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Il Paese del sorriso alleggerisce le regole di viaggio: cosa sapere

Lo chiamano il Paese del sorriso per via dell’allegria e della gentilezza dei suoi abitanti. Da queste parti le diverse località affascinanti per cultura e l’incredibile natura incontaminata, sono la casa di una popolazione vivace, tollerante e pacifica. Elementi che la rendono una meta di grande attrazione per ogni visitatore curioso, e che adesso ha anche alleggerito le regole di viaggio per tutti i turisti internazionali in arrivo.

Viaggio in Thailandia, le regole da seguire

Il Paese in questione è la Thailandia, vera e propria perla del sud-est asiatico conosciuta principalmente per le paradisiache spiagge tropicali, gli sfarzosi palazzi reali, le rovine antiche e i templi magistralmente decorati che contengono straordinarie rappresentazioni del Buddha.

Ma la buona notizia è che, dopo mesi di norme ben più rigide, dall’1 maggio i turisti stranieri vaccinati contro il virus Covid-19 possono entrare in Thailandia senza bisogno di sottoporsi a tamponi, prima della partenza o una volta atterrati.

A dichiararlo è stato il primo ministro Prayuth Chan-ocha, affermando che: “Molti Paesi stanno allentando in modo significativo le restrizioni ai viaggiatori e il nostro Paese dipende in modo considerevole dal turismo per sostenere l’economia“.

È bene sapere, però, che nonostante l’abolizione della politica del tampone obbligatorio, i viaggiatori  vaccinati che intendono entrare in Thailandia devono comunque richiedere il Thailand Pass sull’apposito sito che trovate qui, e avere un’assicurazione sanitaria con una copertura di almeno 10mila dollari.

Bangkok thailandia

Lo Skyline di Bangkok

Nuove regole di viaggio anche per chi non è vaccinato

Anche chi non si è sottoposto alla vaccinazione contro il Covid-19, a partire dal giorno 1 maggio può entrare in Thailandia seguendo regole più semplici, ma comunque più complicate di chi è vaccinato.

Nel dettaglio: queste persone non sono più tenute a mostrare la prova di un test RT-PCR negativo prima dell’arrivo, né a sottoporsi al test una volta giunti in Thailandia.

Devono, però, registrarsi sul sito che vi abbiamo mostrato sopra per ottenere il Thailand Pass esibendo, allo stesso tempo, una prenotazione alberghiera di 5 giorni e una polizza assicurativa con copertura non inferiore a USD 10.000 (ridotta da USD 20.000), circa 9.250,00 euro.

Una volta arrivati nel Paese del sorriso, inoltre, devono sottoporsi a una quarantena di 5 giorni ed eseguire un test RT-PCR al quinto giorno dal loro arrivo.

Viene fatta un’eccezione per i viaggiatori non vaccinati in grado di caricare tramite il sistema Thailand Pass la prova di un test RT-PCR negativo effettuato entro 72 ore dal viaggio. Loro, come i turisti completamente vaccinati, potranno spostarsi in totale libertà sull’intero territorio.

In sostanza, quindi, caricando il risultato negativo di un tampone molecolare effettuato entro le 72 ore dal viaggio, anche i non vaccinati possono entrare in Thailandia senza particolari limitazioni.

Palazzo Reale Bangkok thailandia

Il maestoso Palazzo Reale di Bangkok

Cosa visitare in Thailandia

Le cose da fare e da visitare in Thailandia sono davvero tantissime. Noi ne abbiamo selezionate alcune a partire dalla Capitale: Bangkok, una città in cui si viene immediatamente travolti dai rumori, dagli odori tipici, dagli ingorghi inestricabili e dai fiumi di folla. Un luogo in cui ammirare maestosi palazzi come quello Reale che si distingue per essere un sito emblematico dove scoprire il tempio del Buddha di Smeraldo, un museo e una serie di padiglioni altamente scenografici.

Oppure il Monte d’Oro, un tempio costruito su una collina che offre una vista panoramica su tutta la città.

Irresistibile è il Nord della Thailandia, la regione più autentica di tutto il Paese. Qui ci si può ritrovare in mezzo alla giungla, conoscere una cultura antica ma ancora visibile e attuale, fare trekking in valle incontaminate ed entrare in contatto con le famose hills tribes.

Non solo, qua ci si può prendere cura anche degli elefanti, (simbolo nazionale thailandese), farci il bagno e nutrirli. Il tutto facendo una visita in uno dei tanti santuari della zona.

santuari elefanti thailandia

Nutrire gli elefanti in Thailandia

Straordinaria è Ayutthaya, l’antica capitale del Paese che oggi è un sito archeologico patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Basti pensare che qui sono conservati 67 templi risalenti al 1300 compreso il Wat Mahathat, uno dei templi più importanti del Regno.

Particolarmente famoso il volto in pietra del Buddha posto tra le radici di un albero all’interno del tempio, un colpo d’occhio incredibile.

Ritornando al Nord, da non perdere è la città di Chiang Mai il cui centro storico è un vero e proprio pullulare di templi. Tra tutti vi consigliamo il famoso Wat Phra Singh, ossia “Il Tempio del Buddha Leone”, e il Wat Chiang Man, il più antico della città.

tempio del leone thailandia

Il Wat Phra Singh

La Thailandia è anche il Paese perfetto per chi vuole concedersi un po’ di relax grazie ai trattamenti termali. Di tutte le zone vi consigliamo la provincia di Mae Hong Son che  pullula di cascate, foreste e sorgenti termali dove esperte signore hanno imparato l’arte del massaggio tradizionale.

L’ambientazione è davvero irresistibile: da alte montagne (che raggiungono anche i 2000 metri) si passa a vallate ricche di fitta vegetazione che fanno credere di essere atterrati in un vero Paradiso Terrestre. Meta particolarmente indicata anche per chi ama fare trekking.

Infine, durante un viaggio in Thailandia non può di certo mancare il mare e, in questo caso, è davvero difficile scegliere dove andare. Noi riteniamo che siano imperdibili le isole di Koh Phi Phi, nel Mare delle Andamane, tra Phuket e Koh Lanta.

Queste isole sono diventate famose grazie al film “The Beach”, con Leonardo DiCaprio. Ma, a causa del turismo di massa, la Spiaggia di Maya Bay a Koh Phi Phi Leh è stata persino chiusa per anni, ma fortunatamente riaperta a inizio 2022.

Presenti anche altre straordinarie spiagge come la Long Beach, con 600 metri di spiaggia bianca, bagnata da un mare turchese e la Monkey Beach, la casa di centinaia di scimmie, assolutamente non timide, che sono in attesa dell’arrivo di turisti che gli diano delle apprezzate banane.

Mae Hong Son thailandia

Un angolo della provincia di Mae Hong Son

Cosa fare al rientro in Italia

Secondo la normativa attuale è possibile viaggiare in Thailandia per turismo partendo dall’Italia. Tuttavia, ci sono delle regole da seguire in base alla presenza della vaccinazione o meno. Per ulteriori informazioni vi invitiamo a visionare questo nostro approfondimento anche se, è bene sapere, le attuali regole sono in vigore fino al 30 aprile 2022, ma con possibilità di proroga.

Koh Phi Phi thailandia

Veduta aerea di Koh Phi Phi

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Gioconda: è questa la città italiana che fa da sfondo al dipinto di Leonardo

Lei non ha bisogno di presentazioni perché la sua fama mondiale precede il suo stesso nome. È l’assoluta protagonista della storia dell’arte, è un’opera iconica ed enigmatica, quella che raffigura uno dei ritratti più celebri e conosciuti. Sarà merito di quel sorriso indecifrabile, di tutte quelle domande senza risposta che si sono susseguite negli anni o di quella tecnica pittorica del maestro, quello che è certo è che la Gioconda è uno dei quadri più celebri del mondo intero.

Detta anche Monna Lisa, il dipinto a olio realizzato su tavola di legno di pioppo dal genio Leonardo da Vinci, torna a essere protagonista indiscussa dei nostri giorni. Non che abbia mai smesso di esserlo in tutti questi secoli (pensate che è stata anche oggetto di studi psicoanalitici), ma la tanto amata e idolatrata opera di Leonardo è ora di nuovo oggetto di analisi.

Uno studio, questo, che si focalizza non tanto sull’enigmatica figura, quanto più sullo sfondo. Secondo gli esperti, infatti, a campeggiare dietro la donna c’è una città dell’Emilia Romagna. La riconoscete?

Bobbio sullo sfondo della Gioconda

Ammirata ogni giorno da migliaia di visitatori che entrano nel Museo del Louvre, e tenuta a debita distanza con un cordone che funge da protezione, la Gioconda è diventata nuovo oggetto di studio da parte di un gruppo di scienziati dell’Università di Genova e del Museo di Storia Naturale di Piacenza.

Questa volta, però, gli esperti non hanno insistito sull’identità della figura, sui suoi tratti enigmatici e su quello sguardo magico della Monna Lisa che non smette di seguire quello di chi la guarda. Questa volta gli studi sono stati condotti sullo sfondo, e non sono i primi.

Da anni, infatti, ci si interroga su quale città faccia da sfondo al quadro della Gioconda. Per Andrea Baucon e Gerolamo Lo Russo, che sono a capo di un nuovo gruppo di ricerca, non ci sono dubbi, si tratta di Bobbio, il delizioso comune italiano situato nel cuore della val Trebbia, in Emilia-Romagna.

Ad avanzare per prima la tesi di localizzazione è stata Carla Glori. Secondo la ricercatrice, infatti, il paesaggio situato alle spalle della Gioconda è quello di Bobbio visto dal possente castello Malaspina-Dal Verme della città.

Il legame tra Leonardo Da Vinci e Bobbio

La teoria dello sfondo bobbiese nel quadro di Leonardo da Vinci è sempre più accreditata, ora anche dal gruppo di scienziati guidati da Baucon e Lo Russo. Cosa ha portato a credere che dietro la Gioconda ci sia Bobbio lo ha spiegato la stessa Carla Glori.

La ricercatrice, infatti, ha collegato gli icnofossili del comune di Pierfrancesco, che si trovano a Bobbio, a quelli di cui parla Leonardo nel Codice Leicester. Inoltre, il legame tra la Val Trebbia e l’artista è confermato anche dal fatto che nella sua vigna milanese Leonardo coltivava la malvasia di candia aromatica, specie caratteristica della Val Tidone, confermando ancora di più la conoscenza del territorio da parte dell’artista.

A queste conferme si aggiungono anche i disegni murali del castello Malaspina Dal Verme che sono dedicati a Galeazzo Sanseverino, mecenate e grande amico di Leonardo. Non è difficile immaginare che Da Vinci, visionando il progetto, si sia lasciato ispirare proprio dalla veduta di Bobbio dall’edificio.

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In questi luoghi d’Italia è come tornare al Medioevo

L’Italia è uno scrigno di bellezze incredibili, tra storia e cultura: ci sono molti luoghi, tra piccoli borghi e splendide città d’arte, dove è possibile respirare ancora un’atmosfera autentica, facendo un vero e proprio viaggio indietro nel tempo. Ed è proprio qui che si può vivere l’incanto del Medioevo, come se le lancette dell’orologio si fossero fermate ormai alcuni secoli fa.

I luoghi dove sembra di essere ancora nel Medioevo

Il nostro Paese vanta una storia ricchissima, che si riflette ancora oggi in splendide architetture e addirittura interi borghi rimasti quasi intatti nonostante il trascorrere del tempo. I turisti amano andare alla scoperta di questi luoghi incredibili e vivere l’atmosfera di una volta, immergendosi completamente in un’esperienza multisensoriale che regala grandi emozioni. Su questa scia, nasce Medieval Italy: si tratta di un meraviglioso progetto volto a valorizzare il notevole patrimonio artistico e storico della nostra penisola.

Il suo obiettivo è quello di concentrarsi non solo su antichi palazzi e imponenti castelli medievali, ma anche sulle tradizioni rievocative e sulle manifestazioni storiche cui molti borghi sono profondamente legati, e che simboleggiano il forte trait d’union con il loro florido passato. Medieval Italy, identificando e dando linfa vitale ad un nuovo tipo di turismo, accoglie adesioni da tutto il Paese: sono ormai decine i luoghi che hanno deciso di partecipare all’iniziativa, proponendo eventi curiosi e interessanti su tutto il territorio italiano.

Il Medioevo nei borghi e nelle città d’arte d’Italia

Ma quali sono questi splendidi posti in cui ci si può tuffare indietro nel tempo? A vantare il primato è – non certo inaspettatamente – la Toscana: sono già sei i comuni che hanno aderito al progetto, ed è proprio qui che possiamo godere di un’atmosfera unica. La bellezza di piccoli borghi come Serravalle Pistoiese, Calenzano e Monteriggioni, immersi in un paesaggio naturale incontaminato, è qualcosa di sublime. E non sono certo da meno le splendide città d’arte di Fucecchio e Pistoia, dove possiamo ammirare architetture di gran pregio. Non manca poi Volterra, che proprio quest’anno si è aggiudicata il titolo di prima Capitale Toscana della Cultura, un importante riconoscimento.

Nel Lazio sono invece due le località dove tornare indietro nel tempo, riscoprendo la meraviglia del Medioevo. Stiamo parlando della città di Viterbo, che vanta un bellissimo quartiere medievale (il quartiere di San Pellegrino) e di Anagni, storica residenza papale e luogo di grande spiritualità. E ancora, per vivere un’esperienza unica possiamo andare alla scoperta di Ariano Irpino, cittadina campana abbarbicata lungo il versante degli Appennini, da cui gode di un panorama incredibile. La città di Fermo, piccola perla marchigiana dolcemente adagiata sulla vetta di un colle a poca distanza dal mare, è invece sede della Cavalcata dell’Assunta, considerata la rievocazione storica più antica d’Italia.

Il borgo di Narni, cuore pulsante dell’Italia centrale, è un agglomerato di casette in pietra immerse in un lussureggiante panorama boschivo, che si dipana alle pendici di una collina su cui svetta l’imponente Rocca di Albornoz. È qui, tra storia e leggende, che possiamo scoprire la vera essenza del Medioevo. Infine, approdiamo in Liguria per esplorare il suggestivo paese di Cairo Montenotte: lungo le sue vie, tra chiesette antiche e bellissimi palazzi nobiliari, si celebra un’importante rievocazione storica in costume, che attira turisti da tutta la regione (e non solo).

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In Sicilia lungo la Strada degli Scrittori

In Sicilia, tra le rinomate bellezze naturalistiche e storiche, è possibile anche percorrere un itinerario che coniuga sentieri e cultura: la Strada degli Scrittori. Parliamo della Strada Statale 640, precedentemente chiamata “di Porto Empedocle”, che è stata ribattezzata in questa maniera in onore dell’itinerario che ripercorre i luoghi vissuti e amati dagli autori siciliani e quelli descritti nei loro romanzi.

La Strada degli Scrittori, il progetto

Un progetto interessantissimo che è nato da un’idea del giornalista Felice Cavallaro e che conserva la memoria di grandi autori come Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Antonio Russello, Pier Maria Rosso di San Secondo e molti altri.

A marzo del 2017 è stato presentato il programma di valorizzazione e sono stati predisposti gli appositi cartelloni turistici. Il primo è stato posizionato nei pressi della località San Pietro, facente parte del comune di Agrigento. Tutti gli svincoli interessati sono stati in seguito dotati di segnali stradali turistici per individuare le tappe fondamentali del percorso.

La Strada degli scrittori, le tappe più importanti

Come detto in precedenza, la Strada degli Scrittori corrispondente alla SS 640. Un itinerario che unisce cultura e turismo nei luoghi siciliani che hanno visto nascere e produrre scrittori di prima grandezza. Da Racalmuto a Porto Empedocle, passando per Favara e Agrigento fino a Caltanissetta: attraverso la Valle dei Templi, unisce i luoghi che sono stati la linfa vitale di questi grandi autori, in un circuito turistico-culturale che conduce il visitatore non solo a scoprire, ma anche a intrattenersi per godere delle ricchezze artistiche, monumentali, archeologiche e naturalistiche, apprezzando contemporaneamente la tradizione enogastronomica.

Valle dei Templi sicilia

Un angolo della Valle dei Templi

Pochi chilometri che sono in grado di regalare l’emozione di scoprire le zone vissute dagli scrittori o descritte nelle loro opere. Allo stesso tempo, però, si possono anche esplorare autentici tesori. Un percorso unico fatto di teatri, castelli, palazzi, musei, paesaggi mozzafiato: dal Caos, casa natale di Pirandello, fino alla sua Girgenti, i cui personaggi hanno ispirato i romanzi e le novelle, o su alla Cattedrale, dov’è conservata la lettera del diavolo, manoscritto di Suor Maria Crocifissa, la Beata Corbera citata da Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel “Gattopardo”.

Ma non è finita qui. Grazie a questo itinerario potrete tuffarvi nei segreti della Scala dei Turchi e dalla miniera di sale di Realmonte, fino alla marina di Vigata descritta da Andrea Camilleri, l’attuale Porto Empedocle, dal porto con la maestosa Torre Carlo V, fino ai templi dell’area archeologica di Agrigento con l’incredibile Giardino della Kolymbetra, immerso nell’antica Akragas, come riferisce Pirandello ne “I vecchi e i giovani”; dalle miniere di Racalmuto, fino al Castello Chiaramontano e al teatro Regina Margherita, dove rivivere le pagine di “Morte dell’Inquisitore”, o ancora alla Noce, oasi che Sciascia considerò sempre il luogo ideale in cui ritirarsi a scrivere.

Scala dei Turchi sicilia

La maestosità della Scala dei Turchi

Lo svincolo di Racalmuto della nuova statale 640, a 600 metri da contrada Noce, rappresenta il primo accesso dei visitatori al percorso dedicato agli scrittori agrigentini. L’area include anche altre opportunità di scoperta, come Favara, borgo dello scrittore Antonio Russello, dove è attivo grazie alla grande intuizione del notaio Andrea Bartoli e della moglie Florinda, il sito di arte contemporanea Farm Cultural Park.

Poi ci si può spingere fino a Mosè, dallo svincolo della Mosella, lasciandosi alle spalle Agrigento per trovarsi al cospetto della Rupe Atenea, percorrere il sentiero che porta alla residenza di campagna del Barone Agnello, tra granai, uliveti e campi di maggese, e ritrovare le memorie che hanno ispirato “Un filo d’olio” di Simonetta Agnello Hornby; oppure tornare sulla statale e ripercorrerla tutta fino a Caltanissetta, che Sciascia definì come la “piccola Atene”, vero e proprio cenacolo culturale, che ebbe come protagonisti gli intellettuali del tempo, come Vitaliano Brancati, Stefano Vilardo, Massimiliano ed Emanuele Macaluso e molti altri.

Insomma, grazie alla Strada degli Scrittori è possibile scoprire una Sicilia ancora più bella e, da alcuni punti di vista, anche più autentica.

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Perché è arrivato il momento di tornare in questo magico Paese

C’è un Paese straordinario che regala un’emozione unica e che permette di esplorare una parte di mondo ancora poco conosciuta dal turismo di massa. Un luogo dove scoprire alcune delle antiche civiltà del passato e toccare con mano tradizioni e culture di un tempo che fu, ma che anche oggi sono incredibilmente intatte. Un Paese per cui, davvero, è arrivato il momento giusto di tornare.

Benvenuti in Azerbaijan, Paese incredibile

Il paese in questione è l’Azerbaijan, nel cuore del Caucaso Orientale. Visitarlo vuol dire imbattersi in una varietà di paesaggi davvero unici al mondo. Vi basti pensare che solo atterrando qui potrete passare dall’area subtropicale del Mar Caspio, alle aree desertiche del Gobustan, dalle Montagne del Caucaso alle aree umide delle pianure del sud.

Senza dimenticare che questo è anche un luogo di grandi civiltà come i Persiani, gli Arabi, gli Ottomani e i Russi. Come potete immaginare, quindi, sono tantissime le cose da vedere. Noi abbiamo selezionato le migliori in assoluto.

Viaggio in Azerbaijan, cosa vedere

Se volete organizzare un viaggio in Azerbaijan non potete fare a meno di fare un salto nella sua affascinante Capitale: Baku. Tappa fondamentale, poiché è il perfetto punto di partenza per esplorare il Paese, regala meraviglie di varie epoche. Baku è considerata una delle più antiche città del Vicino Oriente e la sua Città Vecchia, dove maestose moschee e minareti sono circondati da antiche mura difensive, è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Allo stesso tempo, però, Baku è anche una città estremamente moderna. Imperdibili le famosissime Flame Towers, dei grattacieli che sono simbolo del Paese, a l’animato Boulevard lungo il Mar Caspio dal quale scoprire una meravigliosa vista della città.

Baku cosa vedere

Baku al tramonto

Altra tappa imperdibile durante un viaggio in Azerbaijan è il Parco Nazionale del Gobustan. Anch’esso dichiarato Patrimonio UNESCO, nel 1966, è ricco di antichi graffiti e vulcani di fango. Ma non solo. Il sito presenta anche i resti di grotte abitate e sepolture, come un vero e proprio museo a cielo aperto.

Bellissima anche Sheki, una città circondata dalle cime innevate del Grande Caucaso. Vi basti pensare che qui le casette si inerpicano sui sinuosi rilievi. Da non perdere assolutamente sono i suoi shebeke, mosaici di legno e vetro colorato che vengono usati come ornamenti nelle finestre.

Altrettanto straordinari i suoi due Palazzi: quello d’Estate e quello d’Inverno. Il primo si trova all’interno della fortezza e vanta una facciata adornata da piccoli specchi e mosaici. Il secondo, invece, è circondato da un roseto profumato e composto di sei bellissime sale.

Sheki arzebaijan

Città di Sheki

Da vedere anche la Penisola dell’Absheron che si estende nel Mar Caspio. Un territorio prevalentemente arido e desertico dove però in passato si sono stabiliti grandi Imperi. Uno su tutti quello Persiano che ha lasciato il suggestivo Tempio del Fuoco di Ateshgah così chiamato per qui ardeva un fuoco naturale, estintosi nel 1969.

Un fuoco che però è ancora attivo a Yanar Dag, una collina che la sera regala un fascino irresistibile causato dai gas idrocarburi al di sopra della crosta terrestre.

Infine vi consigliamo la Regione di Quba, il luogo perfetto per trovare pace e tranquillità . È considerata la regione più verde di tutta la nazione, grazie ai favolosi boschi di Alti Agac che si sviluppano sulle pendici del Besbarmaq Dag, la Montagna dalle Cinque Dita. L’area, inoltre, è disseminata di piccoli villaggi di montagna arroccati su alture rocciose.

quba arzerbaijan

Un villaggio nella Regione Quba

I nuovi voli per l’Azerbaijan

Dopo lo stop causato dalla pandemia stanno per ripartire, finalmente, i voli Baku-Milano Malpensa di Azerbaijan Airlines. Dal prossimo 21 maggio, la compagnia di bandiera del Paese ricomincerà a volare tra le due città.

I voli saranno operati con i nuovi Airbus A320 con una configurazione di 20 posti VIP class e 126 posti di economica. Saranno operativi con due frequenze settimanali: da Milano a Baku il mercoledì e il sabato alle 11.30 e da Baku- Milano sempre il mercoledì e il sabato ma alle 7.05 del mattino.

Orari che permettono collegamenti in andata e ritorno anche verso varie destinazioni oltre Baku, come ad esempio Tblisi, Dubai, Aktau. E nel corso della stagione estiva 2022 ne verranno aggiunte altre ancora.

Tutti i voli di Azerbaijan Airlines opereranno dal nuovo terminal dedicato di Baku, progettato dall’importante studio Ove Arup & Associates con spazi, comfort e un ambiente straordinario dal punto di vista del design architettonico. La durata del volo è di 4 ore e 40 minuti e il prezzo parte da 256 euro per la sola andata e 480 per un biglietto a/r.

vulcinai fango arzerbaijan

I vulcani di fango del Parco Nazionale del Gobustan

Le regole di viaggio per l’Azerbaijan

Secondo le regole attuali, è possibile viaggiare per turismo verso l’Azerbaijan. Tuttavia, al fine di contenere la diffusione del Covid-19, le Autorità locali hanno introdotto alcune misure restrittive per i viaggiatori in ingresso nel Paese.

Dal 6 settembre 2021, è stato ripristinato il diritto all’ingresso in Azerbaigian dei cittadini italiani o dei residenti stranieri di lungo periodo in Italia (inclusi gli apolidi). È necessario ottenere un visto di ingresso elettronico tramite il portale che potete trovare cliccando qui.

Prima di imbarcarsi su un volo per l’Azerbaigian, è necessario acquisire un certificato ufficiale di completamento del ciclo vaccinale anti-Covid (il nostro Green Pass).Tale certificato deve essere in corso di validità (non devono quindi essere trascorsi più di sei mesi dalla data di somministrazione della seconda dose o dose unica, mentre per la dose di richiamo al momento c’è una validità illimitata) o la presentazione di un certificato di guarigione da Covid-19 emesso entro sei mesi dall’ingresso nel Paese. Non può entrare, quindi, chi non è vaccinato o guarito (sempre secondo le norme attuali).

Inoltre, non è più previsto l’autoisolamento all’arrivo nel Paese, tuttavia chi presentasse sintomi assimilabili al Covid-19, potrebbe essere condotto in una struttura medica statale per svolgere accertamenti e un periodo di quarantena. Rimosso anche il requisito del possesso di un certificato che comprovi l’effettuazione di un tampone PCR con esito negativo, nelle 72 ore precedenti il volo verso l’Azerbaigian.

Si raccomanda, infine, di verificare scrupolosamente i requisiti sanitari richiesti dalla Compagnia Aerea prescelta per il viaggio (contattando direttamente il servizio di assistenza clienti del vettore aereo), nonché dai Paesi di eventuale transito verso la Repubblica dell’Azerbaigian.

Cosa fare al ritorno in Italia

È possibile viaggiare verso l’Azerbaijan dall’Italia anche per motivi di solo turismo. Tuttavia, al rientro è necessario rispettare alcune regole che potete trovare leggendo questo nostro approfondimento. Norme attualmente in vigore fino al 30 aprile ma con possibilità di proroga.

Yanar Dag arzerbaijan

I fuochi naturali di Yanar Dag

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Perché questa città è stata eletta “destinazione culturale emergente”

Ogni anno, la rete Leading Culture Destinations (LCD) elegge le destinazioni e istituzioni culturali più promettenti, affermate ed emergenti: paragonati agli “Oscar della Cultura” dal New York Times, gli LCD Adwards mirano a premiare la creatività e l’innovazione nel settore.

“Gli LCD Berlin Awards 2021/22 evidenziano i temi della cultura, dell’arte e dei viaggi e presentano esperienze culturali uniche da tutto il mondo. Le destinazioni e istituzioni premiate mostrano quanto sia profonda la simbiosi tra arte, cultura e viaggi“: queste le parole della giuria internazionale.

Per il 2022, sul podio è salita Losanna ricevendo il prestigioso riconoscimento come “Destinazione Culturale Emergente” nel corso della cerimonia conclusiva che si è svolta il 7 aprile a Berlino: nominata insieme a Jakarta e Nantes, la capitale del Vaud si è distinta grazie all’impegno congiunto della Città e di Lausanne Tourisme per lo sviluppo e la promozione di una scena culturale ambiziosa e diversificata, alla vigilia dell’inaugurazione del nuovo quartiere artistico Plateforme 10.

Un ambito premio per la città svizzera

L’importante premio come “Destinazione Culturale Emergente 2021/2022” assegnato dai LCD Berlino, contribuisce a rafforzare l’immagine di Losanna come metropoli europea dell’arte e della cultura innovativa.

Un magnifico riconoscimento dello straordinario lavoro svolto da tutti gli attori culturali della destinazione” ha commentato Michael Kinzer, Capo del Dipartimento della Cultura della
Città di Losanna, e secondo Steeve Pasche, Direttore di Lausanne Tourisme, è “una superba opportunità per l’ufficio del turismo di promuovere l’offerta culturale di Losanna a livello internazionale“.

I vincitori del 2021/22 includono:
Migliore destinazione culturale emergente: Losanna (Svizzera)
• Miglior festival culturale: Serendipity Arts Festival Goa (India)
• Migliore esperienza di museo digitale: Museum of Tomorrow (Rio de Janeiro)
• Migliore istituzione culturale (Nord America): Fotografiska (New York)

Losanna e lo sguardo verso il futuro

Plateforme 10

Nuovo quartiere delle arti Plateforme 10

Città che guarda al futuro, ricca di proposte culturali, dal 18 giugno 2022 Losanna aggiungerà una nuova irresistibile attrazione con l’inaugurazione di Plateforme 10, il quartiere delle arti realizzato su un ex capannone ferroviario.

Accanto all’edificio firmato dallo studio d’architettura dell’italiano Fabrizio Barozzi e dello spagnolo Alberto Veiga, sede dal 2019 del Museo Cantonale di Belle Arti (MCBA), apriranno i battenti il MUDAC (Museo di Arte Contemporanea e Design) e Photo Elysée (nuovo nome del Musée de l’Elysée).

Per festeggiare il completamento dell’attesa opera, i tre musei ospiteranno dal 18 giugno una mostra condivisa ispirata al tema delle ferrovie e declinata in base alle rispettive peculiarità.

Ma non finisce certo qui.

Capitale olimpica e sede permanente del Comitato Olimpico Internazionale dal 1915, Losanna guarda anche al futuro dello sport e lo fa con “Riding the Olympic Wave“, appuntamento culturale che celebra l’inserimento nel programma ufficiale dei GO di Tokyo di sei nuove discipline: basket 3×3, BMX freestyle, surf, arrampicata sportiva, breaking e skateboard.

Presso il Museo Olimpico, tempio dello sport che ripercorre la storia del movimento olimpico, una mostra illustra le caratteristiche degli sport mediante foto, video, oggetti e testimonianze di atleti che per la prima volta li hanno portati alle Olimpiadi di Tokyo.

Infine, Losanna è anche una meta a misura di famiglie da scoprire divertendosi e praticando attività adatte a tutte le età: il lungolago e i molti parchi sono una palestra naturale per passeggiare, fare un giro in bicicletta e familiarizzare con la natura in totale sicurezza lontano dal traffico.

losanna

Cattedrale di Notre Dame di Losanna

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In Italia c’è una “piccola Olanda” a due passi dalla città

Basta un tullipass per iniziare a camminare in quello che è un vero e proprio giardino delle meraviglie. Una piccola Olanda in miniatura che si palesa davanti agli occhi dei visitatori come un caleidoscopio di colori, un parco dalle tinte cangianti e vivaci dove si snodano liberamente oltre 2000mila tulipani.

E non dobbiamo prendere il primo volo aereo per osservare da vicino quest’atmosfera incantata e la grande bellezza che solo i tulipani sanno mettere in scena, perché questo parco delle meraviglie si trova in Italia, a pochi passi dal capoluogo lombardo.

I tulipani delle meraviglie

Ci troviamo a Vimodrome, un comune italiano della regione Lombardia situato ad appena cinque chilometri dal centro cittadino di Milano. È qui che è nato il progetto I tulipani delle meraviglie di Garden Steflor, è qui che si snodano per oltre 13mila metri quadrati più di 50 varietà di fiori che incantano e stupiscono. Che raccontano la grande bellezza messa in scena da Madre Natura.

 

Vimodrone, Tulipani delle Meraviglie

Vimodrone, Tulipani delle Meraviglie

Il tulipano, che da sempre è considerato il fiore della primavera, simboleggia l’amore, come vuole l’antica leggenda persiana secondo la quale il sultano sceglieva la sua sposa proprio con i petali di questo esemplare. E sembra quasi di poterla vivere in prima persona, questa leggenda da Mille e una Notte, diventando i protagonisti di una storia di immensa bellezza che vive ancora oggi.

Ma se è vero che quando parliamo di tulipani siamo abituati a immaginare i campi sterminati che si perdono tra i paesaggi dell’Olanda, è vero anche che non abbiamo più bisogno di recarci in Europa per scoprire e riscoprire la bellezza di questo fiore, per toccarla con mano e per viverla quando la primavera esplode in tutta la sua mera viglia.

A Vimodrome, nello specifico, ci sono i tulipani colorati, circa 50 varietà, ci sono i filari e i colori, è c’è anche un mulino a vento ispirato proprio a quelli olandesi. Ed è qui che l’avventura più bella prende vita, a pochi passi da Milano.

Vimodrone, Tulipani delle Meraviglie

Vimodrone, Tulipani delle Meraviglie

I campi di tulipani in Italia

Vimodrone è una piccola Olanda che ci permette di vivere un’esperienza unica e straordinaria, che incanta grandi e bambini. I tulipani si possono osservare e fotografare, ma anche raccogliere e incartare.

È facile qui, sentirsi come in una fiaba, mentre si passeggia tra gli abba, i tulipani dal colore rosso accesso, e gli albert heijn, gli esemplari che tingono tutto di rosa. Ci sono anche gli american dream e gli Annie Schilder caratterizzati da nuance gialle e arancioni.

A inebriare i sensi, invece, ci pensano gli apricot beauty, una varietà di tulipano dalla colorazione albicocca e da un profumo straordinario che cattura l’olfatto.

Quello di Vimodrone, però, non è l’unico giardino che ricrea la magica atmosfera olandese qui in Italia. Sono sempre di più, infatti, i parchi e i giardini fioriti che si snodano lungo lo stivale e che ci permettono di vivere un’avventura unica.

C’è Tulipania, per esempio, un’esperienza sensoriale a 360 gradi che si ripete ogni anno a Terno d’Isola. Ci sono i tulipani, più di 100mila di Bussolengo, alle porte di Verona. E poi c’è il celebre TuliPark, che si trova a Roma, a Bologna e a Spoleto, che ospita oltre un milione di fiori e che offre ai visitatori un’esperienza u-pick, per raccogliere i tulipani direttamente dal campo e portarli a casa.

Vimodrone, Tulipani delle Meraviglie

Vimodrone, Tulipani delle Meraviglie

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Lunigiana, terra di arte e di cultura tutta da scoprire

Terra di passaggi e di confine, di natura, borghi, castelli e tradizioni antichissime. La Lunigiana è la splendida regione storica situata tra la Toscana settentrionale e la Liguria di Levante, che racchiude tanti mondi e realtà tutte da scoprire. Ed è proprio per valorizzare la magia di questi luoghi che è nato il “Lunigiana Land Art”, un progetto culturale che ha l’obiettivo di porsi come occasione d’incontro tra territorio, arte e cultura, con visite guidate, laboratori per bambini, workshop e residenze con artisti di primo piano. Ecco gli eventi più imperdibili.

Alla scoperta del volto più bello della Lunigiana

Vincitore del bando “Borghi in Festival”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea e dalla Direzione Generale Turismo del Ministero per i beni e le attività culturali, il Lunigiana Land Art coinvolge 12 Comuni, con un ricco calendario di iniziative che portano a scoprire e riscoprire in un modo unico questo bellissimo territorio a cavallo di tre regioni.

In particolare, maggio e giugno in Lunigiana offrono fine settimana intensi, con performance, concerti, workshop con artisti internazionali, attività con i bambini e trekking. La proposta è davvero ricca e spazia dall’arte allo sport, fino alle visite guidate nei luoghi meno noti. E naturalmente, ci sarà tanta buona cucina e paesaggi magnetici, intessuti di architetture medievali e boschi ancora intatti.

L’arte svolge il ruolo di protagonista, visto che tutto il progetto nasce dall’evento cardine della residenza di sei artisti in sei comuni dell’area, i quali, durante la loro permanenza, incontrano pubblico e abitanti in varie occasioni, fino al weekend conclusivo dal 30 giugno al 3 luglio, quando sarà possibile ammirare tutte le opere da loro realizzate.

In programma ci sono anche le arti performative, come gli appuntamenti di sabato 11 giugno e domenica 12 giugno con “Alberi maestri”, una intensa occasione di incontro con il mondo vegetale, guidata da un performer attraverso un’esperienza sonora, poetica e visiva.

Lunigiana terra arte cultura scoprire

Il rinomato borgo di Pontremoli

In Lunigiana in famiglia, tra archeologia e visite guidate

Anche le famiglie possono contare su un’ampia scelta di appuntamenti dedicati ai più piccoli, tra letture animate e laboratori che coinvolgeranno i bambini nello sperimentare e realizzare piccoli oggetti ispirati alle storie inedite o locali legate a leggende e tradizioni della Lunigiana.

Tra gli appuntamenti, il “Filattiera4Kids”, in programma il 12 giugno, una giornata dedicata ad attività di didattica archeologica nell’area di Sorano, sito dalla storia millenaria, come testimoniano i reperti ritrovati durante gli scavi archeologici. I bambini si immergeranno nella storia e saranno guidati durante la visita della Pieve romanica, si cimenteranno nel lavoro dell’archeologo in uno scavo didattico a grandezza naturale riportando alla luce i reperti, e infine lavoreranno la creta realizzando le celebri Statue Stele ritrovate nell’area.

E naturalmente non mancano le visite guidate, organizzate dalla cooperativa Sigeric, che portano alla scoperta dei segreti di questa suggestiva terra di confine. Ogni sabato e domenica, sarà possibile ammirare le bellezze di paesi e pievi della zona da Virgoletta a Fosdinovo, con il suo celebre Castello,  da Pontremoli, con la curiosa leggenda del Lupo Mannaro, a Mulazzo, con escursioni che portano alla scoperta di borghi ricchi di suggestioni e tesori da esplorare, passando per strade e sentieri che attraversano boschi e prati e centri storici senza tempo, portando alla scoperta di chiese e monumenti, e antiche tradizioni locali. Da non perdere anche i percorsi per i visitatori più sportivi, come il trekking nell’alta Lunigiana o il bike tour nella valle dell’Osca.

Se invece amate la musica, domenica 12 giugno al Castello Malaspina di Terrarossa si terrà un concerto jazz con i Chromakeys, quartetto di musicisti che si sono esibiti con artisti del calibro di Bublè, Dalla, Concato, Enrico Rava, Fresu. Per il programma completo, vi rimandiamo al sito dell’evento.

Lunigiana terra arte cultura scoprire

Il suggestivo Castello di Fosdinovo, nel cuore della Lunigiana

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Limoni, arance e peperoncini italiani invadono un villaggio francese

Lontano dalla vita movimentata e affascinante della Costa Azzurra e da tutte quelle destinazioni più battute dal turismo di massa, esiste un villaggio romantico e delizioso che mette in scena la bellezza più autentica della Francia. Quella che si snoda tra piccole stradine e case rustiche e che conduce nell’entroterra, nell’anima più vera del Paese, conservata a Mougins.

Ci troviamo nel dipartimento Alpi Marittime, tra case in pietra, edifici secolari, ville e giardini che si susseguono gli uni dopo gli altri fino a creare un vortice delle meraviglie che svetta verso il cielo e che offre le visioni panoramiche più belle su Cannes. È qui che negli ultimi tempi sono comparsi dei giganteschi ortaggi.

Ci sono i limoni e le arance, ci sono anche i peperoncini e sono tutti rigorosamente Made in Italy. A portarli fin qui, in questo affascinante borgo medievale dal sapore provenzale, è stato l’artista italiano Giuseppe Carta.

Le sculture di Giuseppe Carta a Mougins

Le sculture di Giuseppe Carta a Mougins

Benvenuti a Mougins

Arrotolato su se stesso, il piccolo villaggio di Mougins, dista appena una decina di chilometri dalla glamour e scintillante Cannes. Eppure qui, lontano dai rumori e dai flash fotografici, ci si immerge in un’atmosfera magica, romantica e senza tempo, quasi fiabesca.

Il borgo medievale si arrotola verso l’alto su se stesso assumendo la caratteristica forma di una conchiglia multicolore dove dominano il colore ocra e il rosa, che caratterizzano gli edifici, intervallati dal verde dei giardini. Sullo sfondo, invece, si staglia delicato e prepotente il mare, con le sue mille sfumature d’azzurro.

Ed è proprio qui, tra i vicoli stretti e le viuzze che salgono e scendono, tra le botteghe, le piazze e i piccoli negozi di souvenir, che negli scorsi mesi sono comparsi dei giganteschi ortaggi italiani. Sono i frutti dell’artista Giuseppe Carta che ha trasformato arance, limoni, peperoncini, fragole e olive in sculture monumentali che ora puntellano il centro storico del delizioso villaggio.

Le sculture di Giuseppe Carta a Mougins

Le sculture di Giuseppe Carta a Mougins

Limoni, arance e peperoncini giganti

La storia d’amore tra il villaggio di Mougins e l’arte affonda le sue radici in tempi lontani. Picasso scelse questo luogo come sua dimora, immortalandone la bellezza in tantissime istantanee e non fu l’unico. Cocteau, Dior e Yves Saint Lauren, solo per citare alcuni personaggi iconici, sono rimasti folgorati dalla bellezza di questo borgo.

E l’arte vive e rivive qui ancora adesso. Lo fa nel Museo d’arte classica che espone una collezione straordinaria di artisti e opere di ogni epoca, presente e passata. Lo fa nel Centre de la photographie attraverso mostre permanenti e temporanee che ospitano le fotografie di artisti francesi e internazionali.

E lo fa con Giuseppe Carta che, proprio tra le vie del paesino francese, ha istallato i suoi frutti scultorei. Ci sono il Limone giallo, l’Oliva verde e il Peperoncino rosso, ci sono gli ortaggi della terra che maestosi dominano la scena urbana e in questa si integrano perfettamente rendendo ancora più straordinaria una passeggiata nel villaggio.

Un tema, quello gastronomico, tanto caro all’Italia quando a Mougins che dal 2006 ospita il Festival International de la Gastronomie Les Etoiles de Mougins.

L’esposizione dei frutti monumentali, protagonisti assoluti della settima edizione di Mougins Monumental 2022, hanno trasformato il villaggio in un delizioso museo aperto. Le istallazioni, che resteranno visibili fino a settembre 2022, sono allegre, colorate e sorprendenti, celebrano la natura e la biodiversità, lanciando un messaggio sociale di salvaguardia dell’ambiente.

Le sculture di Giuseppe Carta a Mougins

Le sculture di Giuseppe Carta a Mougins

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È questa la meta più green del mondo

L’11 aprile a Milano si è tenuta, in occasione della Borsa Internazionale del Turismo, la decima edizione del GIST Green Travel Award 2022, ambito riconoscimento che premia le eccellenze del Turismo Sostenibile e Responsabile del Gruppo Italiano Stampa Turistica.

È destinato alle migliori realtà della ricettività turistica, così come delineate dalla “Carta europea del turismo sostenibile e responsabile”, divise in 7 categorie e un Premio Speciale: Best Green Destination italiana, Best Green Destination estera, Best Green Tour Operator, Best Green Family Hotel, Best Green Accomodation Italia, Best Green Accomodation Estero, Best Bio Spa, Premio Blu, Menzione d’onore Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (2021-2030), coordinato da IOC-UNESCO.

Per il 2022, le Seychelles salgono sul podio per la categoria “Menzione d’onore Decennio del Mare”: il Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile ha l’obiettivo di mobilitare i governi, la comunità scientifica, il settore privato e la società civile attorno a un programma comune di innovazione tecnologica e di ricerca.

Padrino del Green Travel Award 2022, è stato Marco Maccarini, conduttore e autore tv, speaker radiofonico nonché appassionato di outdoor e cammini.

Le Seychelles, virtuoso esempio di sostenibilità

mahe seychelles

L’isola di Mahe, Seychelles

L’ambito riconoscimento va alle Seychelles in quanto sono uno degli esempi di maggior successo per quanto riguarda la tutela e la conservazione di un ecosistema fragile e unico e della propria cultura, grazie a un’attenta Strategia di Sviluppo Sostenibile.

La politica di sviluppo eco-sostenibile messa in atto dalle Seychelles, infatti, mira a preservare la biodiversità e, al contempo, mette in campo un turismo controllato al fine di evitare un impatto negativo sull’ecosistema con il divieto di costruire nuovi hotel (oltre a quelli approvati) ed evitando il sovraffollamento.

Le pratiche virtuose adottate in questo splendido angolo di paradiso hanno consentito alle Seychelles di diventare uno dei 25 Biodiversity Hotspots di tutto il mondo: basti pensare che ben il 43% del loro territorio è Riserva Naturale o Parco Nazionale grazie a una flora e fauna uniche (vi sono circa 1000 specie endemiche), una grande varietà di ambienti naturali e foreste incontaminate, 2 siti Patrimonio UNESCO e una vasta scelta di attività eco-turistiche quali, ad esempio, bird watching, trekking, cicloturismo, immersioni e snorkeling.

Un riconoscimento che premia l’impegno del magnifico arcipelago

Il Gist ha premiato le Seychelles per i 5 pilastri legati alla sostenibilità:

  • Reduce, Reuse, Recycle
  • Protect Wildlife – Flora & Fauna
  • Reduce Water Consumption
  • Enercy Conservation
  • Local Care & Fair Trade

Siamo onorati di ricevere questo premio così ambito e orgogliosi di vedere che tutti gli sforzi e le pratiche attuate alle Seychelles siano apprezzate e riconosciute come un impegno costante per salvaguardare l’ambiente da tutto il mondo” questo il commento di Danielle Di Gianvito Marketing Representative di Tourism Seychelles in Italia.

L’impegno del magnifico arcipelago nei confronti dell’ambiente è concreto e continuo: di recente è stato introdotto il divieto per la raccolta delle uova di sterna fuligginosa, una delle misure attuate dal Ministero dell’Ambiente per garantire che la popolazione di rondini di mare delle Seychelles si riprenda.

Ma non soltanto: di valore è la battaglia per la salvaguardia della tradizionale danza “moutya“, riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio Culturale.

Le Seychelles sono state il primo Paese al mondo a includere nella propria Costituzione il principio della conservazione ambientale: le comunità locali dipendono dalla persistenza di un ecosistema marino sano e prospero e lo sviluppo sostenibile del turismo può contribuire a migliorare la salute dell’ecosistema.

seychelles

Paradisiaca spiaggia alle Seychelles