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Da oggi puoi camminare sui tetti di Rotterdam per scoprire la città

Un viaggio a Rotterdam è sempre una buona idea. Lo è perché ci permette di scoprire la vera essenza di questa città, quella raccontata dalle sue antiche imbarcazioni e da quella storia d’amore con il mare e con la pesca conservata e preservata all’interno del Museo Marittimo.

Ma Rotterdam è anche una città moderna e audace con una scena artistica vivida e straordinaria, con ostelli per i giovani e strutture ricettive suggestive, con gioielli architettonici che si snodano per la città e che sono celebri in tutto il mondo, come le case cubiche. E poi, ancora, via dello shopping e negozi lungo il canale e luoghi di culto.

Un viaggio nella città portuale dell’Olanda Meridionale, questo è certo, non vi deluderà. Ma c’è un altro modo per scoprire Rotterdam adesso, ed è una passeggiata pedonale sui tetti della città.

Camminare sui tetti della città: succede a Rotterdam

I tetti dei palazzi, dei grattacieli e degli edifici, lo sappiamo, sanno regalarci sempre visioni inaspettate destinate a lasciarci senza fiato. Ma che succede quando su quei tetti possiamo anche camminarci?

Lo sa bene chi vive a Rotterdam e ha visto costruire quella passerella pedonale proprio sopra la testa, sospesa tra cielo e terra. Si tratta della Rotterdam Rooftop Walk, una strada a mezz’aria che si potrà percorrere dal 26 maggio fino al 24 giugno, proprio in occasione del Mese dell’Architettura di Rotterdam, un evento che si celebra ogni anno.

Cosa succederà in queste settimane è presto detto: cittadini e viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo, potranno sperimentare una passeggiata ad alta quota camminando su passerelle che collegano i tetti della città per un totale di quasi 20 chilometri quadrati.

La Rotterdam Rooftop Walk attraversa le strade più importanti della città e permette, a chiunque la percorra, di ammirare dall’alto il panorama urbano che caratterizza Rotterdam sotto un altro punto di vista.

Rotterdam Rooftop Walk: l’esperienza

Si sale dalla Koopgoot, la celebre via dello shopping in centro città, e si arriva direttamente sulla prima terrazza. A partire da qui cittadini e viaggiatori potranno iniziare a camminare tra i tetti fino a oltrepassare l’edificio del WTC.

L’ultima tappa è quella degli storici magazzini Bijenkorf progettati nel 1965 dall’architetto Marcel Breuer. Sulla sommità dell’edificio sarà possibile assistere a mostre, eventi e manifestazioni volte a sensibilizzare le persone sull’importanza dell’abitabilità urbana. Una scala collegata al parcheggio del centro commerciale riporterà i visitatori al piano terra.

Una passeggiata sui tetti, questa, che è destinata a far vivere esperienze uniche che passano per la conoscenza del paesaggio rubano di Rotterdam dall’alto. Ma il progetto non si limita a offrire una semplice avventura perché vuole sensibilizzare le persone sui cambiamenti climatici e sul prossimo affollamento delle città, proponendo quindi nuovi spazi pubblici da abitare, sfruttando ciò che si trova sopra le strade.

Rotterdam Rooftop Walk: quando andare

Come abbiamo anticipato la Rotterdam Rooftop Walk sarà in città per solo un mese, un periodo durante il quale sarà possibile riscoprire il paesaggio urbano da un altro punto di vista sfruttando gli spazi ad alta quota.

La passeggiata cittadina sarà accessibile fino al 24 giugno, ogni giorno dalle 10.00 alle 20.00. Il costo d’ingresso alla Rooftop Walk è di 3,50 euro.

Rotterdam Rooftop Walk

Rotterdam Rooftop Walk

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Borghi Curiosità guinness dei primati Notizie Viaggi

Il borgo italiano che è entrato nel Guinness dei Primati

Non è la prima volta che questo piccolo comune italiano sale sul tetto del mondo aggiudicandosi il Guinness World Records. È esattamente la seconda, infatti, e la cosa che colpisce di più è che è un luogo dove vivono solo 1778 anime.

Perdasdefogu, il paese dei record

Siamo a Perdasdefogu, un comune della provincia di Nuoro, in Sardegna, situato a 599 metri sul livello del mare tra le meraviglie dell’Ogliastra. Un posto che si era già conquistato il Guinness World Record nel 2014 per la famiglia più longeva del globo (nove fratelli che insieme facevano 837 anni). E oggi sale di nuovo sul tetto del mondo aggiudicandosi il Guinness World Records di Londra come paese con la più alta concentrazione di centenari in tutto il pianeta.

In totale sono otto i cittadini “nativi e residenti” che hanno raggiunto o superato il secolo di vita sul totale degli abitanti, pari a 0,449%, in pratica più di 4 centenari ogni mille abitanti. Guida la classifica un uomo di  104 anni, la chiude un altro di 100 anni appena compiuti.

Ogliastra, una delle Blu Zone del mondo

Come detto in precedenza Perdasdefogu è situato in Ogliastra, una provincia della Sardegna che oggi è considerata una delle cinque Blu Zone a livello mondiale, ossia un’area demografica e/o geografica del mondo in cui la speranza di vita è notevolmente più alta rispetto alla media mondiale.

Le altre sono i’Isola di Okinawa in Giappone, la Penisola di Nicoya in Costa Rica, Icaria in Grecia dove nel 2009 uno studio ha scoperto la più alta percentuale di novantenni nel pianeta, oltre a una percentuale del 20% minore di casi di cancro e il 50% di percentuale in meno per quanto riguarda le malattie al cuore, e Loma Linda in California.

Perdasdefogu, cosa sapere e vedere

Il toponimo è “pietre da fuoco”, vale a dire le pietre calcaree usate nelle fornaci per produrre calce. I suoi quasi duemila abitanti sono soliti chiamare il paese Foghesu, che tradotto è ‘fornace’. Perdasdefogu si distingue per essere un centro montano di origine medievale circondato dai ‘Tacchi’, rilievi calcarei dalla forma singolare.

Camminando tra le sue vie è possibile scoprire edifici ottocenteschi e case in pietra con al centro la classicheggiante parrocchiale di San Pietro apostolo, costruita a fine XIX secolo. Nella parte alta del paese si erge, invece, la Chiesa di San Sebastiano con forme proto-romaniche dell’XI secolo.

Nella periferia sorge da metà XX secolo il poligono interforze di Quirra, centro militare e di ricerca scientifica, integrato nella vita del paese. Accanto, invece, prende vita il parco di Bruncu Santoru con boschi di lecci e macchia mediterranea, popolati dal cervo sardo.

Imperdibili da queste parti sono Sa Brecca de is Tapparas, una sorta di canyon o grotta a cielo aperto, e le Grotte di Is Angurtidorgius. Meravigliosi anche i paesaggi solitari del Salto di Quirra e dei ‘tacchi’ di Jerzu. Immerse tra le querce, le Cascate di Luesu, tra cui il ‘salto’ di 70 metri di Su Strumpu.

Insomma, Perdasdefogu è il paese con la più alta concentrazione di centenari nel mondo, ma anche un luogo da scoprire poiché circondato da bellezze uniche.

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Asia Cina grotte Notizie Viaggi

Scoperta una grotta importantissima: dove e cosa conteneva

Non si finiscono mai di scoprire meraviglie antichissime in grado di raccontarci molto di più sul nostro passato. Questo è quanto possono certamente affermare gli archeologi che ogni giorno riportano alla luce tesori preziosissimi, come quello che è appena stato ritrovato.

Cina, scoperta una grotta buddista

Solo qualche giorno fa vi avevamo raccontato del paradiso naturale intatto scoperto in Cina, e anche oggi siamo di nuovo qui a parlarvi di questo immenso Paese e della scoperta importantissima che vi è appena avvenuta.

Nella provincia settentrionale cinese dell’Hebei, che circonda completamente le municipalità di Tientsin e di Pechino, gli archeologi hanno riportato alla luce una grotta con all’interno ben 20 statue buddiste risalenti alla dinastia Ming (1368-1644). Il luogo preciso del ritrovamento è la città di Shahe e a quanto pare questa incredibile cavità misura 5,8 metri di larghezza e 2,8 metri di altezza.

Le 20 statue buddiste rinvenute sono in pietra e tutte con diverse posture ed espressioni. Sono state ritrovate su dei piedistalli fatti dello stesso materiale presente nella grotta, mente all’esterno della stessa, a ovest, è stata scoperta una tavola rupestre alta ben 2 metri e larga 0,69 metri.

Le dichiarazioni degli addetti ai lavori

A rendere noti questi interessantissimi ritrovamenti sono state le autorità locali preposte alla tutela dei reperti culturali. Han Zhigang, direttore dell’Istituto per la protezione dei reperti culturali della città di Shahe, ha dichiarato che l’iscrizione sulla tavola rupestre racconta che gli antenati di una famiglia locale si erano trasferiti da queste parti da un altro villaggio per tagliare gli alberi, coltivare i campi di montagna e realizzare statue buddiste.

Secondo Han è una rara iscrizione che testimonia il dissodamento del terreno e la costruzione di un villaggio. Ma non solo, questa iscrizione ha un importante valore storico per lo studio della produzione sociale e della vita della città di Shahe durante la dinastia Ming.

Anche perché, e per fortuna, la grotta è ben conservata e fornisce materiali importanti per lo studio della cultura locale delle grotte nella città di Shahe, come ha concluso Han.

L’importanza della dinastia Ming

Comprendere ancor più di quanto si conosce sulla dinastia Ming, e tutto quello che riguardava questo periodo storico, è molto importante poiché essa assunse il controllo assoluto della Cina dal 1368 al 1644.  La dinastia Ming promosse un periodo di rinascita culturale in Cina a tal punto che i mercanti cinesi tornarono ad avere un ruolo di primo piano spingendosi fino all’oceano Indiano. Le arti, in special modo quella della produzione di porcellana, raggiunsero traguardi straordinari e mai ottenuti prima

I mercanti cinesi in questa fase storica tornarono ad avere un ruolo fondamentale poiché raggiungendo terre lontane potevano anche esportare le rinomate ceramiche Ming: porcellana di varietà incredibile con nuove coperte colorate e nuovi smalti. Famose sono la coperta verde smeraldo dell’era Yongle, il rosso rubino dell’era Xuande, i doucai dell’era Chenghua, ed il “bianco e blu”.

Anche la religione e la filosofia ottennero un posto importante nella vita della dinastia Ming: il Taoismo prosperò durante il regno del devoto taoista Imperatore Jiajing (1521-1567), che fece edificare tre famosi templi a Pechino: il Tempio del Sole, il Tempio della Terra e il Tempio della Luna.

Sotto il regno dei Ming, inoltre, venne costruita una grande flotta composta da enormi navi dotate di quattro alberi con la stazza fino a 1500 tonnellate, oltre a venire organizzato un esercito di terra composto da un milione di uomini. In sostanza, secondo alcuni storici la Cina, all’inizio della dinastia Ming, era la nazione più evoluta della Terra.

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Parte il Treno di Dante, l’itinerario è favoloso

È di nuovo tempo di tornare a bordo del magnifico Treno di Dante, un viaggio indietro nei secoli che ci riporta ad uno dei periodi più floridi del nostro passato, in un intreccio di arte e storia – ma anche di paesaggi straordinari e tante prelibatezze locali da assaporare. In un lungo itinerario che ci conduce da Firenze a Ravenna, avremo la possibilità di scoprire parte dell’immenso patrimonio culturale del nostro Paese.

Il Treno di Dante, un viaggio straordinario

In un periodo in cui il turismo lento è tornato a spiccare tra le tendenze di viaggio, il treno sta diventando il mezzo di trasporto per eccellenza, soprattutto per scoprire le bellezze del nostro territorio. E adesso ne riparte uno davvero speciale: stiamo parlando del Treno di Dante, che per l’estate 2022 ha un programma ricco di appuntamenti. Dal 4 giugno al 10 luglio e dal 27 agosto al 30 ottobre (escluso il 10 settembre), tutti i sabati e le domeniche è prevista una partenza da Firenze a bordo di vagoni storici che ci permettono di fare un tuffo indietro nel tempo.

L’itinerario è lungo appena 136 km, ma è ricco di sorprese. A partire proprio dal treno: il Centoporte – uno dei pochi esemplari ancora presenti con la sua motrice storica – viaggia sulla linea ferroviaria Faentina, che fu la prima ad attraversare gli Appennini. A bordo sono disponibili 230 posti, suddivisi in tre classi: la prima e la seconda presenta divanetti imbottiti e ambientazioni in stile liberty semplicemente fantastici. Mentre la terza classe vanta ancora i caratteristici interni in legno, incluse anche le sedute – un po’ più scomode, ma sicuramente molto più suggestive.

Treno di Dante

Il Treno di Dante

Il Treno di Dante, l’itinerario favoloso

Il Treno di Dante è un viaggio attraverso l’Appennino Tosco-Romagnolo, sulle orme di Dante Alighieri durante il suo lungo cammino da Firenze a Ravenna. Paesaggi naturali incredibili, città d’arte famose in tutto il mondo e piccoli borghi medievali dove il tempo sembra essersi fermato: le sorprese, in questo splendido itinerario, sono tantissime. Si parte naturalmente dal luogo in cui nacque il celebre poeta, approfittandone per esplorare alcune delle sue bellezze – come la Casa di Dante e la Chiesa di Santa Margherita, dove avvenne l’incontro con Beatrice.

Una volta a bordo del treno storico, il paesaggio cambia in fretta. Addentrandosi tra colline ricoperte di vigneti e paesini suggestivi, si giunge a Borgo San Lorenzo: qui l’arte incontra la natura, con bellissimi sentieri perfetti per gli amanti del trekking. La seconda tappa è Marradi, nei pressi del quale si trova l’Eremo di Gamogna. Per raggiungerlo, c’è un antico cammino panoramico tutto da scoprire. Poi si riparte alla volta di Brisighella, inserito a pieno titolo tra i Borghi più belli d’Italia: la sua rocca è il punto d’osservazione ideale per ammirare i dintorni.

La fermata successiva è Faenza, storica cittadina neoclassica divenuta famosa in tutto il mondo per la sua produzione di raffinate maioliche, di cui si trovano testimonianze nelle numerosissime botteghe artigiane che arricchiscono il centro e nel Museo d’Arte Ceramica. Infine, si arriva a Ravenna: qui Dante completò la sua Commedia e riposò sino al suo ultimo respiro. La tomba del Sommo Poeta è un vero mausoleo in onore di uno dei più importanti letterati del nostro Paese. Prima di ripartire per fare rientro a Firenze, c’è tempo per ammirare alcune delle più suggestive architetture della città, come la Basilica di San Vitale che rappresenta uno degli esempi meglio conservati di arte bizantina.

Treno di Dante

Il Treno di Dante

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Scoperta sorprendente nella foresta: di cosa si tratta

Il mondo non smette mai di stupire: dopo la scoperta di un vero e proprio paradiso finora sconosciuto in Cina, anche un altro luogo del mondo ci ha regalato nuove meraviglie, e questa volta in mezzo alla foresta.

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La pazzesca scoperta in uno dei luoghi più belli del mondo

Una recente ed eccezionale scoperta in campo archeologico fornisce nuovo materiale per indagare la vita delle comunità indigene dell’Età del Ferro all’epoca dell’occupazione romana.

Si tratta del ritrovamento di ben 134 siti, in precedenza sconosciuti, rinvenuti durante un’indagine nella regione a nord del Vallo di Adriano nel Regno Unito.

Cos’è il Vallo di Adriano

La costruzione del Vallo di Adriano iniziò nel 122 d.C. in quella che oggi è l’Inghilterra settentrionale: l’imponente muraglia rappresentava il confine più a nord dell’Impero Romano.
Con l’ulteriore espansione del loro dominio, circa 20 anni dopo gli antichi Romani costruirono le Mura Antonine al centro dell’attuale Scozia: ma fu un breve periodo e la linea di confine “autentica” tornò a essere il Vallo di Adriano.

La maggior parte delle ricerche su questa regione finora si è concentrata sul “lato romano della storia” per saperne di più sulle strade, le fortezze, gli accampamenti e le iconiche mura edificate nel tentativo di controllare la Gran Bretagna.

Le nuove ricerche sul lato inedito della storia

Manuel Fernández-Götz, capo archeologo presso la School of History, Classics and Archaeology dell’Università di Edimburgo, è invece interessato a scoprire “l’altro lato della storia”, ovvero come il dominio romano abbia influenzato la vita delle comunità indigene britanniche dell’Età del Ferro: “Questa è una delle regioni più eccitanti dell’Impero, poiché rappresentava la sua frontiera più settentrionale, e anche perché la Scozia è stata una delle pochissime aree dell’Europa occidentale su cui l’esercito romano non riuscì mai a stabilire il pieno controllo” ha dichiarato.

Fernández-Götz dirige un progetto, iniziato a settembre 2021 e chiamato “Beyond Walls: Reassessing Iron Age and Roman Encounters in Northern Britain”, che, fino ad agosto 2024, esplorerà un’area che si estende da Durham fino alle Highlands scozzesi meridionali.

La prima fase della ricerca si è concentrata sull’esplorazione di 1.500 chilometri quadrati attorno al Forte di Burnswark Hill nel sud-ovest della Scozia, dove i Romani concentrarono i loro sforzi per espandersi verso nord.

Questo sito custodisce la più grande collezione di proiettili romani rinvenuti in Gran Bretagna, a testimonianza della potenza di fuoco che le legioni portavano con sé: nonostante le fonti scritte di questo periodo siano scarse, il paesaggio conserva “impronte umane” che possono fornire maggiori dettagli.

Il team di archeologi ha analizzato l’area con il Lidar, sensore laser che permette di catturare un’area in 3D: i dati lidar hanno rivelato 134 insediamenti mai registrati durante gli studi effettuati in passato.

Il numero degli insediamenti della zona appartenenti all’Età del Ferro sale così a quota 704: molti dei siti ritrovati di recente sono piccole fattorie.
Ci aiutano a ricostruire un quadro di come la maggior parte della popolazione abbia trascorso la propria vita: quanto erano vicini gli uni con gli altri e come potrebbero aver utilizzato il territorio per l’allevamento e il pascolo degli animali“, ha detto l’archeologo.

La collocazione dei siti indica inoltre la presenza di un preciso modello di organizzazione: “L’aspetto fondamentale della scoperta di molti siti precedentemente sconosciuti è che ci aiutano a ricostruire i modelli di insediamento“, ha affermato il coautore dello studio Dave Cowley, manager del programma di rilevamento aereo presso Historic Environment Scotland. “Presi singolarmente sono piuttosto ordinari, ma nel complesso ci permettono di capire il paesaggio all’interno del quale viveva la popolazione indigena“.

Mentre le ricerche proseguono, gli archeologi esamineranno alcuni siti con l’ausilio di strumenti geofisici e datazioni al radiocarbonio per comprendere meglio la tipologia di insediamenti rilevati e le persone che li hanno costruiti.

Le loro scoperte potrebbero dipingere un ritratto inedito di com’era la vita prima, durante e dopo l’occupazione romana e di quanto le legioni stravolsero l’esistenza delle comunità locali.

vallo adriano

Vallo di Adriano Northumberland

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Questa valle italiana è la nuova destinazione del gusto

Che ogni regione d’Italia e ogni località del nostro Paese abbia dei piatti tipici e dei sapori irresistibili è risaputo (in tutto il mondo). Ma c’è una valle, che più di altre, sta diventando la nuova destinazione del gusto.

Val di Funes, la nuova destinazione di Slow Food Travel

Ci troviamo in Val di Funes, nel cuore delle straordinarie Dolomiti, un luogo incontaminato ai piedi delle montagne Odle e che vanta il riconoscimento di “Perla delle Alpi”. Ma la fare la differenza non è solo la sue evidente bellezza, è anche la qualità e l’autenticità della sua offerta gastronomica, a tal punto da essere diventala la nuova destinazione di Slow Food Travel, e la prima in assoluto dell’Alto Adige.

Del resto, da queste parti i piccoli produttori dei masi montagna, con i loro formaggi, pane nero e speck, regalano sapori autentici che passano anche dai vigneti della Valle Isarco, dove nascono vini che sono famosi in tutto il mondo. Tantissime anche le osterie e i ristoranti che sono in grado di mettere in risalto le unicità del territorio.

Cos’è Slow Food Travel

Il progetto Slow Food Travel consente ai territori la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità come destinazione gastronomica di qualità. Il tutto nel rispetto di rigorose linee guida e della filosofia dell’associazione, attraverso la costruzione di alleanze e di esperienze che valorizzano al meglio il patrimonio gastronomico locale.

Odle val di funese

Il Gruppo delle Odle

Un programma che nasce da un’associazione senza scopo di lucro, ma prima di tutto un movimento mondiale di persone impegnate a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali.

L’obiettivo di Slow Food Travel è lo sviluppo e la promozione di un’esperienza di viaggio che sia coerente con la filosofia di Slow Food. Al centro del progetto vi sono il cibo e la sua produzione. Culture e identità gastronomiche uniche e biodiverse. In sostanza, il visitatore scopre una determinata località attraverso il cibo sviluppando percorsi turistici e servizi fondati sulla promozione della biodiversità gastronomica, agroalimentare e culturale locale grazie a un’intensa partecipazione del visitatore.

Gli Slow Food Travel Days

Dal 21 al 29 maggio vanno in scena gli Slow Food Travel Days, una settimana di eventi – anche se ora a disposizione c’è solo il weekend, che comprende mercati, mostre, degustazioni, visite in fattorie e cantine.

Focus della settimana sono i prodotti gastronomici tipici della Val di Funes reinterpretati con nuovi abbinamenti. Sempre negli stessi giorni si potranno visitare due mostre: una dedicata alla biodiversità nel Centro visite del Parco Naturale Puez-Odle e l’altra su vino e suoli al Museo Mineralogico di Tiso. Ad arricchire il tutto anche visite guidate, degustazioni e attività alla scoperta di storie, prodotti, luoghi e tradizioni.

Gli Slow Food Travel Days si concluderanno con la presentazione ufficiale e la firma della certificazione Slow Food Travel a Villnöss, (la Val di Funes), sabato 28 maggio 2022 . Un evento che permetterà a questa zona d’Italia di definirsi la prima destinazione Slow Food Travel in Alto Adige. Un gioioso evento che sarà incorniciato da un intrattenimento musicale e da un mercato contadino con punti di degustazione.

val di funes cosa fare

La Val di Funes in estate

L’Itinerario in Val di Funes sarà fruibile fino all’autunno con due cicli di attività: le Dolomites Slow Food Farmer Tasting e le Slow Food Farmer Experience, con oltre 20 tra degustazioni ed esperienze che da maggio a ottobre permetteranno a turisti e viaggiatori di scoprire il lato enogastronomico più autentico di questa valle incastonata nelle Dolomiti.

Cosa vedere in Val di Funes

La Val di Funes è un luogo che pare rimasto fermo nel tempo. Qui si respira un’aria di leggenda, ma si può anche camminare e scalare, fino ad arrivare a fare esperienze uniche e da non farsi assolutamente scappare.

Imperdibile, per esempio, è il Parco Naturale Puez-Odle dove poter passeggiare tra peccete e lariceti gustandosi l’aria frizzante di montagna. Qui le Odle sono il paradiso del verticale dove poter ricalcare lo orme di Messner, Innerkofler e molti altri. Un patrimonio dell’umanità che offre destinazioni alla portata di tutti.

Parco Naturale Puez-Odle alto adige

Un angolo del Parco Naturale Puez-Odle

Tiso, invece, è il primo paesino che si incontra una volta raggiunta la Val di Funes. Si trova adagiato su un promontorio soleggiato a circa 950 metri sul livello del mare, ed é accarezzato da boschi di castagne, frutteti e vigneti. Qui potrete ammirare le Geodi di Tiso (una rarità geologica) che che possono avere un diametro fino a 20 centimetri.

Da percorrere anche il sentiero attrezzato Günther Messner che è un percorso che permette di scoprire la vera essenza dell’attività escursionistica nelle Dolomiti. Un tragitto divertente ma che è il caso di affrontare solo in condizioni climatiche stabili e, soprattutto, se si è esperti: seppur attrezzato, richiede buona capacità di movimento in montagna.

Poi San Pietro, un altro paesino situato a 1150 metri sul livello del mare. Al centro del borgo si trova una bellissima chiesa consacrata agli apostoli San Pietro e Paolo che viene chiamata anche il Duomo della Val di Funes, grazie alle sue spettacolari dimensioni. Da qui partono diverse escursioni ed è possibile raggiungere anche il famoso Passo delle Erbe che regala una vista unica sulle montagne circostanti.

Da visitare anche Castel Forte, uno dei più grandi complessi fortificati dell’Alto Adige. Si trova posizionato su un’altura dominante sul fiume Isarco e ospita al suo interno il più grande torchio altoatesino, alto oltre 10 metri, e una collezione di oltre 100 miniature di castelli realmente esistenti.

Tiso val di funes

Il borgo di Tiso

Imperdibile la Chiesetta di San Giovanni che è uno dei simboli della Val di Funes. Situata in località Ranui, è oggi uno degli edifici sacri più amati e fotografati d’Italia.

Infine Santa Maddalena, un paese minuscolo e l’ultimo che si incontra salendo per la Val di Funes. Si trova a 1339 metri sul livello del mare e grazie a questo offre uno dei più bei panorami di tutto l’Alto Adige. Da non perdere è la chiesa del paese, la quale venne costruita esattamente nel luogo in cui, secondo una leggenda, il Rio Fopal trascinò a valle il dipinto raffigurante Santa Maddalena.

Il panorama, da queste parti, è impressionante e sorprendente durante ogni stagione dell’anno e in particolare al tramonto, quando l’ultima luce del giorno abbraccia le cime delle montagne lasciando tutti senza fiato.

Chiesetta di San Giovanni val di funes

La Chiesetta di San Giovanni al tramonto

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A ogni segno zodiacale la propria vacanza estiva

Non tanto la meta quanto il tipo di vacanza. È quanto ha predetto l’astrologa Ginny Chiara Viola a chi sta decidendo quale tipo di vacanza fare quest’estate. Sì, perché in base all’oroscopo e al proprio segno zodiacale c’è una vacanza giusta.

In crociera per chi deve meditare, in bicicletta per chi deve fare attività fisica, a ciascuno il proprio viaggio, insomma.

Ecco segno per segno come dovrà essere la vostra estate 2022 e quale tipo di vacanza dovrete fare:

Ariete ♈

Sarà l’estate dell’energia, della passione sfrenata e della voglia di ballare e voi, lo so. Giove, il pianeta della felicità e della voglia di condividere, passeggerà proprio nei vostri gradi e voi Ariete, ancora più del solito, vi tufferete nella vita con un doppio carpiato. Per voi i mesi caldi saranno perfetti per fare esperienze fuori dalla routine e soprattutto per condividerle. Per questo la vostra vacanza ideale potrebbe essere un viaggio itinerante facendo base negli ostelli per conoscere sempre persone nuove e ascoltare le loro storie. Nella valigia non potranno mancare gli auricolari e un altoparlante Bluetooth ultracompatto.

Toro ♉

Sudare e mettervi alla prova sportivamente vi aiuterà a pensare meglio. Il consiglio di viaggio quest’estate è in bicicletta, che concilia anche l’introspezione: potreste anche azzardare un tour italiano tutto sulle due ruote, magari aiutandovi con la bicicletta elettrica.

Gemelli ♊

Chiacchierare, raccontare, fotografare, chiedere, intervistare, ascoltare, scoprire e imparare. La vostra estate sarà praticamente come il reportage di un giornalista d’inchiesta! Di sicuro non starete fermi nemmeno sul telo mare in spiaggia. Tutto merito di Giove finalmente di nuovo a favore. Le vostre vacanze devono essere ogni giorno una nuova esperienza. Per questo l’ideale è un coast-to-coast tutto italiano. Ovviamente per i vostri storytelling fotografici sui social non potrà mancare in valigia una fotocamera digitale piccola, leggera e colorata.

Cancro ♋

Amore, amore e ancora amore: la vostra estate sarà fatta di coccole e cocktail alla frutta con due cannucce sorseggiati davanti a un tramonto dorato. E se anche Giove dovesse smorzare la vostra voglia di convivialità, voi vi mostrerete scaltri scegliendo per le vacanze una destinazione nella quale, per la maggior parte del tempo, il cellulare non avrà campo: la barca a vela. Anzi, le energie di Marte saranno sfruttate sia per post tramonto piccanti sia per manovrare il timone al largo. Una fuga d’amore insieme romantica e avventurosa… E, per rendere davvero tutto perfetto, come nel carrello bar di casa, metterete in cambusa un set di miscele per cocktail per creare mix da American bar anche al largo dalla costa italiana.

Leone ♌

Avete bisogno di relax assoluto. Saturno contro richiede tempo per pensare alle vostre prossime mosse e voi avete voglia di prendere la vita con calma, dal cappuccino al quotidiano, concedervi tempo per riflettere scrutando l’orizzonte come pirati che aspettano di avvistare la terra. Certo, dato però che per voi la comodità è tutto, trascorrete l’estate sotto l’ombrellone in prima fila sulla spiaggia o a bordo piscina. In tutti i casi, saranno le onde del mare a cullarvi e voi galleggerete volentieri, magari su di una poltrona gonfiabile.

Vergine ♍

Sarete dei sentimentaloni quest’estate. Adesso che vi siete liberati di Giove, tirate un sospiro di sollievo e andate a riconquistare tutti coloro che avevate evitato. Il massimo del piacere adesso saranno i pranzi in famiglia. Col buonumore ritrovato avete voglia di godervi la vita con programmi semplici: le vacanze sono con chi amate. Famiglia, emozioni sincere, ritorno alle origini e voglia di convivialità. E dato che non siete persone a cui piace essere colti alla sprovvista vi muoverete sempre con l’apribottiglie per il vino professionale in tasca.

Bilancia ♎

Astenersi amici chiassosi amanti delle notti brave e degli sport estremi: la vostra sarà un’estate di passeggiate silenziose e pensieri profondi ma creativissimi. Perfetta un’avventura nei boschi, a contatto con la natura, fatta di lunghe camminate e profumi intensi. Il vero piacere sarà in un’alba da scorgere tra le fronde degli alberi immersi nella natura. Ovviamente, essendo voi sempre accorti, il consiglio è di tenere nello zaino un power bank solare portatile dalla grande capacità, per non trovarvi mai a corto di energie.

Scorpione ♏

La vostra estate sarà selvaggia e immensa ed eviterete le settimane organizzate modello villaggio turistico come si evitano gli eritemi con la protezione solare 50. Avete bisogno di panorami ampi e di cieli sempre limpidi e azzurri per trovare la giusta ispirazione e guardare il mondo dall’alto respirando un nuovo senso di libertà. Non considererete nulla sotto i 3000 metri di altitudine per godere solo delle giornate più ricche di ossigeno ed energia. Per voi il must have è lo smartwatch impermeabile con ricarica solare e sensore per monitorare l’acclimatazione all’altura e l’ossigenazione del sangue.

Sagittario ♐

Giove, il vostro pianeta preferito, è a vostro favore per tutta l’estate quindi per voi un tour enogastronomico è davvero il massimo del godimento. Giove significa piaceri in ogni forma, meglio se prima sono stati saltati in padella. La felicità con le gambe sotto al tavolo è il vostro sogno e non sarà minata da alcun senso di colpa tanto che, quando incrociate qualcuno che va a fare jogging la mattina presto, voi continuate indisturbati a trotterellare verso la seconda colazione al bar. Non dimenticate di portare con voi una Moleskine per le ricette dove appuntare e custodire gli abbinamenti idilliaci e gli ingredienti più sorprendenti della vostra estate gourmet.

Capricorno ♑

Quest’estate nemmeno Iron Man vi starà dietro. Avete voglia di superare i vostri limiti personali e dato che l’ambizione è il vostro forte vi porrete obiettivi altissimi. Giove vi sfida ma voi rispondete a suon di addominali e dieta proteica. Ovviamente, conoscendovi, nemmeno nello sport amate la scontatezza quindi il ping-pong e la bicicletta li lasciate a chi ha meno fegato di voi: puntate solo ad avventure no limits tra cielo e mare passando per il suolo terrestre ma solo su di una moto da cross.

Acquario ♒

Grazie a Saturno sempre nel vostro segno per voi le vere vacanze saranno fatte di viaggi culturali e km di musei, scavi, visite guidate e informazioni accumulate. Il massimo dell’eccitazione saranno le città d’arte soprattutto se spopolate e la guida turistica il vostro sogno erotico. Forse non tornerete al lavoro abbronzati dato che tra voi e il sole ci saranno sempre una mappa e una Lonely Planet. Per voi ovviamente una maratona d’arte è ideale e l’Italia ha tante proposte da farvi.

Pesci ♓

Anche quest’anno la vostra vacanza ideale è quella spirituale: adesso che Giove vi offre una pausa dalle sue energie conviviali e vivaci fatte di feste e tavolate chiassose, potete dedicarvi a Nettuno. Connettetevi con tutto ciò che ha a che fare con il benessere spirituale, emotivo, mistico, senza mai dimenticare la forma fisica. Sveglia all’alba per fare yoga e meditare sulla spiaggia, centrifugati detox e campane tibetane anche nel viaggio verso la vostra località prescelta. Lo dicevano anche gli antichi “mens sana in corpore sano”. Godetevi una bella crociera sull’onda del benessere, magari tra le isole del Sud Italia.

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In Italia è avvenuta una straordinaria scoperta archeologica

Il sottosuolo italiano continua a stupire. Grazie alle ricerche condotte dall’Università di Bologna, infatti, è appena stata fatta una straordinaria scoperta archeologica che ci permette di capire molto di più sulla storia di un sito del Belpase che vanta un’importanza incredibile.

Tharros, scoperto un quartiere artigianale

Simao a Tharros, un sito archeologico della provincia di Oristano, situato nel comune di Cabras, in Sardegna. E proprio qui una nuova campagna di scavi nella zona dell’istmo, denominata “Sa Codriola“, condotta da alcuni studiosi dell’Università di Bologna, ha portato alla luce qualcosa di particolarmente speciale.

Le ricerche, dirette dalla dottoressa Anna Chiara Fariselli su concessione ministeriale e con la supervisione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, stanno restituendo a tutti noi il quartiere artigianale della città punica. Un rinvenimento che si rivela eccezionale poiché sono pochissimi i casi analoghi nel Mediterraneo Centrale.

Come ha sottolineato l’archeologa e come riportato da La Nuova Sardegna: “Si tratta di una scoperta molto importante in quanto sono pochissimi i casi analoghi nel Mediterraneo Centrale, in Sicilia e a Cartagine. Ci troviamo davanti a un contesto che con questa leggibilità sul terreno, finora non abbiamo mai rinvenuto. Ci siamo sempre trovati di fronte a contesti rimaneggiati, all’interno dell’area archeologica e nella necropoli, per ragioni diverse. Questa zona, invece, è una zona sigillata, nella quale si vedono delle modifiche strutturali che sono però antiche, legate al miglioramento delle funzionalità delle strutture di fornace“.

A Tharros era già nota un’area produttiva con fornaci nella zona a ridosso della necropoli settentrionale. Una seconda area artigianale è stata supposta da Enrico Acquaro sul colle di Murru Mannu. Ulteriori indagini dovranno essere condotte per chiarire la pertinenza delle fornaci alla produzione anche di anfore destinate all’esportazione, contribuendo pure all’identificazione delle anfore tharrensi e della loro diffusione mediterranea in centri punici ed extra punici.

L’importanza di Tharros

Tharros venne fondata alla fine dell’VIII sec. a.C. o nel VII da genti fenicie in un’area già frequentata in età nuragica. Oggi è un vero e proprio un museo all’aria aperta dove gli scavi vanno avanti portando alla luce maggiori notizie del suo passato. Attualmente, ciò che è possibile visitare risale soprattutto al periodo della dominazione romana o della prima cristianità. Tra le strutture più interessanti vi sono il tophet, le terme, le fondamenta del tempio e una parte dell’area con case e botteghe artigiane.

Mentre la maggior parte dei manufatti ritrovati durante gli scavi sono visibili presso:

  • il Museo archeologico nazionale di Cagliari;
  • l’Antiquarium arborense a Oristano;
  • il Museo archeologico comunale Giovanni Marongiu di Cabras;
  • il British Museum di Londra.

In sostanza, è un pezzo di storia della Sardegna, e quindi del nostro Paese, sotto forma di anfiteatro naturale affacciato sul mare. Presente anche un trenino turistico che percorre l’intera area che va dalla spiaggia alla zona archeologica. Il servizio del trenino per Tharros è attivo dal mese di marzo al mese di settembre.

Un’area archeologica, dunque, che continua a riservare sorprese, in primis per gli studiosi, poi per tutti i sardi, gli italiani e gli appassionati di storia.

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Il Giappone riparte: tutte le novità che ci attendono

Una buona notizia arriva da una terra particolarmente amata dal mondo intero: il Giappone. Dopo mesi di chiusura a causa del Covid, il governo nipponico ha annunciato la riapertura delle frontiere al turismo organizzato, pur soggetta a regolamentazione, a partire dal 10 giugno.

Viaggio in Giappone: le regole

Dal prossimo 10 giugno il Giappone mette fine alla chiusura al turismo internazionale durata oltre due anni permettendo l’ingresso a viaggiatori  provenienti da 36 Paesi, fra i quali c’è anche l’Italia.

Attenzione però, perché secondo quanto emerso dalle dichiarazioni sono autorizzati a viaggiare per turismo verso il Paese del Sol Levante soltanto i gruppi organizzati gestiti da tour operator.

A queste persone verrà richiesto un test Pcr da effettuare prima delle partenza e il certificato di vaccinazione (il nostro Green Pass). Non dovrebbe essere più richiesto il test all’arrivo, né tanto meno la quarantena.

Il governo ha deciso, inoltre, di ampliare a 7 il numero degli aeroporti su cui potranno sbarcare i voli internazionali, con l’aggiunta di Naha nella prefettura di Okinawa meridionale e Chitose vicino a Sapporo nell’Hokkaido settentrionale. Il numero di turisti ammesso all’interno del Paese ogni giorno salirà da 10mila unità a 20mila, ma non è chiaro se i gruppi organizzati saranno conteggiati all’interno di questa quota.

Tokyo, atmosfere e sapori retrò

La novità, però, non è solo l’apertura delle frontiere. Il Giappone ha cambiato volto e ci aspetta con tante incredibili nuove attrazioni. Per esempio, è stato inaugurato uno spazio nell’area centrale di Tokyo davvero particolare.

Un edificio, il cui nome completo è Hobo Shinjuku Norengai Soko Bekkan, che è un magazzino riconvertito che oggi vanta sette ristoranti, tra i quali una tavola calda, una sushi-ya e un’enoteca con oyster bar. Tutti locali che ricreano l’atmosfera accogliente e disinvolta della vita notturna degli yokocho.

Visitarlo è come entrare in una dimensione che trascende il tempo e lo spazio, nel quale trascorrere una piacevole serata. Numerosi sono i piatti a base di pesce e di frutti di mare più freschi, ma l’offerta non si limita di certo solo a questo.

Hobo Shinjuku Norengai Soko Bekkan

Tokyo vista dall’alto

Tokyo, città sostenibile

È il 2030 il termine fissato per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. E anche Tokyo vanta numerosi progetti a tal proposito. L’affascinante metropoli, già famosa destinazione turistica che stupisce i visitatori italiani e internazionali per la sua pulizia, mira a diventare una meta sempre più competitiva anche dal punto di vista della sostenibilità.

Per questo motivo il Tokyo Metropolitan Government ha lanciato una serie di strategie per perseguire la sostenibilità ambientale come il movimento di azione per il clima TIME TO ACT che mira ad accelerare le misure efficaci per raggiungere la decarbonizzazione in linea con gli obiettivi dell’agenda ONU 2030.

Ma in città sono molte anche le azioni concrete che perseguono gli obiettivi di sostenibilità. Lo Shibuya Upcycle Project, con la collaborazione dell’amministrazione del quartiere di Shibuya, vuole eliminare i rifiuti intorno alla celebre stazione di Shibuya e ridare loro valore creando opere d’arte da lattine vuote, bottiglie di plastica e altre risorse non più in uso.

Pick Up Playground è invece un’associazione che conduce un omonimo progetto che unisce il basket e la raccolta dei rifiuti a livello di comunità. Grazie a questa iniziativa, le comunità che gravitano intorno ai campi da gioco possono unirsi in una partita lampo di basket al cui termine ci si attiva per raccogliere la spazzatura in un esercizio aperto a tutti, giovani e anziani, uomini e donne.

Shibuya Tokyo

Shibuya a Tokyo

Tokyo Pass: la carta dei musei

Tra i nuovi servizi di questa straordinaria città sarà presto disponibile il Tokyo Pass, il primo biglietto che include l’ingresso ai principali musei nazionali, pubblici e privati, gallerie d’arte, giardini, zoo, acquari, giardini botanici e altre strutture di interesse culturale.

Un abbonamento che, oltre a fungere da carta dei musei, sarà comprensivo del Tokyo Subway Ticket che consentirà corse illimitate su tutta la rete di Tokyo Metro, durante tutto il periodo di validità del pass.

Il Tokyo Pass, con validità di due, tre o cinque giorni e prezzo a partire 8000 yen, permetterà l’ingresso a più di 35 strutture, tra le quali: il Museo nazionale di Tokyo, il più antico del Giappone; il Sumida Hokusai Museum, interamente dedicato all’omonimo pittore di ukiyo-e; i giardini Hamarikyu, risalenti al periodo Edo e famosi per i laghetti sui quali si riflettono i grattacieli circostanti; il National Museum of Emerging Science and Innovation (meglio conosciuto come Miraikan), museo scientifico “del futuro” situato a Odaiba; il Meiji Jingu Museum, un museo immerso nella piccola foresta tra il Santuario Meiji e il Parco Yoyogi, progettato da Kengo Kuma, contenente oggetti riconducibili a importanti eventi della storia del Giappone; il Museo Metropolitano di Tokyo “Edo-Tokyo”, che presenta storia, usi e costumi della capitale durante il periodo Edo; il Shinjuku Gyoen, un ampio e tranquillo spazio verde nel movimentato quartiere di Shinjuku.

Un servizio che andrà ad aggiungersi al Gurutto Pass, al costo di 2500 yen, che consente di usufruire di sconti sugli ingressi in alcune strutture, accedendo gratuitamente ad altre. È bene sapere, però, che il Tokyo Pass non è ancora in vendita. La sua data di lancio sarà decisa in base all’andamento della fase sperimentale.

Shinjuku Gyoen tokyo

Il Shinjuku Gyoen di Tokyo

Ora puoi scoprire Tokyo con i tour ibridi

Infine (ma solo per il momento perché le novità in ballo sono veramente tante) è possibile scoprire Tokyo con i tour ibridi. In sostanza, una combinazione di tour in persona e online, disponibili in lingua giapponese o inglese. I partecipanti che visiteranno di persona Asakusa, quartiere di Tokyo dove si trova il celebre tempio Senso-ji, potranno provare il tour locale, mentre le persone che parteciperanno da remoto saranno connesse da uno schermo, permettendo a tutti quanti di godere del tour contemporaneamente.

Poco lontano da Asakusa, nel quartiere di Akihabara, è possibile fare un giro in bike taxi per il quartiere della tecnologia e dei manga alla scoperta dei suoi contenuti culturali e gastronomici con l’aiuto di una guida certificata in lingua inglese. La sperimentazione del tour si è conclusa lo scorso ottobre, ma già sono in corso i preparativi per fare in modo che il sito inglese dell’attività sia pronto e messo in funzione a breve.

Cosa fare al ritorno in Italia

È possibile viaggiare per turismo dall’Italia verso il Giappone ma seguendo alcune all’andata e al ritorno. Norme che, attualmente, sono in vigore fino al 31 maggio e che potete trovare qui. Ovviamente, vi terremo aggiornati sull’evolversi delle situazione e le eventuali nuove regole da seguire per tornare il Italia.

Asakusa tokyo

Il quartiere di Asakusa a Tokyo