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Il Fort Boyard diventa un’attrazione turistica: deve essere salvato

Molti sentendo il nome di Fort Boyard ricorderanno il celebre show televisivo ma oggi la fortezza sognata dal Re Sole è in pericolo: per poterla preservare sono necessari 37 milioni di euro per intervenire con un’opera di restauro. La struttura, immaginata da Luigi XIV ma portata a compimento solo due secoli più tardi da Napoleone, è l’icona di un’impresa umana che ha voluto sfidare la potenza dell’Atlantico. A renderla famosa ai più è stato un programma televisivo che ha raggiunto ben 40 Paesi.

Alla scoperta di Fort Boyard

Fort Boyard viene nominato in prima battuta dal Re Sole che lo desiderava tanto. Un sogno incompiuto però, che ha visto i suoi natali solo alcuni anni più tardi grazie a Napoleone Bonaparte che lo ha costruito per proteggere la costa. L’imponente costruzione nata come fortezza militare è stata poi utilizzata come icona di un programma TV ma oggi ha bisogno di interventi di restauro importanti. Si trova proprio tra le due isolette di Oléron e Aix e sembra quasi spuntare dalle acque con una struttura austera e pareti stondate arricchite da pochissime aperture: dopotutto si trattava di un’opera militare e doveva essere inespugnabile.

Fort Boyard protagonista in TV

È stato dichiarato ufficialmente monumento nazionale negli anni Cinquanta, ma oggi Fort Boyard si può ammirare solamente dal mare con il suo inconfondibile profilo, oppure dall’alto attraverso alcune escursioni in elicottero. Nessuno ha modo di visitarlo, o almeno per il momento, poiché i piani prevedono anche la possibilità di riaprire al pubblico in piccoli gruppi. La fama dell’opera architettonica si deve all’omonimo programma TV lanciato in Francia nel 1990 e che ha contato nel tempo oltre 1500 episodi. Trasmesso poi tra Regno Unito, Canada e altri 40 Paesi ha persino avuto un tentativo di adattamento in Italia sotto la conduzione di Paolo Bonolis ma senza successo. Il gioco prevedeva la sfida tra squadre: i concorrenti affrontavano enigmi, giochi di strategie e prove fisiche racimolando punti per poi conquistare il tesoro custodito proprio all’interno del forte.

Il piano per salvarlo e trasformarlo in un’attrazione turistica

Cosa è stato pensato per salvarlo? È partita ufficialmente una raccolta fondi per intervenire a tutela di Fort Boyard. L’opera che ha sfidato l’Oceano Atlantico con coraggio in un tratto selvaggio che si estende dal confine con la Spagna fino alle punte del Pointe du Van e del Pointe du Raz in Bretagna a largo delle coste tra Bordeaux e Brest.

A parlare in una nota ufficiale è Ghislaine Guillen, codirettrice del progetto “Save Fort Boyard” e rappresentante del consiglio dipartimentale. La sua voce ha evidenziato la necessità di 36,6 milioni di euro per portare a termine i lavori di restauro di cui tre quarti hanno già una copertura garantita dal finanziamento da parte della Charente Marittima. Mancano all’appello 9 milioni di euro che si spera di raggiungere attraverso donazioni pubbliche e private.

I lavori includono la messa in sicurezza della struttura e hanno come obiettivo accogliere piccoli gruppi di visitatori. Il tempo della ristrutturazione potrebbe comprendere diversi anni, portando a termine il tutto entro il 2028. Se si dovesse superare il tetto minimo tramite raccolta fondi, i soldi verranno investiti per consolidare le pietre e riparare le crepe.

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Barcellona linee aeree Notizie Viaggi viaggiare

Offerte voli Ranair: prezzi in calo, si parte con meno di 20 euro

Una nuova offerta flash è stata lanciata da Ryanair: chi vuole iniziare il 2025 con un viaggio può approfittare della promozione. Prezzi in calo per tantissime destinazioni partendo dai più grandi aeroporti italiani, anche nel weekend. Alcuni biglietti sono disponibili a meno di 15 euro a tratta, un vero affare da non farsi sfuggire. Le offerte sono valide solo fino a domani 19 dicembre 2024 e si riferiscono ai voli dal 1 gennaio al 28 febbraio 2025.

Visitare Barcellona ad un prezzo imperdibile

Una delle tantissime offerte a disposizione? Da Milano Malpensa si parte verso Barcellona per meno di 15 euro a tratta, weekend compresi. La destinazione è un’ottima idea anche per San Valentino. La capitale della Catalogna è una meta imperdibile e con questa promozione diventa ancora più conveniente. Coloratissima e simbolo d’arte, Barcellona è apprezzata anche per la vivace movida. La Sagrada Família, Parc Güell e tutte le architetture firmate dal genio creativo di Antoni Gaudí sono da inserire nel proprio itinerario prenotando con anticipo i biglietti. Da non perdere una passeggiata alle Rambla, con tappa street food al mercato de la Boqueria e per chi viaggia con i bambini l’acquario in prossimità del porto. Barcellona è sicuramente una buona opzione per un viaggetto di 2-3 giorni: a gennaio e febbraio, con un po’ di fortuna, si trovano bellissime giornate di sole.

Un weekend a Budapest scontatissimo

Da Roma Ciampino per tutta la durata della promo che va dal 2 gennaio al 28 febbraio si possono trovare voli in partenza per Budapest a soli 15 euro. Anche nel periodo di San Valentino. Chi teme il freddo potrebbe non trovare in gennaio e febbraio il momento migliore per visitare Budapest ma con un po’ di organizzazione nell’abbigliamento regala grandi soddisfazioni. La città, divisa a metà dal fiume, rivela due anime: Buda da una parte e Pest dall’altra. Sulla collina della prima si trova il castello con il museo storico e la galleria nazionale. Da qui la vista sul parlamento regala scorci perfetti per foto da conividere sui social. Vicino al castello non c’è da perdere il Bastione dei Pescatori che sembra uscito da un libro di favole. Dopo aver attraversato il ponte delle Catene si raggiunge la parte di Pest dominata dal parlamento ungherese. Qui da non perdere ci sono il Museo di Belle Arti e la Casa del Terrore. Chi cerca un po’ di relax potrebbe pianificare una tappa alle terme: un’idea originale e romantica da prendere in considerazione anche per la festa degli innamorati.

Qualche giorno tra sole e cultura a Malta

Da Bari si volta a Malta con voli in offerta da 15 euro, anche nei fine settimana con partenza di sabato mattina per tutto il mese di gennaio e febbraio 2025. Forse più battuta in estate ma altrettanto suggestiva in inverno: Malta è tra le mete da non perdere con questa promozione. Si atterra a La Valletta, la capitale conosciuta come patrimonio mondiale dell’UNESCO e qui si parte all’esplorazione del territorio: dalla cattedrale di San Giovanni ai giardini Barrakka superiori per poi spostarsi a visitare Vittoriosa, Senglea e Cospicua perle imperdibili per chi ha un po’ di tempo in più da dedicare al luogo. Se si ha la fortuna di trovare un bel weekend soleggiato ci si può spingere fino alle scogliere di Dingli e alla Laguna Blu sull’isola di Comino. Raggiungibile facilmente con i mezzi tra le cose da vedere vicino a La Valletta c’è Mdina che molti soprannominano “la città silenziosa” e Gozo, l’isola “sorella” di Malta.

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Europa funivie Notizie Svizzera Viaggi viaggiare

Inaugurata la funivia più ripida del mondo: vi porta sulla montagna di James Bond

Una Svizzera da record: proprio sulle Alpi Bernesi è stato conquistato il primato con la funivia più ripida al mondo: un capolavoro di ingegneria che collega da Stechelberg allo Schilthorn permettendo ai turisti (e non solo) di vivere un’esperienza mozzafiato tanto per gli appassionati di montagna quanto per i fan di James Bond. Ma cosa c’entra lo 007 più famoso di sempre? Vediamolo insieme.

La funivia più ripida al mondo si trova in Svizzera

È stata inaugurata ufficialmente il 14 dicembre e proprio da quella data gli amanti dell’adrenalina possono vivere un’esperienza da record: con una pendenza del 160% la funivia della Svizzera conquista il titolo della più ripida al mondo. Si trova sullo Schilthorn, nel canton Berna e ha un impianto che vanta un’estensione di 1194 metri superando il primato precedente tenuto dalla Norvegia. Grazie a questa innovazione il percorso si riduce di 10 minuti nel raggiungere il ristorante Piz Gloria, set del film di James Bond del 1969. Sono stati investiti 3,5 milioni di franchi svizzeri e il lavoro ha richiesto un anno e mezzo di tempo per la costruzione.

Come riportato nel comunicato stampa, il direttore della Schilthornbahn SA Christoph Egger ha spiegato l’impresa mettendo in luce l’ostacolo principale: erigere un palo di sostegno a 600 metri di altezza in un luogo di difficile accesso. Per il trasporto dei materiali sono state impiegate funivie progettate appositamente, così da evitare l’uso massiccio di elicotteri.

Oggi il risultato mostra una funivia che copre un dislivello di 775 metri e dispone di due cabine automatizzate, ciascuna con una capienza di 85 passeggeri. Durante questo importante intervento è stata anche rinnovata la fibra ottica lungo 1200 km per poter gestire dati e connessioni per tutta l’area visitatori e supportare l’innovazione del sistema informatico che è diventato così di ultima generazione.

Si parte dalla stazione posizionata nella valle di Lauterbrunnen, recentemente ristrutturata, per sfruttare poi l’intero sistema di funivie che collega Stechelberg allo Schilthorn in quota a 3000 metri. Il progetto, conosciuto con il nome di Schilthornbahn 20XX, garantisce un percorso più diretto e rapido contando un investimento complessivo di circa 100 milioni di franchi svizzeri.

Si trova in Svizzera la funivia più alta al mondo

Fonte: Garaventa AG

Con una pendenza del del 160% il progetto nel canton Berna conquista il titolo di funivia più alta al mondo

Con la funivia si va sulle tracce di James Bond

L’infrastruttura fa parte del progetto Schilthornbahn 20XX che ha lo scopo di rivoluzionare il collegamento verso Schilthorn. I fan di 007 se lo ricorderanno nel film “Al servizio segreto di Sua Maestà” del 1969. Proprio nelle scene più salienti ci si trovava presso il ristorante girevole Piz Gloria.

Una delle caratteristiche che hanno reso iconico il locale? La vista a 360 gradi su oltre 200 cime alpine. Tra le viste più suggestive? Quelle su Eiger, Mönch e Jungfrau, riconosciuto come un Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Il design porta la firma dell’architetto bernese Konrad Wolf ed anch’esso ha un primato: è stato il primo ristorante al mondo a ruotare. La struttura impiega circa 45 minuti per muoversi sul proprio asse e regalare un’experience davvero speciale agli avventori del ristorante.  Un’innovazione che ha contribuito a renderlo famoso a livello internazionale.

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Corea del Sud, la destinazione emergente del 2025

La Corea del Sud sta rapidamente emergendo come una delle destinazioni turistiche più promettenti del futuro, grazie a una combinazione unica di innovazione culturale, tradizione e modernità. Con l’espansione del fenomeno della K-culture, che include musica, cinema, moda e gastronomia, il Paese sta attraendo un numero sempre maggiore di visitatori internazionali.

Nel 2025, la Corea del Sud è destinata a diventare una delle mete più in voga al mondo, con l’obiettivo di raggiungere i 30 milioni di turisti entro il 2027. Ma cosa rende la Corea del Sud una meta tanto speciale? Dalla popolarità delle serie TV coreane e della musica K-pop ai luoghi storici e alle esperienze uniche che il paese ha da offrire, scopriamo perché la Corea del Sud è la destinazione emergente del 2025.

Perché la Corea del Sud è la meta emergente del 2025: i dati

La Corea del Sud sta rapidamente emergendo come una delle destinazioni turistiche più popolari al mondo, grazie a una strategia di marketing mirata che punta a rendere il paese una meta imperdibile entro il 2025. Il piano prevede di attrarre 30 milioni di turisti stranieri entro il 2027, con un obiettivo intermedio di 20 milioni di turisti entro il 2024. Il successo di questa iniziativa si fonda su un approccio che integra cultura, innovazione e tecnologia. La K-culture, ossia la cultura coreana, gioca un ruolo centrale in questa crescita, alimentata dal successo globale della musica K-pop, delle serie TV coreane e della gastronomia tipica.

Per promuovere la Corea del Sud come destinazione turistica, sono previsti eventi e roadshow in tutto il mondo, con il coinvolgimento di attori strategici come l’industria degli e-sport e il settore del benessere. Inoltre, sono stati creati hub di marketing globali per raggiungere nuovi mercati e ampliare la rete turistica del paese, creando un ecosistema sostenibile che possa attrarre visitatori da ogni parte del mondo.

Palazzo Gyeongbokgung, Seul

Fonte: iStock

L’imponente Palazzo Gyeongbokgung a Seul

Dalla musica alle serie TV coreane, i luoghi della Corea in trend

Il successo internazionale delle serie TV coreane e della musica K-pop ha portato una nuova ondata di visitatori in Corea del Sud, che cercano di vivere l’esperienza delle loro star preferite. Luoghi iconici legati a queste tendenze culturali sono diventati attrazioni turistiche di prima scelta. Tra i principali luoghi in trend, possiamo citare:

  • Gangnam, il quartiere residenziale e commerciale di Seul, reso famoso dalla canzone “Gangnam Style” di PSY, è diventato un simbolo della cultura popolare coreana e un luogo imperdibile per i turisti.
  • Seoul’s K-pop district, che comprende luoghi come l’SMTOWN Coex Artium e il Big Hit Entertainment, dove i fan possono scoprire la storia dei loro gruppi musicali preferiti e partecipare a eventi esclusivi.
  • Set di serie TV e film come i famosi set di “Crash Landing on You” e “Itaewon Class”, che hanno trasformato alcune località in vere e proprie destinazioni turistiche, dove i visitatori possono rivivere le scene dei loro drammi preferiti.

Inoltre, il settore cinematografico coreano, che sta vivendo un periodo di grande esplosione, contribuisce notevolmente ad aumentare l’attrattività della Corea come destinazione turistica, grazie anche alla crescente popolarità del Cinema Coreano internazionale.

Attrazioni (o attività) curiose e originali della Corea del Sud

La Corea del Sud offre anche esperienze turistiche curiose e originali che vanno oltre la cultura pop. Qui alcune delle attività più uniche che stanno attirando i visitatori:

  • Esperienze di Hanbok: indossare il tradizionale abito coreano, il hanbok e passeggiare nei palazzi storici di Seul, come il Palazzo Gyeongbokgung, è un’attività molto popolare tra i turisti che vogliono immergersi nella cultura coreana.
  • Visite ai templi buddisti: molti turisti scelgono di partecipare a ritiri spirituali nei templi buddisti coreani. Queste esperienze offrono ai visitatori l’opportunità di vivere un’esperienza di meditazione profonda e di conoscere meglio le tradizioni spirituali del Paese.
  • Parchi tematici K-pop: luoghi come il Lotte World e Everland non sono solo parchi di divertimento, ma offrono anche eventi speciali e spettacoli legati ai gruppi musicali coreani. Alcuni parchi offrono anche percorsi tematici basati su film e serie TV, creando un’esperienza unica per i fan.
  • Cucina coreana: la Corea del Sud è famosa per la sua gastronomia unica, che sta guadagnando sempre più popolarità a livello internazionale. Oltre ai piatti tradizionali come il bibimbap e il kimchi, i turisti possono partecipare a corsi di cucina per imparare a preparare i piatti tipici della tradizione coreana.
  • E-sports e gaming: con il rapido sviluppo dell’industria degli e-sports, la Corea del Sud è diventata la mecca del gaming. I turisti appassionati di videogiochi possono visitare i centri di e-sports, assistere a tornei e partecipare a eventi esclusivi.
  • Escursioni naturali: la Corea del Sud non è solo una metropoli vibrante, ma offre anche un’abbondanza di bellezze naturali, dai monti Seoraksan e Bukhansan per gli amanti dell’escursionismo, fino alle isole di Jeju, un paradiso naturale protetto dall’Unesco, che è molto popolare tra i turisti in cerca di tranquillità e paesaggi mozzafiato.

Grazie a questa combinazione di cultura pop, esperienze tradizionali e attività uniche, la Corea del Sud si sta dunque rapidamente imponendo come una delle destinazioni turistiche più promettenti del 2025. Con l’espansione del suo ecosistema turistico e il rafforzamento della sua identità attraverso la K-culture, la Corea del Sud è destinata a diventare un punto di riferimento globale per i viaggiatori di tutto il mondo.

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Notizie treni Viaggi

Treni turistici invernali, le novità di Trenitalia

Trenitalia ha annunciato le novità dell’inverno 2024-2025. Tra partenze speciali durante le festività natalizie e nuove tratte che saranno inaugurate nei prossimi mesi, sono tantissimi i treni, regionali, turistici o ad alta velocità, che porteranno gli italiani in vacanza in giro per l’Italia, contribuendo a far loro scegliere un tipo di viaggio sostenibile.

I treni delle feste

I primi treni dell’inverno sono già partiti e sono quelli che raggiungono, nel periodo delle feste, i mercatini di Natale e le località sciistiche. Dal venerdì alla domenica, fino a fine marzo, è possibile viaggiare coi Frecciarossa verso Oulx e Bardonecchia, in Piemonte, partendo da Roma, Firenze, Bologna, Reggio Emilia, Milano e Torino. A questi si aggiungono fino a inizio gennaio due nuovi collegamenti il sabato e la domenica per Trento, Rovereto, Ora e Bolzano che partono da Milano, Brescia e Verona per raggiungere i mercatini di Natale più famosi del Trentino-Alto Adige e le località di montagna.

Si riconfermano anche per questa stagione invernale i collegamenti giornalieri con i treni regionali tra Torino e le piste di risalita di Bardonecchia, tra Ventimiglia e le piste di Limone Piemonte e fino Torino e Oulx. Per chi vuole raggiungere il Marché de Noël di Aosta, fino al 5 gennaio, è previsto un potenziamento delle 14 corse dei bus del fine settimana tra Aosta e Ivrea con ulteriori sette autobus al giorno. Durante le festività natalizie e nei fine settimana, fino a fine marzo, i FrecciaLink permettono di raggiungere alcune località montane: Aosta, Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Madonna di Campiglio, Pinzolo, la Val Gardena, la Val di Fassa e la Val di Fiemme.

Nel fine settimana, si può raggiungere con l’Intercity Bardonecchia partendo da Genova e Torino, con fermate intermedie a Bussoleno e Oulx. Parte, invece, un nuovo collegamento Intercity tutti i giorni da Bari/Lecce verso Bolzano. Con i treni regionali si possono raggiungere gli altri mercatini di Natale di tutta Italia, da quello di Asti a Natale ad Assisi fino ai mercatini di Natale di Pietrarsa.

Treni dei mercatini non solo in Italia. Da Milano, Venezia, Bologna e Genova si possono raggiungere i mercatini di Natale della Svizzera a bordo degli Eurocity, in collaborazione tra Trenitalia e le Ferrovie Federali Svizzere (SBB). Se non avete mai visitato quelli di Zurigo, Berna, Basilea, Montreux, Losanna e Ginevra è l’occasione giusta.

Nuovi Frecciarossa

I treni Frecciarossa raggiungono una frequenza record: cento collegamenti giornalieri tra Milano e Roma, di cui 9 con tempi di percorrenza inferiori alle 3 ore, e 50mila posti disponibili ogni giorno, di cui oltre 35mila tra Milano e Napoli. Inoltre, grazie al Frecciarossa 1000 in doppia composizione aumentano i posti offerti nei giorni e nelle fasce orarie a maggiore richiesta. L’introduzione di nuovi collegamenti diretti, come quelli per Gorizia (che nel 2025 sarà Capitale europea della cultura) da Napoli e Roma, arricchisce ulteriormente l’offerta, ampliando sempre più il numero di destinazioni servite dall’alta velocità.

Sono ben 16 le Frecce giornaliere tra Roma e la Calabria, comprese due corse notturne che attraversano l’Italia permettendo di ottimizzare il tempo delle proprie vacanze. Anche la Puglia ha 16 collegamenti al giorno tra Roma e le principali città della regione, e collegamenti notturni che uniscono Milano e Lecce nelle giornate a maggiore mobilità. Per gli amanti della montagna, Frecciarossa e FrecciaLink offrono nuove possibilità di viaggio verso Bardonecchia, Val Gardena, Cortina e altre rinomate località alpine, ideali per gli sport invernali o i mercatini natalizi.

Treni turistici, le novità dell’inverno

Saranno diversi i collegamenti della stagione invernale di FS Treni Turistici Italiani. Il 21 dicembre partirà da Torino il Sicilia Express, un treno charter notturno nato dalla collaborazione con la Regione Siciliana, che raggiungerà Palermo e Siracusa e ripartirà il 5 gennaio dalla Sicilia versi Nord. Un viaggio esperienziale che celebra la cultura enogastronomica siciliana anche grazie ai prodotti tipici serviti nella carrozza ristorante del treno.

Sicilia Express

Fonte: Ipa

Il treno Sicilia Express in partenza a dicembre

Il giorno dell’Epifania parte, invece, il Treno della Befana, un treno storico con locomotiva a vapore che, da Firenze S. M. Novella, attraverserà il Mugello fino ad arrivare a San Piero A Sieve, in provincia di Firenze. La seconda metà di gennaio vedrà la partenza del Treno delle terme euganee effettuato con treno storico tra Milano e Abano-Montegrotto Terme.

A gennaio 2025 partirà un collegamento notturno internazionale che, da Roma, varcherà le Alpi per arrivare a Innsbruck e a Monaco di Baviera. All’inizio del 2025 ci saranno anche dei treni turistici con carrozze storiche come sulla Transiberiana d’Italia in Abruzzo e il Treno del Mandorlo in fiore in Sicilia che partirà nel mese di marzo.

Treni regionali

I treni regionali sono un ottimo modo di viaggiare alla scoperta dell’Italia in quanto coprono l’intero territorio nazionale dal confine più a Nord fino alla punta estrema della Sicilia. Con più di 6.000 corse giornaliere, infatti, i treni regionali italiani offrono un servizio capillare lungo tutto il nostro Paese, anche grazie a 180 Link – bus, navi e altri mezzi, acquistabili in un’unica soluzione sui canali Trenitalia – consentendo di raggiungere un vasto numero di destinazioni, anche quelle più remote. Quest’inverno, anche sui treni regionali, sono previste novità, che riguardano in particolare il rinnovo della flotta e l’introduzione di nuovi servizi.

Il successo dei treni notturni

Il 2024 sarà ricordato per il successo ottenuto dal rilancio dei treni notturni che hanno letteralmente spopolato. Gli Intercity Notte sono stati scelti dal 7% in più di passeggeri rispetto al 2023 e il +30% rispetto al 2022, superando i 2 milioni di viaggiatori trasportati entro la fine di quest’anno. Questa crescita è trainata dalla sensibilità verso la sostenibilità e dalla convenienza del viaggio notturno, che collega capillarmente oltre 150 stazioni, incluse 17 in Sicilia, tra Nord e Sud Italia. Ideali per le vacanze e per lunghi spostamenti, i treni notturni offrono diverse soluzioni di comfort, dalle cuccette alle cabine letto con servizi dedicati, come per esempio la colazione. Competitivi rispetto all’aereo, consentono di raggiungere mete turistiche come Taormina o Cortina d’Ampezzo. Gli Intercity Notte collegano, nel periodo delle feste di Natale, Roma e Bolzano, con prolungamento anche alle stazioni di Ponte Gardena, Chiusa, Bressanone, Fortezza e Vipiteno fino al Brennero. Sul fronte europeo, il collegamento Euronight/Nightjet effettuato in cooperazione tra Trenitalia e le ferrovie austriache Oebb, collega ogni giorno La Spezia e Roma con Vienna e amplia l’offerta transfrontaliera, rafforzando l’impegno verso un turismo sostenibile e interconnesso.

Treno notturno

Fonte: ANSA Foto

Il treno notturno Roma-Cortina

Nuovi Intercity

Con il cambio orario di dicembre, sono previste novità anche nel servizio di treni Intercity. Innanzitutto, una copertura più ampia delle tratte nazionali, sia nei giorni feriali sia nei weekend, con il prolungamento dei collegamenti verso Bardonecchia, Lecce, Bari, Milano e Bolzano. Le novità includono il prolungamento verso Savona della tratta Torino-Genova e il nuovo collegamento Roma-San Benedetto del Tronto, che amplia la connettività lungo la costa adriatica.

Bus turistici per raggiungere ogni meta

Non solo treni ma anche bus, per raggiungere quelle zone d’Italia dove nin arrivano i binari. Busitalia offrirà diversi collegamenti che hanno lo scopo di valorizzare le bellezze artistiche e naturalistiche del nostro territorio. Dai servizi treno+bus, come Assisi Link, Spoleto Link, e Narni Link, a quelli treno+funicolare con Orvieto Link, fino ai collegamenti dedicati a luoghi naturalistici come Marmore Link e Piediluco Link, senza dimenticare la navigazione sul Lago Trasimeno e le sue isole.

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Vaggiare in base al cambio: le mete più vantaggiose

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie e del Capodanno 2025, cresce l’interesse degli italiani per le destinazioni extra-UE, in particolare quelle che offrono esperienze uniche e un vantaggio economico derivante dalle fluttuazioni dei tassi di cambio. Secondo un sondaggio di YouGov, ben il 35% degli italiani che pianificano un viaggio durante le feste si orienta verso mete fuori dall’Europa, a conferma di una crescente voglia di esplorare il mondo. Ma quali sono le destinazioni più ambite e come i tassi di cambio influiscono sulle scelte di viaggio?

Secondo l’analisi condotta da Ebury, un’azienda fintech che si occupa di pagamenti internazionali e soluzioni di cambio, molte delle destinazioni più richieste per il Natale 2024 e Capodanno 2025 sono lontane e offrono vantaggi economici legati al tasso di cambio. Anche l’analisi di Bluvacanze, parte del gruppo MSC, evidenzia un aumento delle prenotazioni del 50% rispetto allo scorso anno, con una chiara preferenza per viaggi a lungo raggio. A ciò si aggiunge una maggiore disponibilità a investire in esperienze di lusso: il 34% dei viaggiatori è disposto a spendere di più per volare in classi premium.

Anche se il costo del volo (62%) e dell’alloggio (58%) sono fattori determinanti nelle scelte, la volontà di vivere esperienze di alta qualità spinge molti italiani verso destinazioni lontane, con un occhio attento al budget e alle opportunità offerte dai tassi di cambio.

Messico

Per chi sceglie di volare in Messico, il vantaggio economico è particolarmente interessante, con un +7,5% di potere d’acquisto rispetto al 2023, e un +9% rispetto all’Italia. Questo miglioramento del tasso di cambio rende il Messico una meta ideale per chi desidera esplorare le sue meraviglie storiche, come Chichén Itzá, e godere delle incantevoli spiagge della Riviera Maya senza dover spendere troppo. L’ottimo tasso di cambio consente anche di approfittare di esperienze uniche, come l’esplorazione di antiche piramidi o il relax nelle acque cristalline, con un maggiore potere d’acquisto per i turisti italiani.

Sudafrica

In Sudafrica, nonostante una perdita del 9,1% di potere d’acquisto rispetto al 2023, il paese offre ancora un ottimo rapporto qualità-prezzo, soprattutto per chi cerca esperienze uniche come i safari nei parchi naturali o una visita alle famose città come Cape Town. Il costo della vita relativamente basso permette di godere di esperienze di alta qualità senza svuotare il portafoglio, rendendo il Sudafrica una destinazione affascinante, ideale per chi desidera un’avventura immersiva nella natura e nella cultura locale.

 

Sudafrica

Fonte: 123RF

Panorama di Cape Town di sera

Marocco

Anche in Marocco, nonostante il -4,7% di potere d’acquisto, l’euro continua a mantenere una posizione favorevole. Il paese offre un costo della vita contenuto e una cultura affascinante che attrae milioni di turisti ogni anno. Le visite ai souks di Marrakech, le escursioni nel deserto del Sahara e le meraviglie architettoniche come la Medina di Fes sono accessibili anche grazie a un cambio vantaggioso. Il Marocco resta così una meta ideale per chi cerca un mix di avventura, tradizione e comfort a un costo contenuto.

 

Corte interna di Palazzo El Bahia a Marrakech

Fonte: iStock

Il sontuoso Palazzo El Bahia a Marrakech, Marocco

Giappone

Se il Giappone è una delle destinazioni più popolari tra i viaggiatori italiani, quest’anno il tasso di cambio non gioca a favore dei turisti: il potere d’acquisto dell’euro è diminuito del 3% rispetto allo scorso anno. Nonostante ciò, il Paese del Sol Levante continua a essere una delle mete più ricercate, grazie alla sua cultura millenaria, ai templi affascinanti e alle metropoli vivaci come Tokyo e Kyoto. Anche se la spesa per un viaggio in Giappone risulta più alta rispetto ad altre destinazioni asiatiche, le esperienze uniche che offre giustificano il costo aggiuntivo.

Tokyo, Giappone

Fonte: iStock

Il Tempio Asakusa a Tokyo, Giappone

Thailandia, Cambogia e Malesia 

Le destinazioni asiatiche come Thailandia, Cambogia e Malesia restano molto richieste, ma quest’anno il tasso di cambio è meno favorevole per i turisti italiani. In particolare, la Thailandia ha visto una riduzione del 5,7% del potere d’acquisto rispetto al 2023, mentre la Cambogia e la Malesia segnano una perdita rispettivamente del 5,6% e del 9,2%. Nonostante ciò, queste mete continuano ad attrarre grazie alla loro natura mozzafiato, ai mercati locali vivaci e alle esperienze autentiche che offrono a chi cerca avventure uniche in Asia, anche se con un budget un po’ più alto rispetto al passato.

Anche se alcuni paesi, come gli Stati Uniti e l’Oceania, non offrono tassi di cambio particolarmente favorevoli, le Maldive e i Caraibi continuano invece a essere destinazioni da sogno per chi cerca un relax totale.

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Sogni un viaggio sul Treno delle Meraviglie? Ora costa la metà

Se avete sempre desiderato fare un viaggio panoramico sul famoso Treno delle Meraviglie, c’è una novità che renderà il sogno ancora più accessibile. A partire da oggi e fino al 14 giugno, il costo del biglietto per il tragitto Cuneo-Ventimiglia sulla storica linea ferroviaria che collega l’Italia alla Francia sarà dimezzato.

Un’ottima opportunità per scoprire uno dei percorsi più affascinanti e spettacolari d’Europa, che passa tra montagne, boschi e gallerie, offrendo panorami mozzafiato sul paesaggio alpino. Grazie a un nuovo accordo tra le istituzioni italiane e francesi, i viaggiatori potranno godere di una riduzione fino al 50% dei costi per i biglietti, con un miglioramento anche nelle frequenze dei treni.

Un viaggio tra Italia e Francia, con il Treno delle Meraviglie

La Cuneo-Ventimiglia è una delle linee ferroviarie più suggestive d’Italia, non solo per i paesaggi mozzafiato che offre, ma anche per la sua storia che affonda le radici nel periodo sabaudo. Fu costruita quando i Savoia governavano il Piemonte e Nizza era un importante porto commerciale. Oggi, il percorso ferroviario è un vero e proprio trionfo della natura, che attraversa la Valle del Roya, passando in territorio francese, e collegando piccoli borghi tra Italia e Francia. Il viaggio da Cuneo a Ventimiglia è particolarmente affascinante, con il treno che offre un’esperienza unica, passando tra luoghi impervi, gallerie e verdi boschi.

Da Cuneo, il Treno delle Meraviglie prosegue verso Ventimiglia, ma non finisce qui: il viaggio può proseguire fino a Limone Piemonte, per poi deviare in territorio francese, con fermate a Tende, Saorge e Sospel. Questi borghi, che un tempo facevano parte dell’Antica Via del Sale, sono oggi ancora testimoni di tradizioni e paesaggi unici. Con la nuova tariffa ridotta, il costo del viaggio da Cuneo a Breil sarà di soli 7,70 euro, un’opportunità imperdibile per chi desidera scoprire questi luoghi suggestivi.

Il ribasso storico che fa bene al turismo

La riduzione del costo dei biglietti per la Cuneo-Ventimiglia è una notizia che entusiasma sia i residenti che i turisti, poiché la tratta, pur essendo molto panoramica e ricca di potenzialità turistiche, ha sempre avuto una domanda limitata. Il taglio dei prezzi si inserisce nel contesto del nuovo orario internazionale invernale e riguarda tutte le stazioni francesi della Val Roya, come Vievola, Tende, La Brigue, Saint Dalmas de Tende, Fontan-Saorge e Breil. Questo cambio, reso possibile grazie al lavoro congiunto tra l’Osservatorio Ferrovia del Tenda, RFI, Trenitalia e l’Agenzia della Mobilità Piemontese, si riflette in un abbassamento fino al 50% dei costi per tutti i viaggiatori, anche per le comitive e gli abbonamenti.

Inoltre, è stato migliorato anche il servizio: il treno delle 16:20 da Ventimiglia a Cuneo, una delle corse più attese dai viaggiatori, sarà ora operativo tutti i giorni della settimana, anziché solo nei weekend e durante le festività. Questa nuova frequenza risponde a una crescente domanda di mobilità tra le due città e offre più opportunità per chi desidera godere di questo incredibile viaggio senza doversi preoccupare degli orari limitati.

Tuttavia, bisogna ricordare che i lavori sulla linea Breil-Nizza continueranno fino al 2025, causando alcune modifiche temporanee al servizio. Per ora, il servizio diretto via Sospel non è disponibile, ma è garantito un autobus sostitutivo da Breil.

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A Venezia c’è una nuova isola e si chiama Bacàn

Venezia, la città dell’acqua per antonomasia, è famosa in tutto il mondo per il suo patrimonio culturale e la sua straordinaria bellezza. Tuttavia, dietro le sue architetture rinascimentali e le celebri gondole, la città è anche custode di angoli poco conosciuti, dove la natura e il paesaggio lagunare giocano un ruolo fondamentale. Tra questi luoghi misteriosi c’è l’isola del Bacàn, un piccolo lembo di terra che ha attirato l’attenzione negli ultimi anni grazie a un fenomeno curioso: l’effetto del sistema Mose.

Questo innovativo progetto di protezione contro l’acqua alta sembra aver cambiato per sempre le sorti di un’isola che, un tempo, riemergeva solo in estate, sparendo invece durante l’inverno.

Bacàn, la rinascita dell’isola lagunare

L’isola del Bacàn si trova tra l’isola di Sant’Erasmo e il porto del Lido, nel cuore della laguna di Venezia. Fino a poco tempo fa, quest’isola era una sorta di “fantasma” naturale, riemergendo solo durante i mesi estivi, quando il livello del mare si abbassava grazie alle maree. In inverno, con l’aumento delle acque, il Bacàn spariva sotto la superficie del mare. Tuttavia, negli ultimi anni, il paesaggio lagunare è cambiato grazie all’introduzione del sistema Mose, il progetto di dighe mobili creato per proteggere Venezia dall’acqua alta.

Con il Mose in funzione, il Bacàn ha subito una vera e propria “trasformazione”. Ora, non solo rimane visibile durante tutto l’anno, ma sembra anche crescere progressivamente, trasformandosi in un’isola stabile e permanente. Il Bacàn, che in passato era un semplice scanno di sabbia, si è consolidato, diventando una vera e propria isola che oggi misura 260 metri di lunghezza e 10 di larghezza.

Perché il Mose ha reso permanente l’isola di Bacàn

Il Mose, il sistema di barriere mobili che si attiva quando la marea nella laguna supera i 110 cm, ha cambiato le dinamiche naturali della laguna di Venezia. Grazie a questo sistema, le maree vengono “controllate” e stabilizzate, riducendo l’impatto delle onde e delle mareggiate, che in passato avrebbero spostato i sedimenti e provocato l’erosione delle isole più piccole. Giovanni Cecconi, ingegnere e direttore dell’area di controllo del Mose, ha spiegato che il sistema, piuttosto che distruggere il Bacàn, lo ha protetto: “il Mose ha fatto sì che il Bacàn diventasse un’isola stabile e in crescita. Ora cattura i depositi organici e le sabbie, formando una vegetazione che prima non c’era.”

A partire dal 2020, l’isola ha visto un costante accrescimento e, secondo Cecconi, il Bacàn è ora una “zona di deposizione” che continua a crescere, proteggendo al contempo la laguna da onde e mareggiate. In questo modo, l’isola non solo rimane emersa durante tutto l’anno, ma sta anche diventando un piccolo ecosistema, popolato da vegetazione e fauna.

Il fenomeno ha sorpreso anche i tecnici che gestiscono il sistema Mose, i quali non si aspettavano che il Bacàn diventasse una presenza stabile e permanente nella laguna. In un certo senso, il Mose, pur essendo progettato per fermare le acque alte, ha avuto un effetto del tutto inaspettato: l’ha protetto e preservato, trasformandolo in un’isola che ormai rappresenta una parte stabile e visibile della laguna veneta.

In un futuro prossimo, l’isola del Bacàn potrebbe diventare una destinazione più frequentata, non solo per i veneziani, ma anche per i turisti alla ricerca di angoli nascosti e autentici, lontano dalle folle. Nonostante ciò, il Bacàn conserva ancora il suo fascino selvaggio e poco conosciuto, confermandosi come un angolo di natura che sfida le maree e il tempo.

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Vacanze di Natale: gli italiani spendono il +4% per i viaggi

L’incertezza economica e l’aumento dei costi in tanti settori hanno costretto gli italiani a rivedere le proprie abitudini di consumo, soprattutto sotto il periodo delle feste. Se da una parte la riduzione del budget ha interessato in particolare l’acquisto dei regali di Natale, con il 36% degli italiani che prevede di spendere meno, dall’altra è emerso un dato interessante: si può rinunciare a tante cose, ma non a viaggiare.

I viaggi restano una priorità, qualsiasi sia il loro costo. Secondo due diversi studi, realizzati uno da Unimpresa e l’altro da Bain & Company Italia, il settore turistico è quello che registra una crescita più marcata (+4%), con più di due italiani su cinque che hanno pianificato una vacanza per Natale o Capodanno.

Il settore turistico è quello in maggiore crescita

Secondo l’indagine eseguita dal centro studi di Unimpresa, su un campione rappresentativo di 4.500 famiglie presenti su tutte le sedi territoriali dell’associazione sparse per l’Italia, il settore turistico è risultato quello in maggior ripresa. Seppur il contesto economico del nostro Paese sia ancora condizionato dall’inflazione, le persone vogliono viaggiare e continuano a farlo generando un aumento della spesa pari al +4% rispetto al 2023.

Per entrare nel dettaglio dell’analisi, il 30% degli italiani prevede di partire per festeggiare il Natale con una spesa media di 550 euro per nucleo familiare, contro i 530 euro dell’anno precedente. La maggior parte delle persone (+6%) ha deciso di stare in Italia, raggiungendo soprattutto città d’arte, location perfette per vivere le atmosfere dei mercatini, e località montane, ideali per chi ama il turismo attivo. Il +8% spende per esperienze di prossimità, come soggiorni in agriturismo e località termali.

Per quanto riguarda la durata delle vacanze verso altre città europee, infine, il +3% preferisce fare viaggi brevi, una scelta legata anche alle offerte dei voli low-cost. E gli italiani che non viaggiano? Il 70% spenderà il proprio budget per attività locali, come cene fuori e visite ai mercatini.

Più di due italiani su cinque in viaggio per le feste: le mete

Anche secondo l’analisi eseguita da Bain & Company Italia, che ha pubblicato la nuova edizione dell’Italy Holiday Shopping Outlook realizzata in collaborazione con Toluna, il budget degli italiani è in crescita per le vacanze. La ricerca, che ha coinvolto oltre 1.000 consumatori, ha evidenziato una spesa in calo per i regali, ma in aumento per i viaggi, in particolare verso destinazioni estere in grado di bilanciare tradizione e nuove esperienze.

Nel dettaglio, il 28% andrà all’estero: in Europa (66%), seguita da Nord America (13%) e Africa (12%). Le città d’arte (46%) sono la destinazione preferita, soprattutto perché facilmente raggiungibili dai principali aeroporti italiani e ben collegate con voli low-cost. Le città sono seguite dalle località di montagna (40%) e di mare (17%) per chi preferisce trascorrere le vacanze al caldo.

Secondo i risultati ottenuti dall’analisi, anche la spesa media per le vacanze natalizie è in crescita, pari a 597 euro con un aumento del 10% rispetto allo scorso anno. La maggior parte del budget è destinata all’alloggio (55%), seguito da ristoranti (45%) e divertimenti (36%). Gli italiani preferiscono soggiornare in case in affitto o B&B (41%), superando per la prima volta gli hotel (38%), seguiti da case di proprietà o di amici/parenti e agriturismi (18%).

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Premiate le tre regine del turismo enogastronomico in Italia

Il legame tra gli italiani e il viaggio alla ricerca di cibo, vino, olio e di tutte le altre tipicità agroalimentari del nostro territorio è sempre più forte. La regione preferita tra gli italiani sia per i viaggi già fatti (39,3%) che per quelli futuri (33,9%), è la Toscana. Seguono l’Emilia-Romagna e la Puglia, che s’invertono nell’ordine se consideriamo le intenzioni di viaggio. È quanto è emerso dal settimo Rapporto sul turismo enogastronomico italiano appena presentato a Parma.

I dati del rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2024

Il 70% degli intervistati dichiara di aver fatto almeno una vacanza negli ultimi tre anni con questa motivazione primaria: le risposte evidenziano un +12% sul 2023 e +49% sul 2016. E, mentre il turismo domestico generalista ha segnato un calo nel corso dell’ultima stagione estiva, quello enogastronomico non ha deluso, anzi: c’è un ampio bacino di domanda, stimato in 14,5 milioni di potenziali turisti del gusto, che opta prevalentemente per mete domestiche (64%).

Numeri che riflettono la crescita delle ricerche sul web di informazioni e suggerimenti sui viaggi enogastronomici., basti pensare che rispetto al 2023, le ricerche online dei “cooking tourism” da parte degli inglesi sono aumentate del 250%, mentre per “best cities for food in the world” del 143%.

A questo si aggiunge il potere dei social, pubblicati soprattutto su Instagram e TikTok, che hanno reso virali immagini e racconti legati al cibo, spingendo le persone ad appassionarsi e a desiderare di conoscere le culture enogastronomiche del mondo, sperimentandole anche nel corso dei propri viaggi. Basti pensare che l’hashtag #food si trova in circa 250 milioni di post pubblicati su Instagram, il 38% degli utenti della piattaforma guarda contenuti legati al cibo e il 27% li condivide.

Dal rapporto emergono cinque nuove tribù enogastronomiche:
• i Ricercatori (42,1%), che viaggiano per provare nuove esperienze enogastronomiche, entrare in contatto con la comunità locale ed immergersi nella cultura della meta visitata;
• i Festaioli (23%), turisti che si avvicinano con una certa “leggerezza” all’enogastronomia, vista come una scusa per stare in compagnia e divertirsi;
• gli Intellettuali (19%), il cui motto è “viaggiare per arricchire il proprio bagaglio culturale”;
• i Figli dei Fiori (11,5%), che vedono nel viaggio enogastronomico un’occasione per pensare al proprio benessere psico-fisico e volersi bene;
• gli Edonisti (4,3%), che decidono di compiere un viaggio enogastronomico per concedersi un lusso.

Il vino (con il 38,1% delle preferenze) è considerato il prodotto più rappresentativo dell’Italia in ambito agroalimentare. Seguono nell’immaginario collettivo nazionale delle icone enogastronomiche del Belpaese l’olio extravergine di oliva (24%), la pizza (22%), la pasta (15%) e i formaggi (11%). A questa ricchezza si unisce la percezione diffusa di un patrimonio unico, genuino, diffuso sull’intero territorio e di qualità.

Lo studio è stato realizzato da Aite-Associazione italiana turismo enogastronomico e ideato da Roberta Garibaldi, docente all’Università di Bergamo e presidente dell’Associazione italiana turismo enogastronomico, con il supporto di Visit Emilia e Valdichiana Living, il patrocinio di Federturismo, Fondazione Qualivita, Iter Vitis Les Chemins de la vigne en Europe e la collaborazione dell’Università degli studi di Bergamo, Economics Living Lab e TheFork.

Turismo enogastronomico nelle mete estere

L’enogastronomia si conferma fra le esperienze più desiderate anche per i turisti europei: il 15,3% della popolazione del Vecchio Continente (circa 20,6 milioni di potenziali turisti) ha intenzione di affrontarle nei viaggi in programma per questa stagione invernale, a prescindere dalla tipologia di viaggio (mare, city break, culturali e outdoor). Ed è alto anche l’interesse per le mete e le attrazioni a tema cibo delle mete a lungo raggio: in particolare svettano le destinazioni del Far East (Giappone, Corea del Sud, Cina) e il Brasile.

Quanto vale il turismo enogastronomico in Italia

Grazie alla collaborazione con Economics Living Lab, spin-off dell’Università di Verona, il rapporto annuale fornisce per la prima volta una risposta riguardo l’impatto economico e sociale del turismo enogastronomico che è alquanto significativo. Ha contribuito, infatti, a oltre 40 miliardi di euro sull’economia italiana nel 2023 – di cui 9,2 diretti, 17,2 indiretti e 13,7 di indotto –, con un rapporto benefici/costi pari a 6,9, confermandosi importante per l’economia italiana, con un forte potenziale di crescita e un ruolo non secondario nell’occupazione e nella distribuzione del reddito.

Progetti futuri

Per sviluppare ulteriormente il turismo enogastronomico servono però alcune iniziative. Il rapporto ne ha individuate alcune, di natura burocratica e normativa, ma anche concrete come la creazione di musei nazionali del cibo, dedicati alle eccellenze italiane come il vino, l’olio e la pizza, ma anche migliorare l’accessibilità e i collegamenti verso le aree rurali e interne, con soluzioni innovative e sostenibili per quei luoghi non accessibili con mezzi pubblici, sfruttare le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale per la gestione turistica dei piccoli produttori e, infine, sviluppare un sito nazionale dedicato al turismo enogastronomico.