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I Paesi europei che hanno rimosso le restrizioni Covid

Più l’estate si avvicina e più, finalmente, la vita sembra tornare alla normalità. Complice anche l’alto tasso di vaccinazione, molti Paesi europei si apprestano ad abbattere tutte le restrizioni di viaggio legate al Covid, anche per chi proviene da Paesi terzi.

Repubblica Ceca, tutti possono viaggiare normalmente

A partire dal 9 aprile 2022 non è più richiesto alcun tipo di certificazione per entrare nel in Repubblica Ceca, regola che vale anche per i viaggiatori provenienti da Paesi extra-Ue.

Chi raggiunge questo Paese dell’Europa centrale via aereo, è bene che sappia che le compagnie aeree possono comunque imporre misure più restrittive ai fini di consentire l’imbarco.

Sul territorio, invece, a partire dal 14 aprile 2022 non è più obbligatorio indossare una mascherina FFP2 o KN95 sui mezzi di trasporto pubblici, mentre rimane necessaria per fare ingresso nelle strutture sanitarie.

Tutte le persone risultate positive al Covid-19 durante il loro soggiorno in Repubblica Ceca devono sottoporsi a un periodo minimo di isolamento di 7 giorni, che non può essere abbreviato neppure in assenza di sintomi o in presenza di un test negativo.

Chi ha avuto un contatto stretto con un positivo, non è automaticamente sottoposto a quarantena. Gli italiani in viaggio, però, devono sapere che al momento in questo Pese non esistono Covid Hotel, né strutture predisposte all’accoglienza di turisti che risultino positivi al Covid.

Gli alberghi cechi, di solito, rifiutano ospiti positivi al Covid. In caso di positività i nostri concittadini possono fare rientro in Italia, con mezzo privato e soltanto dopo aver ricevuto un’autorizzazione speciale dalla ASL di appartenenza. In sostanza, in caso di positività al Covid, l’unica soluzione possibile – a proprie spese – è la prenotazione di un appartamento.

Danimarca, via libera

A partire dal 29 marzo 2022, la Danimarca ha abolito ogni restrizione residua all’ingresso nel Paese per ragioni legate al Covid. Pertanto, i non vaccinati e i non guariti, provenienti da paesi extra-UE ed extra-Schengen, non sono più sottoposti all’obbligo di effettuare un test anti-Covid nelle 24 ore successive all’arrivo nel Paese.

Resta confermato che non si applicano restrizioni a coloro che arrivano in Danimarca dai Paesi UE/Schengen. È bene sapere, però, che le Autorità danesi hanno la facoltà di attivare la clausola del cosiddetto “emergency brake” in caso di insorgenza di nuove varianti del virus Covid-19.

Via le restrizioni anche in Ungheria e in Islanda

Da lunedì 7 marzo 2022 le restrizioni di viaggio e di ingresso in Ungheria sono state eliminate. Ciò vuol dire che è di nuovo possibile entrare ne Paese senza necessità di Green Pass, certificati di guarigione o test anti-Covid.

Stessa situazione in Islanda, ma a partire dal 25 febbraio 2022: sono state revocate le misure di controllo connesse alla pandemia, comprese quelle relative all’ingresso nel Paese.

Irlanda e Norvegia, via qualsiasi restrizione

Da domenica 6 marzo 2022 le restrizioni di ingresso in Irlanda sono state eliminate. In poche parole, i viaggiatori in entrata non sono più tenuti a mostrare alcuna prova della vaccinazione o prova di guarigione o risultato negativo del test PCR all’arrivo.

Non sono altresì richiesti test Covid-19 post-arrivo o requisiti di quarantena per chi arriva in Irlanda, e non vi è più la necessità di compilare il Passenger Locator Form.

In Norvegia, invece, a partire dal 12 febbraio 2022 tutte le misure di controllo legate alla pandemia, anche sugli ingressi nel Paese, sono state abolite. Dal 2 marzo 2022 sono state revocate anche le ultime misure sull’ingresso nelle Isole Svalbard.

Polonia, restrizioni revocate ma attenzione

Restrizioni annullate anche in Polonia dove, a partire dal 28 marzo 2022, non sussiste più l’obbligo di esibire, varcato il confine, alcun certificato attestante l’avvenuta vaccinazione, guarigione o effettuazione di un test negativo.

A prescindere dal Paese di partenza, a chi viaggia in aereo verso la Polonia potrebbe essere richiesta la compilazione di un Passenger locator form on-line. Nell’impossibilità di compilare tale modulo, si potranno utilizzare i formulari cartacei forniti dal personale di bordo delle compagnie aeree.

Per necessità di assistenza sul territorio polacco, le Autorità sanitarie (NFZ) hanno attivato un’infolinea dedicata alla situazione sanitaria, raggiungibile al numero 800 190 590, ma solo ed esclusivamente chiamando da utenza telefonica polacca.

Infine, è stato introdotto il divieto temporaneo di permanenza nella zona lungo il confine con la Bielorussia. Divieto che rimane in vigore fino al 30 giugno 2022 (con possibilità di essere prorogato).

Rimane inoltre in vigore la necessità di portare sempre con sé un documento d’identità, così come il divieto di portare armi di qualsiasi tipo, anche se scariche. Si evidenzia che chiunque permanga nella zona a cui si applica il divieto è punibile con una pena detentiva o un’ammenda.

Romania, Slovenia e Svezia: addio restrizioni

Dal 9 marzo 2022 anche l’ingresso in Romania non è più soggetto a restrizioni. Ai viaggiatori in entrata, quindi, non è richiesto il Certificato digitale Covid-19.

Buone notizie anche dalla Slovenia dove, a partire dal 19 febbraio 2022, sono state eliminate tutte le misure restrittive per l’ingresso nel Paese: non è più necessario il Green Pass.

Tuttavia, per gli arrivi da Paesi terzi ai punti di frontiera Schengen della Slovenia si continuano ad applicare le Raccomandazioni UE riguardanti le restrizioni temporanee ai viaggi non essenziali, in base alle quali i viaggi in UE per motivi non essenziali sono consentiti alle persone vaccinate e a coloro che provengono da determinati Paesi.

Infine, dal 1° aprile 2022 anche per entrare in Svezia non è più necessario presentare la Certificazione Digitale Covid Ue a prescindere dal Paese di provenienza.

A breve rimuoverà tutte le restrizioni anche la Grecia

Oltre ai Paesi sopra menzionati, anche la Grecia si appresta a eliminare le restrizioni di viaggio legate al Covid. Il ministro della salute, Thanos Plevris, ha infatti spiegato che le ultime restrizioni verranno cancellata a breve.

In sostanza, l’obbligo di esibire certificati di avvenuta vaccinazione o test negativi sarà totalmente revocato dal 1 maggio. Eventuali modifiche saranno rivalutate a settembre.

Dall’1 giungo, invece, non sarà più obbligatorio l’uso di mascherine negli ambienti al chiuso, salvo qualche piccola eccezione.
Tutti i limiti al numero di persone autorizzate a riunirsi al chiuso ancora in vigore saranno invece revocati il 1 maggio.

Dall’altro lato, alcuni Paesi come il nostro, la Spagna, Francia, Portogallo e Germania continuano a mantenere alcune restrizioni. Per maggiori informazioni sulle regole da seguire per l’ingresso in Italia dall’estero cliccate qui.

Se invece volete sapere quali sono i Paesi extra Ue in cui non serve più il Green Pass potete leggere questo nostro approfondimento.

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Asia città Dubai expo Notizie Viaggi

A Dubai nasce un quartiere da scoprire al posto di Expo

Dopo il successo di Expo Dubai 2020, al posto dei padiglioni dell’esposizione universale della città,nascerà un huovo quartiere completamente green: un luogo multispazio, con attività commerciali, uffici, zone verdi, aree residenziali e mezzi di trasporto tutti pensati in ottica eco-sostenibile e vicini alle esigenze della gente.

Spenti i riflettori nei 192 padiglioni, si riaccendono quelli di una nuova città nella città.

Il futuro dopo Dubai Expo 2020

L’Expo 2020 di Dubai è stata un successo, nonostante il periodo di emergenza globale, si è andati oltre le aspettative. Ora i riflettori si spengono ed è tempo di tirare le fila di un progetto maestoso: 182 giorni di permanenza dei 192 padiglioni nel sito espositivo visitati da 24.102.967 visitatori da tutto il mondo (un visitatore su tre dall’estero) e 178 paesi registrati, ai quali si aggiungono panel, conferenze e live online con 200 milioni di visite, e 35.000 eventi. Tutto è stato improntato sul grande tema di attualità mondiale: la sostenibilità come mezzo per salvare il pianeta. Proprio su queste basi nascerà il futuro di Dubai Expo 2020, ossia: Dubai District 2020.

Il nuovo Distretto urbano di Dubai è sostenibile

Parola d’ordine: riconversione. Della gigantesca area destinata all’esposizione universale di Dubai 2020, ben l’80% di tutto il materiale edificato per l’esposizione verrà riconvertito e riutilizzato per la creazione di Dubai District 2020, il nuovo e dinamico quartiere della città, pensato per essere un ulteriore volano del già crescente sviluppo turistico ed economico della regione e della destinazione in particolare. Qui sorgerà una città sostenibile ed innovativa, quartiere dove il verde e le misure green conviveranno con intelligenza artificiale, Big Data, Internet delle Cose (IoT), e la Blockchain.

Uffici, coworking, aree residenziali, negozi, spazi per lo sport outdoor come piste da corsa e ciclabili, alzeranno l’asticella della qualità della vita del nuovo distretto che sarà interamente pedonabile e con una presenza di mezzi a motore ridotta al minimo, incentivando la mobilità sostenibile. I trasporti pubblici, invece, automatizzati. Tre autostrade principali collegheranno il centro di Dubai con il distretto, mentre una metropolitana di nuova realizzazione, la Route 2020, sarà il mezzo che dal Distretto 2020 porterà alle principali attrazioni di Dubai.

Expo 2020: a Dubai un successo tutto italiano

I numeri del Padiglione Italia consegnano una fotografia molto positiva della partecipazione a Dubai Expo 2020. In sei mesi negli spazi del tricolore che hanno visto passare oltre 1,6 milioni visitatori da tutto il mondo, si sono tenuti più di 180 eventi culturali e sportivi. 16 le regioni italiane presenti con le proprie eccellenze accumunate dal filo conduttore: “La Bellezza unisce le persone”, e della ricerca scientifica e accademica, che è stata il fulcro della partecipazione italiana a Dubai. Tra enti, istituzioni ed aziende, inoltre, si sono contate più di 50 presenze e 13 milioni di contatti online.

Al termine di Expo 2020, il Padiglione Italiano è stato premiato con due riconoscimenti che hanno sottolineato il prestigio della compagine italiana a Dubai: miglior Padiglione agli UAE Innovates Awards, conferito al progetto più innovativo nella categoria “Best innovation that achieves sustainability” e un terzo posto nei premi del Bureau International des Expositions (BIE), ossia i vertici delle Expo, come “miglior interpretazione del tema”.

Visiti questa città guadagni miglio minuto

Lo splendido skyline di Dubai Marina

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Borghi Notizie Veneto Viaggi

Soave è il Borgo dei Borghi 2022, piccola perla veneta

Come di consueto, anche quest’anno si è tenuto l’attesissimo appuntamento con Kilimangiaro, la speciale puntata dello show di Rai3 durante la quale abbiamo scoperto il vincitore del Borgo dei Borghi 2022. La vittoria è andata per la prima volta al Veneto, che ha partecipato all’iniziativa con un piccolo paesino delizioso: stiamo parlando di Soave, splendida perla incastonata tra le colline ricche di vigneti.

Soave, il Borgo dei Borghi 2022

Ogni anno si rinnova l’appuntamento con il concorso del Borgo dei Borghi, che puntualmente premia uno dei suoi 20 partecipanti con un prestigiosissimo titolo. Stavolta il riconoscimento va al paesino di Soave, che già da tempo vanta anche la Bandiera Arancione per le sue eccellenze territoriali. Si tratta di un borgo incantevole, che ospita le vestigia del suo florido passato sotto forma di splendide architetture che punteggiano il suo territorio. E non solo: è anche un’importante meta enogastronomica, apprezzata soprattutto per il suo rinomato vino.

Immerso nel panorama splendido delle campagne venete, a non molta distanza dalla città di Verona, il paesino è circondato da rigogliosi vigneti da cui si produce il celebre bianco Soave Doc. È proprio qui, in questo ambiente naturale da sogno, che si snoda la Strada del Vino: ben 50 km da percorrere a piedi o in mountain bike, tra colline verdeggianti e antiche cantine, dove poter assaporare un buon calice pregiato assieme a qualche altra specialità gastronomica della zona. Ma è nel centro storico del borgo che possiamo perderci ammirando le sue meraviglie.

Le bellezze di Soave, piccolo borgo veneto

Paese ricco di storia, Soave affonda le sue radici in epoca romana, a cui risalgono alcuni antichi sepolcreti. È invece durante il periodo medievale che venne eretto il suggestivo Castello Scaligero, ancora oggi in perfetto stato di conservazione – grazie ai numerosi restauri che subì nel corso dei secoli. Passato di mano in mano tra le più importanti famiglie dell’epoca, il maniero venne poi dotato nel ‘300 di imponenti mura di cinta che circondavano il nucleo storico del borgo, anch’esse conservatesi magnificamente.

La fortezza visse vicende alterne, finendo persino trasformato in fattoria e poi abbandonato per lungo tempo. Ma nell’800 venne finalmente restaurato e tornò al suo antico splendore, proprio come lo si può ammirare oggi. I suoi rigogliosi cortili, il grande mastio e le imponenti sale che custodiscono antichi reperti sono bellezze tutte da scoprire. Ma il borgo di Soave non è certo rappresentato solo dal suo affascinante castello: vi sono molte altre splendide testimonianze storiche, come ad esempio le meravigliose chiese che albergano nel nucleo più antico del paese.

Il Santuario di Santa Maria della Bassanella, risalente addirittura all’XI secolo, è un piccolo scrigno di opere d’arte molto prestigiose, tra cui alcuni affreschi di un grande artista locale. Mentre il Duomo dedicato a San Lorenzo è un piccolo capolavoro rinascimentale che conserva bellissimi arredi barocchi. Lungo le viuzze del paese, inoltre, si possono ammirare alcuni incantevoli palazzi nobiliari ancora oggi di grande splendore. Ne sono esempio il Palazzo di Giustizia, eretto nel XIV secolo, che accoglie il tribunale e una vivace enoteca, ma anche il piccolo gioiello gotico-veneziano di Palazzo Cavalli, che un tempo presentava sulla facciata alcuni suggestivi affreschi quattrocenteschi.

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È la Capitale Europea della Cultura 2022, ed è splendida

È una destinazione ancora poco conosciuta ma che sa riservare tante sorprese. Basti pensare che si è aggiudicata il titolo di Capitale Europea della Cultura 2022. Una meta perfetta per chi è alla ricerca di luoghi finora poco battuti e perciò ancora preservati dal turismo di massa, ricchi di arte, storia e tradizioni affascinanti. Quest’anno potrebbe essere quello giusto per visitarla, considerando i tanti eventi che si terranno in questa splendida città. Scopriamola insieme.

Un tuffo nell’arte della Capitale Europea della Cultura 2022

È la seconda città più grande della Lituania ed è stata nominata Capitale Europea della Cultura 2022, insieme alla serba Novi Sad e a Esch-sur-Alzette in Lussemburgo. Parliamo di Kaunas, una destinazione fatta per vagare senza fine, che trae il suo fascino proprio dalle sue strade che costituiscono una vista emozionante per gli amanti d’arte.

La città ruota attorno allo stile Art Déco, e l’architettura modernista tipica del periodo tra le due guerre ha permeato edifici, musei, hotel, così come i siti residenziali e industriali. Pensate che ben 44 oggetti in stile modernista sono elencati come Patrimonio Europeo. Le testimonianze più importanti dell’architettura modernista interbellica si trovano nel Palazzo delle Poste Centrali di Kaunas, nel Museo della Guerra Vytautas Magnus, nel Cinema Romuva e nella Funicolare Aleksotas, una delle più antiche funivie d’Europa.

Imperdibile anche una visita all’Art Deco Museum, che offre un’esperienza unica per immergersi nella splendida architettura locale, nelle storie del periodo che l’ha influenzata e nell’autentico arredamento Art Déco e Bauhaus. La bellezza di questa città del design di fondazione trecentesca non si esaurisce, però, solo nei suoi gioielli architettonici: le strade di Kaunas sono, infatti, un tripudio di giganteschi graffiti che trasformano angoli e scorci in una fantastica galleria d’arte a cielo aperto. Questo è senza dubbio un luogo che saprà incantarvi a ogni passo.

Cosa fare e vedere a Kaunas questa primavera

Il clima mite della primavera e l’abbondanza di eventi culturali, fanno di Kaunas e della Lituania una destinazione allettante per un city break. Quest’anno, la città offre oltre mille eventi, mostre di artisti di fama mondiale e uno spazio culturale dedicato agli artisti ucraini.

Coloro che amano l’arte, potranno ammirare fino a settembre 2022 la mostra “The Learning Garden of Freedom” della celebre Yoko Ono, fatta di arte concettuale, installazioni legate al concetto di spazio, film sperimentali e performance art. Fino a luglio, invece, Marina Abramović, ospiterà la sua mostra personale “Memory of Being” basata sulla sua serie “The Cleaner”.

Uno dei principali eventi nell’agenda culturale primaverile di Kaunas è “The Confluence”, la seconda parte della trilogia del Mito Contemporaneo di Kaunas, che riunisce tutti gli eventi culturali del 2022, tra festival, concerti, mostre e iniziative. La kermesse, prevista per maggio, avrà luogo dove confluiscono i due più grandi fiumi lituani, Neris e Nemunas, che caratterizzano la città, proprio per questo definita spesso “culla”. Da qui l’idea di offrire uno spettacolo acquatico, di acrobati, artisti circensi, tour musicali sul fiume e un progetto innovativo di design ambientale.

In sostegno all’Ucraina colpita dalla guerra è stato, inoltre, aperto in questa splendida Capitale Europea della Cultura 2022 uno spazio culturale-creativo nel Palazzo delle Poste Centrale, uno dei simboli lituani più legato al periodo tra le due guerre mondiali.

Capitale Europea Cultura 2022 splendida

Splendida veduta del centro storico di Kaunas

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A primavera questa città si riempie di fiori (ed è una meraviglia)

Con l’arrivo della primavera e l’allungarsi delle giornate, Bolzano si veste di una nuova luce che ne svela un volto inedito. Tutt’intorno è una vera e propria esplosione di colori e di profumi che trasforma ogni angolo del capoluogo altoatesino in una suggestiva opera d’arte. Tanti sono gli appuntamenti che invitano a visitare la città e a lasciarsi conquistare dal suo fascino naturale. Ecco alcuni dei più imperdibili.

Gli eventi di primavera a Bolzano

In questo periodo dell’anno, sono tanti gli eventi che permettono di ammirare il capoluogo altoatesino in tutto il suo splendore. Chi è in visita a Bolzano durante le festività pasquali, troverà fino al 18 aprile, in Piazza Walther, il Mercatino di Pasqua, appuntamento tradizionale che vede una ventina di espositori proporre prelibatezze altoatesine, prodotti dal maso, giochi per bambini e artigianato artistico tipico delle festività pasquali.

In primavera inizia, inoltre, il fitto programma di visite guidate, per andare alla scoperta delle principali attrazioni storico-artistiche ed esplorare i meravigliosi angoli nascosti della città, porta fiorita delle Dolomiti. Tra gli appuntamenti imperdibili, la seconda edizione di “Bolzano In Fiore Arte/Kunstgarten Bozen”, una rassegna che per 10 giorni – dal 22 aprile al 1° maggio – invita a riscoprire gli angoli più belli del capoluogo altoatesino attraverso suggestivi percorsi tra natura e arte, cultura e tradizione.

In diversi luoghi della città alcune installazioni d’arte contemporanea, create sotto la regia di RespirArt, e suggestive decorazioni di piante e fiori creeranno oasi originali e variopinte mentre su quattro palchi – Piazza Walther, piazza della Mostra, Parco dei Cappuccini e Parco delle Semirurali – per tutta la durata del festival si susseguiranno spettacoli di danza, musica e teatro organizzati in collaborazione con le più importanti istituzioni culturali di Bolzano.

L’ultimo fine settimana, i riflettori saranno puntati sulla tradizionale “Festa dei Fiori” in Piazza Walther, kermesse storica che quest’anno compie 131 anni, che trasforma il salotto buono della città in un immenso orto botanico dai mille colori, coinvolgendo numerosi floricoltori che, oltre ad esporre bellissimi fiori e piante ornamentali, sono a disposizione di tutti i visitatori per consigli su come curare il proprio giardino o balcone.

Durante tutto il periodo del festival non mancheranno incontri con gli esperti e laboratori, e tanti appuntamenti anche per i più piccoli, tra cui l’orto didattico Slow Food, il laboratorio su api e miele e lo stand informativo dei Giovani Floricoltori, dove ogni bambino potrà imparare a piantare una piantina. I fiori saranno al centro anche della scena culinaria, con le settimane gastronomiche “Food&Flower”, durante le quali i ristoranti aderenti all’iniziativa proporranno deliziosi piatti gourmet creati utilizzando erbe aromatiche fresche e fiori commestibili.

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La Festa dei Fiori a Bolzano

Alla scoperta dei castelli di Bolzano

Lungo circa 20 km, il Castelronda è un itinerario storico e panoramico senza uguali che passa da Bolzano, San Genesio e Terlano, regalando lungo il percorso un’impagabile vista sui castelli e sulla natura che abbraccia la città e i suoi dintorni.

Per non perdere l’occasione di un tuffo nel passato di Bolzano, dal 4 al 6 giugno l’appuntamento è con il tradizionale “Castelronda, tre giorni nei castelli”, con un ricco programma di eventi per rivivere le atmosfere medioevali. Gruppi altoatesini e provenienti dal resto d’Italia e dall’estero accoglieranno i visitatori in costumi d’epoca e proporranno diverse attività: dai duelli tra cavalieri all’artigianato d’altri tempi, dagli spettacoli col fuoco a quelli dei giullari, dal tradizionale mercato all’investitura dei cavalieri. Da non perdere, infine, le visite guidate per scoprire segreti e curiosità, e gli appuntamenti musicali che contribuiranno a rievocare suggestioni del tempo che fu.

Castel Flavon

Il suggestivo Castel Flavon (in tedesco Haselburg)

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Migliori viaggi in treno da fare in Europa, c’è anche l’Italia

L’Europa ospita una rete ferroviaria superba, che offre viaggi davvero spettacolari che già da soli possono essere una vacanza in sé. La CNN celebra alcuni dei tragitti più belli ed emozionanti, che portano alla scoperta di paesaggi europei unici e sorprendenti, inclusi quelli italiani, tra i protagonisti di questo racconto su binari senza tempo.

I migliori viaggi in treno da fare in Italia per la CNN

“Solo in Italia uno dei percorsi principali del Paese può essere così bello”. Esordisce così Julia Buckley, giornalista della CNN, parlando del viaggio in treno che va da Firenze a Orvieto e da qui a Napoli, dove si svelano allo sguardo “alcuni dei paesaggi più classici d’Italia”. Arrivare in treno a Firenze è già un viaggio che lascia a bocca aperta: la stazione di Santa Maria Novella si trova, infatti, a pochi passi dalla Basilica, capolavoro del Rinascimento fiorentino, riconoscibile per la sua facciata in marmo bianco e verde scuro. Si attraversa poi l’Arno, prima di immergersi nei colori dei paesaggi della Toscana, con le colline che fanno capolino su entrambi i lati.

“Siediti a sinistra per la vista delle cime frastagliate dell’Appennino; scegli i posti a destra e vedrai Orvieto, una delle più belle città antiche dell’Italia centrale, scolpita su una roccia di tufo dalla civiltà etrusca”, suggerisce Buckley. Arrivando a Roma, i passeggeri possono ammirare le antiche mura della città. Lasciata la Capitale, il viaggio prosegue verso Napoli, che accoglie con una vista spettacolare del Vesuvio mentre ci si addentra nella sua storia millenaria.

Da non perdere, per la CNN, anche il viaggio in treno che va da Nizza a Ventimiglia, toccando Francia, Principato di Monaco e Italia. Un percorso che raccoglie tre Paesi in meno di un’ora, regalando vedute mozzafiato dello scintillante Mediterraneo, e attraversando alcune delle sue città più deliziose. Si toccano alcune delle città più famose della Costa Azzurra, come Èze e Mentone, godendo di una vista privilegiata di Montecarlo, fino ad approdare a Ventimiglia, tappa della Ferrovia delle Meraviglie. “Saprete di aver raggiunto l’Italia quando sentirete il profumo delle bouganville in fiore invadere l’aria”, commenta Julia Buckley.

I viaggi in treno più belli d’Europa

Tra i tragitti in treno più belli d’Europa secondo la CNN c’è quello da Barcellona al Montserrat, in Spagna. La linea ferroviaria di oltre 35 miglia attraversa la campagna fino ai piedi della montagna della Catalogna, dove i vagoni della ferrovia a cremagliera trasportano i passeggeri dal 1892 (con una pausa dal 1957 al 2003).

L’Italia ricompare anche nel viaggio a bordo del famoso Semmering, in Austria. Si tratta di una delle più spettacolari ferrovie panoramiche d’Europa, da cui si ammirano paesaggi mozzafiato. Inizia in Bassa Austria e arriva in Stiria, ed è stata la prima ferrovia ad essere inclusa tra i Patrimoni dell’Umanità UNESCO. Per la CNN è assolutamente da prendere se si sta viaggiando tra Vienna e Venezia, così da godere di un tragitto ancora più stupefacente tra due delle più belle città europee.

Chi ama le avventure nordiche, non può perdersi la Ferrovia di Bergen, considerato uno dei migliori viaggi in treno al mondo. Si snoda tra Oslo e Bergen attraversando l’Hardangervidda, il più elevato altopiano montuoso d’Europa. Si collega, inoltre, alla straordinaria Ferrovia di Flåm, una delle linee ferroviarie più ripide del pianeta.

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Partono i treni storici per un viaggio romantico nel tempo

Lo scorso anno ne sono partiti tre. Tutti quanti sold out. Quest’anno saranno venti i treni storici che ripercorrono una tratta ferroviaria in disuso da tempo e che porteranno i visitatori alla scoperta di luoghi inediti, ricchi di storia e di cultura, ma anche di arte, folklore e di gastronomia.

I treni storici delle Marche

L’itinerario percorso è un “Viaggio romantico nel tempo” e il treno storico sarà quello della tratta Ancona-Fabriano-Pergola, riattivato, a fini turistici per svelare un territorio ricco di bellezze paesaggistiche. Musei, monasteri, eremi, aree archeologiche, ma anche tartufo e vini, tradizioni e artigianato saranno i protagonisti di una serie di viaggi tematici da intraprendere affacciati al finestrino, viaggiando a bordo di carrozze d’epoca e, per alcune corse, trainati da una sbuffante locomotiva.

La Regione Marche, in collaborazione con Fondazione FS, ha rimesso in moto uno dei numerosi “rami secchi” delle ferrovie italiane, che hanno dato vita a una forma di turismo nuovo e sostenibile, come la Pergola-Fabriano, che porta il turista davvero dentro le eccellenze meno conosciute.

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Un treno con la locomotiva a vapore della Fondazione FS

Il programma dei viaggi

Il programma 2022 del treno storico Ancona-Fabriano-Pergola prevede moltissime date, con corse tematiche a fini didattici, ideali per le scolaresche in gita, e quelle prettamente
turistiche, dedicate alla scoperta di luoghi storici, tra spiritualità e leggende, antichità romane e tradizioni artigianali.

Ci saranno treni dedicati al principe delle specialità locali, il tartufo con le sue fiere
dedicate, fino ai viaggi di svago aperti a tutti, ciclisti compresi, come il treno di Halloween, quello in notturna a “mirar le stelle” nella notte di San Lorenzo, e il Christmas Rail dei mercatini di Natale.

Non mancheranno viaggi con esperienze interattive e culturali di grande valore, come le visite guidate ai musei della carta a Fabriano, delle miniere di Cabernardi a Sassoferrato e dei Bronzi dorati a Pergola, uno dei Borghi più belli d’Italia, insieme alle visite nelle aree archeologiche di Sentinum, al Monastero di San Silvestro a Fabriano e quello di Fonte Avellana.

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Pergola, nelle Marche, uno dei Borghi più belli d’Italia

Ci saranno anche delle corse che consentiranno di trascorre un intero weekend pernottando nel cuore delle Marche, una due giorni immersiva durante la quale potranno assaporare l’esperienza di un viaggio in treno ricco di tappe e visite di elevato valore storico e artistico.

Una corsa, infine, ospiterà studenti Erasmus che partecipano al progetto europeo “Rail to Land” coordinato dall’Università Politecnica delle Marche, un’iniziativa che prevede la presenza di una carrozza espositiva multimediale

Le date dei treni storici

Il primo treno storico partirà il giorno di Pasquetta, il 18 aprile, con il viaggio “Pasquetta sul Treno Storico”. Il 15 maggio sarà la volta del “Treno dello Zolfo”; il 2 giugno il “Treno dei Monasteri”; il 15 giugno “Rail to Land” per gli studenti dell’Erasmus; il 10 agosto, notte di San Lorenzo, toccherà al “Treno degli Innamorati” per un viaggio notturno; il 25 settembre partirà il treno “Fermata: Antica Roma”; il 16 ottobre è la volta del treno gastronomico “Tartufo in Carrozza: il Treno del Sapore”; il 26 ottobre parte “A Scuola in Treno”.

Il “Weekend in Treno sulla Subappennina” sarà, invece, i giorni del 29 e 30 ottobre, mentre il 31 ottobre, in occasione di Halloween, partirà il notturno “Treno del Brivido”; il 4 novembre il tema del viaggio sarà “L’Italia in Treno” e il 13 novembre quello del “Treno dei Mestieri”; il 16/11 si ripeterà “A Scuola in Treno” e il 27 “Fermata: Antica Roma”.

Saranno a bordo di treni a vapore quelli di Natale che partiranno i giorni 8, 9, 10 e 11 dicembre “Christmas Rail – La Magia del Natale in Treno a Vapore”, mentre il 18 dicembre partirà l’ultimo treno storico dell’anno per “La Fantasia del Natale”.

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Turismo sostenibile in Italia: lo studio che rivela come siamo messi

Per turismo sostenibile si intende quel tipo di viaggio che rispetta l’ambiente e i paesaggi, valorizzandoli e contribuendo alla loro tutela. In sostanza, si passa da un luogo all’altro ma aiutando a ridurre le emissioni di CO2 e rallentando, di conseguenza, il cambiamento climatico. Ma come siamo messi in Italia al riguardo?

Italia e turismo sostenibile: com’è la situazione

Ve lo sveliamo subito: l’Italia è abbastanza sostenibile, ma si potrebbe fare molto di più. O almeno questo è quello che emerge da un sondaggio commissionato dalla piattaforma di prenotazione viaggi Omio e realizzato da YouGov, che ha chiesto agli italiani di autovalutarsi in ambito di sostenibilità.

Nel dettaglio: la maggior parte degli intervistati in Italia si considera abbastanza consapevole sulle tematiche ambientali, mentre uno su cinque pensa di poter fare di più. A rappresentare gli ostacoli principali per una maggiore sostenibilità sono costo, opzioni di viaggio e durata dello stesso.

Cosa svela lo studio sul turismo sostenibile in Italia

Più della metà (63%) del campione preso in esame considera il proprio comportamento quotidiano abbastanza sostenibile, ma vede anche ulteriori possibilità per agire in modo più consapevole in materia di rispetto dell’ambiente. Il 17% si ritiene già molto sostenibile e non vede la necessità di migliorarsi ulteriormente.

Quasi un intervistato su cinque del nostro Paese, ossia il 15% del campione, ritiene, invece, di non fare ancora abbastanza. Ad essere particolarmente critica è la generazione dei Fridays for Future: una persona su cinque (21%) di coloro che hanno tra i 18 e i 24 anni afferma di non adottare un approccio sufficientemente sostenibile.

I risultati dimostrano che gli italiani hanno a cuore il tema della sostenibilità. Di tutto il campione, solamente il 2% degli intervistati non è interessato ma, allo stesso tempo, vorrebbe fare di più.

Non è finita. Un italiano su cinque , infatti, è convinto di poter viaggiare in modo più green, anche tramite mezzi “più lenti” come treno e autobus. A questo proposito vi avevamo già parlato di tutti i (numerosi) vantaggi di viaggiare su rotaie.

Tra questi, il 4% ritiene che rinunciare ai viaggi in aereo a favore di spostamenti in treno e autobus sia una possibile soluzione per agire in modo più sostenibile, mentre per il 17% utilizzare mezzi pubblici e bicicletta può avere un impatto significativo sull’ambiente.

Questo perché un terzo degli italiani considera che gli spostamenti in aereo e in nave non siano sostenibili. Il 33% degli intervistati presi in esame in questo studio pensa che treni e autobus siano delle alternative valide, mentre il 27% ritiene che si dovrebbero proprio evitare i viaggi in aereo (15%) e le crociere (12%).

Inoltre, per il 17% degli intervistati compensare le emissioni di CO2 derivanti dai viaggi aerei conta come viaggio sostenibile; mentre il 32% ritiene che viaggiare più rispettoso corrisponda a compensare più CO2 per l’intero viaggio di quanta se ne consumi in totale.

È bene sapere che, in ogni caso, viaggiare in modo sostenibile non significa solamente utilizzare mezzi eco-friendly: il 37% ritiene importante anche la quantità di rifiuti da imballaggio prodotti nel luogo in cui si trova, mentre il 23% cerca di prediligere alloggi sostenibili.

Quasi la metà (48%) degli intervistati sostiene che utilizzare prodotti riciclati durante i propri spostamenti possa contribuire al benessere del pianeta: il 12% considera i prodotti realizzati in modo davvero sostenibile una valida opzione. Importanti anche le scelte alimentari: per il 10% consumare cibi vegetariani o vegani è l’aspetto più rilevante della vita quotidiana per agire in modo più sostenibile.

Il 41% degli intervistati riscontra difficoltà soprattutto nel prezzo e desidererebbe avere a disposizione alternative di viaggio sostenibili più economiche o, comunque, di egual costo. Per quasi una persona su 5 (19%), anche i biglietti degli autobus e dei treni sono troppo costosi per preferire questi mezzi di trasporto ai viaggi in aereo o in nave.

Mentre più di un terzo, corrispondente al 35% del campione, sottolinea la mancanza di opzioni e di informazioni sulle alternative di viaggio sostenibili, tra cui collegamenti veloci in autobus e in treno. Un numero di persone che aumenta se si considerano le fasce più giovani: il 45% degli intervistati tra i 18 e i 24 anni pensa di non avere alternative. Un terzo (34%) vorrebbe più informazioni su come viaggiare in modo più sostenibile.

Oltre al costo, anche il tempo è un fattore da non sottovalutare: un intervistato su tre (32%) considera l’autobus e il treno come mezzi poco veloci, mentre il 37% ritiene che questi mezzi non garantiscano la stessa flessibilità che si ha in auto.

Insomma, le premesse nel nostro Paese sono buone. Occorre, però, lavorare di più su tutti i fronti, non solo dal punto di vista del viaggiatore.

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Gite in barca sul Lago di Como come negli Anni ’20

Se volete sentirvi per un giorno come Lady Violet di “Downton Abbey“, allora dovete assolutamente provare questa meravigliosa esperienza. Quella di imbarcarsi su un piroscafo d’epoca e navigare sulle calme acque del Lago di Como.

Dalle panche di legno dell’antica imbarcazione (originale), col vento tra i capelli, si possono ammirare i borghi color pastello affacciati sul lago e sorseggiare un flûte di Champagne.

Partono le prime minicrociere sul Lago di Como a bordo dell’antico piroscafo a vapore Concordia. Si tratta di un autentico piroscafo del 1926, con ruote a pale alimentate da una macchina a vapore, costruito dai Cantieri N. Odero di Sestri Ponente.

A bordo del piroscafo

Si viaggia all’interno delle due elegantissime sale al coperto, i cui interni sono ancora quelli in stile Liberty, ma chi preferisce godersi la brezza del lago può accomodarsi sulle sedute all’esterno e riempirsi gli occhi di bellezza.

Il piroscafo può ospitare fino a 500 passeggeri ed essendo dotato di cucina e bar di bordo, ben si presta come location anche per eventi privati.

Il Concordia è parte integrante della cultura e della storia della navigazione lariana e Navigazione Lago di Como ha compiuto ogni sforzo affinché si potesse riportarlo a disposizione dei turisti che desiderano visitare il territorio in modo insolito, dopo due anni di stop a causa della pandemia per alcuni interventi di riparazione.

I luoghi delle crociere

La meraviglia di Menaggio si dispiega sul lungolago dove ci si lascia emozionare dalla spettacolare vista panoramica sul lago, le incantevoli montagne che lo circondano, il gruppo montuoso delle Grigne e il profilo di Bellagio. Merita una passeggiata sul lungolago, l’elegante strada delimitata da una ringhiera decorata in ferro battuto tra palme e profumo di fiori, per poi immergersi nel centro storico dall’atmosfera medievale, dove curiosare tra i negozi tipici e fare una piacevole sosta nei tanti locali.

Moltrasio, una meravigliosa cittadina che si specchia sul lago di Como, è un posto da sogno ed è famoso soprattutto per le splendide ville realizzate con una pietra da costruzione grigia tipica della zona. Qui hanno girato alcune scene di “Murder Mystery”, il film con Jennifer Aniston e Adam Sandler.

Poi Torno, un piccolo e tranquillo borgo lombardo sul litorale meridionale del primo bacino del Lago di Como. È uno dei Comuni più suggestivi e affascinanti del lago e, pur essendo uno dei più piccoli borghi turistici di questa zona, rappresenta il luogo ideale per gli amanti della natura, della cultura e delle vacanze trascorse in un angolo romantico e tranquillo.

E infine Como. La cittadina si gira comodamente a piedi e offre diverse attrattive: il Duomo, il palazzo comunale, il lungolago. Poi ci sono le ville, che si possono ammiare con una bella passeggiata. Costruite tra il ‘600 e il ‘700, durante la dominazione degli Asburgo, sono dimore eleganti che hanno ospitato moltissime personalità illustri. Le più belle: Villa Monastero, Villa Saporiti, Villa Gallia, Villa Geno, Villa Carlotta e la più famosa Villa Olmo.

Le minicrociere sul Lago di Como

Si potrà salire a bordo del piroscafo Concordia lungo l’itinerario Como-Menaggio i prossimi 17, 18, 23, 24 e 25 aprile. Ci saranno tre corse giornaliere: alle ore 9.50 per Menaggio, con arrivo a destinazione per le 12.10; alle 13.10, con rientro a Como alle 16.30;
alle 16.45, tra le località di Cernobbio, Moltrasio e Torno, con rientro a Como alle ore 17.38. Quest’ultima crociera, più breve, della durata di un’ora circa, navigherà lungo il primo bacino.

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Il piroscafo Concordia sul Lago di Como

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Un archeologo dilettante ha fatto una scoperta straordinaria

Al posto giusto nel momento giusto“, sembrano quelle situazioni da film e invece succedono anche nella vita reale. O almeno questo è quanto accaduto a un archeologo dilettante che, durante una delle sue uscite, ha fatto una scoperta straordinaria e sulla quale aleggiano diversi misteri.

Bubendorf, il luogo del ritrovamento

Un ritrovamento che ha avuto luogo, in realtà, durante gli ultimi mesi del 2021 ma che è stato reso noto soltanto nelle ultime ore per motivi di riservatezza e per esplorare tutta la zona circostante al luogo del rinvenimento: Bubendorf, non lontano dal Castello di Wildenstein.

Bubendorf si trova in Svizzera, un comune del Canton Basilea Campagna, nel distretto di Liestal. Una zona nota per il quasi totale incontaminato paesaggio naturale fatto di oltre 1.000 km di sentieri escursionistici. E proprio qui, il 6 settembre scorso, Daniel Lüdin, un archeologo volontario e dilettante, stava passeggiando con il suo metal detector quando lo ha sentito suonare e si è ritrovato di fronte a un “tesoro”.

La scoperta di Daniel Lüdin

Durante la sua perlustrazione, e non appena il dispositivo ha rilevato qualcosa di consistente, Lüdin ha iniziato a scavare portando alla luce diverse monete romane e alcuni frammenti di ceramica. Nel dettaglio: ha trovato sotto il terreno, addossato ad alcune pietre con andamento regolare, un vaso di ceramica contenente ben 1290 monete del  IV secolo -soprattutto di rame.

Dopo aver esaminato il ritrovamento, gli archeologi sono rimasti doppiamente sorpresi: un pezzo di cuoio divideva le monete in due parti, una situazione strana se si pensa all’epoca in cui furono nascoste. Tesori del periodo tra il 332 e il 335 d.C., infatti, sono poco noti.

Realizzate con una lega di rame e una minima quantità di argento, avevano, probabilmente, un basso potere d’acquisto. Questo perché l’inflazione imperava durante l’epoca di Costantino il Grande, dal cui regno – come rivela la goffratura – risalgono le monete.

Dagli studi è emerso che il valore del “tesoretto” corrispondeva a circa due mesi di guadagno di un soldato dell’epoca. Ma se il loro valore nominale è piuttosto modesto, il loro valore scientifico è “incommensurabile“, come ha assicurato l’archeologo cantonale Reto Marti.

Tuttavia, al ritrovamento non è possibile attribuire un reale corrispettivo in denaro. “Le monete in realtà non sono vendibili, farlo sarebbe illegale“, ha spiegato Marti.

Gli altri misteri legati a questa scoperta

I misteri legati a questa scoperta fortuita non sono finiti qui. Ci si domanda, infatti, il motivo per il quale queste monete siano state sepolte. In tempi di crisi economiche e guerre civili, in epoca tardo romana, molte persone usavano sotterrare i loro oggetti di valore per proteggerli.

Ma nonostante ciò, sono praticamente inesistenti i tesori di questo tipo risalenti all’intero impero romano, visto che il periodo è stato caratterizzato da sostanziale stabilità politica.

Ci si chiede, inoltre, cosa sorgesse in quell’area. Un tempietto? Un’edicola religiosa sotto la quale fu creato il deposito di monete? Al momento non è possibile avere risposte. Sono necessarie ulteriori letture dei materiali che giacciono nell’area dello scavo.

Per ora, quel che ci è dato sapere è che: “Forse le monete erano conservate in una specie di santuario o sacrificate agli dei“, o almeno questo è quanto ipotizzano gli archeologi.

Castello di Wildenstein scoperta

Il Castello di Wildenstein nei pressi del ritrovamento