Luogo incantato che offre scenari fiabeschi, questo anfiteatro naturale che domina la città di Merano attira migliaia di visitatori provenienti da tutto il giorno a ogni stagione.

Diventato col tempo il simbolo perfetto del connubio fra natura, arte e cultura: Castel Trauttmansdorff è meraviglioso in ogni stagione dell’anno, perché la natura, che si snoda in 12 ettari terreno, è lasciata libera di esplodere in tutta la sua bellezza.

Sono più di 80 gli ambienti botanici dove fioriscono piante provenienti da ogni parte del mondo creando paesaggi esotici e mediterranei da attraversare, per poi fermarsi dei punti panoramici per ammirare scorci incantevoli sugli scenari montani circostanti.

E proprio in occasione della riapertura dei Giardini di Castel Trauttmansdorff, che inaugura la stagione 2022 con il 1° di aprile, un nuovo spettacolo sta andando di scena. Sono i meravigliosi tulipani colorati che, in piena fioritura, trasformano i Giardini di Sissi in paesaggi variopinti e cangianti che fanno innamorare.

Tulipani a Castel Trauttmansdorff

Tulipani a Castel Trauttmansdorff

Fioriture e paesaggi: cosa vedere ai Giardini di Castel Trauttmansdorff

Con l’inaugurazione della stagione 2022, più di 350.000 fiori primaverili, tra cui i meravigliosi tulipani, si preparano a incantare il mondo intero, rappresentando alla perfezione il tema di quest’anno: Regalati del tempo – Il giardino come luogo di benessere.

E quelli di Sissi, sono davvero i giardini del benessere. Un luogo in grado di incantare, di inebriare tutti i sensi con i colori e con i profumi, con gli scorci meravigliosi sul territorio circostante.

Il palcoscenico dove va in scena la natura, infatti, è incastonato alla stregua di un tesoro prezioso nel paesaggio naturale su un dislivello di oltre 100 metri, aprendo a ogni passo suggestive prospettive su tutta Merano. Al centro dei Giardini, poi, troviamo il Castel Trauttmansdorff, che troneggia fiero e maestoso, e che conserva i ricordi del tempo trascorso qui dall’Imperatrice Elisabetta.

Tutto intorno al castello, invece, si snodano padiglioni artistici, orti botanici e giardini a tema che rendono questo luogo un micro ecosistema di flora e fauna tutto da scoprire.

Tulipani a Castel Trauttmansdorff_

Categorie
Notizie Viaggi

La meta più lussuosa della Puglia amata dai vip

Pensi alla Puglia ed ecco che di fronte a te si apre l’idea di trascorrere le vacanze in paradiso. Succede alle persone comuni di tutto il mondo, ma anche ai vip nazionali e non solo. In molti, infatti, raggiungo questa eccezionale regione del Sud Italia che regala meraviglie in ognidove. E in particolare agli artisti di tutto il globo volano in una meta che potremmo definire di lusso: Savelletri.

Savelletri, cosa vedere

Savelletri, frazione del comune di Fasano in provincia di Brindisi, è una destinazione davvero unica nel suo genere. Una località che regala un affascinante affaccio sul mare, ma anche tesori archeologici e un suggestivo porticciolo sull’Adriatico.

Un’ambitissima località turistica, grazie alla sua placida costa, le sue masserie che oggi sono state trasformate in accoglienti resort, il parco archeologico di Egnazia e il vicino campo da golf, uno dei migliori green della Puglia, con 18 buche.

Un tratto di litorale caratterizzato dalla presenza di sabbia fine e fondali poco profondi. Ma non solo. Savelletri è certificata con la Bandiera Blu e le 4 vele di Legambiente, garanzia di un mare pulito e limpido. Qui sono davvero tantissimi i lidi in cui rilassarsi, e ciascuno può trovare senza difficoltà lo stabilimento balneare che fa al caso suo.

La cittadina di Savelletri, poi, è ricca di cultura e tradizioni storiche molto sentite dalla comunità locale, ed è anche la patria dei ricci di mare. Per chi ama la storia, oltre al mare, è d’obbligo fare un salto al Parco archeologico di Egnazia, a poca distanza dalla città, dove gli scavi, tutt’ora in corso, hanno riportato alla luce un piccolo centro abitato risalente all’epoca romana e messapica.

Savelletri, la nuova meta di lusso dei vip

I vip continuano a scegliere la Puglia. In molti la scoprono per la prima volta, mentre altrettanti vi fanno ritorno, specialmente a Savelletri. Come dimenticare Chiara Ferragni con il marito Fedez che hanno passato qualche giorno in una lussuosa masseria di questa località nel luglio dello scorso anno.

Oppure Madonna, la star mondiale della musica pop che nell’estate del 2021 è tornata a Savelletri per festeggiare il suo compleanno. Con figli e amici al seguito ha celebrato i suoi 63 anni nella bella masseria di Borgo Egnazia dove la cantante c’era già stata nel 2016 e 2017. Stessa incantevole masseria scelta anche da David Beckham, la moglie Victoria e i 4 figli nel 2019, un resort a 5 stelle nei pressi del sito archeologico Egnazia, immerso nel verde e nella quiete delle colline pugliesi, tra uliveti secolari e uno sguardo al blu del Mare Adriatico.

A soggiornare lo scorso anno in questa meravigliosa masseria anche l’allenatore della nostra Nazionale: Roberto Mancini. Ma tutti questi che vi abbiamo detto sono solo alcuni nomi dei tanti personaggi noti che scelgono Savelletri per le loro vacanze, un vero e proprio buen retiro dei vip.

Il Twiga di Briatore sbarca a Savelletri

Non poteva di certo rimanere indifferente al fascino di Savelletri Flavio Briatore. L’imprenditore italiano, infatti, punta ad aprirvi il Twiga e già per la prossima stagione estiva. L’idea è quella di posizionare il suo nuovo stabilimento in un punto che non sia lontano dal centro cittadino. Il progetto dovrebbe prevedere pochi posti e un ristorante.

Savelletri e la costa di Fasano contano già strutture a cinque stelle come quelle di cui vi abbiamo parlato sopra. E inoltre, nel 2019, ha aperto lo stabilimento più costoso della regione: quello dell’imprenditore italo svizzero Renè de Picciotto dove per un posto nell’esclusivo privé si pagano 100 euro a persona.

Non è un caso, quindi, che Flavio Briatore abbia scelto questa location pre il suo nuovo progetto. Una costa inserita nei circuiti internazionali e che attrae turisti facoltosi, pronti a spendere qualche centinaia di euro per una giornata al mare.

savelletri meta vip

Le spiagge nella zona di Savelletri

Categorie
itinerari culturali Notizie Viaggi

Il lago che sembra un dipinto cambia colore. Ed è sempre più bello

Un’esplosione di colori, vivaci o più tenui, caratterizzano in maniera univoca questo specchio d’acqua celebre in tutto il mondo per la sua capacità di lasciarci senza fiato a ogni stagione. Stiamo parlando del Lago Salato di Yungchen, situato nella provincia cinese dello Shanxi.

Se in inverno ci ha regalato un’esplosione di contrasti intensi e cangianti, con l’arrivo della primavera le tinte che caratterizzano il bacino idrico si sono attenuate, prendendo in prestito i colori più rilassanti della palette cromatica che appartiene alla natura.

Le immagini dall’alto, che in ogni periodo dell’anno si trasformano in un nuovo dipinti da contemplare, ci restituiscono ancora una volta un’opera d’arte che sembra tratta dalle pennellate più vigorose della tavolozza di un pittore.

Lago Salato di Yungchen in inverno

Lago Salato di Yungchen in inverno

Il Lago Salato di Yungchen

Il Lago Salato di Yungchen, in realtà, deve la sua incredibile bellezza esclusivamente a Madre Natura, è lei la firmataria di questo capolavoro d’arte accessibile a tutti.

Conosciuto come il Mar Morto della Cina, essendo caratterizzato da un’elevata salinità, questo lago salato è un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli abitanti di Yuncheng, città-prefettura della Cina, non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua importanza economica.

Da secoli, infatti, gli abitanti della Cina raccolgono il sale proprio da questo lego che si snoda per una superficie di oltre 100 chilometri, e che è considerato il terzo lago di solfato di iodio più grande del mondo. Le sue origini risalgono a 500 milioni di anni fa, testimoniante anche dai templi eretti per i dei del sale e dalle dispute del territorio sulla possessione del bacino idrico.

Il sale Yuncheng, fino a non molto tempo fa, veniva raccolto manualmente. E anche se adesso la raccolta è prettamente industriale, gli abitanti del posto preservano ancora le tradizioni per contribuire alla salvaguardia di un ecosistema incredibile che dà vita a spettacoli surreali e incantati che si susseguono stagione dopo stagione.

Lago Salato di Yungchen in primavera

Lago Salato di Yungchen in primavera

I mille colori del lago salato

Al di là dell’indiscussa importanza economica e storica del Lago Salato di Yungchen, c’è qualcosa che spinge i viaggiatori del mondo a raggiungere proprio le sue sponde. Si tratta di una magia che si verifica 365 giorni l’anno e che riguarda l’esplosione di colore che possiamo osservare a ogni stagione.

L’immaginazione romantica che si scatena alla vista del lago, in realtà, lascia spazio alle spiegazioni scientifiche che illustrano le motivazioni che si nascondono dietro a questi straordinari colori. Il Lago Yuncheng, infatti, è ricco di solfato e per questo conserva e preserva un ecosistema davvero incredibile.

L’alga Dunaliella salina, che nei fondali prolifera, cambia colore al contatto con il sale. Quando la temperatura scende, il bacino idrico diventa una cartolina invernale che vede come protagonista un bianco cristallo scintillante. In estate, invece, il Lago Yuncheng si tinge in un arcobaleno geometrico di colori che ricorda quasi un quadro di Mondrian.

Le macchie magenta, infatti, si alternano a quelle verdi e gialle, non mancano all’appello neanche il verde smeraldo e il blu cobalto.

Racchiusi e suddivisi naturalmente dal sale in queste vasche naturali, i colori caratterizzano l’interno paesaggio in maniera unica, trasformandosi in un’opera d’arte che attira viaggiatori e turisti da tutto il mondo.

Lago Salato di Yungchen in estate

Lago Salato di Yungchen in estate

Categorie
itinerari Notizie vacanze avventura Viaggi

Lungo la Rotta dei Sultani, zaino in spalla, come “Pechino Express”

Il desiderio d’avventura è requisito imprescindibile, per prepararsi all’incredibile meraviglia della Rotta dei Sultani: ben 7000 km di percorso tra Occidente e Oriente, alla scoperta di città antiche e paesaggi da mozzare il fiato. È l’itinerario che i protagonisti della nuova edizione di Pechino Express dovranno affrontare, e che potrete replicare zaino in spalla, per ammirare lo scorrere dei secoli proprio davanti ai vostri occhi.

La Rotta dei Sultani, un antico percorso

Quali sono le località protagoniste di Pechino Express? La Rotta dei Sultani è un lungo viaggio tra antiche civiltà che, nel corso dei secoli, sono state portate al loro massimo splendore grazie al dominio dei sovrani islamici. Ed è qui, esattamente a mezza via tra Occidente e Oriente, che ancora oggi si celano le più incredibili testimonianze di quel passato così florido: uno spettacolo che davvero merita l’incredibile fatica di un itinerario imprevedibile e, talvolta, persino ostile.

Le tappe più affascinanti sono disseminate lungo tutto il percorso, da ovest ad est. E vi porteranno alla scoperta della ricchezza di culture che hanno fatto la storia, sulle tracce di antichi popoli come gli Ittiti e i Persiani, i Mongoli e i Beduini. Lo stesso, affascinante (e all’epoca pericoloso) itinerario che hanno compiuto grandi conquistatori come Alessandro Magno e Gengis Khan, ma anche Marco Polo.

Le tappe più belle della Rotta dei Sultani

Il viaggio ha inizio in Turchia, e più precisamente in una deliziosa località della Cappadocia: il villaggio di Mustafapasa è infatti un piccolo centro dove tutto è rimasto come nel passato, con antiche chiesette rupestri da scoprire e un’atmosfera incredibile da respirare. Tappe imperdibili sono la città sotterranea di Mazi, che si dipana incredibilmente nelle viscere della terra, e il caravanserraglio di Sultanhani, lungo la strada che conduce a Konya. Quest’ultimo è un vero e proprio capolavoro architettonico, che si è perfettamente conservato nel tempo in ogni sua caratteristica originale.

Altre bellezze da ammirare in Turchia sono il lago Egirdir, una meraviglia naturale da lasciare senza fiato, e la città di Pamukkale, famosa per le sue piscine scavate nella bianca roccia calcarea e nel travertino. L’itinerario prosegue sino ad arrivare ad Istanbul, la “Sublime porta” che segna il passaggio tra Europa e Asia. È proprio da qui che si attraversa il confine con l’Uzbekistan, dove affrontare le insidie del deserto di Kyzylkum: il viaggio vi porta alla scoperta di antiche città come Samarcanda, una delle tappe principali della celebre Via della Seta, e la capitale Tashkent, scrigno di sorprese uniche.

La Giordania è invece custode dell’affascinante Petra, storica capitale dei Nabatei che rappresenta (assolutamente con grande merito) una delle Sette Meraviglie del mondo moderno. Da qui, il passo verso Amman è breve: il passato e il futuro si intrecciano nel panorama di una città che ha molto da raccontare. Ma è già tempo di rimettersi in marcia, per l’ultimo tratto della Rotta dei Sultani, che tocca gli Emirati Arabi Uniti. Il paesaggio di Ras Al Khaimah, che si snoda tra mare e montagna, è qualcosa di sorprendente. E il viaggio che conduce verso Abu Dhabi e Dubai non può che far breccia nei vostri cuori.

Deserto di Kyzylkum

Il Deserto di Kyzylkum