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La nuova classifica delle spiagge più belle d’Europa

Come ogni anno European Best Destinations, ente della Commissione Ue inserito nella rete Destinazioni europee di eccellenza Eden, ha scelto, tramite i voti di migliaia di viaggiatori, le 22 spiagge più belle d’Europa per l’anno in corso. L’Italia spopola con ben 7 spiagge che risultano fra le preferite dai turisti europei, ma nonostante questo non vince: scopriamo insieme l’intera classifica.

Dalla posizione 22 alla 17, le spiagge più amate dagli europei

Ultima in questa classifica, ma per modo di dire visto che parliamo delle spiagge più belle del continente, è un lido tutto italiano: la Spiaggia del Cauco. Situata in Campania, tra le meraviglie indiscusse della Costiera Amalfitana, si distingue per essere un luogo pacifico e dalla bellezza che toglie il fiato.

Chiamata anche la “Spiaggia degli innamorati” dalle persone del posto, è caratterizzata da sabbia e ghiaia bagnata da un mare cristallino e limpido, con fondale digradante verso il largo. È bene sapere, però, che è possibile raggiungerla solo via mare.

Al 21esimo posto troviamo Laga, una spiaggia situata nella Riserva Naturale di Urdaibai nei Paesi Baschi. Bellissima la montagna Ogoño che si staglia verso l’alto e che regala un paesaggio sublime a un lido già di per sé selvaggio e puntellato di sabbia dorata.

Blanes, un comune spagnolo della Catalogna, occupa il 20esimo posto di questa classifica. In particolare, a risultare la preferita dei viaggiatori è Cala Bona, lido che gli amanti dello snorkeling troveranno un paradiso. È perfetta per le famiglie e anche un ottimo punto di partenza per scoprire altre spiagge e calette segrete.

Torniamo in Italia perché alla 19esima posizione si piazza un vero e proprio spettacolo nostrano: Cala Cipolla. Situata nel territorio di Chia, è un tratto paradisiaco dell’estrema costa sud-occidentale della Sardegna. Un’incantevole lingua di sabbia fine e dorata racchiusa fra due promontori di granito rosa che si allungano verso il mare.

La Spiaggia La Greve Blanche, in Bretagna, si piazza al 18esimo posto della classifica delle spiagge più belle d’Europa per il 2022. Sabbia bianca e fine e acque turchesi fanno credere al viaggiatore di stare alle Seychelles.

Alla 17esima posizione troviamo ancora l’Italia ma questa volta con Cala dei Gabbiani, meravigliosa continuazione naturale della popolarissima Cala Mariolu, sul Golfo di Orosei, che è considerata una delle perle della baia di Chia.

Cala Cipolla sardegna

La meravigliosa Cala Cipolla

Dalla posizione 16 alla 12, veri paradisi europei

Anche la posizione numero 16 della classifica sulle spiagge più belle d’Europa è occupata da un capolavoro italiano: la Spiaggia della Sorgente sull’Isola d’Elba. Detta anche “Acquavivetta”, è un pullulare di piccoli ciottoli bianchi levigati che si trovano incastonati tra le falesie bianche tipiche di questo tratto di costa.

Quindicesimo posto per Playa Cala Sa Boadella in Costa Brava, un vero paradiso della Spagna. Tradizionalmente spiaggia nudista, è famosa per la sua tranquillità e per l’ambiente che ancora si conserva vergine.

Di nuovo una perla italiana, ma questa volta a occupare la 14esima posizione è la Spiaggia dei Cavoli, una delle più famose dell’Isola d’Elba. Si trova in una piccola insenatura e unisce oltre 300 metri di arco sabbioso a dei grandi e fascinosi scogli, in una posizione riparata aperta solo alle correnti di sud-ovest.

Tredicesimo posto per la Spiaggia Agios Konstantinos sull’Isola di Astypalea, in Grecia. Un luogo in grado di soddisfare tutti i viaggiatori in cerca di sole, acque cristalline, ozio, ma anche i turisti sportivi, grazie a un sentiero escursionistico (8 km lungo la costa) che parte da questo arenile da sogno.

Alla posizione numero 12 si piazza la Calanque d’En-Vau in Francia, un posto perfetto per chi ama la natura, il mare e i percorsi trekking.

Calanque d'En Vau francia

L’incantevole Calanque d’En Vau

Dalla posizione 11 alla 7, spiagge che tolgono il fiato

All’11esimo posto troviamo Porto Katsiki, una delle spiagge dell’Isola greca Lefkada. Passarci una giornata è come vivere un’esperienza incredibile in grado di regalare emozioni come pochi altri luoghi al mondo.

La decima spiaggia più bella d’Europa si chiama Hel e si trova in Polonia. Di forma pressoché circolare, vanta una sabbia molto chiara e grossolana.

Nono posto per la Spiaggia di Santa Giulia in Corsica che, in 2 km di lunghezza, vanta una laguna turchese dalle acque cristalline e sabbia color bianco neve. Circondata dalla macchia mediterranea e da rocce granitiche, si affaccia sull’arcipelago delle Isole Cerbicales, classificato come riserva naturale.

Ottava posizione per Elafonissi, un’isoletta situata vicino alla costa sud-occidentale dell’Isola di Creta, in Grecia, che regala una spiaggia bianca ricca di sfumature rosa.

Settimo posto per un’altra inconfondibile meraviglia Italiana: la Baia delle Zagare in Puglia, una delle spiagge simbolo del Gargano nella zona di Vieste. Qui alte scogliere bianche e due faraglioni di roccia calcarea scolpiti dal vento rendono il paesaggio davvero irresistibile.

spiaggia di elafonissi grecia

L’incanto di Elafonissi

Dalla posizione 6 alla 4, capolavori della natura europei

La sesta posizione di questa classifica sulle spiagge più belle d’Europa è occupata da Monolia Beach che si trova a un soffio da Lichada, nel nord dell’Evia in Grecia. Manolia è un’isola è verdeggiante con acque turchesi che sfoggia una spiaggia che nel corso del tempo si è guadagnata l’appellativo di “Seychelles della Grecia”.

Quinto posto per Cala Mitjaneta sull’Isola di Minorca in Spagna. Un vero e proprio paradiso, dalle piccole dimensioni, caratterizzato da acque turchesi a 29°C e sabbia incredibilmente fine.

La medaglia di legno, quella del quarto posto, va all’ultima spiaggia del nostro Paese presente in classifica: Cala Goloritzé, una delle più straordinarie insenature italiane che è situata nel territorio comunale di Baunei, nella parte Sud del Golfo di Orosei. Monumento nazionale italiano dal 1995, è raggiungibile solo a piedi o in barca.

Monolia Beach

La superlativa Monolia Beach

Le 3 spiagge più belle d’Europa

Ecco arrivati a scoprire le 3 spiagge più belle di tutta Europa per questo 2022. A guadagnare il bronzo è la Spiaggia di Seixal nell’affascinante Isola di Madeira in Portogallo. Qui sabbie vulcaniche, acque cristalline e incredibili scogliere, donano al visitatore un magnifico paesaggio.

Secondo gradino del podio per Bolonia, in Andalusia, una delle spiagge più belle di tutta la Spagna caratterizzata da sabbia bianca e chilometri di paradiso terrestre.

A vincere lo scettro di spiaggia più bella d’Europa per il 2022 è Porto Santo Golden Beach, situata sull’omonima isola facente parte dell’arcipelago di Madeira, in Portogallo. Un primo posto meritatamente guadagnato grazie ai suoi 7 chilometri di sabbia fine accarezzata da un mare stupendo. È famosa, inoltre, per le virtù terapeutiche della sua sabbia.

Insomma, l’Europa è un vero paradiso per gli amanti del mare, del sole e della natura.

Bolonia Beach spagna

La splendida Bolonia Beach

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Apre il castello delle fiabe, ed è pura magia

Se c’è un castello dove ci si aspetta di trovare una principessa dai capelli biondi e gli occhi azzurri affacciata alla finestra in attesa del suo principe azzurro a cavallo è proprio questo.

Una piccola e candida fortezza, edificata sulla vetta di una collina, circondata da un bellissimo giardino che guarda, dall’alto delle sue quattro torri merlate, un magnifico panorama montano. Sembra uscito da un libro di fiabe.

Il fiabesco Castello di Aymavilles

Ci troviamo al Castello di Aymavilles, in Valle d’Aosta, uno dei più romantici che esistano in Italia. Sottoposto a un’importante opera di ristrutturazione durata vent’anni, intervallata da alcune eccezionali aperture, ora sta per riaprire definitivamente i cancelli al pubblico che potrà visitarlo e fare esperienze davvero regali.

Un weekend di eventi

Il Castello di Aymavilles apre al pubblico il prossimo 14 maggio (e per tutto il weekend l’ingresso è gratuito). Un’occasione unica per visitare questa magnifica residenza medievale e barocca in una fiorita veste primaverile. L’atmosfera sarà resa ancora più magica da personaggi in abiti della prima metà dell’Ottocento che faranno compiere ai visitatori un salto indietro di due secoli. Per tutto il fine settimana saranno organizzati momenti di intrattenimento gratuiti, anche per famiglie.

Questi gli appuntamenti: il “Teatrino Kamishibai” (sabato mattina) con uno spettacolo giapponese, le “Fiabe del Castello” (sabato e domenica pomeriggio) con la narrazione di una favola scritta apposta per il castello di Aymavilles, lo spettacolo di burattini “Il Castello Indovinello” (domenica mattina e pomeriggio) e il laboratorio di giocattoli “I Musicattoli” (domenica mattina). Si consiglia la prenotazione.

Cosa vedere nel castello

Tra le stanze più particolari c’è quella di Madame Giovine, la badante della madre del proprietario che poi divenne sua moglie. Questa stanza, con un bellissimo letto a baldacchino, è stata completamente ricostruita come l’originale. Il salone ospita una collezione di opere d’arte in prestito dall’Académie Saint-Anselme, un’associazione culturale valdostana ispirata da Anselmo di Aosta.

Bellissimo all’interno, ma anche all’esterno. Il giardino che circonda il castello ha un bellissimo parco fatto di roseti e di altre piante rare. C’è anche una deliziosa serra allestita di tutto punto con bellissimi fiori e piante. La visita del castello è in parte anche interattiva ed è previsto un itinerario dedicato ai bambini con l’ausilio di audioguide e pannelli in Braille oltre all’accesso disabili.

I castelli della Valle d’Aosta

L’apertura definitiva dell’iconico Castello di Aymavilles rappresenta un importante ampliamento dell’offerta turistica e culturale valdostana, che conta altri otto meravigliosi castelli, tra cui gli splendidi Castelli di Verrès e di Fénis. Il Castello di Aymavilles si trova infatti in una zona con un’alta concentrazione di castelli. Da qui, in epoca romana, passava la via delle Gallie, una strada consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia. In tutto il territorio si contano all’incirca altre cento fortezze.

Non lontano da qui, a Sarre, sulla strada che porta a Courmayeur, a circa 5 chilometri da Aosta, c’è il famoso Castello Reale di Sarre, che domina la piana aostana sopra la strada statale che porta al Monte Bianco. Acquistato nel 1869 dal re Vittorio Emanuele II, lo ristrutturò e lo utilizzò come residenza durante le sue battute di caccia in Valle d’Aosta.

Tra i più famosi c’è appunto il Castello di Fénis. Unendo ai caratteri della fortificazione quelli della residenza signorile, questo castello fu la prestigiosa sede di rappresentanza dei maggiori esponenti della famiglia Challant (proprietari, a metà del ‘300, anche del Castello di Aymavilles), che lo dotarono dell’imponente apparato difensivo, nonché di eleganti decorazioni pittoriche, simboli di potenza e di prestigio.

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Il fiabesco Castello di Aymavilles in Valle d’Aosta

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La Toscana come la Provenza: i bellissimi campi di lavanda

La Provenza è una peculiare regione situata nel sud-est della Francia e conosciuta principalmente per la varietà dei suoi paesaggi, compresi quelli regalati dai lunghisssimi e profumatissimi campi di lavanda. Una fioritura che attira da sempre milioni di turisti che rimangono estasiati di fronte allo spettacolo regalato da questa pianta.

La buona notizia è che non è necessario volare fino al confine per ammirare questa meraviglia che sboccia. Basta andare in Toscana, una regione italiana che riserva sempre tantissime sorprese.

Le fioriture di lavanda sui Colli Pisani

Dal 12 giugno al 24 luglio sarà possibile scoprire immensi campi di lavanda che prendono vita tra i profili ondulatati dei Colli Pisani. Questa zona, durante questo periodo, offre un panorama ricco di mille sfumature blu e viola tipiche della lavanda, catapultando il visitatore direttamente in Provenza.

Territorio da sempre ricco di campi agricoli che fino a pochi anni fa erano coltivati a grano, in questi ultimi anni sono stati riconvertiti in coltivazioni di lavanda con metodo biodinamico. Tutto questo è avvenuto grazie a un gruppo di imprenditori agricoli che hanno lavorato all’idea di dare vita alla Valle dei Profumi e dei Colori nelle Colline Pisane, trasformando il paesaggio circostante in uno splendido e colorato luogo di attrazione e di riflessione, dove vivere un’esperienza diversa, nel rispetto dell’ambiente.

campi lavanda toscana

Uno dei campi di lavanda nei Colli Pisani

Da queste parti non solo è possibile scoprire splendidi campi di lavanda. Nelle giornate suddette si potranno fare anche altre attività come visite guidate, workshop sull’uso degli oli essenziali, soggiornare in strutture ricettive BIO, assaggiare irresistibili prodotti tipici, fare percorsi panoramici a piedi e in bicicletta, comprendere meglio i meccanismi di distillazione degli oli essenziali e tante altre esperienze.

I benefici del passeggiare tra la lavanda

La cosa particolarmente interessante è che i campi di lavanda non portano solo benefici per gli occhi e per i propri nasi, passeggiarci è anche un facile metodo per disciplinare la mente, migliorare le capacità di concentrazione, aiutare a trovare serenità e buonumore, accrescere la capacità di percepire noi stessi e anche l’ambiente circostante.

Il motivo di tutto ciò è molto semplice: il profumo di questa pianta, il colore blu-viola di cui è forgiata e il panorama circostante, facilitano la connessione con il proprio respiro, i propri passi e il momento presente.

Tutto nella nostra mente si placa e lo spazio che si crea funge da nutrimento energetico per il nostro benessere e la nostra salute mentale, fisica e spirituale.

benefici della lavanda

Passeggiare tra i campi di lavanda toscani

I borghi da ammirare nei Colli Pisani

Una zona ricca di campi di lavanda ma anche di borghi che arrivano dritti al cuore. Basti pensare a Usigliano, un piccolo centro rurale distribuito su quattro colline e impreziosito dalla presenza di numerose Ville, tra cui: Villa Nelli Feroci e Villa Castelli che conserva una cantina interrata e scavata nel tufo.

Bellissimo il Museo delle Attività Agricole con numerosi attrezzi e macchinari agricoli del passato. Ad essere particolarmente interessante è che in questo paesino non ci sono negozi: la popolazione vive a stretto contatto con la natura e il tempo trascorre ai ritmi della tranquillità.

Da non perdere anche Lari, borgo famoso per il suo bellissimo castello medievale che regala una visita stupenda. Oppure Orciano Pisano che si trova immerso tra i profili sinuosi di queste colline. Paesaggi incantati e rilassanti attraversati da numerosi sentieri che permettono di ammirare le terre agricole.

Di origini medievali, è anche la località più importante delle Colline Toscane dal punto di vista paleontologico: nel 2006 è stato rinvenuto lo scheletro di un misticete lungo dieci metri e vissuto tre milioni di anni fa.

L’ultimo borgo che vi consigliamo, ma ce ne sono molti altri, è Santa Luce che si distingue per essere ricco di storia e tradizione. Nel centro storico sono possibili da ammirare i resti del castello medievale, che un tempo dominava tutta la vallata, e la chiesa di Santa Lucia che conserva una pregevole tela quattrocentesca con la Madonna del Bambino.

Lari toscana

Il bel borgo di Lari

Colli Pisani, tra lavanda e altre meraviglie

Le meraviglie di questa zona non sono di certo finite qui. La natura, infatti, regala spettacoli difficili da dimenticare. Oltre alla passeggiata tra le colline tra Casciana Alta e Castellina Marittima, passando da Santa Luce e Orciano Pisano, che regalano campi di lavanda immensi, da scoprire ci sono anche le Cascate del Ghiaccione, così chiamate a causa delle loro acque freddissime.

Sono tre flussi d’acqua (solo due facilmente raggiungibili), e la più suggestiva si chiama il Tonfo degli Ebrei. Si narra che, durante la Seconda Guerra Mondiale, vi furono gettate alcune persone. L’acqua fa un salto di circa 10 metri lungo una parete rocciosa e si riversa in una pozza gelida e profonda dove è comunque possibile fare il bagno (con un po’ di coraggio).

Bellissima anche la Riserva Naturale LIPU del Lago di Santa Luce che si estende per 525 ettari. Un lago situato proprio lungo la rotta migratoria, a tal punto da essere stato testimone di una rapida colonizzazione spontanea di vegetazione palustre e di numerose specie di fauna acquatica.

I sentieri lungo le rive del lago sono arricchiti da una fitta vegetazione che in primavera regala uno spettacolo senza uguali. Tante le attività da poter svolgere: dai corsi di educazione ambientale per giovani e adulti, ai percorsi olistici tra natura e spiritualità alle escursioni e passeggiate nei sentieri della Riserva.

Infine, ma anche in questo caso le meraviglie della natura da scoprire sono davvero tante, chi ama viaggiare in bicicletta può andare dal mare alle colline pisane su due ruote. Un percorso che attraversa diverse meraviglie che non lasceranno di certo indifferenti.

Insomma, dal 12 al 24 luglio i campi di lavanda dei Colli Pisani, e tutta la zona ricca di spettacoli unici, ci aspettano a braccia aperte. Si raccomanda, tuttavia, di non schiacciare con i piedi le piante, non cogliere i fiori, non scavalcare le file di lavanda, non entrare nelle zone interdette, non disturbare le api e indossare pantaloni evitando gonne larghe che potrebbero intrappolare questi importanti insetti.

Fondamentale anche non accedere ai filari con biciclette e moto, non gettare alcun rifiuto nel campo, tenere i propri amici a quattro zampe al guinzaglio e avere a portata di mano dei sacchetti per la raccolta dei loro bisogni, non entrare nel campo dopo una pioggia e, soprattutto, sentirsi completamente liberi.

fioriture lavanda italia

Le meraviglie dei Colli Pisani

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Ora puoi viaggiare gratis in treno tra le Alpi

La primavera è quel periodo dell’anno in cui, oltre a inebriarci di colori, profumi e sole, iniziamo anche a pensare ai viaggi estivi. E anche quest’anno torna un appuntamento imperdibile e che potrebbe rendere la nostra bella stagione più incantevole che mai: quello con Yoalin (Youth Alpine Interrail),  che permette di viaggiare gratis in treno tra le Alpi.

In costa consiste il programma Yoalin

Il programma Yoalin è stato avviato nel 2018 dalla Consulta dei giovani della Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi CIPRA e CIPRA International e offre ai giovani la possibilità di viaggiare gratuitamente attraverso le meravigliose Alpi.

Un progetto che prevede la selezione di più di 100 ragazzi tra i 18 e i 27 anni cui destinare biglietti ferroviari gratuiti per esplorare la regione alpina in modo sostenibile. I biglietti in palio per la stagione 2022 sono 150, 50 dei quali sponsorizzati dall’Arge Alp (Comunità di Lavoro delle Regioni Alpine), in occasione del cinquantesimo anniversario della sua fondazione.

L’obiettivo di questo progetto è promuovere una modalità di viaggio, tra alcune delle vette più belle del mondo, economica ed ecocompatibile. Del resto vi abbiamo già raccontato più volte quali sono i vantaggi del viaggiare sui binari.

Come ottenere i biglietti gratis per viaggiare tra le Alpi

Pre poter viaggiare gratuitamente tra la Alpi è necessario compilare il modulo di registrazione (in inglese) sul sito dell’iniziativa. Per farlo c’è tempo fino al 20 maggio 2022 e i fortunati vincitori dell’estrazione avranno di fatto un “Interrail Global Pass” – del quale vi avevamo già parlato -, che consentirà di andare anche al di fuori dei confini italiani durante l’estate 2022.

I requisiti per candidarsi sono:

  • avere un’età compresa tra i 18 e i 27 anni;
  • essere aperti a nuove avventure e scambi internazionali;
  • interessarsi ad argomenti sostenibili;
  • vivere nelle Alpi;
  • be first time-Yoalins: in sostanza chi ha già ricevuto un biglietto Yoalin nelle passate edizioni, non può ripresentare la candidatura.

Le ulteriori agevolazioni per i viaggiatori

Oltre a poter viaggiare gratis tra luoghi dai profili fiabeschi, per i partecipanti sono previste ulteriori agevolazioni. Innanzi tutto, queste persone saranno invitate all’evento di lancio ufficiale che si svolgerà dal 24 al 26 giugno 2022, a Landeck in Tirolo, contemporaneamente al Festival per il 50° anniversario di ARGE ALP, un partner del progetto.

Un’occasione interessante per i giovani che potranno conoscersi e programmare il viaggio insieme, entrando anche a far parte della comunità Yoalin. Basti pensare che alcuni ex partecipanti a questa iniziativa oggi aiutano a organizzare i viaggi, oppure si propongono come guide turistiche o accompagnatori nelle escursioni nella loro regione.

Inoltre, sarà possibile usufruire delle cosiddette “offerte speciali” come l’ingresso scontato ai musei o le offerte gratuite in strutture selezionate. Durante l’estate si svolgeranno altri due eventi che permetteranno di scambiarsi esperienze. Infine, i partecipanti al progetto sono invitati a raccontare le loro avventure sui social media e a presentare le foto e le storie più significative a un concorso, che sarà premiato in occasione dell’evento di chiusura in ottobre in Svizzera.

Non resta che convincere i nostri giovani a partecipare, non solo perché avranno la possibilità di scoprire natura, storia, cultura e tradizioni alpine, ma anche perché dopo due anni di pandemia e di chiusure meritano davvero di fare un viaggio che ricorderanno per il resto della loro vita.

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Un’incredibile scoperta lo rende il castello rivelazione d’Italia

Non è di certo la Reggia di Caserta e nemmeno Castel del Monte, eppure questo piccolo maniero è un gioiello che non ha pari in Italia.

Per secoli fu la residenza dei Conti Valperga, fino a quando, nel Rinascimento, non vennero erette delle altissime mura e delle imponenti torri a guardia del castello.

Oggi che le mura sono state abbattute e che sono stati fatti diversi lavori di restauro, questo meraviglioso maniero ha svelato degli incredibili segreti rimasti celati finora. Tre anni di restauri hanno infatti riportato alla luce un sorprendente ciclo di affreschi risalenti alla fine del Seicento, ancora perfettamente conservato.

Il castello rivelazione

Stiamo parlando del Castello di Masino che è inserito nel circuito dei castelli del Canavese ed è oggi un bene del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano). Fino a poco tempo fa, quello conosciuto come Salone dei Savoia era una quadreria ottocentesca dalle pareti intonacate di bianco. Si intuiva solo a sprazzi che sotto lo strato di bianco si trovava una decorazione ma mai si pensava a una simile scoperta.

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Il Castello di Masino, bene del FAI

La scoperta degli affreschi

Rimossa la pittura su 480 metri quadrati di superfici, il Salone dei Savoia ha rivelato l’aspetto che aveva alla fine del Seicento: un salone di rappresentanza sontuosamente affrescato con architetture dipinte a trompe l’oeil che inquadrano vedute paesaggistiche di 22 città del Piemonte e della Savoia, con un fregio di 147 stemmi nobiliari, culminanti nel simbolo dell’unione matrimoniale di Vittorio Amedeo II e Anna d’Orléans, nipote di Luigi XIV, sposi nel 1684, rappresentata al centro della volta, e con un albero genealogico alto 3 metri sul camino.

Committente degli affreschi fu il Conte di Masino, Carlo Francesco Giuseppe Valperga, (1655-1715) che immaginò il salone come fulcro di un percorso cerimoniale e di rappresentanza, tipico delle regge, che includeva la galleria e tre camere intitolate ai regni di Spagna, Austria e Francia, le cosiddette Camere degli ambasciatori.

Nel Seicento, questi spazi ospitavano udienze, incontri e soggiorni di diplomatici e personaggi della nobiltà italiana e straniera, ma anche gli stessi membri di Casa Savoia.

Si tratta di un programma iconografico a oggi senza confronti, dicono gli esperti del FAI, che attraverso l’uso dell’araldica celebra la dinastia sabauda, cui la famiglia Valperga, proprietaria da secoli del castello era strettamente legata.

Il salone, l’ambiente più grande del Castello di Masino, oltre che restaurato è stato riarredato così com’era un tempo, con poltrone alle pareti e grandi lanterne dorate al centro ed è oggi divenuto il fulcro del percorso di visita.

La visita del Castello di Masino

Per raccontare la storia del Salone dei Savoia appena restaurato e riaperto al pubblico e per invitare i visitatori alla scoperta delle sue tante storie, dei simboli e dei riferimenti che contiene, il FAI ha aggiunto al percorso di visita un nuovo spazio dedicato all’approfondimento nella ex-loggia affacciata sul paesaggio adiacente al salone, con quattro video touch-screen e una copia del Theatrum Sabaudiae a disposizione dei visitatori.

L’edificio è letteralmente ricoperto di affreschi, mobili di raffinatissima fattura ed è sede di un museo di carrozze settecentesche davvero straordinario.

Tanti sono gli ambienti incredibili che si possono visitare. Come la ricca biblioteca e la galleria dei poeti, completata nel 1814, sulle cui pareti è dipinto una sorta di pantheon di poeti e scrittori ritratti cronologicamente, da Dante ad Alfieri.

Splendido è l’appartamento di Madama Reale, così chiamato in seguito alla lunga permanenza di Giovanna Battista di Savoia Nemours. Fu fatto costruire attorno al 1670 dal Conte Carlo Francesco I di Masino per la reggente di Casa Savoia, seguendo il modello del Castello Ducale di Agliè e del Castello Reale di Racconigi. Al lato del grande cortile interno terrazzato, che costituisce lo spazio interno della dimora, isolata in un angolo si trova la Torre dei venti, una torre esagonale il cui tetto è coperto di coppi rossi, gialli e verdi con in cima una piccola bandiera di metallo segnavento. All’interno, sul soffitto, è dipinta una dettagliatissima rosa dei venti, creata dal soffio di moltissime faccine di bimbi.

Il castello è circondato da un immenso parco lussureggiante in tipico all’inglese che si estende per diversi ettari. Una strada lo percorre per intero attraverso alcuni boschetti fino ad arrivare alla vicina località di Strambino. Nel parco, verso la fine del viale alberato che da un’uscita laterale del castello porta a uno spiazzo panoramico con una vista che arriva fino all’imbocco della Valle d’Aosta, si trova il secondo labirinto botanico più grande d’Italia (il primo è il Labirinto della Masone in provincia di Parma).

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Il Salone dei Savoia del Castello di Masino restaurato

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Dormire nel Moulin Rouge. L’esperienza romantica ed esclusiva quasi gratis

La cosa più grande che imparerai mai è amare ed essere amato a tua volta, disse Ewan McGregor indossando i panni di Christian, lo scrittore che fece innamorare Satine, prima ballerina del Moulin Rouge, dando vita a una delle favole moderne più belle, romantiche ed emozionanti del grande schermo, quella del Moulin Rouge!.

Ambientata nella città più suggestiva del mondo, la pellicola musical del 2001, ha reso il già iconico Mulino Rosso del quartiere di Pigalle, nel XVIII arrondissement di Parigi, un’attrazione ancora più imperdibile per tutti i viaggiatori che scelgono di raggiungere la capitale della Francia insieme alla propria dolce metà. All’esterno si scattano selfie bellissimi e straordinari, all’interno si assiste a quegli spettacoli affascinanti e seducenti che si tengono nel teatro da oltre un secolo.

Ma oggi l’esperienza diventa ancora più incredibile perché per la prima volta si potrà dormire all’interno del Moulin Rouge. Grazie ad Airbnb, infatti, sarà possibile pernottare in una stanza segreta del mulino simbolo della seducente Belle Époque. Ad accogliere gli ospiti ci sarà un host d’eccezione, la prima ballerina Claudine Van Den Bergh. Il costo? Solo un euro.

Dormire nella stanza segreta del Moulin Rouge

Dormire nella stanza segreta del Moulin Rouge

Dormire nella stanza segreta del Moulin Rouge

Il Moulin Rouge è una tappa imprescindibile per tutti i viaggiatori che scelgono la Ville Lumière come meta del viaggio e i motivi sono facilmente intuibili. Si tratta di uno dei cabaret più famosi della città e forse del mondo intero, un iconico teatro che ospita gli spettacoli più seducenti della storia del can-can e che ha fatto da sfondo a una delle più belle storie romantiche mai viste al cinema.

Una fama quella del Mulino Rosso di Pigalle, che a ogni spettacolo messo in scena, accoglie migliaia di visitatori provenienti da tutti il mondo desiderosi di vivere in prima persona quell’esperienza di opulenza seduzione, che appartiene a un’epoca che ha scritto la storia, quella della Belle Époque.

Ma ora, altre a scattare i selfie iconici con il mulino alle spalle, e ad ammirare le ballerine che danzano con le loro coloratissime piume, sarà possibile dormire all’interno una stanza segreta dell’iconico teatro di Parigi. A far sì che questo sogno si avveri ci ha pensato Airbnb mettendo a disposizione tre esperienze, per tre fortunate coppie di viaggiatori, nelle notti del 13, 20 e 27 giugno.

L’avventura sarà prenotabile a partire dal 17 maggio alle ore 19.00 direttamente sul sito web. Il costo per quella che è destinata a essere l’esperienza di viaggio più incredibile di sempre è di solo un euro.

Dormire nella stanza segreta del Moulin Rouge

Dormire nella stanza segreta del Moulin Rouge

L’esperienza più romantica ed esclusiva del mondo

Una stanza segreta che non è mai stata aperta al pubblico all’interno di uno dei luoghi più affascinanti e seducenti del mondo: è questa l’esperienza messa a disposizione di sole tre coppie di viaggiatori da Airbnb. Ma non è tutto perché durante il soggiorno gli ospiti avranno accesso alle quinte del teatro, potranno deliziare i loro palati con una cena a base di prelibatezze francesi preparata dallo chef Arnaud Demerville sulla romantica terrazza che offre la vista suggestiva su tutto il quartiere parigino.

Inoltre i fortunati viaggiatori che pernotteranno nell’opulente stanza del mulino, potranno assistere al celebre spettacolo Féerie del Moulin Rouge da posti privilegiati. Ad accogliere gli ospiti, come abbiamo anticipato, ci sarà un host d’eccezione, la ballerina Claudine Van Den Bergh. Non mancherà un giro esclusivo nel suo camerino.

Dormire nella stanza segreta del Moulin Rouge

Dormire nella stanza segreta del Moulin Rouge

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Le vacanze degli italiani saranno più care: di quanto

Questa sarà l’estate della rinascita per il turismo, il momento più atteso da due anni a questa parte: moltissimi italiani sono già pronti per le vacanze, che sognavano ormai da tanto tempo. Tuttavia, se l’emergenza Covid sembra aver allentato la sua morsa, ci sono altre incognite da non sottovalutare. In particolare, si prevede un netto aumento dei prezzi per viaggiare in tutto il mondo. Ecco quali sono le previsioni.

Vacanze più care: gli aumenti previsti

La graduale riapertura delle frontiere in tantissimi Paesi e l’allentamento delle misure di sicurezza stanno spingendo molti italiani ad organizzare le prossime vacanze estive, con una fiducia che finalmente si rinnova dopo due anni di incertezze e timori. Ma c’è ancora un fattore da prendere in considerazione, che potrebbe mettere in crisi tanti viaggiatori. Si tratta della previsione di aumenti notevoli in tutto il comparto turistico, dovuti soprattutto al rincaro dei carburanti e dell’energia elettrica. In che modo tutto ciò influirà sulle vacanze degli italiani?

Secondo un’analisi condotta dal settimanale 7 del Corriere della Sera, un primo aumento dovrebbe riguardare i voli aerei. Le compagnie stanno finalmente riprendendo la loro attività a pieno regime, ma il recente scoppio della guerra in Ucraina ha dettato un importante aumento sulle tariffe del carburante che si riflette inevitabilmente sul costo dei biglietti aerei. Sebbene sia ancora difficile fare una stima esatta di ciò che accadrà nei prossimi mesi, è probabile che in estate si verifichi un incremento dell’8-10% rispetto alle tariffe attuali. Ovvero, dovremmo considerare un aumento tra i 5 e i 10 euro per un volo a corto raggio e tra i 50 e 60 euro per le tratte più lunghe.

Tuttavia, non è solo il settore del trasporto aereo ad aver innalzato i propri prezzi. È il Codacons a denunciare quelli che, per l’organizzazione, sono “aumenti indecenti”. Il rincaro potrebbe portare le famiglie italiane a spendere addirittura il 15% in più rispetto allo scorso anno, per le vacanze estive. Lo rivelano i dati Istat: se per il momento si è già verificato un aumento medio del 9,3%, nei prossimi mesi questa percentuale è destinata a crescere. Così, se nel 2021 una vacanza di 10 giorni costava in media 996 euro a persona, quest’anno toccherà addirittura i 1.145 euro a testa. E il last minute, come svelato da una recente indagine, non è più conveniente.

Come saranno le vacanze estive 2022

L’aumento dei costi di carburante, gas ed energia elettrica potrebbe mettere in crisi molti italiani, spingendoli a rinunciare alle vacanze. Tuttavia, una recente analisi ha evidenziato come siano in tantissimi coloro che questa estate sono disposti a spendere molto più del solito. L’idea generale sembra essere quella di recuperare il tempo perduto negli ultimi due anni, anche a costo di veder lievitare il prezzo finale. Molte persone hanno dichiarato di voler fare almeno due settimane di vacanza, o addirittura di voler fare più viaggi nel corso della stagione.

I trend per l’estate in arrivo parlano chiaro: i viaggiatori hanno voglia di divertirsi e rilassarsi, optando per questo per resort all-inclusive che non richiedono troppa organizzazione. Per l’occasione, inoltre, alcuni si vogliono concedere quella che è la vacanza della vita, un viaggio extra lusso per il quale davvero non si può badare a spese. Ci siamo ormai lasciati alle spalle il periodo più difficile, segnato da restrizioni e chiusure dei confini, quindi è tempo di tornare a sognare.

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“L’Italia che non sapevi”, il progetto turistico che unisce tutto il Paese

Si chiama “Scopri l’Italia che non sapevi” ed è un progetto, facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2020 del Ministero del Turismo, che vede coinvolte tutte le Regioni italiane e che ha come tematiche centrali i nostri pittoreschi borghi, gli incantevoli paesaggi, il turismo lento e quello attivo.

Una strategia di promozione comune che è frutto di un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo – coordinata dalla Regione Abruzzo – della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con ENIT. In qualità di capofila c’è il coinvolgimento delle Regioni Emilia-Romagna, Umbria e Marche ognuna per la valorizzazione di una tematica specifica, con lo splendido Abruzzo responsabile degli aspetti legati all’interoperabilità con il Tourism Digital Hub.

Il nuovo “Viaggio Italiano”

Sarà un vero e proprio “Viaggio Italiano” di ben cinque mesi che condurrà i visitatori alla scoperta della bellezza del nostro territorio. Un raggio d’azione ampio focalizzato sugli asset “Borghi e paesaggi italiani, identità, stile, qualità della vita” (capofila Emilia Romagna); “Turismo lento: cammini, enogastronomia, arte, beni culturali” (capofila Umbria) e “Turismo attivo: bike, nautica, nordic walking e attività outdoor per l’estate e l’inverno” (capofila Marche) raccontati in modo capillare nel portale viaggio.italia.it, che sarà presto online, con l’intenzione di essere un’ottima vetrina per “L’Italia che non sapevi“, proprio come lo slogan di questa campagna di promozione turistica congiunta.

In poche parole, le Regioni italiane si pongono come entità unica in grado di realizzare una promozione unitaria coordinata sul mercato nazionale, forti della conoscenza delle ricchezze dei rispettivi territori anche negli aspetti finora meno noti, parallelamente alla promozione del prodotto Italia che realizza ENIT sui mercati internazionali: il tutto in costante e stretto raccordo con il Ministero del Turismo che esercita così le sue funzioni di coordinamento. Quello che sta per nascere è dunque il primo progetto turistico organico realizzato congiuntamente da tutte le Istituzioni.

progetto turistico italia

Negli ultimi due anni abbiamo imparato un’importante lezione: il valore delle cose. La pandemia ci ha messo nella condizione di rivalutare alcuni aspetti della vita che davamo quasi per scontati: stare insieme, viaggiare, conoscere. Lo stesso vale per il nostro Paese. Oggi, l’Italia è più desiderata che mai.

Gli obiettivi del progetto

Ci troviamo, perciò, di fronte al momento ideale per intercettare visitatori, italiani e stranieri, attraverso un insight chiaro ed evocativo: “non basterebbe una vita per scoprire tutta l’Italia” e quindi anche tramite un concept che possa puntare maggiormente l’attenzione su questa consapevolezza: “Scopri l’Italia che non sapevi“.

Una piccola licenza poetica che ha lo scopo di comunicare il messaggio in modo memorabile e differenziante. La struttura dello storytelling è pensata a partire dallo stesso concetto, girato in forma interrogativo, “Lo sapevi che?“. Lo scopo è quello di introdurre in modo coinvolgente tutte le peculiarità del nostro Paese, anche quelle meno note. La campagna ha l’obiettivo di costruire consapevolezza sul progetto, stimolando la curiosità del target, sia attraverso una call to action inaspettata, sia attraverso il racconto di tutte le diverse potenzialità turistiche, culturali, enogastronomiche, lente, responsabili e green utilizzando esclusivamente mezzi di trasporto sostenibili.

La campagna, coordinata dalle Regioni insieme alle Agenzie di riferimento – APT Servizi Emilia-Romagna, Sviluppumbria S.p.A., Fondazione Marche Cultura – è stata ideata da Dilemma con la strategia media di The Gate Communication e si sviluppa su un lavoro congiunto articolato di mezzi tra web, stampa e radio con la produzione di diversi materiali, alcuni più generici e altri più specifici, capaci di coinvolgere le realtà territoriali di tutto il nostro Paese e le differenti offerte turistiche di ogni zona. In aggiunta a questo si attuerà anche una social strategy.

Ma per rafforzare ulteriormente il prodotto “Borghi”, altre attività verranno realizzate nei prossimi mesi a cominciare da una mappa nazionale e interattiva con informazioni testuali e materiali grafici di 1000 borghi e paesaggi italiani. Verrà inoltre creato un format di comunicazione digitale con iambassador, rivolto ai principali mercati stranieri basato sul turismo esperienziale: 21 “creator” internazionali (uno per ogni regione) scopriranno oltre 60 borghi italiani, vivendoli come se fossero dei “local”, con l’obiettivo di raccontare un’offerta turistica a 360° fatta di turismo attivo.

lo sapevi che progetto

Per quanto riguarda, invece, il “turismo slow” l’accento è su quello che oggi i cammini si stanno rivelando: un trend in continua crescita che riempie l’anima e permette di esplorare certi luoghi con consapevolezza trovando autenticità e rete di relazioni.

Saranno create azioni di co-marketing con realtà legate al mondo del food ponendo attenzione alle eccellenze enogastronomiche territoriali. In campo nuove iniziative di formazione per gli attori del turismo. Verranno valorizzati cammini e percorsi con un occhio attento alle famiglie. Anche in questo caso, l’obiettivo è la promozione del prodotto Cammini d’Italia con una linea di comunicazione chiara e unitaria, ma allo stesso tempo esaltando le peculiarità regionali.

Il turismo attivo in Italia

Ma la verità è che l’Italia è anche quel Paese che è possibile vivere attivamente. Per questo l’idea è anche quella di proporla in chiave outdoor in modo da valorizzare alcune attività sportive praticabili a livello di turismo naturalistico/esperienziale, dando risalto all’offerta di tutti i territori e favorendo, ove possibile, la valorizzazione di una rete interregionale omogenea mediante percorsi il più possibile continui, che tendano a creare un viaggio unico.

L’attenzione sarà rivolta soprattutto a 3 prodotti:

  • le Vie del Mare: valorizzare l’Italia vista dal mare grazie a itinerari e rotte nautiche interregionali, collegando vari porti e approdi turistici, alla scoperta delle eccellenze turistiche culturali enogastronomiche dell’entroterra costiero. Il turismo nautico diviene finalmente segmento turistico;
  • le Vie del Bike: mettere a sistema percorsi territoriali e interregionali con una serie di servizi pensati appositamente per le esigenze di chi viaggia su due ruote;
  • le Vie del Nordic Walking: costruzione di una rete di percorsi unici che toccano tutte le regioni da attraversare in modalità nordic walking.

Un vero e proprio “Viaggio Italiano” che nei prossimi mesi vedrà i suoi contenuti confluire nel TDH – Tourism Digital Hub gestito da ENIT. Un’azione fondamentale, importante che mira a valorizzare questo strumento nazionale e che ha l’obiettivo di aumentare sensibilmente la notorietà del brand Italia diventando sempre più attrattore per ogni tipo di mercato turistico.

Infine, questo consentirà anche di sistematizzare in un’unica raccolta digitale, dell’offerta nazionale, la grande ricchezza del lavoro fin qui svolto dalle singole Regioni rispetto ai propri territori. Tutto il progetto verrà realizzato con la partnership tecnica di: Apt Servizi Emilia-Romagna, Sviluppumbria S.p.A. e Fondazione Marche Cultura.

italia che non conosci

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Lo spettacolo più bello del mese è nel cielo: arriva la notte della Luna rossa

Meravigliosa è la Luna che, con il suo bianco candore regala atmosfere davvero incantate. Ma non è sola lassù, insieme a lei, infatti, ci sono anche le stelle e i pianeti pronti a incantarci con i loro spettacoli più belli. Gli stessi che ci spingono a organizzare viaggi, vicino o lontani, per ammirare le grandi meraviglie del mondo che vengono inscenate proprio sopra le nostre teste.

Ed è la Luna che in questo maggio torna a incantare le nostre serate di primavera. Sarà proprio lei, infatti, che diventerà protagonista di un eclissi tanto attesa visibile anche dall’Italia. L’appuntamento è previsto il 15 e il 16 maggio, ma vi anticipiamo che non sarà l’unico. Carta e penna alla mano: ecco le date degli eventi imperdibili di questo mese.

La Luna dei Fiori sta tornando e si tingerà di rosso

Non sono più solo i monumenti e le attrazioni iconiche a spingerci a scegliere una destinazione di viaggio piuttosto che un’altra e lo dimostra la tendenza crescente dell’astroturismo. Raggiungere i luoghi dove l’inquinamento luminoso è ridotto al minimo ci permette di vivere esperienze incredibili che passano per l’osservazione del cielo. Ed è proprio nel mese di maggio che, questa, ci regalerà grandi visioni.

Tutto merito della Luna dei Fiori, la Luna piena di maggio tanto attesa dai nativi americani che hanno scelto per lei questo nome romantico e suggestivo che omaggia la natura e la bellezza della primavera inoltrata. Più grande e lucente che mai, il nostro satellite si prepara a illuminare le nostre sere, ma è nella notte tra il 15 e il 16 maggio che accadrà qualcosa di magico.

Un’eclissi, visibile anche dall’Italia ma solo parzialmente, colorerà il cielo notturno di rosso dando vita a quel fenomeno che è conosciuto come scattering di Rayleigh e che romanticamente abbiamo ribattezzato come la notte della Luna rossa (UAI). Per chi non volesse perdere lo spettacolo, l’appuntamento è fissato in cielo tra le 3 e le 5 di notte, ma come vi abbiamo anticipato non sarà l’unico ad animare le nostre sere di primavera.

Gli altri spettacoli del cielo di maggio

Mentre le giornate continuano ad allungarsi di quasi un’ora dallo scorso mese, le stelle e i pianeti si preparano a mettere in scena i loro spettacoli più belli dopo il crepuscolo. Protagonisti assoluti del cielo, insieme alla Luna, sono Venere, Mercurio, Marte e Giove, ben visibili durante la notte e all’arrivo delle luci dell’alba. Insieme a loro ci sarà anche Saturno.

A partire dal 2 maggio, e fino alla fine del mese, ci saranno tutta una serie di congiunzioni destinate a lasciarci senza fiato. Apriranno le danze la Luna, Mercurio e le Pleiadi, dando vita a uno degli show più belli dell’anno ben visibile anche a occhio nudo. Sarà poi il turno della Luna e di Saturno, il 22 maggio, seguito dall’incontro del Satellite con Giove, con Venere e infine con Marte rispettivamente il 25, il 27 e il 28 maggio.

E come se gli eventi che abbiamo già menzionato non fossero abbastanza per stupirci, ecco che arrivano anche le stelle comete.

Torneranno le eta Aquaridi, legate al passaggio della cometa Halley, che illumineranno il cielo durante la prima decade del mese. Secondo l’Unione Astrofili Italiani, il momento migliore per avvistarle coincide con le sere del 5 e del 6 maggio. Insieme a loro saranno visibili anche le alfa Scorpidi, le stelle cadenti faranno capolino nel cielo i primi giorni di maggio. Non vi resta che mettervi comodi: lo spettacolo sta per iniziare.

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Nelle Marche dal mare all’entroterra a bordo dei treni storici

Dopo l’enorme successo dei convogli inaugurali lo scorso autunno, nelle Marche tornano i treni storici che condurranno i passeggeri alla scoperta delle bellezze del territorio dal 18 aprile al 18 dicembre con venti appuntamenti in programma.

A bordo di affascinanti carrozze d’epoca, quelli lungo la Ferrovia Subappennina Italica saranno viaggi lenti e romantici, un autentico ritorno al passato in chiave slow mentre dal finestrino scorre un paesaggio plasmato dalla dolci colline e dalla costa sull’itinerario Ancona – Fabriano – Pergola.

marche

Campagna marchigiana vicino Pergola

L’iniziativa per promuovere il territorio grazie ai convogli d’epoca

L’Assessorato alle Infrastrutture della Regione Marche ha fortemente voluto la riapertura della linea ferroviaria Fabriano – Pergola a scopo turistico in collaborazione con Fondazione FS e Rete Ferroviaria Italiana: l’accordo reciproco prevede un contratto triennale per la realizzazione di corse con convogli d’epoca fino al 2024.

Ogni treno potrà ospitare 250 viaggiatori per un totale di 5000 posti a disposizione durante tutto l’anno e tre dei viaggi previsti si fregeranno del suggestivo contributo di locomotive a vapore.

Ma non è tutto.

Nel 2023 sono previsti i lavori per la riqualificazione delle ex Officine di Fabriano con l’obiettivo di rendere fruibili i locali dell’antico Deposito Locomotive ai passeggeri dei treni storici in transito da Ancona a Pergola: verranno così trasformate in Polo Museale con una porzione adibita al rimessaggio delle locomotive a vapore.

La ferrovia Fabriano – Pergola rinasce per i turisti

La Subappennina Italica nacque come parte di un progetto che avrebbe dovuto unire le Marche all’Emilia Romagna con capoluogo Sant’Arcangelo di Romagna: il tratto tra Fabriano e Pergola, di 31,6 chilometri, fu inaugurato il 28 aprile 1895 e, tre anni dopo, la linea venne prolungata fino a Urbino.

Nel 2013, a causa di una frana, il servizio ferroviario venne interrotto e sostituito da bus: il 26 settembre 2021 la riapertura in chiave turistica con il primo treno storico che ne ha percorso di nuovo i binari dopo otto anni di sospensione.

Un “Viaggio romantico nel tempo” tra bellezze paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche

I treni storici consacrano una nuova forma di turismo slow, colto, sostenibile che va alla ricerca delle eccellenze meno conosciute ma straordinarie che le Marche custodiscono con cura: aree archeologiche, eremi, monasteri, musei, tradizioni, artigianato, tartufo e vini.

La ferrovia Fabriano – Pergola attraversa la Valle del Cesano, cuore verde d’Italia tra montagna e mare: dopo 16 chilometri, dalla stazione di Fabriano si arriva a Sassoferrato, uno dei Borghi Più Belli d’Italia.

Da qui, la linea si immette nella galleria Fontanaldo per raggiungere il punto più alto del tragitto a circa 430 metri: proseguendo verso Monterosso Marche e Bellisio-Solfare (dove è possibile visitare la Miniera di Cabernardi, parte del Parco museo minerario delle miniere dello zolfo delle Marche) lo sguardo incontra lo splendido Santuario della Madonna del Sasso, risalente all’epoca dei Longobardi.

La Valle del Cesano è perfetta per l’outdoor, ricca di sentieri dove praticare escursioni, trekking e biking, la cornice ideale per una vacanza a contatto con la natura e il relax dei verdi prati: scoprirla affacciati al finestrino a bordo dei treni storici diventa un valore aggiunto e un’esperienza indimenticabile davvero da non perdere.

treno vapore

Treno a vapore