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Sta per salpare la nave da crociera più green

Sarà la nave più ecologicamente avanzata quella che salperà nel 2023 e che è attualmente in costruzione nei Chantiers de l’Atlantique, in Francia. La MSC Euribia sarà anche la seconda nave della flotta alimentata a GNL (gas naturale liquefatto, il carburante fossile più pulito al mondo) dopo la World Europa, che invece salperà quest’anno.

Prende il nome da quello dall’antica Dea greca della padronanza dei mari, Eurybia.

Uno scafo di design

La nave avrà una silhouette molto diversa rispetto alle sue sorelle della Classe Meraviglia-Plus. Lo scafo sarà infatti decorato da un’opera d’arte progettata per diventare il simbolo dell’impegno della compagnia di navigazione verso il mare.

MSC ha indetto tempo fa un concorso di design internazionale attraverso Talent House al fine di creare un’opera d’arte unica per lo scafo della nave, ispirata al mare e al suo ecosistema marino. Il vincitore è l’artista tedesco Alex Flaemig. Il suo progetto #SaveTheSea e il suo design rappresenteranno il mondo sottomarino.

La nave del divertimento

Tanti gli intrattenimenti a bordo della nave. Cinque piscine, tra cui una estesa con tetto retrattile e un acquapark di mille metri quadrati. La Main Pool, di 1.700 metri quadrati e circa 10 mq di spazio pubblico per ospite, è una delle piscine più grandi che si possano trovare in mare.

Gli ospiti potranno scegliere tra dieci ristoranti e 21 bar, compresi alcuni ristoranti speciali. Ci sarà un teatro da 945 posti e lo splendido Carousel Lounge a poppa della nave.

A bordo anche un lungomare mediterraneo di 112 metri fiancheggiato da boutique, bar e ristorante e sormontato da uno schermo a LED che proietteranno animazioni di giorno e di notte.

La lussuosa MSC Aurea Spa offrirà una gamma completa di trattamenti e un’area termale con sauna, bagno turco e idromassaggio. Ci sarà anche una modernissima palestra Technogym.

Anche i bambini avranno spazi a loro dedicati. Come le aree di gioco LEGO e un baby club Chicco.

Per gli ospiti che sceglieranno di viaggiare nell’esclusivo Yacht Club, troveranno diverse migliorie con eleganti strutture e alloggi privati, tra cui una lounge panoramica, un ristorante gourmet, una piscina privata e un ponte solarium. In più, il servizio di maggiordomo 24 ore su 24.

Le crociere della Euribia

La nave trascorrerà la stagione inaugurale nel Nord Europa, partendo dal porto tedesco di Kiel, offrendo agli ospiti una varietà di incredibili destinazioni da scoprire. La nave farà itinerari di sette notti tra i fiordi norvegesi, con partenze settimanali dalla Germania, toccando numerose destinazioni tra cui Copenhagen, in Danimarca, Hellesylt, in Norvegia per il fiordo Geirangerfjord, così come Alesund e Flaam, anch’esse in Norvegia.

MSC-euribia

La nuova MSC Euribia salperà nel 2023

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Sculture di tulipani invadono la città: cosa sta succedendo a Castiglione del Lago?

Sono alte, colorate e profumate, sono suggestive e stravaganti, sicuramente uniche. Sono le sculture fatte con petali di tulipano che si preparano a invadere Castiglione del Lago nei prossimi giorni. Ma cosa sta succedendo esattamente sul promontorio della riva occidentale del lago Trasimeno?

A guardare le fotografie, sembra proprio che la città umbra si stia trasformando nel set surreale di una fiaba profumata, ma nessun film sarà girato qui, almeno non adesso. Castiglione del Lago, infatti, si sta preparando ad accogliere uno degli eventi più attesi dell’anno: la Festa del Tulipano e di Primavera.

Si tratta di uno degli eventi più attesi dagli abitanti della città che per ben 14 giorni, dal 18 aprile al 1 maggio, intratterrà cittadini e viaggiatori con sfilate incantate ed eventi straordinari. Pronti a scoprirli tutti?

Festa del Tulipano

Festa del Tulipano

Festa del Tulipano e di Primavera

La primavera è quel periodo dell’anno in cui tutto ciò che credevamo di conoscere si trasforma, dando vita a veri e propri spettacoli di incredibile bellezza. Tutto merito del risveglio della natura che viene celebrato in tutto il mondo attraverso tradizioni, feste e manifestazioni uniche. Sono proprio queste a trasformarsi in vere e proprie attrazioni che ci permettono di scoprire e riscoprire i luoghi del mondo.

Castiglione del Lago, che già conosciamo per quell’albero da record che ogni Natale illumina la città intera, si mostra al mondo con la sua veste più bella e profumata. È proprio in questo periodo, infatti, che si tiene la Festa del Tulipano e di Primavera, una delle manifestazioni più amate dai cittadini e dai viaggiatori.

Dopo due anni di fermo a causa della pandemia, questo festival di primavera sta per tornare. L’appuntamento è dal 18 al 1 maggio: 14 giorni di eventi, esposizioni, meraviglie e sfilate, pronti a incantare gli sguardi degli osservatori.

Durante la Festa del Tulipano e di Primavera, si tiene la straordinaria e inedita sfilata di carri allegorici addobbati interamente con petali di tulipano ispirati a temi di ogni genere. Questo sarà l’anno dedicato al cinema di Federico Fellini.

L’usanza di questa festa affonda le sue origini nel 1956 quando, alcune famiglie olandesi che si trovavano sul territorio, decisero di festeggiare l’arrivo della primavera a modo loro, addobbando la città con splendidi tulipani. Un’iniziativa condivisa anche dagli abitanti di Castiglione del Lago che si è trasformata presto in una tradizione più viva che mai.

I cittadini, infatti, lavorano durante tutto l’anno per costruire questi grandi e maestosi carri allegorici, che sembrano sculture fiorite, interamente decorati con petali di tulipani.

Festa del Tulipano

Festa del Tulipano

Le celebrazioni di primavera nel mondo

Come abbiamo anticipato sono tantissime le celebrazioni di primavera che si snodano intorno al mondo in questo periodo. Parlando di tulipani, infatti, è impossibile non pensare al Tulp Fest che colora di incanto tutta la città di Amsterdam.

Ma questo è anche il periodo delle grandi tradizioni, come la battaglia d’acqua che si tiene in Thailandia e che coincide con il capodanno buddista. A questa si aggiunge anche il Festival di Holi, in India, e il Festival dei fiori di Madeira.

Come abbiamo visto, però, non occorre recarsi dall’altra parte del mondo per celebrare la rinascita della natura. A Castiglione del Lago, infatti, i fiori danno spettacolo e mettono in scena uno degli show più suggestivi di sempre.

Festa del Tulipano

Festa del Tulipano

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Perché questo è l’anno di questa città italiana

Deliziosa cittadina immersa in un panorama da sogno, vanta un record davvero particolare: proprio per lei è stato creato un nuovo riconoscimento – di cui ovviamente è la prima detentrice. E ciò le permetterà di veder valorizzato il suo incredibile patrimonio artistico, storico e culturale, con tanti appuntamenti interessanti che si susseguiranno in questo 2022. Vediamone alcuni.

Volterra, prima Città Toscana della Cultura

Candidata al prestigioso titolo di Capitale Italiana della Cultura 2022, Volterra ha raggiunto la fase finale delle selezioni (onore riconosciuto solo a 10 splendide città della nostra penisola). Ma purtroppo ha dovuto rinunciare alla vittoria, che è andata ad un’altra – meritevolissima – località: la splendida Procida. Gli sforzi compiuti dalla cittadina toscana, tuttavia, non sono stati affatto inutili. Le hanno permesso di brillare nel panorama culturale italiano e, in particolare, in quello della sua splendida regione ricca di bellezze artistiche.

Per questo motivo, volendo premiare il suo percorso di candidatura così virtuoso, la regione stessa ha voluto istituire un nuovo riconoscimento. Volterra è dunque diventata la prima Città Toscana della Cultura, e in questo suo anno di splendore accoglierà tantissimi eventi interessanti che ci permetteranno di conoscerla meglio, di esplorare il suo territorio e apprendere le sue antichissime origini. Il calendario è fitto di appuntamenti, che si terranno nel corso dei prossimi mesi nel cuore della città, con tantissimi ospiti illustri che si sono offerti come testimonial.

Tra le date imperdibili, ricordiamo Volterra Social Hub: nella prima settimana di agosto, 100 giovani change makers provenienti da tutta Italia si riuniranno in questa città per confrontarsi sulle sfide più attuali delle nuove generazioni. E sempre in estate (tra luglio e agosto) si susseguiranno sei spettacoli incredibili portati in scena dalla Compagnia della Fortezza di Armando Punzo, in altrettante location storiche della città – tra cui il Teatro Romano e il parco della Geotermia di Larderello. Naturalmente, ampio spazio alla riscoperta del territorio, con visite guidate e mostre suggestive.

Volterra, un patrimonio artistico preziosissimo

Piccola città abbarbicata tra le colline da cui domina il panorama della Val di Cecina, in provincia di Pisa, Volterra è un vero scrigno ricco di bellezze tutte da scoprire. Le sue radici affondano in un lontanissimo passato, come dimostrano le antiche necropoli rinvenute sul territorio. Ma è nel periodo etrusco che visse il suo periodo più florido, quando divenne una delle principali città-stato della Toscana antica. Per poi assumere, in epoca medievale, il ruolo spirituale ed economico di una delle più importanti signorie vescovili.

Moltissime sono le testimonianze che ci raccontano la sua storia: Volterra è una città ricca di architetture splendide, a partire dall’imponente doppia cinta muraria che la circonda, dove si apre la suggestiva Porta all’Arco che ancora oggi rappresenta uno dei principali punti d’accesso. Assolutamente da visitare è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, con la sua facciata a salienti e le pregiatissime opere d’arte custodite tra le sue mura. A poca distanza, il Palazzo dei Priori è un vero gioiello medievale – nonché il più antico palazzo comunale dell’intera Toscana.

Per chi invece vuole ammirare le antiche tracce etrusche rinvenute sul territorio, arriva una splendida notizia. Finalmente riapre i battenti il bellissimo Museo Etrusco Guarnacci, uno dei più grandi al mondo nel suo genere. Dal 17 aprile, si potrà tornare a visitare i suoi preziosissimi reperti, mentre per l’inaugurazione dovremo attendere il prossimo 21 giugno. E c’è una novità incredibile: è stato allestito un pavimento in vetro che permetterà di camminare sopra lo scavo archeologico. Una sorpresa meravigliosa.

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Borghi itinerari culturali Notizie Viaggi

La CNN racconta il borgo che vuole essere un Principato

In Italia esiste un piccolo borgo con un grande sogno: da anni, infatti, rivendica la sua indipendenza di Principato e la sua vicenda ha incuriosito anche la CNN che ne ha raccontato la bellezza e il desiderio.

Si tratta di Seborga, tra i borghi più caratteristici e ricchi di storia della Liguria, sulle alture della provincia di Imperia.

Poco più di 300 residenti, una posizione panoramica invidiabile con vista mozzafiato sulla Riviera di Ponente e sul Principato di Monaco, microstato più famoso del mondo e “fonte di ispirazione” per la continua ricerca di indipendenza del borgo imperiese, il valico di frontiera non ufficiale, con tanto di garitta dipinta con i colori della bandiera di Seborga: un’ambizione mai sopita che affonda le sue radici nel passato.

Il Principato di Seborga ha già una propria bandiera, un inno nazionale, passaporti, francobolli, valuta e, naturalmente, un monarca. Spera un giorno di ottenere il riconoscimento legale della sua sovranità, che ha cercato fin dagli Anni Sessanta.

seborga panorama

Panorama di Seborga

Una storia antica e un sogno sempre vivo

Il piccolo borgo immerso nella natura, che ha attirato e attrae la curiosità di persone da tutto il mondo inclusa la CNN, vanta una storia millenaria: le prime tracce di Seborga risalgono a un atto del 954 quando il Conte di Ventimiglia cedette il territorio ai monaci di San Onorato di Lerins, due isolette del Golfo di Cannes.

I monaci, il cui abate aveva il titolo di Principe Ecclesiale, fecero anche coniare monete d’argento e d’oro per commerciare con i mercati orientali e rimasero proprietari di Seborga fino al 1729 quando, dopo numerose contrattazioni, la vendettero al Re di Sardegna Vittorio Amedeo II.

Nel 1963, Giorgio Carbone, che gestiva una cooperativa locale di coltivatori di fiori, esaminò la storia del borgo e scoprì che qualcosa non andava: a suo dire, l’atto di vendita di Seborga al Regno di Sardegna non venne registrato e, di conseguenza, il borgo non entrò mai a far parte in maniera legittima dell’Italia.

Da quel momento, rivendicò l’indipendenza del Principato con il nome di Giorgio I Principe di Seborga e la “battaglia” continua ancora oggi grazie a Nina Döbler Menegatto, la prima donna a ricoprire il ruolo di Principessa del borgo.
Sia la Corte costituzionale italiana che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo hanno già respinto la domanda di Seborga, ma la comunità che crede nell’indipendenza del Principato prosegue con l’idea di realizzare il proprio sogno.

Un miraggio che fa bene al territorio

Il Principato fa parte della storia di Seborga e la favola di “principi e principesse” fa bene al territorio incrementando il turismo: i passaporti sono soltanto per divertimento e la moneta ufficiale del borgo, il Luigino, è sì accettata nei negozi ma rimane essenzialmente un souvenir.

La rivendicazione d’indipendenza, il folklore, la bandiera con nove strisce azzurre e nove strisce bianche orizzontali con a destra un quarto bianco con corona reale e scudo del 1760, sono un’attrattiva che, alla coltivazione dell’olivo e alla floricoltura, hanno aggiunto il turismo richiamando visitatori anche dal Giappone.

Seborga, non lontano dalla Costa Azzurra, è differente da Monaco: la vita è semplice, tranquilla, immersa nella natura e vocata all’accoglienza.

È l’unico paese ad avere, in contemporanea, un Principe e un Sindaco, ha un “governo” composto da soli nove ministri, oltre a un consiglio di cittadini nati e cresciuti a Seborga, e fa le sue leggi, anche se per ora non hanno alcun valore legale e il vero potere è nelle mani di un funzionario regolarmente eletto.

seborga piazza fontana

Piazza Fontana a Seborga

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Il last minute non è più low cost: cosa succede

Abbiamo sempre considerato il last minute una vera e propria strategia vincente, per riuscire a prenotare vacanze low cost in posti bellissimi – e solitamente al di fuori della portata delle nostre tasche. Ma la pandemia ci ha messo lo zampino, e oggi questo trucchetto non è più efficace. Anzi, i prezzi delle prenotazioni dell’ultimo momento hanno subito un’impennata notevole. E un nuovo studio spiega il perché.

Covid, così ha cambiato le nostre abitudini

Negli ultimi due anni, le abitudini di viaggio degli italiani sono nettamente cambiate. Tra chiusure dei confini, restrizioni negli spostamenti (anche sul nostro stesso territorio) e un pizzico di paura, molti hanno rinunciato alle vacanze e tanti altri hanno preferito qualcosa di più alla mano, optando magari per un weekend fuori porta o una gita nella natura – dove è possibile rispettare al meglio il distanziamento sociale. Ma negli ultimi mesi, finalmente, il settore turistico ha cominciato a vedere la luce in fondo al tunnel.

Il Covid ha allentato la sua morsa e molti Paesi stanno pian piano riaprendo le frontiere ai visitatori. Anche per gli italiani è tornato il momento di riprendere a viaggiare. Certo, sono ancora tante le famiglie che puntano a spendere il meno possibile, perché la crisi dovuta all’emergenza sanitaria ha colpito duramente tutti noi. E il last minute è sempre stata la scelta d’eccellenza per organizzare una vacanza low cost. Purtroppo, secondo un nuovo studio non è più così. A svelarlo è il rapporto Due anni di pandemia: il bilancio del settore alberghiero italiano, redatto dall’agenzia AlbergatorePro.

Last minute, perché non è più conveniente

Il report tiene conto dei dati ricavati durante il biennio 2020-2021, provenienti da fonti come l’Istat e la Federalberghi. Ne è emerso un aumento delle prenotazioni dell’ultimo momento, che – come abbiamo visto – si spiega bene con l’esigenza di trovare prezzi migliori per le proprie vacanze. La “booking window”, ovvero il periodo di tempo che intercorre tra la data di prenotazione e quella di check-in, è passata dai 54 giorni del 2019 ai 37 giorni dello scorso anno. Addirittura, nelle città d’arte del nostro Paese questo tipo di prenotazioni rappresenta il 30% del totale.

E per far fronte a questo repentino cambiamento, gli albergatori hanno dovuto apportare qualche modifica alle loro tariffe. Il rincaro è dunque giustificato dalla difficoltà che le strutture stanno fronteggiando per organizzare soggiorni con un anticipo sempre più breve. Senza contare un inevitabile calo della qualità dei servizi, con cui i vacanzieri sembrano dover avere a che fare. Il risultato è interessante (e un po’ preoccupante, per chi era abituato al last minute): l’incremento del prezzo della stessa camera in un dato giorno è in media del 28%.

Gli altri trend di viaggio

Oltre all’aumento dei costi per il last minute, ci sono altre tendenze curiose per quanto riguarda il mondo dei viaggi. Il rapporto ha infatti individuato un incremento delle prenotazioni dirette in struttura, a scapito dei portali di prenotazione (le Online Travel Agencies, alias OTA). Gli italiani preferiscono telefonare in albergo e fissare il proprio soggiorno in almeno il 36% dei casi. Ciò potrebbe avere innegabili vantaggi su entrambi i fronti: gli albergatori risparmiano sui costi di commissione – che possono oscillare tra il 15% e il 20% -, mentre i clienti possono ottenere uno sconto o alcuni servizi aggiuntivi gratuiti.

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Case della Memoria, le abitazioni dei personaggi illustri aprono i battenti

Sono molte, ben sparse su tutto il territorio italiano: stiamo parlando delle dimore in cui vissero alcuni personaggi illustri, che hanno fatto la storia artistica e culturale del nostro Paese. Abitazioni che ancora oggi conservano il loro importante lascito, e che finalmente possiamo ammirare da vicino, grazie ad un appuntamento davvero speciale. Ecco le più suggestive case museo da visitare in occasione della prima edizione delle Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri.

Case della Memoria, l’appuntamento imperdibile

L’Associazione Nazionale Case della Memoria, che custodisce l’immenso patrimonio architettonico appartenuto ad alcuni celebri nomi della storia italiana, ha dato il via al suo primo appuntamento con un evento di portata nazionale. Si tratta delle Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri, un due giorni dedicato alle dimore in cui hanno sede alcune delle più importanti testimonianze tramandate da persone che hanno avuto un ruolo di rilievo in ambito artistico e culturale in Italia – e anche nel mondo.

Sabato 2 e domenica 3 aprile 2022 sarà dunque possibile visitare le 90 case museo (che si trovano in 13 regioni italiane) protette dall’associazione, una vera e propria vetrina sul passato. L’obiettivo è quello di valorizzare l’incredibile patrimonio lasciatoci dai volti più famosi del nostro Paese, esplorando non solo le loro opere più celebri, ma anche l’importante legame che hanno avuto con il territorio, carpendone così le radici più profonde e i luoghi che hanno offerto loro grande ispirazione nel corso della carriera.

Le case museo più belle da visitare

Sono davvero tantissime le dimore illustri che aprono i battenti per questo evento così speciale: da Nord a Sud, ci sono decine di luoghi proprio da non perdere. La Lombardia apre questa edizione con due splendide case museo, la Fondazione Vittorio Mazzucconi a Milano e la suggestiva Villa Bernasconi affacciata sulle sponde del lago di Como, nell’incantevole borgo di Cernobbio. Quest’ultima, bellissima architettura in stile Liberty, accoglie una delle più importanti testimonianze della storia della tessitura in Italia.

Il Piemonte, invece, accoglie i visitatori in ben cinque dimore storiche. Il Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo, ha da alcuni anni intrapreso un percorso di valorizzazione dell’immenso parco che lo circonda, dove trovano spazio alcune delle più antiche specie vegetali presenti sul nostro territorio. Mentre il Museo Casa Don Bosco di Torino è l’occasione ideale per scoprire la vita e il lascito di un uomo che tanto ha dato al nostro Paese. Infine, a Saluzzo prende il via un vero e proprio itinerario alla scoperta delle sue case museo, con tre tappe bellissime: Casa Cavassa, Casa Silvio Pellico e Villa Belvedere-Radicati.

In Basilicata, e più precisamente ad Aliano, è possibile visitare Casa Carlo Levi, dove il celebre scrittore trascorse gran parte del suo periodo in esilio, e dove ambientò il suo più famoso romanzo, Cristo si è fermato a Eboli. Mentre in Emilia Romagna vi sono ben 17 dimore che aprono i battenti ai turisti. Tra le più importanti, c’è sicuramente Casa Rossini: si trova a Lugo, ed è dedicata alla figura del grandissimo compositore, che qui visse e diede alla luce le sue opere più suggestive. E, naturalmente, le ville che hanno ospitato tre grandi della musica italiana: Giuseppe Verdi (presso la sua casa di Roncole), Arturo Toscanini (a Parma) e Luciano Pavarotti (nella sua incantevole villa appena fuori Modena).

Case dei personaggi illustri che aprono i battenti

Castello di Miradolo

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Napoli: c’è un nuovo murale in città e non è come gli altri

C’è sempre un buon motivo per visitare la città del sole e del mare, che sia per un city break o per una vacanza lenta alla scoperta delle meraviglie del golfo e del territorio intero. Napoli incanta e lo fa da secoli, lo fa con le sue tradizioni, le sue delizie gastronomiche, le leggende e le storie che impregnano le strade, i vicarielli e la case scarupate del centro storico.

Ma oggi c’è un altro motivo per visitare il capoluogo campano ed è un murale coloratissimo che balza subito all’occhio. Non si tratta di un’opera di street art qualunque, ma di un vero e proprio inno al cambiamento che celebra il mondo che abitiamo e il rispetto che dobbiamo al pianeta.

Unlock The Change, questo il nome dell’opera, è stato realizzato dallo street artist Zed1 con PalomArt ed è ben visibile nella periferia della città, sui muri della scuola Silio Italico a Fuorigrotta.

Napoli: il più grande eco murale del Sud Italia

La meraviglia è stata svelata: da giorni sui social impazzano le fotografie di quello che è il più grande eco murale anti smog di tutto il Sud Italia. A realizzarlo è stato lo street artist Zed1, al secolo Marco Burresi, che ha trasformato la parete di una scuola in una grande tela per raccontare una favola urbana dal significato profondo.

L’opera di street art è stata realizzata in occasione del 30esimo anniversario della messa al bando dell’amianto, avvenuta proprio il 27 marzo del 1992. Realizzato completamente con eco-pitture Airlite, il murale sarà in grado di assorbire quotidianamente lo smog prodotto dalle autovetture.

Promosso dalle B Corp italiane, in collaborazione con Yourban2030, il murale si snoda per 370 mq sulle pareti della scuola media statale di Fuorigrotta. L’obiettivo è quello di promuovere attraverso l’arte il cambiamento positivo della società attraverso un approccio sostenibile al mondo che abitiamo

Unlock The Change, che letteralmente vuol dire sbloccare il cambiamento, racconta con immagini e colori la storia di una bambina che si trova al varco tra il vecchio e il nuovo mondo. Proprio su quel confine è ben visibile, da una parte, una realtà fatta di nubi grigie e inquinamento, dall’altra un universo colorato e sostenibile di cui possiamo farci portavoce tutti.

Street Art a Napoli

Non è un caso che il più grande eco murale anti smog sia stato realizzato proprio a Napoli, città già riconosciuta come capitale della street art. Dal centro storico alle periferie, capolavori d’arte di ogni forma e dimensione si snodano tra i muri e le pareti di casa. Lo stesso Zed1, autore di Unlock The Change, ha firmato un suo personalissimo capolavoro nel Parco Merola, il parco dei Murales situato a Ponticelli.

Ma la street art a Napoli è diventata ormai parte integrante del tessuto urbano. Da Montesanto ai Quartieri Spagnoli, passando per il vomero e la zona Ospedaliera: ovunque si cammina in città è possibile trovare opere d’arte che incantano e meravigliano come il grande San Gennaro di Jorit a via Duomo o l’unica opera italiana di Banksy in Piazza dei Girolamini.

Oggi è toccato a Fuorigrotta, quartiere della zona occidentale di Napoli, diventare la tela di un’altra opera d’arte. Una che combatte l’inquinamento, che celebra la bellezza, che invita i cittadini della città e del mondo intero ad agire consapevolmente, a sbloccare il cambiamento.

Unlock The Change

Unlock The Change

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Ha appena aperto un ponte che collega due continenti

Dal 18 marzo 2022 i confini dell’Europa e quelli dell’Asia sono collegati dal ponte sospeso più lungo del mondo, il 1915 Canakkale Bridge che attraversa lo Stretto dei Dardanelli, canale che scorre tra il Mar Egeo e il Mar di Marmara, con la penisola di Gallipoli sul lato europeo e l’Anatolia (Asia Minore) sul lato asiatico.

L’inaugurazione in una data altamente simbolica

Il presidente turco Tayyip Erdogan, insieme al primo ministro sudcoreano e vari altri funzionari, ha ufficialmente inaugurato l’immenso ponte sospeso venerdì 18 marzo.
Canakkale, che è stata la pupilla degli occhi di varie civiltà, culture e società per migliaia di anni, abbraccia oggi un futuro nuovo di zecca. Ci siamo riuniti per inaugurare il ponte Çanakkale 1915, che vediamo come una collana di rubini sullo stretto“, ha affermato Erdogan, secondo il comunicato stampa della Presidenza turca.

Fino a poco tempo fa, persone e veicoli dovevano effettuare la traversata in traghetto, un viaggio di un’ora e mezza che poteva richiedere fino a cinque ore, compreso il tempo di attesa.
Ora, i viaggiatori possono farcela in soli sei minuti.

Si tratta, quindi, di un percorso alternativo a quello del Bosforo e si inserisce a completamento di un progetto autostradale tra la Tracia e l’Anatolia, in un tratto che mette in collegamento distretti e città quali Savastepe, Kinali, Canakkale e Tekirdag: il pedaggio per le autovetture sarà di 200 lire turche (circa 12 euro).

La data di inaugurazione ha un significato speciale e non è stata scelta a caso: infatti, il 18 marzo ha segnato il 107° anniversario di una battaglia della Prima Guerra Mondiale condotta nel 1915 dall’Impero Ottomano (come era allora chiamata la Turchia) contro le forze britanniche e francesi congiunte per il controllo dei Dardanelli.
La vittoria di Canakkale fu un evento cruciale della campagna di Gallipoli e gettò le basi per la guerra d’indipendenza e la nascita della moderna repubblica turca nel 1923 dalle ceneri dell’Impero.

Riferendosi agli avvenimenti storici che la data dell’apertura del ponte ha richiamato, il primo ministro sudcoreano Kim Boo-kyum ha dichiarato: “Il ponte Çanakkale 1915 lascerà alle spalle questa storia di collisioni e conflitti e sarà un ponte tra l’Oriente e Occidente, dando inizio a una nuova era di pace e prosperità”.

Gli ha fatto eco il presidente Erdogan: ““Parliamo sempre di costruire un ponte dal passato al futuro. Ecco, abbiamo messo in atto questa promessa sia nella parola che nello spirito”.

Un ponte da record

La costruzione del 1915 Çanakkale Bridge, iniziata a marzo 2017, è stata finanziata da un consorzio di società turche e sudcoreane ed è costata 2,5 miliardi di euro ma, secondo le parole di Erdogan, farà risparmiare alla Turchia 415 milioni di euro all’anno grazie alla riduzione del consumo di carburante e delle emissioni di carbonio.

Avveniristico, ben augurante, da record e profetico: molte delle specifiche tecniche del ponte hanno anche un significato simbolico e rievocano la storia del Paese.

La campata media da record di 2.023 metri allude all’imminente centenario dell’istituzione della Repubblica Turca nel 2023, a seguito della caduta dell’Impero Ottomano.
Le torri misurano 318 metri di altezza, un cenno alla data (il giorno 18 del terzo mese) in cui la Turchia onora l’anniversario della battaglia di Gallipoli.

1915 Canakkale Bridge

Inaugurazione del 1915 Canakkale Bridge

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La splendida valle delle mele è in fiore. Una meraviglia

Con l’arrivo della primavera, la valle si ammanta di bianco. E nell’aria si diffonde un delicato profumo, quello delle mele. Un paesaggio pittoresco, che sembra uscito da un dipinto Impressionista.

I meleti della Val di Non

Stiamo parlando della Val di Non, una delle zone più belle e amate del Trentino. Immersa nella natura, tra monti e malghe, cela scorci fantastici, ancora poco conosciuti e tutti da scoprire.

La valle è famosa per i meleti che, con la bella stagione, soni uno spettacolo per gli occhi. Ad aprile, con l’evento “Aprile dolce fiorire”, creato dalla Strada della mela e dei sapori delle valli di Non e di Sole, si rende omaggio allo sbocciare della primavera e dei fiori di melo.

Eventi tra i meleti in fiore

Tantissime sono le iniziative a tema floreale. Dalle escursioni nella natura, agli eventi per le famiglie e per gli appassionati di cucina, con pic-nic, mercatini e passeggiate gastronomiche, fino alle idee weekend per le coppie in cerca di un romantico break.

A tu per tu con i produttori

Tra le passeggiate esclusive, quella in compagnia della famiglia Odorizzi, che per l’occasione apre le porte della propria azienda agricola e accompagna i partecipanti nei meleti in fiore per scoprire segreti e curiosità della coltivazione delle famose mele Melinda D.O.P., con una breve sosta per ammirare Castel Valer, il fiore all’occhiello tra i castelli della valle, l’antico maniero con la torre ottagonale più alta della provincia di Trento, incorniciato dalle stupende Dolomiti di Brenta, Patrimonio dell’Umanità.

O quella organizzata dalla piccola azienda vinicola LasteRosse che propone una camminata nella natura, tra meli, boschi e piccoli vigneti: 3317 passi di benessere in compagnia della famiglia Pancheri, con una splendida vista sul lago di Santa Giustina, un vero splendore dalle acque turchesi, dominato dal magnifico castello, il maestoso Castel Cles. Nessuno direbbe che, nelle sue profondità, questo lago nasconda magici e preziosi segreti come strade, mulini e ponti, finiti sott’acqua per far spazio a una diga. Un’esperienza piacevole, che si conclude con una visita alla cantina e una degustazione accompagnata da un assaggio di prodotti locali artigianali.

Cucinare con le mele (e non solo)

Tra le numerose iniziative, anche la passeggiata nei prati dove imparare a conoscere e raccogliere alcuni tipi di erbette spontanee commestibili che poi verranno impiegate in cucina per preparare i canederli da portare a casa.

Alla vigilia di Pasqua, il 16 aprile, nel Frutteto Storico di Cles viene organizzata una caccia al tesoro durante la quale i bambini, muniti di cestino, dovranno cercare le uova colorate nascoste tra gli alberi di mele e anche di pere.

Adotta un melo

In molti agriturismi della zona dove è possibile soggiornare l’iniziativa “Adotta un melo” dà la possibilità di scoprire i segreti dei meleti e di adottare una pianta, per poi fare ritorno in autunno per raccoglierne i frutti.

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La fioritura dei meleti nella Val di Non

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Gratis nella Versailles d’Italia: come fare

È la nostra Versailles e ora si può visitare gratis. A partire dal 3 aprile, alla Reggia di Caserta si potrà entrare gratuitamente ogni prima domenica del mese.

Questa maestosa residenza reale settecentesca, appartenuta ai Borbone delle Due Sicilie e realizzata da Luigi (e poi dal figlio Carlo) Vanvitelli, è un patrimonio dell’umanità Unesco.

Si potranno visitare gli appartamenti reali, tra cui la camera da letto di Francesco II, che in origine era quella di Murat, la Sala del Consiglio e la stanza da bagno, in stile neoclassico, con la vasca di granito decorata con figure leonine e la toilette in marmo di Carrara. E naturalmente il parco e il giardino inglese, voluto dalla regina Maria Carolina, uno dei primi giardini all’inglese in Italia, con piante di aloe, agave, acacia, banksia, tassi, cedro del Libano e canfora. Il Teatro di Corte sarà, invece, chiuso.

La Versailles d’Italia

Non è un caso che la Reggia di Caserta sia soprannominata la “Versailles d’Italia”. La nostra Reggia e quella parigina hanno una storia comune. Quando nel 1752 Carlo III di Borbone, re di Napoli e di Sicilia, decise di volere una nuova Capitale, la scelse lontana dalla costa e più al sicuro dagli attacchi via mare rispetto a Napoli, che allora era la Capitale, proprio come era Versailles per Parigi.

Del parco della Reggia di Caserta diceva Goethe “I giardini del parco sono stupendi, in armonia perfetta con un lembo di terra che è tutta un giardino”.

Le sontuose sale della Reggia di Caserta hanno fatto il giro del mondo, Qui sono state ambientate celebri scene di film internazionali, dalla saga di “Guerre stellari” (“Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma” e “Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni”), ma anche “Mission: Impossible III” e “Angeli e demoni”.

Info utili

È possibile accedere alla Reggia di Caserta esclusivamente previa acquisizione online del biglietto. All’accesso principale del Palazzo Reale dovrà essere esibito, in formato cartaceo oppure dal proprio smartphone, il codice a barre del titolo di accesso. Il numero di titoli di accesso è contingentato e distribuito su fasce orarie. Sarà possibile scegliere tra il biglietto “Gratuito Solo Parco” e quello “Gratuito Parco + Appartamenti” con relativa fascia oraria. Si potrà accedere nel rispetto delle norme anti Covid attualmente vigenti.

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La Reggia di Caserta